estrem am ente im portante per la sicurezza di un alim ento il controllo delle corrette tem perature di conservazione.
|
|
- Gaetana Scotti
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La tem peratura rappresenta un im portante fattore di conservazione degli alim enti, tale da condizionarne la vita com m erciale e le proprietà. Ogni m icrorganism o presenta un intervallo ottim ale di tem peratura al quale si può sviluppare, m entre può esser inibito (freddo) o addirittura distrutto (calore) da trattam enti term ici più o m eno energici. La m aggior parte dei batteri non si sviluppa a tem perature m olto alte o m olto basse, m entre prolifera a tem perature com prese tra i 5 C ed i 60 C. Q uesto intervallo viene definito zona di pericol o per cui è estrem am ente im portante per la sicurezza di un alim ento il controllo delle corrette tem perature di conservazione. 38
2 Tutti gli alim enti potenzialm ente dannosi, ad eccezione di quelli preparati per il consum o im m ediato da parte del cliente di un ristorante, dovranno pertanto essere m antenuti in m odo da im pedire la nascita e lo sviluppo dei batteri. Q uando è necessario m antenere gli alim enti per poi servirli, com e ad esem pio nel caso di un buffet, ricordarsi sem pre di mantenere caldi i cibi caldi e freddi i cibi freddi. L apparecchiatura per m antenere caldi gli alim enti deve essere in grado di m antenerli ad una tem peratura pari o superiore a 6 0 ºC (14 0 ºF ), e l apparecchiatura per m antenere gli alim enti freddi deve essere in grado di m antenere gli alim enti ad una tem peratura pari o inferiore a 5 ºC (4 1ºF ). 39
3 TEMPPERATURE CORRETTE PPER II CIIBII FREDDII Il freddo agisce rallentando fino ad arrestare, in certe condizioni, la riproduzione dei m icrobi. In ogni caso esso non è in grado di distruggere le tossine m icrobiche, né tantom eno di sterilizzare un alim ento. Per tale m otivo è opportuno che gli alim enti destinati alla conservazione con il freddo siano di buona qualità igienica e con una carica m icrobica ridotta al m inim o. Linee guida per mantenere i cibi freddi Q uando gli alim enti devono essere m antenuti freddi per essere serviti, è utile attenersi alle seguenti linee guida al fine di evitare m alattie correlate agli alim enti: Proteggere tutti gli alim enti da una possibile contam inazione coprendoli o utilizzando pellicole per uso alim entare. Misurare con un term om etro per alim enti la tem peratura interna del cibo ogni due ore ed agire di conseguenza nel caso in cui la tem peratura del prodotto alim entare freddo superi i 5ºC (4 1ºF ). Non conservare m ai i prodotti alim entari direttam ente con ghiaccio. Tutti i prodotti alim entari, se rim angono in vista (vetrina), devono essere m essi in recipienti o in piatti, da sterilizzare necessariam ente dopo ciascun uso. 40
4 L uso del freddo com e tecnica di conservazione, tuttavia, è diffuso su larga scala, sia a livello industriale che dom estico, grazie alla diffusione del frigorifero. Di seguito sono riportate, a titolo indicativo, le tem perature corrette di conservazione degli alim enti, opportunam ente suddivisi per categorie e scom parti: 41
5 TEMPPERATURE CORRETTE PPER II CIIBII CALLDII L im piego del calore è un m etodo efficace per distruggere i m icrorganism i. A differenza del freddo, che rallenta o arresta la m oltiplicazione dei m icrobi, il calore, a tem perature elevate, diventa un vero e proprio agente battericida, ossia è in grado di uccidere i germ i patogeni eventualm ente presenti negli alim enti. Linee guida per mantenere i cibi caldi Q uando gli alim enti devono essere m antenuti caldi per essere serviti, attenersi ai seguenti principi guida: Agitare l alim ento ad intervalli regolari, ciò aiuterà a distribuire bene il calore nell alim ento. Lasciare coperti gli alim enti, in quanto la copertura aiuterà a m antenere il calore e ad elim inare potenziali contam inazioni dovute alla caduta di corpi estranei nel cibo. U sare un term om etro per alim enti per m isurare la tem peratura interna del cibo ogni due ore. Scartare qualsiasi cibo caldo una volta trascorse quattro ore nel caso in cui non si sia m antenuto ad una tem peratura pari o superiore ai 60ºC (14 0 ºF ). 42
6 U n altra precauzione da usare nel caso di m antenim ento di alim enti caldi consiste nel non utilizzare m ai l apparecchiatura per il m antenim ento dei cibi caldi per riscaldare gli alim enti. Gli alim enti da riscaldare dovranno, prim a, essere riscaldati fino ad una tem peratura interna di 7 4 ºC (16 5 ºF ) e successivam ente trasferiti nelle apparecchiature per m antenere caldi gli alim enti. Inoltre non si devono m ai m ischiare gli alim enti preparati freschi con gli alim enti da conservare per essere serviti in quanto ciò potrebbe contam inarli. OGNI QUALVOLTA CI SI OCCUPI DI QUESTIONI ATTINENTI AL MANTENIMENTO DEI CIBI FREDDI O CALDI, OPTARE SEMPRE PER LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI. Ê MEGLIO SCARTARE I PRODOTTI ALIMENTARI POTENZIALMENTE DANNOSI PIUTTOSTO CHE METTERE A RISCHIO LA SALUTE O LA SICUREZZA DEL CLIENTE. UN MODO PER EVITARE DI SCARTARE TROPPI ALIMENTI Ê PREPARARE E CUCINARE SOLO LA QUANTIT DI CIBO CHE VERR UTILIZZATA NEL BREVE PERIODO. 43
