Modelos de transferencia tecnológica a la empresa de la industria alimenticia en Italia

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Enrico Fabio Russo
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1 Modelos de transferencia tecnológica a la empresa de la industria alimenticia en Italia Models of technology transfer to enterprise in Italian food industry Maria Teresa Pacchioli

2 Per chi lavoriamo Soci: istituzioni pubbliche e organizzazioni private, sindacati e forme associative dei produttori, le quali rappresentano gli interessi dell agricoltura, della produzione animale e dell agro-industria. Per il settore delle produzioni di carni suine:! Sindacati degli agricoltori! ASSER - Organizzazione dei suinicoltori dell Emilia-Romagna! ANAS - Associazione nazionale allevatori suini! Consorzio del prosciutto di Parma! ASSICA - Associazione Industriali della carne La filiera italiana della carne suina

3 I numeri della filiera per DOP e IGP di carne suina! allevamenti! suini macellati! 126 macelli! circa 800 imprese Il 93 % in 4 regioni, Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna Industria alimentare italiana dipendenti in imprese Lavoratori nell indotto agricolo distributivo: in GDO e nel tradizionale

4 Innovazione Industria alimentare italiana: comparto prestigioso anche all estero, dominato da PMI, il quale raggiunge punte di alta qualità, ma opera in condizione di scarsa efficienza. Negli ultimi 10 anni perde di competitività rispetto agli Paesi industrializzati: -15%.!2005 Produzione: +1,7%. Consumo +1,5% Export: +2,7%! Valore aggiunto per occupato fermo da 10 anni - innovazione di prodotto, del design in particolare - qualità e la sicurezza dei prodotti - sostenibilità sociale ed ambientale della produzione - gestione della catena alimentare per migliorare la competitività

5 Trasferimento tecnologico processo attraverso il quale si ha un effettivo spostamento di di una tecnologia da chi la detiene (p.e centro di ricerca) a chi la riceve ed utilizza (p.e. impresa) I centri di TT in Italia:! Stazioni sperimentali!parchi scientifici e poli tecnologici!industrial Liaison Office e incubatori universitari!business Innovation Centres (BIC)!Aziende speciali delle Camere di commercio!agenzie per lo sviluppo del territorio!centri tematici o multisettoriali Erogato da piccoli centri diffusi, ma non specializzati. Attività: assistenza tecnica o richieste di finanziamenti

6 Trasferimento tecnologico Le imprese alimentari italiane trovano le informazioni più utili per l innovazione principalmente nelle relazioni di mercato: rapporti con i clienti e con i fornitori (di tecnologia in particolare). Cosa chiedono le imprese ai centri di TT - strumenti diretti (guide, seminari, ecc.) - dimostrazione delle nuove tecnologie - formazione del personale (contraddittorio)

7 I punti di forza da cui partire! L innovazione nasce e si scambia nella catena di produzione!la presenza tra il personale di unità particolarmente capaci è uno dei principali elementi nel comportamento innovativo!il comportamento innovativo si esprime attraverso miglioramenti continui nel tempo!nelle imprese piccole, di solito molto specializzate, ci sono punti di eccellenza nell innovazione!il comportamento più innovativo si trova nelle imprese di medie dimensioni ( addetti) La PMI al centro dell innovazione La catena di produzione come strumento di TT

8 Sviluppare i punti di forza I Temi 1 - Per i prodotti tradizionali, verificare le innovazioni rispetto alla sicurezza e al mantenimento dell identità differenziata 2 - L attenzione all impatto ambientale della produzione 3 - La gestione dei processi in filiera come recupero di competitività La filiera è il soggetto innovatore Lo scambio di informazione tra anelli della filiera è oggi considerato dalle imprese la maggiore fonte di informazioni per l innovazione tecnica. Elementi di innovazione costituiti da sistemi di gestione e organizzazione possono dare vantaggi, tecnici ed economici, cioè competitività a un sistema. Tali vantaggi vanno ripartiti nella catena di produzione.

9 Grazie per l attenzione

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