COMUNE DI ARCIDOSSO (PROVINCIA DI GROSSETO) VARIANTE GENERALE AL REGOLAMENTO URBANISTICO Legge Regionale Toscana 3 gennaio 2005 n.

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1 COMUNE DI ARCIDOSSO (PROVINCIA DI GROSSETO) VARIANTE GENERALE AL REGOLAMENTO URBANISTICO Legge Regionale Toscana 3 gennaio 2005 n.1 SCHEDE FATTIBILITA IL GEOLOGO Dott. Daniele Nenci GIUGNO 2013

2 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo Le norme confermano la possibilità di recuperare prevedono il recupero dell area centrale, posta in posizione orografica dominante e degradata, per la utilizzazione incongrua che ha di deposito di auto da una ex officina. L area è divisa in parte A e parte B. Nella parte A è prevista la realizzazione di una struttura, con destinazione artigianale o rimessa auto o box, ad un piano seminterrato di mq 1000 di Superficie utile lorda con copertura al piano della strada comunale dei Bagnoli che potrà essere destinata a parcheggio privato o pubblico. In aderenza, per il preesistente deposito di auto è prevista la destinazione di parcheggio pubblico. Nella parte B è prevista la realizzazione di un Parcheggio pubblico che potrà interessare anche la fascia di rispetto prossima all area cimiteriale come indicato nella tavola del Regolamento Urbanistico. La somma delle aree destinate a parcheggio pubblico dovranno costituire uno standards di progetto di almeno mq.. Media Per quanto riguarda il rischio idraulico, l area si trova in area collinare, per cui la fattibilità idraulica rientra in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati. metodologie ufficialmente riconosciute. Queste ultime dovranno essere necessariamente eseguite nel sito oggetto di studio.

3 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo In tale area è ubicato un edificio ormai abbandonato, con precedente destinazione artigianale. Le norme ammettono la trasformazione dello stesso in un edificio che possa prevedere la destinazione d uso a civile abitazione, commerciale e direzionale, a deposito, ad autorimesse private o laboratorio per il piccolo artigianato tradizionale. Possibilità di realizzazione piano interrato o seminterrato (oltre il volume già concessionato) per utilizzazione come autorimesse. Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati. metodologie ufficialmente riconosciute. Queste ultime dovranno essere necessariamente eseguite nel sito oggetto di studio.

4 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo E confermata la sistemazione generale dei giardini del tennis. Si prevede di individuare lungo la strada dei Bagnoli aree da destinare a parcheggio pubblico anche su più livelli. Conseguenzialmente si prevede la riduzione della zona pavimentata centrale (viale interno al parco) e la realizzazione di un terrazzo panoramico sulla "copertura" della zona denominata "il boschetto". La somma delle aree destinate a parcheggio pubblico dovranno costituire uno standards di progetto di almeno mq. Lungo la strada dei Bagnoli, il progetto esecutivo potrà prevedere la realizzazione di fondi ad uso magazzini e autorimesse anche private. Si potrà prevedere inoltre lo spostamento della struttura per spettacoli con ampliamento del parco alberato e integrazione con parcheggi. Con finalità di migliorare e integrare i giardini del tennis e il boschetto con una pluralità di funzioni è ammessa la costruzione di un edificio ad un piano fuori terra, come prolungamento del fabbricato esistente sullo spigolo del comparto, verso la piazza, con destinazione commerciale, altezza massima m. 3.30, superficie utile lorda mq L intervento è disciplinato nella Scheda urbanistica di dettaglio. Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

5 metodologie ufficialmente riconosciute. Queste ultime dovranno essere necessariamente eseguite nel sito oggetto di studio.

6 Art TAVOLA 1BF Capenti Trattasi del contesto della lottizzazione denominata i Capenti che richiede un miglioramento dell assetto delle urbanizzazioni. Le norme ammettono la possibilità di realizzare il completamento della lottizzazione finalizzato alla realizzazione di edifici anche con piccoli appartamenti turistico / residenziali, purché inseriti in fabbricati complessi, con tipologie del tutto simili a quella prevalente nel sito e con materiali tradizionali. Tali interventi potranno essere localizzati esclusivamente e solo in alcuni ambiti preferenziali A1, A2, A3, A4, A5 e A6, indicati in planimetria. Alla realizzazione potranno concorrere i proprietari delle aree delimitate nelle schede di dettaglio 3.11 in misura proporzionale alle superfici possedute. L'intervento è diretto convenzionato purché sia dimostrato dal richiedente la propria disponibilità volumetrica e sia posta a carico del concessionario la realizzazione delle opere di urbanizzazione necessarie, ivi comprese quelle di carattere generale. L intervento è disciplinato nella schede urbanistiche di dettaglio. Gli alloggi previsti sono 12 per complessivi mq 1433 di superficie utile lorda (s.u.l.) frazionabili con minimo di mq 200 di superficie utile lorda (s.u.l.) per ogni fabbricato. Alta in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area ad alto grado di vulnerabilità della falda, si indica la necessità di non generare, in maniera significativa, l'infiltrazione nelle falde di sostanze inquinanti, e di non prevedere scavi profondi (oltre 4 metri) e fondazioni su pali che possano in qualche maniera diminuire il tempo di percolazione delle acque dalla superficie all'acquifero soggiacente. Studi specifici dovranno dimostrare la compatibilità dell intervento con gli obiettivi di tutela dell acquifero di cui al P.T.C. provinciale.

