Studio delle potenzialità produttive dei suoli per la crescita dell asparago Territorio del Delta Emiliano-Romagnolo

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1 Studio delle potenzialità produttive dei suoli per la crescita dell asparago Territorio del Delta Emiliano-Romagnolo Lo Studio delle potenzialità produttive dei suoli per la crescita dell asparago sono state affrontate in uno specifico progetto realizzato dall Azienda Sperimentale Marani di Ravenna, con la collaborazione di I.TER, grazie al contributo del GAL Delta 2000 (Misura 411 azione 7 PRSR ). Il metodo di lavoro utilizzato, di tipo partecipativo, ha permesso di condividere, con sperimentatori e tecnici esperti di asparago che operano nell area GAL Delta 2000, le varie attività del lavoro. L area di studio ha interessato il territorio del GAL Delta 2000 collocato nella bassa pianura ferrarese e ravennate verso il mare. La Carta dei suoli in scala 1: e il Catalogo dei suoli della pianura emiliano-romagnola hanno costituito la base informativa anche per la realizzazione delle Carte della vocazionalità delle Terre alla produzione di asparago. Tali conoscenze consentono ai produttori di: individuare i caratteri del suolo che influenzano la gestione agronomica di tali coltivazioni; individuare i suoli e le tecniche agronomiche volte a migliorare produzioni di qualità; valorizzare l identità territoriale e la qualità delle produzioni; realizzare i nuovi impianti di asparago nelle situazioni ottimali minimizzando errori e spese d impianto Il lavoro svolto è consistito nella definizione di uno schema di valutazione per la crescita di asparago realizzato collegialmente con tecnici e sperimentatori esperti della coltura. Di seguito si riporta lo di valutazione realizzato (Tabella 1): Tabella 1. Schema di valutazione delle limitazioni pedologiche alla crescita dell asparago CARATTERISTICHE PEDOLOGICHE INTENSITÀ DELLE LIMITAZIONI ASSENTI O LIEVI MODERATE SEVERE Profondità utile alle radici (cm) >50 < 50 Tessitura Grossolana, Moderatamente grossolana Media, Moderatamente fine, Fine Fessurazione Bassa Forte, Media Disponibilità di ossigeno Buona, Moderata Imperfetta Scarsa, Molto scarsa Rischio d inondazione Assente o raro Occasionale Frequente Salinità (µs cm) <5000 > Carta dei suoli della pianura emiliano romagnola, Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli, ed 1998, 1

