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1 C O N S I G L I R ELAZI ONE FINALE DEL DOCENTE V i a d e g l i A l p i n i, 1 ( F a x RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE A NNO SCOLASTICO INSEGNANTE MATERIA CLASSE/I Prof. LUIGINO SPADOTTO ESTIMO RURALE ED ELEMENTI DI DIRITTO AGRARIO V CO OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI CONSEGUITI IN TERMINI DI COMPETENZE, CONOSCENZE, ABILITÀ PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è composta da 18 studenti, di cui 15 maschi e 3 femmine; alcuni allievi provengono dalla stessa classe del precedente A.S. in quanto ripetenti. Si segnala che, nel corso del primo quadrimestre, sono stati necessari alcuni interventi di ripasso e richiamo di argomenti basilari, viste le lacune nella preparazione degli allievi. La classe ha mantenuto un comportamento sufficientemente corretto nel corso dell'anno scolastico, anche se sono stati necessari alcuni richiami in determinati casi. La partecipazione al dialogo didattico durante le lezioni è stata attiva specialmente da parte di alcuni studenti. L interesse dei ragazzi nei confronti della materia si è dimostrato generalmente discreto sia nel primo che nel secondo periodo. Pur osservando una certa eterogeneità, nel complesso gli allievi si sono dimostrati sensibili alle tematiche proposte, specialmente se inquadrate in un contesto di attualità. COMPETENZE Gli allievi che hanno conseguito un profitto positivo sono in grado di usare un linguaggio tecnicoestimativo appropriato e coerente, di affrontare i principali quesiti inerenti le attribuzioni di valore dei beni con particolare riferimento a quelli rurali e alle più importanti casistiche di stima. Gli allievi positivi, nel complesso sono in grado di pervenire a risultati concettualmente, tecnicamente e giuridicamente corretti. CONOSCENZE Gli astudenti che hanno ottenuto un profitto positivo dimostrano di aver acquisito discrete conoscenze dei principi teorici dell estimo, della metodologia valutativa e dei procedimenti validi per la formulazione di giudizi di stima con riferimento alle principali tematiche dell estimo rurale, legale e catastale. ABILITÀ Gli allievi che hanno conseguito un profitto positivo riescono a interpretare correttamente il libro di testo, manuali e pubblicazioni necessarie per l aggiornamento specifico, a formulare ipotesi, ad analizzare i problemi di stima e a ricercarne razionali soluzioni. Nel complesso gli studenti positivi sono in grado di sfruttare le potenzialità informative e strumentali offerte da Internet e dai software orizzontali applicati ai sistemi di gestione economico-estimativa dell'azienda agraria. Pag: 1 di 6 Revisione: 01 del 04/2014

2 CONTENUTI A) MATEMATICA FINANZIARIA E STATISTICA APPLICATA ALL'ESTIMO A.1 Redditi transitori e permanenti di un immobile A.1.1. Metodo estimativo. A.1.2. Calcolo del valore potenziale con metodo estimativo. A.1.3. Esempi applicativi. A.2. I riparti. A.2.1. Riparto diretto semplice. A.2.2. Riparto inverso semplice. A.2.3. Riparti misti e composti. A.2.4. Esempi applicativi. B) ESTIMO GENERALE B.1. Il contenuto dell'estimo. B.1.1. Finalità e definizione della materia. B.1.2. Caratteri e natura del giudizio di stima. B.1.3. Valutazioni microestimative e macroestimative. B.2. Gli aspetti economici dei beni. B.2.1. Il valore di mercato. B.2.2. Il valore di capitalizzazione. B.2.3. Il valore di costo. B.2.4. Il valore di trasformazione. B.2.5. Il valore di surrogazione. B.2.6. Il valore complementare. B.2.7. Il valore d uso sociale. B.3. I procedimenti di stima. B.3.1. Procedimenti per la stima del valore di mercato. B Scala dei prezzi. B Requisiti dei beni simili. B Parametri di confronto. B Fonti dei prezzi.. B Tipi di procedimento. B Gli standard internazionali di valutazione (IVS). B.3.2. Procedimenti per la determinazione del valore di costo. B Procedimento sintetico. B Procedimento analitico. B.4. L attività professionale del perito. B.4.1. Cenni sull ordinamento professionale. B.4.2. CTU, CTP, arbitrato, stime cauzionali. C) ESTIMO RURALE C.1. Stima dei fondi rustici. C.1.1. Stima del valore di mercato: procedimenti sintetici e procedimento analitico. C.1.2. Fonti dei prezzi (Atti, INEA, VAM, fonti ufficiose). C.1.2. Esempi applicativi.

