IN SINTESI. Nel mondo pag.2 In Italia pag.5 IN EVIDENZA. II TRIMESTRE 2012 numero 1/12 6 agosto 2012
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- Lorenza Novelli
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1 II TRIMESTRE 2012 numero 1/12 6 agosto 2012 IN SINTESI Nel mondo pag.2 In Italia pag.5 La produzione mondiale è prevista in crescita per effetto dell aumento dell attività da acquacoltura, potenziata da una domanda in crescita. Negli ultimi tre trimestri, i prezzi delle specie catturate sono per lo più aumentati, mentre quelli dei prodotti allevati hanno avuto andamenti contrapposti. Segnali positivi, nei primi quattro mesi dell anno, giungono dal commercio comunitario: il deficit della bilancia commerciale ittica dell UE 27 diminuisce dopo due anni di sensibili aumenti per il concomitante effetto dell incremento dell exporti e della diminuzione dell import in valore. La produzione ittica, diminuita nel 2011 sia nel settore dell acquacoltura sia in quello della pesca nelle acque del Mediterraneo, non mostra per quest ultima, nel I trimestre 2012, significativi segnali di ripresa. Il deficit della bilancia commerciale ittica è stimata, nel I semestre dell anno, in lieve miglioramento per il calo dell import. Anche l export, tuttavia, diminuirebbe. I consumi domestici di prodotti ittici flettono per i minori acquisti di prodotto fresco. Tengono i consumi di conserve e crescono leggermente quelli di prodotti surgelati. A fronte di una domanda debole, i prodotti freschi registrano per lo più dei ribassi. IN EVIDENZA Nell UE 27 In Italia Import-export (extra-ue) di prodotti ittici 1 dell UE 27 (000 t) La dinamica dell'import e dell'export nazionale di prodotti ittici 1 (000 t) preparazioni. 1) sono presi in esame gli scambi di pesci, molluschi e crostacei e altri invertebrati acquatici e loro preparazioni. *) stime per i mesi di maggio e giugno. 1
2 1. Nel mondo 1.1 La produzione 1 Una sostenuta domanda di pesci e prodotti della Tab. 1.1 Il mercato mondiale dei prodotti ittici (mln t in peso vivo) 1) stima; 2) esclusa la produzione di mammiferi acquatici, perle, coralli, spugne, piante acquatiche. pesca sta contribuendo a potenziare la produzione mondiale dell'acquacoltura e sta spingendo in alto i prezzi, nonostante qualche resistenza dei consumatori nei mercati più tradizionali dell'europa meridionale. La produzione complessiva per l'anno in corso è prevista in crescita del 2,1%, a 157,3 milioni di tonnellate, grazie ad un aumento del 5,8% della produzione nel settore dell'acquacoltura che ha più che compensato il lieve calo delle catture nel settore della pesca (quest ultimo dovuto alle limitazioni delle catture di piccole specie pelagiche nel Pacifico). Dietro la forte domanda di pesce c è l aumento del consumo medio pro capite di prodotti ittici, cresciuto del 1,1% nel 2011 e che dovrebbe aumentare di un ulteriore 2,6% nel 2012, raggiungendo i 19,2 kg annui. La maggior parte di questo aumento viene soddisfatta dalla produzione del settore dell acquacoltura, ma con meno pesce utilizzato come mangime nel corso del 2012, le catture contribuiranno anche alla crescita del consumo di pesce come alimento. Il commercio internazionale è previsto in aumento del 9,4% nel 2012, il che implica un rallentamento rispetto alla crescita del Fonte: elaborazione Ismea su dati Fao I prezzi sono aumentati negli ultimi tre