GLI SCHEMI BRC-IFS I parte
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- Violetta Monaco
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1 GLI SCHEMI BRC-IFS I parte
2 LE CERTIFICAZIONI PER GESTIRE: ISO 9001 = qualità ISO EMAS = ambiente SA 8000 = etica ISO = sicurezza alimentare PER LA D.O.: BRC IFS GLOBAL GAP = ortofrutta PER RINTRACCIARE: ISO = filiera controllata
3 LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO REGOLAMENTATA: conforme a disposizioni i i i legislative nazionali, comunitarie. VOLONTARIA: conforme a DTP, norme, standard tecnici.
4 IL REGOLAMENTATO D.O.P. - Pomodoro San Marzano - Mozzarella di bufala Campana - Parmigiano Reggiano I.G.P. - Limone di Sorrento - Aceto Balsamico Tradizionale di Modena BIOLOGICO
5 IL VOLONTARIO DTP Conformità alle specifiche tecniche EUREPGAP Conformità ai EurepGap FIPE (Bollino Blu) Conformità al Protocollo Bollino Blu BRC Conformità al BRC Global Standard Food IFS Conformità al relativo Standard di riferimento BRC/IOP Conformità al BRC-IOP Technical Standard
6 COSA SONO BRC E IFS BRITISH RETAIL CONSORTIUM INTERNATIONAL FOOD STANDARD CONSORZIO DEI DETTAGLIANTI INGLESI STANDARD ALIMENTARE INTERNAZIONALE
7 BRC.. è un organizzazione che rappresenta piu del 90% dei COMMERCIANTI AL DETTAGLIO INGLESI (dai piccoli rivenditori agli ipermercati) nato perche.. piu del 50% dei prodotti alimentari venduti in inghilterra sono importati ed hanno IL MARCHIO COMMERCIALE DEL RIVENDITORE
8 Il gruppo di lavoro BRC Global l Standard iniziò nel 1996,,quando i distributori inglesi (UK retailers) pensarono che sul tema della sicurezza alimentare esistevano molti vantaggi nel condividere le esperienze al fine di sviluppare insieme un sistema solido di ispezione sui loro fornitori.
9 IFS. ANCHE L IFS E UN ORGANIZZAZIONE CHE RAPPRESENTA I COMMERCIANTI, MA IN QUESTO CASO TUTELA I DETTAGLIANTI TEDESCHI (rappresentati dal BDH-Unione Federale delle Associazioni del Commercio tedesche)
10 UN INIZIATIVA INTERNAZIONALE SONO STANDARD RICONOSCIUTI DAL GFSI GLOBAL FOOD SAFETY INITIATIVE ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE COMPOSTA DA 51 PAESI UN INIZIATIVA NATA NEL 2000, CHE SI PREFIGGE L OBIETTIVO DI MIGLIORARE LA SICUREZZA DEI PRODOTTI ALIMENTARI
11 OBIETTIVI DEL GFSI PROMUOVERE LA SICUREZZA LUNGO TUTTA LA CATENA FORNITORI- DISTRIBUTORI FAVORIRE LA COMUNICAZIONE TRA RETAILERS DI TUTTO IL MONDO UNIFICARE I REQUISITI DI SICUREZZA ALIMENTARE RICHIESTI DAI RETAILERS
12 RETAILERS RESPONSABILI DEI POSSIBILI RISCHI SANITARI DEL PRODOTTO HANNO VOLUTO E CONTRIBUITO ALLA REDAZIONE DEGLI STANDARS PER DEFINIRE I REQUISITI MINIMI DEI LORO SUPPLIERS REQUISITI MINIMI=ISO+HACCP+GMP
