Le opportunità di finanziamento dal punto di vista legale: soluzioni nuove a problemi antichi

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1 Le opportunità di finanziamento dal punto di vista legale: soluzioni nuove a problemi antichi Minibond e finanza agevolata Il processo di quotazione AIM Avv. Gabriella Covino Avv. Paolo Bordi 24 giugno 2015

2 Il contesto La crisi economica e le tensioni sui mercati finanziari, unitamente all introduzione di Basilea 3, hanno innescato un processo di deleveraging nel sistema bancario, che a sua volta si è manifestato nei confronti delle imprese sotto forma di una forte stretta creditizia (credit crunch). Per quanto riguarda le PMI, godendo di una inferiore patrimonializzazione rispetto alle grandi imprese, per loro l accesso al credito risulta ancora più difficoltoso. Come esito del credit crunch, il 16% delle PMI ha evidenziato un aumento del proprio bisogno di prestiti bancari, a fronte di un dato sostanzialmente invariato per le grandi imprese (Fonte: Il Sole 24 Ore). La ragione è che queste ultime, a differenza delle piccole, sono riuscite a reperire risorse direttamente sui mercati finanziari. A ciò si deve aggiungere che in particolare in Italia i finanziamenti bancari rappresentano la quota assolutamente più rilevante dei debiti finanziari delle imprese italiane. Queste mostrano quindi una dipendenza dal sistema bancario decisamente più accentuata rispetto a quanto registrato nella zona Euro * e, ancor più, negli USA (dove la percentuale si attesta intorno al 30%). Paese % debiti bancari Italia 66,5 Francia 37,0 Germania 52,7 Regno Unito 28,5 Zona Euro 50,0 * Fonte: Banca d Italia,

3 Gli strumenti alternativi di accesso al credito E pertanto determinante che le imprese, e soprattutto le PMI, avviino un percorso di rafforzamento patrimoniale e di ricorso al debito di investitori terzi diversi dal sistema bancario. Tre sempre più importanti e percorsi canali di accesso al credito non bancario per le PMI sono rappresentati da: Emissioni obbligazionarie di Minibond Strumenti di finanza agevolata Quotazione sull AIM Italia 3

4 Le emissioni obbligazionarie Minibond 4

5 Prestiti Bancari e Minibond La riforma introdotta dal decreto legge n. 83/2012, convertito con emendamenti dalla legge n. 134 del 7 Agosto 2012 e successivamente modificato dal decreto legge 23 Dicembre 2013 n. 145 convertito dalla legge n. 9 del 21 febbraio 2014 ha favorito l accesso al mercato dei capitali per imprese non quotate di piccole e medie dimensioni. La riforma legislativa rappresenta un passo fondamentale verso una nuova forma di finanziamento per le PMI italiane e la creazione di uno strumento finanziario - il Minibond - di interesse per investitori internazionali professionali. Il decreto legge n. 91 del 24 Giugno 2014 convertito in legge l 11 Agosto 2014 ha aumentato ulteriormente le agevolazioni fiscali applicabili ai Minibond. Rispetto ai prestiti bancari tradizionali, i Minibond offrono alle PMI una risorsa stabile di finanziamento (rimborso unico a scadenza) ed un nuovo strumento per finanziare gli investimenti di lungo periodo. Inoltre, attraverso un emissione di Minibond, le imprese di piccole e medie dimensioni possono per la prima volta affacciarsi al mercato internazionale dei capitali diversificando così le fonti di finanziamento. Prestiti Bancari Finanziamento a breve (1 mese - 3 anni) Rimborso tramite piano di ammortamento Spesso con pegni o ipoteche Cedola tipicamente a tasso variabile Non quotati No rating pubblico MiniBond Finanziamento a medio-lungo (4-7 anni) Rimborso unico a scadenza Senza garanzie Cedola tipicamente a tasso fisso Quotati sul segmento ExtraMot Pro Investment Grade (Cerved) Le emissioni obbligazionarie Minibond 5

