LA STRUTTURA AZIENDALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LA STRUTTURA AZIENDALE"

Transcript

1 Quando ci troviamo in un azienda, come facciamo a sapere chi fa cosa, dove trovarlo, chi è a capo di un unità e può dare ordini o richiedere di controllare il lavoro? L ORGANIGRAMMA E la rappresentazione grafica della struttura dell azienda, in cui vi sono indicate le sue unità funzionali, gli organi, la divisione dei compiti, delle responsabilità e autorità. Un organigramma è composto da caselle e linee. Le caselle indicano gli organi in cui è articolata la struttura; ad esempio, uffici, stabilimenti, reparti, ecc. Le linee indicano le relazioni di collegamento tra gli organi. Gli organigrammi possono essere Generali Rappresentano l intera struttura organizzativa Parziali Rappresentano una particolare unità della struttura organizzativa generale

2 Quanti tipi di organigrammi possiamo avere?

3 Come si determina l organizzazione aziendale? Dimensioni Obiettivi Attività Come si collegano tra loro gli organi aziendali? Senso verticale Con relazioni gerarchiche Senso orizzontale All interno di un certo organo

4 Esiste uno strumento per stabilire posizioni, funzioni, compiti all interno di un azienda? Manuale di organizzazione Documento in cui sono indicati: 1. Organigramma; 2. Le relazioni tra gli organi; 3. Sintetica descrizione delle principali attività di ogni unità Procedure Per ogni compito da svolgere sono indicate: 1. Le operazioni da fare; 2. La documentazione da utilizzare; 3. Le modalità operative tra le unità e i loro rapporti MANSIONARIO Ogni posizione lavorativa ha il proprio mansionario, ossia, un elenco dei compiti intellettuali o manuali che è necessario svolgere per raggiungere gli obiettivi.

5 Quali sono le principali funzioni aziendali? Approvvigionamento beni necessari al funzionamento dell azienda Trasformazione delle materie prime in prodotti o servizi commercializzabili dall azienda Collocamento dei prodotti nei relativi mercati Progettazione e funzionamento della contabilità aziendale Approvvigionamento delle risorse economiche per il funzionamento dell azienda LA CATENA DEL VALORE (Michael Porter) Le funzioni aziendali sono da considerarsi come anelli di una catena, le cui attività sono complementari e coordinate tra loro, al fine di produrre valore. Scopo di tutte le aziende sia per coloro che vi lavorano, sia per l intera collettività.

6 Le funzioni aziendali hanno tutte lo stesso impatto nella produzione? FUNZIONI PRIMARIE FUNZIONI SECONDARIE FUNZIONI PRIMARIE (direttamente coinvolte nella produzione) Logistica in entrata Produzione Logistica in uscita Marketing e vendite Servizi al cliente FUNZIONI DI SUPPORTO (alla produzione) Approvvigionamenti Gest. risorse umane Sviluppo tecnologia FUNZIONI INFRASTRUTTURALI (di direzione)

7 FUNZIONI PRIMARIE (direttamente coinvolte nella produzione) Logistica in entrata Produzione Logistica in uscita Marketing e vendite Servizi al cliente - trasporto merci; - ricevimento; - immagazzinamento; - distribuzione reparti trasformazione materie prime in prodotti commercializzabili confezionamento e imballaggio dei prodotti promozione prodotti e gestione dei processi di vendita attività post-vendita

8 FUNZIONI DI SUPPORTO (alla produzione) Approvvigionamenti Gest. risorse umane Sviluppo tecnologia FUNZIONI INFRASTRUTTURALI (di direzione) organizzano l attività produttiva stabilendo: acquisto dei fattori produttivi: - materie prime; - macchinari; - computer gestione del personale ricerca assunzione retribuzione selezione formazione attività per il miglioramento della produzione e dell efficienza aziendale - obiettivi; - tempi; - stretegie; - modalità Direzione Finanza Amministrazione

9 L ORGANIGRAMMA SEMPLICE o LINEARE o GERARCHICO Impresa individuale Impresa collettiva Linea di comando/ subordinazione

10 L ORGANIGRAMMA FUNZIONALE (F.W. Taylor) Si basa sull elevata specializzazione dei capi di grado elevato e intermedio. Ciascuno di essi, perciò, nell esercizio delle proprie funzioni, ha l autorità per impartire disposizioni a tutti i soggetti appartenenti a unità organizzative di livello inferiore. Rischio: conflitti di competenza

11 L ORGANIGRAMMA GERARCHICO-FUNZIONALE (H. Fayol) n.1 Direzioni funzionali (filtro tra direzione e singole unità) Direzione generale: ha il compito di individuare le strategie da attuare per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall organo volitivo, quali ad esempio, la definizione delle aree geografiche di mercato, dei prodotti, di coordinare le direzioni funzionali e di controllarne l operato. Difetto: la sostituzione dei dirigenti responsabili dei settori più delicati e richiede personale direttivo dotato di competenze molto ampie.