2 Calcare attivo (%) <10 >10 La definizione delle tre classi di intensità delle limitazioni è la seguente: - limitazioni assenti o lievi (colore giallo): suoli che non presentano alcuna limitazione o che si prestano ad ospitare la pianta favorendone la piena potenzialità quali-quantitativa (>70 q/ha); i suoli possono essere coltivati con tecniche ordinarie e non richiedono interventi specifici, oltre a quelli dettati dalle normali esigenze dell asparago, atti a migliorare la naturale potenzialità dei suoli; - limitazioni moderate (colore arancione): i suoli presentano alcuni fattori di limitazione che richiedono interventi agronomici di correzione al fine di recuperare le piene potenzialità qualiquantitative che l asparago può esprimere; in queste aree le produzioni sono tipicamente dell ordine dei 70 q/ha; - limitazioni severe (colore rosso): i suoli presentano fattori severamente limitanti la coltivazione; eventuali interventi agronomici correttivi possono essere troppo onerosi oppure non sufficienti a recuperare le piene potenzialità quali-quantitative dell asparago; Tabella 2. Definizioni delle caratteristiche pedologiche e delle relative classi utilizzate all interno dello schema 2 Limitazione Definizione del suolo calcare attivo Esprime in maniera solo approssimativa la percentuale in peso dei carbonati finemente suddivisi e facilmente solubilizzabili. Più esattamente, corrisponde alla quota percentuale di ioni Ca ++ che reagiscono con ossalato di ammonio (determinazione col metodo calcimetrico Drouineau-Gallet). In suoli ricchi di sali, in particolare di gesso, il metodo fornisce valori non attendibili. disponibilità ossigeno fessurabilità Si riferisce alla disponibilità di ossigeno per l'attività biologica nel suolo. Viene valutata in base alla presenza di acqua libera, imbibizione capillare, tracce di idromorfia. Viene descritta utilizzando le seguenti classi: - buona: l'acqua è rimossa dal suolo prontamente, e/o non si verificano durante la stagione di crescita delle piante eccessi di umidità limitanti per il loro sviluppo. - moderata: l'acqua è rimossa lentamente in alcuni periodi e i suoli sono bagnati solo per un breve periodo durante la stagione di crescita delle piante, ma abbastanza a lungo per interferire negativamente sulla crescita di piante mesofile. - imperfetta l'acqua è rimossa lentamente, ed il suolo è bagnato per periodi significativi durante la stagione di crescita delle piante; l'eccesso idrico limita notevolmente lo sviluppo delle piante mesofile. - scarsa l'acqua è rimossa così lentamente che il suolo è saturo periodicamente durante la stagione di crescita delle piante; l'eccesso idrico non permette la crescita della maggior parte delle piante mesofile. - molto scarsa l'acqua è rimossa dal suolo così lentamente da permanere in superficie durante la maggior parte del periodo di crescita delle piante. Le classi adottate sono state riprese dal Soil Survey Manual (USDA). Descrive la tendenza del suolo a dar luogo a fessurazioni o crepacciatura in seguito al succedersi di cicli di essiccazionecontrazione e inumidimento-espansione. I suoli che fessurano hanno elevati quantitativi di argille a reticolo espandibile. Vengono adottate le seguenti classi: sodicità reazione - Forte: suoli interessati da movimenti vertici (dovuti a cicli successivi e ripetuti di espandimento e contrazione delle argille) con intensità e frequenza tali da danneggiare gravemente gli apparati radicali e i manufatti - Media: suoli interessati da movimenti vertici (dovuti a cicli successivi e ripetuti di espandimento e contrazione delle argille) con intensità e frequenza tali da danneggiare gli apparati radicali e i manufatti. - Bassa suoli non interessati da movimenti vertici oppure interessati da movimenti vertici con intensità e frequenza tali da non interferire significativamente con le radici delle piante e gli eventuali manufatti È valutata sulla base della percentuale di sodio scambiabile nel suolo (E.S.P.). Indica il grado di acidità e di alcalinità del suolo. Viene espressa come valore di ph, che è il logaritmo negativo della concentrazione idrogenionica della soluzione acquosa del suolo. Deriva da determinazioni di laboratorio e da stime di campagna con indicatore colorimetrico. salinità Per descrivere il grado di salinità si utilizzano i valori di conducibilità elettrica dell'estratto di saturazione (ECe) e dell'estratto 1:5 (EC5), espressi in µs cm S/cm. 2. Le definizioni derivano dal Manuale di Campagna del Servizio Geologico, sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna, Giugno 2002 e dal glossario dzl\ Catalogo dei suoli della Pianura emiliano romagnola, I:TER-RER

3 tessitura profondità utile per le radici Si riferisce alla distribuzione per classi di grandezza delle particelle elementari del suolo. Deriva da misura mediante determinazione di laboratorio e/o da stima di campo. Le proporzioni relative tra le principali frazioni granulometriche del suolo (diametro <2 mm) vengono descritte secondo i seguenti termini e con riferimento al diagramma qui riportato. Termini generali Classi fondamentali Grossolana Sabbie Sabbie franche Franco sabbiosa Moderatamente grossolana Franco sabbioso fine Franco sabbioso molto fine Franca Media Franco limosa Limo Franco argillosa Moderatamente fine Franco argilloso sabbiosa Franco argilloso limosa Argilla sabbiosa Fine Argilla limosa Argilla Indica la profondità a strati impenetrabili alle radici.si assume come orizzonte impenetrabile quello che presenta una radicabilità 30%. La radicabilità viene stimata in funzione della compattezza, distribuzione dimensionale dei pori, aerazione, capacità di trattenere l umidità, condizioni chimiche. Si utilizzano le seguenti classi: E stata quindi realizzata la Carta delle Terre dell asparago che deriva dalla Carta dei suoli in scala 1: e dalla carta delle limitazioni pedologiche alla crescita dell asparago. Essa rappresenta con lo stesso colore le aree che hanno un comportamento simile per la gestione agronomica dei suoli; le considerazioni principali volte alla coltivazione dell asparago sono riportate nella legenda allegata 3

