INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
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- Arnoldo Fortunato
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1 INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il nostro Istituto è impegnato nella costruzione di un ambiente educativo che valorizzi la diversità e le specificità personali, l integrazione delle competenze e delle risorse, la individuazione di percorsi formativi aderenti alle caratteristiche e necessità individuali. La normativa di riferimento, che sistematizza l'inserimento dei bambini e dei ragazzi in condizioni di disabilità nella scuola dell infanzia e del primo ciclo, in ottemperanza degli articoli 3, 34 e 38 della Costituzione, è costituita principalmente dalla legge n 517/1977, dalla C.M. n 258/1983, dalla C.M. n 250/1985, dalla legge 104/1992. In linea con questi riferimenti normativi la nostra scuola cerca di costruire per l alunno diversamente abile, a partire dalla scuola dell infanzia, un progetto formativo capace di favorire la sua autonomia sia scolastica che personale e di fornirgli gli strumenti cognitivi fondamentali per orientarsi nelle scelte future. Questo percorso formativo è programmato in stretta collaborazione con le famiglie ed i sevizi offerti dal territorio: Asur, enti locali, associazioni di volontariato. L Integrazione degli alunni diversamente abili nella nostra scuola si articola in queste attività: 1. Individuazione precoce e segnalazione tempestiva dei bambini con delle difficoltà cognitive e comportamentali. 2. Scelta della sezione/classe più adeguata per accogliere l alunno diversamente abile. 3. Scelta dell insegnate di sostegno più adatto sulla base dell esperienza e delle competenze. 4. Conoscenza dell alunno attraverso un raccordo con la famiglia, con la scuola di provenienza e con il servizio medico - riabilitativo. Particolare attenzione è rivolta alla collaborazione tra la scuola e i servizi specialistici e sociali del territorio, condizione necessaria per l esito positivo del processo d integrazione. 5. Realizzazione di un organizzazione flessibile dell attività educativa e didattica anche nell articolazione delle classi, in relazione alla programmazione didattica individualizzata. 6. Attivazione all interno del team docenti di momenti di progettazione condivisa. Il dialogo costante e la condivisione degli obiettivi da parte della famiglia sono ritenuti elementi fondamentali per l attuazione del progetto educativo. 7. Attenzione al progetto di vita della persona fin dall inizio del percorso formativo e attivazione di forme sistematiche di orientamento, con inizio dalla prima classe della scuola secondaria di primo grado, in una concezione educativa che miri alla conoscenza di sé, degli altri, alla capacità di operare scelte, di adeguarsi al cambiamento, di lavorare in gruppo. 8. Predisposizione di attività di accoglienza e di percorsi per favorire la continuità e quindi l adattamento dell alunno diversamente abile al passaggio tra i diversi ordini di scuola dell Istituto. 9. Valorizzazione della diversità come risorsa. La molteplicità delle esperienze, delle difficoltà, ma anche delle abilità diverse, costituisce per l insegnante una risorsa per la promozione delle reali possibilità di ciascuno, nella convinzione che ogni persona, pur con le proprie disabilità, è in grado di sviluppare un percorso personale che valorizzi al massimo le proprie potenzialità. 10. Riconoscimento del valore educativo di tutte le attività che stimolano la crescita corporea e psico affettiva della persona e che sono da intendere come momenti autentici di apprendimento. 11. Riconoscimento dell importanza della relazione, dello stare bene nel gruppo e nel rapporto con l insegnante. Ne consegue la cura degli spazi, dei modi e delle opportunità che facilitano scambio e conoscenza.
