Bologna. 6-7 novembre 2014 ABSTRACT. Archiginnasio Stabat Mater. Alma Mater Studiorum Università di Bologna

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1 Alma Mater Studiorum Università di Bologna Azienda Ospedaliero - Universitaria di Bologna Organizzato dalla Chirurgia Pediatrica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Policlinico di S. Orsola Policlinico S. Orsola-Malpighi ABSTRACT Bologna Archiginnasio Stabat Mater 6-7 novembre

2 Congresso Nazionale Congiunto 6 novembre Miscellanea 1 Moderatori: A. Franchella (Ferrara), M.G. Aceti (Cosenza) YouTube e chirurgia pediatrica: quali le possibili insidie? O. Adoriso (Roma), 7 min Proposta di un programma standardizzato di formazione in chirurgia mini-invasiva pediatrica F. Turrà (Napoli), 7 min Rigenerazione intestinale autologa: ruolo del WNT e TGFβ pathways R. Coletta (Manchester), 7 min Linee guida per la day surgery pediatrica U. De Luca (Napoli), 7 min Chirurgia Oncologica 1 Moderatori: S. Federici (Rimini), D. Cozzi (Roma) Chirurgia del neuroblastoma: ruolo della MIS in relazione ai criteri IDRFs C. Filisetti (Milano), 3 min Ganglioneuroma incidentale in giovani pazienti: management chirurgico e revisione della letteratura C. Spinelli (Pisa), 3 min La chirurgia ad accesso mini-invasivo del paziente pediatrico emato-oncologico: risultati a 6 anni L. Pio (Genova), 3 min Rischio oncologico nel paziente affetto da malattia di Hirschsprung V. Rossi (Genova), 7 min Rischio tumorale e indicazione chirurgica nei pazienti pediatrici con sindrome di Turner o di Morris: studio multicentrico M. Escolino (Napoli), 3 min Il Tronco Brachiocefalico per il posizionamento di CVC in età pediatrica: studio preliminare A. Pini Prato (Genova), 3 min. 2

3 Bologna I Archiginnasio Stabat Mater I 6-7 novembre Chirurgia Oncologica 2 Moderatori: P. Parmeggiani (Napoli), F. Rossi (Novara) Teratomi ovarici pediatrici: revisione della casistica degli ultimi 10 anni A. Cerrina (Torino), 3 min Terapia conservativa dei teratomi ovarici C. Vella (Milano), 3 min Trattamento chirurgico dei tumori renali e surrenalici con trombosi cavale in età pediatrica. Nostra Esperienza G. Carbonaro (Torino), 7 min Tumore uroteliale ed ematuria asintomatica: case report in età pediatrica E. Caponcelli (Modena), 3 min Cisto-prostatectomia parziale robotico-assistita per rabdomiosarcoma embrionale A. Berrettini (Milano), 7 min Aspergillosi invasiva polmonare: ruolo della chirurgia mini-invasiva G. Montemezzo (Padova), 3 min Chirurgia Urologica 1 Moderatori: P. Caione (Roma), S. Mariconda (Napoli) Chirurgia laparoscopica radio-guidata in un caso di grave ipoplasia renale S. Cacciaguerra (Catania), 7 min Nefrectomia retroperitoneoscopica: nostra esperienza F. Ferrara (Vicenza), 3 min Nefrectomia videolaparoscopica: come e perché? E. Mele (Roma), 3 min Il ruolo della disfunzione renale prima dell intervento nei bambini con tumore renale monolaterale S. Ceccanti (Roma), 7 min Idronefrosi neonatale ed IRA: due pazienti, due soluzioni I. Goruppi (Pavia), 3 min Pieloplastica laparoscopica transperitoneale nella idronefrosi da vasi anomali: vascular hitch o pieloplastica dismembered? Esperienza su 30 casi consecutivi S. Gerocarni Nappo (Roma), 7 min La pneumovescica sovrapubica nella diagnosi e nel trattamento delle neoformazioni endovescicali M. Ilari (Ancona), 3 min. 3

4 Congresso Nazionale Congiunto Chirurgia Addominale 1 Moderatori: D. Alberti (Brescia), B. Noccioli (Firenze) Quando il pancreas inganna C. Filisetti (Milano), 7 min L uso dell ecografia intraoperatoria laparoscopica (LIOUS) in una resezione pancreatica per tumore pseudopapillare E. Severi (Firenze), 3 min Le complicanze biliari dopo trauma epatico nel bambino. Nostra esperienza G. Carbonaro (Torino), 3 min Atresia duodenale. Approccio laparoscopico versus Open. Analisi della nostra esperienza negli ultimi 10 anni S.F. Chiarenza (Vicenza), 7 min Management laparoscopico del diverticolo di Meckel A. Papparella (Napoli), 7 min Diverticolo di Meckel intramurale ed inverted nell invaginazione intestinale: la nostra casistica G. Piazza (Trapani), 3 min Manifestazioni cliniche del diverticolo di Meckel: 10 anni di esperienza M. Bertozzi (Perugia), 3 min Chirurgia del colon Moderatori: A. Settimi (Napoli), J. Schleef (Torino) Survey nazionale multicentrica nel trattamento chirurgico della RCU G. Mattioli (Genova), 7 min Chirurgia mini-invasiva delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI): l importanza delle nuove tecnologie C. Vella (Milano), 3 min La cone-like resection nel trattamento chirurgico del Crohn perianale: esperienza preliminare G. Mattioli (Genova), 3 min Malattia di Hirschsprung ed esame immunocitochimico con anticorpi anticalretinina: la nostra esperienza F. Italiano (Rimini), 3 min. 4

5 Bologna I Archiginnasio Stabat Mater I 6-7 novembre Pullthrough endorettale transanale video-assistito nel trattamento della malattia di Hirschsprung A. Scarpa (Catania), 3 min Laparoscopic-Assisted Ano-Rectal Pullthrough Vs. Posterior Sagittal Ano- Rectoplasty: revisione sistematica degli studi comparativi G. Lisi (Pescara), 7 min Pullthrough anorettale video-assistito nei pazienti affetti da malformazione anorettale alta R.V. Iacona (Catania), 3 min Chirurgia Toracica 1 Moderatori: C. Romeo (Messina), G. Paradies (Bari) Pectus excavatum e asimmetria mammaria: strategie chirurgiche e proposta di un algoritmo terapeutico M.V. Romanini (Genova), 7 min L intervento di Nuss nei casi più severi di pectus excavatum: è una buona indicazione? L. Leonelli (Genova), 3 min Il BAL in chirurgia pediatrica: prospettive di studio per la diagnostica ed il follow up delle patologie polmonari congenite ed acquisite A. Raffaele (Pavia), 3 min Correzione dell ernia diaframmatica congenita: materiali protesici a confronto L. Migliazza (Bergamo), 7 min La chirurgia della via aerea in età pediatrica M. Torre (Genova), 7 min Distress respiratorio acuto e sindrome post-pneumonectomia in un neonato trattato per atresia dell esofago C. Iacusso (Roma), 3 min. 5