trimestri, soprattutto per le specie catturate come tonno, aringhe, sgombri e calamari. I prezzi dei prodotti allevati hanno avuto andamenti contrapposti; il prezzo del salmone è in calo dal 2011, mentre la minore produzione di gamberetti d'allevamento ne ha fatto aumentare i prezzi. Il FAO Fish Price Index, già in crescita del 12,4% lo scorso anno, è previsto in ulteriore aumento nel È probabile che l'aumento dei costi energetici e dei mangimi mantenga alti i prezzi dei prodotti ittici durante l'anno. Allo stesso tempo, i prezzi sono volani importanti della domanda, come è dimostrato dal mercato del salmone; il contributo dato dalla produzione d'allevamento e i prezzi più bassi nel 2012 rispetto al 2011 stanno stimolando i consumi. 1.2 Gli scambi var % 12/11 Produzione 2 148,5 154,0 157,3 2,1 Pesca 88,6 90,4 90,0-0,4 Acquacoltura 59,9 63,6 67,3 5,8 Commercio mondiale Valore (export in miliardi US $) 108,6 126,1 138,0 9,4 Cina 15,2 19,4 - - Thailandia 7,1 8,5 - - Volume 56,7 58,5 60,2 2,9 Utilizzazione 148,5 154,0 157,3 2,1 Consumo umano 128,3 130,8 135,7 3,7 Oli e farine di pesce (mangimi) 15,0 18,2 16,6-8,5 Altri usi 5,1 5,0 5,0 - Consumo pro capite (kg/anno), di cui 18,6 18,8 19,2 2,6 prodotto pescato 9,9 9,6 9,7 0,6 prodotto allevato 8,7 9,1 9,5 4,6 Dopo due anni di sensibili aumenti, il deficit della bilancia commerciale ittica dell UE 27, pari a circa 4,5 miliardi di euro, ha mostrato nei primi quattro mesi del 2012 un miglioramento (-6,3%) rispetto al corrispondente periodo del 2011, per il concomitante effetto dell incremento delle esportazioni e della diminuzione dell import in valore. L interscambio in volume registra una differenza negativa di quasi un milione di tonnellate, anch essa comunque in riduzione (-10,8%). 1 Per i contenuti di questo paragrafo cfr. Fao, Food Outlook maggio
3 Fig. 1.1 Import-export (extra-ue) di prodotti ittici 1 dell UE 27 (000 t) Fig. 1.2 Import-export (extra-ue) di prodotti ittici 1 dell UE 27 (mln ) preparazioni. preparazioni. La flessione più significativa ha interessato le importazioni dal principale paese partner dell UE, la Norvegia, mentre dal lato delle esportazioni sono stati registrati incrementi consistenti delle spedizioni verso la Nigeria, il Giappone, l Egitto e il Vietnam. Tab. 1.2 Principali paesi terzi di provenienza dell import UE di prodotti ittici 1 (mln ) Tab. 1.3 Principali paesi terzi di destinazione dell export UE di prodotti ittici 1 (mln ) Import extra-ue, di cui ,1 - Norvegia ,8 - Cina ,2 - Islanda ,6 - Thailandia ,3 - Stati Uniti ,0 - Vietnam ,0 - Marocco ,4 - Ecuador ,0 - India ,3 Export extra-ue, di cui ,7 - Stati Uniti ,3 - Svizzera ,0 - Nigeria ,5 - Cina ,5 - Fed. Russa ,2 - Giappone ,4 - Egitto ,7 - Vietnam ,4 - Norvegia ,2 preparazioni. preparazioni. Primo mercato di approvvigionamento dei Paesi terzi nell UE sono stati i Paesi Bassi, seguiti da Spagna e Irlanda. Per la nazione iberica, però, le esportazioni nel periodo in esame sono apparse in diminuzione. All interno del mercato europeo è invece la Svezia il principale paese fornitore, con le esportazioni in crescita di oltre il 5% in volume nei primi quattro mesi del Seguono la Danimarca e la Spagna che però registrano entrambe un decremento delle spedizioni verso gli altri paesi membri. In valore, l aumento delle esportazioni ha interessato tutti e quattro i principali gruppi di prodotti ittici, mentre