13 COSA SCELGONO I RETAILERS? INGLESI BRC TEDESCHI, FRANCESI IFS SVIZZERA, BELGIO, OLANDA BRC IFS SPAGNA E ITALIA???
14 Chi ha elaborato gli standard? d? Ogni standard è stato redatto dai suoi membri con i contributi provenienti e da: Organismi di certificazione Associazioni dei produttori Associazioni dei distributori
15 BRC prima edizione pubblicata nel 1998 adesso REV.n 6 da gennaio 2012
16 Packaging Non-GM Storage and Distribution BRC GLOBAL STANDARD FOOD Versione 6 (Luglio 2011)
17 IFS INTERNATIONAL FOOD STANDARD prima edizione i pubblicata nel 2000 adesso REV.n 5 del 2007 in arrivo la REV. n 6
18 OBIETTIVI Stabilire un protocollo comune certificabile Promuovere le best practices (GMP) Evitare difformità di prodotto Eliminare audits di II parte sui produttori alimentari (da parte di più distributori) Applicabile a tutti i prodotti alimentari presenti nei punti vendita Miglioramento continuo del sistema
19 VANTAGGI Il maggior beneficio è che i distributori, avendo quali fornitori aziende che hanno raggiunto la certificazione BRC/IFS, i clienti (GDO) possono essere sicuri di trattare con un azienda che raggiunge ALTI LIVELLI DI COMPETENZA nella aree critiche della gestione produttiva. pertanto. è usato come base per la qualifica dei fornitori comprende tutte gli aspetti della sicurezza e qualità alimentare nonché gli aspetti legalili è ampiamente riconosciuto dai distributori inglesi/tedeschi (retailers) e non solo (SIGAPORE) e dalle industrie alimentari di maggiori dimensioni
20 CAMPO DI APPLICAZIONE TUTTI I PROCESSI, DALLA PRODUZIONE, ALLO STOCCAGGIO (esclusa la vendita) ) TUTTI I PRODOTTI ALIMENTARI VENDUTI DALLA GRANDE DISTRIBUZIONE. 18 CATEGORIE DI PRODOTTI OGGETTO DELLA CERTIFICAZIONE
21 A chi sono rivolti gli Standard BRC/IFS AZIENDE CHE PRODUCONO PRODOTTI ALIMENTARI E LI RIFORNISCONO ALLA GRANDE DISTRIBUZIONE CHE LI VENDE CON IL PROPRIO MARCHIO COMMERCIALE (RETAILER BRANDED FOOD PRODUCTS)
22 PRODOTTI CERTIFICABILI 18 CATEGORIE DI PRODOTTI
23 IFS 1. UOVA 2. CARNE ROSSA, REFRIGERATA E CONGELATA 3. POLLAME, REFRIGERATO E CONGELATO 4. PESCE, REFRIGERATO E CONGELATO 5. ORTOFRUTTA 6. LATTICINI 7. PRODOTTI E PREPARATI DI CARNE 8. PRODOTTI E PREPARATI DI PESCE
24 9. PRODOTTI IN CONFEZIONI SIGILLATE, STABILI A TEMPERATURA AMBIENTE 10. PRODOTTI CALDI PRONTI PER IL CONSUMO 11. BEVANDE 12. PRODOTTI DA FORNO 13. CIBI ESSICATI 14. DOLCI 15. CEREALI PER MERENDA 16. OLII E GRASSI 17. INGREDIENTI PER ALIMENTI 18. CONFEZIONATORI
25 BRC: SUDDIVISI IN 6 settori
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30 CERTIFICATO BRC HA VALIDITA ANNUALE PUO ESSERE DI 3 LIVELLI: A B C
31 Schema dei punteggi
32 Audit non annunciati (A+) Le Aziende possono richiedere di essere sottoposte a verifiche non annunciate opzionali La verifica potrà avvenire in qualsiasi momento a partire dal III mese dall ultima verifica 2 opzioni (NEW): - Opzione 1 = tutto non annunciato - Opzione 2 = GMP non annunciato + SISTEMA annunciato
33 NON CONFORMITA Ciascun requisito it comprende una Dichiarazione di Intenti Il mancato rispetto di una dichiarazione di intenti comporta: la non-certificazione o il ritiro di una certificazione in essere
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35 LIVELLI DI NON CONFORMITA CRITICA MAGGIORE MINORE
36 CRITICA dove c'è una lacuna critica nell ottemperare ad una richiesta legale o di sicurezza alimentare
37 MAGGIORE dove cè c'è una sostanziale lacuna nel far fronte alle richieste di una DICHIARAZIONE DI INTRENTI o di qualsiasi requisito dello Standard e/o si identifica una situazione che, sulla base delle evidenze oggettive disponibili, solleverebbe dubbi significativi sulla conformità del prodotto fornito
38 MINORE dove non si è raggiunta la piena conformità alla DICHIARAZIONE DI INTENTI ma, sulla base dell'evidenza oggettiva, la conformità del prodotto non è in dubbio e/o un requisito non è stato pienamente soddisfatto ma, sulla base dell'evidenza oggettiva, la conformità del prodotto non è in dubbio.
