Il referto strutturato La prostata

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1 Dipartimento Integrato Interaziendale Diagnostica per Immagini Direttore: Prof. Pietro Torricelli Il referto strutturato La prostata Pietro Torricelli

2 Referto strutturato o multimediale Documento informatico nel quale vengono codificate e strutturate le varie parti del referto, corredato dalle immagini più significative tramite collegamenti in formato standard fruibile dai sistemi informatici sanitari Schiavon F, Berletti La comunicazione radiologica. Springer Ed., Milano 2009

3 Dipartimento Integrato Interaziendale Diagnostica per Immagini Direttore: Prof. Pietro Torricelli Referto strutturato: requisiti tecnologici Immagini digitali in formati standard (DICOM) Referto digitale (DL n. 82/2005) RIS-PACS

4 Referto strutturato: componenti essenziali A) PAZIENTE Dati anagrafici Anamnesi significativa Indagini bioumorali Quesiti clinico B) ESAME Indagine eseguita Dati tecnici Dati di esposizione Dati m.d.c. C) REFERTO Descrizione reperti significativi con riferimento ad immagini Conclusioni diagnostiche Suggerimenti Codifica patologia (es: ACR) TEMPLATES

5 Dipartimento Integrato Interaziendale Diagnostica per Immagini Direttore: Prof. Pietro Torricelli Referto strutturato: miglioramenti attesi Standardizzazione del referto Completezza delle informazioni Integrazione con immagini Riproducibilità Comparabilità Sinteticità delle informazioni Conclusione diagnostica Indicazioni per iter diagnostico Maggiore integrazione con percorsi clinici

6 Dipartimento Integrato Interaziendale Diagnostica per Immagini Direttore: Prof. Pietro Torricelli Referto strutturato - Prostata Condizioni favorenti Disponibilità di linee guida autorevoli e condivise Standardizzazione delle modalità di esecuzione Standardizzazione della semeiotica RM Standardizzazione della refertazione Parziale disponibilità di «template» Univocità della conclusione diagnostica Chiara ricaduta sull iter diagnostico Rilevante ricaduta sulle scelte terapeutiche

7 Dipartimento Integrato Interaziendale Diagnostica per Immagini Direttore: Prof. Pietro Torricelli Referto strutturato - Prostata Condizioni favorenti Disponibilità di linee guida autorevoli e condivise Standardizzazione delle modalità di esecuzione Standardizzazione della semeiotica RM Standardizzazione della refertazione Parziale disponibilità di «template» Univocità della conclusione diagnostica Chiara ricaduta sull iter diagnostico Rilevante ricaduta sulle scelte terapeutiche

8 Dipartimento Integrato Interaziendale Diagnostica per Immagini Direttore: Prof. Pietro Torricelli Referto strutturato - Prostata Condizioni favorenti Disponibilità di linee guida autorevoli e condivise Standardizzazione delle modalità di esecuzione Standardizzazione della semeiotica RM Standardizzazione della refertazione Parziale disponibilità di «template» Univocità della conclusione diagnostica Chiara ricaduta sull iter diagnostico Rilevante ricaduta sulle scelte terapeutiche «A combination of high-resolution T2-weighted images in three planes, and at least two functional MRI techniques: a) Diffusion weighted imaging (DWI) b) Dynamic contrast enhanced MRI (DCE-MRI)

9 Dipartimento Integrato Interaziendale Diagnostica per Immagini Direttore: Prof. Pietro Torricelli Referto strutturato - Prostata Condizioni favorenti Disponibilità di linee guida autorevoli e condivise Standardizzazione delle modalità di esecuzione Standardizzazione della semeiotica RM Standardizzazione della refertazione Parziale disponibilità di «template» Univocità della conclusione diagnostica Chiara ricaduta sull iter diagnostico Rilevante ricaduta sulle scelte terapeutiche

10 Dipartimento Integrato Interaziendale Diagnostica per Immagini Direttore: Prof. Pietro Torricelli Punteggio T2w della zona periferica 1 uniforme alta intensità di segnale (normale) 2 aree lineari o cuneiformi ipointense, o diffusa lieve ipointensità, generalmente non ben demarcate 3 Focalità moderatamente ipointense, eterogenee o non circoscritte, rotondeggianti Altre caratteristiche di segnale non qualificabili nelle categorie 2, 4 o 5 4 Area focale o massa di basso segnale, omogenea, ben distinta, confinata alla prostata, < 1,5 cm nella massima dimensione 5 La stessa del punto 4 ma > 1,5 cm oppure chiara estensione extracapsulare o comportamento invasivo.

11 PIRADS scoring system Punteggio T2w della zona transizionale 1 Omogenea intermedia intensità di segnale (normale) 2 Noduli circoscritti ipointensi o eterogenei (IPB) 3 Aree di segnale eterogeneo con margini sfumati o aree con caratteristiche di segnale non presenti in categoria 2, 4 o 5 4 Area lenticolare o non circoscritta, omogenea, moderatamente ipointensa, < 1,5 cm nella massima dimensione 5 La stessa del punto 4 ma > 1,5 cm oppure chiara estensione extracapsulare o comportamento invasivo.