3 C O N S I G L I R ELAZI ONE FINALE DEL DOCENTE V i a d e g l i A l p i n i, 1 ( F a x C.2. Stima delle scorte aziendali. C.2.1. Criteri e procedimenti per la stima delle scorte. C.2.2. Le ragioni pratiche di stima delle scorte. C.2.3. Stima di bestiame, macchine e attrezzi, prodotti di scorta. C.3. Stima di frutti pendenti e delle anticipazioni colturali. C.3.1. Concetto di frutti pendenti e di anticipazioni colturali, motivi pratici di valutazione. C.3.2. Procedimenti di stima. C Procedimento dei costi. C Procedimento dei redditi futuri. C Esempi applicativi. C.4. Stime relative alle colture arboree da frutto. C.4.1. Frutteti coetanei specializzati. C Stima del valore terra nuda (Vo). C Stima del valore frutteto (Vm). C Stima del valore soprassuolo (Vs). C.4.2. Stima con criterio misto. C.4.3. Esempi applicativi. C.5. Stime relative ai miglioramenti fondiari. C.5.1. Stima del costo di un miglioramento fondiario. C.5.2. Giudizi di convenienza relativi ai miglioramenti fondiari. C Giudizio di convenienza in termini di valor capitale. C Giudizi di convenienza in termini di reddito. C Giudizio di convenienza in termini di fruttuosità del capitale investito. C.5.3. Indennità spettante a chi ha eseguito opere di miglioramento sul fondo altrui. C Miglioramento eseguito dall'affittuario. C.5.4 Analisi Costi-Benefici e Tasso di Rendimento Interno. C.5.5. Esempi applicativi. C.6. Ripartizione delle spese per opere consortili. C.6.1. Criteri di riparto delle spese. C.6.2. Ripartizione delle spese nei consorzi stradali. C.6.3. Ripartizione delle spese nei consorzi irrigui. C.6.4. Ripartizione delle spese nei consorzi di difesa dalle acque. C.6.5. Esempi applicativi. C.7. Stima dei fabbricati rurali. C.7.1. Caratteristiche dei fabbricati rurali a fini fiscali. C.7.2. Criteri e procedure di stima dei fabbricati rurali. D) ESTIMO FORESTALE D.1. Elementi di selvicoltura e dendrometria. D.1.1. I boschi: classificazione in base al governo e al trattamento. D.1.2. Ipsometria. D.1.3. Dendrometria. D Cubatura del legname a terra. D Cubatura della massa legnosa di interi boschi. Pag: 3 di 6 Revisione: 01 del 04/2014

4 D.2. Stime relative ai boschi. D.2.1. Stima del valore di macchiatico e di aspettazione. D.2.2. Criterio misto. E) ESTIMO LEGALE E.1. Stima dei danni. E.1.1. Generalità. E.1.2. Criteri di valutazione dei danni e procedure peritali. E.1.3. Danni da avversità atmosferiche. E L'assicurazione contro i danni da avversità atmosferica. E Operazioni peritali per la stima dei danni. E.1.4. Danni da sottrazioni di acque irrigue e da inquinamento. E.1.5. Danni da incendio. E.1.6. Esempi applicativi. E.2. Stime relative al diritto d'usufrutto. E.2.1. Richiami giuridici. E Costituzione, durata, estinzione dell'usufrutto. E Diritti e doveri dell'usufruttuario e del nudo proprietario. E.2.2. Stima del diritto d'usufrutto. E.2.3. Stima della nuda proprietà. E.2.4. Esempi applicativi. E.3. Stime relative alle servitù prediali coattive. E.3.1. Criteri generali di determinazione dell'indennità per le servitù coattive. E.3.2. Servitù di acquedotto e di scarico coattivo. E.3.3. Servitù di passaggio coattivo. E.3.4. Servitù di elettrodotto coattivo. E.3.5. Servitù di metanodotto coattivo. E.3.6. Esempi applicativi. E.4. Stima delle indennità nelle espropriazioni per pubblica utilità. E.4.1. Principi generali. E.4.2. L iter espropriativo. E Le fasi dell espropriazione. E.4.3. L indennità di esproprio: provvisoria, definitiva, aggiuntive. E.4.4. L occupazione temporanea. E.4.5. La retrocessione dei beni espropriati. E.5. Stime per successioni ereditarie. E.5.1. Generalità. E.5.2. Successione legittima. E.5.3. Successione testamentaria. E.5.4. Successione necessaria. E.5.5. Riunione fittizia, collazione e stima dell'asse ereditario. E.5.6. Stima della massa dividenda. E.5.7. Formazione delle quote ereditarie. E.5.8. Esempi applicativi.

