Principi di riqualificazione fluviale
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- Giada Lentini
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1 Principi di riqualificazione fluviale Processi fluviali, riequilibrio sedimentologico, recupero degli habitat e delle risorse idriche LA RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE IN ITALIACIRF Giuseppe Sansoni Autorità di bacino del Magra. Sarzana, 24 ottobre 2006 Nuovi approcci per la comprensione dei processi fluviali e la gestione dei sedimenti. Applicazioni nel bacino del Magra. Esporre con un minimo di organicità i principi della RF, raccolti in questo recente volume del CIRF, è un compito così arduo che ci rinuncio in partenza. Cercherò però di darne un idea provando ad immedesimarmi nel tema di questo convegno ed esplicitando l approccio mentale della RF di fronte al problema della gestione dei sedimenti. 1
2 Ieri: concezione mineraria sovralluvionamento sovralluvionamento??? incisione La gestione dei sedimenti fluviali è affetta da un singolare strabismo: ci si preoccupa di problemi inesistenti (il sovralluvionamento) e non si affrontano adeguatamente problemi reali (l incisione), o magari si interpretano come sovralluvionamento le normali forme di deposito in un fiume inciso. In effetti, sebbene la maggioranza dei fiumi italiani abbia subito processi di incisione, non ho mai visto progetti di reintroduzione di sedimenti in alveo. Ho visto invece, con ossessiva monotonia, progetti di estrazione di sedimenti: un tempo (con le escavazioni), in maniera sfacciata, con una concezione dell alveo come risorsa mineraria 2
3 Oggi: favorire i deflussi e ridurre i costi Oggi, nei siti più disparati, per favorire il deflusso delle piene. Un altra motivazione, inconfessata ma frequente, è quella di ridurre il costo di altri interventi, concedendo in cambio alla ditta esecutrice l appropriazione delle ghiaie estratte. 3
4 Visione mono-obiettivo (paraocchi) Estrazione inerti abbassamento falda incisione alvei instabilità versanti (frane) erosione litorale effetto canalizzazione salinizzazione falda costiera perdita risorse idriche minor qualità acqua secche estive profitto (escavazioni) piane inondabili terrazzi riduzione rischio (localmente) crollo ponti e manufatti riduzione costo interventi prosciugamento zone umide distruzione habitat acquatici e terrestri perdita capacità autodepurante perdita fauna e flora maggior rischio (a valle) necessità nuove opere maggiori costi (danni indotti) degrado paesaggistico perdita attrattiva turistica E così, sebbene gli effetti negativi dell estrazione di sedimenti siano innumerevoli (qui raggruppati in geomorfologici, idrogeologici, ecologici, economici), alla gestione ordinaria dei fiumi basta munirsi di paraocchi per vedere solo l obiettivo immediato e locale: tanto nessuno ci chiamerà a render conto dei danni indotti (in altri luoghi, a distanza di tempo) e dei costi per ripararli. 4
5 Visione RF: via i paraocchi sostenibilità scala spaziale: locale e vasta scala temporale: oggi e domani multiobiettivo Estrazione inerti incisione alvei abbassamento falda instabilità versanti (frane) salinizzazione falda costiera erosione litorale perdita risorse idriche minor qualità acqua effetto canalizzazione secche estive piane inondabili terrazzi reddito (escavazioni) riduzione rischio (localmente) riduzione costo interventi prosciugamento zone umide distruzione habitat acquatici e terrestri perdita capacità autodepurante perdita fauna e flora crollo ponti e manufatti maggior rischio (a valle) necessità nuove opere maggiori costi (danni indotti) degrado paesaggistico perdita attrattiva turistica La visione della RF è opposta: gettati via i paraocchi, si esamina l intero complesso dei processi in un ottica di sostenibilità. Perciò la RF non si limita agli effetti immediati e locali, ma considera anche quelli futuri e a scala di bacino. Valuta quindi con un ottica multiobiettivo l insieme dei vantaggi e degli svantaggi, soppesando la convenienza di ogni intervento. 5
