PIANO ANNUALE di RISK MANAGEMENT

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1 Fonte: U.O.S. Sviluppo e Gestione Sistemi Qualità Oggetto: Piano Annuale di Risk Management P.A.R.M Revisione: 00 Validità: Data di emissione: PIANO ANNUALE di RISK MANAGEMENT ANNO

2 INDICE 1. PREMESSA 2. ELEMENTI IN INGRESSO 3. STRATEGIA AZIENDALE 4. PROGRAMMAZIONE 2017: OBIETTIVI - AZIONI DI MIGLIORAMENTO - RISULTATI ATTESI 5. FORMAZIONE 2

3 1. PREMESSA Le linee guida relative all attività di Risk Management per l anno 2017, di cui alla nota regionale n. G del 21/12/2016 a firma del Direttore Generale Welfare Fattori Produttivi, confermano la consolidata strategia già a suo tempo delineata con la circolare 46/SAN del 27/12/2004 e successive integrazioni. Le priorità individuate per l anno 2017 pongono l accento sull analisi degli eventi avversi, sull elaborazione di specifici progetti e sull identificazione e attuazione di azioni correttive specifiche. La politica per il Risk Management, anche per l anno 2107, prevede la promozione della cultura del rischio intesa come analisi dei fattori di rischio ed individuazione delle risorse per progetti in merito alla sicurezza del personale e degli utenti. Nel documento regionale vengono elencate le attività già iniziate negli anni precedenti e proposti gli ambiti in cui far rientrare i progetti aziendali del Le aree individuate per le A.T.S. Agenzie di Tutela della Salute sono le seguenti: - Attività di prevenzione.(es. Prevenzione atti di violenza a danno degli operatori sanitari) - Prevenzione e controllo delle infezioni correlate alle pratiche assistenziali nelle strutture socio residenziali del territorio; - Farmaceutica: - Interazioni farmacologiche nelle politerapie - Farmacovigilanza - Riconciliazione farmacologica. Le indicazioni regionali sono recepite e declinate nel presente Piano alla luce delle intervenute modifiche strutturali e gestionali derivanti dalla attuazione della L.R. 23/2015 e adattate rispetto al nuovo contesto in cui agisce l A.T.S. definito in funzione dell analisi delle informazioni disponibili sul processo di risk management dell agenzia; dell analisi del rischio in armonizzazione con le norme UNI ISO 9001:2015 e dai dati provenienti dalla rendicontazione dei progetti dell anno precedente. Il pensiero operativo basato sull approccio per processi (mappatura) è finalizzato all analisi delle modalità di gestione degli stessi e dovrà includere una nuova metodologia per determinare i fattori di rischio che potrebbero inficiare il raggiungimento degli obbiettivi pianificati, introducendo il concetto di risk-basedthinking (R.B.T) e la norma UNI ISO La pianificazione delle attività e delle iniziative per l anno 2017 è demandata al Gruppo di Coordinamento per l attività di Gestione del Rischio che, come di consueto, condivide il presente piano; il confronto multidisciplinare che si verifica al suo interno costituisce la risorsa migliore per affrontare e identificare correttamente i rischi in A.T.S. 3

4 2. ELEMENTI IN INGRESSO I dati e le informazioni che costituiscono elementi in ingresso necessari per definire le azioni di miglioramento e i progetti operativi aziendali sono: Le linee Guida attività di Risk Management-Anno 2017 emanate dalla DG Welfare Fattori Produttivi citate in premessa Il rapporto di Benchmarking regionale 2015 La rendicontazione finale Piano annuale Risk Management anno I dati desumibili dall attività di incident reporting aziendale per il monitoraggio di eventi avversi accaduti o evitati (near miss) I dati desumibili dall attività di monitoraggio di eventi sentinella, sinistri e infortuni Gli eventi formativi 2016: risultati ottenuti Le attività di Ascolto e Mediazione dei conflitti. Il rapporto di Benchmarking regionale 2015 Il rapporto di Benchmarking regionale presenta, per quanto attiene all A.T.S. dell Insubria, un analisi dei dati relativi al Rischio Clinico, al Rischio Struttura e al Rischio Danneggiamenti Accidentali. Nel rapporto viene confrontato il numero di sinistri in base alla popolazione assistita o al numero del personale operante presso le A.T.S. Per quanto riguarda l A.T.S. dell Insubria (sia la Sede Territoriale di Como che quella di Varese), si evidenzia un profilo di bassa sinistrosità sostanzialmente in decremento nel tempo con valori al di sotto della media regionale. DANNEGGIAMENTO ACCIDENTALE: due tipologie di indicatori : DA/Popolazione Assistita Media (1/ ) : 1. Valori ASL VARESE Valori ASL COMO Valore medio Regionale 1.32 DA/Personale in organico medio (1/1000) : 1. Valori ASL VARESE Valori ASL COMO Valore medio Regionale 0.92 I valori medi sono nettamente sotto la media sia considerando la popolazione media assistita (valore medio Regionale 1,32) sia considerando il personale in organico (valore medio Regionale 0.92). Nel confronto tra le Edizioni di Benchmarking del Sistema Sanitario Regionale si evidenzia un trend in sostanziale diminuzione, sotto il valore medio, tranne che nell ultima edizione dove nell ex ASL Como si evidenzia un innalzamento dei due indicatori presi in considerazione pur restando in un valore di basso danneggiamento. ANALISI DANNEGGIAMENTO ACCIDENTALE: viene effettuata tramite analisi di severità valutando i seguenti indicatori : DA/POP Importo medio liquidato Si evidenzia che a fronte di un valore basso sia per ASL Varese 0.92 sia per ASL Como 0.69 (valore medio regionale 1.32) l importo medio di liquidazione è sopra la media Regionale nell ex ASL Como, ciò è indice di accadimenti antecedenti al 31/12/2015 di 4

