Indice. 7 Indicazioni per l insegnante 10 Contenuti dell Unità didattica

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1 Indice 7 Indicazioni per l insegnante 10 Contenuti dell Unità didattica 11 Classificare le parole 20 Classificare i nomi 34 Conoscere gli articoli 48 Classificare i verbi 56 Trasformazioni

2 Biblioteca di didattica La collana Biblioteca di didattica nasce dall idea di fornire un supporto meditato e calibrato in quanto sperimentato in situazioni di apprendimento agli insegnanti che ritengono che l apprendimento vada «costruendosi» nei bambini attraverso: l osservazione delle realtà che li circondano; l interazione con l ambiente e la cultura; la conoscenza e l uso di strumenti che ne permettano la spiegazione, la comprensione e la personale rielaborazione; l interazione comunicativa con i coetanei e con gli adulti in contesti diversi. Tutto questo con l obiettivo di far sì che il bambino diventi cittadino e soggetto di cultura. Ogni quaderno che la compone presenta un argomento significativo, uno snodo concettuale attraverso cui si costruiscono gli elementi primari, i fondamenti della conoscenza. Presenta una serie di indicazioni operative e metodologiche rivolte agli insegnanti (pp. 7-9) e, per facilitare la programmazione didattica, periodica e annuale, anche le abilità e i contenuti essenziali dell unità didattica (p. 10). Il testo si articola in proposte, in attività, in esercitazioni (anche ludiche, motivanti, interessanti, comunque significative), che hanno lo scopo di rinsaldare intuizioni, di approfondire relazioni e rapporti, di costruire mattone su mattone (cioè concetto su concetto) il «sapere», cementato dal collante del metodo e dalla ricorsività dei percorsi che portano il bambino a impadronirsi anche di un «metodo» di studio, cioè di un personale progetto per apprendere l arte di imparare. Imparare a imparare, sempre e per tutta la vita, è la chiave di volta della realizzazione della personalità in una società in continua e rapida ricostruzione. Gli argomenti non sono costruiti per classi di età, ognuno nasce e si sviluppa in modo autonomo. Possono, quindi, essere inseriti nel progetto educativo, ogniqualvolta l insegnante ne ravvisi l esigenza e l opportunità. Ciò non vuol dire episodicità e frammentarismo: i concetti, costruiti e sviluppati a spirale (Bruner), a livelli diversi e da diversi punti di vista per favorire la promozione delle intelligenze (Gardner), si articolano per grandi aree cognitive (matematico-scientifica, linguistica e antropologica). Ogni area ha come riferimento un simbolo (per la maggior parte, animaletti simpatici ai bambini) che ne permette, volendo, la classificazione dentro i codici canonici delle discipline di studio. Rispetto ai libri di testo, che sono pensati per classi e riportano tutti gli argomenti di studio di un intero anno, i quaderni della Biblioteca di didattica potrebbero anche assumere una funzione sostitutiva ma offrono le soluzioni più produttive se utilizzati in funzione «complementare» rispetto ai testi stessi. Essi, infatti, presentano un concetto, una informazione, una procedura osservativa, un processo di ricerca in modo esauriente, organizzato per difficoltà crescenti e, qualora sia necessario, distribuiscono le attività su una serie successiva di quaderni. Possono trovare posto anche nel Piano della Offerta Formativa, come progetto di apprendimento tematico, come paradigma per l impostazione di una attività di ricerca, come indicazione metodologica per lo sviluppo di una attività metacognitiva (nel senso di consapevolezza della procedura) seguita per apprendere un concetto o approfondire un argomento di studio. Sarà possibile, per gli insegnanti, selezionare gli argomenti che ritengono più utili alla situazione della classe e organizzare la classe stessa in modo qualora sia utile o necessario da affrontare, contemporaneamente, argomenti diversi, creando scambi e situazioni produttive di piccolo gruppo. A mano a mano che la Biblioteca di didattica si potenzierà di nuovi quaderni sarà anche possibile affrontare lo stesso argomento a livelli diversi di complessità. Si viene, così, incontro alle necessità, che si fanno sempre più pressanti, di creare l integrazione fra diverse provenienze, culture e livelli di apprendimento degli alunni. Anche chi persegue l individualizzazione dell insegnamento, magari per la presenza di bambini con diverse potenzialità e abilità, trova, nei quaderni proposte e «schede» di lavoro, utili e opportune. La Biblioteca di didattica è uno strumento di lavoro che, contrariamente alle Guide per insegnanti (che danno indicazioni per far lavorare i bambini), parte dalle attività e dagli esercizi dei bambini per far riscoprire agli insegnanti il gusto di «fare scuola». Una proposta che permette di far leva sull interesse del bambino, sulla gioia della scoperta, sull utilità degli strumenti e delle tecniche, sul potenziamento delle motivazioni e della creatività, per riscoprire la «didattica» come un modo di inventare, vivere e imparare insieme per «creare» delle «persone» che si riconoscano elementi costituenti di una società fondata sulla collaborazione e sulla solidarietà. Clotilde Pontecorvo Università degli Studi di Roma «La Sapienza»

