COMUNE DI SEGRATE M ILANO YO U

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1 COMUNE DI SEGRATE MILANO YOU una città di persone

2 Programma Integrato di Intervento (PII) Milano 4 you in modifica al vigente PII Cascina Boffalora di cui alla convenzione urbanistica del 27/07/2005 (Rep. n e Racc. n.5618) per la realizzazione di un intervento residenziale, commerciale, ricettivo, standard privati ed opere pubbliche connesse. NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE 1

3 Art. 1 - Disciplina urbanistica dell ambito Le presenti norme disciplinano l attuazione del P.I.I. denominato Milano 4 you approvato ai sensi della L.R. n.12/2005 e composto dai seguenti documenti ed elaborati grafici: Documenti: Doc.01 Istanza; Doc.02 Relazione tecnico-illustrativa; Doc.03 Relazione impatto paesistico; Doc.04 Rilievo fotografico; Doc.05 Relazione tecnico-illustrativa delle opere a scomputo oneri di urbanizzazione, standard qualitativo e ulteriore contributo urbanizzativo; Doc.06 Relazione strutturale delle opere a scomputo oneri di urbanizzazione, standard qualitativo e ulteriore contributo urbanizzativo; Doc.07 Bozza di convenzione urbanistica; Doc.08 Perizia di Stima giurata in Tribunale per il calcolo della monetizzazione degli standard; Doc.09 ; Doc.10 Relazione geotecnica, geologica ed ambientale; Doc.11 Relazione tecnico-agronomica; Doc.12 Relazione di valutazione previsionale di clima acustico; Doc.13 Raccolta delle visure catastali; Doc.14 Studio del traffico; Doc.15 Relazione energetica; Doc.16 Relazione tecnica impianti meccanici; Doc.17 Relazione tecnica impianti elettrici e speciali; Doc.18 Relazione smart building; Doc.19 Relazione economica e Cronoprogramma; Doc.20 Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere di urbanizzazione a scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria: parcheggi; Doc.21 Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria: viabilità (interna, svincolo Cassanese, via Morelli/rotatoria via Di Vittorio); Doc.22 Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria: fognatura; 2

4 Doc.23 Doc.24 Doc.25 Doc.26 Doc.27 Doc.28 Doc.29 Doc.30 Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria: sottoservizi; Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria: illuminazione pubblica; Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione: aree verdi di quartiere, arredo urbano e percorsi; Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione secondaria: bike box; Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere a standard qualitativo: plesso scolastico (materna, elementare e medie) + asilo nido; Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere ad ulteriore contributo urbanizzativo: centro civico; Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico delle opere ad ulteriore contributo urbanizzativo: passerella ciclopedonale; Computo metrico estimativo con Quadro Tecnico-economico opere ad ulteriore contributo urbanizzativo: rotatoria Cassanese/Morandi; Elaborati grafici: INQUADRAMENTO TERRITORIALE-URBANISTICO Tav.01 Planimetria di inquadramento a scala territoriale con individuazione dei sistemi ambientali e infrastrutturali, ortofoto; Tav.02 Estratti PTR; Tav.03 Estratti PTCP; Tav.04 Estratti PTCP Adeguamento alla L.R.12/ Plis Cascine; Tav.05 Estratto PII vigente (con quantificazioni urbanistiche) + fasce di rispetto aeroportuali; STATO DI FATTO Tav.06 Estratto mappa catastale con individuazione delle proprietà; Tav.07 Rilievo celerimetrico con profili altimetrici estesi al contesto; Tav.08 Determinazione analitica dell area di intervento su base rilievo celerimetrico; Tav.09 Planimetria generale con sezioni ambientali; Tav.10 Individuazione sottoservizi tecnologici esistenti (Rete acque meteoriche, rete acque nere, rete acqua potabile, rete teleriscaldamento con gassificatore, rete energia 3

