PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA ANNO 2018

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1 Data 25/01/2018 Pag. 1 di 12 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA ANNO 2018 Premessa Il presente documento di programmazione descrive, a partire dagli esiti dell attività di verifica e di valutazione complessiva (relazione annuale) relativa all anno precedente, gli obiettivi specifici annuali e il loro sviluppo operativo, che impegnano la struttura per l anno in corso. Costituiscono riferimenti imprescindibili alla pianificazione, e dunque vengono allegati al presente documento: gli atti relativi alla negoziazione definitiva di budget gli obiettivi strategici contenuti nel manuale della qualità del dipartimento Il presente documento presidia la coerenza con ogni altro documento applicabile del sistema qualità aziendale il piano della comunicazione le regole organizzative e di verifica contenute nel manuale della qualità del Dipartimento e del Programma di Sicurezza Alimentare Il presente Piano operativo viene presentato, in un incontro ad hoc verbalizzato, a tutti gli operatori (dirigenza e comparto) della struttura, affinché ciascuno possa allineare i propri comportamenti e contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati per l anno. La programmazione annuale della struttura è relativa, prioritariamente, agli obiettivi delle schede di budget: Attività Consumo dei beni sanitari ed economali Controllo qualità Formazione Soddisfazione degli utenti e comunicazione esterna Risorse umane Incident Reporting Azioni preventive, correttive, azioni per il miglioramento Audit clinici e organizzativi oltre ad altri obiettivi extra-budget, del dipartimento, del Programma o dell unità operativa su indicazione regionale o aziendale, e segue i seguenti aspetti generali: Premessa Analisi della Relazione Annuale 2017 e della sua prevedibile Evoluzione Relazione Annuale 2017

2 Data 25/01/2018 Pag. 2 di Attivita INTRODUZIONE: CRITERI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO La pianificazione annuale dell attività è basata sui seguenti criteri: Verifica, tramite il sistema informativo AVELCO, dei tempi effettivi di espletamento delle singole verifiche programmate così come definite dal documento regionale di categorizzazione del rischio (Categorizzazione del rischio OSA del comparto degli alimenti di competenza di SVET e SIAN Documento approvato dalla Conferenza Regione/AUSL del ). Verifica, tramite il sistema informativo AVELCO, dei tempi effettivi di espletamento delle attività non programmabili, Verifica dei tempi di spostamento per il raggiungimento dei luoghi di esecuzione delle prestazioni mediante consultazione dei riepiloghi chilometrici annuali Rimodulazione delle tempistiche in base alla disponibilità del personale in servizio con comparazione dei tempi di attività di Area Vasta e di tempi stimati per la gestione dell attività non programmabile e dei tempi di spostamento Categorizzazione del rischio effettuata secondo i criteri del sopra citato documento Regionale e conseguente rivalutazione delle verifiche da effettuare presso i singoli OSA Attribuzione ai singoli dirigenti del carico di lavoro individuale Verifica trimestrale dell avanzamento dell attività pianificata, mediante il sistema informativo AVELCO Compilazione Trimestrale del CRUSCOTTO DEGLI INDICATORI Nel 2018 è prevista l assunzione a tempo indeterminato di n 2 Dirigenti Veterinari Pianificazione dell attività secondo la categorizzazione del rischio stabilita a livello regionale con protocollo tecnico del Mantenimento dell attività sulle strutture riconosciute con le verifiche previste dal documento regionale di categorizzazione del rischio per attività riconosciuta. Riprogrammazione dell attività svolta nel 2017 a fronte dell inserimento a tempo indeterminato di n 2 Dirigenti Veterinari e conferimento di incarico di esclusiva valenza organizzativo/gestionale del Direttore di U.O. Si segnala anche l assenza di un Tecnico della Prevenzione per maternità. Obiettivi LEA per l anno 2018 su RICONOSCIMENTI CE alle LEA FREQUENZE 2018 per i LEA DITTE RICONOSCIUTE 2018 mediante CARICHI vet 2018 ripartite in nell anno con CARICO ACCESSI 2018 Prosecuzione nel 2018 del piano di controllo per il Campionamento negli stabilimenti iscritti nelle liste di esportazione verso paesi terzi Progetto Team ispettivo multidisciplinare RUS (ristorazione utenze sensibili) + altre mense tot 70 mense da controllare.

