RICERCHE SULLE URINE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RICERCHE SULLE URINE"

Transcript

1 METODO STANDARD NAZIONALE RICERCHE SULLE URINE BSOP 41 Emesso dalla Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Specialist and Reference Microbiology Division Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 1 di 35

2 STATO DEI METODI STANDARD NAZIONALI I Metodi Standard Nazionali, che includono le standard operating procedures (SOPs), algoritmi e linee guida, promuovono l adozione di elevati livelli di qualità, contribuendo ad assicurare la possibilità di confronto delle informazioni diagnostiche ottenute in laboratori diversi Ciò consente la standardizzazione della sorveglianza sostenuta dalla ricerca, sviluppo e verifica, promovendo nello stesso tempo la salute pubblica e la fiducia del paziente nelle proprie strutture sanitarie. I metodi sono ben referenziati e rappresentano un buon standard minimo per la microbiologia clinica e per la salute pubblica. Comunque, utilizzando i Metodi Standard Nazionali, i laboratori dovranno tenere in considerazione le esigenze locali e potranno intraprendere ricerche addizionali. I metodi forniscono inoltre un punto di riferimento per un loro ulteriore sviluppo. I Metodi Standard Nazionali sono stati sviluppati, revisionati ed aggiornati con una procedura aperta di consenso ove le opinioni di tutti i partecipanti sono state tenute in adeguata considerazione ed i documenti elaborati riflettono il consenso della maggior parte degli stessi. I rappresentanti di alcune organizzazioni professionali, incluse quelle il cui logo appare sulla prima pagina, sono membri dei gruppi di lavoro che sviluppano i Metodi Nazionali Standard. L inclusione del logo di una organizzazione nella prima pagina implica sostegno agli obiettivi ed al processo di preparazione dei metodi standard. I componenti di queste organizzazioni scientifiche hanno partecipato allo sviluppo dei Metodi Nazionali Standard ma le loro opinioni personali non rispecchiano necessariamente quelle dell organizzazione di cui sono membri. L elenco attuale delle organizzazioni professionali partecipanti può essere ottenuto tramite all indirizzo standards@hpa.org.uk. Le prestazioni dei metodi standard sono condizionate dalla qualità di reagenti, strumentazione, procedure commerciali o prove messe a punto in loco. I laboratori dovrebbero assicurare che queste siano state validate e dimostrate idonee allo scopo prefissato. Devono essere adottate procedure di controllo di qualità interno ed esterno. Nonostante siano state osservate le più scrupolose attenzioni nella preparazione di questa pubblicazione, la Health Protection Agency o qualsiasi organizzazione di sostegno non può essere ritenuta responsabile dell accuratezza o dell utilizzo o di qualsiasi conseguenza derivante dall uso o da modifiche delle informazioni contenute in questo documento. Queste procedure sono intese solamente come una risorsa generale per i professionisti che esercitano in questo settore, operanti nel Regno Unito, pertanto si dovrà ricorrere ad altri consulenti quando ritenuto necessario. Se si apportano modifiche a questa pubblicazione, si deve porre in evidenza dove sono state apportate modifiche al documento originale. La Health Protection Agency (HPA) dovrà essere menzionata in ogni circostanza La Health Protection Agency è una organizzazione indipendente che ha lo scopo di proteggere la salute della popolazione. Ad essa confluiscono esperienze professionali già appartenenti ad organizzazioni ufficiali. Maggiori informazioni riferibili alla HPA possono essere ottenute al sito La Health Protection Agency è un organizzazione che mira ad essere completamente in accordo con le direttive Caldicott. Ciò significa prendere ogni possibile precauzione per prevenire la diffusione non autorizzata di informazioni sui pazienti e di garantire che le informazioni relative agli stessi siano mantenute in condizioni di sicurezza 1. Maggiori dettagli possono essere ottenuti dal sito web. Contributi allo sviluppo dei documenti possono essere forniti contattando l indirizzo standards@hpa.org.uk. Per cortesia prendere nota che la bibliografia è attualmente formattata con il software Reference Manager. Se si modifica o si cancella il testo senza avere installato nel computer il Reference Manager, la bibliografia non sarà aggiornata automaticamente. Riferimento suggerito per questo documento: Health Protection Agency (2004). Investigation of urine. National Standard Method BSOP 41 Emissione 5. Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 2 di 35

3 INDICE STATO DEI METODI NAZIONALI STANDARD. 2 INDICE.. 3 PROCEDURA DI MODIFICA. 4 SCOPO DEL DOCUMENTO INTRODUZIONE... 5 MANIFESTAZIONI CLINICHE DELLE IVU... 6 INCIDENZADELLE IVU MICRORGANISMI. 8 RACCOLTA DEI CAMPIONI 9 DIAGNOSI DI IVU.. 10 BATTERIURIA SIGNIFICATIVA.. 11 METODI DI SCREENING ADDIZIONALI NON COLTURALI. 13 ALTRE RICERCHE SULLE URINE CONSIDERAZIONI SULLA SICUREZZA RACCOLTA DEL CAMPIONE TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE PROCEDURA ANALITICA SUL CAMPIONE PRELIEVO DEL CAMPIONE TEMPO OTTIMALE PER IL PRELIEVO DEL CAMPIONE, E TIPO DI CAMPIONE TIPO DI CAMPIONE APPROPRIATO E METODO DI RACCOLTA QUANTITA ADEGUATA E NUMERO APPROPRIATO DI CAMPIONI TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE TEMPO FRA PRELIEVO DEL CAMPIONE E LA PROCEDURA ANALITICA A CCORGIMENTI PARTICOLARI PER RIDURRE IL DETERIORAMENTO PROCEDURA SUL CAMPIONE SELEZIONE DELLA PROVA AS PETTO MI CROSCOPIA O METODI DI SCREENING ALTERNATIVI COLTURA E RICERCHE IDENTIFICAZIONE PROVE DI SENSIBILITA AGLI ANTIBIOTICI PROCEDURE DI REFERTAZIONE MICROSCOPIA O PROCEDURE DI SCREENING ALTERNATIVE COLTURA PROVE DI SENSIBILITA AGLI ANTIBIOTICI SEGNALAZIONI ALLA HPA (LOCALE E SERVIZI NAZIONALI E CENTRO CDSC PER LE INFEZIONI) APPENDIX 1. FATTORI DI MOLTIPLICAZIONE BASATI SULLE VARIAZIONI DI VOLUME DI URINE SEMINATE, DIAMETRO DEI POZZETTI & DIAMETRO DEL CAMPO DI VISIONE ( CDV) APPENDIX 2. GUIDA PER L INTERPRETAZIONE DELL ESAME COLTURALE DELLE URINE.. 27 BIBLIOGRAFIA 29 Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 3 di 35

4 PROCEDURE DI MODIFICA Documento di riferimento controllato B.SOP 41 Titolo del documento controllato Procedure Operative Standard per le ricerche sulle urine Ciascun documento controllato possiede una registrazione separata con le correzioni specificate in modo dettagliato in questa Procedura di Modifica. Le precedenti modifiche sono disponibili presso la Sull emissione di pagine nuove o rivedute ciascun documento controllato deve essere aggiornato dal proprietario del Laboratorio. 5/ Emissione no. Scartata Inserita Emissione no. Pagina Sessione(i) interessate Prima pagina Stato del Documento Ridisegnata Revisionato Modifica 4 Pagina della procedura di modifica Ridisegnata 7 Introduzione Aggiornata per includere la sindrome acuta uretrale 25 Sezione 6 Sezione rinominata 29 Bibliografia Aggiornata Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 4 di 35

5 PROCEDURA OPERATIVA STANDARD PER RICERCA SULLE URINE Tipologia dei campioni Urine da sacchetto Urine da catetere Raccolta pulita di urine Urine da cistoscopia Urine da anastomosi ileale Urine da mitto intermedio Urine da nefrotomia Aspirato sovrapubico Urine da uretere Urine da urostomia SCOPO DEL DOCUMENTO Questa SOP descrive le procedure e le ricerche batteriologiche per i campioni di urina, inclusi quelli raccolti con sacchetto, anastomosi ileali, uretere, catetere, mitto intermedio, urostoma, urina pulita, nefrotomia, cistoscopia ed aspirato sovrapubico. INTRODUZIONE Infezione delle vie urinaria (IVU) è causata dalla presenza e moltiplicazione dei batteri in una o più strutture del tratto urinario con conseguente invasione dei tessuti. Questa condizione può condurre alla comparsa di una grande varietà di sindromi cliniche. Queste includono pielonefriti acute e croniche (rene e pelvi renale), cistiti (vescica), uretriti (uretra), epididimiti (epididimi) e prostatiti (ghiandola prostatica). L infezione può diffondere ai tessuti limitrofi (ad esempio ascesso perinefritico) o al torrente circolatorio. Batteriuria è riferita alla colonizzazione batterica del tratto urinario, ma non è associata ad invasione dei tessuti. La protezione dalle infezioni è rafforzata dal flusso costante delle urine e dallo svuotamento regolare della vescica. Le urine rappresentano un terreno colturale povero per molti batteri per la loro acidità, elevata concentrazione di urea ed osmolarità variabile 2 e nell uomo, probabilmente come effetto antibatterico delle secrezioni prostatiche 2. Pazienti sintomatici possono essere batteriurici o abatteriurici. I sintomi nei bambini e negli anziani, se presenti, possono essere aspecifici e difficili da interpretare. Frequenza: la normale capacità della vescica è di circa 500 ml. Una riduzione significativa della capacità si accompagna ad infiammazione acuta che può condurre ad un aumento della frequenza della minzione. Disuria: dolenzia e difficoltà alla minzione. Premito: forte stimolo a svuotare la vescica che può indurre incontinenza. Nicturia: necessità di svuotare la vescica durante la notte. Enuresi notturna: involontario svuotamento delle vescica durante la notte (letto bagnato). Incontinenza: perdita involontaria di urine: la forma più comune è l incontinenza da stress in cui la perdita si associa ad aumento della pressione intra-addominale conseguente a starnuti, colpi di tosse od a risate. Il flusso eccessivo o lo sgocciolamento da incontinenza si associano ad una vescica molto distesa. Prostatismo: sintomo complesso: esitazione o ritardo nell iniziare la minzione, intermittenza od interruzione e forza ridotta del getto urinario causato da condizioni patologiche della prostata. Colica renale: caratteristica, dolore crampiforme intenso conseguente alla distensione dell uretere e della pelvi sovrastante un ostruzione quale un calcolo renale. Accompagnata spesso a frequenza ed urgenza. La batteriuria asintomatica si manifesta in modo frequente in alcuni gruppi di pazienti, in particolare negli anziani, donne in gravidanza e diabetici. Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 5 di 35

