PRONTUARIO DEGLI ALIMENTI PER IL SUINO

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1 00-Cap :29 Pagina I Daniele Cevolani con la collaborazione di L. Barbieri - R. Bombardieri - P. Cavassini - M. Cuccolini I. Landini - S. Mattiello - F. Pepe - R. Vincenzi PRONTUARIO DEGLI ALIMENTI PER IL SUINO 75 schede per valutare le materie prime

2 00-Cap :29 Pagina II 1 a edizione: aprile 2004 Copyright 2004 by «Edagricole - Edizioni Agricole de Il Sole 24 ORE Edagricole S.r.l. - via Goito, Bologna 4976 Proprietà letteraria riservata - printed in Italy La riproduzione con qualsiasi processo di duplicazione delle pubblicazioni tutelate dal diritto d autore è vietata e penalmente perseguibile (art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633). Quest opera è protetta ai sensi della legge sul diritto d autore e delle Convenzioni internazionali per la protezione del diritto d autore (Convenzione di Berna, Convenzione di Ginevra). Nessuna parte di questa pubblicazione può quindi essere riprodotta, memorizzata o trasmessa con qualsiasi mezzo e in qualsiasi forma (fotomeccanica, fotocopia, elettronica, ecc.) senza l autorizzazione scritta dell editore. In ogni caso di riproduzione abusiva si procederà d ufficio a norma di legge. Impianti e stampa: Officine Grafiche Calderini S.p.A, via Emilia, Ozzano dell Emilia (BO) Finito di stampare nell aprile 2004 ISBN

3 00-Cap :29 Pagina III Presentazione Carni suine con un ottimale tenore in grasso, magre ma al contempo sapide e succulente. Per non parlare dei prosciutti o dei mille fra salumi e insaccati che impreziosiscono la tavola degli italiani e che tutto il mondo ci invidia (e acquista). Successi ottenuti affrontando il mercato con l arma della qualità, l unica in grado di farci vincere la sfida con il mercato internazionale, che premia altrimenti le produzioni a basso costo. Se nella competizione basata esclusivamente sul prezzo la nostra suinicoltura si trova spesso in difficoltà, i ruoli si ribaltano quando a fare la differenza è la qualità. Il merito di questo vantaggio qualitativo è legato ai progressi in campo genetico, anzitutto, ma anche alla forte evoluzione delle tecniche di allevamento e del management aziendale. Questi alcuni dei punti chiave del processo di crescita intrapreso dalla nostra suinicoltura, ma occorre riconoscere che i risultati di oggi sono anche, e spesso per la maggior parte, il frutto di nuove conoscenze sulle esigenze nutritive degli animali in allevamento e delle continue ricerche sul rapporto fra alimentazione e caratteristiche delle carni e del grasso. Sono recenti, ad esempio, gli studi sul rapporto fra tenore in acidi grassi presenti nei cereali, mais in particolare, che compongono la razione alimentare e la qualità del grasso di copertura del prosciutto, fondamentale per una corretta stagionatura e per una qualità all altezza delle tradizioni delle nostre produzioni tipiche. Per non parlare delle connessioni esistenti fra alimentazione degli animali, caratteristiche delle carni e salute dell uomo che con queste carni si ciba. Un esempio per tutti, l accresciuto tenore in Omega 3 delle carni suine grazie ad una alimentazione arricchita in questi componenti dei quali è nota l'azione salutistica. L alimentazione, dunque, come strumento principe per ottenere produzioni di qualità. Ma non solo. L alimentazione rappresenta anche la più importante voce di costo nell impresa zootecnica. Fatta pari a 100 la somma dei costi che occorre sostenere per la produzione di un chilogrammo di carne, l alimentazione vi incide per una percentuale importante, non inferiore al 60%. Con queste premesse è evidente che alla voce alimentazione va riservata grande attenzione, sapendo che fra tutti i fattori della produzione è quello maggiormente in grado di influenzare sia la qualità del prodotto, sia il suo costo. Fondamentale diventa allora conoscere da una parte i fabbisogni nutritivi degli animali e dall altra avere un dettaglio esauriente delle materie prime in grado di III

