INDAGINE SULLE CARATTERISTICHE DEGLI APPARATI RADICALI DI UNA ABETINA SOTTOPOSTA A TAGLIO A BUCHE IN ALTA VAL BREMBANA (BG)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "INDAGINE SULLE CARATTERISTICHE DEGLI APPARATI RADICALI DI UNA ABETINA SOTTOPOSTA A TAGLIO A BUCHE IN ALTA VAL BREMBANA (BG)"

Transcript

1 Convegno di Medio Termine dell Associazione Italiana di Ingegneria Agraria Belgirate, settembre 2011 memoria n. INDAGINE SULLE CARATTERISTICHE DEGLI APPARATI RADICALI DI UNA ABETINA SOTTOPOSTA A TAGLIO A BUCHE IN ALTA VAL BREMBANA (BG) C. Vergani 1, E.A. Chiaradia 1, C. Bassanelli 1, G. Minotta 2, G.B. Bischetti 1 (1) Dipartimento di Ingegneria Agraria, Università degli Studi di Milano (2) Dipartimento AGROSELVITER, Università di Torino SOMMARIO Il taglio a buche è una tecnica di gestione selvicolturale che affianca ad una buona efficienza economica la possibilità di favorire la rinnovazione naturale dei popolamenti forestali. Quasi nulla si conosce circa gli effetti di tale tecnica sulla stabilità dei versanti soggetti a taglio. Nel presente studio viene proposta una modalità di indagine basata sull analisi delle caratteristiche meccaniche e della densità degli apparati radicali di cenosi forestali ad abete bianco, sia in zone indisturbate che in aree soggette a tagli effettuati in diverse epoche (6 mesi, 1 anno, 20 anni). Per i casi in esame vengono proposti i valori di resistenza a trazione e di area radicata per radici di diverse classi di diametro. Nel complesso non sono state riscontrate differenze significative tra le diverse condizioni per nessuno dei due parametri presi in considerazione; ciò va tuttavia interpretato in riferimento, da un lato al periodo relativamente breve trascorso tra il taglio e il monitoraggio alla luce delle caratteristiche stazionali (ambiente alpino) e dall altro alla capacità di colonizzazione degli individui a margine delle buche (taglio di 20 anni). Ulteriori indagini, protratte nel tempo, risultano necessarie per una maggiore comprensione dei fenomeni in atto. Parole chiave: taglio a buche, abete bianco, Val Brembana, resistenza a trazione, area radicata. 1 INTRODUZIONE Nei boschi ad alto fusto il trattamento a buche consiste nel taglio a raso di porzioni di soprassuolo di superficie solitamente inferiore a m 2 (Figura 1), in modo da creare aperture che consentono il passaggio della luce e un mosaico di spazi vitali per la rinnovazione di specie con diverse esigenze (Nagel et al., 2010), simulando il regime di disturbi naturali, quali schianti da vento, incendi ed attacchi di parassiti (Mercurio et al., 2009; Gugliotta et al., 2006). Tale pratica risulta quindi uno strumento efficace per favorire la rinnovazione naturale nei boschi di conifere (Mercurio et al., 2009), garantendo al contempo la sostenibilità economica per le imprese boschive; la maggior facilità nelle operazioni di taglio ed esbosco garantisce, infatti, una maggiore resa unitaria.

2 C. Vergani, E.A. Chiaradia, G.B. Bischetti, C. Bassanelli, G. Minotta L effetto di questa pratica sulle caratteristiche degli apparati radicali, che contribuiscono al contenimento dei fenomeni di dissesto, risulta scarsamente documentato per l ambiente alpino (Ammann et al., 2009) e l obbiettivo del presente lavoro è quello di contribuire a colmare tale lacuna. Nel lavoro viene indagata la dinamica della resistenza a trazione e dell area radicata in due diversi tagli a buche (effettuati 6 mesi e 1 anno prima dell attuazione dei rilievi) in due abieteti della zona subalpina lombarda e in un terzo popolamento analogo che ha subito un taglio assimilabile alle buche 20 anni prima dei presenti rilievi. Figura 1. Buca di 1 anno a Cusio (sinistra) e di 6 mesi ad Averara (destra) 2 MATERIALI E METODI 2.1 Area di studio Sono stati considerati due diversi tagli a buche in alta Val Brembana (BG), nel bacino dell alto Brembo, localizzati nei comuni di Cusio e Averara (Figura 1). Entrambi i siti rientrano nella regione forestale mesalpica (Del Favero, 2002), caratterizzata da elevate precipitazioni e temperature rigide; le precipitazione medie annuali sono superiori ai 1400 mm, con due picchi in autunno e primavera, e le temperature medie annue sono di circa 7 C. Il tipo di suolo è cambisol in Averara, umbrisol in Cusio (carta pedologica della Regione Lombardia). Entrambi i popolamenti possono essere inquadrati nella tipologia Abieteto dei substrati silicatici tipico (Del Favero, 2002), a dominanza di abete bianco (60-70%) e abete rosso (20-30%), con la presenza sporadica di latifoglie (faggio a Cusio, faggio e castagno ad Averara); entrambe le stazioni sono localizzate sul medio versante. L età del popolamento varia tra 90 e 120 anni ad Averara e 80 e 120 anni a Cusio nelle aree sottoposte a taglio, mentre nelle aree indisturbate si alternano aree di fustaia matura (prese in considerazione per il campionamento) e zone a perticaia. Nella stazione di Cusio sono stati considerati due tagli a buche di 20 anni (serie CU_t20a) e di un anno (serie CU_t1a), e una porzione di foresta indisturbata (serie CU_i); ad Averara un taglio di 6 mesi (serie AV_t6m) e l adiacente porzione di foresta indisturbata (serie AV_i). In ciascun sito sono stati scavati 3 profili per l analisi della densità radicale nei popolamenti e il prelievo delle radici per le prove di trazione. 2.2 Misura della forza di trazione e dell area radicata La forza di resistenza esercitata dalle radici sottoposte a trazione, F (N), è

