VAT PACKAGE: autofatture, controlli e sanzioni
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- Orsola Alberti
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1 VAT PACKAGE: autofatture, controlli e sanzioni Ordine dei Dottori Commercialisti Milano, 6 Ottobre 2010
2 Autofatture (art. 17 del DPR 26 ottobre 1972, n. 633) Si estendono i caso di autofattura: Reverse charge obbligatorio per beni e servizi acquistati dall estero - PER I SERVIZI: Regime obbligatorio per tutti i paesi membri L'IVA e' dovuta dai soggetti passivi o dalle persone giuridiche che non sono soggetti passivi identificate ai fini dell'iva a cui e' reso un servizio ai sensi dell'articolo 44, se il servizio e' reso da un soggetto passivo non stabilito nel territorio di tale Stato membro. (art. 196 direttiva 2006/112/CE) - PER I BENI: I paesi membri possono estendere il reverse charge obbligatorio anche ai servizi in deroga e alle cessioni di beni Se la cessione di beni o la prestazione di servizi imponibile e effettuata da un soggetto passivo non stabilito nello Stato membro in cui e dovuta l'iva, gli Stati membri possono prevedere che il debitore dell'imposta sia il destinatario della cessione di beni o della prestazione di servizi. (art. 194 direttiva 2006/112/CE)
3 Acquisti INTRA assimilati (art. 38, comma 2, lettera b) del DL 30 agosto 1993, n. 331) L introduzione L introduzione in in Italia Italia di di beni, beni, effettuata effettuata da da un un soggetto soggetto IVA IVA comunitario, comunitario, per per esigenze esigenze della della sua sua impresa, impresa, è è assimilata assimilata a un un acquisto acquisto intracomunitario, anche anche se se non non c è c è il il trasferimento trasferimento oneroso oneroso della della proprietà. proprietà. L equiparazione L equiparazione opera opera anche anche se se i i beni beni provengono provengono da da un'altra un'altra attività attività di di impresa, impresa, esercitata esercitata nel nel suo suo Paese Paese dallo dallo stesso stesso operatore operatore comunitario. comunitario. Se Se il il soggetto soggetto comunitario comunitario non non ha ha in in Italia Italia una una stabile stabile organizzazione, organizzazione, per per rendersi rendersi debitore debitore dell'imposta dell'imposta deve, deve, alternativamente: alternativamente: nominare nominare un un rappresentante rappresentante fiscale fiscale (art. (art. 17); 17); identificarsi identificarsi direttamente direttamente in in Italia Italia (art. (art ter); ter);
4 Acquisti INTRA assimilati : esempi (art. 38, comma 2, lettera b) del DL 30 agosto 1993, n. 331) ESEMPIO ESEMPIO 1: 1: Un Un operatore operatore tedesco tedesco è è chiamato chiamato a a costruire costruire un un immobile immobile in in Italia: Italia: se se introduce introduce in in Italia Italia strutture strutture metalliche, metalliche, cemento, cemento, materiale materiale per per l'edilizia, l'edilizia, ecc. ecc. da da inserire inserire nell'opera nell'opera da da realizzare, realizzare, deve deve rilevare rilevare l'acquisto l'acquisto intracomunitario intracomunitario dei dei beni beni quando quando gli gli stessi stessi entrano entrano nel nel territorio territorio nazionale, nazionale, nominando nominando un un rappresentante rappresentante fiscale fiscale per per gli gli adempimenti adempimenti di di competenza competenza (o (o identificandosi identificandosi direttamente). direttamente). ESEMPIO ESEMPIO 2 2 La La società società IT IT si si impegna impegna a a prestare prestare i i servizi servizi logistici logistici di di ricevimento, ricevimento, carico, carico, scarico, scarico, stoccaggio, stoccaggio, inventario, inventario, custodia, custodia, movimentazione movimentazione e e distribuzione distribuzione dei dei prodotti prodotti che che la la società società spagnola spagnola (ES) (ES) fabbrica fabbrica e/o e/o commercializza. commercializza. La La società società spagnola spagnola ha ha una una partita partita IVA IVA italiana. italiana. In In questa questa ipotesi, ipotesi, la la movimentazione movimentazione dei dei beni beni temporaneamente temporaneamente stoccati stoccati presso presso la la società società di di logistica logistica deve deve essere essere rilevata rilevata come come un un acquisto acquisto intra: intra: - - integrazione integrazione della della fattura fattura ricevura ricevura da da ES; ES; - - presentazione presentazione del del modello modello INTRA INTRA acquisti; acquisti;
5 Acquisti da operatore INTRA: reverse charge obbligatorio (art. 17 del DPR 26 ottobre 1972, n. 633 risoluzione 89/E del 25 agosto 2010) FR Consegna beni in deposito R.F. o I.D. IT 1 OBBLIGO REVERSE CHARGE IT 2 Per i beni: ACQUISTO INTRA di R.F. o I.D. RF o ID di FR dal 20 febbraio 2010 IT 3
6 Acquisti da operatore extra: reverse charge obbligatorio (art. 17 del DPR 26 ottobre 1972, n risoluzione 89/E del 25 agosto 2010) CH Sdogana beni e li mette in deposito c/o R.F. o I.D. IT 1 OBBLIGO REVERSE CHARGE IT 2 Per i beni RF di CH dal 20 febbraio 2010 IT 3
7 Rappresentante fiscale / Identificazione diretta (art. 17 del DPR 26 ottobre 1972, n. 633 risoluzione Agenzia delle entrate n. 89/E del 25 agosto 2010 ) Quali funzioni ha il Rappresentante fiscale o l identificazione diretta? - per le operazioni effettuate verso privati o soggetti esteri esempio: un soggetto estero affida in subappalto un lavoro edile a un suo fornitore estero oppure IT1 affida ad IT2 il montaggio di uno stand fieristico all estero - per esercitare diritti: detrazione e rimborso esempio: una società estera (che non fa operazioni attive in IT) può tenere aperta una partita IVA per chiedere il rimborso tramite dichiarazione - Incompatibile con la stabile organizzazione : soggetto passivo stabilito - Necessità di contabilità separate per le operazioni attive e passive Casa Madre - Impiego di mezzi umani e materiali
8 RF & ID: esempio 1 (Sentenza Athesia del 19 febbraio 2009, emessa nel procedimento C-1/08 ) Un committente extracomunitario stipula un contratto di pubblicità con un Agenzia di pubblicità italiana. Il committente Svizzero chiede di emettere fattura nei confronti del suo rappresentante fiscale tedesco La società italiana deve emettere la fattura nel confronti del committente extra CE che è il soggetto con cui ha concluso il contatto
9 RF & ID: esempio 2 (Sentenza Athesia del 19 febbraio 2009, emessa nel procedimento C-1/08 ) Un commercialista svolge la propria consulenza nei confronti di una società tedesca che ha in Italia un rappresentante fiscale: questa prestazione si considera esclusa dal campo di applicazione, perché il committente è un soggetto passivo comunitario. Pertanto non è correttto che il consulente emetta fatture con IVA al rappresentante fiscale del soggetto non residente.
10 La gestione dei crediti IVA: i depositi virtuali (Circolare Agenzia delle Dogane del 28 Aprile 2006, n. 16/D) Secondo l Amministrazione finanziaria i depositi IVA sono dei veri e propri luoghi fisici in cui le merci devono entrare o quantomeno transitare Nella norma non esiste un termine minimo di permanenza della merce nel deposito Ma con circolare n. 16/D del 28 aprile 2006 è stato ribadito che i beni devono essere materialmente introdotti nei depositi non essendo sufficiente la presa in carico documentale degli stessi nell'apposito registro Operazioni sotto costante monitoraggio dei verificatori
11 La gestione dei crediti IVA: i depositi virtuali (Corte di Cassazione, sentenza del 21 maggio 2010, n ) IL CASO: l amministrazione finanziaria emette una accertamento a motivo dell assoluta inidoneità del deposito a contenere i quantitativi di merce indicati sui documenti La Cassazione si pronuncia in relazione a: - onere della prova - incompetenza per materia della Dogana - tutela del legittimo affidamento - assolvimento dell IVA tramite autofattura