3 Data 25/01/2018 Pag. 3 di 12 Audit su 2 macelli, 2 depositi frigoriferi/riconfezionamento 1 sezionamento carni rosse, 1 stabilimento ovoprodotti e 1 salumificio. 2 pastifici saranno auditati in collaborazione col SIAN nell ambito dell attività integrata. Esecuzione di 4 supervisioni (2 ispettive e 2 documentali) Rispetto degli obiettivi regionali per il 2018

4 Data 25/01/2018 Pag. 4 di 12 LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SANITARIA:DPCM

5 Data 25/01/2018 Pag. 5 di 12 ISPEZIONE DEI MACELLI E DELLE MACELLAZIONI 1-a) Il Veterinario Ufficiale ASL è presente in ogni impianto di macellazione durante la macellazione ed esegue la visita antemortem sugli animali vivi per verificare il rispetto del benessere animale durante il trasporto e durante lo scarico al macello e la visita post- mortem su quelli ammessi alla macellazione per giudicare la salubrità delle carni. (scheda n 2 degli Obiettivi Specifici Annuali) Il Veterinario Ufficiale ASL accede ai centri di lavorazione selvaggina vigilando le fasi successive all abbattimento, avvenuto durante le battute di caccia, degli ungulati selvatici (prevalentemente cinghiali) e trasportati presso i centri di lavorazione della selvaggina prima della loro commercializzazione.(scheda n 2 degli Obiettivi Specifici Annuali) N. STRUTTURE ESISTENTI N. STRUTTURE DA N. ACCESSI STIMATI PER MACELLAZIONE E PER CENTRO DI LAVORAZIONE SELVAGGINA b) L obiettivo di fornire al consumatore un alimento sicuro, verificare l ottemperanza alla normativa vigente dei macelli e degli impianti di lavorazione della selvaggina cacciata in materia di prodotti alimentari, verificare le condizioni di funzionamento degli impianti di macellazione rispetto agli standard igienici, alla tracciabilità ed alle problematiche di benessere animale, si assolve eseguendo i controlli ufficiali previsti utilizzando check-list ministeriali e regionali. (scheda n 3 degli Obiettivi Specifici Annuali) Gli impianti di MACELLAZIONE oggetto della suddetta attività sono: N. MACELLI ESISTENTI NUMERO MACELLI DA % I Centri di LAVORAZIONE della SELVAGGINA CACCIATA oggetto della suddetta attività sono:: N. MACELLI ESISTENTI N. CENTRI LAVORAZIONE della SELVAGGINA CACCIATA DA 5* % *1 cessato ad inizio anno 3-c)Controlli per il BENESSERE ANIMALE al macello : (scheda n 5 degli Obiettivi Specifici Annuali) consistono nella verifica del rispetto delle condizioni di BENESSERE relativamente allo scarico degli animali, alle loro condizioni di pulizia nelle fasi che precedono la macellazione. N. MACELLI ESISTENTI NUMERO MACELLI DA %

6 Data 25/01/2018 Pag. 6 di 12 4-d) Controlli per il TRASPORTO al macello: (scheda n 6 degli Obiettivi Specifici Annuali) consistono nella verifica del rispetto delle condizioni TRASPORTO relativamente ai mezzi che veicolano animali alla macellazione. N. MACELLI ESISTENTI NUMERO MACELLI DA ** 18** 100 % **1 per trasporto BOVINO/14 macelli- 1 per trasporto EQUINO/1 macello- 1 per trasporto OVICAPRINI/1 macello- **1 per trasporto AVICOLI/2 macelli 1 per trasporto CONIGLI/1 macello 5-e) Controlli per il L ANAGRAFE BOVINA al macello: (scheda n 7 degli Obiettivi Specifici Annuali) consistono nella verifica del rispetto dell ANAGRAFE BOVINA relativamente all arrivo per la macellazione. N. MACELLI ESISTENTI NUMERO MACELLI DA % 5-f) Altri Adempimenti già previsti nel PAA La necessità di gestire correttamente la sicurezza alimentare di animali macellati d urgenza in azienda a seguito di problemi che ne rendono impossibile il trasporto al macello e le cui carni possono essere destinate al consumo umano comporta di dover ottenere congruità della destinazione delle carni