Percorsi riabilitativi, presa in carico della complessità dei bisogni
|
|
- Tiziano Ferraro
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Percorsi riabilitativi, presa in carico della complessità dei bisogni Dario Lamonaca C.S.M. Aulss 21 Legnago VR Mestre, 22 ottobre 2014 Convegno Regionale sulla Salute Mentale
2 La riabilitazione psichiatrica: cosa è? È un approccio comprensivo di varie tecniche finalizzato ad incrementare il funzionamento dei pazienti nel loro ambiente di vita È rivolta a persone con una grave malattia mentale le cui conseguenze sono una sintomatologia persistente e la menomazione del funzionamento È un processo attivo, attraverso il quale il paziente acquisisce le abilità necessarie a neutralizzare le limitazioni della malattia È necessario modificare l ambiente, incluse le aspettative, per raggiungere l inclusione sociale
3 La riabilitazione psichiatrica: come? La riabilitazione psichiatrica si fonda sul modello vulnerabilità-stress-copingcompetenza Si basa sull offerta di opportunità concrete per esercitare le abilità, sul loro impiego al di fuori degli ambienti istituzionali e sulla presenza di supporti che incoraggino il paziente ad adottarle Utilizza la relazione operatore/utente (e utente/gruppo) come strumento di lavoro
4 La riabilitazione psichiatrica: cosa non è? Improvvisazione Assistenzialismo Normalizzazione tout court Attenzione solo al saper fare Infantilizzazione Adozione di ruoli lontani dalla realtà e dagli obiettivi personali Intrattenimento
5 La riabilitazione psichiatrica: quando? La riabilitazione va iniziata quanto prima e non come ultima spiaggia Le ricerche hanno sottolineato l importanza del periodo critico, cioè i 2-5 anni dall esordio della malattia, periodo di massima vulnerabilità ma anche di massima opportunità La riabilitazione va continuata per tutto il tempo necessario
6 Factors and EBM treatments in the course of schizophrenia (Lenroot et al, 2003) Early interventions Early rehabilitation setting Recovery
7
8
9 Frequenza categorie attività riabilitative % Attività per il recupero funzionamento quotidiano e sociale 33,2 Attività occupazionali «ricreative- risocializzanti» 17,0 Attività tempo libero e sport 11,0 Inserimenti / formazione / lavoro 6,5 Tecniche espressive (artiterapie) 6,5 Psicoeducazione (pazienti) 5,2 Social Skill Training 5,2 Gruppi rivolti all espressività verbale 4,9 Attività riab. Cognitiva 1,6 Attività rivolte ai famigliari 2,1 Varie 2,1 Missing 0,8 Survey delle attività riabilitative in Italia: una indagine SIRP, Viganò, Semisa, schede
10 I principi della riabilitazione psichiatrica Trattamento individualizzato Focus sull ambiente Focus sulle risorse personali L importanza della speranza Focus sui ruoli sociali validi Supporto erogato in molteplici aree di vita Coinvolgimento del paziente Continuità terapeutica Alleanza terapeutica Davidson, 2012
11 La presa in carico riabilitativa È l assunzione della responsabilità di curare e ridurre le tre conseguenze di una grave malattia mentale: disfunzione, disabilità ed handicap Deve essere trasversale e longitudinale Prevede che l equipe si impegni a: formulare un piano riabilitativo individuale pianificare un progetto definito in base a degli obiettivi e dei tempi da monitorare, aggiornare e integrare con gli altri trattamenti effettuare interventi individuali e di gruppo per l acquisizione di abilità fornire supporto negli ambienti reali lavorare sinergicamente con i referenti
12 La pianificazione del progetto La cronicità si realizza quando non ci sono obiettivi evolutivi e/o viene a mancare la tensione verso il cambiamento Quando un progetto diventa solo cornice, senza contenuti Perciò ogni progetto riabilitativo dovrebbe prevedere valutazioni periodiche e un termine
13 Quale progetto? Progetto evolutivo orientato al recovery Con una figura di riferimento (case manager) Centrato su interventi riabilitativi basati sulle evidenze Coordinato con inviante e condiviso con utenti e familiari
14 Attività sequenziali del processo riabilitativo Superamento delle resistenze al cambiamento Definizione dell obiettivo riabilitativo Valutazione del funzionamento Insegnamento delle abilità Generalizzazione delle abilità Erogazione dei supporti
15 Relazione accoglitiva/relazione orientata agli esiti Relazione accoglitiva. Obiettivi: - Accogliere, accettare, far sentire a proprio agio, condividere i vissuti, manifestare empatia, accettare la diversità - Rischio: dipendenza a vita, mantenimento dello status quo Relazione orientata agli esiti. Obiettivi: - Aiutare le persone con disabilità psichiatrica ad emanciparsi dal sistema dei servizi e a cambiare la loro vita