12 Abuso del diritto e depositi virtuali (Corte di Giustizia UE del 21 febbraio 2006 causa C-255/02 sentenza Halifax) Nella definizione del comportamento abusivo la Corte ha chiarito che perché possa parlarsi di un comportamento abusivo, le operazioni controverse devono procurare un vantaggio fiscale la cui concessione sarebbe contraria all obiettivo perseguito dalla VI direttiva non si può invocare il divieto di comportamenti abusivi se le operazioni sospette possono spiegarsi per ragioni diverse dal mero conseguimento di vantaggi fiscali La SANZIONE dovrebbe essere: - la reintegrazione della situazione ante abuso - proporzionata al danno fiscale
13 Autofattura e integrazione della fattura ricevuta ACQUISTI DI SERVIZI > AUTOFATTURA* ACQUISTI DI BENI > INTEGRAZIONE
14 Quadro VJ: dichiarazione IVA 2010
15 Mancata o tardiva emissione di autofattura: sanzioni (art. 6, comma 9 bis del D.lgs ) La La sanzione sanzione applicabile applicabile è è da da un un minimo minimo del del 100% 100% a a un un massimo massimo del del 200% 200% della della relativa relativa imposta imposta Nel Nel caso caso di di irregolare irregolare applicazione applicazione del del reverse reverse charge charge INTERNO INTERNO (edilizia) (edilizia) è è prevista prevista una una sanzione sanzione pari pari al al 3% 3% dell imposta, dell imposta, con con un un minimo minimo di di e e un un massimo massimo di di , , per per le le irregolarità irregolarità commesse commesse nei nei primi primi tre tre anni anni di di applicazione applicazione del del sistema sistema dell inversione dell inversione contabile contabile purché purché l imposta l imposta sia sia stata stata regolarmente regolarmente versata versata da da una una delle delle due due parti parti (prestatore (prestatore o o committente); committente); resta resta salvo salvo il il diritto diritto alla alla detrazione, detrazione, per per chi chi riceve riceve la la fattura. fattura. QUESTA QUESTA SANZIONE SANZIONE POTREBBE POTREBBE ESSERE ESSERE APPLICATA APPLICATA ANCHE ANCHE NEL NEL CASO CASO DI DI REVERSE REVERSE CHARGE CHARGE ESTERO? ESTERO? - - caso caso Ecotrade : Ecotrade : Corte Corte di di Giustizia Giustizia CE CE del del 8 8 Maggio Maggio causa causa C C 95/07 95/ Corte Corte di di cassazione cassazione sentenza sentenza del del 5 5 maggio maggio
16 Effettuazione dell operazione: autofattura obbligatoria (art. 6 del DPR 26 ottobre 1972, n. 633 e direttiva 2010/45/CE) Le prestazioni di servizi di cui all'articolo 7-ter (regola generale B2B), rese da soggetto passivo CE a soggetto passivo IT - effettuate in modo continuativo, - nell'arco di un periodo superiore a un anno, - che non comportano versamenti di acconti o pagamenti anche parziali nel medesimo periodo, ESEMPI: Consulenze Servizi finanziari Pubblicità Cost sharing si considerano effettuate al termine di ciascun anno solare fino alla conclusione delle prestazioni medesime Prestatore soggetto passivo CE Committente soggetto passivo IT
17 Acquisti INTRA: momento di effettuazione (art. 40 del DL 30 agosto 1993, n. 331) Gli Gli acquisti acquisti INTRA INTRA si si considerano considerano effettuati: effettuati: Se Se trasporto trasporto con con mezzi mezzi del del CEDENTE CEDENTE o o di di un un TERZO TERZO -> -> quando quando il il bene bene è è consegnato consegnato in in ITA ITA all acquirente all acquirente o o a a terzi terzi per per suo suo conto conto Se Se trasporto trasporto con con mezzi mezzi del del CESSIONARIO CESSIONARIO -> -> quando quando il il bene bene arriva arriva a a destino destino effettuazione effettuazione ANTICIPATA ANTICIPATA Emissione Emissione fattura fattura Pagamento Pagamento del del corrispettivo corrispettivo effettuazione effettuazione POSTICIPATA POSTICIPATA -> -> consignment consignmentstock stock
