news & documents notizie e documenti non inutili

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "news & documents notizie e documenti non inutili"

Transcript

1 news & documents notizie e documenti non inutili UMANIZZAZIONE DEI SERVIZI L umanizzazione delle cure come possibile strumento di miglioramento gestionale I risultati del reengineering dell Istituto G. Gaslini di Genova sul modello della Child and Family Centered Care. Come alleviare le sofferenze nel bambino malato migliorando la comunicazione e la partecipazione alle sue cure con lui e la sua famiglia? È possibile umanizzare, rendere efficiente ed appropriato il percorso di cura di un bambino e al contempo avere una performance migliore dal punto di vista economico e gestionale? Sono alcune delle domande a cui infermieri e medici dell Istituto Gaslini di Genova hanno cercato di dare risposta proponendo il modello Child and Family Centred Care per la gestione sanitaria dell Istituto, fondato su una pratica assistenziale che ritiene centrale la famiglia nella vita del bambino, e quindi, il suo coinvolgimento nel percorso terapeutico del bambino malato. In proposito il Gaslini, già da alcuni anni ha sviluppato tale modello assistenziale rafforzandola sistematicamente la formazione e la riorganizzazione delle prassi assistenziali, strutturando un vero e proprio Centro di Accoglienza per il Bambino e la Famiglia (CABEF). Il progetto è stato strutturato nel 2011 [segue in allegato] sul modello dei sistemi sanitari anglosassoni, che sostengono una politica sanitaria di Assistenza Centrata sulla Famiglia (Family Centred Care), quale strategia organizzativa essenziale per fornire un assistenza di alta qualità nell area pediatrica: una sfida raccolta dall Istituto Gaslini, attraverso l adesione all accreditamento e alla verifica di adesione ai criteri di qualità standardizzati in Gran Bretagna, ed una partnership alla pari con il Sidkids Children Hospital di Toronto per confrontare le esperienze ed i risultati. L intero progetto di Umanizzazione delle Cure ed in particolare i risultati del reengineering dell Istituto G. Gaslini sul modello della Child and Family Centered Care, è stato presentato lo scorso aprile, presso il CISEF Germana Gaslini di Genova Quarto, a conclusione del triennio di sperimentazione di esperienze strumenti e metodi che consentono di mettere il bambino al centro di tutti i processi di cura. Il professor Edward Alan Glasper dell Università di Southampton tra i primi ad ideare e poi realizzare il modello CFCC in Gran Bretagna ha consegnato all Istituto Gaslini il certificato di accreditamento volontario a questo modello. «Negli ultimi tre anni il Gaslini, in collaborazione con il Team coordinato da Annamaria Bagnasco e Loredana Sasso del DISSAL Università di Genova ha tradotto dall inglese e adattato alla legislazione italiana, e al contesto pediatrico e nello specifico gasliniano, una serie di standards con i quali misurare l effettiva umanizzazione delle cure, e attraverso i quali costruire progetti a misura di bambino a seconda dell Unità Operativa nella quale viene ricoverato e delle possibili problematiche correlate» spiega Laura Fornoni Coordinatore del Corso di Laurea in Infermieristica Pediatrica al Gaslini e responsabile del progetto insieme a Lucia Sperlinga, direttore dell Ufficio Infermieristico dell ospedale pediatrico genovese. «Al Gaslini pensiamo da sempre che sia fondamentale prenderci cura e curare anche il contesto famigliare, che diventa protagonista del processo terapeutico insieme ai medici e agli infermieri» spiega il Direttore Generale del Gaslini Paolo Petralia. «Per questo abbiamo raccolto e rielaborato diverse categorie di dati

2 negli ultimi tre anni: un percorso svolto in collaborazione con prestigiose istituzioni del mondo pediatrico internazionale, come il Sidkids Children Hospital di Toronto, con il quale abbiamo istituito una collaborazione scientifica e organizzativa per validare e testare esperienze strumenti e metodi efficaci per elaborare un modello che mette il bambino e la famiglia al centro dei percorsi di cura». «Un percorso fatto di iniziative culturali, ma soprattutto azioni: la prima è stata la realizzazione del Centro Accoglienza Bambino e Famiglia che ha cercato di dare sintesi e fornire servizi: fin da quando il bambino è a casa sua, trova una risposta che non è non solo relativa alla diagnosi e poi alla terapia, ma anche di presa in carico: dal trasferimento, all ospitalità, alla presa in cura, al supporto psicologico, educativo e persino al sostegno economico del nucleo famigliare, che per noi resta il protagonista indiscusso e indispensabile, e che spesso affronta problemi importanti per trasferirsi per mesi lontano dal casa» aggiunge il Direttore Sanitario Silvio Del Buono. «Abbiamo costruito anche un Laboratorio di umanizzazione delle cure : non si tratta solo di buonismo, non sempre si guarisce ma sempre si cura: ed è sull alleanza terapeutica tra Operatori e Famiglie che si fonda la possibilità di avere una risposta di salute spiega Del Buono-, ma che deve essere anche fondata su un percorso di formazione specifica e di elaborazione culturale che in questi anni è stata proposta con corsi, convegni, giornate di testimonianza ed altro». Durante il Congresso internazionale, presso il CISEF Gaslini, sono stati presentati i principali progetti operativi elaborati dal Dipartimento di Emergenza e Urgenza e dal Dipartimento di Ematoncologia Pediatrica, dall area del Percorso nascita e dall Ospedale di Giorno finalizzati all umanizzazione delle cure all interno dell ospedale. L umanizzazione delle cure è sostenibile e produce risparmio: «per questo» aggiunge Petralia «abbiamo voluto sperimentare meccanismi operativi che in una reingegnerizzazione dei percorsi, portando a sistema le buone prassi validate, potesse produrre esiti favorevoli. Nel momento in cui la famiglia partecipa al processo di cura si abbassa la possibilità di conflitto, si riducono le necessità di mediazioni e la medicina difensiva, quindi si risparmiano esami e attività, mente aumenta il benessere e la sicurezza del paziente». Umanizzazione è anche avere una performance migliore dal punto di vista economico gestionale: «nel momento in cui la famiglia è partecipe, è dimostrata una riduzione degli accessi ripetuti in ospedale» conclude Petralia, annunciando che questa esperienza progettuale del Gaslini è stata richiesta nei programmi dei prossimi Congressi Nazionale ed Europeo di Pediatria dei mesi di maggio e giugno e sara oggetto di ulteriore collaborazione con l Agenas, l Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari e con l AOPI, l Associazione degli Ospedali Pediatrici Italiani. [ 869&TipoElemento=categoria] [da Panorama della sanità ] SALUTE PENITENZIARIA Il progetto Lo stato di salute dei detenuti degli istituti penitenziari di sei regioni italiane I risultati dello studio condotto dall Agenzia Regionale di Sanità della Toscana e finanziato dal Ministero della Salute.