12 L ORGANIGRAMMA GERARCHICO-FUNZIONALE (H. Fayol) n.2 Questo tipo di organizzazione, infatti, cerca di coniugare l unicità di comando, tipica della struttura gerarchica, con l alto grado di specializzazione e competenza che caratterizza la struttura funzionale. Lo schema e` fondamentalmente quello della struttura gerarchica, ma nella struttura gerarchico-funzionale gli organi di line, cioè quelli dotati di potere decisionale e di comando, sono affiancati da organi di staff, costituiti da gruppi di esperti che studiano i problemi che vengono loro sottoposti dagli organi direttivi, propongono soluzioni e forniscono pareri atti a facilitare l assunzione delle decisioni. Tale modello presenta il vantaggio di associare le competenze specialistiche degli organi di staff con quelle operative degli organi di line, ma trova contestualmente il proprio limite nei rapporti spesso conflittuali che vengono a crearsi fra i due ordini di organi.

13 L ORGANIGRAMMA MULTIDIVISIONALE Direzioni funzionali (operano autonomame nte) nascono per: - Linee di prodotto; - Aree geografiche; - Tipologia di clienti Organigramma delle M.I. e G.I.

14 L ORGANIGRAMMA A MATRICE (combinazione tra l organizzazione funzionale e quella divisionale; in questo modello, infatti, l impresa è strutturata per funzioni e per divisioni) Organigramma delle G.I. che lavorano su commessa del cliente (es. aziende navali...) Responsabili di divisione Responsabili di progetto - I responsabili per funzione si occupano dei problemi che rientrano nei limiti delle loro specifiche competenze, indipendentemente dal progetto che interessano. - I responsabili per progetto coordinano tutte le attività necessarie alla realizzazione del progetto che è stato loro assegnato. - Le unità operative sono dei gruppi di lavoro coordinati da un capo progetto (project manager) nei quali intervengono le persone esperte nelle varie funzioni, la cui opera è richiesta per lo svolgimento del progetto. Il project manager, infatti, si rivolge ai responsabili per funzioni per ottenere le risorse sia umane sia tecniche necessarie alla realizzazione del progetto.

Organizzazione Aziendale

Organizzazione Aziendale Organizzazione Aziendale Organizzazione Funzioni Organigrammi aziendali e modelli di organizzazione produttiva Presentazione multimediale di Economia Aziendale per le classi prime ITC indirizzo AFM - Turismo

Dettagli

gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso

gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Il ciclo direzionale La funzione organizzativa Struttura organizzativa Scelte di organizzazione Progettazione dell organizzazione Modelli

Dettagli

Economia e gestione delle imprese

Economia e gestione delle imprese Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Il ciclo direzionale La funzione organizzativa Struttura organizzativa Scelte di organizzazione Progettazione dell organizzazione Modelli

Dettagli

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - l organizzazione: una definizione -il processo di organizzazione: specializzazione e coordinamento

Dettagli

VERIFICA DI FINE MODULO 3

VERIFICA DI FINE MODULO 3 Verifica di fine modulo 3 pag. 1 di 5 VERIFICA DI FINE MODULO 3 Funzioni aziendali e loro rappresentazione 1. Segna con una crocetta la risposta esatta (ci possono essere più risposte esatte). 1. In un

Dettagli

DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS

DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS PIANO AZIENDALE FORMAZIONE (ANTINCENDIO e SICUREZZA DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS AOU POLICLINICO GAETANO MARTINO MESSINA La formazione continua e l aggiornamento professionale rappresentano

Dettagli

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB) PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO LICEO SCIENTIFICO Scienze Applicate LICEO TECNICO ISTITUTO TECNICO

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE NICOLA MORESCHI

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE NICOLA MORESCHI ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE NICOLA MORESCHI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE Materia: ECONOMIA AZIENDALE CLASSE PRIMA a.s. 2015/2016 Conoscenze Azienda come sistema. Tipologie di aziende e caratteristiche

Dettagli

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE PIANO DI LAVORO ANNUALE - CONTRATTO FORMATIVO

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE PIANO DI LAVORO ANNUALE - CONTRATTO FORMATIVO Pagina 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PIANO DI LAVORO ANNUALE - CONTRATTO FORMATIVO DOCENTE MATERIA CLASSE EMILIA ZUFFADA ECONOMIA AZIENDALE I A AFM OBIETTIVI DISCIPLINARI (in conformità a quanto definito

Dettagli

PG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi

PG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi Redatta da Data Firma RSPP Verificata da Emissione autorizzata da DL / DG Aggiornamenti e Revisioni Revisione n Oggetto Data 1.0 Prima Stesura 15 aprile 2015 L'originale firmato del documento e la copia

Dettagli

Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): Classificazione attività economiche (ATECO 2007/ISTAT): 10. Industrie alimentari.

Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): Classificazione attività economiche (ATECO 2007/ISTAT): 10. Industrie alimentari. Denominazione della figura 20. OPERATORE DELLA TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai specializzati e agricoltori.

