PROGETTO D'INTEGRAZIONE

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO PIAZZA MINUCCIANO ROMA PROGETTO D'INTEGRAZIONE Referenti del progetto Paola Cimino Marina Macchia Dirigente Scolastico dott.ssa Marina Todini

2 INDICE 1. PREMESSA 2. FINALITÀ GENERALI Obiettivi educativi e didattici Metodologia Strategie 3. ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Spazi Laboratori e Progetti Piani di studio personalizzati Sussidi Risorse umane 4. PEI 5. VERIFICA E VALUTAZIONE Strumenti e modalità di verifica Aree di monitoraggio e valutazione Allegato alla scheda di valutazione per alunni gravi e gravissimi 2

3 1. PREMESSA L' Istituto Comprensivo Piazza Minucciano si colloca in un contesto sociale e culturale vario che per tradizione è aperto alle innovazioni e alla ricerca e da sempre partecipa alle attività di aggiornamento per una maggiore formazione dei docenti che permetta loro di trovare le strategie più idonee attraverso progetti, percorsi di formazione ed iniziative innovative, per garantire all alunno l acquisizione di conoscenze e di abilità al fine di un sempre maggiore inserimento nella realtà della vita sociale. Partendo dal presupposto che ogni alunno è portatore di una sua storia che ne fa un individuo unico e originale rispetto agli altri, e che con gli altri si trova a condividere, la scuola si prefigge di realizzare una sempre più completa integrazione di tutti gli alunni intervenendo individualmente sulle difficoltà di apprendimento disciplinari, sulle difficoltà di linguaggio cognitive, logicoespressive, relazionali e sulle acquisizioni trasversali (spazialità, memoria, attenzione, impegno e metodo di studio) affinché per ciascuno sia garantito il diritto allo studio e al successo formativo. 2. FINALITÀ GENERALI Esaminate le certificazioni presenti nella scuola, il GLH d'istituto stabilisce, in linea generale, gli obiettivi educativi e didattici, i contenuti formativi, la metodologia e le attività specifiche di supporto finalizzati all'integrazione degli alunni diversamente abili nella realtà scolastica. L'obiettivo principale è quello di fornire ad ogni alunno l'opportunità di sviluppare la propria personalità nella sfera emotiva, cognitiva e relazionale attraverso la valorizzazione delle risorse individuali in modo da facilitarne l'integrazione mediante il successo personale. Per attuare l'integrazione degli alunni diversamente abili si parte dalla conoscenza dell'alunno e del suo percorso formativo attraverso colloqui con: la famiglia gli insegnanti della scuola di provenienza gli operatori della ASL gli specialisti gli Enti assistenziali e/o riabilitativi operanti sul territorio Si procede con: una osservazione attenta e oculata che sappia cogliere e valorizzare le abilità presenti in ogni individuo la convocazione del GLH operativo per la stesura del PEI la valutazione continua dei progressi nell'apprendimento la verifica delle competenze e delle nozioni acquisite un GLH operativo di fine anno per la verifica globale delle attività svolte 3

4 OBIETTIVI GENERALI Favorire una reale ed efficace integrazione nel contesto scolastico degli alunni attraverso la collaborazione di tutti gli operatori presenti nella scuola e nel territorio, ognuno con le specifiche competenze. Attuare una sempre più completa alfabetizzazione culturale potenziando le capacità personali di ognuno. Elaborare piani di studio individualizzati, ponendo attenzione alla persona e alla sua modalità di apprendimento, alle sue potenzialità, conoscenze e abilità. OBIETTIVI EDUCATIVI A PARTIRE DALL'ANALISI DELL'ALUNNO PERSONA Conoscenza e sviluppo del proprio sé Conquista del maggior grado di autonomia possibile Maturazione sociale attraverso la relazione interpersonale Orientamento scolastico e professionale con particolare attenzione alle situazioni specifiche individuali che non permettono scelte a tutto campo OBIETTIVI DIDATTICI Acquisizione graduale di abilità specifiche e competenze osservabili e misurabili METODOLOGIA Rendere i contenuti dell'apprendimento più facilmente accessibili attraverso l'utilizzo di strumenti compensativi e/o dispensativi sussidi idonei che rendano l'alunno più autonomo Progettare dei percorsi formativi che, partendo dal concreto, portino gradualmente l'alunno a ragionare con le cose e sulle cose Realizzare interventi didattici diversificati al fine di creare competenze e situazioni che facilitino l'integrazione, assegnino un ruolo attivo all'alunno e ne potenzino l'autostima 4