dal lato del volume flettono gli acquisti di crostacei e molluschi da parte dei Paesi terzi. Comunque, il ruolo fondamentale è giocato dai pesci vivi, freschi o refrigerati e congelati che hanno inciso rispettivamente per l 82% e per il 65% sull export extra-ue in volume e in valore. L import extra-ue, nei primi quattro mesi dell anno, è cresciuto in volume per il gruppo dei pesci vivi, freschi o refrigerati e congelati, mentre in valore è aumentato per le conserve di pesci, molluschi e crostacei, a fronte della flessione dei volumi importati. 3
4 Tab. 1.4 Principali paesi UE esportatori 1 extra- UE di prodotti ittici 2 (000 t) Tab. 1.5 Principali paesi UE esportatori 1 intra- UE di prodotti ittici 2 (000 t) Export extra-ue ,6 - Paesi Bassi ,5 - Spagna ,9 - Irlanda ,1 - Regno Unito ,8 - Estonia ,3 - Francia ,7 - altri paesi ,2 Export intra-ue ,1 - Svezia ,7 - Danimarca ,2 - Spagna ,2 - Paesi Bassi ,5 - Germania ,4 - Regno Unito ,7 - altri paesi ,2 1) esportazioni verso i Paesi terzi; 2) pesci, molluschi e crostacei ed altri invertebrati acquatici e loro preparazioni. 1) esportazioni verso altri Paesi UE; 2) pesci, molluschi e crostacei ed altri invertebrati acquatici e loro preparazioni. Tab. 1.6 Principali gruppi di prodotti ittici 1 esportati verso i Paesi extra-ue (000 t e mln ) Tab. 1.7 Principali gruppi di prodotti ittici 1 importati dai Paesi extra-ue (000 t e mln ) quantità Totale ,6 - pesci vivi, freschi o refrigerati e congelati ,0 - pesci secchi, salati e affumicati ,4 - crostacei e molluschi vivi, freschi o refrigerati ,7 e congelati 2 - preparazioni e conserve di pesci, mollschi e crostacei ,5 valore Totale ,7 - pesci vivi, freschi o refrigerati e congelati ,0 - pesci secchi, salati e affumicati ,1 - crostacei e molluschi vivi, freschi o refrigerati ,3 e congelati 2 - preparazioni e conserve di pesci, mollschi e crostacei ,4 preparazioni; 2) sono esclusi i prodotti secchi, salati o in salamoia. quantità Totale ,6 - pesci vivi, freschi o refrigerati e congelati ,0 - pesci secchi, salati e affumicati ,1 - crostacei e molluschi vivi, freschi o refrigerati ,6 e congelati 2 - preparazioni e conserve di pesci, mollschi e crostacei ,5 valore Totale ,1 - pesci vivi, freschi o refrigerati e congelati ,1 - pesci secchi, salati e affumicati ,3 - crostacei e molluschi vivi, freschi o refrigerati ,8 e congelati 2 - preparazioni e conserve di pesci, mollschi e crostacei ,6 preparazioni; 2) sono esclusi i prodotti secchi, salati o in salamoia. 4
5 2. In Italia Tab. 2.1 Il settore in sintesi (000 t) var % Produzione ,0 - pesca nel Mediterraneo ,7 - pesca oceanica ,0 - acquacoltura ,2 Import ,8 Export ,6 Consumo apparente ,2 1) ipotizzata pari al dato 2010; 2) si tratta di produzione venduta + scorte; 3) produzione + import - export Fonte: elaborazione Ismea su dati Mipaaf-Irepa, Api, Istat La produzione ittica in Italia ha accusato nel 2011 una ulteriore flessione, dopo il -3,7% del A pesare sul bilancio produttivo dell anno passato è stato il forte calo della molluschicoltura (superiore al 12%) a cui si è aggiunta, ancora una volta, la riduzione delle catture nelle acque del Mediterraneo. Sul fronte del commercio estero, si è registata la contrazione dei volumi esportati, di contro alla lieve crescita dell import, quest ultimo d'altronde non sostenuto dalla domanda interna (-1,2% il consumo di prodotti ittici nel 2011). Per il 2012 le stime indicano un riduzione delle quantità importate e una relativa stabilità delle esportazioni, in uno scenario ancora di contrazione dei consumi. 