Organizzazione aziendale Corso di Economia e Organizzazione aziendale

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1 Organizzazione aziendale Corso di Economia e Organizzazione aziendale prof. Barbara Scozzi bscozzi@poliba.it Cos è una organizzazione? Insieme di individui Esistenza obiettivo comune Divisione del lavoro/coordinamento prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 2/58

2 Una organizzazione e... Sistema Insieme di individui interagenti che co-operano per raggiungere un obiettivo comune Sistema socio-tecnico Costituito da individui e mezzi tecnici Sistema socio-tecnico aperto Interagisce con l ambiente esterno prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 3/58 Organizzazione (aziendale) Input Processo di trasformazione Output Ambiente prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 4/58

3 Alcuni termini... affini Impresa Attività economica svolta da un imprenditore (c.c. 2082). Requisiti: Organizzazione (coordinamento fattori produttivi impiegati) Professionalità (abitualità all esercizio) Beni prodotti destinati al mercato prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 5/58 Alcuni termini... affini Azienda (c.c. 2555) Complesso dei beni organizzati dall imprenditore per l esercizio dell impresa prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 6/58

4 Componenti di una organizzazione Vertice strategico Tecnostruttura Linea intermedia Staff di supporto Nucleo operativo Modello di Mintzberg prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 7/58 Vertice strategico Nucleo operativo Tecnostruttura Linea intermedia Nucleo operativo Staff di supporto Costituito dagli operatori che svolgono le attività direttamente collegate alla produzione di beni/servizi. Funzioni principali: Approvvigionamento degli input per la produzione Trasformazione degli input in output Distribuzione degli output prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 8/58

5 Vertice strategico Vertice strategico Tecnostruttura Linea intermedia Nucleo operativo Staff di supporto Costituito da coloro che hanno la responsabilità della direzione e del coordinamento dell organizzazione (amministratore delegato, direttore generale, top management ). Funzioni principali: Supervisione diretta Gestione delle relazioni organizzazione-ambiente Formulazione della strategia aziendale, degli obiettivi e delle politiche dell organizzazione prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 9/58 Vertice strategico Linea intermedia Tecnostruttura Linea intermedia Nucleo operativo Staff di supporto Costituita dai manager di medio livello. Funzioni: Implementazione delle politiche decise dal vertice strategico Coordinamento a livello di unità operative Controllo dell organizzazione Trasmissione delle informazioni dal nucleo operativo al vertice strategico prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 10/58

6 Vertice strategico Tecnostruttura Tecnostruttura Linea intermedia Nucleo operativo Staff di supporto Costituita da coloro che sono incaricati di adattare e modificare l organizzazione per far fronte/anticipare i cambiamenti ambientali e che controllano, regolarizzano e stabilizzano le attività dell organizzazione (ingegneri/tecnici/ricercatori). Funzioni principali: Indagini di mercato (marketing) Ricerca e sviluppo (processo, prodotto) prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 11/58 Vertice strategico Staff di supporto Tecnostruttura Linea intermedia Nucleo operativo Staff di supporto Costituito da coloro che garantiscono l ordinato svolgimento delle attività e la manutenzione dell organizzazione, nelle sue componenti fisiche ed umane. Funzioni principali: Gestione delle risorse umane Procedure di selezione e assunzione Formazione e sviluppo dei dipendenti Manutenzione Mensa aziendale prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 12/58

7 Organizzazione formale vs. informale Organizzazione formale Insieme di ruoli, norme, procedure e delle relazioni che nel loro complesso costituiscono e caratterizzano il modo di operare di una organizzazione Organizzazione informale Insieme dei rapporti che si vengono ad instaurare fra i componenti del sistema organizzativo in funzione delle loro diverse personalità, indipendentemente da quelle che sono le regole e le strutture formali prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 13/58 Organizzazione formale: Dimensioni contestuali e strutturali Ambiente Obiettivi e strategia Cultura Dimensione Dimensioni Strutturali Formalizzazione Specializzazione Gerarchia Centralizzazione Professionalita Indicatori del personale Organizzazione Tecnologia prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 14/58

