Università Federico II - Campus di Monte S. Angelo Laboratorio di Economia & Management delle Imprese Criminali

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1 Università Federico II - Campus di Monte S. Angelo Laboratorio di Economia & Management delle Imprese Criminali «Evasione fiscale e Criminalità Organizzata» Intervento del Colonnello GdF Nicola ALTIERO

2 EVASIONE FISCALE RICICLAGGIO CRIMINALITÀ ORGANIZZATA COME OGNI FENOMENO ILLECITO COMPLESSO, LA TEMATICA: PRESENTA UNA PLURALITÀ DI SFACCETTATURE CHE COINVOLGE, OLTRE ALL INDEBITA RIDUZIONE DEL CARICO FISCALE E AL RICICLAGGIO DEL DENARO SPORCO, ANCHE PROFILI CORRUTTIVI E CONNESSIONI CON LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA; INVESTE DIRETTAMENTE LE RESPONSABILITÀ ISTITUZIONALI DELLA GUARDIA DI FINANZA CHE CONCENTRA I PROPRI SFORZI INVESTIGATIVI NEL CONTRASTO DELLE FRODI TRIBUTARIE E FINANZIARIE PIÙ GRAVI, NELL AGGRESSIONE PATRIMONIALE DELLA CRIMINALITÀ ECONOMICA E ORGANIZZATA, NELLA RICERCA DEI CAPITALI TRASFERITI ALL ESTERO E NELLA LOTTA AI FENOMENI DI INTERPOSIZIONE FITTIZIA.

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4 IL FENOMENO RICICLAGGIO IL RICICLAGGIO DEI PROVENTI ILLECITI, COME EMERGE DALLE INDAGINI E DALLE ANALISI CONDOTTE DA ISTITUZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, COSTITUISCE UNA VERA E PROPRIA ESIGENZA PER LE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI. GLI STRUMENTI GIURIDICI E LE CONOSCENZE UTILIZZATI PER PORRE IN ESSERE TALI ATTIVITÀ ILLEGALI SONO SEMPRE PIÙ SIMILI A QUELLI IMPIEGATI PER REALIZZARE LE CONDOTTE DI EVASIONE FISCALE. ESSI PRESUPPONGONO UNA REGIA STRUTTURATA E PROFESSIONALMENTE IDONEA AD ATTUARE UNA VERA E PROPRIA PIANIFICAZIONE CHE SFRUTTANDO IN MANIERA DISTORTA LA VARIABILE FISCALE E LA PERMEABILITÀ FINANZIARIA DEI SINGOLI STATI CONSENTA DI ABBATTERE QUANTO PIÙ POSSIBILE IL COSTO DEL RICICLAGGIO E, OVE POSSIBILE, DI INCREMENTARE LA RICCHEZZA STESSA ANCHE ATTRAVERSO ULTERIORI FORME EVASIVE.

5 IL FENOMENO RICICLAGGIO ALLO SCOPO DI FORNIRE UN IDEA DELLA DIMENSIONE ECONOMICA DEL FENOMENO, MERITANO UN CENNO ALCUNI DATI DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE, SECONDO CUI IL RICICLAGGIO AMMONTEREBBE A CIRCA IL 5% DEL PIL MONDIALE (OSSIA A MILIARDI DI DOLLARI). IN ITALIA SI ATTESTEREBBE INTORNO AL 10% DEL PRODOTTO INTERNO LORDO.

6 RICICLAGGIO ED EVASIONE FISCALE: ANALISI ECONOMICA E PROFILI DI CONTIGUITÀ IN ITALIA, FINO A UNA DECINA DI ANNI FA, L EVASIONE FISCALE E IL RICICLAGGIO VENIVANO PRESI IN CONSIDERAZIONE E STUDIATI COME FENOMENI NETTAMENTE DISTINTI TRA LORO. L ESPERIENZA INVESTIGATIVA, LA DOTTRINA, L ANALISI E GLI STUDI COMPIUTI DALLE COMPETENTI ISTITUZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI HANNO EVIDENZIATO, AL CONTRARIO, COME I DUE FENOMENI, CALATI IN UN CONTESTO DI CRIMINALITÀ ORGANIZZATA, SIANO INTIMAMENTE CONNESSI E PRESENTINO PROFILI DI STRETTA CONTIGUITÀ.