2.1 La produzione La produzione ittica Fig. 2.1 Catture nel Mediterraneo 1 (000 t) 1) stime per il I trimestre 2012 Fonte: elaborazione Ismea su dati Irepa Secondo Ie stime Ismea, elaborate sulla base della serie storica dei dati forniti dall Irepa, nei primi tre mesi del 2012 le catture della flotta italiana nelle acque del Mediterraneo dovrebbero proseguire il trend decrescente già evidenziato nei tre trimestri precedenti. Tra le cause alla base di questo andamento negativo ci sono le avverse condizioni meteo del mese di febbraio, ma anche lo sciopero degli autotrasportatori. L impossibilità di trasportare il prodotto ittico in tempi brevi nei luoghi di vendita ha di fatto scoraggiato le uscite in mare. Per molti operatori, inoltre, l elevato costo del carburante si conferma una importante barriera all attività oltre alla constatazione che le specie di maggior pregio risultano in calo La produzione industriale Secondo i dati Istat elaborati da Ismea, l indice della produzione industriale, corretto per gli effetti di calendario (base 2005=100), delle industrie della lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi ha mostrato, nella media dei primi cinque mesi del , una diminuzione dell 8,1% rispetto al corrispondente periodo del 2011, mentre la flessione per l intero settore delle industrie alimentari, delle bevande e del tabacco è stata decisamente più contenuta (-2%). Il dato negativo della produzione può ricondursi all andamento crescente dei costi che ha avuto una ricaduta sotto forma di un aumento dei prezzi alla produzione per le industrie ittiche (+6,2% rispetto ai primi cinque mesi del 2011, di contro al +3,5% per le industrie alimentari). Non è da escludere che sulle dinamiche della produzione e dei costi influiscano soprattutto le problematiche delle industrie conserviere del tonno, le più importanti nel panorama della 2 I dati di maggio sono provvisori. 5
6 produzione ittica industriale italiana. Per le industrie mondiali del tonno in scatola la Fao ritiene che i forti aumenti dei prezzi delle materie prime e il numero crescente di ritailers che si stanno impegnando a vendere solo tonno in scatola proveniente da fonti sostenibili saranno i principali fattori che influenzeranno il mercato globale del Fig. 2.2 Indice della produzione industriale nazionale 1 (base 2005=100) Fig. 2.3 Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti ittici (base 2005=100) 1) corretto per i giorni lavorativi Va tuttavia sottolineato che le industrie nazionali della lavorazione e conservazione ittica avevano chiuso il 2011 con la produzione in sensibile aumento (+6% circa). Il dato negativo dei primi cinque mesi potrebbe pertanto derivare più che altro da un ritorno a ritmi produttivi meno sostenuti. Fig. 2.4 Indice del clima di fiducia dell industria del pesce Fig. 2.5 Andamento delle componenti del clima di fiducia dell industria del pesce Fonte: Ismea Fonte: Ismea Questa ipotesi appare confermata dai risultati dell indagine condotta da Ismea presso un Panel di industrie alimentari; emerge infatti, nel, un aumento dell indice del clima di fiducia per le industrie del pesce rispetto sia al trimestre precedente sia al II trimestre L aumento scaturisce in particolare dalla crescita degli ordini che con l arrivo del periodo estivo è spiegato dal maggiore consumo di conserve ittiche. Al contempo, la produzione si riduce fino alla pausa di agosto. L indice del clima di fiducia, inoltre, mostra un andamento contrario a quello dell intera industria agroalimentare. 