Comune della Spezia RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER IL PERIODO

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1 Comune della Spezia RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER IL PERIODO Modello n. 2 per Comuni ed Unioni di Comuni Modello Approvato ai sensi del DPR 194/96 pag. 1

2 SEZIONE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL ENTE. pag. 2

3 1.1 POPOLAZIONE Popolazione legale al censimento del n Popolazione legale al censimento del n Popolazione al n 94973* * Fonte: Ufficio CED del Comune Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente 31/12/2013 (art. 156 D.Lgs. 267/2000) n di cui: maschi n femmine n nuclei familiari n Popolazione all (penultimo anno precedente) n Nati nell anno n Deceduti nell anno n 1238 saldo naturale n Immigrati nell anno n Emigrati nell anno n 2285 saldo migratorio (cancellati e irreperibili) n Popolazione al (penultimo anno precedente) n di cui: In età prescolare (0/6 anni) n In età scuola obbligo (7/14 anni) n In forza lavoro 1ª occupazione (15/29 anni) n In età adulta (30/65 anni) n In età senile (oltre 65 anni) n pag. 3

4 Tasso di natalità ultimo quinquennio: Anno Tasso Tasso di mortalità ultimo quinquennio: Anno Tasso Popolazione massima insediabile come da strumento urbanistico vigente ( tratto dal Piano Urbanistico Comunale - Capitolo 4 della Struttura del Piano).. Complessivamente il peso insediativo è stato così stimato: Popolazione al 31/12/ Popolazione prevista per nuovi alloggi Popolazione presente per turismo e affari Addetti (il 20% di 3.500) 700 Totale La densità demografica del Comune della Spezia, con una superficie di 52,11 kmq, risulta pari a 1822,55 ab/kmq. e risulta il comune con la maggiore densità abitativa della provincia. La distribuzione tra maschi e femmine vede prevalere le femmine rispetto ai maschi Questo rapporto tra uomini e donne si riscontra con ampia generalità territoriale ed è dovuto al progressivo invecchiamento della popolazione ed alla maggior speranza di vita delle donne. Infatti, nonostante nascano più maschi, la più elevata mortalità maschile comporta che nel totale la popolazione delle donne sia in numero maggiore. pag. 4

5 Per quanto riguarda gli stranieri immigrati nel Comune della Spezia, disponiamo dei dati aggiornati al 31/12/2013 dall Ufficio Statistica e Censimenti, tramite il Centro Elaborazione Dati che quantifica l immigrazione straniera dell anno 2013 in 1094 persone di cui 493 maschi e 601 donne. Dai dati forniti dall Anagrafe del Comune ed aggiornati al 31 dicembre 2013 risulta che su residenti alla Spezia a quella data, sono stranieri (comunitari ed extra comunitari) di cui femmine e maschi, di seguito rappresentiamo la loro composizione per classi di età. Residenti stranieri nel Comune della Spezia al 31/12/2013 Età M F Totale % , , , , ,20 Totale (Fonte: Ufficio Anagrafe del Comune della Spezia) Servizi e Ambiente Ogni anno Legambiente in collaborazione con L istituto di ricerche Ambiente Italia e l editoriale del Sole 24 Ore pubblica la graduatoria dell Ecosistema Urbano nelle provincie italiane. La ricerca mette a confronto la vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia analizzando le principali componenti ambientali presenti nelle città: aria, acque, rifiuti, mobilità ed energia. Per l anno 2014 la Provincia Della Spezia si è collocata al 9 posto della classifica generale, perdendo quattro posizioni rispetto all anno precedente con un punteggio di 63,68 %. La Spezia si caratterizza anche per quest anno per un andamento equilibrato nei diversi parametri senza nessun variazioni di rilievo rispetto all anno precedente. I dati sulla qualità dell aria mostrano un ulteriore miglioramento rispetto all anno precedente: la media giornaliera degli Ossidi di Azoto passa da 34 a 29 microgrammi mentre l Azoto da 14 a 22,8. Aumenta invece la produzione dei rifiuti solidi urbani da 509,8 a 511,5 KG per abitante. pag. 5

6 I dati sulla mobilità sono soddisfacenti: in città viene preferito il trasposto pubblico rispetto ai mezzi privati (auto moto) dalla maggioranza dei cittadini. Tra le città di medie dimensioni si colloca al quinto posto per il numero dei passeggeri trasportati (135 viaggi per abitante l anno). La città si piazza anche quest anno tra i migliori centri urbani di medie dimensioni raggiungendo il terzo posto per quanto riguarda il numero di auto circolanti ogni 100 abitanti: ne ha 50. Tra i dati meno positivi troviamo i consumi idrici, sempre alti (159 litri per abitante al giorno) e le perdite della rete idrica che si confermano oltre il 30% (al 33%, come lo scorso anno). Si registra ancora una discesa per quanto riguarda la ciclabilità La Spezia si colloca al 57 posizione. Per finire è di 11,5 metri quadrati a testa per ogni spezzino lo spazio destinato a verde pubblico fruibile. (Fonte: Legambiente, Ecosistema Urbano Elaborazione Istituto di Ricerche Ambiente Italia) pag. 6

7 pag. 7

8 Livello di istruzione della popolazione residente Di seguito si evidenziano i dati riferiti alla situazione delle iscrizioni nei plessi scolastici del territorio comunale relativi all anno scolastico così come rilevati dal C.d.R. Servizi Educativi del Comune della Spezia: Scuole statali materne a.s N. scuole 14 N. alunni Scuole non statali materne a.s N. scuole (private 10 comunali 7) 17 N. alunni (privati 606 comunali 442) 1075 Scuole statali elementari a.s N. scuole 20 N. alunni 3313 Scuole non statali elementari a.s N. scuole 4 N. alunni 633 Scuole statali medie inferiori a.s N. scuole 11 N. alunni 2248 Scuole non statali medie inferiori a.s N. scuole 1 N. alunni 78 Scuole statali medie superiori a.s N. scuole 11 N. alunni 7081 pag. 8

9 Istruzione media superiore Gli istituti superiori di secondo grado presenti nella provincia hanno accolto nell anno scolastico una popolazione studentesca di unità così distribuite: Tab.n.3/is -Alunni delle scuole medie superiori in provincia della Spezia per tipologia di scuola. Anno scolastico Tipologia di scuola Valori assoluti Composizione % Istituti professionali ,8 Liceo scientifico ,3 Istituti Tecnici Commerciali ,5 Istituto Tecnico Industriale ,8 Ex Istituto magistrale ,7 Liceo classico 820 9,4 Istituto Tecnico per Geometri 438 5,0 Istituto Tecnico Nautico 373 4,3 Liceo Artistico 368 4,2 Totale ,0 (Elabor. CCIAA su dati Ufficio Scolastico provinciale della Spezia) Confrontando gli anni scolastici 2008/09 e 2013/14 gli studenti spezzini risultano sempre meno attratti dai licei tradizionali (che perdono 9 punti percentuali), mentre sono sempre più apprezzati i corsi offerti dagli Istituti Professionali (+5,2 punti percentuali), dall ex Istituto Magistrale (+1,8 punti), ed, in misura minore, dal Liceo artistico e dagli Istituti Tecnici Istruzione universitaria Dai dati del MIUR, nell anno accademico (ultimo dato disponibile), isultavano iscritti agli atenei italiani studenti provenienti dalla provincia spezzina, dato in linea rispetto all anno precedente; la percentuale maggiore di iscritti, pari al 41%, ha scelto l Ateneo pisano, che si conferma nuovamente l ateneo preferito dagli studenti spezzini. Segue l Università degli studi di Genova (30%) e quella di Parma (10%). Circa il 65,4% degli studenti spezzini iscritti nell anno accademico , frequenta corsi triennali, il 16,5% corsi magistrali o Specialistici ed il 17,2% corsi di laurea a ciclo unico. pag. 9

10 Nell anno accademico gli Atenei italiani hanno immatricolato globalmente 723 studenti provenienti dalla Spezia iscritti in massima parte (86%) al corso di Laurea di cui al D.M. 270/04 (corrispondente al percorso di studi triennale). Tab.n.11/is - Studenti universitari spezzini immatricolati nell'a.a per tipologia di corso Tipologia di corso Studenti % Laurea (D.M. 270/04) ,0 Laurea Magistrale Ciclo Unico ,8 Laurea Triennale (D.M. 509/99) 1 0,1 Totale ,0 (Fonte: Elabor. su dati Miur) Il MIUR ha poi recentemente reso disponibili alcuni dati relativi agli studenti (fra i quali 852 spezzini, per il 48% femmine e per il 42% maschi) che si sono laureati nell anno solare 2013; i dati per ateneo mostrano che l ateneo di Pisa ha un incidenza (il 34,3%) sul numero dei laureati minore di quella che ha sulla massa degli iscritti (41%) e degli immatricolati (39%). Anche quanto a numero di laureati i corsi in discipline ingegneristiche sono al primo posto, seguiti da quelli in scienze sociali e comportamentali e da quelli in materie umanistiche. Il numero dei maschi supera quello delle femmine soprattutto nel campo ingegneristico, mentre le femmine, decisamente più numerose, prevalgono soprattutto nelle materie umanistiche e nei corsi ad indirizzo sanitario Tab.n.15/is - Studenti spezzini laureati nel 2012 per sesso e indirizzo di studi seguito Femmine Maschi Totale Engineering and engineering trades Social and behavioural science Humanities Health Business and administration Architecture and building Law Arts Education science Computing Life sciences Personal services pag. 10

11 Manufacturing and processing Social services Physical sciences Agriculture, forestry and fishery Environmental protection Journalism and information Mathematics and statistics Security services Veterinary Classe non richiesta Totale complessivo (Fonte: Elabor. su dati Miur) Polo Universitario G. Marconi. Nella nostra Provincia presso il Polo Universitario Marconi, in collaborazione con importanti atenei italiani, sono presenti nell anno accademico quattro corsi di laurea, 2 triennali (Ingegneria Nautica e Meccanica) e 2 magistrali (Magistrale Ingegneria Nautica/Yacht Design e Design Navale e Nautico). Sono stati chiusi due corsi dell Università di Pisa, la triennale in Informatica Applicata e il corso di laurea magistrale in Sicurezza Informatica. Il numero degli iscritti è stato di 683 studenti, di cui 208 al primo anno. Tab. 16 e 17 Nel 2013 si sono laureati 193 studenti presso il Polo, in aumento, rispetto al 2012 (erano stati 153). Il 40,9% si è laureato in Ingegneria Nautica, il 18,1% in Ingegneria meccanica ed un altro 17,6% ha ottenuto la laurea magistrale in Ingegneria Nautica e Yacht Design. Tab.n.16/is - Studenti iscritti a Corsi universitari presso il Polo Universitario della Spezia. Anno acc Corso di studi Università degli Studi di Genova Iscritti Triennale Ingegneria Nautica 312 Triennale Ingegneria Meccanica 183 Magistrale Ingegneria Nautica/Yacht Design 133 Università di Genova e Politecnico di Milano Magistrale Design Navale e Nautico 55 TOTALE 683 pag. 11

12 Condizione socio-economica delle famiglie: La situazione economica in Italia risente del rallentamento della crescita previsto per tutta l euro zona; nel 2014 l economia italiana si è nuovamente indebolita per via del protrarsi della caduta degli investimenti, fattore essenziale per uscire dalla recessione quando i consumi restano fermi, e per l effetto dell andamento sfavorevole del commercio internazionale sulle nostre esportazioni. I consumi in Italia sono crollati ai livelli del 1999 (813 miliardi), con una riduzione di 66,5 miliardi rispetto al 2007, mentre gli investimenti hanno fatto segnare un ulteriore calo del 2,3% nel 2014, principalmente nella spesa in macchinari e attrezzature e quella nei beni della proprietà intellettuale, cioè nei principali fattori di accumulazione del capitale. La ricchezza finanziaria netta delle famiglie ha raggiunto i miliardi, a testimonianza di generali aspettative negative sul ciclo economico. E proprio nel bilancio delle famiglie italiane che si rispecchia la crisi: secondo l ultima rilevazione Istat nel corso del 2013 le famiglie hanno visto calare la loro spesa media mensile per ciascun nucleo del 2,5% calando, arrivando a euro. Un livello di spesa che si pone al di sotto di quelle registrata nel 2004 (2.381 euro), segnando un passo indietro di 10 anni. Nella seconda metà dell anno l indice del clima di fiducia dei consumatori ha registrato un ribasso, pur restando al di sopra dei minimi toccati nel 2012, e nel terzo trimestre il debito delle famiglie in rapporto al reddito disponibile si è lievemente ridotto. L andamento della Regione Liguria L aggiornamento congiunturale di Bankitalia ed il rapporto trimestrale dell Istat sulle dinamiche dell occupazione, entrambi pubblicati nel mese di novembre 2014, rilevano come la Regione Liguria sia ancora alle prese con una profonda recessione. Purtroppo nei primi nove mesi del 2014 la congiuntura ligure è rimasta debole, nonostante le aspettative espresse dagli operatori economici a inizio anno avessero segnalato un limitato ottimismo e pertanto il 2014 ha rappresentato, di fatto, il settimo anno consecutivo di crisi. Il 2014 non ha segnato alcuna inversione di tendenza rispetto ai precedenti sei anni di crisi e di recessione, nonostante gli ottimismi d inizio anno. La Liguria ancora oggi presenta una struttura socio-economica e prospettive di sviluppo legate a doppio filo alla propria storia e alla propria posizione geografica. La caduta dell attività produttiva nel 2009 è stata infatti inferiore a quella di altre regioni settentrionali. A ciò ha contribuito la struttura settoriale dell economia ligure che presenta una rilevanza contenuta dell industria e del commercio estero e un maggior peso dei servizi privati e pubblici. Questi pag. 12

