GAIA-MENTE 2 Linee guida per un invecchiamento sano e attivo
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1 GAIA-MENTE 2 Linee guida per un invecchiamento sano e attivo Dott. Massimo Bartoli Info: massimo.bartoli@unito.it
2 Prima di iniziare Quali sono le problematiche cognitive più comuni che vengono riscontrate nelle attività quotidiane? Perché seguire questo corso? Quali sono le aspettative rispetto al corso?
3 Cos è l invecchiamento?
4 Modello della Senescenza (Schroots & Birren, 1996) Periodo di crescita e differenziazione che porta alla maturità Periodo di senescenza perdita delle capacita funzionali e di adattabilità all ambiente VECCHIAIA = MALATTIA
5 Prospettiva dell arco di vita (Baltes & Reese, 1984) I cambiamenti che intercorrono tra la nascita e la morte sono considerati come semplice sviluppo. Non si parla di anormalità o di peggioramento ma di maturazione, che risulta continua per tutto il ciclo di vita. VECCHIAIA = FASE DI VITA
6 Quando si parla di invecchiamento in generale non ci si riferisce semplicemente all avanzare dell età cronologica, ma ai cambiamenti organici, cognitivi ed emotivi che ad esso appaiono correlati. La neuropsicologia come utile strumento per rivelare i primi cambiamenti sul versante cognitivo e sul comportamento.
7 MNDs Invecchiamen to normale/ primario Deterioramento cognitivo lieve Disturbo Neurocognitivo Maggiore
8 Invecchiamento Cognitivo Invecchiamento di successo (Rowe & Khan, 1998) Super Normals : soggetti che sfuggono al decadimento cognitivo tipico della loro età. Solitamente anche l invecchiamento fisico e ottimale. Poco comune Normale (1) Invecchiamento tipico (Smith et al., 2008) Presenza di malattie tipiche del processo d invecchiamento, che possono influire sulle capacita cognitive (es. diabete, ipertensione arteriosa).
9 Invecchiamento Cognitivo Tipico Persone che presentano più patologie, tipiche del processo di invecchiamento POLIPATOLOGIA Assunzione di più farmaci durante il giorno POLIFARMACOTERAPIA
10 Polifarmacoterapia: Rischi di prescrizione inappropriata
11 Caratteristiche dell invecchiamento Cognitivo I cambiamenti cognitivi sono stati ben documentati nella letteratura scientifica come un normale processo di invecchiamento. Alcune abilità cognitive, come il vocabolario, sono resistenti all'invecchiamento cerebrale e possono anche migliorare con l'età. Altre abilità, come il ragionamento concettuale, la memoria e la velocità di elaborazione, diminuiscono gradualmente nel tempo. Vi è una significativa eterogeneità tra gli anziani nel tasso di declino di alcune abilità cognitive.
12 Intelligenza e Cognitività Intelligenza CRISTALLIZZATA Capacità, abilità e conoscenze che sono state ben apprese e reiterate nel tempo. Il vocabolario e le conoscenze generali sono esempi di abilità cristallizzate. Rimangono stabili o migliorano gradualmente, anche in età avanzata. Poiché l'intelligenza cristallizzata è dovuta all'accumulo di informazioni in base alle proprie esperienze di vita, gli anziani tendono a svolgere meglio le attività che richiedono questo tipo di intelligenza rispetto ai giovani adulti. Intelligenza FLUIDA Abilità che comportano la risoluzione di problemi e il ragionamento su cose che sono meno familiari e indipendenti da ciò che si è appreso. Include la capacità di elaborare e apprendere nuove informazioni, risolvere problemi, occuparsi e manipolare il proprio ambiente. Le funzioni esecutive, la velocità di elaborazione, la memoria e le abilità psicomotorie sono considerate domini cognitivi fluidi. Molte abilità cognitive fluide, raggiungono il picco nella terza decade di vita per poi diminuire.
13 Memoria: la memoria remota o il richiamo di eventi passati che sono stati archiviati da molti anni rimangono relativamente conservati nella vecchiaia. La memoria recente o la formazione di nuovi ricordi, tuttavia, è più vulnerabile all'invecchiamento. Attenzione: l'attenzione semplice o focalizzata come la capacità di guardare un programma televisivo tende a essere preservata in età avanzata. Si possono incontrare difficoltà, tuttavia, quando è richiesta un'attenzione divisa, come cercare di prestare attenzione alla televisione e contemporaneamente parlare al telefono.