12 PIRADS scoring system Punteggio b 800 ADC DWI della zona periferica e transizionale 1 nessuna alterazione dell ADC e in DWI con valori di b elevati 2 Indistinte ipointensità all ADC 3 Focali lievi o moderate ipointensità all ADC e isointensità o lieve iperintensità in DWI con valori di b elevati 4 Area focale fortemente ipointensa all ADC e marcatamente iperintensa in DWI con valori di b elevati 5 La stessa del punto 4 ma > 1,5 cm oppure chiara estensione extracapsulare o comportamento invasivo.

13 PIRADS assessment for DCE

14 Referto strutturato - Prostata Condizioni favorenti Disponibilità di linee guida autorevoli e condivise Standardizzazione delle modalità di esecuzione Standardizzazione della semeiotica RM Standardizzazione della refertazione Parziale disponibilità di «template» Univocità della conclusione diagnostica Chiara ricaduta sull iter diagnostico Rilevante ricaduta sulle scelte terapeutiche PIRADS scoring system (Prostate Imaging Reporting and Data System) Lo scopo è quello di: Indicare dei criteri al fine di omogeneizzare e standardizzare il lessico e l interpretazione delle immagini RM tra i vari centri diagnostici Riuscire a caratterizzare la lesione prostatica quantificando la probabilità che si tratti di «clinically significant cancer»

15 Referto strutturato - Prostata Condizioni favorenti Disponibilità di linee guida autorevoli e condivise Standardizzazione delle modalità di esecuzione Standardizzazione della semeiotica RM Standardizzazione della refertazione Parziale disponibilità di «template» Univocità della conclusione diagnostica Chiara ricaduta sull iter diagnostico Rilevante ricaduta sulle scelte terapeutiche

16 Referto strutturato - Prostata Condizioni favorenti Disponibilità di linee guida autorevoli e condivise Standardizzazione delle modalità di esecuzione Standardizzazione della semeiotica RM Standardizzazione della refertazione Parziale disponibilità di «template» Univocità della conclusione diagnostica Chiara ricaduta sull iter diagnostico Rilevante ricaduta sulle scelte terapeutiche

17 Referto strutturato - Prostata Condizioni favorenti Disponibilità di linee guida autorevoli e condivise Standardizzazione delle modalità di esecuzione Standardizzazione della semeiotica RM Standardizzazione della refertazione Parziale disponibilità di «template» Univocità della conclusione diagnostica Chiara ricaduta sull iter diagnostico Rilevante ricaduta sulle scelte terapeutiche PIRADS SCORE PIRADS 1-2: NO BIOPSY!? PIRADS 3: BIOPSY? PIRADS 4-5: BIOPSY!

18 Referto strutturato - Prostata Condizioni favorenti Disponibilità di linee guida autorevoli e condivise Standardizzazione delle modalità di esecuzione Standardizzazione della semeiotica RM Standardizzazione della refertazione Parziale disponibilità di «template» Univocità della conclusione diagnostica Chiara ricaduta sull iter diagnostico Rilevante ricaduta sulle scelte terapeutiche PIRADS ECE SCORE PIRADS 1-2: RADICAL PROSTATECTOMY! PIRADS 3: RADICAL PROSTATECTOMY? PIRADS 4-5: NO RADICAL PROSTATECTOMY

19 PIRADS scoring system

20 PIRADS scoring system

21 PIRADS scoring system TZ score 4 Area lenticolare o non circoscritta, omogenea, moderatamente ipointensa, < 1,5 cm nella massima dimensione

22 PIRADS scoring system

23 PIRADS scoring system

24 Dipartimento Integrato Interaziendale Diagnostica per Immagini Direttore: Prof. Pietro Torricelli Referto strutturato - Prostata DATI PAZIENTE Anagrafici. Peso. Familiarità Anamnesi : SI NO PSA ER PSA TOT/FREE + - PREC. RM PREC. BIOPSIE SI SI NO NO REFERTO BIOPSIA.. QUESITO CLINICO..

25 Dipartimento Integrato Interaziendale Diagnostica per Immagini Direttore: Prof. Pietro Torricelli Referto strutturato - Prostata DATI ESAME Apparecchiatura 1,5 T 3 T Sequenze eseguite: MORFOLOGICHE AX SAG COR T2W DWI SI NO MAX B VALUE ADC SI NO DCE SI NO MdC..

26 Dipartimento Integrato Interaziendale Diagnostica per Immagini Direttore: Prof. Pietro Torricelli Referto strutturato - Prostata REFERTO Volume prostatico... Volume zona centrale... SEDE DIM VOL PIRADS Lesione focale 1 Lesione focale 2 Lesione focale 3 Immagini di riferimento Conclusione. Suggerimenti.... COD ACR... Cortesia Prof. Scialpi, Perugia

27 Referto strutturato - Prostata D.Regge, SIRM Cardello, Roma 2014

28 Dipartimento Integrato Interaziendale Diagnostica per Immagini Direttore: Prof. Pietro Torricelli Referto strutturato - Prostata CONCLUSIONI Il referto strutturato può rappresentare un opportunità per accentuare il ruolo clinico che la radiologia deve sempre più proporsi con particolare riguardo ai percorsi multidisciplinari Le modificazioni delle consolidate prassi di refertazione tradizionale possono sostituire un ostacolo alla sua diffusione routinaria L evoluzione della tecnologia informatica e delle competenze informatiche delle nuove leve radiologiche faranno probabilmente da volano alla sua progressiva implementazione

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