6 Profili di innovazione della disciplina civilistica Le obbligazioni di medio-lungo periodo sono disciplinate dal Libro V, Titolo V, Sezione VII del Codice Civile, che comprende gli articoli In particolare, l art definisce le obbligazioni specificandone la peculiarità principale che le fa differire dalle azioni, ossia il diritto in capo al sottoscrittore alla restituzione del capitale e agli interessi. Il successivo art stabilisce dei limiti all emissione di obbligazioni, stabilendo che la società può emettere obbligazioni al portatore o nominative per una somma complessivamente non eccedente il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall ultimo bilancio approvato. Tale limite può essere superato se le obbligazioni emesse in eccedenza sono sottoscritte da investitori professionali. Nella previgente disciplina, le disposizioni sopra enunciate potevano essere disapplicate esclusivamente in caso di emissioni di obbligazioni da parte di società le cui azioni fossero quotate: si trattava dunque di un beneficio destinato alle sole imprese quotate che, generalmente, nel nostro Paese, corrispondono a imprese di grandi dimensioni. Le emissioni obbligazionarie Minibond 6

7 Profili di innovazione della disciplina civilistica Il Decreto Sviluppo 2012 ha esteso la possibilità di emettere obbligazioni superiori al doppio del patrimonio netto a tutte le società non quotate, diverse dalle banche e dalla microimprese, che emettono obbligazioni destinate ad essere quotate in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione. Pertanto, a seguito della riforma della materia, si assiste all eliminazione del limite alle emissioni obbligazionarie per le società non quotate, pari al doppio del capitale sociale più riserve disponibili (art c.c.). Si tratta di una novità di estrema rilevanza in quanto elimina il vincolo legale che impediva, di fatto, alle imprese non quotate di emettere obbligazioni per un ammontare sufficiente a finanziare progetti di sviluppo e crescita. Vi è inoltre la possibilità, da parte di società non quotate, di emettere obbligazioni che prevedano clausole di partecipazione agli utili e di postergazione dei diritti dei sottoscrittori delle obbligazioni subordinate rispetto agli altri creditori dell emittente. Le emissioni obbligazionarie Minibond 7

8 I benefici per le società emittenti 1. Deducibilità dei costi e degli interessi passivi 6. Cambiamento culturale e Riconoscibilità sui mercati finanziari 2. Esenzione segnalazione in Centrale Rischi 5. Repricing dello stock di debito esistente 3. Diversificazione delle fonti di finanziamento 4. Finanziamento degli investimenti tramite risorse stabili Le emissioni obbligazionarie Minibond 8

9 1. Deducibilità dei costi e degli interessi passivi Il decreto legge n. 91 del 24 Giugno 2014 convertito in legge l 11 Agosto 2014 ha aumentato ulteriormente le agevolazioni fiscali applicabili ai Minibond. In particolare la nuova normativa prevede la deducibilità degli interessi passivi per le società emittenti non aventi azioni quotate in mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione, purché (i) l emittente medesimo non sia una banca o una micro-impresa, e (ii) le obbligazioni, i titoli similari e/o le cambiali finanziarie emessi siano a) quotati in mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione come l ExtraMOT Pro ovvero b) detenuti da investitori professionali che non dispongano (direttamente o indirettamente) più del 2% del capitale sociale della società emittente e sempreché il beneficiario effettivo dei proventi sia residente in Italia o in Stati e territori che consentono un adeguato scambio di informazioni (c.d. paesi white list). Si segnala, infine, che l Agenzia delle Entrate, con circolare n. 29/E del 26 settembre 2014, ha confermato che le spese di emissione sostenute dalle società emittenti sono deducibili nell esercizio in cui sono state effettivamente sostenute indipendentemente dal criterio d imputazione a bilancio. La deducibilità per cassa delle spese di emissione dei Minibond è considerata una facoltà e non un obbligo, in linea con la ratio di natura agevolativa che caratterizza l intero decreto legge n. 83/2012. Le emissioni obbligazionarie Minibond 9