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8 Art TAVOLA 1AF Corniolo La previsione contenuta nel P.S. di una zona artigianale adiacente all area del comune di Castel del Piano già completamente urbanizzata, si attua mediante P.P. di iniziativa pubblica concordando con il comune confinante il raccordo alle urbanizzazioni esistenti. In particolare si dovrà impedire che sia necessario una nuova arteria stradale dalla frazione di Case Orifile per l accesso alla zona con mezzi pesanti. L accesso quindi sarà garantito attraverso la viabilità esistente, con leggeri adeguamenti, alle sale auto e mezzi leggeri. I parametri urbanistici, nel rispetto del dimensionamento ammesso dal Piano Strutturale sono determinati in complessivi mq di superifici utile lorda da ripartire nel modo seguente: - destinazione artigianale mq di superficie utile lorda (s.u.l.) - destinazione attinente a servizi mq 400 di superficie utile lorda (s.u.l.) Le altezze massime realizzabili sono m per gli stabilimenti e m per la zona servizi. Alta in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area ad alto grado di vulnerabilità della falda, si indica la necessità di non generare, in maniera significativa, l'infiltrazione nelle falde di sostanze inquinanti, e di non prevedere scavi profondi (oltre 4 metri) e fondazioni su pali che possano in qualche maniera diminuire il tempo di percolazione delle acque dalla superficie all'acquifero soggiacente. Studi specifici dovranno dimostrare la compatibilità dell intervento con gli obiettivi di tutela dell acquifero di cui al P.T.C. provinciale.

9 metodologie ufficialmente riconosciute. Queste ultime dovranno essere necessariamente eseguite nel sito oggetto di studio.

10 Art TAVOLA 1AF - Via Risorgimento Il Regolamento Urbanistico definisce l area da destinare a parcheggio pubblico; dovrà costituire uno standard di progetto di almeno mq. PERICOLOSITÀ SISMICA 3 Media FATTIBILITÀ GEOLOGICA 3 in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati. metodologie ufficialmente riconosciute. E ammesso anche il riferimento ad indagini geotecniche realizzate in aree adiacenti, purché riferite a contesti geologici, geomorfologici e geotecnici Essendo in presenza di un area di raccordo con il versante, si indica la necessità di eseguire una campagna di indagini geofisiche in situ opportunamente estesa ad un intorno significativo che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bed-rock sismico ed i contrasti di rigidità simica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato).

11 Art A TAVOLA 1BF Case Panardi Per consentire il miglioramento della viabilità esistente, è ammessa la realizzazione di un lotto per il completamento del sito delle Case Panardi che risulta caratterizzato da recenti insediamenti e quindi già urbanizzato. L'intervento è diretto convenzionato, l altezza massima è di m 6.00, la superficie utile lorda massima per il singolo lotto è di mq 300, alloggi n. 2. Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

12 Art B TAVOLA 1BF Case Panardi L intervento è stato parzialmente completato; si ammette la realizzazione del residuo alloggio (superficie utile lorda massima 150 mq). Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

13 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo Il Regolamento Urbanistico definisce l area da destinare all impianto per la depurazione. PERICOLOSITÀ SISMICA 3 Irrilevante FATTIBILITÀ GEOLOGICA 3 dalla cui valutazione risulta una bassa propensione al dissesto; la Fattibilità Geomorfologica dell intervento rientra in classe 3 per la presenza di un area di raccordo con il versante che impone l esecuzione delle indagini geofisiche specificate nel paragrafo seguente. L intervento dovrà essere conforme a quanto previsto dalla progettazione esecutiva sulla quale è stato espresso parere di coerenza al P.A.I. con nota prot del 14/06/2012 del Bacino Regionale Ombrone. metodologie ufficialmente riconosciute. Essendo in presenza di un area di raccordo con il versante, si indica la necessità di eseguire una campagna di indagini geofisiche in situ opportunamente estesa ad un intorno significativo che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bed-rock sismico ed i contrasti di rigidità simica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato).

14 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo Le norme prevedono la realizzazione di due fabbricati con tipologia bifamiliare a 2 piani complessivi con altezza massima di m intervento diretto convenzionato. Gli alloggi sono n. 4 per complessivi mq 600 di superficie utile lorda (s.u.l.) Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

15 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo Le norme prevedono la realizzazione di due Fabbricati bifamiliari con Intervento diretto convenzionato. L altezza massima sarà di m con 4 alloggi e mq 600 di superficie utile lorda (s.u.l.) Media FATTIBILITÀ GEOLOGICA 3 In ogni caso la vicinanza di un area in frana attiva, impone la necessità di estendere l indagine geologica ad un intorno significativo, volta a verificare se gli interventi possano essere interessati in futuro da processi di estensione del dissesto citato. in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati. Ai fini della valida formazione del titolo abilitativo alla attività edilizia, dovranno essere eseguite indagini geognostiche specifiche finalizzate a definire, sulla base della stabilità del complesso struttura- terreno, la nel sottosuolo. metodologie ufficialmente riconosciute. Essendo in presenza di un versante interessato da un accumulo di frana, si indica la necessità di eseguire una campagna di indagini geofisiche che definisca correttamente l azione sismica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato). Tutte le indagini dovranno essere necessariamente eseguite nel sito oggetto di studio. Dovrà essere verificata la stabilità del pendio o delle eventuali opere di contenimento a valle anche tenendo presente l aumento di carico dovuto alla costruzione di volumi aggiuntivi.