7 RICICLAGGIO ED EVASIONE FISCALE: I VANTAGGI PER LE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI A LIVELLO MACROECONOMICO, LA DISPONIBILITÀ DI CAPITALI DI ORIGINE ILLECITA E LA SOTTRAZIONE DI FONDI ALL ERARIO CONSENTONO DI: ALTERARE I MECCANISMI DI FUNZIONAMENTO DEI MERCATI, LE REGOLE DELLA CONCORRENZA E LA CORRETTA ALLOCAZIONE DELLE RISORSE; RALLENTARE LO SVILUPPO ECONOMICO NAZIONALE POICHÉ, SPESSO, LA RICCHEZZA CRIMINALE VIENE TRASFERITA OD OCCULTATA ALL ESTERO; DEPAUPERARE IL GETTITO TRIBUTARIO ED AUMENTARE LA PRESSIONE FISCALE SUGLI ALTRI CONTRIBUENTI; MODIFICARE I CRITERI DI RIPARTIZIONE DELLA SPESA PUBBLICA A CAUSA DI UN ERRATA VALUTAZIONE DEL REDDITO E DELLA RICCHEZZA; INCREMENTARE LA VOLATILITÀ DEI TASSI DI CAMBIO E DI INTERESSE IN RAGIONE DEL TRASFERIMENTO DI FONDI TRANSFRONTALIERI NON PREVISTI.

8 RICICLAGGIO ED EVASIONE FISCALE: I VANTAGGI PER LE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI SOTTO UN PROFILO MICROECONOMICO, SI EVIDENZIA LA POSSIBILITÀ DI: DISPORRE E IMPIEGARE CAPITALI A COSTO ZERO, DERIVANTI DA EVASIONE O DA RICICLAGGIO DI PROVENTI ILLECITI, CON CONSEGUENTE INDEBITO VANTAGGIO COMPETITIVO, IN QUANTO NON CONNESSO ALLE REALI CAPACITÀ IMPRENDITORIALI; INVESTIRE I CAPITALI SPORCHI, PRECEDENTEMENTE AFFLUITI NELLE CASSE DELLE SOCIETÀ MEDIANTE L ALTERAZIONE DELLE SCRITTURE CONTABILI, DIRETTAMENTE NELL ACQUISTO DI MATERIE PRIME O IN ALTRI FATTORI DELLA PRODUZIONE, ALIMENTANDO ULTERIORMENTE IL CIRCUITO DEL NERO ; RICORRERE ALLE CONDOTTE EVASIVE PER COPRIRE L IMMISSIONE DI PROVENTI DA REATO NEL CIRCUITO ECONOMICO CONSENTENDO, NEL CONTEMPO, DI CONSEGUIRE ULTERIORI VANTAGGI SUL PIANO DEL PAGAMENTO DELLE IMPOSTE.

9 UN IPOTESI PLAUSIBILE: I REATI TRIBUTARI COME PRESUPPOSTO DEL DELITTO DI RICICLAGGIO LA CONFIGURABILITÀ DEL RICICLAGGIO DA EVASIONE FISCALE PRIMA UNA PRIMA CORRENTE DI PENSIERO SOSTENEVA UNA INCONCILIABILITÀ TRA I DELITTI TRIBUTARI ED IL REATO DI RICICLAGGIO IN QUANTO IL RISPARMIO FISCALE, ANCORCHÉ INDEBITO, NON CONFIGURAVA UN PROVENTO, AVENDO IL LEGISLATORE INTESO CIRCOSCRIVERE IL NOVERO DEI REATI-FONTE ALLE SOLE IPOTESI CAPACI DI DETERMINARE UN ACCRESCIMENTO PATRIMONIALE AUTONOMAMENTE INDIVIDUABILE. DOPO SECONDO L ORIENTAMENTO ORMAI DOMINANTE IL CONCETTO DI PROVENIENZA VA INTERPRETATO IN SENSO AMPIO, TALE DA CONFIGURARE IL RICICLAGGIO ANCHE QUALORA I BENI NON ABBIANO UNA DIRETTA PROVENIENZA MATERIALE DAL DELITTO-PRESUPPOSTO.

10 UN IPOTESI PLAUSIBILE: I REATI TRIBUTARI COME PRESUPPOSTO DEL DELITTO DI RICICLAGGIO AL RIGUARDO, SI POSSONO RICHIAMARE: LE ISTRUZIONI OPERATIVE PER L INDIVIDUAZIONE DI OPERAZIONI SOSPETTE EMANATE DALLA BANCA D ITALIA NEL 2001, OVE SI AFFERMA CHE I REATI TRIBUTARI RIENTRANO TRA QUELLI PRESUPPOSTO DELLE CONDOTTE DI RICICLAGGIO; IL PARERE FORMULATO NEL 2006 DALL ALLORA UFFICIO ITALIANO CAMBI, CHE HA PRECISATO CHE LE FATTISPECIE DI CUI AGLI ARTT. 2, 3 E 4 DEL D.L.VO N. 74 DEL 2000 RIENTRANO TRA QUELLE SUSCETTIBILI DI DETERMINARE IPOTESI DI RICICLAGGIO E, QUINDI, DI GENERARE SEGNALAZIONI DI OPERAZIONI SOSPETTE.