8 Dimensioni strutturali (1/3) Formalizzazione quantità di documentazione Specializzazione o divisione del lavoro grado di suddivisione dei compiti tra posizioni lavorative separate prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 15/58 Dimensioni strutturali (2/3) Gerarchia n.linee di comando e ampiezza del controllo (span of control) Centralizzazione/decentralizzazione Allocazione potere decisionale prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 16/58

9 Dimensioni strutturali (3/3) Professionalità livello di formazione ed istruzione del personale Indicatori del personale n. dipendenti per funzione/n. totale dipendenti prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 17/58 Dimensioni contestuali (1/2) Obiettivi e strategia Vision (es. to make people happy ) e Mission (es. achieving the goal, before this decade is out, of landing a man on the moon and returning him safely to earth ) Ambiente insieme elementi esterni ai confini dell organizzazione imprese concorrenti, fornitori di materie prime, comunità locale, istituti di credito, clienti, fornitori di tecnologia, istituzioni prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 18/58

10 Dimensioni contestuali (2/2) Dimensione numero addetti, fatturato, numero sedi ecc. PMI = (<250 dipendenti), (fatturato < 50 milioni euro o CTI < 43 milioni euro), (indipendenza) Tecnologia strumenti, tecniche e azioni per trasformare input in output Cultura insieme di valori fondamentali, convinzioni, conoscenze e regole condivise dai dipendenti (slogan, riti e cerimonie, linguaggio, abbigliamento) prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 19/58 La struttura organizzativa Insieme dei canali di comunicazione e di autorità che si stabiliscono fra i diversi ruoli e le diverse unità organizzative e delle informazioni che percorrono questi canali Elementi chiave: ruoli, unità organizzative e relazioni fra unità prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 20/58

11 Definizione dei ruoli (1/2) Come si caratterizza un ruolo? Contenuto (CHE COSA FARE? ) Scopo (PERCHE?) Strumenti (COME FARE?) Relazioni (CON CHI?) Attività attraverso cui il ruolo si esplica (mansione) Fini e responsabilità attribuite Tecnologie/Strumenti con cui operare Rapporti di dipendenza e di collaborazione (posizione) prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 21/58 Definizione dei ruoli (2/2) Come si caratterizza un ruolo? Ruoli con mansioni prescrittive Ruoli con mansioni discrezionali (ricorso alla delega) prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 22/58

12 Unità organizzative: Criteri raggruppamento (1/4) Raggruppamento funzionale i dipendenti che svolgono funzioni o processi simili sono messi insieme Raggruppamento divisionale i dipendenti sono organizzati in base a ciò che l organizzazione produce prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 23/58 Unità organizzative: Criteri raggruppamento (2/4) Raggruppamento multifocalizzato (matrici) adozione simultanea di due tipi di raggruppamento Raggruppamento orizzontale i dipendenti sono organizzati intorno ai processi di lavoro fondamentali, a lavori contigui e ai flussi di materiali e di informazioni che creano valore per il cliente prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 24/58

13 Unità organizzative: Criteri raggruppamento (3/4) Direzione Generale Progettazione Produzione Marketing Raggruppamento funzionale Direzione Generale Raggruppamento divisionale Divisione 1 Divisione 2 Divisione 3 prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 25/58 Unità organizzative: Criteri raggruppamento (4/4) Direzione Generale Direzione Generale Marketing Produzione Personale R&S Progetto 1 Processo 1 Progetto 2 Processo 2 Raggruppamento multifocalizzato Raggruppamento orizzontale prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 26/58

14 Definizione relazioni fra unità (1/2) Definizione struttura gerarchica (ampiezza del controllo e numero di livelli gerarchici tra il vertice strategico ed il nucleo operativo) - struttura verticale vs. struttura piatta Allocazione del potere decisionale - struttura accentrata vs. struttura decentrata prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 27/58 Definizione relazioni fra unità (2/2) Ampiezza e carico di controllo X X X A A B A B C prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 28/58