5 severità elevata essendo alto il valore medio di liquidazione; basso il valore della ex ASL Varese. I valori economici riportati nel confronto tra edizioni nell analisi di severità sono sostanzialmente invariati negli ultimi 8 anni RISCHIO CLINICO: due tipologie di indicatori RC/Popolazione Assistita Media (1/ ) 1. ASL VARESE ASL COMO Valore medio Regionale 4.26 RC/Personale in organico medio (1/1000) 1. ASL VARESE ASL COMO Valore medio Regionale 2.73 I valori medi sono nettamente sotto la media sia considerando la popolazione assistita (valore medio 4.26) sia considerando il personale in organico (valore medio 2.73). Nel confronto tra le Edizioni di Benchmarking del Sistema Sanitario Regionale si evidenzia un trend in sostanziale diminuzione e sotto il valore medio. ANALISI RISCHI CLINICO: viene effettuata tramite analisi di severità valutando il seguente indicatore RC/POP Importo medio liquidato Non si evidenzia rischio clinico per ASL Varese per ASL Como si nota un valore medio pari a 1.64 di molto inferiore al valore medio regionale (4.26Anche l importo medio di liquidazione RC per ASL Como si attesta a valori inferiori alla media Regionale. RISCHIO STRUTTURA: due tipologie di indicatori RS/Popolazione Assistita Media (1/ ) 1. ASL VARESE: ASL COMO: Valore medio Regionale: 1.17 RS/Personale in organico medio (1/1000) 1. ASL VARESE ASL COMO Valore medio Regionale 0.76 I valori medi sono nettamente sotto la media sia considerando la popolazione assistita (valore medio 1.17) sia considerando il personale in organico (valore medio 0.76). Nel confronto tra le Edizioni di Benchmarking del Sistema Sanitario Regionale si evidenzia un trend in sostanziale diminuzione e sotto il valore medio pur evidenziando un rialzo nell Ex ASL Varese. ANALISI RISCHIO STRUTTURA: viene effettuata tramite analisi di severità valutando il seguenti indicatore RS/POP Importo medio liquidato 5

6 Si evidenzia che sia per l ASL di Varese( 0.46) che per l ASL di Como ( 0,35) un valore medio nettamente inferiore alla media Regionale (1.17). Importo medio liquidato Rischio Struttura è praticamente azzerato 0,1 euro ASL Como; sopra la media Regionale nell ex ASL Varese,dato riportato dal 2013 Piano annuale Risk Management anno Risultati raggiunti e criticità emerse Progetti 2016 Lo sviluppo del processo aziendale di gestione del rischio nell ATS dell Insubria, tenendo conto del nuovo assetto territoriale derivante dalla confluenza dell ex ASL di Varese e di Como, è proseguito nel corso del 2016, con l implementazione delle attività previste dal Piano Annuale di Risk Management. Nell ambito delle aree di priorità indicate dalle Linee Guida regionali, il nuovo Gruppo di Coordinamento per attività di gestione del Rischio (GCR), istituito con deliberazione n. 107 dell 08/03/16 (e successivo aggiornamento con deliberazione n. 185 del 14/04/16), ha individuato, per il 2016, i seguenti ambiti progettuali: Farmaceutica: Farmacovigilanza Attività di prevenzione (screening) Per il primo ambito è apparso opportuno estendere le metodologie e i temi del risk management nel mondo delle residenze sanitarie assistenziali, prevalentemente rivolte agli anziani, dove il rischio di multicronicità e politerapia è maggiore. Per il secondo, vista la presenza di alcune segnalazioni ascrivibili a near miss o a richieste di risarcimento (mancata diagnosi potenziale, cancri d intervallo, mancata segnalazione di lesioni presenti al momento della mammografia di screening etc.), si è inteso approfondire le procedure che maggiormente esponessero a errori, anche potenziali, nel programma di screening mammografico. I 2 progetti annuali previsti nel Piano di ATS sono stati tutti regolarmente condotti. In particolare: Progetto n.1 (progetto biennale ) Promozione delle segnalazioni ADR attraverso il sistema AIFA "VIGIFARMACO" in pazienti anziani istituzionalizzati. Il progetto, finalizzato a migliorare il sistema di segnalazione di reazioni avverse, si è concluso per il primo anno, nei tempi previsti dal cronoprogramma. L utilizzo del nuovo strumento dell AIFA, VIGIFARMACO, essendo disponibile on-line, permette di essere utilizzato da chiunque, cittadino o operatore sanitario, evitando l'uso di strumenti cartacei. Gli indicatori di risultato previsti per il primo anno erano: almeno tre mezzi (tra social network, carta stampata e media locali) diversi su cui pubblicare la notizia del progetto almeno un evento formativo da organizzare per le RSA. Per quanto riguarda la pubblicazione sui media, sono stati utilizzati i seguenti mezzi informativi: 1) Facebook, con n 7 post pubblicati da marzo 2016 in poi, a cadenza circa mensile; 2) Twitter, con n 3 Tweet da marzo in poi; 3) un comunicato stampa spedito il 21/10/16 ai contatti media di Varese e Como; 4) due news sul sito aziendale, una di lancio del progetto e una di richiamo del comunicato di ottobre; una slide sul sito aziendale nello slide-show, che indirizzava direttamente al sito di VIGIFARMACO di AIFA (come riportato nel verbale del gruppo tecnico di progetto del 16/11/16). 6

7 Per quanto riguarda il corso di aggiornamento, è stato realizzato il 10/10/16, con la partecipazione di 21 medici di direzione sanitaria, rappresentanti n 24 RSA Il corso ha permesso di illustrare le modalità d uso di VIGIFARMACO, in modo tale che, in una fase di recall prevista per il prossimo anno, sarà possibile sensibilizzarne l uso in ambito di RSA. Il gruppo tecnico del progetto, in base ai risultati del corso, nel prossimo anno propone di implementare dei tavoli tecnici in ambito di risk management. Per la sede di Varese, attualmente sono pervenute n 38 segnalazioni su VIGIFARMACO, su un totale di n 89 segnalazioni di farmacovigilanza (pari al 43%). Nel frattempo si sono accreditati a VIGIFARMACO alcuni farmacisti territoriali, medici di assistenza primaria e una struttura privata. La necessità di una modifica - per altro condivisa coi gestori e riferita a Regione Lombardia - del software, che deve recepire i nuovi assetti territoriali delle ATS ha determinato un temporaneo arresto del suo uso. Progetto n. 2: Rilevazione di elementi di rischio all'interno del programma di screening mammografico (SM) ed elaborazione di opportune azioni correttive. Il progetto era finalizzato a rilevare i principali elementi di rischio presenti all interno del programma, distinguendo quelli specifici dell organizzazione dell ATS (chiamata, modalità di esecuzione dei test, approfondimenti diagnostici, sistema informativo, controlli e valutazioni dei risultati ottenuti) da quelli inerenti alle attività proprie degli operatori sanitari ospedalieri che svolgono la parte più propriamente clinica (accettazione, anamnesi, esecuzione del test, procedure diagnostiche di secondo livello, diagnosi). Le fasi del progetto prevedevano l analisi documentale, il confronto delle procedure presenti all interno dei programmi delle sedi di Como e Varese, la preparazione di una check list per l audit interno, l esecuzione di audit, con modifiche migliorative delle procedure. Non avendo previsto rinnovi di comitati tecnico-scientifici, visto il nuovo riassetto organizzativo in via di consolidamento, i risultati ottenuti nel corso degli audit è stata presentato con una lettera ai referenti radiologici aderenti al programma di screening mammografico. I risultati attesi erano: almeno tre audit mirati ai due programmi di screening mammografico esistenti evidenza di revisione delle procedure/istruzioni operative e sua comunicazione ai comitati tecnico-scientifici o referenti radiologici. Riguardo al primo punto, sono stati eseguiti 3 audit (eseguiti in data 20/06/16, 21/09/16 e 18/10/16), uno presso il programma di SM di Como, uno presso il programma di SM di Varese e un terzo di confronto tra i due programmi e di definizione delle nuove procedure da recepire. Riguardo al secondo punto, si sono preparate o riviste le seguenti istruzioni operative: 1) procedura inviti inesitati 2) procedura individuazione popolazione eleggibile e gestione esclusioni 3) procedura di monitoraggio delle tempistiche dello screening mammografico (compresa l acquisizione di referto istologico, nelle donne operate). Inoltre è stata preparata la bozza di una nuova lettera informativa da fornire all utente, con la precisazione dei ruoli di ATS e di ASST ed erogatori privati. Riguardo alle procedure cliniche di erogazione delle prestazioni sono state inviate due comunicazioni simili (una per il programma di Varese il 17/11/16 e uno per il programma di Como il 21/11/16) ai referenti radiologici delle strutture ospedaliere, indicando le procedure cambiate in ATS e chiedendo di acquisire quelle presenti in ospedale relativamente a: 1) percorso delle donne asintomatiche 2) percorso delle 7

