GAIA-MENTE 2 Linee guida per un invecchiamento sano e attivo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GAIA-MENTE 2 Linee guida per un invecchiamento sano e attivo"

Transcript

1 GAIA-MENTE 2 Linee guida per un invecchiamento sano e attivo Dott. Massimo Bartoli Info: massimo.bartoli@unito.it

2 Prima di iniziare Quali sono le problematiche cognitive più comuni che vengono riscontrate nelle attività quotidiane? Perché seguire questo corso? Quali sono le aspettative rispetto al corso?

3 Cos è l invecchiamento?

4 Modello della Senescenza (Schroots & Birren, 1996) Periodo di crescita e differenziazione che porta alla maturità Periodo di senescenza perdita delle capacita funzionali e di adattabilità all ambiente VECCHIAIA = MALATTIA

5 Prospettiva dell arco di vita (Baltes & Reese, 1984) I cambiamenti che intercorrono tra la nascita e la morte sono considerati come semplice sviluppo. Non si parla di anormalità o di peggioramento ma di maturazione, che risulta continua per tutto il ciclo di vita. VECCHIAIA = FASE DI VITA

6 Quando si parla di invecchiamento in generale non ci si riferisce semplicemente all avanzare dell età cronologica, ma ai cambiamenti organici, cognitivi ed emotivi che ad esso appaiono correlati. La neuropsicologia come utile strumento per rivelare i primi cambiamenti sul versante cognitivo e sul comportamento.

7 MNDs Invecchiamen to normale/ primario Deterioramento cognitivo lieve Disturbo Neurocognitivo Maggiore

8 Invecchiamento Cognitivo Invecchiamento di successo (Rowe & Khan, 1998) Super Normals : soggetti che sfuggono al decadimento cognitivo tipico della loro età. Solitamente anche l invecchiamento fisico e ottimale. Poco comune Normale (1) Invecchiamento tipico (Smith et al., 2008) Presenza di malattie tipiche del processo d invecchiamento, che possono influire sulle capacita cognitive (es. diabete, ipertensione arteriosa).

9 Invecchiamento Cognitivo Tipico Persone che presentano più patologie, tipiche del processo di invecchiamento POLIPATOLOGIA Assunzione di più farmaci durante il giorno POLIFARMACOTERAPIA

10 Polifarmacoterapia: Rischi di prescrizione inappropriata

11 Caratteristiche dell invecchiamento Cognitivo I cambiamenti cognitivi sono stati ben documentati nella letteratura scientifica come un normale processo di invecchiamento. Alcune abilità cognitive, come il vocabolario, sono resistenti all'invecchiamento cerebrale e possono anche migliorare con l'età. Altre abilità, come il ragionamento concettuale, la memoria e la velocità di elaborazione, diminuiscono gradualmente nel tempo. Vi è una significativa eterogeneità tra gli anziani nel tasso di declino di alcune abilità cognitive.

12 Intelligenza e Cognitività Intelligenza CRISTALLIZZATA Capacità, abilità e conoscenze che sono state ben apprese e reiterate nel tempo. Il vocabolario e le conoscenze generali sono esempi di abilità cristallizzate. Rimangono stabili o migliorano gradualmente, anche in età avanzata. Poiché l'intelligenza cristallizzata è dovuta all'accumulo di informazioni in base alle proprie esperienze di vita, gli anziani tendono a svolgere meglio le attività che richiedono questo tipo di intelligenza rispetto ai giovani adulti. Intelligenza FLUIDA Abilità che comportano la risoluzione di problemi e il ragionamento su cose che sono meno familiari e indipendenti da ciò che si è appreso. Include la capacità di elaborare e apprendere nuove informazioni, risolvere problemi, occuparsi e manipolare il proprio ambiente. Le funzioni esecutive, la velocità di elaborazione, la memoria e le abilità psicomotorie sono considerate domini cognitivi fluidi. Molte abilità cognitive fluide, raggiungono il picco nella terza decade di vita per poi diminuire.

13 Memoria: la memoria remota o il richiamo di eventi passati che sono stati archiviati da molti anni rimangono relativamente conservati nella vecchiaia. La memoria recente o la formazione di nuovi ricordi, tuttavia, è più vulnerabile all'invecchiamento. Attenzione: l'attenzione semplice o focalizzata come la capacità di guardare un programma televisivo tende a essere preservata in età avanzata. Si possono incontrare difficoltà, tuttavia, quando è richiesta un'attenzione divisa, come cercare di prestare attenzione alla televisione e contemporaneamente parlare al telefono.

14 Linguaggio: le abilità verbali, incluso il vocabolario, sono preservate con l'avanzare dell'età. Cambiamenti comuni hanno a che fare con il recupero delle parole. Richiede più tempo ed è più difficile trovare le parole quando si è impegnati in una conversazione o si tenta di rievocare nomi di persone e oggetti (es. parola sulla punta della lingua ). L'informazione non è persa, ma è più difficile da recuperare. Ragionamento e risoluzione dei problemi: i metodi tradizionali di approccio alle soluzioni sono mantenuti nelle persone anziane. I problemi nuovi (che non si sono verificati durante la vita) possono richiedere più tempo per essere capiti.

15 Ipotesi Esplicative (1) Diminuzione della capacità della Memoria di Lavoro MEMORIA DI LAVORO: acquisizione, ritenzione (temporanea) e manipolazione di informazioni. Avanzamento età diminuzione delle risorse cognitive (o energia mentale ) necessarie per il mantenimento delle info in memoria mentre si eseguono simultaneamente operazioni mentali su di esse.

16 Diminuzione della capacità della Memoria di Lavoro STRATEGIE: Ripetere e riassumere le informazioni per migliorare la codifica presentare le informazioni in diverse modalità (ad esempio, con lavagnette o attrezzature audio-visive) Svolgere specifici training di memorizzazione.

17 Ipotesi Esplicative (2) Diminuzione della velocità del Processamento delle informazioni Riguarda la velocità con cui vengono svolte le attività cognitive e la velocità delle risposte motorie. Questa abilità inizia a declinare nella terza decade di vita. Molte delle variazioni cognitive riportate negli anziani sani sono il risultato di un rallentamento nella velocità di elaborazione. Il calo della velocità di elaborazione può avere implicazioni in una varietà di domini cognitivi. Tuttavia, ciò non significa necessariamente che non si possa essere più in grado di svolgere determinati compiti, bensì che si necessita di maggior tempo.

