M. Lucina Tretti STUDIO DI PSICOLOGIA DELL APPRENDIMENTO

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1 M. Lucina Tretti STUDIO DI PSICOLOGIA DELL APPRENDIMENTO IL PERCORSO IPDA PER LO SCREENING E IL POTENZIAMENTO NELLA SCUOLA D INFANZIA Convegno di studio: Il tempo del tempo che serve: osservare, descrivere, narrare. Quale valutazione nella scuola dell infanzia? - Treviso, 26 maggio 2018 È ormai evidente da anni l esigenza di spostare l ottica dell intervento dalla riabilitazione vera e propria ad una efficace opera di identificazione e prevenzione dei potenziali disturbi e problemi dell apprendimento scolastico, che hanno le potenzialità di essere maggiormente efficaci ed economici rispetto a rimedi più tardivi. Il lavoro d'individuazione precoce dei soggetti che possono essere definiti "a rischio" ha la finalità di ridurre la probabilità di un loro insuccesso scolastico attraverso interventi di tipo educativo mirati e specifici. In linea con tali premesse sono stati messi a punto e sperimentati il Questionario IPDA e i Materiali IPDA per la prevenzione delle difficoltà di apprendimento, con l obiettivo di ridurre, per quanto è possibile, le differenze tra i bambini prima del loro ingresso alla scuola elementare, agendo su abilità che sono considerate prerequisiti degli apprendimenti scolastici. Sono strumenti di diffuso utilizzo ormai in Italia e si prosegue il lavoro di sperimentazione ed aggiornamento degli strumenti stessi. Il riferimento teorico che ha guidato la realizzazione del percorso suggerito da questi lavori è costituito infatti dalle numerose ricerche che hanno contribuito all individuazione dei precursori critici, che la letteratura definisce appunto prerequisiti e che costituiscono indici predittivi per l acquisizione degli apprendimenti di base. Secondo questo approccio, la lettura, la scrittura ed il calcolo, che definiamo apprendimenti di base, non si fondano su abilità percettive, mnestiche e di pensiero che si sviluppano attorno ai sei anni, bensì sono il risultato di una serie di funzioni psicologiche che hanno iniziato a svilupparsi gradualmente molto tempo prima. La valutazione del livello di sviluppo di tali indici permette di prevedere le caratteristiche qualitative e temporali dell evoluzione degli apprendimenti scolastici, offrendo l opportunità di intervenire tempestivamente nel caso in cui si presenti la prospettiva, per qualche bambino, di un evoluzione lenta, difficoltosa e problematica. In questo modo, l intervento risulterà più mirato ed economico, perché si concretizzerà sul recupero delle sole abilità carenti. Lo scopo di intervenire sui prerequisiti dell apprendimento scolastico è duplice: la prevenzione consentire la migliore evoluzione possibile di eventuali Disturbi (DSA) Va tenuto sempre presente che i bambini che vengono individuati attraverso l utilizzo di questi strumenti non vanno considerati, e non sono, patologici, ma semplicemente bisognosi di particolare attenzione ed interesse da parte degli insegnanti, di supporto con attività mirate a potenziare i loro prerequisiti, per affrontare l ingresso alla scuola primaria nelle migliori condizioni. L ultimo anno della scuola dell infanzia appare il momento ottimale per operare efficacemente in quanto diverse ricerche evidenziano che, mentre a 4 anni le competenze prerequisite degli apprendimenti si trovano ancora in una fase emergente dello sviluppo e pertanto le misurazioni e le osservazioni che possiamo effettuare a questa età non costituiscono attendibili predittori di rischio, a 5 anni invece queste competenze dovrebbero essere già state acquisite, e quindi le