14 Linguaggio: le abilità verbali, incluso il vocabolario, sono preservate con l'avanzare dell'età. Cambiamenti comuni hanno a che fare con il recupero delle parole. Richiede più tempo ed è più difficile trovare le parole quando si è impegnati in una conversazione o si tenta di rievocare nomi di persone e oggetti (es. parola sulla punta della lingua ). L'informazione non è persa, ma è più difficile da recuperare. Ragionamento e risoluzione dei problemi: i metodi tradizionali di approccio alle soluzioni sono mantenuti nelle persone anziane. I problemi nuovi (che non si sono verificati durante la vita) possono richiedere più tempo per essere capiti.
15 Ipotesi Esplicative (1) Diminuzione della capacità della Memoria di Lavoro MEMORIA DI LAVORO: acquisizione, ritenzione (temporanea) e manipolazione di informazioni. Avanzamento età diminuzione delle risorse cognitive (o energia mentale ) necessarie per il mantenimento delle info in memoria mentre si eseguono simultaneamente operazioni mentali su di esse.
16 Diminuzione della capacità della Memoria di Lavoro STRATEGIE: Ripetere e riassumere le informazioni per migliorare la codifica presentare le informazioni in diverse modalità (ad esempio, con lavagnette o attrezzature audio-visive) Svolgere specifici training di memorizzazione.
17 Ipotesi Esplicative (2) Diminuzione della velocità del Processamento delle informazioni Riguarda la velocità con cui vengono svolte le attività cognitive e la velocità delle risposte motorie. Questa abilità inizia a declinare nella terza decade di vita. Molte delle variazioni cognitive riportate negli anziani sani sono il risultato di un rallentamento nella velocità di elaborazione. Il calo della velocità di elaborazione può avere implicazioni in una varietà di domini cognitivi. Tuttavia, ciò non significa necessariamente che non si possa essere più in grado di svolgere determinati compiti, bensì che si necessita di maggior tempo.
18 Ipotesi Esplicative (3) Deficit nel meccanismo di inibizione delle informazioni irrilevanti Funzione di controllo: determinare quali informazioni possono entrare in memoria Funzione di soppressione: eliminare le rappresentazioni che non sono più rilevanti rispetto agli scopi attuali Funzione di restrizione: prevenire risposte prevalenti ma inappropriate per il compito
19 Deficit nel meccanismo di inibizione delle informazioni irrilevanti Un numero eccessivo di informazioni entra in memoria (problemi di controllo) Le informazioni irrilevanti rimangono attive (problemi di soppressione) Aumenta la frequenza di risposte inappropriate e pensieri disturbanti (problemi di restrizione)
20 FUNZIONI ESECUTIVE (FE) Funzioni cognitive di ordine superiore che permettono di mettere in atto comportamenti intenzionali, appropriati e diretti a uno scopo. (Harada et al., Clin Geriatr Med, 2013) FE di base Monitoraggio (aggiornamento) Flessibilità cognitiva Inibizione risposta automatica (Miyake et al., Cogn Psychol., 2000)
21 METACOGNIZIONE Conoscenza delle proprie capacità cognitive e dell attitudine a modificare il proprio comportamento in relazione ai compiti da affrontare. Permette di utilizzare la conoscenza e la consapevolezza che abbiamo di noi stessi per regolare i nostri processi cognitivi e adattare il nostro comportamento al contesto in cui ci troviamo, nonché di relazionarci in maniera adeguata agli altri individui. Il funzionamento metacognitivo risente non solo delle conoscenze dell individuo e delle sue capacità di controllo, ma anche dalle credenze circa il suo funzionamento cognitivo.
22 Sono troppo vecchio per. Stereotipo dell inevitabile declino cognitivo con l eta. È stato visto come gli aspetti emotivomotivazionali siano molto importanti nell influenzare le prestazioni cognitive (Bandura, 1997). Autoefficacia percepita (percezione di poter affrontare un determinato compito in modo adeguato) Fiducia nelle proprie capacità Credenze relative al funzionamento cognitivo
23 APPROCCIO NEUROCOGNITIVO L'approccio neurocognitivo evidenzia come gli aspetti cognitivi emergano dal substrato anatomico (cervello), attraverso l utilizzo test neuropsicologici e strumenti di neuroimmagine Strutturale: visualizzano la sede e l estensione delle strutture anatomiche dell encefalo (es. TAC) Funzionale: visualizzano il funzionamento delle varie aree cerebrali, misurandone il metabolismo, per studiare la relazione tra l attivita di queste e le specifiche funzioni cerebrali (es. fmri, PET, ecc.)