18 Ipotesi Esplicative (3) Deficit nel meccanismo di inibizione delle informazioni irrilevanti Funzione di controllo: determinare quali informazioni possono entrare in memoria Funzione di soppressione: eliminare le rappresentazioni che non sono più rilevanti rispetto agli scopi attuali Funzione di restrizione: prevenire risposte prevalenti ma inappropriate per il compito

19 Deficit nel meccanismo di inibizione delle informazioni irrilevanti Un numero eccessivo di informazioni entra in memoria (problemi di controllo) Le informazioni irrilevanti rimangono attive (problemi di soppressione) Aumenta la frequenza di risposte inappropriate e pensieri disturbanti (problemi di restrizione)

20 FUNZIONI ESECUTIVE (FE) Funzioni cognitive di ordine superiore che permettono di mettere in atto comportamenti intenzionali, appropriati e diretti a uno scopo. (Harada et al., Clin Geriatr Med, 2013) FE di base Monitoraggio (aggiornamento) Flessibilità cognitiva Inibizione risposta automatica (Miyake et al., Cogn Psychol., 2000)

21 METACOGNIZIONE Conoscenza delle proprie capacità cognitive e dell attitudine a modificare il proprio comportamento in relazione ai compiti da affrontare. Permette di utilizzare la conoscenza e la consapevolezza che abbiamo di noi stessi per regolare i nostri processi cognitivi e adattare il nostro comportamento al contesto in cui ci troviamo, nonché di relazionarci in maniera adeguata agli altri individui. Il funzionamento metacognitivo risente non solo delle conoscenze dell individuo e delle sue capacità di controllo, ma anche dalle credenze circa il suo funzionamento cognitivo.

22 Sono troppo vecchio per. Stereotipo dell inevitabile declino cognitivo con l eta. È stato visto come gli aspetti emotivomotivazionali siano molto importanti nell influenzare le prestazioni cognitive (Bandura, 1997). Autoefficacia percepita (percezione di poter affrontare un determinato compito in modo adeguato) Fiducia nelle proprie capacità Credenze relative al funzionamento cognitivo

23 APPROCCIO NEUROCOGNITIVO L'approccio neurocognitivo evidenzia come gli aspetti cognitivi emergano dal substrato anatomico (cervello), attraverso l utilizzo test neuropsicologici e strumenti di neuroimmagine Strutturale: visualizzano la sede e l estensione delle strutture anatomiche dell encefalo (es. TAC) Funzionale: visualizzano il funzionamento delle varie aree cerebrali, misurandone il metabolismo, per studiare la relazione tra l attivita di queste e le specifiche funzioni cerebrali (es. fmri, PET, ecc.)

24 CAMBIAMENTI STRUTTURALI E FUNZIONALI NEL CERVELLO CHE INVECCHIA SOSTANZA GRIGIA: Insieme dei corpi cellulari dei neuroni. SOSTANZA BIANCA: Insieme degli assoni dei neuroni, che sono uniti in fasci. Sostanza grigia Sostanza bianca

25 CAMBIAMENTI SOSTANZA GRIGIA È stato visto come il normale invecchiamento porti non tanto alla morte dei neuroni ma piuttosto a una diminuzione della loro grandezza e del numero di connessioni tra di essi. Diminuzione del volume di materia grigia, in particolare nei lobi frontali (sede delle funzioni esecutive)

26 CAMBIAMENTI SOSTANZA BIANCA Diminuzione del volume della materia bianca (che collega varie aree del cervello e ne permette la comunicazione) con l avanzare dell eta, in particolar modo nella parte anteriore del cervello (FE), ippocampo (memoria), corpo calloso (comunicazione tra i due emisferi). Corpo calloso Lobi frontali Ippocampo

27 NOTA BENE Il normale cambiamento neurocognitivo legato all'età non pregiudica la capacità di una persona di svolgere le attività quotidiane. Se si sviluppano disabilità funzionali, anche in compiti difficili come la gestione di finanze o l assunzione dei farmaci, è prudente intraprendere una valutazione neuropsicologica se non c'è altra spiegazione ovvia per queste difficoltà (es. una reazione a un farmaco, una nuova patologia, un problema di vista). Tuttavia, gli studi dimostrano che il normale invecchiamento cognitivo può comportare una leggera diminuzione delle capacità funzionali complesse, come la capacità di guida.

28 Cosa si può fare per rallentare il declino cognitivo? Attività associate ad un alto funzionamento cognitivo nei soggetti anziani: 1. Attività intellettive stimolanti (es. giochi da tavolo, parole crociate, utilizzo PC, suonare uno strumento) 2. Attività fisica regolare (es. esercizio fisico che migliori gli aspetti cardiovascolari, ginnastica dolce) 3. Alimentazione sana ed equilibrata 4. Socializzazione e inclusione sociale (amicizie, viaggi, partecipare ad eventi culturali)

29 COGNIZIONE Complesso delle facoltà che consentono di raccogliere ed elaborare le informazioni

30 Domini Cognitivi Memoria Attenzione Linguaggio Capacità prassiche e visuospaziali Ragionamento Funzioni Esecutive

31 LA MEMORIA Memoria A breve termine (o primaria): mantenimento passivo delle informazioni Memoria di lavoro Esplicita Implicita Semantic Episodica a Memoria a lungo termine Autobiografic a

32 Memoria a Breve Termine (MBT) magazzino temporaneo che mantiene piccole quantità di informazioni per un periodo molto limitato. Es. prove che misurano la MBT Span di cifre: al soggetto viene letta una stringa di numeri che deve ripetere subito dopo. Prova a difficoltà progressiva.

33 Memoria a Breve Termine (MBT) La MBT ha una capacità limitata (7 elementi in media ricordati nell ordine corretto). Però la MBT non è influenzata dalle caratteristiche fisiche degli stimoli da ricordare (es. le lettere a, c, n, q, occupano lo stesso spazio di 4 parole) raggruppamenti di singole unità in blocchi permettono di aumentare la capacità della MBT

34 Memoria a Breve Termine (MBT) Esempio: Serie di numeri: Raggruppamento in blocchi Maggior facilità nel ricordare!

35 Memoria di Lavoro (ML) Secondo il Modello di Baddeley (2000), esisterebbe un sistema attenzionale, ESECUTIVO CENTRALE, che supervisiona e coordina due sistemi sussidiari: il CICLO FONOLOGICO e in TACCUINO VISUO- SPAZIALE. Il primo è costituito da un magazzino fonologico, in cui vengono ritenute informazioni verbali, e da un ripasso articolatorio, che permette la reiterazione dell info verbale (mantenimento dell informazione per più tempo). Il secondo serve per l elaborazione del materiale non verbale.

36 Memoria di Lavoro (ML) Ciclo fonologico e taccuino visuo-spaziale, che utilizzano due codici diversi, possono interagire grazie al BUFFER EPISODICO che permette rappresentazioni multidimensionali. Questo spiega perché, ad esempio, la rievocazione di parole può essere influenzata dalla loro immaginabilità.

37 Memoria di Lavoro (ML) Il Buffer episodico, inoltre, riesce a collegare i sottosistemi di memoria di lavoro (ciclo fonologico e taccuino visuo-spaziale) con le informazioni provenienti dalla Memoria a Lungo Termine (MLT).

38 Buffer Episodico

39 Memoria a Lungo Termine (MLT) Magazzino con capacità molto più ampia della MBT: può contenere molte informazioni per intervalli lunghi di tempo. I tipi di informazione contenuti nella MLT sono assai vari

40 Memoria a Lungo Termine (MLT) Memoria Implicita: informazioni sugli aspetti procedurali delle nostre conoscenze (es. come si legge, come si guida). Memoria Esplicita: processi di rievocazione e riconoscimento (volontari).

