REGIONE BASILICATA UFFICIO S. I. R. S.

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1 UFFICIO S. I. R. S. Capitolato Tecnico PROGETTO DI MASSIMA CENTRALE BANDI E AVVISI PUBBLICI CONTROLLO DEL DOCUMENTO APPROVAZIONI Data Autore Redatto da: 17/12/08 Dott.ssa Domenica Nardelli Approvato da: Ing. Vincenzo Fiore VARIAZIONI Versione prec. Data Autore Paragrafi modificati DISTRIBUZIONE Copia n Destinatario Locazione ALLEGATO C

2 File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Premessa pag. ii / 21

3 Indice 1. Premessa Contesto normativo di riferimento Fonti finanziarie Obiettivi Il Centro di Competenza per gli avvisi L organizzazione Le figure professionali Le attività Gli utenti Definizione e Gestione dei Fattori di rischio Il sistema Informativo del Centro di Competenza Aspetti Funzionali del Sistema Sistema di accreditamento ai servizi I Processi da trattare ed automatizzare L Architettura del Sistema Vincoli Tecnologici Interoperabilità con i sistemi regionali Descrizione dell ambiente di produzione per il Sistema SW Premessa Architettura di rete Applicazioni Web Interoperabilità delle applicazioni Tecnologia di Riferimento (J2EE) Architettura target del sistema informatico del Centro di Competenza Gestione della sicurezza Accesso ai locali dei Server Il Portale del Centro Servizi Sistema di autenticazione ed identificazione in rete Monitoraggio Attività e dati Il sistema di Knowledge Management del Centro di Competenza Manuale delle procedure Trasferimento Know-how Attività di Formazione Il Cronoprogramma dell iniziativa File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Premessa pag. iii / 21

4 1. Premessa 2. L amministrazione regionale impiega quotidianamente molte risorse ed energie per le attività di predisposizione e gestione dei bandi e degli avvisi pubblici. Questa attività è svolta all interno dei dipartimenti regionali da diversi uffici e funzionari, in base alle specifiche esigenze. Si tratta di bandi finalizzati alla erogazione di contributi e servizi, spesso legati a fondi comunitari ma anche a fondi regionali e nazionali. La predisposizione di un avviso ha implicazioni in diversi settori: legale, amministrativo, contabile oltre a quello specifico del dominio di competenza dell ufficio che predispone il bando. I funzionari che sono impegnati in queste attività sono spesso assillati dai tempi da rispettare, cercano soluzioni immediate e non hanno una competenza interdisciplinare completa come quella richiesta dalla predisposizione di un bando complesso. Sull altro lato esiste il cittadino a cui la recente normativa del Codice dell amministrazione digitale promette servizi più efficienti e risposte tempestive nei rapporti quotidiani con la pubblica amministrazione. Un centro di competenza regionale per la gestione degli avvisi sembra essere la scelta giusta per migliorare l efficienza operativa interna dell Ente e rispondere alle aspettative dei cittadini che quotidianamente utilizzano i servizi della pubblica amministrazione. Il centro di competenza, animato da figure professionali dei diversi settori deve elaborare e sperimentare un nuovo modello di attivazione e gestione degli avvisi pubblici regionali, attraverso : la definizione e documentazione di pratiche ottimali; lo sviluppo di un sistema informatico a supporto delle attività del centro di competenza; la fornitura di un servizio di supporto tecnico nelle diverse aree; la messa a sistema della metodologia e delle competenze sperimentate; la predisposizione di un progetto di riuso per tutte le pubbliche amministrazioni regionali che vorranno aderire attraverso il coinvolgimento dei CST di Matera e Potenza, degli ISP ( Internet Social Point) e dei PoP (Point Of Presence) comunali presenti sul territorio. In questa direzione l ufficio SIRS ha già da tempo promosso la realizzazione e l utilizzo di sistemi informativi per la gestione di importanti procedimenti pubblici. Ricordiamo alcune di queste attività recenti: Bando del Programma regionale della Cittadinanza Solidale (Legge Regionale 3/2005) Bando per "LA CONCESSIONE ED EROGAZIONE DI CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELL INNOVAZIONE TECNOLOGICA E DEL CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI NELL EDILIZIA ANNO 2006". Bando per "LA CONCESSIONE ED EROGAZIONE DI CONTRIBUTI PER L'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI FINO A 20 kw ANNO 2007 Due Bandi nel 2008 collegati alla iniziativa regionale Riduzione Bolletta Gas. Il primo rivolto alle società fornitrici del gas metano del territorio regionale e che coinvolge tutti i residenti in Basilicata dotati di fornitura di File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Premessa pag. 4 / 21

