DESCRIZIONE DEL PROGETTO

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1 Si ricorda che: - LA DOMANDA DI SERVIZIO CIVILE VA INVIATA A : VIS c.a. Valentina Barbieri Via Appia Antica Roma Per maggiori informazioni: serviziocivile@volint.it - LE DOMANDE DEVONO ARRIVARE ALL ENTE ENTRO LE ORE DEL 16/04/2015 (NON FA FEDE IL TIMBRO POSTALE). - L INVIO DELLA DOMANDA A PIÚ DI UN ENTE COMPORTA L ESCLUSIONE DEL CANDIDATO/A. DESCRIZIONE DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO D.A.I.! DIRITTO ALL INFANZIA: Recupero e reinserimento sociale di bambini e ragazzi di strada e in condizioni di vulnerabilità SETTORE E AREA DI INTERVENTO Settore: Servizio Civile all Estero Area di intervento: Cooperazione ai sensi della legge 49/87 OBIETTIVI DEL PROGETTO 8.1 Obiettivo Generale L obiettivo generale del progetto è di contribuire alla protezione dei bambini e degli adolescenti vulnerabili e/o a rischio di devianza ed emarginazione sociale per garantire loro il diritto al pieno sviluppo fisico, emotivo, psico-sociale, cognitivo e culturale attraverso lo sviluppo di percorsi sostenibili che accompagnino il giovane a inserirsi nella società con un adeguato e personalizzato

2 percorso psico-sociale, offrendo opportunità di integrazione, formazione, aggregazione sociale e costruendo concrete e valide alternative alla vita di strada o all emigrazione. 8.2 Obiettivi specifici Sulla base dell analisi del contesto sono stati selezionati alcuni bisogni, in base ai quali sono stati formulati i seguenti obiettivi specifici su cui il progetto si orienta: BOLIVIA Bisogni (Situazione di partenza) Scarsa conoscenza e considerazione dei diritti dei bambini Alto numero di bambini che vivono in condizioni di estremo degrado dal punto di vista sanitario, alimentare, psicosociale, affettivo e della sicurezza personale, bambini di strada e sulla strada Carenza di possibilità di riscatto sociale per i bambini ed i ragazzi di strada Alto tasso di abbandono scolastico Alti livelli di disgregazione familiare e scarso coinvolgimento delle famiglie nella cura fisica, psicosociale ed affettiva dei bambini e dei giovani Degrado psicosociale tra i giovani: alto tasso del consumo di droghe, diffusione di comportamenti violenti, superstizione, degrado psicologico ANGOLA Bisogni (Situazione di partenza) Obiettivi Specifici (Situazione di arrivo) Accrescere la conoscenza e la sensibilità relativa ai diritti dei bambini Accrescere i processi di fuoriuscita dalla vita di strada e accompagnamento sulla strada per bambini, adolescenti e giovani Favorire l inserimento dei bambini e dei ragazzi di strada nella rete di centri di recupero Favorire i processi di reinserimento scolastico Favorire i processi di reinserimento familiare Favorire i processi di prevenzione del degrado psicosociale e della promozione sociale Obiettivi Specifici (Situazione di arrivo) Indicatori scelti sui quali incidere (riferiti all area target di Santa Cruz) Dei 140 operatori che collaborano con il centro salesiano il 65% ha ricevuto una formazione specifica sui diritti dei bambini al termine dell anno di progetto Dei circa 1000 bambini e ragazzi di strada che entrano in contatto con la rete dei centri salesiani in un anno circa l 80% avvia un processo di recupero presso i centri Dei circa 800 bambini e ragazzi di strada inseriti nei percorsi di recupero circa il 70% porta avanti con successo il percorso di ricostruzione della propria vita ad un anno dal proprio inserimento Dei circa 800 bambini e ragazzi di strada inseriti nei percorsi di recupero circa il 70% sta portando avanti con successo il proprio reinserimento scolastico ad un anno dall inserimento in un percorso di recupero Dei circa 800 bambini e ragazzi di strada inseriti nei percorsi di recupero circa il 20% è positivamente reinserito nella propria famiglia, mentre il 60% ha ristabilito un contatto ed un vincolo con la propria famiglia ad un anno dall avviamento del percorso di reinserimento familiare Dei circa 400 bambini e ragazzi di strada inseriti nei percorsi di recupero che facevano uso di droghe circa il 50% risulta disintossicata ad un anno dall avviamento del percorso di recupero. Indicatori scelti sui quali incidere (riferiti all area target di Sambizanga)

3 Alto numero di bambini che vivono in condizioni di estremo degrado dal punto di vista sanitario, alimentare, psicosociale, affettivo e della sicurezza personale, bambini di strada e sulla strada Carenza di possibilità di riscatto sociale per i bambini ed i ragazzi di strada Alto tasso di abbandono scolastico Alti livelli di disgregazione familiare e scarso coinvolgimento delle famiglie nella cura fisica, psicosociale ed affettiva dei bambini e dei giovani Degrado psicosociale tra i giovani: alto tasso del consumo di droghe, diffusione di comportamenti violenti, superstizione, degrado psicologico MADAGASCAR Bisogni (Situazione di partenza) Scarsa conoscenza e considerazione dei diritti dei bambini Alto numero di bambini e giovani che vivono in condizioni di estremo degrado dal punto di vista sanitario, alimentare, psicosociale, affettivo e della sicurezza personale, e carenza di possibilità di riscatto sociale per i Accrescere i processi di fuoriuscita dalla vita di strada e accompagnamento sulla strada per bambini, adolescenti e giovani Favorire l inserimento dei bambini e dei ragazzi di strada nella rete di centri di recupero Favorire i processi di reinserimento scolastico Favorire i processi di reinserimento familiare Favorire i processi di prevenzione del degrado psicosociale e della promozione sociale Obiettivi Specifici (Situazione di arrivo) Accrescere la conoscenza e la sensibilità relativa ai diritti dei bambini Favorire l inserimento dei bambini e dei ragazzi di strada nella rete di centri di recupero Dei circa 800 bambini e ragazzi di strada che entrano in contatto con la rete dei centri salesiani in un anno circa l 80% avvia un processo di recupero presso i centri Dei circa 800 bambini e ragazzi di strada inseriti nei percorsi di recupero circa il 70% porta avanti con successo il percorso di ricostruzione della propria vita ad un anno dal proprio inserimento Dei circa 800 bambini e ragazzi di strada inseriti nei percorsi di recupero circa il 90% sta portando avanti con successo il proprio reinserimento scolastico ad un anno dall inserimento in un percorso di recupero Dei circa 800 bambini e ragazzi di strada inseriti nei percorsi di recupero circa il 10% è positivamente reinserito nella propria famiglia Dei circa 320 bambini e ragazzi di strada inseriti nei percorsi di recupero che facevano uso di droghe circa il 45% risulta disintossicata ad un anno dall avviamento del percorso di recupero Indicatori scelti sui quali incidere (riferiti all area target della periferia di Antananarivo) La percentuale degli operatori che collaborano con il centro salesiano che non sono stati mai formati sui diritti dei bambini è diminuita del 90% dopo l anno di progetto Dei circa 1000 bambini e ragazzi che vengono introdotti ogni anno agli operatori del centro circa 120 vengono inseriti in un percorso di recupero.

