Metodologia di animazione, di gruppo e di comunità

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Metodologia di animazione, di gruppo e di comunità"

Transcript

1 Metodologia di animazione, di gruppo e di comunità Maria Cinque

2 Sintesi lezione 1 Esercizio di Icebreaking: mettersi in fila per giorno di nascita Cosa è Icebreaking Nel momento iniziale per creare un clima di maggior rilassatezza e conoscenza all interno del gruppo. Altri esercizi Presentazione programma, obiettivi, testi, esame Gli svantaggi del brainstorming Brainwriting Tag Cloud

3

4

5 Action learning Vivere un esperienza Testare & riprovare Osservare & riflettere Imparare dall esperienza Kolb (1980)

6

7 Appartenenza Bisogno di riconoscersi come Il figlio di Il fratello o la sorella di Il nipote di Fino a 50 anni fa le persone venivano identificate in base alla comunità o ai gruppi di appartenenza FAMIGLIA: chiara fonte di identificazione Appartenenza religiosa o politica

8 L uomo come essere relazionale Essere in relazione è proprio l origine dell Io

9 La relazione madre- figlio

10 La relazione madre- figlio Ricerche sulle interazioni madre- bambino (Stern, 1998) Teorie dell attaccamento (Bowlby, 1975; 1983) dimostrano come la figura della madre sia un tu insostituibile per la costruzione dell io del bambino

11 Oggetto di amore madre (Winnicott) La madre come primo oggetto d amore che servirà da prototipo per tutte le altre relazioni Fondamentale per sviluppare un tessuto di relazioni significative

12 La relazione sostiene l essere, il vivere, il co- essere con gli altri nella quotidianità, nel tempo e nello spazio. Attraverso le relazioni con le persone, in uno spazio e tempo ben definiti, l uomo e la donna disegnano le proprie FISIONOMIE individuali e sociali, si auto- comprendono, comprendono il mondo in cui vivono.. (Rosati, 2015, p. 10)

13 Consapevolezza: la finestra di Johari Feedback Conosciuto agli altri Area Nota Area Cieca Apertura personale Sconosciuto Agli altri Area Privata Area Ignota Conosciuto a sè stesso Sconosciuti a se stesso

14 Consapevolezza: la finestra di Johari Feedback Conosciuto agli altri Area Nota DIMINUIRE Area cieca Apertura personale Sconosciuto Agli altri Area Privata Area Ignota Conosciuto a sè stesso Sconosciuti a se stesso

15 Area Cieca

16 Consapevolezza: la finestra di Johari Feedback Conosciuto agli altri Area Nota Area Cieca Apertura personale Sconosciuto Agli altri Area Privata Area Ignota Conosciuto a sè stesso Sconosciuti a se stesso

17 Parallazione

18 LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

19

20 Tra le persone in relazione si creano COESIONE vincoli di: COOPERAZIONE SOSTEGNO

21 Consapevolezza: la finestra di Johari Feedback Conosciuto agli altri Area Nota Area Cieca Apertura personale Sconosciuto Agli altri Area Privata Area Ignota Conosciuto a sè stesso Sconosciuti a se stesso

22 4 tappe dell interazione I II III IV Presa di coscienza e accettazione della propria identità Riconoscimento e accettazione dei limiti e delle possibilità che la realtà pone e rappresenta Riconoscimento e accettazione degli altri, delle loro identità e dei loro progetti di vita (richiede capacità EMPATICA) Capacità di decidersi per la cooperazione, per un rapporto di reciproco aiuto e di sostegno per favorire la propria e l altrui crescita umana

23 Per i primi due livelli (esercizio) I miei punti di forza I miei punti di debolezza (aree di crescita) Opportunità Minacce

24 Autovalutazione e analisi dell ambiente (SWOT) INDIVIDUO AMBIENTE

25 Analisi SWOT del passaggio dalla scuola all università PUNTI DI FORZA Esami/prove superati Consapevolezza di essere arrivati fin qui Di cosa vi sentite orgogliosi? DEBOLEZZE Paura Non conoscere nessuno Non saper da dove cominciare Non avere un metodo OPPORTUNITA Libertà : possibilità di gestire il proprio tempo e se stessi Le cose che imparo sono quelle che ho scelto ** MINACCE Libertà: nessuno mi dice cosa fare Grandi numeri: tante cose da fare, tanti colleghi, tante pagine da studiare

26 I 7 LIVELLI DI COSCIENZA DI BARRETT (1998)

27 Comportamenti da evitare Non giudicare Dare un giudizio vuol dire esprimere i propri pregiudizi, guardare l altra persona soltanto attraverso le proprie categorie di interpretazione della realtà Pollo (2000): dal mio modo di giudicare non devo pretendere la conoscenza degli altri, ma soltanto di me stesso. Non etichettare Non racchiudere l altro sotto rigide categorie: sei testardo, sei ripetitivo, sei lento Non considerare casuale l incontro Non considerare l accostamento di un Io e un Tu assolutamente casuale

28 Il dialogo educativo Non può essere ottenuto ricorrendo a tecniche Si compone di diversi elementi L ascolto attivo L introiezione dell immagine dell altro L esperienza La terziarità del messaggio La ciclicità Il divenire spazio di dialogo

29 L ascolto attivo Una comunicazione efficace è una comunicazione in cui i due interlocutori sono in grado di emettere e ricevere un messaggio decentrandosi; ciò significa che entrambi sono capaci di un ascolto e di una parola per così dire altruisti (Baldini, 1988, p. 28)

30 L ascoltatore fino e puro deve immergersi con la concentrazione fino a cogliere il senso profondo del discorso e la reale disposizione d animo di chi parla. (Plutarco)

31 Rosati, 2015, p. 22 Chi non si pone nella condizione di accettare emotivamente l altro, creerà inevitabilmente delle barriere al dialogo, non permettendo alla comunicazione di realizzarsi o di continuare. L elemento con il quale la comunicazione viene bloccata è rappresentato proprio dal non ascolto. L ascolto, infatti, nel caso in cui l altro è sentito come troppo diverso da me, vorrebbe significare una rinuncia all affermazione dal mio punto di vista e quindi del mio Io.