5 elettrica mt/bt, rete telefonia, rete fibra ottica - telecontrollo, rete illuminazione pubblica); STATO DI PROGETTO Tav.11 Planimetria generale; Tav.12 Sezioni ambientali; Tav.13 Disciplina delle aree e dati quantitativi; Tav.14 Planimetria progetto del verde e di piantumazione preventiva (preverdissement); Tav.15 Planimetria dei parcheggi pubblici e privati al piano interrato; Tav.16 Planimetria dei parcheggi pubblici e privati al piano terra; Tav.17 Determinazione analitica superficie a parcheggi pubblici e privati; Tav.18 Planimetria edifici piano tipo; Tav.19 Individuazione perimetrale della superficie coperta, drenante, occupata; Tav.20 Determinazione analitica superficie aree fondiarie + superficie Coperta; Tav.21 Determinazione analitica superficie aree a standard in nuova cessione e in asservimento + aree per dotazione di servizi; Tav.22 Determinazione analitica superficie drenante; Tav.23 Determinazione analitica superficie occupata; Tav.24 Viste tridimensionali globali; Tav.25 Viste tridimensionali aeree; Tav.26 Viste tridimensionali di dettaglio urbano; Tav.27 Viste tridimensionali di dettaglio urbano; Tav.28 Planimetria opere a scomputo oneri urbanizzazione, standard qualitativo e ulteriore contributo urbanizzativo; Tav.29 Planimetria sottoservizi rete fognaria; Tav.30 Planimetria sottoservizi rete acqua potabile; Tav.31 Planimetria sottoservizi rete teleriscaldamento; Tav.32 Planimetria sottoservizi rete energia elettrica ed illuminazione pubblica; Tav.33 Planimetria sottoservizi rete impianti speciali; Tav.34 Progetto preliminare Parcheggi Pubblici a raso lotto A): pianta sezioni e dettagli; Tav.35 Progetto preliminare Parcheggi Pubblici a raso - lotto B): pianta, sezioni e dettagli; Tav.36 Progetto preliminare Parcheggi Pubblici a raso - lotto C): pianta, sezioni e dettagli; Tav.37 Progetto preliminare Svincolo Cassanese e viabilità interna: planimetria del lotto; Tav.38 Progetto preliminare Svincolo Cassanese e viabilità: piante, sezioni e dettagli; 4

6 Tav.39 Tav.40 Tav.41 Tav.42 Tav.43 Tav.44 Tav.45 Tav.46 Tav.47 Tav.48 Tav.49 Tav.50 Tav.51 Progetto preliminare riqualificazione di via Morelli con rotatoria via Di Vittorio: planimetria del lotto, pianta di progetto, sezioni e render; Progetto preliminare delle aree verdi di quartiere, arredo urbano e percorsi; Progetto preliminare Bike box: pianta, sezioni, dettagli e render varie Valentina; Progetto preliminare Plesso Scolastico e Asilo Nido: planimetria del lotto; Progetto preliminare Plesso Scolastico e Asilo Nido: piante prospetti e sezioni; Progetto preliminare Plesso Scolastico e Asilo Nido: render; Progetto preliminare Centro Civico: planimetria del lotto; Progetto preliminare Centro Civico: piante prospetti e sezioni; Progetto preliminare Centro Civico: render; Progetto preliminare Passerella ciclopedonale: planimetria del lotto; Progetto preliminare Passerella ciclopedonale: piante prospetti e sezioni; Progetto preliminare Passerella ciclopedonale: render; Progetto preliminare rotatoria Cassanese/Morandi: planimetria del lotto, pianta di progetto e sezioni. Art. 2 Definizioni Ai fini dell applicazione delle presenti norme di attuazione del P.I.I., valgono le seguenti definizioni: a) ambito Parte del territorio comunale al quale il P.I.I. è relativo, individuato nella tavola 09 del P.I.I. stesso, contrassegnato con apposita perimetrazione. b) unità di coordinamento progettuale Parti dell ambito considerate unitariamente ai fini della progettazione e realizzazione degli interventi previsti dal P.I.I., individuate in applicazione a quanto previsto dalla normativa vigente in materia; dette unità sono descritte in specifico elaborato grafico tavola 11 del P.I.I. c) unità minime di intervento Parti di unità di coordinamento progettuale oggetto di istanza di permesso di costruire o altro titolo abilitativo; dette unità sono descritte in specifico elaborato grafico tavola 11 del P.I.I. d) destinazioni d uso Funzioni delle quali viene previsto l insediamento nelle unità di coordinamento progettuale e di intervento del P.I.I. Eccezion fatta per quanto sopra definito e per quanto oggetto di diverse espresse previsioni contenute negli articoli che seguono, valgono le definizioni contenute nella strumentazione urbanistica generale. 5