13 stessi fattori che hanno contenuto nel 2009 gli effetti della recessione hanno però limitando l entità della ripresa negli anni successivi. A seguito del progressivo deterioramento del contesto economico e finanziario che ha preso avvio dall'estate del 2011, il settore produttivo regionale ha attraversato una prolungata fase sfavorevole, che nel 2012 è risultata particolarmente incisiva, interessando larga parte dei comparti economici. Anche nel corso dei primi nove mesi del 2014, come detto, la congiuntura economica ligure ha registrato difficoltà di crescita; il relativo buon andamento dell export non è riuscito a compensare il calo preoccupante della domanda interna, sia sul versante della mancata ripresa degli investimenti pubblici e privati, sia sul versante dei consumi delle famiglie. Nei primi mesi del 2014 il comparto delle costruzioni ha continuato a registrare un calo dell attività. I dati di Unioncamere Liguria per il terzo trimestre 2014 sono impietosi; nel periodo di riferimento l'apertura di 80 procedure fallimentari rappresenta una crescita del 66,7% rispetto allo stesso periodo 2013 e la maggior parte delle procedure riguarda le società di capitale ed 1 su 4 opera nel settore delle Costruzioni. A fine 2013 i posti di lavoro persi nell intera filiera delle costruzioni erano 745 mila e, di questi, 480 mila solo nell edilizia, mentre è triplicato il numero di ore autorizzate della CIG (Cassa integrazione guadagni). Secondo i dati Cnce (Commissione nazionale paritetica per le Casse Edili), in Liguria nel dicembre 2010 il numero di operai superava le 14 mila unità per 3374 imprese, le ore lavorate erano Nel dicembre 2013, invece, gli operai sono scesi a (-23%), le imprese a (-20%) e le ore lavorate a (-20%). Sul commercio continua ad influire negativamente la prudenza delle famiglie nei comportamenti di spesa, data l'incertezza delle condizioni sul mercato del lavoro e quindi del reddito disponibile; vi si aggiungono i danni subiti dai recenti eventi alluvionali. Secondo i dati Infocamere Movimprese il numero delle imprese commerciali attive alla fine di giugno 2014 si è ridotto rispetto a 12 mesi prima, sia nella componente all ingrosso, sia in quella al dettaglio. I trasporti e il turismo hanno beneficiato di una moderata ripresa: il movimento commerciale dei porti liguri è leggermente salito ed è aumentato del 5,4% il movimento dei container riflettendo la crescita in tutti e tre gli scali liguri di Genova, Savona e La Spezia. Il numero dei passeggeri è salito del 5,8% con una crescita più intensa per le crociere rispetto ai traghetti. In relazione al turismo, nel primo semestre del 2014, le presenze dei turisti in Liguria sono cresciute dell 1,9% riflettendo il buon andamento della componente nazionale e gli arrivi sono aumenti del 6,6%. Gli ultimi dati pubblicati a settembre 2014 confermano la ripresa che c è stata in questo settore e le previsioni sul turismo internazionale in Liguria per il 2015 sono di stabilità. Il prolungarsi della stagnazione economica ha determinato un ulteriore deterioramento delle condizioni nel mercato del lavoro; secondo la rilevazione sulle forze di lavoro dell Istat il numero di occupati in Liguria si è ulteriormente ridotto del 2,7%, contrazione prossima a quella pag. 13

14 registrata nel 2013 ed è scesa al di sotto delle unità; il calo è stato più intenso rispetto alla media nazionale (- 0,5%). Il tasso di occupazione regionale ha raggiunto un nuovo punto di minimo in ragione semestrale, pari al 60% circa. I dati riferiti al III trimestre 2014 (Liguria Ricerche mercato del lavoro) mostrano alcuni segnali di ripresa: la forza lavoro registra un aumento del 2%, in particolare si segnala un incremento degli occupati che da 619 mila passano a 623 mila (+ 0,7%) ed un aumento delle persone in cerca di occupazione (+15,8%). Relativamente al tasso di disoccupazione si registra un nuovo incremento tendenziale (+1,2%); le variazioni comunque mostrano una situazione migliore rispetto al panorama nazionale ed anche rispetto al nord Ovest, dove il tasso di variazione aumenta ma con variazioni più contenute. La variazione del tasso di attività ligure, positiva, è superiore rispetto alle aree di riferimento. I dati Istat, relativi al 2 trimestre 2014, registrano in Italia un tasso di disoccupazione giovanile pari al 41,5%; i dati sono fermi al 2013 e per la Liguria non sono confortanti: 42,1%, il più alto del Nord e Centro Italia. Nel panorama nazionale la Liguria si posiziona al 13 posto per l incidenza delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive (9,5%). Sulla base dei forniti da Arsel Liguria, dal 2008 al 2013 la Liguria ha perso 38 mila posti di lavoro, il tasso di occupazione è sceso dal 63,8% al 60,7% e la disoccupazione che era di 37 mila unità ha raggiunto le 68 mila: più colpita la fascia di età tra i 15 e i 34 anni. Il tasso di occupazione è diminuito in tutte le Province, ma la flessione più alta è quella di Imperia, dove l'indicatore scende dal 64,9% al 57,7%; Savona, passata dal 63,3% al 60,1%; Genova, da 63,8% al 61,5%; La Spezia, dal 62,9% al 61,8%. Negli ultimi anni sono diminuite del 4,4% le aperture di nuove imprese, mentre le chiusure sono aumentate dell'1,8% La debolezza del tessuto economico si riflette anche sulle assunzioni ed il saldo assunzionicessazioni risulta negativo: unità nel Nei primi 9 mesi del 2014 le ore autorizzate di Cassa Integrazione guadagni (CIG) si sono ridotte del 15% rispetto al corrispondente periodo del La componente ordinaria è diminuita di quasi 1/3, quella in deroga di oltre la metà: su quest ultima hanno influito le chiusure di attività. Anche i dati relativi alla GIC limitatamente al terzo trimestre 2014 mostrano una riduzione del numero complessivo di ore autorizzate, - 4,9% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, ed il calo interessa sia la componente ordinaria che quella in deroga mentre aumenta il ricorso alla Cassa Integrazione Straordinaria (+120%). Nel corso del 2014 la domanda di credito da parte delle imprese liguri è rimasta debole, data la fase congiunturale e la ridotta attività di investimento; a fronte di un'offerta improntata a prudenza, i finanziamenti al settore produttivo si sono contratti. Per le famiglie consumatrici si sono manifestati segnali di ripresa nelle erogazioni di mutui per l'acquisto di abitazioni, con un pag. 14

15 calo dei tassi di interesse applicati. Gli ingressi in sofferenza dei crediti alle imprese si sono innalzati e le costruzioni restano il comparto caratterizzato da maggiore rischiosità. A giugno 2014 i depositi bancari delle famiglie consumatrici e delle imprese liguri sono aumentati del 12% rispetto a dodici mesi prima. La dinamica dei depositi riferiti alle famiglie consumatrici si è rafforzata passando dal 2% di dicembre 2013 al 5,2% di giugno 2014; per la prima volta dalla metà del 2011 i conti correnti sono tornati ad espandersi a ritmi superiori a quelli delle forme vincolate o con scadenza protratta. La qualità della vita I dati relativi al reddito a disposizione delle famiglie ci aiutano a valutare il grado di benessere economico del nostro territorio. Nella tabella viene riportato il reddito disponibile delle famiglie consumatrici pro capite più aggiornato possibile relativo all anno 2012, nonché un confronto con quello del Reddito disponibile delle famiglie consumatrici procapite - Anni 2011 e 2012 variazione % La Spezia , ,37-0,42% Liguria , ,58-0,50% Nord Ovest , ,00 0,30% Italia , ,21-0,17% Fonte: elaborazione CCIAA su dati Unioncamere ed Istituto Taglioacarne Il reddito lordo disponibile pro capite delle famiglie spezzine per l anno 2012 è pari a euro, inferiore a quello di tutte le altre province liguri e di tutte le ripartizioni ad eccezione del Sud ed isole nonché, seppur di pochissimo, a quello nazionale. Non avendo a disposizione il dato aggiornato relativo al Pil pro-capite per la Provincia della Spezia si può analizzare il dato relativo al valore medio del patrimonio delle famiglie. Il valore del patrimonio delle famiglie, sia per famiglia che pro capite, risulta nella nostra provincia inferiore ai valori regionali e ripartizionali: questo conferma che dal punto di vista patrimoniale le famiglie spezzine sono meno dotate rispetto a quelle del territorio di appartenenza. Tra il 2012 ed il 2011una famiglia spezzina ha perso il 4,1% del valore del proprio patrimonio. pag. 15

16 Valore del patrimonio delle famiglie per famiglia e pro-capite Territorio - Anni 2012 (dati in euro) Valore per famiglia Valore procapite La Spezia , ,00 Liguria , ,00 Nord Ovest , ,00 Italia , ,00 Fonte: elaborazione CCIAA su dati Istituto Taglioacarne Come avviene ogni anno, il sole 24 Ore ha pubblicato le graduatorie del 2014 relative alla Qualità della vita nelle Province italiane. L indagine svolta ha messo a confronto la vivibilità sul territorio italiano delle 107 Province attraverso sei aree tematiche: tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambientali e salute, popolazione, reati e tempo libero. Confrontando i dati con le performance territoriali viene stilata una graduatoria finale. Redditi e pensioni, occupazione femminile e concentrazione di imprese, strade e asili, spazi disponibili e presenza di giovani, microcriminalità ma anche lettura e sport; sono solo alcuni dei parametri utilizzati. La Provincia della Spezia rimane a metà classifica anche per il 2014 occupando il 51 posto nella classifica generale con un lieve miglioramento rispetto all anno precedente acquistando tre posizioni rispetto all indagine dello scorso anno. Anche per il 2014 La Spezia occupa una posizione molto bassa per quanto riguarda la sanità: 105 su 107, una votazione gravemente insufficiente ciò alimenta l emigrazione ospedaliera tanto che il numero degli spezzini (26) che si fanno curare in altre regioni o provincie è il triplo esatto della media italiana (9). Ancora in forte sofferenza, è lo spirito di iniziativa per il quale la nostra realtà occupa il 76 posto, così com'è negativa (65 posto) la propensione ad investire, peggiorata ancora rispetto al Migliora ancora la città della Spezia salendo di due posizioni (9 posto) rispetto a quella precedente per quanto riguarda l ambiente così come ottimo è l indice climatico con un escursione di 13 gradi contro i 16 medi. Si registra un andamento positivo per quanto riguarda il numero delle librerie e la copertura della banda larga con valori che superano quelli della media nazionale. Ottimo il dato relativo alle sale cinematografiche (6 sale ogni 100 mila abitanti) che fa posizionare la Spezia al secondo posto della classifica. In relazione al tenore di vita si rileva la statistica del Sole 24 ore rileva che il reddito pro - capite in Provincia, relativo all anno 2013 è di euro e, pur registrando un lieve incremento rispetto al 2010, rimane il più basso di tutte le province liguri e del nord Ovest. Con tale dato La Spezia si colloca al 34 posto nella graduatoria delle 107 province italiane del reddito disponibile delle famiglie consumatrici per il pag. 16

17 1.2 - TERRITORIO Superficie in Kmq. 52, RISORSE IDRICHE Laghi n 0 - Fiumi e Torrenti n 2 (vengono considerati i corsi d acqua più significativi, i Torrenti Dorgia e Lagora) STRADE Statali Km., Provinciali Km. 17,00, Comunali Km Vicinali Km. 25,00 - Autostrade (Tangenziale) Km. 2, PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI *Piano Urbanistico Comunale adottato si no *Piano Urbanistico Comunale entrato in vigore si no *Programma di fabbricazione si no *Piano edilizia ec. e popolare si no PIANO INSEDIAMENTO PRODUTTIVI * Industriali si no * Artigianali si no * Commerciali si no * Altri strumenti (specificare) Se SI data ed estremi del provvedimento di approvazione: Con Delibera del Consiglio Comunale n. 25 del 6/07/2000 è stato adottato il progetto Preliminare di Piano Urbanistico Comunale. Il 25/06/2003 è entrato in vigore il PUC definitivo a seguito del nulla osta da parte della Provincia della Spezia. (Con delibera n.29 del 5/12/2005 il Consiglio Comunale ha adottato una variante parziale alle norme di conformità e congruenza del PUC, oltre a 6 varianti cartografiche) È stata approvata una variante parziale alle norme di conformità e congruenza del PUC con delibera C.C. n.35 del e C.C. 27 del , relative alla moratoria Il Piano Urbanistico Comunale è stato redatto ed approvato sulla base della L.R. 36/ 97, che assimila tutte le tipologie di strumentazione attuativa della precedente legislazione nazionale, ivi inclusi i PIP e i PEEP, sotto la dizione di Piani Urbanistici Operativi. Nel nuovo PUC vengono previsti, nell ambito di aree urbanizzate, distretti di trasformazione (secondo la definizione della citata legge regionale) che prevedono nuove destinazioni produttive e, in un caso, nuovi alloggi pubblici. Sono inoltre in corso di attuazione due programmi complessi relativi alla riabilitazione di edilizia pubblica esistente in ambiti periferici. Se SI indicare l area della superficie fondiaria (in mq.) AREA INTERESSATA Distretto edilizia pubblica ASU mq. Distretti per funzioni produttive mq. pag. 17