4 minori e le loro famiglie Alto tasso di abbandono scolastico Degrado psicosociale tra i giovani, alti livelli di disgregazione familiare e scarso coinvolgimento delle famiglie nella cura fisica, psicosociale ed affettiva dei bambini e dei giovani con conseguente diffusione di comportamenti violenti, superstizione, degrado psicologico BOSNIA Bisogni (Situazione di partenza) Apatia giovanile, sfiducia nelle proprie possibilità e scarsa partecipazione alla vita civile, fragile equilibrio del trend relativo alle relazioni inter-etniche tra i giovani a fronte di una carenza di strutture educative, formative e ludico-ricreative in grado di offrire ai giovani e gli adolescenti opportunità di aggregazione, socializzazione, e crescita di relazioni interetniche ed integrazione. Ascesa di fenomeni di piccola criminalità e devianza, determinati dalla crisi dei modelli familiari e sociali e dalle precarie condizioni di vita che caratterizzano la Favorire i processi di reinserimento scolastico Favorire i processi di reinserimento familiare e di prevenzione della fuga dalle famiglie Obiettivi Specifici (Situazione di arrivo) Sviluppare idonee strutture per la cura e la promozione sociale dei giovani e degli adolescenti, in grado di accrescere le loro opportunità educative, formative, di aggregazione e socializzazione e di contribuire ad accrescere l integrazione interetnica e rafforzare la convivenza pacifica tra giovani, adolescenti e famiglie appartenenti alle diverse etnie nel cantone di Zenica- Doboj Contribuire alla riduzione della piccola criminalità nel cantone di Zenica-Doboj Dei circa 120 bambini e ragazzi di strada inseriti nei percorsi di recupero circa il 40% sta portando avanti con successo il proprio reinserimento scolastico ad un anno dall inserimento in un percorso di recupero Delle circa 60 famiglie dei minori coinvolti nelle attività del centro che dimostravano una scarsa considerazione dei diritti dei minori e non erano coinvolti nelle attività e nelle problematiche dei propri figli circa il 30% ha aumentato il proprio coinvolgimento ad un anno dall inizio della frequentazione del centro salesiano Indicatori (da intendersi relativi al Cantone di Zenica Doboj) Dei circa 60 ragazzi entrati in contatto con il centro che non era mai stato coinvolto in attività sportive, artistiche, formative, culturali o ricreative circa il 70% risulta coinvolto in almeno una delle suddette attività ad un anno dall inizio della loro frequentazione del centro salesiano Dei circa 180 giovani entrati in contatto con il centro che non erano mai stati coinvolti in attività afferenti il proprio tempo libero in cui entrano in contatto con persone di altra etnia circa il 50% lo fa abitualmente ad un anno dall inizio della loro frequentazione del centro salesiano Il numero dei giovani che sono coinvolti in atti di microcriminalità o fanno uso di droghe è diminuito rispettivamente del 50% e del 65% ad un anno dall inizio della loro frequentazione del centro

5 comunità locale. Alto tasso di disoccupazione giovanile Tendenza all emigrazione, specifica nei giovani in età post scolare Contribuire all aumento del Tasso di occupazione giovanile nel cantone di Zenica-Doboj Contribuire alla diminuzione del tasso di emigrazione dei giovani in età post scolare nel cantone di Zenica- Doboj Dei circa 80 ragazzi che si accostano alle attività del centro salesiano che sono disoccupati circa il 60% trova lavoro entro un anno dal proprio inserimento nelle attività dell ufficio formazione lavoro Dei circa 150 ragazzi che si accostano alle attività del centro e che dichiarano di voler emigrare circa il 10% ha cambiato idea ad un anno dalla loro frequentazione del Centro Salesiano. ATTIVITÀ D'IMPIEGO DEI VOLONTARI Descrizione del contesto e delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi specifici BOLIVIA Il VIS lavora in Bolivia dal 2003 in partenariato con la Sociedad Salesiana de Bolivia, un associazione riconosciuta dal Governo Boliviano, espressione della congregazione salesiana. I salesiani operano in Bolivia dal 1896 a favore delle fasce più vulnerabili, sviluppando il proprio intervento per l accoglienza ed il recupero dei ragazzi in situazioni di strada e per bambini, adolescenti e giovani in situazioni di disagio sociale. Il VIS opera a Santa Cruz de la Sierra, sostenendo la controparte locale salesiana con l invio di volontari. In particolare dal 2009, l impegno del VIS si è concretizzato principalmente nel supporto alla formazione del personale dei centri del PDB: un centinaio di educatori, psicologi, pedagogisti e assistenti sociali impegnati nel recupero, nell educazione e nel reinserimento socio-familiare dei bambini e dei giovani che frequentano i centri. La Sociedad Salesiana de Bolivia è un associazione riconosciuta dal Governo Boliviano, espressione della congregazione salesiana, che dal 2003 lavora in partenariato con il VIS nell implementazione di progetti per dare risposta alla problematica dei minori, adolescenti e giovani che vivono in strada, in situazioni di abbandono e di grave rischio. Il Proyecto Don Bosco è organizzato in differenti tappe, articolate tra 7 strutture di accoglienza che sono: Techo Pinardi; Patio Don Bosco; Hogar Granja Moglia; Hogar Don Bosco; Mano Amiga, Barrio Juvenil e Obras Sociales del Plan In questi centri lavorano educatori ed altri operatori sociali (infermieri, medico, psicologi, assistenti sociali, pedagogisti, etc.) chiamati a gestire questioni estremamente delicate nel seguire ed accompagnare ragazzi che hanno subito violenze domestiche, che hanno visto negato il proprio diritto all infanzia, al gioco, allo studio, per essere stati avviati precocemente al lavoro nella strada. Attività Attività 2.1 Realizzazione delle attività di primo contatto in strada nelle zone di maggiore concentrazione di minori Nel quartiere denominato Plan 3000 di Santa Cruz, la zona più frequentata dai ragazzi di strada e dai minori a rischio, si svolgeranno una serie di attività con Ruolo previsto per i volontari I Volontari in Servizio Civile affiancheranno l equipe di strada che effettuerò le attività di primo contatto con i ragazzi ed i bambini di

6 approccio ludico ricreativo finalizzate a stabilire un primo contatto con i bambini e gli adolescenti a rischio e in situazioni di strada. Il team sarà formato da un responsabile del servizio ludico-educativo mobile, precedentemente formato tramite il corso sui diritti dei bambini di cui all attività 1.1, un educatore e 3 volontari. Il team sarà dotato di un automezzo in grado di affrontare strade in gran parte non asfaltate e attrezzato per trasportare le attrezzature necessarie alle attività ludico ricreative quali giochi, libri, materiali per scrivere, disegnare e pitturare, sedie e banchi, giochi da realizzare all esterno quali palloni, reti, porte-mobile da calcetto, corde per saltare, etc. Le attività verranno realizzate in alcuni punti cruciali del quartiere, identificati di concerto con il parroco salesiano presente nella zona del Plan 3000, quali il parcheggio situato di fronte alla parrocchia, il campo polifunzionale della scuola, aree d incontro frequentate dalla gioventù di quartiere. Le attività privilegeranno inizialmente momenti di dinamica e giochi di movimento, per poi inserire i partecipanti in differenti attività educative, sempre però connotate da un aspetto giocoso e divertente. L approccio utilizzato sarà infatti improntato all educare attraverso il gioco. Le attività infatti saranno di gioco, manuali, di disegno o pittura, canto e/o musica, etc. La valenza educativa del gioco sarà assicurata dalla capacità degli educatori di identificare l attività appropriata (in relazione all età, alla prevalenza di bambini o bambine, all interesse del momento dei beneficiari) ed al contempo inserire regole, momenti precisi, strumenti o attività peculiari che inducano il giovane partecipante a prendere coscienza di un comune stare insieme, della necessità di rispettare l altro o proprietà altrui, nonché lo informino circa i fondamentali diritti dell infanzia, quale il diritto alla famiglia, ad un educazione, ad essere protetto e rispettato, il diritto di essere ascoltato, etc. Le attività educative avranno dunque finalità: Informativa: rispetto ai diritti dell infanzia, i pericoli della strada, il riconoscere gesti di violenza sessuale o psicologica, etc. Educativa: sviluppare nel beneficiario un senso di identità, appartenenza, collaborazione non violenta etc Partecipativa: avvicinare i ragazzi alla rete dei centri di recupero, mostrare loro l esistenza di strutture su cui possono contare etc Con questa attività si conta di raggiungere circa 200 minori in un anno. Attività 2.2 Realizzazione di attività di animazione in strada e consolidamento delle relazioni avviate Col trascorrere del tempo, si struttureranno le attività secondo le diverse fasce di età, allo scopo di favorire l accesso ad un numero maggiore di beneficiari e sviluppare nei bambini ed adolescenti un sentimento di continuità ed appartenenza al servizio medesimo. Il formatore esperto in educazione dell infanzia sosterrà l equipe di lavoro attraverso un azione di accompagnamento e di supervisione. Durante la realizzazione delle attività educative di gruppo l atteggiamento degli educatori e dei volontari dell unità mobile sarà sempre attento a stabilire una relazione di ascolto e quindi di fiducia con quei ragazzi che presentano segnali di rischio di problemi familiari. Problemi comportamentali strada nelle zone di maggiore concentrazione dei minori. I volontari in servizio civile si occuperanno in particolare di gestire il calendario dei turni dei volontari animatori su strada, di organizzare la logistica e controllare che il materiale necessario all implementazione delle attività venga riconsegnato in buono stato al termine delle attività e che vengano tenuti in buon ordine i registri con le informazioni relative ai giovani che vengono contattati. I volontari prenderanno parte in prima persona all organizzazione delle attività ludico-ricreative che si terranno direttamente sulla strada con cadenza settimanale. I Volontari affiancheranno il capo progetto nell organizzazione logistica delle proiezioni di film, attività teatrali e sportive. Sono