10 2. Esenzione dalla segnalazione in Centrale Rischi L ammontare emesso da un impresa in bonis non concorre alla definizione dell informativa verso le Banche della posizione debitoria dell impresa emittente. Da una prima analisi della normativa attuale, l eventuale investimento della Banca in titoli di specie non è oggetto di segnalazione in Centrale dei Rischi. Si precisa tuttavia che nell eventualità in cui la controparte dovesse essere classificata a sofferenze, l intera esposizione verso la stessa (inclusi pertanto i titoli di debito e i titoli di capitale emessi dalla controparte e detenuti dalla Banca in portafoglio) è oggetto di segnalazione in CR. Non può escludersi che in futuro l Organo di Vigilanza intervenga con dei chiarimenti sul tema prevedendo l obbligo di segnalare in CR non solo i finanziamenti diretti verso una controparte ma anche gli eventuali investimenti in titoli di debito e/o di capitale nei confronti della stessa allorquando essi abbiano natura di sostituti del credito. Le emissioni obbligazionarie Minibond 10

11 3. Diversificazione delle fonti di finanziamento La struttura finanziaria delle imprese italiane soffre di alcuni squilibri tra cui l eccessiva dipendenza dai prestiti bancari che può comportare alcuni rischi rilevanti: Possibile attivazione di rischi pro-ciclici inducendo le banche a politiche di offerta del credito più prudenti Potenziale difficoltà di copertura del fabbisogno finanziario dell impresa Ripercussioni negative in termini di competitività del sistema imprese Italia sui mercati internazionali Il ricorso ai Minibond consente un importante miglioramento nella gestione finanziaria, legato ad una più elevata diversificazione delle fonti di approvvigionamento, attraverso un canale alternativo a quello bancario, mediante accesso diretto agli investitori istituzionali sia nazionali che esteri. L emissione Minibond è considerata come passaggio apripista propedeutico ad un programma di operazioni sul mercato dei capitali (come la quotazione in borsa). Tramite l emissione, infatti, l azienda si apre verso il mondo finanziario e si crea una comunità di investitori che, avendo investito direttamente nell emissione dei titoli obbligazionari, potrebbe valutare partecipazioni a future operazioni dell impresa. Le obbligazioni sono collocate in Italia in Europa: in questo modo l azienda si apre anche ad un contesto di mercato internazionale. La platea degli investitori è piuttosto diversificata e comprende Istituti di Credito, Fondazioni Bancarie, Compagnie Assicurative e Asset Manager. Le emissioni obbligazionarie Minibond 11

12 4. Finanziamento degli investimenti tramite risorse stabili L emissione Minibond consente all impresa in generale una maggiore stabilità del credito, ottenendo infatti: Un allungamento della durata media delle fonti di finanziamento che può generare un maggiore allineamento con la scadenza media dell attivo patrimoniale ed un conseguente miglioramento degli indici di bilancio che misurano la coerenza tra la liquidità degli investimenti ed il grado di esigibilità delle fonti di finanziamento. Una riduzione del rischio di rientro anticipato delle linee a revoca. L opportunità di sostenere periodicamente, durante la vita del prestito l esborso dei soli interessi sul finanziamento ottenuto, essendo i Minibond di tipo bullet. In questo modo l impresa evita ingenti esborsi di capitali, rappresentate dal rimborso delle quote capitali del finanziamento, proprio nel momento in cui gli investimenti potrebbero non essere ancora a regime. Le emissioni obbligazionarie Minibond 12