2 Obiettivi formativi Il nostro Istituto attua per ogni alunno diversamente disabile una programmazione individualizzata collegata il più possibile alla programmazione di classe. Questa programmazione è strettamente aderente al piano educativo personalizzato. Il progetto formativo dell alunno diversamente abile prevede interventi individualizzati di sostegno e recupero con l insegnate di sostegno e gli educatori che lo aiutano sia all interno della classe sia in attività che possono essere svolte all esterno della classe. La maggior parte delle attività didattiche vengono svolte all interno della classe con gli insegnati curricolari che, in stretta collaborazione con il docente di sostegno, attuano una metodologia didattica e valutativa adeguata alle potenzialità dell alunno e adeguata agli obiettivi personalizzati per lui individuati. Queste modalità di lavoro si realizzano attraverso un dialogo e una collaborazione costruttiva tra tutti coloro e concorrono alla formazione dell alunno: docenti curricolari, docente di sostegno, educatori, servizi sanitari e famiglia. A questo scopo si devono perseguire i seguenti obiettivi: Stabilire un confronto ed una collaborazione costante tra gli insegnanti curricolari e l insegnante di sostegno e gli eventuali educatori messi a disposizione dagli enti locali. Programmare ed implementare un progetto didattico condiviso e comune per ogni bambino diversamente abile. Ottimizzare la collaborazione tra la scuola ed i servizi sanitari che per la loro competenza specifica elaborano la Diagnosi Funzionale (DF) e collaborano alla definizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI). Ottimizzare la collaborazione con gli enti locali per mettere in atto interventi sistemici. Collaborare nel modo più costruttivo possibile con la famiglia. La famiglia deve essere sempre informata dell evoluzione del percorso scolastico e deve informare la scuola relativamente a cambiamenti od eventi che riguardano il bambino diversamente abile. Questo scambio comunicativo deve essere garantito attraverso colloqui informali e durante le ore di ricevimento con i genitori stabilite ad inizio anno scolastico. Metodologia Le attività saranno organizzate secondo il criterio della flessibilità, riferita agli spazi, ai tempi e all'articolazione delle classi, che saranno "aperte" all'alunno, sia in senso orizzontale che verticale, allo scopo di fornirgli il maggior numero di risorse possibili. Saranno costituiti gruppi di lavoro, con un numero limitato di alunni, comprensivi sia di alunni diversamente abili, sia pure da alunni normodotati. Si cercherà di attivare con l'alunno un rapporto interpersonale positivo, basato sul rispetto, sull'accettazione e sulla fiducia. Si partirà dall'esperienza e dall' operatività per sviluppare gradualmente le capacità di comunicazione, di espressione e di astrazione, nonché di sistemazione delle conoscenze acquisite, utilizzando di volta in volta il procedimento induttivo e quello deduttivo, a seconda delle necessità. Si promuoveranno le capacità di operare sia intellettualmente
3 che manualmente. Gli apprendimenti saranno proposti in modo graduale, senza forzature, onde evitare frustrazioni, opposizioni e rifiuti che spesso accompagnano anche il più piccolo insuccesso. Molte attività saranno portate avanti sotto forma ludica, soprattutto quelle destinate agli alunni con le disabilità più gravi e ai bambini della scuola dell infanzia in cui ogni attività è strutturata in forma ludica e si privilegia il lavoro nel piccolo gruppo per favorire l inclusione e la personalizzazione degli apprendimenti. Sarà importante rispettare i tempi di lavoro e quelli di pausa, considerata la scarsa predisposizione al lavoro scolastico che quasi sempre caratterizza il ragazzo diversamente abile. Saranno frequenti anche le esercitazioni e le attività di rinforzo e di recupero delle conoscenze acquisite relativamente a quegli alunni che manifestano difficoltà mnemoniche. Si farà ricorso a: lezioni dialogate, discussioni, conversazioni, esercitazioni