Un Nuovo Modello di Credito Cooperativo e Il nostro progetto di Gruppo Bancario
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- Domenica Bernardini
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1 Un Nuovo Modello di Credito Cooperativo e Il nostro progetto di Gruppo Bancario Consiglio di Amministrazione Levico, 19 dicembre 2012 Palazzo Mezzanotte - Sala Blu Conferenza stampa Milano, 29 luglio
2 AGENDA 1. PERCHÉ UNA CONFERENZA STAMPA A MILANO ALLA BORSA VALORI 2. CONTESTO LINEE GUIDA OBIETTIVI PER IL SISTEMA 3. LA NOSTRA PROPOSTA DI MODELLO PER IL CREDITO COOPERATIVO 4. IL GRUPPO CASSA CENTRALE BANCA CREDITO COOPERATIVO ITALIANO 5. MOVIMENTO COOPERATIVO NAZIONALE 2
3 MERCATO E CREDITO COOPERATIVO Perché proprio a Milano presso la Borsa Valori? Il Credito Cooperativo accetta la sfida di coniugare logiche di mercato con i valori della cooperazione Crediamo sia possibile e doveroso costruire un sistema di banche, legate alla loro storia, focalizzate sulle loro comunità e allo stesso tempo imprese efficienti organizzate in Gruppo Bancario Cooperativo che sia in grado di ottenere fiducia dal mercato dei capitali. 3
4 CONTESTO Crisi Macroeconomica ha messo a dura prova il tessuto economico e finanziario italiano Meccanismo di Vigilanza Unica a partire dal 1 novembre 2014 Ruolo Banca Centrale Europea Nuova Autorità di Vigilanza che applica nuovi criteri di supervisione NUOVO SCENARIO COMPETITIVO A LIVELLO EUROPEO Coefficienti Patrimoniali sempre più elevati a supporto dell attività di intermediazione creditizia Livelli di coverage comparabili con quelli delle altre realtà europee Ricerca continua dell efficienza operativa per poter mantenere livelli di redditività sostenibili Efficacia organizzativa con livelli di competenze sempre più elevate e specializzate 4
5 LINEE GUIDA NOSTRA PROPOSTA 1. Individuare con chiarezza gli obiettivi di evoluzione del sistema evidenziati nel testo del Decreto del Governo e più volte sottolineati nei recenti interventi dei vertici di Banca d Italia. 2. Condividere un modello di credito cooperativo che coniughi il valore e l autonomia di un sistema di banche locali espressione dei diversi territori con il coordinamento e la capacità di indirizzo che sono propri di un Gruppo bancario. Il progetto deve essere condiviso da Banca d Italia. 3. Definire le motivazioni e gli obiettivi del Gruppo Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo Italiano 5
6 OBIETTIVI INDIVIDUATI - ASSEGNATI AL SISTEMA DELLE BCC 1. Migliorare l efficienza e la competitività del Sistema attraverso: l incremento della redditività; un incisivo governo dei rischi e dei costi; un ulteriore efficientamento industriale. 2. Garantire l adeguatezza patrimoniale delle singole componenti e del Gruppo nella sua interezza per evitare che casi di crisi si possano ripercuotere sui risparmiatori. Gestione rigorosa ed equilibrata per salvaguardare al massimo il patrimonio delle BCC CR virtuose, vitale per la loro competitività. 3. Possibilità per la Capogruppo di ricorrere al mercato nelle situazioni di deficit del patrimonio interno nel rispetto delle logiche di mercato. 6
7 Un nuovo modello : il «Gruppo Bancario Cooperativo» 7
8 RICERCA DI UN DIFFICILE EQUILIBRIO Gruppo Bancario Responsabilità CR-BCC aderente??? Responsabilità Capogruppo Autonomia CR-BCC 8
9 IL CENTRO SONO E RIMANGONO LE CHE SONO UN VALORE STRAORDINARIO PER L ITALIA la loro identità storica e culturale; il loro ruolo di banche del territorio e di motore economico e sociale; la centralità delle famiglie e delle piccole imprese locali; Laboratorio, scuola di formazione e di democrazia economica. 9
10 NECESSARIO EQUILIBRIO MERCATO CAPITALI GRUPPO BANCARIO CREDITO COOPERATIVO AUTONOMIA BCC - CR Creazione di un architettura modello di rating che coniughi il corretto equilibrio fra le logiche di un Gruppo Bancario e l autonomia delle BCC - CR 10