7 La contam inazione crociata è il passaggio diretto (per contatto) o indiretto (con altri m ezzi) di m icrobi patogeni da alim enti contam inati (solitam ente crudi) ad altri alim enti.carni crude, verdure, uova possono costituire a causa di un com portam ento scorretto delle fonti im portanti di contam inazione crociata I problem i associati alla contam inazione crociata nei locali di lavorazione degli alim enti possono essere tenuti sotto controllo attenendosi ad una corretta buona prassi igienica: Lavarsi frequentemente e con cura le mani durante la preparazione dei pasti e particolarmente dopo aver manipolato carne cruda, uova, verdure e comunque dopo aver effettuato qualunque operazione che può averle inquinate (es. toccato soldi) Lavare con acqua potabile tutti i cibi crudi prima dell uso, in particolare alimenti freschi e non cotti. Indossare abiti da lavoro puliti. 44
8 Mantenere pulite e disinfettate tutte le superfici che sono a contatto con gli alimenti (lavandini, ripiani da taglio, tavoli, lame, manici, utensili in generale ). Prestare molta attenzione alla pulizia e disinfezione delle spugne, delle spazzole, dei tessuti e degli strofinacci che costituiscono la più facile fonte di contaminazione crociata. Evitare il contatto tra alimenti crudi e cotti nei banconi da esposizione,o in frigorifero (gocciolamento di fluidi da alimenti crudi su alimenti cotti non adeguatamente protetti).evitare di conservare nello stesso scomparto e in contatto tra loro alimenti di natura diversa. Utilizzare lame taglienti, coltelli separati per diversi scopi.lavare sempre le lame tra un uso ed il successivo. Buona norma sarebbe usare per i prodotti crudi coltelli, tessuti, strofinacci, spugne, spazzole identificati con colori specifici per ogni utilizzo (ad esempio rosso per la carne,azzurro per il pesce,giallo per il pollame, verde per le verdure). 45
9 La pulizia dell am biente,degli utensili,del frigorifero e dei m ateriali che vengono a contatto con i cibi è fondam entale per prevenire le m alattie trasm esse attraverso gli alim enti. L insiem e delle attività atte a rendere igienicam ente idonei i locali, le superfici e le attrezzature utilizzati nei locali di deposito, produzione, som m inistrazione e vendita di alim enti viene definito SANIFICAZIONE. Scopi della sanificazione, pertanto, sono: V eliminazione delle tracce di sporco visibile V eliminazione dei microrganismi patogeni V riduzione della contaminazione batterica generica. 46
10 La sanificazione è data dalla corretta successione di due fasi: DETERSIONE E DISINFEZIONE. A) DETERSIONE Serve ad allontanare lo sporco che da nutrim ento ai m icrorganism i, e si ottiene attraverso: ß l asportazione meccanica dello sporco grossolano ß il lavaggio delle superfici con acqua a per scioglierne i grassi e favorirne il distacco (per gli utensili e le parti sm ontabili è sufficiente che duri circa 15 m inuti in im m ersione) ß l applicazione del detersivo (la m aggior parte dei residui alim entari costituiti da proteine, zuccheri o grassi,non si sciolgono in acqua per cui per elim inarli com pletam ente occorre im piegare un detergente che stacca lo sporco dalla superficie e ne perm ette l allontanam ento con il risciacquo successivo) ß il risciacquo finale con acqua a tem peratura di rubinetto (per alm eno 5 m inuti se in im m ersione) 47
11 B) DISINFEZIONE Sulle superfici pulite rim angono com unque dei batteri che sono ancora in grado di m oltiplicarsi e di raggiungere livelli pericolosi per gli alim enti da lavorare successivam ente.per ridurre questo rischio alla detersione deve seguire la disinfezione. Nelle cucine in genere si raccom anda di disinfettare gli utensili e i taglieri venuti in contatto con la carne o il pesce crudi (anche congelati) e i contenitori in cui sono lavorate uova crude, disinfettando le superfici di lavoro alm eno una volta a settim ana. 48
12 E fondamentale ricordare che disinfettare prima di detergere è praticamente inutile. I disinfettanti più com unem ente utilizzati sono: - Calore : è un m ezzo abbastanza econom ico; l acqua calda a 8 2 per 2 m inuti consente la distruzione della m aggior parte dei m icrorganism i senza lasciare residui.in presenza di sporco il calore induce la form azione di una pellicola protettiva per i batteri, perciò occorre prim a pulire le superfici da disinfettare. N.B. E importante asciugare gli utensili dopo la disinfezione in quanto i batteri si moltiplc i ano rapidamente sulle superfici umide. - Prodotti al cloro attivo: (candeggina, varechina) sono m olto econom ici, m olto attivi a 4 C (adatti nei frigoriferi) però oltre i 35 C corrodono i m etalli; vanno lasciati agire per m inuti; lo sporco li inattiva. - Sali quaternari d ammonio: (benzalconio, benzoxonio) sono attivi fino a 10 0 C; non sono inattivati dallo sporco, anzi possiedono anche un azione detergente (sono i cosiddetti sanificanti perché detergono e disinfettano contem poraneam ente; vanno lasciati agire per m inuti. - Alcool: (etilico, isopropilico) alla concentrazione del 6 5 % per 1 m inuto è efficace sui batteri; è volatile e quindi non è necessario risciacquare; è poco costoso e possiede anche un azione pulente. 49
13 Si consiglia di sanificare: Tutte le superfici che vengono a contatto con gli Alla fine di ogni ciclo di alimenti crudi (carne, produzione pesce e uova) Bagni, lavandini, portarifiuti Il resto delle attrezzature e superfici Ogni giorno Ogni settimana PULIZIA E SANIFICAZIONE CALENDARIO DEGLI INTERVENTI OGNI GIORNO TASSATIVAMENTE: - i PAVIMENTI con particolare attenzione a quelli più frequentati ed a rischio: cucina, dispensa, corridoi, sala da pranzo, bagni e gabinetti; - i LAVANDINI con particolare cura per quelli della cucina e dei gabinetti. 50