5 gas metano per uso civile. Il secondo rivolto alle famiglie lucane disagiate dotate di fornitura di gas metano. Naturalmente le iniziative citate si concentravano solo sugli aspetti informatici mentre si è rivelato necessario affrontare le singole problematiche anche dal punto di vista legale, amministrativo e contabile. La presente iniziativa intende ampliare le esperienze citate creando un centro di competenza organizzato sul piano tecnologico e professionale. 1.1 Contesto normativo di riferimento L intervento si svolge in coerenza con la Linea d azione n 3 del Piano Triennale per l Informatica del Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA), con il Piano Basitel+ come estensione e revisione del precedente Piano Basitel sull innovazione tecnologica regionale e con l Accordo di Programma Quadro in materia di Societa dell Informazione stipulato il 25 marzo 2004 fra il Ministero dello sviluppo economico, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, il CNIPA, il Dipartimento per l Innovazione e le Tecnologie e la Regione Basilicata. Il IV Atto Integrativo del citato Accordo, stipulato il 28 novembre 2007, è finalizzato a favorire l evoluzione dei servizi e delle tecnologie della rete telematica RUPAR verso il Sistema Pubblico di Connettività (SPC) e, nello specifico, ad ottimizzare il processo di pubblicazione dei bandi e degli avvisi attraverso la realizzazione di un unica centrale in grado di mettere al servizio di tutte le strutture regionali l organizzazione e gli strumenti tecnologici necessari. 1.2 Fonti finanziarie La copertura finanziaria del valore complessivo dell Accordo, comprendente la realizzazione della Centrale Bandi e Avvisi pubblici, è assicurata dalle risorse statali a carico del FAS, Legge 208/1998, delibera CIPE n.3/ quota C.3 Risorse Mezzogiorno. 1.3 Obiettivi Già dalla premessa sono evidenti alcuni obiettivi della iniziativa: Migliorare il sistema della definizione e gestione degli avvisi pubblici anche attraverso l attività di standardizzazione e ridefinizione del procedimento collegato; Supportare i dipartimenti nell attività di gestione degli avvisi; Fornire agli uffici proponenti informazioni utili in caso di validità dell avviso; Facilitare l accesso telematico del cittadino ai propri procedimenti; Ridurre i tempi e gli errori per l elaborazione delle graduatorie provvisorie e finali; Elaborare e documentare una metodologia per il riutilizzo delle esperienze maturate. File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Premessa pag. 5 / 21

6 1.4 Il Centro di Competenza per gli avvisi Il centro di competenza si configura come un centro servizi, dotato di personale tecnico/informatico esterno e di adeguate infrastrutture tecnologiche, a supporto degli uffici regionali che devono elaborare avvisi pubblici. Svolgerà le sue attività presso gli uffici regionali di viale Vincenzo Verrastro a Potenza e di via Annibale di Francia a Matera L organizzazione Nella proposta l offerente deve descrivere e specificare l organizzazione del centro di competenza che si intende realizzare, descrivere i processi di gestione, le funzionalità del modello organizzativo proposto, i suoi punti di vantaggio. La governance del progetto prevede i seguenti 2 livelli di coordinamento e guida: - gruppo dei referenti dipartimentali, - gruppo di Project Management del Centro. Il gruppo dei referenti dipartimentali, in collaborazione con il gruppo di Project Management, ha compiti di coordinamento e monitoraggio delle attività presso le proprie strutture dipartimentali, con particolare riferimento alla fase di formazione e affiancamento del personale regionale assicurando la condivisione, il recepimento e la comunicazione circa i risultati e le ricadute del progetto. Il gruppo di Project Management, costituito dal capo progetto della ditta aggiudicataria e dal capo progetto regionale è responsabile della redazione del documento di progettazione esecutiva, del piano di formazione e di avvio del sistema, nonché della redazione delle regole direttive per le attività nel settore in questione. All attivazione di ciascun avviso pubblico, ai due gruppi si aggiungerà il responsabile del procedimento o un referente, formalmente individuato tra il personale dell amministrazione, quale responsabile applicativo del singolo bando Le figure professionali Il centro di competenza dovrà disporre di figure professionali competenti nelle diverse discipline attivate dal sistema di gestione dei bandi. Tralasciando le competenze specifiche del dominio trattato dall ufficio che attiva l avviso, occorrerà prevedere figure esperte per le aree di competenza trasversali: area legale/giuridico; area business engineering; area informatica; area economico/fiscale. Le figure professionali che si pensano necessarie per la gestione del centro di competenza sono: n. 1 responsabile di progetto, n. 1 progettista SW, n. 2 analisti/programmatori SW, n. 3 tecnici per la formazione e l assistenza, File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Premessa pag. 6 / 21