41 Memoria a Lungo Termine (MLT) Memoria (esplicita) Semantica: patrimonio di conoscenze concettuali consolidate negli anni. Presenta un buon funzionamento fino in tarda età (Può migliorare negli anni) consapevolezza noetica (del tutto). Memoria (esplicita) Episodica: ricordo di eventi accaduti in un tempo e in un luogo specifico. Risente maggiormente dell eta. Memoria (esplicita) Autobiografica: informazioni relative alla vita del soggetto. Non subisce modificazioni significative con l eta consapevolezza autonoetica (riguarda sé).

42 Strategie di Memoria Procedure utilizzate per memorizzare un insieme di materiali in determinate condizioni applicazione di un piano d azione. Ausili esterni: utilizzo appunti, calendario, sveglia, fare nodo al fazzoletto, ecc. Ausili interni Metodi Cognitivi Mnemotecnich e

43 Metodi Cognitivi Si basano sull organizzazione personale del materiale nella fase di registrazione, per garantire un buon recupero si riallacciano alle conoscenze del soggetto. Reiterazione meccanica: ripetizione di ciò che si vuole ricordare Ripetizione integrativa: ripetizione e comprensione del materiale, che viene ricollegato a info già possedute sforzo cognitivo

44 Metodi Cognitivi Mediazione: si trasforma qualcosa di difficile da ricordare in qualcosa di più facile attraverso l utilizzo di un elemento mediatore. Es. Ricordarsi la parola inglese per pavimento: FLOOR Floor Fiore

45 Mnemotecniche Strategie complesse che ci permettono di organizzare e ricordare determinate informazioni. Visive Verbali

46 Mnemotecniche Verbali Collegare serie di numeri a lettere per poi creare parole Es. per ricordarsi una data: B D G J L M P R T W C F H K N Q V X S CATABALI CATABARO = I Guerra Mondiale Z

47 Mnemotecniche Verbali Creazione di una storia: con una lista di parole da apprendere, generare una storia che abbia significato per il soggetto creazione catena di associazioni verbali (organizzazione semantica). Es. lista di parole da ricordare Pipa cavoli sedia ruscello - Il giorno X, mentre fumavo la pipa, è successo l evento Y. Ricordo che avevo mangiato pasta e cavoli

48 Mnemotecniche Visive Ricordo dei nomi di persona Tradurre il nome della persona in una o più parole che possano formare un immagine. Scegliere una caratteristica evidente di quella persona e collegare l immagine con quella caratteristica. Es. Signor Testagatta

49 Mnemotecniche Visive Metodo dei loci: associare una serie di informazioni (es. oggetti) a diversi luoghi in un percorso mentale. Es. lista di parole da ricordare Pipa cavoli sedia ruscello - Pensare ad un luogo familiare suddiviso in parti (es. casa) Posizionare gli oggetti/parole Percorrere mentalmente il percorso Es. maniglia-pipa, ingresso-cavoli, salotto-sedia, ruscello cucina, LIMITE: Tutte le mnemotecniche visive risentono dell effetto interferente dello svolgimento simultaneo di altri compiti visivi (es. guidare)

50 Esercizi per casa Ricordare la seguente lista di parole, nello stesso ordine in cui sono riportate, utilizzando una delle strategie esposte a lezione: Istruzioni = far leggere la lista ad un altra persona, con un intervallo di circa due secondi a parola POLSO LUTTO COPPA PAURA BOMBA TURNO RAZZA LATTE PACCO TERRA VACANZA FURTO

51 Esercizi per casa Provare a tenere a mente un numero di telefono nuovo (strategia dei blocchi).

52

LA MEMORIA. è la funzione che ci permette di codificare, conservare nel tempo e recuperare le informazioni tratte dalla nostra esperienza quotidiana

LA MEMORIA. è la funzione che ci permette di codificare, conservare nel tempo e recuperare le informazioni tratte dalla nostra esperienza quotidiana Non abbiamo una memoria, ma molte memorie (Baddeley, 1984) LA MEMORIA è la funzione che ci permette di codificare, conservare nel tempo e recuperare le informazioni tratte dalla nostra esperienza quotidiana

Dettagli

COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO la memoria

COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO la memoria Referente Dott.ssa Renza Rosiglioni Corso Re Umberto I, n.5 Ivrea (To) Cellulare 347 9662237 COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO la memoria a cura di RENZA ROSIGLIONI & LARA MASOERO Ivrea 15 Gennaio 2014

Dettagli

Dott.ssa Silvia Re Psicologa Psicoterapeuta SC NPI Cuneo-Mondovì

Dott.ssa Silvia Re Psicologa Psicoterapeuta SC NPI Cuneo-Mondovì Dott.ssa Silvia Re Psicologa Psicoterapeuta SC NPI Cuneo-Mondovì Molte persone hanno memoria buona per certe cose ma meno buona per altre. Un bambino piccolo ha una memoria visiva migliore di quella

Dettagli

FUNZIONI DI BASE PER L APPRENDIMENTO

FUNZIONI DI BASE PER L APPRENDIMENTO FUNZIONI DI BASE PER L APPRENDIMENTO Conoscere e comprendere per intervenire LE FUNZIONI DI BASE Qual è la relazione tra funzioni di base (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, ragionamento) e apprendimento?.

Dettagli

Le strategie di memoria per gli over 60

Le strategie di memoria per gli over 60 Le strategie di memoria per gli over 60 Alleniamo la memoria Errate convinzioni sul funzionamento della propria mente e della propria memoria La conoscenza della propria capacità cognitiva e l attitudine

Dettagli

Atkinson e Shiffrin cercarono di unificare le nuove conoscenze sulla memoria in un unico modello multimodale.

Atkinson e Shiffrin cercarono di unificare le nuove conoscenze sulla memoria in un unico modello multimodale. LA MEMORIA Atkinson e Shiffrin cercarono di unificare le nuove conoscenze sulla memoria in un unico modello multimodale. Secondo questo modello l informazione sensoriale viene conservata per un breve periodo

Dettagli

Diventare grandi diventare vecchi. Dott.ssa Stefania Mazotti Fondazione Italiana Verso il Futuro

Diventare grandi diventare vecchi. Dott.ssa Stefania Mazotti Fondazione Italiana Verso il Futuro Diventare grandi diventare vecchi Dott.ssa Stefania Mazotti Fondazione Italiana Verso il Futuro Evoluzione dal Pensiero egocentrico nel bambino Pensiero progettuale nell adulto Pensiero narrativo nell

Dettagli

Appunti di psicologia

Appunti di psicologia Appunti di psicologia La memoria LA MEMORIA È un processo che si basa su tre meccanismi: l immagazzinamento,la ritenzione e il consolidamento delle conoscenze acquisite con l apprendimento Tali meccanismi

Dettagli

LA MEMORIA DI LAVO- RO NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER:

LA MEMORIA DI LAVO- RO NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER: UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE LA MEMORIA DI LAVO- RO NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER: RECENTI ACQUISIZIONI LAUREANDA:SARA CORADESCHI RELATORE: NICOLETTA BERARDI ANNO ACCADEMICO 2008-2009 Breve resoconto

Dettagli

Esperienze motorie. e apprendimento. nell infanzia

Esperienze motorie. e apprendimento. nell infanzia Esperienze motorie e apprendimento nell infanzia Bruno Mantovani 1 Secondo titolo: DOBBIAMO CREDERCI 2 .. Alla nascita, un neonato è un miliardario. Tutto è possibile, il cervello è pronto a fornire prestazioni

Dettagli

Le strategie di memoria per gli over 60

Le strategie di memoria per gli over 60 Le strategie di memoria per gli over 60 Alleniamo la memoria La conoscenza ed il controllo dei processi di memoria permette di dare vita ad un organizzazione efficace che significa analizzare, elaborare

Dettagli

La Memoria a Breve Termine. Modello Multi-stadi o Multi-processi

La Memoria a Breve Termine. Modello Multi-stadi o Multi-processi MEMORIA La Memoria a Breve Termine Modello Multi-stadi o Multi-processi Input ambientali Registri Sensoriali Visivo Uditivo. Tattile MBT o memoria di lavoro Processi di controllo:. Reiterazioni. Decisioni.