5 STRATEGIE Realizzazione di percorsi formativi individualizzati tramite attività svolte all'interno del gruppo classe e/o al di fuori, in piccoli gruppi, anche con supporti informatici Strutturazione di laboratori aperti a piccoli gruppi classe Visite guidate con uso di mezzi pubblici e/o privati dentro e fuori la città Organizzazione di mostre mercato gestite direttamente dagli alunni, aperte al territorio e finalizzate alla solidarietà Gli insegnanti cureranno con particolare attenzione l'accoglienza e l'inserimento scolastico degli alunni diversamente abili. Sul piano formativo si opererà garantendo un passaggio sereno e positivo al diverso ordine di scuola perseguendo i seguenti obiettivi: Agevolare nelle prime relazioni con i coetanei e con gli adulti Favorire la conoscenza e la socializzazione tra gli alunni delle "classi ponte" dei vari ordini di scuola. Promuovere la collaborazione tra alunni tramite la condivisione di un'esperienza formativa. Integrare le competenze individuali in un contesto collettivo. Motivare il bambino ad apprendere Guidare all autonomia Gli insegnanti specializzati inoltre informano le famiglie sull'insieme dei servizi ASL e terapeutici presenti sul territorio e sulle opportunità di accesso a tali prestazioni, nella convinzione che solo interventi precoci e coordinati fra scuola e servizio socio sanitario possano favorire sviluppi positivi. Inoltre supportano le famiglie nella scelta della scuola secondaria di 2 grado individuando e indicando gli Istituti più adeguati alle varie disabilità, con i quali si stabilisce un rapporto di continuità invitandoli all'ultimo GLH operativo prima degli esami di licenza. 3. ORGANIZZAZIONE E DIDATTICA Sotto il profilo organizzativo e didattico, per rispondere in modo adeguato alla pluralità dei bisogni, vengono ottimizzate tutte le risorse presenti all interno della scuola. Spazi Laboratori e Progetti Piani di studio personalizzati Sussidi Risorse umane 5

6 SPAZI Ogni Plesso dell Istituto utilizza gli spazi e gli orari più consoni alla propria realtà. LABORATORI E PROGETTI I percorsi proposti si articolano in fasi di volta in volta programmate a seconda delle esigenze emerse e si prefiggono di contribuire al raggiungimento, in itinere, di obiettivi trasversali che hanno la finalità di recupero, consolidamento e potenziamento degli apprendimenti. L'inserimento nei laboratori e/o la partecipazione ai progetti della scuola hanno la finalità di assicurare ad ogni alunno un percorso formativo che tenga nella giusta considerazione lo sviluppo di capacità culturali e cognitive tali da consentire la comprensione, la rielaborazione e la comunicazione di conoscenze relative ai diversi saperi valorizzare le abilità e le esperienze che garantiscano lo sviluppo sociale e intellettivo dell individuo ed il consolidamento della sua identità personale mettere gli alunni in condizione di utilizzare il proprio sapere in modo efficace SUSSIDI Vengono utilizzati software didattici della Erickson, libri e materiali specifici, schede strutturate, nonché materiale manipolativo di vario genere. RISORSE UMANE INSEGNANTI SPECIALIZZATI Rappresentano una risorsa per il gruppo classe, pur nel rispetto delle esigenze specifiche dei singoli allievi con diagnosi. La presenza dell'insegnante specializzato garantisce l'individualizzazione dell'insegnamento attraverso l'indicazione e la preparazione di materiali e percorsi specifici. All'interno dei due GLH operativi previsti nel corso dell'anno scolastico, informano le famiglie e gli operatori delle strutture che lavorano con l'alunno certificato dell'andamento didattico, degli ob. sociali e dell'autonomia raggiunti dallo stesso. A.E.C.: ASSISTENTI EDUCATIVI CULTURALI Altra importante risorsa dell'istituto, danno un rilevante contributo alle attività connesse all insegnamento. Fanno interventi relativi allo sviluppo dell autonomia personale e delle abilità psicomotorie. Collaborano con i vari team e cdc e programmano le unità didattiche 6