6 Congresso Nazionale Congiunto Chirurgia Uro-Andrologica Moderatori: A. Danti (Firenze), F. Bartoli (Foggia) Nuove strategie terapeutiche per la protezione della fertilià, in un modello sperimentale di varicocele S. Arena (Messina), 3 min Standardizzazione del trattamento laparoscopico del varicocele in età pediatrica con la tecnica lymphatic-sparing utilizzando il blu di isosulfano A. Roberti (Napoli), 3 min Variazione dei valori di Inibina B nel post-operatorio di pazienti operati per varicocele. Studio clinico prospettico T. Russo (Messina), 3 min Studio randomizzato sull uso di flaps di copertura nell uretroplastica per ipospadia distale M. Cimador (Palermo), 7 min Uretroplastica in due tempi con graft prepuziale: una preoccupante complicanza D.G. Minoli (Milano), 3 min Plastica del prepuzio Y-V come alternativa alla circoncisione nel trattamento chirurgico della fimosi in età pediatrica N. Nardi (Perugia), 3 min Studio genetico della torsione del testicolo: nuova ipotesi sul ruolo del gene Insulin-Like3 P. Impellizzeri (Messina), 3 min. 6

7 Bologna I Archiginnasio Stabat Mater I 6-7 novembre novembre Chirurgia Urologica 2 Moderatori: P. Lelli Chiesa (Pescara), F. Camoglio (Verona) Counseling PsicoSessulogico in pazienti affetti dal complesso Estrofia Vescicale - Epispadia M. Di Grazia (Trieste), 3 min Il Complesso Estrofia Vescicale - Epispadia: cosa succede all adolescenza? P. Caione (Roma), 7 min Outcome clinico a lungo termine e qualità della vita in pazienti portatori di derivazione urinaria continente sec il principio di Mitrofanoff: 12 anni di esperienza V. Bucci (Vicenza), 3 min Tecnica di Heinz-Hoyer-Bovelaque modificata: un opzione terapeutica nei pazienti con estrofia vescicale recidiva M. Messina (Siena), 7 min Chirurgia dell esofago Moderatori: A. Cacciari (Modena), C. Del Rossi (Parma) Atresia dell esofago long-gap : sostituzione o conservazione dell esofago? Esperienza degli ultimi dieci anni della Chirurgia Neonatale di Firenze B. Noccioli (Firenze), 7 min Sostituzione esofagea mediante trasposizione gastrica in età pediatrica: esperienza di due centri italiani R. Angotti (Siena), 7 min Il ruolo dei Flap maggiori nei pazienti con atresia esofagea long-gap L. Valfrè (Roma), 3 min La gestione del neonato con atresia dell esofago ed arco aortico destroposto: destra o sinistra? F. Parolini (Brescia), 3 min L influenza delle anomalie cardiache maggiori sugli outcome a medio termine nei pazienti trattati per atresia esofagea L. Valfrè (Roma), 3 min. 7

8 Congresso Nazionale Congiunto Una rara causa di emorragia esofagea massiva: approccio multidisciplinare e miniinvasivo a un caso complesso G. Giannotti (Bergamo), 3 min Risultati a lungo termine del trattamento laparoscopico dell acalasia esofagea nei bambini. Studio multicentrico A. Roberti (Napoli), 3 min Chirurgia Addominale 2 Moderatori: G. Pelizzo (Pavia), E. Clemente (Salerno) Ricostruzione autologa intestinale nel nuovo millennio: Il modello di Manchester R. Coletta (Manchester), 7 min Onfalocele gigante: 10 anni di esperienza con approccio mini-invasivo C. Bleve (Vicenza), 7 min Chiusura sequenziale di gastroschisi con silos costruito con pellicola adesiva e senza suture S. Ceccanti (Roma), 3 min Interposizione colica nel trattamento della Short Bowel Syndrome: nostra esperienza R.V. Iacona (Catania), 3 min Duodenal antimesenteric sequential tailoring: nuovo approccio nel trattamento della dilatazione duodelale sintomatica in pazienti affetti da Short Bowel Syndrome R. Coletta (Manchester), 3 min L uso del sistema V.A.C. (Vacuum Assisted Closure) nel trattamento delle ferite dell addome del neonato e del prematuro M.D. Sabatino (Rimini), 3 min Chirurgia Uro-Ginecologica Moderatori: A. Martino (Ancona), P.G. Gamba (Padova) Torsioni ovariche in età pediatrico-adolescenziale: ovarian-sparing surgery come trattamento preferenziale G. Lisi (Pescara), 3 min Utero didelfo, emivagina ostruita ed agenesia renale omolaterale (S. di HerlynWerner-Wunderlich): il corretto timing diagnostico-terapeutico consente di precorrere le complicanze e preservare la fertilità V. Guerriero (Pescara), 3 min. 8

9 Bologna I Archiginnasio Stabat Mater I 6-7 novembre La patologia ovarico-annessiale in età pediatrica: la nostra esperienza M. Bertozzi (Perugia), 7 min Standardizzazione della tecnica nell asportazione laparoscopica dei residui dell uraco E. Magrini (Perugia), 3 min Rimorso decisionale nei genitori di pazienti sottoposti a trattamento di ipospadia distale F. Ghidini (Padova), 3 min Adjustable male sling (ARGUS) per il trattamento dell incontinenza urinaria nei pazienti con spina bifida: risultati preliminari L. Leonelli (Genova), 3 min EGF ed MCP-1 quali marcatori di nefropatia da reflusso in bambini sottoposti a trattamento endoscopico: follow up a 24 mesi V. Pastore (Foggia), 3 min Miscellanea 2 Moderatori: A. Messineo (Firenze), M. Andermarcher (Trento) NEC: più valore all ecografia? L. De Biagi (Rimini), 3 min Mesenchymal Stem Cells nelle lesioni cutanee congenite ed acquisite in Chirurgia Pediatrica. Prospettive di ricerca A. Raffaele (Pavia), 7 min Angiodisplasia in età pediatrica: un raro evento di diagnosi differenziale D. Biondini (Modena), 3 min Malformazione vascolare complessa del collo: dall epoca prenatale al trattamento A. Sgrò (Padova), 3 min Trattamento laparoscopico vs open dell ernia inguinale nella prima infanzia: risultati a confronto P. Impellizzeri (Messina), 3 min. 9