7 n. 3 figure tecniche esperte in diversi domini, di supporto al personale regionale. L offerente dovrà descrivere e spiegare le figure professionali che intende proporre ed attivare al servizio del centro di competenza. Per ciascun profilo professionale dovrà specificare le competenze tecniche apportate, il numero di figure tecniche previste ed il grado di utilizzo all interno del Centro di Competenza Le attività Le attività che il centro dovrà svolgere sono tutte quelle derivanti dai processi di definizione, pubblicazione e gestione del bando fino alla pubblicazione della graduatoria finale o alla produzione dell elenco dei beneficiari. Le attività di istruttoria e/o la partecipazione diretta all interno delle commissioni esaminatrici, quando previsto dal bando, non fanno parte delle attività del centro di competenza. I tecnici del centro dovranno comunque garantire adeguato supporto tecnico per lo svolgimento di queste attività. I principali compiti e le attività del Centro di Competenza saranno: 1. gestione dell infrastruttura tecnologica (hardware e software); 2. realizzazione e gestione dell evoluzione del software applicativo inteso come Sistema di Conoscenze; 3. supporto alle segreterie dipartimentali ed al personale degli uffici nella impostazione dei formulari; 4. supporto tecnico nella fase di controllo formale delle istanze; 5. supporto alla definizione e pubblicazione on-line delle graduatorie; 6. gestione front-end; 7. produzione di regole direttive per soggetti terzi (es. Comuni, Enti subregionali). L offerente dovrà descrivere le attività svolte dal centro di competenza, le modalità di attuazione e le modalità organizzative che intende adottare per facilitare al meglio i compiti degli uffici regionali coinvolti Gli utenti Il Centro di Competenza per gli Avvisi ed i Bandi, si occuperà solo dei bandi pubblicati dagli uffici regionali. Il modello organizzativo adottato potrà successivamente essere applicato presso gli enti locali e gli enti sub regionali. Occorrerà in tal modo fornire, in sede di offerta, una soluzione adeguata a consentire un eventuale operazione di riuso. Gli utenti del centro di competenza saranno perciò: per la predisposizione e la gestione degli avvisi gli uffici regionali gli enti sub regionali coinvolti; per l utilizzo degli avvisi i referenti degli ISP (Internet Social Point) e dei PoP (Point Of Presence) presenti sul territorio regionale e coinvolti nell iniziativa; i centri di assistenza fiscale (CAF) e CAA convenzionati con le singole iniziative; i servizi regionali di contact center. File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Premessa pag. 7 / 21

8 Il centro non fornirà servizi di supporto diretti agli utenti finali, potrà però attivare servizi di supporto indiretti per alcuni aspetti tecnici e per specifici avvisi a mezzo di sistema , forum, chat. Occorrerà descrivere i servizi che si intendono attivare per le diverse categorie di utenti del centro e la loro organizzazione funzionale Definizione e Gestione dei Fattori di rischio La realizzazione del Centro di Competenza per la gestione degli avvisi e bandi pubblici è un tema piuttosto nuovo ed innovativo. Per massimizzare le probabilità di successo del progetto occorre stimare e gestire i fattori di rischio propri dell iniziativa. Si chiede di eseguire tale analisi in sede di offerta, anche al fine di verificare la gestione corretta dei fattori di rischio nel modello organizzativo e funzionale proposto. File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Premessa pag. 8 / 21