7 operative relative all area didattico-educativa loro affidata. La collaborazione degli A.E.C. con tutti i docenti è indispensabile per lo sviluppo dell autonomia personale e per consentire a ciascun alunno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità. 4. P.E.I. Per garantire il diritto all educazione, all istruzione e all'integrazione scolastica di ciascun alunno diversamente abile, gli insegnanti, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti della ASL e/o privati, predispongono un apposito Piano Educativo Individualizzato con precise attività disciplinari di tipo verbale e non verbale da svolgere individualmente, per piccoli gruppi o nel gruppo classe. Per redigere il PEI si parte da un'osservazione sistematica coadiuvata da un'attenta analisi dello sviluppo potenziale (desunto dalla diagnosi funzionale) dell'alunno nelle seguenti aree: affettivo-relazionale motorio-prassica comunicazionale Il processo di integrazione non può prescindere dal raccordo stretto del PEI con la programmazione della classe. Il raggiungimento degli obiettivi della programmazione individualizzata favorisce e sviluppa le abilità relazionali e comunicative dell alunno, al fine di promuoverne l integrazione, la comunicazione e la socialità. Attraverso il PEI i docenti strutturano una programmazione didattica che favorisca e sviluppi l integrazione e l apprendimento dell alunno diversamente abile. Le attività proposte si prefiggono di: rafforzare la conoscenza e la percezione di sé favorire la comunicazione coi coetanei e con gli adulti valorizzare e potenziare le attitudini individuali, le conoscenze acquisite e le sicurezze raggiunte superare gli stereotipi spesso legati alla patologia creare un contesto scolastico come ambiente educativo di apprendimento rispettare le caratteristiche personali di ognuno personalizzare il percorso formativo ponendo attenzione alle diverse modalità di apprendimento e rispettando ritmi e tempi di ciascuno Per gli alunni che presentano una particolare complessità cognitiva vengono privilegiate le attività motorie, manipolative, musicali e grafico-pittoriche. Le attività di tipo individuale previste nel piano educativo vengono svolte dall insegnante specializzato, coadiuvato ove necessario dall A.E.C. 7

8 METODOLOGIA: Negli interventi per l integrazione si parte sempre da tematiche vicine all esperienza dell'alunno proponendo interventi individualizzati all interno della classe o in piccoli gruppi. Per gli alunni con disabilità gravi e gravissime si prevedono interventi educativi individualizzati in classe e nei laboratori per favorire un adeguato sviluppo delle abilità sensoriali, visuo-motorie, comunicative e linguistiche. Pertanto per loro in particolare si programmano attività manipolative e di psicomotricità. All interno delle classi gli insegnanti specializzati creano le condizioni per la miglior integrazione possibile, ponendo attenzione ai bisogni di chi è socialmente e/o individualmente svantaggiato, considerando l'alunno nella sua interezza, partendo dal suo bagaglio di conoscenze ed esperienze per offrirgli la possibilità di riflettere, organizzare, approfondire, arricchire e ampliare le proprie conoscenze. I docenti promuovono perciò attività tese al raggiungimento dei sottoelencati obiettivi educativi e comportamentali: - Sviluppare le capacità di ascolto - Promuovere lo sviluppo socio-affettivo - Migliorare il grado di autostima - Migliorare la motivazione scolastica (star bene a scuola) - Assimilare modalità più positive nel rapporto con gli altri - Imparare a lavorare nel piccolo gruppo - Condividere le regole - Tollerare i richiami - Avere cura del materiale proprio, comune e altrui - Usare un linguaggio corretto con insegnanti e compagni L integrazione degli alunni diversamente abili passa anche attraverso l accoglienza e l inserimento scolastico negli anni di passaggio dalla scuola dell infanzia, alla primaria di 2 grado e alla secondaria di 1 grado. Sul piano formativo si opera garantendo un passaggio sereno e positivo al diverso ordine di scuola perseguendo i seguenti obiettivi: Agevolare nelle prime relazioni con i coetanei e con gli adulti Favorire la conoscenza e la socializzazione tra gli alunni delle "classi ponte" dei vari ordini di scuola. Promuovere la collaborazione tra alunni tramite la condivisione di un'esperienza formativa. Integrare le competenze individuali in un contesto collettivo. Motivare l'alunno ad apprendere Guidare all autonomia 8