ed attività di rinforzo, controllo e correzione dei compiti assegnati a casa, uscite e visite guidate. Mezzi e strumenti Gli strumenti saranno principalmente sussidi didattici e materiale strutturato e non, con varie tipologie di giochi. Programmi didattici speciali ed individualizzati per agevolare l'apprendimento, proposti anche attraverso il computer e altri mezzi multimediali: tablet e LIM. Si utilizzeranno anche mezzi e strumenti compensativi: calcolatrice, tabelle a doppia entrata, formulari, software per la lettura, la comprensione del testo, l elaborazione di mappe concettuali e mentali (alfa reader, supermappe, epico). Si cercherà di fare il massimo sforzo per individuare i materiali e gli strumenti più aggiornati e di comprovata efficacia. Verifiche e valutazione Le verifiche saranno sistematiche affinché possano essere valutate con precisione sia l'incidenza dell'azione educativa, sia il processo di crescita di ciascun alunno, in rapporto alle sue capacità e potenzialità. La valutazione dovrà essere riferita alla realtà specifica del singolo alunno: situazione di partenza, potenzialità, progressi evidenziati, obiettivi personalizzati definiti dal singoli docenti, attività scolastiche comunemente svolte. Continuità L Istituto Comprensivo facilita il superamento di ordini e gradi scolastici separati, tenendo conto di un progetto educativo organico e condiviso: il curricolo verticale. In particolare, per quanto riguarda gli alunni in situazione di handicap, la continuità prevede: esperienze concrete di continuità nella progettazione curricolare e nella gestione operativa dei percorsi formativi la possibilità per gli insegnanti di lavorare in gruppo per definire obiettivi e metodologie didattiche e per progettare attività di accoglienza. Per garantire che il passaggio di alunni da una scuola all altra avvenga in modo tale da costituire per l alunno un momento positivo di crescita e non un fatto traumatico, affinché la ricchezza dell esperienza precedente trovi continuità, l Istituto Comprensivo prevede un raccordo tra i docenti di sostegno dei vari ordini di scuola in cui vengono definiti il calendario degli incontri e le procedure da osservare nella delicata fase del passaggio ad un ordine di scuola superiore.
4 Orientamento L alunno diversamente abile partecipa al progetto di orientamento triennale previsto per tutti gli alunni. Il processo di orientamento avviene sulla base della collaborazione tra i docenti della classe, la famiglia e gli esperti dei servizi sanitari territoriali. Tutto il percorso scolastico si sviluppa sotto l'osservazione degli insegnanti di sostegno, in funzione della scelta di un indirizzo scolastico adeguato e in vista dell inserimento nel mondo del lavoro. Ruolo dell insegnate di sostegno L insegnante di sostegno è un insegnante specializzato che viene assegnato, in piena contitolarità con gli altri docenti, alla classe in cui è inserito il soggetto diversamente abile per attuare forme di integrazione e realizzare interventi individualizzati in relazione alle esigenze dei singoli alunni. L insegnante di sostegno ha un ruolo determinante nel processo di integrazione e rappresenta una risorsa competente e mediatrice. Integrato nell organizzazione della scuola, l insegnante di sostegno non si limita al rapporto esclusivo con il singolo allievo, ma lavora con la classe, così da fungere da mediatore tra lui e i compagni, tra lui e gli insegnanti, tra lui e la scuola. L insegnante di sostegno lavora con gli insegnanti di classe in sede di programmazione e di individuazione di strategie atte alla realizzazione di processi integranti di insegnamento. Nel team dei docenti, questo insegnante speciale si trova a pianificare con i colleghi l attività d insegnamento per tutta la classe ed assumersi, in rapporto a sue specifiche competenze didattiche, alcune responsabilità d insegnamento per tutti gli alunni. Il compito dell insegnante di sostegno è quello di collaborare con gli altri insegnanti al fine di adattare il curricolo pensando a