Dettagli

TEST COGNITIVO: WISC IV

TEST COGNITIVO: WISC IV TEST COGNITIVO: WISC IV Per determinare QI (=Quoziente intellettivo) Il test può essere somministrato dai 6 anni ai 16 anni e 11 mesi Il punteggio relativo ad un funzionamento cognitivo nella norma varia

Dettagli

MEMORIA. Organizza l'aspetto temporale della condotta e consente di porre legami tra presente e passato; comporta le seguenti fasi:

MEMORIA. Organizza l'aspetto temporale della condotta e consente di porre legami tra presente e passato; comporta le seguenti fasi: MEMORIA Organizza l'aspetto temporale della condotta e consente di porre legami tra presente e passato; comporta le seguenti fasi: - Fissazione o apprendimento (atto percettivo; ripetizione) - Ritenzione:

Dettagli

GAIA-MENTE 2 Linee guida per un invecchiamento sano e attivo

GAIA-MENTE 2 Linee guida per un invecchiamento sano e attivo GAIA-MENTE 2 Linee guida per un invecchiamento sano e attivo Dott. Massimo Bartoli Info: massimo.bartoli@unito.it Riassunto della lezione precedente Secondo la Prospettiva dell arco di vita (Baltes & Reese,

Dettagli

Brain Training. Allenamento per il cervello. Dott. Giuseppe Muscianisi

Brain Training. Allenamento per il cervello. Dott. Giuseppe Muscianisi Brain Training Allenamento per il cervello Definizione di invecchiamento L elevata variabilità rende difficile definire un modello di normalità nell invecchiamento Quando si può parlare di un normale declino

Dettagli

LE NOSTRE MEMORIE. QUALI USIAMO PER LO STUDIO?

LE NOSTRE MEMORIE. QUALI USIAMO PER LO STUDIO? LE NOSTRE MEMORIE. QUALI USIAMO PER LO STUDIO? Costanza Papagno Università di Trento e Università di Milano- Bicocca Marguerite Yourcenar L IMPORTANCE DE SOURVIVRE C EST DE SE SOUVENIR DEFINIZIONE Capacità

Dettagli

a.a. 2012/2013 CdL in Scienze dell Educazione (I anno) Insegnamento di Psicologia dell Educazione Unità didattica su: LA MEMORIA

a.a. 2012/2013 CdL in Scienze dell Educazione (I anno) Insegnamento di Psicologia dell Educazione Unità didattica su: LA MEMORIA a.a. 2012/2013 CdL in Scienze dell Educazione (I anno) Insegnamento di Psicologia dell Educazione Unità didattica su: LA MEMORIA ATTENZIONE motivazione esercizio conoscenza verifica INSEGNAMENTO MEMORIA

Dettagli

Uno sguardo alle difficoltà scolastiche

Uno sguardo alle difficoltà scolastiche Uno sguardo alle difficoltà scolastiche Evolutivo Età critica per l apprendimento e per lo sviluppo, sensibile alle influenze ambientali La difficoltà non è acquisita. E presente da tempo, ci sono una

Dettagli

MOVIMENTO E AUTONOMIA

MOVIMENTO E AUTONOMIA MOVIMENTO E AUTONOMIA L ANZIANO Classificazione «cronologica» dell anziano: Anziani Giovani - età > 65 ma < 75 anni Anziani Medi - età > 75 ma < 85 anni Anziani Anziani (o grandi anziani) - età > 85 anni

Dettagli

I DISTURBI DI MEMORIA

I DISTURBI DI MEMORIA MATERIALE AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO I DISTURBI DI MEMORIA Fonte principale per la parte relativa alle demenze: Vallar, Papagno (a cura di), Manuale di neuropsicologia, Il Mulino, 2007 Capitolo X. 1 1

Dettagli

Apprendimento, Memoria, e Percezione

Apprendimento, Memoria, e Percezione 14 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Apprendimento, Memoria, e Percezione Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di

Dettagli

Disturbi del linguaggio

Disturbi del linguaggio 5) Focalizzare il deficit cognitivo prevalente Ø Lesione focale dell emisfero sinistro: vafasia vaprassia degli arti Ø Lesione focale dell emisfero destro: veminegligenza spaziale unilaterale vdisorientamento

Dettagli

I DISTURBI E LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO IN ADOLESCENZA. Barbara Carretti

I DISTURBI E LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO IN ADOLESCENZA. Barbara Carretti I DISTURBI E LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO IN ADOLESCENZA Barbara Carretti Disturbi specifici dell apprendimento Base biologica Disturbi evolutivi Specifici Persistenti Evoluzione dei DSA Il DSA persiste,

Dettagli

L apprendimento. Dott. Giuseppe Muscianisi

L apprendimento. Dott. Giuseppe Muscianisi L apprendimento Riduzione funzioni cognitive Elaborazione Memoria Attenzione Apprendimento Linguaggio Abilità sensoriali Mantenere una memoria efficiente è un nostro imperativo categorico e richiede costante

Dettagli

ATTIVITA MOTORIA E DETERIORAMENTO COGNITIVO NELL ANZIANO

ATTIVITA MOTORIA E DETERIORAMENTO COGNITIVO NELL ANZIANO ATTIVITA MOTORIA E DETERIORAMENTO COGNITIVO NELL ANZIANO Dott. Gianluca Guerra U.O. Geriatria e Ortogeriatria Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara LA POPOLAZIONE INVECCHIA DISTURBI MENTALI COMUNI

Dettagli

Percorso formativo 24 crediti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie didattiche PF 24

Percorso formativo 24 crediti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie didattiche PF 24 Percorso formativo 24 crediti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie didattiche PF 24 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO Università degli Studi di Bari Aldo Moro PF24 PROCESSI

Dettagli

scaricato da

scaricato da Fisiopatologia dei disordini della cognitività Prof. Roberto Cotrufo 2009 La neuropsicologia Ha per oggetto la cognitività ed i suoi disordini Utilizza il linguaggio della psicologia Della neurologia conserva

Dettagli

IMPLICAZIONI PSICOLOGICHE NELLA MALATTIA DI PARKINSON

IMPLICAZIONI PSICOLOGICHE NELLA MALATTIA DI PARKINSON IMPLICAZIONI PSICOLOGICHE NELLA MALATTIA DI PARKINSON Disturbi acquisiti della comunicazione 11 aprile Lamezia Terme Dott. Domenico Mauro Psicologo-Psicoterapeuta INTRODUZIONE La malattia di Parkinson,