9 2. Il sistema Informativo del Centro di Competenza Le figure tecniche che opereranno nel centro utilizzeranno oltre a strumenti software di produttività personale (Office, agende, ecc.), strumenti software per il lavoro di gruppo e per la definizione e gestione degli avvisi. Tali software potranno essere quelli già in uso presso l Amministrazione regionale oppure essere sviluppati nel periodo di attività del Centro di Competenza. L adozione di soluzioni di tipo open-source a tutti i livelli (sw di base, applicativo) costituisce titolo preferenziale dovendo estendere il sistema agli enti locali sub regionali. L impossibilità di utilizzare componenti open-source deve essere esplicitato nell offerta e deve essere validamente motivato anche in termini di maggiori prestazioni offerte dalla soluzione proprietaria. Tutti i software realizzati per la gestione delle attività del Centro di Competenza, dovranno essere consegnati, a fine progetto, in formato sorgente alla Regione Basilicata completi di adeguata documentazione utente e tecnica. I software consegnati dovranno essere liberi da ogni licenza che impedisca il loro riuso a livello regionale e nazionale. Nel caso di utilizzo di componenti proprietarie licenziate, queste devono essere fornite con licenza illimitata per uso della Regione Basilicata e degli Enti Locali Subregionali. 2.1 Aspetti Funzionali del Sistema Il Sistema Informativo Centrale Bandi/Avvisi deve prevedere una procedura software con funzionalità per: la costruzione on-line di formulari di domanda per la partecipazione ad avvisi pubblici; tale procedura deve prevedere la possibilità di modificare con facilità i parametri di costruzione dei formulari, gestire i controlli e le formule di aiuto all utente per la compilazione corretta dei campi previsti nella modulistica dell avviso; gestire un contenitore unico regionale dei bandi/avvisi, da poter riutilizzare per elaborare i formulari di nuovi avvisi, prevedere gli algoritmi più comuni di controllo delle informazioni richieste (es. controllo CF/PI). Si dovrà prevedere un layout standard per le informazioni comuni (es. dati anagrafici, ecc.) ed un set di controlli standard richiesti da bandi/avvisi similari con l obiettivo di creare un vero e proprio sistema di conoscenza nel settore facilmente consultabile per la costruzione di un nuovo bando/avviso; la gestione integrata delle attività di editing, revisione e pubblicazione dei formulari, gestione scadenze; l integrazione con i processi di istruttoria dell avviso; l integrazione dei formulari con il portale del Centro Servizi; l integrazione con il processo di definizione della graduatoria provvisoria, i ricorsi e la graduatoria finale dell avviso; l integrazione con i sistemi gestionali dei singoli dipartimenti, al fine di trasferire in formato elettronico i dati necessari per l avvio dei procedimenti successivi alla graduatoria. File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Il sistema Informativo del Centro di Competenza pag. 9 / 21

10 2.2 Sistema di accreditamento ai servizi L accreditamento al servizio da parte del cittadino potrà avvenire in due modalità complementari ma esclusive. Il fattore discriminante di tale duplice gestione sarà il possesso, o meno, di una carta servizi (CNS) da parte dell utente. Nel caso in cui l utente disponga di una carta servizi, il sistema di registrazione/accreditamento, dovrà validare tale utenza, sulla base del certificato digitale contenuto nella carta e permettere quindi, in modo del tutto trasparente, la registrazione dell utente al servizio richiesto. Nel caso in cui il cittadino non disponga di una carta servizi il sistema dovrà accogliere la richiesta di registrazione al servizio come una sorta di Pre-Registrazione, che dovrà essere poi formalizzata dall utente in una seconda fase (Off-Line). Questa procedura, in modo del tutto disgiunto dalla registrazione online, permetterà al cittadino di concludere la propria richiesta di registrazione attraverso la presentazione di un documento d identità, in corso di validità, presso l ufficio preposto a tale scopo. 2.3 I Processi da trattare ed automatizzare La gestione degli avvisi ricade frequentemente nella casistica dei procedimenti a vita breve, legati a specifiche leggi e sperimentazioni che si concludono frequentemente nell arco di pochi mesi o anni, spesso manca il tempo materiale per progettare ed avviare un nuovo sistema software per ogni singolo avviso. Tale approccio risulta estremamente oneroso dal punto di vista dei costi di sviluppo. Si chiede, quindi, di modificare l approccio metodologico per la gestione informatizzata dei processi ricorrendo a nuove tecniche dette Agili ed evitare di rilasciare un sistema software quando i requisiti funzionali si sono modificati o hanno smesso di esistere. In questo scenario l approccio per la governance agile dei processi deve basarsi sui seguenti elementi chiave: tecniche di sviluppo agili; utilizzo di standard aperti ed interoperanti; riuso di componenti e servizi a livello tecnologico con un approccio progettuale di tipo SOA; implementazione di nuovi processi ampliando e facendo riuso di strumenti e metodi di gestione processi già sperimentati. Si ritiene che la soluzione debba essere basata su tecniche standard di BPM (Business Process Management), infatti le tecniche BPM potranno rappresentare un valido strumento di supporto ai processi decisionali e favorire la razionalizzazione dei processi collegati alla definizione e gestione degli avvisi pubblici. Un sistema di workflow integrato permetterà di gestire le attività svolte dalle persone coinvolte nella esecuzione dei processi legati agli avvisi. Si chiede di descrivere il sistema software proposto in relazione alle tecnologie BPM e alle problematiche prima richiamate. File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Il sistema Informativo del Centro di Competenza pag. 10 / 21