3 Indicazioni per l insegnante Questo quaderno è il primo che presenta un vero e proprio percorso di riflessione i linguistica ma si pone ugualmente in continuità con i quaderni ItalianoImparo 1, 3 e 5 per la metodologia dell approccio alla lingua basata sull osservazione delle parole nel contesto, sul confronto tra parole, sulla ricerca di regolarità e irregolarità. In particolare con questo quaderno ci si propone di guidare il bambino nell attività riflessa di classificazione delle parole per arrivare a concettualizzare le categorie che rappresentano le parti basilari del discorso: nome, articolo e verbo. L intero percorso si sviluppa sul filo conduttore delle esplorazioni di Lalla Farlalla nel suo ambiente, attorniata dai suoi amici animali e umani. CLASSIFICARE LE PAROLE (SCHEDE 1-9): questo blocco di schede costituisce il primo approccio, ancora globale, alla classificazione delle parole: col pretesto di aiutare Lalla a mettere ordine nei laboratori dei suoi amici umani: giardiniere, falegname, meccanico, pasticcera, il bambino è invitato a raggruppare le parole secondo criteri di tipo semantico (parole del giardiniere: fiori, alberi, attività, ecc.) e viceversa a denominare raggruppamenti vari di parole scrivendone le «etichette» (termini più generali). Le schede finali 8 e 9 introducono «L Officina delle Parole» ovvero il laboratorio personale di Lalla, che è, appunto, un laboratorio linguistico. L Officina delle Parole diventa un pretesto, in linea con lo sfondo integratore, per trasmettere il concetto che la lingua è come un oggetto scomponibile, che si può smontare e ricomporre, molto utile più avanti quando il bambino si troverà a lavorare sulla formazione delle parole. CLASSIFICARE I NOMI (SCHEDE 10-23): in questo blocco di schede Lalla è alle prese con la classificazione dei nomi. Il nome, categoria «naturalmente» nota al bambino, viene considerato dal punto di vista semantico (nomi di cosa, animale, persona, nomi comuni, nomi propri), e dal punto di vista morfologico (aspetti del genere e del numero). Nelle schede 10 e 11 l attenzione viene portata sulle possibili difficoltà di questa classificazione, ormai consuetudinaria nella scuola, per sfruttarla nei suoi usi positivi ai fini di una più riflessa conoscenza sulla lingua. Non pochi bambini, infatti, si trovano nell incertezza davanti a parole come: bocca, naso, mano che, indicando parti del corpo di un essere animato, vorrebbero attribuire alla categoria «persona». Il fatto di trovarsi necessariamente a collocare queste parole in un determinato insieme, confrontando la propria soluzione con quelle dei compagni, assicura il superamento dei dubbi e l assimilazione della nuova conoscenza.

