Didattica metacognitiva: strumenti e strategie per migliorare l apprendimento 25 marzo 2015 Rovato Ilaria Folci
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1 Didattica metacognitiva: strumenti e strategie per migliorare l apprendimento 25 marzo 2015 Rovato Ilaria Folci La metacognizione è Insieme delle conoscenze che la persona possiede riguardanti: 1. Il funzionamento della mente 2. I processi di controllo che presiedono alle attività cognitive durante la loro esecuzione Il funzionamento della propria mente Come faccio a imparare? Come avviene il mio apprendimento? Quali idee ho su come si forma la conoscenza nella mia mente? Come faccio a ricordare? Intuire? Trovare le risposte? Include impressioni, intuizioni, nozioni, sentimenti, autopercezioni. Queste conoscenze perme5ono alla persona di capire come funziona la propria mente 3 Tutte le volte che stiamo usando un determinato processo cognitivo stiamo facendo cognizione e tutte le volte che abbiamo consapevolezza su esso stiamo facendo metacognizione (Cornoldi) 4 1
2 Scopo della didattica metacognitiva Aiutare lo studente a: Conoscere ed utilizzare quello che sa e quello che sa fare Conoscere, valutare ed adattare i tratti più significativi dei propri comportamenti e atteggiamenti metacognitivi e del proprio stile cognitivo Scegliere le strategie di apprendimento e di studio più efficaci e pianificare le operazioni mentali interessate da e nello studio, considerando lo specifico compito di apprendimento La didattica metacognitiva lavora su: Conoscenze Consapevolezza Controllo Generalizzazione Controllare e regolare le operazioni mentali mentre sono in azione Verificare e valutare la prestazione realizzata e ripercorrere mentalmente i processi cognitivi che l hanno determinata conoscenze consapevolezza Avere conoscenze sulla propria mente Saper riconoscere le caratteristiche di funzionamento della propria mente Conoscere diverse tipologie di strategie Le conoscenze metacognitive devono essere operativizzate, ossia devono divenire consapevoli. ( DEVO SAPERE DI SAPERE ) Buon patrimonio di conoscenze perché ci permettono di regolare il nostro comportamento 2
3 controllo generalizzazione Regolazione del lavoro mentale attraverso un intervento sui processi che vengono attivati Es. di funzioni di controllo: Implementazione delle strategie indipendentemente dalla situazione particolare - PRIMA: pianificazione, problematizzazione, organizzazione, definizione e selezione delle alternative, previsione; - DURANTE: monitoraggio, giustificazione, confronto; - DOPO: verifica, ricostruzione, controllo, confronto con procedimenti alternativi Come si fa didattica metacognitiva Accurata osservazione dei repertori mentali dei nostri allievi Impostazione metacognitiva delle attività didattiche Ambientazione metacognitiva dei luoghi di apprendimento Caratterizzazione metacognitiva del curricolo scolastico 1. Accurata osservazione dei repertori mentali dei nostri allievi Come si fa?? Conoscere lo stile cognitivo Esistono diverse polarità: Sistematico: metodo di lavoro mentale basato su piccoli passi da effettuare linearmente e presa in considerazione di tutti i passi da effettuare Intuitivo: elaborazione immediata e sintetica delle proprie deliberazioni cognitive 3
4 mentali dei nostri allievi (2) Globale: visione ecologica e complessiva del problema mentali dei nostri allievi (3) Verbale: propensione all uso del codice linguistico Analitico: esame puntiglioso e mirato degli elementi in gioco Visuale: disposizione all uso del canale iconico mentali dei nostri allievi (4) autonomo/creativo: modalità divergenti di pensiero dipendente dal campo: condizionamenti del contesto. Dallo stile cognitivo allo stile di apprendimento Visivo verbale Visivo non verbale Uditivo Cinestesico 4