6 Le IVU possono essere classificate nel modo seguente: Sindrome uretrale acuta - si manifesta in donne con sintomatologia acuta del tratto urinario inferiore sia con basso conteggio microbico 3-7 o in assenza di batteriuria dimostrabile o di infezione vulvovaginale. IVU non complicate - si manifestano in altri pazienti in buone condizioni di salute. Non sussistono concomitanti lesioni strutturali o neurologiche del tratto urinario o altre malattie di tipo sistemico che possono predisporre l ospite all infezione batterica. Le forme ricorrenti di infezione sono solitamente causate da microrganismi che risalgono l uretra. IVU complicate - si manifestano in pazienti nei quali permangono tracce di lesioni infiammatorie conseguenti ad infezioni ricorrenti o lesioni strumentali, ostruzioni, calcoli, anomalie anatomiche o fisiologiche o lesioni patologiche. Queste interferiscono con il drenaggio delle urine in una sede del tratto urinario che facilita la colonizzazione 8. Gravidanza: Le donne in gravidanza dovrebbero essere controllate con uno screening di routine per la batteriuria asintomatica con esame colturale da mitto intermedio nella prima fase della gravidanza. L identificazione ed il trattamento della batteriuria asintomatica riducono il rischio di nascita pretermine 9. MANIFESTAZIONI CLINICHE DELL IVU Cistite acuta non complicata si manifesta solitamente nelle giovani donne. Ha un inizio acuto e si manifesta con sintomatologia severa accompagnata solitamente da piuria e batteriuria. Manifestazioni non complicate possono svilupparsi in alcuni pazienti maschi 10, 11. Pielonefrite acuta è un processo infiammatorio dei reni e delle strutture limitrofe 8. I sintomi includono lombalgia, dolore dorsale o addominale e febbre. Possono anche manifestarsi i sintomi della cistite. La gravità è espressa da una malattia di media gravità o forme di sepsi 12 conclamata da Gram negativi con rari pazienti che sviluppano complicanze quali ascessi intra o peri renali. Questi casi richiedono spesso provvedimenti diagnostici e terapeutici aggressivi. Pielonefrite cronica (nefrite cronica interstiziale o nefropatia da reflusso) esistono controversie sulla definizione e sulle cause di questa sindrome. Rappresenta la seconda causa di insufficienza renale terminale. Si ritiene sia conseguente a danneggiamento renale causato da IVU nei lattanti o bambini con reflusso vescicoureterale, o negli adulti con uropatie ostruttive. In ogni caso, non è ancora certo se le infezioni ricorrenti causino un danneggiamento progressivo del rene. Ascesso perifrenico 13 è una insolita complicanza dell IVU, e si manifesta in pazienti con una o più anomalie anatomiche o funzionali. Questi ascessi possono essere confinati nello spazio perirenale o estendersi alle strutture adiacenti. Con l esame dell urina si riscontra piuria, associata o no ad esame colturale positivo. Gli agenti causali sono di solito bacilli Gram negativi, ma possono essere isolati anche stafilococchi, o specie di Candida. Sono state segnalate pure infezioni miste. Pionefrosi 9,5 - è conseguente ad infezione batterica per ostruzione di un uretere da materiale purulento. Spesso conseguente ad intervento chirurgico. La diagnosi è posta con emocoltura o pus drenato dal rene. Ascessi renali - sono localizzati nella corteccia del rene e possono insorgere in seguito a batteriemie da Staphylococcus aureus. In questi casi può essere presente piuria, ma l esame colturale delle urine è solitamente negativo. Gli ascessi renali sono in progressivo aumento rappresentando una complicanza di pielonefriti acute causate da batteri Gram negativi. Le rare condizioni di pielonefrite enfisematosa, che sono prodotte da ascessi intrarenali multifocali con formazione di gas all interno del parenchima, sono di solito riscontrate nei pazienti diabetici o come complicanze di calcoli renali. L Escherichia coli è la causa più comune e la condizione di portatore ha una percentuale di mortalità del 70% 13. Uretrite 3 è una manifestazione comune a pazienti maschi e femmine. Sono spesso associate alle IVU ed occasionalmente alla prostatite batterica. L uretrite nel maschio è comunemente imputabile a malattie sessualmente trasmesse ed è associata a secrezione uretrale. I principali microrganismi responsabili sono: Neisseria gonorrhoeae, (uretrite gonococcica), Chlamydia trachomatis ed Ureaplasma urealyticum (uretrite non gonococcica o UNG) 3 Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 6 di 35

7 Le femmine possono presentare una sindrome uretrale acuta o un uretrocistite causata da Enterobacteriaceae, Staphylococcus saprophyticus e meno frequentemente da C. trachomatis e N. gonorrhoeae. Prostatite 3, 13 è una condizione infiammatoria della prostata e si manifesta con espressioni cliniche diverse, alcune conseguenti ad infezioni. Le modalità di infezione della prostata comprendono infezioni uretrali ascendenti, reflusso verso i dotti prostatici di urine infette che riempiono la parte posteriore dell uretra, invasione batterica rettale per continuità o per diffusione linfatica o per via ematogena. La prostatite batterica acuta si manifesta in modo conclamato, come malattia febbrile con cospicui sintomi specifici e di tipo genitourinario 14. La prostatite batterica cronica assume un evidenza meno apparente ed andamento recidivante e le IVU ricorrenti sono sostenute da microrganismi che persistono nelle secrezioni prostatiche nonostante la terapia antimicrobica 13, 14,. La diagnosi si avvale dell esame colturale di sede ponendo a confronto il conteggio dei globuli bianchi circolanti (GBC) ed i conteggi batterici di secrezione uretrale, mitto intermedio, urine raccolte dopo massaggio prostatico ed espressi dalle secrezioni prostatiche (ESP). I massaggi prostatici non devono essere eseguiti su pazienti affetti da prostatite acuta per il rischio di indurre una batteriemia ingravescente. Tutti i campioni sono raccolti in modo contemporaneo ed analizzati immediatamente 15. La prostatite batterica cronica è meno frequente della prostatite non batterica. La prostatite batterica è associata alla IVU. I microrganismi responsabili sono simili a quelli che causano le IVU. INCIDENZA DELLE IVU L incidenza delle infezioni del tratto urinario è influenzata dall età, sesso e fattori predisponenti che possono condizionare un ampia varietà di normali meccanismi di difesa dell ospite 2. IVU nei: Bambini - spesso associata ad anomalie del tratto urinario. L IVU è più frequente nei maschi nei primi 3 mesi di vita come espressione di malformazioni congenite. Nel periodo successivo le femmine sono più frequentemente coinvolte. L infezione nei bambini in età prescolare è spesso associata ad anomalie del tratto renale 13. In mancanza di una diagnosi e di un trattamento precoce ed efficace può condurre a cicatrici renali ed a perdita della funzionalità. Il fenomeno del reflusso vescicoureterale, se può predisporre il bambino alla IVU, può anche essere conseguente alla IVU Adulti - l incidenza delle IVU è maggiore nelle giovani donne. Circa il 10-20% delle donne contrae un IVU sintomatica alcune volte. Le infezioni più frequenti negli uomini adulti sono per lo più complicate ed associate a malformazioni del tratto urinario 8 sebbene con frequenza inferiore si possano manifestare anche in uomini giovani in buone condizioni di salute 19. Anziani - la prevalenza delle IVU aumenta con l età in entrambi i sessi. Si stima che il 10% dei maschi ed il 20% delle femmine con età superiore ai 65 anni sviluppi batteriuria asintomatica 13. Secondo alcuni, nei pazienti asintomatici è sconsigliato qualsiasi trattamento, tranne che nel periodo precedente a manovre invasive del tratto genitourinario 20, sebbene altri non condividano questa indicazione 21. Gravidanza - Studi condotti nel Regno Unito hanno posto in evidenza che la batteriruria asintomatica (persistente colonizzazione del tratto urinario in assenza di sintomi urinari) si manifesta nel 2-5% delle donne in gravidanza. Se questa non è rilevata e trattata precocemente aumenta il rischio di nascita pretermine e di pielonefrite materna condizionando l esito fetale e materno La pielonefrite acuta si manifesta in circa il 30% delle pazienti, in modo particolare nel periodo del parto E essenziale un programma di screening precoce ad elevata sensibilità per il rilievo della batteriuria in gravidanza. Diabete le femmine diabetiche presentano un elevata incidenza di batteriuria asintomatica rispetto alle non diabetiche. Non esiste differenza nella prevalenza della batteriuria fra maschi diabetici e non diabetici 28. E controverso se fattori quali la glicosuria, età o manovre strumentali possano contribuire all elevata prevalenza delle IVU, ma la disfunzione vescicale conseguente alla neuropatia diabetica potrebbe essere il maggior fattore predisponente 29. L incidenza relativa delle infezioni sintomatiche nei pazienti diabetici e non diabetici permane incerta, ma quando queste si manifestano le IVU tendono ad assumere un decorso più grave nei pazienti diabetici 8. Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 7 di 35