16 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo Lottizzazione San Filippo n. 2 ingresso da via San Filippo. Fermo restando gli obblighi derivanti dalla convenzione originaria del piano di lottizzazione, è ammesso il completamento dei lotti nel rispetto degli indici urbanistici indicati dal progetto di lottizzazione approvato, mediante istanza diretta di permesso di costruire. Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

17 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo Le norme prevedono l'attuazione del comparto mediante intervento diretto convenzionato. La tipologia di riferimento è n. 5 fabbricati a due piani per complessivi mq 1300 di superficie utile lorda (s.u.l.) Gli alloggi previsti sono 12. Sarà necessario prevedere la bretella di collegamento tra Via San Filippo e Via della Torricella, nonché le aree da destinare a parcheggio. Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

18 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo L'area per strutture artigianali mantiene la destinazione attuale e cioè destinata a laboratori o impianti per attività artigianali. I lotti da completare devono essere realizzati nel rispetto dei piani di lottizzazione già approvati e convenzionati. PERICOLOSITÀ SISMICA 2 Irrilevante in 1 per l assenza di rischio di inondazione.

19 Art A TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo L'area è destinata a laboratori o impianti per attività artigianali e si attua mediante piano di lottizzazione convenzionato. PERICOLOSITÀ SISMICA 3 Irrilevante FATTIBILITÀ GEOLOGICA 3 Per quanto riguarda il rischio idraulico, l area interessa parzialmente il fondovalle solcato dal Fiume Ente; la Fattibilità idraulica è di 1 a condizione che gli interventi edificatori connessi alla realizzazione degli impianti tecnici del depuratore vengano localizzati al di fuori dell area perimetrata a Pericolosità Idraulica 3. La Fattibilità geologica dell intervento rientra in classe 3 per la presenza di un area di raccordo con il versante che impone l esecuzione delle indagini geofisiche specificate nel paragrafo seguente. metodologie ufficialmente riconosciute. E ammesso anche il riferimento ad indagini geotecniche realizzate in aree adiacenti, purché riferite a contesti geologici, geomorfologici e geotecnici Essendo in presenza di un area di raccordo con il versante, si indica la necessità di eseguire una campagna di indagini geofisiche in situ opportunamente estesa ad un intorno significativo che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bed-rock sismico ed i contrasti di rigidità simica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato).

20 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo Le norme ammettono la possibilità di realizzare un fabbricato bifamiliare, mediante intervento diretto convenzionato. L altezza massima del fabbricato dovrà essere pari a m. 6.00, gli alloggi dovranno essere n 2 e mq 300 di superficie utile lorda (s.u.l.) complessiva. PERICOLOSITA GEOLOGICA 3 PERICOLOSITÀ SISMICA 3 Media FATTIBILITÀ GEOLOGICA 3 L area si trova all interno di un versante interessato da una frana quiescente; l intervento è subordinato all'esito di idonei studi geologici, idrogeologici e geotecnici finalizzati alla verifica delle effettive condizioni di stabilità del versante ed alla preventiva realizzazione degli eventuali interventi di messa in sicurezza. Gli eventuali interventi di messa in sicurezza, definiti sulla base di studi geologici, idrogeologici e geotecnici, devono essere comunque tali da non pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti, da non limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione e prevenzione dei fenomeni, da consentire la manutenzione delle opere di messa in sicurezza. In presenza di interventi di messa in sicurezza dovranno essere predisposti ed attivati gli opportuni sistemi di monitoraggio in relazione alla tipologia del dissesto; l'avvenuta messa in sicurezza conseguente la realizzazione ed il collaudo delle opere di consolidamento, gli esiti positivi del sistema di monitoraggio attivato e la delimitazione delle aree risultanti in sicurezza, devono essere certificate. Possono essere attuati quegli interventi per i quali venga dimostrato che non determinano condizioni di instabilità e che non modificano negativamente i processi geomorfologici presenti nell'area; della sussistenza di tali condizioni deve essere dato atto nel procedimento amministrativo relativo al titolo abilitativo alla attività edilizia. Per quanto riguarda il rischio idraulico, l area si trova in area collinare la fattibilità idraulica rientra in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

21 Ai fini della valida formazione del titolo abilitativo alla attività edilizia, dovranno essere eseguite indagini geognostiche specifiche finalizzate a definire, sulla base della stabilità del complesso struttura- terreno, la nel sottosuolo. litologia dei terreni affioranti, si dovrà provvedere all esecuzione di indagini geotecniche e geofisiche, a sismica attiva e/o passiva, finalizzate alla corretta definizione dell azione sismica e che definiscano la variazione di velocità delle Vsh relative ai litotipi presenti e la presenza di strutture tettoniche sepolte. Tutte le indagini dovranno essere necessariamente eseguite nel sito oggetto di studio. Dovrà essere verificata la stabilità del pendio o delle eventuali opere di contenimento a valle anche tenendo presente l aumento di carico dovuto alla costruzione di volumi aggiuntivi.

