NUOVE STRUTTURE DI CURE INTERMEDIE E RIORGANIZZAZIONE DEI POSTI LETTO DI TEMPORANEITA

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1 NUOVE STRUTTURE DI CURE INTERMEDIE E RIORGANIZZAZIONE DEI POSTI LETTO DI TEMPORANEITA Dr. Mario Marin Responsabile S.D.D. Residenzialità Extraospedaliera

2 Progetto riordino temporaneità Nell ambito delle strutture di accoglimento temporaneo della nostra ULSS si individuano tre specifiche unità di offerta: 1. OSPEDALE DI COMUNITA 2. U.R.T. (Unità Riabilitativa Territoriale) 3. Nuclei di temporaneità (sollievo)

3 OSPEDALE DI COMUNITA Definizione In questa struttura si garantiranno le cure intermedie, cioè le cure necessarie per quei pazienti che sono stabilizzati dal punto di vista medico, che non richiedono assistenza ospedaliera, ma sono troppo instabili per poter essere trattati in un semplice regime ambulatoriale o residenziale classico e che trattano problemi che si risolvono in un periodo limitato di tempo (indicativamente 4-6 settimane).

4 OSPEDALE DI COMUNITA Classificazione Struttura di residenzialità extra-ospedaliera a carattere temporaneo (30 gg,, tranne casi particolari che devono essere rivalutati in sede di UVMD alla luce della traiettoria prognostica ) per l erogazione di prestazioni prevalentemente di tipo sanitario senza compartecipazione alla spesa nei primi 30 gg. (25 euro solo dal 31 giorno e 45 euro dopo il 60 gg).

5 OSPEDALE DI COMUNITA Risposta a quali bisogni 1. Recupero funzionale 2. Stabilizzazione clinica/adattamento alla disabilità 3. Palliazione.

6 OSPEDALE DI COMUNITA Tipologia di pazienti e criteri di accesso Pazienti post-acuti o cronici riacutizzati con basso margine di imprevedibilità e/o instabilità clinica. Solitamente pazienti adulti/anziani con profilo SVAMA 3, 5, 8, 9, 11, 12, 13,14,15 (con priorità ai profili dall 11 al 15).

7 OSPEDALE DI COMUNITA Nodi invianti I pazienti possono essere inviati sia dall ospedale (UVGO), che dal territorio dopo la formulazione del progetto assistenziale (UVMD).

8 Unità Riabilitativa Territoriale (URT) Definizione Rappresenta una delle strutture atte a garantire cure intermedie, cioè le cure necessarie per quei pazienti che sono stabilizzati dal punto di vista medico, che non richiedono assistenza ospedaliera, ma sono troppo fragili per poter essere trattati in un semplice regime ambulatoriale o residenziale classico e che trattano problemi che si risolvono in un periodo limitato di tempo (indicativamente 4-8 settimane).

9 Unità Riabilitativa Territoriale (URT) Classificazione Struttura di residenzialità extraospedaliera a carattere temporaneo per l erogazione di prestazioni prevalentemente di tipo riabilitativo con compartecipazione alla spesa (25 euro/die fino al 60 gg., successivamente 45 euro)

10 Unità Riabilitativa Territoriale (URT) Risposta a quali bisogni Risposta polifunzionale a carattere temporaneo con possibilità di offerta principalmente di riabilitazione neurologica e motoria per la riduzione della disabilità residua dopo eventi acuti o riacutizzazioni di patologie croniche.

11 Unità Riabilitativa Territoriale (URT Tipologia di pazienti e criteri di accesso Pazienti post-acuti o cronici riacutizzati con basso margine di imprevedibilità e/o instabilità clinica. Solitamente pazienti adulti/anziani con profilo SVAMA 3, 4, 5, 8, 9.

12 Unità Riabilitativa Territoriale (URT) 1. Paziente le cui funzioni/abilità temporaneamente perse sono parzialmente o totalmente recuperabili ed è necessario intervenire per ridurre la disabilità conseguente alla malattia (fratturati polipatologici e traumatologici) con interventi di riabilitazione estensiva. 2. Pazienti a lento recupero funzionale che hanno già effettuato riabilitazione intensiva ma necessitano di proseguire il trattamento (ictus a lenta risoluzione). 3. Paziente cronico evolutivo (es. Sclerosi multipla stabilizzata, Parkinson, SLA) con grave disabilità residua che necessita di periodo di riabilitazione e/o adattamento a nuovi ausili o a un nuovo livello di disabilità.

