RICOSTRUIAMO LA STORIA DI SENZA ZAINO
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- Leonardo Piazza
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2 RICOSTRUIAMO LA STORIA DI SENZA ZAINO INIZI: Senza Zaino è un marchio registrato. Può essere utilizzato solo dalle scuole che fanno parte della rete. Senza Zaino prende le mosse dall iniziativa Giornata della Responsabilità organizzata per la prima volta a Lucca nel Ufficialmente parte nel 2002 adottando il metodo dell Approccio Globale al Curricolo come modello di innovazione metodologico didattica.
3 Da una idea di scuola con lo ZAINO dove ZAINO è metafora di fatica e percorso impervio ZAINO è casa di tutto il necessario da portare avanti e indietro ZAINO come Bignami del sapere 3
4 a un idea di scuola che Aspetta e accoglie Tiene al bello e al funzionale Offre ciò che serve Vede ognuno protagonista del proprio percorso Costruisce e tesse relazioni e condivisioni 4
5 Una nuova visione di scuola Il nostro sogno di scuola è cominciato togliendo un oggetto apparentemente banale... lo zaino. Lo zaino,nel progetto, sottintende una scuola astratta che propone un sapere frantumato, che non riconosce il corpo e le emozioni. Il peso sopportato dai bambini è il prezzo pagato per un ambiente inospitale, dove arredi, materiali, forme e colori sono spesso inadeguati, impersonali.
6 Una nuova visione di scuola Così abbiamo iniziato a coltivare una visione di scuola - comunità, dove l'apprendimento diventa significativo perché parte dall'esperienza, dove si alimenta il gusto della scoperta per costruire la conoscenza. Un ambiente in cui l'imparare e l'insegnare appartengono tanto agli alunni quanto ai docenti, dove c'è posto per le emozioni e dove si intrecciano - ricordando il grande pedagogista Pestalozzi il cuore, la mano, la mente.
7 I VALORI OSPITALITÀ COMUNITÀ DI RICERCA RESPONSABILITÀ
8 Strutturare gli spazi dotarsi di materiali e tecnologie Organizzare gli spazi Dotarsi di strumenti didattici e tecnologici Realizzare le aree di lavoro in aula (mini laboratori, area tavoli, agorà...) Organizzare gli spazi comuni come spazi di incontro e apprendimento (atri, laboratori, biblioteche, palestra, giardino.) Organizzare il giardino 8
9 L aula è il cuore dell attività didattica Organizzazione di aree di lavoro e dotazione di arredi
10 Ogni cosa è funzionale a partire dagli spazi curati e dagli arredi Gli arredi Cassettiere con materiale personale o del tavolo Armadi a giorno per materiali didattici con spazi personali
11 Rumori soft Le palline 11
12 L agorà è uno spazio che la classe utilizza in vari momenti della giornata scolastica: accoglienza, spiegazione, canto, ascolto di un racconto. Agorà I bambini possono però utilizzare l agorà autonomamente anche in altri momenti e con attività concordate precedentemente : possono sedersi, per leggere, riposarsi, parlare, fare giochi didattici.
13 Sistemazione e adattamento degli angoli laboratorio all interno delle aule Sono spazi attrezzati con arredi e materiali specifici in cui è possibile svolgere attività al termine del lavoro assegnato dall insegnante o nei momenti intermedi; ogni angolo ha le sue regole ben definite e concordate prima con i bambini. Ciascun bambino può scegliere l attività che preferisce o può essere l insegnante che consiglia il bambino
14 Angoli laboratorio 14
15 Angoli laboratorio
16 Materiali condivisi Ogni materiale ha il suo posto, ogni bambino ha uno spazio dove riporlo La gestione del materiale deve seguire regole e modalità condivise con bambini; Il materiale comune è generalmente gestito da un bambino responsabile (uno per ogni tavolo), ma tutti i bambini devono averne cura Il materiale personale, è uguale per tutti (valigetta /quaderni) ed è gestito da ciascun bambino che ne è responsabile.
17 SUSSIDI Collocazione appropriata devono essere dislocati nelle aree di lavoro ed essere a portata di mano dell alunno Esteticità devono essere belli, significativi, gradevoli Dimensione del fare viene alimentata una pratica dell apprendere che lega i verbi del parlare, scrivere, leggere, ascoltare, con quelli del fare, esplorare, manipolare, giocare, simulare, sperimentare, muoversi Dotazione completa ogni classe e ogni area di lavoro dell aula deve essere dotata di un set minimo di materiali a disposizione degli alunni
18 I pannelli sono belli Realizzati con compensato o materiale polionda Hanno una cornice Possono essere riutilizzati in continuazione
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20 Ospitalità è anche accoglienza di tutti e di ciascuno Lavori di gruppo in contemporanea Per certe attività: INSIEME E MEGLIO! Per: Incontrare Conoscere Confrontarsi Scambiare Differenziare Integrare Lavorare insieme
21 METODOLOGIE (INSIEME): NELLA SCUOLA SENZA ZAINO GLI ALUNNI IMPARANO FIN DA PICCOLI AD AIUTARSI A COLLABORARE LAVORANDO IN COPPIA IN PICCOLI GRUPPI-STANDO INSIEME ANCHE CON I BAMBINI DELLE ALTRE CLASSI... DURANTE L ANNO SI LAVORA SPESSO A CLASSI APERTE E PER GRUPPI ETEROGENEI
22 METODOLOGIE (da soli) GLI ALUNNI HANNO LA POSSIBILITA' DI ESSERE SEGUITI INDIVIDUALMENTE ATTRAVERSO UN PERCORSO PERSONALIZZATO. ALCUNE ATTIVITA' VENGONO SVOLTE INDIVIDUALMENTE PER PERMETTERE A CIASCUNO DI CONSOLIDARE I PROPRI APPRENDIMENTI.