18 Esistenza della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti urbanistici vigenti (art. 170, comma 7, D. Lgs 267/2000) si no pag. 18

19 1.3 SERVIZI PERSONALE Situazione alla data del Categoria PREVISTI IN PIANTA ORGANICA N. IN SERVIZIO NUMERO Dir D C B A Totale Totale personale al dell anno precedente l esercizio in corso di ruolo n 677 a tempo determinato n AREA TECNICA AREA ECONOMICO FINANZIARIA Cat. QUALIFIC A PROF.LE N PREV. P.O. N IN SERVIZIO Cat. QUALIFIC A PROF.LE N PREV. P.O. Dir. 4 4 Dir. 2 2 D D C C B B 12 9 A 4 2 A 1 1 N IN SERV IZIO AREA DI VIGILANZA AREA DEMOGRAFICA/STATISTICA Cat. QUALIFIC A PROF.LE N PREV. P.O. N IN SERVIZIO Cat. QUALIFIC A PROF.LE N PREV. P.O. N IN SERV IZIO Dir. 1 1 Dir. 0 0 D D 7 3 C C B 3 3 B 6 2 A 1 0 A 0 0 NOTA: per le aree non inserite non devono essere fornite notizie sui dati del personale. In caso di attività promiscua deve essere scelta l area di attività prevalente. (Dati forniti da: C.E.D. e C.d.R. Gestione Risorse Umane pag. 19

20 1.3.2 STRUTTURE TIPOLOGIA ESERCIZIO IN CORSO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Anno Asili nido (com.li) n.11 posti n 352 posti n 352 posti n 352 posti n Scuole mater. stat. e com.li n Scuole Primarie solo statali n Scuole medie n. 11 posti n 1075 posti n 1075 posti n 1075 posti n 1075 posti n 3313 posti n 3313 posti n 3313 posti n 3313 posti n 2248 posti n 2248 posti n 2248 posti n Strutture residenziali per anziani n 1 posti n. 90 posti n. 90 posti n. 90 posti n Farmacie Comunali n. 0 n. 0 n. 0 n Rete fognaria in Km. - bianca - nera ,36 136,36 136,36 136,36 - mista propria (*) - mista impropria ( ) 2,645 16,832 2,645 16,832 2,645 16,832 2,645 16, Esistenza depuratore si no si no si no si no Rete acquedotto in Km Attuazione servizio idrico integrato si no si no si no si no Aree verdi, parchi, giardini n 84 ha n 85 ha n 87 ha. 78,20 n 88 ha Punti luce illuminazione pubblica n n n n Rete gas in Km Raccolta rifiuti in Q: - civile - industriale - racc. diff.ta (*) vedi nota... si no si no si no si no Esistenza discarica si no si no si no si no Mezzi operativi n 36 n 39 n 40 n Veicoli (in proprietà) n 54 n 49 n 50 n 48 pag. 20

21 Centro Elaborazione Dati si no si no si no si no Personal Computer n 700 n 680 n 660 n Altre strutture: Fonte CED - Servizi Comunali e ACAM SpA Note a cura di ACAM SpA comunicazione febbraio 2008: (*) mista propria le condutture che afferiscono ad un sistema di separazione finale esistente ed in esercizio, in grado di sfiorare a mare l esubero di acque meteoriche e assicurare il vettoriamento al depuratore delle acque reflue nere fino ad un valore di 3 volte la portata media di tempo asciutto (3Q 24) ( ) mista impropria le canalizzazioni non dotate del sistema di separazione predetto e facenti originariamente e costitutivamente parte del sistema urbano di drenaggio delle acque meteoriche, impropriamente usate come recapito di acque reflue domestiche. pag. 21

22 COMUNE DELLA SPEZIA CER TOTALE R.D ,2% TOTALE RIFIUTI RACCOLTI TOTALE NON DIFFERENZIATI + SCARTI RD TOTALE R.D. AMMESSA (a+b+c+d+e+f) (a) QUOTA R.D. MONOMATERIALE (b) QUOTA R.D. MULTIMATERIALE 0 (c) QUOTA R.D. IMBALLAGGI MISTI (d) QUOTA R.D. INGOMBRANTI (e) QUOTA R.D. RIFIUTI DA SPAZZAMENTO (f) COEFFICIENTE AUTOCOMPOSTAGGIO CER DESCRIZIONE RIFIUTO PESO IN Kg RIFIUTI URBANI NON DIFFERENZIATI TONER PER STAMPA SCARTI DI OLIO MINERALE IMBALLAGGI IN CARTONE IMBALLAGGI IN PLASTICA IMBALLAGGI IN LEGNO IMBALLAGGI METALLICI IMBALLAGGI IN MATER COMP IMBALLAGGI IN MATER MISTI MULTIMATERIALE / M IMBALLAGGI VETRO IMBALLAGGI IN MAT TESSILE PNEUMATICI FUORI USO COMP.RIMOSSI DA APPAR.FUORI USO BATTERIE ED ACCUM. PB RIF.MISTI DELL'ATT. DI COSTR. E DEMOL CARTA E CARTONE VETRO ORGANICO ABBIGLIAMENTO PRODOTTI TESSILI TUBI FLUORESCENTI con HG FRIGORIFERI OLI E GRASSI COMMESTIBILI VERNICI INCHIOSTRI ADESIVI RESINE MEDICINALI BATTERIE PILE APP.ELETTRICHE PERIC APP.ELETTRICHE LEGNO PLASTICA METALLO RIFIUTI BIODEGRADABILI RIFIUTI DEI MERCATI RESIDUI DI PULIZIA STRADE INGOMBRANTI ALTRI NON SPECIFICATI 0 ALTRI ASSIMILATI pag. 22

23 ORGANISMI GESTIONALI ESERCIZIO IN CORSO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Anno CONSORZI e altre forme AZIENDE (soggetti giuridici per lo sviluppo locale) n 05 n 05 n 05 n 05 n 05 n 04 n 04 n ISTITUZIONI n 01 n 00 n 00 n SOCIETÀ DI CAPITALI (incluse aziende per lo sviluppo) n 18 n 17 n 17 n CONCESSIONI (*) n 05 n 05 n 05 n 05 *Si intendono concessioni i servizi affidati a soggetti terzi non partecipati, direttamente o indirettamente, dall Ente Locale Denominazione Consorzi e altre forme: Consorzio Universitario di geofisica, Bacino di Carenaggio, Consorzio Energia Liguria. Associazione "Il Golfo e la Cultura del Mare" PROMOSTUDI LA SPEZIA Fondazione di Partecipazione per la promozione degli studi universitari alla Spezia Comuni associati: Nel Consorzio Universitario di Geofisica partecipa il Comune della Spezia quale unico comune; Nel Bacino di Carenaggio partecipa il Comune della Spezia; Nel Consorzio Energia Liguria partecipano il Comune della Spezia, Comune di Albenga, Comune di Albisola Superiore, Comune di Albissola Marina, Comune di Avegno, Comune di Bardineto, Comune di Badalucco, Comune di Bergeggi, Comune di Bogliasco, Comune di Boissano, Comune di Borghetto di Vara, Comune di Busalla, Comune di Cairo Montenotte, Comune di Castelnuovo Magra, Comune di Celle Ligure, Comune di Finale Ligure, Comune di Lerici, Comune di Masone, Comune di Mendatica, Comune di Mignanego, Comune di Moneglia, Comune di Montoggio, Comune di Noli, Comune di Orco Feglino, Comune di Ortovero, Comune di Ospedaletti, Comune di Pietra Ligure, Comune di Pieve Ligure, Comune di Plodio, Comune di Pompeiana, Comune di Quiliano, Comune di Rapallo, Comune di Rezzo, Comune di Rezzoaglio, Comune di Rocchetta di Vara, Comune di S. Colombano C., Comune di Santa Margherita Ligure, Comune di Santo Stefano di Magra, Comune di Savona, Comune di Seborga, Comune di Serra Riccò, Comune di Sestri Levante, Comune di Stella, Comune di pag. 23

24 Terzorio, Comune di Toirano, Comune di Vado Ligure, Comune di Varazze, Comune di Varese Ligure, Comune di Vendone, Comune di Vezzano Ligure, Comune di Vobbia. Nella PROMOSTUDI LA SPEZIA Fondazione di Partecipazione per la promozione degli studi universitari alla Spezia partecipa il Comune della Spezia quale unico comune Denominazione Azienda: Vedi paragrafo Società di promozione e sviluppo economico Ente/i associato/i: vedi paragrafo Denominazione Istituzione Istituzione per i servizi culturali Ente Associato Comune della Spezia Denominazione Società di capitali: Società di promozione e sviluppo economico: Insediamenti Produttivi Antoniana S.r.l., Spedia S.p.A. in liquidazione, Centro Fieristico Srl, AS.P. Srl, Filse S.p.A. (le società in grassetto sono quelle indicate alla voce della tabella soprastante), Sistema Turistico Golfo dei Poeti, Val di Magra e Val di Vara S.c.ar.l. Partecipazioni Industriali: Autocamionale della Cisa S.p.A., Salt S.p.A. Altre partecipazioni: I.R.E. S.p.A., Banca Etica Popolare S.c.a.r.l., Centro AgroAlimentare Levante Ligure e Lunigiana Srl, Cepim S.p.A., MPS Merchant S.p.A. Aziende di pubblici servizi: Acam S.p.A., ATC Esercizio S.p.A. (partecipata indirettamente), ATC Mobilità e Parcheggi S.p.A., Spezia Risorse S.p.A., Agenzia Regionale per il Trasporto Pubblico Locale S.p.A Enti Associati: Nella ATC spa partecipano il Comune della Spezia, la Provincia della Spezia, il Comune di Sarzana, il Comune di Lerici, il Comune di Vezzano Ligure, il Comune di Arcola, il Comune di Portovenere, il Comune di Bolano, il Comune di Levanto, il Comune di S.Stefano Magra, il Comune di Follo, il Comune di Castelnuovo Magra, il Comune di Ameglia, il Comune di Ortonovo, il Comune di Beverino, il Comune di Riccò del Golfo, il Comune di Calice al Cornoviglio, il Comune di Varese Ligure, il Comune di Sesta Godano, il Comune di Borghetto Vara, il Comune di Riomaggiore, il Comune di Pignone, il Comune di Framura, il Comune di pag. 24

25 Brugnato, il Comune di Zignago, il Comune di Rocchetta Vara, il Comune di Corrodano, il Comune di Carro; Nell ACAM spa partecipano Liguria Patrimonio s.r.l., il Comune della Spezia, il Comune di Sarzana, il Comune di Lerici, il Comune di Ortonovo, il Comune di Arcola, il Comune di Vezzano Ligure, il Comune di Castelnuovo Magra, il Comune di Santo Stefano Magra, il Comune di Ameglia, il Comune di Follo, il Comune di Levanto, il Comune di Fosdinovo, il Comune di Portovenere, il Comune di Riccò del Golfo, il Comune di Beverino, il Comune di Riomaggiore, il Comune di Calice al Cornoviglio, il Comune di Framura, il Comune di Bonassola, il Comune di Deiva Marina, il Comune di Sesta Godano, il Comune di Monterosso, il Comune di Varese Ligure, il Comune di Carrodano, il Comune di Vernazza, il Comune di Zignago, il Comune di Pontremoli, il Comune di Maissana, il Comune di Pignone; Comune di Bolano, Comune di Brugnato; In SPEDIA SPA partecipano la Fondazione CARISPE, la Provincia della Spezia, la Finanziaria Breda, la SALT, il Comune della Spezia, la CCIAA della Spezia, il Comune di Santo Stefano, l Autorità Portuale della Spezia, la So.Fin.Coop, l Associazione degli Industriali della Spezia, la Pro.Ge.Co. 2000, la FI.L.SE SPA, l Ass.Piccole e medie industrie, ENI S.p.A., Confcommercio della Spezia, Confartigianato della Spezia, CARISPE s.p.a.; Nella SALT SPA partecipano la S.I.A.S S.p.A., la Provincia di Lucca, Lucca Holding s.p.a., il Comune della Spezia, la Provincia della Spezia e altri; In CEPIM SPA partecipano Ecofuel S.p.A., il Comune di Parma, la Provincia di Parma, Istituti di Credito, Camere di Commercio, la Provincia e il Comune della Spezia, e altri soci minori; In FILSE SPA partecipano la Regione Liguria, AA.PP Genova, il Comune di Genova, AA.PP: La Spezia, la Provincia di Genova, l Unioncamere Liguria, il Comune della Spezia e altri soci minori; In IRE SPA partecipano FILSE S.p.A, l A.R.T.E. di Genova, l ARTE Savona, l ARTE della Spezia, l ARTE di Imperia, A.R.R.ED. S.p.A. Agenzia Regionale per il Recupero Edilizio, il Comune di Genova, la C.C.I.A.A. di Genova, UNIGE, il Comune della Spezia e altri soci minori; La BANCA POPOLARE ETICA ha un capitale sociale variabile, a cui qualsiasi soggetto può aderire sottoscrivendo quote sociali. Per questo è impossibile dare un elenco soci definito; In A.SP. SRL partecipano CAF, il Comune della Spezia, il Comune di Vezzano Ligure, la CCIAA della Spezia, il Comune di Santo Stefano Magra, il Comune di Sarzana, la CNA, l Associazione degli Industriali della Spezia, la Confartigianato; Nella INSEDIAMENTI PRODUTTIVI ANTONIANA SRL partecipano il Comune della Spezia e SPEDIA SPA; Nel CENTRO AGROALIMENTARE LEVANTE LIGURE E LUNIGIANA SRL partecipano il Comune di Sarzana, la Provincia della Spezia, la CCIAA della Spezia e il Comune della Spezia, la Filse S.p.A; pag. 25