tutti gli studenti, esaminando i problemi che si potrebbero incontrare e sviluppando metodi di insegnamento e materiali che permettano il loro superamento e, trattando, nel fare ciò, le difficoltà dei soggetti disabili come aree problematiche del curricolo stesso più che bisogni speciali di un solo soggetto. Sempre in collaborazione con gli altri docenti partecipa alla programmazione del quotidiano insegnamento, contribuisce alla scelta di strategie utilizzabili con tutta la classe e collabora alla predisposizione dei materiali e dei supporti didattici facilitanti l apprendimento degli alunni, partecipa attivamente alle attività di classe. Ruolo del team docenti Concorda ed attua con l insegnante di sostegno le fasi di progettazione e di verifica del percorso educativo e formativo. Collabora, all interno del consiglio di classe, all osservazione e alla valutazione iniziale e in itinere; Pianifica all interno della propria programmazione disciplinare il percorso didattico formativo rispondente alle potenzialità dell alunno disabile, esplicitando contenuti ed obiettivi. Organizza le attività scolastiche ed extrascolastiche (gite scolastiche, uscite didattiche, distribuzione dell orario settimanale ) tenendo conto dei bisogni dell alunno disabile. Ruolo del Dirigente Scolastico Facilita l integrazione garantendo un efficiente organizzazione delle risorse presenti all interno della scuola; Cura gli adempimenti burocratici e mantiene contatti con le istituzioni che si occupano dell integrazione;
5 Definisce tempi e condizioni precise per la collaborazione tra gli insegnanti; Incentiva la motivazione del personale della scuola, anche col supporto di soggetti esterni; E garante nei confronti della famiglia della qualità dell integrazione progettata; Collabora con il consiglio di classe al fine di verificare e valutare l integrazione dell alunno/a; Garantisce la riservatezza degli atti. Ruolo dell assistente educatore L Assistente educatore è una figura assegnata all Istituto scolastico dall Amministrazione comunale con il compito di accompagnare il percorso educativo di quegli alunni che, per la loro condizione, hanno bisogno della mediazione dell adulto in molte circostanze quotidiane e non solo durante le attività di apprendimento. L Assistente educatore è presente nella scuola con ruolo di supporto al PEI, alla cui elaborazione partecipa. Gli appartengono il diritto/ dovere di : essere partecipe delle operazioni di programmazione, verifica e valutazione; prestare servizio, secondo programma, nei diversi momenti di attività didattica nella scuola. partecipare a momenti di formazione La scuola prende accordi per rendere possibile la partecipazione degli stessi alle diverse fasi della programmazione. Ruolo dei collaboratori scolastici della scuola Per l alunno disabile è particolarmente importante vivere in un ambiente che sia accogliente in tutte le sue componenti. Il personale ausiliario è informato di quali siano le modalità di relazione più adatte per ciascun alunno disabile. I collaboratori scolastici devono svolgere attività di assistenza materiale nell'ingresso ed uscita dalla scuola degli alunni con handicap, all'interno dei locali scolastici e di assistenza per l'igiene personale e l'accompagnamento ai servizi igienici. CRITERI E PROCEDURE Assegnazione dell alunno alla classe Per il numero di alunni per classe si fa riferimento all art. 3 del D.L. 3 Luglio 2001, n 255 che pone il numero massimo di 20 alunni per classe, purché sia esplicitata la necessità di tale riduzione in relazione ad ogni specifico caso di integrazione, senza superare però il numero massimo di 25. Altri criteri: - ridotta presenza di casi problematici o in difficoltà d apprendimento - presenza di un gruppo di compagni di classe rassicuranti. La presenza di più di un alunno in situazione di handicap nella stessa classe può essere prevista in ipotesi residuale ed in presenza di handicap lievi. Le classi iniziali che ospitano più di un alunno in situazione di handicap sono costituite con non più di 20 iscritti; per le classi intermedie il rispetto di tale limite deve essere rapportato all esigenza di garantire la continuità didattica nelle stesse classi. Assegnazione dell insegnante di sostegno
