Controllo Neuroendocrino del Comportamento Alimentare

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1 Controllo Neuroendocrino del Comportamento Alimentare Dr. Augusto Innocenti, PhD Biologo Nutrizionista Prof. a contratto Università di Parma Perfezionamento in Biochimica e Biologia Molecolare Phd in Neurobiologia e Neurofisiologia Appetito desiderio di assumere un particolare tipo di cibo non sempre connesso a un suo reale bisogno e la cui ingestione si accompagna a sensazione di piacere. Fame sensazione che spinge un individuo a ingerire del cibo senza alcuna predilezione ed è solitamente accompagnata a sensazione di sofferenza e malessere. 1

2 Sazietà Fa riferimento a due distinti momenti che si susseguono a distanza dal pasto: Fase precoce (satiation) che termina con la cessazione del pasto dovuta essenzialmente alla quantità di cibo ingerito Fase tardiva postprandiale (satiety) caratterizzata dall'assenza di fame. Il cibo induce sazietà 2

3 Perché mangiamo? Umore Stress Piacere Sistema limbico Serotonina Bilancio Energetico Asse Ipotalamo-enterico Cortisolo Aspetti socioculturali Cervello Corteccia frontale Comportamento Alimentare La regolazione del peso corporeo è frutto di un processo omeostatico, ovvero di un equilibrio dinamico caratterizzato da un tentativo di bilanciamento fra l introito calorico e il dispendio energetico. 3

4 I soggetti in sovrappeso, dopo un periodo di dieta rigida o di un calo ponderale repentino, tendono a riportarsi alla condizione precedente. Studi eseguiti negli atleti olimpici hanno evidenziato che la perdita di tessuto adiposo ottenuta dopo un intenso programma d'allenamento è reversibile dopo la fine delle gare. Anche i risultati ottenuti con l uso di anabolizzanti sono completamente cancellati e riportati allo stato iniziale una volta interrotto il trattamento. 4

5 La notevole complessità di questo sistema necessita, per la fondamentale importanza delle sue funzioni, di una stretta interrelazione di diversi segnali, spesso ridondanti, provenienti sia dal cervello che dagli organi periferici. 5

6 La ridondanza di questi sistemi è spiegata dalla necessità di rendere questi parametri meno vulnerabili di fronte a qualsiasi agente esterno od interno al sistema che tenti di modificarne l'assetto primitivo o più in generale l'equilibrio. La capacità degli organismi di mantenere stabile il peso corporeo, anche per lunghi periodi, nonostante le variazioni quotidiane dell introito calorico e della spesa energetica, rivela l esistenza di un controllo fisiologico del bilancio energetico. 6

7 La regolazione del peso corporeo è in realtà determinata da un equilibrio dinamico caratterizzato dal tentativo di bilanciare l introito calorico ed il dispendio energetico tramite una complessa regolazione del comportamento alimentare sia nel breve che nel lungo termine. Introito di cibo Controllo a Breve Termine Controllo a Lungo Termine Fegato Stomaco Intestino Pancreas Tessuto Adiposo 7

8 Regolazione a breve termine Fame e Sazietà Regola l assunzione di cibo Regolazione a lungo termine Bilancio energetico e peso Mantenuto nel corso degli anni Regolazione a breve termine 8

9 Sistema di controllo = Ipotalamo Feedback = Asse Ipotalamo-Enterico Vago e [Nutrienti] Sistemi Integrativi = Aree Emotive e Associative Immediatamente dopo il pasto 9

10 Tra un pasto e l altro Quantità di cibo Intervallo tra i pasti 10

11 L assunzione del cibo innesca quindi una serie di segnali che innescano a livello cerebrale la sensazione di sazietà. IPOTALAMO Il centro di controllo 11

12 Già da tempo è noto il coinvolgimento dell ipotalamo nella regolazione del comportamento alimentare. Complessa interazione di segnali regolata da due sistemi distinti che pur controllando rispettivamente la fame e la sazietà, interagiscono fisiologicamente ed anatomicamente tra loro. PVH N. Paraventricolari LHA Area Laterale DMH Area DorsoMediale VMH Area VentroMediale ARC N. Arcuato 3V III Ventricolo 12

13 PVN N. Paraventricolari DMH Area DorsoMediale VMH Area VentroMediale LH Area Laterale ARC N. Arcuato OC Chiasma Ottico I segnali fisiologici che innescano l assunzione di cibo (appetito, ricerca, scelta), sono qualitativamente differenti rispetto a quelli che la fanno cessare. In particolare nel secolo scorso fu sviluppato un modello a due centri: Ipotalamo Laterale = Fame Ipotalamo Ventromediale = Sazietà. 13

14 Lesione dell Ipotalamo Laterale determina: inibizione nell assunzione di cibo anomalie comportamentali: motilità incongrua rispetto alla ricerca del cibo ridotta attenzione verso stimoli esterni. Iperattivazione dell Ipotalamo Laterale induce: Comportamento di ricerca del cibo Iperfagia 14

15 Lesione dell Ipotalamo Ventromediale induce: Iperfagia Obesità Stimolazione dell Ipotalamo Ventromediale induce: Soppressione del comportamento alimentare 15

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