7 da parte dei bambini e dei giovani, quali aggressività, apatia, paura, cambi di umore repentini, sono generalmente considerati segnali di potenziale pericolo che il bambino o l adolescente esprime all adulto-educatore. Notizie di conflitti avvenuti in seno alla famiglia, trasandatezza nella cura di se stessi etc costituiranno elementi di allarme per l educatore, da esplorare attraverso un accorto e graduale dialogo con lo stesso beneficiario. I racconti e le informazioni raccolte che costituiscano fonte di preoccupazione per gli educatori verranno condivise con l assistente sociale e lo psicologo posti a disposizione dell iniziativa dal progetto. Per i ragazzi che sono ancora inseriti nelle proprie famiglie si interverrà, attraverso la mediazione del parroco, a contattare il nucleo familiare. Ciò allo scopo di intervenire precocemente in quelle famiglie ove si identificassero situazioni di potenziale pericolo per il minore. I ragazzi che vivono invece in situazioni di strada verranno incoraggiati a frequentare uno dei centri transitori di accoglienza facenti parti della rete del progetto Don Bosco, in particolare Patio Don Bosco e Mano Amiga per i bambini, Techo Pinardi e Hogar Granja Moglia per gli adolescenti. Attività 3.1 Inserimento dei bambini e dei ragazzi in uno dei centri di recupero transitori ed elaborazione del piano di vita Una volta avviati alla frequentazione di uno dei centri transitori di accoglienza facenti parti della rete del progetto Don Bosco (Patio Don Bosco e Mano Amiga per i bambini, Techo Pinardi e Hogar Granja Moglia per gli adolescenti) i ragazzi saranno inseriti in attività diurne, in particolare animazione socioeducativa e, per i ragazzi che ancora fossero iscritti a scuola, sostegno scolastico. Ai ragazzi verranno offerti i sevizi di prima necessità quali servizi igienici, lavanderia, un pasto e attività ludiche, ricreative, laboratori educativi e sostegno psicologico. Progressivamente i ragazzi che vorranno potranno usufruire del servizio di alloggio notturno. L obiettivo di questa fase è quello di educare i bambini abituati alla vita in strada alle regole della convivenza e del vivere in una società e mostrare loro le opportunità formative. Parallelamente si svolgerà una attività di monitoraggio della situazione sanitaria dei bambini di strada accolti in uno dei centri e di avviamento del processo di registrazione anagrafica se mancante. Una volta stabilite solide relazioni di fiducia, si elaborerà insieme al minore il cosiddetto Piano di Vita ed i ragazzi saranno alloggiati stabilmente in un centro di recupero. Le strutture a disposizione della rete salesiana sono in grado di ospitare 180 bambini e adolescenti al giorno, per un totale di circa 800 presenze in un anno. I centri sono specializzati sia per fascia di età che per tipo di problematica: in particolare il Centro Mano Amiga è specializzato nell accoglienza di bambini da 5 a 15 anni in situazione di grave rischio fisico, psicologico e sociale, vittime di maltrattamenti e abusi (60 posti). Hogar Granja Moglia è specializzato nell accoglienza di giovani fino ai 17 anni che vivono sulla strada ed hanno perso ogni contatto con la famiglia (40 posti), Techo Pinardi è specializzato in adolescenti dai 13 al 17 anni in situazione di strada o di emergenza sociale (40 posti) e Patio Don Bosco in bambini dai 6 ai 12 anni nello stesso stato (40 posti). benvenute iniziative dei volontari circa attività ludico ricreative da intraprendere e nuove modalità di coinvolgimento dei ragazzi. I Volontari saranno coinvolti nella fase di accompagnamento all inserimento dei minori nel centro di recupero Patio Don Bosco, sede di attuazione del progetto. All interno del centro ai volontari collaboreranno con il capo progetto e con il personale locale nella realizzazione delle attività educative, in particolare sarà affidata alla supervisione dei volontari l organizzazione delle attività ludico ricreative pomeridiane ed il sostegno scolastico. Attraverso lo svolgimento delle attività quotidiane i volontari potranno, insieme agli operatori, monitorare la reazione del bambino alla vita nel centro e discutere con lui le possibilità per l attuazione del proprio piano di vita. I volontari affiancheranno inoltre il capo progetto nel

8 monitoraggio e nella gestione degli altri centri. Attività 6.1 Realizzazione di attività di prevenzione nel quartiere Plan 3000 di Santa Cruz Per prevenire i processi di degrado psicosociale che spesso portano all abbandono da parte del minore del nucleo familiare saranno organizzate delle attività volontaristiche che facilitino la gestione familiare da parte delle famiglie o delle ragazze madri in difficoltà. In particolare il gruppo dei volontari si occuperà di: Effettuare una attività di monitoraggio della frequenza scolastica ed accompagnamento quotidiano dei bambini presso l asilo Divino Nino per i figli di ragazze madri o di famiglie disagiate A 120 bambini e bambine accompagnati viene offerta la colazione alle del mattino e la merenda alle per garantire loro una alimentazione quotidiana minima. I Volontari affiancheranno il capo progetto nel coordinamento dei volontari per l implementazione delle attività di accompagnamento dei bambini nelle scuole Nino Divino e Renata Preto. Si occuperanno inoltre della logistica degli approvvigionamenti alimentari per la distribuzione della colazione e della merenda per i minori beneficiari di questa attività. ANGOLA L SCS è presente con progetti di Servizio Civile in Angola dal 2005, implementando interventi di promozione umana, sociale, culturale e protezione dei minori che vivono i situazioni di disagio sociale e dei giovani a rischio, proponendo ai giovani italiani orientati verso la solidarietà internazionale un seria e profonda occasione formativa che li coinvolga in un progetto di cooperazione internazionale. Il VIS è presente in Angola fin dal 1991 con progetti in campo educativo (formale ed informale), di formazione professionale e sanitari a favore dei minori e giovani vittime del conflitto interno e delle forti migrazioni di massa. Dal 2001 il VIS è ufficialmente riconosciuto in Angola come ONG locale e opera, in accordo con la propria mission, nel settore educativo e formativo. Il Vis e i Salesiani lavorano in Angola in otto diverse aree del Paese, sia per la realizzazione di interventi di emergenza e ricostruzione, sia per numerosi programmi di sviluppo: nel centro don Bosco situato nel quartiere di Lixeira, municipalità di Sambizanga a Luanda e in altre province del Paese (Lwena, Dondo, N Dalatando, Benguela, Calulo). Nel Municipio di Sambizanga, i Salesiani gestiscono diversi centri che si integrano e formano una rete di supporto per i giovani di strada o nella strada: - Casa Magone, è un centro notturno localizzato nel quartiere di Mota, una delle zone considerate maggiormente disagiate di Lixeira (la più grande baraccopoli di Luanda). - Casa Margarida, nel quartiere di Mota, e il Centro San Kizito, nel quartiere di Mabubas, sono centri di seconda accoglienza che ospitano fino ad un massimo di 15 bambini (fino a 15 anni di età).