3 Il progetto presentato nel corso del convegno Salute e malattia nei detenuti in Italia: i risultati di uno studio multicentrico (Roma, al Centro Congressi, aprile 2015), è stato realizzato con il finanziamento del CCM del Ministero della Salute e coordinato da Regione Toscana e Agenzia regionale di sanità. Il progetto, al quale hanno partecipato oltre alla Toscana, le regioni Veneto, Liguria, Umbria, Lazio e l Azienda sanitaria locale di Salerno, ha permesso di valutare lo stato di salute di oltre detenuti (quasi il 30% di tutta la popolazione detenuta in Italia) La popolazione detenuta, circa soggetti, nelle carceri di Toscana, Veneto, Lazio, Liguria, Umbria e dell Azienda sanitaria di Salerno è giovane (età media: 39,6 anni), con basso livello di istruzione, composta per la metà da stranieri (i nordafricani sono il gruppo etnico più rappresentato seguito dagli est europei) e per la quasi totalità (96,5%) maschile. Nonostante l età media sia così bassa, oltre il 70% dei detenuti è comunque affetto da almeno una patologia: soprattutto disturbi psichici, malattie infettive e disturbi dell apparato digerente. Sempre il 70% fuma sigarette (contro il 23% della media della popolazione generale). Questi i dati generali emersi dall indagine che l Ars (Agenzia Regionale di Sanità) Toscana ha condotto nel 2014, in collaborazione con il Servizio sanitario delle sei regioni sopra elencate. L indagine, finanziata dal Centro Controllo Malattie del Ministero della Salute, ha verificato lo stato di salute della popolazione detenuta nelle carceri. L indagine dell ARS ha raccolto con la forte collaborazione dei professionisti che operano all interno degli istituti penitenziari le informazioni socio-demografiche e cliniche e quelle sui trattamenti farmacologici in circa detenuti (cioè quasi il 95% dei detenuti presenti negli istituti delle 6 regioni il 3 febbraio 2014). DISTURBI DI SALUTE MENTALE. In linea con quanto affermato dall Organizzazione mondiale della sanità i detenuti arruolati sono affetti soprattutto da disturbi di natura psichica: oltre il 40% è risultato essere affetto da almeno una patologia psichiatrica, con differenze notevoli a seconda della regione considerata. «Fra i disturbi psichici precisa Fabio Voller, dirigente ARS Toscana e coordinatore scientifico del progetto prevalgono i disturbi da dipendenza da sostanze diagnosticati nel 24% di tutto il campione e i disturbi nevrotici e di adattamento». MALATTIE DELL APPARATO DIGERENTE, INFETTIVE E PARASSITARIE. Ai disturbi di salute mentale seguono per frequenza le malattie dell apparato gastrointestinale, che si collocano al secondo posto per numero di diagnosi riscontrate, affliggendo il 14,5% degli arruolati. Si sottolinea come circa il 40% dei disturbi di questo grande gruppo di malattie sia costituito dalle patologie dei denti e del cavo orale, storicamente estremamente diffuse all interno delle strutture penitenziarie e il 37,5% sia rappresentato da esofagiti, gastriti e ulcere gastro-duodenali, spesso legate allo stress anche all utilizzo eccessivo di alcuni farmaci, come i FANS. Fra le malattie infettive e parassitarie, che colpiscono l 11,5% di tutti i detenuti sottoposti a visita, l epatite C costituisce la malattia infettiva più diffusa all interno delle strutture penitenziarie partecipanti al nostro studio, con una prevalenza del 7,4%, seguita da epatite B e AIDS che colpiscono entrambe il 2% degli arruolati. «L epatite C commenta ancora Fabio Voller è probabilmente legata alla tossicodipendenza, ed incredibilmente riguarda in misura maggiore i detenuti italiani. Ma questo potrebbe dipendere solo dalla maggiore reticenza degli stranieri a sottoporsi agli screening infettivologici». TENTATO SUICIDIO E AUTOLESIONISMO. I RISULTATI DI UN AZIONE DI PREVENZIONE. I tentativi di suicidio ed i gesti di autolesionismo rappresentano un emergenza nel sistema carcerario italiano. Secondo quanto rilevato dai clinici, su detenuti che presentavano questa informazione in cartella, 666 hanno messo in atto almeno un gesto autolesivo nel corso dell ultimo anno di detenzione raggiungendo il valore complessivo di 4,5 atti ogni 100 detenuti. Spesso inoltre l atto autolesivo è reiterato: mediamente infatti ogni detenuto ha compiuto questo gesto circa 2 volte. Secondo quanto rilevato dal nostro studio, il numero di detenuti che nel corso dell ultimo anno di detenzione hanno tentato almeno una volta il suicidio è di 143 (l 1% del totale). Su tutti i detenuti nuovi giunti da libertà con o senza precedenti, che accedevano a 6 strutture detentive dal 3 febbraio al 3 giugno 2014, è stato effettuato uno screening, rappresentato da uno degli strumenti maggiormente utilizzati in questo ambito (scala di Blaauw). Nel caso di positività al test veniva applicato un protocollo specifico di prevenzione, con il coinvolgimento di una mini-équipe multidisciplinare integrata tra personale sanitario, del sociale e della giustizia. Circa il 53% dei nuovi giunti arruolati e sottoposti a valutazione per il rischio suicidario è risultato positivo: il 44% circa dei detenuti positivi alla scala di