2.2 Gli scambi Dalle stime elaborate da Ismea sui dati Istat 3 emerge per la prima metà dell anno un miglioramento del deficit della bilancia commerciale ittica nazionale (-3,3%) rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, dopo due anni in netto peggioramento. 3 I dati divulgati dall Istat sono definitivi per il 2010, rettificati per il 2011 e provvisori per il
7 Fig. 2.6 Dinamica dell export e dell import nazionale di prodotti ittici 1 (000 t) Fig. 2.7 Dinamica dell export e dell import nazionale di prodotti ittici 1 (mln ) 1) sono presi in esame gli scambi di pesci, molluschi e crostacei e altri invertebrati acquatici e loro preparazioni. *) stime per i mesi di maggio e giugno. 1) sono presi in esame gli scambi di pesci, molluschi e crostacei e altri invertebrati acquatici e loro preparazioni. *) stime per i mesi di maggio e giugno. La diminuzione del deficit, tuttavia, deriverebbe dalla sola contrazione delle uscite monetarie (-3,5%) che hanno un peso rilevante nella bilancia commerciale ittica italiana, strutturalmente deficitaria. Contestuamente, infatti, anche il valore delle esportazioni dovrebbe subire una contrazione (-4,5%). Dal lato dei volumi la riduzione delle importazioni dovrebbe essere più marcato (-7,5%), mentre per l export la flessione sarebbe limitata ad un 2% circa La destinazione e l origine degli scambi Secondo i dati Istat elaborati da Ismea, nei primi quattro mesi dell anno il deficit della bilancia commerciale ittica è leggermente migliorato rispetto al corrispondente periodo del 2011, per effetto di un interscambio favorevole con i Paesi Terzi. Andamento pressoché simile dei saldi in valore si riscontra, invece, sia per i prodotti freschi sia per quelli trasformati, anche se un analisi delle componenti fa emergere la sensibile contrazione delle esportazioni di prodotti freschi. Tab. 2.2 Bilancia commerciale ittica 1 1) sono presi in esame gli scambi di pesci, molluschi e crostacei e altri invertebrati acquatici e loro preparazioni. () () () gen-apr 2012/2011 gen-apr 2012/2011 gen-apr 2012/2011 mln quant. valore val.un. mln quant. valore val.un. mln quant. valore export import saldo Totale prodotti ittici 155-1,7-4,8-3, ,4-3,7 5, ,4-3,6 - UE ,6-9,1-6, ,4-2,1-1, ,2-0,6 - Paesi terzi 35 2,8 13,2 10, ,8-5,9 13, ,7-7,0 - Prodotti freschi 56-6,3-12,0-6, ,2-7,2-9, ,3-5,9 - Prodotti trasformati 99 3,9-0,2-3, ,0-2,7 9, ,2-3,0 Tra i prodotti freschi maggiormente esportati, quali alici, mitili e trote vive, si registra una flessione che risulta particolarmente marcata per le alici (in particolare, verso la Spagna). Una buona performance, viceversa, si riscontra per le trote fresche. Per contro, è nettamente cresciuto l import di mitili freschi e nel contempo l Italia ha anche incrementato gli acquisti esteri di orate fresche (da Grecia e Malta), entrambe le specie sempre in forte concorrenza con il prodotto nazionale allevato. Sono diminuite, invece, le importazioni di spigole (in particolare dalla Grecia), l altra specie eurialina sempre presente nei banchi del pesce fresco nazionali. 7