6 L assegnazione dell Insegnante di sostegno viene effettuata dal Dirigente scolastico, tenuto conto dei seguenti criteri: - continuità d intervento sull alunno - esperienza di lavoro - competenze specifiche relativamente al tipo di handicap Rapporti con il servizio sanitario Gli incontri con gli esperti del servizio medico riabilitativo riguardano momenti fondamentali del percorso: - conoscenza iniziale (diagnosi funzionale) - consulenza su problematiche emergenti nell ambito psicologico comportamentale durante il percorso - Stesura del PEI - Valutazione del PEI - Orientamento. La domanda di accertamento è presentata dalla famiglia all ASL e deve essere corredata da un certificato redatto da Servizi di Neuropsichiatria infantile (pubblici o privati) accreditati che riporti la diagnosi clinica, accludendo la valutazione funzionale. La richiesta di accertamento per bambini di nuova individuazione, in particolare a quelli che si iscrivono al primo anno di scuola dell infanzia o della scuola primaria, si svolge dal 1 ottobre al 15 maggio. Spettano ai Servizi Sanitari certificazione dichiarazione della situazione di gravità elaborazione della diagnosi funzionale incontri di verifica rapporti con gli Enti Locali per problemi di assistenza compartecipazione ai progetti di orientamento Rapporti con le famiglie ed il territorio I rapporti con le famiglie intendono costituire momenti di conoscenza e di supporto reciproco. Sono previsti incontri regolari nell ambito dei Consigli di classe e colloqui individuali, che, in modo meno formale, permettono di costruire una relazione scuola famiglia che facilita e rende efficace il percorso formativo dell alunno. La scuola mantiene rapporti con i Servizi Sociali del territorio, a cui chiede risorse e interventi in situazioni difficili. Mantiene inoltre contatti con gruppi di volontariato impegnati, talvolta in connessione con l Amministrazione Comunale, sul fronte della problematica del disagio e dell integrazione sociale.
7 GRUPPI DI LAVORO DI ISTITUTO PER I BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI Gruppo H tecnico composto da: Funzioni: 1. Dirigente scolastico 2. Insegnanti di sostegno (Infanzia: Casaccia Letizia, Renzi Lucia, Blasi Elvira, Virgili Orietta; Primaria: Argenti Veronica, Mariotti Raffaella, Vegliò Francesca, Rigucci Greta; Secondaria: Bacciardi Cesare, Vecchione Stefano, De Simoni Maria Cristina) 1. Accoglienza studenti disabili 2. Raccordo ASUR/UMEE- famiglie; 3. Calendario impegni e attività relativi agli studenti disabili; 4. Organizzazione attività gruppi H operativi (Consigli di classe allargati al rappresentante UMEE e ai genitori dello studente disabile) 5. Progettazione PEI differenziati Referente Gruppo H tecnico: Insegnante Argenti Veronica Funzioni: - Fornisce, con il GLH tecnico, consulenza ai docenti in relazione ad alunni con difficoltà di apprendimento, predispone itinerari didattici alternativi, segue la pratica per eventuali segnalazioni. - E referente per momenti di raccordo tra i tre ordini di scuola finalizzati all accoglienza e al positivo inserimento degli alunni diversamente abili. - Coordina i percorsi formativi individualizzati progettati dai consigli di classe. - Coordina il G.L.H tecnico (definizione del ODG, convocazione delle riunioni, verbalizzazione delle riunioni). - Coordina il G.L.H. d Istituto (definizione del ODG, convocazione delle riunioni, verbalizzazione delle riunioni). - E referente per il CTI di Acqualagna. - Gestisce i rapporti con CTI di Acqualagna e CTS di Fano per avere in comodato d uso materiali didattici e software per gli alunni diversamente abili. - Cura, in collaborazione con i docenti di sostegno, la stesura dell elenco di tutti i materiali Didattici specifici per il sostegno presenti nei vari plessi, tale elenco sarà pubblicato nel sito Web della scuola.