3 Indagine sulle caratteristiche degli apparati radicali di un abieteto sottoposto a taglio a buche determinata attraverso specifici test di laboratorio condotti sui campioni di radici raccolti; l area radicata, RAR - Root Area Ratio (m 2 /m 2 ), mediante l analisi d immagine dei profili di scavo. Entrambe le metodologie sono descritte in Bischetti et al., 2009 a cui si rimanda per i dettagli. Dalle prove di trazione sono state escluse le radici con diametro inferiore ad 1 mm e superiori a 10 poiché di dubbia influenza ai fini della coesione radicale (Waldron 1977; Burroughs & Thomas 1977; O Loughlin & Ziemer, 1982; Reubens et al., 2007, Bischetti et al., 2009); per quanto riguarda la RAR vengono esaminate anche le altre classi di diametro presenti per una comprensione generale dell entità della degradazione. 3 RISULTATI E DISCUSSIONE 3.1 Resistenza alla trazione I valori di forza e diametro delle radici sottoposte a trazione sono riportati in Tabella 2. La relazione tra forza massima a trazione e diametro delle radici è ben descritta attraverso una regressione lineare tra i logaritmi delle forze e dei diametri, in accordo con altri autori (Ziemer & Swanston, 1977; Ziemer 1981; Genet et al., 2010). id n. diametro (mm) forza (N) radici mean max min s.d. mean max min s.d. CU_t1a 54 2,40 4,61 1,03 0,88 30,96 113,55 2,95 22,79 CU_t20a 45 2,02 3,93 1,03 0,80 25,90 81,20 3,60 17,80 CU_i 47 2,02 4,74 1,01 1,01 23,70 81,11 4,73 20,50 AV_t6m 47 2,64 5,83 1,02 1,18 55,11 277,54 2,14 61,20 AV_i 42 2,34 5,27 1,03 1,06 28,95 139,32 4,52 29,27 Tabella 2. Parametri delle radici sottoposte a trazione. Applicando un modello di regressione lineare multipla tra il logaritmo della forza (variabile dipendente), il logaritmo del diametro (variabile indipendente) e il trattamento selvicolturale (indipendente dummy, Wooldridge, 2002) è emerso come, sia per Averara che per Cusio, l effetto del trattamento risulta trascurabile ai fini dell interpretazione dei risultati (test F e test t, p > 0,01). In base ai campioni in esame, non si osserva quindi un decadimento nella forza delle radici nel primo anno dal taglio (Figura 2). La letteratura riporta, per alcune conifere, un declino esponenziale per una durata che varia da poche settimane (Watson et al.,1999) a 2-3 anni dopo il taglio (Ziemer 1981; Ziemer & Swanston 1977 ) mentre per altre specie non c è decadimento fino a 2 anni dopo (Watson et al.,1999). Watson et al. (1999) attribuiscono al tipo di legno, duro o morbido, la velocità di decadimento. Il legno di abete è considerato morbido ; ciononostante, nel primo anno dopo il taglio, non si rileva una significativa diminuzione nella forza delle radici, sebbene siano state escluse le radici di diametro inferiore al millimetro che sono, plausibilmente, le più soggette a una rapida degradazione. La velocità di decomposizione delle radici dipende quindi anche delle caratteristiche ambientali quali quota e regime idrico. Si può quindi ipotizzare che in ambiente alpino un anno sia un lasso di tempo troppo breve per apprezzare variazioni nella forza delle radici in base ai diametri considerati. Ammann et al. (2009) rilevano che, nelle peccete

4 C. Vergani, E.A. Chiaradia, G.B. Bischetti, C. Bassanelli, G. Minotta montane della Svizzera, sono necessari almeno 8 anni per avere una riduzione della resistenza a trazione del 60%. Un lungo periodo di monitoraggio è quindi utile per verificare la degradazione delle radici nel tempo nell area in esame. D altra parte anche nella buca di 20 anni non ci sono differenze significative rispetto all indisturbato, anzi i valori di forza sono leggermente superiori (Figura 2). Ziemer (1981) rileva che nelle conifere quasi tutto il rinforzo delle radici morte viene meno nel giro di 25 anni dal taglio. Le radici campionate nella buca di 20 anni sono le radici delle piante a margine della stessa che hanno ricolonizzato la buca. Figura 2. Relazione lineare tra i logaritmi della forza e del diametro nei diversi trattamenti e stazioni. 3.2 Area radicata La distribuzione dell area radicata (Figura 3) può essere descritta da una relazione decrescente in funzione della profondità. La maggiore densità nei primi strati di suolo è una caratteristica osservata da diversi autori (Reubens et al., 2007, Brassard et al., 2009; Stokes et al., 2009; Abdi et al., 2010, Genet et al., 2010), ed è attribuita al maggiore contenuto in sostanza organica, a una minore resistenza alla crescita radicale ed ad una migliore areazione (Stokes et al., 2008, Douglas et al., 2010, Abdi et al., 2010). Non si apprezzano grandi differenze tra i profili medi di area radicata della buca e dell indisturbato di Averara, con l eccezione dei primi 10 cm di suolo dove la RAR è maggiore in buca a causa della presenza di radici di maggiori dimensioni. Le radici dell indisturbato raggiungono profondità maggiori rispetto alla buca probabilmente a causa di locali variazioni nelle caratteristiche del suolo quali la presenza di roccia affiorante. Per quanto riguarda Cusio, i valori di RAR sono complessivamente superiori nella buca di un anno dove si raggiungono anche le profondità maggiori, sempre a causa di locali differenze nel substrato; se consideriamo le radici con d < 10 mm però si hanno valori di RAR superiori nell indisturbato. Nella buca di vent anni i valori di RAR sono generalmente inferiori rispetto all indisturbato. Analizzando le classi di diametro (Figura 3) si può osservare una diminuzione delle radici minori di 1 mm in entrambe le buche recenti, mentre non si registrano differenze

