Ricerca ASFOR 2006 sull attività dei Soci per la PA

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1 Formazione e Internazionalizzazione - Presentazione del 9 rapporto sulla formazione pubblica Dott. Mauro Meda Segretario Generale ASFOR Roma, 8 maggio

2 L attività di Formazione dei Soci ASFOR per la Pubblica Amministrazione Dott. Mauro Meda Segretario Generale ASFOR Roma, 8 maggio

3 Ricerca ASFOR 2006 sull attività dei Soci per la PA Indagine diretta attraverso questionario sui 72 Soci ASFOR 42 Soci su 70, svolgono attività di formazione nei confronti della PA

4 La tipologia di attività Dall indagine emerge una distribuzione abbastanza omogenea tra le tre tipologie principali di offerta formativa: Coordinamento 21,10 Ricerca 11,33 Altro 1,83 Analisi e progettazione 25,67 Analisi fabbisogni formativi e progettazione Docenza, tutor di field project di iniziative Coordianamento Rcerca Altro Docenza 40,07 Fonte: elaborazioni Ist. G. Tagliacarne/ASFOR su dati 2005 forniti dagli Associati ASFOR

5 Modalità di acquisizione delle commesse Altro 12,1 Bandi e licitazioni private 37,3 Catalogo 20,4 Commesse dirette 30,2 Pur essendo la forma prevalente, il ricorso a bandi diminuisce rispetto allo scorso anno (dal 45% al 37,3%) Fonte: elaborazioni Ist. G. Tagliacarne/ASFOR su dati 2005 forniti dagli Associati ASFOR

6 Modalità di erogazione dell offerta formativa La formazione tradizionale (in aula) rimane largamente prioritaria e sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno: Nel 2005 il 72,2% ha dichiarato di svolgerla sempre, contro il 71,9 nel 2004 In termini di frequenza di utilizzo, le modalità più utilizzate (dopo quella tradizionale) sono affiancamento on the job e l e-learning. La videoconferenza è usata da poco più del 16% dei Soci

7 Attività formative 2005 realizzate per la PA partecipanti corsi

8 Attività formative 2005 realizzate per la PA ATTIVITA' FORMATIVE 2005 REALIZZATE PER LA PA N corsi % N partecipanti % Area sistema econom. e finanz pubb.ca 207 2, ,2 Area giuridico-normativa generale 458 5, ,9 Area organizzazione e personale , ,6 Area general management 587 7, ,2 Area comunicazione 444 5, ,1 Area contabilità e finanza 269 3, ,4 Area programmazione e controllo 133 1, ,8 Area pianificazione e controllo strategico 167 2, ,3 Area informatica e telematica , ,1 Area linguistica 190 2, ,9 Area tecnico-specialistica dei diversi settori , ,6 Area rapporti internazionali 64 0, ,3 Corsi multidisciplinari 527 6, ,4 Totale Fonte: elaborazioni Ist. G. Tagliacarne/ASFOR su dati 2005 forniti dagli Associati ASFOR

9 Iniziative formative per target di beneficiario Target di partecipanti per corsi Dirigenti Non Dirigenti Tot % Area sistema econom. e finanz pubb.ca 40,0 60,0 100,0 Area giuridico-normativa generale 32,2 67,8 100,0 Area organizzazione e personale 39,7 60,3 100,0 Area general management 53,4 46,6 100,0 Area comunicazione 24,8 75,2 100,0 Area contabilità e finanza 30,8 69,2 100,0 Area programmazione e controllo 35,5 64,5 100,0 Area pianificazione e controllo strategico 43,3 56,7 100,0 Area informatica e telematica 31,8 68,2 100,0 Area linguistica 13,9 86,1 100,0 Area tecnico-specialistica dei diversi settori 43,3 56,7 100,0 Area rapporti internazionali 47,1 52,9 100,0 Corsi multidisciplinari 16,4 83,6 100,0 Fonte: elaborazioni Ist. G. Tagliacarne/ASFOR su dati 2005 forniti dagli Associati ASFOR Mentre le categorie funzionali non dirigenziali sono maggiormente coinvolte in iniziative formative che riguardano le aree linguistica, multidisciplinare, economica, finanza pubblica e tecnico specialistica, per i dirigenti prevalgono iniziative formative tipiche dell area manageriale. Questa distribuzione è in linea con i risultati dell anno precedente

