InSieme Azienda consortile Interventi Sociali Valli del Reno, Lavino e Samoggia Piano programma
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- Romolo Blasi
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1 Allegato A) deliberazione n. 2 del 24/04/2012 InSieme Azienda consortile Interventi Sociali Valli del Reno, Lavino e Samoggia Piano programma Premessa: l azienda speciale consortile nell ambito del sistema integrato di interventi e servizi sociali e sociosanitari del distretto L azienda speciale di tipo consortile InSieme, che data all 1gennaio 2010 l avvio della propria operatività, rappresenta lo strumento di gestione associata dei servizi sociali fino al 2009 garantititi da Comuni costituenti (Casalecchio di Reno, Sasso Marconi, Zola Predosa, Monteveglio, Bazzano, Monte S.Pietro, Savigno, Castello di Serravalle, Crespellano) e AUSL, nelle aree: anziani, disabili adulti, minori e famiglie, povertà ed immigrazione. Finalità Si richiamano di seguito le finalità che hanno portato alla costituzione di InSieme come emergono dagli atti ufficiali della stessa: Omogeneizzare i livelli e la qualità dei servizi offerti nei comuni del distretto Individuare e condividere livelli minimi essenziali di assistenza Definire standards di qualità a cui attenersi Definire criteri omogenei di accesso Definire un unico Regolamento per il calcolo dell ISEE Estendere l ISEE a tutti i servizi a compartecipazione economica degli utenti Omogeneizzare gradualmente le tariffe per ambiti omogenei di servizi offerti Investire sulla professionalità degli operatori e dei funzionari, e quindi sulla formazione Curare l economia di scala Potenziare la capacità di investimento ed innovazione attraverso l individuazione di un ambito sovracomunale omogeneo capace di attrarre risorse private e/o pubbliche aggiuntive. 1
2 Aree di intervento di InSieme InSieme garantisce servizi ed interventi nelle aree di seguito elencate: a) consulenza e sostegno alle famiglie ed a chi assume compiti connessi al lavoro di cura ed alle responsabilità genitoriali, anche attraverso la disponibilità di servizi di sollievo; b) servizi ed interventi a sostegno della domiciliarità, rivolti a persone che non riescono, senza adeguati supporti, a provvedere autonomamente alle esigenze della vita quotidiana; c) accoglienza familiare di persone prive di adeguate reti familiari; d) servizi ed interventi residenziali e semiresidenziali volti all'accoglienza di persone i cui bisogni di cura, tutela ed educazione non possono trovare adeguata risposta al domicilio; e) servizi ed interventi volti ad affiancare, anche temporaneamente, le famiglie negli impegni e responsabilità di cura; f) servizi ed interventi finalizzati a fornire consulenza, ascolto, sostegno ed accoglienza a donne, anche con figli, minacciate o vittime di violenza fisica, sessuale, psicologica e di costrizione economica; g) servizi ed interventi di prevenzione, ascolto, sostegno ed accoglienza per minori vittime di abuso, maltrattamento ed abbandono; h) servizi ed interventi volti a promuovere opportunità per adolescenti e giovani nei loro ambienti di vita, anche attraverso l'utilizzo di spazi di ascolto, aggregazione e socializzazione; i) servizi ed interventi di prima necessità rivolti a persone a rischio di emarginazione, anche per l'accoglienza, il sostegno e l'accompagnamento nei percorsi di inserimento sociale; j) interventi di sostegno all'inserimento e reinserimento lavorativo delle persone disabili ed in stato di svantaggio, anche in attuazione degli obiettivi della L.R. 25 febbraio 2000, n. 14 (Promozione dell'accesso al lavoro delle persone disabili e svantaggiate); k) servizi d'informazione, di ascolto ed orientamento sui diritti e le opportunità sociali, sui servizi e le risorse del sistema locale e sulle modalità di accesso; l) misure di contrasto delle povertà e di sostegno al reddito. Modello organizzativo L azienda opera attraverso: - una struttura centrale per l organizzazione dell attività amministrativa e contabile, per la gestione del personale, per il controllo di gestione (sede di Via Cimarosa, 5/2 a Casalecchio di Reno); - l area anziani; - l area minori e famiglia; - l area disabilità; - l area povertà ed immigrazione. Per ogni area è individuato un responsabile di area (coadiuvato da un coordinatore) che organizza l erogazione dei servizi sotto il profilo tecnico e gestionale (gestione delle risorse, finanziarie e di personale), assumendo la specializzazione nell area tematica come modalità di intervento garantendo però la necessaria interconnessione e integrazione con le altre area per la definizione del progetto di aiuto individualizzato L accesso del cittadino alle prestazioni L accesso dei cittadini ad InSieme viene favorito attraverso attività di informazione ed orientamento organizzate in collaborazione ed in sinergia con i Comuni. 2
