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1 Regione Calabria la redazione del bilancio sociale Catanzaro 26, 27 aprile 2011 Santo Fabiano

2 Regione Calabria definizione e finalità del bilancio sociale

3 una definizione aziendale "Il Bilancio Sociale è uno strumento straordinario, rappresenta la certificazione di un profilo etico, l'elemento che legittima il ruolo di un soggetto, non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comunità di riferimento, un momento per enfatizzare il proprio legame con il territorio, un'occasione per affermare il concetto di impresa come buon cittadino, cioè un soggetto economico che perseguendo il proprio interesse prevalente contribuisce a migliorare la qualità della vita dei membri della società in cui è inserito. La missione aziendale e la sua condivisione sono elementi importanti per ottenere il consenso della clientela, del proprio personale, dell'opinione pubblica".

4 il bilancio sociale è uno strumento di rendicontazione finalizzato a rappresentare gli effetti (o i benefici) conseguiti da una pubblica amministrazione, nell esercizio delle missioni istituzionali, nell ambito in cui opera Oggetto del bilancio sociale è il valore aggiunto conseguito nei diversi settori in cui agisce l amministrazione la prospettiva di redazione del bilancio non è quella contabile (non esclusivamente), ma fa riferimento agli impatti generati, visti nell ottica dei fruitori

5 la definizione di Cartasì

6 la definizione della Camera di Commercio di Treviso

7 la nota metodologica della Regione Piemonte

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9 la presentazione del bilancio della USL di Feltre

10 Regione Calabria Accountability e rendicontazione nelle pubbliche amministrazioni

11 rendicontare La rendicontazione può essere interna (ossia realizzata a consuntivo da chi opera) o esterna (ossia realizzata a consuntivo da un soggetto terzo rispetto a chi opera); sono possibili forme di rendicontazione miste. La rendicontazione può avere finalità interne, ossia orientate all autovalutazione, o esterne, ossia orientate a comunicare all esterno i propri valori, obiettivi, e risultati.

12 l oggetto della rendicontazione 1)l operato rispetto ai valori che ispirano l azione (la vision); 2) l operato rispetto agli obiettivi concreti da attuare per essere coerenti con la vision (la mission); 3) le risorse disponibili per l azione orientata alla vision e alla mission; 4) i processi relativi all operato; 5) la valutazione dei risultati.

13 come rendicontare 1) usando metodologie statistico-quantitative; 2) usando metodologie di rilevazione qualitativa; 3) usando indicatori.

14 Emilia Romagna

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16 Regione Calabria Valori, mission e stakeholders

17 gli stakeholders - sono i portatori di interessi, ossia coloro che più o meno direttamente sono coinvolti dall azione del soggetto di cui si rendiconta. - non tutti gli stakeholders sono coinvolti in pari misura dall organizzazione in oggetto; essi devono essere suddivisi in alcune categorie secondo le seguenti linee: 1) stakeholders interni all organizzazione; 2) stakeholders esterni all organizzazione; 3) stakeholders centrali nella vision e nella mission dell organizzazione; 4) stakeholders periferici nella vision e nella mission dell organizzazione; 5) stakeholders fornitori di risorse all organizzazione; 6) stakeholders fruitori di risorse dell organizzazione; 7) stakeholders di natura privata; 8) stakeholders di natura pubblica; 9) stakeholders che partecipano all attività dell organizzazione; 10)stakeholders che non partecipano all attività dell organizzazione.

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19 la definizione di Cartasì

20 gli stakeholder di cartasì

21 il caso Poste Italiane

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25 lo stakeholder engagement

26 Regione Calabria Le tecniche di redazione del bilancio sociale

27 la struttura il bilancio sociale non ha una struttura predeterminata per legge. In ogni caso affinché la rendicontazione sociale possa essere denominata bilancio sociale, occorre che almeno: 1) sia indicata la vision e la mission dell organizzazione; 2) sia indicata l organigramma dell organizzazione; 3) sia indicata la corporate governance dell organizzazione; 4) sia indicata la modalità di distribuzione del valore aggiunto prodotto dall organizzazione; 5) siano indicate le prassi finalizzate al benessere organizzativo; 6) siano indicate le prassi finalizzate alla customer satisfaction; 7) siano indicate le modalità di comunicazione ed informazione degli stakeholders interni ed esterni.