13 5. Riduzione del costo del debito bancario L emissione di un Minibond ha un impatto immediato positivo sul credit standing dell azienda emittente: 1. L azienda che emette Minibond viene analizzata da agenzie di rating (tipo Cerved) e classificata come Investment Grade dalle stesse. 2. Per le classi più alte di rating (A3.1 o migliore) è previsto, per gli istituti di credito che finanziano l azienda, un beneficio di ponderazione in termini di assorbimento di capitale (RWA). 3. L azienda si rifinanzia con risorse stabili di lungo periodo che contribuiscono a rafforzare la solidità creditizia della stessa nel breve-medio termine. Tutti questi fattori contribuiscono all opportunità di poter rinegoziare a condizioni più favorevoli lo stock di debito preesistente. A solo titolo esemplificativo, la tabella sotto riassume l impatto che l emissione di un Minibond potrebbe avere in termini di repricing dello stock di debito esistente sulla base delle considerazioni fatte sopra. Tale fenomeno potrebbe giustificare, in questo caso, il pagamento di un premio di 250 p.b. in relazione all emissione di un minibond essendo lo stesso compensato da un miglioramento delle condizioni sulle linee esistenti. Le emissioni obbligazionarie Minibond 13

14 6. Cambiamento culturale e riconoscibilità sui mercati finanziari L emissione di Minibond comporta un aumento della trasparenza dell azienda non solo sui bilanci ma anche nella sua comunicazione ai mercati. Il processo che conduce all emissione porta, infatti, l azienda ad interfacciarsi con una serie di soggetti (l Advisor, l Arranger, l Agenzia di Raing, Borsa italiana, consulenti legali) che esigono informazioni e documenti di supporto. I potenziali investitori valutano anche il piano di sviluppo ed il progetto che l azienda intende portare a termine tramite l emissione Minibond e che è tenuta a pubblicare sul Documento di Ammissione. E importante che l azienda: Abbia una chiara strategia di medio-lungo termine Adotti una pianificazione finanziaria adeguata Formuli progetti di sviluppo validi Le emissioni obbligazionarie Minibond 14

15 6. Cambiamento culturale e riconoscibilità sui mercati finanziari Qualora il piano industriale sia realizzato la società potrà presentarsi sul mercato con una maggiore credibilità in occasione di una seconda emissione obbligazionaria o della quotazione in borsa. La visibilità raggiunta e le dimostrate capacità realizzative consentiranno di massimizzare il valore della società in termini di prezzo e di ammontare collocato. Le emissioni obbligazionarie Minibond 15

16 Gli strumenti di finanza agevolata 16

17 Le agevolazioni Le agevolazioni alle Imprese possono essere erogate nella forma di prestito agevolato (la Finanza Agevolata sia in termini di tasso di interesse, a partire dallo 0,4%, sia in termini di piano di ammortamento/preammortamento) oppure nella forma di sottoscrizione a condizioni di mercato di quote di minoranza nel capitale sociale dell impresa o di società di scopo (NewCo) da quest ultima appositamente costituite per la realizzazione degli investimenti ( Investimento in Equity ). In base alla normativa applicabile, la Finanza Agevolata può essere erogata fino ad un massimo del 75% dei piani di investimento delle Imprese. Nella prassi, la Finanza Agevolata arriva a coprire generalmente il 50-60% degli investimenti; l Investimento in Equity non può invece superare il 49% del capitale sociale. Rimane sulle Imprese il compito di reperire e mettere a disposizione la restante parte del fabbisogno finanziario del Piano Investimenti (le Risorse Proprie ). Le agevolazioni sono erogate all esito di una procedura che si completa entro qualche mese (a seconda della tipologia di procedura e in base ai termini della normativa applicabile può variare dai 9 ai 15 mesi). Gli strumenti di finanza agevolata 17