32

33 Obiettivi dell esercizio Favorire il recupero dell atteggiamento di SILENZIO INTERIORE che facilita l accoglienza di quanto risuona fuori dal sé (Rosati, 2015, p. 24) Capirsi senza parlare Cogliere i segnali deboli, il non verbale Verbale, paraverbale, non verbale

34 Maria Montessori C è silenzio assoluto, là ove nulla, assolutamente nulla si muove. Essi [i bambini] mi guardano stupiti quando io mi fermo diritta in mezzo alla sala ed è veramente come se non ci fossi. Allora tutti fanno a gara per imitarmi e cercano di fare altrettanto. Io noto che qua e là un piede si muove quasi inavvertitamente. L attenzione ai fanciulli è richiamata su ogni parte del corpo in un ansiosa volontà di raggiungere l immobilità. Mentre essi vanno provandosi in questo sforzo, ecco veramente farsi un silenzio diverso da ciò che superficialmente si chiama silenzio: sembra che gradatamente sparisca la vita, che la sala si faccia di mano in mano vuota, come se non ci fosse più nessuno [ ]. I fanciulli restano affascinati da quel silenzio come da una loro reale conquista M. Montessori, La scoperta del bambino, Garzanti, Milano 1970, p. 153

35 Per Montessori il silenzio no ha mai una valenza disciplinare ma è espressione di interiorità Educare al silenzio significa educare all ascolto I bambini della Casa montessoriana imparavano, nel silenzio, a divenire ascoltatori attenti di rumori o suoni anche minimali

Metodologia di animazione, di gruppo e di comunità

Metodologia di animazione, di gruppo e di comunità Metodologia di animazione, di gruppo e di comunità Maria Cinque 09-10- 2015 Sintesi lezione 1 Esercizio di Icebreaking: mecersi in fila per giorno di nascita Cosa è Icebreaking Nel momento iniziale per

Dettagli

Metodologia di animazione, di gruppo e di comunità

Metodologia di animazione, di gruppo e di comunità Metodologia di animazione, di gruppo e di comunità Maria Cinque 14-10- 2015 Obie>vi dell esercizio Favorire il recupero dell aceggiamento di SILENZIO INTERIORE che facilita l accoglienza di quanto risuona

Dettagli

Metodologia di animazione, di gruppo e di comunità

Metodologia di animazione, di gruppo e di comunità Metodologia di animazione, di gruppo e di comunità Maria Cinque 13-10- 2016 Il dialogo educa=vo Non può essere obenuto ricorrendo a tecniche Si compone di diversi elemen= L ascolto aivo L introiezione

Dettagli

LA COMUNICAZIONE. mettere in comune. La radice etimologica della parola vuol dire. Comunicare è:

LA COMUNICAZIONE. mettere in comune. La radice etimologica della parola vuol dire. Comunicare è: LA COMUNICAZIONE La radice etimologica della parola vuol dire mettere in comune Comunicare è: Mobilitare l energia umana verso la realizzazione di obiettivi comuni Hubert Jaoui Il processo comunicazionale

Dettagli

Metodologia di animazione, di gruppo e di comunità

Metodologia di animazione, di gruppo e di comunità Metodologia di animazione, di gruppo e di comunità Maria Cinque 12-10- 2017 Dialogo educativo: premesse La relazione Io- Tu non può essere ottenuta ricorrendo solo a un uso corretto delle tecniche Per

Dettagli

Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio

Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Questo tempo Rischio o scivolamento - superficialità - paura - caduta della memoria - stanchezza

Dettagli

DEFINIZIONE TRECCANI: COMUNICAZIONE s. f. [dal CHE COSA E? [dal lat. communicatio -onis]. 1. a. In senso ampio e generico, l azione, il fatto di comun

DEFINIZIONE TRECCANI: COMUNICAZIONE s. f. [dal CHE COSA E? [dal lat. communicatio -onis]. 1. a. In senso ampio e generico, l azione, il fatto di comun COMUNICAZIONE DEFINIZIONE TRECCANI: COMUNICAZIONE s. f. [dal CHE COSA E? [dal lat. communicatio -onis]. 1. a. In senso ampio e generico, l azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o

Dettagli

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Si 13 No 1 Abbastanza 1 Sì, perché? Perché ciò che

Dettagli

Scuola Integrata Paritaria Filippo Smaldone Salita dello Scudillo, Napoli Tel Fax

Scuola Integrata Paritaria Filippo Smaldone Salita dello Scudillo, Napoli Tel Fax Scuola Integrata Paritaria Filippo Smaldone Salita dello Scudillo, 10 80136 Napoli Tel. 081 7433742 Fax 0817430721 e-mail: scuolasmaldone@tiscali.it P.O.F. Allegato E1 I Campi di Esperienza sono luoghi

Dettagli

SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016

SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016 SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016 Ins. Patrizia Briano e Maria Rosa Varaldo CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CONOSCENZE

Dettagli

La comunicazione in ambito vaccinale

La comunicazione in ambito vaccinale La comunicazione in ambito vaccinale Torino 6 maggio 2016 Le abilità relazionali (skills) essenziali nel processo comunicativorelazionale Anna Maria Luzi - Barbara De Mei Istituto Superiore di Sanità Abilità

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE identità autonomia competenza cittadinanza identità autonomia competenza

L ORGANIZZAZIONE identità autonomia competenza cittadinanza identità autonomia competenza L ORGANIZZAZIONE La scuola dell infanzia vede il bambino in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti e la cultura. A tale proposito l organizzazione si propone di promuovere la formazione

Dettagli

OBIETTIVI DELL INTERVENTO

OBIETTIVI DELL INTERVENTO IL COOPERATIVE LEARNING per L EDUCAZIONE INTERCULTURALE? Gruppo Dott.ssa Cooperative Stefania Lamberti Learning Gruppo Centro Cooperative Studi Interculturali Learning CSI Firenze, 30 Settembre 2011 OBIETTIVI