8 donne con pregresso tumore 3) documentazione (breve dossier) da consegnare alle donne al secondo livello. Monitoraggio eventi avversi Incident reporting Nell articolazione organizzativa di A.T.S. Insubria sono presenti sistemi di rilevazione di eventi avversi. Nella tabella sottostante, i dati relativi alle segnalazioni di eventi avversi pervenuti dalle articolazioni aziendali al Risk Manager negli ultimi 5 anni accessibilità 1 aggressione operatore altro caduta accidentale ambulatorio caduta accidentale da presidio a domicilio errata somministrazione vaccino 1 1 errore diagnostico 1 1 evento accidentale 2 furto 1 infortunio/caduta operatore malfunzionamento dispositivo medico qualità del servizio/prestazione 1 qualità delle cure 1 scambio farmaci (fornitura a domicilio) 1 1 sospetta reazione avversa Continuità assistenziale 1 sospetta reazione avversa vaccino TOTALE

9 Analizzando i dati disponibili nel 2016 si possono fare alcune considerazioni: Sono in diminuzione gli eventi avversi nel loro contesto generale. Le aggressioni ad operatori, come prevedibile in seguito alle nuove funzioni di ATS,sono diminuite da 12 a 4 in seguito alla perdita delle funzioni di erogazione diretta della prestazione sanitaria (distretti;servizi Dipendenze e Consultori Famigliari). Tre aggressioni si sono registrate nell ambito del contesto veterinario (aggressioni da animali) e 2 in sede di continuità assistenziale. Nel mese di Dicembre 2016 sono state segnalati due near misses relative a difetti procedurali nella comunicazione tra articolazioni Aziendali relative alla segnalazione/notifica nei tempi previsti di casi di meningite, per i quali è già in essere una attività di analisi del processo per l identificazione di eventuali azioni correttive procedurali. Monitoraggio di eventi sentinella, sinistri e infortuni Per quanto concerne i dati inseriti nei database regionali e nazionali relativi a eventi sentinella (SIMES), sinistri RCT/O, eventi avversi ed infortuni, l analisi seguente è limitata dalla considerazione che sono intervenute modifiche di territorio, sedi, personale e competenze a seguito della legge regionale 23/2015. Riguardo ai sinistri, nell ambito dei rischi per responsabilità civile nei confronti di terzi e dei propri operatori derivanti dall espletamento delle proprie attività, sia nella Sede Territoriale di Como sia in quella di Varese si conferma un profilo di rischiosità e sinistrosità decisamente contenuto. 9

10 Al 31/12/2016 si comunicano di seguito i dati riferiti al I e II semestre 2016 inseriti nel data base regionale alle scadenze del 31/07/2016 e 31/01/2017: CADUTE I semestre = n. 2 II semestre = n. 0 SINISTRI I semestre = n. 5 sinistri (n. 2 Varese e n. 3 Como) II semestre = n. 4 sinistri (n.1 Varese e n. 1 Como) INFORTUNI I semestre = n. 11 infortuni (n. 4 Varese e n. 7 Como) II semestre = n. 10 infortuni (n. 4 Varese e n. 6 Como) 10

11 Negli ultimi 3 anni il numero degli infortuni occorsi ai lavoratori e denunciati all INAIL è il seguente: Numero di infortuni A.T.S. Insubria. Sede Territoriale di Varese Infortunio da traffico Infortunio da movimentazione carichi Infortunio da scivolamenti e inciampi Infortunio da aggressione Infortunio da punture d'ago Infortunio da altre cause Numero totale infortuni per anno Sede Territoriale di Como Infortunio da traffico Infortunio da movimentazione carichi Infortunio da scivolamenti e inciampi Infortunio da aggressione Infortunio da punture d'ago Infortunio da altre cause Numero totale infortuni per anno Si osserva una evidente diminuzione degli infortuni nella sede territoriale di Varese e una diminuzione con inversione di tendenza anche nella sede territoriale di Como. Eventi formativi 2016: risultati ottenuti Nel 2016 nella ATS dell Insubria si sono svolti dei corsi di formazione che riguardavano aree in cui il rischio clinico era ritenuto più elevato, in buona parte sovrapponibili alle aree oggetto degli interventi progettuali. In particolare, i corsi hanno riguardato : Sono stati realizzati i seguenti eventi formativi a livello aziendale: Promozione delle segnalazioni ADR attraverso il sistema AIFA "VIGIFARMACO" in pazienti anziani istituzionalizzati: è stato realizzato il 10/10/16, con la partecipazione di 21 medici di direzione sanitaria, rappresentanti n 24 RSA. L evento è stato apprezzato dai discenti con una valutazione complessiva dell evento quasi ottima (3,5 in una scala da 0 a 4). E stato espresso apprezzamento per i temi trattati, che evidentemente rispondono a specifici bisogni formativi. E stato richiesto di continuare approfondimenti sul tema specifico o su altri argomenti affini, come valutazioni dopo la riconciliazione terapeutica, approfondimenti per politerapia, tavoli tecnici di confronto su appropriatezza prescrittiva, farmacovigilanza e risk management. 11