28 le metodologie 1) metodi statistico-quantitativi; 2) metodi di analisi qualitativa; 3) metodi di analisi gestionali; 4) indicatori di benchmarking; 5) analisi benefici-costi (ABC); 6) analisi costi-efficacia (ACE); 7) analisi costi-qualità (ACQ).

29 la struttura tipo 1) la dichiarazione dei valori che ispirano l organizzazione; 2) la presentazione della realtà organizzativa; 3) le fonti di acquisizione delle risorse; 4) il valore della ricchezza economico-sociale prodotta; 5) gli effetti non valutabili economicamente; 6) gli indicatori di benchmarking utilizzati; 7) l ascolto di pareri esterni; 8) l individuazione delle prossime priorità dell organizzazione in oggetto; 9) l individuazione dei prossimi obiettivi di breve periodo; 10) l individuazione dei prossimi obiettivi di medio-lungo periodo; 11) le politiche finalizzate al benessere organizzativo; 12) le politiche finalizzate alla customer satisfaction; 13) le politiche finalizzate alla tutela dell ambiente; 14) le politiche di genere; 15) le prassi comunicative e partecipative.

30 i tipi di bilancio sociale 1) il bilancio di sostenibilità (comprendente una valutazione economicosociale-ambientale); 2) il bilancio ambientale; 3) il bilancio di genere (che valuta principalmente le pari opportunità); 4) il bilancio di partecipazione (che valuta principalmente il grado di inclusione degli stakeholders nell attività dell organizzazione); 5) il bilancio di mandato (riferito alla valutazione degli esiti delle scelte politiche relative al mandato elettorale, principalmente nell ambito dei Comuni).

31 le finalità pubbliche 1) quale è la vision dell ente pubblico considerato; 2) quali sono le priorità e come sono state definite; 3) quale è il ritorno economico-sociale dell azione della pubblica amministrazione; 4) quale è il sostegno al problema ambientale; 5) in che misura e con quali modalità le decisioni sono partecipate e condivise dall utenza o dai cittadini; 6) quale politica è adottata nei confronti del problema delle pari opportunità; 7) in che misura i programmi elettorali sono stati rispettati, e perché parte di essi non è stata realizzata.

32 Regione Calabria gli standards

33 gli standard e le linee guida AccountAbility 1000 (AA1000) Copenhagen Charter Global Reporting Initiative (GRI) Social Accountability 8000 (SA 8000) ISA 2000

34 Lo standard ISA ) la fedeltà dell azione dell Ente alla sua vision e alla sua mission, attraverso gli obiettivi prefissati e raggiunti; 2) il rispetto dei valori costituzionali da parte dell Ente, principalmente in riferimento alle differenze di genere, ai diversamente abili, alle differenze religiose ed ideologiche; 3) l impatto economico dell Ente; 4) l impatto sociale dell azione dell Ente; 5) l impatto ambientale dell azione dell Ente; 6) l impatto innovativo dell azione dell Ente; 7) l impatto comunicativo dell azione dell Ente; 8) l impatto sui livelli di partecipazione attiva dell utenza/cittadinanza; 9) l impatto sul benessere organizzativo dell Ente; 10) l impatto della redazione del bilancio sociale sui processi migliorativi dell Ente.