26 Nella AUTOCAMIONALE DELLA CISA partecipano la SALT S.p.A., la Provincia di Milano, l Autostrada Br-Vr Vi- Pa S.p.A., la Provincia di Parma, la Provincia di Massa Carrara, la Camera di Commercio di Milano, il Comune di Parma, il Comune della Spezia e altri; Nel CENTRO FIERISTICO DELLA SPEZIA partecipano la CC.I.AA. della Spezia, il Comune della Spezia, la Filse S.p.A., la Provincia della Spezia. Nella società ATC MOBILITÀ E PARCHEGGI S.p.A. partecipano il Comune della Spezia e ATC s.p.a.; Nella Agenzia Regionale per il Trasporto Pubblico Locale S.p.A. partecipano il Comune della Spezia, Provincia della Spezia, Comune di Genova, Provincia di Genova, Comune di Imperia, Provincia di Imperia, Comune di Savona, Provincia di Savona, FILSA SpA; Nella società SPEZIA RISORSE S.p.A. partecipano il Comune della Spezia, Ge.Fi.l. - Gestione finanza locale - Spa, I.C.A. Imposte comunali affini- Srl. Al Sistema Turistico Golfo dei Poeti, Val di Magra e Val di Vara S.c.ar.l. partecipano il Comune della Spezia, la CC.I.AA della Spezia, Marinella SpA, Lotti Spa, l Assonautica, l ITN Spa, il Comune di Lerici, di Ameglia, di Sarzana, di Portovenere, di S.Stefano, di Castelnuovo, di Ortonovo, di Bolano, di Arcola, di Vezzano Ligure, la Cooperativa Navigazione Golfo dei Poeti, la CNA, l Unione commercio, turismo e servizi della Spezia, la Confesercenti provinciale, l Unione provinciale artigianato, Portovenere Servizi Portuali Srl, Ameglia Servizi Turistici Srl, l Associazione industriali, l Autorità Portuale, la Pro Loco di Montemarcello, Promotour Riviera di Levante, pro Loco Portovenere, Un. Prov. Agricoltori SP, Automobile club SP, Cadimare 2000, Ripa Verde Srl, Coop. Arte e natura, Consorzio turistico Golfo dei Poeti, Consorzio in Centro, Mercato Cavour La Spezia, Bosoni Paolo, Pro Loco Arcolana, Consorzio Sviluppo Sistema Sarzana, Earth cooperativa, Tourist Service, la Mercatile Srl, Ente Parco di Montemarcello Magra, Coldiretti, Associazione Gaia Servizi gestiti in concessione: Cinque, di cui quattro affidati dal Servizio Sport e uno dai Servizi educativi. Fonte Servizio Partecipazioni Comunali pag. 26

27 1.3.4 ACCORDI DI PROGRAMMA E ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA ACCORDO DI PROGRAMMA (1) Oggetto: Revisione Accordo di programma area ex raffineria IP Altri soggetti partecipanti: Regione Liguria- Provincia Spezia- Comune Spezia Agenzia del Demanio ANAS Immobiliare Helios S.p.A. Impegni di mezzi finanziari: ,43 per opere di urbanizzazione sub-distretto 3 Durata: Già operativo dal , data di sottoscrizione del primo accordo, poi revisionato in data di sottoscrizione: (2) Oggetto: Accordo di Programma per la realizzazione di parcheggio pubblico interrato in Piazza Europa Altri soggetti partecipanti: Camera di Commercio della Spezia Impegni di mezzi finanziari: ,00 circa Durata: sottoscritto in data 24 settembre 2010 (3) Oggetto: Accordo di Programma Quadro per la Casa per l attuazione del Programma Social Housing dei Comuni dell ambito La Spezia-Magra. Comune capofila/proponente Comune della Spezia Altri soggetti partecipanti: Regione Liguria, Ambito La Spezia-Magra, cui partecipano i seguenti Comuni: La Spezia capofila, Ameglia, Arcola, Lerici, Ortonovo, Portovenere, Santo Stefano di Magra, Sarzana, Vezzano Ligure Impegni di mezzi finanziari: ,11, di cui ,97 di finanziamento regionale Durata: sottoscritto in data 14 marzo 2011 (4) Oggetto: Accordo di Programma per la realizzazione del nuovo Ospedale della Spezia in località Felettino Altri soggetti partecipanti : Regione Liguria, Provincia della Spezia, Comune della Spezia, Aziensa Sanitaria Locale n. 5 Spezzino, Infrastrutture Liguria Impegni di mezzi finanziari: Durata: sottoscritto in data 23 gennaio 2012 pag. 27

28 ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA Oggetto: Protocollo di intesa per l accoglienza profughi Altri soggetti partecipanti: Distretto socio sanitario 18, Provincia, ASL 65, Associazione di promozione sociale, Caritas Diocesana, Prefettura, Croce Rossa Italiana, Comitato di solidarietà immigrati Impegni finanziari: nessuno Avvio: luglio 2011 Durata: 6 mesi (rinnovo è previsto a gennaio 2012) Oggetto: Protocollo operativo vaccinazioni Minori stranieri Altri soggetti partecipanti: Distretto socio Sanitario 17, Distretto socio sanitario 18, Distretto socio sanitario 19, Provincia, ASL 5, Prefettura, Ufficio Scolastico provinciale, Ambiti Territoriali Sociali, istituzioni scolastiche autonome di primo e secondo grado Impegni finanziari: nessuno Avvio: Durata: 1 Anno (rinnovo tacito allo scadere di ogni anno). Oggetto: Protocollo per l accoglienza, la tutela, la formazione dei minori stranieri presenti sul territorio spezzino Altri soggetti partecipanti: Distretto socio sanitario 17, Distretto socio sanitario 18, Distretti socio sanitario 19, Provincia, ASL 5; prefettura, Ufficio Scolastico provinciale, Istituzioni scolastiche autonome di primo e secondo grado Impegni finanziari: nessuno Avvio: (tacitamente rinnovato allo scadere di ogni anno. Oggetto: Protocollo sulle procedure di accoglienza minori stranieri Altri soggetti partecipanti: Distretto socio sanitario 17, Distretto socio sanitario 18, Distretto socio sanitario 19, Provincia, ASL 5, Prefettura, Ufficio Scolastico provinciale, Istituzioni scolastiche autonome di primo e secondo grado. Impegni finanziari: nessuno Avvio: settembre 2011 (nessuna scadenza) pag. 28

29 FUNZIONI ESERCITATE SU DELEGA Funzioni e servizi delegati dallo Stato Riferimenti normativi L. 431/98... Funzioni o servizi Interventi economici a favore delle emergenze abitative. Trasferimenti di mezzi finanziari 0,00... Unità di personale trasferito Riferimenti normativi L. 328 / Funzioni o servizi Legge quadro sull assistenza... Trasferimenti di mezzi finanziari I fondi sono trasferiti dallo Stato alle Regioni Unità di personale trasferito Funzioni e servizi delegati dalla Regione Riferimenti normativi L. 12 / Piano Sociale Integrato Regionale 2007/2010 approvato con D.C.R. 35/2007 Piano Sociale Integrato Regionale 2013/2015 approvato con D.C.R. 18 del 6/8/2013 Funzioni o servizi Sistema integrato dei servizi sociali e socio sanitari... Trasferimenti di mezzi finanziari ,75 ( fondo sociale anno 2013 ) ,00 (contributo regionale per estreme povertà anno 2013) ,53 (contributo regionale approccio sociale persone fragili in condizioni di criticità) 3.340,00 (contributo regionale per attività fisica adattata (AFA) e Memory Training) ,00 (contributo regionale per progetto affidiamoci famiglie professionali) ,00 (contributo regionale coord. pedagogici e situazioni particolari servizi infanzia) Unità di personale trasferito... pag. 29

30 Valutazioni in ordine alla congruità tra funzioni delegate e risorse attribuite In merito all erogazione dei servizi previsti dalle funzioni delegate ed in ordine alla congruità delle risorse attribuite si evidenzia che seppur le contribuzioni risultano essere in ordine alla regolarità normativa, per colmare le esigenze della collettività restano a carico dell Ente numerosi interventi di specie. Per quanto attiene al rapporto tra risorse e funzioni trasferite dalla regione si rileva quanto segue: in materia di supporto al nucleo familiare queste risultano essere insufficienti per far fronte ai bisogni dei portatori di handicap interessati; in materia di servizi alla persona vi è una vastità di destinatari ed una molteplicità di richieste che rende del tutto insufficiente il finanziamento soprattutto per tre tipi di problematiche: - La popolazione anziana; - La recessione economica; - L emergenza abitativa; pag. 30

31 1.4 ECONOMIA INSEDIATA Dati attività economiche 2014 Imprese che hanno sede legale alla Spezia. classificazione per sede IMPRESE ATTIVE TOTALI (Provincia della Spezia) con sede legale alla Spezia classificazione per attività produttiva prevalente Settore Numero imprese A - Agricoltura, silvicoltura e pesca 154 B - Estrazione di minerali da cave e miniere 6 C - Attività manifatturiere 564 D - Fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria condizionata 8 E - Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento 20 F Costruzioni G - Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli H - Trasporto e magazzinaggio 282 I - Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 685 J - Servizi di informazione e comunicazione 181 K - Attività finanziarie e assicurative 220 L - Attività immobiliari 356 M - Attività professionali, scientifiche e tecniche 281 N - Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 264 P Istruzione 44 Q - Sanità e assistenza sociale 58 R - Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 92 S - Altre attività di servizi 449 T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro 0 X Imprese non classificate 5 TOTALE IMPRESE ATTIVE Fonte: Dati Camera di Commercio della Spezia pag. 31

32 Classificazione alberghi e ristoranti- (Dato aggiornato a Dicembre 2014) ATTIVITA RICETTIVE DICEMBRE 2014 Ostelli 1 Case Per Ferie 2 Case Vacanze 7 B & B 46 Agriturismi 10 Affittacamere 70 Locande 2 Appartamenti Ammobiliati Ad Uso Turistico 104 Alberghi 18 Classificazione turismo- imprese attive (dati aggiornati a Dicembre 2014) Comune della Spezia Movimento Alberghiero Variazione ARRIVI: Italiani Stranieri Totale Generale PRESENZE: Italiani Stranieri Totale Generale Fonte: Servizio Turismo Comune della Spezia pag. 32