9 5. VERIFICA E VALUTAZIONE STRUMENTI E MODALITA DI VERIFICA I principali strumenti di verifica sono gli elaborati prodotti dall'alunno. Le scelte adottate dai docenti sono sottoposte a continua verifica: ciascun insegnante, curricolare o specializzato, presta attenzione ai feedback che riceve dall alunno e dai colleghi giornalmente, dalla famiglia e dall équipe periodicamente. All inizio dell anno scolastico vengono effettuate osservazioni sistematiche e verifiche dettagliate allo scopo di valutare le abilità dei singoli alunni. Tali prove vengono suddivise in ingresso, per verificare i prerequisiti cognitivi, motori, percettivi, affettivi, relazionali e comunicativi; in itinere, come funzione di controllo degli apprendimenti cognitivi e non cognitivi, allo scopo di acquisire informazioni sulle difficoltà incontrate dal bambino; finali, per valutare le competenze acquisite. La valutazione è riferita al comportamento, agli obiettivi didattici raggiunti e alle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato. Essa terrà inoltre conto dei livelli di partenza, delle competenze acquisite, dei ritmi di apprendimento e dell'impegno. I criteri di valutazione sono relativi agli obiettivi e si differenziano in relazione al percorso didattico svolto e agli obiettivi raggiunti. si comincia con l'individuazione di linee progettuali vicine all alunno per interesse, emotività, capacità cognitive e di base; si selezionano gli obiettivi minimi perseguibili in relazione alla disabilità; si registra ciò che fa l'alunno durante l attività proposta: modo di essere, di porsi, di agire, di conoscere; si tiene conto del modo in cui l alunno impara e di quali strategie utilizza; si provvede ad un'osservazione sistematica diretta ( uso di griglie) e indiretta (attraverso colloqui con gli operatori socio-sanitari impegnanti nell educazione dell alunno) del percorso formativo approntato; si monitorizza il grado di interesse e di motivazione dell'alunno. In base alle informazioni rilevate i docenti, individuando eventuali difficoltà, apportano modifiche alla metodologia e qualora si ritenga necessario adeguamenti alla programmazione. In questa maniera si effettua anche un autovalutazione del proprio lavoro e della programmazione stessa che viene intesa come progetto flessibile. Gli alunni diversamente abili vengono valutati con frequenza e costanza perché ogni apprendimento va immediatamente verificato, e sottoposto ad azione di rinforzo, o viceversa soggetto ad interventi correttivi che per essere efficaci devono essere attuati tempestivamente. Per questi alunni le prove sono strutturate, somministrate e valutate dall insegnante specializzato e dal team e/o cdc. Il PEI resta lo strumento prioritario per esplicitare, motivare e definire le modalità valutative, in relazione al percorso educativo dell alunno e agli obiettivi personalizzati/individualizzati. 9

10 AREE DI VALUTAZIONE Nella valutazione dell alunno diversamente abile si ritiene imprescindibile monitorare lo sviluppo delle seguenti abilità Sviluppo delle abilità motorie Apprendimento, controllo e stabilizzazione degli schemi riflessi ed automatici posturali, deambulatori, manipolativi e di controllo della testa e del corpo. Acquisizione di condotte motorie integrate nell agire scolastico con progressiva espressione di caratteristiche psicomotorie di coordinazione, ritmo, equilibrio, orientamento. Sviluppo dei processi cognitivi Interpretazione dei segnali e dei simboli per le aree della vita quotidiana più prossimi alla persona. Apprendimento di conoscenze con formazione di reti cognitive e di abilità procedurali relativamente ai più immediati campi disciplinari (area linguisticoespressiva; area logico-matematica). Sviluppo delle competenze espressive Capacità di espressione spontanea del vissuto ( percepito e fantastico-immaginario ) in modo globale attraverso i diversi canali ( gestuale; grafico-pittorico come traccia, macchia e colore; plastico; sonoro e verbale ) e, dove possibile, di prime competenze comunicative nei singoli settori. Costruzione di codici simbolici nei vari linguaggi, a partire dalle espressioni spontanee con progressiva condivisione interattiva. Competenze verbali e non verbali di tipo strumentale con approfondimento della lettura e della decodifica dei significati. Sviluppo di abilità sociali Apprendimento di catene di comportamenti progressivamente più autonomi relativi alla sfera personale ( pulizia e igiene personale, abbigliamento, alimentazione, spostamenti e compiti nell ambito familiare ), e a quella scolastica ( ordine del posto, spostamenti e orientamenti nella scuola, rapporti sociali nel lavoro didattico e nei giochi ). Dall autonomia personale all acquisizione di iniziative, atteggiamenti e criteri di responsabilizzazione personale nei confronti dei vari gruppi sociali di cui l alunno fa parte. 1

11 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI GRAVI E GRAVISSIMI Per gli alunni con disabilità grave e gravissima si prevede un documento da allegare alla scheda di valutazione. Tale documento tiene conto degli standard formativi (di seguito allegati) e dei dati raccolti nelle osservazioni sistematiche condotte con l ausilio di una griglia di valutazione. Il documento di valutazione è teso a valorizzare e valutare i punti di forza ed i progressi degli alunni in relazione al Piano Educativo Individualizzato in quanto la qualità dell integrazione si costruisce non solo nell ambito strettamente cognitivo, ma anche in quello affettivo-relazionale e psicologico. Sul documento da allegare alla scheda personale di valutazione, per informazione alle famiglie, vengono elencate le abilità raggiunte nei seguenti ambiti: ABILITÀ DI AUTONOMIA ABILITÀ SOCIALI ABILITÀ SENSORIALI ABILITÀ VISUO-MOTORIE ABILITÀ COMUNICATIVE E LINGUISTICHE 1

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