24 CAMBIAMENTI STRUTTURALI E FUNZIONALI NEL CERVELLO CHE INVECCHIA SOSTANZA GRIGIA: Insieme dei corpi cellulari dei neuroni. SOSTANZA BIANCA: Insieme degli assoni dei neuroni, che sono uniti in fasci. Sostanza grigia Sostanza bianca
25 CAMBIAMENTI SOSTANZA GRIGIA È stato visto come il normale invecchiamento porti non tanto alla morte dei neuroni ma piuttosto a una diminuzione della loro grandezza e del numero di connessioni tra di essi. Diminuzione del volume di materia grigia, in particolare nei lobi frontali (sede delle funzioni esecutive)
26 CAMBIAMENTI SOSTANZA BIANCA Diminuzione del volume della materia bianca (che collega varie aree del cervello e ne permette la comunicazione) con l avanzare dell eta, in particolar modo nella parte anteriore del cervello (FE), ippocampo (memoria), corpo calloso (comunicazione tra i due emisferi). Corpo calloso Lobi frontali Ippocampo
27 NOTA BENE Il normale cambiamento neurocognitivo legato all'età non pregiudica la capacità di una persona di svolgere le attività quotidiane. Se si sviluppano disabilità funzionali, anche in compiti difficili come la gestione di finanze o l assunzione dei farmaci, è prudente intraprendere una valutazione neuropsicologica se non c'è altra spiegazione ovvia per queste difficoltà (es. una reazione a un farmaco, una nuova patologia, un problema di vista). Tuttavia, gli studi dimostrano che il normale invecchiamento cognitivo può comportare una leggera diminuzione delle capacità funzionali complesse, come la capacità di guida.
28 Cosa si può fare per rallentare il declino cognitivo? Attività associate ad un alto funzionamento cognitivo nei soggetti anziani: 1. Attività intellettive stimolanti (es. giochi da tavolo, parole crociate, utilizzo PC, suonare uno strumento) 2. Attività fisica regolare (es. esercizio fisico che migliori gli aspetti cardiovascolari, ginnastica dolce) 3. Alimentazione sana ed equilibrata 4. Socializzazione e inclusione sociale (amicizie, viaggi, partecipare ad eventi culturali)
29 COGNIZIONE Complesso delle facoltà che consentono di raccogliere ed elaborare le informazioni
30 Domini Cognitivi Memoria Attenzione Linguaggio Capacità prassiche e visuospaziali Ragionamento Funzioni Esecutive
31 LA MEMORIA Memoria A breve termine (o primaria): mantenimento passivo delle informazioni Memoria di lavoro Esplicita Implicita Semantic Episodica a Memoria a lungo termine Autobiografic a
32 Memoria a Breve Termine (MBT) magazzino temporaneo che mantiene piccole quantità di informazioni per un periodo molto limitato. Es. prove che misurano la MBT Span di cifre: al soggetto viene letta una stringa di numeri che deve ripetere subito dopo. Prova a difficoltà progressiva.
33 Memoria a Breve Termine (MBT) La MBT ha una capacità limitata (7 elementi in media ricordati nell ordine corretto). Però la MBT non è influenzata dalle caratteristiche fisiche degli stimoli da ricordare (es. le lettere a, c, n, q, occupano lo stesso spazio di 4 parole) raggruppamenti di singole unità in blocchi permettono di aumentare la capacità della MBT
34 Memoria a Breve Termine (MBT) Esempio: Serie di numeri: Raggruppamento in blocchi Maggior facilità nel ricordare!
35 Memoria di Lavoro (ML) Secondo il Modello di Baddeley (2000), esisterebbe un sistema attenzionale, ESECUTIVO CENTRALE, che supervisiona e coordina due sistemi sussidiari: il CICLO FONOLOGICO e in TACCUINO VISUO- SPAZIALE. Il primo è costituito da un magazzino fonologico, in cui vengono ritenute informazioni verbali, e da un ripasso articolatorio, che permette la reiterazione dell info verbale (mantenimento dell informazione per più tempo). Il secondo serve per l elaborazione del materiale non verbale.
36 Memoria di Lavoro (ML) Ciclo fonologico e taccuino visuo-spaziale, che utilizzano due codici diversi, possono interagire grazie al BUFFER EPISODICO che permette rappresentazioni multidimensionali. Questo spiega perché, ad esempio, la rievocazione di parole può essere influenzata dalla loro immaginabilità.