22 Art A TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo Le norme ammettono nel comparto l edificazione di due fabbricati a schiera con 2 piani oltre ad un piano seminterrato. Ammettono altresì la realizzazione di edifici monofamiliari con 2 piani oltre ad un piano seminterrato. Il progetto prevede la realizzazione di n 23 alloggi con mq 2500 di s.u.l. complessiva. PERICOLOSITÀ SISMICA 2 Irrilevante Per quanto riguarda il rischio idraulico, è stato effettuato uno studio idrologico ed idraulico lungo il Fosso del Poderuccio che interessa una parte della zona di Piano; è stato misurato l attraversamento costituito dall acquedotto di Acqua Arbure che scavalca l alveo a valle della zona ed è stata calcolata la massima portata affluente (tempi di ritorno 200 anni) ed ammissibile in corrispondenza di tale attraversamento. Inoltre sono state tracciate due sezioni lungo l alveo a monte dell attraversamento dell acquedotto e si è verificato che la sezione dell alveo all interno dei cigli di sponda risulta ovunque maggiore della sezione dell attraversamento dell acquedotto stesso; quindi nel tratto interessato dalla zona di Piano la massima portata affluente del Fosso del Poderuccio è sempre contenuta all interno dell alveo delimitato dai cigli di sponda. Alla luce di quanto sopra si è confermato l intervento previsto dal Piano per l assenza di rischio di esondazione; si impone tuttavia un vincolo di tutela del corso d acqua in riferimento all Art. 1 L.R. 21/2012, di cui si riporta di seguito la perimetrazione.

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24 PLANIMETRIA AREA DI VINCOLO PER LA TUTELA DEL CORSO D'ACQUA (L.R. n. 21/2012) Scala 1:2.000 DEL 1 1 Legenda Zona di Piano Art A Zona di tutela del corso d'acqua Reticolo PAI Ombrone H/R/B Art B 456A E2 Art A E2 456 Art A 45 Art A (576) Art E

25 Art B TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo Le norme ammettono l edificazione di fabbricati da destinare ad attività turistico ricettiva extralberghiera. Il dimensionamento dell intervento è definito in 40 posti letto, con s.u.l. massima di 1067 mq. PERICOLOSITA GEOLOGICA 3 PERICOLOSITÀ SISMICA 3 Irrilevante FATTIBILITÀ GEOLOGICA 3 L area si trova all interno di un versante interessato da una frana quiescente; l intervento è subordinato all'esito di idonei studi geologici, idrogeologici e geotecnici finalizzati alla verifica delle effettive condizioni di stabilità del versante ed alla preventiva realizzazione degli eventuali interventi di messa in sicurezza. Gli eventuali interventi di messa in sicurezza, definiti sulla base di studi geologici, idrogeologici e geotecnici, devono essere comunque tali da non pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti, da non limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione e prevenzione dei fenomeni, da consentire la manutenzione delle opere di messa in sicurezza. In presenza di interventi di messa in sicurezza dovranno essere predisposti ed attivati gli opportuni sistemi di monitoraggio in relazione alla tipologia del dissesto; l'avvenuta messa in sicurezza conseguente la realizzazione ed il collaudo delle opere di consolidamento, gli esiti positivi del sistema di monitoraggio attivato e la delimitazione delle aree risultanti in sicurezza, devono essere certificate. Possono essere attuati quegli interventi per i quali venga dimostrato che non determinano condizioni di instabilità e che non modificano negativamente i processi geomorfologici presenti nell'area; della sussistenza di tali condizioni deve essere dato atto nel procedimento amministrativo relativo al titolo abilitativo alla attività edilizia. Per quanto riguarda il rischio idraulico, è stato effettuato uno studio idrologico ed idraulico lungo il Fosso del Poderuccio che taglia in due la zona di Piano; è stato misurato l attraversamento costituito dall acquedotto di Acqua Arbure che scavalca l alveo a valle della zona ed è stata calcolata la massima portata affluente (tempi di ritorno 200 anni) ed ammissibile in corrispondenza di tale attraversamento. Inoltre sono state tracciate due sezioni lungo l alveo a monte dell attraversamento dell acquedotto e si è verificato che la sezione dell alveo all interno dei cigli di sponda risulta ovunque maggiore della sezione dell attraversamento dell acquedotto stesso; quindi nel tratto interessato dalla zona di Piano la massima

26 portata affluente del Fosso del Poderuccio è sempre contenuta all interno dell alveo delimitato dai cigli di sponda. Alla luce di quanto sopra si è confermato l intervento previsto dal Piano per l assenza di rischio di esondazione; si impone tuttavia un vincolo di tutela del corso d acqua in riferimento all Art. 1 L.R. 21/2012, di cui si riporta di seguito la perimetrazione. Ai fini della valida formazione del titolo abilitativo alla attività edilizia, dovranno essere eseguite indagini geognostiche specifiche finalizzate a definire, sulla base della stabilità del complesso struttura- terreno, la nel sottosuolo. litologia dei terreni affioranti, si dovrà provvedere all esecuzione di indagini geotecniche e geofisiche, a sismica attiva e/o passiva, finalizzate alla corretta definizione dell azione sismica e che definiscano la variazione di velocità delle Vsh relative ai litotipi presenti e la presenza di strutture tettoniche sepolte. Tutte le indagini dovranno essere necessariamente eseguite nel sito oggetto di studio. Dovrà essere verificata la stabilità del pendio o delle eventuali opere di contenimento a valle anche tenendo presente l aumento di carico dovuto alla costruzione di volumi aggiuntivi.