del 100% degli animali macellati classificati come Speciali d Urgenza rispetto le evidenze dei controlli previsti. (scheda n 2 degli Obiettivi Specifici Annuali) -Il REG UE 218/2014 impone all ASL di effettuare in proprio controlli microbiologici sulle carcasse suine dopo la macellazione, si prevede di effettuare 1 Tampone su ogni struttura che macella almeno 1 suino (1 Tampone ulteriore presso il Macello Savi). NUOVI ADEMPIMENTI NON PREVISTI NEL PAA 2017 Sono stati consolidati i campioni di sangue per Anemia infettiva Equina cosi come previsto dal DM LA MACELLAZIONE per USO FAMIGLIARE DEI SUINI (attività su domanda): consiste nel controllo veterinario delle macellazioni dei suini ad esclusivo uso familiare effettuate presso il domicilio del richiedente e garantisce l ispezione sanitaria e la verifica delle condizioni di benessere degli animali sottoposti a macellazione. MACELLAZIONI USO FAMIGLIA * 200 * % * il numero previsto è stimato sulla media storica degli ultimi 3 anni CONTROLLO IGIENICO SANITARIO NEI SETTORI DELLA PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE E DEPOSITO DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE L attività è svolta per garantire la sicurezza dei prodotti di origine animale lavorati e conservati negli impianti di trasformazione, sezionamento e deposito; viene assicurato l intervento del Veterinario per le richieste di certificazione, l attività di controllo ufficiale viene supportata dalla compilazione di check-list e vengono garantiti gli interventi relativi alle allerte alimentari. 1. CONTROLLO VETERINARIO DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI PRODOTTI A BASE DI CARNE E LOA a) Controllo presso impianti di DI PRODOTTI A BASE DI CARNE e LOA: (scheda n 8 degli Obiettivi Specifici Annuali) comprende l attività di controllo ufficiale sull attività di preparazione dei prodotti a base di carne di ogni impianto. Prevede i controlli ispettivi ed i controlli di processo, di prodotto e di tracciabilità. Il controllo programmato per l anno 2016 in queste tipologie di impianti è stato effettuato con le frequenze previste. b) Controllo presso impianti di prodotti a base di carne ai fini della ESPORTAZIONE VERSO PAESI TERZI:

7 Data 25/01/2018 Pag. 7 di 12 l inserimento dell impianto nelle liste di quelli abilitati ad esportare verso alcuni Stati extra UE richiedono al servizio del controllo ufficiale di verificare il mantenimento di particolari requisiti e processi di produzione derivanti da specifici accordi. Il controllo ufficiale su questi impianti deve anche garantire la certificazione in esportazione dei prodotti ed il campionamento in base a procedura operativa specifica. (scheda n 9 degli Obiettivi Specifici Annuali).Un impianto è riconosciuto per l esportazione in USA di prodotti a base di carne pertanto necessita di un numero maggiore di verifiche sulla base della normativa USA N. IMPIANTI ESISTENTI N. IMPIANTI DA * % *di cui 8 per ricertificazione 2. CONTROLLO VETERINARIO DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI CARNI MACINATE E DI PREPARAZIONE A BASE DI CARNE Prevede l attività del controllo Veterinario sulla produzione di carni macinate, preparazioni di carni e carni separate meccanicamente di ogni impianto ed assicura i controlli ispettivi ed i controlli di processo, di prodotto e di tracciabilità dei prodotti di origine animale. (scheda n 8 degli Obiettivi Specifici Annuali) N. STABILIMENTI CARNI MACINATE E PREPARAZIONI ESISTENTI N. STABILIMENTI CARNI MACINATE E PREPARAZIONI DA % 3. CONTROLLO VETERINARIO DEGLI IMPIANTI DI SEZIONAMENTO CARNI ROSSE E BIANCHE Assicura il controllo ufficiale sull attività