18 I Bond/Minibond nel contesto della Finanza Agevolata Lo strumento del Minibond può essere utilizzato in via del tutto alternativa agli strumenti di Finanza Agevolata, rappresentando l unica fonte esterna di finanziamento dell impresa, oppure essere funzionale al reperimento di tutto o parte delle Risorse Proprie. Generalmente può comunque ipotizzarsi la strutturazione ed emissione di Bond/Minibond in parallelo all avvio delle procedure per l ottenimento delle Agevolazioni. In tale ultima ipotesi l impresa ottiene da subito i mezzi finanziari per la realizzazione del proprio progetto di investimento Ove attivata, in caso di buon esito della procedura per l ottenimento della Finanza Agevolata, l impresa può scegliere di utilizzare quest ultima per rimborsare, in tutto o in parte, i Bond/Minibond e/o ampliare ulteriormente i propri piani di sviluppo inizialmente elaborati beneficiando di un costo complessivo della finanza (tra agevolazioni e Bond/Minibond) eventualmente vantaggioso rispetto alle condizioni di mercato. In relazione agli strumenti da ultimo elaborati dal mercato, i Bond/Minibond possono prevedere strutture commissionali tradizionali ovvero prevedere uno sconto in termini di tasso di interesse a fronte di specifiche scelte liberamente assunte dall impresa (quale, ad esempio, la scelta di quotarsi sull AIM entro un certo numero di anni dall emissione del Bond/Minibond); Nel caso in cui almeno il 10% del fatturato dell Impresa sia realizzato all estero o il piano di investimenti che si deve finanziare sia volto a consentire l espansione del business all estero potrà essere valutata la possibilità di richiedere a SACE di garantire in tutto o in parte i Bond/Minibond senza che l imprenditore debba mettere a garanzia propri beni e consentendo una riduzione del tasso di interesse applicato. Gli strumenti di finanza agevolata 18

19 Il processo di quotazione AIM 19

20 AIM Italia Mercato Alternativo del Capitale AIM Italia Mercato Alternativo del Capitale ( AIM ) è il segmento di mercato gestito da Borsa Italiana dedicato alle PMI con forti potenzialità di crescita. Rappresenta un sistema multilaterale di negoziazione gestito ed organizzato da Borsa Italiana S.p.A. ( Borsa Italiana ), dedicato alle piccole e medie imprese italiane. REQUISITI DI AMMISSIONE no capitalizzazione minima; 10% flottante minimo; no numero minimo di anni di esistenza della società; no struttura di corporate governance specifica; nomina di un Nomad che deve rimanere sempre al fianco della società. DOCUMENTO DI AMMISSIONE documento di ammissione; no altri documenti; un bilancio certificato (IFRS o principi contabili italiani). PROCEDURA DI AMMISSIONE no due diligence di Borsa Italiana; no due diligence di Consob (sì, se in presenza di offerta al pubblico ai sensi del TUF). ADEMPIMENTI POST-QUOTAZIONE no resoconti trimestrali; obblighi di informativa al mercato; specialista per il sostegno della liquidità del titolo; tenuta di un sito internet. Il processo di quotazione AIM 20

21 Soggetti coinvolti nel processo di quotazione e principali attività svolte Emittente Advisor Predisposizione dei dati finanziari selezionati Incarico ad una società di revisione per la certificazione dei dati finanziari Predisposizione del business plan Convocazione del C.d.A. e dell Assemblea ordinaria e straordinaria per la delibera sui temi inerenti alla quotazione, ivi incluse le connesse modifiche statutarie Partecipazione agli incontri settimanali con gli advisor e nomad per la preparazione della documentazione necessaria per l ammissione Aggiornamento del sito internet con l introduzione della sezione Investor Relations Gestione dell intero processo, individuazione e coordinamento dei consulenti da coinvolgere Identificazione, pianificazione e realizzazione delle attività propedeutiche Rappresentazione dell emittente nelle negoziazioni con gli altri consulenti e con gli investitori Assistenza al Nomad e agli altri consulenti nella due diligence e nella predisposizione del documento di ammissione Negoziazione con il broker del prezzo del titol e assistenza nel collocamento delle azioni Nomad Broker / Global Coordinator Compliance degli Emittenti con il regolamento Valutazione sugli esiti della due diligence Assistenza nella composizione del board e nell attività di valutazione Assistenza nella redazione del Documento di Ammissione e investor presentation Organizzazione del roadshow Bookbuilding Valutazione del book Pricing Monitoraggio del sentiment degli azionisti Il processo di quotazione AIM 21