Dettagli

Programmazione Didattica Scuola dell'infanzia

Programmazione Didattica Scuola dell'infanzia Programmazione Didattica Scuola dell'infanzia Istitituti Comprensivi 15 e 17 di Bologna a.s. 2015-2016 Ins. Cice Maria Rosa Le attività in ordine all insegnamento della Religione Cattolica, per coloro

Dettagli

ACCOGLIENZA ASCOLTO DIALOGO. Rosella Marchese - IRCCS Candiolo 30 ottobre 2014

ACCOGLIENZA ASCOLTO DIALOGO. Rosella Marchese - IRCCS Candiolo 30 ottobre 2014 ACCOGLIENZA ASCOLTO DIALOGO Rosella Marchese - IRCCS Candiolo 30 ottobre 2014 MALATTIA ONCOLOGICA. ASCOLTARE IL CAMBIAMENTO Bridges transition theory e Meleis transition theory Fattori personali Consapevolezza

Dettagli

CURRICOLO di ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA

CURRICOLO di ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA CURRICOLO di ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA Il concetto di cittadinanza è strettamente congiunto con lo sviluppo completo della persona, sia nella dimensione interiore ( nella costruzione del sé

Dettagli

TRAGUARDI - CITTADINANZA E COSTITUZIONE

TRAGUARDI - CITTADINANZA E COSTITUZIONE TRAGUARDI - CITTADINANZA E COSTITUZIONE FINALITA Essere consapevoli che la partecipazione attiva e responsabile è condizione per realizzare una società libera, fondata sul diritto L alunno conquista in

Dettagli

PRINCIPI CHE REGOLANO LA COMUNICAZIONE

PRINCIPI CHE REGOLANO LA COMUNICAZIONE 28 Reggimento Pavia PRINCIPI CHE REGOLANO LA COMUNICAZIONE Colonnello Diego Filippo FULCO PARLEREMO DI : Fonte: l Espresso Altan 2009 FINALITÀ CONOSCERE I PRINCIPI BASILARI DELLA COMUNICAZIONE COMPRENDERE

Dettagli

IN MISSIONE PER CONTO DI DIO!

IN MISSIONE PER CONTO DI DIO! SIETE Fare ed essere genitori Ruolo educativo nei confronti del figlio che cambia IN MISSIONE PER CONTO DI DIO! Incontro genitori Sacro Cuore 16 febbraio 2018 attrezzarci come genitori per affiancare la

Dettagli

Tre compiti di sviluppo del matrimonio giovane, del matrimonio adulto, della terza tappa dell unione coniugale, facendo seguire un breve commento.

Tre compiti di sviluppo del matrimonio giovane, del matrimonio adulto, della terza tappa dell unione coniugale, facendo seguire un breve commento. Laura Landi Tre compiti di sviluppo del matrimonio giovane, del matrimonio adulto, della terza tappa dell unione coniugale, facendo seguire un breve commento. Matrimonio: dai 5 ai 7 anni Caratteristiche

Dettagli

Il test può essere eseguito seguendo alcune semplici indicazioni:

Il test può essere eseguito seguendo alcune semplici indicazioni: Il test può essere eseguito seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda, spazio i con la freccia,) sono collocati già dei comandi Con un click del mouse i comandi vengono

Dettagli

Periodi di svolgimento periodo I II III IV. marzo maggio verifica finale fine novembre fine gennaio fine marzo fine maggio.

Periodi di svolgimento periodo I II III IV. marzo maggio verifica finale fine novembre fine gennaio fine marzo fine maggio. PIANO DELLE UNITA DI APPRENDIMENTO Indirizzo: Servizi Socio Sanitari Articolazione Livello Classe: Primo biennio Disciplina: Metodologie operative Periodi di svolgimento periodo I II III IV lezione ottobre

Dettagli

L IMPORTANTANZA DELLE RELAZIONI UMANE PER IL SERVIZIO SOCIALE

L IMPORTANTANZA DELLE RELAZIONI UMANE PER IL SERVIZIO SOCIALE Corso di laurea in Scienze del servizio Sociale e del No-Profit A.A. 2010-2011 L IMPORTANTANZA DELLE RELAZIONI UMANE PER IL SERVIZIO SOCIALE Nella vita contemporanea, i rapporti umani tendono ad essere

Dettagli

Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 3^A-B a.s FILONE n 12: COMPETENZA RELIGIOSA

Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 3^A-B a.s FILONE n 12: COMPETENZA RELIGIOSA Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 3^A-B a.s. 2018-2019 FILONE n 12: COMPETENZA RELIGIOSA INDICATORE: DIO E L UOMO COMPETENZA Scopre che per la religione cristiana Dio

Dettagli

IL RUOLO DEI GENITORI

IL RUOLO DEI GENITORI IL RUOLO DEI GENITORI Come aiutare i propri figli a diventare campioni nello sport e nella vita Relatore: Prof. Giuseppe Vercelli COME? ASPETTATIVE RUOLI OBIETTIVI MODELLO FEEDBACK ASPETTATIVE Le aspettative

Dettagli

08 Intelligenza Emotiva ed Empatia. Massimo Panzica

08 Intelligenza Emotiva ed Empatia. Massimo Panzica 08 Intelligenza Emotiva ed Empatia Intelligenza Emotiva Daniel Goleman, riprendendo la teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner, aggiunge all intelligenza intrapersonale ed a quella interpersonale

Dettagli

Uno spazio di esperienza, un tempo per crescere A.S sez. I A. Insegnanti: Matarazzo Silvana-Grasso Brunella-Ciotta Maria Rosaria

Uno spazio di esperienza, un tempo per crescere A.S sez. I A. Insegnanti: Matarazzo Silvana-Grasso Brunella-Ciotta Maria Rosaria Uno spazio di esperienza, un tempo per crescere A.S. 2016-2017 sez. I A Insegnanti: Matarazzo Silvana-Grasso Brunella-Ciotta Maria Rosaria Il laboratorio è un modulo organizzativo che assicura competenze,

Dettagli

CONTRATTI FORMATIVI SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA

CONTRATTI FORMATIVI SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA CONTRATTI FORMATIVI SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA a.s. 2017/18 Il Contratto Formativo è la dichiarazione esplicita e partecipata dell operato della scuola. Garantisce il rispetto reciproco dei diritti