35 il GBS Nell ottobre 1998 è nato il "Gruppo di studio per la statuizione dei principi di redazione del Bilancio Sociale" (GBS). Il Gruppo è nato con l obiettivo di offrire una guida sulle finalità e sulle procedure di formazione del Bilancio Sociale. Il Gruppo ha raggiunto un intesa sui seguenti punti: 1. Bilancio Sociale è l espressione più diffusa in Italia ed è da preferirsi alle parole rapporto o resoconto, in quanto ha un contenuto minimo definito da determinate procedure e comprende anche dati quantitativi di derivazione contabile; 2. Il Bilancio Sociale è uno strumento integrativo di comunicazione e di valutazione dell aspetto sociale dell attività aziendale; 3. Deve essere redatto dall azienda. Il Gruppo ha scelto di riferirlo alle aziende (che producono e scambiano i prodotti nel mercato sia profit che non-profit o producono per il consumo diretto di coloro che ne fanno parte o che destinano la loro produzione a terzi in forma diversa dallo scambio) piuttosto che all impresa. Il riferimento all impresa avrebbe impedito di estendere l applicazione del Bilancio Sociale a tutti quei soggetti che svolgono una qualche attività economica in modo sistematico e continuativo e che hanno rapporti di scambio con terzi e con l ambiente sterno; 4. E rivolto ad un pubblico ampio che comprende sia i soggetti che hanno interessi nell azienda (stakeholder) sia la società in genere e all ambiente; 5. Forma di redazione libera, secondo criteri uniformi che consentano la comparabilità, con cadenza annuale che abbraccia tutto l esercizio sociale; 6. Costituisce un documento a sé stante, cioè distinto dal bilancio d esercizio, al quale è tuttavia collegato in quanto da esso riprende parte delle informazione economiche;

36 il GBS 7. Ha lo scopo di fornire notizie utili circa: a. l assetto istituzionale b. i valori di riferimento c. i collegamenti tra valori dichiarati, politiche e scelte compiute d. il processo seguito per la sua formazione 8. E redatto secondo i principi di: A. Responsabilità B. Identificazione C. Trasparenza D. Inclusione E. Coerenza F. Neutralità G. Competenza di periodo H. Prudenza I. Comparabilità L. Comprensibilità, chiarezza ed intelligibilità M. Periodicità e ricorrenza N. Omogeneità O. Utilità P. Significatività e rilevanza Q. Verificabilità dell'informazione R. Attendibilità e fedele rappresentazione S. Autonomia delle terze parti

37 GBS - gruppo di studio sul bilancio sociale l modello proposto prevede l articolazione in tre parti: 1. l identità aziendale 2. la produzione e distribuzione del valore aggiunto 3.la relazione sociale. Il GBS recepisce i principi dello standard AA 1000 ma rispetto a questo si contraddistingue per lo sforzo di indicare anche i contenuti e la struttura del documento di rendicontazione quale presupposto di validità del bilancio sociale e per la comparabilità spaziale e temporale delle informazioni in esso contenute.

38 l accountability 1000 (AA1000) è uno standard sviluppato dall'isea (Institute of Social and Ethical Accountability), verificato e approvato dal suo Consiglio. La struttura AA1000 è frutto dell'evoluzione, nei processi di bilancio, auditing e reporting etico dovuti alla pratica, alla loro applicazione concreta, all'elaborazione di studiosi, a standard già esistenti. AA 1000 è nato per migliorare le performance complessive delle Organizzazioni mediante l'aumento della qualità nell'accounting, auditing e nel reporting sociale ed etico. E' un modello dinamico per il miglioramento continuo con un approccio progressivo che consente la sua costruzione nel tempo. AA 1000 è allineato e ha stretti collegamenti con: SA 8000 (Social Accountability) nella parte centrata sulle condizioni nei luoghi di lavoro e tutela dei diritti dei lavoratori. GRI (Sustainability Reporting Guidelines) si focalizza sulla parte del processo relativa a questioni economiche ed ambientali. ISO (International Standard Organitation's) ne riprende molti processi con una focalizzazione sulle questioni ambientali. AA 1000 si pone come uno standard di base, di responsabilità, centrato sull'obiettivo di fornire qualità al processo di accounting, auditing e reporting etico e sociale, per favorire un percorso di sviluppo sostenibile. Ha due possibilità di utilizzo: 1) Una valutazione comune per rafforzare la qualità degli standard specializzati di responsabilità; 2) Un sistema di processo autonomo per gestire e comunicare bilancio e performance sociali ed etiche.

