Sviluppi del Servizio Emergenze Trasporti S.E.T. Francesca Belinghieri

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1 Sviluppi del Servizio Emergenze Trasporti S.E.T. Francesca Belinghieri Milano, 9/12 marzo 2009

2 SOMMARIO Introduzione Strumenti Evoluzioni Sistemi di gestione e di comunicazione Conclusioni

3 INTRODUZIONE

4 I SERVIZI LOGISTICI I servizi di logistica sono diventati parte integrante dell organizzazione industriale anche delle piccole e medie imprese e sono considerati elemento fondamentale per recuperare competitività. Gli addetti del settore, infatti, sono ormai convinti che le modalità e i tempi con cui i prodotti vengono collocati sul mercato, o recapitati presso il cliente, possano concretizzarsi in fattori decisivi per battere la concorrenza.

5 IL COSTO DELLA LOGISTICA Il peso dei costi (interni ed esterni) della logistica sul totale delle spese sostenute dalle Imprese rimane piuttosto alto (11,3%), rispetto alla quota riferita ai Paesi con organizzazione logistica più evoluta che si attesta intorno al 5-8%. In particolare: Per le piccole imprese con meno di 100 addetti, il peso percentuale dei costi logistici sul totale delle spese è in media del 12%. Per le imprese con più di 250 addetti tale peso supera il 13%

6 IL TRASPORTO DI MERCI IN ITALIA (Fonti: ISTAT, Ministero dei Trasporti, Confetra, Eurostat) Il traffico complessivo interno delle merci per l anno 2007 è stimabile in circa 243 miliardi di tonnellate-km, di cui circa il 65% trasportato su strada. Di queste circa il 6% è rappresentato da merci pericolose. La indiscussa prevalenza della modalità stradale rispetto alle altre è dovuta, principalmente, alla maggiore flessibilità e alla maggiore adattabilità dei mezzi gommati a offrire un servizio porta a porta, ma anche alla dispersione sul territorio della popolazione delle imprese, alla dimensione medio-piccola delle imprese, alla pratica diffusa della sub-vezione, alla polverizzazione del commercio al dettaglio. L Italia, insieme a Regno Unito e Spagna, è il Paese Europeo dove la modalità stradale è fortemente prevalente rispetto alle altre modalità di trasporto.

7 Andamento e modalità del trasporto delle merci in Italia. tkm x 10 6 % di tkm per modalità vie d'acqua ,4 19,2 aereo 15,5 64,9 Impianti fissi strada Fonte: ISTAT; Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

8 Andamento e tipologie degli incidenti nei trasporti in Italia. Totale incidenti (N ) Dettaglio modalità (N ) strada ferrovia 166* aria mare 74 Incidenti su strada (N ) Incidenti totali Incidenti con interventi dei VF * Si riferisce agli incidenti ferroviari gravi Fonti: ISTAT; Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; VF.

9 Analisi incidenti e merci movimentate: confronto tra le Imprese Aderenti al S.E.T. e le Imprese Aderenti al Programma Responsible Care nel 2007 e il totale in Italia nel ,00 N incidenti/ t x 10 6 merci Totale Italia (*) S.E.T. Programma RC 1,06 0,35 0,36 0,57 0,18 0,12 Strada Ferrovia Tutte (**) le modalità (*) Il totale in Italia è calcolato sul rapporto fra numero di incidenti coinvolgenti veicoli commerciali e il totale delle merci movimentate su strada in milioni di tonnellate. (**) Strada, Ferrovia, Mare, Pipeline, Aria Fonte: Federchimica - Programma RC; Federchimica S.E.T.

10 Responsible Care L'impegno dell'industria Chimica per la Sicurezza, la Salute, l'ambiente 3 Rapporto S.E.T.., Servizio Emergenze Trasporti - Anno Gennaio 2008

11 STRUMENTI

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13 9 Gennaio Federchimica Firma Protocollo di intesa S.E.T. - Direzione Generale Protezione Civile e Servizi Antincendi del Ministero dell Interno - Dipartimento Protezione Civile della Presidenza Consiglio dei Ministri 1 Febbraio 1998 Attivazione del S.E.T.

