ITALIA. A28 - Casa di Accoglienza Notturna per Minori Stranieri in transito

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1 ITALIA A28 - Casa di Accoglienza Notturna per Minori Stranieri in transito Centro A28 L idea della Casa per minori stranieri in transito nasce nel 2010 in modo naturalmente legato alle attività di INTERSOS in Afghanistan. In questo paese, INTERSOS assiste e tutela i minori afgani espulsi dall Iran, riaccompagnati alla frontiera dalle forze di polizia iraniane e ivi abbandonati. A Islam-Qala, a pochi chilometri dalla frontiera iraniana, viene quindi svolta attività di identificazione e ricongiungimento con la loro famiglia di origine; a Roma invece, fino a poco tempo fa, i minori afghani si nascondevano senza aiuto agli occhi della società civile, nella tristemente nota tendopoli del binario 15, un accampamento spontaneo nei pressi della Stazione Ostiense. Nel dicembre 2011, INTERSOS, con la collaborazione di Save the Children Italia e della cooperativa sociale Civico Zero, apre quindi la prima casa italiana per i minori afgani transitanti con l aiuto di di Enel Cuore Onlus, Nando Peretti Foundation, InfoCamere e Ikea Italia. Possiamo definire così i minori transitanti : adolescenti in viaggio, partiti da paesi terzi - Afghanistan e Iran - diretti verso Paesi del Centro/Nord-Europa - Germania, Inghilterra, Svezia e Norvegia; sono giovani e giovanissimi tra gli 11 e i 18 anni che non intendono fermarsi sul territorio italiano e che non accedono ai servizi per timore di essere identificati ed incappare quindi nel noto art. 6 del Regolamento di Dublino, secondo il quale in assenza di un familiare già presente in un paese europeo, per l asilo dei minori non accompagnati è competente lo Stato membro in cui il minore ha presentato la domanda di asilo, quindi il paese dove per la prima volta accedono ai servizi di protezione. Non esistono dati certi sul fenomeno perché è una casistica non registrata, è indicativo però il dato del Comitato Minori Stranieri che nell intero 2011 registra la presenza di minori afghani specificando poi che di questi, 560 sono risultati irreperibili dopo pochi giorni dal loro arrivo. 1

2 La determinazione a raggiungere un futuro migliore, che gli stessi minori incarnano nei sistemi di welfare dei Paesi europei sopra citati e l incoscienza propria dell adolescenza, espongono questi giovani e giovanissimi a rischiare la vita per proseguire il loro viaggio e perseguire il loro progetto migratorio. Nel corso degli ultimi 10 anni non sono bastati le violenze subite lungo il viaggio dai trafficanti, la repressione delle diverse autorità che incontrano sulla strada a farli desistere dal loro sogno; ci sono ragazzi mai arrivati perché assiderati sotto i pianali dei TIR o perché nascosti nelle sale macchine delle navi o sepolti sul fondo dell Adriatico e del Canale della Manica. Il Centro A28 si pone l obiettivo di garantire ai ragazzi in transito su Roma, un luogo protetto, alternativo alla strada, dove avere un periodo per acquisire ogni informazione sui propri diritti e poter assumere decisioni consapevoli, ossia decidere, in un ragionevole arco di tempo e con il sostegno educativo dello staff, se accettare l accoglienza e la protezione dell Italia o proseguire il viaggio verso i paesi del Nord-Europa. Dal 2011, Intersos non si è limitata ad aprire il Centro A28 dove questi ragazzi trovano un riparo notturno, ma ha lavorato per portare all attenzione istituzionale il fenomeno dei minori transitanti. La legislazione nazionale sull immigrazione e quella internazionale sui richiedenti asilo (il Regolamento di Dublino 2), non contemplano questa casistica, di conseguenza nella pianificazione dei servizi di accoglienza e protezione operata dagli Enti Locali, i bisogni espressi da questi minori non sono considerati e restavano di fatto inevasi. Questi temi INTERSOS, nel corso di questi anni, li ha condivisi con tutte le organizzazioni pubbliche e private che si occupano del fenomeno: l Ufficio Minori di Roma Capitale, la Regione Lazio, la Questura di Roma e il Ministero degli Interni tra i tanti. Per sottrarre questi ragazzi all invisibilità, ha collaborato con il Garante Nazionale per l Infanzia e l Adolescenza alla stesura della I^ Relazione al Parlamento ponendo in primo piano il fenomeno dei minori transitanti. Con l Unità Operativo Emergenza del Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute di Roma Capitale, INTERSOS ha firmato un Protocollo di Intesa che legittima il Centro A28 ad operare e che riconosce a quest ultimo degli standard di accoglienza all avanguardia non ottemperati dalla normativa vigente. Nel corso del 2013 nell attività di analisi del fenomeno, INTERSOS si è recata in Puglia per incontrare i referenti istituzionali del Comune di Bari, della Regione e della Prefettura e verificare la presenza sommersa di minori in transito. Attraverso contatti con Medici senza Frontiere possiamo oggi monitorare la situazione dei minori intorno all area di Patrasso e prevenire, quando è possibile, i flussi in ingresso. 2