Dettagli

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ La Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: funzioni cognitive struttura e

Dettagli

APPRENDIMENTO MEMORIA

APPRENDIMENTO MEMORIA APPRENDIMENTO E MEMORIA Dr.ssa Daniela Smirni 1 Memoria Funzione cognitiva che consente di acquisire, conservare ed utilizzare in un momento successivo, informazioni sul mondo intorno a noi e la nostra

Dettagli

VECCHIÀIA S. F. [DER. DI VÈCCHIO]

VECCHIÀIA S. F. [DER. DI VÈCCHIO] VECCHIÀIA S. F. [DER. DI VÈCCHIO] L età più avanzata nella vita dell uomo, nella quale si ha un progressivo decadimento e indebolimento dell organismo, con caratteri morfologici e organici proprî compresi

Dettagli

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall

Dettagli

Abilità di studio per DSA... o per tutti?

Abilità di studio per DSA... o per tutti? Abilità di studio per DSA... o per tutti? Come studiano i nostri figli? IN GENERE Eseguono per prima cosa i compiti scritti Leggono più volte il testo (con eventuali sottolineature) A volte riassumono

Dettagli

VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011

VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 DEFINIZIONE I deficit visusopazaili si possono definire come disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti che riguardano

Dettagli

UNA MEMORIA, TANTE MEMORIE?

UNA MEMORIA, TANTE MEMORIE? UNA MEMORIA, TANTE MEMORIE? FINO ALLA META DEL XX SECOLO NON SI PENSAVA CHE LA MEMORIA FOSSE UNA FUNZIONE MENTALE DISTINTA ED INDIPENDENTE DA MOVIMENTO PERCEZIONE ATTENZIONE E LINGUAGGIO = IN PRATICA SI

Dettagli

LA CARTA COGNITIVA. aspetti cognitivi e metacognitivi della didattica inclusiva. Seregno, 15 Settembre Dott.ssa Maria Russo

LA CARTA COGNITIVA. aspetti cognitivi e metacognitivi della didattica inclusiva. Seregno, 15 Settembre Dott.ssa Maria Russo LA CARTA COGNITIVA aspetti cognitivi e metacognitivi della didattica inclusiva Seregno, 15 Settembre 2017 Dott.ssa Maria Russo maria.russo.ped@gmail.com Dott. Maria Russo CORNICE TEORICA DI RIFERIMENTO

Dettagli

Apprendimento e sviluppo

Apprendimento e sviluppo Apprendimento e sviluppo L apprendimento può essere definito come una duratura modificazione del comportamento che nasce dall esperienza. Tale modificazione può anche non essere immediatamente evidente,

Dettagli

SEZIONE DI PSICOLOGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE ANTROPOLOGICHE Corso podestà Genova Tel Fax

SEZIONE DI PSICOLOGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE ANTROPOLOGICHE Corso podestà Genova Tel Fax Indagine su processi cognitivi ed attentivi in soggetti con X fragile Progetto curato e coordinato dal Prof. Francesco Benso, docente di Psicologia Fisiologica presso l Università degli Studi di Genova,

Dettagli

Training per la MLVS

Training per la MLVS Lab.D.A. Sede di Padova: Laboratorio sui Disturbi dell Apprendimento Galleria Berchet, 3 Padova Sede di Rovigo Via Cavour, 24 45100 Rovigo Direttore: Prof. Cesare Cornoldi Memoria di lavoro verbale e visuospaziale:

Dettagli

STILE DI APPRENDIMENTO STILE DI INSEGNAMENTO

STILE DI APPRENDIMENTO STILE DI INSEGNAMENTO STILE DI APPRENDIMENTO STILE DI INSEGNAMENTO PREMESSE la classe è un gruppo eterogeneo, Punti di forza e di debolezza dell'eterogeneità, varie aree di differenze individuali (età, sesso, attitudini, intelligenze,

Dettagli

Demenza: istruzioni per l uso. Dott.ssa Sara Monica Angelone Psichiatra

Demenza: istruzioni per l uso. Dott.ssa Sara Monica Angelone Psichiatra Demenza: istruzioni per l uso Dott.ssa Sara Monica Angelone Psichiatra ADA Ada è una donna di 84 anni, ex insegnante, vedova. Ada ha due figli che vivono all estero Da qualche anno, quando i figli tornano

Dettagli

SCELTA DI UNA BATTERIA NEUROPSICOLOGICA CONDIVISA PER L ESAME NEUROCOGNITIVO Dott.ssa Sabrina Curcio Centro Regionale di Neurogenetica Lamezia Terme,

SCELTA DI UNA BATTERIA NEUROPSICOLOGICA CONDIVISA PER L ESAME NEUROCOGNITIVO Dott.ssa Sabrina Curcio Centro Regionale di Neurogenetica Lamezia Terme, SCELTA DI UNA BATTERIA NEUROPSICOLOGICA CONDIVISA PER L ESAME NEUROCOGNITIVO Dott.ssa Sabrina Curcio Centro Regionale di Neurogenetica Lamezia Terme, 01 dicembre 2014 PREMESSA Nell ambito del Progetto

Dettagli

PROGETTO BENESSERE A TUTTE LE ETA : UNO SCREENING COGNITIVO-EMOTIVO IN SOGGETTI OVER 50.

PROGETTO BENESSERE A TUTTE LE ETA : UNO SCREENING COGNITIVO-EMOTIVO IN SOGGETTI OVER 50. Convegno La Psicologia Positiva Prospettive di ricerca, settori di intervento, sbocchi lavorativi Padova, 26 Ottobre 2013 Aula Ramazzini PROGETTO BENESSERE A TUTTE LE ETA : UNO SCREENING COGNITIVO-EMOTIVO

Dettagli

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano Istituzioni di linguistica a.a.2014-2015 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it I processi di lettura, scrittura e calcolo nell età adulta La lettura: la capacità di leggere stringhe di lettere

Dettagli

L INSEGNANTE RIFLESSIVO la Modificabilità Cognitiva.una speranza per tutti!

