Contenuti e generalità del Piano delle Regole

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2 Contenuti e generalità del Piano delle Regole Il Piano delle Regole è definito nella nuova legge regionale 12/2005 e dalle modalità per la pianificazione comunale emanate ai sensi dell art. 7 quale strumento di controllo della qualità urbana e territoriale. La dimensione qualitativa è quindi centrale e determinante per la stesura e per l articolazione del piano delle regole. Solo le aree di trasformazione non sono disciplinate all interno del piano delle regole. Tutto il resto, spazio costruito e spazio di relazione trova posto all interno del Piano delle Regole che riveste quindi una grandissima importanza proprio nel definire il sistema di regole e di qualità della città. Il Piano delle Regole del comune di Grezzago riguarda sia lo spazio costruito che lo spazio aperto, e contiene innanzitutto il recepimento delle previsioni sovraordinate prevalenti e vincolanti, contenute nel PTR e nel PTCP della Provincia di Milano. La considerazione degli immobili assoggettati a particolare tutela (inseriti nella documentazione relativa alla città storica), i vincoli in materia geologica, idrogeologica e sismica derivanti dalla normativa nazionale, dalla pianificazione di bacino e dalle prescrizioni provinciali e regionali e gli altri vincoli sovra ordinati in generale completano il Piano delle Regole. Nel Piano delle Regole sono così individuati: - La città storica di Grezzago. Per questa parte di città il piano individua le regole, riportate all interno delle norme tecniche. In questa parte di città comunque le norme e prescrizioni indicano l esigenza di innescare operazioni di CONSERVAZIONE dei caratteri storici e monumentali esistenti, in vista comunque di una rivitalizzazione del patrimonio del centro storico. Per la città storica comunque il Piano delle Regole identifica: o le caratteristiche tipologiche, gli allineamenti, gli orientamenti e i percorsi; o la consistenza volumetrica o le superfici lorde di pavimento esistenti e previste; o i rapporti di copertura esistenti e previsti; o le altezze massime e minime; o i modi insediativi che consentano continuità di elementi verdi e di spazi pedonali, nonché la continuità del reticolo idrografico minore; o le destinazioni d uso non ammissibili; o gli interventi di integrazione paesaggistica per ambiti compresi in zone soggette a vincolo paesaggistico; o tutti gli interventi previsti con i relativi requisiti qualitativi. - La città consolidata, ossia tutta la parte di patrimonio costruito oltre i centri storici e prima delle nuove realizzazioni. Per questa parte di città il piano prevede attraverso quanto indicato dalle norme tecniche operazioni che mirino alla RIQUALIFICAZIONE dello spazio costruito. - La città da consolidare, ossia tutta quella parte di città generalmente in fase di completamento, o in fase di avvio secondo programmi e piani già presentati e quindi previsioni 1

3 ereditate dagli strumenti urbanistici previgenti. Per questa parte di città si prevede il mantenimento delle regole con le quali è sorta ed è stata pensata. Quindi per gli ambiti della città da consolidare il piano prevede il CONSOLIDAMENTO della struttura costruita. La città consolidata in particolare definisce gli ambiti del tessuto edificato esistente suddividendolo nelle destinazioni d uso prevalenti. In particolare: o Gli ambiti della città consolidata prevalentemente residenziali a loro volta suddivisi nel seguente modo: - a volume esistente: ambito introdotto con la Variante al Piano delle Regole per quelle aree soggette a piano attuativo nel PGT 2007 che risultano ormai completati e collaudati e quindi a tutti gli effetti ultimati ex 3, ex6, ex7a - ad alta densità UF 0,50 mq/mq: ambito confermato dalla Variante al Piano delle Regole per il quale però viene ridotta l altezza da 11,80 a 7,70 metri - a media densità UF 0,45 mq/mq: ambito confermato dalla Variante al Piano delle Regole per il quale però viene ridotta l altezza da 8,70 a 7,70 metri - in ambito agricolo: ambito confermato dalla Variante al Piano delle Regole o Gli ambiti della città consolidata prevalentemente produttivi artigianali: ambito sostanzialmente confermato dalla Variante al Piano delle Regole o Gli ambiti della città consolidata - ambito produttivo da delocalizzare: ambito introdotto con la Variante al Piano delle Regole in quanto essendo venuto meno l interesse da parte dell attività produttiva esistente di via Europa angolo via Cavour al trasferimento che il PGT 2007 prevedeva (area denominata AF1) e risultando tale lotto in un contesto prevalentemente residenziale si è resa necessaria una diversa previsione. In tale nuovo ambito (produttivo da delocalizzare) è consentito il proseguimento delle attività industriali insediate e in esse sono possibili le opere di ordinaria e straordinaria manutenzione. Al cessare dell attività in atto l Amministrazione Comunale provvederà attraverso variante urbanistica a modificare il Piano (Documento di Piano, Piano delle Regole e Piano dei Servizi) ridefinendo la destinazione d uso di tali aree, indici e parametri oltre che le modalità di attuazione. o Gli ambiti della città consolidata prevalentemente produttivi agricoli: ambito sostanzialmente confermato dalla Variante al Piano delle Regole o Città consolidata area di stabilizzazione di piccola comunità rom: ambito modificato rispetto a quello del PGT 2007 denominato a regime speciale il cui scopo è quello di regolarizzare una situazione in essere. o Verde privato in ambiti di rispetto: ambito sostanzialmente confermato dalla Variante al Piano delle Regole la cui normativa detta norme più precise in merito agli interventi ammessi 2