14 OGNI SETTIMANA: - le ATTREZZATURE DI CUCINA comprese le CAPPE ASPIRANTI - i REFRIGERATORI di tutti i tipi; - i LOCALI DEI RIFIUTI; - le PARETI LAVABILI. OGNI MESE: - le FINESTRE e gli INFISSI in genere; - i MAGAZZINI e le DISPENSE compresi tutti gli ARMADI. PULIZIE SPECIALI - i LAMPADARI e gli apparecchi di illuminazione in genere - le VENEZIANE e le tende in materiali sintetici; - i CONGELATORI. 51
15 MAALLAATTTTIIEE TTRR AASSMMEESSSSEE CCOONN GGLLII AALLIIMMEENNTTII DD AA CCONTAMIINANTII CCHIIMIICCII Mentre gli effetti sulla salute dei contam inanti di origine biologica si m anifestano in genere in m odo acuto, cioè a breve distanza dall ingestione dell alim ento contam inato, quelli dovuti all assunzione di contam inanti chim ici hanno generalm ente carattere più subdolo e si m anifestano a distanza di tem po dall esposizione con sintom i variabili e talora difficilm ente individuabili. Essi possono avere una provenienza eterogenea potendo derivare da: 1. Materie prime 2. Diffusioni e cessioni degli impianti o dei materiali di confezionamento 3. Residui: di pratiche agronom iche (pesticidi,fitofarm aci, antiparassitari, erbicidi derattizzanti ), di pratiche veterinarie (antibiotici), di pratiche zootecniche (orm oni, anabolizzanti), di trattam enti di lavaggio e disinfezione (detergenti), di scarichi industriali o di autoveicoli ricchi di piom bo), di lavorazioni industriali 4. Inquinamento ambientale 52
16 MAALLAATTTTIIEE TTRR AASSMMEESSSSEE CCOONN GGLLII AALLIIMMEENNTTII DD AA CONTAMINANTI FISICI Le cause principali di contam inazione fisica degli alim enti sono generalm ente accidentali, e possono originare dalle materie prime o dalle fasi di lavorazione delle stesse (dagli im pianti e dai m ateriali di confezionam ento, dall am biente di lavoro e dagli operai, dalle operazioni di pulizia e m anutenzione, dalle condizioni di conservazione). Gli effetti che provocano questi contam inanti vanno dalla sem plice sgradevole alterazione visiva dell alim ento (ritrovam ento di corpo estraneo) a lesioni anche gravi dell apparato digerente a seguito della loro ingestione (es. pezzi di plastica o vetro). 53
IGIENE E SANIFICAZIONE AMBIENTI
IGIENE E SANIFICAZIONE AMBIENTI Cos è la sanificazione? Come sanificare correttamente una superficie? Come pulire? Come disinfettare? Pulizia delle attrezzature di cucina Piano di pulizia Disinfestazione
DettagliAZIENDA U.L.S.S. 12 VENEZIANA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE. Norme di buona prassi igienica nella produzione del pasto veicolato
AZIENDA U.L.S.S. 12 VENEZIANA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Norme di buona prassi igienica nella produzione del pasto veicolato Ricevimento materie prime Stoccaggio Lavorazione Confezionamento Rispetto
DettagliGESTIONE DELLA PULIZIA E DELLA SANIFICAZIONE DA PARTE DELL AZIENDA
GESTIONE DELLA PULIZIA E DELLA SANIFICAZIONE DA PARTE DELL AZIENDA IN MENSA S.R.L. Viale Vat, 115 33100 Udine Tel. 0432 42449 Fax 0432 477697 info@inmensa.it C.F. e P.IVA 02687400305 In Mensa srl garantisce
DettagliMani pulite e disinfettate Nessun gioiello
Corso per alimentaristi IV PARTE IGIENE DEGLI AMBIENTI IGIENE DELLE ATTREZZATURE IGIENE NEL SETTORE ALIMENTARE IGIENE DEGLI ALIMENTI IGIENE DEL PERSONALE IGIENE DEL PERSONALE Buona salute Capelli puliti
DettagliDIVISIONE CONVIVENZE
SISTEMA DI SANIFICAZIONE LAVELLI detergenza sanificazione PRODOTTI DETERGENTI: KEY 14 - KEY 15 PRODOTTI IGIENIZZANTI: KEY 14 KEY 15 incrostazioni dovute alla durezza dell acqua su sanitari, box doccia,
DettagliRISPETTO DELLE MODALITA DI PREPARAZIONE ED USO DI DETERGENTI DISINFETTANTI
RISPETTO DELLE MODALITA DI PREPARAZIONE ED USO DI DETERGENTI DISINFETTANTI DETERGENZA E DISINFEZIONE La DETERSIONE avviene mediante l utilizzo di saponi porta all eliminazione dello sporco diminuendo così
DettagliEVITARE LA CONTAMINAZIONE «I MEZZI DI DIFESA»
applicare EVITARE LA CONTAMINAZIONE «I MEZZI DI DIFESA» Per evitare o limitare la contaminazione dei batteri negli alimenti occorre mettere in atto dei mezzi di difesa in relazione alle principali fonti
DettagliIL PALCOSCENICO DEI CUOCHI: 10 Passi per cucinare bene e in modo sicuro. Griglio Bartolomeo
IL PALCOSCENICO DEI CUOCHI: 10 Passi per cucinare bene e in modo sicuro Griglio Bartolomeo COSA POSSIAMO FARE NOI? In cucina, sia per il consumatore che per l operatore professionale, è fondamentale seguire
DettagliLA MANIPOLAZIONE. Indossare il copricapo Coprire tutti i tagli e le escoriazioni Avere le mani pulite e disinfettate
Corso per alimentaristi V PARTE IN MAGAZZINO Gli alimenti non deperibili (conserve, prodotti secchi, bevande) vanno posti in ambienti puliti, lontani da fonti di luce, calore e di umidità Fare attenzione
DettagliPulire. obiettivi corso. contaminazione. microrganismi: i lieviti le muffe i batteri. batteri patogeni. tossinfezioni alimentari
Pulire i Pulire i IGIENE PERSONALE IGIENE DI AMBIENTI E ATTREZZATURE Pulire: igiene i 1 come devono essere lavate le mani? lavare prolungatamente con sapone 2 risciacquare completamente con acqua calda
DettagliQuando possiamo considerare una superficie sanificata? CROCE ROSSA ITALIANA. sanificazione) dei locali e delle attrezzature è
CROCE ROSSA ITALIANA WASH Team - Igiene in emergenza Quando possiamo considerare una superficie sanificata? Comitato CRI di Codogno Corso di formazione per operatori dell emergenza Pulizia, igiene e disinfezione
DettagliASPETTI DI IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI
ASPETTI DI IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI INDICAZIONI PER CONSERVARE E PREPARARE IL CIBO Dr.ssa Valeria Contarini Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione di di Ravenna Lugo, 9 aprile 2015 Sicurezza
DettagliLA GUIDA FACILE ALL HACCP. Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti
LA GUIDA FACILE ALL HACCP Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti INTRODUZIONE In qualsiasi tipo di attività ogni singolo passo che parte dalla preparazione dei cibi e
DettagliPRESSO LE ASSOCIAZIONI 13 marzo 2011
RELAZIONE PRESSO ASSEMBLEA INTERPROVINCIALE FEDERCIRCOLI ADEMPIMENTI DI ORDINE SANITARIO PRESSO LE ASSOCIAZIONI 13 marzo 2011 Tecnico della Prevenzione Dott. Rossano Tozzi SIAN - ASL Novara 13/03/2011
DettagliLISTA DI RISCONTRO PER LE CORRETTE PRASSI IGIENICHE NELLE MENSE NEI CAMPI TENDA
Giunta Regionale della Campania Direzione Generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale U.O.D. Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria EMERGENZE NON EPIDEMICHE
DettagliLE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI
LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI 1 OMS : 10 punti alla base della prevenzione delle malattie trasmesse dagli alimenti: 1. Scegliere i prodotti che abbiano subito trattamenti idonei ad assicurarne l innocuità
DettagliPIANO DI SANIFICAZIONE
ALLEGATO E PIANO DI SANIFICAZIONE Data: Aprile 14 Il Documento è composto di n 06 pagine pag.1 di pag totali.6 Piano di sanificazione - Cucina Centralizzata, Cucina dell asilo nido e Locali refettori nelle
DettagliPer prevenire la contam inazione m icrobica degli alim enti è indispensabile seguire alcune fondam entali e sem plici regole, tenendo presente che
COME PPREVENIIRE LLA CONTAMIINAZIIONE MIICROBIICA DEGLLII ALLIIMENTII Per prevenire la contam inazione m icrobica degli alim enti è indispensabile seguire alcune fondam entali e sem plici regole, tenendo
DettagliSCHEDA LAVORAZIONE ORTOFRUTTA
SCHEDA LAVORAZIONE ORTOFRUTTA ORTAGGI IN FOGLIA Utilizzare un tagliere adibito alla verdura. Mondare delle parti non in perfetto stato di conservazione; togliere le foglie esterne, tagliare la radice o
DettagliFormazione Professionale per gli addetti del Settore Agro - Alimentare
Formazione Professionale per gli addetti del Settore Agro - Alimentare Indice Introduzione Cenni legislativi Termini e definizioni Procedure comportamentali da rispettare Igiene della persona Malattie
Dettagli«COSA METTO NEL PIATTO?»
«COSA METTO NEL PIATTO?» Come garantire un alimentazione corretta e sicura nei presidi residenziali a valenza comunitaria Torino 12 Aprile 2018 dr. Filippo De Naro Papa Servizio Igiene Alimenti Nutrizione
DettagliIl Controllo Ufficiale nell ambito della Segnalazione Certificata d Inizio Attività (S.C.I.A.)
Il Controllo Ufficiale nell ambito della Segnalazione Certificata d Inizio Attività (S.C.I.A.) Intervento a cura di dott.ssa Daniela F. Pozzi Milano, 21 maggio 2015 Quadro normativo Regolamento CE 852/04
DettagliSettore Cultura e Istruzione
Settore Cultura e Istruzione SPECIFICHE TECNICHE RELATIVE ALLE OPERAZIONI DI PULIZIA ORDINARIA PRESSO LA CUCINA DELL'ASILO NIDO, PRESSO I LOCALI DI PORZIONATURA E RELATIVI SERVIZI IGIENICI E PRESSO I LOCALI
DettagliCITTA' DI GRUGLIASCO Provincia di Torino
CITTA' DI GRUGLIASCO Provincia di Torino ALLEGATO D. 2 NORME PER LA SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI CONTRATTO DI SERVIZIO PER L AFFIDAMENTO ALLA SOCIETÀ BIORISTORO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE COLLETTIVA
DettagliDIVISIONE CONVIVENZE
SISTEMA DI SANIFICAZIONE LAVELLI detergenza sanificazione PRODOTTI DETERGENTI: KEY 14 - KEY 15 PRODOTTI IGIENIZZANTI: KEY 19 KEY 14 KEY 15 KEY 19 incrostazioni dovute alla durezza dell acqua su sanitari,
DettagliControllo alla ricezione ogni volta che si riceve merce delle caratteristiche organolettiche. pulizia, assenza di umidità e di promiscuità nei mezzi
12/2002 1 di 8 1. SCHEMA DEL PIA DI AUTOCONTROLLO 1.1 Diagramma di flusso n 1: RICEZIONE DI MATERIE PRIME DIAG. 1 1: Ricezione materie prime e Verifica condizioni di trasporto 2: Controllo prodotto ed
DettagliIGIENE E SICUREZZA NELL AMBIENTE RISTORATIVO - AREA CUCINA
MODULO 1 IGIENE E SICUREZZA NELL AMBIENTE RISTORATIVO - AREA CUCINA geom. Enrico clarelli- www.geoclarelli.it Aspetti generali Al fine di agevolare le attività di ristorazione e offrire ai consumatori
DettagliRegolamento Europeo nr. 852/2004 art. 5 PIANO DI AUTOCONTROLLO PER STAND GASTRONOMICO TEMPORANEO*
Regolamento Europeo nr. 852/2004 art. 5 PIANO DI AUTOCONTROLLO PER STAND GASTRONOMICO TEMPORANEO* SEZIONE 1. COMUNE DI: LOCALITA MANIFESTAZIONE: DURATA: RESPONSABILE DELLA MANIFESTAZIONE: RESPONSABILE
DettagliRiscoprire il latte appena munto
Riscoprire il latte appena munto Riscoprire il latte appena munto È ormai da diversi anni che i distributori di latte appena munto stanno avendo una costante diffusione nel nostro territorio, con un crescente
DettagliCOMUNE DI CORBETTA. SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA, e FORNITURA DERRATE ASILO NIDO Periodo 2015/2021. Allegato n. 4
COMUNE DI CORBETTA SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA, e FORNITURA DERRATE ASILO NIDO Periodo 2015/2021 Allegato n. 4 OPERAZIONI DI PULIZIA ORDINARIA RELATIVE ALLE DIVERSE ZONE E ALLE ATTREZZATURE 1 DEFINIZIONE
Dettagliper conoscenza al Comune di COGNOME: NOME: cittadinanza: nato a il / / residente nel comune ( ) CAP via/piazza n codice fiscale tel.