7 e) indici urbanistici ed edilizi Fatto salvo quanto specificamente disciplinato ai successivi articoli, nell ambito di P.I.I. si applicano i seguenti indici edificatori: Ut Utilizzazione Territoriale 0,61 mq/mq Uf Utilizzazione Fondiaria 1,36 mq/mq Rc Rapporto di Copertura 0,30 mq/mq Ro Rapporto di Occupazione del Sottosuolo 1,00 mq/mq f) numero dei piani Numero piani fuori terra agibili, fatta eccezione per l'edificio di culto costituito da n.2 livelli interrati. g) altezze Si misura a partire dalla quota 0,00 convenzionale, stabilita come quota di pavimento del primo piano agibile fuori terra, all'intradosso del solaio dell'ultimo piano agibile (oppure al punto medio dell'intradosso della copertura dell'ultimo piano agibile, nel caso di solai inclinati). Art. 3 - Destinazioni d uso insediabili nelle singole unità di coordinamento progettuale In coerenza ai contenuti programmatici del P.I.I., distinte per unità di coordinamento progettuale e unità minime di intervento, vengono indicate le funzioni urbane pubbliche e private, insediabili nell ambito; tavola 11 del P.I.I. a) Unità di Coordinamento Progettuale n. 1 - servizi pubblici o di interesse pubblico (Complesso scolastico, strutture pubbliche) - urbanizzazione primaria e secondaria; - verde attrezzato; - residenziale libera, co-housing e convenzionata (con eventuale inserimento di funzioni commerciali al piano terra); - standard privati compatibili con la destinazione urbanistica residenziale, quali: residenza per anziani e centro diurno, sport e ricreazione, residenza universitaria e edificio per il culto; - parcheggi pubblici a raso. b) Unità di Coordinamento Progettuale n. 2 - urbanizzazione primaria e secondaria; - verde attrezzato; - residenziale libera (con eventuale inserimento di funzioni commerciali al piano terra); - ricettivo, centro servizi e convegni; 6

8 - parcheggi pubblici a raso. c) Unità di Coordinamento Progettuale n. 3 - urbanizzazione primaria e secondaria; - verde attrezzato; - residenziale convenzionata; - ricettivo, centro servizi e convegni; - commerciale con funzioni complementari terziarie; - standard privato compatibile con la destinazione urbanistica residenziale, quali: impianto tecnologico; - parcheggi pubblici a raso. Art. 4 - Modalità di attuazione del P.I.I. La progettazione e l esecuzione degli interventi relativi agli insediamenti privati da realizzare nelle unità di coordinamento progettuale e di intervento, dovrà essere unitaria con quella delle opere pubbliche previste nelle unità stesse e coordinata con le opere pubbliche previste nelle altre unità. Resta inteso che le opere di urbanizzazione primaria dovranno essere preliminarmente (rispetto ad ogni altra opera) realizzate sull intero ambito per intero. La presentazione dei progetti delle opere pubbliche, in ottemperanza all obbligo assunto con la convenzione che disciplina l attuazione del P.I.I., dovrà precedere o essere contestuale a quella delle istanze di rilascio dei permessi di costruire o di dichiarazione di inizio attività relative agli insediamenti privati previsti. Per l attuazione del P.I.I., sono ammesse soluzioni progettuali modificative delle indicazioni planivolumetriche di cui agli elaborati grafici del P.I.I. stesso (Tav 11) purché non comportanti alterazioni delle caratteristiche tipologiche di impostazione del progetto planivolumetrico. In caso di modifiche delle soluzioni planivolumetriche in applicazione della normativa vigente in materia, è ammesso lo spostamento di pesi insediativi da una unità di coordinamento progettuale e di intervento all altra solo nei limiti stabiliti dalla presenti norme. Art. 5 - Prescrizioni tipologiche e regole edilizie Relativamente alle singole unità di coordinamento progettuale e di intervento del P.I.I. vengono definite le seguenti prescrizioni tipologiche e regole edilizie: 7