4 Blaauw presentava almeno una patologia e il 56% delle diagnosi rilevate era rappresentato dai disturbi psichici, soprattutto dal disturbo da dipendenza da sostanze. «Nel nostro campione sottolinea Caterina Silvestri ricercatrice ARS Toscana oggetto dell intervento di prevenzione non si sono verificati tentati suicidi durante la rilevazione». DETENUTI MINORI. Nello studio sono state coinvolte 6 strutture detentive per minori, per un totale di 86 detenuti minorenni (65% ragazzi e 35% ragazze). L età media è stata 17 anni e il gruppo etnico più rappresentato quello dell Europa dell Est (45% circa, con una percentuale che sfiora l 80% per quanto riguarda le femmine). Il livello scolastico è risultato essere molto basso, con il 20% dei ragazzi che non ha conseguito alcun titolo di studio, suggerendo il fatto che questi minori sembrano sfuggire al controllo sociale, vivendo spesso in un grave stato di abbandono non solo familiare ma anche istituzionale. Circa il 40% del totale dei minori arruolati ha manifestato almeno una malattia, in particolar modo sono risultate essere maggiormente frequenti le patologie psichiatriche, coinvolgendo il 18,6% dei minorenni detenuti. Da sottolineare come si siano verificati 10 gesti autolesivi e 2 suicidi in questo gruppo: un fenomeno che evidenzia la necessità di intervenire, ancor più che nella popolazione detenuta adulta, con azioni volte a favorire il recupero sociale di questi soggetti. [ [da Panorama della sanità] FUMO DI TABACCO Fumo, non cala il numero di fumatori in Italia: sono 11 milioni Il Rapporto 2015 dell Istituto Superiore di sanità, presentato nel corso dell ultima Giornata Mondiale senza Tabacco l ISS Gli italiani non rinunciano alle sigarette. Rimane praticamente invariato, infatti, il numero di fumatori rispetto al 2014: circa 10,9 milioni, il 20,8% della popolazione. «Il dato oramai consolidato spiega Walter Ricciardi, Commissario dell ISS è che la prevalenza di fumatori in Italia da 8 anni a questa parte rimane pressoché invariata, stupisce però che a fumare sia ancora uno sportivo su dieci, segno che dobbiamo ancora molto insistere sulla promozione dei corretti stili di vita soprattutto nei confronti dei giovani». «La situazione di stallo spiega Roberta Pacifici, Direttore dell Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell ISS riguarda tutte le fasce di età. L età media di questa popolazione rimane costante (44,7 anni) così come l età in cui si accende la prima bionda (18 anni) e l età media in cui si smette (42 anni). Questo significa che tanti giovani iniziano a fumare quanti adulti smettono, un chiaro segnale che le strategie di intervento sulla prevenzione nei giovani e di cessazione vanno ripensate». Si conferma, nel 2015, una ulteriore diminuzione dell uso della sigaretta elettronica. «Gli utilizzatori spiega Silvio Garattini, Direttore dell Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri sono passati dal 1,6% del 2014 all 1,1% del 2015 (nel 2013 erano il 4,2%)». Sono questi i dati più significativi del Rapporto Annuale sul Fumo in Italia rilevati dall indagine Doxa effettuata per conto dell ISS in collaborazione con l Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e presentati oggi in occasione del XVII Convegno Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale e in occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco che quest anno l Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dedica al tema del commercio illegale dei prodotti del tabacco. A tale proposito l indagine rileva che sono il 16,8% degli intervistati ad aver visto almeno una volta nell ultimo anno venditori ambulanti di sigarette in strada; la percentuale è maggiore nelle regioni del sud Italia.