8 Tab. 2.3 Esportazioni italiane di prodotti ittici freschi 1 Tab. 2.4 Esportazioni italiane di prodotti ittici trasformati 1 gen-apr '12 var. % su var. % su gen-apr '11 mln quant. valore val.unit. Prodotti freschi 56,1-6,3-12,0-6,1 - Trote 8,4 11,9 11,9 0,1 - Alici o acciughe 4,4-26,1-17,8 11,3 - Sardine 2,4 7,4-17,8-23,5 - Mitili o cozze 2,3-1,6-0,2 1,4 - Cappes. e altri pett. 1,8-33,5-49,4-24,0 - Spigole 1,5-26,6-17,6 12,3 - Orate 1,5-42,3-46,8-7,9 - altri prodotti freschi 33,8-0,7-9,9-9,3 mln quant. valore val.unit. Prodotti trasformati 99,0 3,9-0,2-3,9 - Tonno in scatola 30,7 25,7 14,2-9,1 - Filetti di acc. all'olio 7,2 34,1 27,4-5,0 - Gamb. e gamberetti 2 6,4-20,0-33,8-17,3 - Polpi 2 4,2 23,0 31,4 6,9 - Cal. e calamaretti 2 3,1-12,5 1,0 15,5 - Totani 2 3,0 63,9 77,0 8,0 - Alici sal., in salam. 2,7 6,5 3,7-2,6 - altri prodotti trasf. 41,6-8,7-10,1-1,5 1) prodotti vivi, freschi o refrigerati (sono esclusi i filetti di pesce fresco). 1) prodotti congelati, secchi, salati o in salamoia, affumicati, preparazioni e conserve (sono inclusi i filetti di pesce fresco); 2) prodotti congelati. Tab. 2.5 Paesi di destinazione dell export di alici o acciughe fresche o refrigerate (t) Tab. 2.6 Paesi di origine dell import di calamari e calamaretti congelati (t) Export totale ,1 - Spagna ,5 - Germania ,1 - Paesi Bassi ,4 - Francia ,0 - Grecia ,4 - altri paesi ,9 Import totale ,8 - Thailandia ,3 - Spagna ,7 - Cina ,1 - Vietnam ,1 - Indonesia ,8 - altri paesi ,4 Tab. 2.7 Paesi di destinazione dell export di mitili o cozze freschi o refrigerati (t) Tab. 2.8 Paesi di origine dell import di mitili o cozze freschi o refrigerati (t) Export totale ,6 - Francia ,0 - Spagna ,6 - Paesi Bassi ,0 - Germania ,0 - Svizzera ,7 - altri paesi ,3 Import totale ,2 - Spagna ,8 - Grecia ,7 - Francia ,2 - Irlanda ,6 - Paesi Bassi ,0 - altri paesi ,1 Relativamente ai prodotti trasformati, risulta positivo nei primi quattro mesi dell anno l export del principale prodotto, il tonno in scatola. Vanno bene anche le esportazioni di alici sia come filetti all olio sia salate o in salamoia. Tra i principali prodotti importati, si registra un netto decremento degli arrivi di calamari e 8
9 calamaretti congelati. Diminuiscono anche le importazioni di tonno in scatola, ma aumentano quelle di loins e di tonni congelati). Tab. 2.9 Paesi di destinazione dell export di trote vive e trote fresche e refrigerate (t) Tab Paesi di origine dell import di orate e spigole fresche o refrigerate (t) Totale trote vive ,2 - Austria ,7 - Germania ,0 - Polonia ,5 - Rep. Ceca ,8 - altri paesi ,7 Tot. trote fres./refr ,2 - Polonia ,6 - Romania ,1 - Germania ,0 - altri paesi ,9 Totale orate ,5 - Grecia ,6 - Turchia ,1 - Malta ,5 - altri paesi ,7 Totale spigole ,5 - Grecia ,0 - Turchia ,5 - Croazia ,7 - Francia ,4 - altri paesi ,7 2.3 La domanda La domanda delle famiglie Tab Dinamica degli acquisti domestici e della spesa per i prodotti ittici () gen-giu 2012/11 q.tà val. Prodotti ittici, di cui -2,2-1,8 Freschi sfusi naturali, di cui -3,7-2,9 - alici -13,8-15,2 - calamari -10,5-9,1 - cozze o mitili -7,6-9,0 - naselli e merluzzi -3,1-3,7 - orate 3,0 3,0 - pesce spada 5,6 4,4 - polpi -8,8-8,7 - salmone 18,8 14,2 - seppie -5,8-4,1 - spigole 5,4 5,2 - trote 13,9 12,6 - vongole -5,7-2,9 Conserve, di cui -0,4 1,2 - tonno -0,5 0,7 Surgelato 1,9 0,2 Naturale 2,6 2,0 Preparato 1,0-2,5 Diminuiscono i consumi di prodotti ittici