6 Fiumi ristretti e incisi: richiedono davvero scavi? alveo attivo m m oggi 140 m In questa ottica di larga scala spaziale e temporale, considerato che nell ultimo secolo la maggioranza dei fiumi italiani ha subito un processo di restringimento e di incisione, la RF affronta una eventuale richiesta di estrazione di sedimenti anche se motivata da esigenze di sicurezza idraulica con un certo scetticismo di partenza. Qui, ad es., vediamo il notevole restringimento subito in un secolo dal basso Vara, a seguito di interventi antropici (sistemazioni idraulicoforestali, opere idrauliche di inalveamento, escavazioni). 6
7 Piana inondabile terrazzo fluviale Successo??? autostrada pennelli (per l inalveamento) terrazzo (ex piana inondabile) barra piana inondabile (lembo residuo) isola fluviale alveo secondario barra scarpata del terrazzo terrazzo (ex piana inondabile) Oltre al restringimento, l alveo del Vara si è abbassato di alcuni metri, anche a causa dell incisione retrograda indotta dalle escavazioni praticate più a valle nel secondo dopoguerra. Così dell originaria vasta piana inondabile (inondata quasi ogni anno dalle piene ordinarie) è rimasto solo un piccolo lembo ; tutto il resto è divenuto un terrazzo fluviale, interessato solo dalle piene straordinarie. Può sembrare un bel successo degli interventi (e senz altro così apparirebbe ai progettisti di allora). Se, però, ci togliamo i paraocchi, i risultati non sono così rosei. 7
8 estrazione inerti incisione alvei crollo ponti Piloni nuovo ponte scalzati 1988 Macerie vecchio ponte crollato nel 1970 profitti: privati costi: pubblici Il deficit solido, conseguente alle escavazioni (ma anche alle dighe, briglie, sistemazioni idraulico-forestali e altri interventi), redistribuendosi su lunghi tratti, ha provocato l incisione degli alvei, con conseguente instabilità delle sponde e scalzamento e crollo dei ponti ed altri manufatti, costringendoci per decenni a farci carico dei costi di difesa, ricostruzione e manutenzione. 8
9 estrazione inerti ridotto ripascimento erosione litorale Marina di Massa pennelli + scogliere soffolte profitti: privati costi: pubblici La drastica riduzione del ripascimento solido del litorale ne ha provocato una spiccata erosione che non mostra alcun cenno di attenuazione, con danno per l economia turistica e gravandoci di costi esorbitanti nel futuro (per opere di difesa marittime e ripascimenti artificiali). 9
10 estrazione inerti incisione alveo abbassamento falda 1958 risorse abbondanti 1977 crisi idriche F. Magra 1958 alveo non inciso falda elevata m ,20 m alveo inciso 1977 falda abbassata G. Raggi, 1981, mod. profitti: privati costi: pubblici m ,60 m Ma l incisione degli alvei induce anche l abbassamento della falda, riducendo le risorse idropotabili ed esponendoci a crisi idriche ad ogni estate siccitosa: una prospettiva per nulla rassicurante, considerati i mutamenti climatici ai quali siamo esposti. Schizzi idrogeologici da: G. Raggi e A. Antonelli, A difesa del Magra oggi. La pianura del basso corso del fiume e la falda di subalveo. Ed. Italia Nostra. 10
11 estrazione inerti cuneo salino Superficie freatica h = y d s -d d mare y 1 Acqua salata h 1 Acqua dolce d s = 1,035 d d = 1,001 interfaccia Substrato impermeabile Abbassamento falda 1 m Innalzamento interfaccia 30 m Penetrazione cuneo salino Lungo la fascia costiera, inoltre, l abbassamento della falda determina l intrusione del cuneo salino. La posizione dell interfaccia sotterranea acqua dolce-acqua salata, infatti, è determinata dalla pressione idrostatica esercitata dall acqua dolce, cioè dalla quota della superficie freatica sul livello del mare. Per ogni m di abbassamento della falda, l interfaccia tra acqua dolce e acqua salata si innalza di circa 30 m, con una forte penetrazione nell entroterra del cuneo salino che rende inservibile per gli usi potabili ed irrigui l acqua dei pozzi. 11
12 estrazione inerti risalita salina campo pozzi Fornola Arcola episodi salinità campo pozzi Sarzana Sarzana salinità permanente 8 km Se lungo la fascia costiera le acque salate si insinuano in profondità, lungo l asta fluviale risalgono senza incontrare alcuna resistenza finché il fondo dell alveo non supera la quota del livello del mare. Così, a causa dell incisione dell alveo, le acque salate risalgono il Magra per 8 km, minacciando seriamente il campo pozzi di Sarzana e perfino quello di Fornola, qualche km più a monte. 12