5 Sintesi del rapporto I fumatori in Italia sono 10,9 milioni, il 20,8% della popolazione: 6,3 milioni di uomini (il 25,1%) e 4,6 milioni di donne (16,9%). Gli ex fumatori sono 6,3 milioni (il 12,1%) 4,0 milioni di uomini e 2,3 milioni di donne. Si osserva quest anno un lieve decremento della prevalenza di fumatori di entrambi i sessi: gli uomini passano dal 25,4% del 2014 al 25,1% del 2015, le donne dal 18,9% del 2014 al 16,9% del L analisi della prevalenza del fumo di sigarette tra gli uomini e le donne di varie età mostra che la percentuale di fumatori è ancora superiore a quella delle fumatrici in tutte le fasce di età. Nella fascia di età compresa tra i 25 e 44 anni si registra la prevalenza maggiore di fumatori di entrambi i sessi (22,4% delle donne e 30,7% degli uomini). Il consumo medio di sigarette al giorno si conferma intorno alle 13 sigarette. Oltre il 75% di fumatori consuma più di 10 sigarette al giorno: tale valore è in lieve aumento rispetto al Soltanto il 16,7% dei fumatori consuma fino a 9 sigarette al giorno. Si inizia a fumare mediamente a 17,9 anni con un gap tra uomini e donne di circa due anni (17,0 anni gli uomini, 19,1 le donne). Circa il 73,0% dei fumatori ha iniziato a fumare tra i 15 e i 20 anni e il 12,9% anche prima dei 15 anni. La motivazione principale all iniziazione al fumo di sigaretta rimane, costantemente nel tempo, l influenza dei pari. Si smette di fumare mediamente a 42,4 anni in entrambi i sessi e principalmente per motivi di salute, ma anche per motivi economici (gli uomini) o a seguito di una gravidanza (le donne). Rispetto alla tipologia di prodotti del tabacco acquistati si osserva quest anno una conferma della percentuale di fumatori che scelgono le sigarette fatte a mano (17,0% contro il 18,0 del 2014 ed il 9,6% del 2013). I principali consumatori sono i giovani maschi (fino a 25 anni). Il fumo di tabacco in ambito sportivo Un atleta su dieci, con una leggera prevalenza nelle donne, fuma. Questa la percentuale dei fumatori secondo i dati della Commissione per la Vigilanza e il Controllo (CVD), del Ministero della Salute e elaborati dall ISS. Il dato è stato ottenuto dai controlli in atleti praticanti attività sportive non agonistiche e attività amatoriali giovanili anche agonistiche in diverse discipline e pratiche sportive. I risultati dei test antidoping relativi al monitoraggio della nicotina e dei suoi metaboliti sulle urine di 1511 atleti di diverse discipline, hanno rilevato che anche tra gli atleti ci sono fumatori anche se in percentuale meno elevata rispetto alla popolazione generale (11,0% tra gli atleti, 20.8% nella popolazione generale). In questa particolare popolazione non esiste la differenza di genere che riscontriamo nella popolazione generale anzi la prevalenza delle fumatrici (12,2%) è superiore a quella dei fumatori (10,6%). Differenze anche tra gli sport praticati: è soprattutto tra i calciatori amatoriali che si registra la percentuale più alta di fumatori, più del 30%; a seguire, la scherma e gli sport acquatici. Gli indicatori biochimici hanno rilevato che quasi il 70% degli atleti e delle atlete fumatrici fumano durante l evento sportivo. La sigaretta elettronica Si conferma, nel 2015, un ulteriore diminuzione dell uso della sigaretta elettronica: gli utilizzatori sono passati dall 1,6% del 2014 all 1,1% del 2015 (nel 2013 erano il 4,2%). Coloro che la usavano abitualmente nel 2013 erano circa 510 mila persone (l 1% della popolazione), circa 255 mila (lo 0,5%) nel 2014 e circa 350 mila persone (0,7%) nel I consumatori occasionali erano 1,6 milioni nel 2013 (il 3,2% della popolazione), circa 550 mila (l 1,1%) nel 2014 e 200 mila (lo 0,4%) nel Gli utilizzatori della e-cig hanno mediamente 45 anni e sono soprattutto uomini (63,2%). In aumento rispetto allo scorso anno la percentuale di utilizzatori ultra 65-enni (12,2%). La e-cig più utilizzata è quella contenente nicotina (60,8%) che viene acquistata soprattutto presso i rivenditori specializzati (61,1%). Tra gli utilizzatori della e-cig è aumentata quest anno la percentuale di chi ha dichiarato di aver smesso di fumare le sigarette tradizionali (18,8% nel 2014, 30,1% nel 2015). Diminuisce invece anche quest anno la percentuale di chi dichiara di aver ridotto leggermente o drasticamente il numero di sigarette fumate (41,8% nel 2014, 37,7% nel 2015). In aumento la percentuale di fumatori di e-cig che dichiara di non aver modificato le proprie abitudini tabagiche, aggiungendo quindi l uso della e-cig allo stesso numero di sigarette tradizionali fumate (25,1% nel ,5% nel 2015). L 86,0% degli ex utilizzatori di sigaretta elettronica ne ha fatto uso al massimo per 6 mesi. Altri dati, forniti dall industria delle e-cig, confermano la contrazione nell utilizzo della sigaretta elettronica: i punti vendita specializzati sono passati da nel 2013 a nel I giovani e il fumo Ai giovani, ed ai programmi di prevenzione e di cessazione più efficaci riconosciuti dalla letteratura internazionale, sono dedicate due revisioni Cochrane ed uno studio dell Osservatorio Fumo Alcol e Droga

6 dell ISS nato dalla collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed eseguito con il supporto dell Ambulatorio di Prevenzione e Terapia del tabagismo dell Ospedale San Camillo Forlanini di Roma. Lo studio ha rivelato che gli interventi che hanno soltanto un approccio di tipo informativo (opuscoli, tutor, immagini) sono del tutto inefficaci. Programmi, invece, che lavorano sulla capacità di dire NO all offerta di fumare e sulla capacità di prendere le distanze, sono quelli che più funzionano. La fase di valutazione a 9 mesi dal programma d intervento, infatti, in una popolazione di 246 alunni di 12 classi di 2 Istituti Tecnici, ha mostrato che nel gruppo di controllo, sottoposto soltanto a incontri informativi, i fumatori sono aumentati dal 17 al 25%. Nel gruppo sperimentale, invece, sottoposto a interventi sulla gestione delle relazioni, sulla diminuzione dell ansia sociale, sulla strutturazione di idee individuali e dei propri bisogni, i fumatori si sono dimezzati, passando dal 17 al 9%. I centri antifumo L Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell ISS come tutti gli anni effettua il censimento dei Centri Antifumo del SSN dedicati alla cura del tabagismo e dei problemi fumo-correlati. Si rileva quest anno un lieve aumento del numero dei Centri Antifumo attivi sul territorio nazionale (368 ad aprile 2015, 354 nel 2014) che hanno trattato nell ultimo anno quasi utenti. Nell 80% dei casi i centri antifumo hanno preso in carico fino a 100 pazienti/anno che giungono presso la struttura su iniziativa personale (80% dei casi). Il Rapporto dell ISS rivela, tra gli altri dati, anche una forte impennata delle telefonate giunte al Telefono Verde contro il Fumo dell ISS, a seguito del suo inserimento tra le avvertenze supplementari sull etichettatura dei prodotti del tabacco. Erano 500 le telefonate nel 2011, sono state nel Hanno chiamato il telefono verde soprattutto fumatori di sesso maschile (3.477 utenti, 64,2% delle chiamate), del Sud Italia (42% delle chiamate). Si registrano in questo ultimo anno anche numerose chiamate di giovani di età inferiore ai 25 anni. La principale motivazione la richiesta di aiuto per smettere di fumare. CARTELLA CLINICA E MEDICINA NARRATIVA Il Progetto europeo SToRe per una cartella clinica partecipata con il paziente I pazienti dettano al medico informazioni sulla loro storia I primi risultati del progetto SToRe Cartella clinica. Un anamnesi o una storia? È questa la domanda a cui cerca di rispondere il questionario online condotto nell ambito del progetto europeo SToRe (Story Telling on Record), coordinato dal Centro Nazionale Malattie Rare dell Istituto Superiore di Sanità partendo dal presupposto che il vissuto del paziente possa facilitare il percorso di diagnosi e cura basato sulla medicina delle evidenze[ segue in allegato] Allegato Solo 20 pazienti su 100 hanno un unica cartella clinica e solo 4 su dieci possono avere accesso diretto alla cartella e la possibilità di integrarla. I primi risultati del progetto sono stati resi noti oggi nel corso della Conferenza finale di SToRe, all Istituto Superiore di Sanità. «Si tratta di dati importanti per comprendere quanto il vissuto del paziente sia considerato accanto alle evidenze cliniche nel percorso di diagnosi e cura afferma Domenica Taruscio, Direttore del Centro Nazionale Malattie Rare dell Iss Serve a capire che medicina vogliamo praticare oggi, visto che è la stessa scienza che ci mette di fronte all importanza della diversità biologica individuale. Lavoriamo su progetti come SToRe continua il Direttore per capire come fare emergere, valorizzare il vissuto e includerlo nelle evidenze essenziali nella pratica clinica». Il progetto SToRe, coordinato per il Cnmr da Amalia Egle Gentile, ha scattato dunque una fotografia dell utilizzo della cartella clinica attraverso un campione di sei paesi europei (Italia, Bulgaria, Grecia, Repubblica Ceca, Spagna e Turchia).