27 PLANIMETRIA AREA DI VINCOLO PER LA TUTELA DEL CORSO D'ACQUA (L.R. n. 21/2012) Scala 1:2.000 Legenda DEL 1 1 Zona di Piano Art B Zona di tutela del corso d'acqua Reticolo PAI Ombrone H/R/B Art B 456A E2 Art A Art A Art A (57

28 Art TAVOLA 1BF Località Capenti: Parco Hotel Capenti Le norme destinano l'area del "Parco dei Capenti Hotel " ad attrezzature turistico ricettive, ricreative e per il tempo libero, nonché strutture alberghiere di ristoro e svago con le relative strutture di servizio nel rispetto dei seguenti parametri urbanistici: if = 0.50 mc/mq; K = 30%; H = 10 ml; Ds = 5.00 ml; Dc = 5.00 ml. Al fine del conseguimento degli obiettivi del P.S. le due strutture ivi presenti albergo ristorante ed esercizio pubblico possono conseguire ognuna 60 posti letto massimo, realizzando gli ampliamenti necessari a tali scopi con il mantenimento delle attuali caratteristiche architettoniche e degli spazi collettivi. (in totale 120 posti letto per le due strutture). Con apposita convenzione con l Amministrazione Comunale, che fissi i criteri di gestione e di realizzazione delle necessarie infrastrutture ed urbanizzazioni, può essere destinata tutta o parte della volumetria, alla realizzazione di strutture sociali quali residenze per anziani, case di cura, ecc. In questo caso, oltre al volume consentito per l adeguamento dei posti letto, è ammessa la realizzazione delle necessarie attrezzature di servizio. Alta in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area ad alto grado di vulnerabilità della falda, si indica la necessità di non generare, in maniera significativa, l'infiltrazione nelle falde di sostanze inquinanti, e di non prevedere scavi profondi (oltre 4 metri) e fondazioni su pali che possano in qualche maniera diminuire il tempo di percolazione delle acque dalla superficie all'acquifero soggiacente. Studi specifici dovranno dimostrare la compatibilità dell intervento con gli obiettivi di tutela dell acquifero di cui al P.T.C. provinciale.

29 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo: Via della Madonna L'area, a cavallo di Via della Madonna, è fortemente degradata in parte per una sotto utilizzazione dovuta alla frana, in parte per le modifiche subite per effetto di riporti di terreno e sbancamenti effettuati. Le norme prevedono la predisposizione di un progetto a cura dell'amministrazione Comunale teso alla riqualificazione ambientale che potrà prevedere anche l'acquisizione pubblica con destinazione di cinta verde e rispetto al centro storico (verde pubblico). Le aree dovranno assumere l'andamento tipico collinare ed una sistemazione a prato con erbe perenni ed arido - resistenti. PERICOLOSITA GEOLOGICA 4 PERICOLOSITÀ SISMICA 4 Irrilevante FATTIBILITÀ GEOLOGICA 3 Si tratta di un intervento che va ad interessare un area in frana, sulla quale verranno realizzati esclusivamente interventi legati alla messa in sicurezza e/o consolidamento e/o bonifica dell area. Solo successivamente alla realizzazione di tali interventi potranno essere realizzati progetti di riqualificazione dell area attraverso il miglioramento della viabilità esistente e la realizzazione di aree di sosta. La fattibilità di tali interventi viene inserita in classe 3, dato che si tratta esclusivamente di interventi di messa in sicurezza e/o bonifica dell area. in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Il progetto di messa in sicurezza dovrà essere corredato da idonei studi geologici e geofisici volti alla definizione delle dinamiche evolutive del movimento franoso, attraverso l esecuzione di sondaggi, indagini geofisiche e/o prove di laboratorio da realizzarsi nel sito di indagine.

30 Art TAVOLA 1AF Arcidosso capoluogo: Via dei Macelli E un area soggetta a movimento franoso. Le norme prevedono per quest area, la riqualificazione generale comunque finalizzata a conservare, consolidare e bonificare le zone adiacenti al centro storico. La zona dovrà mantenere le caratteristiche di area di salvaguardia per il centro storico. PERICOLOSITA GEOLOGICA 4 PERICOLOSITÀ SISMICA 4 Irrilevante FATTIBILITÀ GEOLOGICA 3 Si tratta di un intervento che va ad interessare un area in frana, sulla quale verranno realizzati esclusivamente interventi legati alla messa in sicurezza e/o consolidamento e/o bonifica dell area. Solo successivamente alla realizzazione di tali interventi potranno essere realizzati progetti di riqualificazione dell area attraverso il miglioramento della viabilità esistente e la realizzazione di aree di sosta. La fattibilità di tali interventi viene inserita in classe 3, dato che si tratta esclusivamente di interventi di messa in sicurezza e/o bonifica dell area. in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Il progetto di messa in sicurezza dovrà essere corredato da idonei studi geologici e geofisici volti alla definizione delle dinamiche evolutive del movimento franoso, attraverso l esecuzione di sondaggi, indagini geofisiche e/o prove di laboratorio da realizzarsi nel sito di indagine.