5 Indagine sulle caratteristiche degli apparati radicali di un abieteto sottoposto a taglio a buche tra indisturbato e buca di 20 anni. Nella buca di 6 mesi non si riscontra una diminuzione delle radici di diametro superiore al millimetro, mentre in quella di un anno c è una piccola riduzione delle radici di diametro compreso tra 1 e 2 mm e 2 e 5 mm, in accordo con Ziemer and Swanston (1977) per i quali nei primi due anni dopo il taglio la maggior parte delle radici di diametro maggiore di 1 mm possono ancora essere trovate nel suolo. Nella buca di 20 anni le radici di 1-2 mm sono meno abbondanti nei primi strati di suolo rispetto all indisturbato mentre sono simili in profondità. Si può rilevare una differente distribuzione delle radici intermedie (2-10 mm) rispetto all indisturbato, con una distribuzione meno uniforme, che può essere attribuita alla diversa modalità di colonizzazione delle radici delle piante vicine, con un espansione di tipo laterale. Figura 3. Profili medi di area radicata suddivisi per classi di diametro. 4 CONCLUSIONI I risultati delle misure di campo mostrano come non sia possibile apprezzare differenze rilevanti sia nella forza delle radici che nell area radicata tra buche ed indisturbato, specialmente se si considerano le radici di diametro compreso tra 1 e 10 mm. Il tempo trascorso dal taglio non sembra quindi sufficiente per indurre una significativa degradazione delle radici nel caso delle buche giovani (6 mesi e 1 anno); per quanto riguarda la buca di 20 anni le radici sane delle piante vicine garantiscono valori di forza e di area radicata sostanzialmente comparabili con l indisturbato. In relazione all area radicata, il fatto che generalmente le piante in buca siano più anziane (soprassuolo stramaturo) rispetto a quelle dell indisturbato, rende più difficoltoso il confronto. E quindi opportuno continuare il monitoraggio dei sistemi radicali delle buche per apprezzarne la dinamica depurata dalla variabilità dovuta alle differenze d età, oltre che per un arco di tempo maggiore.

6 C. Vergani, E.A. Chiaradia, G.B. Bischetti, C. Bassanelli, G. Minotta I risultati finora conseguiti consentono comunque di iniziare a verificare i dati ancora scarsi presenti in letteratura per lo specifico ambiente alpino. Ringraziamenti. Si ringraziano il Comandante del Corpo Forestale Bruno Paternoster, il dott. for. Giulio Zanetti e la dott.ssa for. Nives Ghidotti per le utilissime indicazioni. BIBLIOGRAFIA Abdi E., Majnounian B., Genet M., Rahimi H. Quantifying the effects of root reinforcement of Persian Ironwood (Parrotia Persica) on slope stability; a case study: Hillslope of Hyrcanian forests, northern Iran, Ecological Engineering, 2010, 36, Ammann M., Boll A., Rickli C., Speck T., Holdenrieder O. Significance of tree root decomposition for shallow landslides, For. Snow Landsc. Res., 2009, 82(1), Bischetti G.B., Chiaradia E.A., Epis T., Morlotti E. Root cohesion of forest species in the Italian Alps, Plant & Soil, 2009, doi /s Brassard B.W., Chen H.Y.H., Bergeron Y. Influence of environmental variability on root dynamics in northern forests, Critical Reviews in Plant Sciences, 2009, 28(3), Del Favero R. I tipi forestali della Lombardia. Cierre edizioni, Genet M., Li M., Luo T., Fourcaud T., Clement-Vidal A., Stokes A. Linking carbon supply to cell wall chemistry & mechanics at high altitude in Abies Georgei, Annals of Botany, 2010, doi: /aob/mcq237. Gugliotta O.I., Mercurio R., Albanesi E. Dinamica della rinnovazione naturale in tagli a buche in pinete di pino laricio (Pinus laricio Poiret) dell Appennino Meridionale, Forest@, 2006, 3(3), Mercurio R., Mallamaci C., Muscolo A., Sidari M. Effetti della dimensione delle buche sulla rinnovazione naturale in rimboschimenti di pino nero, Forest@, 2009, 6, Nagel T.A., Svoboda M., Rugani T., Diaci J. Gap regeneration & replacement patterns in an old growth Fagus-Abies forest of Bosnia Herzegovina, Plant Ecol., 2010,208, Reubens B., Poesen J., Danjon F., Geudens G., Muys B. The role of fine & coarse roots in shallow slope stability & soil erosion control with a focus on root system architecture: a review, Trees, 2007, 21, Stokes A., Norris J.E., Van Beek L.P.H et al. How vegetation reinforces soil on slopes, in JE Norris et al., Slope stability and erosion control: ecotechnological solutions, Springer ed, 2008, pp Stokes A., Atger C., Bengough A.G., Fourcaud T., Sidle R.C. Desiderable plant root traits for protecting natural and engineered slopes against landslides, Plant & Soil, 2009, 324,1-30. Waldron L.J. The shear resistance of root-permeated homogeneous & stratified soil, Soil Sci Soc Am J, 1977, 41, Watson A, Phillips C, Marden M. Root strength, growth, and rates of decay: root reinforcement change of two tree species and their contribution to slope stability, Plant & Soil,1999, 217: Wooldridge J.M. Introductory Econometrics, Thomson Learning ed., 2002, pp 863. Ziemer R.R. Roots & the stability of forested slopes, in Erosion & Sediment Transport in Pacific Rim Steeplands. I.A.H.S. Publ. n. 132, Ziemer R.R., Swanston D.N. Root strength changes after logging in southeast Alaska, Usda Forest Service Research Note, 1977.