18 Acquisti INTRA: territorialità (art. 40 del DL 30 agosto 1993, n. 331) Gli Gli acquisti acquisti INTRA INTRA sono sono territorialmente territorialmente rilevanti rilevanti se se i i beni: beni: sono sono spediti spediti o o trasportati trasportati da da un un paese paese CE CE in in Italia; Italia; oggetto oggetto della della transazione transazione sono sono prodotti prodotti in in un un paese paese CE CE o o ivi ivi immessi immessi in in "libera "libera pratica". pratica". Se Se l'acquirente l'acquirente di di tali tali beni beni è è un un soggetto soggetto passivo passivo d'imposta d'imposta identificato identificato in in Italia, Italia, l'acquisto l'acquisto si si considera considera sempre sempre effettuato effettuato nel nel territorio territorio dello dello Stato, Stato, a a meno meno che che non non sia sia provato provato che che l'acquisto l'acquisto sia sia assoggettato assoggettato ad ad imposta imposta in in un un altro altro Stato Stato membro membro di di destinazione destinazione del del bene bene
19 triangolazioni INTRA: territorialità - esempio 1 (art. 40 del DL 30 agosto 1993, n. 331) IT 1 Integrazione fattura DE Cessione interna soggetta a IVA DE BENI IT 2
20 triangolazioni INTRA: territorialità - esempio 1 IT1: 1) effettua un acquisto INTRA, riceve fattura senza imposta da DE la integra a norma dell'art. 46 assoggettandola ad IVA e la annota nel registro acquisti e vendite; 2) compila il listing degli acquisti ai fini fiscali (sempre) e statistici (solo se presenta l'elenco con cadenza mensile); 3) emette fattura con IVA per la cessione interna nei confronti di IT2; IT2: 1) riceve fattura con IVA per l'acquisto interno da IT1.
21 triangolazioni INTRA: territorialità - esempio 2 (art. 40 del DL 30 agosto 1993, n. 331) Integrazione fattura DE Commissionario IT 1 Cessione interna soggetta a IVA Cedente DE BENI Committente IT 2
22 triangolazioni INTRA: territorialità - esempio 2 IT1: 1) effettua un acquisto INTRA, riceve fattura senza imposta da DE la integra a norma dell'art. 46 assoggettandola ad IVA e la annota nel registro acquisti e vendite; 2) compila il listing degli acquisti ai fini fiscali (sempre) e statistici (solo se presenta l'elenco con cadenza mensile); 3) emette fattura con IVA per la cessione interna nei confronti di IT2; IT2: 1) riceve fattura con IVA per l'acquisto interno da IT1.
23 triangolazioni INTRA: territorialità - esempio 3 (art. 40, comma 2, del DL 30 agosto 1993, n. 331 sentenza Lenaerts del 22 Aprile 2010, cause 539/08 e 536/08) Il Il soggetto soggetto DE DE effettua effettua un un acquisto acquisto in in Italia Italia per per il il solo solo fatto fatto che che il il bene bene è è destinato destinato ad ad essere essere introdotto introdotto nel nel nostro nostro territorio. territorio. Tuttavia Tuttavia DE DE può può evitare evitare di di nominare nominare un un R.F. R.F. in in Italia Italia se se designa designa IT IT come come debitore debitore d imposta d imposta DE UK BENI IT
24 triangolazioni INTRA: territorialità - esempio 3 IT: 1) effettua un acquisto intracomunitario in quanto i beni partono da uno Stato membro e sono introdotti in Italia; 2) riceve fattura senza IVA emessa da DE con l'indicazione che lo stesso è "designato" quale debitore d'imposta in Italia al posto del suo fornitore; 3) integra la fattura con IVA e l'annota nel registro delle vendite e degli acquisti; 4) compila il listing degli acquisti indicando nelle colonne 2 e 3 la sigla DE e il numero di identificazione del suo fornitore tedesco, e se compila il modello con cadenza mensile indica alla colonna 13 la sigla UK quale Paese di provenienza.