14 SISTEMA DI COMUNICAZIONE Luogo dell incidente Squadra VVF VVF Sala operativa Centro Risposta Nazionale Database Tecnico di turno Livello 1 Livello 2 Livello 3 SDS Punto di contatto aziendale Tecnico aziendale Squadra d Intervento aziendale

15 INTERVENTI S.E.T. Livello 1: informazione sui prodotti Livello 2: esperti di prodotto sul luogo dell incidente Livello 3: squadra mobile aziendale (generalmente 3 persone) sul luogo dell incidente con equipaggiamento per emergenze chimiche a bordo di veicolo specificatamente attrezzato

16 PROGRAMMA EUROPEO ICE Il S.E.T. si sviluppa nell ambito del programma ICE (International Chemical Environment) del CEFIC, coerentemente ai principi del Programma Responsible Care, gestito in Italia da Federchimica. Il programma ICE è finalizzato alla creazione di una rete europea di intervento al cui sviluppo concorrono attualmente 17 Paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Regno Unito, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria. Detta rete, che agisce da coordinamento tra i Centri di Risposta Nazionali dei Paesi europei, è volta a promuovere un sistema integrato di assistenza alle Pubbliche Autorità modellato su criteri di uniformità internazionalmente condivisi.

17 PROGRAMMA EUROPEO ICE: i Centri di Risposta Nazionali RVK (Oslo) KEMIAKUTEN (Stoccolma) TRC (Schiedam) BELINTRA (Antwerpen) CHEMSAFE (Harwell) TUIS (Ludwigshafen) TRANSAID (Brest) FINTERC (Helsinki) SPOT (Plock) FDKI/RVK (Copenaghen) TRINS (Litvinov) DINS (Sal a) CHEMIEFACHBERATUNG (Basilea) TUIS/ERS (Ludwigshafen) CERET (Madrid) REMPEC (Malta) VERIK (Szazhalombatta) S.E.T. (Porto Marghera)

18 ACCORDI CON ALTRI ENTI 20 ottobre 2000: Federchimica e AssICC (Associazione Italiana Commercio Chimico) firmano la convenzione di partecipazione al S.E.T. 2 marzo 2001: Federchimica e TRENITALIA-Divisione Cargo firmano la convenzione di partecipazione al S.E.T. 15 giugno 2004: Federchimica e REMPEC di Malta firmano il Protocollo di intesa per il supporto, attraverso il S.E.T., in caso di incidenti nel Mare Mediterraneo, coinvolgenti prodotti chimici.

19 Copertura territoriale e tempi di intervento del S.E.T., nel Legenda: Squadre di Intervento di: Impresa Chimica aderente al S.E.T. Impresa Partecipante al S.E.T. Impresa Aderente al S.E.T. (emergenze nel trasporto ferroviario) Impresa Partecipante al S.E.T. (emergenze nel trasporto di materie e rifiuti radioattivi) Territorio coperto: Entro 2 ore Entro 3 ore Fonte: Federchimica S.E.T.

20 EVOLUZIONI

21 SERVIZIO EMERGENZE TRASPORTI I TRE STRUMENTI OPERATIVI SITO INTERNET BANCA DATI INCIDENTI E collegato sia alla Banca Dati Incidenti che al Cruscotto CRUSCOTTO Sistema informatico di gestione dell emergenze da parte degli operatori del CRN S.E.T. Trasferimento in automatico dal Cruscotto alla Banca Dati Incidenti delle informazioni raccolte durante la gestione dell emergenza dal CRN S.E.T.

22 CRUSCOTTO Il cruscotto contiene le seguenti informazioni: elenco delle aziende aderenti al S.E.T. e delle aziende partecipanti elenco dei prodotti delle aziende aderenti (nome prodotto, numero UN, punto di contatto e sito) elenco dei punti di contatto delle aziende aderenti e partecipanti (località, telefono, ) elenco dei siti delle aziende aderenti e partecipanti (località, livello di intervento, orari) elenco dei Comandi Provinciali e Direzioni Regionali VF (provincia, telefono, fax, ) e delle Prefetture elenco dei Centri di Risposta europei ICE (località, telefono, fax, ) e link all ICE database schede CEFIC EriCard (istruzioni per le squadre di emergenza) sistema Tomes Plus modulato su più banche dati, per informazioni chimiche e tossicologiche relative a migliaia di prodotti link all Emergency Response Guidebook SDS (Safety Data Sheets)

23 CRUSCOTTO: SDS (Schede di Sicurezza) Il CRN ha a disposizione gli elenchi dei prodotti di cui i vari Punti di Contatto Aziendali forniscono su richiesta le Schede di Sicurezza. Esiste un serbatoio contenente le Schede di Sicurezza delle Aziende S.E.T che hanno dato il consenso a darne disponibilità ai Vigili del Fuoco. Essi potranno accedervi direttamente attraverso il nuovo sistema informatico S.E.T..