3 Lo sportello sociale rappresenta il punto unico di accesso ai servizi costituisce funzione di filtro, informazione, integrazione degli accessi al sistema locale dei servizi sociali, invio al II livello per la presa in carico. In quanto funzione esso risponde ad un unico centro di responsabilità a livello di zona (l azienda speciale), ma si traduce operativamente in molteplici punti fisici di accesso rivolti alla cittadinanza. Da maggio 2010 è presente uno sportello presso ogni Comune, e gestito da personale con qualifica di assistente sociale Le risorse umane L apporto professionale degli operatori nel sistema più complessivo di servizi ed interventi garantiti da InSieme costituisce un fattore determinante per la qualità dei servizi alla persona, fondato sia sulla partecipazione degli stessi al processo di programmazione e di integrazione organizzativa territoriale, sia sulla formazione continua, anche come occasione di ripensamento e rivisitazione del proprio specifico professionale. La valorizzazione delle risorse umane e professionali costituisce la principale risorsa per la rimodulazione progressiva e costante del sistema più complessivo, e viene declinata operativamente attraverso: - il coinvolgimento delle rappresentanze collettive nel sistema delle relazioni sindacali; - lo sviluppo delle relazioni interne, con forme strutturate di partecipazione organizzativa; - l attribuzione del potere di elaborazione e di proposta rivolte alla direzione, rispetto alle scelte di governo. Accanto alle forme più consolidate di confronto e di concertazione con le rappresentanze sindacali collettive, viene quindi favorito un terreno di coinvolgimento strutturato delle diverse funzioni professionali nei processi di sviluppo e miglioramento dell organizzazione del lavoro e della qualità dei servizi, attraverso le modalità che l azienda speciale vorrà darsi autonomamente nel rispetto dei seguenti elementi, individuati come imprescindibili: - forme con cui vengono articolati, comunicati e posti a verifica la definizione degli obiettivi e la valutazione del loro raggiungimento, favorendo la trasparenza dei risultati attesi e di quelli conseguiti e dei vincoli imposti dal contesto, fissando i criteri generali della comunicazione interna, intesa anche come ascolto; - forme attraverso le quali si realizza l integrazione professionale nelle singole strutture e nelle relazioni tra diverse unità operative, privilegiando il lavoro di gruppo quale modalità organizzativa regolata e la formazione integrata di equipe; - le modalità di organizzazione del lavoro e della formazione per piccoli gruppi multiprofessionali; - i sistemi di verifica, per risultati e per prestazioni, della qualità dei processi; - le forme organizzative che sostengono la comunicazione interna e l innovazione. Bilanci, finanza e contabilità L Azienda applica le regole e le norma contabili dettate dalla specifica normativa in materia di Aziende speciali (contabilità economica) e dal codice civile. Le entrate dell Azienda sono quelle elencate nella convenzione tra gli enti aderenti, firmata in data 13 novembre Monitoraggio e valutazione degli interventi L azienda speciale adotta tutti gli strumenti previsti a livello regionale, provinciale e distrettuale per il monitoraggio dei servizi erogati, nonché un sistema di valutazione che misuri l efficacia e l efficienza degli interventi realizzati, da sottoporre periodicamente 3