25 triangolazioni INTRA: territorialità - esempio 4 (art. 40, comma 2, del DL 30 agosto 1993, n. 331 sentenza Lenaerts del 22 Aprile 2010, cause 539/08 e 536/08) IT IT effettua effettua un un acquisto acquisto INTRA INTRA in in Germania. Germania. IT IT può può evitare evitare di di nominare nominare un un R.F. R.F. in in Germania Germania se se designa designa DE DE come come debitore debitore d imposta d imposta IT UK BENI DE
26 triangolazioni INTRA: territorialità - esempio 4 1) riceve fattura da UK per acquisto intracomunitario la integra senza imposta richiamando l'articolo 40, comma 2 del Dl 331/1993 e la annota nel registro degli acquisti e delle vendite; 2) emette nei confronti di DE fattura non imponibile ai sensi dell'articolo 41, designando espressamente nello stesso documento DE responsabile, in sua sostituzione del pagamento dell'imposta quando i beni arrivano in Germania; 3) compila il listing di acquisto indicando alle colonne 2 e 3 la sigla UK e il codice identificativo del fornitore inglese, mentre nella colonna 6 (natura della transazione) individua l'operazione con un codice alfabetico anziché numerico. Anche se presenta il modello con cadenza mensile non compila la parte statistica; 4) redige il listing di vendita indicando alle colonne 2 e 3 la sigla DE e il numero identificativo del cessionario tedesco, riportando nella colonna 5 alla voce "natura della transazione" un codice alfabetico in sostituzione di quello numerico. Anche per le cessioni non compila la sezione statistica del modello
27 triangolazioni INTRA: territorialità - esempio 5 (art. 40 del DL 30 agosto 1993, n. 331) DE fattura con IVA Autofattura art. 17 IT 1 BENI IT 2
28 triangolazioni INTRA: territorialità - esempio 5 (art. 40 del DL 30 agosto 1993, n. 331) IT 1 1) Emette fattura imponibile perché i beni non escono dal territorio nazionale 2) Non compila l INTRA IT 2 1) Riceve fattura non imponibile dal tedesco 2) Emette auto fattura ai sensi dell art.17 comma 3 3) Non compila l INTRA
29 Modelli INTRA 2010: servizi esclusi In particolare saranno tenuti alla dichiarazione INTRASTAT i soggetti passivi che effettuano o ricevono servizi generici tassati secondo il criterio generale B2B (art. 7 ter del DPR 633/72). Servizi esclusi soggettivamente : Se la controparte (prestatore o committente) non ha la partita IVA; Se la controparte (prestatore o committente) è un soggetto extra CE; Servizi esclusi oggettivamente : Servizi relativi a immobili (es. progettazioni, manutenzioni o installazione impianti, addebito costi locazione, eccetera); Servizi relativi a fiere (es. montaggio stand, riaddebiti costi fiera, ecc.); Ristorazione e catering; Noleggio mezzi di trasporto a breve termine; Trasporto persone; Servizi non imponibili e esenti nel paese del committente
30 Modelli INTRA 2010: servizi esclusi (art. 50 bis, comma 6, del DL 331/93 art. 262 direttiva 2006/112/CE) Gli elenchi INTRASTAT non comprendono le operazioni per le quali non è dovuta l'imposta nello Stato membro in cui è stabilito il destinatario Per i servizi RESI Si dovrebbe verificare la normativa interna del paese del CLIENTE Per i servizi RICEVUTI Sono esclusi dal modello INTRA 1. le operazioni esenti - art. 10 (esempi: servizi bancari, assicurativi, finanziari e relative intermediazioni) 2. le operazioni non imponibili - art. 8 bis e 9 (esempi: lavorazioni, intermediazioni e trasporti su beni in import-export)
31 Modelli INTRA 2010: servizi interessati Le Spese accessorie seguono il regime IVA della prestazione principale ESEMPI: 1. il riaddebito delle spese di trasferta di un tecnico all interno di una fattura relativa alla manutenzione effettuata dal tecnico stesso su un macchinario posto all estero non dovrà essere considerata quale prestazione autonoma ma bensì come prestazione accessoria rispetto alla prestazione principale (servizio di manutenzione) e seguirà pertanto l inquadramento Iva dell operazione principale. 2. Le spese di trasporto accessorie alla vendita saranno inserite nell INTRA della cessione della merce.
32 I servizi complessi Secondo la giurisprudenza della Corte di Giustizia CE (sentenze 2 maggio 1996, causa C 231/94, punti 12 e 14; 25 febbraio 1999, causa C-349/96, punto 28, nonché 27 ottobre 2005, causa C-41/04, punto 19) ciascuna operazione deve essere considerata di regola come autonoma e indipendente, ma l'operazione costituita da un'unica prestazione sotto il profilo economico non deve essere artificialmente divisa in più parti per non alterare la funzionalità del sistema dell'iva. si è in presenza di un'unica prestazione quando due o più elementi o atti forniti dal soggetto passivo al cliente sono a tal punto strettamente connessi da formare, oggettivamente, una sola prestazione economica indissociabile la cui scomposizione avrebbe carattere artificiale.