11 2.4 L Architettura del Sistema Per la definizione dell architettura di sistema occorre riferirsi al documento degli Standard Tecnologici (pubblicato sul sito alla voce Standard ICT ) e al capitolo 3 che descrive l ambiente di produzione o target dove sarà installato il sistema informativo. Si richiede uno sviluppo basato sul modello J2EE e sul paradigma di architettura SOA (Service Oriented Architecture). La soluzione tecnologica sarà allineata agli standard condivisi a livello nazionale per garantire l interoperabilità dei servizi e la riusabilità della soluzione in ambito regionale e nazionale. L applicazione sarà web-based, basata sugli standard XML e su piattaforma J2EE. Il sistema sarà focalizzato sulla gestione dei documenti, preferibilmente di tipo opendocument, con un architettura tale da consentire l automazione dei processi di business, definibili con ampia libertà attraverso strumenti per la progettazione ed il rilascio dei processi (Business Engine). L interazione con il sistema, lato client, avverrà attraverso web-form (e-doc), integrate all interno del portale del Centro Servizi attraverso tecniche standard come la specifica JSR 168 (Portlet). 2.5 Vincoli Tecnologici Tutto il software client, a disposizione degli utenti del centro dovrà essere di tipo web-based, cioè attivabile direttamente dall interno dei più diffusi browser internet. In particolare i software per la compilazione dei formulari in linea, rivolti agli utenti finali, dovranno soddisfare i requisiti di usabilità. In linea con le nuove tendenze tecnologiche, sintetizzate nel nuovo termine WEB 2.0, l amministrazione intende promuovere l impiego di tecniche RIA (Rich Internet Application) per migliorare la qualità dell interazione dell utente con il sistema dei bandi/avvisi, principalmente dal punto di vista grafico (GUI) e l indipendenza del funzionamento da specifici browser (FireFox, Explorer,..). 2.6 Interoperabilità con i sistemi regionali Il requisito di interoperabilità del sistema dei bandi con gli altri sistemi informativi regionali è fondamentale ed in linea con la scelta di adottare una architettura SOA con componenti applicative disaccoppiate ed integrate. Il sistema dovrà interopererare con gli altri sistemi gestionali dell Ente, in particolare con il sistema di redazione e pubblicazione di Basilicatanet, il B.U.R, il Protocollo Informatico, l Anagrafe Unica, la porta applicativa di Infocamere, il sistema di gestione dei livelli di servizio (GSA), e con tutti gli altri sistemi che si individueranno durante il periodo contrattuale. La documentazione dei suddetti sistemi è disponibile presso l ufficio S.I.R.S. nel normale orario di lavoro. File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Il sistema Informativo del Centro di Competenza pag. 11 / 21

12 3. Descrizione dell ambiente di produzione per il Sistema SW 3.1 Premessa Tutte le componenti applicative del Sistema Informativo del Centro di Competenza, andranno installate e manutenute nel datacenter dell ufficio SIRS, localizzato al piano terra del Palazzo della Giunta Regionale, sui server messi a disposizione dall ufficio. L ufficio S.I.R.S ospita, nel proprio Data Center, la gran parte dei sistemi informativi dipartimentali gestionali come anche dei sistemi informativi trasversali, e ne assicura un adeguata infrastrutturazione logistica, la continuità della gestione operativa corrente, tutti gli aspetti tecnologici inerenti sicurezza e privacy, la manutenzione e l evoluzione tecnico-sistemistica. Al fine di assicurare un ottimale funzionamento del Data Center, è stato stabilito che ogni nuovo sistema informativo possa essere installato nel Data Center solo se conforme agli ambienti tecnologici specificati nel documento Standard Tecnologici ( alla voce Standard ICT ) di seguito richiamati e meglio specificati in termini di Ambiente di Produzione del Centro di Competenza Avvisi Pubblici, al fine di condividere gli ambienti operativi con altri sistemi dipartimentali in produzione. 3.2 Architettura di rete L architettura della rete regionale è implementata su livelli differenti, come di seguito schematizzato: Internet Firewall Area DMZ Firewall Area MZ Figura 1-Schema Architettura Generale File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Descrizione dell ambiente di produzione per il Sistema SW pag. 12 / 21