4 Negli esercizi di queste pagine vengono proposti insieme nomi di diverso genere e numero, sia comuni che propri, per sondare la capacità del bambino di andare oltre la forma concentrandosi sul solo aspetto semantico. Ma sono certamente le schede successive alla 11 a costituire un banco di prova per il bambino, presentano infatti gli aspetti del genere e del numero nella loro complessità. Vengono proposti nomi che al maschile escono in -o, oppure in -e, nomi di genere comune (cantante, automobilista, ecc.), nomi indipendenti (papà, fratello, toro, ecc.). Si aiuta il bambino a riflettere sul fatto che di alcuni nomi non è possibile trovare il corrispettivo nell altro genere perché possa comprendere il diverso comportamento dei nomi di cosa rispetto a quelli di persona e animale, intuendo così la diversità del genere biologico rispetto a quello grammaticale. Al bambino viene chiesto spesso di fare le sue osservazioni su alcune irregolarità e di confrontare le sue risposte con quelle dei compagni proprio perché è dagli errori e dalle intuizioni di ognuno che tutti possono imparare. Le «scatole» per le classificazioni finali (schede 17-23) sembrano complicate ma nella realtà della pratica scolastica dovrebbero essere costruite concretamente, tridimensionali, prima di essere proposte su scheda, bidimensionali. 1 CONOSCERE GLI ARTICOLI (SCHEDE 24-37): gli articoli sono parti del discorso che il bambino usa quasi sempre in modo opportuno ma che prima dell avvio del percorso di riflessione sulla lingua, non rivestono, alla sua percezione, un ruolo significativo. Non pochi bambini fanno errori di fusione dell articolo apostrofato con il nome che lo segue (come in «il lanello» invece che «l anello») o al contrario di scissione della parola (come in «l ampadario» invece che «il lampadario»). Difficoltà emergono anche nell uso adeguato degli articoli «lo» e «uno» e dei corrispettivi plurali «gli» e «degli». Per tutti questi motivi si è ritenuto opportuno fornire un nutrito numero di schede sugli articoli. Si comincia con la scheda 24 dove, attraverso il problema posto da Lalla e Lilli, si fa riflettere il bambino sulla funzione dell articolo che diventa elemento discriminante per stabilire il genere e il numero del nome in caso di ambiguità. La scheda 25 presenta articolo e nome come una coppia fondamentale all interno della lingua, caratterizzata da concordanza di genere e numero. È un concetto essenziale per la riflessione linguistica. Fornisce la base per tutto il successivo lavoro sulla morfologia. Nelle schede 27 e 28 viene introdotto l articolo partitivo come plurale dell indeterminativo perché ormai l uso ne ha stabilizzato il ruolo. CLASSIFICARE I VERBI (SCHEDE 38-45): il verbo è la parte fondamentale della frase; il bambino se lo rappresenta come termine che indica le azioni di un personaggio per questo viene introdotto nelle schede a inizio del quaderno come indicante le «attività» dei vari amici di Lalla. In questo blocco di schede si passa dal termine attività, più generico e legato al linguaggio comune, al termine «azione» e al più specifico «verbo». Non si va oltre nell analisi di questa parte del discorso che viene lasciata a un successivo approfondimento; si propongono invece parecchi esercizi 1 Le istruzioni per la costruzione di questo utile e giocoso strumento si possono trovare in R. Morgese, Grammatica in scatola, Erickson, assieme a una dettagliata presentazione del percorso di riflessione sulla lingua che copre tutti e cinque gli anni della scuola primaria. 8 ItalianoImparo 8

5 perché il bambino possa fare osservazioni sul verbo nel contesto della frase cominciando a interiorizzare i primi concetti: il verbo concorda con l articolo e il nome, la stessa azione può adattarsi a più nomi, un nome può adattarsi a varie azioni. TRASFORMAZIONI (SCHEDE 46-48): le ultime tre schede fungono da verifica rappresentando una sintesi dei concetti fin qui presentati: si tratta, per il bambino, di immaginare una macchina che produce sulle parole particolari trasformazioni, di genere e di numero, il controllo del comportamento di tutta la stringa delle parole della frase in uscita dalla macchina richiede al bambino di aver interiorizzato il concetto di concordanza morfologica. Indicazioni per l insegnante 9

