William Harvey: la scoperta della circolazione del sangue

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2 William Harvey: la scoperta della circolazione del sangue W. Harvey, Anatomico e Medico Inglese; Si laureò a Padova nel 1602 Nel seicento ancora si credeva alla teoria di Galeno (II Secolo d.c.) che il sangue veniva prodotto dal fegato e spinto dal cuore in periferia verso i tessuti, scompariva. NEL 1628 PUBBLICO IL DE MOTU CORDIS NEL 1661 MALPIGHI DIMOSTRERA, CON UN POTENTE MICROSCOPIO, L ESISTENZA DEL CIRCOLO CAPILLARE.

3 Richiami di Anatomia, Cuore Vasi Grande e Piccola Circolazione

4 Richiami di Fisiologia Dalla Depolarizzazione alla Contrazione Le cellule del miocardio specifico scaricano spontaneamente, esse hanno un potenziale di membrana che dopo ogni scarica, diminuisce per poi ritornare a livello di scarica; è definito pre-potenziale o potenziale avviatore. A riposo le miocellule hanno un potenziale di circa -90 mv. Il meccanismo di depolarizzazione spontanea è garantito dalla presenza di particolari canali per il Calcio e ed il Potassio sulla membrana delle cellule del miocardio specifico.

5 Richiami di Fisiologia Dalla Depolarizzazione alla Contrazione Al contrario delle cellule del miocardio specifico, quelle del miocardio da lavoro sono eccitabili solo se un stimolo adeguato è ad esse condotto. Allora queste modificano bruscamente il loro potenziale d azione sino a raggiungere un massimo di +15 mv. La funzionalità del cuore è legata direttamente alla sua morfologia. L organizzazione in sincizi, associata alla presenza della rete specifica di conduzione è fondamentale per la contrazione del miocardio di lavoro.

6 Eventi meccanici durante la contrazione Il ciclo cardiaco è formato dalla Sistole e dalla Diastole. La sistole si divide in contrazione isovolumetrica, periodo di espulsione rapido e lento. La diastole inizia con la fase di rilasciamento isovolumetrico, cui segue il periodo di riempimento diastolico ventricolare rapido e lento. La diastole termina con la contrazione atriale. Il ciclo cardiaco si fa iniziare con la contrazione degli atri

7 Attivazione cardiaca L attivazione cardiaca inizia dal Nodo Seno-Atriale (SA) e si diffonde da destra verso sinistra, dall alto verso il basso, interessando l atrio destro, l atrio sinistro e il nodo atrio ventricolare (AV), mediante fasci di tessuto specifico di conduzione.

8 Dopo l attivazione del nodo AV il processo di depolarizzazione continua nel fascio di His che dopo un primo tratto unico si divide in fascio destro e sinistro per raggiungere le fibre del Purkinje

9 GLOSSARIO BAROCETTORI: cellule nervose specializzate localizzate nell arco aortico e nelle carotidi che contribuiscono alla regolazione della pressione arteriosa. BATTITO (ITTO) APICALE: punto di massimo impulso, lungo la linea emiclaveare sinistra al 5 spazio intercostale. Normalmente palpabile. DIASTOLE: fase di rilassamento delle miocellule. FRAZIONE DI EIEZIONE: percentuale del volume di fine diastole emessa ad ogni contrazione. GITTATA CARDIACA: volume di sangue, espresso in litri, pompato da ciascun ventricolo nell unità di tempo, (adulto normale a riposo: 5 l/minuto). ISCHEMIA MIOCARDICA: riduzione dell ossigenazione del miocardio. POSTCARICO: pressione che il miocardio ventricolare deve vincere per pompare il sangue durante la sistole. PRECARICO: grado di estensione delle fibre muscolari cardiache a fine diastole. SISTOLE: fase di contrazione delle miocellule. SOFFI: suoni generati da un flusso di sangue anomalo e/o turbolento. TONI CARDIACI NORMALI: suoni generati dalla chiusura delle valvole. VOLUME DI EIEZIONE: volume di sangue pompato ad ogni battito cardiaco, (adulto sano a riposo 70 ml circa).