10 Distribuzione dei corsi rivolti alla PA nel 2005 Area tematica Amministrazioni Centrali Regioni Comuni Province Altri enti/autono mie locali Enti pubb. Non ec. Area sistema economico e finanza pubblica 11,6 13,1 17,5 6,8 15,7 16,5 18,7 Area giuridico-normativa generale 10,5 13,3 14,3 6,5 12,1 24,1 19,2 Area organizzazione e personale 17,9 16,8 11,3 8,3 7,8 21,7 16,2 Area general management 15,4 12,8 17,7 9,4 6,4 19,4 18,9 Area comunicazione 18,0 16,7 14,4 8,6 8,8 12,5 21,0 Area contabilità e finanza 24,0 13,6 14,9 6,8 9,9 15,5 15,3 Area programmazione e controllo 11,4 14,0 15,9 5,5 13,9 19,5 19,9 Area pianificazione e controllo strategico 14,2 8,6 12,4 4,9 9,2 37,0 13,8 Area informatica e telematica 17,5 11,1 10,8 4,8 0,2 34,1 21,6 Area linguistica 23,7 10,8 8,6 7,0 19,1 18,9 11,8 Areatecnico-specialistica dei diversi settori 19,8 12,3 14,7 7,9 6,5 17,8 20,9 Area rapporti internazionali 13,4 14,0 20,1 6,6 30,0 0,0 16,0 Corsi multidisciplinari 26,5 12,2 15,7 7,7 5,7 5,4 26,7 Fonte: elaborazioni Ist. G. Tagliacarne/ASFOR su dati 2005 forniti dagli Associati ASFOR Altro La formazione per le Amministrazioni Centrali, si connota per essere incentrata principalmente su alcune aree specifiche: Contabilità e finanza pari a 24% del totale, Area linguistica 23,7%. Per le Regioni, Comuni e Province si ha una maggiore diversificazione di ambiti tematici tipici del management. Forum P.A Maggio 2005

11 Tipologia di erogazione e caratteristiche dell offerta formativa La distribuzione dei corsi rivolti alla PA dei Soci ASFOR per tipologia di erogazione e area tematica si caratterizza per una prevalenza della formazione in presenza come luogo privilegiato per la realizzazione della formazione (50,5%). Nel 2004 era il 79,5%. formazione intervento 12,5 learning on the job 9,7 E-learning 13,5 autoapprendimento 4,6 laboratorio 7,1 presenza 50, Fonte: elaborazioni Ist. G. Tagliacarne/ASFOR su dati 2005 forniti dagli Associati ASFOR

12 Temi innovativi Accesso gestione fondi E-procurement Semplificazione Amministrativa Reingegnerizzazione dei processi Controllo di gestione Comunicazione pubblica (es. Urp) Valutazione progetti analisi Valutazioni delle prestazioni e delle posizioni organizzative Project management Nuovo ruolo della dirigenza Formazione al ruolo di nuove figure professionali (es. Formatore pubblico) Rilevamento qualità dei servizi e customer satisfaction Area Gestione Risorse Umane

13 Partner coinvolti in attività: Tra le forme di partnership quelle prevalenti riguardano gli accordi con: il mondo universitario 14,6% (seppur in forte diminuzione rispetto al 23,7% nel 2004, fenomeno che merita sicuramente un approfondimento ), le società di consulenza 14,5%, dato sostanzialmente in linea rispetto all anno precedente, altri Soci ASFOR pari a 11,6%, con una certa diminuzione rispetto allo scorso anno, fenomeno che anche in questo caso merita un approfondimento ed una riflessione interna all Associazione.