2 osservazioni effettuate a questa età dovrebbero consentirci maggiore sicurezza nell individuare i soggetti a rischio. Il Questionario IPDA, da compilarsi da parte degli insegnanti della scuola dell infanzia, così come il percorso successivo ad esso associato, risponde bene a quanto espresso e raccomandato all interno degli importanti documenti ufficiali pubblicati recentemente sui DSA. Il bisogno di avere a disposizione strumenti per l identificazione precoce di bambini a rischio di sviluppare un disturbo specifico di apprendimento (e quindi per prevenire l insorgenza del problema) è stato infatti enfatizzato in particolare anche dalla nuova legge 170 sui disturbi dell apprendimento, pubblicata in Gazzetta Ufficiale nell ottobre del 2010, che dedica una specifica sezione al tema e invita le scuole e i servizi sanitari regionali a stilare protocolli d intesa per l attuazione di questo obiettivo, ma anche dalla Consensus Conference del 2010, nonchè dal decreto ministeriale del 12 luglio 2011 e relative linee guida. Si riportano a seguire alcune indicazioni contenute nei documenti citati che raccomandano: la collaborazione tra insegnanti e operatori della salute per costruire e utilizzare strumenti per rilevare gli indicatori di rischio e favorire lo sviluppo delle competenze alla base di lettoscrittura e calcolo l attuazione di interventi di screening e di attività di potenziamento didattico educativo a partire dall ultimo anno della scuola dell infanzia, coinvolgendo attivamente gli insegnanti opportunamente formati allo scopo l utilizzo per lo screening di più fonti tra cui le osservazioni degli insegnanti e batterie di prove specifiche l utilizzo di strumenti con adeguato campione normativo, caratteristiche di attendibilità e validità, aggiornamento delle norme l invio ai servizi specialistici nel caso in cui permangano significativi segnali di rischio nonostante l intervento didattico mirato IL PROGRAMMA IPDA (Tretti, Terreni, Corcella, Cornoldi, Tressoldi) nella sua globalità è inteso con un intervento da realizzarsi nel corso di tutto l ultimo anno di scuola dell infanzia, e fornisce strumenti di rilevazione precoce e di intervento didattico/educativo specifici e mirati, in grado di potenziare i prerequisiti dell apprendimento scolastico che risultano carenti per l età. Questo viene proposto attraverso la realizzazione dei seguenti passaggi: 1) Screening attraverso l utilizzo del Questionario osservativo IPDA NUOVA EDIZIONE, da parte degli insegnanti della scuola dell infanzia, per l individuazione dei bambini a rischio di difficoltà di apprendimento 2) Approfondimento mediante una Batteria di prove che valutano i prerequisiti degli apprendimenti, rivolto ai bambini a rischio 3) Intervento di potenziamento didattico-educativo, mirato a potenziare i prerequisiti emersi come carenti dalla somministrazione del questionario e dal risultato delle prove della Batteria 4) Nuova compilazione del Questionario osservativo IPDA a fine anno per tutti i bambini, per avere informazioni aggiornate utili anche al fine della presentazione alla scuola primaria, e risomministrazione della Batteria di prove che valutano i prerequisiti degli apprendimenti, rivolto solo ai bambini a rischio per vedere l evoluzione dopo le attività di potenziamento effettuate

3 Schema dell organizzazione del percorso IPDA, con specificazione della tempistica Tempi Interventi Finalità Ottobre Compilazione Questionario IPDA a)calcolo del punteggio totale a)individuare bambini a rischio di difficoltà di apprendimento. b)calcolo e analisi del punteggio b)ricavare informazioni generali sullo nelle aree di cui si compone il stato dei prerequisiti di questi bambini questionario Novembre/ Somministrazione prove dicembre oggettive specifiche per valutare i prerequisiti degli apprendimenti scolastici (si veda Materiali IPDA, Tretti, Terreni e Corcella, 2002) Gennaio/aprile Intervento di potenziamento sui prerequisiti carenti(si veda Materiali IPDA, Tretti, Terreni e Corcella, 2002) Maggio Nuova compilazione del Questionario IPDA e/o somministrazione prove specifiche per rivalutare i prerequisiti risultati carenti inizialmente Elaborare in maniera più accurata i profili di competenze dei bambini a rischio Ridurre il rischio di difficoltà di apprendimento e favorire un più sereno passaggio alla scuola primaria Rivalutare la situazione per avere informazioni aggiornate nel passaggio alla scuola primaria. Il QUESTIONARIO Diversi contributi in letteratura hanno più volte dimostrato che i questionari osservativi compilati dagli insegnanti possono essere strumenti altamente predittivi rispetto alla possibilità di un successivo sviluppo di difficoltà di apprendimento, a condizione che gli item siano formulati chiaramente e in maniera tale da «sfruttare» appieno le possibilità osservative degli insegnanti Gli insegnanti, grazie al contatto quotidiano con i bambini, sono in una posizione privilegiata per osservarli: innanzitutto perché li conoscono; in secondo luogo, perché con loro i bambini non sono portati ad alterare il loro comportamento normale e spontaneo, come potrebbe avvenire invece in presenza di un estraneo. L ambiente scolastico, inoltre, appare particolarmente adatto per le possibilità che esso offre di poter programmare e svolgere attività che evidenziano le capacità dei bambini e l osservazione guidata richiesta durante la compilazione è molto spesso già di per sé inerente agli argomenti e agli obiettivi dell insegnamento stesso. L IPDA è uno strumento di agevole e veloce compilazione e scoring, si compone di 43 item suddivisi in due sezioni principali: la prima riguarda le abilità generali relative all idoneità all apprendimento in genere, la seconda invece le abilità specifiche, vale a dire i prerequisiti della lettoscrittura e quelli della matematica. Riguardo ai riferimenti normativi, raccolti nella fase fine dell anno scolastico (maggio), possono risultare utili per valutare l efficacia delle eventuali attività di potenziamento svolte, con possibili miglioramenti ed ambiti ancora bisognosi di intervento, così come per verificare