39 l accountability 1000 (AA1000) Lo standard di processo si sviluppa secondo le fasi: A) Pianificazione; B) Accounting; C) Auditing e reporting; D) Incorporazione; E) Impegno verso gli stakeholder. AA 1000 non è uno standard certificabile, ma uno strumento per incoraggiare l'innovazione su dei principi chiave di qualità, fornendo garanzie agli stakeholder, proprio in merito alla qualità dell'accounting, auditing e reporting sociale ed etico delle Organizzazioni di riferimento. Non fornisce una struttura per la risoluzione dei conflitti tra Organizzazione e Gruppi di interesse collegati ma dà un processo con cui costruire un rapporto comune ed una fiducia reciproca.

40 l accountability 1000 (AA1000) I vantaggi offerti da AA 1000 A) Consente di misurare gli indicatori chiave di performance sociale; B) Migliora la gestione della qualità nei rapporti con gli stakeholder; C) Favorisce il rapporto con il personale dipendente; D) Accresce la fiducia degli stakeholder esterni; E) Migliora ed aiuta a mantenere buoni i rapporti di partnership; F) Aiuta a valutare e gestire meglio i rischi che si possono presentare nelle relazioni esterne (reputazione, marchio); G) Soddisfa le sempre più complesse esigenze informative degli investitori; H) Sostiene la governance dell'organizzazione; I) Facilita i rapporti tra Istituzioni pubbliche ed Organizzazione; J) Favorisce la formazione e l'identificazione di fornitori di servizi qualificati;

41 l accountability 1000 (AA1000) I principi base di AA 1000 La scala dei principi su cui si basa AA 1000 ha un ordine gerarchico: 1) Il processo è governato dal principio di accountability; 2) La responsabilità organizzativa è direttamente indirizzata dall'inclusività del processo; 3) L'inclusività è supportata da: a) scopo e natura del processo che a sua volta deve prevedere completezza, materialità, regolarità e tempestività; b) sinificatività nell'informazione che riunisce garanzie di qualità dell'informazione e accessibilità; c) gestione del processo nel tempo con il suo miglioramento continuo.

42 l accountability 1000 (AA1000) - le fasi 1) Planning. Vengono definiti i valori e gli obiettivi sociali ed etici dell'organizzazione e vengono identificati gli stakeholder; 2) Accounting. Viene definito lo scopo del processo, vengono raccolte ed analizzate le informazioni, identificati gli indicatori e gli obiettivi, sviluppato un piano di miglioramento; 3) Auditing e reporting. Viene realizzata una comunicazione scritta o verbale (report) da sottoporre agli stakeholder per ottenerne una condivisione; 4) Embedding. Vengono istituiti sistemi (gestione e raccolta delle informazioni, implementazione dei valori, audit interna), sviluppati per rafforzare il processo e per integrarlo nel migliore dei modi; 5) Stakeholder engagement. L'Organizzazione in tutte le fasi del processo rimane in stretto collegamento con i suoi Gruppi di interesse.

43 l accountability 1000 (AA1000) - le linee guida A) Integrità; B) Obiettività ed indipendenza; C) Competenza professionale; D) Comportamento professionale (rigore, giudizio, significatività, chiarezza nella comunicazione); E) Riservatezza; F) Adeguata attenzione agli stakeholder.

44 l accountability 1000 (AA1000) - integrazione 1) Come integrazione e rafforzamento della qualità di standard specifici di responsabilità; 2) Come sistema e processo autonomo per gestire e comunicare la performance e la responsabilità sociale ed etica. Le linee guida illustrano le relazioni tra AA 1000 e gli altri standard. Esse hanno tre sezioni: 1) Introducono una selezione degli standard e strumenti di management per l'accountability; 2) Esaminano gli standard e i mezzi del management; 3) Identificano il modo in cui gli standard e gli strumenti di management possono essere usati per supportare AA 1000.