31 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo Nell area individuata è ammessa la realizzazione di un nuovo fabbricato per scopi turistico-ricettivi fino ad un max di 12 posti letto complessivi, per una superficie calpestabile di 150 mq massimo distribuita per almeno ¾ al piano terra e per i restanti al piano primo. PERICOLOSITÀ SISMICA 2 Irrilevante in 1 per l assenza di rischio di inondazione.

32 Art A TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo Nell area individuata è ammessa la realizzazione di un nuovo fabbricato per scopi turistico-ricettivi fino ad un max di 15 posti letto complessivi, con volumetria massima realizzabile di 1500 mc. PERICOLOSITÀ SISMICA 3 Irrilevante FATTIBILITÀ GEOLOGICA 3 Per quanto riguarda il rischio idraulico, l area interessa parzialmente il fondovalle solcato dal Fiume Ente; la Fattibilità idraulica è di 1 a condizione che gli interventi edificatori connessi alla realizzazione degli impianti tecnici del depuratore vengano localizzati al di fuori dell area perimetrata a Pericolosità Idraulica 3. La Fattibilità geologica dell intervento rientra in classe 3 per la presenza di un area di raccordo con il versante che impone l esecuzione delle indagini geofisiche specificate nel paragrafo seguente. metodologie ufficialmente riconosciute. E ammesso anche il riferimento ad indagini geotecniche realizzate in aree adiacenti, purché riferite a contesti geologici, geomorfologici e geotecnici Essendo in presenza di un area di raccordo con il versante, si indica la necessità di eseguire una campagna di indagini geofisiche in situ opportunamente estesa ad un intorno significativo che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bed-rock sismico ed i contrasti di rigidità simica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato).

33 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo: Via delle Mimose Si prevede la possibilità di realizzare due edifici a 2 piani, per n. 4 alloggi complessivi per mq 520 di superficie utile lorda (s.u.l) complessiva. Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

34 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo Le norme ammettono la realizzazione di un fabbricato per n. 2 alloggi a destinazione residenziale della superficie utile lorda massima di 340 mq, altezza massima del fabbricato metri 6,00. Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

35 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo Le norme ammettono la realizzazione di un fabbricato per n. 1 alloggio a destinazione residenziale della superficie utile lorda massima di 170 mq, altezza massima del fabbricato metri 6,00. Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

36 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo Le norme ammettono la realizzazione di un fabbricato per n. 1 alloggio a destinazione residenziale della superficie utile lorda massima di 170 mq, altezza massima del fabbricato metri 6,00. L intervento è diretto. Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

37 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo Le norme ammettono la realizzazione di un fabbricato per n. 1 alloggio a destinazione residenziale della superficie utile lorda massima di 170 mq, altezza massima del fabbricato metri 6,00. Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

38 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo Le norme ammettono la realizzazione di un fabbricato per n. 1 alloggio a destinazione residenziale della superficie utile lorda massima di 170 mq, altezza massima del fabbricato metri 6,00. Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

39 Art TAVOLA 1BF Giunco Le norme ammettono la possibilità di realizzare n. 5 alloggi a destinazione residenziale della superficie utile lorda massima complessiva di 650 mq, altezza massima del fabbricato metri 6,00. L intervento è diretto. Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

40 Art TAVOLA 1BF Giunco di Sopra Le norme ammettono la realizzazione di un fabbricato per n. 1 alloggio a destinazione residenziale della superficie utile lorda massima di 170 mq, altezza massima del fabbricato metri 6,00. L intervento è diretto. Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

41 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo Le norme ammettono la realizzazione di un fabbricato da destinare a officina meccanica/soccorso stradale per una superficie utile lorda massima di mq 300, altezza massima del fabbricato metri L intervento è diretto. Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. La Fattibilità geologica dell intervento rientra in classe 3 per la presenza di un area di raccordo con il versante che impongono l esecuzione delle indagini geofisiche specificate nel paragrafo seguente. metodologie ufficialmente riconosciute. E ammesso anche il riferimento ad indagini geotecniche realizzate in aree adiacenti, purché riferite a contesti geologici, geomorfologici e geotecnici Essendo in presenza di un area di raccordo con il versante dove sono presenti litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse, si indica la necessità di eseguire una campagna di indagini geofisiche in situ opportunamente estesa ad un intorno significativo che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bed-rock sismico ed i contrasti di rigidità simica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato).

42 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo: Giunco Le norme ammettono la realizzazione di un fabbricato per n. 1 alloggio a destinazione residenziale della superficie utile lorda massima di 130 mq, altezza massima del fabbricato metri 6,00. L intervento è diretto. Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

43 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo: Via Panoramica Le norme ammettono la realizzazione di un fabbricato per n. 1 alloggio a destinazione residenziale della superficie utile lorda massima di 130 mq, altezza massima del fabbricato metri 6,00. L intervento è diretto convenzionato. Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

44 Art TAVOLA 1BF Arcidosso capoluogo: Via della Torricella Le norme ammettono la realizzazione di un fabbricato per n. 1 alloggio a destinazione residenziale della superficie utile lorda massima di 130 mq, altezza massima del fabbricato metri 6,00. L intervento è diretto convenzionato. Media in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati.