7 Questa in sintesi l anticipazione dei principali risultati: - Nel 75% dei casi, le cartelle cliniche sono in formato sia cartaceo sia elettronico; - Poco meno di metà dei partecipanti usa cartelle cliniche episode-based, solo nel 20% dei casi ogni paziente ha una sola cartella clinica; - Nell 80% dei casi, la cartella clinica è utilizzata da medici e altri professionisti sanitari: il 60% sono infermieri, il 30% terapisti della riabilitazione e solo in minima parte psicologi, assistenti sociali e altro personale. - Solo nel 40% dei casi, il paziente può leggere la cartella clinica. Di questi, solo il 67% può accedere all intera cartella e nel 13% anche integrarne le informazioni direttamente. - Il 70% dei professionisti sanitari per lo più utilizza la cartella clinica esclusivamente per registrare informazioni cliniche. - Circa il 40% integra informazioni rilevanti fornite dal paziente. - Oltre il 30% la utilizza per annotare anche commenti e considerazioni personali (di questi, il 75% sono info accessibili e condivise con altri specialisti). - Circa il 20% la utilizza per comunicare via web con altri specialisti o per un consulto. - In più dell 80% dei casi, è possibile integrare la cartella clinica solo con informazioni scritte. - Soltanto nel 17% dei casi è possibile includere altri formati come immagini audio e video. «Sono dati che ci suggeriscono l importanza di ottenere un modello integrato che dia spazio alla partecipazione della persona con una patologia conclude Domenica Taruscio utile per formulare la diagnosi e accompagnare la persona nel percorso clinico e favorire una migliore adesione alle cure». [

Il Telefono Verde contro il Fumo

Il Telefono Verde contro il Fumo Il Telefono Verde contro il Fumo Dott.ssa Luisa Mastrobattista Osservatorio Fumo Alcol e Droga OSSFAD Istituto Superiore di Sanità XVII Convegno Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale AGGIORNAMENTO DEI

Dettagli

Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo

Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo Piano di Zona 2011/2015- Area Dipendenze Priorità Politica Azione Difficoltà delle persone con problematiche di gioco d azzardo

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE

1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE LA GESTIONE ATTUALE 1 LA GESTIONE INTEGRATA 2 specialisti famiglia e associazioni centro diabetologico centro diabetologico medico di base medico di base persona con diabete specialisti famiglia e associazioni

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

Il fumo in Italia. Sintesi dei risultati

Il fumo in Italia. Sintesi dei risultati Indagine effettuata per conto de l Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con l Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Sintesi dei risultati

Dettagli

Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori. Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP.

Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori. Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP. Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP Erica Andreotti ASEOP ONLUS ASSOCIAZIONE SOSTEGNO EMATOLOGIA ONCOLOGIA PEDIATRICA ASEOP

Dettagli

4 I LAUREATI E IL LAVORO

4 I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

PASSI 2009. I dati sul tabagismo in Valle d Aosta. Elisa Francesca ECHARLOD DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

PASSI 2009. I dati sul tabagismo in Valle d Aosta. Elisa Francesca ECHARLOD DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE PASSI 2009 I dati sul tabagismo in Valle d Aosta Elisa Francesca ECHARLOD DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Che cos è PASSI? Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Sistema di sorveglianza della popolazione

Dettagli

IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE

IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE Claudio Annovi (1), Roberta Biolcati (1), Renato Di Rico (2), Gianfranco De Girolamo (3), Clara Fogliani (2),

Dettagli

Questionario di gradimento del Museo di Palazzo Grimani Estratto dalla relazione sui dati raccolti giugno 2011 luglio 2012

Questionario di gradimento del Museo di Palazzo Grimani Estratto dalla relazione sui dati raccolti giugno 2011 luglio 2012 Questionario di gradimento del Museo di Palazzo Grimani Estratto dalla relazione sui dati raccolti giugno 2011 luglio 2012 Premessa La seguente analisi dei questionari distribuiti dal Museo di Palazzo

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

Risultati dello studio sperimentale sull uso del prodotto Zerosmoke Come coadiuvante nella cessazione del tabagismo Soggetti

Risultati dello studio sperimentale sull uso del prodotto Zerosmoke Come coadiuvante nella cessazione del tabagismo Soggetti CENTRO ANTIFUMO EUROPEO ORGANISMO PER LA PROMOZIONE DI CAMPAGNE ANTIFUMO E RICERCA E DIVULGAZIONE DI SISTEMI ANTITABAGISMO Risultati dello studio sperimentale sull uso del prodotto Zerosmoke Come coadiuvante

Dettagli

IL LAVORO NEL CARCERE DI TRIESTE

IL LAVORO NEL CARCERE DI TRIESTE IL LAVORO NEL CARCERE DI TRIESTE Ruolo del Dipartimento di Salute Mentale nella prevenzione all invio in OPG a cura di Renata Bracco Bolzano, 30 novembre 2013 Il territorio del DSM di ASS1 Provincia di

Dettagli

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda: La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

Le problematiche della donna nel terzo millennio. La medicina di genere

Le problematiche della donna nel terzo millennio. La medicina di genere Le problematiche della donna nel terzo millennio La medicina di genere Il genere è un determinante della salute perché coinvolge uomo/donna dallo sviluppo infantile alla senescenza La salute della donna

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

Questionario conoscitivo ALSO

Questionario conoscitivo ALSO Questionario conoscitivo ALSO Nello scorso mese di giugno è stata costituita a Gravedona un organizzazione di volontariato denominata : ASSOCIAZIONE LARIANA SOSTEGNO ONCOLOGICO (ALSO) camminiamo insieme.