14 Fase di analisi e diagnosi del fabbisogno da parte dell Istituzione/Ente formativo Per il 100% degli Associati esiste un processo formalizzato per la gestione della fase di analisi e diagnosi del fabbisogno formativo. Processo per la gestionedella fase di analisi dei fabbisogni formativi SERMPRE FREQUENTEMENTE QUALCHE VOLTA SERMPRE FREQUENTEMENTE QUALCHE VOLTA Fonte: elaborazioni Ist. G. Tagliacarne/ASFOR su dati 2005 forniti dagli Associati ASFOR

15 Fase di analisi e diagnosi del fabbisogno da parte dell Istituzione/Ente formativo Elevato è anche il numero dei Soci ASFOR che dichiara di effettuare un autovalutazione delle competenze realmente possedute con riguardo ai contenuti/bisogni formativi richiesti dallo specifico intervento formativo Valutazione delle competenze Semplificata ,1% 3,1% 25% 28,1% 40,6% Sempre sistematica e dettagliata e realizzano inoltre una analisi di fattibilità dell intervento formativo al fine di aiutare l Istituzione/Ente richiedente a meglio orientare la propria proposta Analisi delle fattibilità Semplificata % 3% 27,3% 30,3% 39,4% Sempre sistematica e dettagliata

16 Fase di analisi e diagnosi del fabbisogno da parte dell Istituzione/Ente formativo Significativa l attività di ricerca svolta dalle Scuole - in accordo con l Istituzione/Ente richiedente che consente di identificare il target dei partecipanti, con specifica attenzione agli obiettivi dell intervento. Gestione della fase di progettazione Mai Sempre 0% 0% 5,4% 10,8% 83,8% Il processo di ricerca Ricerca su poche iniziative Attivit à di verifica Verifica su poche iniziative % 2,7% 5,4% 10,8% 81,1% Ricerca su tutte le iniziative Verifica su tutte le iniziative I Soci ASFOR effettuano una verifica con l Istituzione/Ente richiedente per esplicitare chiaramente e condividere gli obiettivi dell intervento formativo 5,4% 10,8% 13,5% 18,9% 51,4%

17 Fase di analisi e diagnosi del fabbisogno da parte dell Istituzione/Ente formativo La coerenza delle competenze e delle esperienze possedute dai propri docenti/professional, in relazione agli obiettivi specifici del progetto formativo o di consulenza richiesto, è oggetto di un attenta analisi da parte degli Associati. Analisi competenze Analisi su poche iniziative Analisi su tutte le iniziative 2,7% 0% 2,7% 21,6% 73% Progettazione esecutiva Verifica su poche iniziative Verifica su tutte le iniziative 0% 2,7% 2,7% 16,2% 78,4% Il processo di gestione della fase di progettazione si conclude nella maggior parte dei casi con un documento che dettaglia il piano formativo da sottoporre al referente dell Istituzione/Ente richiedente o dagli Organismi preposti in sede di bando di gara o di incarico diretto

18 Custumer satisfaction La maggior parte delle Scuole/Istituzioni Associate ASFOR possiede un sistema di valutazione della customer satisfaction, rivolta sia all Ente beneficiario (promotore dell iniziativa) sia ai partecipanti (fruitori diretti). Il 97% degli Associati utilizza il questionario per rilevare la soddisfazione degli enti beneficiari Anche la modalità di incontro con i partecipanti (sezioni di debriefing) è utilizzato quale modello di acquisizione diretta e qualitativa delle informazioni relative alla soddisfazione del processo formativo

19 Customer satisfaction: verifica con il vertice dell Ente Cliente modalitàdi verifica % verifica con Partecipanti 91,9 verifica con Responsabile del Personale e/o della formazione 89,2 verifica con il vertice dell ente/istituzione 67,6 verifica con Direttori dei diversi settori 45,9 Fonte: elaborazioni Ist. G. Tagliacarne/ASFOR su dati 2005 forniti dagli Associati ASFOR

20 Valutazione dell apprendimento Positivo è anche l elevato numero dei Soci che dichiara di utilizzare un sistema di valutazione dell apprendimento. Rispetto ai sistemi utilizzati, i Soci si sono così espressi: Strumenti di valutazione % Viene utilizzato un sistema di misurazione/valutazione dell apprendimento 100,0 valutazione in ingresso 94,4 valutazione in itinere 91,7 valutazione finale 91,7 valutazione di efficacia e di impatto sull'organizzazione 80,6 valutazione del rapporto benefici e costi 61,1 Fonte: elaborazioni Ist. G. Tagliacarne/ASFOR su dati 2005 forniti dagli Associati ASFOR