L INSEGNANTE RIFLESSIVO la Modificabilità Cognitiva.una speranza per tutti! L INSEGNANTE RIFLESSIVO la Modificabilità Cognitiva.una speranza per tutti! Monza, 21 Marzo- 23 Maggio 2015 Dott.ssa Maria Russo Dott. Maria Russo L insegnante riflessivo OBIETTIVI DEL CORSO Sviluppare

Dettagli

1/11. Memoria di Lavoro. Autore: Daniele De Stefano

1/11. Memoria di Lavoro. Autore: Daniele De Stefano 1/11 Memoria di Lavoro Autore: Daniele De Stefano 2/16 Tipi di Memoria Memoria a lungo termine Memoria a breve termine Esplicita (a livello di coscienza) Implicita (a livello di automatismi) Memoria dichiarativa

Dettagli

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà Elena Bortolotti L area logico-matematica e le difficoltà Il calcolo Il calcolo fa riferimento ai processi che consentono di operare sui numeri tramite operazioni aritmetiche Le prime informazioni da elaborare

Dettagli

SPM. TEST di ABILITA di SOLUZIONE dei PROBLEMI MATEMATICI

SPM. TEST di ABILITA di SOLUZIONE dei PROBLEMI MATEMATICI SPM TEST di ABILITA di SOLUZIONE dei PROBLEMI MATEMATICI CAPACITA di RISOLVERE I PROBLEMI È una delle principali competenze del sistema cognitivo KATONA e WURTHEIMER (Gestaltisti) Una mente strategica

Dettagli

VI INCONTRO La palestra dei processi: giochi motori e attività pratiche sul potenziamento della Memoria di lavoro

VI INCONTRO La palestra dei processi: giochi motori e attività pratiche sul potenziamento della Memoria di lavoro VI INCONTRO La palestra dei processi: giochi motori e attività pratiche sul potenziamento della Memoria di lavoro La MEMORIA UMANA Nonostante le difficoltà sul piano teorico e metodologico che caratterizzano

Dettagli

L INVECCHIAMENTO DI. SUCCESSO: IL CERVELLO SOCIALE DEGLI ANZIANI Salvatore Varia Vicepresidente Società Italiana di Psichiatria Roma, 13 dicembre 2017

L INVECCHIAMENTO DI. SUCCESSO: IL CERVELLO SOCIALE DEGLI ANZIANI Salvatore Varia Vicepresidente Società Italiana di Psichiatria Roma, 13 dicembre 2017 L INVECCHIAMENTO DI SUCCESSO: IL CERVELLO SOCIALE DEGLI ANZIANI Salvatore Varia Vicepresidente Società Italiana di Psichiatria Roma, 13 dicembre 2017 Indice 1. Invecchiamento e strategie di difesa del

Dettagli

Due cervelli per una mente

Due cervelli per una mente 28 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Due cervelli per una mente Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia

Dettagli

Memoria a breve termine e memoria di lavoro: Digit span Forward e Backward, Corsi Forward e Backward

Memoria a breve termine e memoria di lavoro: Digit span Forward e Backward, Corsi Forward e Backward Silvia Ferrara Relazione finale progetto Valutazione neuropsicologica e riabilitazione cognitiva in un gruppo di ragazzi con Disturbo dello Spettro Autistico Il progetto ha avuto inizio il 16/01/2017 ed

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze Motorie A.A Docente: M. Stella Valle

Corso di Laurea in Scienze Motorie A.A Docente: M. Stella Valle Corso di Laurea in Scienze Motorie A.A. 2007-2008 Docente: M. Stella Valle Approccio all elaborazione dell informazione input Cos e l input? E un informazione ambientale che un individuo riceve per elaborarla.

Dettagli

Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori

Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori DISTURBI DEL LIVELLO SINTATTICO- GRAMMATICALE Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori Parole funzione o funtori elementi grammaticali: - morfemi grammaticali liberi

Dettagli

Fitness mentale. Aerobica del cervello. Seconda parte. Dott. Giuseppe Muscianisi

Fitness mentale. Aerobica del cervello. Seconda parte. Dott. Giuseppe Muscianisi Fitness mentale Seconda parte Aerobica del cervello Le caratteristiche del normale processo d invecchiamento comprendono la riduzione della capacità funzionale di alcune attività fisiche e mentali garantendo,

Dettagli

EFFETTI DI TRAINING DI BREVE DURATA SULLE CONOSCENZE RIGUARDO LA MEMORIA E SULLE PRESTAZIONI DI MEMORIA DI RAGAZZI CON SINDROME DI DOWN

EFFETTI DI TRAINING DI BREVE DURATA SULLE CONOSCENZE RIGUARDO LA MEMORIA E SULLE PRESTAZIONI DI MEMORIA DI RAGAZZI CON SINDROME DI DOWN EFFETTI DI TRAINING DI BREVE DURATA SULLE CONOSCENZE RIGUARDO LA MEMORIA E SULLE PRESTAZIONI DI MEMORIA DI RAGAZZI CON SINDROME DI DOWN Corso di Disabilità Cognitive prof. Renzo Vianello Università di

Dettagli

Memoria. Seconda parte. Dott. Giuseppe Muscianisi

Memoria. Seconda parte. Dott. Giuseppe Muscianisi Memoria Seconda parte Quali sono le informazioni o eventi ricordiamo con maggiore facilità e per quale motivo risulta più semplice tenerli in mente? È impossibile separare la memoria dall'apprendimento

Dettagli

La memoria - non ce n è soltanto una

La memoria - non ce n è soltanto una La memoria - non ce n è soltanto una Diversi tipi di memoria Memoria a breve termine (memoria di lavoro) Memoria a lungo termine -Capacita limitata -Il suo contenuto puo essere fissato, oppure andare incontro

Dettagli

PET THERAPY COME TECNICA DI RIABILITAZIONE. Dottoressa Sara Castelli

PET THERAPY COME TECNICA DI RIABILITAZIONE. Dottoressa Sara Castelli PET THERAPY COME TECNICA DI RIABILITAZIONE Dottoressa Sara Castelli RE- HABERE Avere di nuovo, ripossedere RI-ABILITARE Restituire un abilità, rendere di nuovo abili Qualsiasi intervento terapeutico mirato

Dettagli

PEDAGOGIA GERIATRICA. (i processi di adattamento) Mauro Spezzi M PED/3 Pedagogia Speciale

PEDAGOGIA GERIATRICA. (i processi di adattamento) Mauro Spezzi M PED/3 Pedagogia Speciale PEDAGOGIA GERIATRICA (i processi di adattamento) Mauro Spezzi M PED/3 Pedagogia Speciale TESTI DI RIFERIMENTO PRIMA LEZIONE CONCETTO PEDAGOGICO FUNDAMENTALE corso di vita IL FUNZIONAMENTO DEL CERVELLO

Dettagli

Indice. Introduzione. Il razionale sotteso all evoluzione delle Scale WISC Introduzione 3 Bambini e realtà clinica 5. L evoluzione degli strumenti 15

Indice. Introduzione. Il razionale sotteso all evoluzione delle Scale WISC Introduzione 3 Bambini e realtà clinica 5. L evoluzione degli strumenti 15 Indice Introduzione XIII Parte prima Il razionale sotteso all evoluzione delle Scale WISC Introduzione 3 Bambini e realtà clinica 5 Quali modelli psicopatologici per i bambini 5 Un modo diverso di considerare

Dettagli

Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa Nicoletta Businaro

Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa Nicoletta Businaro Insegnamento Psicologia delle disabilità e dell integrazione (Prof.ssa Ottavia Albanese) Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa

Dettagli

Aerobica del cervello Dott. Giuseppe Muscianisi

Aerobica del cervello Dott. Giuseppe Muscianisi Fitness mentale Aerobica del cervello «Il fitness mentale può essere definito come una condizione o uno stato di benessere emozionale e psicologico nel quale l individuo è in grado di usare le proprie

Dettagli

LA CONOSCENZA SOCIALE

LA CONOSCENZA SOCIALE LA CONOSCENZA SOCIALE A partire dagli anni 50-60 il cognitivismo ha avuto una grande influenza sulla psicologia sociale. La teoria cognitiva si occupa dello studio di come l uomo raccoglie informazioni

Dettagli

STRUMENTI COMPENSATIVI VANTAGGI E LIMITI

STRUMENTI COMPENSATIVI VANTAGGI E LIMITI STRUMENTI COMPENSATIVI VANTAGGI E LIMITI GLI STRUMENTI COMPENSATIVI Gli strumenti compensativi sono mediatori didattici che consentono di aggirare il limite posto dal disturbo in modo da poter esprimere

Dettagli

Chi è il lavoratore anziano?