12 Formazione di base alle funzioni vitali in pediatria Pediatric Basic Life Support per personale sanitario addetto ai Centri Vaccinali : Il percorso di formazione/addestramento per la gestione delle emergenze postvaccinali è iniziato nel 2014 e continuato nel Nel 2016 si è svolta un edizione presso la sede territoriale di Como dell ATS, essendo qui le attività vaccinali ancora presenti, mentre nella sede territoriale di Varese il personale e attività attinenti sono transitate alle ASST limitrofe. Il corso ha coinvolto 13 operatori e ha ottenuto un buon gradimento. La responsabilità civile e sanitaria degli operatori dell ATS : l iniziativa ha riguardato un aggiornamento sulla responsabilità civile, alla luce della nuova proposta di legge nazionale per riorganizzare l area del risk management e della sorveglianza sugli errori clinici. Sono stati approfonditi argomenti di responsabilità civile riguardanti le ATS, come le vaccinazioni e gli interventi sanitari della medicina generale. Il corso ha coinvolto 20 operatori e ha ottenuto un buon gradimento. E stata inoltre assicurata la partecipazione ai 4 Network Regionali (24/03/2016; 06/06/2016; 27/09/2016; 19/12/2016), a cui hanno partecipato sia il Risk Manager/RSGQ (tranne alla terza) che il Coordinatore del CVS. Ascolto e mediazione dei conflitti E attivo in ATS il Team di Ascolto e Mediazione che opera secondo la procedura deliberata con deliberazione del Direttore Generale n. 444 del 25/07/2012., recepita e resa operativa, come previsto dalla circolare regionale 46/SAN/2004 e dal D.Lgs. 28/2010. Nel corso del 2016 non si sono verificati eventi/sinistri con le caratteristiche previste in procedura per l attivazione del processo di Ascolto e Mediazione. Non sono, di fatto, pervenute segnalazioni al risk manager. 12

13 3. STRATEGIA A.T.S. Nel corso del 2016, a seguito dell entrata in vigore della Legge Regionale n 23 Evoluzione del Sistema socio sanitario lombardo: modifiche al Titolo I e al Titolo II della Legge Regionale 30/12/2009 n 33 (Testo unico delle Leggi Regionali in materia di Sanità) sono state istituite le ATS (Agenzie Tutela della Salute). Le A.T.S. mantengono funzioni di gestione, programmazione e controllo, accreditamento delle strutture socio sanitarie e sanitarie, negoziazione e acquisto delle prestazioni sanitarie e socio sanitarie, non occupandosi più dell erogazione diretta della prestazione socio sanitaria se non come attività di governance nell ambito della continuità assistenziale, dei Medici di Assistenza Primaria e dei Pediatri di Libera Scelta. La strategia operativa dell Agenzia della Tutela della Salute dell Insubria vuole perseguire la capacità di fornire con regolarità prodotti e servizi affrontando e gestendo i rischi e le opportunità associate alla nuova situazione organizzativa che la vede impegnata in un importante gestione del rischio organizzativo e gestionale con residualità del rischio clinico. L approccio (PDCA) e successivamente il RBT (risk based thinking) saranno i sistemi operativi adottati in armonizzazione e sinergia fra sistemi aziendali volti a promuovere la sicurezza e la qualità dei servizi (prevenzione e protezione in materia di salute degli operatori; sorveglianza sanitaria; sistema qualità aziendale; Piano delle Performance; Piano triennale per la Prevenzione della Corruzione; Piano dei controllo delle strutture sanitarie,socio sanitarie, socio assistenziali). Si intende dunque proseguire nel processo avviato negli scorsi anni finalizzato a prevenire e gestire il rischio nelle varie accezioni in cui si manifesta in un organizzazione gestionale ad alta complessità con una efficace introduzione nel contesto operativo delle norme UNI EN ISO 9001:2015 e delle UNI EN ISO 31000:2010 Infatti anche l adozione dei nuovi POAS delle Agenzie di Tutela della Salute Lombarde evidenziano come l attività di Risk Manager sia sempre più connessa ed integrata all attività delle Unità Operative che si occupano di gestione e sviluppo dei Sistemi di qualità. Le aree in cui si intendono sviluppare i progetti del 2017 ritenute prioritarie in questo nuovo contesto sono: 1) La Prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori nell ambito della continuità assistenziale. Gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari costituiscono eventi sentinella che richiedono la messa in atto di opportune iniziative di protezione e prevenzione. L Attività di audit presso le sedi operative di continuità assistenziale con applicazione dei criteri individuati nella raccomandazione ministeriale n 8 sarà una azione fondamentale per attuare opportune iniziative di protezione e prevenzione dopo attenta valutazione dei requisiti tecnico strutturali e organizzativi/gestionali. Tutto ciò anche in considerazione dal periodo di transizione nel quale parecchie sedi operative di continuità assistenziale dipendono a livello organizzativo e gestionale da ATS, e strutturalmente da ASST o enti pubblici/privati di altra natura giuridica. Risulta fondamentale una mappatura e una conoscenza approfondita di tale realtà. 13

14 2)Farmacovigilanza: Conclusione del progetto a cadenza biennale,2016/2017, Promozione delle segnalazioni ADR attraverso il sistema AIFA VIGIFARMACO in pazienti anziani istituzionalizzati. 3) Riconciliazione della terapia farmacologica Redazione di una procedura con dettagliata scheda di transizione farmacologica da condividere sul territorio; (Medici di Assistenza Primaria e dei Pediatri di Libera Scelta. ) Spesso nelle transizioni di cura le terapie farmacologiche presentano differenze nella composizione del principio attivo o nella sua posologia. Tali differenze dette discrepanze non intenzionali possono determinare gravi danni al paziente. Complessivamente, per l anno 2017, si stabilisce di orientare la strategia operativa verso il consolidamento dell integrazione delle attività tra le due Sedi Territoriali di Como e Varese in relazione alla Qualità e Sicurezza, ponendo particolare attenzione all introduzione dei concetti delle norme ISO 9001/2015 e 3100, alla sicurezza degli operatori che svolgono attività di continuità assistenziale e alla farmacovigilanza (conclusione del progetto Vigifarmaco ) prevedendo anche la redazione di una procedura con dettagliata scheda di transizione farmacologica da condividere sul territorio (Medici di Assistenza Primaria e dei Pediatri di Libera Scelta) nell ambito della riconciliazione della terapia farmacologica (Raccomandazione n 17) Si andranno ad integrare anche le procedure in atto presso le due sedi per quanto riguarda la raccomandazione ministeriali sulla prevenzione degli atti di violenza sugli operatori sanitari. Proseguirà il monitoraggio dei sinistri, degli eventi avversi e near miss non ancora esitati in richieste risarcitorie. 14