13 Unità Riabilitativa Territoriale (URT) Nodi invianti I pazienti possono essere inviati sia dall ospedale (UVGO), che dal territorio dopo la formulazione del progetto assistenziale (UVMD). L invio all URT presuppone: una valutazione fisiatrica con indicazione per ciclo di riabilitazione estensiva potenziale residuo in scheda SVaMA (VPOT) tra 5 e 20

14 NUCLEI DI TEMPORANEITA (ex RSA) Nucleo Myriam Casa Gerosa: 22 p.l. Nucleo Dei Ciliegi Casa Rubbi: 16 p.l. 42 p.l. distribuiti nei Centri di Servizio

15 NUCLEI DI TEMPORANEITA (ex RSA) Definizione Nuclei di accoglimento temporaneo per pazienti che sono stabilizzati dal punto di vista clinico, che non richiedono assistenza ospedaliera e che, in assenza di rete familiare/sociale adeguata, richiedono un accoglimento temporaneo al fine di preparare il successivo percorso assistenziale (rientro a domicilio, accoglimento definitivo, altro).

16 NUCLEI DI TEMPORANEITA (ex RSA) Classificazione Struttura di residenzialità extraospedaliera a carattere temporaneo (max. 3 mesi) per l erogazione di prestazioni prevalentemente di mantenimento, con compartecipazione alla spesa (50 euro/die)

17 NUCLEI DI TEMPORANEITA (ex RSA) Tipologia di pazienti e criteri di accesso Pazienti post-acuti o cronici con stabilità clinica. Solitamente pazienti adulti/anziani con profilo SVAMA 3,4,5,8,9,11,12,13,14,15 (con priorità ai profili dal 3 al 9).

18 NUCLEI DI TEMPORANEITA (ex RSA) Risultati attesi Prevale un attività mirata al mantenimento dell equilibrio raggiunto e al tentativo di un parziale recupero nelle ADL, per il tempo necessario ad avviare i successivi progetti assistenziali.

19 NUCLEI DI TEMPORANEITA (ex RSA) 1. Pazienti stabilizzati clinicamente, gestibili a domicilio ma privi di rete familiare/sociale adeguata, per dare alla famiglia il tempo di organizzarsi per gestire una situazione assistenziale modificata o per attivare percorsi alternativi al rientro a domicilio. 2. Moduli sollievo

20 NUCLEI DI TEMPORANEITA (ex RSA) Nodi invianti I pazienti possono essere inviati sia dall ospedale (UVGO), che dal territorio dopo la formulazione del progetto assistenziale (UVMD).

21 Strumenti di valutazione delle domande di accesso alle Strutture di Cure Intermedie Le domande di accoglimento per Ospedale di Comunità, U.R.T. ed R.S.A. devono essere oggetto di Valutazione Multidimensionale con applicazione della scheda SVAMA. Le domande provenienti dai reparti di degenza ospedaliera seguiranno il percorso dell attivazione dell UVGO/UVO. Le domande provenienti dal territorio verranno valutate con le modalità dell UVMD semplificata dalla U.O. Residenzialità Territoriale.

22 SCHEDA SVAMA Istituita dalla Regione Veneto per la valutazione multidimensionale dell autosufficienza/non autosufficienza delle persone adulte e anziane Strumento per l accesso ai servizi di rete residenziali, semiresidenziali e domiciliari integrati: Centri servizi (residenziali, centri diurni) ADI ICD (Impegnative di cura domiciliare)

23 RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONE VENETO DGR 3979/1999: 1. Istituzione della Scheda SVAMA DGR 1133/2008: 1. aggiornato il modello della scheda SVAMA e del quadro sinottico regionale 2. determinazione del punteggio minimo per l' accesso ai servizi residenziali DGR 2961/2012: 1. uniformato la rilevazione dei dati col flusso informativo istituito nel 2008 con Decreto del Ministero del lavoro, della Salute e delle Politiche sociali 2. introdotto l asse disturbi comportamentali che viene stratificato in tre livelli: assenti/lievi, moderati, gravi 3. Viene richiesto di indicare le priorità dei codici delle patologie principali che concorrono a determinare la situazione di non autosufficienza 4. Va indicata la priorità del progetto assistenziale (specificando il primario ed il secondario)