16 Relazione orientata al recovery Passaggio: - Da uno staff che è sentito lontano, perché considerato in una posizione di esperto, che ha una autorità - A qualcuno che si comporta più come coach, che mette a disposizione le proprie abilità e conoscenze e, allo stesso tempo, è disposto ad imparare da utenti e familiari in quanto esperti per esperienza Robert e Wolfson, 2004
17 Quali nuove competenze per i professionisti Orientamento alla persona Coinvolgimento della persona Credere nel potenziale di crescita Favorire l autodeterminazione/scelta Essere flessibili Saper lavorare in team e accettare il contributo delle altre figure professionali Farkas, 2008
18 Il ruolo della famiglia nel processo riabilitativo La presa in carico riabilitativa implica il coinvolgimento della famiglia, perchè quanto maggiore è la cooperazione, tanto più efficace sarà il supporto da questa fornito nel raggiungimento degli obiettivi È importante che la famiglia sia informata del progetto riabilitativo e coinvolta nella valutazione dei risultati La collaborazione richiede una comunicazione frequente e trasparente
19 Principali esigenze delle famiglie Essere compresi dai professionisti nella loro esperienza di convivenza con una persona con grave malattia mentale Ricevere informazioni sulla malattia mentale, in modo da comprendere l esperienza del congiunto Ricevere informazioni sul funzionamento dei servizi di SM e come utilizzarli Ricevere informazioni su come fronteggiare la malattia e l impatto che produce Essere coinvolte nella valutazione degli esiti Acquisire abilità specifiche per affrontare particolari evenienze Essere informati dei cambiamenti da affrontare Essere considerati partner nel trattamento
20 Due modelli altenativi o complementari 1. Il punto di vista dei professionisti : Recovery dalla malattia; recovery come esito Basato su evidenze cliniche ed epidemiologiche Correlato con gli interventi professionali Farmacoterapia Riabilitazione psicosociale 2. Il punto di vista degli utenti : Recovery nella malattia; recovery come processo Basato sui racconti in prima persona e studi qualitativi Correlato con alcuni interventi professionali ma anche self-help, cure informali, sforzi personali e salute positiva (resilienza, speranza, auto determinazione, etc.) 21st CEFEC CONFERENCE. Lisboa junio 2008 Empleo y recuperación de personas con problemas de salud mental
21 Optimizing Outcomes: The Process of Recovery 1
22 Recovery: la definizione da Illness Management and Recovery Toolkit Il recovery avviene quando le persone con grave malattia mentale scoprono o riscoprono le loro abilità e le loro risorse per perseguire obiettivi personali e sviluppare un senso di sé che permetta loro di crescere, superando o marginalizzando la loro malattia (Mueser & Gingerich, 2008) Le persone sono in Recovery quando i sintomi della loro malattia non interferiscono con il loro funzionamento nella vita quotidiana, permettendo loro di lavorare, andare a scuola, partecipare alle attività sociali e del tempo libero, e di vivere in modo indipendente nell ambiente comunitario, senza essere confinati nei ghetti per i malati di mente (Liberman & Kopelowicz, 2005)
23 Conseguenze delle malattie mentali da contrastare Gli effetti della malattia: i sintomi fisici, le paure, i sentimenti ingestibili, i pensieri negativi, la sensazione di perdere il controllo sulla propria vita Il trauma associato all esordio della malattia e alle ospedalizzazioni Lo stigma interno Le attitudini negative dei familiari, degli amici, dei professionisti La perdita di un ruolo sociale e di un identità positiva La mancanza di opportunità Anthony, 1993
24 Definizione operativa del recovery sintomatico e funzionale dalla schizofrenia Remissione dei sintomi per due anni consecutivi Funzionamento lavorativo (mantenimento di un lavoro anche part-time o frequentazione di una scuola con successo per almeno due anni) Vita indipendente (vivere in un appartamento per almeno due anni, senza supervisione quotidiana per la gestione dei soldi, per la preparazione dei pasti, per la pianificazione degli acquisti, per l igiene personale e per l organizzazione del tempo libero) Relazioni con i pari (incontrare amici per condividere attività ricreative o contattarli almeno una volta la settimana) Liberman, 2002