BIODIVERSITÀ DEI SUOLI ITALIANI: IL CONTRIBUTO DEGLI ACARI ORIBATEI

BIODIVERSITÀ DEI SUOLI ITALIANI: IL CONTRIBUTO DEGLI ACARI ORIBATEI Università degli Studi di Siena Dipartimento di Biologia Evolutiva BIODIVERSITÀ DEI SUOLI ITALIANI: IL CONTRIBUTO DEGLI ACARI ORIBATEI Massimo MIGLIORINI, Fabio BERNINI Gli Acari sono un gruppo di aracnidi

Dettagli

Sintesi dei risultati

Sintesi dei risultati Sintesi dei risultati La ricerca commissionata dal Dipartimento della Funzione pubblica e realizzata da Datamedia si compone di due sezioni: a una prima parte indirizzata, tramite questionario postale,

Dettagli

CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con.

CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con. CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH Rapporto Attività di Ricerca Prove ad impatto su laminati compositi con Ball Drop Tester Prof. L. Torre Fase 1: Terni 18/6/214 METODI Sono stati effettuati test

Dettagli

1. Distribuzioni campionarie

1. Distribuzioni campionarie Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie

Dettagli

Utilizzazioni forestali in Piemonte, analisi statistiche e spunti di riflessione. Simone Blanc, Filippo Brun, Angela Mosso

Utilizzazioni forestali in Piemonte, analisi statistiche e spunti di riflessione. Simone Blanc, Filippo Brun, Angela Mosso UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO Utilizzazioni forestali in Piemonte, analisi statistiche e spunti di riflessione Simone Blanc, Filippo Brun, Angela Mosso simone.blanc@unito.it Dipartimento di Scienze

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

Igiene urbana. Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma. Anno 2011. a cura di Mirko Dancelli

Igiene urbana. Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma. Anno 2011. a cura di Mirko Dancelli Igiene urbana Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma Anno 2011 a cura di Mirko Dancelli Osservatorio del Nord Ovest - Università degli Studi di Torino SOMMARIO

Dettagli

mitigazione effetti climatici e assorbimento del carbonio

mitigazione effetti climatici e assorbimento del carbonio Analisi, misure ed elaborazioni riguardanti il contenuto di carbonio nei suoli del Piemonte sono eseguiti dall IPLA da circa 10 anni. Il lavoro è realizzato attraverso l elaborazione dei dati provenienti

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III Rapporto nazionale sull utilizzo

Dettagli

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica Un po di statistica Christian Ferrari Laboratorio di Matematica 1 Introduzione La statistica è una parte della matematica applicata che si occupa della raccolta, dell analisi e dell interpretazione di

Dettagli

6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000

6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000 pag. 217 6. Risultati Di seguito si riportano i risultati relativi alle diverse simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate. In particolare sono riportati i risultati sotto forma

Dettagli

Direzione Agricoltura LINEE GUIDA PER IL MONITORAGGIO DEL SUOLO SU SUPERFICI AGRICOLE DESTINATE AD IMPIANTI FOTOVOLTAICI A TERRA.

Direzione Agricoltura LINEE GUIDA PER IL MONITORAGGIO DEL SUOLO SU SUPERFICI AGRICOLE DESTINATE AD IMPIANTI FOTOVOLTAICI A TERRA. Direzione Agricoltura LINEE GUIDA PER IL MONITORAGGIO DEL SUOLO SU SUPERFICI AGRICOLE DESTINATE AD IMPIANTI FOTOVOLTAICI A TERRA. Introduzione La realizzazione di campi fotovoltaici sul suolo agrario sta

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

Report Monitoraggio Traffico

Report Monitoraggio Traffico 2012 Campagna di Monitoraggio presso il Comune di Berlingo nel periodo da 26/06/2012 al 28/06/2012 Redatta Giovanni Santoro Verificata e Approvata Prof. Ing. Maurizio Tira Sommario Premessa... 3 Obiettivo

Dettagli

Statistica. Lezione 6

Statistica. Lezione 6 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

LA FILIERA BOSCO LEGNO ENERGIA IN LOMBARDIA Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio Roberto Carovigno Struttura Foreste. Milano 19 ottobre 2011

LA FILIERA BOSCO LEGNO ENERGIA IN LOMBARDIA Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio Roberto Carovigno Struttura Foreste. Milano 19 ottobre 2011 LA FILIERA BOSCO LEGNO ENERGIA IN LOMBARDIA Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio Roberto Carovigno Struttura Foreste Milano 19 ottobre 2011 I BOSCHI IN LOMBARDIA SUPERFICIE FORESTALE Il 26% della

Dettagli

Prof. Ing. Andrea Giuseppe CAPODAGLIO. Prof. Ing. Arianna CALLEGARI

Prof. Ing. Andrea Giuseppe CAPODAGLIO. Prof. Ing. Arianna CALLEGARI RIDUZIONE IMPATTO AMBIENTALE CERTIFICATI DI VALIDAZIONE DIFFUSIONE DELLE EMISSIONI ODORIGENE DAL CANALE DI INGRESSO DELL IMPIANTO DI NOSEDO: STUDIO DIFFUSIONALE DI CONFRONTO TRA RISULTATI DEL SISTEMA ODOWATCH

Dettagli

Bollettino Agrometeorologico Viticoltura

Bollettino Agrometeorologico Viticoltura Viale Bornata 11 25123 Brescia tel 3.362285-3677 assistenzatecnica@centrovitivinicoloprovinciale.it Bollettini e schede del Manuale di Viticoltura del CVP su: www.centrovitivinicoloprovinciale.it - BOLLETTINO