8 Gruppo di lavoro Handicap (GLH d Istituto) composto da: 1. Dirigente scolastico 2. Docenti di sostegno 3. Assistenti educative 4. Rappresentante dei genitori 5. Operatore UMEE 6. Docente di classe Componenti del gruppo di lavoro H d Istituto Dirigente scolastico VIRGILI Edoardo I.C.S. Tocci CAGLI Genitori GRILLI Natalia GIRELLI Marta Infanzia Cantiano Infanzia Acquaviva Assistente sociale BARZOTTI Anna Rita ASUR Assistente sociale MARTINELLI Marta Comune di Cagli VIRGILI Orietta Infanzia Cagli BLASI Elvira Infanzia Cagli RENZI Lucia Infanzia Cagli/Cantiano Insegnanti di sostegno CASACCIA Letizia Infanzia Acquaviva ARGENTI Veronica Primaria Cagli MARIOTTI Raffaella Primaria Cagli RIGUCCI Greta Primaria Cagli VEGLIO Francesca Primaria Cagli BACCIARDI Cesare Secondaria 1 grado Cagli VECCHIONE Stefano Secondaria 1 grado Cagli DE SIMONI M.Cristina Secondaria 1 grado Cantiano SCIAMANNA Manuela Infanzia Acquaviva STAGNOZZI Emanuela Infanzia Acquaviva GALLETI Luigina Infanzia Cagli BLASI Elvira Infanzia Cagli SERALLEGRI RADI Ivonne Infanzia Cagli Insegnanti ruolo comuni BURONI Claudia Infanzia Cagli BUCEFALO Fiorella Infanzia Cagli BORRELLI Concetta Primaria Cagli POLIDORI Simona Primaria Cagli ORAZI Luana Primaria Cagli DEL RE Stefania Primaria Cagli MASCELLINI Daniela Primaria Cagli GRANCI Franco Secondaria di primo grado Cagli BUCCHI Cristina Secondaria di primo grado Cagli DEL BIANCO Riccardo Secondaria di primo grado Cagli BOCCIA Alessandro Secondaria di primo grado Cagli GRILLI Natalia Secondaria di primo grado Cantiano GAROFANI Silvia Infanzia Cagli - Acquaviva Personale educativo CIANCAMERLA Laura Primaria Cagli BUCCHI Agnese Secondaria di primo grado Cagli TRONFIETTI Michela Infanzia Primaria Secondaria Cantiano
9 Funzioni: 1. Analisi situazione complessiva nell ambito dell Istituto 2. Integrazione degli alunni disabili 3. Sostegno al lavoro dei docenti 4. Formazione degli insegnanti e formazione congiunta di scuola, famiglia e assistenti educatori 5. Continuità educativa-didattica 6. Passaggio d informazioni, d indirizzi e di materiali utili 7. Collaborazione con le Agenzie educative presenti sul territorio 8. Verifica dell efficacia degli interventi. GLH Operativo (specifico per ogni singolo alunno) composto da: Funzioni: 1. Dirigente scolastico 2. Insegnante di sostegno 3. Insegnante curricolare(scuola primaria) 4. Insegnante Tutor/Coordinatore di classe(scuola secondaria di 1 grado) 5. Genitori dell alunno 6. Operatori Sanitari 7. Operatori UMEE 1. Elaborare il PEI 2. Attivare le azioni necessarie a supportare e favorire la continuità scolastica 3. Valutare la possibilità di permanenza scolastica dell alunno 4. Valutare la possibilità di rinuncia al sostegno Per il corrente A. s. 2012/13 sono stati programmanti i seguenti incontri: Settembre Gruppo H tecnico Ottobre GLHI+ Gruppo H tecnico Febbraio Gruppo H tecnico Aprile Gruppo H tecnico Maggio GLHI Attività di formazione docenti di sostegno per l anno scolastico Formazione sul metodo ABA (Applied Behavioral Analysis) Formazione sulla valutazione e lo sviluppo dei prerequisiti della letto-scrittura nella scuola dell infanzia.
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