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26 Criticità evidenziate dall incidente di Taranto del 15 novembre 2007 (presso la locale stazione F.S. deragliarono quattro carri ferroviari trasportanti propilene e non si riuscì a soddisfare una richiesta urgente di inviare sul sito una pompa idonea per il travaso del prodotto). Necessità di disporre di una fotografia precisa delle attrezzature che equipaggiano le Squadre di Intervento S.E.T. Il Centro di Risposta S.E.T. a Porto Marghera, a fronte di una specifica richiesta dei Vigili del Fuoco, deve essere in grado non solo di conoscere l attrezzatura necessaria ma anche di accertarne la reperibilità. Predisposta Scheda Squadra di Intervento.

27 Nel cruscotto. è stata inserita un apposita Sezione per la Ricerca della Squadra di Intervento dove è possibile effettuare una ricerca per Competenze specifiche in termini di prodotti (Classe ADR) e attrezzature (sia ricerca full text che mirata per alcune tipologie quali pompe e raccorderie)

28 In base al criterio della prossimità geografica sarà quindi possibile selezionare la Squadra di Intervento più idonea per la gestione dell emergenza specifica!

29 Questa è la Scheda Squadra di Intervento tradotta in formato elettronico per l inserimento delle informazioni all interno del cruscotto S.E.T.

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34 CRUSCOTTO: Altri strumenti per la sicurezza nel trasporto di merci pericolose Schede CEFIC Istruzioni scritte per il conducente (TREMCARDS): realizzazione di un CD-Rom con la versione italiana delle Schede CEFIC, aggiornata all ADR 2005, contenenti informazioni sulla natura del carico e indicazioni sulle modalità di intervento in caso di incidente. Schede ERIC (Emergency Response Intervention Card) del CEFIC indirizzate alle squadre di intervento per la gestione delle emergenze chimiche nel trasporto di merci pericolose: traduzione italiana disponibile sul sito TOMES PLUS: sistema americano di Banche Dati contenenti principalmente informazioni di tipo tossicologico in merito a tutela della salute umana, sicurezza industriale e impatto ambientale.

35 CRUSCOTTO: Sistema Informativo Tomes Plus E composto da 11 sistemi principali: 1. Medi Text: informazioni per il controllo e il trattamento clinico e tossicologico per persone esposte a rischi di intossicazione acuta e cronica di sostanze fisico-chimiche. 2. Hazard Text: procedure per l intervento in caso di emergenza per incendi, esplosioni; informazioni e protocolli per la protezione personale e le procedure di evacuazione. 3. Info Text: informazioni di tipo ergonomico per la salute e la sicurezza degli addetti alle produzioni a rischio. 4. RTECS: (Reporting of Toxic Effects of Chemical Substances): dati di mutagenicità e cancerogenicità. 5. NIOSH: (National Institute Occupational Safety and Health): dati di tossicità per oltre 700 sostanze chimiche. 6. NJFS: (New Jersey Fact Sheets): programmi di addestramento per la sicurezza industriale. 7. HSDB: (Hazardous Substances Data Bank): dati specifici sull impatto ambientale per circa 4000 sostanze.

36 ( continua) Sistema Informativo Tomes Plus 8. CHRIS: (Chemical Hazard Response Information System): procedure per disastri in ambiente marino relative a circa 200 sostanze. 9. IRIS: (Integrate Risk Information System): indici di tossicità per oltre 500 sostanze. 10.OHM/TADS:(Oil Hazardous Materials and Technical Assistance Data System): informazioni sul trasporto, la manipolazione ed il deposito dei prodotti petroliferi. 11. NAERG: (North American Emergency Response Guidebook): informazioni per l identificazione e l isolamento delle sostanze tossiche nell ambiente. L archivio viene implementato e aggiornato trimestralmente da oltre 20 anni.