Chi è il lavoratore anziano? Chi è il lavoratore anziano? Secondo Sterns e Miklos (1995) l invecchiamento è un processo multidimensionale, pertanto si possono individuare vari approcci per definire il lavoratore anziano: Approccio

Dettagli

Sindromi prefrontali. II parte

Sindromi prefrontali. II parte Sindromi prefrontali II parte Teoria di Luria (1966-1973) Ruolo dei lobi frontali nella pianificazione e programmazione dell azione alterazione del controllo verbale dell attenzione volontaria => distraibilita

Dettagli

ICF (2001) (pubblicazione dell OMS) International Classification of Functioning, Disability and Health CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL

ICF (2001) (pubblicazione dell OMS) International Classification of Functioning, Disability and Health CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL ICF (2001) (pubblicazione dell OMS) International Classification of Functioning, Disability and Health CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO, DELLA DISABILITÀ E DELLA SALUTE un cambiamento sostanziale,

Dettagli

RELAZIONE SU ESPERIENZA DI INSEGNAMENTO CON SOGGETTI PORTATORI DI HANDICAP: METODOLOGIE APPLICATIVE

RELAZIONE SU ESPERIENZA DI INSEGNAMENTO CON SOGGETTI PORTATORI DI HANDICAP: METODOLOGIE APPLICATIVE RELAZIONE SU ESPERIENZA DI INSEGNAMENTO CON SOGGETTI PORTATORI DI HANDICAP: METODOLOGIE APPLICATIVE Lo sport occupa una posizione fondamentale nello sviluppo fisico e sociale della persona. Permette, infatti,

Dettagli

Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento. Disturbo dello Spettro Autistico

Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento. Disturbo dello Spettro Autistico Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico Mantova, 19 e 21 ottobre 2015 Lucia Nannini - TNPEE Simona Rebecchi - Logopedista Marina Sensati - TNPEE

Dettagli

METODO DI STUDIO EFFICACE

METODO DI STUDIO EFFICACE ATTENZIONE! Nessun metodo di studio può garantire buoni risultati a prescindere dal tempo e dall impegno dello studente. Si può rendere l apprendimento più appagante e duraturo ma nessun metodo produce

Dettagli

APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE

APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE Modello interattivo e multicomponenziale della compresione Eleonora Aliano Apprendimento e neuroscienze Apprendere: variare la struttura e l attività dei neuroni Ultime notizie

Dettagli

I DSA e lo studio sostenere i b/r nei compiti a casa

I DSA e lo studio sostenere i b/r nei compiti a casa I DSA e lo studio sostenere i b/r nei compiti a casa Elena Bortolotti Un primo bisogno un clima positivo! Andrich Miato e Miato (2007) oggi i giovani hanno bisogno di vivere in un clima positivo e coerente

Dettagli

Lettura per l apprendimento

Lettura per l apprendimento Lettura per l apprendimento Richiede otto strategie di studio: 1. Scorrere velocemente il testo (qual è lo scopo per cui mi avvicino al testo; cosa so su questo tema; cosa cerco) 2. Leggere 3. Tornare

Dettagli

1) TEORIE A BASE BIOLOGICA

1) TEORIE A BASE BIOLOGICA Cap. 3 1) TEORIE A BASE BIOLOGICA a)cause organiche anche se è difficilmente individuabile un eventuale locus preciso di una lesione, c è concordanza che la causa primaria sia a livello cerebrale prove

Dettagli

Mason, Psicologia dell'apprendimento e dell'istruzione, Il Mulino, Capitolo VI.

Mason, Psicologia dell'apprendimento e dell'istruzione, Il Mulino, Capitolo VI. Capitolo VI. APPRENDERE STRATEGIE E ABILITÀ: METACOGNIZONE, COMPRENSIONE E PRODUZIONE DEL TESTO 1 Evoluzione per: esperienze sviluppo delle abilità meta cognitive. 2 Cosa è la metacognizione? E la metacomprensione?

Dettagli

Come affrontare le difficoltà attentive e di concentrazione a scuola e a casa

Come affrontare le difficoltà attentive e di concentrazione a scuola e a casa Come affrontare le difficoltà attentive e di concentrazione a scuola e a casa Un deficit di attenzione e concentrazione con impulsività e iperattività è chiamato ADHD, un acronimo di: Attentive Deficit

Dettagli

Possibili fasi di studio

Possibili fasi di studio Possibili fasi di studio Lo studio non implica solo la lettura ma una serie di operazioni diversificate, con l obiettivo di: capire il testo, rielaborare le informazioni in modo personale, assimilarne

Dettagli

Livello di lettura di due deviazioni standard inferiore alla media Quoziente intellettivo (QI) nella norma Assenza di cause neurologiche e/o sensoriali Interferenza significativa con l apprendimento scolastico

Dettagli

Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A Docente: M. Stella Valle

Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A Docente: M. Stella Valle Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A. 2008-2009 Docente: M. Stella Valle Approccio all elaborazione dell informazione input Cos e l input? E un informazione ambientale che un individuo riceve

Dettagli

INVECCHIAMENTO ATTIVO: IDEE, PROSPETTIVE E SFIDE PER LA COSTRUZIONE DI UN PERCORSO DI RICERCA E AZIONE NELLA NOSTRA REGIONE

INVECCHIAMENTO ATTIVO: IDEE, PROSPETTIVE E SFIDE PER LA COSTRUZIONE DI UN PERCORSO DI RICERCA E AZIONE NELLA NOSTRA REGIONE INVECCHIAMENTO ATTIVO: IDEE, PROSPETTIVE E SFIDE PER LA COSTRUZIONE DI UN PERCORSO DI RICERCA E AZIONE NELLA NOSTRA REGIONE Welfare connettivo Bologna, 8 aprile 2016 Tullio Maccarrone Invecchiamento della

Dettagli

Giacomo Dallari. LA TEORIA DEL CARICO COGNITIVO CLT Cognitive Load Theory

Giacomo Dallari. LA TEORIA DEL CARICO COGNITIVO CLT Cognitive Load Theory Giacomo Dallari LA TEORIA DEL CARICO COGNITIVO CLT Cognitive Load Theory Una credenza ingenua diffusa PIU STIMOLI (MULTIMEDIALITA ) = PIU APPRENDIMENTO MA E DAVVERO COSI? La CLT cerca di fare chiarezza

Dettagli

Invecchiamento Fisiologico. e Patologico. Dott.ssa Cristina Ruaro. Psicologo e Medico un approccio multidisciplinare nell ambito della Neuropsicologia

Invecchiamento Fisiologico. e Patologico. Dott.ssa Cristina Ruaro. Psicologo e Medico un approccio multidisciplinare nell ambito della Neuropsicologia Psicologo e Medico un approccio multidisciplinare nell ambito della Neuropsicologia Padova, 25 maggio 2013 Invecchiamento Fisiologico e Patologico Dott.ssa Cristina Ruaro Psicologa Psicoterapeuta Centro

Dettagli

Scuola secondaria.. Indirizzo di studio..