13 estrazione inerti effetto canalizzazione perdita habitat acquatici e terrestri ramo morto versante boscoso piana inondabile canale riattivabile bosco bosco zona umida scarpata spondale barra di meandro vegetazione riparia canale principale isola canale secondario barra laterale acque ferme raschio buca nuovi sedimenti solchi d erosione vegetaz. erbacea Ma l incisione dell alveo determina anche un effetto canalizzazione (con sponde più ripide) e, soprattutto, trasforma gradualmente, in maniera impercettibile ma inesorabile, la piana inondabile in un terrazzo fluviale, non più inondato dalle piene ordinarie. Viene così a mancare l azione di rimodellamento del terreno, di creazione, mantenimento e rinnovamento degli habitat esercitata dalle piene ordinarie: il risultato è la scomparsa progressiva, anno dopo anno, degli habitat acquatici e terrestri, con le specie ad essi legati, e la perdita di qualità paesaggistica e di valore fruitivo. 13
14 estrazione inerti = tasse nel biberon! Ministero delle Finanze Carissimo neonato, benvenuto in questo mondo! Ecco la tua prima cartella delle tasse sui fiumi argini 25,00 difese spondali 17,00 briglie 9,80 dighe 7,50 taglio vegetazione 4,30 rimozione sedimenti 4,30 pulizia tombamenti 2,50 derivazioni 3,80 canalizzazioni 13,00 bonifiche 15,50 fognature 9,00 acquedotto 9,00 depurazione 5,60 pennelli e scogliere 13,80 ripascimenti 12,00 ponti 6,50 stabilizzazione frane 18,00 danni alluvionali 15,70 Protezione civile 9,75 ecc., ecc. 8 settembre 2006 Merita osservare che, oltre al danno ambientale, il deficit solido comporta costosi interventi riparatori per decenni o addirittura secoli, che graveranno sulle future generazioni. A ben vedere, la vera (perfida) genialità dell estrazione di inerti è quella di essere riusciti a derubare perfino le future generazioni: il vantaggio immediato colto, infatti, graverà su di esse sotto forma di tasse! E non dimentichiamo che, per i danni indotti dalla miope gestione passata, le future generazioni siamo già noi! 14
15 Obiettivo strategico: riequilibrio sedimenti pochi (incisione) troppi (sedimentazione) giusti (equilibrio) Visto l insieme di effetti nefasti del deficit solido, e considerato che anche il processo opposto (il sovralluvionamento) induce seri problemi, la RF si pone l obiettivo strategico del riequilibrio sedimentologico a scala di bacino e lo persegue con coerenza in ogni intervento. Vediamo alcuni esempi concreti per il nostro bacino. 15
16 Estrazione inerti per favorire deflussi? Risposta tradiz.. miope: intervento a costo zero E i danni a valle? incisione alvei scalzamento ponti erosione litorale abbassamento falda intrusione salina perdita habitat perdita turismo Non sono problemi nostri! RF: sono problemi nostri! (conviene eliminare la strozzatura idraulica) COSTI (migliaia ) rimozione sedimenti ogni 4 anni ricostruzione ponte anni 60 Vantaggi economici ecologici ambientali Di fronte alla minaccia di inondazione di un abitato, per il rigurgito idraulico indotto da un ponte con luce insufficiente, la risposta tradizionale è l estrazione di sedimenti nel tratto a cavallo del ponte. Tanto le conseguenze negative ricadranno su altri (residenti a valle, future generazioni)! La risposta della RF, invece, è semplice: è molto più conveniente, anche dal punto di vista puramente economico, lasciare in pace i sedimenti e ricostruire il ponte con arcate più alte e meno piloni in alveo. Ecco dunque come una visione più ampia e lungimirante può fornire risposte concrete a problemi puntuali che, se affrontati con l ottica tradizionale (locale e a breve termine), comporterebbero spese ben maggiori, senza peraltro risolvere il problema in maniera duratura. 16
17 Riequilibrio sedimenti: da tratti in sedimentazione a tratti incisi Variazioni altimetriche SECOLARI Variazioni altimetriche RECENTI Stabile (± 0,5 m) Incisione limitata (0,5-1 m) Incisione moderata (1-2 m) Incisione intensa (2-4 m) Incisione molto intensa ( più di4 m) km in sedimentazione in equilibrio/sedimentazione in equilibrio in incisione In ogni caso, qualora da tratti in sedimentazione recente si dovessero estrarre sedimenti, questi non vanno rimossi dal sistema, ma ricollocati nei tratti maggiormente incisi... Illustrazioni di M. Rinaldi, Univ. di Firenze. 17