37 BANCA DATI INCIDENTI Gli interventi, legati all incidentalità nel trasporto di prodotti chimici, e le chiamate (richieste di collaborazione non collegate all incidentalità nel trasporto: p.es. esercitazioni, incidenti di sito, ecc.) vengono caricati automaticamente dal Cruscotto nella Banca Dati Incidenti. La Banca-Dati Incidenti, accessibile dal sito S.E.T., è stata progettata per raccogliere il maggior numero di informazioni relative a incidenti nel trasporto di prodotti chimici a prescindere dall attivazione del S.E.T. Ciò al fine di disporre di una casistica quanto più rappresentativa del fenomeno dell incidentalità nel trasporto di prodotti chimici in Italia, da cui estrapolare attraverso valutazioni analitiche delle cause e degli effetti, considerazioni finalizzate a promuovere politiche di prevenzione. I Soggetti autorizzati a alimentare la Banca-Dati Incidenti sono: Operatori del CRN S.E.T. Vigili del Fuoco Imprese S.E.T. Federchimica

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39 BANCA DATI INCIDENTI: Compilazione pagine di competenza Per il caricamento on-line dei dati relativi a incidenti per cui è stato attivato il S.E.T., ogni Soggetto autorizzato può integrare quanto inserito dall operatore del CRN con informazioni di propria competenza. Le informazioni sono richiamate in 5 pagine asincrone relative a: -Segnalazione incidente; -Informazioni sull incidente; -Rapporto CRN; -Rapporto intervento Punto di Contatto Aziendale; -Relazione dei Vigili del Fuoco Gli sviluppi del sistema, oltre al caricamento automatico in Banca-Dati delle informazioni inserite dagli operatori del CRN S.E.T. nel Cruscotto, permettono l alimentazione ex-novo della Banca-Dati da parte di tutti i Soggetti autorizzati con informazioni su incidenti nei quali non è stato coinvolto il S.E.T..

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45 Implementazione Banca Dati Incidenti S.E.T. da parte dei Vigili del Fuoco Federchimica ha proposto all Ing. D. Riccio, Direttore Centrale per le Emergenze ed il Soccorso Tecnico dei Vigili del Fuoco, di implementare la Banca Dati Incidenti tramite il caricamento degli incidenti che, a prescindere dall attivazione del S.E.T., vedono il coinvolgimento dei Vigili del Fuoco. Questo database ha infatti l obiettivo di raccogliere il maggior numero di eventi incidentali nel trasporto di prodotti chimici per essere un valido strumento statistico di formazione e prevenzione. L Ing. D. Riccio ha condiviso l iniziativa e ha richiesto a Federchimica l invio di una scheda riassuntiva di tutte le informazioni necessarie per la compilazione dell incidente nella Banca Dati, affinché i Comandi Provinciali possano ritornarla compilata alla Direzione Centrale che farà da tramite con Federchimica.

46 NUMERO VERDE Istituzione di un numero verde che le Imprese S.E.T. potranno allegare ai loro documenti di viaggio (DDT, TremCard) o riportare nella sezione 14 della SDS, dedicata al trasporto, per contattare il Centro di Risposta Nazionale S.E.T. da cui ricevere assistenza o promuoverne l attivazione coordinandosi con le Pubbliche Autorità.

47 TELEMATICA La telematica è destinata a svolgere un ruolo sempre più rilevante nel prossimo futuro: nel campo della trasmissione delle informazioni (sostituzione di documentazione), nella individuazione e localizzazione di unità di trasporto (tracciabilità dei veicoli, dei container, ecc.) ai fini della safety e della security. Questa tecnologia, che potrà interfacciarsi con il Sistema satellitare GALILEO (l alternativa europea al GPS americano), richiede lo sviluppo di standard e politiche industriali che ne definiscano il campo di applicazione.