5 S<le verbale prende appunti da rileggere a casa riassume per iscritto quanto letto prende nota delle istruzioni per i compiti e le lezioni accompagna grafici e diagrammi con spiegazioni scritte elenca per iscritto ciò che desidera ricordare vuole istruzioni o spiegazioni scritte S<le visivo- non verbale usa disegni, mappe multimediali in cui inserire parole- chiave, immagini, grafici. per ricordare i termini e per riassumere usa il colore nel testo per evidenziare le parole chiave e nelle mappe per differenziare i diversi contenu? e livelli gerarchici Va a vedere gli indici testuali prima di leggere il capitolo di un libro crea immagini mentali di ciò che viene ascoltato o letto, u?li poi per il recupero dei contenu? S<le udi<vo S<le cinestesico Presta attenzione alle spiegazioni in classe richiede spiegazioni orali agli insegnan? registra le lezioni a scuola, registra anche la propria voce mentre ripete a voce alta una lezione Preferisce che qualcuno legga ad alta voce la pagina del libro da studiare Apprezza l uso della sintesi vocale per la lettura e degli audiolibri per leggere Lavora volentieri in coppia con un compagno fa prove nelle materie in cui è possibile trasformare in pratica ciò che si deve studiare suddivide in maniera chiara i momenti di studio da quelli di pausa alterna momenti in cui si sta seduti a momenti in cui ci si alza crea e utilizza schemi, mappe, grafici, diagrammi di ciò che studia 5
6 mentali dei nostri allievi (5) Quando posso fare osservazione? Durante verifiche Interrogazioni Quando stimolo studenti a partecipare direttamente all attività didattica (es: muto- insegnamento; farsi interrogare) mentali dei nostri allievi (6) Alcune attenzioni: Spostare il focus dalla verifica degli apprendimenti al come si realizzano Dotarsi di griglie 2. Impostazione metacognitiva delle attività didattiche Nella pratica didattica devo ricordarmi di tenere in considerazione queste aree di sviluppo dell atteggiamento metacognitivo nei miei studenti: Conoscenze Consapevolezza Controllo Generalizzazione Strategie per favorire la conoscenza e la consapevolezza Aiutare gli allievi a: Promuovere autoconoscenza di sé e delle proprie modalità di funzionamento cognitivo (abilità implicite ed esplicite) Raccogliere conoscenze dichiarative (dati, concetti, definizioni ) e conoscenze procedurali (modalità di studio, strategie ) possedute riguardo ad una determinata attività Rendersi conto dell interesse, della curiosità e del gradimento di un argomento Individuare i vuoti di conoscenza; 6
7 Strategie per favorire la conoscenza e la consapevolezza Aiutare gli allievi a: Essere in grado di valutare la quantità e qualità dell impegno profuso Riconoscere le abilità cognitive impegnate in un compito Valutare le capacità di memoria Giudicare gli effetti conseguenti alla propria capacità di attenzione Come fare? Riattivazione della conoscenza pre- esistente Alta interattività con il docente Dimensione sociale con i compagni Percezione di discrepanza Rallentamenti (dialoghi, discussioni, richiesta di ripensamento, mutuo insegnamento) per riflettere sia sulle strategie sia sugli errori Autovalutazione tramite criteri scelti preventivamente insieme Strategie per favorire il controllo Aiutare gli studenti a: Saper controllare in modo più congruo l andamento dell attività di studio Rendersi conto del proprio livello di attenzione e delle distrazioni Essere consapevole dell impulsività delle risposte Autovalutazione Al termine dell attività invitare gli studenti a rispondere a domande quali: Cosa hai imparato di nuovo? Cosa ti sentiresti sicuro di poter spiegare ad un compagno? Che cosa ti ha procurato moto piacere di conoscere e di scoprire? Che cosa non hai trovato facile capire? Che cosa vorresti comprendere meglio? Che tipo di aiuto ti servirebbe? Saper produrre comportamenti di rettifica Saper produrre comportamenti idonei agli scopi prefissati Valutare il proprio comportamento cognitivo sia nel mentre che al suo compimento, per capirne gli effetti Usare colori dei semafori per qualificare le conoscenze: VERDE: ho capito bene; ROSSO: Non completamente chiaro; ROSSO: non ho capito 7
8 Valutazione tra compagni Scambiarsi i lavori fatti e dire ciò che ci ha compito e ci è piaciuto 8
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