4 all Ufficio di Piano. Tale sistema, che si struttura sull adozione di un sistema informativo unico a livello distrettuale, in grado di dialogare con i sistemi informativi già esistenti nei Comuni, è finalizzato ad una lettura analitica dei bisogni e delle risposte garantite, anche sotto il profilo delle risorse impiegate (di personale e finanziarie), in grado di orientare costantemente la programmazione degli interventi In particolare, prende avvio nell anno 2012 il bilancio di pari opportunità che si caratterizza per un approfondimento a tutto raggio sulla vita dell Azienda e che riporta la lettura di servizi ed interventi, anche a livello di indicatori analitici e puntuali., sia sul piano tecnico che su quello politico. Tale strumento che verrà implementato di anno in anno, troverà la sua piena ed integrale forma al termine del primo mandato politico dell Azienda ( ) e potrà essere reso pubblico per la maggior parte dei suoi contenuti; i restanti restano di esclusiva consultazione da parte di ASC e dei Comuni. Integrazione socio-sanitaria Rispetto all integrazione socio-sanitaria con l AUSL Distretto di Casalecchio di Reno, InSieme stipula di anno in anno un apposito accordo per la definizione puntuale delle competenze economiche. Proseguiranno anche nel 2012, invece, i lavori che porteranno alla stesura di specifici accordi sul fronte delle rispettive competenze nelle materie che definiscono l integrazione sociosanitaria.; nel 2011 è stato definito l accordo sui temi connessi agli interventi a favore della popolazione tossicodipendenze; nel 2012 vedrà luce il protocollo sugli interventi rivolti al disagio minori. Negli anni successivi si prevede di proseguire nel percorso di definizione degli strumenti in questione, nell ottica di agevolare il lavoro quotidiano degli operatori. Rientrano nella definizione di detti accordi anche gli aspetti connessi agli oneri sociali a rilievo sanitario e ad eventuali oneri sanitari, che costituiscono un entrata finanziaria per InSieme, con particolare attenzione al fondo regionale per la non autosufficienza. Obiettivi triennali Costituiscono obiettivi strategici triennali di InSieme gli obiettivi indicati dettagliamente nel Piano di zona per la salute ed il benessere sociale ; il Piano di Zona viene integralmente condiviso da InSieme che si impegna al raggiungimento di tali obiettivi nei limiti definiti dalle risorse finanziarie trasferite per gli anni di esercizio. Tali obiettivi scaturiscono dalla programmazione condivisa a livello distrettuale, a seguito del percorso di concertazione e riguardano le aree: responsabilità familiari, infanzia ed adolescenza, giovani, anziani, disabili, povertà ed esclusione sociale, salute mentale, dipendenze. In aggiunta a questi, l Azienda si adopera per realizzare interventi di contrasto alla crisi economica, all accoglienza dei profughi e alla prevenzione del disagio giovanile. Obiettivi conseguiti nel corso del 2011 Rispetto agli obiettivi operativi previsti nel Piano programma InSieme ha realizzato nel corso del 2011 le azioni indicate nella relazione tecnica e gestionale al bilancio Obiettivi da sviluppare nel corso del triennio InSieme prevede di implementare nel 2012 le azioni elencate: 4
5 Obiettivi previsti nel Piano programma Realizzare politiche del personale attente alla motivazione e alla formazione Consolidare l Azienda, attraverso politiche attente a creare senso di appartenenza del personale, favorendo il progressivo trasferimento dello stesso alla struttura, stabilmente Favorire l apporto e il coinvolgimento delle rappresentanze collettive nel sistema delle relazioni sindacali e lo sviluppo delle relazioni interne con forme strutturate di partecipazione organizzata Implementare progressivamente gli strumenti per il controllo di gestione, la piena messa a regime dei sistemi informativi ed informatici e la valutazione dei servizi e degli interventi, anche attraverso l elaborazione di specifici indicatori di attività Implementare progressivamente i regolamenti organizzativi dell Azienda Predisporre il programma di adeguamento alla normativa regionale in merito all accreditamento di servizi socio-sanitari Elaborare: Carta dei servizi e sistemi per il controllo/miglioramento della qualità Azioni anno 2012 Approvazione Regolamento di organizzazione; Espletamento concorso per educatori professionali; Organizzazione di iniziative di formazione interna o attraverso strutture accreditate; Organizzazione del lavoro degli operatori per consentire la partecipazione di attività di formazione esterna; Organizzazione di momenti di consulenza periodica agli operatori sui casi più complessi; Consolidamento dei coordinatori operativi nell ambito dell organizzazione aziendale; Monitoraggio ed implementazione del documento sulla sicurezza nei luoghi di lavoro; Consolidamento della struttura organizzativa; Organizzazione di momenti