10 FENOMENI ELETTRICI, CONTRAZIONE ED ECG P = contrazione atriale QRS = contrazione ventricolare T = ripolarizzazione

11 La Frequenza Per frequenza cardiaca si intende il numero dei battiti cardiaci in un minuto

12 Che Cos è l ECG? L ECG è un elettrocardiogramma (tracciato su carta millimetrata)

13 Che Cosa possiamo aspettarci dall ECG? L ECG è essenziale per la diagnosi e quindi per il trattamento dei problemi del ritmo cardiaco, orienta nell eziologia dei dolori toracici, evidenzia l ischemia o la necrosi. L interpretazione dell ECG è basata sulla identificazione della morfologia dei tracciati.

14 Elettricità Cardiaca La contrazione di ogni muscolo si accompagna a modificazioni elettriche chiamate DEPOLARIZZAZIONI che possono essere registrate da elettrodi fissati alla superficie del corpo. Poiché, in questo modo, saranno messe in evidenza tutte le depolarizzazioni muscolari, le modificazioni legate alla contrazione del muscolo cardiaco saranno visibili solo se il soggetto sarà completamente disteso e rilassato, per evitare la contrazione dei muscoli scheletrici. Nonostante il cuore abbia 4 cavità, dal punto di vista elettrico possiamo considerarne soltanto 2: una costituita dai 2 atri e l altra dai 2 ventricoli.

15 Morfologia dell ECG La massa muscolare degli atri è relativamente piccola e le modificazioni elettriche che accompagnano la loro contrazione sono deboli. Le contrazioni degli atri provocano sull ECG un onda chiamata P, poiché la massa ventricolare è maggiore, quando i ventricoli si contraggono, si produce una deflessione di ampiezza maggiore sull ECG: è il complesso QRS. L onda T è generata dal ritorno della massa ventricolare allo stato elettrico di riposo (ripolarizzazione)

16 Le lettere P,Q,R,S e T sono state scelte in modo casuale. Le deflessioni P,Q,R,S,T, sono tutte chiamate onde, l insieme formato dalla onda Q,R,S, è un complesso. L intervallo (o spazio) tra l onda S e l onda T è denominato tratto ST.

17 Registrazione di un ECG I segnali elettrici sono raccolti sulla superficie del corpo da cinque elettrodi, quattro fissati ad ogni arto (riconoscibili dai diversi colori: rosso, arto sup. Dx, giallo arto sup. Sin. verde, arto inf. Sin. nero arto inf. Dx.) responsabili delle immagini in DI, DII, DIII, avr, avl, avf, ed uno fissato con 6 ventose sulla faccia anteriore del torace nelle diverse posizioni: V1, V2, V3, V4, V5, V6.

18 Posizionamento degli elettrodi V1 sul margine destro dello sterno tra la 4 e la 5 costa. V2 Margine sinistro dello sterno tra la IV e la V costa. V3 V Spazio intercostale tra V2 e la linea emiclaveare. V4 V spazio intercostale sulla linea emiclaveare. V5 a livello di V4 sull ascellare anteriore V6 a livello di V4 sull ascellare media

19 L elettrocardiografo confronta i fenomeni elettrici registrati nelle diverse posizioni e li trascrive sul tracciato. Ogni derivazione guarda l attività cardiaca da un punto di vista differente e produce un immagine elettrocardiografica diversa. Il tracciato, nel suo insieme, non può essere correttamente interpretato se gli elettrodi non sono posizionati nei punti giusti. Per migliorare la conduzione, la superficie cutanea dove vengono applicati gli elettrodi, deve essere bagnata con acqua o gel adatto.

20 Raccomandazioni fondamentali per una corretta esecuzione dell ECG Per evitare tremori muscolari il soggetto deve essere sdraiato e rilassato Bisogna connettere e posizionare gli elettrodi correttamente. Se il tracciato presenta interferenze, ripetere l esecuzione migliorando la conduzione. Decidere se la registrazione deve avere una durata standard (modo aut.) o più prolungata.

21 Tempi e velocità L ECG viene tracciato su carta millimetrata che avanza a velocità costante e standard: questo è il principio fondamentale degli elettrocardiografi. Ogni grande quadrato corrisponde a 0,2 secondi, in modo tale che ci siano 5 grandi quadrati al secondo e 300 al minuto. Un complesso QRS che si ripete una volta nella distanza di un grande quadrato ha una frequenza di 300 bpm. Calcolo rapido della frequenza: se l intervallo R-R è di 1 grande quadrato la frequenza è di 300 bpm 2 grandi quadrati 150 bpm 4 grandi quadrati 75 bpm

22 Ritmo Sinusale Il termine ritmo sinusale definisce quel ritmo cardiaco che inizia nel nodo senoatriale, (SA) la parte del cuore che regola fisiologicamente la sequenza di attivazione elettrica cardiaca. Quando la depolarizzazione comincia nel nodo seno atriale si dice che si tratta di un ritmo sinusale. Tuttavia la depolarizzazione può cominciare altrove: il ritmo così generato viene definito in base al punto in cui la sequenza di depolarizzazione inizia (ritmo ventricolare se inizia dal ventricolo).