Dettagli

Meccanismi di Coordinamento

Meccanismi di Coordinamento Organizzazione Meccanismi di Coordinamento Divisione del lavoro nei vari compiti da eseguire Prof.ssa Enrica Gentile a.a. 2004-2005 Coordinamento di questi compiti per portare a termine l attività prof.ssa

Dettagli

LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA

LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA CAPITOLO QUINTO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1999 1 DAL SETTORE ALL IMPRESA Fino agli anni Novanta:

Dettagli

LE METODOLOGIE PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI

LE METODOLOGIE PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI LE METODOLOGIE PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI METODO DIRETTO PER CENTRI DI COSTO PER ATTIVITA O ACTIVITY BASED COSTING (ABC) IL PRESUPPOSTO DI BASE DELLA CONTABILITA SEMPLIFICATA O DIRETTA E Sono i prodotti

Dettagli

Il Servizio sociale territoriale

Il Servizio sociale territoriale Il Servizio sociale territoriale come livello essenziale del sistema integrato di interventi e servizi sociali Un progetto di ricerca Provincia di Bologna Servizio Politiche sociali e per la salute Istituzione

Dettagli

Tecnico riparatore di veicoli a motore. Standard formativo minimo regionale

Tecnico riparatore di veicoli a motore. Standard formativo minimo regionale Tecnico riparatore di veicoli a motore Standard formativo minimo regionale Denominazione della figura TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate

Dettagli

Operatore della trasformazione agroalimentare Standard della Figura nazionale

Operatore della trasformazione agroalimentare Standard della Figura nazionale Operatore della trasformazione agroalimentare Standard della Figura nazionale 128 Denominazione della figura Referenziazione della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento:

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI

LA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI LA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI Il personale incaricato delle posizioni di quadro aziendale fruisce di un trattamento economico accessorio composto di due sole voci: la retribuzione di posizione e

Dettagli

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 14. TECNICO AGRICOLO Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai specializzati e agricoltori.

Dettagli

Organizzazione aziendale Corso di Economia e Organizzazione aziendale

Organizzazione aziendale Corso di Economia e Organizzazione aziendale Organizzazione aziendale Corso di Economia e Organizzazione aziendale prof. Barbara Scozzi bscozzi@poliba.it Cos è una organizzazione? Insieme di individui Esistenza obiettivo comune Divisione del lavoro/coordinamento

Dettagli

Economia e Organizzazione aziendale. L analisi funzionale delle attività interne all impresa. Funzioni gestionali

Economia e Organizzazione aziendale. L analisi funzionale delle attività interne all impresa. Funzioni gestionali Economia e Organizzazione aziendale L analisi funzionale delle attività interne all impresa Funzioni gestionali 1 Attività in gruppi omogenei DIREZIONALI: attuate dai componenti della direzione dell impresa.

Dettagli

L importanza delle prescrizioni derivanti dalla valutazione dei rischi

L importanza delle prescrizioni derivanti dalla valutazione dei rischi L importanza delle prescrizioni derivanti dalla valutazione dei rischi Lucca 10 0ttobre 2008 relatore Roberto Iacometti Art. 2 comma 1 let. q) D.Lgs 81/08 : valutazione globale

Dettagli

Operatore del benessere - Acconciatura

Operatore del benessere - Acconciatura Dal sito della Provincia di Varese - Istruzione e Formazione Professionale Allegato B al DDG n. 1544 del 22 febbraio 2010 Approvazione degli standard formativi minimi di apprendimento relativi ai percorsi

Dettagli

SERVIZI PER L AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE

SERVIZI PER L AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE SERVIZI PER L AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE Il corso di studi Il Diplomato di istruzione professionale nell indirizzo Servizi per l agricoltura e lo sviluppo rurale, a conclusione del percorso quinquennale,

Dettagli

PERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO

PERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO PERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO AMBITO COMPETENZE DI BASE N. Abilità del triennio 1A Comprendere testi di diversa tipologia e complessità N.1

Dettagli

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE. Referenziazioni della Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE. Referenziazioni della Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai

Dettagli

Al servizio di gente unica. Piano della prestazione della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia

Al servizio di gente unica. Piano della prestazione della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Al servizio di gente unica Piano della prestazione della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia »Un gruppo di lavoro interdirezionale composto da Direzione Generale, Direzione centrale Funzione Pubblica

Dettagli

Regolamento dell Ufficio Tecnico per l A.S. 2011/12

Regolamento dell Ufficio Tecnico per l A.S. 2011/12 Regolamento dell Ufficio Tecnico per l A.S. 2011/12 Visto il DPR 15 marzo 2010 n. 88 Vista la Direttiva ministeriale n. 57 del 15 luglio 2010 linee guida degli Istituti Tecnici Vista la delibera del Collegio

Dettagli

Tecnica dei Servizi e Pratica Operativa di Ricevimento

Tecnica dei Servizi e Pratica Operativa di Ricevimento N.B.: i programmi presenti su questo sito, sono da ritenere come puramente indicativi in quanto soggetti a possibili variazioni effettuate dai singoli docenti. Tecnica dei Servizi e Pratica Operativa di

Dettagli

BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO

BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO MODELLO DI BUSINESS PLAN 1 Analisi tecnica del Prodotto/Servizio e Identificazione

Dettagli

ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE. Prof. Marco Papa. Anno Accademico: I Lezione. Prof. Marco Papa

ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE. Prof. Marco Papa. Anno Accademico: I Lezione. Prof. Marco Papa ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE Anno Accademico: 2015-2016 I Lezione 1 q L orario delle lezioni Martedì: 15.00 18.20 Mercoledì: 9.50 13.10 q Il ricevimento Mercoledì dopo la lezione e-mail: marco.papa@uniba.it

Dettagli

Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti

Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti Workshop Aggiornamento delle Linee guida per la redazione dei piani regolatori portuali 16 dicembre 2014 Roma Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti Salvatore Fiadini Premessa: - tutte le

Dettagli

Il monoennio di qualifica. Quale scelta?

