Una scuola etica. DISPENSA Modulo 4. Fondamenti di Etica delle Relazioni umane per insegnanti
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- Adelina Sole
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1 Una scuola etica DISPENSA Modulo 4 Fondamenti di Etica delle Relazioni umane per insegnanti Relatori: dott. Guy Michel FRANCA e dott.ssa Silvia Reggi FRANCA
2 Maturità emotiva e sviluppo dell intelligenza sociale
3 La maturità emotiva! Potremmo definire maturità emotiva la capacità di entrare in risonanza con gli stati emotivi del nostro interlocutore nella situazione relazionale, senza esserne condizionati, in un atteggiamento di ascolto empatico e comprensione.! La relazione genera uno spazio di condivisione nel quale ogni interlocutore porta il proprio mondo interiore.! Si tratta di acquisire la capacità di ridimensionare i propri bisogni nella relazione e di attingere alle proprie risorse anziché cercare una forma di compensazione dalla relazione.! Il non conseguimento della maturità emotiva, infatti, determina la manifestazione del conflitto nella relazione.
4 Origine del conflitto La percezione di un vuoto interiore spinge l individuo alla ricerca di appagamento nell ambiente circostante. Il problema è che non sempre l esterno è disposto a darci l appagamento richiesto: in questo caso l altro significativo con cui siamo in relazione non è disposto a soddisfare la nostra aspettativa. Il conflitto nasce quindi in risposta ad un non appagamento rispetto alla richiesta. Può manifestarsi sotto forma di: Pretesa quando si cerca di colmare un vuoto interiore facendo una pressione sull esterno (bulimia di oggetti appaganti) Provocazione in situazioni presenti per vedere se riusciremo a risolvere un conflitto passato Nel senso comune il conflitto viene evitato con: Compromessi La rinuncia dell appagamento (es. vittimismo, modestia) Prevaricazione e imposizione (es. potere, ricatti) Baratto Silenzio per amor di pace
5 Origine del conflitto Nella relazione si cerca quindi una compensazione alla percezione di un vuoto interiore. Fino a che ci troviamo in uno stato di appagamento, ovvero fino a che l esterno è in grado di soddisfare le nostre richieste, abbiamo l illusione di un benessere interiore, la sensazione di stare bene. Quando però non riceviamo più l appagamento desiderato, cadiamo inevitabilmente nella frustrazione e si genera una sofferenza. Questo meccanismo di appagamento / frustrazione è più o meno inconsciamente noto a ognuno di noi: è uno schema relazionale che guida il comportamento fin dalla prima infanzia, in modo che l azione verso l esterno diventi funzionale ad ottenere l appagamento ed evitare la frustrazione.
6 Origine del conflitto! Il conflitto può dunque manifestarsi sotto forma di pretesa o di provocazione.! Nel primo caso l individuo non è cosciente di sé e cerca di colmare il vuoto derivante da questa non coscienza facendo una pressione sull esterno (bulimia di oggetti appaganti).! Nel secondo caso l esigenza di trovare l integrazione interiore agisce come motore di attivazione di situazioni che lo spingono a elaborare i passaggi mancati.! Il conflitto è dunque generato dalla percezione di frustrazioni sia presenti che passate.
7 Intelligenza emotiva e conflitto! L intelligenza emotiva riduce i significati frustranti e dunque riduce le necessità di conflitto.! L abbassamento della necessità di confliggere permette all individuo di esprimere la sua empatia.! La forte empatia (cosciente) porta l individuo ad un ascesa verso la maturità.! La conseguenza diretta è il rinforzo dei patterns inibitori dell amigdala e un ridimensionamento dei significati conflittuali.
8 La relazione immatura vs matura! La relazione immatura mette l amigdala sotto tensione, sempre pronta a rinforzare la pretesa per ottenere appagamenti.! Per il gioco del rinforzo, una volta ottenuto l appagamento, la domanda deve crescere per contrastare la potenziale attivazione dell amigdala e dunque dell ansia.! Per ovvie ragioni la relazione immatura è una relazione di dipendenza rispetto all esterno, e genera rancore verso l oggetto frustrante.! Il rancore innalza la soglia di reattività dell amigdala rispetto ad un determinato oggetto, mantenendo alto il livello conflittuale. Nel processo attacco-fuga mantiene in allerta l attacco (aumento del cortisolo ecc )
9 La relazione matura! Basata sull intelligenza emotiva, la relazione matura elabora i significati conflittuali, abbassando il livello di richiesta verso l esterno.! L individuo ridimensiona le pretese e modifica positivamente la soglia di attivazione dell amigdala. Il rinforzo della maturità fa crescere l empatia, l ascolto, lo spazio di condivisione.! La relazione aumenta di intensità grazie all esternazione del proprio potenziale di umanità.! La relazione non è più basata sulla capacità di risposta e l ottenimento di appagamenti, ma sulla condivisione di risorse.! Il perdono interviene come abbassamento della soglia di attivazione dell amigdala, ha dunque un effetto positivo sull ansia nella relazione.
