Organizzazione aziendale Lezione 10 La teoria dei costi di transazione Cap. 4. Ing. Marco Greco Tel
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1 Organizzazione aziendale Lezione 10 La teoria dei costi di transazione Cap. 4 Ing. Marco Greco m.greco@unicas.it Tel
2 Le caratteristiche dei costi di transazione la specificità degli investimenti richiesti per condurre la transazione la complessità della transazione e l incertezza sulla prestazione che sarà richiesta la frequenza con cui si verificano transazioni simili, ed il periodo di tempo in cui si ripetono la difficoltà di misurazione dei benefici della prestazione nella transazione la relazione della transazione con altre che riguardano le stesse persone Marco Greco 21/10/2014
3 Visita in P&G 26 novembre dalle alle presso la sede di P&G a Roma. Agenda presentazione corporate P&G (storia, organizzazione e funzioni) focus su IDS con esempi di ruoli e opportunità time management.
4 La massimizzazione del valore In assenza di effetti di ricchezza, gli aspetti di distribuzione del valore non hanno rilievo, e solo quelli di produzione del valore lo hanno. Principio di massimizzazione del valore: Hp.: Le preferenze degli agenti non presentano effetti di ricchezza. Th.: Un allocazione è efficiente se e solo se massimizza il valore totale delle parti coinvolte Se un allocazione non è efficiente è sempre possibile trovarne un altra cui corrisponde un surplus totale maggiore, che può essere redistribuito in modo da aumentare l utilità di ciascuno: l allocazione sarà, quindi, preferita strettamente da tutte le parti.
5 Dimostrazione del principio di massimizzazione del valore: Siano dati n agenti, ciascuno con U i (x, y) = x i +v i (y) Posto P(y) = S i x i, il valore totale delle parti è dato da P(y)+ S i v i (y) Tesi: un allocazione (x, y) è efficiente se e solo se essa massimizza il valore totale delle parti P(y)+ S i v i (y) Dimostriamo la CNES in due parti: prima la CS e poi la CN. La dimostrazione è per assurdo.
6 Dimostrazione condizione sufficiente Sia y* un allocazione t.c. il valore totale è massimizzato: P(y*) + S i v i (y*) = max y (P(y)+ S i v i (y)) Per assurdo, supponiamo che y* non sia efficiente. Allora, esistono sicuramente un'alternativa (x, y ) ed un agente k t.c. almeno l utilità dell agente k-mo è maggiore con (x, y ): x k +v k (y )> x* k +v k (y*) x j +v j (y )>=x* j +v j (y*) per tutti gli altri agenti: j k Ciò implica (sommando su tutti gli agenti): P(y )+ S i v i (y )> P(y*)+ S i v i (y*) il che è assurdo perché y* massimizza il valore totale delle parti.
7 Dimostrazione condizione necessaria Supponiamo che y sia un allocazione efficiente, e che, per assurdo, non massimizzi il valore totale delle parti, ossia P(y )+ S i v i (y ) < max y (P(y)+ S i v i (y)) Allora deve esistere almeno una alternativa y* che genera un surplus maggiore, ossia tale che P(y )+ S i v i (y ) < P(y*)+ S i v i (y*) Sia z la differenza di surplus: z = P(y*)+ S i v i (y*) - P(y )- S i v i (y )>0
8 Dimostrazione condizione necessaria Supponendo di dividere tale surplus in n parti uguali, pari a z/n; con questa ripartizione, ad ogni agente corrisponde, con l allocazione y*, una ricchezza: x* k +v k (y*) = x k +v k (y ) + z/n ( k) Quindi x* k +v k (y*) > x k +v k (y ) k, ossia y* domina y. Il che è assurdo perché y, che era stata ipotizzata efficiente, è dominata
9 Il teorema di Coase In assenza di e.r., se le parti contrattano efficientemente, l attività creatrice di surplus sulla quale si accordano non dipende: né dal potere contrattuale delle parti, né dalla distribuzione delle dotazioni iniziali. L efficienza determina da sola la scelta di tale attività. Ogni altro fattore influenza soltanto la suddivisione di costi e benefici tra le parti.
10 Il teorema di Coase Se non vi sono vincoli alla contrattazione tra le parti, e i diritti di proprietà sono chiaramente delineati (chi ha cosa), le persone possono sempre riuscire a trovare un accordo efficiente. Devono essere assenti gli e.r. per poter definire l importo della compensazione che rende, per ciascun agente, due scelte equivalenti. Due ostacoli principali alla sua realizzazione pratica: La contrattazione può essere costosa, a causa della presenza dei costi di transazione necessari per far rispettare l accordo L assegnazione dei diritti di proprietà causa effetti redistributivi: una parte finirà con il sussidiarne un altra
11 Il principio dell efficienza vincolata In presenza di costi di transazione e razionalità limitata si può applicare il principio dell efficienza vincolata: Se gli individui sono capaci di contrattare per raggiungere un allocazione vincolante il risultato dei loro sforzi tenderà ad essere efficiente, condizionatamente alla loro informazione (limitata), alle loro risorse ed alla razionalità (limitata).
12 Esempio Un binario ferroviario attraversa un lotto di terra coltivato da un fattore. Il passaggio di un treno potrebbe sprigionare scintille che danneggerebbero il raccolto. Fattore: coltivare o meno il terreno Valore di mercato del suo raccolto è di unità annue Costo 800 unità annue Valore raccolto in caso di incendio 100 unità, probabilità di sviluppo incendio 15% con un treno e 30% con due Compagnia ferroviaria: numero giornaliero di treni su quel binario. Un treno al giorno: valore totale annuo per le ferrovie è di Due treni al giorno: valore totale annuo di unità. Il costo marginale per ogni treno è di unità annue. A. Si determini la soluzione efficiente, ossia il numero socialmente ottimale di treni e la decisione di coltivare o meno il terreno. B. Si mostri che, se i costi di transazione sono trascurabili, si perverrà alla soluzione efficiente anche nei due casi in cui i diritti di proprietà sul terreno siano rispettivamente del fattore e del ferroviere.