in casa nel primo semestre del 2012, e la relativa spesa, rispetto al corrispondente periodo del La contrazione interessa in particolare i prodotti freschi. A subire di più il taglio degli acquisti delle famiglie sembra essere il pescato nazionale (alici e naselli) e i molluschi generalmente più diffusi, mentre crescono i consumi di pesce d allevamento che, non di rado, coincide con quello importato (salmoni, spigole e orate ed escludendo le trote che sono prodotti italiani). Registra una lieve crescita, invece, il prodotto surgelato sia nel segmento naturale sia in quello preparato, grazie anche alla sua praticità d uso e all assenza di scarti, importante in un periodo di ricerca di occasioni di risparmio. Rimangono stabili, invece, i consumi di conserve e, fra queste, in particolare, quelli del tonno. Gli acquisti di tonno hanno comunque evidenziato negli ultimi due anni una crescita discreta (+ 5% nel 2010 e +3,2% nel 2011) se si considera che, quello del tonno conservato, è un settore maturo che sta scontando rincari legati alle problematiche di approvvigionamento delle materie prime. Fonte: Ismea, panel famiglie Gfk-Eurisko 9
10 2.4 Il mercato I prezzi alla produzione Nel secondo trimestre 2012 il mercato dei prodotti d acqua marina provenienti dagli allevamenti nazionali ha mostrato, rispetto sia al trimestre precedente sia allo stesso periodo del 2011, una pressoché generalizzata lieve flessione delle quotazioni. Fanno eccezione le spigole di piccola taglia. Tab Prezzi medi alla produzione dei prodotti dell acquacoltura ( /kg) Fonte: Ismea II trim 11 I trim 12 Trota fresca g 2,95 3,09 3,17 3,05 4,6-3,8 Trota salmonata g 3,17 3,30 3,43 3,35 8,1-2,4 Spigole g 7,19 7,19 6,98 7,08 1,0 1, g 7,65 7,67 7,57 7,58-1,0 0, g 9,26 9,41 9,42 9,15-1,5-2,8 Orate III trim 11 IV trim 11 I trim 12 II trim 12 var % II trim 12/ g 6,94 6,98 6,80 6,72-1,5-1, g 7,63 7,65 7,40 7,25-3,3-2, g 9,38 9,45 9,14 8,92-4,4-2,5 Mitili 0,93 0,95 0,86 0,84-7,6-3,1 Anche le quotazioni dei mitili segnano una riduzione, più marcata rispetto al II trimestre del 2011 che rispetto al trimestre precedente; questo ribasso appare in linea con la domanda in calo e il periodo stagionale ancora non particolarmente favorevole al consumo di questi prodotti. Decisamente meglio è andato il mercato delle trote nel confronto con il periodo aprile-giugno 2011, con un discreto recupero delle quotazioni soprattutto della trota salmonata. Per quanto riguarda i prezzi dei principali prodotti pescati, rilevati sui più importanti mercati ittici alla produzione 4, emerge una prevalenza di rincari rispetto al primo trimestre dell anno, legata generalmente ai minori volumi scambiati per le specie interessate dagli aumenti. Da segnalare, all opposto, il sensibile decremento del prezzo medio alla produzione dei calamari nonostante il calo delle quantità astate; allo stesso tempo non si è registrato per gli scampi un ribasso proporzionale all eccezionale aumento dei volumi (+106%). Fig. 2.8 Volatilità del mercato di due prodotti guida Nota: la bolla indica il prezzo effettivamente rilevato sul mercato, mentre l area grigia indica l intervallo atteso in base all andamento di mercato. Quando il prezzo rilevato è compreso nell'intervallo atteso, nel mercato non si evidenziano tensioni; viceversa se il prezzo rilevato è esterno all intervallo atteso, nel mercato sussistono tensioni al rialzo o al ribasso Fonte: Ismea 4 Sono i mercati che fanno parte della Rete di rilevazione Ismea. 10