4 indicativamente lo stato di sviluppo dei prerequisiti al termine dell anno scolastico e poter fornire una «fotografia» aggiornata da inserire nelle informazioni da comunicare agli insegnanti di scuola primaria. Va tenuto conto però che, per i bambini che avevano ottenuto punteggi a rischio e per i quali è sempre auspicabile l'utilizzo di prove approfondite dopo il Questionario compilato ad ottobre (si consigliano le prove oggettive della batteria di approfondimento dei prerequisiti, indicate nei Materiali IPDA per la prevenzione delle difficoltà di apprendimento; Tretti, Terreni e Corcella, 2002), sarebbe analogamente fortemente auspicabile che anche nella scheda di passaggio fossero inseriti i risultati (più attendibili e accurati) di una ri-somministrazione a maggio delle medesime prove. LA BATTERIA DI APPROFONDIMENTO Ha un duplice scopo: verificare che i casi risultati "a rischio" al Questionario lo siano effettivamente: è quindi utile per rilevare i possibili casi di falsi positivi ottenere una precisa definizione dei profili dei bambini, sulla base dei quali poter ipotizzare interventi mirati e specifici. L obiettivo non è quello di formulare una diagnosi, ma di fare approfondimenti mirati agli aspetti direttamente implicati negli apprendimenti scolastici. Lo studio attento del profilo del bambino rende possibile: avere una visione generale delle prestazioni del bambino valutare se in una o più specifiche aree il bambino presenta prestazioni scadenti conoscere nel dettaglio quali prerequisiti non sono ancora ben consolidati allo scopo di poter impostare un intervento mirato. Le prove della batteria proposte nei Materiali IPDA richiedono specifica formazione e competenze, pertanto vanno realizzate da figure specifiche per questo. La maggior parte possono essere somministrate anche dagli insegnanti, se opportunamente formati. L INTERVENTO DI POTENZIAMENTO I profili emersi dagli esiti delle prove di approfondimento consentono pertanto l identificazione di piste di lavoro mirate per ciascun bambino. L obiettivo successivo è potenziare le abilità prerequisite che risultano ancora carenti in vista dell inserimento nella scuola primaria. L intervento, che può realizzarsi in piccolo gruppo, così come con l intero gruppo classe, risulta tanto più efficace quanto più si inserisce all interno della normale programmazione didatticoeducativa. L intervento viene realizzato direttamente dagli insegnanti in collaborazione con le altre figure professionali che operano all interno e all esterno della scuola. I MATERIALI IPDA propongono: la bibliografia di materiali utili per potenziare i vari prerequisiti schede e attività esemplificative, come esempi da cui costruire altri materiali analoghi diventa poi necessario: proporre le diverse attività calibrandole sulle caratteristiche del bambino e sui progressi che è in grado di fare