4 o Gli ambiti della città consolidata a verde privato: ambito caratterizzato da strutture abitative nelle quali il verde sia carattere importante e determinante la natura dell area, e per le quali la conservazione del verde stesso sia importante. La Variante al Piano delle Regole conferma tale ambito e detta regole più precise in merito agli interventi ammessi oltre che rimandare a una norma specifica per l area destinata all attività di maneggio. o Destinazioni speciali: oltre all ambito per l attività di maneggio, introdotto con la variante al Piano delle Regole, si conferma l ambito della città consolidata per la formazione di impianti per la distribuzione del carburante. Il Piano delle Regole individua inoltre le aree destinate all esercizio dell attività agricola, sulla base dei criteri e delle modalità del PTCP ed in particolare dettando la disciplina d uso, di valorizzazione e di salvaguardia, recependo i contenuti dei piani di assestamento e di bonifica e individuando tutto il sistema degli edifici presenti in ambito agricolo, a seconda che siano adibiti all attività agricola oppure per la funzione residenziale. In merito allo spazio aperto la variante al Piano delle Regole conferma sostanzialmente tutte le previsioni in materia (viali alberati esistenti, di progetto, arbusteti, arredo stradale, ecc) modificando solo quella relativa all area a nord dell autostrada che il PGT2007 indicava come Parco agricolo del terrazzo di Trezzo comparto di Grezzago proposta e che ora la Variante in coerenza con il nuovo Documento di Piano indica come Proposta di ampliamento del Parco Locale di Interesse Sovracomunale PLIS del Rio Vallone. Inoltre è il piano delle regole a cui spetta la definizione degli edifici o delle categorie di edifici escluse dall applicazione delle normative sul recupero dei sottotetti, e soprattutto spetta al piano delle regole oltre la disciplina per gli ambiti di completamento precedentemente specificati in dettaglio, anche quella relativa alle situazioni pregresse ereditate dalla pianificazione previgente, ossia di tutte quelle aree già sottoposte a piano attuativo per le quali il PGT2014 decide di recepire le previsioni già definite dagli strumenti urbanistici previgenti (PGT2007 e addirittura il precedente PRG C.C. n 13 del 29 giugno 2005). Il piano infatti conferma tutte le precedenti previsioni di pianificazione attutiva che vengono riclassificate in base al loro stato di attuazione / realizzazione. In particolare per i Piani attuativi vigenti le norme della Variante al Piano delle Regole rimandano alle Convenzioni in atto e per i piani attuativi non ancora convenzionati si sono cercate delle nuove e differenti regole al fine di trovare una più agevole attuazione secondo gli indirizzi contenuti nel disciplinare d incarico approvato dall Amministrazione Comunale. Gli ambiti della città da consolidare disciplinati dal Piano delle Regole sono stati così riclassificati: o Ambiti della città da consolidare prevalentemente residenziali già previsti dagli strumenti urbanistici previgenti, confermati dal nuovo PGT e soggetti a Permesso di costruire convenzionato 3

5 - Ambiti Residenziali AR1 (ex 1 residenziale) - Ambiti Residenziali AR2 (porzione dell ex 2 residenziale) - Ambiti Residenziali AR3 (ex 7b residenziale) o Ambiti della città da consolidare prevalentemente produttivi e artigianali A, B (Piani attuativi parzialmente realizzati) (ex 1 produttivo e ex 6 produttivo) o Piani Attuativi Vigenti Residenziali - PAVR2a (porzione dell ex 2 residenziale) - PAVR4 (ex 4 residenziale) - PAVR5 (ex 5 residenziale) - PAVR8 (ex 8 residenziale) o Piani Attuativi Vigenti Industriali - PAVI1 (ex PE1) - PAVI2 (ex 3 produttivo) o Sportello Unico per le Attività Produttive CTA vigente (SUAP CTA vigente) 4