9 - Le case famiglia (3 nel Municipio di Sambizanga), dove i bambini tornano a vivere la dimensione familiare. - Centro di accoglienza e formazione professionale di Kala-Kala, riservato a coloro che compiono 14 anni, dove i ragazzi compiono un percorso di 3 anni in regime di internato. Attività Attività 1.2 Realizzazione delle attività di primo contatto in strada nelle zone di maggiore concentrazione di minori L Equipe di Strada attualmente operativa è formata da 1 coordinatore, 1 infermiere e 1 operatore sociale specializzato nell accompagnamento individuale dei ragazzi, 10 giovani volontari (a rotazione) delle comunità salesiane che si dedicano a questo tipo di attività sociale (cui è indirizzata la formazione di cui al punto 1.2). Il contatto in strada viene effettuato nelle zone ove si riuniscono la maggior parte dei minori di strada di Luanda (Largo Primo Maggio, Mercato di San Paolo e Mercato dei Congolesi, etc). Il compito dell equipe sarà quello di avviare un primo contatto con i minori in strada, avvicinandoli e instaurando con loro una relazione di fiducia attraverso attività di animazione. Queste verranno realizzate con cadenza settimanale e avranno l obiettivo di sensibilizzare i giovani su tematiche rilevanti della loro condizione di vita, nonché proporre percorsi di fuoriuscita volti al recupero attraverso l inserimento in strutture preposte alla riabilitazione, educazione e formazione professionale, nonché, per casi specifici, al trattamento di dipendenze. Questa attività permetterà inoltre di realizzare un primo censimento dei giovani che vivono sulla strada, monitorando il numero dei ragazzi che non hanno mai usufruito di alcun tipo di sostegno, il numero di quelli che ha abbandonato la scuola, la famiglia, non dispone di registrazione anagrafica, ha problemi di salute, di tossicodipendenza e ha bisogno di supporto psicologico. In un anno vengono contattati circa 400 minori. Attività 1.3 Realizzazione di attività di animazione in strada e consolidamento delle relazioni di contatto avviate Le attività su strada proseguiranno con la realizzazione di attività ludico ricreative che si effettueranno direttamente nei quartieri con l animazione dell equipe di strada. Le attività saranno proiezioni di film, attività teatrali, attività sportive e tornei di calcio, basket, capoeira. Inoltre verranno organizzate attività preventive sotto forma di gioco, per la promozione di pratiche igieniche sicure e giochi di ruolo per lo sviluppo di valori positivi come la solidarietà, l importanza dell amicizia, il rispetto reciproco e la risoluzione pacifica dei conflitti. Per i giovani contattati e sensibilizzati che manifestino la volontà di abbandonare la vita di strada, si stabiliranno le misure di reinserimento sociale più appropriate. Tale lavoro sarà frutto dell operato congiunto dell equipe di strada e in particolare dell operatore sociale responsabile dell accompagnamento personale dei ragazzi. Conoscendo personalmente i giovani desiderosi di Ruolo previsto per i volontari I Volontari in Servizio Civile affiancheranno il capo progetto nell attività di coordinamento dell equipe di strada che effettuerò le attività di primo contatto con i ragazzi ed i bambini di strada nelle zone di maggiore concentrazione dei minori. I volontari si occuperanno in particolare di gestire il calendario dei turni dei volontari, di organizzare la logistica e controllare che il materiale necessario all implementazione delle attività venga riconsegnato in buono stato al termine delle attività e che vengano tenuti in buon ordine i registri con le informazioni relative ai giovani che vengono contattati. I volontari prenderanno parte in prima persona all organizzazione delle attività ludico-ricreative che si terranno direttamente sulla strada con cadenza settimanale. I Volontari affiancheranno il capo progetto nell organizzazione logistica delle proiezioni di film, attività teatrali, attività sportive e tornei di calcio, basket, e capoeira. I Volontari saranno invitati a proporre nuove attività

10 cambiare vita e accompagnandoli nel loro processo decisionale si creeranno le condizioni ottimali per attuare le soluzioni più adeguate. Tale processo non può prescindere da un coinvolgimento attivo dei giovani, perciò verrà utilizzato un approccio partecipativo che stimoli il loro senso di responsabilità e il protagonismo di ciascuno, e aiuti nella definizione di progetti di vita realmente sostenibili, in modo che i destinatari operino come soggetti decisionali del proprio futuro. Con questa attività si desidera raggiungere circa 400 beneficiari in un anno. Attività 1.4 Attivazione di un servizio individualizzato di accompagnamento sulla strada, incluso il supporto sanitario di base e l attivazione del processo di documentazione anagrafica Verrà poi effettuato una attività a stretto contatto con i destinatari che presenta caratteri più specifici rispetto alla sensibilizzazione e agli incontri settimanali di gruppo. L operatore tratterà i casi più delicati e bisognosi di attenzione e supporto individuati durante il lavoro settimanale dell equipe di strada, che manifestino bisogni specifici a livello sanitario, assenza di documentazione personale e volontà di inserimento nei processi di recupero. Per quanto riguarda le questioni sanitarie un operatore e l infermiere seguiranno i singoli casi fornendo, secondo il bisogno, il supporto necessario per accedere ad un adeguato trattamento: somministrazione di medicinali, cure immediate con un kit di pronto soccorso, accompagnando presso un centro di salute e disbrigo delle pratiche per garantire l accesso alle cure mediche. I ragazzi che non sono mai stati registrati all anagrafe e sono quindi sprovvisti di un documento di identità, necessario per accedere ai Centri di Formazione Professionale o per cercare un lavoro, saranno accompagnati da un operatore che fungerà da mediatore con gli uffici pubblici in modo da facilitare i processi di registrazione, generalmente complessi a causa di una generale discriminazione nei confronti dei ragazzi di strada. Per i ragazzi che intraprenderanno il percorso di abbandono della vita di strada attraverso l inserimento in centri di accoglienza, percorsi di formazione professionale, trattamento o riabilitazione, l operatore fungerà da costante punto di riferimento e di orientamento. Circa 150 ragazzi ogni anno usufruiranno dei servizi di accompagnamento alla registrazione anagrafica, mentre circa 180 usufruiranno dell assistenza medica su strada. Attività 2.2 Realizzazione di attività ludico-ricreative e formative, parallele all attivazione di un servizio di appoggio psicologico Per i ragazzi che stanno effettuando un inserimento graduale nel CIC di cui all attività precedente verranno organizzate periodicamente attività ludico ricreative e nuove modalità di coinvolgimento dei ragazzi. I Volontari in Servizio Civile lavoreranno a stretto contatto con il team di strada e con i volontari dei Centri Salesiani. Loro compito relativo a questa attività sarà quello di stimolare e monitorare che gli operatori di strada tengano registrazioni il più dettagliate possibili circa i giovani che vengono contattati. Infatti gli operatori tendono ad impostare un rapporto personale con i giovani con cui avviano i percorsi e a tenere i registri in maniera a volte eccessivamente sintetica. È invece estremamente importante che tutte le fasi del percorso di recupero dei giovani vengano documentate nel dettaglio, in modo che tutti gli operatori coinvolti, anche a distanza di anni, possano avere chiara la situazione del ragazzo nelle varie fasi del suo percorso di recupero. I Volontari in servizio Civile si occuperanno inoltre di estrapolare i dati relativi ai registri e di trarne indicatori utili per il progetto. Il Volontari in Servizio Civile si occuperanno di affiancare il Capo progetto anche nella realizzazione delle attività ludico ricreative che si