Il monoennio di qualifica. Quale scelta? Il monoennio di qualifica Quale scelta? La struttura del corso di studi Biennio Unico Operatore ai servizi della Ristorazione Settore Cucina Operatore ai servizi della Ristorazione Settore Sala-Bar Operatore

Dettagli

UNITA DIDATTICA. Conoscenze. Sistema azienda e rapporti azienda/ambiente Vantaggio competitivo Modelli di organizzazione aziendale.

UNITA DIDATTICA. Conoscenze. Sistema azienda e rapporti azienda/ambiente Vantaggio competitivo Modelli di organizzazione aziendale. Titolo: L'azienda e la sua organizzazione Codice: E1-S-Pro-Comm Ore previste: 16 Sistema azienda e rapporti azienda/ambiente Vantaggio competitivo Modelli di organizzazione aziendale Interagire nel sistema

Dettagli

PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE. PFI relativo all assunzione del/la Sig./ra:

PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE. PFI relativo all assunzione del/la Sig./ra: PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE PFI relativo all assunzione del/la Sig./ra: 1. Azienda Ragione sociale Sede (indirizzo) CAP (Comune) Partita IVA Codice Fiscale Telefono Fax e-mail Legale rappresentante (nome

Dettagli

Economia e gestione delle imprese

Economia e gestione delle imprese Economia e gestione delle imprese Le funzioni di gestione dell impresa: la gestione della produzione e la gestione finanziaria dott. Matteo Rossi Benevento, 27 aprile 2007 La funzione produzione La produzione

Dettagli

Il Bilancio di Previsione

Il Bilancio di Previsione Il Bilancio di Previsione Che cos è il bilancio Il bilancio annuale di previsione è il documento fondamentale per la gestione dell ente locale e, insieme agli allegati, consente di esplicare la funzione

Dettagli

PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E

PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA 2007-2013 - ASSE E Progetto Performance PA Ambito B - Linea 2 Modelli e strumenti per il miglioramento dei processi di gestione del personale Seminario Il sistema di

Dettagli

EVOLUZIONE dei SISTEMI e delle TECNICHE DI GESTIONE DELLE FUNZIONI AZIENDALI

EVOLUZIONE dei SISTEMI e delle TECNICHE DI GESTIONE DELLE FUNZIONI AZIENDALI EVOLUZIONE dei SISTEMI e delle TECNICHE DI GESTIONE DELLE FUNZIONI AZIENDALI -fino agli anni sessanta i sistemi informativi erano rivolti alla gestione delle procedure di base (Contabilità Generale, magazzino,

Dettagli

Marostica VI www.isiplan.it Consulenza Progettazione Formazione Automazione Industriale Energie rinnovabili Illuminotecnica Ingegneria civile ed

Marostica VI www.isiplan.it Consulenza Progettazione Formazione Automazione Industriale Energie rinnovabili Illuminotecnica Ingegneria civile ed Marostica VI www.isiplan.it Consulenza Progettazione Formazione Automazione Industriale Energie rinnovabili Illuminotecnica Ingegneria civile ed industriale Meccanica Sicurezza 1 Sommario Sommario... 1

Dettagli

LA PROGETTAZIONE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO E DI GESTIONE

LA PROGETTAZIONE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO E DI GESTIONE LA PROGETTAZIONE DEL MODELLO Premesse L articolo 9 della legge 123 del 2007 (in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità

Dettagli

Il termine, di origine anglosassone (letteralmente ufficio fronte), indica l insieme di quei reparti, o unità operative, che svolgono un attività di

Il termine, di origine anglosassone (letteralmente ufficio fronte), indica l insieme di quei reparti, o unità operative, che svolgono un attività di Il front office E, indubbiamente, il perno su cui ruota l intera attività di un albergo: grande o piccolo, di città o di stagione. Cercheremo ora di analizzare al meglio tutti i compiti che, indipendentemente

Dettagli

METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE In sede di adeguamento del Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi al D.lgs. n. 150/2009, avvenuto con deliberazione G.C. n. 86/2010,

Dettagli

Il sistema informativo aziendale

Il sistema informativo aziendale Il sistema informativo aziendale Informatica e azienda L azienda è caratterizzata da: Persone legate tra loro da una struttura gerarchica che definisce le dipendenze Attività produttive necessarie per

Dettagli

Accredia. Per chi sceglie la qualità.