Dettagli

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione 2. Leggi finanziarie di capitalizzazione Si chiama legge finanziaria di capitalizzazione una funzione atta a definire il montante M(t accumulato al tempo generico t da un capitale C: M(t = F(C, t C t M

Dettagli

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Milano

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Milano I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia L incidentalità sulle strade della provincia di Milano Novembre 2014 Per accedere al data-base dell incidentalità stradale

Dettagli

ELEMENTI DI DEMOGRAFIA

ELEMENTI DI DEMOGRAFIA ELEMENTI DI DEMOGRAFIA 2. Caratteristiche strutturali della popolazione Posa Donato k posa@economia.unisalento.it Maggio Sabrina k s.maggio@economia.unisalento.it UNIVERSITÀ DEL SALENTO DIP.TO DI SCIENZE

Dettagli

Relazioni statistiche: regressione e correlazione

Relazioni statistiche: regressione e correlazione Relazioni statistiche: regressione e correlazione È detto studio della connessione lo studio si occupa della ricerca di relazioni fra due variabili statistiche o fra una mutabile e una variabile statistica

Dettagli

Component 7 - Azione 7.1.1 Recupero dati di base per lo studio

Component 7 - Azione 7.1.1 Recupero dati di base per lo studio Component 7 - Azione 7.1.1 Recupero dati di base per lo studio Azione di sistema G Regione Sardegna DG Urbanistica Inquadramento dei prodotti realizzati nell attività 7.1.1 Secondo quanto riportato nella

Dettagli

EX COMPRENSORIO 11 VERSILIA MASSACIUCCOLI IL PIANO DI CLASSIFICA DEGLI IMMOBILI PER IL RIPARTO DELLA CONTRIBUENZA E MODALITÀ DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO

EX COMPRENSORIO 11 VERSILIA MASSACIUCCOLI IL PIANO DI CLASSIFICA DEGLI IMMOBILI PER IL RIPARTO DELLA CONTRIBUENZA E MODALITÀ DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO EX COMPRENSORIO 11 VERSILIA MASSACIUCCOLI IL PIANO DI CLASSIFICA DEGLI IMMOBILI PER IL RIPARTO DELLA CONTRIBUENZA E MODALITÀ DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO Il Piano di Classifica degli Immobili ha il fine di

Dettagli

L impatto delle piste da sci sulla biodiversità animale

L impatto delle piste da sci sulla biodiversità animale L impatto delle piste da sci sulla biodiversità animale Antonio Rolando Dipartimento di Biologia Animale e dell Uomo Università degli Studi di Torino Torino, 24 settembre 2010 L impatto sugli artropodi

Dettagli

ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2015

ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2015 Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2015 Ottobre 2015 Dipartimento Protezione Civile Servizio Prevenzione Rischi Ufficio Previsioni e Pianificazione Via Vannetti,

Dettagli

Le obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie

Le obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie Le obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie Economia degli Intermediari Finanziari 29 aprile 2009 A.A. 2008-2009 Agenda 1. Il calcolo

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------

Dettagli

Indagine sismica. MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves

Indagine sismica. MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves Indagine sismica MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves relativa alla determinazione della stratigrafia sismica VS e del parametro VS30 in un'area di Sestri Levanti NS rif 09140SA Dott. Geol. Franco

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO

POLITECNICO DI MILANO SINTESI DEI RISULTATI DI UNA SPERIMENTAZIONE SU PROPRIETA FOTOCATALITICHE ED AUTIPULENTI DI SOLUZIONE LIGHT-tech Premessa Nel seguito sono riportati in modo estremamente sintetico i risultati iniziali

Dettagli

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NOTA A CURA DELLA DIVISIONE SALUTE, ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE), A SEGUITO DI RICHIESTA

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti

I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti Esperienze censite, destinate ad uno o più ordini di scuola. Le esperienze censite nella regione sono 2246. Nella figura che segue è, però, riportato

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Note per la lettura dei report

Note per la lettura dei report Note per la lettura dei report Report strutturali 0. IMPRESE REGISTRATE PER STATO DI ATTIVITÀ. ANNO 2012 E TASSO DI CRESCITA 2012 Contiene la distribuzione dell insieme delle imprese registrate, ovvero

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

INDAGINE SULL OCCUPAZIONE DELL INGEGNERE CHIMICO

INDAGINE SULL OCCUPAZIONE DELL INGEGNERE CHIMICO INDAGINE SULL OCCUPAZIONE DELL INGEGNERE CHIMICO Indagine a campione condotta a partire da settembre 24 tra gli associati AIDIC della Sezione Centro Mirata a raccogliere indicazioni circa l attuale occupazione

Dettagli

Il polo magnetico: simulazione nel tempo

Il polo magnetico: simulazione nel tempo Corso di Elettrotecnica Industriale Professore Paolo Di Barba Il polo magnetico: simulazione nel tempo Anno Accademico 2013/2014 Lo scopo dell esercizio è quello di valutare l andamento del campo magnetico

Dettagli

COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO

COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO Università degli Studi di Napoli Parthenope COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO Relazione Preliminare n.2/2013

Dettagli

Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta

Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta Il clima delle Alpi Il clima della Valle d Aosta Precipitazioni durante l alluvione del 2000 Temperature estreme registrate in Valle d Aosta Il ruolo delle montagne

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 29-Analisi della potenza statistica vers. 1.0 (12 dicembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

CALCOLO DELLA TRASMITTANZA DI UN PANNELLO IN EPS CON GRAFITE CLASSE DI RIFERIMENTO 100/150

CALCOLO DELLA TRASMITTANZA DI UN PANNELLO IN EPS CON GRAFITE CLASSE DI RIFERIMENTO 100/150 CALCOLO DELLA TRASMITTANZA DI UN PANNELLO IN EPS CON GRAFITE CLASSE DI RIFERIMENTO 100/150 V2.0 del 10-05-2011 1 Riferimenti normativi Il calcolo della trasmittanza è eseguito in conformità della EN ISO

Dettagli

APPALTI e CONCESSIONI

APPALTI e CONCESSIONI DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.