23 Aritmia Sinusale La frequenza di depolarizzazione del nodo seno atriale è controllata dal nervo pneumogastrico (X nervo cranico) e da riflessi nervosi che nascono a livello dei polmoni: questo è il motivo per cui, in soggetti giovani, normali, si possono osservare modificazioni della frequenza cardiaca correlati agli atti respiratori: questa è l aritmia sinusale

24 Bradicardia Sinusale Un ritmo sinusale lento < 55 bpm viene definito bradicardia sinusale, fisiologicamente riscontrabile negli sportivi allenati, si osserva anche negli svenimenti, nelle ipotermie, nel mixedema, e, spesso dopo una crisi cardiaca.

25 Tachicardia Sinusale Un ritmo sinusale rapido > 95 bpm viene definito tachicardia sinusale. Compare con lo sforzo fisico, la paura, il dolore, le emorragie e la tireotossicosi.

26 Fibrillazione Atriale Quando le fibre muscolari individuali si contraggono indipendentemente, quindi non si assiste ad una contrazione sincrona, si dice che queste fibrillano. La fibrillazione può prodursi nel muscolo atriale così come nel muscolo ventricolare. Nella fibrillazione atriale, non ci sono onde P all ECG Caratteristiche del polso-misurazione della frequenza

27 Flutter Atriale

28 Extrasistole Qualsiasi parte del cuore può depolarizzarsi anticipatamente e il battito cardiaco risultante viene detto extrasistole. Si può anche utilizzare il termine ectopico, per indicare che la depolarizzazione nasce in una zona anormale.

29 Blocco Senoatriale

30 Analisi tratto ST

31 Tachicardia ventricolare (TachV)

32 Fibrillazione ventricolare

33 DEFRIBILLATORE LA DEFIBRILLAZIONE VIENE PRATICATA IN SITUAZIONI DI EMERGENZA COME TRATTAMENTO D ELEZIONE DELLA FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE E DELLA TACHICARDIA VENTRICOLARE SENZA POLSO. ESECUZIONE DEFIBRILLATORE IMPIANTABILE

34 Terapia interventistica elettrofisiologica Si basa sull uso dei PACEMAKER, che sono costituiti da un generatore contenente batterie al litio, circuiti di sensiting ed elettrostimolatori che consentono la conduzione di uno stimolo elettrico alle diverse cavità cardiache. All ECG verrà evidenziato l impulso caratteristico prodotto dai PACEMAKER.

35 Elettrocardiogramma Dinamico: Holter ECG DURANTE PROVA DA SFORZO FISICO preparazione esecuzione

36 Infarto del miocardio

37 PIANO DI ASSISTENZA AL PAZ. CON ARITMIA DIAGNOSI INFERMIERISTICA: le principali diagnosi infermieristiche si basano sull accertamento eseguito e comprendono: --diminuzione oggettiva o potenziale della gittata cardiaca -- stato d ansia legato al timore dell ignoto -- scarsa conoscenza della patologia e dei possibili trattamenti PIANIFICAZIONE E OBIETTIVI: - eliminazione o riduzione dell incidenza dell aritmia - mantenimento della gittata cardiaca - controllo o riduzione dell ansia

38 FENOMENI ELETTRICI, CONTRAZIONE ED ECG P = contrazione atriale QRS = contrazione ventricolare T = ripolarizzazione

39 PIANO DI ASSISTENZA AL PAZ. CON ARITMIA DIAGNOSI INFERMIERISTICA: le principali diagnosi infermieristiche si basano sull accertamento eseguito e comprendono: - -diminuzione oggettiva o potenziale della gittata cardiaca - - stato d ansia legato al timore dell ignoto - - scarsa conoscenza della patologia e dei possibili trattamenti PIANIFICAZIONE E OBIETTIVI: - eliminazione o riduzione dell incidenza dell aritmia - mantenimento della gittata cardiaca - controllo o riduzione dell ansia

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