11 L analisi dell andamento dei prezzi rispetto al I trimestre del 2011 mostra invece una situazione opposta: prezzi generalmente più bassi di quelli dell anno passato a fronte di maggiori volumi scambiati. Anche in questo caso fanno eccezione gli scampi che segnano un prezzo medio alla produzione in diminuzione nonostante i minori quantitativi astati. Quantitativi in calo e quotazioni in crescita si rilevano invece per polpi e pannocchie. Tab Prezzi medi alla produzione dei prodotti della pesca ( /kg) III trim 11 IV trim 11 I trim 12 II trim 12 var % II trim 12/ II trim 11 I trim 12 Alici o acciughe 2,84 1,03 1,15 1,20-16,3 4,4 Naselli o merluzzi 9,03 7,37 7,40 8,14-5,4 10,0 Sogliole 15,49 11,46 9,04 11,83-26,4 30,9 Triglie di fango 6,82 1,89 4,76 5,90-24,3 23,9 Calamari 12,85 12,05 13,55 9,79 0,9-27,7 Polpi 8,72 8,03 8,23 8,52 12,5 3,6 Seppie 9,35 8,59 8,81 8,21-2,1-6,8 Pannocchie 6,95 3,85 6,45 9,83 20,0 52,3 Scampi 20,56 20,97 21,06 18,71-9,5-11,2 Fonte: Ismea I prezzi dei mezzi di produzione Nel, il prezzo internazionale del petrolio è tornato a scendere rispetto sia al trimestre precedente sia al II trimestre 2011, restando tuttavia su livelli particolarmente alti (il WTI a 93,427 $/barile e il Brent a 108,417 $/barile). Nello stesso periodo la quotazione euro/dollaro è scesa del 2,2% su base congiunturale e del 10,9% su base tendenziale. Fig. 2.9 Il prezzo del petrolio ($/barile) e quotazione USD in euro Fig Il prezzo del gasolio per autotrazione al netto delle tasse locali ( /l) Fonte: elaborazione Ismea su dati Us Energy Information Administration e Banca d Italia - Ufficio Italiano Cambi Per quanto concerne il gasolio per autotrazione al netto delle tasse locali, la quotazione media nazionale del II trimestre, pari a 0,802 /l, ha registrato un decremento congiunturale dell 1,3% (-2,1% la diminuzione della quotazione media dell UE 27, la quale si conferma più bassa di quella italiana, a 0,763 /l). Nell UE, il costo del carburante più alto nel II trimestre del 2012 è stato registrato in Grecia (0,834 /l) I prezzi al consumo A fronte di una domanda debole, i pezzi medi al consumi di alcuni dei principali prodotti ittici freschi maggiormente reperibili segnano per lo più un calo o rimangono stabili. È quanto emerge dal confronto con i prezzi registrati nel II trimestre Tra i prodotti presi in considerazione, solo le seppie mostrano un lieve rincaro. Fonte: elaborazione Ismea su dati Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale dell Energia e delle Risorse Minerarie - Osservatorio Statistico Energetico 11
12 Tab Valori medi unitari al consumo di alcune specie ittiche fresche ( /kg) Fonte: Ismea, panel famiglie Gfk-Eurisko II trim 11 III trim 11 IV trim 11 I trim 12 II trim 12 var % su II trim 11 Alici 5,61 5,44 5,51 5,62 5,49-2,2 Calamari 11,06 11,25 10,99 11,17 10,89-1,5 Cozze o mitili 2,74 2,75 2,82 2,80 2,60-5,0 Orate 9,44 9,78 9,52 9,32 9,20-2,5 Polpi 10,07 9,97 10,66 10,03 10,07 0,1 Salmone 11,26 10,84 10,43 10,73 10,63-5,6 Seppie 10,02 9,83 10,24 9,93 10,29 2,7 Spigole 10,88 10,88 11,79 11,01 10,96 0,8 Trote 7,89 7,50 7,50 7,52 7,80-1,1 Area Mercati Responsabile di redazione: Francesca Carbonari Redazione a cura di: Sabrina Navarra s.navarra@ismea.it 12
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