Dettagli

IL SISTEMA DI PREVISIONE DEL DISAGIO BIOCLIMATICO IN EMILIA-ROMAGNA

IL SISTEMA DI PREVISIONE DEL DISAGIO BIOCLIMATICO IN EMILIA-ROMAGNA IL SISTEMA DI PREVISIONE DEL DISAGIO BIOCLIMATICO IN EMILIA-ROMAGNA Studio del fenomeno dell isola di calore Area urbana di Bologna Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA Emilia Romagna IL

Dettagli

Università degli Studi di Milano Bicocca CdS ECOAMM Corso di Metodi Statistici per l Amministrazione delle Imprese CARTE DI CONTROLLO PER VARIABILI

Università degli Studi di Milano Bicocca CdS ECOAMM Corso di Metodi Statistici per l Amministrazione delle Imprese CARTE DI CONTROLLO PER VARIABILI Università degli Studi di Milano Bicocca CdS ECOAMM Corso di Metodi Statistici per l Amministrazione delle Imprese CARTE DI CONTROLLO PER VARIABILI 1. L azienda Wood produce legno compensato per costruzioni

Dettagli

Analisi dati questionario gradimento del sito web dell'istituto

Analisi dati questionario gradimento del sito web dell'istituto Analisi dati questionario gradimento del sito web dell'istituto Premessa La valutazione del grado di soddisfazione degli utenti rappresenta un importante aspetto nella gestione di qualsiasi organizzazione,

Dettagli

Statistica inferenziale

Statistica inferenziale Statistica inferenziale Popolazione e campione Molto spesso siamo interessati a trarre delle conclusioni su persone che hanno determinate caratteristiche (pazienti, atleti, bambini, gestanti, ) Osserveremo

Dettagli

Potenza dello studio e dimensione campionaria. Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1

Potenza dello studio e dimensione campionaria. Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1 Potenza dello studio e dimensione campionaria Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1 Introduzione Nella pianificazione di uno studio clinico randomizzato è fondamentale determinare in modo

Dettagli

Corso di Psicometria Progredito

Corso di Psicometria Progredito Corso di Psicometria Progredito 3.1 Introduzione all inferenza statistica Prima Parte Gianmarco Altoè Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia Università di Cagliari, Anno Accademico 2013-2014

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 5-Indici di variabilità (vers. 1.0c, 20 ottobre 2015) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

VALUTARE GLI EQUILIBRI DELL IMPRESA

VALUTARE GLI EQUILIBRI DELL IMPRESA VALUTARE GLI EQUILIBRI DELL IMPRESA Quattro valori fondamentali per valutare una impresa sono: 1. Il Capitale Operativo Investito, che è dato dal Capitale Fisso (Costi pluriennali a lenta rotazione) +

Dettagli

L orizzonte temporale nei prospetti semplificati dei fondi aperti. Nota di studio. Ufficio Studi

L orizzonte temporale nei prospetti semplificati dei fondi aperti. Nota di studio. Ufficio Studi L orizzonte temporale nei prospetti semplificati dei fondi aperti Nota di studio Ufficio Studi Gennaio 2012 1 1] Premessa Nel corso del 2010 uno degli obiettivi del Gruppo di Lavoro Rischio e Classificazione

Dettagli

APP_PIT_Comparazione Pile Dynamics Inc. Rev.01-012015

APP_PIT_Comparazione Pile Dynamics Inc. Rev.01-012015 Pile Integrity Tester PIT Caratteristiche Tecniche Serie PIT-X, PIT-X2, PIT-V e PIT-FV La strumentazione Pile Integrity Tester serie PIT è disponibile in 4 versioni, con 1 (PIT-X e PIT- V) o 2 (PIT-X2

Dettagli

COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO

COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO Università degli Studi di Napoli Parthenope COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO Relazione Preliminare n.1/2013

Dettagli

Osservatorio sull occupazione straniera nelle piccole imprese in Italia. Struttura e dinamiche Andamento 1 semestre 2012 Previsioni 2 semestre 2012

Osservatorio sull occupazione straniera nelle piccole imprese in Italia. Struttura e dinamiche Andamento 1 semestre 2012 Previsioni 2 semestre 2012 Studi e ricerche sull economia dell immigrazione Osservatorio sull occupazione straniera nelle piccole imprese in Italia Struttura e dinamiche Andamento 1 semestre 2012 Previsioni 2 semestre 2012 Andamento

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Gennaio 2010 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FA- SI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Indice 1. LA DINAMICA DEI PREZZI NELLA

Dettagli

Laboratorio di monitoraggio Cavone

Laboratorio di monitoraggio Cavone Laboratorio di monitoraggio Cavone Monitoraggio del trimestre aprile-giugno 2015. Sulla base dell accordo per la prima applicazione delle Linee Guida sui monitoraggi predisposte dal Gruppo di Lavoro istituito

Dettagli

Igiene e infezioni ospedaliere: un nesso quantificabile

Igiene e infezioni ospedaliere: un nesso quantificabile 24 Statistica & Società/Anno 3, N. 2/ Demografia, Istruzione, Welfare Igiene e infezioni ospedaliere: un nesso quantificabile Gianmaria Martini Dipartimento di Ingegneria, Università degli Studi di Bergamo

Dettagli

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop Note e commenti n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop 1 L analisi sullo stock fa riferimento al totale delle imprese (coopera ve e non) a ve al 31 Dicembre

Dettagli

STATISTICA IX lezione

STATISTICA IX lezione Anno Accademico 013-014 STATISTICA IX lezione 1 Il problema della verifica di un ipotesi statistica In termini generali, si studia la distribuzione T(X) di un opportuna grandezza X legata ai parametri

Dettagli

Report di valutazione Fiona Clark_Live

Report di valutazione Fiona Clark_Live Report di valutazione Fiona Clark_Live Analysis Aptitude Generato il: 28-gen-2011 Pagina 2 2005-2009 Saville Consulting. Tutti i diritti riservati. Indice Introduzione al report di valutazione... 3 Attitudine

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO?