33 SVILUPPO ECONOMIA LOCALE I dati riportati di seguito, riferiti alla Provincia della Spezia, sono i più aggiornati possibile e sono tratti in larga parte dall ultima pubblicazione sull economia provinciale della Camera di Commercio della Spezia, Economia Provinciale rapporto 2013, pubblicato a Giugno I dati riferiti al 2013, purtroppo, oltre ad essere estremamente negativi sono veramente preoccupanti. La pesante crisi in atto, innestatasi in un contesto economico già in difficoltà, anno dopo anno mostra come ci si stia avvicinando ad un pericoloso punto di non ritorno. In Provincia della Spezia, nel 2013, la Forza Lavoro, che comprende gli occupati e le persone in cerca di occupazione in età compresa tra 15 e 74 anni, risulta stabile rispetto all anno precedente e pari a 96 mila unità. Tuttavia, nonostante il dato complessivo relativo alle forze di lavoro sia rimasto invariato, l analisi per condizione mostra che si è registrata una lieve variazione nel numero degli occupati che sono saliti da 86 ad 87 migliaia e, conseguentemente, nel numero delle persone in cerca di occupazione che scendono a unità. Forze di lavoro in Provincia della Spezia per condizione. Anni Dati in migliaia Occupati Persone in cerca di occupazione 10 9 Totale forze di lavoro (Fonte: Istat) La Spezia con 87 mila occupati è l unica provincia ligure in crescita (+1,2%), con un tasso pari al 61,8% (era 60,2% nel 2012). Sul fronte dei disoccupati la Liguria registra una crescita del 21,4%, passando da 56 mila a 68 mila unità; la provincia della Spezia, in controtendenza, non registra alcuna variazione rispetto al 2012, mantenendo la stessa quota di 10 mila disoccupati (Savona registra il più significativo incremento delle persone in cerca di occupazione pari al 62,5%, passando da 8 mila a 13 mila disoccupati, segue Imperia con un aumento del 37,5%, da 8 mila a 11 mila, e Genova con una crescita pari al 17,2%, da 29 mila a 34 mila unità. Dall analisi degli occupati suddivisi per macro - settori si evidenzia che dei circa occupati in Provincia della Spezia la maggior parte si riferisce al settore dei servizi, circa , pari circa al 76% del totale occupati provinciale; il 23% del totale risulta occupato nel settore dell industria ed il restante 1% in quello dell agricoltura. Dal confronto con i dati relativi al 2012 si evince come sia in corso un lieve incremento degli occupati nel settore dell industria ed una conseguente riduzione degli occupati nel settore dei servizi. pag. 33

34 Occupati per settore di attività - Provincia della Spezia - confronto anno 2012 e % 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 76% 23% 17% 1% 1% agricoltura industria servizi 82% Anno 2012 Anno 2013 La propensione di una popolazione ad effettuare un attività lavorativa si ricava dall esame del tasso di attività; il confronto con il 2010 mostra che nel 2013 il tasso riferito alla popolazione in età fra i 15 e i 64 anni è aumentato nella nostra Provincia ed è rimasto sostanzialmente invariato per il complesso della Regione Liguria. Nel 2013 infatti la Provincia della Spezia registra un incremento ulteriore del tasso di attività dopo 2 anni di crescita, con un differenziale positivo di circa 4 punti rispetto al Guardando al dato per genere si evince che l occupazione femminile è rimasta sostanzialmente invariata rispetto allo scorso anno anche se nel complesso nel 2013 si registra un incremento di 7 punti rispetto al 2010; l occupazione maschile invece dal 2010 al 2013 ha registrato un incremento più modesto ma costante. Tasso di attività delle persone in età anni per sesso. Anni Territorio Sesso Differenza maschi 76,7 77,1 75,8 77,67 0,97 femmine 52,6 54,6 59,6 59,71 7,11 La Spezia totale 64,7 65,8 67,7 68,69 3,99 maschi 75,7 75,7 75,1 74,87-0,83 femmine 59,4 59,6 60,4 60,45 1,05 Liguria totale 67,5 67,6 67,7 67,60 0,10 maschi 73,3 73,1 73,9 73,43 0,13 femmine 51,1 51,5 53,5 53,61 2,51 Italia totale 62,2 62,2 63,7 63,48 1,28 (Fonte: dati Istat ed elabor. CCIAA La Spezia su dati Istat) pag. 34

35 Il tasso di occupazione (15-64), ovvero il rapporto tra gli occupati e le forze lavoro del 2013, è del 61,8% (nel 2011 era pari al 60,2%). È un dato in linea con quello registrato nelle altre province liguri e con la media regionale che è pari al 60,7% ed è invece al di sopra del dato medio registrato in Italia (55,6%). LA SPEZIA - Tasso di occupazione (dati in percentuale) Maschi Femmine Maschi e Femmine ,1 47,6 60, ,3 50,1 62, ,9 51,5 60, ,6 53,0 61,8 Le persone in cerca di occupazione, nel 2013, sono circa , ripartite in uomini e donne: il dato è in linea con quello registrato nel 2012 (poco più di ) ma continua ad essere molto più elevato rispetto a quello registrato nel 2011 (complessivamente 4.000). Nel complesso quindi, rispetto al 2012 la situazione è sostanzialmente stabile ed a conferma di ciò il 2013 registra un tasso di disoccupazione pari a circa il 10% in linea con quello registrato nel 2012 e pari al 10,8%. Il lavoro ha dovuto scontrarsi quindi con una evidente situazione di difficoltà. Per molte piccole e medie imprese dare continuità ai processi produttivi a seguito della contrazione della domanda globale si è tradotto spesso in licenziamenti o nel ricorso alla cassa integrazione. Basti pensare alle difficoltà, per esempio, che sta attraversando l intero comparto della nautica, a causa della grave crisi economica del settore ma anche all universo delle piccole imprese, che hanno risentito ancora di più della crisi perché impossibilitate a fare ricorso agli ammortizzatori sociali. Ne sono una conferma i dati relativi alle ore di cassa integrazione autorizzate; i dati aggregati sono relativi ai primi 6 mesi del Nei grafici sotto riportati si riporta il dato cumulato relativo ai mesi gennaio giugno 2014 ed un confronto con lo stesso dato relativo agli anni precedenti sia per la Regione Liguria che per la Provincia della Spezia. pag. 35

36 Regione Liguria - ore autorizzate gennaio - giugno Ordinaria Straordinaria Deroga Ordinaria Straordinaria Deroga I dati sono tratti dall Osservatorio sulle ore autorizzate di cassa dell INPS e sono rielaborati dalla CGIL Liguria. Il saldo complessivo ligure è pari, per i primi sei mesi dell anno, a ore autorizzate, quasi 2 milioni di ore in meno 12,67% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente (il dato nazionale complessivo è di circa -20 milioni di ore con un -3,43%); si tratta di una sostanziosa riduzione (circa un 1/5) ma non si può ancora affermare che siamo all inversione di tendenza per le problematiche della deroga e per la straordinaria che aumenta. La CIGO diminuisce rispetto al 2013 pari periodo - 32,96%. La CIGS aumenta di circa ore (del 29,40%) ed al suo interno sono ricompresi anche i contratti di solidarietà. Degli oltre 5 milioni e mezzo di ore di CIGS solo deriva dall edilizia mentre la stragrande maggioranza ( ) proviene dall industria La CIGD subisce le restrizioni nazionali, per cui una minor concessione deriva delle vicende relative al sottofinanziamento di tale strumento; viene ridimensionata drasticamente, -57,90%: quasi un milione e mezzo di ore in meno rispetto ai quasi 2 milioni e settecentomila nel medesimo periodo 2013 pag. 36

37 Provincia della Spezia - ore autorizzate gennaio - giugno Ordinaria Straordinaria Deroga Ordinaria Straordinaria Deroga Ore autorizzate gennaio - giugno Anno Liguria La Spezia Genova Imperia Savona Ordinaria Straordinaria Deroga Ordinaria Straordinaria Deroga La Provincia della Spezia è l unica ad avere un dato complessivo, per i primi 6 mesi dell anno, in riduzione rispetto all anno precedente, determinato dalla riduzione su tutte le tre tipologie di cassa. L aumento del dato complessivo regionale relativo alla straordinaria (circa 700 mila ore in più, la CIGS aumenta in tutte le province liguri ad eccezione della Spezia) evidenzia che la crisi, dopo una prima fase in cui ha colpito precari, tempi determinati, lavoro autonomo e piccole aziende che ruotano nell indotto di aziende committenti si sta spostando sul core delle aziende più importanti. pag. 37

38 Pare pertanto che si stia chiudendo un ciclo di ristrutturazione del sistema produttivo segnalato e (sostenuto) dall utilizzo di questo ammortizzatore (che comprende anche la solidarietà). La crisi, se appare in via di superamento nel territorio di SP, resta ancora molto forte sui territori di GE e SV con la particolarità che la CIGS a SV quasi raddoppia (stabilendo un picco rispetto allo storico), attestandosi su un dato che, confrontato ad esempio con SP, risulta molto più alto. IM torna ad un dato totale ante Gli ultimi dati disponibili sulla cassa integrazione in Liguria sono relativi al mese dicembre 2014 ed evidenziano il carattere strutturale della crisi che viene testimoniato dalla tipologia prevalente degli interventi attivati: oltre il 62% delle ore autorizzate in Liguria (10 milioni su 16) riguardano la CIGS, ossia crisi o procedure concorsuali (fallimenti ecc.), percentuale molto più alta di quella del Nord-Ovest (55.7%) e del dato nazionale (56.15%) A dicembre 2014 le ore di CIG autorizzate in Liguria sono state , portando il totale dell anno a 16,1 milioni, valore in calo di oltre 4 milioni di ore rispetto al 2013 (pari al 20,08% in meno). Nel contesto nazionale la Liguria mostra un decremento delle ore autorizzate molto più vistoso (-20,08%) anche rispetto al Nord-Ovest (che si ferma ad un più modesto -3,25%). Il calo imponente del ricorso agli ammortizzatori sociali ordinari e straordinari, unito alla lenta uscita di scena dell ammortizzatore in deroga, sembrerebbe prefigurare un ulteriore evoluzione della crisi che dal 2010 ha investito il tessuto produttivo ligure; se da un lato le imprese paiono ormai tarate su organici ed orari di lavoro ritenuti adeguati e funzionali al contesto economico corrente, dall altro assistiamo alla rinuncia a richiedere la cassa integrazione e passare direttamente alla riduzione di personale. L incremento del 62% della CIGS a livello regionale è riconducibile ai dati di La Spezia e soprattutto di Imperia che raggiunge nel 2014 il massimo storico per ore autorizzate a causa proprio dell'impennata della cigs, in particolare con l'industria alimentare che passa da a ore, ma ancor più con i trasporti che schizzano da a ore. Alla Spezia l'incremento record dell'81,7% della CIGS pari a ore in più sul 2013 è da imputare alla crisi dei comparti legno, chimica e carta, stampa e editoria. A Savona il calo più rilevante con un -4,34% di CIGS, la CIGO scende di oltre un quarto (- 25,44%) e la CIG in deroga crolla con un -55,82% rispetto all anno precedente L andamento dell economia spezzina Come anticipato i dati riportati di seguito sono i più aggiornati possibile e sono tratti in larga parte dall ultima pubblicazione sull economia provinciale della Camera di Commercio della Spezia, Economia Provinciale rapporto 2012, pubblicato a Luglio pag. 38

39 Le imprese attive iscritte presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio della Spezia, alla data del 31 dicembre 2014 sono (dato Movimprese - Unioncamere), in ulteriore riduzione rispetto al 2013 ben al di sotto del dato Andamento numero imprese attive La Spezia In merito all andamento dei primi mesi del 2014: le imprese attive nel primo quadrimestre, nella Provincia della Spezia, hanno continuato a diminuire in tutti i macro settori e risultano sparite in tutto 126 imprese, di cui 31 nell agricoltura, 34 nell industria e 64 nel terziario. Il calo è stato determinato per l industria soprattutto dalle attività manifatturiere, meno 24. Per il terziario, in larga misura dalle attività immobiliari, meno 32, dal commercio, meno 25 e dalle altre attività di servizi, meno 23 (dati diffusi da Confcommercio La Spezia a settembre 2014). Dai grafici seguenti emerge che il saldo tra iscrizioni e cessazioni relativo all anno 2014 è negativo in tutte le Province liguri, così come il tasso di crescita percentuale delle imprese attive. La situazione peggiore è quella della Provincia di Imperia con un saldo negativo di 455 imprese ed un tasso di crescita pari a 1,7%. La Provincia della Spezia, pur registrando un saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni, è quella che registra la diminuzione minore. Nati - mortalità delle imprese (registrate) - Anno 2014 Provincia Iscrizioni Cessazioni Saldo La Spezia Genova Savona Imperia Liguria Italia pag. 39

40 Province Tasso di crescita (%) 2014/2013 Genova -0,9 Imperia -1,7 La Spezia -1,1 Savona -1,5 Liguria -1,1 Italia -0,7 Tasso di crescita (%) 2014/ ,2-0,4-0,6-0,8-1 -1,2-1,4-1,6-1,8-0,7-0,9-1,1-1,1-1,7-1,5 Genova Imperia La Spezia Savona Liguria Italia In relazione ai fallimenti al primo posto in Regione si colloca la provincia di Genova con un incremento del 121,7% e 51 fallimenti aperti, di cui 17 nel settore delle Costruzioni; segue La Spezia con 15 procedure (+36,4%) e Imperia con 5 (+25%). Savona è l'unica provincia in controtendenza con una riduzione delle procedure fallimentari del 10% (9 aziende) (dati Unioncamere III trimestre 2014). Trend fallimenti Provincia della Spezia anno 2008 anno 2009 anno 2010 anno 2011 anno 2012 anno 2013 anno 2014 pag. 40