18 Sedimenti ripascimento litorale La commercializzazione degli inerti è vietata La rimozione di sedimenti dall alveo alveo per sicurezza idraulica è consentita a condizione dei seguenti utilizzi: movimentazione in loco risistemazione in tratti in erosione ripascimento dei litorali connessi (AdB Magra) Protocollo d intesa con Comuni costieri per favorire l impiego degli inerti nel ripascimento dei litorali Fuori alveo (nelle fasce di riassetto fluviale) è consentita solo per realizzare opere di laminazione previste dal Piano o impiegati a ripascimento del litorale, come prescrivono le norme dell Autorità di bacino del Magra che ha anche promosso un protocollo d intesa tra enti: dove è veramente necessario rimuovere sedimenti, i Comuni costieri si accollano i costi di trasporto e utilizzano i materiali per il ripascimento del litorale (ricostruendo così in maniera artificiale il ciclo naturale). 18
19 Strategie tradizionali 1) inefficaci, 2) costi elevati briglia n 22 oltre 100 briglie, ripetutamente ricostruite! Ricominciamo? Chi paga? Altro esempio: di fronte ad una vastissima frana millenaria (lenta, plastica, ma inarrestabile), finora ( con la vista annebbiata dall ubriacatura del risultato immediato) si è intervenuti consolidando l alveo con una serie di oltre 100 briglie, costruite da monte verso valle. Per nulla scalfiti dal fatto che progressivamente siano state tutte smantellate dal fiume, oggi si vorrebbe ricostruirle partendo da valle verso monte (gettando altri soldi al vento)! 19
20 RF: 1) efficace, 2) enormi risparmi favorire frane? demolire briglie? briglia n 1 (h 7 m) briglia n 22 ripascimento alvei e litorale innalzamento alveo aumento riserve idriche miglioramento natura risparmio opere di difesa Se invece dessimo un calcio alla bottiglia e ragionassimo più lucidamente, potremmo giungere alla soluzione opposta: demolire molte briglie disseminate nel reticolo idrografico e assecondare la franosità di alcuni versanti disabitati per mobilizzare sedimenti e accelerare il riequilibrio geomorfologico, curando così sia l incisione degli alvei che le sue conseguenze (scalzamento delle opere, erosione del litorale, riduzione delle riserve idriche sotterranee). Si risparmierebbe un fiume di soldi e si migliorerebbe la natura. 20
21 Chi inquina (o usa), paga Altro esempio: ponendo fine alla pratica profitti privati costi pubblici e attuando il principio dell UE chi inquina/usa (una risorsa) paga, è ora che le società che traggono utili dalle dighe si facciano carico dei problemi indotti (incisione e destabilizzazione degli alvei), ad es. trasferendo regolarmente a valle i sedimenti intrappolati nel bacino d invaso. Lago del Miller, Valcamonica (Brescia). Foto A. Goltara, da CIRF, La Riqualificazione fluviale in Italia. Ed. Mazzanti, Venezia) 21
22 Introduzione di sedimenti discarica? (danno ambientale) rocce di scavo meno danni più benefici ripascimento! (utilità ambientale Analogamente, potremmo prendere due piccioni con una fava se, anziché smaltire in discarica le rocce provenienti dallo scavo di gallerie deturpando ambienti naturali le impiegassimo, adeguatamente trattate, per ripascere gli alvei incisi. 22
23 Spianamento alveo: crudeltà inutile in magra: dispersione acqua riscaldamento, eutrofizzazione colmamento buche (habitat x sopravvivenza) Alveo adeguato alla portata secolare? morie ittiche Inadeguato ai pesci per gli altri giorni! in piena: velocità uniforme niente ripari da corrente (habitat x sopravvivenza) morie ittiche Così nei lavori fluviali va bandita la pratica dello spianamento dell alveo che immancabilmente quanto inutilmente accompagna le risagomature. In condizioni di magra, infatti, l acqua si disperde su un ampia superficie riducendosi ad un sottile strato che impedisce ai pesci gli spostamenti e li condanna a morte per la mancanza di habitat rifugio (buche). Analoga condanna a morte si ha in condizioni di piena. L eliminazione dei ripari espone infatti i pesci alla corrente, dalla quale sono travolti: gli stadi giovanili sono travolti mentre gli adulti, costretti ad un dispendio energetico enorme, possono accumulare nei muscoli tanto acido lattico da morire in pochi giorni. Con le risagomature, insomma, l alveo verrà magari adeguato alla portata di piena secolare, ma nessun progettista viene sfiorato dal dubbio che, per tutti gli altri (36.524) giorni del secolo, l alveo risulti/sarà inadeguato per chi vorrebbe viverci. 23