13 Le LAN del Datacenter Regionale sono protette da sistemi Firewall, in varie architetture e configurazioni, che suddividono l ambiente operativo in aree con diversi gradi di sicurezza. A livello logico si possono sempre individuare la rete internet, l area di front-end (DMZ), l area interna dei server (MZ), la LAN delle stazioni di lavoro della Regione (Intranet). Indipendentemente dalla tipologia dei sistemi Firewall in uso, in fase di progettazione di un applicazione devono essere tenuti in considerazione i seguenti principi base: se un servizio non è ospitato, o mediato da un server in DMZ non è accessibile da Internet (o comunque dall esterno); se un servizio non è esplicitamente abilitato sul firewall non sarà comunque accessibile; di norma sono abilitati all accesso dalla rete esterna alla DMZ solo applicazioni che utilizzano protocolli TCP-based (quindi utilizzanti una porta nota); le stazioni di lavoro ed i server sulla LAN interna possono accedere a tutti i server in DMZ e nella LAN interna tramite vari protocolli, ma verso l'esterno possono usare, tendenzialmente, solo http/https e solo mediante un http-proxy posto in DMZ. 3.3 Applicazioni Web Ai fini della realizzazione dei sistemi informativi dipartimentali e/o trasversali è stata individuata quale architettura per l implementazione quella web based e si sono definite implementazioni di tale architettura che prevedono: utilizzo di standard aperti; capacità di elaborazione distribuita e transazionale di tipo enterprise; forte scalabilità; possibilità di realizzare processi di riuso del software ; facilità di interoperabilità con altre applicazioni sulla base di protocolli XML (extensible markup language). L architettura di riferimento per lo sviluppo di applicazioni web è fondato sul pattern architetturale MVC (Model View Control) con particolare attenzione anche allo strato persistente che dovrà essere quanto più indipendente possibile dai data base utilizzati. 3.4 Interoperabilità delle applicazioni L architettura adottata quale standard per lo sviluppo di applicazioni interoperabili, è orientata all Architettura Service Oriented (SOA) dedicata al mondo delle tecnologie e standard Web, dove un Web Service è una risorsa computazionale erogata da un particolare service provider che espone la sua rappresentazione univoca e standardizzata tramite il linguaggio WSDL (Web Service Description Language). In base a questa interfaccia, il servizio può essere richiesto anche dinamicamente da un client ad hoc senza vincoli sulle tecnologie impiegate. La comunicazione può avvenire secondo standard basati su XML che riveste i canali reali di comunicazione in rete (HTTP, HTTPS, SMTP, FTP). File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Descrizione dell ambiente di produzione per il Sistema SW pag. 13 / 21

14 SD Viale della Regione Basilicata, Tecnologia di Riferimento (J2EE) La tecnologia di riferimento per la realizzazione dei sistemi informativi dipartimentali e trasversali è la tecnologia JAVA, secondo il modello organizzativo previsto dalla architettura nota come J2EE (Java2 Enterprise Edition), in modo da poter realizzare applicazioni web-based ad n-livelli caratterizzati da: utilizzo di standard aperti non legati a piattaforme proprietarie; utilizzo di ambienti open source, assai diffusi in ambito java; capacità di elaborazione distribuita e transazionale di tipo enterprise; forte scalabilità, cioè la possibilità di poter ampliare il numero di utenti dell applicazione intervenendo solo sul lato hardware; possibilità di realizzare processi di riuso del software come auspicato dai piani di e-gov; facilità di interoperabilità con altre applicazioni sulla base di protocolli legati ad XML (extensible markup language). 3.6 Architettura target del sistema informatico del Centro di Competenza Si prevede l implementazione delle componenti del sistema, su macchine distinte in configurazione HA ad alta affidabilità (cluster) secondo il successivo macro schema. Internet Cluster Linux Apache HTTP/HTTPS Cluster Linux JBoss Cluster Linux RDBMS SAN- Storage Firewall Area Internet Firewall Area DMZ Firewall Area MZ Figura 2-Schema Architettura Target Lo schema prevede i seguenti livelli: Server HTTP/HTTPS basato su Cluster Apache http a due nodi; Server Java basato su Cluster Jboss 4.x a due nodi; Server RDBMS basato su cluster PostgreSQL 8.x a due nodi e Area Storage condivisa. La configurazione di base utilizza il sistema operativo Linux RedHat Enterprise. File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Descrizione dell ambiente di produzione per il Sistema SW pag. 14 / 21