8 Disordini neuromuscolari i pazienti con difettosa innervazione della vescica conseguente a disfunzione congenita o ad eziologia acquisita (spina bifida, traumi alla colonna vertebrale) sono soggetti ad un aumento del rischio di IVU. La vescica con difetti neurologici può determinare una funzione difettosa con svuotamento incompleto. Possono anche presentare una aumentata richiesta di manovre strumentali sul tratto urinario per facilitarne lo svuotamento. Trapianto renale la maggior parte delle infezioni si manifesta subito dopo il trapianto, di solito come conseguenza della cateterizzazione, la persistenza di un catetere di drenaggio ureterico, o una precedente IVU durante il periodo di dialisi 30. Meno frequentemente, le infezioni possono essere apportate dal rene del donatore. Pazienti immunodepressi i maschi che acquisiscono la sindrome da immunodeficienza (AIDS) presentano un incremento nell incidenza delle IVU. Sono stati segnalati episodi gravi che hanno determinato infezioni circolatorie e decessi dei pazienti 31. Comunque, poiché di solito sono somministrati antibiotici per lungo tempo per altre forme infettive, l IVU, in questi pazienti, è spesso sostenuta da microrganismi inusuali o resistenti alla terapia. Il trattamento con steroidi può indurre la riattivazione della tubercolosi. IVU acquisita in comunità 32 di solito si manifesta più frequentemente quando i microrganismi che colonizzano la parte anteriore dell uretra o l accesso vaginale risalgono all interno della vescica. Con minor frequenza, microrganismi di origine ematica e riattivazioni da foci prostatici persistenti, di origine renale o da calcoli possono diffondere e coinvolgere altre sedi del tratto urinario. Raramente i batteri diffondono dall intestino tramite una fistola, come nella malattia di Crohn o in corso di affezioni maligne. IVU acquisita in ospedale è di solito una conseguenza diretta di manovre strumentali, più frequentemente da cateterizzazione. Batteriuria associata a catetere solitamente asintomatica non è sinonimo di infezione clinicamente significativa. La batteriuria si manifesta nel 10-20% di pazienti cateterizzati ma l infezione del tratto urinario si realizza solo nel 2-6% 33. La batteriemia, di solito da batteri Gram negativi, si manifesta più frequentemente in pazienti con IVU e compare nell 1-4% dei pazienti cateterizzati con infezione delle vie urinarie causando una significativa morbilità (incrementando il periodo di degenza e di costi) e una mortalità del 13-30% 34. In questi pazienti i microrganismi originano dalla flora perianale o può essere introdotta nelle vescica dalle mani degli operatori sanitari durante il cateterismo, o per via periuretrale tramite la superficie esterna del catetere, o per via intraluminale come conseguenza di difettosa gestione del catetere 14. Nei pazienti cateterizzati a lungo termine (>30 giorni), la prevalenza di batteriuria è virtualmente del 100%: i ceppi infettanti mutano frequentemente e può essere presente batteriuria polimicrobica 35. Il trattamento della batteriuria asintomatica non si è dimostrato di alcun beneficio nella riduzione delle complicanze nei pazienti cateterizzati 35 e facilita l emergere di ceppi resistenti. I conteggi batterici possono essere condizionati dalla somministrazione di medicamenti o liquidi che incrementano il flusso delle urine, accelerano il transito delle urine dalla vescica cateterizzata, o per colonizzazione con microrganismi a lenta crescita quali le specie Candida 33. MICRORGANISMI IVU acute, non complicate sono di solito causate da una sola specie batterica e fra queste Escherichia coli è la più frequente. Uno studio internazionale sulle urine da mitto intermedio (UMI) condotto in 252 centri di 17 nazioni segnala che E. coli rappresenta il 77% degli isolati 36. E. coli solo alcuni sierotipi sono di frequente isolamento dalle IVU. Ciò può riflettere la loro prevalenza nella flora fecale, o differenze riferibili a fattori di virulenza. Alcuni fattori specifici di virulenza favoriscono lo sviluppo della pielonefrite mentre altri facilitano la cistite o la batteriuria asintomatica 37. Di solito, maggiore è il numero dei fattori di virulenza espressi da un ceppo più grave è l infezione che esso è in grado di sviluppare 37. I fattori di virulenza noti includono: aumento dell aderenza alle cellule vaginali ed uroepiteliali 38 in corso di infezione acuta ma non in pazienti con batteriuria asintomatica 39 resistenza all attività antibattericida 40 maggior quantità di antigene K 40 Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 8 di 35

9 produzione di emolisina 41 Altri agenti eziologici includono: Proteus mirabilis - frequente in giovani ragazzi ed uomini associato ad anomalie del tratto renale, particolarmente formazioni calcolose. Nei pazienti ospedalizzati può essere causa di infezioni croniche 42. S. saprophyticus è responsabile di circa il 20 per cento di uretriti e cistiti nei soggetti sessualmente attivi, come pure nelle giovani donne sane 42. S. saprophyticus aderisce in modo significativamente migliore alle cellule uroepiteliali rispetto a S. aureus o ad altri stafilococchi coagulasi negativi 13 Altri stafilococchi coagulasi negativi sono spesso considerati come contaminanti urinari in quanto facenti parte della normale flora perineale. Questi possono comunque causare infezioni con complicanze in pazienti di entrambi i sessi che presentano anomalie strutturali o funzionali del tratto urinario, calcolosi prostatica o malattie di base predisponesti 43. Gli streptococchi causano raramente IVU non complicate, sebbene gli streptococchi di Gruppo B di Lancefield possono causare infezione in alcune donne. Gli enterococchi possono occasionalmente causare IVU non complicate 42. IVU complicate 42 sono quelle che si manifestano nelle vie urinarie anomale o nei soggetti cateterizzati e sono causate da una molteplicità di microrganismi, molti dei quali palesano una maggior resistenza agli antimicrobici come conseguenza di un utilizzo prolungato di questi farmaci. E. coli rimane il microrganismo di più frequente riscontro. Gli isolati di maggior frequenza includono specie di Klebsiella, Enterobacter e Proteus, le specie Enterococcus (solitamente associate a manovre strumentali e cateterizzazione) e Pseudomonas aeruginosa (associata ad anomalie strutturali od a cateterizzazione permanente). Lo S. aureus raramente causa infezione ed è associato ad anomalie renali o ad infezioni secondarie a batteriemia, interventi chirurgici o cateterizzazione. E frequentemente riscontrato come contaminante nel portatore perineale 42. La colonizzazione della vescica con specie Candida è associata all inserimento di cateteri ma si possono anche verificare come contaminazione del tratto genitale. Le specie di Candida albicans sono quelle più frequentemente isolate 44. Il Mycobacterium tuberculosis e altre specie di Mycobacterium possono infettare il tratto urinario (BSOP 40). Gli agenti eziologici meno frequenti includono Haemophilus influenzae, C. trachomatis 45, Mycoplasma hominis, U. urealyticum e Corynebacterium urealyticum 46,47 e Corynebacterium urealyticum (CDC Gruppo D2) 48. E ancora in discussione il ruolo di microrganismi esigenti quali gli anaerobi e le specie di Lactobacillus, Gardnerella vaginalis e streptococchi esigenti Molti virus possono essere isolati dalle urine. Valutando separatamente gli adenovirus (in modo particolare il tipo 11) e BK virus, che sono stati implicati nella cistite emorragica 54, il ruolo di herpes simplex virus e citomegalovirus (CMV) rimane incerto. RACCOLTA DEL CAMPIONE Aspirato sovrapubico (ASP) è considerato lo standard di riferimento gold standard ma è di solito utilizzato per interpretare risultati equivoci di urine da mitto nei neonati o nei bambini in tenera età. Urina da mitto intermedio (UMI) ed urina da raccolta pulita rappresentano i campioni di raccolta più frequenti e sono raccomandati nella pratica comune. La pulizia accurata della sede periuretrale è raccomandata prima della raccolta del campione, anche se la richiesta di questa procedura è stata a lungo discussa sia per l uomo 55 che per la donna Urina da catetere (UC) può non rappresentare in modo accurato il patogeno vescicale e spesso contiene alcune specie batteriche. I risultati delle colture devono essere interpretati con attenzione. Urina da sacchetto è solitamente raccolta da neonati o bambini in tenera età sebbene questa procedura debba essere scoraggiata poiché un elevato conteggio di leucociti può essere dovuto a contaminazione come risultato di un reflusso vaginale delle urine, circoncisione recente o non esatto riconoscimento di cellule epiteliali rotonde presenti nelle urine dei neonati 44. Le colture negative forniscono informazioni diagnostiche utili, ma le Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 9 di 35

10 crescite significative dovrebbero essere confermate con l ASP 59. Le urine da assorbente possono rappresentare una valida alternativa 60. Altri tipi di campioni raccolti durante o tramite un intervento chirurgico includono quelli provenienti dall anastomosi ileale, da cistoscopia, nefrotomia o urostomia. I campioni possono anche essere raccolti dopo lavaggio vescicale. DIAGNOSI DI IVU E disponibile una linea guida ad uso clinico per la diagnosi di IVU 61. La diagnosi di IVU richiede spesso una valutazione clinica addizionale ai risultati di laboratorio. Sono ritenuti essenziali, per ottenere una diagnosi di laboratorio affidabile, la rapidità del trasporto e dell esecuzione dell esame colturale o particolari accorgimenti per la conservazione del campione. I ritardi e la conservazione a temperatura ambiente consentono ai microrganismi di moltiplicarsi e di conseguenza i risultati non rifletteranno la condizione clinica reale. Quando i ritardi per l inizio dell analisi sono inevitabili, sono indispensabili la refrigerazione a 4 C o l uso di acido borico come conservante 62. La refrigerazione fino a 48 ore stabilizza il numero di unità formanti colonia per litro (ufc/l) 63 ma non previene una riduzione del conteggio dei globuli bianchi. L acido borico alla concentrazione dell 1-2% conserva in modo stabile la popolazione batterica per ore, e le componenti cellulari rimangono intatte 62, 64, 65. E stata segnalata tossicità per alcuni microrganismi, 66 sebbene sia di raro riscontro. L effetto tossico è ritardato 67 e spesso è conseguente ad un insufficiente riempimento del contenitore 68. Indagini di laboratorio per le IVU prevedono l esame microscopico o metodi alternativi per la determinazione delle componenti cellulari, e l esame colturale quantitativo. Tranne che per pochi gruppi di pazienti, l interpretazione dei risultati colturali è effettuata in funzione dei dati clinici e della presenza o assenza di piuria. Esame microscopico utilizzato per identificare la presenza di globuli bianchi (GB), rossi (GR), cilindri, cellule epiteliali squamose (CES), batteri ed altre componenti cellulari delle urine. Sono raccomandati per uso di routine metodi semiquantitativi che utilizzano un supporto microtitre ed un microscopio invertito 69 o camere di conteggio monouso. Questa SOP riporta una tabella di fattori di moltiplicazione riferiti ai diversi volumi di urine utilizzati, diametro del pozzetto e campo di osservazione 69 (fare riferimento all allegato 1). L esame microscopico non è richiesto per tutti i campioni di urine quando è richiesto uno screening per batteriuria asintomatica (quale lo screening prenatale) e può essere omesso se in accordo con i protocolli locali. Sistemi di screening automatizzati quali quelli che si avvalgono di prove biochimiche presentano alternative di flessibilità e di economicità rispetto all esame microscopico 70. Comunque, altri tipi di analisi hanno sfidato l efficacia clinica e di costo degli stick test biochimici, ma essi non sono raccomandati in questa SOP per il loro utilizzo in laboratorio. E raccomandato l esame microscopico (o una sua prova alternativa) in tutti i gruppi di pazienti sintomatici, per facilitare l interpretazione dei risultati colturali e la diagnosi di IVU. L esame microscopico su urine non centrifugate e non colorate è stato utilizzato come metodo di screening per la batteriuria senza richiedere l esame colturale 73, ma non risulta affidabile per conteggi di colonie <10 7 (ufc/l), vale a dire per 10 4 unità formanti colonia per millilitro (ufc/ml). La sensibilità aumenta se il campione è centrifugato e/o colorato 74. Piuria significativa è definita come presenza di 10 7 o più GB/l (10 4 GB/mL) 75 sebbene un numero superiore possa essere frequentemente riscontrato in donne sane asintomatiche. Come discriminante più appropriata per una condizione infettiva è stata consigliata la concentrazione >10 8 di GB/l (>10 5 GB/mL) 43. La piuria è presente nel 96% di pazienti sintomatici con batteriuria >10 8 ufc/l (>10 5 ufc/ml), ma solo in <1% dei pazienti asintomatici, abatteriurici. Essa deve essere determinata con accuratezza sulle urine non centrifugate 76. La piuria di per sé non rappresenta un indice affidabile di infezione 77 e può essere presente come conseguenza di altre condizioni quali infezioni del tratto genitale, cateterizzazione, calcoli o tumori della vescica. Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 10 di 35