24 Spianamento alveo: alternative livello di piena Situazione iniziale Spianamento alveo NO! argine Alternativa 1 scavo in alveo di piena alveo abituale indisturbato Alternativa 2 Perciò, anche quando è indispensabile aumentare la sezione di deflusso, l alveo abituale va mantenuto indisturbato, sostituendo lo spianamento dell alveo con altre soluzioni (es. un argine o lo scavo nel solo alveo di piena). 24
25 spese + natura = riqualificazione fluviale difesa spondale in massi (tecnica standard) difesa spondale con alberi sdraiati (tecnica appropriata) Durata media dell opera (anni) infinita Tot costi attualizzati opere (euro/m lineare) Fascia acquisibile (m) di terreno generico (circa 2 euro/m 2 ) Fascia acquisibile (m) di seminativo (1,78 euro/m 2 ) Fascia acquisibile (m) di prati e pascoli (0,55 euro/m 2 ) Fascia acquisibile (m) di frutteto (2,91 euro/m 2 ) Fascia acquisibile (m) di oliveto (1,85 euro/m 2 ) Fascia acquisibile (m) di vigneto (2,91 euro/m 2 ) area erosa Quiz: Chi spenderebbe 100 per evitare un danno 10? Molti (se paga mamma Stato!) non intervento (tecnica più conveniente) difese spondali addio! Altro esempio: l erosione laterale è tradizionalmente affrontata con difese spondali in massi, identiche nelle situazioni più disparate. La RF, esaminando un ampio ventaglio di tecniche, può individuare la tecnica più appropriata al caso specifico. Tuttavia non dimentica che in un fiume inciso l erosione delle sponde è una risposta utile al recupero del deficit solido e, inoltre, si chiede se l intervento di difesa è davvero conveniente. Così, approfondendo l analisi economica, si può scoprire che molto spesso i costi della difesa superano largamente il valore del bene da difendere e quindi che la soluzione più conveniente è il non intervento, cioè lasciar erodere la sponda. A chi fosse perplesso propongo questo quiz: chi spenderebbe 100 per evitare un danno 10? Nessuno, direte voi; ma la risposta è sbagliata! Se oggi la costruzione delle difese spondali è ancora così diffusa è solo perché chi le chiede a gran voce non ne paga il costo. Ma non è certo un esempio di buona amministrazione del denaro pubblico e di buona gestione ambientale! 25
26 RF: un lusso? No, conviene! Drava: ridurre erosione sponde? ridurre costi manutenzione? ridurre rischio idraulico? più introiti pesca e turismo? più natura! nuove zone umide nuova isola nuova golena nuovo alveo ampliamento (serie di scavi semilunari) demolizione difese spondali Kleblach nuovo braccio laterale ampliamento semilunare Kleblach alveo ampliato (> 100m) Obergottesfeld Fellbach D altronde questo approccio è analogo a quello attuato sulla Drava austriaca dove, a causa del confinamento tra difese spondali in massi, l alveo ha subito una progressiva incisione che, scalzando le difese stesse, comportava continui costi di manutenzione. Ad un certo punto, fatti due conti, hanno constatato che a lungo termine i costi sarebbero divenuti insostenibili. Così hanno deciso di risolvere il problema demolendo a tratti le difese spondali, creando bracci secondari e ampliando l alveo (in modo da rallentare la corrente e indurre la sedimentazione, contrastando così l incisione). Con l occasione si è proceduto anche a vari interventi di miglioramento degli habitat creando nuovi bracci laterali, nuove zone umide, nuove isole fluviali, rendendo l ambiente più attraente per il turismo. Ne hanno guadagnato sia il bilancio ambientale che quello economico. 26
27 Ricreare lembi di piana inondabile dai terrazzi 1) smantellare la testata dei pennelli 2) ribassare il terrazzo, mediante scavo scavi terrazzo terrazzo nuova piana inondabile scavi Un altra misura per favorire la sedimentazione, la ricarica della falda e il miglioramento ecologico è il ribassamento dei terrazzi fluviali mediante scavo, in modo da creare una serie di lembi di piana inondabile. 27