21 Soci ASFOR che hanno partecipato alla ricerca Accademia Europea per la Ricerca Applicata ed il perfezionamento professionale - Bolzano EURAC AFORISMA, Scuola di Formazione Manageriale Bureau Veritas Italia CE.RI.SDI Centro Ricerche e Studi Direzionali Centro di Eccellenza Castello Utveggio CESMA - Centro Esperienze e Studi di Management CTC- Centro di Formazione Manageriale e Gestione d'impresa della CCIAA di Bologna Didagroup Elea Ernst & Young Business School European Business School Italia Fondazione CUOA Centro Universitario di Organizzazione Aziendale Formaper Azienda Speciale CCIAA Milano FormAutonomie Centro di Formazione per le Autonomie locali Formez Centro di Formazione Studi I.Re.F. - Istituto Regionale Lombardo di Formazione per Amministrazione Pubblica IBM Italia IFOA Istituto Formazione Operatori Aziendali Il Sole 24 Ore Formazione INFOR, Scuola di Formazione IRI Management ISFOR Istituto Superiore di Formazione e Ricerca ISIDA Istituto Superiore per Imprenditori e Dirigenti di Azienda ISMO Interventi e Studi Multidisciplinare nelle organizzazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne Istituto Nazionale della Prev. Sociale - Direzione centrale formazione e sviluppo competenze Isvor Fiat LUISS Business School METID Metodi e Tecnologie Innovative per la Didattica Politecnico di Milano MIB School of Management Mida MIP - Politecnico di Milano PROFINGEST Management School SDA Bocconi SDOA Fondazione Antonio Genovesi Salerno SPEGEA Scuola di management STOA' Istituto Studi per la Direzione e Gestione di Impresa STOGEA Scuola Toscana di Organizzazione e Gestione Aziendale SUDGEST Sviluppo Italia Calabria TILS Telecom Italia Learning Services UNIVERSUS CSEI Consorzio universitario per la formazione e l innovazione Wolters Kluwer Italia Scuola di Formazione IPSOA

22 Rapporto ASFOR 2005: La Formazione Manageriale in Italia Osservatorio Learning Internazionale ASFOR Dott. Mauro Meda Segretario Generale ASFOR Roma, 8 maggio

23 Agenda Le caratteristiche dell indagine I temi emersi Le sfide

24 Agenda Le caratteristiche dell indagine I temi emersi Le sfide

25 Obbiettivi Obbiettivo primario è di investigare non solo sulla realtà italiana al fine di capire gli scenari evolutivi della formazione manageriale attraverso un campione di aziende di riferimento

26 Il metodo Un questionario strutturato su 21 domande quali-quantitative per un campione di aziende significativo Estero Italia

27 Il Campione Partecipanti all indagine in base all area geografica Partecipanti all indagine in base al numero dei dipendenti > % < % < 500 8% < % Italia USA Uk Ch J D Da Fr Es Sw < % < % Direttori del Personale e Responsabili della Formazione ci hanno fornito i dati attraverso interviste dirette e questionari elettronici

28 Agenda Le caratteristiche dell indagine I temi emersi Le sfide

29 8 temi della realtà Italiana Ricerca delle sinergie e dell allineamento al business: ancora spazi per migliorare l integrazione con i capi azienda e anche con il sistema di sviluppo delle persone Formazione a pioggia : in prevalenza sulle competenze professionali e su metodologie operative (lingue, sicurezza, pc ) Focalizzazione sull execution delle strategie, minore attenzione all innovazione e alla valorizzazione dei talenti Prevalenza delle metodologie classiche : le nuove metodologie formative iniziano a far sentire la propria presenza Consapevolezza della necessità di misurare i ritorni formativi in termini di risultati di business ma sono ancora pochi gli esempi Centralità delle scuole di management e delle grandi società di consulenza: aumenta il peso dei manager docenti Outsourcing: inizia ad interessare le aziende italiane partendo dalle attività a minor valore aggiunto (singoli progetti, tecnologie, facilities..) Budget 2006: sostanzialmente stabili, ma con una forte attenzione ai costi e all attenzione ottimale delle risorse