11 Frequentemente la piuria senza apparente batteriuria (assenza di crescita sui terreni di uso comune) può anche essere conseguente ad un precedente trattamento con farmaci antimicrobici, ad infezioni da microrganismi esigenti od a malattie sessualmente trasmesse quale da C. trachomatis 7. La tubercolosi renale è molto meno frequente come causa di piuria sterile, ma deve essere considerata, se appropriato da un punto di vista clinico (quale nella popolazione a rischio elevato). La piuria può essere assente nella batteriuria asintomatica (ad esempio in gravidanza) e nella neutropenia, ed apparentemente assente nelle IVU causate dalle specie di Proteus come conseguenza della lisi dei leucociti a causa del ph alcalino. Piuria e/o batteriuria significative sono indicative di IVU e possono essere utilizzate come criteri per la selezione dei campioni su cui eseguire le prove di sensibilità. Ematuria può essere presente nel 40-60% dei pazienti con cistite acuta ma raramente è associata ad altre sindromi disuriche 44. Sono di normale riscontro conteggi di GR fino a 10 7 /L. Ematuria può essere provocata da patologie renali non infettive o da infezione micobatterica del rene, associata o no a piuria 44. Ematuria apparente può essere conseguente a mestruazione. E talvolta richiesta da unità specialistiche la differenziazione del dimorfismo dei GR per differenziare quelli di origine glomerulare 78, ma questa possibilità è controversa 79. La lisi dei GR si manifesta nelle urine ipo o iperosmolari, rendendoli non più reperibili all esame microscopico. Cilindri 80 sono conglomerati proteici di forma cilindrica che si formano nei tubuli renali e spesso forniscono un indizio di patologia renale. Il riscontro di cilindri rappresenta un aiuto importante per stabilire l esistenza di una malattia renale, ma è meno utile nel differenziarne le tipologie. Un elevato numero di cilindri ialini è associato a malattie renali ma può anche riscontrato nei pazienti in corso di stato febbrile o dopo un faticoso esercizio fisico. La cellularità e l aspetto densamente granulare dei cilindri suggeriscono la diagnosi di pielonefrite o di glomerulonefrite. I cilindri costituiti da GR sono indicativi di sanguinamento glomerulare e sono escreti in numero rilevante nella fase acuta di nefrite post streptococcica o nella nefrite rapidamente progressiva. Si osservano con minor frequenza cilindri di cellule epiteliali e lipidici che si associano alla necrosi tubulare acuta o alla sindrome nefrosica. Cristalli 81 possono risultare asintomatici o possono essere associati alla formazione di calcoli delle vie urinarie. Alcuni cristalli, quali quelli di cistina sono raramente osservati e possono essere indicativi di una malattia soggiacente. Le cellule epiteliali squamose (CES) rappresentano un utile indicatore del grado di contaminazione dalla regione perianale. BATTERIURIA SIGNIFICATIVA Studi iniziali hanno dimostrato che conteggi batterici 10 8 ufc/l ( 10 5 ufc/ml) erano indicativi di infezione e conteggi inferiori di contaminazione 77, 82. Questi criteri sono stati riesaminati perché sono stati stabiliti criteri quantitativi per la definizione di batteriuria significativa nei differenti gruppi di popolazione e per i diversi tipi di campione. Femmine - nelle donne con sintomatologia acuta per IVU può essere utilizzato nelle urine da mitto un conteggio limite di 10 5 ufc/l (10 2 ufc/ml) 83, 84. Pertanto conteggi di 10 5 ufc/l (10 2 ufc/ml) di un isolato singolo rappresentano la soglia più idonea in questo gruppo di pazienti. L interpretazione dei risultati deve essere eseguita in ogni caso con attenzione, e si dovrà tenere conto di fattori quali l età ed il periodo di conservazione del campione, livello di contaminazione espresso dalle CES e sensibilità del metodo Conteggi < 10 8 ufc/l (10 5 ufc/ml) in donne asintomatiche, non in gravidanza sono raramente persistenti e di solito sono espressione di contaminazione 44. La presenza di 10 8 ufc/l ( 10 5 ufc/ml) in donne asintomatiche in gravidanza è indicativa di infezione ma dovrebbe essere confermata su un campione ripetuto. Maschi - conteggi inferiori a 10 6 ufc/l (10 3 ufc/ml) con coltura pura o microrganismo predominante sono risultati significativi nelle urine da mitto 85. Se esiste evidenza di contaminazione, si deve ripetere un campione adeguatamente raccolto 86. Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 11 di 35

12 La diagnosi di prostatite può essere ottenuta confrontando livelli di piuria in campioni sequenziali raccolti in associazione con il massaggio prostatico 15 (consultare la sezione 2.2). Se il livello di piuria dopo il massaggio prostatico è di 10 volte superiore a quello iniziale delle urine, è probabile una prostatite batterica. Sono considerati anomali conteggi microscopici ad elevato ingrandimento superiori a 15 GB per campo, anche se i GB nell urina uretrale e vescicale sono nei limiti di normalità. Bambini la conferma di IVU nei bambini dipende dalla qualità del campione che spesso è difficile da ottenere in modo corretto. La probabilità di IVU aumenta con l isolamento dello stesso microrganismo in due campioni. Conteggi di colonie 10 6 ufc/l ( 10 3 ufc/ml) di una sola specie possono essere diagnostici di IVU nelle urine da mitto. Di solito, una crescita di pura di ufc/l ( ufc/ml) è indicativa di IVU in campione correttamente raccolto. Gli esami colturali negativi o crescite <10 7 ufc/l (<10 4 ufc/ml) nelle urine da sacchetto possono essere utili da un punto di vista diagnostico, ma conteggi 10 8 ufc/l ( 10 5 ufc/ml) dovrebbero essere confermati con un campione più affidabile, sia come campione da singolo cateterismo uretrale o, preferibilmente da ASP 59. Nei bambini con IVU acuta 87 la batteriuria nell ASP supera di solito 10 8 ufc/l ( 10 5 ufc/ml), sebbene qualsiasi crescita sia considerata significativa. Pazienti con catetere a permanenza non sono ancora stati definiti i criteri per differenziare la colonizzazione asintomatica delle vie urinarie dalle infezioni sintomatiche 34. Le colture eseguite sulle urine non rispecchiano la batteriuria perché i microrganismi isolati possono originare da biofilm presenti sulla superficie interna del catetere 88. Pertanto, la qualità del campione raccolto e le condizioni cliniche del singolo paziente rappresentano condizioni critiche per l interpretazione del conteggio batterico. In campioni adeguatamente raccolti in condizioni di studio controllate nei portatori di catetere per breve periodo, sono stati dimostrati significativi i conteggi <10 8 ufc/l (10 5 ufc/ml) 89. In campioni di qualità non nota e nei pazienti cateterizzati per lunghi periodi risulta impossibile definire l interpretazione ed il significato disponendo del solo conteggio batterico. Il significato degli isolati e il referto della sensibilità possono essere approntati per alcuni gruppi di pazienti, quali quelli urologici o pazienti in fase postoperatoria, specialmente se sono stati pianificati interventi successivi sul tratto urinario. I campioni da pazienti con cateterizzazione intermittente autonoma devono essere considerati allo stesso modo di quelli con cateterismo urinario permanente. In ogni modo, i campioni ricevuti dal primo cateterismo devono essere considerati come urine da mitto intermedio. Nei pazienti non cateterizzati solitamente possono essere applicati i criteri di valutazioni 10 8 ufc/l ( 10 5 ufc/ml), mentre conteggi 10 5 ufc/l ( 10 2 ufc/ml) possono essere significativi in pazienti sintomatici, tenendo conto del sesso 77. Isolati in coltura pura fra 10 7 e 10 8 ufc/l (10 4 e 0 5 ufc/ml) richiedono di essere valutati sulla base di informazioni cliniche o di ripetute conferme colturali. Batteriuria senza piuria si può verificare in seguito a lisi dei GB nelle urine alcaline, che si manifesta con le specie di Proteus, o può essere significativa di colonizzazione piuttosto che di reale infezione 90. Per questo motivo, la piuria di per sé è considerata uno scarso indice predittivo 77, sebbene in un campione prelevato in modo idoneo, la piuria significativa si correla in modo soddisfacente alla batteriuria ed alla sintomatologia nella maggior parte dei pazienti. Conferma di IVU richiede la dimostrazione di batteriuria significativa per mezzo dell esame colturale (secondo le definizioni dei gruppi di appartenenza dei pazienti ed alla tipologia del campione) La maggior parte dei metodi colturali di routine sono in grado di rilevare batteriuria 10 7 ufc/l ( 10 4 ufc/ml). Tre metodi colturali con questi livelli di sensibilità sono inclusi per uso routinario in questa SOP. Questo livello è accettabile per la diagnosi di routine della maggior parte delle IVU. Un aumento del volume dell inoculo può essere richiesto solo per pazienti persistentemente sintomatici, soggetti con ricorrente piuria sterile, o per campioni nei quali sono attesi bassi conteggi, quali ASP, od altri ottenuti da urine raccolte in corso di intervento chirurgico. In queste circostanze si raccomanda vivamente di aumentare il volume dell inoculo da utilizzare. Fra i diversi metodi per quantificare la carica batterica nelle urine, i più facili e comunemente utilizzati sono quelli con la tecnica dell ansa calibrata, 91 la striscia di carta da filtro sterile 92 e la tecnica di semina a più punti 93. Fra Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 12 di 35