25 Multidimensionalità del concetto di recovery Il recovery è un processo soggettivo e oggettivo, che va visto all interno di un continuum e non nella dicotomia guarito/non guarito. Gli esiti del recovery riguardano: - Aree indipendenti di funzionamento (emotive, cognitive, sociali, lavorative, spirituali) - Adattamenti psicosociali alla disabilità - Raggiungimento di uno stato soggettivo di benessere - Remissione dei segni e sintomi della malattia - Miglioramento nel funzionamento di ruolo e nell integrazione sociale Anthony, 2007
26 Le grandi sfide Ridisegnare i servizi sui principi del recovery e dell inclusione sociale Implementare servizi sostenuti dall evidenza scientifica Prevenire la disabilità intervenendo precocemente Integrare i servizi di salute mentale con le altre agenzie socio-sanitarie
27 Gli obiettivi dei trattamenti EB sono correlati agli obiettivi di recovery Infatti nella misura in cui le persone con malattia mentale: - Lavorano (Supported Employment) - Imparano a gestire la loro malattia (Illness Management) - Migliorano le relazioni familiari (Psicoeducazione) - Hanno l opportunità di supporti continui e flessibili (ACT) - Migliorano il funzionamento sociale (Social Skills Training) Possono essere anche in grado di aumentare: - L autostima - L efficacia personale - L autodeterminazione - La capacità di scelta
28 Caratteristiche dei servizi che promuovono il recovery Servizi costituiti da programmi che, inizialmente condotti nei setting istituzionali, si spostano progressivamente all esterno nei contesti sociali Utilizzano programmi che, attraverso l esecuzione di compiti e l espletamento di ruoli, abbiano come conseguenza : - Il riavvicinamento della persona al contesto - L apprendimento e l esercizio di abilità - L espletamento di compiti validi e utili alla collettività - Il successo
29 Problemi emergenti nel processo di implementazione dell evidenza e dei principi del recovery Resistenza a cambiare le proprie pratiche Resistenza ad adottare un metodo scientifico Resistenza dovuta ai pregiudizi verso la malattia mentale Ostacoli dovuti al modello organizzativo
30 Criticità delle organizzazioni di salute mentale Gran parte dei sistemi di salute mentale sono entità indipendenti, autodeterminate e scarsamente permeabili Sono pressochè assenti le revisioni dell efficacia dei trattamenti e l implementazione delle migliori pratiche La formazione del personale non riflette le acquisizioni e le conoscenze più aggiornate Mancano programmi di formazione continua e di supporto per trasferire nella pratica le conoscenze apprese
31 Come la cultura del recovery può incrementare l efficacia delle pratiche EB Erogare le pratiche EB secondo i principi del recovery Integrare le pratiche EB con le strategie finalizzate a sviluppare la motivazione al cambiamento e a stabilire obiettivi personali Prendersi cura delle abilità e attitudini del personale che favoriscono il processo di recovery
32 Prendersi cura delle abilità, conoscenze e attitudini del personale Formazione trasversale per l intero DSM Obiettivo: aumento delle competenze professionali del personale, con particolare riferimento - Alla conoscenza e all applicazione di trattamenti psicosociali EB - Alla conoscenza di indicatori di recovery
33 Attitudini e abilità favorenti il recovery Ascoltare e valorizzare le opinioni degli utenti Non leggere ogni manifestazione emotiva come segno di patologia Conoscere la disabilità e considerarla una condizione umana Avere consapevolezza che parole ed azioni possono trasmettere speranza o disperazione Individuare le abilità presenti negli utenti Ritenersi una guida e uno strumento per fornire strumenti Non scoraggiarsi se un utente fallisce, né sentirsi abbandonati quando cammina con le sue gambe Prendersi cura del proprio benessere
34 Attitudini e abilità favorenti il recovery (secondo gli utenti) Incoraggiare gli utenti all autonomia di pensiero e di azione Coinvolgere gli utenti nella pianificazione del trattamento Riconoscere agli utenti il diritto di fare errori Considerare gli utenti capaci di progettare il proprio futuro Sostenere gli utenti nella ricerca delle risorse Essere disponibili con gli utenti quando ne hanno bisogno Informare gli utenti sui trattamenti Trasmettere aspettative positive Corrigan, 1999
35
36 Conclusioni Adottare un modello riabilitativo di assistenza psichiatrica Avere risorse certe per equipes competenti Sviluppare indicatori di recovery oggettivi e soggettivi, insieme a indicatori di qualità che includano l utilizzazione delle buone pratiche Avere il coraggio di eliminare le pratiche inefficaci Creare aggregazioni di servizi disposte a lavorare su obiettivi e metodologie condivise Superare il pessimismo prognostico che paralizza