30 Ricerca delle sinergie e dell allineamento al business: ancora spazi per migliorare l integrazione con i capi azienda e anche con il sistema di gestione delle persone Collaborazione con i responsabili di business: Oggi Tra 3 anni Collaborazione con i capi azienda: Oggi Tra 3 anni Integrazione sistema di gestione R.U. Italia Oggi Tra 3 anni La formazione: leva di business per il breve termine? Con i CEO/Vertici delle Istituzioni:scarsa visibilità / problema di status? Scarsa propositività sui temi chiave del business? CEO: non corretto peso alla formazione? Buona integrazione con i responsabili di business, ma quale è il ruolo della funzione personale? La sfida: Da business partner operativo a business partner strategico Estero

31 Formazione a pioggia : in prevalenza sulle competenze professionali e su metodologie operative (lingue, sicurezza, ecc..). Gran parte delle aziende sia italiane (69.05) che estere (82.6%) fa formazione per tutti i dipendenti Italia Estero Competenze professionali e di mestiere Relazioni con il cliente Altro (lingue estere, sicurezza, ) Vendite, commerciali, dealer Qualità e metodologie per la produzione / servizi Information Technology

32 Focalizzazione sull execution delle strategie, minore attenzione all innovazione e alla valorizzazione dei talenti Italia Estero Aggiornare il know how dei dirigenti Sviluppare la nuova generazione di leader 0, Implementare i progetti strategici Migliorare le competenze tecniche Promuovere l innovazione Italia tendenza ad utilizzare la formazione per rispondere a pressioni per l immediato : scarsa attenzione al futuro di medio termine (talenti, innovazione ). Ci attendiamo un cambiamento di rotta per l Italia nei prossimi anni? SI!

33 Prevalenza delle metodologie classiche : le nuove metodologie formative iniziano a far sentire la propria presenza Soltanto aula Oggi Tra 3 anni E learning Oggi Tra 3 anni Italia Estero Vi sono situazioni molto differenziate secondo il settore in Italia. In generale, c è un ritardo nell utilizzo delle nuove tecnologie rispetto all estero. Scarso utilizzo delle altre metodologie (Action learning, outdoor, coaching, business television ) Come migliorare il mix di metodologie utilizzate?

34 Centralità delle scuole di management e delle grandi società di consulenza: aumenta il peso dei manager docenti Italia Estero Scuole di management Oggi Grandi società di consulenza e formazione Oggi Manager interni Situazioni differenziate tra Pubblico e Privato: spesso il Pubblico, preferisce esperti e docenti scelti individualmente. È confermata la buona collaborazione con i responsabili di business. Innovazione contenuto: la responsabilità delle Scuole di management e delle grandi società di consulenze (individuazione, codificazione e condivisione delle best practices, nuove metodologie/elearning ) come fonti dell innovazione.

35 Outsourcing: inizia ad interessare le aziende italiane partendo dalle attività a minor valore aggiunto (singoli progetti, tecnologie, facilities..) Progettazione ed erogazione di specifici programmi Infrastrutture tecnologiche Aspetti amministrativi e organizzativi Attività strategiche (formulazione di strategie, analisi dei bisogni, gestione di progetti ad alto impatto) Intera funzione formazione Italia Oggi /3 anni Estero Oggi 3 anni OUTSOURCING: ritardo italiano dovuto a timori per la perdita del controllo? mancata comprensione del significato?

36 Consapevolezza della necessità di misurare i ritorni formativi in termini di risultati di business ma sono ancora pochi gli esempi Attraverso ricerche esterne Italia 13.8 Estero 26.1 Questionari di soddisfazione Valutazione dell apprendimento Valutazione attraverso gli indicatori di performance Valutazione sulle performance dell organizzazione (su esempi specifici) 13.8 Consapevolezza dell importanza della valutazione dei ritorni: generalizzato utilizzo dei primi due livelli di Kirkpatrick, ma tendenza a integrare la formazione con il sistema premiante. Conferma la formazione collegata alle attività operativa. Carattere episodico della valutazione sulle performance organizzative: difficoltà di misurazione, costi elevati, forse, l ambiguità consente di poter continuare a svolgere le attività secondo la routine. Ruolo dei SOCI ASFOR per far capire l importanza di valutare i risultati della formazione in termini di maggiore efficacia? 13.0