10 La forza del perdono nella dimensione dell intelligenza emotiva! Il perdono esprime la coscienza del conflitto, il suo superamento emotivo, e permette l attivazione dell empatia.! Abbassando il livello di pretesa verso l esterno, il perdono rinforza l accesso alle proprie risorse.! Permette inoltre di rinforzare i patterns di controllo del livello limbico: favorisce dunque il rinforzo dell intelligenza emotiva e del locus of control interno.
11 L abbassamento del conflitto come indice di sviluppo dell intelligenza emotiva! I patterns conflittuali, attivati in passato, sono un freno allo sviluppo dell intelligenza emotiva.! I conflitti passati hanno origine nella storia familiare e nelle sue rappresentazioni oggettuali.! La rielaborazione del livello conflittuale rispetto alla storia familiare, attraverso l espressione del perdono, facilita l accesso alle risorse e, di conseguenza, allo sviluppo dell intelligenza emotiva.
12 Effetti dell intelligenza emotiva Lo sviluppo dell intelligenza emotiva ha come conseguenza diretta: La diminuzione dei conflitti La realizzazione di un ambiente accogliente e supportivo L instaurarsi di relazioni umane basate su: - ascolto - accoglienza - sincerità - rispetto e assertività - riconoscimento - perdono La stimolazione della creatività La dinamizzazione della cooperazione La prevenzione del disagio sociale
13 Intelligenza emotiva e diminuzione del conflitto! Permettendo l accesso e lo sviluppo delle vie superiori in base alle situazioni relazionali sperimentate e inibendo l attivazione dell amigdala, l intelligenza emotiva facilita la rielaborazione dei significati conflittuali.! Permettendo all individuo di confermare la sua maturità psicologica, facilita l accesso ad una visione globale della relazione e consente una valutazione appropriata delle richieste dell esterno (i bisogni manifestati dall ambiente sociale).! L ambiente sociale diventa in questo modo il rivelatore del posizionamento dell individuo rispetto ai differenti livelli di locus of control interno (tronco cerebrale, sistema limbico o corteccia cerebrale).
14 Intelligenza emotiva e realizzazione di un ambiente supportivo! Portando l individuo ad un livello di riconoscimento delle situazioni e allentando l espressione conflittuale, l intelligenza emotiva consente la creazione di uno spazio di condivisione accogliente dell emozione negativa.! Essendo il livello cognitivo libero dall interazione limbica, l individuo può analizzare la sofferenza espressa dall ambiente e restituire un contenimento e un elaborazione emotiva dell input.! L ambiente viene modificato positivamente, in modo diretto e indiretto, dall interazione degli elementi che lo costituiscono.
15 Intelligenza emotiva e relazioni L intelligenza emotiva, sviluppando l empatia, permette una comprensione cognitiva della motivazione sociale e allo stesso tempo un contenimento emotivo che trasforma la difesa, agita per rancore, in perdono.
16 Intelligenza emotiva e stimolazione della creatività! L intelligenza emotiva, favorendo la consapevolezza di sé e il riconoscimento della situazione, permette all individuo di non attivarsi in reazione agli stimoli esterni, ma in base alla propria motivazione interiore.! Facilita quindi la libertà di espressione attraverso la quale l individuo si affranca dalle ansie di realizzazione, dal timore del giudizio dell esterno, dell esclusione sociale e dell abbandono.! La libertà da questi condizionamenti aumenta l auto-efficacia nella sfera sociale.
17 Intelligenza emotiva e dinamizzazione della cooperazione! La naturale espressione delle risorse, prodotta dall attivazione delle vie superiori, permette la creazione di uno spazio di cooperazione dove le risorse dell individuo e dell ambiente interagiscono per il bene comune.! L espressione delle risorse, favorendo l autostima, concede all individuo una maggiore stabilità emotiva e rinforza la sua spinta interiore a cooperare.! Il rinforzo dell espressione del Sé accresce la consapevolezza del rapporto tra l individuo e la comunità e lo spinge verso l altruismo.