13 Esempio, svolgimento, A 1. Nessun treno passa, nulla seminato: valore totale netto 0 2. Nessun treno passa, il fattore semina: VTN= = treno, fattore semina: Valore creato dal passaggio del treno: =1000 Valore creato dal raccolto: 1400*0.85+( )*0.15=1085 VTN = = treni, fattore semina: Valore creato dal passaggio del treno: =1200 Valore creato dal raccolto: 1400*0.70+( )*0.30=770 VTN = = treni, fattore non semina: Valore creato dal passaggio del treno: =1200 Valore creato dal raccolto=0 VTN=1200 Ottimo sociale
14 Esempio, svolgimento, B1 Diritti di proprietà del terreno sono del fattore l operatore ferroviario dovrà rimborsare eventuali danni e passare solo col consenso del fattore Fattore Se il fattore non coltiva, profitto nullo; Se coltiva e non passano treni, profitto=1400, invariato nel caso in cui passino i treni, perché la compagnia dovrebbe rimborsare eventuali danni Il fattore acconsentirà al passaggio solo a fronte di un pagamento aggiuntivo Compagnia In caso di incendio dovrà rimborsare il danno creato ( =2100). Con un treno si avrà (1.000*0,85+( )*0,15)=685 Con due treni (1.200*0,7+( )*0,3)=570 Ottimo sociale
15 Esempio, svolgimento, B2 Diritti di proprietà del terreno sono della compagnia fattore esposto a rischi senza rimborsi Compagnia Con un treno 1000 Con due treni 1200 Fattore Se il fattore non coltiva, profitto nullo; Se coltiva e non passano treni, profitto=1400, ma dovrebbe darne almeno 1200 alla compagnia per persuaderla a non far passare treni Se coltiva e passa un treno solo, profitto=1085, di cui almeno 200 alla compagnia per non farne passare un secondo Se coltiva e passano due treni, profitto=770 Il fattore potrà senz altro massimizzare il benessere della compagnia offrendo 200+x per limitare il passaggio ad un solo treno Ottimo sociale
16 Organizzazione aziendale Lezione 10 L organizzazione dell impresa Cap. 6 Ing. Marco Greco m.greco@unicas.it Tel Stanza 1S-28
17 L organizzazione dell impresa Unità organizzative: raccolgono personale e risorse, sono collegate tra loro secondo rapporti di dipendenza formale, descrivibili tramite un organigramma I flussi informativi sono generati e trasmessi tramite meccanismi di comunicazione e coordinamento
18 L interdipendenza tra le attività delle diverse unità Quando scomponiamo le attività in unità elementari si creano delle interdipendenze. Esistono tre tipi di interdipendenza: 1. Generica 2. Sequenziale 3. Reciproca
19 Interdipendenza generica Si ha interdipendenza generica quando due attività, sebbene abbiano un fine comune, non sono legate da alcun flusso diretto di materiale o di informazioni (si lavora in modo autonomo) A B Meccanismi di coordinamento richiesti: NESSUNO
20 Interdipendenza sequenziale Si ha interdipendenza sequenziale quando l output di un attività costituisce l input di un altra attività A B Occorre scegliere meccanismi di coordinamento adeguati ad evitare perdite di efficienza (piani o programmi, budget)
21 Interdipendenza reciproca Si ha interdipendenza reciproca quando i flussi di input e di output di due attività sono incrociati. L output di A costituisce l input di B e viceversa (Es. operazioni di ristrutturazione di una casa) A B Meccanismi di coordinamento richiesti: reciproco adattamento (organi di integrazione, cultura organizzativa che spinge per es. a favore della collaborazione)
22 Obiettivi della progettazione organizzativa Massimizzare l interdipendenza interna alle unità Minimizzare l interdipendenza fra diverse unità Utilizzare meccanismi d integrazione per la gestione delle interdipendenze residue
23 La direzione aziendale Assemblea dei soci PRES CdA Comitato esecutivo AD Collegio sindacale Top management Società di revisione
24 Tipologie di CdA Potere nei Forte Cane da guardia Pilota confronti del top management Scarso Timbro Consigliere Monitoraggio Direzione Tipologia di azione
25 Le funzioni aziendali La ricerca e sviluppo Il marketing e le vendite Le risorse umane La produzione L approvvigionamento La logistica La contabilità aziendale ed il controllo di gestione Sistemi informativi aziendali
26 La ricerca e sviluppo La R&S ha importanza cruciale per imprese, enti di ricerca, Governo e istituzioni no-profit Ove presente, la funzione R&S elabora nuove idee e concetti alla ricerca del vantaggio competitivo sostenibile, riducendo i costi o migliorando i prodotti I miglioramenti sviluppati internamente hanno ricadute anche sul mega ambiente
27 La funzione di ricerca e sviluppo: PRO Costituisce un supporto per le attività preesistenti Crea nuovi sbocchi per l impresa Facilita la diversificazione delle attività Può vendere i propri servizi alle altre imprese Fornisce le competenze necessarie per l attività di reverse engineering Contribuisce alla predizione dei trend tecnologici Partecipa alla soddisfazione delle aspettative politiche Può entrare a far parte di network di ricerca Concorre a offrire un immagine positiva dell azienda Crea opzioni future mediante conoscenze e tecnologie nuove
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