10 Congresso Nazionale Congiunto Chirurgia Urologica 3 Moderatori: M. De Gennaro (Roma), N. Capozza (Roma) Duplicità pielo-ureterale sintomatica: ectopia ureterale F. Marinoni (Milano), 3 min Asportazione robot-assistita di moncone ureterale ectopico nelle vie seminali e sintomatico (ascesso, epididimiti recidivanti) M. De Gennaro (Roma), 3 min Ureterocele ectopico in doppio distretto renale: recidiva tardiva del reflusso E. Casolari (Parma), 3 min Eminefrectomia laparoscopica nei pazienti pediatrici con doppio distretto renale. Risultati di uno studio multicentrico europeo M. Escolino (Napoli), 7 min Eminefrectomia con tecnica mini-invasiva: descrizione di alcuni casi complessi F. Ferrara (Vicenza), 3 min Eminefroureterectomia laparoscopica in età pediatrica: tecnica e risultati L. Pintozzi (Napoli), 3 min Megavescica fetale: una diagnosi poliedrica a prognosi variabile C. Manzoni (Roma), 3 min Polipo congenito e valvole dell uretra posteriore: un associazione rara? C. Matteotti (Novara), 3 min Trattamento laser delle valvole congenite dell uretra posteriore:personale esperienza G. Cretì (San Giovanni Rotondo), 7 min Chirurgia Urologica 4 Moderatori: E. Merlini (Torino), N. Laricchiuta (Bari) L urologo pediatra e il transitional care dell adulto con spina bifida: studio conoscitivo dei percorsi di cura in 16 centri italiani G. Mosiello (Roma), 7 min Accesso trans-mesocolico per pieloplastica robotica anche in presenza di vasi polari anomali G. Torino (Roma), 3 min Trapianto renale in pazienti < 15 Kg con disfunzione del basso apparato urinario M. Castagnetti (Padova), 3 min. 10

11 Bologna I Archiginnasio Stabat Mater I 6-7 novembre Pieloplastica con approccio mini-invasivo D.G. Minoli (Milano), 3 min One Trocar Assisted Pyeloplasty: analisi della curva di apprendimento in chirurghi senior e junior S. Gerocarni Nappo (Roma), 3 min Pieloplastica laparoscopica robot-assistita: la nostra esperienza L. Avolio (Pavia), 3 min Transizione diretta da pieloplastica open a RALP: esperienza di un singolo centro A. Lesma (Milano), 3 min Trattamento mini-invasivo del megauretere ostruttivo: presentazione di dieci casi M. Sonzogni (Milano), 3 min Addome acuto di pertinenza ginecologica in età pediatrica N. Zampieri (Verona), 3 min Chirurgia Toracica 2 Moderatori: M. Messina (Siena), S. Cacciaguerra (Catania) Approccio toracoscopio alla patologia mediastinica in età pediatrica: nostra esperienza F. Nino (Ancona), 3 min Soluzione definitiva per il trattamento dei linfangiomi toraco-mediastinici complessi G. Casadio (Parma), 3 min Il destino dell adattamento del diaframma dopo riparazione di ernia diaframmatica congenita S. Ceccanti (Roma), 7 min MIS nella patologia congenita del diaframma. Quale approccio migliore: toracoscopico o laparoscopico? C. Bleve (Vicenza), 3 min Procedura EXIT per masse cervicali giganti. Esperienza di un singolo Centro G. Farris (Milano), 3 min Mini-toracotomia ascellare per la riparazione di atresia esofagea con fistola tracheoesofagea distale nell era endoscopica I. Falconi (Roma), 3 min Chi va piano va sano e lontano? Un caso di enfisema lobare congenito bilaterale L. Del Prete (Roma), 3 min Un raro caso di polmone esofageo: strategie chirurgiche e review della letteratura A. Zanini (Milano), 3 min. 11

12 Sommario YouTube e chirurgia pediatrica: quali le possibili insidie?... 1 Proposta di un programma standardizzato di formazione in chirurgia mini-invasiva pediatrica... 2 Rigenerazione intestinale autologa: ruolo del WNT e TGFβ pathways... 3 Linee guida per la day surgery pediatrica... 4 Chirurgia del neuroblastoma: ruolo della MIS in relazione ai criteri IDRFs... 5 Ganglioneuroma incidentale in giovani pazienti: management chirurgico e revisione della letteratura La chirurgia ad accesso mini-invasivo del paziente pediatrico emato-oncologico: risultati a 6 anni... 7 Rischio oncologico nel paziente affetto da malattia di Hirschsprung... 8 Rischio tumorale e indicazione chirurgica nei pazienti pediatrici con sindrome di Turner o di Morris: studio multicentrico Il Tronco Brachiocefalico per il posizionamento di CVC in età pediatrica: studio preliminare...10 Teratomi ovarici pediatrici: revisione della casistica degli ultimi 10 anni...11 Terapia conservativa dei teratomi ovarci...12 Trattamento chirurgico dei tumori renali e surrenalici con trombosi cavale in età pediatrica.nostra Esperienza...13 Tumore uroteliale ed ematuria asintomatica: case report in età pediatrica...14 Cisto-prostatectomia parziale robotico-assistita per rabdomiosarcoma embrionale...15 Aspergillosi invasiva polmonare: ruolo della chirurgia minivasiva...16 Chirurgia laparoscopica radio-guidata in un caso di grave ipoplasia renale Nefrectomia retroperitoneoscopica: nostra esperienza...18 i

13 Nefrectomia videolaparoscopica: come e perché?...19 Il ruolo della disfunzione renale prima dell intervento nei bambini con tumore renale monolaterale Idronefrosi neonatale ed IRA: due pazienti, due soluzioni...21 Pieloplastica laparoscopica transperitoneale nella idronefrosi da vasi anomali: vascular hitch o pieloplastica dismembered? Esperienza su 30 casi consecutivi La pneumovescica sovrapubica nella diagnosi e nel trattamento delle neoformazioni endovescicali Quando il pancreas inganna...24 L'uso dell'ecografia intraoperatoria laparoscopica (LIOUS) in una resezione pancreatica per tumore pseudopapillare...25 Le complicanze biliari dopo trauma epatico nel bambino.nostra Esperienza...26 Atresia Duodenale. Approccio Laparoscopico versus Open. Analisi della nostra esperienza negli ultimi 10 anni Management laparoscopico del diverticolo di Meckel...28 Diverticolo di Meckel intramurale ed inverted nell'invaginazione intestinale: la nostra casistica Manifestazioni cliniche del Diverticolo di Meckel: 10 anni di esperienza...30 Survey nazionale multicentrica nel trattamento chirurgico della RCU...31 Chirurgia mininvasiva delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) : l importanza delle nuove tecnologie...32 La cone-like resection nel trattamento chirurgico del Crohn perianale: esperienza preliminare...33 Malattia di Hirschsprung ed esame immunocitochimico con anticorpi anti-calretinina: la nostra esperienza...34 Pull-through endorettale transanale video-assistito nel trattamento della malattia di Hirschsrung..35 Laparoscopic-Assisted Ano-Rectal Pull-Through Vs. Posterior Sagittal Ano-Rectoplasty: revisione sistematica degli studi comparativi...36 Pull-trough anorettale videoassistito nei pazienti affetti da malformazione anorettale alta...37 Pectus excavatum e asimmetria mammaria: strategie chirurgiche e proposta di un algoritmo terapeutico...38 L'intervento di Nuss nei casi più severi di pectus excavatum: è una buona indicazione?...39 Il BAL in chirurgia pediatrica: prospettive di studio per la diagnostica ed il follow up delle patologie polmonari congenite ed acquisite...40 Correzione dell'ernia diaframmatica congenita: materiali protesici a confronto...41 ii