Dettagli

Ricomincio da me Proposta per un percorso di crescita interiore

Ricomincio da me Proposta per un percorso di crescita interiore 2016-2017 Ricomincio da me Proposta per un percorso di crescita interiore Proposta formativa per il 2016-2017 Il percorso di formazione proposto nasce dall'esperienza avuta con i giovani in questi anni,

Dettagli

«PRONTI E VIA!» mondo del lavoro

«PRONTI E VIA!» mondo del lavoro «PRONTI E VIA!» Un percorso per conoscere e avvicinarsi al mondo del lavoro 8 maggio 2018-Monza Contributo della Dott.ssa de Meglio Laura Pedagogista dell Associazione Capirsi Down Monza Onlus 1 2 Inizialmente

Dettagli

Curricolo verticale di ALTERNATIVA alla RELIGIONE CATTOLICA TRAGUARDI DI COMPETENZA AL TERMINE della SCUOLA PRIMARIA.

Curricolo verticale di ALTERNATIVA alla RELIGIONE CATTOLICA TRAGUARDI DI COMPETENZA AL TERMINE della SCUOLA PRIMARIA. Curricolo verticale di ALTERNATIVA alla RELIGIONE CATTOLICA TRAGUARDI DI COMPETENZA AL TERMINE della SCUOLA PRIMARIA Scuola primaria L alunno riconosce se stesso come persona avente diritti e doveri. Rispetta

Dettagli

#FairPlay: Giocati l opportunità, Scegli la differenza.

#FairPlay: Giocati l opportunità, Scegli la differenza. #FairPlay: Giocati l opportunità, Scegli la differenza. IL TEAM: Il Team è composto da me, neo mamma ventottenne, esperta di comunicazione, marketing e new media. Noto un grande divario culturale e soprattutto

Dettagli

Le meraviglie dell ascolto

Le meraviglie dell ascolto Associazione per le meraviglie dell ascolto Le meraviglie dell ascolto www.parloio.net Associazione per le meraviglie dell ascolto Le meraviglie dell ascolto Soci fondatori Sono genitori, parenti e professionisti

Dettagli

Istituto Comprensivo Gonzaga

Istituto Comprensivo Gonzaga Istituto Comprensivo Gonzaga Al fine di rendere effettiva l alleanza educativa con la Famiglia, l Istituto Comprensivo Gonzaga, condividendo la proposta del Ministro della Pubblica Istruzione (Direttiva

Dettagli

Istituto Comprensivo Sturla

Istituto Comprensivo Sturla Scuola dell FIABE E FAVOLE... PREMESSA Attività Alternativa all I. R.C. La scuola, prima fonte educativa insieme alla famiglia, favorisce una mediazione tra le differenti culture degli alunni, progetta

Dettagli

MOTIVARE I COLLABORATORI. Dario Turrini. CCIAA Ferrara - Ifoa 26 Novembre 2015

MOTIVARE I COLLABORATORI. Dario Turrini. CCIAA Ferrara - Ifoa 26 Novembre 2015 MOTIVARE I COLLABORATORI Dario Turrini Per CCIAA Ferrara - Ifoa 26 Novembre 2015 La situazione Dal 1990 il principale problema delle organizzazioni è la comunicazione (soprattutto interna) Il livello della

Dettagli

Il rapporto scuola-famiglia verso il dialogo aperto GENITORI E INSEGNANTI: ADULTI CHE AIUTANO A CRESCERE

Il rapporto scuola-famiglia verso il dialogo aperto GENITORI E INSEGNANTI: ADULTI CHE AIUTANO A CRESCERE Il rapporto scuola-famiglia verso il dialogo aperto GENITORI E INSEGNANTI: ADULTI CHE AIUTANO A CRESCERE VERONA 7 APRILE 2018 Università di Verona 1 ALCUNI PROBLEMI Pluralità delle famiglie e capacità

Dettagli

Il valore della vita emotiva. Dott.ssa Luisa Romei

Il valore della vita emotiva. Dott.ssa Luisa Romei Il valore della vita emotiva Le emozioni L EMOZIONE fa parte del nostro cervello arcaico, (modo di reagire dei primati ai pericoli, all attaccamento, al segnare il territorio, all accoppiamento, istinto

Dettagli

Le scuole primarie del 1 Istituto Comprensivo stipulano con la famiglia dell alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità, con il quale

Le scuole primarie del 1 Istituto Comprensivo stipulano con la famiglia dell alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità, con il quale Patto di corresponsabilità educativa scuola primaria (Si riporta di seguito il Patto di corresponsabilità scuola famiglia elaborato nell anno scolastico 2008/2009 come integrazione al piano dell offerta

Dettagli

Progetto di educazione religiosa anno 2018/2019 La bellezza dell abbraccio

Progetto di educazione religiosa anno 2018/2019 La bellezza dell abbraccio Progetto di educazione religiosa anno 2018/2019 La bellezza dell abbraccio Premessa Il progetto vuole offrire al bambino opportunità di crescita, di dialogo e di scoperta. In particolare si pone i seguenti

Dettagli

LA COMUNICAZIONE NON VERBALE L'ASCOLTO IL SILENZIO

LA COMUNICAZIONE NON VERBALE L'ASCOLTO IL SILENZIO LA COMUNICAZIONE NON VERBALE L'ASCOLTO IL SILENZIO La vera comunicazione nasce proprio dal Non Detto 1 assioma della comunicazione: E' impossibile non comunicare; ogni comportamento è comunicazione! Non

Dettagli

Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 1^A a.s FILONE n 12: COMPETENZA RELIGIOSA

Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 1^A a.s FILONE n 12: COMPETENZA RELIGIOSA Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 1^A a.s. 2018-2019 INDICATORE: DIO E L UOMO Sviluppa il concetto d identità personale e sa interagire con i compagni e gli adulti in

Dettagli

SOLTANTO ABBI FEDE GUIDA PASTORALE 2012/13 LA FEDE DI EZECHIELE

SOLTANTO ABBI FEDE GUIDA PASTORALE 2012/13 LA FEDE DI EZECHIELE SOLTANTO ABBI FEDE - 46 - GUIDA PASTORALE 2012/13 LA FEDE DI EZECHIELE ALZATI, TI VOGLIO PARLARE SOLTANTO ABBI FEDE - 48 - GUIDA PASTORALE 2012/13 Mi disse: Figlio dell uomo, àlzati, ti voglio parlare.