45 l accountability 1000 (AA1000) - coinvolgimento Il coinvolgimento è il punto centrale di AA L'obiettivo è quello di costruire relazioni stabili con gli stakeholder e quindi migliorare le responsabilità e le performance dell'organizzazione. Le linee guida: A) Definiscono lo scopo del coinvolgimento degli stakeholder in AA 1000; B) Descrivono i metodi per coinvolgerli; C) Descrivono tecniche e forniscono consigli per migliorare il loro coinvolgimento. Il coinvolgimento aiuta, quindi, l'organizzazione a costruire il consenso, la fiducia, migliora i processi decisionali, anticipa i conflitti. Per ottenere tali risultati è necessaria la massima trasparenza, essere in dialogo, evitando che l'informazione sia unidirezionale, permettere agli stakeholder di assistere all'identificazione di altri stakeholder, permettendo loro, inoltre, di dar voce alle opinioni senza restrizioni o rischi di sanzione, creare fiducia nei confronti del revisore sociale ed etico che sta raccogliendo ed elaborando i risultati del coinvolgimento.

46 l accountability 1000 (AA1000) - la valutazione dell accountability Il miglioramento della responsabilità e delle performance organizzative ottenute utilizzando lo standard AA 1000 sarà possibile solo se la comunicazione ed i rapporti tra Organizzazione e stakeholder sono: A) Capiti dagli stakeholder; B) Significativi per gli stakeholder stessi. Per ottenere ciò, è necessario fare una valutazione qualitativa sull'esistenza della reale informazione contenuta nel report ed il suo significato. Gli stakeholder debbono essere aiutati a capire il loro posizionamento all'interno di un'impresa, l'accountability di quest'ultima e debbono avere la possibilità di confrontare i report sociali ed etici di altre Organizzazioni.

47 AccountAbility 1000 (AA1000) L AccountAbility 1000 (AA1000), elaborato nel 1999 e aggiornata nel 2002 dall I.S.E.A. (Institute of Social and Ethical Accountability), è uno standard di processo per l attività di social and ethical accounting, auditing and reporting. Si presta per essere adottato da qualsiasi tipologia di organizzazione e rivolge particolare attenzione allo sviluppo del dialogo e al mantenimento delle relazioni con le varie categorie di stakeholder. AA 1000 è uno strumento per incoraggiare l'innovazione su alcuni principi chiave di qualità, fornendo garanzie agli stakeholder, proprio in merito alla qualità dell'accounting, auditing e reporting sociale ed etico delle organizzazioni di riferimento. Lo standard identifica alcuni principi guida da osservare nel processo di rendicontazione sociale, con l obiettivo di rendere l organizzazione accountable, ossia capace di dare risposte e assumersi la responsabilità circa le proprie azioni nei confronti dei portatori di interesse.

48 AccountAbility 1000 (AA1000) - i principi guida I principi di qualità espressi nello standard esprimono le caratteristiche essenziali della rendicontazione etico-sociale: inclusività, significatività, completezza, comparabilità, qualità dell informazione, regolarità e tempestività, comunicazione, verifica esterna, integrazione nei sistemi di gestione, miglioramento continuo. La fase del coinvolgimento degli stakeholder accompagna tutto il processo, quindi è un attività che deve essere fondativa del processo stesso.

49 sa 8000 L'impegno etico e sociale di un'impresa oltre ad essere testimoniato dal proprio Codice etico e/o Bilancio sociale, può anche essere certificato. Questo nuovo standard internazionale di certificazione che riguarda: il rispetto dei diritti umani, il rispetto dei diritti dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento dei minori, le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro

50 sa 8000 La validità dello standard SA 8000 è testimoniata dal fatto che altri due importanti documenti hanno fonti comuni. 1) Il Global Compact, il patto globale proposto, nel gennaio 1999, dal Presidente delle Nazioni Unite, Kofi Annan, al sistema mondiale degli affari ed alle forze imprenditoriali e capitalistiche, che in nove punti, due sui diritti umani, quattro sui principi di gestione della forma lavoro, tre sull'ambiente, chiede un impegno per : A) Supportare e rispettare la protezione dei diritti umani nella loro sfera di influenza; B) Assicurare che le proprie società non si rendano complici di abusi verso i diritti umani; C) Sostenere la libertà di associazione e l'effettivo riconoscimento del diritto alla contrattazione collettiva; D) Eliminare tutte le forme di lavoro forzato ed obbligatorie; E) Abolire effettivamente il lavoro infantile; F) Eliminare le discriminazioni relative all'impiego e all'occupazione; G) Supportare un approccio precauzionale alle sfide ambientali; H) Intraprendere iniziative per promuovere una maggiore responsabilità ambientale; I) Incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie amichevoli verso l'ambiente. 2) La Carta dei doveri umani, promulgata dall' ICHD (International Council of Human Duties), che sancisce il rifiuto per lo sfruttamento del lavoro minorile e rivendica le pari opportunità tra uomo e donna.