28 Trasporto solido: non solo ciottoli Funzioni dei tronchi in alveo ricarica falda (rallentamento corrente, risalto idraulico) sedimentazione (contrasto all incisione) innesco evoluzione morfologica fonte alimentare (a breve e lunghissimo termine) estrema diversificazione filetti corrente (habitat) più macroinvertebrati più pesci buche: rifugi x pesci (termici e da crisi idriche) aree di frega (diversificazione granulometria substrato) Analoghi effetti di contrasto all incisione, ricarica della falda e miglioramento ecologico sono svolti dai grossi detriti legnosi, una forma di trasporto solido tanto importante quanto ingiustamente vituperata. 28
29 Cumuli legnosi U.S.A.: introduzione in alveo vantaggi (ma spese) Italia: rimozione dall alveo svantaggi (e spese!) R.F.: lasciamoli in pace vantaggi (e risparmi!) La loro importanza per i pesci è tale che negli Stati Uniti vengono introdotti appositamente in alveo cumuli legnosi. In Italia, invece, vengono spesso rimossi. Tuttavia la soluzione più vantaggiosa è lasciarli semplicemente in pace, cogliendo entrambi i vantaggi: ecologico ed economico. 29
30 Fascia di Mobilità Funzionale (AdB (fiumi in libertà) AdB Magra) + natura - opere - spese - rischio + equilibrio geomorfol. - erosione litorale alveo attuale Alveo attivo fascia erosione potenziale + inviluppo alvei storici recenti = Fascia Mobilità Funzionale Ma l intervento forse più esemplare della RF è la Fascia di Mobilità Funzionale, una fascia lasciata alla libera divagazione, in cui non sono consentite opere di difesa dall erosione (né la riparazione di quelle esistenti). È una vera restituzione di spazio al fiume che rappresenta il miglior presupposto per il recupero dell equilibrio sedimentologico e della naturalità. La fascia è delimitata dalla sovrapposizione tra alveo attuale, inviluppo storico degli alvei recenti (ultimi anni) e fascia di erosione potenziale futura (nei prossimi 50 anni). Illustrazione a sinistra di M. Rinaldi, Univ. Firenze; a destra di IRIS sas, 30
31 Innescare la rinaturalizzazione spontanea 1- iniziale Corso d acqua rettificato e fissato da difese spondali 2- innesco Rimozione difese spondali recupero sinuosità e formazione piana inondabile attecchisce vegetazione Piana inondabile ormai di dominio del fiume che ne regola morfologia, condizioni edafiche e stadi di sviluppo della vegetazione 3- evoluz. Equilibrio raggiunto, grazie allo sviluppo di strutture e processi in grado di auto-sostenersi e di incorporare i disturbi naturali 4- equilibrio La fascia di mobilità funzionale permette al fiume di innescare la rinaturalizzazione spontanea, per libera evoluzione, favorendo il riequilibrio dei sedimenti e la ricostituzione del mosaico di habitat e dei processi che li mantengono e rinnovano. Figura da: Binder, River restoration in Bavaria. In Proceedings of the Conference on River Restoration in Europe. Ed. by H.J. Nijland and M.J.R. Cals, Wageningen, The Netherlands:
32 A chi affidare i lavori? Al miglior esperto! ramo morto versante boscoso piana inondabile canale riattivabile bosco bosco zona umida scarpata spondale barra di meandro vegetazione riparia canale principale isola canale secondario barra laterale acque ferme raschio buca nuovi sedimenti solchi d erosione vegetaz. erbacea La RF, infatti, pur richiedendo esperti di elevata competenza in più discipline per comprendere a fondo le dinamiche fluviali e le tendenze evolutive ogniqualvolta possibile preferisce affidare i lavori (in particolare i movimenti terra) all esperto più qualificato in assoluto: il fiume stesso. È ben consapevole, infatti, che la diversità ambientale e il mosaico di habitat sono il frutto delle dinamiche fluviali e possono mantenersi solo grazie al rinnovamento indotto dal periodico disturbo idraulico delle piene. 32
33 Diffidare degli incompetenti! piana inondabile attiva (mosaico habitat) ramo morto argine versante boscoso piana inondabile piana inondabile sottratta alle dinamiche fluviali bosco zona umida barra di meandro perdita mosaico di habitat vegetazione riparia acque ferme buca canale principale isola canale secondario barra laterale raschio Sa bene, ad es., che una difesa spondale o un arginatura ravvicinata all alveo, isolando il fiume dalla sua piana inondabile, inducono la perdita del suo caratteristico mosaico di habitat, proprio perché non più rinnovato dalle dinamiche fluviali. 33