di sezionamento in ogni impianto: prevede controlli ispettivi, di processo, di prodotto e di tracciabilità sugli alimenti di origine animale. L attività è svolta rispettando le normative vigenti ed il controllo programmato in queste tipologie di impianti viene effettuato con le frequenze previste dalle normative comunitarie. (scheda n 10 degli Obiettivi Specifici Annuali) N. SEZIONAMENTI CARNI ROSSE ESISTENTI N. SEZIONAMENTI CARNI ROSSE DA OBIETTIVO PREVISTO % N. SEZIONAMENTI CARNI BIANCHE ESISTENTI N. SEZIONAMENTI CARNI BIANCHE DA OBIETTIVO PREVISTO 8* % *di cui 3 controllato come carne rossa per prevalenza di attività 4. CONTROLLO VETERINARIO PRESSO DEI DEPOSITI FRIGORIFERI E IMPIANTI DI RICONFEZIONAMENTO Assicura il controllo ufficiale sull attività di deposito frigorifero e sull attività di riconfezionamento degli alimenti mediante controllo programmato con le frequenze previste: prevede controlli ispettivi, di processo, di prodotto e di tracciabilità sugli alimenti di origine animale. L attività è svolta rispettando le normative vigenti ed il controllo programmato in queste tipologie di impianti viene effettuato con le frequenze previste dalle normative comunitarie.. (scheda n 11 degli Obiettivi Specifici Annuali) N. DEPOSITI ESISTENTI N. DEPOSITI DA OBIETTIVO PREVISTO % N. STAB. RW ESISTENTI N. STABILIMENTI DA % 5. CONTROLLO VETERINARIO PRESSO IMPIANTI DI PRODOTTI DELLA PESCA E MOLLUSCHI E OVOPRODOTTI GELATINE E COLLAGENE E ALTRE ATTIVITA MINORI

8 Data 25/01/2018 Pag. 8 di 12 Assicura l attività di controllo ufficiale sull attività lavorazione pei prodotti ittici e sugli impianti di produzione di ovoprodotti e sui depositi di materie prime per produzione di gelatine e collagene, mediante controllo programmato con le frequenze previste. N. STABILIMENTI ESISTENTI N. STABILIMENTI DA % ATTIVITA SU STRUTTURE REGISTRATE Si tratta di imprese che trasformano e/o commercializzano matrici di origine animale e su tali strutture sono programmate annualmente, con criterio di rotazione, le attività di Vigilanza e Controllo mediante l utilizzo di check-list regionali. 1. CONTROLLO VETERINARIO SULLE STRUTTURE CHE TRASFORMANO O COMMERCIALIZZANO e TRASPORTANO MATRICI DI ORIGINE ANIMALE (Macellerie Pescherie Laboratori Stagionali Agriturismi Laboratori di smielatura) Si verificano le condizioni di gestione delle strutture registrate ai fini di assicurare il rispetto degli standard igienici e della tracciabilità degli alimenti di origine animale. (scheda n 12 degli Obiettivi Specifici Annuali) N. DITTE REGISTRATE DA % Si integra con i 5 controlli congiunti con la Polizia di Stato all interno del programma annuale per verificare l idoneità dei mezzi dedicati al trasporto di alimenti e la corretta gestione igienico sanitaria dei trasporti stessi coranizzati in collaborazione fra Ministero della Salute e quello dell Interno. 2. CONTROLLO VETERINARIO SULLA RISTORAZIONE COLLETTIVA Sono verificate le condizioni di deposito e di lavorazione degli alimenti di origine animale nella fase della preparazione per la somministrazione nelle mense scolastiche e private, ai fini di assicurare il rispetto degli standard igienici. L attività è svolta previa categorizzazione del rischio dello stabilimento secondo modalità definite. (scheda n 13 degli Obiettivi Specifici Annuali) Per l anno 2017 una quota rilevante dei controlli (69) sono stati inseriti nel Progetto Team Ispettivo multidisciplinare RUS (ristorazione utenze sensibili) in collaborazione con l U.O. Igiene Alimenti e Nutrizione N. RISTORANTI E MENSE DA % ATTIVITA DI CAMPIONAMENTO L attività in oggetto si sviluppa in ottemperanza a:. (scheda n 14 degli