33 Modelli INTRA 2010: contenuto Nei modelli per i servizi si deve indicare: Numero progressivo Codice ISO cliente o fornitore Il numero di identificazione comunitaria dell acquirente o del fornitore Ammontare delle operazioni in euro e in euro/valuta per quelle ricevute Il numero fattura Data fattura La classificazione dei servizi: individuati da un codice a sei cifre (CPA La modalità di erogazione del servizio se continuativo o puntuale: (I = Istantanea / R = continuativa). Le modalità di pagamento o di incasso del corrispettivo della prestazione: per bonifico bancario o con modalità differente (A = Accredito / B = Bonifico / X = Altro). Il paese in cui è avvenuto il pagamento.
34 Modelli INTRA 2010: periodicità -> MENSILI: obbligo generalizzato di presentazione mensile* -> TRIMESTRALI: facoltà di presentazione trimestrale per chi NON ha effettuato in NESSUNO dei 4 trimestri precedenti più di euro in cessioni intracomunitarie euro in prestazioni di servizi di cui all'articolo 7 ter *I mensili per obbligo di legge presentano anche i dati di natura statistica
35 Modelli INTRA 2010: periodicità e contenuto 1. Le soglie devono essere considerate autonomamente per gli acquisti le cessioni di beni e per i servizi resi e ricevuti (art. 2, comma 1, Decreto 22 febbraio 2010): possibile una periodicità differente per operazioni attive (cessioni di beni e servizi resi) e passive (acquisti di beni e servizi). 2. Le soglie di beni e servizi non si cumulano. 3. In caso di inizio attività e per i servizi 2009, si può presumere una soglia trimestrale. 4. Il periodo di riferimento è quello in cui la fattura/autofattura è stata registrata (art. 2, comma 1, Decreto 22 febbraio 2010), Eccezione: per gli acquisti di beni in caso di acconti o fatture anticipate si fa riferimento al momento di consegna dei beni
36 Modelli INTRA 2010: superamento soglia (articolo 2, comma 4, Decreto 22 febbraio 2010) Se nel corso del trimestre di riferimento si supera la soglia di euro: - la periodicità di presentazione diventa mensile dal mese successivo a quello in cui è stata superata la soglia; - si deve presentare un elenco per il trimestre di riferimento specificando se in esso sono contenuti i movimenti di un singolo mese o di due mesi o dell intero trimestre a seconda del mese in cui è stata superata la soglia. ESEMPIO: - gennaio 2010: servizi resi per febbraio 2010: servizi resi per in tal caso avendo superato la soglia di ,00: 1. entro il 25/03 si presenta il trimestrale con riferimento a gennaio e febbraio 2. entro il 25/04 si presenta il mensile mese di marzo
37 Modelli INTRA 2010: scadenze a regime Cambiano i termini di presentazione per i mensili: il modello deve essere presentato entro il 25* del mese successivo a quello di riferimento; per i trimestrali: il modello deve essere presentato entro il 25* del mese successivo al trimestre (25 aprile, luglio, ottobre, gennaio). *Nota: La scadenza in un giorno festivo nazionale slitta al primo giorno lavorativo successivo. Il sabato per gli uffici doganali è considerato giorno feriale.
38 Modelli INTRA 2010: periodo transitorio (nota Dogane 24265/RU del 19 febbraio 2010) fino al 30 aprile 2010 gli INTRA potevano essere presentati direttamente (non per posta) anche in formato elettronico (su CD, chiavi USB, eccetera) agli uffici doganali territorialmente competenti ma entro il giorno 20 del mese successivo al periodo di riferimento In tal caso è necessario presentare i frontespizi (modelli INTRA-1 e/o INTRA-2 (frontespizi) debitamente compilati e sottoscritti dal soggetto obbligato o dal soggetto delegato.