15 Struttura Piatta vs. Struttura Verticale Struttura Piatta N livelli gerarchici: basso Ampiezza di controllo: grande Struttura Verticale N livelli gerarchici: alto Ampiezza di controllo: corta prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 29/58 Struttura Decentrata vs. Accentrata Decentramento Decisioni prese dove si manifestano i problemi Alleggerimento dei compiti dell Alta Direzione Responsabilizzazione dei dirigenti Flessibilità dell organizzazione Accentramento Conduzione più integrata Efficace nelle occasione critiche di vita aziendale Favorisce visione d insieme prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 30/58

16 Strutture organizzative Strutture organizzative (1/2) Descrivere la struttura organizzativa significa descrivere CHI FA COSA? nell organizzazione: criteri divisione lavoro, collegamenti gerarchici e i criteri di comunicazione e di coordinamento. Strumenti: Organigrammi e Mansionari prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 32/58

17 Strutture organizzative (2/2) Dimensione organizzativa fondamentale COME? Struttura funzionale COSA? Struttura divisionale Struttura per progetto Struttura per processi COME E COSA? Struttura a matrice prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 33/58 Struttura gerarchico-funzionale Direzione Generale Funzione Personale Funzione Produzione Funzione Amministrazione Funzione Acquisti Funzione Vendite prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 34/58

18 Vantaggi Specializzazione Aumento dell efficienza aziendale: - concentrazione degli sforzi e degli interessi su singole aree gestionali - attento controllo dei costi e degli sprechi - Realizzazione di economie di scala all interno delle unità funzionali Chiarezza dei rapporti tra le diverse unità aziendali prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 35/58 Svantaggi Rigidità al cambiamento tempo di risposta lento di fronte a cambiamenti Rischio di burocratizzazione Rischio di eccessiva specializzazione Mancanza visione d insieme Accumulo elevato di decisioni al vertice e sovraccarico della gerarchia Scarso coordinamento orizzontale tra le unità Inadeguatezza al crescere della dimensione aziendale e/o ampliamento dei prodotti e mercati prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 36/58

19 Struttura gerarchico-funzionale: per quali organizzazioni? Generalmente adatta a piccole e medie imprese che operano con tecnologie mature, in un ambiente stabile o poco variabile prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 37/58 Struttura divisionale per prodotto Direzione Generale Divisione Prodotto A Divisione Prodotto B Divisione Prodotto C Produzione Marketing Personale R&S Produzione Marketing Progettazione Produzione Marketing Reparto Vendite Reparto Promozione Reparto Vendite Reparto Promozione Reparto Vendite Reparto Promozione prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 38/58

20 Struttura divisionale per area geografica Amministratore delegato Divisione America Divisione Europa Divisione Pacifico Canada America Latina/Caraibi Australia Asia Giappone prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 39/58 Vantaggi Responsabilità sul prodotto Capacità di adattamento delle unità a differenze di prodotto, aree geografiche, clientela Maggiore flessibilità: la grande organizzazione si "frammenta" in sub-organizzazioni dotate di propria autonomia Decentramento del processo decisionale Presenza di dirigenti con capacità gestionali globali prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 40/58

21 Svantaggi Assenza di economie di scala nelle unità funzionali Scarso coordinamento tra le linee di prodotto Maggiori possibilità che insorgano situazioni di conflitto per la ripartizione delle risorse Maggiori costi della struttura Necessità di potenziamento del sistema informativo aziendale prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 41/58 Struttura divisionale: per quali organizzazioni? Generalmente adatta ad organizzazioni di grandi dimensioni e/o che producono e commercializzano prodotti diversi/operano in mercati diversi prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 42/58