37 Memoria di Lavoro (ML) Il Buffer episodico, inoltre, riesce a collegare i sottosistemi di memoria di lavoro (ciclo fonologico e taccuino visuo-spaziale) con le informazioni provenienti dalla Memoria a Lungo Termine (MLT).
38 Buffer Episodico
39 Memoria a Lungo Termine (MLT) Magazzino con capacità molto più ampia della MBT: può contenere molte informazioni per intervalli lunghi di tempo. I tipi di informazione contenuti nella MLT sono assai vari
40 Memoria a Lungo Termine (MLT) Memoria Implicita: informazioni sugli aspetti procedurali delle nostre conoscenze (es. come si legge, come si guida). Memoria Esplicita: processi di rievocazione e riconoscimento (volontari).
41 Memoria a Lungo Termine (MLT) Memoria (esplicita) Semantica: patrimonio di conoscenze concettuali consolidate negli anni. Presenta un buon funzionamento fino in tarda età (Può migliorare negli anni) consapevolezza noetica (del tutto). Memoria (esplicita) Episodica: ricordo di eventi accaduti in un tempo e in un luogo specifico. Risente maggiormente dell eta. Memoria (esplicita) Autobiografica: informazioni relative alla vita del soggetto. Non subisce modificazioni significative con l eta consapevolezza autonoetica (riguarda sé).
42 Strategie di Memoria Procedure utilizzate per memorizzare un insieme di materiali in determinate condizioni applicazione di un piano d azione. Ausili esterni: utilizzo appunti, calendario, sveglia, fare nodo al fazzoletto, ecc. Ausili interni Metodi Cognitivi Mnemotecnich e
43 Metodi Cognitivi Si basano sull organizzazione personale del materiale nella fase di registrazione, per garantire un buon recupero si riallacciano alle conoscenze del soggetto. Reiterazione meccanica: ripetizione di ciò che si vuole ricordare Ripetizione integrativa: ripetizione e comprensione del materiale, che viene ricollegato a info già possedute sforzo cognitivo
44 Metodi Cognitivi Mediazione: si trasforma qualcosa di difficile da ricordare in qualcosa di più facile attraverso l utilizzo di un elemento mediatore. Es. Ricordarsi la parola inglese per pavimento: FLOOR Floor Fiore
45 Mnemotecniche Strategie complesse che ci permettono di organizzare e ricordare determinate informazioni. Visive Verbali
46 Mnemotecniche Verbali Collegare serie di numeri a lettere per poi creare parole Es. per ricordarsi una data: B D G J L M P R T W C F H K N Q V X S CATABALI CATABARO = I Guerra Mondiale Z
47 Mnemotecniche Verbali Creazione di una storia: con una lista di parole da apprendere, generare una storia che abbia significato per il soggetto creazione catena di associazioni verbali (organizzazione semantica). Es. lista di parole da ricordare Pipa cavoli sedia ruscello - Il giorno X, mentre fumavo la pipa, è successo l evento Y. Ricordo che avevo mangiato pasta e cavoli
48 Mnemotecniche Visive Ricordo dei nomi di persona Tradurre il nome della persona in una o più parole che possano formare un immagine. Scegliere una caratteristica evidente di quella persona e collegare l immagine con quella caratteristica. Es. Signor Testagatta
49 Mnemotecniche Visive Metodo dei loci: associare una serie di informazioni (es. oggetti) a diversi luoghi in un percorso mentale. Es. lista di parole da ricordare Pipa cavoli sedia ruscello - Pensare ad un luogo familiare suddiviso in parti (es. casa) Posizionare gli oggetti/parole Percorrere mentalmente il percorso Es. maniglia-pipa, ingresso-cavoli, salotto-sedia, ruscello cucina, LIMITE: Tutte le mnemotecniche visive risentono dell effetto interferente dello svolgimento simultaneo di altri compiti visivi (es. guidare)
50 Esercizi per casa Ricordare la seguente lista di parole, nello stesso ordine in cui sono riportate, utilizzando una delle strategie esposte a lezione: Istruzioni = far leggere la lista ad un altra persona, con un intervallo di circa due secondi a parola POLSO LUTTO COPPA PAURA BOMBA TURNO RAZZA LATTE PACCO TERRA VACANZA FURTO
51 Esercizi per casa Provare a tenere a mente un numero di telefono nuovo (strategia dei blocchi).
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