11 MODELLO DI RATING DELLE BCC - CR APPROCCIO RISK BASED Ambito patrimoniale e rischio credito Ambito efficienza e redditività Ambito efficacia organizzativa Ambito equilibrio fin. Liquidità Collocazione della banca in classi di merito sulla base di valori soglia ragionati in logica gestionale. Ulteriore valutazione per il livello di liquidità strutturale ed operativa della banca. L autonomia delle BCC CR è proporzionale al livello di qualità 11
12 VALUTAZIONE DI SINTESI + Ambito patrimoniale e r. credito - Ambito efficienza redditività Ambito efficacia org. Ambito efficienza redditività Ambito efficacia org Banca AAA Banca AA Red- Banca AA Org- Banca A Banca BBB Banca BB Red- Banca BB Org- Banca B Il livello di autonomia e quindi il contratto di direzione e coordinamento sono declinati sulle tre classi. Classe 1 Classe 2 Classe 3 Ambito eq. finanziario Classe 1 L+ Classe 1 L- Classe 2 L+ Classe 2 L- Classe 3 L+ Classe 3 L- 12
13 SINTESI NOSTRA PROPOSTA EMENDATIVA ALL IPOTESI DECRETO CONS. MINISTRI DEL 20/1/ Accogliere la proposta di un NUOVO MODELLO DI GRUPPO BANCARIO che sia in grado di rispettare l autonomia della singola BCC-CR appartenente al Gruppo secondo un approccio risk based; 2. Garantire la possibilità per le BCC-CR di scegliere a quale Gruppo bancario cooperativo appartenere attraverso l adesione al contratto di direzione e coordinamento; 3. Abrogare l adesione obbligatoria per le BCC-CR ad un sistema di garanzia dei depositanti (FGD) costituito nel loro ambito (art. 96 TUB, 1 co), permettendo quindi l adesione diretta al Fondo Interbancario Tutela Depositanti sia delle singole BCC-CR che dei gruppi bancari cooperativi che si andranno a costituire (cfr. Direttiva Europea 2014/49, articolo 14, comma 4 che riconosce il diritto di un Ente Creditizio di passare da un fondo di garanzia ad un altro); 4. Innalzare il limite massimo di partecipazione detenibile dal singolo azionista nella Capogruppo dal 10% al 25-30%; 13
14 14
15 1. Siamo parte integrante del Movimento Cooperativo Italiano con una presenza bancaria informatica trasversale in tutta Italia da quasi vent anni 2. Le BCC Venete, del Friuli Venezia Giulia e le Casse Rurali Trentine evolvono la visione aprendosi e coinvolgendo nella governance del progetto le BCC CR delle Regioni italiane che hanno negli anni condiviso le scelte ed obiettivi informatici e bancari 3. Cassa Centrale Banca, Phoenix, Cesve, IBT, Assicura, Assicra hanno già consolidati rapporti societari e/o di clientela con BCC e esponenti di BCC di tutta Italia. 15
16 Gruppo cooperativo (consolidamento) attraverso un contratto di direzione e coordinamento 16
17 CAPOGRUPPO: IL CAPITALE Alla luce dell evoluzione del progetto andranno ipotizzati uno o più aumenti di capitale diversamente finalizzati con l obiettivo di raggiungere milioni di patrimonio. Le soglie di capitale della Capogruppo saranno determinate in coerenza alle dimensioni, ai profili di rischio, al fabbisogno del Gruppo. Obiettivo è che l apertura al mercato dei capitali sia conciliabile con il controllo diretto ed indiretto del Gruppo da parte delle BCC CR (Società partecipate, soci e clienti delle BCC CR). 17
18 LA CAPACITA DEL GRUPPO DI ATTRARRE CAPITALI ESTERNI La Capogruppo attiverà molteplici fonti per il reperimento immediato di capitali: A) dalle banche appartenenti al gruppo nei limiti di legge e prudenziali in forza del contratto di direzione e coordinamento; B) da altri soggetti del sistema cooperativo/istituzionali (Fondi mutualistici; Fondazioni, etc); C) da soci o clienti delle BCC-CR; D) dal mercato nazionale ed internazionale (DZ BANK, Fondi private equity, altri ). NB: L EFFICIENZA DELLA CAPOGRUPPO E DEL GRUPPO SONO IL PRESUPPOSTO PER GARANTIRE UNA ADEGUATA REDDITIVITÀ PER ATTRARRE AL GRUPPO DEI CAPITALI ESTERNI. Ipotesi supporto al capitale delle BCC-CR: La BCC-CR in crisi emette azioni di finanziamento (ex art. 150 ter TUB); Le azioni di finanziamento sono sottoscritte dalla Capogruppo (ex modifica art. 150 ter TUB già prevista da testo Governo stralciato). 18