4 00-Cap :29 Pagina IV Presentazione soddisfare queste esigenze. È quanto si è proposto Daniele Cevolani con questo volume nel quale ha sintetizzato da una parte le informazioni più importanti e recenti in merito alla nutrizione del suino e dall altra, cuore e parte inedita e originale del libro, ha raccolto tutte le informazioni disponibili su ognuna delle materie prime destinate all alimentazione del suino. Da questo lavoro, particolarmente difficile e impegnativo, è scaturito un vero proprio vademecum che risponde alle esigenze del nutrizionista e dell allevatore, del mangimista e del consulente aziendale. Una raccolta di informazioni utile per la sua completezza e immediata nella consultazione. La suddivisione degli argomenti per grandi temi, l ordine alfabetico con il quale si articola la descrizione delle singole materie prime, agevolano infatti la ricerca di quanto occorre conoscere sui singoli alimenti. Uno strumento di lavoro indispensabile nel processo decisionale alla base di ogni scelta in tema di alimentazione dei suini e destinato ad accompagnare il lavoro quotidiano di quanti operano, a tutti i livelli, nell allevamento del suino. ANGELO GAMBERINI IV

5 00-Cap :29 Pagina V Prefazione Gli indicatori economici del comparto suinicolo, pur se in presenza di un mercato capace di alternare periodi di grande euforia a mesi di profonda depressione (come nell'ultima parte del 2003), fanno registrare nel loro complesso segni positivi. Risultati soddisfacenti, in termini di aumento dei consumi, che solo in parte possono essere spiegati con la grande crisi incontrata dalla carne bovina in conseguenza della emergenza Bse e che ha indirettamente favorito il comparto suinicolo. Incremento della domanda e della produzione (ma anche delle importazioni) sono dunque da considerarsi strutturali, segno che il settore, pur tra gli inevitabili alti e bassi del mercato, sta raggiungendo una maturità capace di accogliere le mutate richieste del consumatore. Il merito è da ricercare anche in un percorso improntato alla qualità delle produzioni, che ha portato da una parte i prodotti della trasformazione a primeggiare in campo mondiale e dall altro ha messo a disposizione del consumo fresco una carne che il consumatore percepisce come salubre, di buona qualità e in linea con i moderni dettami dietetici. Fondamentale a questo proposito il ruolo della genetica, attraverso la selezione e il miglioramento delle razze e dei loro incroci, come pure basilare quello dell alimentazione. In questo campo la ricerca ha messo a disposizione nuove conoscenze che, trasferite sul piano pratico, consentono di spingere ulteriormente sulla qualità, finalizzandola alla produzione finale, sia essa carne per il consumo fresco o materia prima per le industrie di trasformazione. Superata da tempo la carne bovina nelle preferenze dei consumatori italiani, quella di suino si predispone a raggiungere i 40 chilogrammi pro-capite, una domanda in crescita soddisfatta dalla produzione interna per solo il 60%, lasciando alle importazioni il compito di coprire la parte mancante. Importazioni che per la maggior parte provengono dai Paesi europei forti produttori, come Olanda, Francia e Germania che ci riforniscono sia di animali vivi, per oltre un milione di capi anno, sia di carne con oltre 800mila tonnellate anno. La produzione interna di carne si aggira intorno ad 1,5 milioni di tonnellate, il che ci colloca in Europa al quinto posto, dopo Danimarca, Francia, Spagna e Germania. In termini di produzione lorda vendibile i suini nati e allevati in Italia raggiungono la considerevole cifra di milioni di euro. Un commento a parte merita il flusso di export, cresciuto in misura sensibile negli ultimi anni. Protagonisti delle nostre esportazioni sono ovviamente i prodot- V

6 00-Cap :29 Pagina VI Prefazione ti trasformati, le migliori produzioni delle nostre industrie di trasformazione, dai prosciutti agli insaccati. Fautori di questa crescita sono paesi come gli Usa, il Canada e il Giappone che hanno aperto le loro frontiere ai nostri prodotti di eccellenza ed in particolare ai prosciutti made in Italy. Un trend in crescita sin dal 1997 e che si è ulteriormente rafforzato in questi ultimi anni, portando il valore dell export di salumi e insaccati ad oltre 500 milioni di euro. L apertura dell Unione Europea ai paesi Peco (Paesi dell europa centrale e orientale), fra i quali figurano importanti produttori zootecnici come l Ungheria o la Polonia, potranno modificare questo trend di crescita della suinicoltura italiana ed europea? La risposta è tranquillizzante. Le analisi indicano che lo sviluppo di questi Paesi sarà influenzato prevalentemente dalle attività extra agricole, il che favorirà la migrazione del lavoro dal settore primario verso altri segmenti dell economia. Un evoluzione che presumibilmente porterà ad un miglioramento dei salari, avvicinandoli a quelli degli altri Paesi storicamente aderenti alla Ue. Questa evoluzione si accompagnerà ad un probabile innalzamento dei costi di produzione che ridurrà la competitività che i paesi Peco possono oggi vantare grazie soprattutto al basso costo della mano d opera. A ciò si aggiungono le difficoltà che questi Paesi incontreranno per le loro esportazioni, quale conseguenza del progressivo adeguamento alle normative comunitarie. Nei confronti di un paventato aumento delle importazioni provenienti dai Peco vi è anche da sottolineare che i nostri flussi di import sono oggi per gran parte provenienti dai paesi della attuale Ue. Le motivazioni di tale scelta sono prevalentemente da ricercare nella necessità di disporre di materia prima di buona qualità, con caratteristiche sanitarie di assoluta sicurezza, con una standardizzazione delle tipologie di prodotto. Attualmente le nostre importazioni provenienti dai paesi Peco vedono solo Ungheria, Polonia e Slovenia per quantitativi complessivamente modesti (poco meno di tonnellate). Un incremento dei flussi di import da questi Paesi e dagli altri dell area Peco è poco probabile per la difficoltà di questi stessi Paesi ad avere produzioni competitive rispetto a quelle dei Principali indicatori del settore suinicolo (cifre indicative al 2003) Capi allevati in Italia Produzione tonn plv nati e allevati in Italia milioni plv compelssiva milioni Export salumi e insaccati 500 milioni Import capi Import carne Import dai paesi peco Produzione mangimi Consumi procapite tonn tonn tonn 38 kg VI