18 Intelligenza emotiva e prevenzione del disagio sociale! Favorendo l accoglienza e il contenimento degli stati emotivi, l intelligenza emotiva contribuisce a sviluppare relazioni basate sulla trasformazione continua degli aspetti frustranti, portatori di disagio.! Generando un ambiente relazionale che favorisce l attaccamento sicuro, l autostima e il rispetto interpersonale, l intelligenza emotiva crea uno spazio supportivo al raggiungimento della maturità psicologica dell individuo
19 L intelligenza sociale! L intelligenza sociale secondo il modello socio-cognitivo, di cui Bandura è il maggior esponente, è definita come l insieme delle capacità cognitive, emozionali e comportamentali che l individuo utilizza per interpretare gli eventi, pianificare la propria vita e raggiungere risultati personali e sociali (Gulotta, Boi, 1994)! Le neuroscienze hanno dimostrato che il nostro cervello è programmato per stabilire relazioni con altri cervelli. Queste relazioni plasmano la mente e influiscono sul corpo: se sono gratificanti, hanno un impatto benefico sul sistema immunitario, sugli ormoni determinando salute e benessere; se sono frustranti e negative agiscono come sostanze tossiche (Goleman, 2006)
20 L intelligenza sociale secondo il modello dell Etica delle Relazioni umane L intelligenza sociale, secondo il modello dell Etica delle Relazioni umane, è l espressione della maturità psicologica che permette all individuo di manifestare le proprie risorse nella relazione, non in uno schema do ut des generatore di dipendenza, ma in una reale condivisione, cooperazione e altruismo.
21 Riflessione! Partendo dalle basi biologiche, documentate dalle neuroscienze, possiamo concludere che le vie superiori sono elementi plastici che possono essere sviluppati! L attivazione dei neuroni specchio nell ambito della relazione interpersonale facilita l empatia e contribuisce allo sviluppo dell intelligenza emotiva! L intelligenza emotiva è frutto del processo di maturazione psicologica e, una volta acquisita, costituisce il fondamento dell intelligenza sociale, portando l individuo all espressione dell etica come valore intrinseco dell uomo al servizio della comunità
22 La scuola come sistema e la funzione dell insegnante! Secondo l ottica sistemica la scuola può essere considerata nel duplice significato di sovra-sistema e sottosistema! Ogni individuo che agisce nel sistema scuola è membro di più sistemi relazionali! Ogni manifestazione all interno dei sistemi relazionali ha un influenza circolare sul sistema stesso, modificandone lo stato di equilibrio
23 E qual è secondo voi la funzione dell insegnante?
24 La funzione di insegnante secondo l Etica delle Relazioni umane! Trasmettere un sapere e un metodo di apprendimento attraverso una competenza pedagogica! Non soddisfare i propri desideri inconsci, colmando un vuoto interiore attraverso gli appagamenti che possono derivare dalla funzione! Favorire lo sviluppo cognitivo - emotivo e la socializzazione dell allievo! Non avere aspettative rispetto all allievo! Rispettare l allievo e aiutarlo ad esprimere il proprio potenziale! Accompagnarlo nel suo percorso di maturazione, favorendo l accesso alle sue risorse
25 La funzione di insegnante secondo l Etica delle Relazioni umane! Avere coscienza che quello che l allievo produce gli serve come mezzo per l appagamento di una frustrazione! Aver coscienza delle proiezioni inconsce dell allievo, rispetto alle proprie figure genitoriali! Aiutarlo ad uscire da un percorso regressivo! Dare un messaggio coerente! Dissociare quello che l allievo è da quello che produce! Rispettare la dimensione umana del bambino in quanto individuo! Aiutarlo ad elaborare le dinamiche relazionali negative
26 La funzione dell insegnante di fronte alla storia dell alunno! Capacità di leggerne la storia attraverso il comportamento! Capacità di accoglierlo senza implicazione affettiva, senza imposizione (con autorevolezza), senza giudizio e senza timore, in un ascolto attivo
27 Ruolo e funzione! Il ruolo consente l espressione della funzione! Viene attribuito in modo esplicito dall istituzione! Si stabilisce in modo implicito nella relazione con l allievo: - attraverso le sue proiezioni inconsce - attraverso le proiezioni inconsce dell insegnante
28 La funzione dell insegnante! Non è solo tutoriale, ma è creatrice di significati e di senso per le relazioni.! Si posiziona all incrocio di più sistemi: insegnante-allievi, insegnante-genitori, insegnante-insegnante, insegnante-dirigente.! Si potrebbe pensare che la funzione di dirigente, trovandosi all apice della gerarchia del sistema, abbia un influenza determinante rispetto all armonia del sistema.! Di fatto, dalla posizione convergente dell insegnante rispetto ai sottosistemi nasce il suo ruolo determinante nel generare l equilibrio del sistema.