Accredia. Per chi sceglie la qualità. Accredia. Per chi sceglie la qualità. Indice 1. Chi è Accredia 2. Cos è l accreditamento 3. A chi si rivolge Accredia 4. L attività di Accredia 5. I risultati dell accreditamento 6. I numeri dell accreditamento

Dettagli

IPSSAR "MASSIMO ALBERINI" a.s. 2013-14. Stage Aziendali classi QUARTE a.s. 2013/2014 3 GIUGNO 13 LUGLIO 2014

IPSSAR MASSIMO ALBERINI a.s. 2013-14. Stage Aziendali classi QUARTE a.s. 2013/2014 3 GIUGNO 13 LUGLIO 2014 Stage Aziendali classi QUARTE a.s. 2013/2014 3 GIUGNO 13 LUGLIO 2014 La relazione DI STAGE: INDIRIZZO ENOGASTRONOMIA INDICAZIONI La relazione dovrà essere realizzata in formato digitale e salvata in formato

Dettagli

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008 Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008 1 1. Qualità e SGQ 2 Cosa è la Qualità Qual è di qualità migliore? Una Fiat Panda Una Ferrari 3 Definizione di qualità: Il grado in cui

Dettagli

DIREZIONE CENTRALE RISORSE UMANE, ORGANIZZAZIONE E SERVIZI GENERALI

DIREZIONE CENTRALE RISORSE UMANE, ORGANIZZAZIONE E SERVIZI GENERALI Approvato con Determina dirigenziale del Direttore Generale n. 2/2015 del 20 gennaio 2015 e revisionato a seguito Det. DG n. 7 del 30/01/2015 (inserimento Redazione ) DIREZIONE CENTRALE RISORSE UMANE,

Dettagli

Il sistema di ALLERTA di alimenti e mangimi IL NODO REGIONALE

Il sistema di ALLERTA di alimenti e mangimi IL NODO REGIONALE Il sistema di ALLERTA di alimenti e mangimi IL NODO REGIONALE Ferrara, 20 settembre 2011 D.ssa Barbara Ruzzon Servizio Veterinario e Igiene degli alimenti Regione Emilia-Romagna LA RETE NAZIONALE E IL

Dettagli

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE SCENARI DI RISCHIO RISCHIO IDROGEOLOGICO

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE SCENARI DI RISCHIO RISCHIO IDROGEOLOGICO SCENARI DI RISCHIO RISCHIO IDROGEOLOGICO OBIETTIVI SENSIBILI Si indicano, al fine di ridurre la vulnerabilità territoriale al danno, un elenco di nominativi da contattare in caso di necessità. Metodologia,

Dettagli

Microsoft Excel. Nozioni Avanzate

Microsoft Excel. Nozioni Avanzate Microsoft Excel Nozioni Avanzate Grafici [2/14] Ad aree: Rappresentano il contributo che ogni serie di dati fornisce al totale, nel tempo. Più piccola è l area di una serie, più lieve è il contributo apportato

Dettagli

AIUTI ALLA DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE NELLE PMI SCHEDA CONOSCITIVA MODULO 5

AIUTI ALLA DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE NELLE PMI SCHEDA CONOSCITIVA MODULO 5 22085 ALLEGATO N. 6 UNIONE EUROPEA FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE. MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO REGIONE PUGLIA Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l Innovazione REGIONE PUGLIA Programma Operativo

Dettagli

ECONOMIA AZIENDALE Indirizzo AFM, IGEA, Liceo e Mercurio

ECONOMIA AZIENDALE Indirizzo AFM, IGEA, Liceo e Mercurio ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE Anno scolastico 2011/2012 SCHIAPARELLI-GRAMSCI Schiaparelli via Settembrini 4, 20124 Milano tel. 02/2022931 fax 29512285 E-mail schiaparelli@libero.it Gramsci L.go

Dettagli

Tecnico dei servizi di sala e bar. Standard della Figura nazionale

Tecnico dei servizi di sala e bar. Standard della Figura nazionale Tecnico dei servizi di sala e bar Standard della Figura nazionale Denominazione della TECNICO DEI SERVIZI DI SALA E BAR Referenziazioni della Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento:

Dettagli

La gestione delle risorse umane

La gestione delle risorse umane Corso di Economia e gestione delle imprese e Marketing A.A. 2015-2016 Lezione 7 La gestione delle risorse umane La collocazione della funzione «Direzione del Personale» Funzione aziendale (allo stesso

Dettagli

JOB PROFILE G L O S S A R I O MAGAZZINIERE. tratto da. www.isfol.it/orientaonline

JOB PROFILE G L O S S A R I O MAGAZZINIERE. tratto da. www.isfol.it/orientaonline G L O S S A R I O JOB PROFILE MAGAZZINIERE tratto da www.isfol.it/orientaonline MAGAZZINIERE Il Magazziniere è una figura presente in tutte le imprese della grande distribuzione ed in quelle del commercio

Dettagli

Sistema per la valutazione delle posizioni per le Posizioni Organizzative

Sistema per la valutazione delle posizioni per le Posizioni Organizzative Sistema per la valutazione delle posizioni per le Posizioni Organizzative 1 La posizione organizzativa è intesa come rappresentazione della funzione e del ruolo del posto di lavoro all interno della struttura

Dettagli

Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche.

Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche. Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche antonellamrt@gmail.com 1 negli USA vengono introdotti i DRG con l obiettivo di

Dettagli

Generalità dei Sistemi Logistici - contenuti di base -

Generalità dei Sistemi Logistici - contenuti di base - dei Sistemi Logistici - contenuti di base - Prof. Riccardo Melloni riccardo.melloni@unimore.it Università di Modena and Reggio Emilia Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari via Vignolese 905, 41100, Modena

Dettagli

Information summary: Le Ricerche di Mercato

Information summary: Le Ricerche di Mercato Information summary: Le Ricerche di Mercato - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi

Dettagli

Organizzazione e struttura organizzativa

Organizzazione e struttura organizzativa Università degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Servizio Sociale Anno Accademico 2008/09 Corso Organizzare un servizio Organizzazione e struttura organizzativa PAOLO ROSSI

Dettagli

APPLICAZIONE PILOTA DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE

APPLICAZIONE PILOTA DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE APPLICAZIONE PILOTA DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE Cosa devono sapere le organizzazioni responsabili di aree protette che vogliono sviluppare un sistema di gestione ambientale per

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SG52U ATTIVITÀ CONFEZIONAMENTO GENERI ALIMENTARI ATTIVITÀ CONFEZIONAMENTO GENERI NON ALIMENTARI

STUDIO DI SETTORE SG52U ATTIVITÀ CONFEZIONAMENTO GENERI ALIMENTARI ATTIVITÀ CONFEZIONAMENTO GENERI NON ALIMENTARI STUDIO DI SETTORE SG52U ATTIVITÀ 74.82.1 CONFEZIONAMENTO GENERI ALIMENTARI ATTIVITÀ 74.82.2 CONFEZIONAMENTO GENERI NON ALIMENTARI Settembre 2002 1 STUDIO DI SETTORE SG52U Numero % sugli invii Invii 1.246

Dettagli

Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento

Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento D.P.R. 309/90 D.M. 444/90 L. n.45/99 D.M. del 14/06/02 L. n.328/00 L. n.125/01 Atto

Dettagli

Indice. Prefazione. Parte Prima Introduzione all economia aziendale

Indice. Prefazione. Parte Prima Introduzione all economia aziendale Indice Prefazione xi Parte Prima Introduzione all economia aziendale 1 Cos è l azienda 1 di Giovanni Fiori 1.1 Origini e storia della scienza economica 1 1.1.1 I bisogni umani 3 1.1.2 Il soddisfacimento

Dettagli

Torino, 18/10/2014 Avvio attività operative di SCM Academy

Torino, 18/10/2014 Avvio attività operative di SCM Academy SCM Academy Avvio attività operative Torino, 18/10/2014 Domenico Netti Torino, 18/10/2014 Avvio attività operative di SCM Academy 1 Costituzione di SCM Academy I Prinicipii e gli obiettivi (1/4) E' stata

Dettagli

CAPITOLO 4. L ambiente esterno

CAPITOLO 4. L ambiente esterno CAPITOLO 4 L ambiente esterno Agenda L ambiente dell organizzazione Influenze ambientali Incertezza ambientale Approccio tradizionali Differenziazione ed integrazione Management meccanico ed organico La

Dettagli

I.I.S.S. A. VESPUCCI Gallipoli Pag. 1/7

I.I.S.S. A. VESPUCCI Gallipoli Pag. 1/7 I.I.S.S. A. VESPUCCI Gallipoli Pag. 1/7 Indice 1.Scopo e campo di applicazione... 2 2.Responsabilità... 2 3. Modalità operative... 2 3.1 Pianificazione della progettazione e dello sviluppo... 2 3.2 Elementi

Dettagli

Nessuna spesa può, comunque, eccedere il limite del fondo di anticipazione assegnato mensilmente.

Nessuna spesa può, comunque, eccedere il limite del fondo di anticipazione assegnato mensilmente. Articolo 1 Il presente Regolamento ha per fine di stabilire i compiti e le regole operative della Cassa Economale Aziendale in attuazione dei principi di cui al D.L.gs. 30.12.1992, n. 502 e alla L. R.

Dettagli

Implementazione e ottimizzazione dei processi e dell assetto organizzativo

Implementazione e ottimizzazione dei processi e dell assetto organizzativo Divisione Organizzazione Aziendale L insieme di uomini, mezzi e tecnologie, dev essere orchestrato in logiche di efficienza L ottimizzazione dei processi aziendali responsabilità, procedure di governo

Dettagli

INCONTRO CON OO.SS. 17 NOVEMBRE 2005 PIANO INDUSTRIALE DCRUO Relazioni Industriali

INCONTRO CON OO.SS. 17 NOVEMBRE 2005 PIANO INDUSTRIALE DCRUO Relazioni Industriali INCONTRO CON OO.SS. 17 NOVEMBRE 2005 PIANO INDUSTRIALE 2006-2008 1 INCONTRO OO.SS. 17 NOVEMBRE 2005 L incontro ha la finalità di: 1. Analizzare i principali contenuti del piano di riorganizzazione e sviluppo

Dettagli

PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE. anno scolastico 2015/2016. Classe e indirizzo 1C AFM n. ore settimanali: 2 monte orario annuale: 66

PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE. anno scolastico 2015/2016. Classe e indirizzo 1C AFM n. ore settimanali: 2 monte orario annuale: 66 PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE anno scolastico 2015/2016 Prof.ssa Elena Labbate MATERIA Economia Aziendale Classe e indirizzo 1C AFM n. ore settimanali: 2 monte orario annuale: 66 CONOSCENZE 1 L arrotondamento,

Dettagli

INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI

INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI ASPP: gli addetti al servizio di prevenzione e protezione vengono designati dal Dirigente scolastico, sentito il RLS, tenendo conto delle dimensioni della scuola e della struttura

Dettagli

SEGRETARIO GENERALE AREA STRATEGICA: AMMINISTRAZIONE EFFICIENTE, CITTADINI, TRASPARENZA E DIALOGO

SEGRETARIO GENERALE AREA STRATEGICA: AMMINISTRAZIONE EFFICIENTE, CITTADINI, TRASPARENZA E DIALOGO AREA STRATEGICA: AMMINISTRAZIONE EFFICIENTE, CITTADINI, TRASPARENZA E DIALOGO Responsabile di riferimento Dr. Luigi Di Natale Area strategica di riferimento (da AMMINISTRAZIONE EFFICIENTE, CITTADINI, TRASPARENZA

Dettagli

Standard della Figura Nazionale. -Preparazione pasti -servizi di sala e di bar

Standard della Figura Nazionale. -Preparazione pasti -servizi di sala e di bar Standard della Figura Nazionale Denominazione della figura OPERATORE DELLA RISTORAZIONE Referenziazione della figura Professioni NUP/ISTAT correlate -Preparazione pasti -servizi di sala e di bar 52 Professioni

Dettagli

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI ANALISI E GESTIONE DEI COSTI Dott.ssa Francesca Mandanici IL REPORTING: L analisi degli scostamenti 17-20 DICEMBRE 2010 Gli scopi conoscitivi dell analisi degli scostamenti SCOPI TRADIZIONALI SCOPI EMERGENTI

Dettagli

a.s DIRITTO ED ECONOMIA Classe II LICEO SCIENTIFICO Prof.ssa Illia Lanfredi I.I.S. BRESSANONE a.s

a.s DIRITTO ED ECONOMIA Classe II LICEO SCIENTIFICO Prof.ssa Illia Lanfredi I.I.S. BRESSANONE a.s a.s. 2015-2016 DIRITTO ED ECONOMIA Prof.ssa Illia Lanfredi I.I.S. BRESSANONE a.s. 2015-2016 Piano di lavoro individuale Istituto di istruzione secondaria di II grado Bressanone I.T.E. "Falcone e Borsellino"

Dettagli

PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE STAMPI PER MATERIE PLASTICHE

PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE STAMPI PER MATERIE PLASTICHE PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE STAMPI PER MATERIE PLASTICHE 3 EFFE PUNTA SULLA QUALITA La 3 EFFE ha investito nel tempo parecchie risorse per produrre stampi con un livello qualitativo d eccellenza Lo stabilimento

Dettagli

Hardware, software e periferiche. Facoltà di Lettere e Filosofia anno accademico 2008/2009 secondo semestre

Hardware, software e periferiche. Facoltà di Lettere e Filosofia anno accademico 2008/2009 secondo semestre Hardware, software e periferiche Facoltà di Lettere e Filosofia anno accademico 2008/2009 secondo semestre Riepilogo - Concetti di base dell informatica L'informatica è quel settore scientifico disciplinare

Dettagli

OPERATORE DELLA RISTORAZIONE

OPERATORE DELLA RISTORAZIONE Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Indirizzi OPERATORE DELLA RISTORAZIONE 1 - PREPARAZIONE PASTI 2 - SERVIZI DI SALA E BAR Professioni NUP/ISTAT correlate 5.2 - Professioni qualificate nelle attività

Dettagli

GESTIONE DEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Sintesi -

GESTIONE DEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Sintesi - GESTIONE DEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Sintesi - INDICE 1. INTRODUZIONE... 2 2. PRINCIPI... 2 1 1. INTRODUZIONE FINCANTIERI opera in un quadro di concorrenza leale con onestà, integrità,

Dettagli

Capitale di Funzionamento Principio della Prudenza

Capitale di Funzionamento Principio della Prudenza Prof. Riccardo Viganò Cattedra di Ragioneria ed Economia Aziendale 2014-15 Capitale di Funzionamento Principio della Prudenza Rappresentazione ed interazioni con il Capitale Economico Dott. Alessandro

Dettagli

POLITICA PER LA QUALITÀ

POLITICA PER LA QUALITÀ La ditta BRATELLI COSTRUZIONI S.R.L. è stata costituita il 16 febbraio 1996 ed il 15 maggio 1996 ha acquisito il ramo d azienda relativo alle costruzioni della ditta Impresa Edile F.lli Bratelli di Bratelli

Dettagli

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome ERNESTO BOFFA Telefono 06.6766.3328 Fax E-mail e.boffa@cittametropolitanaroma.gov.it Nazionalità ITALIANA

Dettagli

SCELTA, VALUTAZIONE E CONTROLLO DEI FORNITORI

SCELTA, VALUTAZIONE E CONTROLLO DEI FORNITORI Titolo del SCELTA, VALUTAZINE E CNTRLL DEI FRNITRI Emesso il: 1.03.20 SCELTA, VALUTAZINE E CNTRLL DEI FRNITRI Pagina 1 di 6 Titolo del SCELTA, VALUTAZINE E CNTRLL DEI FRNITRI Emesso il: 1.03.20 I N D I

