A RUOTA LIBERA. VERSO UNA RETE CICLABLE NAZIONALE

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1 A RUOTA LIBERA. VERSO UNA RETE CICLABLE NAZIONALE MAURIZIO COPPO COORDINATORE DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE E RESPONSABILE DELLA SEGRETERIA TECNICA DELLA CONSULTA NAZIONALE SULLA SICUREZZA STRADALE

2 Tavola 2 LA QUOTA DI VITTIME A CARICO DI PEDONI E CICLISTI. IL QUADRO EUROPEO 24% 22% 20% 18% 16% 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% United Kingdom Ireland PEDESTRIAN AND CYCLIST KILLED OUT OF TOTAL. EUROPEAN UNION 15 (2003) Portugal Finland Spain Austria UE 15 Pedestrian Luxemburg Italy Germany Denmark Cyclist Sweden France Netherlands Belgium Greece

3 Tavola 3 LA QUOTA DI SPOSTAMENTI A PIEDI E IN BICICLETTA. IL QUADRO EUROPEO 10% 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% 0% Nederland Danmark Deutschland Belgie Ireland Sweden Finland Austria UE Greece Italia Espana United Kingdom Portugal France Luxembourg PASSEGGERI/KM SPOSTAMENTI DI PEDONI E CICLISTI SU TOTALE IN BICICLETTA A PIEDI IN BICICLETTA, MEDIA UE IN BICICLETTA E A PIEDI, MEDIA UE

4 Portugal Espana Ireland Danmark Austria United Kingdom Belgie Italia France Deutschland Finland Sweden Nederland Tavola 4 MORTI PER MILIARDO DI PASSEGGERI/Km. CONFRONTO TRA I PAESI UE CICLISTI PEDONI MORTI / PKm (B) Finland Belgie United Kingdom Deutschland Sweden Nederland Ireland Danmark Portugal Espana France Austria Italia MORTI / PKm (B)

5 Tavola 5 RAPPORTO TRA RISCHIO E DIFFUSIONE. CONFRONTO TRA I PAESI UE MOBILITÀ CICLISTICA E MORTALITÀ I PAESI DOVE GLI SPOSTAMENTI IN BICICLETTA SONO PIÙ DIFFUSI E CONSISTENTI RIESCONO AD ASSICURARE LIVELLI DI SICUREZZA NETTAMENTE PIÙ ELEVATI DELLA MEDIA. IN OLANDA E IN DANIMARCA IL RISCHIO DI MORTALITÀ PER VOLUME DI SPOSTAMENTO É CIRCA: 3 VOLTE PIÙ BASSO CHE IN ITALIA 10 VOLTE PIÙ BASSO CHE IN SPAGNA E PORTOGALLO Morti per miliardo di passeggeri km P ES FR UK AU ITALIA U E IRL FIN B S D NL DK Passeggeri km per abitante

6 Tavola 6 VITTIME A CARICO DI PEDONI E CICLISTI. ITALIA PEDONI: MORTI ,6% FERITI ,8% COSTO SOCIALE M ,5% QUOTA SU TOT CICLISTI: MORTI 296 5,3% FERITI ,7% COSTO SOCIALE M ,1% PEDONI E CICLISTI: MORTI ,9% FERITI ,4% COSTO SOCIALE M ,6%

7 Tavola 7 I MIGLIORAMENTI DI SICUREZZA STRADALE NELL ULTIMO BIENNIO

8 Tavola 8 GLI EFFETTI DELLA RIFORMA DEL CODICE DELLA STRADA SULLE VITTIME DEGLI INCIDENTI STRADALI MORTI. ITALIA PRIMA DOPO FERITI. ITALIA PRIMA DOPO Anno 2001 Anno 2002 Anno 2003 Anno 2004 PRIMI SEMESTRI SECONDI SEMESTRI Anno 2001 Anno 2002 Anno 2003 Anno 2004 PRIMI SEMESTRI SECONDI SEMESTRI

9 L ACCELERAZIONE DELL ULTIMO BIENNIO Tavola 9

10 Tavola 10 L ACCELERAZIONE DELL ULTIMO BIENNIO RIDUZIONE MEDIA ANNUA NEL PERIODO : MORTI -2,5% RIDUZIONE MEDIA ANNUA NEL BIENNIO : MORTI -6,1% ALCUNI PAESI TRIPLICANO IL TASSO DI RIDUZIONE DEI MORTI PER INCIDENTI STRADALI: PORTOGALLO, - 16% FRANCIA, - 15% ESTONIA - 12% LUSSEMBURGO, -11% DANIMARCA E MALTA, - 10% OLANDA, ITALIA E NORVEGIA, - 9%