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT

Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Fabrizio Muscas Firenze, 29-30 Giugno 2012 Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT La normativa La Normativa 38 ha riportato

Dettagli

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione

Dettagli

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

ANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487

ANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487 MORTALITÀ Tra i residenti della ULSS n. 1 nel corso del triennio 2010-2012 si sono verificati 4487 decessi (1974 nei maschi e 2513 nelle femmine, media per anno 1496), in leggero aumento rispetto al dato

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO DELLA SALUTE E IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITÀ SPORTIVE VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 2003, n. 129, e successive modificazioni

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

L obiettivo di questa breve analisi è quello di offrire un panorama sullo stato dell arte dei servizi erogati per conto dell Agenzia Comunale per le

L obiettivo di questa breve analisi è quello di offrire un panorama sullo stato dell arte dei servizi erogati per conto dell Agenzia Comunale per le L obiettivo di questa breve analisi è quello di offrire un panorama sullo stato dell arte dei servizi erogati per conto dell Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze nel corso dell anno 2009. Si è dunque

Dettagli

SCHEDA DI RILEVAZIONE

SCHEDA DI RILEVAZIONE Allegato 3 RICERCA: SCUOLA ED IMMIGRAZIONE SCHEDA DI RILEVAZIONE PROGETTO OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA CONDIZIONE DEGLI IMMIGRATI E SULLO STATO DEI PROCESSI DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE NELLE REGIONI

Dettagli

Scienze motorie SCIENZE MOTORIE

Scienze motorie SCIENZE MOTORIE Scienze motorie SCIENZE MOTORIE SCIENZE MOTORIE CORSO DI LAUREA Scienze motorie: Educazione fisica e tecnica sportiva (sede di Voghera) Attività motoria preventiva e adattata (sede di Pavia) CORSI DI LAUREA

Dettagli

Grazie dell attenzione

Grazie dell attenzione Grazie dell attenzione http://www.registri-tumori.it/pdf/aiom2012/i_numeri_del_cancro_2012.pdf In Italia circa 2.250mila persone (4% del totale della popolazione) vivono avendo avuto una precedente

Dettagli

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale 1. Premessa. A partire dalle indicazione della Giunta Comunale, il Settore Lavori Pubblici

Dettagli

Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari

Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Percezione del proprio stato di salute: Buono Discreto

Dettagli

Campobasso. E, p.c. Alla Dott.ssa Loredana Paolozzi Responsabile della Gestione Amministrativo -Contabile del Progetto Obesità

Campobasso. E, p.c. Alla Dott.ssa Loredana Paolozzi Responsabile della Gestione Amministrativo -Contabile del Progetto Obesità Campobasso Dipartimento di Prevenzione lì, 13/4/2010 U.O.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Prot: 3324 Rif. Nota n. Oggetto: Piano Regionale della Prevenzione: Relazione sintetica, con riferimento

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

RASSEGNA STAMPA CONVEGNO NAZIONALE

RASSEGNA STAMPA CONVEGNO NAZIONALE RASSEGNA STAMPA CONVEGNO NAZIONALE Ufficio stampa CB-Com Milano COMUNICATO STAMPA Convegno della Società Italiana di Psichiatria: costituto l Italian Board for Information and Study of Adult ADHD (IBISa-ADHD)

Dettagli

Consenso Informato e Privacy

Consenso Informato e Privacy Consenso Informato e Privacy Consenso e Privacy sono le basi fondanti del moderno concetto di Medicina e una cura di qualità non può prescindere da essi, così come la stessa etica e deontologia degli interventi

Dettagli

La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi

La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi Psicologia psicoterapia Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2002-2004 Psicologia Psichiatria

Dettagli

Tab. 1 Servizi per macro aree di assistenza nella diocesi di Milano

Tab. 1 Servizi per macro aree di assistenza nella diocesi di Milano INTRODUZIONE Nel corso del 2010 si è svolto il Censimento nazionale dei servizi sanitari, socio-sanitari e socioassistenziali collegati con la Chiesa Cattolica, promosso congiuntamente dall Ufficio nazionale

Dettagli

Percorso assistenziale integrato per il paziente fumatore nell Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Firenze

Percorso assistenziale integrato per il paziente fumatore nell Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Firenze Percorso assistenziale integrato per il paziente fumatore nell Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Firenze S. Nutini, S. Checcacci, R. Abbate, A. Corrado, A. Morettini, C. Nozzoli, C. Neri Azienda

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI 1 INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI SENATO DELLA REPUBBLICA COMMISSIONE IGIENE E SANITÀ Aree

Dettagli

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

Progetto Comes, sostegno all handicap

Progetto Comes, sostegno all handicap TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,

Dettagli

Progetto GiocaResponsabile

Progetto GiocaResponsabile Progetto GiocaResponsabile Alfio Lucchini Presidente nazionale Roma 18 Luglio 2013 1 Principale società scientifica italiana delle dipendenze. Con 1.300 iscritti, professionisti dei Dipartimenti e Servizi

Dettagli

e si prese cura di lui

e si prese cura di lui e si prese cura di lui 2001 2012 Reparto Malattie Infettive Ospedale di Cremona, Caritas-Casa della Speranza, Gruppo Pro-Positivo Beta2, Drop in-unità di strada, Serd, Tenda di Cristo, CRCA Lombardia.

Dettagli

www.gruppoabele.org/cosa-facciamo/dipendenze Missione

www.gruppoabele.org/cosa-facciamo/dipendenze Missione 22 www.gruppoabele.org/cosa-facciamo/dipendenze L area dipendenze raggruppa attività e servizi rivolti alle persone con problemi di dipendenza da sostanze legali e illegali, di dipendenza senza sostanza,

Dettagli

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie Roma, 25 Novembre 2014 Tiziana Sabetta Nulla rende più fragile e vulnerabile una famiglia dell esordio di una malattia

Dettagli

L obiettivo che questa ricerca si propone è di indagare le caratteristiche della attività lavorativa con ospiti anziani.