48 PROGRAMMA DI LAVORO DEL WG TELEMATICS PER IL TRASPORTO DELLE MERCI PERICOLOSE E disponibile sul sito della Direzione Trasporti di ONU/ECE il documento ECE/TRANS/WP15/AC.1/108 Add. 3, recante il programma di lavoro sull utilizzo della telematica, come convenuto in sede di Joint Meeting ADR/RID/ADN nella sua sessione di Ginevra dell settembre L obiettivo è quello di presentare una proposta di emendamento ai Regolamenti ADR/RID/ADN per inserirvi le necessarie disposizioni in materia di equipaggiamento e sistemi di controllo telematici. Il punto di partenza sarà costituito dai risultati del progetto di ricerca MITRA del 2007 e dallo studio di fattibilità sui sistemi di tracciabilità e rintracciabilità della Commissione Europea del 2007.

49 Il gruppo Joint Meeting raccomanda che il WG Telematics mantenga contatti formali con la DG TREN e con il Comitato di Regolamentazione della Commissione Europea (*) per assicurare un adeguato coordinamento sulle iniziative da promuovere, relativamente a regole e standard afferenti all applicazione di questa nuova tecnologia. (*) I Comitati di Regolamentazione assistono la Commissione Europea durante il processo di adozione delle misure di esecuzione della normativa comunitaria (procedure di comitatologia). Sono organi, composti da rappresentanti degli Stati membri e presieduti dalla Commissione, che consentono a quest ultima di instaurare un dialogo con le Amministrazione nazionali prima di adottare le misure di esecuzione.

50 PROGETTI E APPLICAZIONI DI TELEMATICA Il progetto MITRA MITRA: Monitoring and Intervention for the TRAnsportation of dangerous goods E un progetto finanziato dalla Commissione Europea e sviluppato da un Consorzio franco-tedesco-spagnolo in materia di telematica applicata per il monitoraggio di merci pericolose nel trasporto (v. ECE/TRANS/WP.15/AC.1/2007/17 dell 8 gennaio 2007). Questo principio, estrapolato dal settore del Controllo del traffico aereo è finalizzato a fornire in tempo reale, mediante sensori a bordo di un veicolo, a un database al quale i Centri di Controllo delle Squadre di Intervento hanno accesso attraverso Internet, informazioni su anomalie registrate nel corso del viaggio relative al carico e al veicolo (temperatura, pressione, perdite, ribaltamento, pulsante di allarme azionato dal conducente, ecc.)

51 2) Il progetto TracciaWEBServer Progetto di tracciabilità e monitoraggio, sviluppato da Traccia Service, per rendere possibile, attraverso applicazioni di localizzazione satellitare GPS, l identificazione del mezzo in movimento e/o temporaneo stazionamento, nonché la sua localizzazione geografica su mappe digitali georeferenziate, installate su PC, per mezzo di collegamenti telefono GSM-GPRS con sistema di comunicazione Machine to Machine. Il prodotto tecnologico collegato è il Sistema Orange Box, installato sul veicolo, e dotato di una serie di allarmi manuali e automatici, che permettono di segnalare alla centrale operativa l insorgere di un evento pericoloso con implicazioni per la sicurezza e/o la security. Le tipologie di allarme rilevabili sono: l allarme ribaltamento (permette di rilevare e segnalare autonomamente il ribaltamento del mezzo); l allarme tamponamento (permette di rilevare e segnalare automaticamente una decelerazione o una accelerazione maggiore di 1g sui 3 assi); l allarme operatore (azionato manualmente dal conducente a seguito di una necessità); l allarme interruzione alimentazione (rileva un interruzione dell alimentazione). Gli allarmi possono essere inviati tramite SMS, visualizzati da centrali operative in tempo reale sulla finestra Segnalazioni e archiviati nel formato Report.