45 Art TAVOLA 1AF Capannelle Le norme prevedono la realizzazione di n. 16 alloggi con destinazione residenziale per mq 1866 di superficie utile lorda (s.u.l) complessiva con tipologia aggregata, su due piani oltre l interrato. La tipologia di intervento è riportata nella scheda urbanistica di dettaglio TR 05 PERICOLOSITÀ SISMICA 3 Alta FATTIBILITÀ GEOLOGICA 3 in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area ad alto grado di vulnerabilità della falda, si indica la necessità di non generare, in maniera significativa, l'infiltrazione nelle falde di sostanze inquinanti, e di non prevedere scavi profondi (oltre 4 metri) e fondazioni su pali che possano in qualche maniera diminuire il tempo di percolazione delle acque dalla superficie all'acquifero soggiacente. Studi specifici dovranno dimostrare la compatibilità dell intervento con gli obiettivi di tutela dell acquifero di cui al P.T.C. provinciale. La Fattibilità geologica dell intervento rientra in classe 3 per la presenza di un area di raccordo con il versante unitamente alla presenza di litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse che impongono l esecuzione delle indagini geofisiche specificate nel paragrafo seguente.

46 metodologie ufficialmente riconosciute. E ammesso anche il riferimento ad indagini geotecniche realizzate in aree adiacenti, purché riferite a contesti geologici, geomorfologici e geotecnici Essendo in presenza di un area di raccordo con il versante dove sono presenti litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse, si indica la necessità di eseguire una campagna di indagini geofisiche in situ opportunamente estesa ad un intorno significativo che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bed-rock sismico ed i contrasti di rigidità simica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato).

47 Art TAVOLA 1AF Grappolini Le norme prevedono, mediante intervento diretto convenzionato, la realizzazione di n. 4 alloggi secondo la tipologia individuata nella scheda urbanistica di dettaglio. La superficie utile lorda complessiva massima dell intervento è di mq 560. E inoltre ammessa la possibilità di recuperare anche attraverso interventi di demolizione e ricostruzione il volume del fabbricato esistente. L intervento potrà essere attuato anche mediante sostituzione edilizia e potrà essere finalizzato alla realizzazione di civili abitazioni. PERICOLOSITÀ SISMICA 3 Media FATTIBILITÀ GEOLOGICA 3 in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area a media vulnerabilità della falda, si indica la necessità di depurare o smaltire in fognatura pubblica i reflui provenienti dagli edifici esistenti e di quelli eventualmente realizzati. La Fattibilità geologica dell intervento rientra in classe 3 per la presenza nell area di litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse che impongono l esecuzione delle indagini geofisiche specificate nel paragrafo seguente.

48 metodologie ufficialmente riconosciute. E ammesso anche il riferimento ad indagini geotecniche realizzate in aree adiacenti, purché riferite a contesti geologici, geomorfologici e geotecnici Essendo presenti nell area litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse si indica la necessità di eseguire una campagna di indagini geofisiche in situ opportunamente estesa ad un intorno significativo che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bed-rock sismico ed i contrasti di rigidità simica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato).

49 Art TAVOLA 1AF Montotino Le norme prevedono la realizzazione di un unico fabbricato bifamiliare (n. 2 alloggi) di un solo piano fuori terra, per una superficie utile lorda massima di 220 mq, e con altezza massima del fabbricato pari a metri 3,00. L intervento è diretto. PERICOLOSITÀ SISMICA 3 Irrilevante FATTIBILITÀ GEOLOGICA 3 Per quanto riguarda il rischio idraulico, l area si trova in area collinare la fattibilità idraulica rientra in 1 per l assenza di rischio di inondazione. La Fattibilità geologica dell intervento rientra in classe 3 per la presenza nell area di litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse che impongono l esecuzione delle indagini geofisiche specificate nel paragrafo seguente. Ai fini della valida formazione del titolo abilitativo alla attività edilizia, dovranno essere eseguite indagini geognostiche specifiche finalizzate a definire, sulla base della stabilità del complesso struttura- terreno, la nel sottosuolo. metodologie ufficialmente riconosciute. Tutte le indagini dovranno essere necessariamente eseguite nel sito oggetto di studio. Essendo presenti nell area litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse si indica la necessità di eseguire una campagna di indagini geofisiche in situ opportunamente estesa ad un intorno significativo che definisca in termini di geometrie la morfologia

50 sepolta del bed-rock sismico ed i contrasti di rigidità simica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato). Dovrà essere verificata la stabilità del pendio o delle eventuali opere di contenimento a valle anche tenendo presente l aumento di carico dovuto alla costruzione di volumi aggiuntivi.