9 a) Pesi insediativi, indicazioni tipologiche e planivolumetriche. Unità di Coordinamento Progettuale n.1 Standard: gli interventi destinati alla realizzazione delle opere di urbanizzazione su aree in cessione, dovranno essere volti a garantire la miglior utilizzazione degli edifici privati e pubblici adiacenti alle unità di intervento, secondo le indicazioni riportate sulla tavola 13; Superficie lorda parcheggio pubblico a raso : mq circa; Superficie a verde: mq ,00 circa; Superficie per attrezzature di interesse pubblico: mq Unità minima di intervento n.1a) Tipologia edilizia: standard privato, compatibile con la destinazione urbanistica residenziale; Funzioni insediabili: residenza per anziani e centro diurno; S.l.p. ammessa: mq.6.500; H massima ammessa: edifici nuova costruzione n.4 piani fuori terra. Unità minima di intervento n.1b) Tipologia edilizia: standard privato, compatibile con la destinazione urbanistica residenziale; Funzioni insediabili: sport, fitness e ricreazione. Destinazioni compatibili: casa del custode fino a SLP mq.150, commercio fino a mq.500 e camere per ospiti fino ad un numero massimo di 15; S.l.p. ammessa: mq.2.500; H massima ammessa: edifici nuova costruzione n.3 piani fuori terra. Unità minime di intervento n.1c) Tipologia edilizia: edifici residenziali multipiano; Funzioni insediabili: residenza libera, co-housing e convenzionata. Destinazioni compatibili: commercio (food e no-food) al piano terra; 8

10 S.l.p. ammessa: mq (edilizia libera) e mq (edilizia convenzionata); H massima ammessa: edifici di nuova costruzione n.9 piani fuori terra. Unità minime di intervento n.1d) Tipologia edilizia: plesso scolastico costituito da edifici destinati ad asilo nido, scuola materna, elementare e media con relative strutture e servizi annessi + centro civico; Modalità di intervento: nuova costruzione e ristrutturazione degli edifici della cascina Boffalora; Funzioni insediabili: servizi pubblici o di interesse pubblico; Norme costruttive: il progetto definitivo ed esecutivo integrale dovrà ricalcare i contenuti del progetto preliminare allegato al P.I.I. Unità minima di intervento n.1e) Tipologia edilizia: standard privato, compatibile con la destinazione urbanistica residenziale; Funzioni insediabili: residenza universitaria. Destinazioni compatibili: residence e funzioni ad esso assimilabili; S.l.p. ammessa: mq ; H massima ammessa: edifici nuova costruzione n.6 piani fuori terra. Unità minima di intervento n.1f) Tipologia edilizia: standard privato, compatibile con la destinazione urbanistica residenziale; Funzioni insediabili: edificio di culto; S.l.p. ammessa: mq.1.000; H massima ammessa: edifici nuova costruzione n.2 piani interrati. 9

11 Unità di Coordinamento Progettuale n.2 Standard: gli interventi destinati alla realizzazione delle opere di urbanizzazione su aree in cessione, dovranno essere volti a garantire la miglior utilizzazione degli edifici privati e pubblici adiacenti alle unità di intervento, secondo le indicazioni riportate sulla tavola 13; Superficie lorda parcheggio pubblico a raso : mq circa; Superficie a verde: mq ,00 circa. Unità minime di intervento nn.2a) 2b) 2c) Tipologia edilizia: edifici residenziali multipiano in linea e a torre; Funzioni insediabili: residenza libera. Destinazioni compatibili: commercio (food e nofood) al piano terra; S.l.p. ammessa: mq (edilizia libera); H massima ammessa: edifici di nuova costruzione n.11 piani fuori terra. Unità minime di intervento n.2d) Tipologia edilizia: edifici residenziali multipiano; Funzioni insediabili: residenza libera; S.l.p. ammessa: mq (edilizia libera); H massima ammessa: edifici di nuova costruzione n.6 piani fuori terra. Unità minime di intervento n.2e) Tipologia edilizia: edifici ricettivi multipiano e centro servizi e congressi; Funzioni insediabili: ricettivo, centro servizi e convegni; S.l.p. ammessa: mq.5.300; H massima ammessa: edifici di nuova costruzione n.5 piani fuori terra. 10