11 ricreative con l obiettivo di sollecitare la riflessione sull importanza di programmare il proprio futuro e abbandonare la vita di strada per intraprendere un cammino diverso. Si effettueranno proiezioni di film, attività teatrali, attività sportive e tornei di calcio, basket, capoeira. Inoltre verranno organizzate attività preventive sotto forma di gioco, per la promozione di pratiche igieniche sicure e giochi di ruolo per lo sviluppo di una cittadinanza attiva e per la promozione della pace, nonché su valori positivi come la solidarietà, l importanza dell amicizia, il rispetto reciproco e la risoluzione pacifica dei conflitti. La metodologia di sviluppo dei temi di sensibilizzazione dovrà essere semplice e basata sulla partecipazione. I temi trattati nei momenti di sensibilizzazione verteranno su: importanza della famiglia, conseguenze dell utilizzo della droga, igiene e salute, HIV/AIDS e malattie sessualmente trasmissibili, violenza, importanza della formazione scolastica, ecc Oltre agli incontri settimanali, verranno organizzate due giornate di uscita di gruppo ogni mese, in cui i ragazzi potranno allontanarsi dalla dimensione opprimente della città e vivere una giornata di spensieratezza. Le attività verranno programmate e svolte sotto la supervisione di personale qualificato della controparte (educatori, animatori, volontari, in tutto 30 operatori impiegati) e permetteranno ai minori ed adolescenti di esprimersi, sviluppare il proprio carattere in un ambiente sano e protetto e migliorare le proprie capacità di socializzazione. I centri dispongono anche di una biblioteca che sarà aperta affinché possano prendere in prestito testi scolastici e di narrativa disponibili. Attività 5.1 Creazione di un gruppo di ex ragazzi di strada coinvolti in attività di testimonianza e sensibilizzazione della società civile Con l obiettivo di favorire la conoscenza delle condizioni di vita dei ragazzi di strada e contribuire alla prevenzione di tale fenomeno e del degrado psicosociale che ne deriva verrà creato un gruppo di lavoro composto da ex ragazzi di strada che hanno vissuto storie di reinserimento sociale di successo. L attività nasce dalla considerazione del maggior impatto che la testimonianza di un giovane con il loro stesso trascorso ha sui ragazzi di strada. Anche per i giovani che sono parte del gruppo il fatto che il loro vissuto possa essere d aiuto a dei ragazzi più giovani è fortemente motivante e di stimolo a portare avanti il proprio percorso. L'attività prevede di raccogliere le storie, le esperienze, le difficoltà, i successi dei ragazzi in diverse fasi del percorso di recupero. Per fare questo i giovani saranno impegnati nello sviluppo e nella produzione di "pacchetti testimonianza che saranno espressi nelle formule più appropriate in base alle capacità e alla sensibilità di ciascuno, ad esempio i prodotti possono essere: storie scritte, musica, rappresentazioni teatrali, fotografie, video, artigianato, etc, c è ampio spazio per le iniziative individuali. Queste testimonianze saranno divulgate attraverso eventi che si svolgeranno nella capitale Luanda e dintorni quali le fiere di formazione, feste di diploma dal centro di Kala-Kala, eventi presso la scuola Don Bosco, mostre promosse dal Ministero del Lavoro e altre attività direttamente sponsorizzate dai Salesiani di Don Bosco dell'angola e VIS. Con questa attività si intende raggiungere almeno 3000 giovani. terranno all interno dei CIC. Anche in questo caso i volontari si occuperanno di affiancare il capo progetto nella gestione degli orari e i turni dei volontari e degli educatori, di gestire la logistica, la disponibilità e l uso del materiale e delle strumentazioni per la realizzazione delle proiezioni di film, attività teatrali, attività sportive e tornei di calcio, basket e capoeira. I volontari si occuperanno infine dell organizzazione delle giornate di uscita di gruppo. I Volontari affiancheranno il capo progetto nel coordinamento del gruppo di ex ragazzi di strada coinvolti in attività di testimonianza e sensibilizzazione della società civile. Il volontario avrà il compito di mettere a disposizione del gruppo gli strumenti necessari alla descrizione della propria storia (laboratorio video, laboratorio artistico, laboratorio musicale) secondo gli orari e le modalità che verranno stabilite insieme, di motivare e coordinare le attività del gruppo in modo che il lavoro risulti fruibile per il pubblico. Al termine della fase preparatoria i Volontari affiancheranno il capo progetto

12 nell organizzazione della fase di visibilità di questa attività, attraverso l allestimento di un apposito spazio dedicato alle testimonianze all interno degli eventi che si terranno a Luanda, le fiere di formazione, feste di diploma dal centro di Kala-Kala, eventi presso la scuola Don Bosco, mostre promosse dal Ministero ed eventuali ulteriori eventi. MADAGASCAR Il VIS lavora in Madagascar dal 1991 in partenariato con l OMDB: l'organizzazione malgascia dei Salesiani di Don Bosco, un associazione riconosciuta dal Governo Malgascio, espressione della congregazione salesiana. I salesiani operano in Madagascar dal 1981 a favore delle fasce più vulnerabili, sviluppando il proprio intervento per l accoglienza ed il recupero dei ragazzi in situazioni di strada e per bambini, adolescenti e giovani in situazioni di disagio sociale e di vulnerabilità. Il VIS opera ad Antananarivo, sostenendo la controparte locale salesiana con l invio di volontari che, attraverso la propria professionalità e una forte motivazione, prestano servizio all interno dei centri e supportano i salesiani locali nell elaborazione e adozione di strategie progettuali in coordinamento con la sede centrale del VIS. Il presente progetto è portato avanti dal VIS in collaborazione con l OMDB, l organizzazione dei Salesiani di Don Bosco in Madagascar, che lavora in Madagascar dal Il VIS e l OMDB lavorano in partenariato dal 1991 portando avanti attività rivolte all educazione e alla formazione dei bambini e dei giovani in difficoltà, provenienti da famiglie svantaggiate, in età compresa tra i 6 e i 18 anni, cui forniscono una formazione completa di base e una qualifica professionale in modo da garantire maggiori opportunità di impiego e un livello di vita migliore. Il luogo scelto per questo progetto è il Centro di Notre Dame de Clairvaux Ivato situato alla periferia di Antananarivo (15 km), vicino all'aeroporto internazionale. Da circa 30 anni, vengono svolte attività di alfabetizzazione per ragazzi e bambini che hanno abbandonato il percorso scolastico e vengono offerti servizi psicologici volti a supportare il reinserimento sociale di bambini e giovani che vivono in strada o provenienti da famiglie bisognose. Il centro comprende: Un centro di accoglienza residenziale per bambini e ragazzi in difficoltà, provenienti dalla prigione, da situazioni di abbandono o ragazzi di strada. Il centro offre uno specifico percorso di recupero e la possibilità di seguire corsi di formazione professionale (falegnameria, lavorazione dei metalli, costruzione, agro-allevamento, meccanica). Il centro accoglie 160 ragazzi. Una scuola primaria (Ecole Oratorio Don Bosco), che accoglie 230 bambini che vivono intorno a Ivato, provenienti da famiglie disagiate. La scuola è per i bambini che non possono continuare gli studi a causa di un abbandono prematuro e quindi di un età ormai avanzata

13 per potersi reinserire a livello nelle scuole pubbliche; e per quelli che non hanno mai frequentato la scuola perché i genitori non hanno la disponibilità economica necessaria. Una scuola di formazione professionale con circa 260 iscritti. Una mensa che serve gli studenti della scuola e del Centro di Formazione Professionale e rendere più efficiente la loro attività scolastica. Attività Ruolo previsto per i volontari Attività 1.2 I volontari si occuperanno Realizzazione di un corso di Educazione alla Vita e all Amore per i volontari dei di affiancare il capo centri salesiani ed i giovani dell oratorio progetto nell organizzazione del Al termine del corso di aggiornamento per gli educatori sarà organizzato corso: reperimento dei un corso dedicato ai giovani volontari. formatori EVA, Il corso sarà pubblicizzato tra le scuole e soprattutto tra i giovani che sono contrattazione, definizione stati a loro volta beneficiari delle azioni di recupero dei centri salesiani. delle date, preparazione L obiettivo sarà quello di formare giovani volontari, fornendo loro del materiale didattico, motivazione e strumenti per essere di guida ai giovani ed ai bambini in attività di promozione del situazione di bisogno. Il corso toccherà i seguenti temi. corso presso le scuole locali e i centri salesiani e non. La violenza contro l infanzia ed il diritto ad essere protetti I diritti dell infanzia con disabilità Il diritto all educazione I diritti delle bambine: l approccio di genere quale fattore trasversale ai servizi, Progetti e programmi fondati sui diritti umani Igiene, HIV e malattie sessualmente trasmissibili Infanzia in conflitto con la legge Tecniche di animazione Il corso avrà una durata di 4 giorni, distribuiti in 2 fine settimana e sarà tenuto da 2 formatori specializzati in EVA (Educatore alla vita e all amore), formatisi presso il Centro Arrupe gesuita di Antananarivo e promosso dalla Conferenza Episcopale Malgascia a beneficio. Saranno beneficiari del corso 720 giovani dell oratorio tra cui 120 volontari e 600 giovani dell oratorio. Il corso si svolgerà con modalità varie: dalle lezioni frontali, attività teatrali, lavori di gruppo etc. Attività 2.1 Accoglienza dei minori che vengono introdotti al Centro Il primo contatto con i bambini ed i ragazzi vulnerabili si stabilisce attraverso due modalità principali: 1) Alcuni bambini ed adolescenti vengono presentati all équipe del Centro Notre Dame de Clairvaux da organizzazioni sociali (sia religiose che laiche) che collaborano con esso e si occupano della tipologia di beneficiari obiettivo dell intervento (minori che vivono in strada, senza cura parentale, in conflitto con la legge). Con esse il Centro ha stabilito dei protocolli di partenariato per stabilire un progetto educativo il più possibile condiviso. 2) Alcuni bambini ed adolescenti arrivano al centro perché introdotti dalla polizia o dai centri penitenziari per il loro recupero psico sociale Il Volontari in Servizio Civile si occuperanno di affiancare il Capo progetto anche nella realizzazione delle attività ludico ricreative che si terranno all interno dei Centro, in particolare nella gestione degli orari e i turni dei volontari e degli educatori, di gestire la logistica, la disponibilità e l uso del materiale e delle strumentazioni per la realizzazione delle attività sportive, ricreative e