23 Gestione della classe Manuale della classe (Dalle regole alle procedure: istruzioni per l uso) Diversificazione dell insegnamento Lavoro personale Metodo di studio Riti Gestione dei tavoli Uso dei materiali didattici Pannelli e cartelloni Ruoli del docente Ruotare le attività Lavorare in contemporanea Informazione degli alunni Progettare insieme 23
24 OGNI CLASSE HA IL SUO MANUALE SPECIFICO DI ISTRUZIONI PER L USO (da svolgere in collaborazione con gli alunni) In esso è specificato il funzionamento della classe: come si usano gli spazi come si usano i materiali didattici: dove sono, come impiegarli, come tenerli in ordine come si entra e si esce dalla classe come si entra e si esce dalla Scuola come si lavora insieme nei vari momenti come si dialoga dibatte conversa
25 Considerazioni : Problem solving: modo per realizzare la didattica costruttivistica. Costruzionismo: filone della psico-pedagogia, evidenzia come l'apprendimento non avvenga a comando, ma su libera adesione e coinvolgimento. In altre parole il soggetto implicato è responsabile. Per questo nel progetto Senza Zaino leghiamo il tema della responsabilità a quello dell'apprendimento.
26 Responsabilità Avere cura di sé, degli altri, delle cose Essere protagonisti del proprio cammino Costruire la propria autonomia Vivere esperienze di cittadinanza 26
27 "Come responsabilizziamo gli alunni all' apprendimento e nell apprendimento?
28 Organizziamo insieme il calendario delle attività didattiche giornaliere e un planning settimanale / annuale. Affrontiamo gli argomenti di studio ponendo domande (secondo la logica del problem - solving) e chiedendo agli alunni di suggerire i percorsi di studio e di approfondimento da pianificare insieme.
29 Stimoliamo gli allievi a riflettere sul percorso di studio e di ricerca, in base all'obiettivo che si vuole raggiungere. Diamo la possibilità di scegliere modi e tempi di lavoro: da soli - in piccolo gruppo utilizzando internet e/o enciclopedie intervistando testimoni stabilendo i tempi quando agire e procedere
30 partecipazione alla vita della scuola e della classe assumendo ruoli e compiti di gestione
31 Prendersi cura di qualcosa è assumersi responsabilità È misurarsi con se stessi È incontrare l altro e i suoi bisogni
32 saper gestire le proprie necessità in autonomia è fare esercizio di libertà consapevole Semaforo per accesso autonomo al bagno
33 lavorare con gli altri è veicolo di apprendimento perché si cresce nella relazione senza dimenticare il momento individuale, strumento di riflessione ed elaborazione personale di nuove conoscenze
34 CE LA FARÒ!!!
35 Verso una scuola comunità Condividere le scelte Scambiare pratiche Stabilire regole Lavorare con e per i genitori... Bambini Genitori Insegnanti In un percorso di confronto e collaborazione 35
36 parlare dei problemi in assemblea - esporre le proprie idee - ascoltare quelle degli altri - decidere è già pratica autentica di cittadinanza attiva 36
37 Progettare e organizzare le attività didattiche Il metodo della ricerca e il problem solving L esperienza generatrice e la progettazione Le routine e gli avanzamenti Lavorare secondo il modello dell artigiano La scelta dell attività (imparo scegliendo) e la scelta nell attività 37
38 SCEGLIERE LE ATTIVITÀ scegliere NELLE attività
39 IL MODELLO DELL ARTIGIANO Lavoriamo come un maestro di bottega che: Insegna, fa vedere come si fa, mostra descrive e spiega, invita all imitazione. L apprendista guarda il maestro con attenzione, cerca di seguirne le indicazioni, osserva con cura le sue produzioni che tenta di rifare.
40 IL MODELLO DELL ARTIGIANO Diamo valore al desiderio di fare bene le cose come lavoro fatto per la comunità e in comunità, come arte che connette strettamente mente e corpo, pensiero e azione.