37 Agenda Le caratteristiche dell indagine I temi emersi Le sfide

38 Riprendiamo alcune sfide del futuro suggerite dagli intervistati accompagnare processi di cambiamento migliorare l'integrazione tra formazione e altri strumenti di gestione delle risorse umane sviluppare competenze strategiche contenimento dei costi accompagnare cambiamenti organizzativi legame strategia / formazione formare la nuova generazione di manager e-learning/contenimento costi competenze manageriali totali aiutare la trasformazione manager più attivi nella strategia ridurre problemi logistici (distanze) seguire il cambiamento con metodi formativi adeguati cambio generazione manager formare più rapidamente cambiare cultura aziendale Definire un sistema di riferimento unitario per la programmazione e il controllo dell'intero processo.. nuovi manager diversificazione metodologie learning gestire il cambiamento Definire un sistema di riferimento unitario per la programmazione e il controllo dell'intero processo formativo, dall'analisi dei fabbisogni alla Contribuire con la massima efficacia a facilitare, attraverso la formazione, l'implementazione delle.. livelli di apprendimento più rapidi seguire il cambiamento con metodi formativi adeguati

39 La sfida di ASFOR su questi temi Qualità e valutazione dell efficacia della formazione manageriale sono stretatmente collegate (Pubblico e Privato) ASFOR/Soci Responsabilità Sociale Collegare gli associati e la Fmg italiana alle esigenze dei Clienti in un confronto reale con i best perform Internazionali Collegare pubblico e privato confronto aperto Confronto non deve limitarsi a proporre un'offerta, o meglio la proposta formativa dovrà essere costruita sempre più insieme e sviluppando strategie del dove andare con un incremento del confronto con il Sistema Pubblico Ruolo di guida delle istituzioni dell Sistema ASFOR (FMG) ASFOR Ponte tra Mercato utente finale e fornitori del Privato e del Pubblico ASFOR svilupperà ulteriormente le attività di ricerca coinvolgendo sempre più i Clienti/Fruitori. Verrà attivato nel 2006 un Focus G. coinvolgendo le Imprese che hanno partecipato all'indagine e allargando ad altre che hanno dimostrato un'interesse (circa 50 Imprese italiane)

40 Le proposte di ASFOR per la formazione per la PA Attuazione del Protocollo d'intesa tra Dipartimento della Funzione Pubblica e ASFOR Qualità dei Servizi Formativi delle Scuole Associate aderenti ad ASFOR che svolgono attività di Formazione per la Pubblica Amministrazione Creazione di un unico Tavolo di confronto sui temi della Qualità e della Formazione per la PA che coinvolga sia il Sistema delle Scuole della PA (Centrali e Regionali) sia il Sistema ASFOR con l obiettivo di definire un regolamento che individui parametri e criteri oggettivi per realizzare percorsi formativi efficaci Intensificare le forme di collaborazione/programmi congiunti fra Scuole Pubbliche e Sistema ASFOR (apertura e integrazione, scambio di docenti, best practice.. ) Confronto sui temi dell impatto dell e-learning sul sistema della formazione pubblica (formazione figure professionali e contenuti) Condivisione di un percorso verso l internazionalizzazione delle Scuole Pubbliche e Private attraverso il diretto coinvolgimento delle principali associazioni internazionali che operano nel campo della Formazione Manageriale per la PA: efmd, AACSB, EGPA (Europ.an Group of Public Administration), IRSPM (Int. Research Society for Public Management) Definizione di un Codice che disciplini i rapporti tra domanda e offerta per quanto riguarda le attività formativa per la PA

41 CODICE ETICO SOCI ASFOR 41

42 Art. 0 Estensione del codice etico I Soci Ordinari e i Soci Sostenitori che aderiscono ad ASFOR sottoscrivono il presente CODICE ETICO che integra il vigente Statuto dell Associazione (allegato 1) - e si impegnano a rispettarlo e a farlo rispettare. ASFOR e i Soci si impegnano a diffondere l adozione del presente CODICE ETICO anche presso i non soci tramite accordi di collaborazione con altre Associazioni operanti nei settori della ricerca, formazione, consulenza manageriale e imprenditoriale e presso le Istituzioni Pubbliche. ASFOR aderisce alle iniziative nazionali ed internazionali ritenute utili a diffondere i contenuti del presente CODICE.