14 Il team del Centro Notre Dame de Clairvaux accoglie i minori in un ambiente familiare, allo stesso tempo accogliente e professionale. I bambini effettuano degli incontri con lo psicologo e l assistente sociale, e nel frattempo si inseriscono nelle attività ludico ricreative del centro, attraverso le quali il team di esperti può verificare la presenza e l entità di problematiche comportamentali ed altro. Le attività diurne del centro in cui i giovani vengono avviati fin dal loro ingresso sono: Attività sportive, ricreative ed artistiche: calcio, basket, pallavolo, karate, coro, musica (chitarra, tam-tam), teatro, decorazioni Attività culturali: biblioteca, giornali, proiezioni di film, conferenze su vari temi formativi; Attività 2.3 Svolgimento di corsi di recupero ed accompagnamento scolastico per ragazzi in difficoltà Per i giovani che sono già inseriti all interno di un circuito scolastico il centro offre la possibilità di usufruire di un servizio di accompagnamento e di sostegno alla preparazione. Il servizio comprende sia il sostegno allo studio, alla preparazione degli esami, ripetizioni etc., sia la possibilità di accedere ad un servizio di assistenza sociale. Gli operatori saranno 5 insegnanti e 10 assistenti che aiutano i ragazzi nei compiti. L attività si svolge tutti i giorni per mezza giornata. Beneficeranno di questa attività circa 35 bambini e giovani ogni anno. Attività 3.3 Affiancamento dei diplomati da parte di ufficio formazione lavoro per supportare i giovani nell inserimento nel mondo del lavoro Al termine dei 3 anni di corso di ragazzi saranno assistiti nell inserimento nel mondo del lavoro per mezzo del Bureau de l Emploi, struttura di accompagnamento, di collocamento e di inserimento nel mondo del lavoro, che accompagna i ragazzi in maniera sistematica durante i primi due anni post-formazione nella ricerca di un lavoro. In particolare l ufficio si occupa di effettuare: una ricerca approfondita e continua sull evoluzione del mercato del lavoro locale; la creazione e l aggiornamento di un database degli studenti diplomati presso il centro; la creazione e l aggiornamento di un database delle imprese locali e delle offerte di impiego, la facilitazione dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro attraverso l'organizzazione di stage per gli studenti del centro professionale presso le imprese contattate e/o di veri e propri colloqui di lavoro post-formazione; la consulenza, l accompagnamento e l inserimento lavorativo degli ex-allievi, attraverso servizi di counseling personalizzato e di preparazione all impiego, oltre che una preparazione ed un followup puntuale per i primi due anni dopo l uscita dal Centro per quanto riguarda tutti gli aspetti relazionali e sociali. artistiche. Ai volontari sarà richiesto di portare nuovi input in particolare per le iniziative culturali, quali proiezioni di film, attività teatrali, conferenze, dibattiti etc. I volontari in Servizio Civile affiancheranno il capo progetto nell organizzazione dei corsi di recupero: organizzazione dei turni per insegnanti e assistenti, preparazione del materiale didattico etc. Nel caso in cui i Volontari avessero le capacità possono essere coinvolti nel supporto agli insegnanti nelle materie di matematica e lingua straniera. I Volontari affiancheranno il Responsabile dell Ufficio Formazione Lavoro nelle seguenti sotto attività: -Organizzazione dei moduli di formazione per la realizzazione e messa in opera delle attività generatrici di reddito - Monitoraggio dei contatti con le aziende e visite alle imprese per definizione di partnership strategiche - Aggiornamento della base dati del centro relativamente all inserimento lavorativo degli allievi ed ex-allievi - Raccolta dati relativamente all offerta formativa dei Centri di Formazione Professionale presenti nel territorio e scambio di moduli formativi per l aggiornamento della

15 Questo ufficio, che ha un attenzione particolare al mercato e alle sue evoluzioni, mantiene contatti costanti con i responsabili economici della città, con altri centri di formazione professionale e con l Amministrazione Pubblica interessata, per rispondere alle esigenze dei beneficiari e alle istituzioni socio-economiche della regione di riferimento. Circa 225 ragazzi beneficeranno ogni anno dei servizi dell Ufficio. Attività 4.2 Realizzazione di attività di accompagnamento dei giovani per avviare attività generatrici di reddito Per sostenere i giovani e le loro famiglie l Ufficio Formazione Lavoro, in collaborazione con l equipe sociale che lavora nel Centro, ogni anno mette a disposizione per i giovani più bisognosi e più efficienti e motivati un attività di accompagnamento nell avvio di attività generatrici di reddito. I ragazzi che beneficiano ogni anno di questo servizio sono 30 e si dividono in gruppi per settore lavorativo. Vengono supportati nelle pratiche di avviamento all imprenditoria sia attraverso una costante attività di counseling che attraverso un sostegno socio-economico. Ogni anno verrà avviata la creazione di circa 10 piccole associazioni artigianali coinvolgendo in ognuna 3 tra i migliori corsisti diplomati nei corsi professionali di Falegnameria, Saldatura, Costruzioni-Muratura, Meccanica Automobilistica, Agricoltura ed Allevamento. Le microimprese saranno localizzate ad Antananarivo. L attività prevede l acquisto di un kit di base per ogni singola attività artigianale, che comprende il pagamento dei primi 4 mesi dello spazio in cui sorgerà la micro-impresa ed un piccolo fondo di start-up. Una volta selezionati i candidati beneficiari con appositi colloqui il responsabile dell Ufficio Formazione Lavoro, con il contributo degli insegnanti della scuola, terrà ai beneficiari un corso di preparazione all attività che comprenderà i seguenti argomenti: - Il Mestiere dell imprenditore - Formulazione di un Business Plan - Gestione di una micro impresa - Analisi dei costi e formulazione di un preventivo - Creazione di un associazione - Studio di mercato Ai ragazzi verrà poi richiesto di scrivere un proprio progetto imprenditoriale, tenendo conto delle nozioni apprese durante il corso e della propria attitudine. I migliori progetti saranno selezionati per essere finanziati. Saranno incoraggiate collaborazioni e fusioni tra i progetti ideati, in modo che in ogni progetto saranno coinvolti 2-4 beneficiari, per un totale di 20 beneficiari finanziati all interno di 7-10 piccole start up. Il Responsabile dell Ufficio Formazione Lavoro effettuerà un costante monitoraggio dei progressi dei ragazzi: ai giovani che non si saranno dimostrati attivi al termine del secondo mese dall attivazione della micro impresa verranno ritirati i fondi di start up che saranno utilizzati per finanziare i progetti di altri candidati. Attività 4.3 Diffusione delle tematiche relative ai diritti dei bambini e dei giovani e alle problematiche sociali più diffuse tramite l emittente radio formazione fornita nel Centre Notre Dame de Clairvaux - Creazione di rete tra i centri di formazione professionale salesiana in Madagascar con scambio di esperienze e buone pratiche I Volontari affiancheranno il responsabile dell Ufficio Formazione lavoro nell accompagnamento ai ragazzi per l ideazione e la realizzazione della propria attività generatrice di reddito. I volontari offriranno un servizio di assistenza ai giovani nella fase di ideazione, dando consigli e mettendo in contatto i ragazzi con gli attori locali che possono contribuire alla definizione dell idea di business. I volontari prenderanno poi parte, insieme al capo progetto e al responsabile dell ufficio formazione lavoro, alla commissione che effettuerà i colloqui con i candidati beneficiari, valuterà e selezionerà le 10 idee più solide. Contribuiranno alla realizzazione del corso di preparazione all avviamento di una microimpresa, occupandosi della logistica dell organizzazione del corso e affiancheranno il responsabile dell Ufficio nella fase di monitoraggio delle microimprese una volta avviate. I volontari potranno collaborare alle operazioni di Radio Don Bosco