s p a z i o p e r l u f f i c i o Alla Azienda per l Assistenza Sanitaria n.5 Friuli Occidentale Servizio Igiene Alimenti e nutrizione via Vecchia Ceramica, 1 33170 Pordenone Pec aas5.protgen@certsanita.fvg.it
DettagliALLEGATO 1 PROCEDURE OPERATIVE
Gara europea a procedura aperta per l affidamento, per anni quattro, del servizio di ristorazione destinato ai degenti, ai dipendenti e/o aventi diritto CIG 3520352E5B ALLEGATO 1 PROCEDURE OPERATIVE Personale
DettagliLE MEDICAZIONI. Dott. Mario Caserta
LE MEDICAZIONI Dott. Mario Caserta mcaserta@cittadellasalute.to.it TERMINOLOGIA CORRETTA Pulizia: Rimozione meccanica dello sporco da superfici ed oggetti; di norma viene eseguita con l impiego di acqua
DettagliPRECAUZIONI UNIVERSALI Il lavaggio sociale delle mani
PRECAUZIONI UNIVERSALI Il lavaggio sociale delle mani Dott.ssa Elisabetta Brunello QUALE RISCHIO? Il rischio 0 è impossibile, dobbiamo ridurlo il più possibile Di che rischio stiamo parlando? RISCHIO BIOLOGICO:
DettagliAIUTO CUOCO. identificativo scheda: stato scheda: Validata
AIUTO CUOCO identificativo scheda: 16-003 stato scheda: Validata sintetica L è una figura esecutiva che garantisce il supporto al cuoco durante le fasi di preparazione dei piatti. Le sue attività possono
DettagliIl sottoscritto... nato a...(prov... ) il... codice fiscale...residente in... via... n... Tel...
Al Sig. SINDACO DEL COMUNE DI CASALE MONFERRATO Il sottoscritto...... nato a...(prov... ) il... codice fiscale...residente in...... via... n.... Tel... in qualità di: titolare dell'omonima impresa individuale.
DettagliGLOSSARIO. L azione da attuare ogni qualvolta si verifichino delle non conformità o deviazioni rispetto ai limiti critici individuati.
GLOSSARIO ANALISI DEL PERICOLO Il processo di raccolta e valutazione delle informazioni riguardanti i pericoli e le condizioni che ne provocano la presenza, per decidere quali necessitano di essere considerati.
DettagliAzienda Esempio DOCUMENTO VALUTAZIONE RISCHI ESEMPIO DI STAMPA. Realizzato secondo le procedure standardizzate
Azienda Esempio Data: DOCUMENTO VALUTAZIONE RISCHI Realizzato secondo le procedure standardizzate ai sensi degli artt. 17, 28, 29 del D. Lgs.81/08 e s.m.i. Datore di Lavoro Datore di lavoro esempio RSPP
DettagliAzienda Socio Sanitaria Territoriale della Valtellina e dell Alto Lario
AREA PUNTO D INTERVENTO TIPO DI INTERVENTO PRODOTTO FREQUENZA PIASTRELLE ADIACENTI AI PIANI DI LAVORO ED AI LAVANDINI PIASTRELLE DELLE PARETI DELLE ZONE DI PREPARAZIONE SOMMINISTRAZIONE E LAVAGGIO PAVIMENTI
DettagliIl pacchetto igiene L allegato II del Reg. CE n.852/2004 sul tema della sanificazione
Il pacchetto igiene L allegato II del Reg. CE n.852/2004 sul tema della sanificazione Milano, 08/11/2012 Intervento a cura di: Luca Callegari e Daniela F.Pozzi Principale normativa di riferimento per l
DettagliDrop out terze - a.f MATERIALE PER IL RECUPERO ESTIVO DEL DEBITO IN SCIENZE DEGLI ALIMENTI ED IGIENE
D.Lgs 81/2008 (rischi e divisa) Sanificazione HACCP (CP-CCP) Contaminazione Microrganismi MTA Conservazione Cottura ARGOMENTO D.Lgs 81/2008 (rischi e divisa) DISPENSA DI SCIENZE DEGLI ALIMENTI LIBRO DI
DettagliIl sottoscritto. nato a il e residente a. Via n. Codice fiscale. in qualità di e per conto di CHIEDE
Pagina 1 di 7 Bollo sull originale Al Sindaco del Comune di MALALBERGO OGGETTO: domanda tendente ad ottenere l autorizzazione sanitaria per la preparazione e/o somministrazione di alimenti e bevande in
Dettaglia.s.l.8 Dipartimento di Prevenzione
a.s.l.8 Dipartimento di Prevenzione presenta 10 passi per... Una cucina sicura Ten Steps to a Safe Kitchen Food Safety Project Sito internet: www.exnet.iastate.edu/pages/families/fs Traduzione a cura di:
DettagliManipolazione della carne cruda in casa
Manipolazione della carne cruda in casa Da attaccare al frigorifero con una calamita. Guida all igiene La carne cruda può essere contaminata da batteri patogeni come Campylobacter, Salmonelle o E. coli.
DettagliGESTIONE DELLA SICUREZZA ALIMENTARE DA PARTE DELL AZIENDA
GESTIONE DELLA SICUREZZA ALIMENTARE DA PARTE DELL AZIENDA AI SENSI DEL REG. CE 852/2004 E DEL REG. CE 178/2002 IN MENSA S.R.L. Viale Vat, 115 33100 Udine Tel. 0432 42449 Fax 0432 477697 info@inmensa.it
DettagliSISTEMI DI CONTROLLO. Free University of Bolzano
SISTEMI DI CONTROLLO 1 Free University of Bolzano SISTEMI DI CONTROLLO 2 Il controllo e le verifiche sono effettuati a valle del processo produttivo, con analisi sul prodotto finito. La prevenzione mira
DettagliSLACCIATE LE CINTURE... SI APPARECCHIA!!