29 La funzione dell insegnante! L insegnante riceve e trasforma i bisogni dell insieme dei sistemi inseriti nella cornice definita dall autorità scolastica! Saper cogliere i bisogni e definire i sintomi di disagio inserisce l insegnante nella funzione di educatore! I sintomi disfunzionali accolti, analizzati e restituiti ai vari interlocutori nel loro significato relazionale riportano l insegnante al suo ruolo di protagonista attivo del processo scolastico non solo cognitivo, ma inteso in senso globale
30 La funzione dell insegnante! Tendere verso una maggiore espressione delle proprie risorse e allo sviluppo dell intelligenza emotiva porta naturalmente all espressione di un Etica nelle relazioni umane.! Ritrovando la pienezza del proprio ruolo come pietra angolare della comunità e integrando pienamente i processi di maturazione, l insegnante può diventare testimone coerente dell Etica relazionale.! Essendo prima di tutto un processo integrato dall individuo nel suo percorso di maturazione, l etica non può essere insegnata come una materia, ma può essere trasmessa in modo implicito attraverso la testimonianza della propria coerenza interna
31 L Etica delle Relazioni umane Attraverso una relazione matura dell insegnante l allievo viene favorito: nella propria dimensione creativa nella propria intelligenza emotiva e acquisisce dei codici di comportamento maturi dissociando quello che produce da quello che è
32 Bibliografia ANDOLFI M., (a cura di), Il padre ritrovato, 2001 Franco Angeli BOWLBY J. Attaccamento e perdita 1983, Bollati Boringhieri Torino BOWEN M. Dalla famiglia all individuo. La differenziazione del sé nel sistema familiare a cura di Andolfi M. e De Nichilo M., 1980, Astrolabio Ubaldini CAMBI F.,(a cura di), Soggetto come persona. Statuto formativo e modelli attuali, 2007 Carocci CIGOLI V., E. SCABINI Il famigliare 2000, Franco Angeli CIGOLI V. L albero della discendenza 2006, Franco Angeli DAMASIO A. Il Sé viene alla mente 2012 Adelphi DAMASIO A. Emozione e coscienza 2000 Adelphi FREUD S. Opere 1886/ Newton Compton GOLEMAN D. L intelligenza sociale 2006, Rizzoli GORDON T., Parents efficaces. Une autre ecoute de l enfant, 1976 Nouvelles Editions Marabaout LE DOUX J. Il sé sinaptico 2001, Raffaello Cortina Milano LIOTTA E. Educare al Sé 2001, Edizioni Scientifiche Magi
33 Bibliografia LODOLO D ORIA V. (a cura di), Scuola di follia, 2005 Armando Editore MANCIA M. Psicoanalisi e neuroscienze 2006, Springer-Verlag Italia MONTESSORI M., Educare alla libertà, 2000 Ed. Oscar Mondadori - brani tratti dall edizione critica di Il metodo della Pedagogia scientifica applicato all educazione infantile nelle Case dei Bambini, edizioni Opera Nazionale Montessori MORIN E. Il metodo 6. Etica 2005, Raffaello Cortina Milano SEIKKULA J., TRIMBLE D. Healing elements of therapeutic conversation: dialogue as an embodiment of love Dec Fam. Proc., Vol. 44 STERN D.N. Il mondo interpersonale del bambino 1987, Bollati Boringhieri Torino STERN D.N. La costellazione materna 1990, Bollati Boringhieri Torino SUGARMAN L. Psicologia del ciclo di vita. Modelli teorici e strategie d intervento 2003, Raffaello Cortina Milano RIZZOLATTI G., SINIGAGLIA C. So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio 2006, Raffaello Cortina Milano VOORS W., Il libro per i genitori sul bullismo, 2000 Saggi Universale Economica Feltrinelli WINNICOTT D.W. Sviluppo affettivo e ambiente 1970, Armando Editore, Roma
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