13 questi, la semina dei terreni con inoculo a più punti è probabilmente quella più versatile ed efficiente per un numero elevato di campioni. Le colture delle urine che utilizzano i metodi di semina a più punti possono essere automatizzate completamente (come il Mastascan), oppure eseguite in modo manuale utilizzando supporti microtitre contenenti agar, o piastre di agar. I supporti devono essere esaminati in modo manuale utilizzando un sottofondo luminoso ed alcune modalità di ingrandimento per facilitare il riconoscimento delle colture miste e delle colonie di piccole dimensioni. L inoculo a più punti solo su agar CLED può contribuire a sottovalutare le colture miste che sono più rapidamente riconosciute utilizzando un insieme di terreni a diversa identificazione e sensibilità. Quando si utilizzano sistemi parzialmente automatizzati, il supporto dell agar CLED è letto in modo manuale ed i risultati sono trasferiti ad un sistema per la loro interpretazione. L utilizzo delle piastre di agar al posto del supporto microtiter, può condurre a falsi risultati negativi se in alcune urine sono presenti sostanze antimicrobiche che diffondono verso gli inoculi circostanti. E essenziale ripetere la coltura con l inoculo invalidato quando si verifica questa evenienza. Come alternativa al CLED sono commercialmente disponibili terreni con cromogeni. Questi contengono diversi substrati che consentono una identificazione presuntiva di alcune specie batteriche fra le più comuni. La loro prestazione è soddisfacente se confrontata al CLED e possiede inoltre il vantaggio di rilevare in modo più agevole le colture miste. Permane in ogni caso lo svantaggio che terreni di produttori diversi presentano specificità diversa 94, e sono relativamente costosi 95 ; sebbene, quando saranno più diffusamente utilizzati 94, il loro prezzo dovrebbe diminuire. Altri metodi includono l utilizzo di piastre ad immersione, piastre ad inclusione e provette in agitazione, ma per gli esami di routine, questi metodi non sono raccomandati da questa SOP, sebbene si ritenga che essi possano essere utilizzati in specifiche circostanze, in accordo con i protocolli locali. METODI ADDIZZIONALI NON COLTURALI PER LO SCREENING DELLE IVU Sono stati descritti e ricontrollati 91 molti metodi per lo screening della piuria e della batteriuria che possono essere utilizzati in alcuni laboratori. Attualmente non si dispone di un singolo metodo accurato, rapido, economico da utilizzare di routine in tutti i laboratori clinici. I metodi per i sistemi automatizzati attualmente disponibili sono estranei allo scopo di questa SOP. Le prove di screening sono suddivise in: Chimiche automatiche (quali esterasi leucocitaria, nitriti, proteine, rilievo di sangue) (quali contatori di particelle, impedenza elettrica, filtrazione colorimetrica, fotometria, bioluminescenza, radiometria) Prove chimiche - possono essere utilizzate per lo screening di urine negative secondo criteri selezionati 96,97. La maggior parte delle prove chimiche sono disponibili commercialmente come strisce per immersione e sono di facile e rapido utilizzo. Si preferisce la misurazione colorimetrica del cambiamento del colore delle strisce ad immersione, in quanto i risultati sono più affidabili e non soggetti ad errori di valutazione dell osservatore 96 specialmente se si utilizza un sistema di lettura automatizzato. L acido borico ed alcune sostanze antimicrobiche quali la nitrofurantoina e la gentamicina possono influenzare in modo negativo la prova dell esterasi leucocitaria 44,99. Le prove chimiche per la presenza di sangue possono essere più sensibili dell esame microscopico in quanto rilevano l emoglobina rilasciata a seguito dell emolisi. Metodi automatizzati sono costosi e variabili nelle loro prestazioni I metodi che rilevano la piuria e pure la batteriuria possono risultare utili per escludere i pazienti non infetti 103. La maggior parte dei metodi chimici e di screening automatizzati non sono sufficientemente sensibili per rilevare basse concentrazioni batteriche che possono essere significative da un punto di vista clinico 71, 72. In ogni modo, lo screening di tipo chimico può risultare utile nei laboratori come alternativa rapida all esame microscopico per la maggior parte delle urine 70, sebbene la coltura, se confrontata con i risultati dello screening, sia ancora raccomandata per tutti i campioni pediatrici, delle donne in gravidanza, degli immunocompromessi e nei casi di ripetizione della prova. E opportuno che siano stabilite adeguate misure di controllo quando le prove di tipo chimico sono utilizzate all esterno del laboratorio e non sono eseguite le colture sulla base dei loro risultati negativi. Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 13 di 35

14 ALTRE RICERCHE SULLE URINE Screening per sostanze antimicrobiche trattasi di materia controversa 104 ma può risultare utile in pazienti con piuria significativa e colture che presentano una crescita scarsa od assente. Si dispone di una semplice procedura se si utilizza la replicazione a punte multiple 105 e questa può ridurre gli accertamenti successivi sul campione (come per i microrganismi esigenti). Si raccomanda che lo screening per le sostanze antimicrobiche sia eseguito in modo parallelo alla coltura a punte multiple. Si possono ottenere colture falsamente negative in quanto l inoculo rimane localizzato su una piccola superficie di terreno presente sulla piastra microtitre e qui gli agenti antimicrobici rimangono alla concentrazione più elevata. Quando si usa la coltura a punte multiple su piastre di agar è essenziale verificare la presenza di sostanze antimicrobiche in quanto, se presenti, possono fornire risultati falsamente negativi negli inoculi primari e contigui, come espressione della loro diffusione nel terreno. Screening per Salmonella typhi e Salmonella paratyphi S. typhi e S. paratyphi sono isolate frequentemente nelle urine nelle fasi precoci delle febbri tifoidee e paratifoidee. Lo screening delle urine può essere richiesto per casi sospetti e/o loro contatti per arricchimenti selettivi ed esame colturale. Diagnosi di Schistosoma haematobium può essere eseguita su urine prelevate in una fase specifica coincidente con la massima secrezione delle uova, o sulla quota terminale della minzione. L ematuria rappresenta il sintomo più comune dell inizio dell infezione da S. haematobium 106. Le infezioni croniche possono far insorgere il cancro della vescica 107. Screening per Chlamydia trachomatis può essere eseguito su urine da paziente che presenta piuria sterile. Prova diretta di sensibilità può essere eseguita dopo selezione con l esame microscopico dei campioni (consultare BSOP 45). I risultati dovrebbero essere interpretati con attenzione e dovrebbero essere refertati solo se la dimensione dell inoculo è corretta, sviluppo di un solo microrganismo predominante e se si esclude la presenza di sostanze antimicrobiche nel campione. Per le colture miste non sono raccomandate prove di sensibilità con breakpoint utilizzando inoculi a punte multiple. Unita SI (Standard Internazionale) sebbene queste non siano state utilizzate in altre SOP, queste possono essere considerate opzionali per le urine. La maggior parte della letteratura corrente si riferisce ancora alla vecchia classificazione quando si definisce batteriuria significativa, e per evitare confusione questa è stata adottata in questa SOP. La sezione 5.2 fornisce la lista delle unità utilizzate ed i loro equivalenti in unità SI. Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 14 di 35

15 CONSIDERAZIONI SULLA SICUREZZA 1.1 RACCOLTA DEL CAMPIONE N/D TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE Contenitori sterili impermeabili chiusi in sacchetti di plastica 1.3 PROCEDURA ANALITICA SUL CAMPIONE Livello di Contenimento 2 tranne nei casi di infezione con microrganismi del Gruppo a Rischio 3, per esempio specie Mycobacterium, Salmonella typhi o Salmonella paratyphi A, B & C sospettati dai rilievi clinici; in questi casi è richiesto che le manipolazioni siano eseguite in cabina microbiologica di sicurezza con Livello di Contenimento 3 Tutte le procedure di laboratorio che si ritiene possano generare aerosol infettivi devono essere eseguite in cabina microbiologica di sicurezza, isolamento od essere protette con altre appropriate modalità Fare riferimento alle vigenti linee guida sulla sicurezza per la manipolazione di tutti i microrganismi riportati questa SOP Le linee guida precedentemente esplicitate devono essere supplementate con la COSHH locale e con la valutazione del rischio E essenziale l adeguamento alle regolamentazioni della posta e del trasporto 2.0 PRELIEVO DEL CAMPIONE 2.1 TEMPO OTTIMALE DI PRELIEVO DEL CAMPIONE Prima della terapia antimicrobica se possibile 2.2 TIPO DI CAMPIONE IDONEO E METODO DI PRELIEVO4, 44 L acido borico dovrebbe essere utilizzato quando si prevedono ritardi. Si deve ricordare che l acido borico può inibire alcuni batteri 65- e può inibire la prova per l esterasi leucocitaria 44, 96. Urine da mitto intermedio Metodo raccomandato per uso di routine La prima parte dell urina da mitto emessa è scartata e, senza interrompere il flusso, raccogliere circa 10 ml di urina in un contenitore sterile. La restante urina è scartata. Quando si utilizza come conservante nel contenitore acido borico, si riempie fino al contrassegno e si miscela opportunamente il contenuto Urine da raccolta pulita (URP) Rappresenta una possibile alternativa all UMI E raccomandata una completa pulizia periuretrale. Si raccoglie in un contenitore sterile l intero campione e poi si invia un aliquota per l esame Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 15 di 35

16 Aspirato sovrapubico (ASP) Le urine sono ottenute in modo asettico, direttamente dalla vescica tramite aspirazione con ago e siringa. L uso di questa procedura invasiva è di solito riservato per chiarire risultati equivoci ottenuti sulle urine da mitto (come nei lattanti e nei bambini in tenera età) Urine da catetere (UC) Possono essere raccolte da una cateterizzazione transitoria (iniziale o al termine) o da un catetere a permanenza. In questo ultimo caso, il campione è prelevato in modo asettico da un accesso al catetere o per aspirazione asettica dal catetere stesso. Il campione non deve essere prelevato dal sacchetto di raccolta Urine da sacchetto (SAC) Utilizzato comunemente per neonati e bambini in tenera età. I sacchetti sterili sono adesi sopra i genitali recentemente puliti ed asciugati, e le urine raccolte sono trasferite in un contenitore impermeabile sterile. Con questo metodo di raccolta permangono frequenti problemi di contaminazione. Urine da assorbente 60 Alternativa al metodo di raccolta con sacchetto utilizzato per neonati e bambini in tenera età. Dopo aver lavato l area del pannolino in modo vigoroso, collocare un assorbente all interno del pannolino. Subito dopo che l assorbente si è inumidito con le urine (ma non con residui fecali), immergere l estremità di una siringa al suo interno e prelevare con questa l urina. Trasferire il campione in un contenitore sterile. Se sorgono difficoltà nell aspirare le urine, le fibre bagnate dell assorbente possono essere inserite nel fusto della siringa in modo da spremere direttamente il campione nel contenitore per mezzo dello stantuffo Condotto ileale (IL)- Urine da urostoma Le urine sono raccolte tramite un catetere inserito asetticamente nell apertura dello stoma dopo rimozione del dispositivo esterno. I risultati ottenuti con questa tipologia di campioni possono essere difficili da interpretare Urine da cistoscopia (CIS) Le urine sono prelevate direttamente dalla vescica utilizzando un cistoscopio Urine da uretere Si raccolgono due campioni ottenuti da ciascun uretere durante la cistoscopia per mezzo di cateteri ureterici inseriti nella vescica Le urine possono essere inviate dopo nefrotomia, intervento chirurgico o lavaggio vescicale Colture localizzate per la diagnosi di prostatite 15 Devono essere raccolti i seguenti campioni: primi 5-8 ml di urine da mitto (urine uretrali) UMI (urine da vescica) secrezione prostatica conseguente a massaggio prostatico i primi 2-3 ml di urina emessi dopo il massaggio prostatico Urine per coltura per S. typhi e S. paratyphi Ogni tipo di urina per i casi sospetti o per i contatti Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 16 di 35