4 Prime considerazioni sulla gestione agronomica dei suoli in funzione della crescita dell asparago Irrigazione Produzione ottenibile con una buona gestione agronomica ql /ha Terre sabbiose della Pianura Costiera Limitazioni assenti: la coltivazione di asparago è consigliata. In effetti vi sono parecchie superfici coltivate a asparago che ottengono ottime rese. Trattandosi di suoli generalmente poveri in K si consigliano apporti di K. Si consiglia inoltre di apportare N utilizzando letame, limitando invece l impiego di concimi di origine chimica Si possono manifestare problemi di smerigliamento che può provocare l ingobbimento che può determinare prodotto di seconda qualità oppure scarto. Per ovviare allo smerigliamento è necessario apportare letame ricco di paglia al fine di contenere al suolo le particelle di sabbia. Non ci sono limitazioni sulla scelta dell epoca di esecuzione delle lavorazioni compresa l epoca di trapianto. Il prodotto raccolto nelle giornate ventose può inglobare nelle brattee particelle di sabbia che determinano maggiori lavaggi dei turioni. L accesso dei mezzi meccanici non determina problemi di compattamento. L irrigazione in queste Terre avviene per infiltrazione laterale nel ferrarese Terre con orizzonti torbosi della Pianura Deltizia (Mezzano) Limitazioni moderate: parecchie superfici sono coltivate a asparago con ottimi risultati qualitativi e quantitativi. Generalmente la pezzatura risulta essere sostenuta con elevate percentuali di extra (calibro >18 mm misurato a metà turione). Sono suoli ricchi in K che presentano salinità subito al di sotto dell orizzonte lavorato. Il prodotto raccolto in vicinanza di eventi piovosi risulta coperto parzialmente da terra che determina maggiori lavaggi dei turioni. La scelta dell epoca di esecuzione delle lavorazioni deve porre attenzione alle condizioni di umidita del terreno. L irrigazione con il rotolone aumenta la diluizione del sale. E possibile l irrigazione a infiltrazione laterale Terre di medio impasto, da moderatamente argillose a argillose della pianura deltizia interna Limitazioni moderate: Terre che non sono tipicamente coltivate ad asparago 4

5 Prime considerazioni sulla gestione agronomica dei suoli in funzione della crescita dell asparago Irrigazione Produzione ottenibile con una buona gestione agronomica ql /ha Terre del fiume del Po e Terre del Dosso del Reno Terre argillose della pianura deltizia Limitazioni moderate: queste Terre non sono tipicamente coltivate ad asparago. Un tempo la fascia dei suoli (CAS e SDZ), da Berra a Serravalle, vicini all attuale percorso del Fiume Po, e vicino all attuale percorso del Fiume Reno (GAR1) erano interessate dalla coltivazione di asparago. Qui si ottenevano produzioni ottime per qualità e quantità ma per cause socio economiche (invecchiamento della popolazione agricola e piccole superfici aziendali) le coltivazioni sono pressoché scomparse. Terre argillosi della Piana Deltizia interna Terre calcaree dei dossi fluviali Terre di transizione tra dossi e valli Limitazioni assenti: queste Terre non sono e non sono state tipicamente coltivate ad asparago ad eccezione della fascia vicino a Poggio Renatico (suoli GAR1). In queste Terre predomina la frutticoltura IGP della Emilia Romagna Terre argillose delle valli bonificate 5

6 Prime considerazioni sulla gestione agronomica dei suoli in funzione della crescita dell asparago Irrigazione Produzione ottenibile con una buona gestione agronomica ql /ha Suoli da moderatamente argillosi a argillosi della Piana Alluvionale Terre parzialmente decarbonatate della pianura alluvionale Terre rosse antiche In queste Terre predomina la frutticoltura IGP della Emilia Romagna Terre argillose e moderatamente calcaree delle valli bonificate antiche 6

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