11 REATI TRIBUTARI COME PRESUPPOSTO DEL DELITTO DI RICICLAGGIO PER COMPRENDERE LA RILEVANZA DEL FENOMENO, SI CONSIDERI CHE LA GUARDIA DI FINANZA, NEL 2014, HA CONCLUSO PIÙ DI 700 DELEGHE D INDAGINE PERVENUTE DALLA MAGISTRATURA IN MATERIA DI RICICLAGGIO, AL CUI ESITO SONO STATI COMPLESSIVAMENTE SCOPERTI QUASI 3 MILIARDI DI EURO OGGETTO DI RIPULITURA, DI CUI CIRCA 40% PROVENIENTE DA FATTI DI EVASIONE FISCALE.

12 STRUMENTI NORMATIVI PER IL CONTRASTO ALL EVASIONE FISCALE, AL RICICLAGGIO E ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA TALE CONSAPEVOLEZZA È ALLA BASE DELLE SCELTE OPERATE NELL ULTIMO VENTENNIO DAL LEGISLATORE ITALIANO. SI PENSI: ALL ARCHIVIO DEI RAPPORTI FINANZIARI, CONCEPITO PER FINALITÀ FISCALI MA UTILIZZATO, OGGI, ANCHE PER IL CONTRASTO AL RICICLAGGIO E ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA; ALLE DISPOSIZIONI CHE LIMITANO LA CIRCOLAZIONE DEL DENARO CONTANTE O L USO DI TITOLI DI CREDITO AL PORTATORE.

13 STRUMENTI NORMATIVI PER IL CONTRASTO ALL EVASIONE FISCALE E AL RICICLAGGIO NELLA STESSA DIREZIONE SI MUOVONO: LE PREVISIONI DEL D.L.VO 195/2008 CHE HA INTRODOTTO UN SISTEMA DI SORVEGLIANZA SUI MOVIMENTI DI CONTANTE IN ENTRATA O IN USCITA DALL UNIONE EUROPEA D IMPORTO PARI O SUPERIORE A EURO; IL RAFFORZAMENTO DELLE MISURE PATRIMONIALI DI CONTRASTO ALLE FONTI DI FINANZIAMENTO DELLA CRIMINALITÀ ECONOMICA E ORGANIZZATA, MEDIANTE ESTENSIONE DELLA CONFISCA PER EQUIVALENTE ANCHE AI REATI TRIBUTARI E DELLA CONFISCA ANTIMAFIA ANCHE PER I SOGGETTI SOCIALMENTE O FISCALMENTE PERICOLOSI;

14 STRUMENTI NORMATIVI PER IL CONTRASTO ALL EVASIONE FISCALE E AL RICICLAGGIO LA LEGGE 97/2013 SECONDO CUI L AGENZIA ENTRATE E LA GDF POSSONO RICHIEDERE: AGLI INTERMEDIARI FINANZIARI DI COMUNICARE I DATI RELATIVI A OPERAZIONI, ANCHE FRAZIONATE, FINO A EURO INTERCORSE CON L ESTERO, ANCHE PER MASSE DI CONTRIBUENTI E CON RIFERIMENTO AD UNO SPECIFICO PERIODO TEMPORALE; A TUTTI I SOGGETTI OBBLIGATI ALLA COLLABORAZIONE ATTIVA AI FINI ANTIRICICLAGGIO, I DATI RELATIVI AI TITOLARI EFFETTIVI DI SPECIFICHE TRANSAZIONI CON L ESTERO O DI RAPPORTI AD ESSE COLLEGATE.