22 Soggetti coinvolti nel processo di quotazione e principali attività svolte (segue) Legali Società di revisione Due diligence legale; Assistenza nell esecuzione di operazioni societarie funzionali alla definizione del perimetro di quotazione mediante, ad esempio, il trasferimento dentro il perimetro di quotazione di partecipazioni possedute dall emittente in società fuori perimetro di consolidamento (e.g. fusioni, conferimenti, costituzione di nuova società) Redazione del Documento di Ammissione; Redazione del memorandum informativo riguardante le responsabilità e gli obblighi a carico dei membri degli organi di amministrazione e controllo dell emittente a seguito della quotazione sull AIM; Redazione delle procedure interne richieste per uniformarsi alle regolamentazione di Borsa Italiana e Consob (ove applicabile); Predisposizione delle delibere consiliari e assembleari prodromiche alla quotazione e ulteriore documentazione societaria eventualmente necessaria, comprese le modifiche allo Statuto sociale. Certificazione dei bilanci dell emittente Assistenza al Nomad nella due diligence per gli ambiti di volta in volta definiti (rilasciando comfort letter) Assistenza nella preparazione dei capitoli del Documento di Ammissione riguardanti i dati finanziari (comfort letter) Assistenza nella presentazione del working capital report (comfort letter Assistenza nella preparazione di un documento illustrativo del sistema di reporting (comfort letter) Il processo di quotazione AIM 22

23 Tempistica Kick-off meeting Assemblea straordinaria Deposito comunicazione di pre-ammissione Deposito Domanda e Documentazione di Ammissione Ammissione sull AIM e pubblicazione del Documento di Ammissione Attività propedeutiche: Valutazione e definizione dei dati finanziari da presentare; Definizione business plan; Identificazione del perimetro di quotazione Management presentation Presentazione agli analisti Dematerializzazione titoli/contatti Montetitoli Road show (presentazione agli investitori) Aggiornamento comunicazione di pre-ammissione Comfort letter Inizio negoziazioni Definizione struttura dell offerta Identificazione del team di lavoro Due diligence e preparazione documentazione (bozza del documento di ammissione Completamento della due diligence e documentazione Definizione del prezzo e allocazione dell offerta 30 giorni 60 T - 10 giorni T - 3 T = 90 giorni circa Contenuto della Domanda di pre-ammissione: Informazioni sull emittente; Sintetica descrizione del business; Informazioni sugli strumeti finanziari (numero e tipologia) Percentuale delle azioni diffuse al pubblico; Presumibile capitalizzazione di mercato al momento dell ammissione; Numero totale di azionisti al momento dell ammissione; Nomi e deleghe degli amministratori e dei sindaci in carica; Nome azionisti significativi prima e dopo l ammissione e percentuale detenuta; Data di riferimento prevista per la chiusura del bilancio; Data prevista di ammissione; Nome e indirizzo del Nomad e dello Specialista. Preparatory Company events Regulatory Il processo di quotazione AIM 23

24 Documento di Ammissione: highlights DATI FINANZIARI ATTIVITÀ RISCHI Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati. Le informazioni finanziarie devono fornire i dati fondamentali che riassumano la situazione finanziaria dell emittente. Descrizione del business e relativi fattori chiavi, dei prodotti offerti e/o dei servizi prestati, con indicazione della strategia. Descrizione dei principali mercati in cui l emittente opera. Chiara indicazione dei fattori di rischio relativi: all emittente; al mercato in cui l emittente è attivo; alla quotazione sull AIM. ORGANI SOCIALI E AZIONISTI GOVERNANCE CONTRATTI IMPORTANTI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE Informazioni sugli organi amministrativi, di direzione e di vigilanza dell emittente. Descrizione delle prassi dell organo amministrativo. Indicazione degli azionisti rilevanti e del soggetto controllante l emittente. Informazioni sul funzionamento della società e indicazione delle principali disposizioni dello Statuto sociale, con particolare riguardo alle norme adottate a tutela degli investitori in vista della quotazione sull AIM. Sintesi dei contratti più rilevanti cui partecipano l emittente o membri del gruppo. Descrizione delle operazioni con parti correlate che l emittente ha concluso nel periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie. Il processo di quotazione AIM 24