41 Nel 2013 il valore dell interscambio con l estero ha registrato nel nostro territorio una diminuzione consistente rispetto all anno precedente (-18,1%) mentre a livello regionale e nazionale il calo è stato più contenuto: -11,3% per la Liguria, -1,8% per il Nord Ovest e 2,7% per l Italia. Il calo dell interscambio che si è verificato nel corso del 2013 è da imputarsi soprattutto alla rilevante riduzione subita delle importazioni (- 48,0%) che hanno registrato un forte calo rispetto all anno precedente. Per quanto riguarda le esportazioni invece si è registrato un incremento pari al 31,2 %. Per contro le esportazioni spezzine segnano, in controtendenza con l anno precedente, un aumento complessivo del 31,2% ed è ancora il settore metalmeccanico quello che in valori assoluti riscontra la crescita maggiore (+ 37,2 %) seguito da quello alimentare (+ 25,6%) e da quello Altra industria (+21,1%). Al contrario si osserva un calo delle esportazioni nei seguenti settori: agricoltura e pesca (-22,9%), Chimica gomma e plastica (-2,3 %), Altro (-49%) Nonostante la crisi che affligge Italia e Europa il Porto della Spezia, nel 2013, era cresciuto del 4,3% ( teu movimentati); un volume di traffico positivo che permette allo scalo di detenere saldamente il secondo posto in Italia come porto di destinazione finale diretto ai mercati del nord Italia. In particolare sono cresciuti i contenitori pieni movimentati in import (+4,7%) e in export (+7,4%). Anche nel 2014 è proseguito il trend positivo del Porto della Spezia, nonostante la crisi economica e la sofferenza dei mercanti nordafricani, da decenni terminal importante per lo scalo spezzino. Il traffico dei contenitori è stato di (+0,2%): consolidato e incrementato rispetto al risultato del Spezia si afferma come 2 scalo italiano tra i porti di destinazione finale verso i mercati del nord Italia e tra i primi 20 scali europei. Nel 2014 il porto della Spezia ha movimentato un traffico delle merci pari a 15,7 milioni di tonnellate, in crescita del +1,3% rispetto a 15,5 milioni di tonnellate nell'anno precedente. Le merci allo sbarco sono ammontate a 6,6 milioni di tonnellate (6,1 milioni nel 2013) e quelle all'imbarco a 9,1 milioni di tonnellate (9,4 milioni). Sempre più rilevanti anche i dati relativi al trasporto intermodale del porto spezzino: nel 2014, secondo i dati forniti da La Spezia Shunting Railways, la società che svolge il servizio ferroviario in porto, sono stati movimentati complessivamente oltre 119mila carri (+10%) che attestano a circa il 35% la quota di trasporto ferroviario, la più alta percentuale in Italia ed ai vertici in Europa. Lo scorso anno il traffico delle rinfuse solide è stato di 1,4 milioni di tonnellate (-1,6%) e quello delle rinfuse liquide di 842mila tonnellate movimentate (+4,2%). Nel settore crocieristico il porto ha registrato un incremento del +126% del traffico rispetto al 2013: sono transitati complessivamente passeggeri, di cui alla Spezia pag. 41

42 (+128%), a Portovenere (+78%) e 689 a Lerici (+123%). I passeggeri in homeport imbarcati e sbarcati ai terminal crociere sono stati oltre 40mila unità, mentre le toccate navi alla Spezia sono state 176 (+18%). Nel 2015 è previsto un ulteriore forte incremento: saranno, infatti, circa 805 mila i passeggeri attesi (+63%) con 251 scali nave. In particolare nel 2015 MSC raddoppierà gli scali previsti (due settimanali) ed il porto vedrà salire a circa 80 mila i passeggeri totali che usufruiranno dello scalo come home port/interporting e sempre dal prossimo anno faranno anche scalo inaugurale alla Spezia la Allure of the Seas e la Anthem della Royal Caribbean e la Costa Diadema. Turismo Nel corso del 2014 il movimento nell insieme degli esercizi turistici provinciali ha segnato variazioni di segno positivo: + 9% circa negli arrivi e +3% circa nelle presenze. ARRIVI: Raffronto dati relativi ad alberghi, residenze e locande gennaio - dicembre 2013 gennaio - dicembre 2014 Variazione Comune della Spezia Provincia della Spezia Comune della Spezia Provincia della Spezia % Comune della Spezia Variazione % Provincia della Spezia Italiani ,69% 9,54% Stranieri ,97% 9,83% Totale Generale ,32% 9,72% PRESENZE : Italiani ,97% 1,96% Stranieri ,95% 4,81% Totale Generale ,11% 3,69% Dai dati sopra riportati si evince che il settore del turismo, nella Provincia della Spezia, continua a crescere; si evidenzia in particolare un ulteriore incremento degli stranieri con un 9% in più negli arrivi ed un 5% in più nelle presenze. Molto positivi sono i dati relativi al Comune della Spezia dove si registra un incremento del 16% negli arrivi e del 12% nelle presenze riconducibile per lo più alla componente straniera. pag. 42

43 Al 31 dicembre 2014, secondo i dati forniti dall Amministrazione provinciale, la capacità ricettiva della provincia della Spezia contava 217 esercizi alberghieri e 985 strutture complementari (totale ). Rispetto a quanto riscontrato per il 2013 si ha un incremento sia nelle strutture alberghiere (+1 strutture) che negli esercizi complementari (+22 unità). Anni N. Esercizi N. letti N. Esercizi N. letti Variazione %( ) 0,46% 1,71% 2,28% 1,06% Fonte: Amministrazione Provinciale Capacità ricettiva in Provincia della Spezia Esercizi alberghieri Esercizi complementari Le statistiche ufficiali tratte dall Osservatorio turistico della regione Liguria sono relative al mese di agosto 2014 e mostrano, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, un incremento complessivo negli arrivi del 9%, riconducibile sia alla componente del movimento turistico alberghiero (+6,84%), sia a quella del movimento turistico extra alberghiero (+14,54%). L incremento negli arrivi è più consistente per gli stranieri dove si registra un + 14% circa rispetto agli italiani che registrano un + 5% circa. Tutte le 4 province liguri segnano un incremento positivo negli arrivi e La Spezia si posiziona al secondo posto con un + 9,45%. In relazione alle presenze, invece, nel mese di agosto 2014 si riscontra a livello regionale un 1,69% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente riconducibile sia alla componente del movimento turistico alberghiero (- 0,02%), sia a quella del movimento turistico extra alberghiero (- 3,99%).Tra le 4 province liguri La Spezia è l unica che registra un incremento delle presenze del 4% circa sia per la componente italiana che per quella straniera. I dati mostrano quindi come il 2014 pare rappresenti un periodo di grande ripresa per il turismo spezzino. A dimostrarlo sono anche i dati sull'intermediazione internazionale, che fotografano una situazione di predominio della provincia spezzina all'interno del comparto regionale e che si riflettono in maniera diretta sulle cifre riportate nella tabella di arrivi e presenze di turisti stranieri. Le località turistiche della Spezia sono le più richieste sul mercato organizzato internazionale, vendute nel 2013 dal 79% circa dei tour operator che trattano la Liguria, sono state inserite nei cataloghi 2014 dall 80% dei TO e sono identificate in primis con il patrimonio naturalistico delle Cinque Terre, un patrimonio attorno al quale tutto il territorio sta sviluppando una grande capacità attrattiva. pag. 43

44 Per tutte il prodotto più richiesto è, anche nel 2013, il mare, tra le punte di diamante per La Spezia e Genova e unico prodotto venduto per le vacanze in provincia di Imperia e Savona; la riviera ligure gode di un elevato appeal sul mercato organizzato internazionale, identificata sia in Europa che sui mercati long haul con la regione stessa. pag. 44

45 SEZIONE 2 ANALISI DELLE RISORSE pag. 45

46 FONTI DI FINANZIAMENTO FONTI DI FINANZIAMENTO Quadro riassuntivo ENTRATE Trend Storico Trend Storico Trend Storico Programmazione Esercizio Esercizio Esercizio Annua Anno Programmazione pluriennale Anno Programmazione pluriennale Anno Tributarie , , , , , ,47 Contributi e trasferimenti correnti , , , , , ,40 Extratributarie , , , , , ,04 TOTALE ENTRATE CORRENTI , , , , , ,91 Proventi oneri di urbanizzazione destinati a manutenzione ordinaria del patrimonio , , , Entrate correnti a finanziamento spese in conto capitale , , , ,00 Plusvalenza alienazioni a finanziamento quota capitale mutui , Avanzo amministrazione applicato per spese correnti , , , FPV a finanziamento spese correnti , , ,00 TOTALE ENTRATE UTILIZZATE PER SPESE CORRENTI E RIMBORSO PRESTITI (A) , , , , , ,91 Alienazione e trasferimenti capitale , , , , , ,88 Proventi oneri di urbanizzazione destinati a investimenti , , , , , ,00 Accensione mutui passivi , , , , , ,00 Altre accensioni prestiti , , Entrate correnti a finanziamento spese in conto capitale , , , ,00 Plusvalenza alienazioni a finanziamento quota capitale mutui , Avanzo di amministrazione applicato per: fondo ammortamento finanziamento investimenti , , , , FPV a finanziamento spese in c/capitale , , ,00 TOTALE ENTRATE C/CAPITALE DESTINATE A INVESTIMENTI (B) , , , , , ,88 Riscossione crediti , , ,00 Anticipazioni di cassa , , , , , ,00 TOTALE MOVIMENTO FONDI (C) , , , , , ,00 TOTALE GENERALE ENTRATE (A+B+C) , , , , , ,79 pag. 46

47 ENTRATE Trend Storico Esercizio ANALISI DELLE RISORSE Entrate Tributarie Trend Storico Esercizio Trend Storico Programmazio Esercizio ne Annua Anno Programmazio ne pluriennale Anno Programmazio ne pluriennale Anno Imposte , , , , , ,33 Tasse 109, , , , , ,13 Tributi speciali ed altre entrate proprie , , , , , ,01 TOTALE , , , , , , ALIQUOTE GETTITO IMU Esercizio 2014 IMU bilancio prev IMU + TASI + ICI/IMU anni pregressi Esercizio 2014 IMU + TASI + ICI/IMU anni pregressi Bilancio previsione 2015 Prima casa e altri fabbricati 1/10,6 1/10, ,89 (*) ,07 (**) Altro (accertamenti annualità pregresse) , ,00 Totale , ,07 (*) Il valore riportato rappresenta la somma del gettito IMU e del gettito TASI relativi all annualità (**) Il valore riportato rappresenta la somma del gettito previsto IMU 2015 pari ad Euro ,07 e del gettito previsto TASI 2015 pari ad Euro , Valutazione, per ogni tributo, dei cespiti imponibili, della loro evoluzione nel tempo, dei mezzi utilizzati per accertarli. Ai fini di un analisi delle risorse tributarie si ritiene opportuno analizzare le seguenti voci di entrata: 1) IUC: La legge di stabilità 2014(legge n. 147 art. 1 comma ) istituisce l'imposta unica comunale (IUC). Essa si basa su due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore e l'altro collegato all'erogazione e alla fruizione di servizi comunali. La IUC si compone dell'imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, pag. 47

48 escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell'utilizzatore dell'immobile, e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell'utilizzatore. L'aliquota massima complessiva dell'imu e della TASI non può superare i limiti prefissati per la sola IMU. Imu: La legge di stabilità anno 2013 ha disposto la riduzione della compartecipazione dello Stato sul gettito dell imposta municipale, in particolare dal 2013 tutto il gettito diverso dalla prima casa, ad esclusione degli immobili di categoria D, è di competenza comunale. Il mantenimento di questa riserva statale è necessitato dal mantenimento dei saldi programmati di finanza pubblica, ossia la neutralità per lo Stato.. Tale impostazione vale anche per l anno Inoltre, a partire dall anno 2015, l'imposta municipale propria, per effetto dell articolo 1 comma 707 della Legge 147/2013, non si applica al possesso dell'abitazione principale e delle pertinenze della stessa, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, per le quali continuano ad applicarsi l'aliquota di cui al comma 7 e la detrazione di cui al comma 10 dell articolo 13 del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011 L importo dovuto è stato calcolato mediante il simulatore reso disponibile del Dipartimento delle finanze attraverso il portale per il federalismo fiscale. Pertanto il gettito derivante dall applicazione delle aliquote IMU per l anno 2015, al netto delle somme che verranno pagate direttamente allo Stato per i fabbricati di categoria D, è previsto nell importo di ,07 come da prospetto sotto riportato: COMUNE DI LA SPEZIA - Altri Immobili Data e ora della simulazione : 11/02/15 16:40 Aree edificabili Base imponibile Imposta Aliquota ( ) ( ) stimata ( ) ,68 10, ,40 Altri Fabbricati Categoria Utilizzo Fascia di Imposta stimata Aliquota ( ) ( ) reddito imponibile A01 ALTRO TUTTE 10, ,44 A02 ALTRO TUTTE 10, ,38 A03 ALTRO TUTTE 10, ,50 A04 ALTRO TUTTE 10, ,63 A05 ALTRO TUTTE 10, ,25 A07 ALTRO TUTTE 10, ,33 A08 ALTRO TUTTE 10, ,42 pag. 48