5 C O N S I G L I R ELAZI ONE FINALE DEL DOCENTE V i a d e g l i A l p i n i, 1 ( F a x F) ESTIMO CATASTALE F.1. Catasto terreni. (1) F.1.1. Generalità e tipi di catasto. F.1.2. Legislazione catastale: cenni. F.1.3. Operazioni catastali. F.1.4. Conservazione del Catasto Terreni. F.2. Consultazioni degli atti catastali e certificazioni, SISTER. F.3. Informatizzazione nella conservazione e nell'aggiornamento degli atti catastali. G) Valutazioni macroestimative. (1) G.1 Generalità, metodologie di stima dei beni pubblici. G.2 Analisi costi-benfici. G.3 Valutazione d impatto ambientale, VAS e VINCA (cenni). (1) Argomenti in corso di svolgimento o da svolgere dopo il 15/05 METODI Per presentare i contenuti e per mobilitare le competenze si sono utilizzati i seguenti criteri metodologici illustrare l'argomento partendo dalla lettura e dall interpretazione del testo in adozione, di documenti, fonti, dati statistici, contributi di altri manuali o libri originali, ecc. inquadrare i problemi e le linee argomentative in un articolato contesto storico, culturale, sociale, scientifico, tecnologico, realizzando quando possibile dei collegamenti interdisciplinari fornire una prospettiva problematica e non univoca della disciplina, facendo riferimento a diversi approcci scientifici e metodologici offrire gli strumenti concettuali e interpretativi, per individuare aspetti di attualità relativi ai diversi argomenti affrontati alternare la lezione frontale ad attività laboratoriali, pratiche, a lavori di gruppo, analisi e interpretazioni proposte dagli allievi alternare la lezione frontale a esercitazioni individuali e di gruppo, sia in classe che in laboratorio, dopo aver fornito un numero sufficiente di esempi applicativi del contenuto teorico, per automatizzare e potenziare le tecniche di calcolo simulare prove di verifica come preparazione al compito scritto STRUMENTI Libri di testo, documenti digitali e cartacei, riviste specializzate, materiale laboratoriale, eserciziari, calcolatrici, foglio di calcolo, Personal Computer, Internet. VERIFICHE La verifica - intesa come accertamento del grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati e quindi dei Revisione: 01 del 04/2014 Pag: 5 di 6

6 livelli di conoscenza e delle capacità critiche e strumentali, nonché delle competenze mobilitate ha previsto, oltre a elaborati e relazioni scritte, anche questionari a risposte aperte e/o chiuse e interrogazioni orali. Le verifiche si sono svolte periodicamente e sono state effettuate al termine di un ciclo di lezioni omogenee per argomento. CRITERI DI VALUTAZIONE Le verifiche formative sono servite a valutare se gli allievi sono in grado di: 1. orientarsi nei contenuti disciplinari e conoscere un determinato argomento 2. stabilire relazioni logiche 3. sviluppare, in modo autonomo o guidato, collegamenti interdisciplinari, creando legami tra fenomeni e concetti diversi afferenti ai vari insegnamenti e individuando analogie e differenze, elementi di coerenza e incoerenza, rapporti di causa ed effetto 4. comprendere e utilizzare i linguaggi specifici della materia 5. consultare, leggere e interpretare documenti, fonti, dati statistici, ecc. 6. esprimere un opinione personale e/o proporre un punto di vista personale. I criteri adottati per le verifiche sommative sono stati i seguenti: 1. misurare competenze, conoscenze e abilità cognitive 3. verificare l impegno (continuità nello studio domestico) 4. osservare la partecipazione e l attenzione (in classe) 5. analizzare l organicità del metodo di studio 6. valutare il progresso nell apprendimento degli obiettivi didattici trasversali e degli obiettivi educativi fissati dal Consiglio di classe, in particolare rispetto ai livelli di partenza. Testo di riferimento TITOLO: ESTIMO agrario, civile, catastale AUTORI: Mario Vizzardi, Luigi Piatti EDITORE: CALDERINI L Insegnante Prof. Luigino Spadotto

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