IL CONSIGLIO COMUNALE

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1 OGGETTO: O.D.G. Garantiamo il futuro dei Servizi Sanitari Sociali dell U.L.S.S. 13. IL CONSIGLIO COMUNALE CONSIDERATO - che il riparto del Fondo Sanitario Regionale (FSR) per l anno 2008 deliberata dalla Giunta Regionale del Veneto assegna all Ulss 13 una quota di per abitante; - che tale quota continua a rimanere tra le più basse della Regione, al punto che il divario rispetto alla media regionale è ulteriormente aumentato attestandosi a meno 131 per abitante all anno e che la differenza tra la nostra quota e quella dell Ulss più finanziata è di meno 453,74 per abitante; - che le recenti disposizioni di riduzione della spesa emanate dalla Regione con DGRV n del 16.set.08 per la nostra Azienda Ulss 13 equivalgono a circa meno 10,3 milioni di euro da imputare al budget corrente del 2008; - che tale riduzione è dovuta alla mancata copertura economica del Bilancio Regionale 2008 e che la situazione si aggraverà nel prossimo anno con la ulteriore riduzione del Fondo Sanitario Nazionale - che la prevista riduzione del Fondo Sociale Nazionale progressivamente ammonterà nel 2010 a circa meno100 milioni di euro per il Veneto VERIFICATO - che tali riduzioni di risorse diventano devastanti e fanno saltare il delicato equilibrio nel sistema di servizi sociosanitari erogati dalla nostra Azienda Ulss, già in crisi per la carenza di risorse e di personale più volte denunciata dalla Conferenza, dal Sindacato, dagli Operatori sanitari - che il blocco del sistema dei servizi alla persona scaricherà sui Comuni l onere di gestirne le conseguenze, aggravando una situazione già compromessa dai pesanti limiti imposti ai bilanci comunali dal patto di stabilità - che è impellente la necessità di ridurre le liste d attesa che già oggi stanno causando insopportabili disagi ai cittadini di questa Ulss 13 - che la Direzione dell Ulss 13 ha presentato un Programma urgente di adeguamento alle nuove normative delle strutture ospedaliere esistenti perché venga inserito nel Piano Decennale Regionale di finanziamento RITENUTO che l applicazione delle citate restrizioni economiche sia insostenibile perché: - è in contraddizione rispetto ad una dichiarata volontà regionale di offrire un servizio sociosanitario omogeneo ed equilibrato in tutto il territorio del Veneto, con il rischio reale di creare pericolose sperequazioni sul piano dell offerta di servizi ai cittadini; - è penalizzante nei confronti di quelle Ulss come la 13 che in questi anni, nel rispetto della programmazione regionale, hanno raggiunto elevati standard di qualità delle

2 prestazioni ed efficienza economica e che vedrebbero così vanificata la propria virtuosità nell ottimizzare e razionalizzare la gestione dei servizi; - è di ostacolo al condivisibile obiettivo di Area vasta nella creazione di sinergie e complementarietà tra realtà territoriali contigue; - è contraria al principio di Federalismo Responsabile, dal momento che non garantisce le stesse condizioni operative e, alla fine, comunque sarà la Regione a dover ripianare i disavanzi delle singole Aziende Ulss; Alla Regione Veneto: CHIEDE 1. La verifica e ridefinizione con la Direzione Generale dell Ulss13 dei limiti di spesa impartiti dalla DGR n.2601 del 16/09/08 in modo da evitare riduzioni o blocco di servizi; 2. La revisione dei parametri di riferimento nel Riparto del Fondo Sanitario Regionale del 2009 in base ai seguenti principi: a. Abbandono del criterio della spesa storica per sostituirlo con il grado di efficienza/efficacia dei servizi erogati in modo da premiare le efficienze e ridurre gli sprechi; b. Superamento delle forti disparità tra i territori presenti nell attuale Riparto garantendo omogeneità di condizioni operative delle singole Aziende Ulss rispetto alle risorse assegnate, alla dotazione strutturale e strumentale, agli standard di personale; c. Considerare non solo le specificità territoriali che generano maggiori costi (montagna, laguna, target demografico, ecc.), ma anche quelle che offrono maggiore qualità e potenzialità di sviluppo del sistema sanitario regionale. 3. La garanzia di stanziamento di risorse nel Fondo Sociale per l erogazione dei servizi alla persona sia attraverso il confronto con il Governo, sia nella predisposizione della Finanziaria Regionale L inserimento nel Piano Decennale Regionale del Programma di ammodernamento e adeguamento alle nuove normative delle strutture ospedaliere dell Ulss 13; Il presente Ordine del Giorno viene inviato al Presidente della Regione Veneto, ai componenti della Giunta Regionale, ai componenti della V^ Commissione del Consiglio Regionale, a e p.c. al Presidente della Conferenza dei Sindaci dell Ulss 13. Svoltosi il seguente dibattito: Il Sindaco riapre la seduta con la presentazione al Consiglio del Presidente della Conferenza dei Sindaci dr. Bruno Pigozzo. Introduce l argomento assegnando la parola al Dr. Pigozzo che illustra ampiamente l ordine del giorno proposto. Ricorda ai Consiglieri che l argomento proposto non deve rimanere esclusivamente nei tavoli tecnici ma dev essere allargato a tutta la popolazione dei comuni afferenti l Azienda Ulss 13 affinché ne comprendano le serie preoccupazioni. Le esigenze si sostanziano in due aspetti: da un lato fornire servizi adeguati alle richieste, che spettano ai cittadini e dall altro avere ben presenti i costi derivanti dalla realizzazione dei servizi stessi. La Regione del Veneto, negli ultimi mesi dello scorso anno, aveva preannunciato una considerevole riduzione del fondo sanitario nazionale, anche se ora è stato parzialmente riconsiderato. A fronte di tale notizia la Regione non ha ritenuto di intervenire inserendo