14 La chirurgia della via aerea in età pediatrica...42 Distress respiratorio acuto e sindrome post-pneumonectomia in un neonato trattato per atresia dell esofago...43 Nuove strategie terapeutiche per la protezione della fertilià, in un modello sperimentale di varicocele...44 Standardizzazione del trattamento laparoscopico del varicocele in età pediatrica con la tecnica lymphatic-sparing utilizzando il blu di isosulfano Variazione dei valori di Inibina B nel post-operatorio di pazienti operati per varicocele. Studio clinico prospettico Studio randomizzato sull'uso di flaps di copertura nell'uretroplastica per ipospadia distale Uretroplastica in due tempi con graft prepuziale: Una preoccupante complicanza...48 Plastica del prepuzio Y-V come alternativa alla circoncisione nel trattamento chirurgico della fimosi in età pediatrica...49 Studio genetico della torsione del testicolo: nuova ipotesi sul ruolo del gene Insulin-Like Counseling PsicoSessulogico in pazienti affetti dal complesso Estrofia Vescicale - Epispadia...51 Il Complesso Estrofia Vescicale Epispadia: cosa succede all adolescenza?...52 Outcome clinico a lungo termine e qualità della vita in pazienti portatori di derivazione urinaria continente sec il principio di Mitrofanoff: 12 anni di esperienza...53 Tecnica di Heinz-Hoyer-Bovelaque modificata: un opzione terapeutica nei pazienti con estrofia vescicale recidiva...54 Atresia dell'esofago long gap: sostituzione o conservazione dell'esofago? Esperienza degli ultimi dieci anni della Chirurgia Neonatale di Firenze...55 Sostituzione esofagea mediante trasposizione gastrica in eta pediatrica: esperienza di due centri italiani...56 Il ruolo dei Flap maggiori nei pazienti con atresia esofagea long-gap...57 La gestione del neonato con atresia dell'esofago ed arco aortico destroposto: destra o sinistra?...58 L influenza delle anomalie cardiache maggiori sugli outcome a medio termine nei pazienti trattati per atresia esofagea...59 Una rara causa di emorragia esofagea massiva: approccio multidisciplinare e minivasivo a un caso complesso...60 Risultati a lungo termine del trattamento laparoscopico dell acalasia esofagea nei bambini. Studio multicentrico Ricostruzione autologa intestinale nel nuovo millennio: Il modello di Manchester...62 iii

15 Onfalocele gigante: 10 anni di esperienza con approccio minivasivo...63 Chiusura sequenziale di gastroschisi con silos costruito con pellicola adesiva e senza suture...64 Interposizione colica nel trattamento nel trattamento della Short Bowel Syndrome: nostra esperienza...65 Duodenal antimesenteric sequential tailoring: nuovo approccio nel trattamento della dilatazione duodelale sintomatica in pazienti affetti da Short Bowel Syndrome...66 L uso del sistema V.A.C. (Vacuum Assisted Closure) nel trattamento delle ferite dell addome del neonato e del prematuro...67 Torsioni ovariche in età pediatrico-adolescenziale: ovarian-sparing surgery come trattamento preferenziale...68 Utero didelfo, emivagina ostruita ed agenesia renale omolaterale (S. di Herlyn-Werner-Wunderlich): il corretto timing diagnostico-terapeutico consente di precorrere le complicanze e preservare la fertilità La patologia ovarico-annessiale in età pediatrica: la nostra esperienza...70 Standardizzazione della tecnica nell asportazione laparoscopica dei residui dell uraco...71 Rimorso Decisionale Nei Genitori Di Pazienti Sottoposti A Trattamento Di Ipospadia Distale...72 Adjustable male sling (ARGUS) per il trattamento dell'incontinenza urinaria nei pazienti con spina bifida: risultati preliminari...73 EGF ed MCP-1 quali marcatori di nefropatia da reflusso in bambini sottoposti a trattamento endoscopico: follow up a 24 mesi...74 NEC: più valore all'ecografia?...75 Mesenchymal Stem Cells nelle lesioni cutanee congenite ed acquisite in Chirurgia Pediatrica. Prospettive di ricerca...76 Angiodisplasia in età pediatrica: un raro evento di diagnosi differenziale...77 Malformazione vascolare complessa del collo: dall'epoca prenatale al trattamento...78 Trattamento laparoscopico vs open dell ernia inguinale nella prima infanzia: risultati a confronto...79 Duplicità pielo-ureterale sintomatica: ectopia ureterale...80 Asportazione robot-assistita di moncone ureterale ectopico nelle vie seminali e sintomatico (ascesso, epididimiti recidivanti)...81 Ureterocele ectopico in doppio distretto renale: Recidiva tardiva del reflusso...82 Eminefrectomia laparoscopica nei pazienti pediatrici con doppio distretto renale. Risultati di uno studio multicentrico europeo Eminefrectomia con tecnica mininvasiva: descrizione di alcuni casi complessi...84 iv

16 Eminefroureterectomia laparoscopica in età pediatrica: Tecnica e risultati Megavescica fetale: una diagnosi poliedrica a prognosi variabile...86 Polipo congenito e valvole dell'uretra posteriore:un'associazione rara?...87 Trattamento laser delle valvole congenite dell'uretra posteriore: personale esperienza...88 L'urologo pediatra e il transitional care dell'adulto con spina bifida: studio conoscitivo dei percorsi di cura in 16 centri italiani Accesso trans-mesocolico per pieloplastica robotica anche in presenza di vasi polari anomali...90 Trapianto Renale In Pazienti < 15 Kg Con Disfunzione Del Basso Apparato Urinario...91 Pieloplastica con approccio mini-invasivo...92 One Trocar Assisted Pyeloplasty: analisi della curva di apprendimento in chirurghi senior e junior..93 Pieloplastica laparoscopica robot-assistita: la nostra esperienza...94 Transizione diretta da pieloplastica open a RALP: esperienza di un singolo centro...95 Trattamento mininvasivo del megauretere ostruttivo: presentazione di dieci casi...96 Addome acuto di pertinenza ginecologica in età pediatrica...97 Approccio toracoscopio alla patologia mediastinica in età pediatrica: nostra esperienza...98 Soluzione definitiva per il trattamento dei linfangiomi toraco-mediastinici complessi...99 Il destino dell adattamento del diaframma dopo riparazione di ernia diaframmatica congenita MIS nella patologia congenita del diaframma. Quale approccio migliore: toracoscopico o laparoscopico? Procedura EXIT per masse cervicali giganti. Esperienza di un singolo Centro Mini-toracotomia ascellare per la riparazione di atresia esofagea con fistola tracheo-esofagea distale nell era endoscopica Chi va piano va sano e lontano? Un caso di enfisema lobare congenito bilaterale Un raro caso di polmone esofageo: strategie chirurgiche e review della letteratura v