12 Unità di Coordinamento Progettuale n.3 Standard: gli interventi destinati alla realizzazione delle opere di urbanizzazione su aree in cessione, dovranno essere volti a garantire la miglior utilizzazione degli edifici privati e pubblici adiacenti alle unità di intervento, secondo le indicazioni riportate sulla tavola 13; Superficie lorda parcheggio pubblico a raso : mq circa; Superficie a verde: mq ,00 circa. Superficie a piazza di uso pubblico : mq circa. Unità minima di intervento nn.3a) n.3b) Tipologia edilizia: edifici commerciali; Funzioni insediabili: medie strutture di vendita (food e no-food) fino a mq di SLP ed esercizi di vicinato (food e no-food) fino a mq Destinazioni compatibili: terziario, ai piani secondo e terzo, fino ad un massimo del 30% del SLP commerciale totale; S.l.p. ammessa: mq ; H massima ammessa: edifici di nuova costruzione n.3 piani fuori terra. Unità minime di intervento n.3c) Tipologia edilizia: edifici ricettivi multipiano e centro servizi e congressi; Funzioni insediabili: ricettivo, centro servizi e convegni; S.l.p. ammessa: mq.7.700; H massima ammessa: edifici di nuova costruzione n.5 piani fuori terra. Unità minima di intervento n.3d) Tipologia edilizia: standard tecnologico privato, compatibile con la destinazione urbanistica residenziale; Funzioni insediabili: centrale di teleriscaldamento con impianti tecnologici e funzioni connesse. Destinazioni compatibili: uffici fino a SLP mq.150, abitazione del custode fino a SLP mq.100; S.l.p. ammessa: mq.1.000; 11

13 H massima ammessa: edifici nuova costruzione n.1 piano fuori terra. Unità minime di intervento n.3e) Tipologia edilizia: edifici residenziali multipiano in linea e a corte; Funzioni insediabili: residenza convenzionata; S.l.p. ammessa: mq (edilizia convenzionata); H massima ammessa: edifici di nuova costruzione n.9 piani fuori terra. Unità minime di intervento n.3f) Tipologia edilizia: edifici residenziali multipiano (già realizzati); Funzioni insediabili: residenza libera e convenzionata; S.l.p. ammessa: mq (edilizia libera) e mq (edilizia convenzionata); H massima ammessa: edifici di nuova costruzione n.9 piani fuori terra. b) Dotazione verde drenante Il computo della superficie scoperta drenante di cui al Regolamento Locale di Igiene dovrà essere calcolata secondo le indicazioni progettuali di cui alle Tavole del P.I.I.; in ogni caso detta dotazione dovrà essere verificata con riferimento all intero ambito di P.I.I. c) Standard urbanistici Alla realizzazione degli interventi previsti dal P.I.I. corrisponde una dotazione di standard urbanistici determinata sulla base dei parametri specificati nel P.I.I. medesimo, una dotazione di standard qualitativi descritti nel P.I.I. ed ulteriore contributo urbanizzativo costituito dalla realizzazione di un centro civico, una rotatoria esterna all ambito di P.I.I. (Cassanese/Morandi) e di un sovrappasso ciclopedonale della Via Di Vittorio, di collegamento tra l area di intervento e i quartieri già esistenti a sud-ovest. Art. 6 Norme generali - In sede di progettazione edilizia dei singoli interventi edificatori, per quanto non stabilito dalle presenti norme, dovranno essere rispettate le dello Strumento Urbanistico Generale vigente ed i contenuti del Regolamento Edilizio Comunale; 12