SLACCIATE LE CINTURE... SI APPARECCHIA!! Un progetto di educazione alimentare per la scuola - Alessandria - 4 mercoledì, 21 febbraio 2018 - dr. arch. Nino Garofalo Tecnico della Prevenzione Presidio Multizonale
DettagliComune di Savona. Servizio di ristorazione. Allegato n. 8
Comune di Savona Servizio di ristorazione Allegato n. 8 Operazioni di pulizia ordinaria relativa alle diverse zone e attrezzature del Centro Produzione pasti e delle Cucine, pulizia delle sedi di ristorazione
DettagliL IGIENE NEI CAMPI. Volume VI manuali campi volontariato
L IGIENE NEI CAMPI Volume VI manuali campi volontariato L IGIENE NEI CAMPI Per garantire nei campi il minimo delle condizioni igienico-sanitarie opportune per una vita comunitaria senza rischi forniamo
Dettagli6. IGIENE AMBIENTALE 6.1 I RIFIUTI
6. IGIENE AMBIENTALE 6.1 I RIFIUTI Nelle aziende ristorative si possono trovare quattro tipi di rifiuti quali: Generici (carta, nastri colorati, cartucce da toner, etc), Di imballaggio (vetro, tappi a
DettagliLA SICUREZZA ALIMENTARE NELLA CUCINA DI CASA NOSTRA. Le regole basilari
www.ats-milano.it LA SICUREZZA ALIMENTARE NELLA CUCINA DI CASA NOSTRA Mantenere nelle migliori condizioni d igiene l ambiente e tutte le attrezzature della cucina e soprattutto avere delle corrette modalità
DettagliTEMA Devo cuocere un polpettone di vitello che temperatura imposto al cuore del medesimo a) +65 b) +75
CRITERI STABILITI DALLA COMMISSIONE PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE La prova scritta verterà sulle materie indicate nel bando di concorso e sarà formata da 20 domande a risposta multipla e 2 domande a risposta
DettagliBirrerie. Halapur SPA. Pasteurreiniger 442 CIP 452 RV 547 PF. Halacid P. Halacid ZKT. Prodotti per la pulizia perfetta nelle
Halapur SPA Detergente altamente efficace, senza schiuma con cloro attivo. Indicato per la pulizia di circuiti aperti mediante sala di cottura, serbatoi, tubazioni, tubi flessibili, impianti di riempimento,
DettagliAdempimenti nell ambito delle manifestazioni temporanee
Adempimenti nell ambito delle manifestazioni temporanee Danilo Mazzon Servizio Igiene degli Alimenti Roncade, 11 febbraio 2016 www.ulss.tv.it Obiettivi illustrare in maniera generale gli adempimenti ed
DettagliCONCORSO PUBBLICO PER ESAMI PER N. 1 POSTO DI CUOCO SPECIALIZZATO CAT. B - LIVELLO EVOLUTO. Prova scritta di data 29 giugno 2017 TEMA N.
COMUNE DI SANT ORSOLA TERME Provincia Autonoma di Trento in gestione associata con Pergine Valsugana, Fierozzo, Frassilongo, Palù del Fersina e Vignola Falesina C.A.P. 38050 Loc. Pintarei, 55 Tel. 0461/540001
DettagliLa qualità degli alimenti
La qualità degli alimenti Definizione di alimento Si definisce alimento qualsiasi sostanza ingerita che sia in grado di esercitare una o più delle seguenti funzioni: fornire materiale energetico per la
DettagliUn semplice aiuto all autocontrollo
Un semplice aiuto all autocontrollo 2 Brunch del 1 agosto: un semplice aiuto all autocontrollo La realizzazione di un brunch del 1 agosto è per molte ragioni una sfida importante. Soprattutto per voi,
DettagliPROCEDURA GENERALE PG 02 Rev. 0 PIANO DI PULIZIA E DISINFEZIONE Del.. Pagina 1 di 4. Azienda DESTINATARI. Data di emissione. Redazione..
PIANO DI PULIZIA E DISINFEZIONE Del.. Pagina 1 di 4 DESTINATARI Data di emissione. Redazione.. Approvazione Distribuzione. PIANO DI PULIZIA E DISINFEZIONE Del.. Pagina 2 di 4 1. SCOPO E APPLICAZIONE Il
DettagliProtocollo Igienizzazione
www.rexol.it Protocollo Igienizzazione 2015 EGO ITALY S.r.l. Via Emilia, 7-35043 Monselice (PD) Tel. +39 049 0990055 Email: commerciale@rexol.it SISTEMA DI SANIFICAZIONE STOVIGLIE l) ammollo igienizzante;
DettagliSicurezza Alimentare Preparazione e somministrazione di alimenti nell ambito di eventi/manifestazioni organizzati da associazioni.
Sicurezza Alimentare Preparazione e somministrazione di alimenti nell ambito di eventi/manifestazioni organizzati da associazioni - II parte - Dr Angelo Ferraroli, 3 maggio 2 Pericolo fisico Corpo estraneo
DettagliIl Controllo Ufficiale nell ambito della Segnalazione Certificata d Inizio Attività (S.C.I.A.)
Il Controllo Ufficiale nell ambito della Segnalazione Certificata d Inizio Attività (S.C.I.A.) Intervento a cura di dott.ssa Daniela F. Pozzi Milano, 21 maggio 2015 Quadro normativo Regolamento CE 852/04
DettagliLo sporco: è un'associazione di diverse sostanze che insieme diventano terreno per la crescita microbica. Esistono tre tipi di sporco:
SANIFICAZIONE Sanificare e igienizzare gli ambienti significa produrre alimenti sani: è sufficiente la presenza di pochi batteri sulle superfici perché l'alimento diventi fonte di rischio per il consumatore.