3 inopportuni ticket sanitari per compensazione. L Azienda Ulss 13, dal canto suo, ha ottimizzato la gestione nei tre plessi ospedalieri di Dolo, Mirano e Noale contenendo efficientemente la spesa, con economie di gestione che fanno sì che si possa considerare l ospedale un unico plesso funzionale e realizzando accorpamenti di servizi che diano luogo a risparmi. Più di così non è possibile intervenire senza ridurre gli standar dei servizi offerti. Nonostante l ottimizzazione delle risorse, la quota regionale di trasferimento non garantisce l equilibrio di bilancio. E notizia di oggi che la nostra Ulss è all ultimo posto nei trasferimenti che riceve dalla Regione Veneto. La forbice tra i primi e gli ultimi posti si allarga inspiegabilmente negli anni. Sono circa 460 euro in meno per abitante all anno, rispetto ai trasferimenti dell azienda più sostenuta. Complessivamente l importo corrisponde al disavanzo Ulss attuale. E necessario a questo punto farsi sentire da tutti per evitare che Ulss come Venezia o Belluno siano sempre privilegiate anche se l efficienza dei servizi resi, in relazione ai costi, non sempre è raggiunta. Collegato vi è un piano di ammodernamento delle strutture ospedaliere per Dolo, con la previsione di sostituire il vecchio monoblocco (che non rispetta più gli standard) con una nuova piattaforma adeguata e a Mirano restituire i padiglioni affittati dal Mariutto. Con gli adeguati finanziamenti regionali le attività potrebbero procedere in tal senso. Non ultima infine la preoccupazione manifestata dall Assessore Regionale Valdegamberi sull ammontare delle risorse del bilancio nazionale sul fondo per il sociale, con ripercussioni anche nel Veneto. Moressa: Chiede un approfondimento specifico per conoscere se il differenziale tra i finanziamenti erogati sia dato per disagio del territorio a cui afferisce o per eccellenze di servizio reso nelle aziende? E se questo sia un trend storico? Il Presidente Pigozzo: Conferma che dal 2002 le posizioni sono abbastanza stabili. Sono riferite a territori con disagio di collegamenti (montagna o isole) ma non si tiene conto di altre componenti quali l efficienza nell erogazione dei servizi. E una sperequazione che nel tempo non si ritiene più giustificabile. Per correttezza di esposizione le realtà ospedaliere di Padova e Verona sono state escluse per omogeneità dei dati, altrimenti il trasferimento che emerge, sarebbe peggior ancora per noi. Se si verifica il rapporto costo/servizio (efficacia), si riscontra che la nostra Asl è tra le meglio posizionate. E necessario far comprendere alla Regione la necessità di rivedere i parametri. In caso contrario la situazione verrà ancor più accentuata. Si ricorda che vi sono alcune Ulss con attivo di bilancio, questo non si spiega, a fronte di trasferimenti rilevanti come avviene, ad esempio, a Pieve di Soligo. Questo elemento sottolinea che non risulta equa la ripartizione. Carletti: Premette che la proposta è condivisa nello spirito, che ben comprende, ma ritiene di dover fare alcune precisazioni importanti. La proposta avrebbe dovuto contenere, non solo un invito di massima a rivedere i criteri di assegnazione dei trasferimenti ma avrebbe dovuto anche proporre, specificare, dei nuovi criteri, al fine di indicare una linea di intervento più puntuale e dettagliata alla Regione. Ad esempio abbandono degli indici di vecchiaia o delle difficoltà di collegamenti, ecc. Il Presidente Pigozzo: Asserisce che la competenza della Conferenza dei Sindaci è di tipo politico e pertanto la proposta che ne deriva indica le carenza, senza sostituirsi però ad altri ruoli tecnici che non spettano. Si dovrebbe sottolineare l efficienza, l efficacia nella resa dei servizi e non il trend storico di spesa.in ambito nazionale sussiste una comparazione del costo medio per realizzare servizi affini. Questi potrebbero essere degli indicatori. Lo stesso federalismo si orienta in tal senso.