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? Versione preliminare: 25 Settembre 2008 Nicola Zanella E-Mail: n.zanella@yahoo.it ABSTRACT In questa ricerca ho

Dettagli

Fondamenti di Automatica

Fondamenti di Automatica Fondamenti di Automatica Risposte canoniche e sistemi elementari Dott. Ing. Marcello Bonfè Dipartimento di Ingegneria - Università di Ferrara Tel. +39 0532 974839 E-mail: marcello.bonfe@unife.it pag. 1

Dettagli

VERIFICA DELLE IPOTESI

VERIFICA DELLE IPOTESI VERIFICA DELLE IPOTESI Nella verifica delle ipotesi è necessario fissare alcune fasi prima di iniziare ad analizzare i dati. a) Si deve stabilire quale deve essere l'ipotesi nulla (H0) e quale l'ipotesi

Dettagli

Valutazioni agronomiche dei film per pacciamatura in Mater-Bi: otto anni di sperimentazione (2002-2009)

Valutazioni agronomiche dei film per pacciamatura in Mater-Bi: otto anni di sperimentazione (2002-2009) CONVEGNO I MATERIALI BIODEGRADABILI IN AGRICOLTURA Valutazioni agronomiche dei film per pacciamatura in Mater-Bi: otto anni di sperimentazione (22-29) Galileo Magnani Ferruccio Filippi Dipartimento di

Dettagli

Stazione di Verona Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico

Stazione di Verona Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico Stazione di Verona Inquadramento territoriale Verona sorge lungo le rive del fiume Adige, nel punto in cui questo entra nella pianura Padana e forma un caratteristico doppio meandro, a una trentina di

Dettagli

Attività di recupero che si intendono attivare per colmare le lacune emerse dalle prove d ingresso:

Attività di recupero che si intendono attivare per colmare le lacune emerse dalle prove d ingresso: LIVELLI DI PARTENZA Strumenti utilizzati per rilevarli: Colloqui individuali e di gruppo sul curricolo formativo generale e specifico disciplinare e pregresso. Discussione di gruppo. Livelli di partenza

Dettagli

PRODUTTIVITÁ DELLE SRC NELL APPENNINO CALABRESE. Sara Bergante Gianni Facciotto, Laura Rosso, Giuseppe Nervo, Enrico Allasia, Franco Fazio

PRODUTTIVITÁ DELLE SRC NELL APPENNINO CALABRESE. Sara Bergante Gianni Facciotto, Laura Rosso, Giuseppe Nervo, Enrico Allasia, Franco Fazio PRODUTTIVITÁ DELLE SRC NELL APPENNINO CALABRESE Sara Bergante Gianni Facciotto, Laura Rosso, Giuseppe Nervo, Enrico Allasia, Franco Fazio 1 Ambito della ricerca Nella primavera 2009 l Unità di Ricerca

Dettagli

Responsabilità sociale d impresa e performance aziendale. Dicembre 2013

Responsabilità sociale d impresa e performance aziendale. Dicembre 2013 Responsabilità sociale d impresa e performance aziendale Dicembre 2013 Sommario Premessa e sintesi dei risultati Il lavoro svolto Risultati aziende italiane Risultati aziende europee 2 Premessa L obiettivo

Dettagli

So.Di. LINUX: Software Didattico OpenSource per tutti

So.Di. LINUX: Software Didattico OpenSource per tutti So.Di. LINUX: Software Didattico OpenSource per tutti V. Candiani, G.P. Caruso, L. Ferlino, M. Ott, M. Tavella Istituto per le Tecnologie Didattiche ITD-CNR La scuola italiana non è ancora pronta per valutare

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico Servizio Studi di Struttura

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

Università degli Studi di Ferrara - A.A. 2014/15 Dott. Valerio Muzzioli ORDINAMENTO DEI DATI

Università degli Studi di Ferrara - A.A. 2014/15 Dott. Valerio Muzzioli ORDINAMENTO DEI DATI ORDINAMENTO DEI DATI Quando si ordina un elenco (ovvero una serie di righe contenenti dati correlati), le righe sono ridisposte in base al contenuto di una colonna specificata. Distinguiamo due tipi di

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TG41U ATTIVITÀ 74.13.0 STUDI DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE

STUDIO DI SETTORE TG41U ATTIVITÀ 74.13.0 STUDI DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE STUDIO DI SETTORE TG41U ATTIVITÀ 74.13.0 STUDI DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE Aprile 2007 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore SG41U Studi di mercato e sondaggi di opinione è stata condotta

Dettagli

Ristrutturazione del complesso ENAV di Roma ACC - Ciampino Roma Progetto definitivo delle strutture - RELAZIONE GEOTECNICA

Ristrutturazione del complesso ENAV di Roma ACC - Ciampino Roma Progetto definitivo delle strutture - RELAZIONE GEOTECNICA INDICE 1 PREMESSA... 2 2 INQUADRAMENTO GEOLOGICO... 2 3 SISMICITA DELL AREA... 3 4 LE INDAGINI GEOGNOSTICHE... 3 5 ASPETTI IDROGEOLOGICI GENERALI... 5 6 ASPETTI GEOTECNICI DEL PROGETTO LE STRUTTURE FONDALI...