DettagliHAPPY HOUR HEALTHY HOUR
HAPPY HOUR HEALTHY HOUR Happy Hour Healty Hour Intervento a cura di: Antonino Capizzo SC Ig Alimenti e Nutrizione Milano, 13/05/2015 STORIA DELL APERITIVO Il termine «aperitivo» deriva dal latino «aperire»:
DettagliHACCP per Addetti Alimentari di Attività Complesse e Responsabili delle Procedure
HACCP per Addetti Alimentari di Attività Complesse e Responsabili delle Procedure Durata: 8 ore Destinatari: Il corso è rivolto a: responsabili delle procedure di autocontrollo alimentare (operatore del
DettagliPREMESSA. Normativa di riferimento: Regolamento Locale d Igiene Titolo III. Capitolo 4
REQUISITI GENERALI PER ATTIVITA' DI PREPARAZIONE O SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI NELL'AMBITO DI MANIFESTAZIONI TEMPORANEE PREMESSA Per l'attività di preparazione e/o somministrazione di alimenti e bevande
DettagliIGIENE DEGLI ALIMENTI
1 IGIENE DEGLI ALIMENTI Per Igiene degli alimenti si intende quell insieme di precauzioni adottate durante la produzione, manipolazione e distribuzione degli alimenti, affinché il prodotto destinato al
Dettagli1.E presente, nel documento di valutazione dei rischi, il capitolo dedicato al rischio biologico?
SCHEDA DI SOPRALLUOGO PER LA VERIFICA DELL APPLICAZIONE DEL D.Lgs. 81/2008 TITOLO X ESPOZIONE AD AGENTI BIOLOGICI TUTTE LE U.O. Valutazione del rischio 1.E presente, nel documento di valutazione dei rischi,
DettagliCOMUNE DI NEIVE PULIZIA ED IGIENE DEGLI SPAZI
COMUNE DI NEIVE PULIZIA ED IGIENE DEGLI SPAZI Allegato n. 4 Al capitolato speciale d appalto per la gestione del servizio di refezione scolastica OPERAZIONI DI PULIZIA ORDINARIAE STRAORDINARIA RELATIVE
DettagliUN ESEMPIO DI RISTORAZIONE COLLETTIVA NEL TERRITORIO TERAMANO
FONDAZIONE Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy, Sistema Agroalimentare e Sistema Moda sede principale nella Provincia di Teramo e sede secondaria nella Provincia di Pescara.Via
DettagliCSRA. Sicurezza Alimentare Piccola guida per conoscere, comprendere e prevenire i rischi
CSRA Centro Studi Regionale per l Analisi e la Valutazione del Rischio Alimentare Sicurezza Alimentare Piccola guida per conoscere, comprendere e prevenire i rischi Nella vita di tutti i giorni, ci troviamo
DettagliAddetti al settore alimentare HACCP
Autori: Matteo Fadenti, Federica Ipprio, Tiziana Mogavero, Giancarlo Ronchi, Costantino Signorini, Rocco Vitale Addetti al settore alimentare HACCP Regolamento (CE) n. 852/2004 Il supporto didattico Materiali
DettagliPIANO DI AUTOCONTROLLO ISTITUTO ALBERGHIERO DISTATO. VENETO (TV) Via Valsugana n. 74
PIANO DI AUTOCONTROLLO ISTITUTO ALBERGHIERO DISTATO "G. MAFFIOLI" CASTELFRANCO VENETO (TV) Via Valsugana n. 74 Il RLS: è il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. CHI E? PERSONA SCELTA PER DIFENDERE
DettagliNORME DI COMPORTAMENTO PER UNA CORRETTA PREPARAZIONE/MANIPOLAZIONE DEGLI ALIMENTI CE 852/04
NORME DI COMPORTAMENTO PER UNA CORRETTA PREPARAZIONE/MANIPOLAZIONE DEGLI ALIMENTI CE 852/04 Cos è???? Ce 852/04prevede una serie di misure di autocontrollo, la formazione e l informazione del personale
DettagliI 7 principi dell HACCP
I 7 principi dell HACCP 1. Identificare i rischi e valutarne la gravità 2. Definire i punti (sistemi) di prevenzione critici 3. Fissare i limiti dei parametri critici da tenere sotto controllo 4.Attuare
DettagliIgiene e sanificazione nell industria lattiero - casearia
Igiene e sanificazione nell industria lattiero - casearia CHEM FOAM CL CHEM FOAM 323 Prodotto caustico a base di sequestranti, disperdenti, tensioattivi biodegradabili e donatori di cloro che esplicano
DettagliGennaio-maggio 2008( fonte dati Epicentro)
LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI 1 Epidemiologia Esistono oggi al mondo più di 250 tossinfezioni alimentari che si manifestano con differenti sintomi e sono causate da diversi agenti patogeni. Con il passare
DettagliLA SANIFICAZIONE NELL INDUSTRIA ALIMENTARE. Erucon - ERUditio et CONsultum
LA SANIFICAZIONE NELL INDUSTRIA ALIMENTARE CONTAMINAZIONE PRIMARIA Per i prodotti vegetali: terra, aria, acqua,animali selvatici, insetti locali, di prima lavorazione, mezzi di trasporto Per i prodotti
DettagliGara per la fornitura del Servizio Mensa per i minori ospiti dell Istituto Penale Minorenni e del Centro Prima Accoglienza di Milano
Gara per la fornitura del Servizio Mensa per i minori ospiti dell Istituto Penale Minorenni e del Centro Prima Accoglienza di Milano ALLEGATO 4 AL CAPITOLATO SPECIFICHE TECNICHE RELATIVE ALLE MODALITA
DettagliEMERGENZA NON EPIDEMICA VISITA ISPETTIVA ( check-list) - MENSA CAMPALE
Revisione 0/207 Pag. di 7 VISITA ISPETTIVA ( check-list) - MENSA CAMPALE verifica N. del giorno ore responsabile del campo o suo delegato (nome e qualifica) operatori della visita ispettiva (nome e qualifica)