49 A01 LOCAZIONI TUTTE 8, ,57 A02 LOCAZIONI TUTTE 8, ,98 A03 LOCAZIONI TUTTE 8, ,00 A04 LOCAZIONI TUTTE 8, ,26 A05 LOCAZIONI TUTTE 8, ,89 A07 LOCAZIONI TUTTE 8, ,98 A08 LOCAZIONI TUTTE 8, ,99 A01 USO GRATUITO TUTTE 4, ,03 A02 USO GRATUITO TUTTE 4, ,91 A03 USO GRATUITO TUTTE 4, ,75 A04 USO GRATUITO TUTTE 4, ,06 A05 USO GRATUITO TUTTE 4, ,19 A07 USO GRATUITO TUTTE 4, ,27 A08 USO GRATUITO TUTTE 4, ,09 TUTTE GRUPPO B TUTTI TUTTE 9, ,36 C04 TUTTI TUTTE 7, ,43 C01 TUTTI TUTTE 8, ,60 C03 TUTTI TUTTE 8, ,98 C02 TUTTI TUTTE 10, ,94 C06 TUTTI TUTTE 10, ,32 A10 TUTTI TUTTE 9, ,07 D04 TUTTI TUTTE 2, ,90 D06 TUTTI TUTTE 2, ,56 D07 TUTTI TUTTE 2, ,80 D08 TUTTI TUTTE 2, ,91 D01 TUTTI TUTTE 3, ,71 D05 TUTTI TUTTE 3, ,22 D02 TUTTI TUTTE 0,00 0,00 D03 TUTTI TUTTE 0,00 0, ,72 IMU AREE FABBRICABILI ,40 TOTALE CON AREE FABBRICABILI ,12 IMU PRIME CASE DI LUSSO ,96 TOTALE CON IMU PRIME CASE DI LUSSO ,07 a detrarre: alimentazione fondo solidarietà trattenuto dall Agenzia delle Entrate ,01 immobili arte che pagano Tasi ,00 TOTALE IMU ,07 L importo del gettito evidenziato, è stato iscritto al netto della quota di alimentazione al Fondo di Solidarietà pari ad ,01 così come previsto all articolo 1, comma 380-ter, lettera a) della legge 24 dicembre 2012, n. 228, il quale stabilisce che i Comuni iscrivono la quota dell Imposta Municipale Propria al netto dell importo versato all entrata del bilancio dello Stato e della somma di ,00 relativa ad immobili Arte che rientrano nella tabella ministeriale ma che in realtà pagano Tasi. La somma stanziata a bilancio è pertanto pari ad ,07.. L importo di alimentazione al Fondo non compare nella parte spesa del bilancio. pag. 49

50 TASI: viene disciplinata dall articolo 1 comma 669 de seguenti della legge 147/2013. Il presupposto impositivo della TASI è il possesso o la detenzione, a qualsiasi titolo, di fabbricati, ivi compresa l'abitazione principale, e di aree edificabili, come definiti ai sensi dell'imposta municipale propria, ad eccezione, in ogni caso, dei terreni agricoli. La TASI è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsia sititolo le unità' immobiliari di cui al comma 669. In caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all'adempimento dell'unica obbligazione tributaria. L'aliquota di base della TASI è pari all'1 per mille. Il Comune, con deliberazione del Consiglio Comunale, adottata ai sensi dell'articolo 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, può ridurre l'aliquota fino all'azzeramento. Il Comune, con la medesima deliberazione può determinare l'aliquota rispettando in ogni caso il vincolo in base al quale la somma delle aliquote della TASI e dell'imu per ciascuna tipologia di immobile non sia superiore all'aliquota massima consentita dalla legge statale per l'imu al 31 dicembre 2013, fissata al 10,6 per mille e ad altre minori aliquote, in relazione alle diverse tipologie di immobile. Per il 2015, l'aliquota massima non può eccedere il 2,5 per mille. Per lo stesso anno 2015, nella determinazione delle aliquote TASI possono essere superati i limiti stabiliti per un ammontare complessivamente non superiore allo 0,8 per mille a condizione che siano finanziate, relativamente alle abitazioni principali e alle unità immobiliari ad esse equiparate di cui all'articolo 13, comma 2, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, detrazioni d'imposta o altre misure, tali da generare effetti sul carico di imposta TASI equivalenti a quelli determinatisi con riferimento all'imu relativamente alla stessa tipologia di immobili. Il gettito previsto è pari ad ,00. TARI: Il presupposto della TARI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Sono escluse dalla TARI le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e le aree comuni condominiali di cui all'articolo 1117 del codice civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva. La TARI é dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. In caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all'adempimento dell'unica obbligazione tributaria. Il gettito stimato complessivamente derivante al Comune dall applicazione del nuovo tributo, da iscrivere nella parte entrata del bilancio con imputazione al titolo I categoria 2 per ,63 e per ,90 al titolo VI Entrate per Servizi conto terzi( quota parte di competenza della Provincia della Spezia). pag. 50

51 Pari importo è stato destinato nella parte spesa del bilancio come segue: ,15 per contratto di servizio su bilancio 2015 al titolo I intervento 3 prestazioni di servizio; ,90 corrispondente ad una quota percentuale da erogare alla Provincia al Titolo IV Servizi conto terzi; ,48 quale fondo accantonamento rischi al titolo I intervento 10 fondo svalutazione crediti. 2) Diritti sulle pubbliche affissioni: il gettito è previsto in ,00; 3) Cimp: gettito previsto ,00. Tale somma è stata inserita al Titolo I delle entrate a seguito della sentenza n. 141/2009 della Corte Costituzionale la quale ha affermato che il canone per l installazione di mezzi pubblicitari (cd. CIMP), istituito con il d.lgs. n. 446 del 1997, costituisce una entrata tributaria, in quanto rappresenta una mera variante dell imposta comunale sulla pubblicità (cd. ICP) e pertanto conserva la qualifica di tributo, propria di quest ultima. 4) Addizionale comunale IRPEF: gettito previsto ,00: aliquota e detrazione rimasta invariata rispetto agli anni precedenti e confermata ( Per effetto di quanto previsto dall articolo 1 comma 169 della Legge 296/2006 ( Finanziaria 2007) gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all'inizio dell'esercizio purché entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1 gennaio dell'anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno.) Il gettito 2015, iscritto a bilancio per un importo prudenziale, è stato previsto tenendo conto dei redditi 2012, ultimi disponibili, come da calcolo del gettito massimo atteso disponibile tramite apposita applicazione sul Portale del federalismo fiscale e sotto evidenziato: pag. 51

52 Si evidenzia altresì il recupero una tantum di ,00 relativamente a quanto dovuto per addizionale anni pregressi a seguito pubblicazione dei dati reddituali dei rispettivi anni sul sito del MEF. 5) Fondo di solidarietà comunale Tale Fondo, istituito a partire dell anno 2013, è alimentato con una quota dell IMU. Ai fini della determinazione del Fondo di Solidarietà 2015, si evidenziano le spettanze definitive pubblicate sul sito della Finanza Locale, si evidenzia il taglio previsto per l anno 2015: FINANZA LOCALE: Fondo di Solidarietà comunale Riepilogo Ente selezionato: LA SPEZIA (SP) Tipo Ente: COMUNE Codice Ente: (gli importi sono espressi in Euro) pag. 52

53 FONDO DI SOLIDARIETA' COMUNALE ,61 Variazione 2015 per effetto IMU Terreni agricoli ,97 FONDO DI SOLIDARIETA' COMUNALE 2015 FINALE ,64 Nel caso di risultato algebrico negativo il recupero avverrà tramite Agenzia delle Entrate Recupero dell'agenzia delle Entrate relativo a: Quota per alimentare F.S.C (38,23% calcolato su IMU standard 2015) ,01 Descrizione Articolo Spettanze 2014 Spettanze 2015 Taglio FONDO DI SOLIDARIETA' , , , Ad oggi l analisi può essere effettuata sulla base dei dati relativi al Bilancio di previsione 2015 Totale Previsione IMU + TASI ,07 Entrate Correnti Previste ,64 = 28,9 % Illustrazione delle aliquote applicate e dimostrazione della congruità del gettito iscritto per ciascuna risorsa nel triennio in rapporto ai cespiti imponibili. Accertamenti Cons Accertamenti Cons (IMU + TASI) Bilancio di previsione 2015 (IMU + TASI) Aliquota prima abitazione 4,00 3,3/6,00 3,3/6,00 Aliquota altri immobili 2,0/10,6 1,0/10,6 1,0/10,6 Gettito ICI/IMU/TASI , , ,07 pag. 53

54 Indicazione del nome, del cognome e della posizione dei responsabili dei singoli tributi. A far data dal 1 gennaio 2006 la gestione delle entrate tributarie è stata affidata a SPEZIA RISORSE spa, società costituita dal Comune della Spezia con i partners privati SRT spa e ICA srl come da contratto di servizio stipulato tra Comune della Spezia e Spezia Risorse in data ed è stato individuato, quale Funzionario Responsabile dei singoli tributi, il Dott. Alessandro Merciari. pag. 54

55 Valutazione dei trasferimenti erariali programmati in rapporto ai trasferimenti medi nazionali, regionali e provinciali. Per i trasferimenti non fiscalizzati resta confermata l allocazione tra i trasferimenti. Le spettanze non fiscalizzate sono: Contributo per sviluppo investimenti; Oneri commissioni straordinarie di cui all art. 144 TUEL (art. 1, c. 704, l. 296/06); Oneri commissioni straordinarie di cui all art. 144 TUEL (art. 1, c. 706, l. 296/06); Incremento contributo comuni inferiori ai 3000 abitanti (art.1, c.703, l.296/06); Contributo fusione tra enti; Maggiorazione contributi ordinari sisma Abruzzo (art.2, c. 23, lett c) e d), legge 191 del 2009); Stabilizzazione personale ex ETI (legge 296/06); Interessi passivi mancato pagamento fornitori; Trasferimenti compensativi addizionale comunale irpef; Contributo contrasto evasione fiscale; Trasferimenti a singoli enti; La previsione dei trasferimenti erariali del Comune della Spezia ha riguardato pertanto soltanto : il fondo per lo sviluppo degli investimenti di ,38 parametrato ai mutui ancora in essere al ; Si evidenzia altresì che all interno dei trasferimenti erariali è stata prevista la somma di ,93 - relativa al rimborso delle spese sostenute per uffici Giudiziari (fino al ) Considerazioni sui trasferimenti regionali in rapporto alle funzioni delegate o trasferite, ai piani o programmi regionali di settore. Nella parte di Entrata relativa ai contributi derivanti da trasferimenti regionali, in particolare finalizzati al settore educativo ed al settore sociale ed in particolare al trasporto alunni scuole medie superiori, al trasporto alunni delle scuole materne e dell obbligo, all assistenza di alunni minorati psichici e sensoriali ed alle refezioni delle scuole materne e dell obbligo, sono state indicate previsioni con una riduzione a cautela dell equilibrio di bilancio. pag. 55

56 2.2 - ANALISI DELLE RISORSE Contributi e trasferimenti correnti ENTRATE Trend Storico Esercizio Trend Storico Esercizio Trend Storico Esercizio Programmazion e Annua Anno Programmazi one pluriennale Anno Programmazione pluriennale Anno Contributi e trasf.ti correnti dallo Stato , , , , , ,40 Contributi e trasf.ti correnti dalla Regione , , , , , ,00 Contributi e trasf.ti correnti Regione per funzioni delegate , , , , , ,00 Contributi e trasf.ti da parte di organismi comunitarive internazionali , , , , , ,00 Contributi e trasf.ti da altri enti del settore pubblico , , , , , ,00 TOTALE , , , , , , Proventi Extratributari ENTRATE Trend Storico Esercizio Trend Storico Esercizio Trend Storico Esercizio Programmazione Annua Anno Programmazione Programmazione pluriennale Anno pluriennale Anno Proventi dei servizi pubblici , , , , , ,00 Proventi dei beni dell'ente , , , , , ,35 Interessi su anticipazioni e crediti , , , , , ,00 - Utili netti delle aziende spec. e partecipate, dividendi di societa ,00 585, , , , ,00 Proventi diversi , , , , , ,69 TOTALE , , , , , , Analisi quali - quantitative degli utenti destinatari dei servizi e dimostrazione dei proventi iscritti per le principali risorse in rapporto alle tariffe. I servizi maggiormente rilevanti sono la refezione scolastica e gli asili nido dei quali si danno di seguito le illustrazioni del piano tariffario e degli introiti. Tra gli altri proventi iscritti di rilevanza considerevole sono illustrati gli introiti derivanti dalle sanzioni al codice della strada TABELLA ASILI NIDO SCUOLE INFANZIA SPAZIO PRIMAVERA COMUNALI E SERVIZI CONVENZIONATI In attuazione della deliberazione G.C. n.2 del 10/1/2014, si adotta il seguente sistema di calcolo delle tariffe individualizzate dietro presentazione dell ISEE: Tariffe anno scolastico 2014/2015 pag. 56