17 Abstract Code: CNG YouTube e chirurgia pediatrica: quali le possibili insidie? O. Adoriso 1, M. Silveri 1, F. De Peppo 1, E. Ceriati 1, P. Marchetti 1, J. De Ville De Goeyt 1 (1) Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Dipartimento di Chirurgia Pediatrica, Roma Razionale dello studio Internet è divenuto ormai una delle più importanti fonte di divulgazione anche in ambito scientifico e, per tale motivo, sempre più consultato dalle famiglie dei piccoli pazienti.scopo di questo studio è valutare l attendibilità delle video-informazioni postate su YouTube in ambito chirurgico pediatrico. Metodi A marzo 2013 è stata eseguita una ricerca utilizzando come parole chiave acute appendicitis in children. Tutti i video soddisfacenti i nostri criteri di ricerca sono stati salvati e analizzati da 2 ricercatori in maniera totalmente indipendente, e classificati in useful unuseful e misleading in base al contenuto. I video sono stati inoltre suddivisi in base alla fonte in: independent user, medical professional, health information Web site, charity, university/hospital e news network.l analisi comparativa dei dati è stata fatta mediante il coefficiente Kappa. Il test t di Student per verificare la significatività dei valori relativi alle variabili studiate Risultati Il totale dei video ottenuti era di sono stati esclusi in quanto non in lingua inglese, 112 perché non rilevanti ai fini dello studio. I rimanenti 1544 sono stati classificati in useful (1164 (64 %)), unuseful (30 (2%)) e misleading (350 (34%). La durata media dei video era di 4.6 ± 3.5 minuti (range, minutes) senza differenze statisticamente significative tra useful and misleading video clips (p > 0.05) o tra useful e misleading video (p > 0.05). I Video privi di informazioni scientifiche sono risultati 380 (25%) (Coefficiente kappa = 0.87). Conclusioni YouTube non appare come un sito di divulgazione scientifica, potendosi nascondere in esso molte insidie per i genitori. Uno dei pochi criteri di affidabilità è la fonte, essendo risultati i video postati da medici, università e ospedali quelli maggiormente affidabili. 1

18 Abstract Code: CNG Proposta di un programma standardizzato di formazione in chirurgia mini-invasiva pediatrica C. Esposito 1, F. Chiarenza 2, F. Turra' 1, A. Marte 3, M. Escolino 1, V. Di Benedetto 4, A. Farina 1, P. Gamba 5, A. Settimi 1, A. Najmaldin 6 (1) UNIVERSITA' DI NAPOLI FEDERICO II, NAPOLI, ITALIA, (2) OSPEDALE SAN BORTOLO, VICENZA, ITALIA, (3) SECONDA UNIVERSITA' DI NAPOLI, NAPOLI, ITALIA, (4) UNIVERSITA' DI CATANIA, CATANIA, ITALIA, (5) UNIVERSITA' DI PADOVA, PADOVA, ITALIA, (6) LEEDS NHS CHILDREN HOSPITAL,LEEDS, UK Scopo dello studio: Durante l ultimo congresso ESPES a Marsiglia, abbiamo proposto a tutti i partecipanti di creare delle linee guida strutturate per un programma di formazione in MIS per i chirurghi pediatri. Materiali e metodi: Un questionario validato da un gruppo di esperti in MIS è stato proposto a tutti i partecipanti al 3 congresso annuale ESPES a Marsiglia per raccogliere le loro opinioni sulla nostra proposta. Risultati: Abbiamo ricevuto 178 questionari, ma solo 139 sono risultati completi ed analizzati. Per la parte teorica, la maggior parte dei chirurghi ha ritenuto necessario frequentare più di due corsi teorici in laparoscopia (91/ %) un corso in retroperitoneoscopia (79/ %) ed uno in toracoscopia (81/ %). Per quanto riguarda la formazione pratica, la maggior parte dei chirurghi ha ritenuto necessario completare almeno ore di esercizio su pelvic trainer (83/ %) ed almeno 10 ore su modelli animali (71/ %). 73 chirurghi (56.5%) ritengono necessario trascorrere almeno 1-3 mesi di stage in un centro europeo con un volume elevato di attività in MIS. Per quanto riguarda l esperienza personale, la maggior parte degli intervistati ha affermato che i chirurghi pediatri in formazione necessitano di eseguire almeno 30 procedure da cameraman (85/139 61%) e oltre 20 procedure MIS come primo operatore assistito da un tutor esperto (74/ %). Conclusioni: Sulla base della nostra inchiesta proponiamo il seguente programma di formazione in MIS per i chirurghi pediatri: 1. Parte teorica (almeno 2 corsi di laparoscopia, uno di retroperitoneoscopia e uno di toracoscopia). 2. Formazione pratica (almeno10-20 ore su pelvic trainer e almeno 10 ore su modelli animali ) 3. Stages in centri Europei di riferimento per MIS (almeno 1-3 mesi). 4. Esperienza personale (almeno 30 procedure da cameraman; più di 20 procedure MIS di base eseguite da primo operatore assistito da un tutor esperto). 2

19 Abstract Code: CNG Rigenerazione intestinale autologa: ruolo del WNT e TGFβ pathways R. Coletta 1, N. Roberts 2, A.S. Woolf 2, B.A. Khalil 3, A. Morabito 1 (1) Paediatric Autologous Bowel Reconstruction and Rehabilitation Unit - Royal Manchester Children's Hospital and University of Manchester, (2) University of Manchester, (3) Paediatric Autologous Bowel Reconstruction and Rehabilitation Unit - Royal Manchester Children's Hospital Premesse e scopo dello studio: Scopo di questo studio è esplorare se la stimolazione della Wnt e TGF-β pathways possa attivare la rigenerazione delle cellule staminali embrionali intestinali con conseguente allungamento e differenziazione intestinale. Materiali e Metodi: Progettazione di un modello intestinale tridimensionale mediante embrione di topo wild type con età gestazionale di 14 giorni. Il piccolo intestino è stato diviso in prossimale e sezione distale. Il tessuto è stato coltivato con RSpondin1 (agonista del Wnt pathway) e TGF-β1 in diverse concentrazioni per tre giorni. Risultati: L'esposizione di TGF-β1 ha portato ad una morfogenesi dei villi apparentemente come dimostrato dall incremento del psmad 2/3 nel mesenchima dei villi intestinali e dall aumento dell αsma. L esposizione a RSpondin1 ha stimolato l allungamento intestale e la proliferazione cellulare come mostrato dall incremento del GSK3β. Inoltre come prova della vitalità tissutale, i campioni esposti presentavano peristalsi intestinale spontanea giornaliera. Conclusioni: Il presente studio dimostra che la differenziazione strutturale indotta da TGF-β1 sembra essere maggiore di quella indotta da RSpondin1. Tuttavia l'attivazione del Wnt pathway sembra accelerare l allungamento del piccolo intestino. Ulteriori ricerche sono necessarie prima di poter trarre benefici clinici. 3