Obiettivi Specifici Annuali) Piano nazionale Residui (PNR) che si svolge presso i macelli (stimato n 400 campioni) Piano UVAC (Ufficio Veterinario per gli adempimenti Comunitari) e Segnalazioni Uvac che si svolge presso sezionamenti, depositi, salumifici - (stimato n 30 campioni) Piano Aziendale di campionamento IO IAOA 1 - Campionamento microbiologico dei prodotti a base di carne negli stabilimenti iscritti nelle liste ministeriali di abilitazione all esportazione in Paesi Terzi (n 25 campioni) Piano Aziendale di campionamento IO IAOA 10 -, Campionamenti microbiologico negli stabilimenti di prodotti a base di carne:- Rischio Salmonella - (n 30 campioni) Piano Regionale Alimenti (PRA) che si svolge sia alla produzione che alla distribuzione - (stimato n 90 campioni) Miglioramento dell attività di campionamento per quanto riguarda la corretta esecuzione del campione, la compilazione del verbale e la coerenza con il piano regionale alimenti. - Utilizzo del codice matrice sul verbale di prelievo e completa compilazione dell allegato al verbale nel 95% dei campioni effettuati nell ambito del Piano Regionale Alimenti da parte dei Servizi Veterinari e SIAN per permettere una puntuale e corretta rendicontazione dell attività e relativi risultati; - N campioni eseguiti / N campioni assegnati ( per ogni matrice) nell ambito del PRA = non inferiore a 90%.

9 Data 25/01/2018 Pag. 9 di 12 Sono previsti inoltre Esami trichinoscopici da effettuare presso i macelli, i centri di lavorazione selvaggina e presso il domicilio dei richiedenti per i suini uso familiare sugli animali delle seguenti specie: * dati riferiti all anno 2017 *suini (n esami) *equini (n. 87 esami) *selvaggina cacciata (n esami) L esame serve per rivelare l eventuale presenza nelle carni macellate della trichina che risulta essere un parassita delle specie sopraindicate e che può essere trasmesso all uomo con gli alimenti. Campioni anemia infettiva per gli equini Campioni pseudorabbia aujeskij per i suini ATTIVITA RELATIVA ALLA GESTIONE ED ATTUAZIONE DEI SISTEMI DI ALLERTA RIGUARDANTI DERRATE E ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE Il sistema di allerta comunitario per gli alimenti e i mangimi consente di ritirare rapidamente dal commercio mangimi e alimenti dannosi per la salute umana e animale. Il suo funzionamento è condizionato dalla rapidità con cui l ASL risponde alle notifiche di allerta per alimenti pericolosi per la salute presenti sul mercato, in modo da garantire il ritiro dal mercato degli alimenti non idonei al consumo umano. L obiettivo è di assicurare la risposta ai sistemi di allerta in caso di frode tossica o di alimenti pericolosi. Gli operatori del controllo ufficiale (Dirigenti Veterinari e Tecnici della Prevenzione) devono garantirne l applicazione sul territorio della provincia di Piacenza. La media storica del biennio porta a prevedere non meno di 40 segnalazioni a cui corrispondere il tempo necessario per la presa in carico, la gestione e la relativa chiusura ATTIVITA RELATIVA ALL INDAGINE EPIDEMIOLOGICA E GESTIONE DEGLI EPISODI DI MALATTIA A TRASMISSIONE ALIMENTARE Produrre le informazioni necessarie ad individuare le cause di episodi di malattie a trasmissione alimentare, quali tossinfezioni e zoonosi. Il controllo ufficiale deve assicurare, a seguito di segnalazione ricevuta o in seguito a propri controlli, una pronta attività di indagine. La media storica del biennio porta a prevedere non meno di 5 segnalazioni a cui corrispondere il tempo necessario per la presa in carico, la gestione e la relativa chiusura ATTIVITA DI AUDIT Il Regolamento CE 882/2004 stabilisce le modalità con