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54 Integrazione di MAP e SIGEM dei Vigili del Fuoco con il S.E.T. di Federchimica e con il Sistema Orange Box di Traccia Service. MAP: il personale operativo, dotato di un palmare, può avere accesso ad alcuni siti di utilità in caso di emergenza. Tale palmare è connesso ad un Sistema che riconosce la voce dell utente, il quale ha la possibilità di formulare una richiesta ed ottenere, a seguito di consultazione dei siti considerati, una risposta adeguata. SIGEM: sistema informativo computerizzato che è in grado di prelevare da database opportuni le informazioni necessarie per anticipare l evoluzione dello scenario incidentale sulla base di informazioni sul prodotto e sulle condizioni dell ambiente circostante all incidente in atto. S.E.T.: è un sistema, inserito in una rete europea ICE, gestito da operatori esperti che possono, consultando il database SET per la gestione delle emergenze nel trasporto di prodotti chimici, fornire vari livelli di intervento per singola sostanza. Sistema Orange Box di Traccia Service: consiste in una scatola, dotata di una serie di allarmi, che è in grado di segnalare ad una centrale operativa un problema accorso durante il trasporto, e una serie di informazioni correlate, su una mappa georeferenziata. Orange Box, installato sul veicolo, fornisce le informazioni sul luogo dell incidente e sulla sostanza coinvolta. L operatore dei Vigili del Fuoco interroga il SIGEM per organizzare l intervento, con l ausilio delle competenze e dei mezzi S.E.T., tramite il supporto tecnologico MAP. Traccia Service è uno dei fornitori commerciali di questa tecnologia. Alla gestione degli allarmi provvede, invece, il Centro di Risposta Nazionale S.E.T..

55 Il Centro di Risposta Nazionale S.E.T., agendo da call center per le chiamate in caso di emergenze nel trasporto di prodotti chimici, effettuato da veicoli monitorati georeferenzialmente, ha un ruolo proattivo nei confronti dei Vigili del Fuoco. Non é quindi necessario attendere l attivazione del S.E.T. da parte delle Autorità, vincolo che ha sempre penalizzato il S.E.T., i cui interventi hanno coperto nel corso degli anni solo una percentuale oscillante dal 3 al 7% del totale degli incidenti che hanno coinvolto merci pericolose.

56 PROGETTO PILOTA TRACCIABILITA DEI VEICOLI E MONITORAGGIO DEL CARICO CON SISTEMA ORANGE BOX Impresa Federchimica Carico Classe ADR Contenitore Autotrasportatore Società Persona da contattare Syndial S.p.A. Ipoclorito di Sodio Acido Cloridrico Soluz. 8 8 Cisterna fissa Cisterna fissa Ferrari Aldo Trasporti Sig. Paolo Ceruti Tel Polimeri Europa S.p.A. Fenolo Cicloesanone Cisterna fissa Cisterna fissa Gamma Sig. Mario Cortellazzi Tel Cell Solvay Chimica Italia S.p.A. Percarbonato di Sodio Soda Caustica Soluz Cisterna fissa Cisterna fissa Autotrasporti Pigliacelli Ferrari Aldo Trasporti Sig. Danilo Pigliacelli Cell Sig. Paolo Ceruti Tel Dow Italia S.r.l. Isocianati 6.1 Cisterna fissa Sinteco Sig. Fausto Betti Tel Cell Socogas GPL 2 Cisterna fissa Socogas Ing. Gianpaolo Zucchi Cell Air Liquide Italia S.p.A. Ossigeno 2 Cisterna fissa Parodi (Omnia Transit) Sig. Luciano Caria Cell PPG Industries Italia S.r.l. Fosfatante Vernici 8 3 Contenitore-cisterna GIR Chemial Express Iorio Trasporti & Logistica Sig. Romano Ciro Cell Sig. Domenico Fatigati Cell

57 SISTEMI DI GESTIONE E DI COMUNICAZIONE

58 SCHEDE ERIC Diversamente dalle Istruzioni Scritte per il Conducente (TremCard), di cui alla Sezione dell ADR, le Schede ERIC, che sono finalizzate alle Squadre di Intervento, non hanno carattere obbligatorio, ma nascono da una iniziativa volontaria supportata dal Gruppo di Esperti WP15 della Commissione Economica per l Europa/ONU, in occasione della 48 a Sessione di Ginevra del maggio 1981, il quale ha dato mandato al CEFIC di promuoverne lo sviluppo. I contenuti informativi delle Schede ERIC sono ricavati combinando il linguaggio del Codice Kemler (identificazione del pericolo) in ADR/RID con il Codice EAC (identificazione delle misure di emergenza) mutuato dal sistema inglese Hazchem. Attualmente le Schede ERIC sono disponibili in: - 11 lingue europee (inglese, francese, tedesco, spagnolo, olandese, italiano, turco, ungherese, slovacco, greco, rumeno) - 5 lingue asiatiche (tailandese, malesiano, coreano, cinese, giapponese) Le Schede ERIC possono essere scaricate dal sito