6 Struttura e contenuti degli elaborati del Piano delle Regole Nella variante conseguentemente e in coerenza con le previsioni del nuovo Documento di Piano sono stati modificati gli elaborati del Piano delle Regole. Come meglio precisato di seguito sono stati aggiunti alcuni elaborati tra cui la breve relazione che nel PGT 2007 era contenuta come capitolo all interno della relazione generale del PGT e che nella Variante costituisce un elaborato autonomo dal titolo Relazione del Piano delle Regole. Inoltre alcuni elaborati del Piano delle Regole, in particolare quelli relativi alla tutela della città storica vengono accorpati tra loro, rappresentati alla scala 1:1000 e nel contempo aggiornati in base agli ultimi sviluppi verificatisi per alcuni edifici storici (per esempio il recupero della vecchia filanda). Infine alcuni elaborati del Piano delle Regole rappresentando sostanzialmente lo stato di fatto dei luoghi anche dal punto di vista dello sviluppo storico sono stati inseriti come elaborati conoscitivi nel nuovo Documento di Piano. In particolare i contenuti della tavola PR6.1 (Analisi storico morfologica sulla crescita e la trasformazione del Comune) e della tavola PR6.2 (Sintesi dello sviluppo del sistema urbano e lo stato di conservazione della città storica) che rappresentano lo sviluppo storico di Grezzago sono ripresi tra gli elaborati conoscitivi del PGT e nello specifico nel nuovo elaborato DP2f dal titolo Quadro conoscitivo: analisi storico morfologica sulla crescita e la trasformazione del Comune. In sintesi quindi gli elaborati che costituiscono il Piano della Regole sono: PR1 Norme Tecniche del Piano delle Regole L elaborato fornisce tutte le regole in termini di parametri urbanistici ed edilizi, indici, distanze, altezze e destinazioni d uso ammesse, modalità di attuazione, specifiche in materia di salvaguardia dei valori paesaggistici, ambientali e dell agricolo, la suddivisione, classificazione e normativa degli ambiti del tessuto consolidato. PR2 Relazione del Piano delle Regole Tale elaborato viene introdotto con la Variante. Nel PGT 2007 la relazione del Piano era costituita da un unico elaborato che descriveva nel dettaglio i tre documenti principali del PGT. Tale relazione generale del PGT 2007 è stata suddivisa per parti ed in particolare: - la descrizione dello stato di fatto compresa la dinamica della popolazione, lo stato del settore industriale e del settore agricolo è stata inserita e aggiornata nel nuovo elaborato del Documento di Piano dal titolo Quadro conoscitivo: relazione (DP3) - la descrizione delle strategie e delle linee guida di progetto del nuovo Documento di Piano sono trattate all interno dell elaborato DP4b Norme Tecniche e relazione del Documento di Piano 5

7 - la descrizione del progetto di Variante del Piano delle Regole costituisce il presente nuovo elaborato Relazione del Piano delle Regole (elaborato PR2) - la descrizione del progetto di Variante del Piano dei Servizi è inserito e anteposto alle norme dei servizi all interno dell elaborato PS3 il cui titolo, con la Variante, risulta Norme Tecniche e relazione del Piano dei Servizi (elaborato PS3) PR3 Vincoli alla scala sovraordinata e comunale La tavola mette in evidenza il sistema dei vincoli presenti sul territorio ed eventualmente definiti dalle scelte del PGT2014, sia alla scala locale che alla scala sovra locale. I vincoli interessano l intero territorio nella sua complessità, quindi sia il tessuto consolidato esistente che le trasformazioni previste. A fronte di ciò tale tavola è inserita anche tra gli elaborati del nuovo Documento di Piano (elaborato DP2b) secondo quanto stabilito dalla normativa (LR 12/2005 art 8) che prevede che il Documento di Piano individui ogni emergenza del territorio che vincoli la trasformabilità del suolo e del sottosuolo. PR 4.1 Previsioni del Piano delle Regole (scala 1:2000) PR 4.2 Previsioni del Piano delle Regole (scala 1:2000) Le due tavole alla scala 1:2000 contengono dettagliatamente tutte le previsioni per il tessuto consolidato contenute nel PGT 2014 regolate dalle rispettive norme tecniche di cui al precedente elaborato PR1. PR 5.1 Tutela della città storica: interventi ammessi sugli edifici e destinazioni d uso esistenti e previste degli edifici e delle aree scoperte (1:1000) La tavola in scala 1:1000 accorpa diverse informazioni relative agli edifici della città storica in particolare sono evidenziati: - gli interventi ammessi sugli edifici che sono ripresi sostanzialmente dal PGT2007 che a sua volta si atteneva al Piano del Centro Storico approvato con delibera di Consiglio Comunale del 28/4/ le destinazioni d uso esistenti e previste degli edifici - le aree dello spazio aperto e dello spazio di relazione, ritenuto fondamentale per il recupero e la rifunzionalizzazione del centro storico in generale. PR 5.2 Tutela della città storica: individuazione dei comparti ed emergenze impianto storico (1:1000) La tavola, oltre ad evidenziare i tre isolati principali che costituiscono il centro storico accompagnati da un puntuale rilievo fotografico, si configura come tavola di analisi e di progetto morfologico sulla 6

8 struttura del centro. In particolare, la tavola, riprendendo gli orientamenti del PGT 2007, mira a definire le norme e gli interventi per il recupero urbanistico delle unità tipologiche del centro storico. In tal senso il piano prevede che oggetto di recupero e riqualificazione siano le unità urbanistiche, composte da spazio costruito, spazio aperto e spazio di relazione pubblico o privato. Per questa ragione in questa tavola si evidenziano i portici, i passaggi pedonali, la struttura delle corti, le eventuali emergenze e soprattutto la natura degli interventi che hanno trasformato nel tempo il nucleo storico stesso. PR6.1 Carta di sintesi / vincoli PR6.2 Carta di Fattibilità geologica PR6.3 Norme geologiche di Piano 7

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