16 La diffusione delle tematiche relative i diritti dei bambini saranno diffuse tramite l emittente radio Radio Don Bosco e la sua rete satellitare di 20 radio diocesane. Le tematiche argomento di discussione alla radio saranno studiate da una equipe composta da un psicologo, un assistente sociale ed il Direttore dell Opera Salesiana. I passaggi su radio saranno due per mese ed avranno l obiettivo di diffondere importanti riflessioni in merito a tematiche quali la violenza contro i minori, il ruolo della famiglia nella protezione ed educazione dei minori, l importanza dell educazione e delle pratiche igieniche, buone pratiche sanitarie, diffusione delle opportunità di crescita, studio e occupazione offerte dal centro e dai suoi partner. proponendo idee, tematiche di discussione, iniziative e campagne. BOSNIA ERZEGOVINA Il VIS opera nella regione Balcanica dal Partner del progetto è la comunità Salesiana di Zepce, fondatrice del Centro Scolastico Educativo Don Bosco. Il Centro Don Bosco collabora con il VIS nell implementazione di progetti di inclusione sociale dei giovani più vulnerabili. Le prime strutture del Centro Salesiano nascono, su invito dell Arcivescovo di Sarajevo card. Vino Puljic, già durante la guerra per avviare azioni a sostegno dei bambini e dei giovani e per favorire il dialogo tra le comunità. A partire dal 1999, con l approvazione ed il sostegno delle autorità locali, sono state progressivamente ultimate la scuola tecnico-professionale, il liceo, alcuni spazi sportivi esterni e la casa della comunità salesiana. Scuola stimata ed apprezzata da studenti, genitori ed autorità locali, dall anno della sua apertura, il Centro Scolastico Don Bosco ha ospitato centinaia di ragazzi e ragazze, senza distinzioni etniche e religiose, provenienti dall intera regione ed impiega 60 tra insegnanti, istruttori ed educatori anch essi provenienti dal cantone di Zenica. La comunità salesiana di Zepce è composta da quattro membri, tre dei quali operano con ruoli diversi all interno delle esistenti strutture scolastiche e si occupano anche delle attività educative extrascolastiche e di animazione. Il Centro impiega nel proprio staff diversi educatori e animatori che coordinano le attività del Centro Giovanile. Gli animatori sono giovani bosniaci appartenenti alle tre etnie, e sono pertanto essi stessi un esempio di pacifica coesistenza ed un ulteriore stimolo alla collaborazione inter-etnica per i ragazzi e le ragazze che frequenteranno i corsi e prenderanno parte alle attività del Centro. Le attività educative attive, all interno della struttura scolastica, sono numerose, quali gruppi sportivi, incontri culturali, un laboratorio teatrale, attività musicali, gruppi di sensibilizzazione ambientale etc. Per ciascun gruppo viene strutturato un programma annuale di attività che viene poi svolto a vari livelli: nella città di Zepce, nel cantone di Zenica, a livello nazionale ed internazionale. Durante il periodo estivo queste attività sono ulteriormente sviluppate ed i ragazzi hanno l opportunità di avere scambi culturali con i loro coetanei europei. Il Centro Scolastico Educativo Don Bosco di Zepce ha ricevuto il sostegno delle Istituzioni ed autorità locali e nazionali. Attività Attività 1.2 Coinvolgimento dei ragazzi più emarginati nelle attività del centro Periodicamente gli educatori e gli assistenti sociali del centro effettuano delle trasferte per la città in cui invitano e cercano di far conoscere ai giovani più emarginati le attività del centro attraverso il Ruolo previsto per i volontari I Volontari in Servizio Civile affiancheranno educatori e volontari nelle attività ludico ricreative che si svolgono fuori dal centro per coinvolgere i ragazzi più emarginati.

17 coinvolgimento in attività quali giochi, differenziati, per le diverse fasce di età, tornei, cacce al tesoro e varie attività ludiche per bambini e ragazzi. Specialmente in estate le attività con i ragazzi delle scuole medie attraverso il coinvolgimento di 4 educatori e 40 animatori volontari coordinati dal responsabile delle attività giovanili fanno si che il centro sia molto noto al livello locale. Attraverso questa attività si cerca di coinvolgere alle diverse attività del centro circa 200 nuovi giovani ogni anno. Attività 1.3 Rendere disponibili attività culturali, artistiche, formative e sportive per 800 giovani ed adolescenti ogni anno I corsi di formazione informali e le altre attività educative previste a beneficio dei giovani e degli adolescenti saranno le seguenti: Attività didattiche: corsi di lingue straniere, informatica e animazione sociale Attività culturali ed artistiche: danza, laboratorio teatrale, musica, arti figurative e cineforum Attività ludico-ricreative: campi scuola, escursioni, giochi e dinamiche di gruppo, attività manuali e psico-motorie Attività sportive: calcio, pallacanestro, pallavolo, atletica, ping pong Le attività saranno strutturate in modo tale da facilitare la coesione di gruppo e l integrazione tra i beneficiari appartenenti ai tre gruppi etnico-religiosi. A tale fine, sarà privilegiata l adozione delle metodologie e tecniche artistiche più in grado di contribuire ai processi di pacificazione e di rammendo del tessuto sociale, quali il teatro dell oppresso, la musicoterapia, il role playing, ecc. Tanto per l elaborazione dei programmi, quanto per la conduzione delle attività formative ed educative si impiegherà personale locale (educatori e animatori) coordinati dal responsabile delle attività sociali. Attività 1.5 Realizzazione di un torneo calcistico interetnico Accanto alle attività sportive, tra cui spicca la scuola di calcio, viene organizzato da diversi anni un torneo di calcio interetnico. Tra tutte le attività sportive e ludico ricreative che vengono organizzate con presenza di giovani di diverse etnie il torneo di calcio è l unica in cui si verifica una partecipazione emotiva da parte dei giovani alle attività tanto coinvolgente che la tematica etnica risulta completamente accantonata. La presenza di squadre costruite in maniera trasversale all appartenenza etnica permette ai ragazzi di conoscere profondamente i propri compagni di squadra, appartenenti a diverse etnie, e a tutti di sperimentare una competitività sana e scevra dalle tradizionali divisioni che permeano tutti gli aspetti della società. A causa del grande successo dell obiettivo dell integrazione in questa attività si è deciso di ampliare il torneo che nel prossimo anno coinvolgerà 160 giovani differenziati su diversi tornei a seconda delle fasce di età. Si stima una quantità di spettatori pari ad Si occuperanno dalla logistica delle attività, di proporre nuove attività ludiche e di supportare il capo progetto nel mantenimento delle relazioni con la controparte locale, in particolare con il Comune di Zepce per la concessione dell utilizzo degli spazi pubblici. I volontari del Servizio civile affiancheranno il responsabile delle attività sociali nel coordinamento degli educatori e dei Volontari lo svolgimento delle attività artistiche, formative e sportive. Il ruolo dei volontari sarà quindi di supporto logistico e amministrativo, ma avranno anche modo di prendere parte alle attività con i giovani. A seconda delle proprie capacità i volontari potranno organizzare personalmente delle attività, ad esempio corsi di lingua, attività del laboratorio creativo etc. I Volontari affiancheranno il capo progetto e gli insegnanti di attività sportive nell organizzazione del torneo di calcio. Il loro ruolo sarà di supporto logistico, organizzazione delle date e degli spazi per lo svolgimento delle partite, e monitoraggio del sano e pacifico coinvolgimento dei ragazzi.