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60 TRANSPERANTO Acronimo di Transport, Transparency e Esperanto, è uno strumento (vocabolario), sviluppato dal CEFIC (Consiglio Europeo dell Industria Chimica) e dall ECHA (Associazione Europea del Trasporto Chimico), per facilitare la comunicazione tra operatori di sito, organi di controllo, gestori delle emergenze e conducenti di diversa estrazione linguistica. E organizzato su 142 parole chiave, in 26 lingue, distribuite in 7 Sezioni: 1. Generalità; 2. Sicurezza; 3. Controllo al cancello di fabbrica; 4. Gestione delle emergenze; 5. Carico generale; 6. Carico merce sfusa; 7. Carico di merce imballata. Si avvale di pittogrammi per facilitare la comprensione del testo e collegare il significato a simboli richiamati su documenti, foglio di istruzioni, pannelli e segnaletica.

61 TRANSPERANTO Una buona comunicazione tra conducenti del veicolo e operatori è indispensabile per una corretta esecuzione delle operazioni, per la security e per la sicurezza delle persone, della circolazione e del sistema di trasporto. Il Transperanto è uno strumento utile perciò, oltre che per le Imprese Chimiche, anche per le Associazioni delle Imprese di Trasporto, per le Pubbliche Autorità (Vigili del Fuoco e Protezione Civile) e per la Società Autostradale che operano attivamente sul territorio, dove l aspetto della comunicazione è fondamentale soprattutto per la soluzione delle emergenze.

62 TRANSPERANTO L importanza del Transperanto ha in un ampia diffusione il suo valore chiave: maggiore il numero di utilizzatori, maggiore il contributo alla soluzione di problemi che si interfacciano con il Trasporto, lo Stoccaggio e la Distribuzione dei prodotti chimici la cui movimentazione raggiunge in Italia circa 2 milioni di t/a (oltre l 80% su strada), per un costo superiore a 6 miliardi/anno (circa il 12 % del fatturato totale). Oltre 3,8 milioni/anno sono da addebitare a prodotti chimici provenienti in Italia dall Est europeo, frequentemente con notevoli problemi di comprensione linguistica tra operatori pubblici e privati.

63 BBS (Behaviour Based Safety) Programma di gestione che mira a migliorare la sicurezza delle operazioni influenzando positivamente l atteggiamento delle persone nell esercizio dell attività mediante un processo integrato di verifica, educazione e comunicazione. E un approccio copernicano di sistema che fa leva sulla coscienza dei comportamenti responsabili per generare sicurezza. Le linee guida BBS sono sviluppate dal CEFIC e riprese da Federchimica, in sede di Comitato Logistica, per adattarle alla realtà italiana.

64 Linee guida per la sicurezza delle operazioni di carico e scarico dei veicoli stradali Processo di valutazione dell approccio alla sicurezza sulla base di modelli comportamentali 1 Linee Guida CEFIC/ECTA Sistemi e Programmi di gestione PROGRAMMI DI 5 MIGLIORAMENTO 2 Database 4 Ispettore RAPPORTO Comunicazione esiti verifiche 3 6 Operatori/ Conducenti Impianto carico/scarico PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO Database 4 5 Linee Guida CEFIC/ECTA VALUTAZIONE Sistemi e Programmi di gestione 6 Impresa di Autotrasporto SQAS

65 SQAS (Safety and Quality Assessment System) Sistema sviluppato dal CEFIC per la valutazione uniforme dei modelli organizzativi e gestionali delle Imprese e delle Agenzie intermediarie dell autotrasporto, dei Vettori ferroviari, dei Gestori delle stazioni di lavaggio, dei magazzini delle merci imballate e dei distributori di prodotti chimici, con riferimento non solo ai criteri della qualità, ma anche della sicurezza, salute ed ambiente, coerentemente con i principi di miglioramento continuo del Programma Responsible Care, e agli aspetti di security. La valutazione viene eseguita da Ispettori indipendenti attraverso un apposito questionario CEFIC standardizzato. Una valutazione SQAS non si conclude con un certificato, ma genera un rapporto dettagliato dei fatti che ciascuna Impresa chimica verificherà a fronte dei propri requisiti. L iniziativa offre perciò all utenza la possibilità di dialogare con il fornitore del servizio, valutare la sua offerta, analizzarne in sede contrattuale gli aspetti di maggiore interesse ed eventualmente intervenire per renderla più mirata alle proprie esigenze, concordare tempi e modi di miglioramento, verificare attuazione ed efficacia di quanto concordato. Una singola valutazione sostituisce così la miriade di ispezioni cui i fornitori di servizi logistici sono stati tradizionalmente sottoposti e offre un meccanismo per valutare il miglioramento continuo.