15 4. PROGRAMMAZIONE 2017 OBIETTIVI - AZIONI DI MIGLIORAMENTO - RISULTATI ATTESI Nell incontro del Gruppo di Coordinamento per l attività di gestione del rischio (GGR) del 06/02/2017 sono state presentate le Linee Guida regionali per l anno 2017 e si è condiviso il percorso di individuazione dei nuovi progetti sulla base delle linee strategiche aziendali, degli elementi in ingresso esposti nel presente Piano e dell attuale contesto delineato in seguito alla costituzione della Agenzia di Tutela della Salute dell Insubria ulteriormente riesaminate nel Comitato Valutazione Sinistri del 01/03/2017. Il GGR ha individuato, per il 2017, i seguenti ambiti progettuali: 1) La Prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori nell ambito della continuità assistenziale. La sicurezza degli operatori nell ambito della continuità assistenziale con l applicazione dei criteri individuati nella raccomandazione ministeriale n 8 per implementare iniziative di protezione e prevenzione dopo attenta valutazione dei requisiti tecnico strutturali e organizzativi/gestionali. 2)Conclusione del progetto Promozione delle segnalazioni ADR attraverso il sistema AIFA "VIGIFARMACO" in pazienti anziani istituzionalizzati( secondo anno) 3) Riconciliazione della terapia farmacologica Altro ambito progettuale prevede la redazione di una procedura con dettagliata scheda di transizione farmacologica da condividere sul territorio ()nell ambito della riconciliazione della terapia farmacologica- vedi progetto allegato. Progetti 2017 In relazione a quanto esposto, tenuto conto delle indicazioni regionali e delle valutazione del Gruppo di Coordinamento per la Gestione del Rischio le iniziative progettuali che l A.T.S. dell Insubria intende implementare, descritte in dettaglio nella schede allegate al presente Piano (All.1 All.2 All 3), riguardano le seguenti tematiche: La sicurezza degli operatori nell ambito della continuità assistenziale. L attuazione della raccomandazione n 8 appare in questo contesto adeguata. Il progetto attuerà una ricognizione presso le sedi di continuità assistenziale mappate per effettuare un analisi pro attiva dei rischi strutturali e organizzativo/gestionali. Si procederà a audit e ispezioni presso le sedi per implementare ulteriormente la sicurezza degli operatori. In particolare in collaborazione con il RSPP Aziendale e con il Dipartimento di Cure Primarie si provvederà all analisi delle situazioni,con indagine mirate sul personale in attività concentrandosi sulle sedi a rischio e sulle condizioni operative e organizzative nelle sedi identificate. A tal fine lo strumento dell audit e la definizione successiva di implementazione di misure di prevenzione e controllo saranno determinanti. 15

16 Conclusione del progetto Promozione delle segnalazioni ADR attraverso il sistema AIFA "VIGIFARMACO" in pazienti anziani istituzionalizzati. Le attese per il secondo anno di attivazione del progetto consistono fondamentalmente nel recepimento delle funzione di segnalazione delle reazioni avverse presso le Residenze Sanitarie Assistenziali come da scheda progetto. Si effettueranno nel 2017 per l ottenimento di tale risultato attività di recall e informative (sempre in funzione alla riattivazione del data base informatico vigifarmaco attualmente non funzionante) Condivisione con il Dipartimento di cure Primarie e successiva diffusione di una procedura con dettagliata scheda di transizione farmacologica da condividere sul territorio (MAP; PdF)nell ambito della riconciliazione della terapia farmacologica. L obiettivo è attuare la raccomandazione Ministeriale n 17 presso ATS Insubria in quanto la Raccomandazione Ministeriale del 2014 non è ancora stata adeguatamente gestita nell ambito dell analisi del rischio e in considerazione del fatto che le terapie farmacologiche nella transizione di cura subiscono discrepanze non intenzionali ma che possono provocare gravi danni. Nell'ambito della recente Riforma del Sistema Sanitario Regionale appare fondamentale informare i Medici di Assistenza Primaria e dei Pediatri di Libera Scelta, per evitare, nei periodi di passaggio tra ambiti di cura diversi, che possano avvenire errori prescrittivi. Tutto ciò anche considerando la cronicizzazione di molte patologie e l'aumento dell'età media dei pazienti. Azioni di consolidamento e miglioramento delle attività di monitoraggio e gestione del rischio Per quanto riguarda le attività proprie del Risk Management, si evidenziano alcune aree in cui ci si impegna a continuare nel processo di miglioramento in atto ormai da alcuni anni. Monitoraggi, reportistica, analisi dei dati: anche a supporto di quanto precedentemente esposto, assume sempre maggior rilevanza strategica poter disporre, anche a livello locale, di un sistema informativo sufficientemente completo e facilmente fruibile. Sarà quindi necessario proseguire nelle attività di sensibilizzazione degli operatori a segnalare, anche attraverso la rete dei facilitatori (risk management) e della rete prevenzionistica aziendale (ex D.Lgs. 81/2008) eventi avversi e soprattutto near miss che consentano di mirare meglio le azioni preventive. In tale ottica, nel 2017 sarà opportuno condividere, adattare e diffondere la scheda di rilevazione comune su eventi avversi e near miss (approvata con delibera del Direttore Generale n 542 del 23/12/2015) sia riferiti ad utenti che ad operatori, al fine di disporre di uno strumento di rilevazione informatizzato unico per la A.T.S. Insubria. L A.T.S. Insubria continua a garantire il proprio costante contributo ai sistemi di monitoraggio regionale e nazionale, nelle modalità e nelle tempistiche previste dalla norma. Durante le attività di audit verrà ribadita l importanza e la necessità di segnalare con tempestività eventi avversi e cadute anche al fine di consentire l alimentazione dei relativi data base. 16