51 SA 8000 (social accountability) Elaborata con approccio multi-stakeholder, la SA8000 è uno standard internazionale di certificazione volontario del rispetto dei diritti dei lavoratori ispirato alle convenzioni dell Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e alla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino. È stata emanata nel 1997 e aggiornata nel 2001 dal SAI (Social Accountability International), un organizzazione internazionale nata per assicurare nelle aziende condizioni di lavoro che rispettino la responsabilità sociale ed un processo indipendente di controllo per la tutela dei lavoratori. Lo standard SA8000 è il più diffuso a livello mondiale per la responsabilità sociale di un azienda ed è applicabile ad aziende di qualsiasi settore, per valutare il rispetto da parte delle imprese dei requisiti minimi in termini di: rispetto dei diritti umani, rispetto dei diritti dei lavoratori, tutela contro lo sfruttamento dei minori, garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro.

52 SA 8000 (social accountability) - i requisiti In particolare, la norma è composto da nove requisiti. I primi otto sono standard universali la cui applicabilità deve poter essere verificata, e che debbono essere rispettati dalle imprese che adottano la SA8000: lavoro minorile, lavoro obbligato, salute e sicurezza, libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva, discriminazione sociale, procedure disciplinari, orario di lavoro e retribuzione. Il nono requisito, invece, è un meta-criterio denominato sistema di gestione e orientato al miglioramento continuo, che impone la predisposizione di una serie di procedure organizzative e di strumenti per assicurare il mantenimento nel tempo, da parte dell impresa, dei requisiti previsti dallo standard. La conformità al sistema SA8000, perciò la possibilità di certificarsi, è data appunto dal rispetto dei requisiti ma anche dall implementazione del sistema di gestione così come previsto dalla norma. Il certificato di conformità ha durata triennale e comporta verifiche periodiche di mantenimento dei requisiti. La rilevanza dello standard sta nella supply chain management, ossia nella gestione della catena di fornitura e subfornitura e, quindi, nel controllo del rispetto dei requisiti previsti anche per i fornitori e i subfornitori.

53 la Copenaghen Charter Presentata al convegno Building Stakeholder Relations the third international conference on social and ethical accounting, auditing and reporting nel 1999, la Copenhagen Charter ha lo scopo di delineare gli aspetti e i principi più importanti per gestire il processo di rendicontazione del valore economico e sociale creato all interno e all esterno dell azienda rispetto ai suoi portatori di interessi. In questo modello di rendicontazione orientato al processo, la relationship con gli stakeholder assume un importanza fondamentale tanto da accompagnare le fasi del modello e da dover diventare per l impresa parte integrante della missione, dei valori e della visione, nonché dei sistemi di gestione e di corporate governance.

54 la Copenaghen Charter La motivazione sottostante la scelta di dare enfasi al dialogo con i portatori di interesse è la convinzione che il coinvolgimento degli stakeholder crea valore all impresa sia da un punto di vista sociale che economico. Ed ancora, il relazionarsi agli altri è considerato un modo per gestire la propria reputazione. Infatti, il dialogo continuo e bi-direzionale con i propri stakeholder permette di prevedere e di conoscere il loro atteggiamento nei propri confronti.

55 la Copenaghen Charter: le fasi 1.approvazione del top management 2.identificazione degli stakeholder chiave 3.costruzione di un dialogo permanente 4.individuazione degli indicatori 5.monitoraggio delle performance e della soddisfazione dei portatori di interessi 6.identificazione delle azioni di miglioramento 7.predisposizione, verifica e pubblicazione del documento 8.consultazione degli stakeholder.