3 Alcuni dati del centro A28 che meritano di essere commentati Sul piano dell accoglienza nei primi 12 mesi di attività, A28 ha offerto protezione a più di 600 minori; 600 ragazzi di cui non si sarebbe mai trovato traccia né nelle banche dati istituzionali né tantomeno nelle case famiglia accreditate con gli Enti Locali; l'età media dei minori accolti è di 15 anni e la loro permanenza media all'interno del centro è di circa 9 giorni. Il dato sulla permanenza media evidenzia sicuramente la portata e l'impatto che il centro A28 ha avuto sul fenomeno dei minori in transito a Roma ma merita di essere maggiormente approfondito: una parte cospicua dei minori si ferma per poco tempo (da 1 a 5 notti), mentre ve n'è un'altra, altrettanto consistente, il cui periodo di permanenza è ben più ampio (tra i 9 e i 15 giorni): si tratta di minori che non riescono a partire e che talvolta rimangono bloccati in Italia. In parte, ciò è fisiologico rispetto al fenomeno del transito di migranti e lo si osserva da sempre a Roma, così come a Patrasso o nei diversi contesti caratterizzati dal transito di migranti. I fattori critici che determinano l'immobilità di questi minori possono essere i più disparati: dalla variabilità nel ventaglio di alternative indicate dai trafficanti, sia come rotte che come modalità di partenza (treno, aereo, automobili usate come taxi collettivi), alla disponibilità economica dei minori stessi: in pochi partono dalla Grecia con denaro a sufficienza per ripartire subito. Al contrario, la maggior parte dei minori aspetta che la famiglia nel paese d'origine o un parente (in Iran, o talvolta nel paese di destinazione) invii i soldi necessari per ripartire. Stando a quanto riferito da alcuni minori, spesso i tempi si dilatano a causa delle difficoltà della famiglia nel reperire la somma di denaro necessaria. In alcuni casi i minori hanno riferito di aver esaurito la loro disponibilità economica a causa di furti o truffe da parte di adulti o degli stessi trafficanti. Siamo ancora distanti dal decodificare tutte le variabili del fenomeno e le dinamiche di questi flussi migratori ma sicuramente la protezione che questi minori trovano al loro arrivo a Roma, rende la loro ripartenza meno impellente e loro stessi meno ricattabili. Tutto ciò consente da un lato di effettuare scelte più oculate rispetto al paese di destinazione e alle modalità di partenza, dall'altro di esercitare meno pressione sui familiari che devono finanziare il loro viaggio; inoltre favorisce nei minori un atteggiamento di relativa serenità e ascolto nei confronti degli operatori, i quali a loro volta, approfittano di questa disposizione e fanno sempre meno fatica a fornire informazioni e orientamento legale. 3

4 A differenza dell anno precedente nel 2013 il numero totale degli ospiti è calato di circa 268 unità; tale calo del fenomeno è dovuto all irrigidirsi dei controlli al confine tra Turchia e Siria e alle condizioni di stasi nei porti greci dove i migranti in genere, e tra questi molti minori, vengono perseguitati dalla polizia e dai militanti delle formazioni dell estrema destra. Il Centro A28 si è inoltre inserito in un network locale di servizi già esistenti: unità di contatto su strada e servizi sanitari di prossimità, centro diurno a bassa soglia, sportelli mobili di segretariato sociale, mense parrocchiali, associazioni di volontariato, associazioni e reti di afghani in Italia, contribuendo all allargamento e alla razionalizzazione della rete. Ad un anno di distanza A28 è parte di un circuito di protezione informale, centrato sullo specifico target e coordinato, capace di promuovere intenzionalmente interventi di accoglienza, orientamento e tutela dei minori transitanti. Dalla rete spontanea siamo passati ad un sistema organizzato, più efficiente sul piano della performance, maggiormente efficace e in grado di razionalizzare le risorse presenti sul territorio. Il modello descritto e di seguito raffigurato è stato considerato una buona prassi dall UNHCR che come tale lo ha inserito nel progetto trans-nazionale Children on the move. Dal confronto con gli organismi esteri partner del suddetto progetto, è nata l ambizione di costruire un network internazionale, in particolar modo con la Grecia e la Francia, in grado di monitorare a distanza i percorsi dei minori transitanti. A distanza di due anni dall avvio di questo progetto, A28 è diventato un punto di riferimento solido per i ragazzi che ci accedono: aprire la porta a minori provenienti direttamente dai porti di Bari o di Ancona che dichiarano di aver avuto l indirizzo del centro sulle sponde adriatiche greche, ci gratifica e ci dà una grande forza per andare avanti. Il nostro lavoro è riuscito a proteggere più di 1000 minori, questo grazie al sostegno di donatori privati, che con piccole e grandi somme hanno garantito a questi bambini e ragazzi un posto sicuro, pulito e accogliente dove trovare tranquillità, con operatori qualificati capaci di intervenire nella criticità della situazione di ognuno di loro. I numeri dei minori che accogliamo, che nessun altro riesce a registrare perché non li vede o non li può vedere, ci obbligano a continuare e a ricercare sempre nuove risorse perché crediamo che nessun minore debba dormire di notte da solo per strada. Le differenze metodologiche e operative e i diversi contesti socio-politici dei Paesi interessati dal fenomeno, ci impediscono di stabilire quando questa ambizione diventerà operatività, ma ogni istante di questo lavoro, ogni viso che si presenta alla porta di A28, contribuiscono a togliere dall invisibilità i sogni e i diritti di questi adolescenti in viaggio. Intersos continuerà a vedere questi invisibili ed a cercare risorse per continuare ad aprirgli la porta di A28, fin quando non sarà più necessario nascondersi per arrivare dove le persone decidono di vivere. Foto INTERSOS 4

5 PER AIUTARCI BONIFICO BANCARIO: cc n presso Banca Popolare Etica IBAN: IT07 U intestato a INTERSOS Onlus Cc Postale n intestato a INTERSOS Con Carta di Credito tramite il nostro sito internet 5

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