DettagliPROGRAMMA DI MONITORAGGIO CUCINA AUTONOMA SCUOLA MATERNA CUCINA AUTONOMA ASILO NIDO VICENZA Telefono TABELLA REGISTRAZIONE DATI
COMUNE DI VICENZA ASSESSORATO ALLA FORMAZIONE GESTIONE SCUOLE MATERNE ED ASILI NIDO Via C. Goldoni, 41-36100 Vicenza TEL. 0444 924752-0444 924753 - FAX 0444 927451 PROGRAMMA DI MONITORAGGIO CUCINA AUTONOMA
DettagliACCERTAMENTO DEI REQUISITI IGIENICO-SANITARI CUCINA CENTRALE/MENSA AZIENDALE PRESIDIO OSPEDALIERO SAVIGLIANO-SALUZZO
ACCERTAMENTO DEI REQUISITI IGIENICO-SANITARI CUCINA CENTRALE/MENSA AZIENDALE PRESIDIO OSPEDALIERO SAVIGLIANO-SALUZZO Data Sede di SAVIGLIANO 1) ZONA PREPARAZIONE E LAVAGGIO VERDURE PARETI E PAVIMENTI pulizia
DettagliDETERGENTE SANITIZZANTE MULTIUSO E PAVIMENTI
DETERGENTE SANITIZZANTE MULTIUSO E PAVIMENTI La nuova generazione di antimicrobici brevettata in tutto il mondo LINEA PROFESSIONALE PULIZIE FORTI Bassa schiumosità Senza risciacquo Formula rispettosa dell
DettagliClassi di rischio, cioè di impiego confinato del MOGM
Classi di rischio, cioè di impiego confinato del MOGM Classe 1 impieghi confinati che presentano rischi nulli o trascurabili, ovvero operazioni per le quali un livello 1 di contenimento è adeguato a proteggere
Dettaglicosa valutare Si NO NP riferimenti normativi note
SEZIONE 1 - LISTA DI RISCONTRO - CONTROLLO UFFICIALE SVOLTO IN FASE PRE-OPERATIVA Requisiti generali delle strutture cosa valutare Si NO NP riferimenti normativi note Condizioni di pulizia e manutenzioni
DettagliDIRETTIVE CONCERNENTI LA SICUREZZA DELLE DERRATE ALIMENTARI, OGGETTI D'USO E GIOCATTOLI NELL AMBITO DELLE ATTIVITÀ
DIRETTIVE CONCERNENTI LA SICUREZZA DELLE DERRATE ALIMENTARI, OGGETTI D'USO E GIOCATTOLI NELL AMBITO DELLE ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICHE AI SENSI DELL ART. 7 DELLA LEGGE PER LE FAMIGLIE Il presente documento
DettagliManuale di buone pratiche di igiene
Manuale di buone pratiche di igiene Reg. (CE) 852/2004 sull igiene dei prodotti alimentari Art.5 Analisi dei pericoli e punti critici di controllo 1. Gli operatori del settore alimentare predispongono,
DettagliProtocolli di campionamento degli alimenti e delle superfici Giuliana Blasi IZS Umbria e Marche
Listeria monocytogenes e Sicurezza Alimentare 09 maggio 2016 Regione Marche Protocolli di campionamento degli alimenti e delle superfici Giuliana Blasi IZS Umbria e Marche * Introduzione La sicurezza dei
DettagliIgiene e Manipolazione delle Sostanze Alimentari
Comune di Fara Vicentino Igiene e Manipolazione delle Sostanze Alimentari Fara Vicentino, 27 Luglio 2017 Mattia Ghirardello FESTA, PASSIONE, RESPONSABILITA Momento per festeggiare il Santo Patrono Distribuzione
DettagliC O M U N E D I R O M E N T I N O
ALLEGATO 2 DISPOSIZIONI TECNICHE DA RISPETTARE DURANTE IL TRASPORTO, RICEVIMENTO DELLE MATERIE PRIME E PER LA PREPARAZIONE DEI PASTI PRESSO LA CUCINA DELL ASILO NIDO COMUNALE Nella preparazione dei pasti,
DettagliAllegato n. 3, ai Criteri per il funzionamento della Commissione mensa Comuanle del Servizio di Refezione Scolastica CHECK LIST DELLA CUCINA DATA ORA
CHECK LIST DELLA CUCINA DATA ORA 1) ZONA ARRIVO E ACCESSO SI ο NO ο Pulizia spazi antistanti SI ο NO ο Pulizia pareti SI ο NO ο 2) Magazzino derrate alimentari a) Strutture in comunicazione con pavimento
DettagliIgiene e sanificazione nell industria della carne
Igiene e sanificazione nell industria della carne CHEM FOAM CL CHEM FOAM 323 Prodotto caustico a base di sequestranti, disperdenti, tensioattivi biodegradabili e donatori di cloro che esplicano un elevato
DettagliAnche per desinare bisogna saper far uso dei principi della scienza
Anche per desinare bisogna saper far uso dei principi della scienza ( Petroni o) MANUALE DELL ALIMENTARISTA A cura deldipartim ento di Prevenzione della ASL N A/2 Di rettore:dot t. Arm ando O rlando Servizio
DettagliSTUDIO SPERIMENTALE AL FINE DI VALIDARE LA PROCEDURA DI SANIFICAZIONE CON IL SISTEMA HYGIENIO
STUDIO SPERIMENTALE AL FINE DI VALIDARE LA PROCEDURA DI SANIFICAZIONE CON IL SISTEMA HYGIENIO Indice. Introduzione Scopo Settori di Applicazione Luogo esecuzione delle prove di laboratorio Metodo: 1 Principio
DettagliRelazione generale di progetto
Relazione generale di progetto Descrizione dell attività - Locali e destinazione d uso - Ciclo di lavorazione - Attrezzature in uso - Caratteristiche generali degli impianti - Impianto di distribuzione
DettagliPULIZIA E DISINFEZIONE
PULIZIA E DISINFEZIONE Nuovo dispositivo per la disinfezione a vapore di stanze e veicoli Nuovi prodotti per la pulizia e la disinfezione di tutte le superfici PULIZIA E DISINFEZIONE Disinfezione veloce
DettagliBuone prassi di caseificazione. Buone prassi igieniche
Produrre sicuro in malga Buone prassi di caseificazione Buone prassi igieniche Argomenti del giorno Quali sono i corretti comportamenti durante la caseificazione in malga? Come la ricerca scientifica può
Dettagli