20 Abstract Code: CNG Linee guida per la day surgery pediatrica U. De Luca 1, S. De Masi 2, G. Mangia 3, S. Tesoro 4 (1) Unità di Day Surgery Pediatrica, AORN Santobono-Pausilipon, Napoli, (2) Direzione Sanitaria Ospedale Meyer, Firenze, (3) Anestesia Ospedale San Camillo, Roma, (4) Anestesia Università di Perugia Negli ultimi 10 anni la day surgery ha avuto grande sviluppo in Italia, seguendo l esempio dei paesi anglosassoni in cui oltre il 60% della chirurgia viene realizzata con questo modello assistenziale. In pediatria la day surgery trova la sua migliore applicazione, trattandosi spesso di patologie di piccola e media entità, in soggetti sani che più degli adulti beneficiano del precoce ritorno a casa. Grazie al suo successo sia in termini di customer satisfaction che di risparmio gestionale, le indicazioni al trattamento in day surgery si sono sempre più ampliate. Da qui la necessità di formulare delle linee guida basate sull evidenza scientifica che comprendano tutte le fasi della day surgery, dalla visita ambulatoriale al controllo postoperatorio oltre che le singole procedure chirurgiche che possono essere realizzate in day surgery. Dalla collaborazione dei due gruppi di studio sulla day surgery della SARNEPI e della SICP nascono le nuove linee guida. I livelli di evidenza ed i gradi di raccomandazione in questa prima edizione, tranne che per pochi punti, non sono alti perché in letteratura pediatrica non è stato pubblicato molto sull argomento al contrario della ricchissima letteratura dell adulto. Merito anche dello sviluppo contemporaneo delle tecniche di chirurgia mininvasiva se alcuni interventi, come le plastiche antireflusso, l appendicetomia, la colecistectomia sono realizzabili in day surgery. Proprio in considerazione della continua evoluzione delle indicazioni alla Day Surgery sarà necessario aggiornare le linee guida periodicamente. 4

21 Abstract Code: CNG Chirurgia del neuroblastoma: ruolo della MIS in relazione ai criteri IDRFs C. Filisetti 1, C. Viglio 1, S. Costanzo 1, M. Sonzogni 1, C. Vella 1, R. Luksch 2, G. Riccipetitoni 1 (1) UOC Chirurgia Pediatrica -Ospedale dei Bambini V. Buzzi- Milano, (2) UOC Pediatria Oncologica - Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori- Milano Premesse e scopo dello studio La stadiazione pre-chirurgica del neuroblastoma (NB), basata su image-defined risk factors (IDRFs), permette di definire la strategia terapeutica. Nel rispetto dei criteri oncologici è possibile applicare la chirurgia mini-invasiva (MIS). Presentiamo la nostra esperienza nel trattamento del NB. Materiali e metodi Analizziamo percorso terapeutico ed outcome dei NB osservati da gennaio 2008 ad aprile 2014, studiati con TC/RM per determinarne anatomia, vascolarizzazione e rapporti con strutture vitali (IDRFs) e l eleggibilità a MIS per biopsia/escissione chirurgica. I casi neonatali sono stati inquadrati secondo protocollo LINES. Risultati 38 NB con sede: collo 1; cervico-toracico 1; torace 5; addome 31 (9 neonati). La biopsia è stata eseguita in 15 casi (1 collo; 14 addome) di cui 8 con tecnica MIS (53%). La chirurgia primaria è stata eseguita in 20 casi (6 torace; 14 addome); la tecnica MIS è stata applicata in 11/20 casi (55%), di cui 7/14 addominali (50%), 4/6 toracici (66,6%). Dei 15 casi biopsiati e sottoposti a chemioterapia, 3 sono guariti, 12 sono stati sottoposti a chirurgia secondaria open (1 collo; 11 addome). Dei 9 neonati con NB surrenalico a diagnosi prenatale, seguiti conservativamente, 3 hanno richiesto un trattamento chirurgico; 6 (66%) hanno presentato regressione. Non si sono verificate complicanze intraoperatorie, né recidive locali. Conclusioni La MIS è stata applicabile in 19/38 casi (50%) ed ha rappresentato il 55% della chirurgia primaria con una maggiore incidenza nella chirurgia toracica. 5

22 Abstract Code: CNG Ganglioneuroma incidentale in giovani pazienti: management chirurgico e revisione della letteratura. C. Spinelli 1, S. Strambi 1, M. Busetto 1 (1) Cattedra di Chirurgia Pediatrica, Università di Pisa Premesse e scopo dello studio: Il lavoro descrive alcuni casi di ganglioneuroma nel bambino e nel giovane adulto, allo scopo di analizzarne gli aspetti biologici e prognostici, correlandoli con i dati della letteratura. Materiali e Metodi: 12 casi di ganglioneuroma giunti alla nostra osservazione tra il 2004 e il 2013, 9 adulti (4 maschi e 5 femmine) e 3 bambini (3 femmine). L età media dei bambini è 7 anni (range 4-13), degli adulti è 33 anni (range 26-41). Abbiamo analizzato: modalità di presentazione; sede; sintomatologia; esami di laboratorio; diagnostica per immagini; esame istologico. Risultati: Tutti i nostri casi erano incidentalomi: 10 (83.3%) asintomatici, mentre 2 (16.7%) presentavano segni e sintomi aspecifici come dolore addominale e una massa palpabile. In 7 pazienti (58.3%) la massa era localizzata in sede surrenalica, 1 (8.3%) a livello di C2, 1 (8.3%) laterocervicale, 2 (16.7%) paravertebrale ed 1 (8.3%) in sede sub-epatica. Tutti si sono rivelati tumori non funzionanti, con test VMA e HVA negativi. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a completa exeresi della massa, con approccio laparoscopico nelle lesioni surrenaliche e laparotomico nelle lesioni del collo. Non si sono verificate complicanze e il decorso postoperatorio è stato regolare. L esame istologico definitivo ha confermato la diagnosi di ganglioneuroma. Durante il follow-up non si sono verificati casi di recidiva. Conclusioni: L asportazione chirurgica è il trattamento di scelta, anche se questi tumori sono generalmente caratterizzati da lenta crescita e comportamento biologico non aggressivo. 6

23 Abstract Code: CNG La chirurgia ad accesso mini-invasivo del paziente pediatrico emato-oncologico: risultati a 6 anni L. Pio 1, M.G. Faticato 1, G. Mattioli 1, P. Buffa 2 (1) Istituto Giannina Gaslini, DINOGMI Università degli studi di Genova, (2) Istituto Giannina Gaslini Premesse e scopo dello studio: Il ruolo della chirurgia ad approccio mini invasivo (MIAS) è ancora dibattuto nella patologia pediatrica emato-oncologica. Lo scopo del lavoro è analizzare l'esperienza di un singolo centro in termini di complicanze e outcome. Materiali e metodi: Abbiamo incluso prospetticamente tutti i pazienti trattati dal 2008 al Il criterio di inclusione per le resezioni è stato l'assenza di fattori di rischio radiologici, il criterio di inclusione per le biopsie è stato la non fattibilità all'esecuzione di biopsie eco-guidate e la necessità di un campionamento adeguato per il patologo. Sono stati confrontati due periodi ( e ) in termini di complicanze (Clavien Dindo score) e outcome chirurgici. Risultati: Abbiamo eseguito 133 procedure (31 toracoscopiche e 102 laparoscopiche) di cui 76 biopsie (23 toracoscopiche, 53 laparoscopiche) e 57 resezioni (7 toracoscopiche, 50 laparoscopiche). Nei due periodi la mediana della durata delle procedure si è ridotta da 90 minuti a 80 minuti; la degenza ospedaliera di 3 giorni si è mantenuta invariata nei periodi analizzati. L età all'intervento si è ridotta da 9 a 4 anni. Il peso si è ridotto da 33 a 18 kg. Si sono verificate 3 complicanze nel primo periodo e una nel secondo, senza conversioni intraoperatorie. Conclusioni: La MIAS in pazienti selezionati risulta un approccio sicuro ed efficace. Una tecnica standardizzata e riproducibile consente al chirurgo una rapida curva di crescita, permettendogli di ampliare il target chirurgico e di ottenere una bassa incidenza di complicanze chirurgiche. 7