5 adoperarsi per inventare ed elaborare nuovi materiali da integrare con quelli esistenti In ogni caso si ricorda che il materiale proposto vuole essere un esemplificazione generale dell intervento che è possibile realizzare. A partire dalle attività proposte l insegnante poi potrà: decidere come inserirle nella programmazione didattico-educativa, adattare temi e soggetti delle schede e delle attività allo sfondo tematico dell anno, nonché produrre ulteriori attività e schede per le specifiche aree in cui un bambino richiede un maggiore esercizio. A seguire è indicata una bibliografia di materiali consigliati per l intervento da integrare a quelli già indicati nel testo Materiali IPDA, in quanto pubblicati successivamente: Cornoldi C., Molin A., Poli S. /Molin, Preparare la lettoscrittura. Collana formata da Guida per l insegnante, Quaderno di valutazione per l allievo e Quaderni per l allievo (uno per ciascuna area - Analisi Visiva, Serialità visiva, ecc). Ed. Giunti Lucangeli et al. (2003), L intelligenza numerica, Vol. 1, Ed. Erickson De Beni et al. (2003), Nuova Guida alla comprensione del testo, Volume 2, attività di avvio, Ed. Erickson (utile nella scuola dell infanzia per le schede più semplici) Andrich S. e Miato L.(2006) Memoria visiva, Potenziamento e recupero delle abilità attentive, cognitive e meta cognitive, CD ROM, Ed. Erickson Caponi et al. (2008), Sviluppare la concentrazione e l autoregolazione, Vol. 1, Ed. Erickson Caponi et al. (2009), Sviluppare la concentrazione e l autoregolazione, Vol. 2, Ed. Erickson Caponi et al. (2009), Sviluppare la concentrazione e l autoregolazione, Vol. 3, Ed. Erickson Brignola M. e Perrotta E. (2010), Giocare con le parole 2 Prima parte, Vol. 1, 2 e 3, Ed. Erickson Brignola M. e Perrotta E. (2011), Giocare con le parole 2 Seconda parte, Vol. 1, 2 e 3, Ed. Erickson Klink G. (2012), Prepararsi a scrivere, Ed. Erickson Brignola M., Perrotta E. e Tigoli M.C. (2012), Sviluppare i prerequisiti per la scuola primaria, Ed. Erickson Usai et al (2012) Diamoci una regolata! Guida pratica per promuovere l'autoregolazione a casa e a scuola, Ed. Franco Angeli Passolunghi, et al. Delfino Otto-Potenziamento delle abilità matematiche di base: come e cosa fare nella scuola dell'infanzia Ed. Giunti Stella Pappagallo Lallo-Identificazione precoce di difficoltà fonologiche e laboratori per lo sviluppo linguistico da 3 a 5 anni, Ed. Giunti Passolunghi, et al. Elefante Memo-Potenziamento delle abilità di memoria. Strategie e giochi per la scuola dell infanzia, Ed. Giunti

6 OSSERVAZIONI RAGIONATE DERIVANTI DALL UTILIZZO DELLO STRUMENTO E DELL INTERO PERCORSO IPDA NEGLI ANNI: l applicazione del Questionario IPDA affina le capacità osservative degli insegnanti anche gli insegnanti della scuola dell infanzia si abituano ad utilizzare strumenti oggettivi e ne sperimentano l utilità la realizzazione di attività di potenziamento mirate con i bambini a rischio consente un miglioramento prima dell ingresso alla scuola primaria (dati raccolti, ma non elaborati in modo sistematico) questo avviene sia con attività effettuate individualmente, che con attività in piccolo gruppo o con l intero gruppo classe gli interventi didattici di potenziamento dei prerequisiti effettuati con i bambini a rischio non si sovrappongono né si sostituiscono ad eventuali interventi riabilitativi attuati contemporaneamente dai servizi specialistici esterni, ma li affiancano offrendo un contributo in relazione a questi aspetti l apprendimento dell intero percorso rende gli insegnanti più competenti nella realizzazione di attività didattico educative specifiche in grado di potenziare i prerequisiti dell apprendimento scolastico da rivolgere a tutta la classe, consentendo pertanto ai bambini in generale di arrivare a scuola più pronti ad affrontare l apprendimento formale si inserisce senza difficoltà all interno della normale programmazione didattico-educativa promuove la consapevolezza dell importanza della prevenzione negli insegnanti e nei genitori il lavoro sui prerequisiti nella scuola dell infanzia favorisce una maggiore continuità didattica con la scuola primaria migliora la qualità dell offerta formativa e contribuisce al raggiungimento del successo scolastico, limitando la dispersione scolastica e il relativo disagio costituisce un bell esempio di collaborazione tra gli insegnanti ed altre figure professionali che operano all interno e all esterno della scuola gli insegnanti lo apprendono volentieri e ne ricavano grosse soddisfazioni. BIBLIOGRAFIA STRUMENTI DEL PERCORSO IPDA: A. Terreni, M.L. Tretti, P.R. Corcella, C. Cornoldi, P.E. Tressoldi, IPDA, NUOVA EDIZIONE, Questionario osservativo per l identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento, Erickson, Trento, 2011 M.L. Tretti, A. Terreni, P.R. Corcella, MATERIALI IPDA per la prevenzione delle difficoltà di apprendimento, Strategie e interventi, Erickson, Trento, 2002

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