L obiettivo che questa ricerca si propone è di indagare le caratteristiche della attività lavorativa con ospiti anziani. 1 L obiettivo che questa ricerca si propone è di indagare le caratteristiche della attività lavorativa con ospiti anziani. Le risposte saranno strettamente confidenziali. Il questionario è anonimo. Per

Dettagli

Stress sul posto di lavoro. Segnali e cause. Stress check per i dirigenti

Stress sul posto di lavoro. Segnali e cause. Stress check per i dirigenti Stress sul posto di lavoro Segnali e cause Stress check per i dirigenti (Versione 04.2014) Questo stress check la aiuterà a identificare lo stress nel suo servizio. La presenza di una situazione di stress

Dettagli

Caratteristiche dell indagine

Caratteristiche dell indagine L indagine condotta dall Associazione Vivere senza dolore Negli ultimi mesi si è parlato spesso di dolore in vari contesti, dove è stato possibile ascoltare la voce di esperti, medici, politici, aziende

Dettagli

Le iniziative del Ministero della Salute per i bisogni specifici di salute dei migranti sul territorio

Le iniziative del Ministero della Salute per i bisogni specifici di salute dei migranti sul territorio XIII CONVEGNO dell Italian National Focal Point Infectious Diseases and Migrant Salute e Migrazione: nuovi scenari internazionali e nazionali Le iniziative del Ministero della Salute per i bisogni specifici

Dettagli

Autismo in età adulta: bisogni, interventi e servizi

Autismo in età adulta: bisogni, interventi e servizi Autismo in età adulta: bisogni, interventi e servizi Seminario Regionale 27-28 gennaio 2011 Facoltà di Psicologia Piazza A. Moro, 90 Cesena La presa in carico dell adulto con autismo: un modello di intervento

Dettagli

IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO

IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO Il Servizio Statistica della Provincia di Mantova coltiva il progetto di costituire una banca dati provinciale di provenienza anagrafica che non vuole divenire una duplicazione

Dettagli

Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali

Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE PER I RAPPORTI CON L'UNIONE EUROPEA E PER I RAPPORTI INTERNAZIONALI UFFICIO

Dettagli

IL SERVIZIO LEGALE SOS LILT 800 998877 PER I MALATI ONCOLOGICI

IL SERVIZIO LEGALE SOS LILT 800 998877 PER I MALATI ONCOLOGICI IL SERVIZIO LEGALE SOS LILT 800 998877 PER I MALATI ONCOLOGICI Il malato di cancro, in aggiunta al trattamento terapeutico, ha particolari esigenze di tipo giuridico ed economico ed è pertanto necessario

Dettagli

LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Milano, Aprile 2009 Indagine effettuata per Fratelli dell Uomo Rev. 00 1/29 L obiettivo primario era OBIETTIVI Verificare opinioni e atteggiamenti degli italiani nei confronti

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO.

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO. UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO.) Art. 1 E costituito il Centro Universitario di Ricerca Interdipartimentale

Dettagli

Relazione sullo svolgimento della Funzione Strumentale stranieri A.S. 2014-2015

Relazione sullo svolgimento della Funzione Strumentale stranieri A.S. 2014-2015 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI VIA MANIAGO Via Maniago, 30 20134 Milano - cod. mecc. MIIC8D4005 Relazione sullo svolgimento della Funzione Strumentale stranieri A.S. 2014-2015 Affidata dal Collegio Docenti

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

Disturbi Specifici dell Apprendimento

Disturbi Specifici dell Apprendimento Disturbi Specifici dell Apprendimento Nuove norme in materia di segnalazione Intervento al collegio del 07/05/2013 Prima della legge 170 Una serie di circolari che mirano all inclusione scolastica riconoscendo

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA A.S. 2013/2014 QUESTO FASCICOLO APPARTIENE A CLASSE PRIMA

PROGETTO ACCOGLIENZA A.S. 2013/2014 QUESTO FASCICOLO APPARTIENE A CLASSE PRIMA ZENALE e BUTIINONE EENNTTEE CCEERRTTIIFFII CCAATTOO SSIISS TTEEMMAA QQUUAALLII TTAA IISSOO 99000011: :22000088 ACCREDITATO REGIONE LOMBARDIA TEST CENTER AICA Ministero della Pubblica Istruzione Istituto

Dettagli

5 La popolazione disabile

5 La popolazione disabile 5 La popolazione disabile Problematiche inerenti alle fonti dei dati sulla disabilità L Osservatorio per le politiche sociali dell Amministrazione Provinciale ha intrapreso un complesso lavoro di censimento

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3215 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI ANTONINO FOTI, ANGELI, BARBIERI, CALABRIA, CATONE, CRISTALDI, DE LUCA, DI BIAGIO, DI CATERINA,

Dettagli

La famiglia davanti all autismo

La famiglia davanti all autismo La famiglia davanti all autismo Progetto Ministeriale di Ricerca Finalizzata - 2004 (ex art. 12 bis d. lgs. 229/99) Ente Proponente Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Responsabile

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

LA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA

LA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA 11 maggio 2011 Anno 2010 LA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA Nel 2010 il 46,8% della popolazione di 6 anni e più (26 milioni e 448 mila persone) dichiara di aver letto, per motivi non strettamente scolastici

Dettagli

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Criteri di selezione del collettivo e definizioni Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso

Dettagli

Anzianità di servizio

Anzianità di servizio Commento ai risultati del questionario di valutazione Su 754 questionari consegnati ne sono stati restituiti 157, pari al 21% del totale. Oltre ad essere ai limiti della rappresentatività, questo dato

Dettagli

UOC PSICOLOGIA. Attività psicologica per il Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze (DSMD)

UOC PSICOLOGIA. Attività psicologica per il Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze (DSMD) UOC PSICOLOGIA Attività psicologica per il Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze (DSMD) Dr.ssa Annalisa Antichi (Conferenza Dipartimento DSMD, 25/6/15) L intervento psicologico mira al potenziamento

Dettagli

Lʼuso del computer in Italia da parte delle persone che hanno 45-59 anni

Lʼuso del computer in Italia da parte delle persone che hanno 45-59 anni Lʼuso del computer in Italia da parte delle persone che hanno 45-59 anni Rita Bencivenga Coordinamento gruppo di lavoro su Over50 e ICT Network ENLL 2 Ottobre 2012 In vista del seminario conclusivo del