7 00-Cap :29 Pagina VII Prefazione nostri attuali fornitori. Una situazione che non è destinata a modificarsi sostanzialmente, almeno nel breve periodo. Così come è difficile immaginare a breve che le nostre esportazioni possano trovare nuovi e importanti sbocchi in questi Paesi, almeno sino a quando non si avrà un significativo sviluppo del reddito medio procapite. Abbiamo comunque di fronte un mercato di oltre 100 milioni di individui, che potrà in una prospettiva di più lungo termine potrà rappresentare un interessante opportunità per le nostre produzioni tipiche. Dall allargamento dell Unione europea i suinicoltori italiani non devono dunque attendersi particolari problemi. E questo non vuol certo dire che il futuro del settore sia sempre e comunque roseo. La ciclicità dei corsi di mercato, le ricorrenti crisi dei prezzi sono lì a ricordarlo e puntuale ad ogni fase di euforia seguirà inevitabile quella di crisi. Colpa della forsennata corsa ai ristalli, alla spinta sui cicli riproduttivi, al produrre di più a ogni costo per inseguire l onda del mercato. Con l esito scontato di un incremento delle produzioni che coinvolge gli allevatori di mezza europa e che mette poi in affanno il mercato. E i prezzi crollano di conseguenza. Agli imprenditori che sanno leggere il mercato ed anticiparne le mosse sono riservate le maggiori soddisfazioni, anche e soprattutto economiche. Non a caso questi sono sovente anche i più attenti alla qualità delle produzioni, pronti a seguire le tendenze del consumo, aperti alle innovazioni e capaci di aggiornarsi, magari leggendo libri e riviste specializzate. GIORGIO AMADEI (ECONOMIA E POLITICA AGRARIA - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA) VII

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9 00-Cap :29 Pagina IX Indice Presentazione pag. III Prefazione » V ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE 1 Fabbisogni nutrizionali pag Fabbisogni energetici » Fabbisogni proteici » Fabbisogni in fibra » Fabbisogni minerali e vitaminici » Fabbisogni nutrivivi secondo ITP » Fabbisogni nutritivi secondo N.R.C » Fabbisogni nutritivi secondo Denmark National Committee for Pig Production » Norme raccomandate per la formulazione di mangimi per suini.» 18 2 Fabbisogni nutrizionali di alcuni ibridi commerciali » 21 3 Piani di razionamento » Razionamento alimentare dei suinetti » Razionamento del suino pesante da 30 a 160 kg » Razionamento del suino leggero da 30 a kg » Razionamento delle scrofette da 30 kg alla fecondazione......» Razionamento delle scrofe in gestazione » Razionamento delle scrofe in lattazione » Razionamento dei verri » 43 4 Esempi di formulazione » 45 5 Granulometria dei mangimi per suini » Prensione, masticazione, deglutizione degli alimenti e transito intestinale » Granulometria e disturbi digestivi » Granulomeria e digeribilità » Granulometria e performance produttive » Cannibalismo » Granulometria e contrasti tecnologici » 64 6 Acqua di bevanda » Qualità dell acqua » Disponibilità idrica » Fabbisogni idrici » 72 IX