4 Carletti: Rileva però che la Conferenza dei Sindaci, attraverso la sua struttura, non fa controlli incisivi affinché si evitino la duplicazione dei primariati, che vengono assegnati poi per accontentare tutti. Sindaco: Conferma tale necessità di controllo da parte dell Ulss e della Conferenza nelle spese incisive nel bilancio e ribadisce che un primario ha un costo annuo di circa euro. Il Presidente Pigozzo: Ricorda che la scelta dei primari e le logiche dei dipartimenti non rientrano nelle competenze della Conferenza. Carletti: Rammenta la necessità che le scelte determinanti debbano rientrare nelle valutazioni della Conferenza dei Sindaci, in particolare quelle emerse nel corso del dibattito, perché i cittadini non vanno a lamentarsi dai direttori generali. Salmaso: Esordisce ricordando che non c è un Piano Sanitario dal 2002 e più di sei anni sono un periodo veramente lungo d attesa; i cittadini scontano questo disagio. Tutti ce ne siamo accorti. Condivide che la richiesta sia troppo pacata in relazione alle necessità espresse. Bisognerebbe che i Comuni individuassero delle modalità più efficaci per far valere le loro richieste. In prima persona può affermare che già la dislocazione di taluni servizi sanitari a Noale è un disagio per i cittadini di Vigonovo, data la distanza. In quest ottica gli abitanti di Venezia non hanno un disagio più grave ma risultano dei privilegiati beneficiando di maggiori trasferimenti. Zinato: Conferma la preoccupazione e l attenzione ai servizi resi ricordando che forse il Veneto disponeva di una sanità similare a quella Svizzera ma non si comprendeva appieno da tutti. Ricorda che i piani sanitari del passato prevedevano risorse per la gestione e fondi per gli investimenti. Anche sul fronte del personale i tempi sono mutati. Sempre più spesso succede che venga assunto, dalle strutture ospedaliere, personale temporaneo dalle agenzie interinale, con scarsa formazione rispetto alle mansioni richieste ed una non completa conoscenza della lingua italiana. Si può immaginare in quali difficoltà si trovino gli anziani che magari comunicano solo in dialetto. Alle ore entra la Consigliera Panizzolo Nicoletta. Moressa: Invita tutte le forze politiche a far pressione sulla Regione per le motivazioni anzidette e che ritiene importanti per i cittadini. Salmaso: Sollecita una voce univoca dei Sindaci dell Azienda Ulss 13 sulle richieste dell O.D.G., per trovare una soluzione positiva. Il Sindaco accoglie il suggerimento. Il Presidente Pigozzo: Conclude ritenendo opportuno che le istanze di questa importanza siano discusse dai territori e si creino pure delle azioni trasversali, a livello politico, finalizzate allo stesso obiettivo. Sindaco: Dopo aver ringraziato il Presidente della Conferenza dei Sindaci per la sua relazione, pone in votazione il punto.

5 DELIBERA di approvare la proposta dell Ordine del Giorno Garantiamo il futuro dei Servizi Sanitari e Sociali dell U.L.S.S. 13. Tenutasi la seguente votazione: Consiglieri presenti: 16 Favorevoli: unanimità

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