43 Art. 1 - Funzione della formazione manageriale I Soci Ordinari e i Soci Sostenitori aderenti ad ASFOR, considerano la formazione manageriale come processo di diffusione di conoscenze, competenze, capacità e comportamenti idonei a migliorare il livello di razionalità economica delle aziende di ogni tipo o classe (private o pubbliche), quale condizione favorevole, anche se non sufficiente, per realizzare la responsabilità sociale delle aziende e per consolidare la cultura della centralità della persona umana nell attività economica.

44 Art. 2 Conoscenze I Soci Ordinari e i Soci Sostenitori che aderiscono ad ASFOR, si impegnano a svolgere programmi di formazione per quei destinatari e su quei contenuti per i quali hanno maturato conoscenze, competenze, capacità dei propri docenti, nonché esperienze tali da garantire un reale valore aggiunto per i partecipanti ad iniziative su mercato o per i committenti di corsi su commessa. Qualora non esistano tali condizioni, I Soci Ordinari e i Soci Sostenitori si impegnano a realizzare le iniziative in collaborazione con altre istituzioni - preferibilmente associate ad ASFOR- dotate di tali conoscenze, competenze, acquisendo la collaborazione di docenti di alta qualificazione nei diversi campi o dedicando al progetto docenti ad elevato potenziale (espresso da elementi oggettivi) e creando per essi le condizioni idonee a garantire che il rapporto benefici-costi per i partecipanti e i committenti sia prevedibilmente positivo.

45 Art. 3 Professionalità I Soci Ordinarie e i Soci Sostenitori si impegnano a realizzare processi di reclutamento e formazione dei propri docenti o ricercatori, tali da garantire una professionalità adeguata al segmento di destinatari e al tipo di conoscenze individuate nella propria missione e un forte orientamento a diffondere, tramite le attività di ricerca e formazione, i valori di rispetto della dignità umana e della responsabilità a gestire le aziende come patrimonio della comunità intera e non semplicemente come patrimonio personale o di pochi che hanno il potere di prendere le decisioni. Si impegnano infine a rispettare, sostanzialmente e non solo formalmente, le norme di legge (nazionali e internazionali) e le relazioni di influenza esistenti in un determinato periodo o contesto.

46 Art. 4 - Valori cui si ispirano i Soci Ordinari e i Soci Sostenitori (parte 1a) Gli associati ASFOR devono esplicitare, nel Loro Statuto o atto costitutivo o in altri documenti approvati dai rispettivi organi direttivi nella definizione della propria visione e missione, i valori di fondo cui essi si ispirano e che si impegnano a trasmettere nelle proprie iniziative. In particolare si impegnano a realizzare processi di formazione e percorsi di carriera idonei a valorizzare le potenzialità professionali dei propri docenti-ricercatori, ad elevare il loro livello di motivazione, a favorire la collaborazione ed un soddisfacente clima organizzativo interno e a migliorare le relazioni con i partecipanti.

47 Art. 4 - Valori cui si ispirano i Soci Ordinari e i Soci Sostenitori (parte 2a) Il modello cui si deve ispirare la formazione manageriale è il seguente: - l economia è al servizio della persona; - i principi, i criteri o gli strumenti dell economia devono essere utilizzati in una prospettiva di sviluppo sostenibile della società; - la cooperazione e la competizione sono due dimensioni con pari rilevanza attorno alle quali si devono concretizzare in modo bilanciato i sistemi di regole dell economia; - i criteri della razionalità economica, dell imprenditorialità e della professionalità manageriale non devono essere considerati valori assoluti, ma valori-condizioni per il progresso umano, civile, sociale ed economico della società nel suo complesso: le scelte aziendali devono essere assunte considerando differenti criteri (logica multi criteri) e orientate a rispondere alle attese dei diversi gruppi che hanno interessi primari e rilevanti nelle specifiche aziende (stake holder).