6 CONTENUTI DELL UNITÀ DIDATTICA Scheda Abilità 1 L Offi cina delle Parole (1) Ricomporre un puzzle di parole 2 Le parole del giardiniere (1) Classifi care parole in base a un criterio binario 3 Le parole del giardiniere (2) Classifi care parole secondo criteri dati 4 Il laboratorio del falegname (1) Classifi care parole in base a un criterio binario 5 Il laboratorio del falegname (2) Classifi care parole secondo criteri dati 6 L offi cina del meccanico Denominare raggruppamenti di parole 7 Il laboratorio di pasticceria Classifi care parole secondo criteri dati 8 L Offi cina delle Parole (2) Classifi care parole secondo criteri dati 9 L Offi cina delle Parole (3) Denominare raggruppamenti di parole 10 La scatola dei nomi (1) Classifi care i nomi in: persona, animale, cosa 11 La scatola dei nomi (2) Classifi care i nomi in: persona, animale, cosa 12 Come si chiamano? Mettere in relazione nomi comuni e propri 13 Nomi comuni nomi propri Mettere in relazione nomi comuni e propri 14 Regali a tutti! Classifi care i nomi in maschili e femminili 15 Maschile e femminile (1) Volgere dal maschile al femminile 16 Maschile e femminile (2) Volgere dal maschile al femminile 17 Nella scatola giusta Classifi care i nomi in una tabella a doppia entrata (verifi ca) 18 Gli invitati Classifi care i nomi in singolari e plurali 19 Uno, più di uno Classifi care i nomi in singolari e plurali 20 Singolare-plurale (1) Volgere dal singolare al plurale 21 Singolare-plurale (2) Volgere dal singolare al plurale 22 Indovinelli sulle parole Defi nire un nome sulla base del genere e del numero 23 Al posto giusto Classifi care i nomi in una tabella a doppia entrata 24 Paroline preziose Rifl ettere sulla funzione dell articolo 25 Gli articoli Scrivere gli articoli in un testo a cloze 26 Articoli e nomi (1) Mettere in corrispondenza articoli e nomi 27 Articoli e nomi (2) Mettere in corrispondenza articoli e nomi 28 C è articolo e articolo (1) Rifl ettere sulla funzione dei diversi articoli 29 C è articolo e articolo (2) Rifl ettere sulla funzione dei diversi articoli 30 Dov è l accordo? (1) Riconoscere la concordanza nome-articolo 31 Dov è l accordo? (2) Riconoscere la concordanza nome-articolo 32 A braccetto con «lo» e «uno» Concordare i nomi con gli articoli «lo» e «uno» 33 A braccetto con «il» e «un» Concordare i nomi con gli articoli «il» e «un» 34 Articoli con l apostrofo Conoscere gli articoli apostrofati 35 Con «un» o «un» Conoscere l uso diverso di «un» e «un» 36 Trasformazioni (1) Volgere coppie articolo-nome dal maschile al femminile 37 Trasformazioni (2) Volgere coppie articolo-nome dal singolare al plurale 38 Tante attività (1) Classifi care verbi secondo criteri dati 39 Tante attività (2) Classifi care verbi secondo criteri dati 40 Parole per le azioni Mettere in relazione nomi e verbi 41 A ognuno la propria azione Mettere in relazione nomi e verbi 42 Un trio perfetto Mettere in relazione articoli, nomi e verbi 43 Se manca il verbo Inserire i verbi adatti nelle frasi 44 Le azioni delle cose Mettere in relazione nomi di cosa e verbi 45 Frasi da completare Inserire i verbi adatti nelle frasi 46 Numerella cambia numero (1) Trasformare frasi nel numero (verifi ca) 47 Numerella cambia numero (2) Trasformare frasi nel numero (verifi ca) 48 Generella cambia genere Trasformare frasi nel genere (verifi ca) 10 ItalianoImparo 8

7 Classificare le parole L O FICINA DELLE PAROLE (1) 1 Ora che so leggere e scrivere voglio imparare come funzionano le parole smontandole e rimontandole. Aiuta Lalla a rimontare le parole che ha smontato, unendo con frecce i pezzi a due a due. caccia arco vite baleno can ettiere ile pan cart are oleria cucin Scrivi le parole complete qui sotto. 2010, E. Zanchetta, ItalianoImparo 8, Trento, Erickson 11

8 Classificare le parole LE PAROLE DEL GIARDINIERE (1) 2 Lalla è entrata nel ricovero degli attrezzi di Florindo il giardiniere. Che confusione! Il vento ha mischiato i cartellini con le parole utili al giardiniere ad altri cartellini con parole che non gli servono. Aiuta tu a mettere ordine. TULIPANO CILIEGIO SUPERMERCATO MELO POTARE VASO ORTENSIA ROSA COMPOSTO INNAFFIARE CONCIME CAFFÈ ERBA BRUCIARE PIANTARE ACQUA RASTRELLARE LATTERIA SCUOLA SEMINARE PAROLE UTILI AL GIARDINIERE PAROLE CHE NON SERVONO AL GIARDINIERE rosa, seminare, scuola, , E. Zanchetta, ItalianoImparo 8, Trento, Erickson

9 Classificare le parole LE PAROLE DEL GIARDINIERE (2) 3 Lalla vuole sistemare in questa scatola le parole del giardiniere. Continua tu il suo lavoro. tulipano melo piantare erba Scegli due parole da scomparti diversi e usale per fare una frase come nell esempio. Esempio piantare tulipano Il giardiniere pianta un bulbo di tulipano. Alcune parole della scatola cambiano nella forma quando si usano nella frase. Quali? 2010, E. Zanchetta, ItalianoImparo 8, Trento, Erickson 13

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