DOCUMENTO di PROGRAMMAZIONE SCIENZE INTEGRATE - CHIMICA e LABORATORIO Classe 2 a F A.S. 2016/17

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1 DOCUMENTO di PROGRAMMAZIONE SCIENZE INTEGRATE - CHIMICA e LABORATORIO Classe 2 a F A.S. 2016/17 FINALITÀ EDUCATIVE La finalità generale di questa disciplina è lo studio della struttura della materia e dei fenomeni chimici partendo, quando possibile, dall'esperienza quotidiana in modo che ciò costituisca per gli studenti un punto di partenza per porsi domande, affrontare problemi, creare modelli interpretativi e avvicinarsi alla metodologia di indagine propria della disciplina. Pertanto lo studio della chimica nel biennio tende a sviluppare: un attitudine allo studio sistematico e al confronto costruttivo di idee; la capacità di correlare i processi chimici esaminati con altre e diverse situazioni reali in cui si possano riconoscere gli stessi principi e le stesse variabili; la capacità di formulare ipotesi interpretative di fenomeni chimici o ad essi correlati, individuando prove di verifica per le stesse; atteggiamenti critici nei confronti delle informazioni, opinioni o giudizi relativi ad argomenti chimici forniti dai mezzi di informazione. COMPETENZE di BASE L'insegnamento della disciplina dovrà condurre gli studenti a raggiungere alcune competenze di base: analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di materia e di energia a partire dall esperienza; acquisire e mantenere un linguaggio lessicalmente e scientificamente corretto appropriandosi della terminologia della chimica di base; acquisire la capacità di trattare, elaborare ed interpretare correttamente i dati ottenuti sperimentalmente o forniti da altro materiale, raccogliendoli in tabelle e grafici per scoprire ed approfondire relazioni tra grandezze e verificare la validità delle principali leggi chimiche; sapere formulare ipotesi di risoluzione per semplici problemi. STRUMENTI di LAVORO Libro di testo: A tutta chimica (Terza edizione di chimica) di Bagatti, Desco, Corradi, Ropa Casa Editrice Zanichelli Guida al laboratorio: A tutta chimica Laboratorio di Bagatti, Desco, Corradi, Ropa Casa Editrice Zanichelli

2 METODOLOGIE DIDATTICHE Le lezioni verranno strutturate essenzialmente in modo frontale, cercando di stimolare la discussione collettiva ed il confronto in classe oltre che l'intervento individuale e sollecitando l'uso di un linguaggio corretto e di una terminologia appropriata. Il confronto tra gli studenti, oltre che rendere omogenea la preparazione della classe, ha lo scopo di: favorire la partecipazione attiva degli studenti stessi allo svolgimento delle lezioni, abituarli ad intervenire in modo ordinato e corretto, rispettando i compagni e l insegnante stimolare gli alunni con maggiori difficoltà, utilizzando l eventuale collaborazione degli studenti più meritevoli. Le spiegazioni saranno affiancate, quando necessario, dallo svolgimento di esercizi e problemi utili per consolidare, approfondire ed applicare le conoscenze acquisite; tali esercizi verranno svolti alla lavagna dagli alunni, in modo che gli stessi possano chiarire eventuali incertezze e rendersi conto del livello di preparazione raggiunto. Verranno inoltre assegnati compiti da svolgere a casa che saranno poi corretti in classe e che costituiranno un ulteriore strumento di autovalutazione. ATTIVITÀ di LABORATORIO L attività di laboratorio è indispensabile per un corretto e proficuo approccio ad una disciplina sperimentale come la chimica. Pertanto si cercherà di affiancare, per quanto possibile, l attività di laboratorio a quella teorica, scegliendo esperienze strettamente collegate agli argomenti trattati, allo scopo di sviluppare le capacità di osservazione, di deduzione logica e di ragionamento critico degli alunni consentendo una migliore comprensione ed approfondimento dei contenuti teorici della disciplina. Le ore di laboratorio, una su tre settimanali, saranno dedicate alle esperienze pratiche, alla discussione delle stesse e ad esigenze particolari quali esercizi, verifiche, recupero. Il docente di teoria e l insegnante tecnico pratico lavorano in stretta collaborazione: il ruolo dell insegnante di teoria consiste nella spiegazione dei contenuti teorici, nella preparazione e correzione delle verifiche, negli eventuali interventi di recupero, lasciando all insegnante tecnico pratico la preparazione e la spiegazione delle esperienze di laboratorio, l elaborazione e la discussione dei dati relativi alle stesse e la correzione delle eventuali relazioni richieste agli studenti e delle specifiche parti di verifica legate alle esperienze svolte.