48 Art. 5 - Rapporti con il mercato (1a parte) I Soci Ordinari e i Soci Sostenitori si impegnano a rispettare le regole del mercato astenendosi da comportamenti tali da generare distorsioni delle regole di mercato, o comunque, tali da alimentare confusione e rischi di operare scelte errate dei destinatari dei servizi di ricerca, formazione, consulenza e sviluppo organizzativo. In particolare I Soci Ordinari e i Soci Sostenitori devono astenersi dal diffondere informazioni non veritiere e dal realizzare forme di comunicazione, marketing e promozione ingannevoli o basate su elementi di ambiguità, tali da configurare situazioni di distorsione del mercato (concorrenza sleale).

49 Art. 5 - Rapporti con il mercato (2a parte) I Soci ASFOR si impegnano altresì ad utilizzare il logo Socio ASFOR, riferito per le categorie Ordinario e Sostenitore nelle modalità previste dal vigente regolamento (allegato 2). I Soci ASFOR aventi Master Accreditati ASFOR si impegnano ad utilizzare lo specifico logo rispettando le indicazioni approvate dagli Organi dell Associazione ed inserite nel contratto d uso del marchio/logo, senza creare confusione rispetto ad altri percorsi formativi non accreditati.

50 Art. 6 - Rapporti con il sistema di decisioni pubbliche I rapporti con il sistema pubblico devono improntarsi al rispetto delle finalità sostanziali delle leggi e delle regole poste a tutela dell interesse pubblico. I Soci ASFOR devono astenersi dall uso strumentale di aspetti formali per trarre vantaggi non correlati alla propria reale competenza o, peggio, per creare difficoltà o ostacoli artificiosi o pretestuosi ad altri soggetti impegnati nell erogazione di servizi formativi e di ricerca come ad esempio può accadere in occasione di procedure di trattative private o gare ad evidenza pubblica. Le azioni di lobbying e di pressione devono svolgersi non solo con metodi leciti, ma anche nel rispetto della massima trasparenza, correttezza e spirito di collaborazione per il miglioramento del sistema economico e sociale del Paese nella sua componente pubblica e privata.

51 Art. 7 - Rapporti con gli utenti dei propri servizi I Soci Ordinarie e i Soci Sostenitori si impegnano ad esplicitare ed a rispettare i Codici di autoregolazione nei confronti degli utenti dei propri servizi. In particolare i Soci si impegnano ad adottare il Codice approvato dal Consiglio Direttivo di ASFOR in data 10/09/2003 e validato dall Assemblea Generale dei Soci del 10/12/2003, in applicazione della convenzione stipulata con il Dipartimento della Funzione Pubblica che è esteso anche ai rapporti con clienti privati (allegato 3).

52 Art. 8 - Contributo al rafforzamento del sistema di offerta I Soci Ordinarie e i Soci Sostenitori si impegnano attivamente nel rafforzamento del sistema di offerta di formazione manageriale, sia all interno del Paese, sia a livello internazionale. A tal fine sostengono attivamente tutte le iniziative finalizzate a migliorare la qualità dell offerta, il prestigio e la reputazione dell intero sistema di offerta. Si impegnano a rispettare e a far rispettare ai propri docenti e al proprio personale tecnico amministrativo le regole o gli strumenti finalizzati a questo scopo. I Soci ASFOR si impegnano ad attivare iniziative idonee a migliorare la capacità dei destinatari degli interventi formativi di esplicitare una Domanda coerente con i loro reali bisogni.

53 Art. 9 Comitato dei Garanti Il Consiglio Direttivo nomina nel proprio ambito un Comitato di Garanti del Codice Etico composto da tre membri, di cui due in rappresentanza dei Soci Ordinari ed uno in rappresentanza dei Soci Sostenitori. Il Comitato ha il compito di monitorare l applicazione del Codice Etico da parte dei Soci e di sottoporre al Consiglio Direttivo provvedimenti anche di carattere sanzionatorio a fronte di mancato rispetto del Codice Etico da parte dei Soci tale da arrecare grave danno alla reputazione e all immagine dell Associazione.

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