Dettagli

L elogio del margine

L elogio del margine L elogio del margine Educare alla diversità ità come cura del disagio: i la filosofia dei bambinibi i Gestire la complessità: la pedagogia della mediazione I linguaggi multimediali Accogliere le differenze:

Dettagli

PROGETTO DI EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITA' PER ALUNNI DI CLASSE V DELLA SCUOLA PRIMARIA BOSCHETTO DENOMINAZIONE DEL PROGETTO

PROGETTO DI EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITA' PER ALUNNI DI CLASSE V DELLA SCUOLA PRIMARIA BOSCHETTO DENOMINAZIONE DEL PROGETTO PROGETTO DI EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITA' PER ALUNNI DI CLASSE V DELLA SCUOLA PRIMARIA BOSCHETTO DENOMINAZIONE DEL PROGETTO INTRODUZIONE Ho voglia di crescere Il progetto di educazione all affettività nasce

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento

Dettagli

Filosofia e acquisizione di competenze

Filosofia e acquisizione di competenze Filosofia e acquisizione di competenze Pensiero filosofico per le competenze educative A.A. 2014/15 lezione 20.10.14 2 È possibile individuare un ontologia dell umano? Quali conseguenze determina la rinuncia

Dettagli

COMUNICAZIONE E RELAZIONE

COMUNICAZIONE E RELAZIONE COMUNICAZIONE E RELAZIONE LA COMUNICAZIONE È UNO SCAMBIO DI INFORMAZIONI IN UN CONTESTO DI INFLUENZAMENTO RECIPROCO (CI SI INFLUENZA RECIPROCAMENTE). PERTANTO, GLI ATTI COMUNICATIVI HANNO SEMPRE UN OBIETTIVO,

Dettagli

Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1

Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1 Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1 1.1 La costruzione dell autostima 1 La difesa della propria identità 3 Il dialogo interiore 3 L autodeterminazione 4 Concludendo sull

Dettagli

RELAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA:

RELAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA: RELAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA: QUANDO L UNIONE FA LA FORZA! A cura di Simona Pelloni 1 STARE SUL CONFINE COME DOGANIERI Difendere il proprio sistema di regole COME TRADUTTORI Favorire le opportunità di dialogo

Dettagli

MODULO 2 VOLONTA DI ESPLORARE -BREVE RIASSUNTO-

MODULO 2 VOLONTA DI ESPLORARE -BREVE RIASSUNTO- MODULO 2 VOLONTA DI ESPLORARE -BREVE RIASSUNTO- I. CHE COS E LA VOLONTA DI ESPLORARE? La volontà di esplorare non è semplicemente quella di esplorare le opportunità di mercato. Ci sono due modi per comprendere

Dettagli

Che emozione! Come aiutare i propri figli a conoscere, riconoscere, esprimere e vivere le emozioni

Che emozione! Come aiutare i propri figli a conoscere, riconoscere, esprimere e vivere le emozioni Che emozione! Come aiutare i propri figli a conoscere, riconoscere, esprimere e vivere le emozioni Pogliano Milanese, 27/02/2019 Dott.ssa Laura Brambilla, Psicologa Diversi tipi di intelligenza Per «intelligenza»

Dettagli

NUOVI VOLONTARI AVO MILANO CORSO 118 IRCCS S.M.NASCENTE FONDAZIONE DON GNOCCHI. A cura di Laura Cerruti

NUOVI VOLONTARI AVO MILANO CORSO 118 IRCCS S.M.NASCENTE FONDAZIONE DON GNOCCHI. A cura di Laura Cerruti NUOVI VOLONTARI AVO MILANO CORSO 118 IRCCS S.M.NASCENTE FONDAZIONE DON GNOCCHI A cura di Laura Cerruti IL GRUPPO AVO Gruppo = riunire, ammassare, nodo,stringere insieme, intreccio. Gruppo di lavoro = produrre

Dettagli

interagire con l ambiente naturale e sociale che lo circonda per offrire il proprio contributo personale; DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI

interagire con l ambiente naturale e sociale che lo circonda per offrire il proprio contributo personale; DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI Piano dell Offerta Formativa a.s. 2010 2011 5.2 SCUOLA PRIMARIA In linea con la proposta dei Programmi del 1985, con le Norme generali per la Scuola dell Infanzia e della Scuola Primaria del Decreto Legislativo

Dettagli

Progetto di formazione e ricerca in rete Rete scuole Valli di Lanzo

Progetto di formazione e ricerca in rete Rete scuole Valli di Lanzo Progetto di formazione e ricerca in rete Rete scuole Valli di Lanzo Unita' di apprendimento: Conoscenza e valorizzazione del territorio, dalla Scuola dell'infanzia alla Scuola Secondaria di Primo Grado

Dettagli

C ERA UNA VOLTA CI SONO ANCORA I MESTIERI..