14 - l attuazione degli interventi edilizi previsti dal Programma Integrato di Intervento è subordinata alla stipula della convenzione attuativa, che dovrà intervenire con le modalità ed entro i termini previsti dalla medesima convenzione; - l'attuazione degli interventi è subordinata al rilascio dei permessi di costruire o titoli equipollenti secondo le vigenti disposizioni di legge, nel rispetto dei contenuti della convenzione urbanistica; - Le presenti norme disciplinano la possibilità di operare, in sede di attuazione, modifiche planivolumetriche art.14 c.12 L.R. 12/2005 non comportanti variante urbanistica, a condizione che queste non alterino le caratteristiche tipologiche di impostazione dello strumento attuativo stesso, non incidano sul dimensionamento globale degli insediamenti e non diminuiscano la dotazione di aree per servizi pubblici o di uso pubblico. In tal caso dovranno comunque essere verificati i parametri urbanistici. Si intendono come caratteristiche tipologiche di impostazione del Programma Integrato di Intervento: - la localizzazione, estensione e la conformazione dei Lotti; - la localizzazione delle strutture realizzate a titolo di standard qualitativo; - le destinazioni d uso, le categorie funzionali e la superficie lorda di pavimento assegnata dalle presenti norme alle singole Unità Minime di Intervento; - l altezza massima degli edifici; - le previsioni generali di assetto morfologico degli spazi pubblici contenute nel Programma Integrato di Intervento; - la superficie minima complessiva delle aree in cessione al Comune di Segrate, il tracciato e le sezioni delle infrastrutture viabilistiche previste dal Programma Integrato di Intervento; - la superficie complessiva dei parcheggi pubblici o asserviti ad uso pubblico a raso; - la collocazione dei corridoi ecologici di valenza locale. Non sono vincolanti la disposizione planimetrica e l'estensione delle autorimesse pertinenziali, che potranno subire variazioni, fermo restando la verifica del parametro urbanistico relativo alla superficie occupata, che deve risultare inferiore al 50% della superficie territoriale. - Ai fini della determinazione delle SLP, deve essere fatto riferimento alle norme dello Strumento Urbanistico Generale vigente. - Si precisa che l'ingombro degli edifici riportati nel planivolumetrico è da intendersi indicativo e non vincolante, fermo restando i perimetri delle aree fondiarie e degli standard privati. 13

15 Il numero dei piani riportato risulta essere il numero massimo dei piani fuori terra agibili assentibili. Si precisa che i numeri di piani riportati per ogni Unità Minima di Intervento non comprendono l'eventuale e possibile ulteriore suddivisione del 1 livello fuori terra (calcolato convenzionalmente come 1 piano), il quale potrebbe prevedere soppalchi e piani in quota parte e/o totali a fronte di un'altezza interna pari fino a 9 ml. Tale eventuale suddivisione in più piani del primo livello fuori terra contribuisce alla capacità edificatoria espressa in mq. di SLP, ma non contribuisce al calcolo complessivo del numero dei piani per ogni edificio. - Nella destinazione funzionale residenziale (libera, convenzionata e co-housing) sono ammesse, oltre alle destinazioni compatibili sopra precisate, abitazioni e relativi servizi (locali di sgombero, autorimesse, depositi, cantine, locali tecnici e simili), nonché spazi ed attrezzature di uso collettivo. Sono altresì comprese le attività professionali. - La quantità complessiva di aree per servizi in cessione ed asservimento resta immutata anche in caso di realizzazione di quantità inferiori di SLP, rispetto alle massime assentibili. Si precisa che costruzioni interrate private (a titolo esemplificativo autorimesse, cantine, locali accessori) potranno essere collocate al di sotto di aree asservite ad uso pubblico ed anche al di fuori di sedimi di eventuali edifici soprastanti. - Non sono previste recinzioni ad eccezione di quelle esistenti e di quelle per il polo scolastico, l'asilo nido, la residenza per anziani, il centro sportivo, il pozzo acqua potabile e le strutture ricettive. Nessuna recinzione potrà essere apposta alle aree asservite ad uso pubblico se non previa espressa Autorizzazione dell'amministrazione Comunale da rilasciarsi in casi eccezionali e per comprovati motivi di ordine pubblico. In tali ipotesi la proprietà dovrà concordare con l'amministrazione Comunale le modalità per regolamentare l'accesso alle aree asservite. 14

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