56 GRI - Global reporting initiative Il modello Global Reporting Iniziative (GRI) è un iniziativa internazionale, promossa nel 2000 e aggiornate nel 2002 dalla Coalition for Environmentally Responsible Economies (CERES) in collaborazione con l United Nations Environment Programme (UNEP), con lo scopo di sviluppare linee guida comuni per la redazione e la diffusione di documenti sulla sostenibilità dell impresa (Sustainability Reporting Guidelines), ad uso volontario, applicabili a livello internazionale. Si tratta di un modello integrato di rendicontazione dei 3 aspetti della sostenibilità. L ottica, pertanto, è quella della triple bottom line, secondo la quale la rendicontazione deve necessariamente riguardare oltre la dimensione economica-finanziaria anche quella sociale e quella ambientale. Favorendo l armonizzazione delle tecniche di rendicontazione della performance ambientale e sociale delle imprese, e sostenendo l uso di un unico documento per ogni realtà organizzativa che integri i tre aspetti, si vuole, da un lato, ottenere rendicontazioni rigorose e, soprattutto, confrontabili e verificabili; dall altro, si cerca di rispondere ad esigenze di semplificazione e di coerenza che manifestano le imprese e dare un quadro complessivo della situazione imprenditoriale capace di soddisfare tutti gli stakeholder, senza rinunciare però alle specificità delle singole sezioni di bilancio (ogni aspetto della sostenibilità è valutata da specifici indicatori di performance). La struttura del rapporto di sostenibilità deve contenere: la visione e la strategia, il profilo dell organizzazione, la struttura di governance e il management systems, gli indicatori di performance e informazioni aggiuntive discrezionali. L adeguamento allo standard GRI può realizzarsi anche per approssimazioni successive:si può scegliere di conformare la rendicontazione in modo integrale al modello standard, recependo totalmente le indicazioni delle Linee guida, oppure sperimentare l applicazione gradualmente.

57 GRI - Global reporting initiative - la struttura - la visione e la strategia, - il profilo dell organizzazione, - la struttura di governance e il management systems, - gli indicatori di performance e informazioni aggiuntive discrezionali. L adeguamento allo standard GRI può realizzarsi anche per approssimazioni successive:si può scegliere di conformare la rendicontazione in modo integrale al modello standard, recependo totalmente le indicazioni delle Linee guida, oppure sperimentare l applicazione gradualmente.

58 Regione Calabria la gradualità nella redazione del bilancio sociale

59 il caso della Camera di Commercio di Treviso

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62 Regione Calabria La specificità del bilancio sociale negli enti regionali

63 Regione Piemonte

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68 Regione Lombardia

69 legge regionale 15/2008 Articolo 12 (Bilancio sociale, bilancio di genere e bilancio generazionale) 1. La Giunta regionale, attraverso il Dipartimento Bilancio e Patrimonio, cura la redazione del bilancio sociale quale strumento di rendicontazione e trasparenza dell'operato dell'ente a beneficio della collettività. A tal fine per migliorare la partecipazione del cittadino e la comprensibilità e trasparenza del bilancio stesso, la Giunta predispone oltre al bilancio sociale di rendicontazione, anche il bilancio di genere e il bilancio generazionale. 2. La Giunta regionale cura la predisposizione di un programma per sperimentare il Bilancio di Genere della Regione, che preveda la riclassificazione del bilancio dell'ente in chiave di genere, utilizzando specifici indicatori creati in base ai principi di equità, trasparenza, consapevolezza ed efficienza per verificare l'uguaglianza tra i generi delle politiche dell'ente. 3. Con l'obiettivo di garantire equità di opportunità tra le generazioni, dando particolare attenzione ai giovani, la Giunta regionale cura la predisposizione di un programma sperimentale di Bilancio Generazionale. Tale programma utilizzerà il metodo dei conti generazionali, ma valuterà, oltre che l'aspetto demografico, anche l'efficacia sui giovani delle politiche regionali (di convergenza e coesione) nonché dell'applicazione dei fondi POR. 4. Alle spese necessarie per il raggiungimento delle finalità di cui ai commi precedenti si farà fronte con i fondi previsti all'upb dello stato di previsione della spesa del bilancio 2008.

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