24 Abstract Code: CNG Rischio oncologico nel paziente affetto da malattia di Hirschsprung V. Rossi 1, M. Mosconi 1, S. Avanzini 1, G. Mattioli 1, P. Buffa 1, V. Jasonni 1, A. Pini Prato 1 (1) Istituto Giannina Gaslini Premesse e scopo dello studio: Il gene RET agisce come gene oncosoppressore nel tumore del colon. Oltre la metà delle mutazioni descritte sono state peraltro già segnalate nei pazienti affetti da malattia di Hirschsprung (HSCR). Sulla base di queste, abbiamo sviluppato un progetto di ricerca per indagare la possibile predisposizione dei pazienti HSCR a sviluppare tumore del colon. Materiali e Metodi: L approccio multimodale ha previsto inizialmente l identificazione del rischio genetico. Abbiamo quindi implementato un questionario mirato all identificazione di tumore del colon retto nei familiari dei pazienti affetti dalla malattia, confrontati con un ugual numero di familiari di casi controllo. Risultati: Dopo l approvazione da parte del Comitato Etico dell Istituto, sono stati intervistati i familiari di 108 pazienti con HSCR (gruppo A) e quelli di 101 controlli (gruppo B), per un totale di 1028 soggetti nel gruppo A e 935 nel gruppo B. La prevalenza di tumore è risultata essere dell 1,2% e 0,9%, rispettivamente. L OR è risultato essere 1,22 e la differenza non significativa (p = 0,6680). Conclusioni: Sebbene i risultati del nostro studio non confermano la sospetta predisposizione al tumore del colon, la numerosità del campione non è ancora sufficientemente ampia per poter fornire risultati definitivi. Questo può essere quindi unicamente definito quale studio pilota di un più ampio progetto che prevede l inclusione di circa 3000 pazienti e oltre familiari, ambizioso ma fattibile grazie alla partecipazione di più centri Italiani ed esteri quali Melbourne e Toronto. 8

25 Abstract Code: CNG Rischio tumorale e indicazione chirurgica nei pazienti pediatrici con sindrome di Turner o di Morris: studio multicentrico. C. Esposito 1, M. Escolino 1, A. Saxena 2, A. Savanelli 1, A. Roberti 1, F. Turra' 1, D. Pathkowski 3, A. Farina 1, A. Settimi 1, H. Martelli 4 (1) UNIVERSITA' DI NAPOLI FEDERICO II, NAPOLI, ITALIA, (2) CHELSEA CHILDREN'S HOSPITAL, LONDON, UK, (3) WROCLAW UNIVERSITY, WROCLAW, POLAND, (4) HOPITAL DE BICETRE, PARIS, FRANCE Scopo dello studio: La tempistica ottimale e la necessità dell asportazione delle gonadi nelle pazienti con sindrome di Turner o di Morris resta una questione dibattuta tra i chirurghi pediatri. Riportiamo la nostra esperienza di uno studio multicentrico europeo. Materiali e Metodi: Abbiamo raccolto i dati di 35 pazienti con Sindrome di Turner (25 pazienti) e Morris (10 pazienti) (età media 8,9 anni) trattati in 4 diversi centri europei di Chirurgia Pediatrica tra il 1997 e il Tutte le pazienti hanno ricevuto una gonadectomia bilaterale per via laparoscopica. Una crioconservazione ovarica è stata eseguita in 18 pazienti. Otto pazienti hanno ricevuto una genitoplastica durante la stessa anestesia. Sono stati esaminati i dettagli della tecnica chirurgica, le complicanze e l istologia gonadica. Risultati: Non abbiamo registrato conversioni in laparotomia e complicanze durante o dopo l' intervento chirurgico. Per quanto riguarda l istologia, tutti i campioni sono risultati negativi per tumore, ad eccezione di 2 casi. In una paziente con sindrome di Morris, l istologia ha rivelato un iperplasia non maligna a cellule di Sertoli, mentre in una paziente con sindrome di Turner è stato identificato un ovotestis. Conclusioni: Nella nostra casistica, nel 94,3 % dei casi il campione asportato è risultato negativo per tumore e solo in 2 casi (5,7 %) è stata identificata una iperplasia delle cellule di Sertoli e un ovotestis. In conclusione, se il rischio di malignità è considerata la principale indicazione per il trattamento chirurgico di pazienti pediatrici con sindrome di Turner o di Morris, sulla base del nostro studio questa indicazione dovrebbe essere rivalutata. Tuttavia, la possibilità di eseguire una crioconservazione per preservare la fertilità, e la possibilità di eseguire una genitoplastica durante la stessa anestesia rappresentano ulteriori valide indicazioni per il trattamento chirurgico. 9

26 Abstract Code: CNG Il Tronco Brachiocefalico per il posizionamento di CVC in età pediatrica: studio preliminare A. Pini Prato 1, S. Avanzini 1, V. Rossi 1, V. Jasonni 1, N. Disma 1, G. Mattioli 1, M. Conte 1, A. Garaventa 1, P. Buffa 1 (1) Istituto Giannina Gaslini Premesse e scopo dello studio: Scopo di questo studio è proporre un approccio alternativo al posizionamento di cateteri venosi centrali in età pediatrica che prevede il posizionamento percutaneo direttamente in tronco brachiocefalico. Materiali e Metodi: Questo è uno studio prospettico, longitudinale aperto mirato alla deifnizione della fattibilità di suddetto approccio in età pediatrica. Periodo di studio giugno 2013 maggio Parametri analizzati: numero totale e demografia dei pazienti. Indicazioni al posizionamento. Tipologia e calibro dei CVC utilizzati. Incidenza di complicanze. Risultati: Dal giugno 2013 sono stati posizionati 28 CVC in 24 pazienti. Età mediana al posizionamento 31 mesi (0-255). Mediana di peso al posizionamento 13 kg (1,8 63 Kg). Mediana di Calibro 7 Ch (4,2 10 Ch). Indicazioni emato-oncologiche in 17 pazienti, nutrizionali in 7. CVC monolume in 16 pazienti, bilume in 12. Non sono state osservate complicanze maggiori o infezioni. L incidenza di dislocazioni è risultata del7%(2/28) e di malfunzionamento del 3,5% (1/28). Conclusioni: Sebbene questo rappresenti uno studio pilota e non consenta di trarre conclusioni definitive, il tronco brachiocefalico sembra rappresentare un alternativa percorribile con incidenza di complicanze sovrapponibili o anche inferiori a quanto descritto in letteratura per gli approcci convenzionali. Al momento tale approccio è stato limitato a casi selezionati (riposizionamenti, casi complessi o CVC bilume) ma potrebbe in futuro rappresentare l opzione di scelta per il posizionamento di CVC in età pediatrica. 10