C ERA UNA VOLTA CI SONO ANCORA I MESTIERI.. DIREZIONE DIDATTICA STATALE 1 CIRCOLO CECINA FRANCESCO DOMENICO GUERRAZZI - PROGRAMMAZIONE DI CIRCOLO SCUOLA DELL INFANZIA a.s 2018-2019 C ERA UNA VOLTA CI SONO ANCORA I MESTIERI.. ANALISI DELLA SITUAZIONE

Dettagli

1. Agire con le parole 2. Cittadini del conoscere 3. Per una cittadinanza planetaria, attiva,

1. Agire con le parole 2. Cittadini del conoscere 3. Per una cittadinanza planetaria, attiva, Educare alla cittadinanza partecipata 1. 2. Cittadini del conoscere 3. Per una cittadinanza planetaria, attiva, interculturale 4. La partecipazione fra teoria e pratica: nodi metodologici, sfide e scenari

Dettagli

A SCUOLA DI COSTITUZIONE Gli insegnanti delle classi quarte del plesso Dante Alighieri: Caruso Maria Angela, Cattaneo Rita, Giannetto Domenica, Marcio

A SCUOLA DI COSTITUZIONE Gli insegnanti delle classi quarte del plesso Dante Alighieri: Caruso Maria Angela, Cattaneo Rita, Giannetto Domenica, Marcio A SCUOLA DI COSTITUZIONE Gli insegnanti delle classi quarte del plesso Dante Alighieri: Caruso Maria Angela, Cattaneo Rita, Giannetto Domenica, Marcioni Laura, Moia Paola, Perillo Vanna Ambito linguistico-espressivo

Dettagli

Sostenere l allattamento al seno: contesti comunicativi e metodologie. Pesaro 1 7 Dicembre 201 6

Sostenere l allattamento al seno: contesti comunicativi e metodologie. Pesaro 1 7 Dicembre 201 6 Sostenere l allattamento al seno: contesti comunicativi e metodologie Pesaro 1 7 Dicembre 201 6 Che cosa vuol dire comunicare? Il termine deriva dal latino e vuole dire mettere in comune, rendere partecipi

Dettagli

SOS GENITORI «La gestione dei conflitti e le regole»

SOS GENITORI «La gestione dei conflitti e le regole» A.S. 2017-2018 POR PUGLIA FESR-FSE 2014-2020 PROGETTO DIRITTI A SCUOLA TIPOLOGIA SEZIONE C SOS GENITORI «La gestione dei conflitti e le regole» 11 GIUGNO 2018 Marianna Colosimo pedagogista Il conflitto

Dettagli

PREMESSA MOTIVAZIONI DELLA SCELTA

PREMESSA MOTIVAZIONI DELLA SCELTA PREMESSA L educazione ambientale è lo strumento che promuove, sin dalla scuola dell infanzia, il rispetto della natura e tutto ciò che ci circonda. Sensibilizzare i bambini ad acquisire un atteggiamento

Dettagli

IV CIRCOLO DIDATTICO DI SCAFATI ( SA) PROGETTAZIONE ANNUALE SCUOLA PRIMARIA: ATTIVITA ALTERNATIVA all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA.

IV CIRCOLO DIDATTICO DI SCAFATI ( SA) PROGETTAZIONE ANNUALE SCUOLA PRIMARIA: ATTIVITA ALTERNATIVA all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA. IV CIRCOLO DIDATTICO DI SCAFATI ( SA) PROGETTAZIONE ANNUALE SCUOLA PRIMARIA: ATTIVITA ALTERNATIVA all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA. 1 Modalità di scelta ed organizzazione delle attività alternative

Dettagli

LABORATORIO DI LETTURA

LABORATORIO DI LETTURA LABORATORIO DI LETTURA Per favore, raccontami una storia Come diceva Gianni Rodari, I libri sono semi: alimentano la mente, accrescono l intelligenza e la creatività Quindi, leggere, raccontare, commentare

Dettagli

ANNO ACCADEMICO

ANNO ACCADEMICO ANNO ACCADEMICO 2016-2017 Pratiche filosofiche e cura di sé - 7 Curare la comunicazione Carlo E. L. Molteni www.counselingfilosofico.it cel.molteni@gmail.com Che cosa significa per me comunicare? Quale

Dettagli

Insegnare religione cattolica: identità e forza educativa nelle finalità della scuola

Insegnare religione cattolica: identità e forza educativa nelle finalità della scuola Corso regionale di aggiornamento degli Insegnanti di religione cattolica Insegnare religione cattolica: identità e forza educativa nelle finalità della scuola Corato, 21-23 febbraio 2011 Avere un identità

Dettagli

GESTIONE DEI CONFLITTI NEI GRUPPI DI LAVORO. a cura di Adriana Biase

GESTIONE DEI CONFLITTI NEI GRUPPI DI LAVORO. a cura di Adriana Biase GESTIONE DEI CONFLITTI NEI GRUPPI DI LAVORO a cura di Adriana Biase PREMESSA "Il conflitto è componente integrante della vita umana, si trova dentro di noi e intorno a noi." Sun Tzu IL CONFLITTO E NEGATIVO

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VERO MILIS SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1 GRADO

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VERO MILIS SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1 GRADO " ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VERO MILIS SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1 GRADO Via Umberto I, 12-09070 San Vero Milis (OR) tel. 0783-53670 Fax 0783-558128 C. F. 90027760959 cod. Min. ORIC81200V-

Dettagli

Progetto Natale al museo

Progetto Natale al museo Progetto Natale al museo Motivazione Il progetto nasce dalla necessità di rendere operativa il focus dell istituzione scolastica Benessere del bambino inteso come equilibrio psico fisico, emotivo, relazionale

Dettagli

ITC Elsa Morante-Programmazione insegnamento della Religione Cattolica Anno Scolastico

ITC Elsa Morante-Programmazione insegnamento della Religione Cattolica Anno Scolastico 1954CONOCENZE, ABIITÀ E COMPETENZE DE IRC INERENTI A NUOVO OBBIGO D ITRUZIONE UA BAE DEI QUATTRO AI CUTURAI M Competenze Chiave Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Dettagli

Intervento di Viviana Maretto

Intervento di Viviana Maretto nell ambito del progetto CHIAMA CHI AMA 27 settembre 2010, dalle 14.30 alle 18.30 Intervento di Viviana Maretto presso il Centro Servizio Volontariato provinciale di Padova via dei Colli 4, Padova (all

Dettagli

PIANO DI LAVORO VERTICALIZZATO COMPETENZA FUNZIONI COINVOLTE NUCLEI FONDANTI ANNO SCOLASTICO 2008/2009 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA' Rev.

PIANO DI LAVORO VERTICALIZZATO COMPETENZA FUNZIONI COINVOLTE NUCLEI FONDANTI ANNO SCOLASTICO 2008/2009 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA' Rev. Pag. 1 di 10 DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: AMBITO ANTROPOLOGICO SCUOLA INFANZIA N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale. A COMPETENZA FUNZIONI COINVOLTE

Dettagli

DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: STORIA (ST) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale.

DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: STORIA (ST) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale. Pag. 1 di 11 DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: STORIA (ST) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale. COMPETENZA FUNZIONI COINVOLTE NUCLEI FONDANTI A

Dettagli

Tecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione

Tecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione Tecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione La prima esperienza di relazione è quella che avviene tra il bambino e la madre (relazione diadica) Diade: entità composta

Dettagli

UNITÀ FORMATIVA 1. Suono, movimento, ritmo: percorsi e strategie didattiche per la scuola dell infanzia Patrizia Iodice Giuseppe Desideri

UNITÀ FORMATIVA 1. Suono, movimento, ritmo: percorsi e strategie didattiche per la scuola dell infanzia Patrizia Iodice Giuseppe Desideri UNITÀ FORMATIVA 1 Nome e Cognome Esperti Descrizione sintetica del progetto Suono, movimento, ritmo: percorsi e strategie didattiche per la scuola dell infanzia Patrizia Iodice Giuseppe Desideri Il linguaggio

Dettagli

Professionalità docente Relazione educativa e cura. Romina Nesti

Professionalità docente Relazione educativa e cura. Romina Nesti Professionalità docente Relazione educativa e cura Romina Nesti La nuova professionalità docente Nel corso della seconda metà del Novecento si è venuta a ridefinire più volte l identità della scuola e

Dettagli

Essere ciò che siamo. e divenire ciò che siamo capaci di divenire è l unico scopo della vita. Spinoza

Essere ciò che siamo. e divenire ciò che siamo capaci di divenire è l unico scopo della vita. Spinoza Chi sono Io? Essere ciò che siamo e divenire ciò che siamo capaci di divenire è l unico scopo della vita Spinoza Capire chi sono io è solo il primo passo per rispondere a un quesito ancora più urgente:

Dettagli

PROGETTAZIONE LABORATORIO- ATTIVITÀ SCUOLA DELL INFANZIA IL VIAGGIO LA CREAZIONE

PROGETTAZIONE LABORATORIO- ATTIVITÀ SCUOLA DELL INFANZIA IL VIAGGIO LA CREAZIONE sistema gestione qualità Mo.313 rev.0 1/09/05 PROGETTAZIONE LABORATORIO- ATTIVITÀ SCUOLA DELL INFANZIA TITOLO: IL VIAGGIO LA CREAZIONE AMBITI ORGANIZZATIVI: Responsabile: Beoletto Chiara Alunni coinvolti:

Dettagli

Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012

Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012 Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012 Le radici di Unplugged UNPLUGGED MODELLO INFLUENZA SOCIALE LIFE SKILLS EDUCAZIONE NORMATIVA Il Modello dell influenza

Dettagli

ASILO INFANTILE SIROLO

ASILO INFANTILE SIROLO ASILO INFANTILE SIROLO PROGETTO EDUCATIVO VIA GIULIETTI 73, SIROLO (AN) TEL.071.9330937 E MAIL : asiloinfantilesirolo@gmail.com www. asiloinfantilesirolo.it Il Progetto Educativo è la carta d identità

Dettagli

Didattica orientativa. Prof.ssa Floriana Falcinelli Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Perugia

Didattica orientativa. Prof.ssa Floriana Falcinelli Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Perugia Didattica orientativa Prof.ssa Floriana Falcinelli Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Perugia Definizione di orientamento Processo educativo permanente rivolto a all autorealizzazione

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2014/2015 INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA

PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2014/2015 INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA CLASSE PRIMA 1. LA DIMENSIONE RELIGIOSA La ricerca umana e la graduale rivelazione di Dio nella storia e nelle religioni. Il ruolo e lo scopo della religione nelle sue varie manifestazioni storiche. Cogliere

Dettagli

PROGETTO EDUCATIVO ANNUALE

PROGETTO EDUCATIVO ANNUALE SCUOLA PRIMARIA PARITARIA «SACRA FAMIGLIA» Via Nascimbeni,10-37138 Verona Tel. 045 8185611 - Fax 045 8102575 primariasfamiglia@pssf.it verona.scuole-sacrafamiglia.it PROGETTO EDUCATIVO ANNUALE Anno Scolastico

Dettagli

Corso ECM EDUCAZIONE TERAPEUTICA DEL PAZIENTE. Roma, marzo Attori e strumenti dell Educazione Terapeutica. Giada Guidi

Corso ECM EDUCAZIONE TERAPEUTICA DEL PAZIENTE. Roma, marzo Attori e strumenti dell Educazione Terapeutica. Giada Guidi Corso ECM EDUCAZIONE TERAPEUTICA DEL PAZIENTE Roma, 15-16 marzo 2016 Attori e strumenti dell Educazione Terapeutica Giada Guidi gisda69@gmail.com Corso: Educazione Terapeutica del Paziente Roma, 15-16

Dettagli

FINALITA Formarsi atteggiamenti e comportamenti permanenti di non violenza e di rispetto delle diversità. Approfondire le relazioni di gruppo.

FINALITA Formarsi atteggiamenti e comportamenti permanenti di non violenza e di rispetto delle diversità. Approfondire le relazioni di gruppo. PREMESSA Il presente percorso nasce e si sviluppa in base all'esigenza di educare gli alunni al rispetto della persona umana ed al senso di responsabilità. La scuola, infatti, come sede formativa istituzionale

Dettagli

La comunicazione: regole di cooperazione e cortesia

La comunicazione: regole di cooperazione e cortesia La cooperazione conversazionale (lealtà fra gli interlocutori) Quantità (esaurienti) Qualità (non affermare il falso) Pertinenza (stare al tema) Modalità (essere perspicui: chiari, sintetici, evidenti)

Dettagli

Prof.ssa CONCETTA BRANCA PROGETTUALE

Prof.ssa CONCETTA BRANCA PROGETTUALE Istituto Scolastico Comprensivo Statale Giuseppe Parini Torrita di Siena, anno scolastico 2018-2019 AREA PROGETTUALE LINGUE STRANIERE REFERENTE PROGETTUALE DELL AREA Prof.ssa CONCETTA BRANCA PREMESSA/