10 00-Cap :29 Pagina X Indice 7 Acidificanti pag Additivi e coadiuvanti tecnologici » Acido benzoico » Aglio in polvere » Additivi autorizzati appartenenti al gruppo degli antibiotici....» Bentonite » Calcio e sodio propionato » Frutto oligosaccaridi » Mannanoligosaccaridi » Inulina » Olio di fegato di merluzzo » Potassio diformato » Sepiolite » Silimarina » Yucca Shidigera estratto » Zeoliti » Zinco ossido » Aminoacidi » Aminoacidi di produzione industriale » Livello di aminoacidi raccomandati per suini » Aminoacidi ramificati » Glutamina » Appetibilizzanti: aromi e dolcificanti » Aromi » Intensificatori » Potenziatori » Dolcificanti » Ruoli e vantaggi nell utilizzo degli appetibilizzanti » Legislazione europea concernente l utilizzo delle sostanze aromatiche ed aperitive in alimentazione animale » Enzimi » Fitasi » Micotossine, salute e performances dei suini » Effetti generali delle micotossine sulla salute dei suini » Effetti delle micotossine sui parametri produttivi e riproduttivi dei suini » Residui di micotossine nella carne suina e prodotti derivati.....» Cenni sul controllo delle micotossine negli alimenti e nei mangimi..» Cenni di prevenzione nutrizionale » Minerali » Macroelementi » Fonti minerali di macroelementi » Microelementi » Fonti minerali di microelementi » Fabbisogni in macro e microelementi » Oligoelementi organici » Oli essenziali » Oli essenziali come antiossidanti naturali » 187 X

11 00-Cap :29 Pagina XI Indice 15 Probiotici pag Aspetti legislativi » Caratteristiche del probiotico ideale » Vitamine » Vitamine liposolubili: fonti alimentari, funzioni, carenze » Vitamine idrosolubili: fonti alimentari, funzioni, carenze » Fabbisogni vitaminici » 208 MATERIE PRIME 17 Materie prime ad alto tenore in amido e zuccheri » Avena » Carruba polpe » Frumento » Farinaccio e farinetta di frumento » Mais » Mais panello di germe » Mais pastone » Manioca » Orzo » Scarti di pane e biscotti » Patate essiccate » Riso farinaccio e pula » Segale » Siero di latte in polvere » Sorgo » Triticale » Zuccheri e amidi » Materie prime ad alto tenore in fibre » Agrumi pastazzo » Barbabietole polpe essiccate » Cardo mariano farina estrazione » Erba medica disidratata » Frumento crusca » Frumento sottoprodotti molitura » Soia buccette » Materie prime ad alto tenore in lipidi » Grassi animali » Grassi protetti (saponificati o idrogenati) » Lino semi » Oli vegetali » Siero di latte grassato » Materie prime ad alto tenore in proteine » Borlande essiccate di distilleria » Cocco panello » Colza farina d estrazione » Fava » Germe di frumento » Girasole farina d estrazione » Glutine di frumento » 320 XI

12 00-Cap :29 Pagina XII Indice 20.8 Latte in polvere pag Lievito di birra » Lievito di torula » Lino panello » Lupino semi » Mais glutine » Mais semola glutinata » Patate concentrato proteico » Pesce farina » Pisello proteico » Pisello proteico estruso micronizzato » Soia concentrato proteico » Soia farina d estrazione » Soia semi interi » Trebbie di birra » Materie prime liquide » Borlande di distilleria » Barbabietole, concentrato proteico » Melasso di canna e di bietola » Siero di latte fresco » 380 COSE DA SAPERE 22. Sistema qualità nelle aziende zootecniche: sviluppi e prospettive..» DLG 123 e DPR 433 Le nuove normative del settore zootecnico...» Sostanze indesiderabili » Modalità di prelevamento dei campioni per il controllo ufficiale degli alimenti per animali » Scopo e campo di applicazione » Agenti prelevatori autorizzati » Definizioni » Strumenti » Requisiti quantitativi » Istruzioni relative ai prelievi alla formazione e al condizionamento dei campioni » Verbale di campionamento » Destinazione dei campioni » Alimentazione ed impatto ambientale » I ruoli dell alimentazione » Inquinanti da azoto » Inquinamento da fosforo » Inquinamento da zinco e rame » Inquinamento da farmaci » Alimentazione e benessere del suino » Il benessere animale » Il comportamento del suino allo stato brado » La legislazione relativa al benessere nella specie suina » Problemi di benessere in relazione all alimentazione » Il benessere dei suini su Internet » 425 XII

13 00-Cap :29 Pagina XIII Indice 27 Norme alimentari previste dal Disciplinare della DOP Prosciutto di Parma pag Alimentazione del suino biologico » Il biologico in Italia, sviluppi e prospettive » L allevamento biologico » 431 Indice analitico » 439 Bibliografia essenziale » 447 Ringraziamenti » 449 XIII

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