Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

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1 Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N Dichiarazioni Iva 2017: chiarimenti sui termini Comunicato Stampa del e Risoluzione n. 26 del Categoria: Iva Sottocategoria: Dichiarazione Annuale A cura di Marta Bregolato Dall'anno d imposta 2016, la Dichiarazione Annuale Iva torna ad essere autonoma; la prima scadenza è stata fissata al mentre per gli anni d imposta successivo il nuovo termine sarà il Quali sono gli effetti del Comunicato Stampa del dell'agenzia delle Entrate? Premessa A partire dall'anno d imposta 2016, la Dichiarazione Annuale Iva torna ad essere trasmessa in forma autonoma. Non sarà più trasmessa unitamente alla Dichiarazione dei Redditi, ovvero ricompresa nel Modello Unico che quindi smette la sua ragione di esistere; la Dichiarazione ai fini IRPEF o IRES, infatti, si chiamerà Redditi.

2 Questo è quanto è stato previsto dalla Legge di Stabilità 2015 (Legge n. 190 del ) e dal successivo Decreto Milleproroghe convertito in Legge n. 11 del Con riferimento all'anno d imposta 2016 il termine per l'invio telematico delle Dichiarazioni Iva è stato originariamente indicato nel Per gli anni d imposta successivi, a far data da quello in essere al 2017, il nuovo termine è invece stato fissato, dal D.L. n. 193/2006 del , convertito con modificazioni nella Legge n. 225 del , dal al di ciascun anno. Stabilire con esattezza i termini per l'invio della Dichiarazione Iva è importante soprattutto al fine di definire correttamente le eventuali scadenze o decorrenze per adempimenti collegati o sananti. Per quanto attiene all'anno d imposta 2016, in questi ultimi giorni vi è stato un frenetico rimbalzo tra Comunicati Stampa e Risoluzioni dell'agenzia delle Entrate, pubblicati sul sito istituzionale. È quindi opportuno, per quanto sopra detto, fare chiarezza. In data l'agenzia delle Entrate pubblica un Comunicato Stampa resosi necessario a seguito delle segnalazioni pervenute dagli Utenti di problemi tecnici e di rallentamenti nelle trasmissioni telematiche. Conseguentemente l'agenzia delle Entrate precisa che... tenuto conto che il 28 febbraio scadeva il termine per la presentazione della Dichiarazione Annuale Iva/2017, relativa all anno d imposta 2016, l Agenzia delle Entrate comunica che saranno considerate tempestive le Dichiarazioni pervenute entro il 3 marzo In ragione di ciò gli Utenti che hanno riscontrato difficoltà per i motivi di cui sopra e che sono altresì riusciti ad inviare le Dichiarazioni solo nei giorni successivi, comunque entro il , non incorreranno in sanzioni e soprattutto nel rischio d incorrere nella fattispecie di tardiva trasmissione. Fin qui tutto chiaro, se non che, nulla precisando in tal senso il Comunicato Stampa del , la nuova scadenza è stata inizialmente considerata quale termine prorogato e pertanto termine da cui far decorrere tutti i successivi eventuali adempimenti quali ad esempio l'invio della Dichiarazione tardiva (entro 90 gg), l'utilizzo del credito Iva in compensazione orizzontale per importi superiori a 5.000,00, ecc.

3 In funzione di ciò, ovvero facendo decorrere i termini dal , per esempio la scadenza entro la quale provvedere all'invio della Dichiarazione Iva tardiva sarebbe da determinarsi nel (ovvero ). In realtà il termine del non è da considerarsi effetto di una proroga concessa, ma semplicemente di uno slittamento, ai soli fini della validità della trasmissione delle Dichiarazioni pervenute all'ufficio entro tale data, resosi necessario per sanare i disguidi non imputabili agli Utenti. Da qui la necessità di un intervento chiarificatore; ecco quindi la pubblicazione della Risoluzione dell'agenzia delle Entrate del avente per oggetto Dichiarazione annuale Iva Chiarimenti sulle scadenze, precisando che: il termine per la presentazione della Dichiarazione Iva originario ( ) non è da intendersi prorogato per effetto del Comunicato Stampa del al , intendendo l'ufficio solo consentire d inoltrare le Dichiarazioni entro il a quei soggetti che conseguentemente alle problematiche tecniche e ai ritardi nelle trasmissioni telematiche, non imputabili al contribuente o al professionista, non siano stati in grado di inviare le Dichiarazioni entro il In funzione di questo importante chiarimento, i termini per gli eventuali successivi e conseguenti adempimenti, dovranno decorrere dall'originario termine del e non già come inizialmente ipotizzato da quello più ampio del Pertanto: A seguito dei chiarimenti forniti dalla Risoluzione n. 26/E del , riassumiamo quanto segue: ai fini della determinazione del termine entro il quale il Contribuente potrà provvedere all'invio della Dichiarazione Iva tardiva, senza che la stessa sia considerata omessa, è da individuarsi nel giorno , ovvero 90 giorni dall'originario termine del ( ).

4 entro lo stesso termine del , anche l'eventuale intermediario o professionista abilitato delegato all'invio della Dichiarazione Iva che non abbia adempiuto nei termini, potrà procedere con l'invio tardivo, con l'applicazione della sanzione amministrativa ridotta di 51,00 oltre tale data ( ), la Dichiarazione sarà considerata omessa con le conseguenze in termini di sanzioni, di riconoscimento dell'eventuale credito Iva, ecc. per quanto concerne invece la presenza di un credito Iva, risultante dalla liquidazione Iva Quadro L rigo 39 e Quadro VX rigo 5 ed in particolare il suo utilizzo in compensazione orizzontale (IVA / Altri tributi) con Modello F24 per importi superiori a 5.000,00 questi saranno utilizzabili a decorrere dal anche nel caso in cui le Dichiarazioni risultino trasmesse oltre il purché entro il termine più ampio del di cui al Comunicato Stampa del GLI EFFETTI DEL TERMINE DI TRASMISSIONE AI FINI DEL REATO PENALE DI OMESSO VERSAMENTO IVA Corre l'obbligo, anche per completezza d informazioni, ricordare che il termine per la trasmissione telematica della Dichiarazione Iva in forma autonoma, sia esso nella sua scadenza originaria, sia nella scadenza più ampia del : non comportano modifica nei termini termine per il versamento dell'acconto Iva, il cui termine è rimasto invariato e stabilito al 27.12; il suddetto termine è determinante anche ai fini dell'eventuale individuazione del reato penale di omesso versamento dell'iva configurabile nel caso non solo in cui il mancato versamento superi la soglia di punibilità, ora fissata in ,00 per ciascuna annualità, ma soprattutto qualora il debito non sia versato entro il (termine per il versamento dell'acconto Iva) dell'anno successivo al periodo di imposta di riferimento.

5 Riferimenti normativi Legge n. 190 del (Legge di Stabilità 2015); Decreto Milleproroghe convertito in Legge n. 11 del ; Decreto Legge n. 193 del , convertito con modificazioni in Legge n. 225 del ; Comunicato Stampa Agenzia delle Entrate del ; Risoluzione n. 26/E dell'agenzia delle Entrate del Riproduzione riservata -