18 almeno 600 persone. Attività 3.2 Apertura di un ufficio formazione lavoro presso il Centro Salesiano di Zepce Nei locali del nuovo Centro Giovanile sarà istituito un Ufficio Formazione-Lavoro, con lo scopo di offrire ai giovani che abbiano completato il proprio ciclo di studi o il percorso formativoprofessionale reali opportunità d inserimento occupazionale attraverso servizi specifici di avviamento e di orientamento. Potranno fruire dei servizi dell Ufficio Formazione-Lavoro sia gli allievi e gli studenti che concludono gli studi presso la scuola tecnica ed il liceo del Centro Don Bosco di Zepce, sia gli altri giovani diplomati presenti nell area target. L Ufficio svilupperà rapporti e collegamenti con imprese, aziende ed organizzazioni operanti nell economia della regione, nonché con università, enti, centri studio e altri attori del sistema della formazione post-secondaria. Tali rapporti troveranno espressione nella realizzazione di un apposito data-base, che sarà tenuto presso l Ufficio e che verrà costantemente aggiornato. I rapporti con i diversi attori del mondo del lavoro e della formazione consentiranno di effettuare: una ricerca e analisi degli effettivi bisogni formativi, così da aggiornare ed orientare i curricula didattici della scuola secondo le reali necessità del mercato del lavoro accordi di collaborazione tra il Centro Don Bosco e le imprese, che potranno comprendere la realizzazione di tirocini formativi per gli studenti e/o di tirocini finalizzati all assunzione la facilitazione dell avviamento al lavoro dei giovani ed del loro collocamento attraverso la presa di contatti diretta con aziende del settore di riferimento l orientamento dei neo-diplomati verso gli studi universitari o altre opportunità di formazione L Ufficio avrà anche il compito di monitorare costantemente l evoluzione degli ex-allievi ed ex-studenti del Centro Don Bosco di Zepce, così da verificare l efficacia della sua offerta educativa e formativa. A tal fine, sarà curato un corrispondente data-base. L Ufficio sarà coordinato da un responsabile locale. Attività 4.1 Realizzazione di un censimento delle famiglie più povere, con l obiettivo di offrire loro servizi sociali gratuiti Con l obiettivo di monitorare il grado di sussistenza delle famiglie più indigenti verrà effettuato un censimento delle famiglie dei giovani che frequentano il Centro Giovanile. Il personale del centro che si occuperà di effettuare il censimento realizzerà delle schede in cui segnalerà eventuali problematiche specifiche al livello sociale e classificherà la situazione economica della famiglia. Sulla base di tale classificazione le famiglie più povere potranno beneficiare di riduzioni o cancellazioni delle quote di partecipazione alle attività del Centro Giovanile. I Volontari in Servizio Civile avranno modo di essere presenti fin dallo start up dell ufficio formazione Lavoro. Insieme al preside della scuola ed al responsabile dell ufficio, che verrà appositamente assunto, si occuperanno di allestire l ufficio, impostare il lavoro definendo il programma informatico che verrà utilizzato, i questionari che verranno somministrati agli studenti, i database che verranno compilati, il materiale informativo che verrà distribuito presso le imprese per pubblicizzare le attività dell Ufficio e richiedere la stipula di accordi di partenariato per l assunzione o il tirocinio dei giovani presso le imprese. Il lavoro di contatto con i giovani e con le imprese verrà poi svolto principalmente dal responsabile dell ufficio, dati i limiti imposti dalla lingua, il compito dei volontari sarà quindi principalmente organizzativo. I Volontari in Servizio Civile si occuperanno, insieme al responsabile del censimento che verrà appositamente assunto, dell impostazione e dello svolgimento dell attività di realizzazione di un censimento delle famiglie più povere. I volontari ed il responsabile imposteranno insieme il censimento, facendo realizzare un apposito programma informatico, organizzando una

19 Grazie a questa attività i formatori del Centro avranno modo di monitorare le situazioni più problematiche ed intervenire tempestivamente. Attività 4.2 Apertura di un ufficio di progettazione europea Il progetto prevede l apertura di un ufficio progetti, finalizzato al monitoraggio ed alla partecipazione a progetti europei nei settori della mobilità giovanile, educazione permanente, sport, cultura, creatività, media, collocamento lavorativo, incentivi alle piccole e medie imprese, etc. Obiettivo dell ufficio sarà quello di creare partenariati con associazioni analoghe in altri paesi europei, per partecipare congiuntamente a progetti di sviluppo, effettuare scambi di buone pratiche, promuovere la conoscenza reciproca. L ufficio sarà accessibile a tutti giovani del Cantone, quindi anche giovani esterni al centro, e fungerà da catalizzatore e da stimolatore di idee e di iniziative. Il progetto sarà gestito da un responsabile locale che potrà usufruire di un corso di Europrogettazione on line. Il corso sarà offerto gratuitamente dal VIS ed avrà la durata di 10 settimane, con un impegno previsto di 10 ore a settimana. Sarà possibile prevedere sulla base degli input forniti dai responsabili l integrazione di ulteriori opportunità formative. suddivisione del territorio il cui censimento verrà suddiviso tra i tre volontari. I Volontari ed il responsabile si occuperanno di preparare i questionari da somministrare, prendere accordi con il comune per ottenere i permessi e la visibilità necessaria alla realizzazione del censimento e individueranno un sistema di monitoraggio che permetterà di valutare in maniera obiettiva il risultato dell incrocio dei dati ottenuti. Anche in questo caso i Volontari in Servizio Civile avranno modo di essere presenti fin dallo start up dell ufficio di progettazione europea. Insieme al capo progetto e al responsabile dell ufficio che verrà appositamente assunto i volontari si occuperanno dell allestimento dell ufficio e della programmazione del lavoro. Oltre al lavoro di monitoraggio interno dei bandi i Volontari si occuperanno di reperire partenariati locali ed internazionali per partecipare congiuntamente ai bandi di interesse CRITERI DI SELEZIONE I criteri di selezione sono disponibili a questo link: CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI: Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 1600 ore annue, con un minimo di 30 ore settimanali Giorni di servizio a settimana dei volontari: 6 Obblighi Il progetto prevede una permanenza all estero non inferiore a 10 mesi.

20 Disponibilità richieste ai volontari per l espletamento del servizio: flessibilità oraria, pur all interno del totale del monte ore annuo previsto disponibilità a prendersi impegni anche durante il fine settimana ed i giorni festivi disponibilità ad effettuare trasferimenti all interno del paese di attuazione per attività di verifica, confronto, scambio e socializzazione con gli altri volontari allo scopo di migliorare le proprie modalità di servizio disponibilità ad usufruire di parte dei giorni di permesso in periodi stabiliti (es: durante una eventuale chiusura estiva della sede di attuazione) disponibilità a distacchi temporanei dalla sede di servizio secondo termini di legge, in particolare per la partecipazione alla valutazione finale che si terrà nella sede del VIS in Italia durante l ultima settimana di servizio disponibilità ad effettuare incontri di formazione e verifica sia in Italia che nel paese di attuazione Disponibilità ad effettuare incontri settimanali dell équipe locale di progetto, Disponibilità a seguire le indicazione dei referenti dei progetti e a mantenere una comunicazione costante con la sede centrale Rispetto delle norme per la sicurezza raccomandate dai partner locali e dalla sede centrale Spirito di adattabilità e attitudine a misurarsi con situazioni complesse Rispetto della cultura locale Disponibilità a rispettare le festività secondo il calendario del paese di accoglienza Rispetto delle regole previste dalle strutture di accoglienza dei volontari Obbligo di condivisione dell abitazione con gli altri giovani in servizio civile previsti dal progetto Disponibilità al rientro in Italia o al trasferimento temporaneo della sede in caso di richiesta da parte dei propri referenti dell ente per ragioni di sicurezza o per eventi di formazione e sensibilizzazione Requisiti Data la complessità del progetto e la località in cui si svolge si richiede che i volontari abbiamo una formazione scolastica equivalente almeno al diploma di scuola superiore; Per favorire l inserimento nel contesto si richiede una conoscenza, a livello B1-B2 (quadro europeo di riferimento della conoscenza linguistica) della lingua internazionale parlata nel paese di destinazione, cioè: Spagnolo, per la Bolivia Portoghese per l Angola Francese per il Madagascar Inglese per la Bosnia (preferibile la conoscenza del Croato) Disponibilità a frequentare In maniera aggiuntiva, oltre alla formazione generale e specifica prevista per il presente progetto, uno dei corsi di formazione a distanza tenuti dal Centro di formazione per lo sviluppo umano del VIS. I corsi, tutti orientati allo sviluppo umano, rientrano in queste aree di approfondimento: area economica, area diritti umani, area cooperazione internazionale, area interculturale. Dato il contesto particolarmente complesso in cui i volontari andranno a prestare servizio, come evidenziato nei punti 6), 7), 16), 17) e 18), si richiede la presenza delle caratteristiche di personalità (elencate di seguito) compatibili con lo svolgimento di un esperienza all estero nei paesi previsti da questo progetto. Tali caratteristiche saranno verificati con colloqui individuali, attività di gruppo e testi psicologici validati quali Big Five e 16PS forma C, somministrati da professionisti del settore accreditati come selettori: elevate doti di adattabilità a contesti difficili e disagiati apertura mentale ad una esperienza interculturale capacità di affrontare gli imprevisti

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