Dettagli

UN ANNO DA FAVOLA PROGETTO EDUCATIVO NIDO, ANNO SCOLASTICO

UN ANNO DA FAVOLA PROGETTO EDUCATIVO NIDO, ANNO SCOLASTICO UN ANNO DA FAVOLA PROGETTO EDUCATIVO NIDO, ANNO SCOLASTICO 2017-2018 Il progetto un anno da favola si prefigge l obiettivo di raggiungere le finalità classiche del nido: attraverso un apprendimento che

Dettagli

D.ssa Jessica Bertolani Dal ruolo tradizionale docente ad uno più articolato tutor, coach, counselor

D.ssa Jessica Bertolani Dal ruolo tradizionale docente ad uno più articolato tutor, coach, counselor D.ssa Jessica Bertolani jessica.bertolani@univr.it Il formatore oltre che attento a definire progetti e obiettivi, così come decidere contenuti, diventa un facilitatore dell esperienza, ovvero attento

Dettagli

Apprendere con le idee

Apprendere con le idee UNIFE CORSO DI SOCIOLOGIA DELL EDUCAZIONE Apprendere con le idee La proposta di apprendimento di Carl Rogers Il punto di partenza L apprendimento si basa solo sulla comunicazione di concetti intellettuali?

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER CATECHISTI

CORSO DI FORMAZIONE PER CATECHISTI CORSO DI FORMAZIONE PER CATECHISTI settembre ottobre 2016 QUATTRO PASSI PER CAMBIARE INSIEME DIARIO DI BORDO (spazio per pensare oltre l incontro) di Caro partecipante, ma cos è il Diario di bordo? Questo

Dettagli

R E L I G I O N E C A T T O L I C A C L A S S E 1 ^

R E L I G I O N E C A T T O L I C A C L A S S E 1 ^ R E L I G I O N E C A T T O L I C A C L A S S E 1 ^ OBIETTIVI FORMATIVI Osservare e scoprire nel mondo i segni di una presenza divina. Riconoscere l importanza delle ricorrenze religiose nella vita degli

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO F. MARRO SCUOLA MATERNA- ELEMENTARE - MEDIA

ISTITUTO COMPRENSIVO F. MARRO SCUOLA MATERNA- ELEMENTARE - MEDIA ISTITUTO COMPRENSIVO F. MARRO SCUOLA MATERNA- ELEMENTARE - MEDIA Via IV Novembre, 2-10069 VILLAR PEROSA TEL./FAX 0121/51060-51108 E-mail toic80400p@istruzione.it Porte Cipi Pinasca Sergio De Simone San

Dettagli

Il colloquio professionale nella relazione d aiutod

Il colloquio professionale nella relazione d aiutod Il colloquio professionale nella relazione d aiutod Colorno, Febbraio 2014 M. Grazia Loss La relazione di aiuto Per relazione di aiuto si intende la capacità di dare vita ad una relazione umana, in modo

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER CATECHISTI

CORSO DI FORMAZIONE PER CATECHISTI CORSO DI FORMAZIONE PER CATECHISTI settembre ottobre 2018 LA MIA IMPRONTA NELLA TUA DIARIO DI BORDO (spazio per pensare oltre l incontro) di Caro partecipante, ma cos è il Diario di bordo? Questo fascicolo

Dettagli

DIPARTIMENTO DI LETTERE ANNO SCOLASTICO MATERIA: SCIENZE UMANE ORE ANNUALI: 132 CLASSE: PRIMA INDIRIZZO: IPSS

DIPARTIMENTO DI LETTERE ANNO SCOLASTICO MATERIA: SCIENZE UMANE ORE ANNUALI: 132 CLASSE: PRIMA INDIRIZZO: IPSS DIPARTIMENTO DI LETTERE ANNO SCOLASTICO 2016-2017 MATERIA: SCIENZE UMANE ORE ANNUALI: 132 CLASSE: PRIMA INDIRIZZO: IPSS PROGETTO DIDATTICO DELLA DISCIPLINA In relazione a quanto richiesto dal Piano dell

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO CARPI - ZONA CENTRO Modena ANNO SCOLASTICO 2012/2013 P.O.F. Piano dell Offerta Formativa - E S T R A T T O -

ISTITUTO COMPRENSIVO CARPI - ZONA CENTRO Modena ANNO SCOLASTICO 2012/2013 P.O.F. Piano dell Offerta Formativa - E S T R A T T O - ISTITUTO COMPRENSIVO CARPI - ZONA CENTRO Modena ANNO SCOLASTICO 2012/2013 Scuola dell infanzia Berengario Scuola primaria Fanti Scuola primaria Pascoli Scuola secondaria di primo grado A. Pio P.O.F. Piano

Dettagli

SPAZIO DEDICATO AI GENITORI: CHE COSA MI ASPETTO?

SPAZIO DEDICATO AI GENITORI: CHE COSA MI ASPETTO? ITC C. Deganutti - Udine SPAZIO DEDICATO AI GENITORI PRIMO INCONTRO ESSERE GENITORI OGGI: AIUTARE I FIGLI NEL LORO PERCORSO DI CRESCITA Programma specifico FSE nr.. 13 Azione B Istituto: ITC C. Deganutti

Dettagli

PATTO EDUCATIVO CORRESPONSABILITÀ SCUOLA PRIMARIA. Pio Di Meo

PATTO EDUCATIVO CORRESPONSABILITÀ SCUOLA PRIMARIA. Pio Di Meo PATTO EDUCATIVO di CORRESPONSABILITÀ SCUOLA PRIMARIA Pio Di Meo OBIETTIVI FORMATIVI CHE SI PROPONE QUESTO DOCUMENTO La scuola è l ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno,

Dettagli

SCUOLA dell INFANZIA

SCUOLA dell INFANZIA SCUOLA dell INFANZIA La Scuola dell infanzia è un ambiente educativo che valorizza il fare e il riflettere del bambino/bambina sostenendo i suoi sentimenti, emozioni, pensieri, idee e pone al centro delle

Dettagli