37 Grazie per l attenzione!!
L approccio del sistema dei servizi di salute mentale alle malattie mentali
L approccio del sistema dei servizi di salute mentale alle malattie mentali Remissione: riduzione della frequenza e dell intensità delle manifestazioni psicopatologiche Stabilizzazione:permanenza nel tempo
DettagliIndice: Premessa Parte I. Nuove acquisizioni in tema di evoluzione ed esito della malattia mentale La malattia mentale e le sue conseguenze
Indice: Premessa Parte I. Nuove acquisizioni in tema di evoluzione ed esito della malattia mentale La malattia mentale e le sue conseguenze (L'impatto della malattia mentale: menomazione, disfunzione,
DettagliNuove competenze per un sistema di servizi di salute mentale orientato alle evidenze e al recoery
Nuove competenze per un sistema di servizi di salute mentale orientato alle evidenze e al recoery Paola Carozza DSM Ravenna Fermo 4 Aprile 2014 Le grandi sfide Ridisegnare i servizi sui principi del recovery
DettagliSERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI
SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
Dettagli«Fare Rete in Psichiatria»
EXPO 2015 - Nutrire, Potenziare, Curare - Il futuro della Salute Mentale Milano 19-20 giugno 2015 «Fare Rete in Psichiatria» Il Case Manager nel percorso della presa in carico del paziente grave nel Servizi
DettagliCHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.
www.beon-dp.com Operiamo in ambito di: Sviluppo Assessment e development Center Valutazione e feedback a 360 Formazione Coaching CHI SIAMO BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione
DettagliProcessi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione
DettagliProgetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE
Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE PREMESSA I concetti di cura e territorio sono al centro di iniziative ed interventi realizzati da più enti che aderiscono al sotto tavolo sulla
DettagliL integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto
L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto Stefania Franciolini, Direttore U.O. Servizio Assistenza Infermieristica Territoriale Simonetta Tamburini,
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
DettagliProcessi di comunicazione scuola-famiglia
Processi di comunicazione scuola-famiglia Appunti Comunicare a scuola è il cuore della relazione scuola-famiglia, parti alleate di un progetto che -in particolare nella realtà attualenon sopporta solitudine:
DettagliL ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE
Mozione n. 684 presentata in data 3 giugno 2014 a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D'Anna, Camela, Comi, Bugaro, Perazzoli, Pieroni, Badiali, Eusebi, Foschi, Natali Progetto di Parent Training L
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliLABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2
LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 La narrazione autobiografica come progetto di cura nei pazienti uremici cronici L idea
DettagliL alleanza terapeutica Paola Carozza U.O. Riabilitazione D.S.M ASL Ravenna L alleanza terapeutica: parole chiave attiva collaborazione fra paziente e terapeuta dimensione interattiva fra paziente e terapeuta
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliCompetenze generali delle professioni sanitarie SUP. Competenze professionali specifiche del ciclo di studio in Cure infermieristiche
Competenze finali per le professioni sanitarie SUP Versione III 9 maggio 2011 Documenti tradotti dal testo ufficiale in lingua tedesca e francese pubblicato sul sito della Conferenza dei Rettori delle
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliChi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981
Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire
DettagliAREA AUTISMO Carta dei servizi
AREA AUTISMO Carta dei servizi La cooperativa sociale MOMO, ha attiva una specifica Area Autismo, attraverso la quale eroga interventi rivolti a famiglie e soggetti affetti da Autismo e altri Disturbi
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
DettagliUN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE
GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di
Dettaglidarioianes.itit 2005 Dario Ianes - www.darioianes.it
Lavoro di rete e equipe educativa Nuove alleanze per il Piano Educativo Individualizzato e il Progetto di Vita Dario Ianes Centro Studi Erickson, Trento Università di Bolzano www.darioianes darioianes.itit
DettagliPATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le
DettagliLa progettazione integrata e il benessere professionale degli operatori
La progettazione integrata e il benessere professionale degli operatori Marie Christine Melon, responsabile del coordinamento scientifico dell Area Non Autosufficienza Dgr 514/2009 Requisiti generali sulla
DettagliL integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale
L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento
DettagliCITTADINANZA E COSTITUZIONE
CITTADINANZA E COSTITUZIONE CLASSE 1 a TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DEL- LE COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INDICATORI DI VALUTAZIONE (Stabiliti dal Collegio Docenti) AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliPROGETTO D INCLUSIONE PER ALUNNI CON LO SPETTRO AUTISTICO
Istituto Comprensivo Statale F. FILZI Via Ravenna 15 MILANO PROGETTO D INCLUSIONE PER ALUNNI CON LO SPETTRO AUTISTICO NASCE nel 1996 con l iscrizione di un bambino con autismo e la formazione di alcuni
DettagliRISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE
DR.SSA GIULIANA GIAMPIERI Psicologa e Psicoterapeuta Azienda USL di Rieti Gruppo di lavoro per la valutazione del rischio psicosociale RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013
APPARTAMENTI VERSO L AUTONOMIA ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 Le politiche Regionali di sostegno all abitare Marzia Fratti Settore Politiche per l integrazione socio-sanitaria e la salute in carcere
DettagliFILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze
XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema
DettagliINTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE. Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata
INTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata L infermiere Dal D.M. 14 Settembre 1994 n, 739: Art. 1: l infermiere è responsabile dell assistenza
Dettagli- Perchè definire un modello ideale di assistenza
- Perchè definire un modello ideale di assistenza La Federazione UNIAMO, attraverso numerosi incontri e momenti di riflessione e confronto realizzati con le associazioni federate e non all interno di percorsi
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 10 2. TITOLO AZIONE VINCERE LE DIPENDENZE SI PUO 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
DettagliDistinguere tra bisogni di cura standard e individualizzati. Valutazione delle esigenze e traduzione di queste in azioni adeguate
Linee guida per la costruzione di test per la valutazione degli esiti dei percorsi di apprendimento per Coordinatori all interno delle strutture residenziali per anziani Queste linee guida sono rivolte
DettagliL esperienza della Survey HBSC Italia 2014
Stili di vita e salute degli adolescenti. I risultati della sorveglianza HBSC Liguria 2014 Genova 1 dicembre 2015 L esperienza della Survey HBSC Italia 2014 liberamente tratta dalle presentazioni di Daniela
DettagliAlternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro
Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro 1 Laboratorio della conoscenza: scuola e lavoro due culture a confronto per la formazione 14 Novembre 2015 Alternanza scuola e lavoro
DettagliALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliPROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliEDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA
U.O. IGIENE E SANITÁ PUBBLICA ASP- Potenza EDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA Percorsi per guadagnare salute 2015-2016 1 PREMESSA Il concetto della salute è un concetto che necessita di molteplici azioni
DettagliDoveri della famiglia
MINISTERO DELL ISTRUZIONE,UNIVERSITA E RICERCA Via Figurella, 27 Catona 89135 Reggio di Calabria (RC) Telefax 0965302500-0965600920 C.F. 92081350800 C.M. RCIC868003 PEC rcic868003@pec.istruzione.it A.S.
DettagliManifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile
Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un
DettagliSalute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore
CIVES CITTÀ VIVE, EQUE E SANE 20-2323 APRILE 2015 Salute in tutte le politiche Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore Concetti chiave Che cos è la salute Che cos è la promozione della salute
DettagliPolicy. Le nostre persone
Policy Le nostre persone Approvato dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 28 luglio 2010 LE NOSTRE PERSONE 1. L importanza del fattore umano 3 2. La cultura della pluralità 4 3. La valorizzazione
DettagliOperatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?
Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Pordenone, Marzo 2014 Dott.ssa Catia Cassin Delega In ambito gestionale per delega
DettagliAzione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi:
Azione Disabilità Num. Scheda 2 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare per disabili LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è consentire alle persone disabili la permanenza nell abituale contesto di vita
DettagliProgramma di inclusione sociale per pazienti all esordio: condivisione di attività ; lavoro, studio, volontariato
Programma di inclusione sociale per pazienti all esordio: condivisione di attività ; lavoro, studio, volontariato Corso Regionale Esordi Psicotici: 5 Modulo Emanuela Ferri Considerato che: L esordio si
DettagliLA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE
DettagliIL COUNSELING NELLA SCUOLA: un esperienza diretta. Valeria Aquaro
IL COUNSELING NELLA SCUOLA: un esperienza diretta Valeria Aquaro E essenzialmente un attività di AIUTO, con proprie e specifiche caratteristiche. Si è sviluppata a partire dagli anni 60 come fenomeno sociale
DettagliSCHEDA DI PROGETTO. Regione..
Ministero Pubblica Istruzione Titolo sintetico del progetto: I CARE Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Piano Nazionale di formazione e ricerca SCHEDA DI PROGETTO Regione.. Scuola Capofila
DettagliL Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane
L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane 1 L integrazione dei processi della gestione delle Risorse Umane 3 2 Come i Modelli di Capacità consentono di integrare i processi? 5 pagina
DettagliNOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA
NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE. Regolamento. del gruppo di lavoro sull handicap. Regolamento GLHI. Ai sensi dell art. 15 c.
ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE Regolamento Regolamento GLHI del gruppo di lavoro sull handicap Ai sensi dell art. 15 c. L 104/92 Approvato dal Consiglio di stituto in data 08/07/2013 1 Gruppo di Lavoro
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI
ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: INTER_ AZIONE SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI OBIETTIVI DEL PROGETTO Con il presente progetto
DettagliGLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LE ATTIVITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO
DAL LAVORO AL PENSIONAMENTO 1 GLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LE ATTIVITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO Chiara Cassurino, Genova Modulo 1 Il Percorso formativo dal lavoro al pensionamento : a chi si rivolge e perché?
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliFormazione e Consulenza nel settore socio sanitario assistenziale. argento
Formazione e Consulenza nel settore socio sanitario assistenziale argento I nostri valori sono la qualità di vita e il benessere della persona fragile» Promuovere il benessere della chi siamo i nostri
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliLa mediazione sociale di comunità
La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati
DettagliIl Corso di Laurea in Infermieristica
Sessione V: Il ruolo della formazione nella costruzione di una cultura geriatrica e multiprofessionale Il Corso di Laurea in Infermieristica Dott.ssa Paola Ferri Corso di Laurea in Infermieristica Università
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliLa centralità dell'infermiere. nelle pratiche di cura domiciliare
I luoghi della cura e dell apprendimento dall esperienza Un viaggio tra il sé professionale e il sistema delle cure domiciliari La centralità dell'infermiere nelle pratiche di cura domiciliare Biella,
DettagliILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE
ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE L approccio al processo di manutenzione Per Sistema Integrato di Produzione e Manutenzione si intende un approccio operativo finalizzato al cambiamento
DettagliL Orientamento Scolastico Professionale
Istituto Comprensivo di Cappella Maggiore anno scolastico 2013-2014 L Orientamento Scolastico Professionale una proposta Finalità dell incontro Condividere i modelli di Orientamento Scolastico Professionale