11 Tavola 11 L IMPATTO DELLA VELOCITA SU PEDONI E CICLISTI PER FAVORIRE LA MOBILITA PEDONALE E CICLISTICA E MIGLIORARNE I LIVELLI DI SICUREZZA OCCORRE CREARE ZONE A PRIORITÀ PEDONALE/CICLISTICA E CON LIMITE A 30 KMh. VELOCITÀ RISCHIO DI MORTE 30 Km/h 5% - 15% 50 Km/h 40% - 80% 70 Km/h 95% - CERTEZZA ESISTE ANCHE UN'ULTERIORE LINEA DI AZIONE, MA SI TROVA FUORI DALLA PORTATA DELLE NORMATIVE REGIONALI E NAZIONALI: LA REGOLAMENTAZIONE DEGLI AUTOVEICOLI PER QUANTO RIGUARDA LE CARATTERISTICHE DI ASSORBIMENTO DELL'ENERGIA DELL'IMPATTO CON PEDONI E CICLISTI. Percent Collision speed km/h Teichgräber, 1983 Ashton, 1982 Waltz et al., 1983

12 IL QUADRO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE E LE AZIONI DEL PNSS Tavola 12 LA VULNERABILITA PER TIPO DI SPOSTAMENTO MORTI / SPOSTAMENTI 10, FERITI / SPOSTAMENTI 1409, COSTO SOCIALE / SPOSTAMENTI 117, MOTO E COCLOM. 3,7 AUTOVETTURE 3,1 PEDONI E BICI 0,2 MEZZI PUBBL MOTO E COCLOM ,7 AUTOVETTURE PEDONI E BICI 11,6 MEZZI PUBBL MOTO E COCLOM. 18,7 17,5 AUTOVETTURE PEDONI E BICI 1,1 MEZZI PUBBL.

13 Tavola 13 LA REGIONE LOMBARDIA E LA PROVINCIA DI LODI

14 Tavola 14 LOMBARDIA E PROVINCIA DI LODI. DANNO SOCIALE DA INCIDENTI STRADALI PER TIPO DI STRADA 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% COMPOSIZIONE DEL DANNO SOCIALE PERTIPO DI STRADA 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% LODI MANTOVA CREMONA PAVIA SONDRIO BRESCIA BERGAMO LECCO COMO VARESE MILANO PROVINCIALI IN AREA URBANA STATALI IN AREA URBANA VIABILITA' URBANA COMUNALI EXTRAURBANE PROVINCIALI EXTRAURBANE STATALI EXTRAURBANE AUTOSTRADE

15 Tavola 15 LOMBARDIA E PROVINCIA DI LODI. DANNO SOCIALE DA INCIDENTI STRADALI PER MODO DI SPOSTAMENTO 100% DANNO SOCIALE PER MODALITA' DI SPOSTAMENTO 80% 60% 40% 20% 0% LODI MANTOVA PAVIA BRESCIA CREMONA SONDRIO BERGAMO VARESE COMO MILANO LECCO LOMBARDIA Autovettura Pedoni e velocipedi Altri Ciclomotori e motocicli Veicolo merci

16 Tavola 16 LOMBARDIA E PROVINCIA DI LODI. LA VARIAZIONE TERRITORIALE DEGLI INDICI DI VULNERABILITA MORTI PER SPOSTAMENTI PEDONI E BICI MOTO E CICLOMOT. AUTOVETTURE MEZZI PUBBLICI TOTALE BERGAMO 4,6 5,5 3,4 0,8 3,5 BRESCIA 3,6 16,5 4,6 0,5 4,6 COMO 5,4 10,4 2,0 0,3 2,5 CREMONA 2,8 24,7 5,2 0,4 4,9 LECCO 4,7 16,4 2,2 0,7 2,9 LODI 2,2 23,2 6,5 0,5 5,4 MANTOVA 2,3 17,0 6,5 0 5,8 MILANO 3,5 7,3 1,9 0,1 1,9 PAVIA 3,7 15,8 5,2 0,2 4,9 SONDRIO 5,5 29,3 5,3 0 5,9 VARESE 4,4 9,0 2,1 0,4 2,4 LOMBARDIA 3,7 10,1 3,1 0,2 3,0