41 Lavori a classi aperte SCAMBI CON ALTRE SCUOLE
42 Gestire e organizzare la scuola Il planning della scuola La documentazione e la narrazione delle pratiche La scuola comunità La gestione con gli alunni: assemblee Alunni, docenti Genitori coinvolti 42
43 PLANNING SETTIMANALI
44 PLANNING ANNUALI Manuale GCA - scheda di lavoro 1 /A TITOLO: A SCUOLA SENZA ZAINO Mappa generatrice ATTIVITA I.C. Pitigliano Scuola Primaria Castell Azzara Anno scolastico Docenti:Bianchi, Bongiovanni, Fè, Fratini, Lepore, Loli, Gagliardi, Groppi, Guaiana, Nasini, Nucci. ORGANIZZATIVE Manuale della classe: procedure, comportamenti, uso di spazi, di materiali didattici, come si discute, si lavora, si entra e si esce dall aula. Attività a classi aperte: uscite didattiche, mini - conferenze Attività di Problem Solving, ricercaazione, tutoring, piccoli gruppi, coppia, lavori individuali, lezione frontale Banca del tempo: collaborazione genitori/nonni per attività artistiche, manuali. Grande agorà per discutere problematiche varie, riflettere su avvenimenti. Laboratori genitori: per attività varie, costruzione di sussidi, pannelli, organizzazione materiale comune FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI Lettura del libro A scuola Senza zaino di M. Orsi, Linee Guida, lettura Manuali delle classi. Sito Formazione e attività sugli strumenti, presso la Fabbrica degli Strumenti, Unione dei Comuni, Arcidosso. Formazione dell insegnante Responsabile S Z e illustrazione ai colleghi delle nuove pratiche. Convegno Nazionale La terra e la nuvola Lucca 17,18 ottobre MODELLO SENZA ZAINO Planning annuale per una Scuola Comunità INTERMEDIE Uso biblioteca e laboratorio scientifico. Entrata/Uscita: procedure, regole. Ricreazione/pausa pranzo. DIDATTICHE Attività di ricerca, individuali, di coppia, di gruppo. Presentazione del piano della giornata. Scegliere le attività, scegliere nelle attività. Didattica delle emozioni nella quotidianità: interventi di psicologia scolastica. Letture, mini-conferenze ad altre classi. Attività a classi aperte. Uso di mappe generatrici per lo sviluppo degli argomenti. Uso di schedari auto correttivi. STRAORDINARIE Visite guidate sul territorio legate agli argomenti studiati nelle classi. Spettacolo di canzoni e poesie per scambiarsi gli auguri natalizi. Giornata della Responsabilità. Scuola aperta
45 GLI INSEGNANTI PROGETTANO INSIEME LE ATTIVITA' condividonole lineeeducative organizzano le aule e gli spazi comuni studiano e si formano in itinere documentano i percorsi didattici scambiano esperienze con altri insegnanti di scuole senza zaino
46 UN GRUPPO DOCENTE CHE CRESCE Progettiamo insieme materiali Senza Zaino Condividiamo la progettazione Costruiamo e comunichiamo
47 LA DOCUMENTAZIONE E LA DIFFUSIONE Il sito: Le pubblicazioni I convegni e i seminari di Senza Zaino La partecipazione a seminari e convegni in Italia e all estero 47
48 Coinvolgere i genitori Informare e far conoscere le attività Costruire materiali Sistemare gli ambienti Partecipare all attività didattica Partecipare alla gestione della scuola 48
49 I genitori aiutano a costruire gli strumenti che facilitano l attività didattica Hanno dato una mano a risistemare vecchi arredi
50 Banca del tempo Collaborano secondo le loro professionalità con attività manuali, shatzu, lettura espressiva, inglese, archeologia
51 Rete Nazionale Scuole Senza Zaino Il giorno 13 maggio viene indicato come la giornata di Senza Zaino : un occasione per condividere un evento tra tutte le scuole della rete ripensando i tre valori fondanti di: ospitalità, responsabilità, comunità. Con l espansione della rete che oggi comprende numerose scuole di tutta Italia, il SZ Day diviene l evento-simbolo di un modello di scuola e di una comunità di pratiche sempre più vasta e ricca di ideali, di visioni, di storie da raccontare e scambiare.
52 SENZA ZAINO DAY 13 maggio Nella giornata della responsabilità si lavora a classi aperte, gli alunni fanno miniconferenze sul percorso educativo dell anno scolastico in corso (tematiche e modalità di lavoro)
53 Senza zaino e l arte
54 La scuola Senza Zaino non è più tempo indefinito di esercitazioni, lunga attesa verso l età adulta, ma È AVVENTURA SIGNIFICATIVA che IMPEGNAda subito BAMBINI E BAMBINE, COINVOLGENDOLI PROFONDAMENTE nel corpo e nella mente in ambienti ricchi, belli esteticamente, organizzati, dotati di strumenti. UN AVVENTURA DI STUDIO E RICERCA, dove fatica e impegno sono assunti con responsabilità. E questa la scuola che sogniamo e che pratichiamo. a cura di Mariella Groppi Responsabile progetto Senza Zaino groppimar@libero.it
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