cui devono essere effettuati i controlli ufficiali sugli operatori del settore alimentare, in modo da garantire la salubrità degli alimenti prodotti. L audit è un controllo del processo produttivo effettuato da un equipe di specialisti che è in grado di valutare la capacità del produttore di garantire nel tempo la sicurezza degli alimenti. Per il corrente anno sono programmate n 7 Audit presso le attività riconosciute ( cioè quelle con bollo/marchio CE) che coinvolge tutto il Personale della Unità Operativa ( U.O.) e 2 audit in attività integrata col SIAN ATTIVITA DI SUPERVISIONE Lo stesso regolamento prescrive che chi effettua i controlli ufficiali, (in questo caso l unità operativa Igiene degli alimenti di origine animale) predisponga delle supervisioni interne, effettuate dal responsabile di Unità Operativa, il quale verifica che i controlli ufficiali siano efficaci, efficienti ed imparziali. Sono previste n 4 supervisioni eseguite dal Direttore dell Unità Operativa (2 documentali e 2 in campo) Indicatore: presenza di una procedura comprensiva di obiettivi e indicatori Rendicontazione dell attività svolta. N. 4 supervisioni ATTIVITA DI FORMAZIONE DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE La Legge Regionale 11/2003 prevede che il personale che manipola alimenti segua un percorso formativo riguardante la sicurezza alimentare e le malattie trasmesse da alimenti. La formazione è erogata gratuitamente dall ASL e consente di aggiornare gli alimentaristi sulla sicurezza alimentare e di garantire in ultima analisi, una maggiore sicurezza degli alimenti destinati al consumatore finale.

10 Data 25/01/2018 Pag. 10 di 12 Metodologia operativa: proseguire nell attività di formazione degli alimentaristi in collaborazione con altre U.O. del Programma di Sicurezza Alimentare assicurando la presenza dei Dirigenti Veterinari e dei Tecnici della Prevenzione. Il personale coinvolto della U.O. IAOA è di 7 unità impegnate nelle lezioni programmate per circa 80 lezioni complessive annue. 2 - Consumo beni sanitari ed economali 1. Autovetture 2018 : Si fa richiesta richiesta per il 2018 di 1 autoveicolo in considerazione del fatto che quella attualmente in uso non garantisce una sufficiente affidabilità dal punto di vista meccanico (frequenti interventi di manutenzione straordinaria ) 2. Arredi 2018 : Non si fa richiesta di alcun arredo per il UOSIT 2018 : Non si fa richiesta di alcun software o hardware per il Attrezzature non sanitarie : Si fa richiesta per il 2018 di beni destinati al campionamento di prodotto congelato e di attrezzature sterili per Campionamento Mantenuto in budget l acquisto di 1 autovettura. 3 - Controllo qualità Sono assoggettate a standard di prodotto le attività di controllo ufficiale, nel dettaglio: Nel 2018 saranno monitorati e mantenuti gli standard di prodotto previsti Mantenimento del prodotti in standard. A seguito della necessità di allineare il sistema informativo AVELCO con le codifiche del sistema Regionale ORSA, si è avviata nel riesame della Direzione del l azione di miglioramento 1/2018 con relativa scheda di controllo. 