17 Tavola 17 LOMBARDIA E PROVINCIA DI LODI. RAPPORTO TRA RISCHIO E VULNERABILITA RISCHIO E VULNERABILITA' ESISTE UNA STRETTA E DIRETTA CORRELAZIONE TRA LIVELLO DI RISCHIO (VITTIME PER POPOLAZIONE) E LIVELLO DI VULNERABILITÀ (VITTIME PER SPOSTAMENTO) QUESTA CIRCOSTANZA DERIVA DALLA NOTEVOLE OMOGENEITÀ TERRITORIALE DEL NUMERO DI SPOSTAMENTI PROCAPITE (COSTANZA DI ESPOSIZIONE AL RISCHIO) RISPETTO ALLA ELEVATA VARIAZIONE TERRITORIALE DEI FATTORI DI RISCHIO RISCHIO (COSTO SOCIALE PROCAPITE) COMO VARESEBRESCIA LECCO BERGAMO LODI LOMBARDIA MILANO CREMONASONDRIO MANTOVA PAVIA VULNERABILITA' (COSTO SOCIALE ANNUO PER SPOSTAMENTO MEDIO)

18 NUMERO DI VITTIME E LIVELLO DI RISCHIO. MORTI Tavola 18

19 NUMERO DI VITTIME E LIVELLO DI RISCHIO. FERITI Tavola 19

20 Tavola 20 LE INDICAZIONE DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE SULLA SICUREZZA DI PEDONI E CICLISTI

21 Tavola 21 LE INDICAZIONI DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE LE PREMESSE IL PNSS PONE LE MISURE A FAVORE DELLA SICUREZZA STRADALE DI PEDONI E CICLISTI TRA LE AZIONI DI PRIMO LIVELLO NEL PUNTO IL PNSS EVIDENZIA COME LA TENDENZA ALLA CRESCITA DEL NUMERO DELLE VITTIME A CARICO DI PEDONI E DI CICLISTI RICHIEDA MISURE PARTICOLARMENTE INTENSE VIENE INDICATO COME L AMPIA PRESENZA DI GIOVANISSIMI (13% DEL TOTALE ) E DI ANZIANI (53% DEL TOTALE) TRA I CICLISTI RENDA QUESTA COMPONENTE DI MOBILITA PARTICOLARMENTE CRITICA

22 Tavola 22 LE INDICAZIONI DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE LE AZIONI FORMAZIONE DI SEDI VIARIE RISERVATE (ANCHE NELLA LINEA DI AZIONE RELATIVA A ZONE URBANE AD ELEVATA INCIDENTALITA, 2.2) RIORGANIZZAZIONE URBANA CREAZIONE DI ZONE A 30 Km/h AMPLIAMENTO DEGLI SPAZI RISERVATI ESCLUSIVAMENTE A PEDONI E CICLISTI RIDUZIONE DI INTERFERENZE E CONFLITTI COL TRAFFICO MOTORIZZATO (PER MAGGIORE VULNERABILITA E PER ELEVATA QUOTA PEDONI E CICLISTI MOLTO GIOVANI E MOLTO ANZIANI) CAMPAGNE DI INFORMAZIONE PER PEDONI E CICLISTI E PER CONDUCENTI DI VEICOLI A MOTORE (COME TRATTARE PEDONI E CICLISTI) FAVORIRE / CONDIZIONARE COMPORTAMENTI SICURI DA PARTE DEI CONDUCENTI DI VEICOLI A MOTORE NELLE AREE AD ALTO VOLUME DI TRAFFICO NON MOTORIZZATO PROMOZIONE DELL USO DEL CASCO E DI DISPOSITIVI CHE AUMENTINO LA VISIBILITA (PER I CICLISTI) PROMOZIONE DI ACCORDI VOLONTARI CON LE CASE PRODUTTRICI DI BICICLETTE ACCORDI CON ASSOCIAZIONI DI CICLISTI PER AZIONI DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE

23 Francia Irlanda Italia Finlandia Svezia Regno Unito Polonia USA (NHTSA) Scozia Londra Suffolk Gloucester Tavola 23 IN ITALIA LA SPESA PER SICUREZZA STRADALE E E DA 1/7 A 1/10 DELLA SPESA EFFETTUATA DA ALTRI PAESI EUROPEI SPESA PROCAPITE SPESA PER VITTIMA (MORTI) SPESA PER VITTIMA (FERITI) PREVISTA DAL PIANO ATTUALE /Pop Francia Irlanda Italia Finlandia Svezia Regno Unito Polonia USA (NHTSA) Scozia Londra Suffolk Gloucester Francia Irlanda Italia Finlandia Svezia Regno Unito Polonia USA (NHTSA) Scozia Londra Suffolk Gloucester /M /F PREVISTA DAL PIANO ATTUALE PREVISTA DAL PIANO ATTUALE

24 Tavola 24 INVESTIMENTI E MINORI COSTI. EVOLUZIONE COMPLESSIVA COSTI - BENEFICI EVOLUZIONE COMPLESSIVA (Cumulata ) MILIONI DI EURO (costant FABBISOGNO TOTALE (CUMULATA ) RIDUZIONE COMPLESSIVA COSTI SOCIALI ( ) SALDO COMPLESSIVO ( )

25 Tavola 25 LA PROGRESSIONE ECONOMICO FINANZIARIA DEL PIANO INCENTIVI PER INVEST. LOCALI FINANZA LOCALE INVEST. LOCALI IN TOTALE INVESTIM. NAZIONALI DA PARTENARIATO TOTALE TOTALE

26 IL FENOMENO VISION ZERO

27 LA SVEZIA E VISION ZERO EVOLUZIONE DEL TASSO DI MORTALITA' MORTI PER ABITANTI , TM = , TM = Italia Unione Europea Svezia Trend UE Trend IT Trend Svezia PRIMA FORMULAZIONE DI VISION ZERO, DOPO UN PERIODO DI 7 ANNI CHE HA CONDOTTO AL DIMEZZAMENTO DELLE VITTIME

28 VISION ZERO: VALORE ETICO O STRATEGIA? 1967, VIENE ISTITUITO IL NSRSO (UFFICIO NAZIONALE SVEDESE DELLA SICUREZZA STRADALE) 1993, IL NSRSO VIENE SOSTITUITO DALLA NSRA (AMMINISTRAZIONE NAZIONALE SVEDESE DELLE STRADE) 1994, PRIMO PROGRAMMA NAZIONALE PER LA SICUREZZA STRADALE 1996, GOVERNMENT BILL n.137 (LA PREMESSA DI VISION ZERO) 1997, NEL MESE DI MAGGIO IL MINISTERO DEI TRASPORTI DEFINISCE OBIETTIVI E CONTENUTI DI VISION ZERO 1997, NEL MESE DI OTTOBRE VIENE ADOTTATA LA RISOLUZIONE GOVERNATIVA SU VISION ZERO CARATTERISTICHE DI BASE A) 16 MISURE DI BASE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA DI STRADE E CITTADINI B) ACCORDI CON LE MUNICIPALITA C) PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO D) PROGRAMMAZIONE DEDICATA OBIETTIVO: ZERO MORTI PER INCIDENTI STRADALI RISULTATI: DAL 1998 AL 2004 IL NUMERO DI MORTI PER INCIDENTI STRADALI E E RIMASTO STABILE

29 LA DIFFUSIONE DI VISION ZERO IN ALTRI PAESI 1. FANNO ESPLICITO RIFERIMENTO A VISION ZERO NELLA PROGRAMMAZIONE O NELLA POLITICA DI SICUREZZA STRADALE: 1. SVEZIA 2. SVIZZERA 3. NORVEGIA 2. SI ISPIRANO AI PRINCIPI E AI CONTENUTI DI VISION ZERO 1. DANIMARCA 2. TURCHIA 3. ADATTANO GLI OBIETTIVI DI VISION ZERO ALLA PROPRIA REALTA : 1. ESTONIA (VISION 100) 2. AUSTRALIA (- 40%) 3. ALTRI

30 VISION ZERO NELL ACCEZIONE SVIZZERA TASSI DI MORTALITA' CONFRONTO ITALIA-SVIZZERA EVOLUZIONE E OBIETTIVO UE (-50%) MORTALITA'. ITALIA-SVIZZERA-UE MORTI PER AB MORTI PER AB SVIZZERA ITALIA UE TREND SVIZZERA TREND ITALIA TREND UE SVIZZERA ITALIA Ob. CH Ob. IT UE Ob. UE TREND SVIZZERA TREND ITALIA TREND UE

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