66 IL PROCESSO DI VALUTAZIONE SQAS Industria Industria chimica chimica Visione/Stampa/Richiesta Rapporto Visione/Stampa/Richiesta Rapporto Richiesta della della disponibilità disponibilit àdella della valutazione SQAS Dialogo sul sul Processo Processo di Miglioramento di Miglioramento Aggiunta commenti e Programma Aggiunta commenti e Programma d Azione per i Miglioramenti Fornitore di di d azione per i miglioramenti Servizi Database Logistici SQAS Visione/Stampa/Richiesta Rapporto Rapporto Richiesta di valutazione Richiesta di valutazione Ispettore accreditato Firma Firma elettronica elettronica dell Accordo Valutazione Valutazione SQAS SQAS Inserimento Rapporto Pre Pre-notifica elettronica

67 Responsi ble Care L'imp eg no per la Si dell'industria cu Ch imica la Salut rezza, e, l'amb ien te 3 Rap po Serviz io Em e rto S.E.T., rge - Anno nze Traspor ti Gen na io 20 08

68 IPOTESI DI SVILUPPI FUTURI Coinvolgimento nell iniziativa delle Associazioni dell Autotrasporto per procedurare la disponibilità sul luogo dell incidente, in tempi brevi, di cisterne vuote bonificate, ove si renda necessario il travaso del prodotto dalla cisterna danneggiata o il recupero dello spanto in caso di perdite. Studio di opportunità vantaggiose nella definizione di eventuali Accordi per l Autotrasporto tra Vettori coinvolti nel S.E.T. e Imprese chimiche S.E.T. Promozione di piani di intervento, nell ambito della collaborazione con il CNIT di Pavia, mirati alla gestione sanitaria degli incidenti chimici nel trasporto attraverso la rete di ospedali creata allo scopo dal CNIT sull intero territorio nazionale. Promozione di Accordi con Società che operano Interventi di Livello 3 e che dispongono di piattaforme per lo smaltimento di rifiuti, dando alle Imprese S.E.T. possibilità di accesso a tali impianti a tariffe agevolate.

69 CONCLUSIONI

70 LA SICUREZZA E UN BENE COMUNE A CUI TUTTI SONO CHIAMATI A FORNIRE IL PROPRIO CONTRIBUTO IN TERMINI DI IMPEGNO RESPONSABILE

71 1) La valorizzazione dei comportamenti volontari rientra a pieno titolo tra le principali linee di azione identificate da Federchimica per favorire la crescita e lo sviluppo dell attività industriale in armonia con il territorio e dare concretezza al concetto di sviluppo sostenibile. 2) A differenza dei tradizionali strumenti di comando e controllo che in ogni Paese da sempre rappresentano la base della politica ambientale influenzando direttamente i comportamenti dei soggetti interessati, attraverso prescrizioni e condizionamenti, quelli volontari hanno il merito di responsabilizzare maggiormente interi settori produttivi innescando effetti trainanti anche su altri comparti.

72 3) Il S.E.T. nasce e si muove nel concetto di azione volontaria che l industria chimica nel mondo, attraverso il Programma Responsible Care, ha messo in atto nei confronti delle istituzioni rivelandosi, sia pure nei limiti del suo campo di applicazione specifico, un utile strumento di dialogo tra pubblico e privato, oltre che un opportunità per catalizzare alleanze tra le diverse realtà locali e coagulare, nella sua sfera di competenza, iniziative varie di formazione e gestione del rischio chimico anche sotto il profilo sanitario. 4) La credibilità di questa iniziativa, e quindi il suo consenso sul territorio, ne escono ovviamente tanto più rafforzati quanto maggiore è il numero delle aziende aderenti a testimonianza di un impegno diretto, trasversale a tutto il settore chimico che di questa politica ha fatto la sua nuova frontiera.

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