34 Arginare il fiume Situazione attuale o gli abitati? Vision alveo arginato, monocursale, canalizzato Castel di Sangro abitato arginato, alveo libero, pluricursale, naturale Altro esempio: la RF può dimostrare la convenienza di non elevare le arginature del fiume ma, anzi, di demolirle per arginare invece solo l abitato, ottenendo più sicurezza, più natura, il riequilibrio dei sedimenti e a lungo termine meno spese. Illustrazioni di Ileana Schipani (in: CIRF, La Riqualificazione fluviale in Italia. Ed. Mazzanti, Venezia) 34
35 Ma niente preconcetti: valutare alternative! a monte: casse di laminazione Altri interventi puntuali Adeguamento ponti Casse laminazione a valle: arginature Nuovi argini Adeguamento argini Ma guai a generalizzare: in ogni situazione specifica bisogna valutare più alternative. Ad es. schematizzando il PAI del Magra prevede casse di espansione nell alto e medio bacino e completamento degli argini nel tratto di pianura. Alla luce degli approfondimenti d indagine svolti, credo sia doveroso un ripensamento del Piano. 35
36 Tante casse nel bacino o solo rialzo argini in pianura? costi elevati (costruz. e gestione) funzionamento critico accumulo sedimenti nelle casse incisione nei tratti tra casse erosione litorale abbassamento falda pianura attuazione dubbia (opposizione sociale) costi inferiori funzionamento non critico libero trasporto solido maggior equilibrio sedimenti no erosione litorale no abbassamento falda pianura attuazione facile (meno opposizione sociale) 30 casse di laminazione rialzo argini tratto terminale Bilancia degli impatti In effetti, gli studi hanno mostrato che le casse (viste le modeste superfici disponibili) hanno un efficacia idraulica limitata e un elevato impatto ambientale (artificializzazione degli alvei per quelle in derivazione e intercettazione del trasporto solido per quelle in linea). Se a ciò aggiungiamo i costi elevati e altri problemi, appare conveniente rinunciare al maggior numero possibile di casse, limitandosi ad un rialzo degli argini di pianura, peraltro già esistenti. È una riflessione che dovremo compiere. 36
37 La Riqualificazione Fluviale: non è ingegneria naturalistica, ma ripristino dei PROCESSI fluviali sicurezza idraulica (inondazioni) sicurezza idrogeologica (frane) approvvigionamento idrico (civile, industriale, irriguo) ripascimento litorali stabilità alvei e opere usi ricreativi (pesca, canoa, balneazione) paesaggio qualità della vita naturalità,, complessità,, resilienza, funzionalità, biodiversità,, rarità servizi ambientali (attenuazione piene, risorse idriche, depurazione reflui) meno spese Difesa dai fiumi + Difesa dei fiumi più natura PER più sicurezza In conclusione, la RF non va confusa con una nuova classe di tecniche, quali le illusorie scorciatoie dell ingegneria naturalistica, volte a ricostruire, uno ad uno, gli habitat. Diffidando dalle imitazioni, non cerca di ricreare artificialmente gli habitat, bensì di ristabilire i processi naturali che li generano. È quindi un modo di pensare e agire in grande che, attraverso il riequilibrio morfologico e idrodinamico, mira a conseguire un largo insieme di vantaggi. Non mette in secondo piano la difesa dai fiumi, ma la persegue principalmente attraverso la difesa dei fiumi (insomma: più natura PER più sicurezza e più benefici). 37
38 Per saperne di più LA RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE IN ITALIA CIRF Ho cercato di mostrare l approccio della RF attraverso alcuni esempi, limitandomi alle problematiche di gestione dei sedimenti, ma altrettanto si potrebbe fare per quelle della sicurezza idraulica, della gestione della vegetazione riparia, delle procedure amministrative, della pianificazione e progettazione partecipativa, della gestione delle risorse idriche, ecc. Per questi e innumerevoli altri aspetti, rimando alla lettura del volume, una miniera di idee, uno stimolante elettrochoc culturale. 38
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