Scuola secondaria.. Indirizzo di studio.. Modulo MO 17.25 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Rev. 2 Data 15/11/13 Pagina 1 di 5 Modello di PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON BES Anno Scolastico Scuola secondaria.. Indirizzo di studio..

Dettagli

METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO

METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO 1) METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO L'APPROCCIO METACOGNITIVO Lo studio delle funzioni del pensiero rende realmente capaci di organizzare, dirigere e controllare i processi mentali; adeguarli alle

Dettagli

1 Sommario dell opera

1 Sommario dell opera INDICE vol. 2 10-09-2002 10:53 Pagina v 1 Sommario dell opera Volume 1 1 CAPITOLO 1 LA PSICOLOGIA: LO STUDIO DEI PROCESSI MENTALI E DEL COMPORTAMENTO 27 CAPITOLO 2 I METODI DI RICERCA NELLA PSICOLOGIA

Dettagli

Argomenti Le neuroscienze cognitive dello sviluppo e lo studio del cambiamento Un approccio interdisciplinare. Metodologie di indagine

Argomenti Le neuroscienze cognitive dello sviluppo e lo studio del cambiamento Un approccio interdisciplinare. Metodologie di indagine Lezione 7 Neuroscienze cognitive Argomenti Le neuroscienze cognitive dello sviluppo e lo studio del cambiamento Un approccio interdisciplinare Biologia, Genetica, Embriologia, Etologia, Neuroscienze Metodologie

Dettagli

PROGETTO "CRESCERE INSIEME CON IL MODELLO ICF" PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. 1. CONDIZIONI FISICHE (ev. Diagnosi clinica fornita alla scuola)

PROGETTO CRESCERE INSIEME CON IL MODELLO ICF PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. 1. CONDIZIONI FISICHE (ev. Diagnosi clinica fornita alla scuola) 28/03/2012 PROGETTO "CRESCERE INSIEME CON IL MODELLO ICF" Anselmi - Biancheri - Raimondo - Savina PROFILO DINAMICO FUNZIONALE 1. CONDIZIONI FISICHE (ev. Diagnosi clinica fornita alla scuola) Nata post

Dettagli

Master secondo livello PROGRAMMA SEMINARI

Master secondo livello PROGRAMMA SEMINARI Master secondo livello PROGRAMMA SEMINARI Considerato il livello del master di secondo livello e l impossibilità di affrontare le basi dello sviluppo cognitivo e la sua patologia, l iscrizione al master

Dettagli

MOTIVAZIONI E STILI ATTRIBUTIVI. Cristina Ravazzolo 03/10/2016

MOTIVAZIONI E STILI ATTRIBUTIVI. Cristina Ravazzolo 03/10/2016 MOTIVAZIONI E STILI ATTRIBUTIVI 03/10/2016 STUDENTI DIVERSI ESEMPI DI STUDENTI EFFICACI E DI SUCCESSO ALTRI IN DIFFICOLTA SITUAZIONI INTERMEDIE IN CUI LA RIUSCITA PUO ESSERE BUONA O STENTATA A SECONDA

Dettagli

COMPRENSIONE DEL TESTO SCRITTO IN BAMBINI POOR COMPREHENDERS

COMPRENSIONE DEL TESTO SCRITTO IN BAMBINI POOR COMPREHENDERS Università degli Studi di Messina DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANE E SOCIALI COMPRENSIONE DEL TESTO SCRITTO IN BAMBINI POOR COMPREHENDERS COGNIZIONE VS METACOGNIZIONE Prof.ssa Pina FILIPPELLO Abilità fondamentale

Dettagli

Siamo nati per imparare guardando: i neuroni specchio

Siamo nati per imparare guardando: i neuroni specchio SOS Dislessia. III Convegno Nazionale Guardare, provare, imparare. Dai neuroni specchio alla didattica a scuola Torino, 6-7 Aprile 2018 Siamo nati per imparare guardando: i neuroni specchio Leonardo Fogassi

Dettagli

Scaricare Abilità cognitive. Programma di potenziamento e recupero vol.5 - Emanuele Gagliardini SCARICARE

Scaricare Abilità cognitive. Programma di potenziamento e recupero vol.5 - Emanuele Gagliardini SCARICARE Scaricare Abilità cognitive. Programma di potenziamento e recupero vol.5 - Emanuele Gagliardini SCARICARE Autore: Emanuele Gagliardini ISBN: 8859009928 Formati: PDF Peso: 17.85 Mb Descrizione del librola

Dettagli

Gli stadi dell apprendimento

Gli stadi dell apprendimento Gli stadi dell apprendimento L apprendimento consiste di due stadi La memoria a breve termine, cioè la memoria immediata di stimoli appena percepiti, che contiene temporaneamente una quantità limitata

Dettagli

Presidio Ospedaliero Villa Rosa

Presidio Ospedaliero Villa Rosa Presidio Ospedaliero Villa Rosa Salsomaggiore Terme 5-6 novembre 2010 Percorsi riabilitativi Valutazione e trattamento delle menomazioni e disabilità cognitivo comportamentali DISTURBI COMPORTAMENTALI

Dettagli

PSICOLOGIA SVILUPPO E DELL EDUCAZIONE

PSICOLOGIA SVILUPPO E DELL EDUCAZIONE PSICOLOGIA SVILUPPO E DELL EDUCAZIONE ANGELA COSTABILE PROF.ORDINARIO PSICOLOGIA SVILUPPO ED EDUCAZIONE UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA a.costabile@unical.it SVILUPPO: CARATTERISTICHE E AREE PRINCIPALI; NODI

Dettagli

Cognitivismo e neuroscienze cognitive. Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza

Cognitivismo e neuroscienze cognitive. Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza Cognitivismo e neuroscienze cognitive Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza L importanza dell azione. Il controllo motorio è in qualche modo il contrario di quanto si verifica nella percezione.

Dettagli

Teorie dell apprendimento, teorie della mente e dida0ca. Romina Nes+

Teorie dell apprendimento, teorie della mente e dida0ca. Romina Nes+ Teorie dell apprendimento, teorie della mente e dida0ca Romina Nes+ E fu la mente. Le strategie e le metodologie didattiche sono influenzate dalle teorie della mente e dalle teorie dell apprendimento.

Dettagli

GAIA-MENTE 2 Linee guida per un invecchiamento sano e attivo

GAIA-MENTE 2 Linee guida per un invecchiamento sano e attivo GAIA-MENTE 2 Linee guida per un invecchiamento sano e attivo Dott. Massimo Bartoli Info: massimo.bartoli@unito.it INVECCHIAMENTO SANO&ATTIVO e SOCIALIZZAZIONE Complesso processo attraverso il quale l individuo

Dettagli