Dettagli

Equivalenza economica

Equivalenza economica Equivalenza economica Calcolo dell equivalenza economica [Thuesen, Economia per ingegneri, capitolo 4] Negli studi tecnico-economici molti calcoli richiedono che le entrate e le uscite previste per due

Dettagli

DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software

DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software Il calcolo di questo parametro dinamico può essere effettuato attraverso le classiche prove sismiche in foro del tipo DOWN-HOLE oppure con metodi innovativi indiretti.

Dettagli

DESTRAFAN A LIGHT WIND ARIENTI PAOLO &C. made in Italy

DESTRAFAN A LIGHT WIND ARIENTI PAOLO &C. made in Italy DESTRAFAN ARIENTI PAOLO &C A LIGHT WIND serie HVLS elevati volumi d aria a basse velocità Un impianto di climatizzazione soprattutto in grandi aree, ma anche in stabilimenti più piccoli, può avere dei

Dettagli

DI IDROLOGIA TECNICA PARTE III

DI IDROLOGIA TECNICA PARTE III FACOLTA DI INGEGNERIA Laurea Specialistica in Ingegneria Civile N.O. Giuseppe T. Aronica CORSO DI IDROLOGIA TECNICA PARTE III Idrologia delle piene Lezione XII: I metodi diretti per la valutazione delle

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 12-Il t-test per campioni appaiati vers. 1.2 (7 novembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

II TRIMESTRE 2013. 1 di 6. N. totale stazioni Laguna di Baseleghe 4 Laguna di Caorle 5 Area centrale Laguna di Venezia 15.

II TRIMESTRE 2013. 1 di 6. N. totale stazioni Laguna di Baseleghe 4 Laguna di Caorle 5 Area centrale Laguna di Venezia 15. II TRIMESTRE 2013 La qualità delle acque di transizione della regione Veneto è controllata, in applicazione della normativa vigente, dal Servizio Osservatorio Acque Marine e Lagunari di ARPAV. Nella mappa

Dettagli

www.lavoripubblici.it

www.lavoripubblici.it Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ****** Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 16 INTRODUZIONE Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008,

Dettagli

COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto)

COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto) COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto) - 1 - Milano, giugno 2004 1) Leggi e classificazione italiana ed europea di comportamento al fuoco dei pavimenti resilienti

Dettagli

Basi di dati. Concetti introduttivi ESEMPIO. INSEGNAMENTI Fisica, Analisi, Aule. Docenti. Entità Relazioni Interrogazioni. Ultima modifica: 26/02/2007

Basi di dati. Concetti introduttivi ESEMPIO. INSEGNAMENTI Fisica, Analisi, Aule. Docenti. Entità Relazioni Interrogazioni. Ultima modifica: 26/02/2007 Basi di dati Concetti introduttivi Ultima modifica: 26/02/2007 ESEMPIO INSEGNAMENTI Fisica, Analisi, Informatica Aule Docenti Entità Relazioni Interrogazioni St udent i Database 2 Tabella (I) STUDENTE

Dettagli

3.4 Fase 4: Monitoraggio del sistema

3.4 Fase 4: Monitoraggio del sistema 3.4 Fase 4: Monitoraggio del sistema Durante l esecuzione della prova sono stati monitorati, con frequenza di 48 ore effettuato dal Dott. Fabio Brogna, dal Dott. Enrico Guastaldi, dal Dott. Giovanni Liali,

Dettagli

DIAGNOSTIC ENGINEERING SOLUTIONS. www.desinnovation.com

DIAGNOSTIC ENGINEERING SOLUTIONS. www.desinnovation.com DIAGNOSTIC ENGINEERING SOLUTIONS CONTROLLI NON DISTRUTTIVI SU MATERIALI COMPOSITI Tecniche NDT La tecniche termografiche per i controlli non distruttivi (NDT) sono basate sulla misura di anomalie termiche

Dettagli

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 10 dicembre COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 In data odierna la Banca centrale europea (BCE) pubblica per la prima volta un

Dettagli

Analisi dei margini: componenti e rischi

Analisi dei margini: componenti e rischi Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Analisi dei margini: componenti e rischi Capitolo 7 Indice degli argomenti 1. Principali componenti del reddito operativo 2. Tipici fattori

Dettagli

Prestazioni CPU Corso di Calcolatori Elettronici A 2007/2008 Sito Web:http://prometeo.ing.unibs.it/quarella Prof. G. Quarella prof@quarella.

Prestazioni CPU Corso di Calcolatori Elettronici A 2007/2008 Sito Web:http://prometeo.ing.unibs.it/quarella Prof. G. Quarella prof@quarella. Prestazioni CPU Corso di Calcolatori Elettronici A 2007/2008 Sito Web:http://prometeo.ing.unibs.it/quarella Prof. G. Quarella prof@quarella.net Prestazioni Si valutano in maniera diversa a seconda dell

Dettagli

REGIONE LIGURIA Protezione Civile

REGIONE LIGURIA Protezione Civile ALLEGATO 2 REGIONE LIGURIA Protezione Civile INCENDIO DELLE ZONE DI INTERFACCIA DEFINIZIONE SCENARI Febbraio 2007 2 DEFINIZIONE SCENARIO DI INCENDI DI INTERFACCIA Per valutare il rischio conseguente agli

Dettagli

La massa volumica del legno

La massa volumica del legno INGEGNERIA NATURALISTICA E MANUTENZIONE DEL TERRITORIO Proprietà materiali (Fondamenti di tecnologia del legno) Marco Togni Firenze, 2011 La massa volumica del legno 1 La massa volumica del legno = Densità

Dettagli