Dettagli

Evoluzione del modello organizzativo di Poste Italiane. 27 Luglio 2005

Evoluzione del modello organizzativo di Poste Italiane. 27 Luglio 2005 Evoluzione del modello organizzativo di Poste Italiane 27 Luglio 2005 2 AGENDA Collegamento tra piano triennale e organizzazione Principali driver del cambiamento organizzativo Focalizzazione sui processi

Dettagli

Descrizione del fabbisogno e definizione dell oggetto dell incarico

Descrizione del fabbisogno e definizione dell oggetto dell incarico Allegato n. 2 Fabbisogno Assistenza Tecnica all attuazione dell Accordo di Partenariato Fabbisogno di n. 7 esperti per attività di assistenza tecnica di supporto all Agenzia per la Coesione Territoriale

Dettagli

Allegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Allegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE Titolo 1 - LA VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

Dettagli

Servizi Tecnici nel settore

Servizi Tecnici nel settore Servizi Tecnici nel settore Finanziario e del Terziario Presentazione attività Indice pag. - Chi siamo e cosa facciamo [ 2 ] - Servizi tecnici nel settore Finanziario e del Terziario [ 3 ] - Servizi tecnici

Dettagli

COMUNE DI TRAONA PROVINCIA DI SONDRIO

COMUNE DI TRAONA PROVINCIA DI SONDRIO COMUNE DI TRAONA PROVINCIA DI SONDRIO Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico Sintesi dei risultati delle indagini svolte

Dettagli

Corso di Revisione Aziendale

Corso di Revisione Aziendale Facoltà di Economia Università del Salento Corso di Revisione Aziendale Prof. Carmine VIOLA Anno Accademico 2014/2015 Introduzione alla revisione aziendale 1 Oggetto e finalità della revisione Il concetto

Dettagli

MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE E DELL ENERGIA RUOLO DELLA DIREZIONE

MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE E DELL ENERGIA RUOLO DELLA DIREZIONE RUOLO DELLA DIREZIONE 1 RUOLO DELLA DIREZIONE INDICE: 2 > 3 4 > 8 LEADERSHIP E COMMITMENT POLITICA DELLA SALUTE E SICUREZZA, AMBIENTALE ED ENERGETICA (EHS&En) 2 RUOLO DELLA DIREZIONE LEADERSHIP E COMMITMENT

Dettagli

Modulo B. Obiettivi generali:

Modulo B. Obiettivi generali: Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 24 ore per il macrosettore ATECO 8 Pubblica amministrazione e istruzione Questo modulo si articola in macrosettori

Dettagli

REGIONE PUGLIA. Area Politiche per l Ambiente, le Reti e la Qualità Urbana SERVIZIO ATTIVITA ESTRATTIVE PROGETTO ESECUTIVO

REGIONE PUGLIA. Area Politiche per l Ambiente, le Reti e la Qualità Urbana SERVIZIO ATTIVITA ESTRATTIVE PROGETTO ESECUTIVO REGIONE PUGLIA Area Politiche per l Ambiente, le Reti e la Qualità Urbana SERVIZIO ATTIVITA ESTRATTIVE PROGETTO ESECUTIVO IMPLEMENTAZIONE DEL MARCHIO REGIONALE E ASSISTENZA TECNICA ALLO SPORTELLO UNICO

Dettagli

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. N. 363 IN 23/04/2004 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA

Dettagli

La metodologia di analisi dei costi delle prestazioni di laboratorio

La metodologia di analisi dei costi delle prestazioni di laboratorio Progetto Regione Veneto La valutazione dei costi delle prestazioni ospedaliere e specialistiche per la determinazione delle tariffe (DGR 4547/2007) La metodologia di analisi dei costi delle prestazioni

Dettagli

New Company Profile di KINEX

New Company Profile di KINEX New Company Profile di KINEX KINEX è una Azienda che nasce per offrire servizi di CRM evoluto in outsourcing alle imprese. La passione per i servizi di comunicazione e la conoscenza delle tecnologie nelle

Dettagli

Indirizzo: Relazioni internazionali per il marketing. Classe: 3. Disciplina: Relazioni internazionali. prof. Secondo biennio

Indirizzo: Relazioni internazionali per il marketing. Classe: 3. Disciplina: Relazioni internazionali. prof. Secondo biennio Indirizzo: Relazioni internazionali per il marketing Classe: 3 Disciplina: Relazioni internazionali prof. Secondo biennio 1 MOD. 07.15.01 Revisione 01-2012 Competenze disciplinari: Abilità 1. Riconoscere

Dettagli

POLIBA Ilaria Giannoccaro

POLIBA Ilaria Giannoccaro POLIBA Ilaria Giannoccaro Logistica di magazzino e Supply Chain Management Prof. Ilaria Giannoccaro Dip. Meccanica, Matematica e Management Politecnico di Bari Confindustria Bari e BAT Bari, 26 gennaio

Dettagli