3 STRUMENTI di VERIFICA e METODI di VALUTAZIONE Saranno effettuate prevalentemente verifiche scritte al fine di accertare: livello medio di conoscenze e di competenze; livello medio di capacità e abilità (risoluzione di problemi); efficacia della programmazione prevista; necessità di interventi di integrazione o sostegno. La valutazione dell'alunno terrà conto del raggiungimento delle competenze di base, della capacità di esporre e spiegare i contenuti appresi, della capacità di utilizzare un linguaggio preciso e una terminologia adeguata, degli eventuali interventi positivi in classe, dell'interesse dimostrato, dei ritmi di apprendimento, della continuità nello studio e dell'impegno nell approfondimento personale. Si effettueranno un minimo di tre verifiche per quadrimestre volte a valutare la comprensione degli argomenti teorici proposti e delle problematiche relative alle esperienze di laboratorio, non escludendo comunque la possibilità di effettuarne altre per acquisire un maggior numero di elementi di valutazione. I criteri di valutazione verranno spiegati e motivati in modo da permettere anche agli alunni una efficace autovalutazione. Le valutazioni delle verifiche sono espresse in decimi come di seguito riportato: VOTO GIUDIZIO SINTETICO 1 2 Conoscenze e competenze nulle, mancanza assoluta di capacità operative autonome (rifiuto di qualsiasi impegno) 3 Conoscenze con carenze gravissime, competenze quasi nulle, capacità operative assolutamente non autonome. 4 Conoscenze con gravi lacune e mancanza di orientamento, competenze decisamente insufficienti e superficiali, capacità operative insufficienti, necessità di sostegno 5 Conoscenze con carenze diffuse ma lievi, competenze di base non raggiunte in modo completo, capacità operative minime. 6 Conoscenze e competenze di base raggiunte, espresse in modo semplice, ma sostanzialmente corretto. Minima capacità di rielaborazione autonoma dei concetti. 7 Conoscenze abbastanza articolate, buone competenze di base con capacità di autonomia e di correlazioni discrete. 8 Piena conoscenza e comprensione dei contenuti, abilità critica sviluppata. Linguaggio corretto e preciso, capacità di rielaborazione personale, competenze trasversali ben sviluppate Capacità di elaborazione personale ed esposizione con linguaggio ricco, articolato e preciso; forte creatività e capacità di approfondimento personale. Competenze trasversali ricche e articolate. Capacità di rapportarsi al gruppo classe in modo positivo e collaborativo.

4 CONTENUTI Ripasso: Nomenclatura tradizionale. Ripasso: Legami (covalente, ionico, metallico, dativo). Formule di struttura. Teoria VSEPR. Polarità delle molecole. Interazioni tra molecole: forze di Van der Waals, dipolo-dipolo, legame ad idrogeno. Soluzioni elettrolitiche: dissociazione ionica e ionizzazione. Peso atomico e peso molecolare. Concetto di mole. Semplici calcoli stechiometrici applicati alle reazioni chimiche. Soluzioni e loro concentrazione: %m/m, %m/v, %v/v, molarità. Trasformazioni chimiche Processi esotermici ed endotermici. Velocità dei processi chimici. Catalizzatori. Equilibrio chimico: costante di equilibrio. Principio di Le Chatelier. Equilibrio acido-base. ph. Calcolo del ph per acidi (basi) forti e deboli. Reazioni di ossidoriduzione. In considerazione delle esperienze precedenti, a differenza di quanto previsto dal programma ministeriale, si è deciso di non trattare la parte relativa alla chimica del carbonio in modo da svolgere esaurientemente gli altri argomenti proposti, dedicando uno spazio maggiore ad attività di laboratorio, di recupero, di approfondimento. ESPERIENZE di LABORATORIO Comportamento delle sostanze in presenza di forze elettriche Solubilità e miscibilità delle sostanze Reazioni di precipitazione Determinazione della massa di una mole di semi Preparazione di una soluzione a molarità nota Preparazione dell'idrossido di zinco Reazioni esotermiche ed endotermiche Velocità di reazione e concentrazione dei reagenti Velocità di reazione e temperatura Reazioni chimiche e stato di equilibrio Influenza della temperatura sull'equilibrio Indicatori acido-base e scala del ph Titolazione acido-base Reazioni di ossidoriduzione Pile

5 ATTIVITÀ di RECUPERO e di SOSTEGNO Per colmare le lacune che eventualmente si evidenzieranno durante il percorso didattico, si ritiene necessario utilizzare parte del tempo a disposizione per riprendere e ripetere gli argomenti in cui le difficoltà sono state maggiori. L attività di recupero verrà effettuata assegnando appropriati esercizi da svolgere sia in classe che a casa, esercizi che verranno puntualmente corretti in modo da permettere agli alunni di individuare prontamente gli errori commessi e poter quindi chiarire eventuali dubbi o incertezze. Prima di ogni verifica verrà effettuato un ripasso sistematico degli argomenti trattati con discussioni aperte a tutta la classe e le verifiche saranno utilizzate come punto di partenza per il recupero delle difficoltà emerse e come ripasso ed approfondimento degli argomenti già bene acquisiti. Si prevedono inoltre (a partire dal mese di novembre) interventi di recupero pomeridiani: due ore ogni due settimane. Modena, 22 Ottobre 2016 Gli insegnanti Malavasi Sandra Bertacchini Massimo