19 PARTNER INTERNAZIONALE DZ BANK è socia di Cassa Centrale Banca dal 2007 con una quota del 25%. La presenza nella compagine sociale di una primaria banca europea assume un significato di assoluto rilievo specie nell attuale contesto. Totale attivo: 400 Mrd EUR Totale Attivo: Mrd EUR Dipendenti: 30 mila Dipendenti: 191mila Utile 2014: 2 Mrd EUR Network: banche S&P s e Fitch: AA- Moody s A1 19
20 SOCIETA PRODOTTO E DI SERVIZI EFFICIENTAMENTO INDUSTRIALE e LOGICA IMPRENDITORIALE OGNI SOCIETÀ DEL GRUPPO SI FOCALIZZERÀ SUL PROPRIO CORE BUSINESS Ogni società del Gruppo È UNA SOCIETÀ DI MERCATO che punta ad ottimizzare il rapporto costi/benefici per le BCC-CR e la propria crescita industriale. Si muove in piena autonomia manageriale, cercando di sviluppare le proprie attività anche fuori dal credito cooperativo ma nel rispetto: delle priorità di sviluppo dei prodotti e servizi a favore del Gruppo; della priorità delle BCC-CR: ossia per l offerta di servizi a banche potenzialmente concorrenti, è necessario il benestare della Capogruppo. In futuro sarà sempre più importante che il Gruppo acquisisca nuovi clienti anche non BCC-CR per garantire: il perseguimento di economie di scala (minori costi, maggiori ricavi per le BCC-CR); un antivirus: un sistema imprenditoriale chiuso corre il rischio di diventare autoreferenziale. 20
21 LE BCC CR Le singole BCC CR mantengono il loro assetto e mission di banche del territorio, cooperative di credito a mutualità prevalente. Le BCC CR sottoscrivono con Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo Italiano SpA, la capogruppo, un contratto di direzione e coordinamento allineando, in coerenza, i propri Statuti. Il Contratto di direzione e coordinamento individua le regole per la fruizione dei servizi del gruppo (bancari, assicurativi, it, outsourcing); le condizioni di permanenza; le leve di enforcement, le cause di esclusione in caso di gravi violazioni. Le regole sono definite sulla base di un approccio risk based attraverso il quale le BCC più virtuose godono di autonomie più ampie con la sola limitazione di non creare pregiudizio a livello consolidato per quanto attiene a Patrimonio e Rischiosità. 21
22 IPOTESI GRUPPO CASSA CENTRALE BANCA 371* BCC italiane suddivise per sistema informativo e totale attivo 147 (39,6%) 81,5 miliardi di attivo (37,6%) 119 (32,1%) 83,3 miliardi di attivo (38,5%) ,9% 52 (14,0%) 31,2 miliardi di attivo (14,4%) 45 (12,1%) 10,2 miliardi di attivo ( 4,7%) 6 ( 1,6%) 7,1 miliardi di attivo ( 3,3%) 1 ( 0,3%) 2,5 miliardi di attivo ( 1,1%) Proprietario RaiKa 1 ( 0,3%) 0,8 miliardi di attivo ( 0,4%) * numero che tiene già conto dei progetti di fusione annunciati e in corso 22
23 IPOTESI GRUPPO CASSA CENTRALE Ipotesi prudenziale 91 BCC - CR Fondi propri: Euro 4,827 miliardi Ipotesi limite? 150 BCC CR Fondi propri: Euro 8,428 miliardi Trentino % Veneto Friuli Venezia Giulia % Trentino % Veneto Friuli Venezia Giulia % Altre Regioni % Altre Regioni % 23
24 IPOTESI GRUPPO CASSA CENTRALE Capogruppo, società prodotto e servizi Tutte le società creano valore e sono in utile sia nel 2013 che nel
25 IPOTESI GRUPPO CASSA CENTRALE 91 BCC-CR OBIETTIVO PRUDENZIALE 25
26 GRUPPO CONFRONTATO CON ALTRI COMPETITORS Al fine di rappresentare il posizionamento del costituendo Gruppo Cassa Centrale Credito Cooperativo Italiano all interno del sistema bancario italiano, risulta utile confrontarne i numeri con banche di dimensioni simili per masse creditizie e fondi propri. Impieghi Raccolta Diretta Dipendenti (medi) Fiiali Bper Cassa Centrale - CCI Popolare Vicenza Popolare di Sondrio Veneto Banca Credem Credito Valtellinese dati in migliaia 26
27 DATI DEL GRUPPO NUMERO DI BCC NUMERO SPORTELLI 11% 73% 17% 73% 16% 10% 27
28 MOVIMENTO COOPERATIVO NAZIONALE 28
29 Un ringraziamento particolare alle BCC qui presenti, provenienti da tutta Italia, che hanno voluto tangibilmente dimostrare la condivisione al progetto 29
30 Ci vediamo a BOLOGNA Meeting SETTEMBRE 30
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