17 Urine di primo mattino Sono richiesti tre campioni completi di urine di primo mattino (UPM) per l esame colturale per M. tuberculosis (consultare BSOP 40) In modo alternativo se non sono disponibili contenitori idonei per la raccolta completa delle UPM si può accettare il campione intermedio delle stesse Urine per ricerca di S. haematobium E richiesto un campione completo di urina raccolta in ore in contenitore sterile senza acido borico come conservante. In alternativa, può essere esaminata la parte terminale delle minzioni raccolte nelle 24 ore (consultare BSOP 31) 2.3 QUANTITA ADEGUATA E NUMERO APPROPRIATO DI CAMPIONI E richiesto un volume minimo di 1 ml per ogni campione in contenitore a fondo piatto per la ricerca di batteri patogeni Riempire il contenitore con acido borico come conservante fino al livello segnalato seguendo le indicazioni del produttore 3.0 TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE 3.1 TEMPO FRA PRELIEVO DEL CAMPIONE E PROCEDURA ANALITICA I campioni devono essere trasportati ed analizzati possibilmente entro 4 ore 63, 119, salvo che si utilizzi acido borico come conservante 3.2 ACCORGIMENTI SPECIALI PER RIDURRE IL DETERIORAMENTO Se l inizio dell esame colturale è ritardato è essenziale la refrigerazione fino a 48 ore 62 In alternativa, il campione può essere raccolto in un contenitore sterile, impermeabile contenente acido borico come conservante Ciò aumenta il tempo massimo di trasporto al laboratorio fino a 96 ore 64 Nota 1: e fondamentale seguire le indicazioni del produttore per il volume del campione inserito nel contenitore con acido borico 68 Parassiti (consultare BSOP 31) 4.0 PROCEDURA SUL CAMPIONE 4.1 SELEZIONE DELLA PROVA I campioni dovrebbero essere suddivisi al ricevimento secondo le appropriate procedure quali la ricerca di virus e C. trachomatis in funzione delle informazioni cliniche. (campioni con acido borico non sono idonei per la ricerca di virus) 4.2 ASPETTO N/D 4.3 MICROSCOPIA E METODI DI SCREENING ALTERNATIVI Standard Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 17 di 35

18 4.3.1 Piastra microtiter e microscopio rovesciato Miscelare delicatamente le urine per evitare la formazione di schiuma Utilizzare una pipetta con puntale monouso, distribuire un volume noto (60 µl consultare la Nota 2 che segue) di urina miscelata in un pozzetto numerato di una piastra microtitre a fondo piatto, assicurarsi che il campione sia espanso su tutta la superficie del fondo (l utilizzo di una mascherina facilita l assegnazione del campione ed il riscontro del pozzetto numerato) Lasciare depositare per almeno 5 minuti, preferibilmente per minuti, prima di leggere con microscopio rovesciato Osservare alcuni campi di ciascun pozzetto per verificare la distribuzione uniforme delle cellule e delle urine Conteggiare il numero od il rapporto GB e GR per campo di osservazione e convertire in numero (o rapporto) per litro Conteggiare e registrare il numero delle CES Conteggiare e registrare i cilindri, eventualmente presenti, e descriverne la tipologia Segnalare se sono presenti microrganismi, lieviti, Trichomonas vaginalis o cristalli significativi quali quelli di cisterna Nota 2: Questa SOP contiene una tabella per i fattori di moltiplicazione per adeguare la variabilità delle dimensioni dei pozzetti microtitre sui diversi volumi distribuiti, diametro del pozzetto e diametro del campo di osservazione 69 (Fare riferimento all allegato 1). Il numero di GB conteggiato deve essere moltiplicato per il fattore specifico per tener conto di tutte le variabili. I fattori di moltiplicazione devono essere ricalcolati se si modificano le dimensioni del pozzetto, volume di urina dispensata, diametro del pozzetto e diametro del campo di osservazione Nota 3: Se il supporto microtiter deve essere utilizzato per colture con inoculo multiplo, questo deve essere conservato a 4 C fino a quando non si esegue la coltura (eccetto il caso in cui TUTTI i campioni sono protetti dall acido borico) Nota 4: l esame microscopico non deve essere eseguito sui campioni di screening inviati esclusivamente per l isolamento di S. typhi e S. paratyphi Altri metodi microscopici L esame microscopico può essere approntato utilizzando una camera di conteggio con tre coprioggetto 120 o camere di conteggio monouso commercialmente disponibili Metodi alternativi Su tutti i campioni, tranne quelli che richiedono specificamente la ricerca di cilindri o diagnosi per specifiche condizioni cliniche, si possono utilizzare screening automatizzati, dotati di strisce con prove biochimiche od altre componenti, in sostituzione dell esame microscopico Prove supplementari 78, 121 Microscopia per GR dismorfici (solitamente richiesta da unità specialistiche secondo protocolli locali) E essenziale un campione di recente emissione (<30 minuti) Specie Mycobacterium (consultare BSOP 40), parassiti (BSOP 31) e citologia NOTA 5: I metodi per le procedure di colorazione sono contenuti in SOP separate Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 18 di 35

19 4.4 COLTURA E RICERCHE Pretrattamento Standard N/D Prove supplementari Specie Mycobacterium (consultare BSOP 40), parassiti (BSOP 31) Procedura sul campione Scelta del metodo colturale sulla base delle indicazioni dell esame microscopico o del protocollo locale I campioni con microscopia negativa possono essere saggiati solo con un metodo di screening, mentre il trattamento dei campioni positivi al microscopio può includere la prova di sensibilità diretta Metodi manuali Colture di screening semiquantitative Ansa calibrata/ metodo di striscio superficiale NOTA: 6 questo metodo è sensibile esclusivamente per screening con cariche microbiche inferiori a 10 6 ufc/l se si usano anse da 5µl o 10µl (vale a dire 5 o 10 colonie) o 10 7 ufc/l se si usano anse 1µL o 2µL (vale a dire 10 o 20 colonie) Possono essere richiesti volumi di inoculo superiori in gruppi di pazienti selezionati o in campioni per i quali sono attesi bassi conteggi Miscelare le urine gentilmente per evitare la formazione di schiuma Immergere nell urina l estremità dell ansa calibrata sterile (da 1µL, 2µL o 10µL) appena al di sotto della superficie e allontanarla per la verticale, ponendo attenzione a non trascinare nulla sull asta 122 Utilizzarla per seminare una piastra di agar CLED e diffondere in funzione del numero di campioni da seminare per piastra (consultare BSOP 54). Si raccomandano un massimo di 4 campioni per le piastre da 9 cm seminate con ansa da 1µL o 2µL, o due campioni se si utilizza l ansa da 10µL Utilizzando un ansa da 1 µl, una colonia equivale a 1000 ufc/ml (vale a dire 1 colonia equivale a 1 x 10 6 ufc/l Metodo della carta da filtro 92 NOTA 7: questo metodo è sensibile esclusivamente per screening con cariche microbiche inferiori a 10 7 ufc/l. Possono essere richiesti volumi di inoculo superiori in gruppi di pazienti selezionati o in campioni per i quali sono attesi bassi conteggi Immergere nell urina la striscia di carta da filtro sterile fino al contrassegno indicato Rimuovere l eccesso di urina facendo toccare il bordo della striscia contro la parete del contenitore e lasciare che la restante urina si assorba nella striscia prima di seminarla su una piastra di CLED agar Flettere l estremità della striscia inoculata e pressare per pochi secondi per appiattirla sull agar Con questa tecnica possono essere inoculati alcuni campioni su una piastra di CLED agar Alcuni campioni possono essere seminati sulle piastre di CLED agar con questa tecnica, sebbene questa sia meno efficace per il rilievo di colture miste rispetto alla semina su agar con cromogeno Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 19 di 35

20 No. ufc conteggiate* Corrispondenti ufc/l (ufc/ml) Bacilli Cocchi ufc/l ( 10 4 ufc) ufc/l ( ) ufc/l ( 10 5 ) * Refertare secondo le indicazione del singolo produttore Metodi a punte multiple Gli ASP, altri campioni ottenuti da interventi chirurgici 4 e le urine nelle quali sono attese una batteriurie significative a basse concentrazioni come quelle di 10 5 ufc/l Inoculare 100 µl (0.1 ml) in modo asettico in una singola piastra di CLED agar Diffondere l inoculo con ansa sterile per ottenere colonie isolate Diffondere l inoculo sull intera superficie della piastra utilizzando un ansa sterile od un bastoncino da hockey. Non utilizzare tamponi sterili poiché assorbono la maggior parte dell inoculo No. di ufc/l = No. ufc sulla piastra x 10 4 Utilizzo della piastra microtitre 96 punte a testa di spillo NOTA 8: questo metodo è sensibile solo per screening inferiori a 10 7 ufc/l. Possono essere richiesti inoculi di maggiori dimensioni in gruppi selezionati di pazienti o di campioni Preparare il supporto microtitre ed eseguire l esame microscopico (consultare 4.4.1) NOTA 9: il supporto deve essere conservato a 4 C fino all esecuzione dell esame colturale (tranne il caso che TUTTI i campioni presenti nella piastra siano stati conservati con aggiunta di acido borico Contrassegnare il supporto microtitre contenete agar cromogeno utilizzando lo stessa maschera utilizzata per l esame microscopico (consultare 4.4.1) Sterilizzare le punte di semina presenti sull inoculatore a punte multiple Seminare il supporto microtitre contenente agar cromogeno con le urine (0.3µL, 1µL, 2µL, in funzione delle dimensioni della testa a spillo utilizzata) dall aliquota di 60 µl utilizzata per l esame microscopico Riporre il supporto microtitre in camera umida, o ricoprire con attenzione con un coperchio posto al di sopra del supporto, al fine di prevenire l essiccamento durante l incubazione notturna Uso di piastre di agar NOTA 10: Se si utilizza il metodo di coltura con punte multiple il rilievo di sostanze antimicrobiche DEVE essere eseguito con piastre d agar piuttosto che su supporto microtiter (consultare la sezione 4.4.3) La diffusione delle sostanze antimicrobiche presenti in alcune urine può inficiare gli inoculi circostanti e produrre risultati falsamente negativi. Ogni inoculo per il quale si sospetta si sia verificata questa evenienza deve essere riesaminato Si raccomanda un inoculo a punte multiple di non più di 20 campioni su piastre da 9 cm Emissione no: 5 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Pagina 20 di 35

PAZIENTE IN GRAVIDANZA A CONTATTO CON MALATTIA ESANTEMATICA

PAZIENTE IN GRAVIDANZA A CONTATTO CON MALATTIA ESANTEMATICA METODO NAZIONALE STANDARD ALGORITMO MINIMO DI PROVA PAZIENTE IN GRAVIDANZA A CONTATTO CON MALATTIA ESANTEMATICA VSOP 33 Emesso dalla Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Specialist and

Dettagli

RICERCA INFEZIONE DA EPATITE C

RICERCA INFEZIONE DA EPATITE C METODO NAZIONALE STANDARD ALGORITMO MINIMO DI PROVA RICERCA INFEZIONE DA EPATITE C VSOP 5 Emesso dalla Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no: 5 Data di

Dettagli

TRASMISSIONE VERTICALE DI HCV

TRASMISSIONE VERTICALE DI HCV METODO NAZIONALE STANDARD ALGORITMO MINIMO DI PROVA VSOP 8 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no: 1 Data di revisione: 21.11.07 Emesso da: Standards