24 COME E STRUTTURATA CARTELLA SVAMA SVAMA SANITARIA SVAMA COGNITIVO- FUNZIONALE SVAMA SOCIALE

25 Livelli per ogni dimensione PROFILO Cogniti vo Mobilità Funzion ale Sanitari o n. definizione Lucido, autonomo Lucido, in parte dipendente Lucido, deambula assistito Lucido, non deambulante ma autonomo Lucido, gravemente dipendente Confuso, deambulante, autonomo Confuso, deambulante Confuso, deambula assistito Confuso allettato Combinazione puramente teorica non presente nella realtà Confuso o stuporoso, totalmente dipendente Lucido, con elevata necessità di cure sanitarie Deambulante con elevata necessità di cure sanitarie Lucido, allettato, con elevata necessità di cure sanitarie Confuso o stuporoso, dipendente, con elevata necessità di cure sanitarie Problemi comportamentali prevalenti, discreta autonomia Problemi comportamentali, dipendente

26 Struttura Impegnative di II livello Posti letto Profili SVAMA afferenti Motivazione Ospedale di Comunità Bassano (sede Marostica) Ospedale di Comunità Asiago (sede all interno del Presidio Ospedaliero) / 30 / (se p.l. liberi anche profili 11) Previsti n. 12 posti letto nell anno 2014 e attivazione di ulteriori 18 posti negli anni 2015 e L Ospedale di Comunità si può configurare come una struttura di post-acuzie dove la persona è stabilizzata ma deve ancora sottoporsi con una certa frequenza a rivalutazioni diagnostico terapeutiche. E opportuno che la collocazione sia adiacente a Servizi di Diagnosi e Cura (sale radiologiche e ambulatori specialistici) Previsti n. 6 posti letto nell anno 2015 e ulteriori 6 nell anno In particolare, per questa struttura si prevede, mancando un Hospice in Altopiano, di dare risposta anche a pazienti in fase terminale nell accompagnamento alla morte. Unità Riabilitativa Territoriale sede a Marostica Nucleo riabilitativo presso il Centro Servizi Villa Serena di Solagna La richiesta riabilitativa in questi anni non sempre ha trovato risposte adeguate nelle ex RSA. Individuare strutture specifiche per l attività riabilitativa con relativi standard di personale oltre a garantire i risultati terapeutici migliora la trasparenza e riconoscimento delle strutture interessate. Centro Servizi Sturm - nucleo Arcobaleno Le persone con problematiche assistenziali che necessitano di operatori con formazione specifica (persone in ventilazione assistita, SLA, comi prolungati), richiedono l accoglienza presso un nucleo specializzato attiguo al nucleo SVP. Centro Servizi Villa Aldina nucleo attiguo SAPA Centro Servizi Casa Sterni - nucleo Il sollievo Nucleo specifico attiguo alla SAPA per le situazioni clinicamente stabilizzate ma che necessitano di ambiente protetto. Accoglienza di persone parzialmente autosufficienti e non che non richiedono particolare assistenza sanitaria e riabilitativa ma sollevano per un periodo di max due mesi la famiglia/badante previste nel progetto sperimentale di gestione integrata di promozione e accompagnamento alla domiciliarità, in convenzione con l ULSS 3.

27 Centro Servizi S.Pio X di Romanonucleo Ci siamo anche NOI Accoglienza di persone disabili psichici, con grave disabilità sanitaria, ma deambulanti, senza una rete famigliare, senza possibilità di essere accolte definitivamente in altre strutture residenziali (riabilitazione psichiatrica dipendenze). Queste persone necessitano di strutture residenziali in grado di offrire spazi ed attività all aperto sicure. Centro Servizi Opera Immacolata Concezione di Asiago risponde al bisogno di persone con complessità medio alta da accogliere dal domicilio o post-dimissione ospedaliera. Centro Servizi Casa di Riposo Roana - nucleo Il sollievo Accoglienza di persone parzialmente autosufficienti e non che non richiedono particolare assistenza sanitaria e riabilitativa ma sollevano per un periodo di max due mesi la famiglia/badante. Centro Servizi. Cartigliano 3 3 Centro Servizi Valstagna 3 3 Centro Servizi Madonnina 2 2 Centro Servizi Fondazione Comm. G. Rubbi nucleo RSA (in convenzione) Accoglienze sollievo o post-dimissione Accoglienze sollievo o post-dimissione Accoglienze sollievo o post-dimissione Mantenimento delle attuali n. 16 impegnative assegnate a seguito della ristrutturazione locali RSA di Marostica Centro Servizi Casa Gerosa nucleo RSA Myriam (in convenzione) Mantenimento delle attuali n. 22 impegnative assegnate a seguito della ristrutturazione locali RSA di Marostica TOTALE 100

28 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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