15 3.7 Gestione della sicurezza Nella offerta si dovrà descrivere la modalità di gestione della sicurezza dei servizi forniti indicando inoltre le politiche e le procedure da seguire per prevenire, analizzare e risolvere eventuali violazioni alle misure di sicurezza. L'applicazione delle procedure per la sicurezza degli accessi alla rete regionale, dovranno comunque essere concordate e validate dal Centro Tecnico Regionale (CTR). 3.8 Accesso ai locali dei Server I server dove sarà installato il sistema software si trovano nel data center presente al piano terra della sede regionale in Via Vincenzo Verrastro, palazzo della Giunta a Potenza, in armadi rack forniti di alimentazione in continuità ed ambiente climatizzato. L accesso ai locali è consentito solo in presenza dei referenti regionali della sala server nei normali orari di lavoro. File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Descrizione dell ambiente di produzione per il Sistema SW pag. 15 / 21

16 4. Il Portale del Centro Servizi Al fine di creare un punto di accesso unico al sistema informativo del Centro servizi, si chiede di progettare e realizzare il portale del centro servizi. Il portale, sviluppato con tecnologie CMS in linguaggio java, e architettura J2EE, sarà raggiungibile all indirizzo Attualmente l Amministrazione regionale usa il prodotto open source Kaistar ( Sarà comunque ammesso l uso di altri sistemi di gestione dei contenuti, purché open source, rispondenti alle caratteristiche tecniche descritte sopra e con referenze d uso in progetti di e-government di rilevanza nazionale. Nella offerta si dovrà descrivere come si intende organizzare ed attivare il portale del centro servizi. File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Il Portale del Centro Servizi pag. 16 / 21

17 5. Sistema di autenticazione ed identificazione in rete Durante la fase di progettazione esecutiva si andranno a definire le modalità di autenticazione ed identificazione degli utenti del sistema degli avvisi. Si prevede di analizzare e sperimentare l applicazione delle principali soluzioni tecnologiche del campo applicate alla gestione degli avvisi: PEC ( posta elettronica certificata); metodologie di autenticazione: username e psw, CIE/CRS ( carta regionale dei servizi); marca temporale; firma digitale. Descrivere come si intende affrontare questa problematica, soprattutto in relazione al sistema di gestione degli avvisi/bandi. La documentazione tecnica dell Identity Management System in uso presso l amministrazione regionale, è disponibile all indirizzo: alla voce Standard ICT. File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Sistema di autenticazione ed identificazione in rete pag. 17 / 21

18 6. Monitoraggio Attività e dati Occorre prevedere sistemi di monitoraggio integrati nel sistema informativo al fine di: valutare i servizi erogati agli uffici regionali dal Centro di Competenza; valutare il grado di accoglimento e di partecipazione ai singoli bandi/avvisi. La banca dati della centrale conterrà, per ogni bando, il riferimento ai beneficiari con i relativi contributi previsti in fase di graduatoria finale. In tal modo sarà possibile evidenziare coloro che possono aver già usufruito di un contributo similare ove questa regola fosse contemplata nel bando. Da questa banca dati si potranno estrarre le informazioni per trattare le richieste di Equitalia. A fine progetto occorrerà valutare in modo sintetico i risultati dell attività svolta. Descrivere la soluzione che si intende adottare per queste attività. File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Monitoraggio Attività e dati pag. 18 / 21

19 7. Il sistema di Knowledge Management del Centro di Competenza Sarà realizzato un archivio storico dei bandi/avvisi regionali che costituirà il nucleo minimo del cosiddetto Sistema di Conoscenze. Quest ultimo assumerà, progressivamente, livelli crescenti di integrazione e valorizzazione delle regole e delle modalità operative utilizzate per ciascun bando/avviso, consentendo, quindi, la semplificazione del procedimento amministrativo attraverso la completa fruibilità di elementi già sperimentati. 7.1 Manuale delle procedure Nell ambito delle attività di standardizzazione del processo di definizione e gestione degli avvisi pubblici, sarà elaborato congiuntamente con gli uffici regionali un regolamento di settore ed un manuale delle procedure. Tale documentazione sarà la base per lo sviluppo del software di gestione avvisi. 7.2 Trasferimento Know-how Il progetto prevede che le competenze e conoscenze acquisite dal centro vengano trasferite agli uffici regionali competenti. Si prevede di realizzare questa fase dopo 20 mesi dall avvio del Centro di Competenza. Occorre prevedere un periodo di parallelo per il trasferimento tecnologico e funzionale agli uffici regionali del: software di gestione automatica di Bandi/Avvisi che diventerà patrimonio dell Ente, delle modalità operative acquisite durante il periodo di attività necessarie per operare in autonomia; della base dati del sistema di Knowledge Management, realizzata sulla base di conoscenza dei bandi già prodotti, a disposizione della P.A. Prevedere attività di formazione specifiche per il supporto di tale fase. La fase di trasferimento del know-how si prevede della durata di 4 mesi. 7.3 Attività di Formazione Occorre prevedere un attività formativa durante il periodo di avvio del Centro di Competenza. Relativamente all utilizzo della modulistica in-linea, si formerà il personale del Centro Servizi a supporto dei Sistemi Informativi dell Amministrazione regionale che comprende anche il Contact Center, delle URP e degli Internet Social Point che dovranno fornire assistenza ai cittadini. L offerente dovrà descrivere le attività formative che intende attivare. File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Il sistema di Knowledge Management del Centro di Competenza pag. 19 / 21