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Ricerca «Ragazzi in gioco» 2014. Paolo Molinari, IRES FVG

Ricerca «Ragazzi in gioco» 2014. Paolo Molinari, IRES FVG Ricerca «Ragazzi in gioco» 2014 Paolo Molinari, IRES FVG Un intervento di ricerca azione partecipata Un percorso di ascolto costruito assieme a gruppo di adolescenti e ragazzi (piano di lavoro, strumenti,

Dettagli

L ESPERIENZA DEL PROGRAMMA MINISTERO LIBERO DAL FUMO

L ESPERIENZA DEL PROGRAMMA MINISTERO LIBERO DAL FUMO L ESPERIENZA DEL PROGRAMMA MINISTERO LIBERO DAL FUMO Lorenzo Spizzichino Roma, 5 Novembre 2009 OBIETTIVI: 1.FOTOGRAFARE LA SITUAZIONE NEL LUOGO DI LAVORO Quanti sono i dipendenti fumatori? quanti i non

Dettagli

GIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE REUMATICHE: QUALE ASSISTENZA PER I PAZIENTI? PERCHE NON INIZIARE DAL NURSING PROFESSIONALE?

GIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE REUMATICHE: QUALE ASSISTENZA PER I PAZIENTI? PERCHE NON INIZIARE DAL NURSING PROFESSIONALE? GIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE REUMATICHE: QUALE ASSISTENZA PER I PAZIENTI? PERCHE NON INIZIARE DAL NURSING PROFESSIONALE? RASSEGNA STAMPA Aggiornamento: 10 ottobre 2014 Rassegna stampa GIORNATA MONDIALE

Dettagli

Il ruolo del Veneto nella strategia del CCM per il controllo del tabacco

Il ruolo del Veneto nella strategia del CCM per il controllo del tabacco Il ruolo del Veneto nella strategia del CCM per il controllo del tabacco Francesca Russo Annarosa Pettenò Padova, 30 ottobre 2009 Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie Ha tra

Dettagli

*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it

*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it *Perché parliamo di genere e salute augusta.angelucci@alice.it La conferenza di PechIno 1995 ha a introdotto i principi di : EMPOWERMENT E GENDER MAINSTREAMING 28/10/15 La Conferenza ha adottato la Piattaforma

Dettagli

LA COSTRUZIONE DELLA RETE CON I MMG

LA COSTRUZIONE DELLA RETE CON I MMG LA COSTRUZIONE DELLA RETE CON I MMG Esperienze di collaborazione fra operatori negli interventi di prevenzione e cura del tabagismo Dr. Pedroni Massimo MMG Scandiano IL PROBLEMA DI SALUTE AFFRONTARE il

Dettagli

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con

Dettagli

QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA. Nome del bambino: Sesso: F M

QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA. Nome del bambino: Sesso: F M QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA Ministero della Salute - Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie (CCM) Progetti applicativi al programma CCM 2009 Presa in carico precoce nel primo anno di

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

Disagio giovanile ed interventi di prevenzione. partecipano e collaborano alla Ricerca le associazioni:

Disagio giovanile ed interventi di prevenzione. partecipano e collaborano alla Ricerca le associazioni: Disagio giovanile ed interventi di prevenzione partecipano e collaborano alla Ricerca le associazioni: Studio/intervento dei fenomeni di disagio giovanile al fine di individuarne forme e fattori di rischio

Dettagli

ISTITUTO MARCO POLO Legalmente riconosciuto Via Ferrando 1-25127 Brescia Tel. 030-320933 - Fax 030-320340

ISTITUTO MARCO POLO Legalmente riconosciuto Via Ferrando 1-25127 Brescia Tel. 030-320933 - Fax 030-320340 ISTITUTO MARCO POLO Via Ferrando 1 25127 Brescia Tel. 030320933 Fax 030320340 ISTITUTO TECNICO LICEO SCIENTIFICO LICEO COMM.LE I.G.E.A. TRADIZIONALE SPORTIVO Solo con la collaborazione e l impegno di docenti,

Dettagli

Quotidiano. Codice abbonamento: Soc. Ital. Gerontologia e Geri

Quotidiano. Codice abbonamento: Soc. Ital. Gerontologia e Geri Quotidiano Quotidiano Quotidiano 15-05-2014 27 1 FIMMGROMA.ORG (WEB2) 18-05-2014 1 18 05 2014 Ultime notizie: VAI ORGANIZZAZIONE NEWS CRAL NORME & LEGGI IN EVIDENZA SERVIZI AGLI ISCRITTI CONTATTI Sei qui:

Dettagli

Indagine DOXA effe1uata per conto dell IsGtuto Superiore di Sanità, in collaborazione con: L IsGtuto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri

Indagine DOXA effe1uata per conto dell IsGtuto Superiore di Sanità, in collaborazione con: L IsGtuto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Indagine DOXA effe1uata per conto dell IsGtuto Superiore di Sanità, in collaborazione con: L IsGtuto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Distribuzione percentuale del campione in base all abitudine

Dettagli

SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE

SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE 1/6 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come finalità

Dettagli

La Promozione della Salute come strategia di intervento territoriale

La Promozione della Salute come strategia di intervento territoriale La Promozione della Salute come strategia di intervento territoriale Assistente Sanitaria Giuliana Faccini Referente Regionale Antifumo SPISAL Dipartimento di Prevenzione Az ULSS 21 Di cosa parleremo Premessa

Dettagli

Fattori di stress e bisogni della famiglia: il vissuto delle persone. familiari. Dai dati della Ricerca Fondazione Cesare Serono- CENSIS(2012)

Fattori di stress e bisogni della famiglia: il vissuto delle persone. familiari. Dai dati della Ricerca Fondazione Cesare Serono- CENSIS(2012) Fattori di stress e bisogni della famiglia: il vissuto delle persone con autismo e dei loro familiari Dai dati della Ricerca Fondazione Cesare Serono- CENSIS(2012) Dr. Marco Pontis, pedagogista, formatore

Dettagli

INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO

INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO Le visite infermieristiche domiciliari preventive per il paziente affetto da malattia di Alzheimer e del

Dettagli

FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate

FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate Nome del progetto Prevenzione Africa Richiedente Nome Imed Omrane

Dettagli