17 Comitato Valutazione Sinistri (CVS) e Gruppo di Coordinamento per l attività di gestione del rischio(ggr): entrambi gli organismi, si riuniscono periodicamente e, comunque, ogni qualvolta se ne presenti la necessità, per problematiche emergenti o per la valutazione di sinistri. All interno dell A.T.S. Insubria esiste una procedura di gestione dei sinistri, atta a favorirne il monitoraggio e controllo. Inoltre, anche in relazione ai profondi cambiamenti del mercato assicurativo, l andamento della sinistrosità è monitorata con attenzione prendendo in considerazione anche segnalazioni preventive provenienti da avvocati e/o da utenti anche se non corredate da richieste di risarcimento. Lo scambio di informazioni all interno del GCR e del CVS hanno assicurato un clima partecipativo molto soddisfacente, aumentando la collaborazione da parte di tutti i settori coinvolti: nel 2017 verrà assicurata continuità alle attività di rispettiva pertinenza nell ambito di A.T.S.Insubria. Ascolto e Mediazione Trasformativa: le A.S.L. di Como e Varese hanno a suo tempo (come specificato sopra) deliberato la nomina, la composizione e le relative procedure dei Team dedicati alla Mediazione trasformativa. Anche per l anno 2016 l attività di ascolto e mediazione ha riscontrato poche o nessuna occasione operative. Viste le potenzialità dei gruppi nell anno 2017 ci si propone di promuovere, come previsto anche dalle Linee Guida Regionali per l attività di Risk Management dell anno 2017, attività di scambio interaziendale anche al fine di coinvolgere le nuove figure di mediatore regionale formate nel I team di ascolto e mediazione trasformativa contengono delle potenzialità e delle risorse che possono costituire un elemento di rilievo nell ambito dei conflitti tra utenza e istituzione, e nella fase di riorganizzazione dell A.T.S. confronteranno, rivedranno e uniformeranno le procedure per un loro maggiore coinvolgimento. 17

18 5 FORMAZIONE Nell approccio alla gestione del rischio, l A.T.S., continuerà a rivolgere un attenzione particolare alle azioni formative mirate a sviluppare la sensibilizzazione in materia di prevenzione del rischio nelle aree individuate come prioritarie nell ambito della programmazione In considerazione di quanto esposto le aree individuate, suscettibili di modifiche ed integrazioni nel corso dell anno, anche in relazione a spunti offerti dai Network e dagli eventi formativi regionali, a cui l A.T.S. Insubria assicura la propria partecipazione, sono le seguenti: 1) Le nuove norme sui Sistemi di Gestione per la Qualità (UNI ISO 9001:2015) 2) La UNI ISO Gestione del Rischio, principi e linee guida. Inoltre, si valorizzeranno gli elementi atti a diffondere ulteriormente la cultura della gestione del rischio e le sinergie tra prevenzione del rischio lavoratore e prevenzione del rischio utente in A.T.S. dove il rischio strutturale è causa di danni ad entrambe le categorie (cadute, traumi, danni a cose, etc.) Varese, 13/03/2017 RISK MANAGER Dott. Marco Abbiati Allegati: All 1 Scheda Progetto: La sicurezza degli operatori nell ambito della continuità assistenziale, analisi dei rischi strutturali e organizzativo-gestionali. All 2 Scheda Progetto: Conclusione del progetto Promozione delle segnalazioni ADR attraverso il sistema AIFA "VIGIFARMACO" in pazienti anziani istituzionalizzati. All 3 Scheda Progetto: Condivisione con il Dipartimento di cure Primarie, e successiva diffusione, di una procedura con dettagliata scheda di transizione farmacologica da condividere sul territorio nell ambito della riconciliazione della terapia farmacologica. 18

19 SCHEDA DI PROGETTO 2017 ALLEGATO 1 ASST_IRCCS_ATS A.T.S. Insubria Risk Manager Marco Abbiati 1. Titolo del Progetto La sicurezza degli operatori nell ambito della continuità assistenziale, analisi dei rischi strutturali e organizzativo-gestionali. 2. Motivazione della scelta Implementare ulteriormente la messa in atto di iniziative di prevenzione e protezione. L Attività di audit presso le sedi operative di continuità assistenziale con applicazione dei criteri individuati nella raccomandazione ministeriale n 8 sarà azione fondamentale per implementare opportune iniziative di protezione e prevenzione dopo attenta valutazione dei requisiti tecnico strutturali e organizzativo/gestionali. Tutto ciò anche in considerazione del periodo di transizione nel quale parecchie sedi operative di continuità assistenziale dipendono a livello organizzativo e gestionale da ATS, e strutturalmente da ASST o enti pubblici/privati di altra natura giuridica. Risulta fondamentale una mappatura e una conoscenza approfondita di tale realtà per la sicurezza degli operatori di continuità assistenziale.. 3.Area di RISCHIO Violenza a danno operatori 4. Ambito di intervento Sedi operative di continuità assistenziale 5. Nuovo/Prosecuzione Nuovo 6. Multiaziendale NO 6.a Se Sì indicare le Aziende compartecipanti al progetto: 7. Obiettivo specifico Analizare i rischi strutturali e gestionali e organizzativi legati all'attività di continuità assistenziale per tutelare gli operatori In particolare in collaborazione con il RSPP Aziendale e il Dipartimento di Cure Primarie - continuità assistenziale- si provvederà all analisi delle situazioni lavorative, con indagine mirate sul personale in attività concentrandosi sulle sedi a rischio. A tal fine lo strumento dell audit e la definizione successiva di implementazione di misure di prevenzione e controllo saranno determinanti. 19

20 8. Strumenti e metodi Audit presso le sedi operative mappate più a rischio (strutturale-gestionale-organizzativoambientale in collaborazione con il Responsabile SPP e il Dipartimento di cure Primarie - continuità assistenziale.. 9. Realizzazione/prodotto finale Pianificazione e realizzazione dei tavoli tecnici con il Dipartimento di cure primarie e con il RSPP Aziendale. Revisione o creazione con le strutture coinvolte di procedure da attuare per la prevenzione e il controllo delle aggressioni. Scelte logistiche e organizzative con il coinvolgimento della Direzione Strategica 10. Durata 1 anno Risultato 11. Risultati e indicatori Esecuzione di tavoli tecnici con RSPP Aziendale e Dipartimento cure Primarie e Continuità Assistenziale. Revisione o creazione con le strutture coinvolte di procedure da attuare per la prevenzione e il controllo delle aggressioni agli operatori. Audit presso le strutture coinvolte Indicatore Almeno 3 tavoli tecnici Evidenza di creazione o miglioramento di procedure o istruzioni per il controllo delle aggressioni degli operatori. Almeno 6 audit Verifica con la Direzione Strategica dell'adozione delle procedure ed eventuali azioni correttive e relazione finale 1 incontro 20