20 8. Il Cronoprogramma dell iniziativa La soluzione progettuale deve prevedere la costituzione del Centro di competenza ed una durata totale di 2 anni a partire dal primo giorno successivo alla data di stipula del contratto. Si prevedono le seguenti fasi: Fase1: Analisi e predisposizione (della durata di 8 mesi) Analisi iniziale e piano operativo (primi 2 mesi); Definizione dei livelli di servizio (terzo mese); Definizione e Standardizzazione dei processi di produzione e gestione degli avvisi; Sviluppo del software per la gestione degli avvisi. La sottofase di analisi e piano operativo produrrà il progetto definitivo ed il relativo piano esecutivo che potrà modificare la tempistica delle fasi successive. In questa fase del progetto si prevede l impianto dell infrastruttura tecnologica e la definizione degli standard (manuale delle procedure) per la predisposizione di avvisi. Saranno definite e realizzate le procedure software per automatizzare i processi stabiliti in fase di standardizzazione. Fase2 Avvio Sperimentazione del Centro di Competenza (della durata di 12 mesi) Avvio Attività di affiancamento; Documentazione della attività; Monitoraggio in itinere; Formazione degli utenti coinvolti. In questa fase si avvierà la sperimentazione del centro operativo che dovrà operare in affiancamento continuo con le segreterie dipartimentali e gli uffici interessati e, al tempo stesso, gestire il rapporto con l utenza esterna per la compilazione delle istanze (ISP, PoP, Enti, Contact Center, ), realizzare attività formative e di promozione del Centro. L attività di formazione sarà erogata fino alla fine del progetto a seconda degli eventi (pubblicazione bandi) che si verificheranno nell amministrazione regionale e, comunque, secondo il piano della formazione definito in fase di progettazione. Fase 3 Conclusione del progetto (della durata di 4 mesi) Trasferimento delle conoscenze acquisite; Esecuzione del progetto di riuso; Documentazione e valutazioni finali. La gestione operativa e l affiancamento al personale sarà un attività continua fino alla fine del progetto perché ha l obiettivo di rendere l operatore regionale perfettamente autonomo nell uso delle tecnologie e delle procedure che saranno definite. File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Il Cronoprogramma dell iniziativa pag. 20 / 21

21 In questa fase, il modello organizzativo ed il software applicativo adottati saranno trasferiti presso i CST e gli enti sub regionali. Riguardo al monitoraggio, sarà cura dell Ufficio SIRS provvedere alla raccolta dei dati funzionali al monitoraggio delle attività previste dal progetto e valutare la distanza dei risultati ottenuti da quelli attesi in fase di progettazione. Le linee di valutazione del progetto possono essere definite per ciascuna fase prevista nel piano di realizzazione. Nell ambito della progettazione definitiva sarà valutata la predisposizione della documentazione prevista nel presente documento tecnico e l eventuale coerenza della stessa con tutti gli standard ICT regionali. In fase di sviluppo ed implementazione, l elemento di valutazione principale sarà il rispetto del piano di realizzazione temporale predisposto. Infine, per la valutazione dell intervento saranno presi in considerazione parametri di qualità relativi: 1. al livello di adattamento degli operatori al nuovo modello organizzativo, 2. alla semplificazione delle procedure, in termini di tempi e costi, 3. al grado di utilizzo e di evoluzione del sistema da parte dell utenza interna (operatori regionali) ed esterna (cittadini e imprese). File Ref: 71AM_CB_Capitolato tecnico_ Il Cronoprogramma dell iniziativa pag. 21 / 21

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