25 Attività propedeutiche alla quotazione BUSINESS PLAN Definizione della strategia di crescita Definizione del piano di investimento da realizzare Elaborazione delle previsioni economico/finanziarie PERIMETRO DI QUOTAZIONE Definizione dell oggetto di quotazione (costituzione NewCo) attraverso l analisi dei differenti scenari di valorizzazione Realizzazione delle riorganizzazioni societarie volte all isolamento del perimetro di quotazione (conferimento del ramo d azienda alla NewCo) VALUTAZIONE Individuazione del range valore dell emittente CALCOLO RISORSE Quantificazione delle risorse necessarie per alimentare il piano crescita Identificazione degli eventuali obiettivi di monetizzazione degli attuali soci Analisi dell effetto diluizione sulle partecipazioni degli attuali soci Definizione preliminare della struttura dell offerta TEAM DI LAVORO Identificazione dei consulenti da coinvolgere nel processo Beauty contest fra i potenziali consulenti per identificare le migliori condizioni offerte in termini di costo e di capacità operativa Il processo di quotazione AIM 25

26 Elementi di discussione BUSINESS DUE DILIGENCE Selezione del Nomad (beaty contest) Organizzazione della management presentation Definizione dei giorni per la visita alla struttura aziendale Raccolta di studi di mercato effettuati da soggetti terzi ovvero documentazione specifica da fonti terze ed elaborata dalla società DATA ROOM E LEGAL DUE DILIGENCE Selezione dei consulenti legali Invio check list da parte dei legali per la predisposizione della Data Room Tempistica per l apertura della Data Room FISCAL DUE DILIGENCE Selezione del consulente Raccolta della documentazione necessaria per la realizzazione delle verifiche FINANCIAL DUE DILIGENCE Selezione e predisposizione dei dati finanziari da inserire nel Documento di Ammissione Certificazione dei dati finanziari / Valutazione utilizzo IAS Eventuale predisposizione di bilanci pro-forma Tempistica della predisposizione dei documenti / Short Form Report / Working capital report Il processo di quotazione AIM 26

27 Le nostre Sedi In Italia Roma Milano Bologna Padova Torino Via delle Quattro Fontane, Roma Tel Fax Piazza Belgioioso, Milano Tel Fax Via Massimo D'Azeglio, Bologna Tel Fax Piazza Eremitani, Padova Tel Fax C.so Vittorio Emanuele II, Torino Tel Fax e all estero Abu Dhabi Brussels Hong Kong London New York Penthouse 2102 CI Tower - 32nd St. P.O. Box Abu Dhabi Tel Fax , Avenue Molière B-1050 Brussels Tel Fax Unit 208-2nd Floor St. George s Building 2 Ice House Street Central - Hong Kong Tel Fax Tokenhouse Yard London EC2R 7AS Tel Fax Avenue of the Americas - 42nd Floor New York, NY Tel Fax

28 Grazie per l attenzione Il presente documento è stato elaborato in modo indipendente da Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners e consegnato a mero scopo informativo, pertanto, a causa dei continui cambiamenti di leggi, norme e regolamenti, potrebbe non essere aggiornato. Le informazioni qui contenute si basano su fonti ritenute attendibili e in buona fede. Tuttavia, non si rilascia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, né si garantisce l imparzialità, l accuratezza, la completezza o la correttezza delle informazioni contenute in questo documento. Questo documento, compresa ogni sua parte, non costituisce un riferimento per contratti o obblighi di alcun tipo, né può cost ituire in alcun modo una base affidabile per la conclusione di un accordo. Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners non può essere ritenuto responsabile per eventuali danni, diretti o indiretti, derivanti dall utilizzo del presente documento o del suo contenuto o comunque connessi al suo utilizzo. Il presente documento non può essere riprodotto, distribuito o pubblicato in t utto o in parte, per qualsiasi scopo, senza l espressa autorizzazione da parte di Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners. Per qualsiasi ulteriore chiarimento si prega di contattare Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners.

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