4 Formazione (Triennio ). Mantenere la percentuale di personale formato mediante il piano di formazione 2018 monitorato e gestito a livello di U.O. I.A.O.A. dal Direttore di U.O. con delega al RAQ Dr Bernazzani G. e far effettuare ai due dirigenti veterinari neoassunti il corso per l acquisizione della qualifica di Ispettore OSA e i corsi regionali per la qualifica di auditor OSA. 1. Vedi Piano della formazione Soddisfazione degli utenti e comunicazione esterna Mantenimento e aggiornamento della modulistica on line presente sul sito aziendale Adempiere agli obblighi di trasparenza D.l.vo n. 33 del (Responsabile dr Bernazzani G.). Validazione da parte dei RAQ delle Procedure e delle Istruzioni Operative Rendere disponibile sul sito aziendale la modulistica dei procedimenti della U.O. IAOA 6 - Risorse umane: ferie, ore straordinarie e clinical competence Redazione del piano ferie entro aprile mantenimento della clinical competence degli auditor OSA mediante l esecuzione degli Audit previsti dal piano redatto dall ufficio UPPA. 1. Monitoraggio del piano ferie, verifica sull esecuzione degli audit di mantenimento

11 Data 25/01/2018 Pag. 11 di Incident Reporting (Eventi, Quasi-Eventi, Eventi avversi, Non conformità, Eventi rilevanti) Nulla da segnalare 8 - Azioni preventive, correttive e di miglioramento Miglioramento dell Indicatore di Appropriatezza dello Standard di Prodotto n 1825 (compilazione corretta SCU, SCU- NC) 1. Avvio dell azione di miglioramento n. 1/ Audit clinici e organizzativi Organizzazione delle supervisioni in conformità alle indicazioni programmatiche della Regione Pianificazione delle supervisioni con modalità conformi al dettato regionale. N. 4 supervisioni (2 documentali e 2 presso OSA) Individuazione ed analisi dei punti di forza e di debolezza della struttura L Unita Operativa Igiene degli Alimenti di Origine presenta un organico consolidato e affiatato con un ottimo inserimento delle risorse umane aggiuntive. L assunzione in ruolo di due Dirigenti Veterinari permette una efficace organizzazione delle attività su domanda e programmata La disposizione sugli Uffici Periferici del Personale consente una proficua copertura del territorio e delle necessità lavorative ordinarie e di Emergenza L attività per il 97% è svolta in ottemperanza ad OBBLIGHI NORMATIVI Nazionali o Regionali,di questi il 55% è su domanda (macellazioni, suini a domicilio, certificazioni ecc..) il 42% riguarda attività su programma e su segnalazione (Verifiche LEA, Follow up, Piani Nazionali e Piani Regionali, Allerte, Esposti, Emergenze ecc.) Solo il 3% dell attività può essere programmata con Piani Aziendali di U.O. (Extra budget) Collegamento agli obiettivi generali strategici del programma SASPV Nella programmazione dell attività si tiene conto dell implementazione della massima integrazione operativa delle strutture complesse (Igiene e commercializzazione degli alimenti di origine animale, Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche, Sanità animale, Igiene degli alimenti e nutrizione) e dei diversi profili professionali impiegati nelle diverse discipline anche attraverso una ottimale utilizzazione degli stessi; l attività è programmata, in relazione agli indicatori di attività regionali e di area vasta (AVEN), individuando le priorità, con attribuzione degli obiettivi e delle risorse e definizione dei protocolli operativi con valorizzazione dei ruoli dei diversi partecipanti alle attività di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria; applicazione dei concetti della professional e della clinical competence in funzione degli input regionali e di area vasta (AVEN) ed in relazione soprattutto alle attività di audit su OSA, di audit interni ed esterni (AVEN), alle attività di supervisione, alla formazione ed educazione continua in medicina (ECM) delle figure professionali coinvolte nonché al miglioramento della comunicazione interna; gestione delle risorse in riferimento ai meccanismi di rotazione del personale e del riequilibrio delle risorse: verifica dei risultati raggiunti dall U.O Piacenza 13/03/2018 Dr. Emilio Passoni Direttore di U.O.S.

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