51 Art TAVOLA 1AF Grappolini Le norme ammettono la realizzazione di un fabbricato per n. 1 alloggio a destinazione residenziale della superficie utile lorda massima di 170 mq, altezza massima del fabbricato metri 6,00. L intervento è diretto. Alta in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area ad alto grado di vulnerabilità della falda, si indica la necessità di non generare, in maniera significativa, l'infiltrazione nelle falde di sostanze inquinanti, e di non prevedere scavi profondi (oltre 4 metri) e fondazioni su pali che possano in qualche maniera diminuire il tempo di percolazione delle acque dalla superficie all'acquifero soggiacente. Studi specifici dovranno dimostrare la compatibilità dell intervento con gli obiettivi di tutela dell acquifero di cui al P.T.C. provinciale.

52 Art TAVOLA 1AF Grappolini Le norme ammettono la realizzazione di un fabbricato per n. 1 alloggio a destinazione residenziale della superficie utile lorda massima di 130 mq, altezza massima del fabbricato metri 6,00. L intervento è diretto. PERICOLOSITÀ SISMICA 3 Alta FATTIBILITÀ GEOLOGICA 3 in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area ad alto grado di vulnerabilità della falda, si indica la necessità di non generare, in maniera significativa, l'infiltrazione nelle falde di sostanze inquinanti, e di non prevedere scavi profondi (oltre 4 metri) e fondazioni su pali che possano in qualche maniera diminuire il tempo di percolazione delle acque dalla superficie all'acquifero soggiacente. Studi specifici dovranno dimostrare la compatibilità dell intervento con gli obiettivi di tutela dell acquifero di cui al P.T.C. provinciale. La Fattibilità geologica dell intervento rientra in classe 3 per la presenza di un area di raccordo con il versante che impone l esecuzione delle indagini geofisiche specificate nel paragrafo seguente.

53 metodologie ufficialmente riconosciute. E ammesso anche il riferimento ad indagini geotecniche realizzate in aree adiacenti, purché riferite a contesti geologici, geomorfologici e geotecnici Essendo in presenza di un area di raccordo con il versante, si indica la necessità di eseguire una campagna di indagini geofisiche in situ opportunamente estesa ad un intorno significativo che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bed-rock sismico ed i contrasti di rigidità simica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato).

54 Art TAVOLA 1BF Bagnoli Le norme prevedono un comparto da attuare mediante intervento diretto convenzionato che prevede 1 fabbricato con tipologia bifamiliare per un totale di mq 300 di superficie utile lorda (s.u.l) complessiva e 2 alloggi. PERICOLOSITÀ SISMICA 3 Alta FATTIBILITÀ GEOLOGICA 3 in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area ad alto grado di vulnerabilità della falda, si indica la necessità di non generare, in maniera significativa, l'infiltrazione nelle falde di sostanze inquinanti, e di non prevedere scavi profondi (oltre 4 metri) e fondazioni su pali che possano in qualche maniera diminuire il tempo di percolazione delle acque dalla superficie all'acquifero soggiacente. Studi specifici dovranno dimostrare la compatibilità dell intervento con gli obiettivi di tutela dell acquifero di cui al P.T.C. provinciale. La Fattibilità geologica dell intervento rientra in classe 3 per la presenza di un area di raccordo con il versante che impone l esecuzione delle indagini geofisiche specificate nel paragrafo seguente.

55 metodologie ufficialmente riconosciute. E ammesso anche il riferimento ad indagini geotecniche realizzate in aree adiacenti, purché riferite a contesti geologici, geomorfologici e geotecnici Essendo in presenza di un area di raccordo con il versante, si indica la necessità di eseguire una campagna di indagini geofisiche in situ opportunamente estesa ad un intorno significativo che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bed-rock sismico ed i contrasti di rigidità simica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato).

56 Art TAVOLA 1BF Bagnoli Le Piane Le norme ammettono la realizzazione di un fabbricato per n. 1 alloggio a destinazione residenziale della superficie utile lorda massima di 260 mq, altezza massima del fabbricato metri 6,00. L intervento è diretto. Alta in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area ad alto grado di vulnerabilità della falda, si indica la necessità di non generare, in maniera significativa, l'infiltrazione nelle falde di sostanze inquinanti, e di non prevedere scavi profondi (oltre 4 metri) e fondazioni su pali che possano in qualche maniera diminuire il tempo di percolazione delle acque dalla superficie all'acquifero soggiacente. Studi specifici dovranno dimostrare la compatibilità dell intervento con gli obiettivi di tutela dell acquifero di cui al P.T.C. provinciale.

57 Art TAVOLA 1BF Canali Le norme ammettono la realizzazione di n. 10 alloggi a destinazione residenziale della superficie utile lorda massima complessiva di mq 1300 mediante intervento diretto convenzionato. La tipologia dei fabbricati è quella riportata nella scheda urbanistica di dettaglio. PERICOLOSITÀ SISMICA 2 Alta in 1 per l assenza di rischio di inondazione. Dato che l intervento rientra all'interno di un'area ad alto grado di vulnerabilità della falda, si indica la necessità di non generare, in maniera significativa, l'infiltrazione nelle falde di sostanze inquinanti, e di non prevedere scavi profondi (oltre 4 metri) e fondazioni su pali che possano in qualche maniera diminuire il tempo di percolazione delle acque dalla superficie all'acquifero soggiacente. Studi specifici dovranno dimostrare la compatibilità dell intervento con gli obiettivi di tutela dell acquifero di cui al P.T.C. provinciale.

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