21 SCHEDA DI PROGETTO Pianificazione del Progetto (Cronoprogramma) Azienda A.T.S. Insubria Risk Manager Marco Abbiati Titolo del Progetto La sicurezza degli operatori nell'ambito della continuità assistenziale,analisi dei rischi strutturali e organizzativo gestionali Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre FASI RISORSE RESPONSABILITA' Condivisione programma con UU/OO gestione e sviluppo sistemi UU/OO gestione e sviluppo Responsabile Protezione e Prevenzione di qualità. sistemi di qualità. e Dipartimento di cure Primarie e Risk Manager. Risk Manager. Continuità Assistenziale RSPP e Dipartimento di Cure Primarie e Continuità Assistenziale x Effettuazione di tavoli tecnici per mappatura sedi a rischio Audit presso le sedi operative di Continuità assistenziale.(almeno 6 in relazione alle mappature. UU/OO gestione e sviluppo sistemi di qualità. Risk Manager. RSPP e Dipartimento di Cure Primarie e Continuità Assistenziale UU/OO gestione e sviluppo sistemi di qualità. Risk Manager. RSPP e Dipartimento di Cure Primarie e Continuità Assistenziale UU/OO gestione e sviluppo sistemi di qualità. Risk Manager. RSPP UU/OO gestione e sviluppo sistemi di qualità. Risk Manager. RSPP x x x x x x x Revisione o implementazione delle procedure ed eventuali azioni correttive o preventive messe in atto. Rekazione Finale UU/OO gestione e sviluppo sistemi di qualità. Risk Manager. RSPP e Dipartimento di Cure Primarie e Continuità Assistenziale UU/OO gestione e sviluppo sistemi di qualità. Risk Manager. RSPP UU/OO gestione e sviluppo sistemi di qualità. Risk Manager. RSPP UU/OO gestione e sviluppo sistemi di qualità. Risk Manager. RSPP x x 21

22 SCHEDA DI PROGETTO 2017 ALLEGATO 2 Azienda Risk Manager A.T.S. Insubria Abbiati Marco 1. Titolo del Progetto Promozione delle segnalazioni ADR (Adverse Drug Reaction) attraverso il sistema AIFA "VIGIFARMACO" in pazienti anziani istituzionalizzati 2. Motivazione della scelta Il nuovo sistema "VIGIFARMACO", messo a punto da AIFA, per la segnalazione di presunte reazioni avverse da farmaco, è disponibile on line e può essere utilizzato da chiunque, cittadino o operatore sanitario, evitando l'uso di modelli cartacei. La realizzazione del progetto, tramite tale strumento, trova sostegno nelle seguenti considerazioni: 1) alla base della valutazione del rischio clinico c'è un sistema di segnalazione degli eventi avversi; 2) la farmacovigilanza è un'area di rischio importante, rappresentata nelle segnalazioni degli ultimi anni dalle articolazioni organizzative al risk manager; 3) l'aumento del numero delle segnalazioni favorisce un miglioramento tangibile in merito alla conoscenza di reazioni da farmaco, soprattutto nell'ambito degli anziani delle RSA; 4) tali pazienti sono spesso in trattamento con un numero elevato di farmaci, che richiede l'applicazione delle raccomandazioni per la riconciliazione della terapia farmacologica. 3.a Area di RISCHIO per ASST e IRCCS 3.b Area di RISCHIO per ATS Farmacovigilanza - implementazione uso dello strumento AIFA di rilevazione/segnalazione reazioni avverse da farmaco, soprattutto negli anziani in RSA 4. Ambito di intervento Popolazione generale, anziani istituzionalizzati e operatori sanitari 5. Nuovo/Prosecuzione Prosecuzione 6. Multiaziendale NO 6.a Se Sì indicare le Aziende compartecipanti al progetto: 7. Obiettivo specifico Il sistema nazionale di Farmacovigilanza si basa sostanzialmente sulle segnalazioni spontanee. Recenti norme comunitarie hanno determinato la promozione di un sistema di segnalazione Web Based indirizzato a cittadini ed operatori sanitari, rendendo disponibile la piattaforma VIGIFARMACO. L'obiettivo è sensibilizzare la cittadinanza e gli operatori sanitari delle RSA all'uso dell'applicativo, in particolare nei pazienti anziani con politerapia. 8. Strumenti e metodi E' previsto l'uso di sistemi di comunicazione attuali e popolari (giornali web, social, sito istituzionale) con l'ausilio di un esperto in comunicazione. Inoltre saranno direttamente coinvolti gli operatori sanitari delle RSA tramite un corso di formazione specifico 9. Realizzazione/prodotto Realizzazione di inserti o brevi articoli da divulgare su social e siti istituzionali. Realizzazione di un corso di formazione mirato agli operatori sanitari di RSA che assistono anziani in politerapia a rischio di ADR, con diffusione delle raccomandazioni per la riconciliazione della terapia. 10. Durata 2 anni Risultato Indicatore 22

23 11. Risultati e indicatori Pubblicazione sui media della notizia su un nuovo sistema di segnalazione di reazione avversa da farmaco via web Corso di formazione su farmacovigilanza Obiettivo intermedio (anno 2016): raggiunto Segnalazioni in RSA Segnalazioni almeno 3 mezzi informativi diversi su cui pubblicare la notizia Per pubblicizzare il sistema di segnalazione VIGIFARMACO sono stati utilizzati 4 mezzi informativi: facebook, Twitter, comunicati stampa, sito web aziendale (verbale riunione del 16/11/16). almeno un evento formativo Gli eventi formativi, previsti 1 in settembre e 1 in ottobre, per motivi organizzativi sono stati unificati in 1 solo ad ottobre, eseguito in data 10/10/16 = o >1 segnalazione da RSA diversa da vaccini nel 2017 Almeno il 10% del totale delle segnalazioni pervenute nell'anno 2017 rendicontate in VIGIFARMACO 23

24 SCHEDA DI PROGETTO 8. Pianificazione del Progetto (Cronoprogramma) Azienda A.T.S. Insubria Risk Manager Abbiati Marco Titolo del Progetto Promozione delle segnalazioni ADR (Adverse Drug Reaction) attraverso il sistema AIFA "VIGIFARMACO" in pazienti anziani istituzionalizzati Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Anno 2016 FASI RISORSE RESPONSABILITA' Analisi del progetto e condivisione fasi UOC Sistemi Risk Management Risk Manager operative con individuazione media su Sicurezza e Qualità Aziendali Dir. UOC Farmaceutica Terr. cui esporre informazione relativa allo UOC Farmaceutica Territoriale Resp. Informazione strumento VIGIFARMACO Area Informazione Dipartimento ASSI X O Individuazione contenuti formativi e organizzazione del corso di farmacovigilanza per operatori sanitari RSA UOC Farmaceutica Territoriale Dipartimento ASSI Dir. UOC Farmaceutica Terr. X O 1 fase di comunicazione sui media precedentemente individuati Area Informazione Resp. informazione X O O obiettivo raggiunto X obiettivo pianificato Realizzazione evento formativo UOC Farmaceutica Territoriale UOC Sistemi Risk Management Sicurezza e Qualità Aziendali Dir. UOC Farmaceutica Terr. Risk Manager X O Monitoraggio farmacovigilanza e valutazione intermedia con definizione dei contenuti da dare nella seconda fase di comunicaizone istituzionale UOC Farmaceutica Territoriale UOC Sistemi Risk Management Sicurezza e Qualità Aziendali Dir. UOC Farmaceutica Terr. Risk Manager X O 24