27 Abstract Code: CNG Teratomi ovarici pediatrici: revisione della casistica degli ultimi 10 anni A. Cerrina 1, R. Guanà 1, G. Carbonaro 1, L. Lonati 1, J. Schleef 1 (1) SDC Chirurgia Generale Pediatrica Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino Ospedale Infantile Regina Margherita Premesse e scopo dello studio: La patologia chirurgica dell ovaio in età pediatrica è rara, 1% degli interventi chirurgici. Il 30% delle lesioni sono neoplastiche e di queste il 40% tumori a cellule germinali. Per le patologie neoplastiche ovariche la tecnica chirurgica ha l obiettivo di massimizzare la futura fertilità, senza rischio di spillage tumorale. Materiali e Metodi: è stato effettuato uno studio retrospettivo su 150 pazienti di età compresa tra 0 e 14 anni giunte alla nostra osservazione tra gennaio 2005 e gennaio 2014 per patologia ovarica. Il periodo di studio è stato suddiviso in 2 fasi ( e ). Risultati: Abbiamo osservato 23 teratomi di cui 19 cistici maturi (grado 0-1 sec. Gonzales-Crussi) e 4 immaturi (grado 1 sec. Norris). L età media delle pazienti era 11,5 anni. La presentazione clinica comprendeva addominalgie aspecifiche e/o effetto massa, mentre in soli 4 casi addome acuto da torsione annessiale. La diagnosi è stata posta con ecografia transaddominale e confermata in 3 casi con RMN. Markers neoplastici pre-operatori sono stati effettuati in tutti i casi per il successivo follow-up. In tutte le pazienti è stato praticato un approccio laparoscopico. L ovariectomia totale è stata effettuata nel 64% dei casi la maggior parte dei quali nel primo periodo di studio; negli altri casi è stata eseguita enucleazione del tumore. Conclusioni: la percentuale di ovariectomie per patologia ovarica benigna risulta ancora alta ma in progressivo decremento a favore di una chirurgia oncologicamente corretta ma il più conservativa possibile. La diagnosi precoce di tali lesioni prima che assumano dimensioni notevoli o che si complichino con fenomeni di torsione è ancora difficoltosa. 11

28 Abstract Code: CNG Terapia conservativa dei teratomi ovarci C. Vella 1, C. Viglio 1, F. Marinoni 1, C. Filisetti 1, M. Terenziani 2, G. Riccipetitoni 1 (1) UOC di Chirurgia Pediatrica Ospedale dei Bambini V.Buzzi ICP Milano, (2) UOC di Oncologia Pediatrica- IRCCS- Istituto Nazionale dei Tumori Milano Premesse e scopo dello studio: Il trattamento chirurgico del teratoma ovarico (TO) deve prevedere, se possibile, la preservazione di tessuto ovarico. La sparing surgery, eseguibile anche in laparoscopia, è supportata dalle non infrequenti osservazioni di lesioni bilaterali o metacrone Materiali e Metodi: Negli ultimi 3 anni 18 pazienti sono state sottoposte ad asportazione di TO; età media 11 aa., 4/18 TO bilaterali (2 metacroni; 2 sincroni); 2 familiari. Le lesioni sono state studiate con Ecografia, RMN, dosaggio dei markers tumorali (αfpt, βhcg), valutazione oncologica multidisciplinare per la definizione della strategia chirurgica. Le pazienti hanno seguito un follow-up oncologico postoperatorio con ecografia ovarica periodica. Risultati: 8/18 TO con markers negativi e imaging favorevole sono stati enucleati : 7 con tecnica videoassistita; 1 con tecnica open (bilaterale sincrono). I TO sono stati asportati senza rottura, nei casi laparoscopici con ausilio di endobag. L esame istopatologico ha confermato la radicalità della procedura. Il followup medio di 2 anni non ha evidenziato ricorrenze nell ovaio trattato ed ha consentito la pronta individuazione dei 2 casi di TO metacrono controlaterale. Conclusioni: La chirurgia conservativa mirata alla preservazione della fertilità può essere presa in considerazione nei TO con markers tumorali negativi ed imaging favorevole. In mani esperte la tecnica laparoscopica può essere fattibile e sicura. Il follow-up deve essere comunque prolungato per il rischio di TO metacrono e di recidiva locale. 12

29 Abstract Code: CNG Trattamento chirurgico dei tumori renali e surrenalici con trombosi cavale in età pediatrica.nostra Esperienza G. Carbonaro 1, B. Tadini 1, M. Catti 1, V. Bucci 2, B. Frea 3, F. Porpiglia 4, C.N. Pace 5, E. Merlini 1 (1) Urologia Pediatrica, OIRM, Torino, (2) Chirurgia Pediatrica, Ospedale San Bortolo, Vicenza, (3) Urologia, Città della salute e della Scienza, Torino, (4) Urologia,Ospedale San Luigi Gonzaga, Torino, (5) Cardiochirurgia Pediatrica, OIRM, Torino PREMESSE E SCOPO DELLO STUDIO: I tumori renali e surrenalici possono infiltrare la vena cava con estensione trombotica intraluminale nel 5%-10% dei casi con interessamento dell atrio destro nell 1%. Sebbene l intervento chirurgico sia demolitivo i risultati in termini di morbilità e mortalità sono accettabili anche nella popolazione pediatrica. Riportiamo la nostra esperienza. MATERIALI: Dal 2012 ad oggi abbiamo sottoposto ad intervento 2 pazienti affetti da trombosi cavale tumorale.una paziente di 4 aa era affetta da tumore di Wilms renale destro con trombosi della VCI sino all atrio. Nel mese di novembre 2012 è stata sottoposta a nefrectomia destra con trombectomia cavale mediante sterno laparotomia in CEC ed ipotermia. Il secondo paziente, di 12 anni era affetto da carcinoma surrenalico destro con trombosi della VCI, ipercorticosurrenalismo e sindrome da ostruzione cavale. Ad ottobre 2013 è stato sottoposto a surrenalectomia destra, cavectomia e sostituzione della vena cava con patch cavale in CEC e ipotermia. RISULTATI: Non si sono verificate complicanze maggiori, il secondo paziente ha necessitato di emotrasfusioni per importante quadro emorragico all uscita dalla CEC. La prima paziente a 18 mesi dall intervento è libera da malattia, mentre il secondo ha presentato una ripresa di malattia a sei mesi dall intervento. CONCLUSIONI: Sebbene il trattamento chirurgico della trombosi cavale da tumori sottodiaframmatici sia invasivo, i buoni risultati sia in termini oncologici che palliativi lo giustificano. 13

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