22 Struttura funzionale con task force per progetto Direzione Generale Funzione Personale Funzione Market. Funzione Produz. Funzione Finanza Progetto X prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 43/58 Vantaggi vs. Svantaggi Vantaggi Uso ottimale delle specializzazioni Flessibilità nell uso del personale Svantaggi Scarsa responsabilità/autorità sul progetto Scarso orientamento al progetto Difficoltà coordinamento prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 44/58

23 Struttura per progetto Direzione Generale Servizi generali Servizi Amminis. Servizi Commerc. Servizi Personale Progetto A Progetto B Progetto C Progetto D Tecnologia Tecnologia Tecnologia Tecnologia Programmazione Programmazione Programmazione Programmazione Controllo Controllo Controllo Controllo prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 45/58 Vantaggi vs. Svantaggi Vantaggi Migliore visione del progetto e valutazione dei risultati Migliore coordinamento tra le parti dell azienda che collaborano al progetto Sviluppo di expertise Motivazione Svantaggi Maggiori costi di gestione per duplicazione di funzioni Scollamento tra gruppi funzionali e gruppi di progetto Scarsa condivisione di conoscenze e opportunità tecnologiche prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 46/58

24 Stuttura per progetto: per quali organizzazioni? Generalmente adatta a organizzazioni che operano per progetti di grandi dimensioni (es. costruzioni dighe) prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 47/58 Struttura a matrice Direzione Generale Marketing Produzione Proget. Acquisti Progetto 1 Progetto 2 Progetto 3 prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 48/58

25 Vantaggi Condivisione delle risorse umane Adattamento a decisioni complesse e a cambiamenti frequenti in un ambiente instabile Coordinamento e integrazione di competenze complementari Opportunità per lo sviluppo di competenze sia funzionali sia di prodotto Possibilità sinergie fra progetti prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 49/58 Svantaggi Insorgenza di conflitti Confusione e frustrazione causate dalla presenza di una duplice linea di autorità Necessità di buone capacità interpersonali e formazione approfondita dei partecipanti Grandi sforzi per mantenere un bilanciamento di potere Necessità di un clima di collaborazione a tutti i livelli prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 50/58

26 Struttura a matrice: per quali organizzazioni? Generalmente adatta a organizzazioni di media grandezza che operano simultaneamente su molteplici prodotti/progetti, dove possono essere rilevanti le sinergie fra progetti prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 51/58 Relazioni inter-organizzative

27 Relazioni inter-organizzative Flussi di beni, servizi, informazioni e/o conoscenze che si instaurano fra più organizzazioni e che hanno un carattere più o meno durevole prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 53/58 Distretti Industriali Entità socio-territoriale caratterizzata dalla presenza attiva, in un area territoriale circoscritta, di una comunità di persone e di una popolazione di imprese prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 54/58

28 Organizzazione virtuale Alleanza opportunistica che si stabilisce fra diverse entità operative, appartenenti ad una singola impresa o ad un gruppo di aziende indipendenti Esistenza di interesse o obiettivo comune Distribuzione geografica dei membri Uso delle Information and Communication Technologies per comunicare/coordinarsi prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 55/58 Tipologie organizzative delle reti di impresa (1/3) Reti proprietarie Reti formali a struttura centrale e a specifico accesso Reti senza centro Reti ad accesso non specifico Reti sociali prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 56/58

29 Tipologie organizzative delle reti di impresa (2/3) Reti proprietarie holding, partecipazioni incrociate, partecipazioni di minoranza, società in joint venture, capitale venture Reti formali a struttura centrale e a specifico accesso franchising, consorzio prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 57/58 Tipologie organizzative delle reti di impresa (3/3) Reti senza centro contratti di joint venture, contratti obbligativi Reti a accesso non specifico associazioni di categoria Reti sociali distretti prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 58/58

30 Paradigma nascente: Enterprise 2.0 Uso delle tecnologie Web 2.0 (wiki, blog, piattaforme di social networking come facebook, ecc.) da parte delle organizzazioni Intelligenza collettiva Andrew McAfee prof. B Scozzi Economia e Organizzazione Aziendale 59/58

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