25 Anno 2017 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre FASI RISORSE RESPONSABILITA' 2 fase di comunicazione istituzionale al Area Informazione Resp. informazione cittadino e pubblicazione sui media di recall della notizia X/O Recall degli operatori formati sull'attività svolta UOC Farmaceutica Territoriale UOC Sistemi Risk Management Sicurezza e Qualità Aziendali Dir. UOC Farmaceutica Terr. Risk Manager X Monitoraggio farmacovigilanza e valutazione delle segnalazioni pervenute UOC Farmaceutica Territoriale UOC Sistemi Risk Management Sicurezza e Qualità, UOS Accreditamento e controllo socio sanitario Dir. UOC Farmaceutica Terr. Risk Manager X Rendicontazione finale UOC Farmaceutica Territoriale UOC Sistemi Risk Management Sicurezza e Qualità Aziendali Area Informazione Risk Manager X 25

26 SCHEDA DI PROGETTO 2017 ALLEGATO 3 ASST_IRCCS_ATS A.T.S. Insubria Risk Manager Marco Abbiati 1. Titolo del Progetto La riconciliazione farmacologica nell'ambito dei Medici di Assistenza Primaria e dei Pediatri di Libera Scelta 2. Motivazione della scelta Attuare la raccomandazione Ministeriale n 17 presso ATS Insubria in quanto non ancora analizzato e scomposto il processo per analizzarne il rischio e in considerazione del fatto che le terapie farmacologiche nella transizione di cura subiscono discrepanze non intenzionali ma che possono provocare gravi danni. Nell'ambito della recente Riforma del Sistema Sanitario Regionale appare fondamentale informare i Medici di Assistenza Primaria e i Pediatri di Libera Scelta per evitare nei periodi di passaggi tra ambiti di cura diversi che possano avvenire errori prescrittivi. Tutto ciò anche considerando la cronicizzazione di molte patologie e l'aumento dell'età media dei pazienti. 3.Area di RISCHIO Politerapia 4. Ambito di intervento Riconciliazione farmacologica informazione rivolta ai Medici di Assistenza Primaria e ai Pediatri di Libera Scelta 5. Nuovo/Prosecuzione Nuovo 6. Multiaziendale NO 6.a Se Sì indicare le Aziende compartecipanti al progetto: 7. Obiettivo specifico Diffondere informazioni tramite Procedure e Istruzioni Operative e scheda cartacea di Ricognizione e Riconciliazione Farmacologica nell'ambito dei Medici di Assistenza Primaria e dei Pediatri di Libera Scelta per diffondere lo strumento della comunicazione tra operatori sanitari e tra questi e il paziente nell'ambito della transizione del paziente tra i vari regimi di cura (ospedale-territorio) in considerazione del Ruolo fondamentale svolto dai Medici di Assistenza Primaria e dai Pediatri di Libera Scelta in questo contesto. Obbiettivo fondamentale è dunque la prevenzione degli errori in terapia nei momenti in cui il paziente viene ricoverato o dimesso o trasferito. Si è scelto come ambito di applicazione gli studi ambulatoriali ove viene prescritta e seguita una terapia farmacologica anche nei momenti di transizione tra ospedale/territorio/strutture socio sanitarie. 26

27 8. Strumenti e metodi Gruppo di lavoro per Redazione di procedure specifiche da inviare ai Medici di Assistenza Primaria e ai Pediatri di Libera Scelte di ATS Insubria. 9. Realizzazione/prodotto finale Procedura con realizzazione di scheda cartacea in cui evidenziare sia la fase di Ricognizione sia la fase di Riconciliazione da poi inviare ai Medici di Assistenza Primaria e ai Pediatri di Libera Scelta per i loro ambiti di competenza. 10. Durata 1 anno Risultato 11. Risultati e indicatori Esecuzione di tavoli tecnici con il Dipartimento di cure primarie. Revisione o creazione di procedure e scheda cartacea di Ricognizione e Riconciliazione della Terapia Farmacologica. Indicatore Almeno 2 tavoli tecnici Evidenza di creazione o miglioramento di procedure o istruzioni per la Ricognizione e Riconciliazione della terapia farmacologica Condivisione con il Dipartimento di cure Primarie e successivo invio ai MAP e PDF evidenza di invio procedure e scheda cartacea di riconciliazione e ricognizione farmacologica. Relazione finale e ritorno informazioni dal territorio Relazione finale. 27

28 SCHEDA DI PROGETTO Pianificazione del Progetto (Cronoprogramma) Azienda A.T.S. Insubria Risk Manager Marco Abbiati Titolo del Progetto La riconciliazione farmacologica nell'ambito dei Medici di Assistenza Primaria e dei Pediatri di Libera Scelta Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre FASI RISORSE RESPONSABILITA' Esecuzione di tavoli tecnici con il Dipartimento di cure primarie. UOC Sistemi Risk Management Sicurezza e Qualità Aziendali. Dipartimento cure primarie UOC Sistemi Risk Management Sicurezza e Qualità Aziendali. Dipartimento cure primarie x x Revisione o creazione di procedure e scheda cartacea di Ricognizione e Riconciliazione della Terapia Farmacologica. UOC Sistemi Risk Management Sicurezza e Qualità Aziendali. Dipartimento cure primarie UOC Sistemi Risk Management Sicurezza e Qualità Aziendali. Dipartimento cure primarie x x Condivisione con il Dipartimento di cure Primarie e successivo invio ai Medici di Assistenza Primaria e Pediatri di Libera Scelta UOC Sistemi Risk Management Sicurezza e Qualità Aziendali. Dipartimento cure primarie UOC Sistemi Risk Management Sicurezza e Qualità Aziendali. Dipartimento cure primarie x x x x Relazione finale e ritorno informazioni dai Medici di Assistenza Primaria e ai Pediatri di Libera Scelta UOC Sistemi Risk Management Sicurezza e Qualità Aziendali. Dipartimento cure primarie UOC Sistemi Risk Management Sicurezza e Qualità Aziendali. Dipartimento cure primarie x 28

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