39 Modelli INTRA 2010: la sanatoria (circolare Agenzia entrate 5/E del 17 febbraio 2010) In considerazione del ritardo nella pubblicazione dei decreti attuativi, l Agenzia delle Entrate, consapevole di obiettive condizioni di incertezza a carico del contribuente, in applicazione dello statuto dei diritti del contribuente, ha precisato che non applicherà sanzioni in caso di eventuali violazioni concernenti la compilazione degli elenchi intrastat, relativi ai mesi: - da gennaio a maggio 2010 per gli obblighi mensili, - del primo trimestre 2010 per gli obblighi trimestrali. Ciò a condizione che i contribuenti provvedano a sanare eventuali violazioni, inviando, entro il 20 luglio 2010, elenchi riepilogativi integrativi
40 Modelli INTRA 2010: la sanatoria (circolare Agenzia entrate 14/E del 18 marzo 2010) L articolo 3, comma 1, del decreto stabilisce che gli elenchi riepilogativi sono presentati all Agenzia delle dogane per via telematica entro il giorno 25 del mese successivo al periodo di riferimento Ciò premesso, il termine entro il quale avrebbero dovuto essere presentati gli elenchi relativi al mese di gennaio (20 o 25 febbraio, a seconda delle modalità di presentazione) è decorso prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che ha stabilito tale termine. L omessa presentazione dei modelli INTRA mensili di gennaio può essere sanata entro il 4 maggio 2010: entro 60 gg dalla pubblicazione del decreto del 22/02/2010 pubblicato il GU del 5 marzo 2010
41 Modello INTRA 2010: esempio 1 prestatore CE Consulenza resa da società CE a committente italiano (soggetto passivo IVA) Cliente IT Autofattura art. 17 con IVA 20% Obbligo di presentazione mod. INTRA
42 Modello INTRA 2010: esempio 2 prestatore CE Lavorazione su beni inviati da IT a DE che al termine della lavorazione sono ceduti in Germania Cliente IT Autofattura art. 17 con IVA 20% Obbligo di presentazione mod. INTRA
43 Modello INTRA 2010: esempio 3 prestatore CE Download di programmi on line venduti da società CE ad azienda italiana Cliente IT Autofattura art. 17 con IVA 20% Obbligo di presentazione mod. INTRA
44 Modello INTRA 2010: esempio 4 prestatore Extra CE Pubblicità resa da società extra CE a committente italiano (soggetto passivo IVA) Cliente IT Autofattura art. 17 con IVA 20% NO presentazione mod. INTRA
45 Modello INTRA 2010: esempio 5 prestatore CE Provvigione pagata a UK a per beni che saranno esportati (fuori CE) Cliente IT Autofattura art. 17 non imponibile No presentazione modello INTRA
46 Modello INTRA 2010: esempio 6 prestatore CE Servizio finanziario reso da banca CE a committente IT (soggetto passivo IVA) Cliente IT Autofattura art. 17 esente da IVA No presentazione modello INTRA
47 Modello INTRA 2010: esempio 7 prestatore CE Addebito a titolo di risarcimento da azienda CE a committente italiano (soggetto passivo IVA) Cliente IT No autofattura: operazione FC IVA art. 15 No presentazione modello INTRA
48 Modello INTRA 2010: esempio 8 prestatore IT Consulenza resa da società italiana a committente CE (soggetto passivo IVA) Cliente CE Fattura FC IVA art. 7 ter Obbligo di presentazione mod. INTRA
49 Modello INTRA 2010: esempio 9 prestatore IT Addebito costi di soggiorno (alberghi e ristoranti) sostenuti in UK da società IT a committente CE (soggetto passivo IVA) Cliente CE Fattura FC IVA art. 7 quater No presentazione mod. INTRA
50 Modello INTRA 2010: esempio 10 prestatore IT Addebito costi per una fiera svoltasi in Italia da società IT a committente CE Cliente CE Fattura con IVA 20% No presentazione mod. INTRA
51 Modello INTRA 2010: esempio 11 prestatore IT Servizi di logistica resi a società committente extra CE (soggetto passivo IVA) Cliente extra CE fattura art. 7 ter NO presentazione mod. INTRA
52 Modello INTRA 2010: esempio 12 prestatore IT Trasporto accessorio alla cessione INTRA di beni addebitato al cliente CE Cliente CE Fattura cessione art. 41 DL 331/93 Presentazione modello INTRA 1 bis
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