informativi e di coinvolgimento Definizione del percorso per il trasferimento definitivo del personale dai Comuni ad ASC; Miglioramento degli strumenti di controllo di gestione; Messa a regime dei sistemi informativi ed informatici; Attivazione del progetto Bilancio di pari opportunità (grazie alla collaborazione con Mosaico d InSieme); Predisposizione Regolamenti di organizzazione, di contabilità e principali regolamenti interni; Implementazione del programma di adeguamento attraverso la definizione puntuale dei contratti di accreditamento; Monitoraggio della prima fase dell accreditamento Elaborazione della carta dei servizi riferita ad alcuni servizi/interventi 5
6 Rendere progressivamente omogenee le tariffe, compatibilmente con le risorse finanziarie (tale omogeneizzazione potrà essere solo avviata entro il primo triennio; fino alla definizione di tale omogeneizzazione restano applicate le attuali tariffe praticate dai diversi Comuni) Approvare specifici accordi di integrazione socio-sanitaria con l AUSL relativamente ai servizi e agli interventi che vedono una forte collaborazione tra Comuni e AUSL per l accesso e la presa in carico Favorire la tempestiva presa in carico dell utenza Creare, implementare e mantenere aggiornato un sito aziendale, per agevolare la comunicazione con l esterno e per una maggiore visibilità dei servizi e degli interventi, per favorire l accesso dei cittadini Analizzare il sistema di appalti esistenti (AUSL e Comuni) al fine di individuare possibilità di economicità ed ottimizzazioni Potenziamento delle azioni di informazione e coinvolgimento delle famiglie di utenti Riprogettazione di servizi ed interventi per una risposta più efficace ed efficiente ai bisogni dei cittadini Studio e predisposizione di un nuovo sistema tariffario omogeneo sul territorio, per anziani e disabili Monitoraggio dell applicazione del nuovo sistema tariffario Partecipazione attiva ai lavori promossi da Udp e AUSL per la definizione dei protocolli di integrazione socio-sanitaria; Definizione e approvazione protocollo 2012 con AUSL Nuova gara sugli sportelli sociali per facilitare l accesso e la presa in carico Implementazione delle azioni atte a favorire la risposta tempestiva nel caso di emergenze_urgenze, anche in accordo con il PRIS Implementazione del sito aziendale; Implementazione e diffusione di strumenti di comunicazione; Predisposizione capitolato d appalto e svolgimento gara per servizi socioeducativi rivolti a minori, disabili ed adulti, nell ottica della programmazione concertata (future labs); Monitoraggio e calmieramento della spesa riferita all accoglienza nelle strutture di mamme e bambino/i o solo bambini (attivazione di nuove sperimentazioni; accordi con i sogegtti gestori) Implementazione del progetto AAA rispetto ai temi dell accoglienza e dell affido; Organizzazione di periodici momenti di ascolto/confronto con utenti e/o loro familiari Individuazione di metodologie e strumenti per la valutazione della soddisfazione dell utenza dei servizi Implementazione dei progetti Badando e Dimissioni protette Razionalizzazione di servizi ed interventi rivolti alla domiciliarità (anche centri diurni), anche nell ottica di favorire il lavoro di utenza svantaggiata (attraverso 6
7 affidamenti diretti a coop di tipo b) Implementazione progetto INPDAP Implementazione di azioni educative per favorire autonomia dei profughi del Nord Africa (cd emergenza profughi ) Azioni di supporto alla crisi economica Estensione del progetto prestiti sull onore a tutto il Distretto, collaborazione con il Centro Vittime per azioni di money tutoring e lo sportello di ascolto; Utilizzo dei fondi distrettuali per il sostegno economico degli adulti nell ambito dell area minori e famiglie; Monitoraggio del protocollo sfratti per favorirne l efficacia; Interventi di mediazione con proprietari alloggi per la risoluzione favorevole di alcuni sfratti esecutivi; Applicazione di modalità innovative per affrontare emergenza abitativa (cohousing, attivazione di modalità di convivenza, individuazione di utilizzo di fondi specifici per sostenere l affitto, nell ottica della prevenzione degli sfratti); Casalecchio di Reno, 16 aprile 2012 La Direttora Elisabetta Scoccati 7
la L.R. n. 2 / 2003 ed in particolare il Titolo II Sistema integrato di interventi e servizi sociali, art.5 comma 4, art.
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