15 LA VOLUNTARY DISCLOSURE E IL NUOVO REATO DI AUTORICICLAGGIO ULTERIORE CONFERMA NORMATIVA DELLA CONNESSIONE TRA EVASIONE FISCALE E RICICLAGGIO DEI PROVENTI ILLECITI SI RINVIENE NELLA DISCIPLINA DELLA C.D. COLLABORAZIONE VOLONTARIA (VOLUNTARY DISCLOSURE), CHE CONSENTE AI CONTRIBUENTI DI REGOLARIZZARE LE VIOLAZIONI ALLE DISPOSIZIONI SUL MONITORAGGIO FISCALE E ALLA NORMATIVA TRIBUTARIA, PREVEDENDO BENEFICI SOTTO IL PROFILO SANZIONATORIO, TRA CUI LA NON PUNIBILITÀ DEL REATO DI RICICLAGGIO.

16 LA VOLUNTARY DISCLOSURE E IL NUOVO REATO DI AUTORICICLAGGIO IL REATO DI AUTORICICLAGGIO: PUNISCE CHI AVENDO COMMESSO O CONCORSO A COMMETTERE UN DELITTO NON COLPOSO, IMPIEGA, SOSTITUISCE, TRASFERISCE IN ATTIVITÀ ECONOMICHE, FINANZIARIE, IMPRENDITORIALI O SPECULATIVE, IL DENARO, I BENI O LE ALTRE UTILITÀ PROVENIENTI DALLA COMMISSIONE DI TALE ILLECITO, IN MODO DA OSTACOLARE CONCRETAMENTE L IDENTIFICAZIONE DELLA LORO PROVENIENZA DELITTUOSA ; CONSENTE IL SEQUESTRO PER EQUIVALENTE FINALIZZATO ALLA SUCCESSIVA CONFISCA DEI BENI DI CUI IL REO HA LA DISPONIBILITÀ FINO A CONCORRENZA DEI VALORI DEI CAPITALI COSTITUENTI IL PRODOTTO DEL REATO.

17 LA VOLUNTARY DISCLOSURE E IL NUOVO REATO DI AUTORICICLAGGIO IL NUOVO REATO CONSENTE ALLA POLIZIA GIUDIZIARIA E MAGISTRATURA, DI INDAGARE SULLE CONDOTTE EVASIVE, ANCHE RICORRENDO A STRUMENTI PARTICOLARMENTE INCISIVI COME LE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE E TELEMATICHE, LE CUI RISULTANZE POSSONO ESSERE UTILIZZATE, SU AUTORIZZAZIONE DELL AUTORITÀ PROCEDENTE, ANCHE PER FINALITÀ FISCALI.

18 LA VOLUNTARY DISCLOSURE E IL NUOVO REATO DI AUTORICICLAGGIO LA NUOVA PREVISIONE È STATA GIÀ AMPIAMENTE APPLICATA DAI REPARTI DELLA GUARDIA DI FINANZA NEL 2015 SONO STATE GIÀ CONCLUSE MOLTEPLICI INDAGINI IN MATERIA DI AUTORICICLAGGIO.

19 CONCLUSIONI UN RUOLO DI CATALIZZATORE DELLE CONDOTTE DI RICICLAGGIO È SVOLTO DAI PAESI CON LEGISLAZIONI FISCALI, SOCIETARIE E FINANZIARIE POCO TRASPARENTI. DI QUI LA NECESSITÀ DI INTENSIFICARE LA LOTTA AL RICICLAGGIO, ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E ALLE FORME PIÙ GRAVI DI EVASIONE FISCALE IN MODO UNITARIO A LIVELLO GLOBALE, CON STRUMENTI NORMATIVI OMOGENEI E CONDIVISI.

20 CONCLUSIONI INIZIATIVE DEL GRUPPO D AZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALE DI PARIGI A FAVORE DI UNA OMOGENEIZZAZIONE DELLE NORMATIVE NAZIONALI. LA DIRETTIVA COMUNITARIA DEL 2011 RELATIVA ALLA COOPERAZIONE AMMINISTRATIVA NEL SETTORE FISCALE, OLTRE A PREVEDERE LO SCAMBIO AUTOMATICO E OBBLIGATORIO DI INFORMAZIONI PER TALUNE TIPOLOGIE DI REDDITO SANCISCE LA POSSIBILITÀ DI UTILIZZARE I DATI TRASMESSI NELL AMBITO DELLA MUTUA ASSISTENZA AMMINISTRATIVA ANCHE IN ALTRI PROCEDIMENTI, COMPRESI QUELLI GIUDIZIARI. ACCORDI STIPULATI DALL ITALIA CON SVIZZERA, LIECHTENSTEIN, PRINCIPATO DI MONACO E STATO DEL VATICANO, SPINTI DALLA NUOVA NORMATIVA SULLA VOLUNTARY DISCLOSURE.

21 Grazie per l attenzione