Dettagli

METODO NAZIONALE STANDARD BSOP 41

METODO NAZIONALE STANDARD BSOP 41 METODO NAZIONALE STANDARD BSOP 41 Emesso da Standards Unit, Department for Evaluations, Standards and Training Centre for Infections Revisione no: 7 Data di revisione: 20.10.09 Emesso da: Standards Unit,

Dettagli

INFEZIONI DELLE VIE URINARIE

INFEZIONI DELLE VIE URINARIE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE L'urina normale è sterile. L'isolamento di batteri nelle urine è legato alla colonizzazione batterica della mucosa del tratto urinario e/o dei reni. Le infezioni del tratto

Dettagli

Ricerche Microbiologiche: Procedure Standard del Regno Unito Ricerca sulle Urine

Ricerche Microbiologiche: Procedure Standard del Regno Unito Ricerca sulle Urine Ricerche Microbiologiche: Procedure Standard del Regno Unito Ricerca sulle Urine Emesso da Standards Unit, Microbiology Services Division, PHE Batteriologia B 41 Emissione no: 7.2 Data emissione: 18.07.14

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

Allegato 04 Guida alla corretta effettuazione del prelievo e raccolta materiale biologico

Allegato 04 Guida alla corretta effettuazione del prelievo e raccolta materiale biologico egato 04 Pag. 1 di 8 del 20/09/2012 La finalità delle indagini microbiologiche è quella di diagnosticare le infezioni ed accertare i patogeni in causa, attraverso indagini dirette e /o colturali ( identificazione

Dettagli

La gestione ambulatoriale del bambino con IVU: stato attuale e prospettive future. Marina Picca. Milano. www.sicupp.org

La gestione ambulatoriale del bambino con IVU: stato attuale e prospettive future. Marina Picca. Milano. www.sicupp.org La gestione ambulatoriale del bambino con IVU: stato attuale e prospettive future Marina Picca Milano www.sicupp.org Il caso di Lattante 6 mesi, maschio. Madre riferisce persistenza di urine maleodoranti.

Dettagli

LE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE

LE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE MEDICI PER SAN CIRO LE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE Dr Ciro Lenti U.O. Nefrologia e Dialisi AUSL 11 Empoli P.O. San Miniato (PI) Le infezioni delle vie urinarie sono infezioni che possono riguardare i

Dettagli

BS OHSAS 18001: 2007. Occupational. Health. Safety. Assesments. Series

BS OHSAS 18001: 2007. Occupational. Health. Safety. Assesments. Series BS OHSAS 18001: 2007 Occupational Health Safety Assesments Series Prefazione La Norma è stata sviluppata per essere compatibile con le Norme: ISO 9001:2000 (Qualità) ISO 14001:2004 (Ambiente) Dr.ssa Carlotta

Dettagli

Diabete e sintomi vescicali

Diabete e sintomi vescicali encathopedia Diabete e sintomi vescicali Fattori da considerare Come riconoscere i segnali di allarme Il CIC può aiutarti Il Diabete (diabete mellito, DM) Al diabete mellito, spesso definito semplicemente

Dettagli

PraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti

PraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti ORA NUOVO PraenaTest express Esito in 1 settimana PraenaTest Qualità dall Europa Esame non invasivo delle trisomie nel feto Brochure informativa per gestanti Care gestanti, Tutti i futuri genitori si chiedono

Dettagli

Lavoro di gruppo su: scheda di rilevamento delle non conformità

Lavoro di gruppo su: scheda di rilevamento delle non conformità Azienda Ospedaliera di Cosenza UOC Microbiologia e Virologia Clinica e Molecolare CORSO TEORICO/PRATICO DI AGGIORNAMENTO La fase preanalitica del campione biologico: ottimizzazione delle procedure Lavoro

Dettagli

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte

Dettagli

Infezioni delle vie urinarie

Infezioni delle vie urinarie Infezioni delle vie urinarie DEFINIZIONE Il termine infezione delle vie urinarie (Urinary tract infection UTI ) definisce la presenza di segni e sintomi delle vie urinarie associati a isolamento di microrganismi

Dettagli

INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI

INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI Alcune malattie infettive ad eziologia virale e andamento benigno nei soggetti immunocompetenti, se sono contratte durante la gravidanza, possono rappresentare

Dettagli

Bocca e Cuore ooklets

Bocca e Cuore ooklets Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari

Dettagli

VALIDAZIONE METODI DI PROVA PROVE MICROBIOLOGICHE

VALIDAZIONE METODI DI PROVA PROVE MICROBIOLOGICHE VALIDAZIONE METODI DI PROVA PROVE MICROBIOLOGICHE 1 Il processo di validazione/qualificazione di un metodo microbiologico presuppone che i fattori critici siano adeguatamente disciplinati da indicazioni

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

Sclerosi Multipla e vescica

Sclerosi Multipla e vescica encathopedia Sclerosi Multipla e vescica Trattamento delle disfunzioni urinarie Quali sono gli effetti della SM sulla vescica Vantaggi del CIC Sclerosi Multipla (SM) La sclerosi multipla è una patologia

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

ENUCLEAZIONE PROSTATICA TRANSURETRALE MEDIANTE LASER AL TULLIO (TULEP)

ENUCLEAZIONE PROSTATICA TRANSURETRALE MEDIANTE LASER AL TULLIO (TULEP) ENUCLEAZIONE PROSTATICA TRANSURETRALE MEDIANTE LASER AL TULLIO (TULEP) Definizione: la prostatectomia transuretrale mediante laser al Tullio (TULEP) è un intervento endoscopico, ovvero non implica l'incisione

Dettagli

LA REALTA PIEMONTESE

LA REALTA PIEMONTESE LA REALTA PIEMONTESE Annalisa Lantermo S.Pre.S.A.L. TO1 Convegno Nazionale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE Torino, 20-21 settembre 2012 CAMPO DI APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 (art.

Dettagli

L. Minoli INFEZIONI URINARIE APPROCCIO INTEGRATO PER GRUPPI DI RISCHIO

L. Minoli INFEZIONI URINARIE APPROCCIO INTEGRATO PER GRUPPI DI RISCHIO L. Minoli INFEZIONI URINARIE APPROCCIO INTEGRATO PER GRUPPI DI RISCHIO Prof. Lorenzo Minoli Direttore Istituto di Malattie Infettive Policlinico S. Matteo - Pavia INFEZIONI URINARIE APPROCCIO INTEGRATO

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

La gravidanza per la donna

La gravidanza per la donna encathopedia La gravidanza per la donna con lesione midollare Consulenza pre-concezionale Fattori da considerare Parto e travaglio Con il contributo della dottoressa Lorita Cito Fattori da considerare

Dettagli

La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva

La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva Dr.ssa Chiara Ricci Università di Brescia Spedali Civili, Brescia Definizione La sindrome dell intestino irritabile Disordine funzionale dell intestino

Dettagli

STUDIO OSSERVAZIONALE SULLA PREVALENZA DELLE PIU COMUNI PATOLOGIE UROLOGICHE E DEL LORO IMPATTO SULLA QUALITA DI VITA IN PAZIENTI

STUDIO OSSERVAZIONALE SULLA PREVALENZA DELLE PIU COMUNI PATOLOGIE UROLOGICHE E DEL LORO IMPATTO SULLA QUALITA DI VITA IN PAZIENTI STUDIO OSSERVAZIONALE SULLA PREVALENZA DELLE PIU COMUNI PATOLOGIE UROLOGICHE E DEL LORO IMPATTO SULLA QUALITA DI VITA IN PAZIENTI SOTTOPOSTI A DIALISI. Introduzione 2 Obiettivo dello studio 4 Materiali

Dettagli

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,

Dettagli

La conferma di laboratorio della rosolia

La conferma di laboratorio della rosolia La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE

Dettagli

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

Classificazioni delle MAR

Classificazioni delle MAR Classificazioni delle MAR Le malformazioni anorettali hanno un incidenza di 1 bambino nato ogni 4000 neonati, con una maggiore preponderanza maschile di quella femminile. La malformazione più comune nelle

Dettagli

Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene

Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali

Dettagli

ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova

ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova Perugia, 30 giugno 2005 D.ssa Daniela Vita ISO/IEC 17025:2005 1 Differenza tra UNI EN ISO 9001:2000 e ISO/IEC 17025:2005 La norma UNI EN ISO 9001:2000 definisce

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda: La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA

EPIDEMIOLOGIA DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA EPIDEMIOLOGIA DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA 1 INTRODUZIONE 2 Le infezioni correlate all assistenza (ICA) rappresentano una complicanza frequente. In media il 5-10% dei pazienti ricoverati in

Dettagli

MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA

MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA Di cosa parleremo? Potrò concepire e avere figli come tutte le altre persone? Influenza della gravidanza sul decorso della malattia e influenza

Dettagli

INFEZIONI DELLE VIE URINARIE INFEZIONI BATTERICHE

INFEZIONI DELLE VIE URINARIE INFEZIONI BATTERICHE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE INFEZIONI BATTERICHE Fonte : MSD-ITALIA http://www.msd-italia.it/altre/manuale/sez17/2272021.html Normalmente la via urinaria è sterile e molto resistente alla colonizzazione

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

SIEROLOGIA DEL VIRUS DI EPSTEIN-BAAR

SIEROLOGIA DEL VIRUS DI EPSTEIN-BAAR METODO NAZIONALE STANDARD SIEROLOGIA DEL VIRUS DI EPSTEIN-BAAR VSOP 26 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no.3 Data di revisione 05.03.08 Emesso

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

DN-SEV Sistema Esperto per la Validazione

DN-SEV Sistema Esperto per la Validazione DN-SEV Sistema Esperto per la Validazione Ing.Sergio Storari DEIS Università di Bologna DN-SEV: DiaNoema Sistema Esperto per la Validazione Scopo del DN-SEV: Fornire all operatore medico informazioni esaurienti

Dettagli

Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons

Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons Allegato 1 Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons 1. Premessa La rilevazione della customer satisfaction è utilizzata da molte amministrazioni per misurare

Dettagli

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici 1. Introduzione Vengono oggi pubblicate sul sito dell ANVUR e del MIUR 3 tabelle, deliberate nel CD dell ANVUR del 13 agosto 2012, relative

Dettagli

Principi dello screening raccomandati dalla World Health Organization

Principi dello screening raccomandati dalla World Health Organization EMOGLOBINE: DIAGNOSTICA, STANDARDIZZAZIONE, PROSPETTIVE Approcci diagnostici e problematiche in relazione ad uno screening neonatale Giovanni Ivaldi Laboratorio di Genetica - Settore Microcitemia Ospedali

Dettagli

Sonicaid. Lactate Pro TM

Sonicaid. Lactate Pro TM Sonicaid Lactate Pro TM 1.IL PRODOTTO IN BREVE 1.I Descrizione Il Lactate Pro è un dispositivo che rileva la concentrazione di lattato nel sangue, per la sua precisione, praticità ed economia di esercizio