39 CERTIFICATO IFS HA VALIDITA ANNUALE PUO ESSERE DI 2 LIVELLI: FOUNDATION HIGHER
40 SISTEMA DI CALCOLO IL LIVELLO DEL CERTIFICATO DIPENDE DALLA % DELLE ANOMALIE HIGHER LEVEL > 95% Frequenza dell audit = 12 mesi
41 NON CONFORMITA Deviazione Inosservanza di un obbligo, assenza di impatto negativo sui prodotti / processi Non conformità Mancato adempimento di un requisito specifico MAGGIORI K.O.
42 NON CONFORMITA MAGGIORE Sostanziale incapacità di soddisfare i requisiti della norma Mancato rispetto degli aspetti di sicurezza alimentare Conformità che presentano un rischio reale per la salute dei consumatori
43 KO K.O = FUNDAMENTAL
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45 1.2 Struttura aziendale e processi Deve essere disponibile un organigramma che illustrerà la struttura dell'azienda Le competenze e le responsabilità, ivi inclusa la delega di responsabilità, devono essere stabilite in maniera chiara Devono essere messe a punto descrizioni delle mansioni, complete di responsabilità e definite in maniera chiara per i dipendenti il cui lavoro ha un effetto sui requisiti relativi ai prodotti. 124KO KO: La Direzione deve garantire che i dipendenti siano consapevoli delle responsabilità e che siano in atto meccanismi per monitorare l'efficacia del loro modo di operare I dipendenti che esercitano un'influenza sui requisiti relativi ai prodotti devono essere consapevoli delle loro responsabilità e devono essere in grado di dimostrare la comprensione delle proprie responsabilità La Direzione provvede a nominare un rappresentante IFS La Direzione deve mettere a disposizione risorse sufficienti e pertinenti al fine di soddisfare i requisiti relativi ai prodotti Il reparto responsabile della gestione della qualità deve fare direttamente rapporto alla Direzione L'azienda deve garantire che tutti i processi (documentati o non documentati) siano noti al personale competente e che tali processi vengano applicati coerentemente L'azienda deve disporre di un sistema che le garantisca di essere sempre informata su tutta la legislazione relativa alla sicurezza dei prodotti alimentari, sugli sviluppi scientifici e tecnici e sui codici di pratica del settore. 1.3 Focus sui clienti Deve essere messa in atto una procedura al fine di identificare le esigenze e le aspettative fondamentali dei clienti Il risultato di tale procedura deve essere valutato, determinando obiettivi di qualità.
46 ISO HACCP Garantisce la gestione controllata del sistema aziendale Garantisce la sicurezza e la salubrità dei prodotti I DUE STRUMENTI SI POTENZIANO VICENDEVOLMENTE
47 SISTEMA DI GESTIONE QUALITA L AZIENDA DEVE AVERE UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA DEFINITO, RISPETTATO, DOCUMENTATO LA POLITICA AZIENDALE, GLI OBIETTIVI E L IMPEGNO DELLA DIREZIONE DEVONO ESSERE RIVOLTI AL RAGGIUNGIMENTO DEL MASSIMO LIVELLO QUALITATIVO (SICUREZZA PRODOTTI) AUDIT INTERNI RIESAME DELLA DIREZIONE
48 SISTEMA HACCP L HACCP E IL FONDAMENTO DEL SISTEMA BRC/IFS PER GARANTIRE LA SICUREZZA ALIMENTARE DELL AZIENDA AZIENDA. L AZIENDA DEVE AVERE UN PIANO DI AUTOCONTROLLO COMPLETO PER TUTTE LE ATTIVITA, IMPLEMENTATO E COSTANTEMENTE VERIFICATO
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