DettagliStato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate
D 1 - ANFFAS LABORATORIO IL FARO : interventi per contrastare l isolamento sociale e favorire la partecipazione attiva delle persone disabili e delle loro famiglie alla vita sociale. Pag. 333 ANFFAS Servizi
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliAccettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa
Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività
DettagliUNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA
ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA PREMESSA L Istituto opera con particolare attenzione per l integrazione degli alunni disabili, favorendo la socializzazione, l acquisizione di autonomia
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
ALLEGATO 6 TITOLO DEL PROGETTO: SEGNI MINIMI SETTORE e Area di Intervento: ASSISTENZA DISABILI E ANZIANI ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO OBIETTIVI DEL PROGETTO 1. Sostenere le famiglie nel percorso di
DettagliIL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI
CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dell Autismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo 25-05-2013 PALMA MONICA AREA DISABILITA L. 104/92 Legge Quadro per l assistenza, l integrazione
DettagliIL RUOLO DELL ASSISTENTE SOCIALE NEL CONTESTO SOCIO-SANITARIO
IL RUOLO DELL ASSISTENTE SOCIALE NEL CONTESTO SOCIO-SANITARIO - da operatore a promotore sociale - Dott. Marcello Candotto L IDENTITÀ DELL ASSISTENTE SOCIALE L assistente sociale è un operatore sociale
DettagliBES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica
Agenzia per la valorizzazione dell individuo nelle organizzazioni di servizio Corso di formazione BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Sito internet: www.avios.it E-mail: avios@avios.it
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliSVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA
SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliFunzionigramma Comunità Panta Rei
Funzionigramma Comunità Panta Rei Sanitario Psicoterapia/Psichiatra: In collaborazione con la Psicoterapeuta/Psicologa/NPI si occupa della valutazione clinica degli utenti nella fase del preingresso e
DettagliOtto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005
Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato
DettagliL ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute
L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti
DettagliLe competenze strategiche per l inserimento lavorativo
Le competenze strategiche per l inserimento lavorativo Cristina Malfi Tutor Centro San Giusto Settore Settore Politiche Lavoro dell Occupazione e Formazione La nostra Visione del LAVORO Se si escludono
DettagliBenessere Organizzativo
Benessere Organizzativo Grazie per aver scelto di partecipare a questa indagine sul benessere organizzativo. Rispondere alle domande dovrebbe richiedere non più di 15-20 minuti. Attraverso il questionario
DettagliATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA
ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge
DettagliQUADRO AC DI COMPETENZE Versione riveduta Giugno 2012
QUADRO AC DI COMPETENZE Versione riveduta Giugno 2012 Competenze di coaching per Tutti i Coach 1. Rispettare le linee guida etiche, legali e professionali 2. Stabilire il contratto di coaching e gli obiettivi
DettagliQuestionario PAI Personale Scolastico
Questionario PAI Personale Scolastico La paziente e partecipata analisi del contesto locale porta ad evidenziare punti di vista diversi che possono generare ipotesi risolutive di problemi. Per questo motivo
DettagliPROGETTO D ISTRUZIONE DOMICILIARE
PROGETTO D ISTRUZIONE DOMICILIARE A.S.2015/2016 Per il corrente anno scolastico, il nostro Istituto propone un progetto di istruzione domiciliare, inserito nella progettazione d istituto. Esso garantisce
DettagliLA SALUTE PRIMA DI TUTTO!
LA SALUTE PRIMA DI TUTTO! FINALITA E MOTIVAZIONI L'educazione alla salute rappresenta il processo educativo attraverso il quale gli individui imparano ad assumere consapevolmente decisioni utili al mantenimento
Dettaglichi siamo SPORT GUIDELINES: PSICOLOGIA E COACHING AL SERVIZIO DELLO SPORT E DELLE AZIENDE
chi siamo SPORT GUIDELINES: PSICOLOGIA E COACHING AL SERVIZIO DELLO SPORT E DELLE AZIENDE La psicologia ed il coaching si incontrano per assistere a 360 atleti, società sportive e aziende. SPORT GUIDELINES
DettagliCOMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA
COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO
DettagliScuola Primaria di Marrubiu
Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Anno scolastico 2007/2008 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI...3 QUALE PROGETTO... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA...4 PERCORSI FORMATIVI...4 ATTIVITA
Dettagli