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico Raccomandazione 0, 0, Marzo Marzo 008. 008. Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della. Committenza della Direzione Aziendale/Zonale per la prevenzione della osteonecrosi da

Dettagli

Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia

Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia EIOPA-BoS-14/176 IT Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia EIOPA Westhafen Tower, Westhafenplatz 1-60327 Frankfurt Germany - Tel. + 49 69-951119-20; Fax. +

Dettagli

Ipertrofia prostatica benigna e sintomatologia ostruttiva LUTS

Ipertrofia prostatica benigna e sintomatologia ostruttiva LUTS Ipertrofia prostatica benigna e sintomatologia ostruttiva LUTS LUTS Lower Urinary Tract Symptoms, usually associated with BENIGN PROSTATIC HYPERPLASIA (BPH) I SINTOMI DEL TRATTO URINARIO INFERIORE SONO

Dettagli

NOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA. GENERE:Cytomegalovirus DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO TERAPIA

NOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA. GENERE:Cytomegalovirus DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO TERAPIA Citomegalovirus NOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA GENERE:Cytomegalovirus SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA TERAPIA DIMENSIONI: 25-35 MICRON DIAGNOSI SIMMETRIA: ICOSAEDRICA

Dettagli

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,

Dettagli

CISTITE. A cura della Dott.ssa Anna Maria Marcellini Direttore Tecnico del Laboratorio Gruppo Ippocrate

CISTITE. A cura della Dott.ssa Anna Maria Marcellini Direttore Tecnico del Laboratorio Gruppo Ippocrate CISTITE A cura della Dott.ssa Anna Maria Marcellini Direttore Tecnico del Laboratorio Gruppo Ippocrate Cos è la CISTITE? La cistite è la più comune e frequente malattia delle vie urinarie e può colpire

Dettagli

PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA

PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA Prof. Giuseppe Martorana Clinica Urologica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Convegno medico UniSalute Appropriatezza ed efficacia degli screening Bologna,

Dettagli

ANATOMIA RENI, URETERI, VESCICA

ANATOMIA RENI, URETERI, VESCICA ANATOMIA RENI, URETERI, VESCICA ANATOMIA VESCICA E URETRA ANATOMIA PENE E SCROTO FISIOLOGIA DELLA MINZIONE CENTRI NERVOSI DELLA MINZIONE Area Frontale - Centro pontino + + www Anamnesi Esame obiettivo

Dettagli

Esposizione ad agenti biologici

Esposizione ad agenti biologici Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

Analisi con due Velocità

Analisi con due Velocità Analisi con due Velocità Questo documento descrive il metodo di misura di due velocità. Analisi, interpretazione esperienze e documenti complementari si trovano nei manuali del Software PIT-W versione

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

Linee guida per l'instillazione della vescica - Scheda di avvenuto corso di formazione

Linee guida per l'instillazione della vescica - Scheda di avvenuto corso di formazione Linee guida per l'instillazione della vescica - Scheda di avvenuto corso di formazione La finalità di questo documento è di integrare le Linee guida EB (basate sulle evidenze) riguardanti le migliori procedure

Dettagli

NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING

NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Dr.ssa Chiara Boschetto NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Il TEST PRENATALE NON INVASIVO è un test molecolare nato con l obiettivo di determinare l assetto cromosomico del feto da materiale fetale presente

Dettagli

PROSTATA: DIAGNOSI SICURA CON LE NUOVE TECNOLOGIE

PROSTATA: DIAGNOSI SICURA CON LE NUOVE TECNOLOGIE PROSTATA: DIAGNOSI SICURA CON LE NUOVE TECNOLOGIE Giovanni Muto Dire.ore S.C. Urologia Ospedale S. Giovanni Bosco, Torino Dir. G. Muto LA PROSTATA GHIANDOLA DEL SISTEMA RIPRODUTTIVO MASCHILE LOCALIZZATA

Dettagli

Il Pap test di triage

Il Pap test di triage La Citologia negli screening oncologici Roma, 19 novembre 2014 Il Pap test di triage nello screening con test HPV Maria Luisa Schiboni UOC Anatomia Patologica, Osp S.Giovanni - Roma Il Pap test di triage

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

Il problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013

Il problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013 Il problema delle calcificazioni Este 29.11.2013 il tratto extracranico delle arterie carotidi si presta in maniera ottimale allo studio mediante eco-color-doppler I miglioramenti tecnologici apportati

Dettagli

INDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 01. Rev. 2 Data 20 Maggio 2009. Pagina 1 di 9 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI

INDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 01. Rev. 2 Data 20 Maggio 2009. Pagina 1 di 9 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI INDICE 1 di 9 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4. RESPONSABILITÀ 5. MODALITÀ OPERATIVE 5.1. Redazione e identificazione 5.2. Controllo e verifica 5.3. Approvazione 5.4.

Dettagli

IL TITOLO ANTISTREPTOLISINICO (TAS): E SEMPRE UTILE RICHIEDERLO? Dott. Giuseppe Di Mauro Dott. Lorenzo Mariniello ASL CE/2 Regione Campania

IL TITOLO ANTISTREPTOLISINICO (TAS): E SEMPRE UTILE RICHIEDERLO? Dott. Giuseppe Di Mauro Dott. Lorenzo Mariniello ASL CE/2 Regione Campania IL TITOLO ANTISTREPTOLISINICO (TAS): E SEMPRE UTILE RICHIEDERLO? Dott. Giuseppe Di Mauro Dott. Lorenzo Mariniello ASL CE/2 Regione Campania Che cos è il TAS? Il TAS rappresenta la concentrazione nel siero

Dettagli

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 1 Quali aspetti della menopausa possono essere divulgati come problemi di salute?

Dettagli

I Papillomavirus sono tutti uguali?

I Papillomavirus sono tutti uguali? Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso

Dettagli

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Scopo della prevenzione incendi è il conseguimento della sicurezza contro gli incendi mediante la determinazione degli strumenti idonei ad ottenere:

Dettagli

Le proponiamo un appuntamento per il giorno <gg/mm/aaa> alle ore <00.00> presso l ambulatorio di via <indirizzo>, Roma

Le proponiamo un appuntamento per il giorno <gg/mm/aaa> alle ore <00.00> presso l ambulatorio di via <indirizzo>, Roma La Regione Lazio e la ASL Roma XY La invitano a partecipare ad un programma di prevenzione del tumore del collo dell utero rivolto alle donne di età compresa fra i 25 e 64 anni. Il programma ha lo scopo

Dettagli

DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE

DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE Sono passati molti anni da quando si sono sperimentati i primi trapianti. Oggi trasferire gli organi da un corpo che muore ad uno che può continuare a vivere, non

Dettagli

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione

Dettagli

Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete

Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete Diabete anche loro possono ammalarsi Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete Il diabete Il diabete mellito è una malattia caratterizzata da un aumento dei livelli di zucchero (glucosio)

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO INDICE 8.1 Generalità 8.2 Monitoraggi e Misurazione 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche Ispettive Interne 8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei

Dettagli

CONTENUTI DELLA ISTRUZIONE OPERATIVA

CONTENUTI DELLA ISTRUZIONE OPERATIVA Pagina 1 di 6 CONTENUTI DELLA ISTRUZIONE OPERATIVA 1 TITOLO...2 2 AMBITO DI APPLICAZIONE...2 3 DECRIZIONE DELLE ATTIVITA'...2 3.1 Introduzione...2 3.2 Criteri generali di individuazione dei microrganismi

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

VALIDAZIONE SECONDO LE NORME ISO ED UNI-ENV-ISO DEL METODO COLORIMETRICO QUANTITATIVO MBS CONTA DI COLIFORMI IN ACQUE SUPERFICIALI

VALIDAZIONE SECONDO LE NORME ISO ED UNI-ENV-ISO DEL METODO COLORIMETRICO QUANTITATIVO MBS CONTA DI COLIFORMI IN ACQUE SUPERFICIALI VALIDAZIONE SECONDO LE NORME ISO ED UNI-ENV-ISO DEL METODO COLORIMETRICO QUANTITATIVO MBS CONTA DI COLIFORMI IN ACQUE SUPERFICIALI Le metodiche sperimentali e le analisi statistiche che vengono applicate

Dettagli

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non

Dettagli

Patologia urinaria. IVU complicate pielonefriti. Gianesini dr. Giuseppe S.C. Urologia AO Ospedale di Circolo e Fond. Macchi Varese

Patologia urinaria. IVU complicate pielonefriti. Gianesini dr. Giuseppe S.C. Urologia AO Ospedale di Circolo e Fond. Macchi Varese Patologia urinaria IVU complicate pielonefriti coliche renali Gianesini dr. Giuseppe S.C. Urologia AO Ospedale di Circolo e Fond. Macchi Varese CLASSIFICAZIONE INFEZIONI VIE URINARIE Infezioni delle vie

Dettagli

ISO 9000:2000 Assicurazione della qualità Parte della gestione per la qualità mirata a dare fiducia che i requisiti per la qualità saranno

ISO 9000:2000 Assicurazione della qualità Parte della gestione per la qualità mirata a dare fiducia che i requisiti per la qualità saranno ISO 9000:2000 Assicurazione della qualità Parte della gestione per la qualità mirata a dare fiducia che i requisiti per la qualità saranno soddisfatti. Azione correttiva Azione per eliminare la causa di

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

La rosolia nella donna in gravidanza

La rosolia nella donna in gravidanza La rosolia nella donna in gravidanza ROSOLIA Trasmissione materno-fetale Trasmissione transplacentare Nel corso della fase viremica con o senza manifestazioni cliniche L infezione fetale dopo reinfezione

Dettagli

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 S OMMAR IO LA FUNZIONE DEI REPORT... 3 TIPOLOGIA DEI REPORT... 3 CRITERI

Dettagli

Trichomonas vaginalis

Trichomonas vaginalis Trichomonas vaginalis Flagellato trasmesso per via sessuale Colpisce entrambi i sessi, le donne tendono a rimanere infettanti per molto tempo (se non trattate). Nell uomo la tricomoniasi determina una

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Trials clinici. Disegni di studio

Trials clinici. Disegni di studio Trials Clinici Dott.ssa Pamela Di Giovanni Studi descrittivi Disegni di studio Popolazioni Individui Studi analitici Osservazionali Sperimentali Studi di correlazione o ecologici Case report - Case series

Dettagli

Il valore dell analisi prenatale non invasiva (non-invasive prenatal testing, NIPT). Un supplemento per il flipbook del consulente genetico

Il valore dell analisi prenatale non invasiva (non-invasive prenatal testing, NIPT). Un supplemento per il flipbook del consulente genetico Il valore dell analisi prenatale non invasiva (non-invasive prenatal testing, NIPT). Un supplemento per il flipbook del consulente genetico Le NIPT utilizzano DNA libero. Campione di sangue materno DNA

Dettagli