57 Nido a tempo pieno, Nido a tempo parziale e Sezioni primavera FASCE ISEE tariffa base Quota per pasti Riduzione tariffa per non usufruire del pasto Riduzione "tariffa senza pasti" per Assenze Mensili 7-15 gg oltre 15 gg tutto il mese con certificato medico Riduzione "tariffa con pasti" per Assenze Mensili 7-15 gg oltre 15 gg tutto il mese con certificato medico 0, ,00 0,00 0, , ,00 20,00 20, , ,34 40,00 20, calcolo con 5.358, ,00 formula 20,00 6% 9% 15% 10% 13% 19% 8.000, ,00 calcolo con formula 30,00 6% 9% 15% 10% 13% 19% , ,00 calcolo con formula 40,00 6% 9% 15% 10% 13% 19% , ,00 calcolo con formula 60,00 6% 9% 15% 10% 13% 19% , ,00 calcolo con formula 80,00 6% 9% 15% 10% 13% 19% calcolo con oltre ,00 formula 90,00 6% 9% 15% 10% 13% 19% Centro Bambini FASCE ISEE tariffa base Riduzione "tariffa" per Assenze Mensili 7-15 gg oltre 15 gg tutto il mese con certificato medico 0, ,00 0, , ,00 20, , ,34 40, calcolo con 5.358, ,94 formula 6% 9% 15% oltre ,95 calcolo con formula 6% 9% 15% pag. 57

58 Servizi Scuole dell'infanzia tempo pieno FASCE ISEE tariffa base Quota per pasti Riduzione tariffa per non usufruire del pasto Riduzione "tariffa senza pasti" per Assenze Mensili 7-15 gg oltre 15 gg tutto il mese con certificato medico Riduzione "tariffa con pasti" per Assenze Mensili 7-15 gg oltre 15 gg tutto il mese con certificato medico 0, ,00 0,00 0, , ,00 20,00 20, , ,34 40,00 20, , ,00 calcolo con formula 20,00 6% 9% 15% 10% 13% 19% calcolo con 9.500, ,00 formula 30,00 6% 9% 15% 10% 13% 19% oltre 13500,01 calcolo con formula 45,00 6% 9% 15% 10% 13% 19% N. UTENTI ANNO SCOLASTICO 2014/2015: Asili Nido n. 352 Materne n. 442 TOTALE PROVENTI RISCOSSI ANNO 2014 (da previsione assestamento al ): ,00 OSSERVAZIONI: l Amministrazione ha introdotto criteri aggiuntivi per la determinazione della partecipazione dell utenza al costo delle prestazioni erogate, cosi individuati: 1) Riduzione del 30% della tariffa per i nuclei famigliari che hanno due figli iscritti al nido e/o scuola dell infanzia comunale e/o spazio primavera e/o centro bambini (riduzione applicabile al secondo figlio); 2) Riduzione del 40% della tariffa per i nuclei famigliari che hanno tre e ulteriori figli iscritti al nido e/o scuola dell infanzia comunale e/o spazio primavera e/o centro bambini (riduzione applicabile a partire dal terzo figlio); L Amministrazione ha introdotto la possibilità di richiedere il servizio con o senza il pasto ed inoltre ha elaborato un adeguamento del sistema tariffario introducendo delle fasce in base alle attestazioni ISEE in cui sono previste tariffe predefinite per i redditi più bassi ed altre con un calcolo individualizzato, sul quale sono applicate le seguenti riduzioni: 1) Riduzione del 6% per nuclei famigliari che hanno figli iscritti al nido e/o scuola dell infanzia comunale e/o spazio primavera nel mese di dicembre e nel mese di gennaio in relazione alla chiusura delle strutture per le vacanze natalizie, tale riduzione non è prevista nel servizio Centro Bambini (servizi integrativi). pag. 58

59 2) Ai fini del calcolo dei giorni di frequenza un bambino si intenderà come presente al nido e/o scuola dell infanzia comunale e/o spazio primavera e/o centro bambini qualora non venga ritirato per indisposizioni o altri gravi motivi entro le ore 10 del mattino; 3) Riduzioni per assenze mensili riconosciute nei servizi di nido e/o scuola dell infanzia comunale e/o spazio primavera e/o centro bambini, differenziate per servizi senza e con pasto: - del 6% o del 10% in caso di assenze mensili del bambino da 7 a 15 giorni anche non continuativi; - del 9% o del 13% in caso di assenze mensili del bambino oltre giorni 15 anche non continuativi; - del 9% in caso d inserimento del bambino nuovo iscritto; Nei casi in cui, a seguito di questa agevolazione, la somma da corrispondere scendesse al di sotto dell importo minimo di 40,00 o 60,00, verrà applicata tale tariffa minima; 4) In caso di assenza del bambino per malattia, documentata tramite certificazione medica, che si protragga per l intero mese e per un massimo di due mesi consecutivi, sarà applicata una riduzione del 15% o del 19%; 5) A Settembre è prevista una riduzione del 15% per i bambini di nuovo inserimento, ed una riduzione del 18% per i bambini già frequentanti; tale riduzione non è prevista nel servizio Centro Bambini (servizi integrativi). Le agevolazioni riferite alla frequenza non sono applicabili cumulativamente, e in caso di valenza di più agevolazioni verrà applicata quella più vantaggiosa per l utente. pag. 59

60 TABELLA SERVIZIO RISTORAZIONE SCOLASTICA In attuazione della deliberazione G.C. n.125 del 14/4/2005 e successive determinazioni di aggiornamento delle tariffe agli indici ISTAT medi annui dei prezzi al consumo, si adottano tariffe individualizzate dietro presentazione dell ISEE: RISTORAZIONE SCOLASTICA Tariffe anno scolastico 2014/2015 ISEE da 0,00 a 3.250,00 ISEE da 3.250,01 a 5.358,34 ISEE da 5.358,35 a 7.000,00 ISEE da 7.000,01 a ,00 ISEE da ,01 a ,00 ISEE da ,01 a ,01 ISEE da ,01 a ,01 ISEE oltre ,01 1,00 2,15 3,45 4,45 4,70. 5,00 5,35 5,60 2 figlio iscritto ed ulteriori (se residenti): 20% di sconto sulla tariffa corrispondente all ISEE famigliare N. UTENTI ANNO SCOLASTICO 2014/2015(al 31 OTTOBRE 2014): 4570 TOTALE PROVENTI RISCOSSI ANNO 2014 : ,00 OSSERVAZIONI: In analogia con gli altri servizi educativi, si mantiene l esonero totale della contribuzione dovuta per gli utenti espressamente segnalati dai Servizi Sociali del Comune della Spezia: famiglie e minori soggetti a provvedimenti dell Autorità Giudiziaria, minori in affido familiare, nomadi e famiglie che per fatti gravissimi si trovino in momentanea difficoltà. Si mantengono altresì le riduzioni tariffarie previste per le famiglie residenti per i figli (successivi al primo) che usufruiscono del servizio, applicando una riduzione del 20% della tariffa prevista Dimostrazione dei proventi dei beni dell ente iscritti in rapporto all entità dei beni ed ai canoni applicati per l uso di terzi, con particolare riguardo al patrimonio disponibile. Le partite sulle quali si fondano gli introiti derivanti dai beni dell Ente sono quelle costituite dai fitti e dalle concessioni di fondi e stabili diversi pari a ,72 ( ,10 provenienti da fitti reali e concessione beni immobili patrimoniali e ,62 da fitti reali e concessione di fondi commerciali e stabili diversi) ai quali vanno sommate previsioni di ,43 derivanti da fitti e concessioni dei locali situati presso impianti sportivi ed impianti del pubblico macello, ,96 per fitto Archivio di Stato ed ,79 per fitto Ostello Tramonti. A tale elenco vanno aggiunti fitti reali da fabbricati di civili abitazioni e paraservizio per ,00 ed ulteriori proventi pari ad ,06 per censi, canoni, ed altre prestazioni.. pag. 60

61 2.2.4-Contributi e trasferimenti in c/capitale Trend Storico Trend Storico Trend Storico Esercizio 2012 Esercizio 2013 Esercizio Programmazio ne Annua Anno Programmazi one pluriennale Anno Programmazi one pluriennale Anno ENTRATE Alienazioni di beni patrimoniali , , , , , ,88 Trasferimenti di capitale dallo Stato , , , , , ,00 Trasferimenti di capitale dalla Regione , , , , ,00 - Trasferimenti di capitale da altri enti del settore pubblico , , , , , ,00 Trasferimenti di capitale da altri soggetti , , , , , ,00 TOTALE , , , , , ,88 Trend Storico Esercizio Proventi e oneri di urbanizzazione Trend Storico Esercizio Trend Storico Esercizio Programmazi one Annua Anno Programmazi one pluriennale Anno Programmazi one pluriennale Anno ENTRATE , , , , , ,00 TOTALE , , , , , , Relazioni tra proventi di oneri iscritti e l attuabilità degli strumenti urbanistici vigenti. L articolo 10, comma 4-ter del Dl. 35/2013 edilizia novella l articolo 2, comma 8, della legge n. 244 del 2007 (legge finanziaria 2008) disponendo l applicazione, per gli anni 2013, 2014 e 2015, della disciplina ivi prevista concernente l utilizzo dei proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia di cui al D.P.R. 6 giugno 2001, n Tale norma ha consentito di utilizzare, dal 2008 al 2012, i predetti proventi per una quota non superiore al 50 per cento per il finanziamento di spese correnti e per una quota non superiore ad un ulteriore 25 per cento esclusivamente per spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale. La percentuale utilizzata dal Comune della Spezia per l anno 2015 risulta dal seguente prospetto: pag. 61

62 RIEPILOGO ONERI BILANCIO DI PREVISIONE 2015 Descrizione 2015 parte corrente 2015 parte conto capitale Totale Oneri urbanizzazione ai sensi L.10/ , , ,68 10% oneri destinati ad abbattimento barriere architettoniche , ,00 Quote oneri di urbanizzazioni secondarie dovute agli enti religiosi 0, , ,00 Conguagli oneri di urbanizzazione condono edilizio L , , ,00 Oneri condono edilizio zone vincolo idrogeologico 0, , ,00 Totale , , ,68 % oneri a finanziamento della spesa 43,53% 56,47% 100,00% Proventi da sanzioni al codice della strada L importo dei proventi derivanti da sanzioni al codice della strada è stato quantificato in: ,00 per il con accantonamento di ,00 al Fondo svalutazione crediti per ciascuna annualità Accensione di prestiti ENTRATE Trend Storico Esercizio Trend Storico Esercizio Trend Storico Esercizio Programmazi one Annua Anno Programmazi one pluriennale Anno Programmazi one pluriennale Anno Finanziamenti a breve termine Assunzioni di mutui e prestiti , , , , , ,00 Emissione di prestiti obbligazionari TOTALE , , , , , , Valutazione sull'entità di ricorso al credito e sulle forme di indebitamento a mezzo di utilizzo di risparmio pubblico o privato. L art 62 del decreto legge 112/2008 detta specifiche norme in materia di contenimenti dell uso degli strumenti derivati e dell indebitamento delle Regioni e degli EE.LL. pag. 62

63 Nello specifico, è fatto divieto agli enti locali di ricorrere all indebitamento attraverso contratti che non prevedano modalità di rimborso mediante rate di ammortamento comprensive di capitale e interessi. La durata dei piani di ammortamento non potrà essere superiore a trenta anni, comprese eventuali operazioni di rifinanziamenti o rinegoziazione ammesse dalla legge. E previsto inoltre che gli enti locali non possano emettere titoli obbligazionari o altre passività con rimborso del capitale in unica soluzione alla scadenza La legge di stabilità 2015 ha nuovamente modificato l art. 204 del Tuel. Viene aumentata la possibilità di indebitamento per gli enti locali attraverso la variazione della percentuale per determinare il limite degli interessi passivi rispetto alle entrate correnti del rendiconto del penultimo anno precedente. La nuova percentuale, a decorrere dal 2015, è pari all 10% anziché il 8%; Dimostrazione di rispetto del tasso di delegabilità dei cespiti di entrata e valutazioni sull'impatto degli oneri di ammortamento sulle spese correnti comprese nella programmazione triennale. Anche per questo esercizio ci sia avvale della non obbligatorietà della individuazione delle quote di ammortamento finanziario da accantonarsi per il finanziamento degli investimenti strumentali degli esercizi futuri Altre considerazioni e vincoli. pag. 63

64 ENTRATE Riscossione di crediti e Anticipazioni di cassa Trend Storico Trend Storico Programmazio Esercizio 2013 Esercizio 2014 ne Annua 2 3 Anno Trend Storico Esercizio Programmazio ne pluriennale Anno Programmazion e pluriennale Anno Riscossione di crediti , , ,00 Anticipazioni di cassa , , , , , ,00 TOTALE , , , , , , Dimostrazione del rispetto dei limiti del ricorso alle anticipazioni di tesoreria. Nel Titolo 5 Intervento 01 dell entrata, alla voce Rimborso per anticipazioni di cassa sono stati iscritti ,00 relativi al rimborso al Tesoriere di un eventuale anticipazione di cassa. Tale importo rientra nei limiti posti dall articolo 22 del D. Lgs n. 267/2000 e dalla Legge di stabilità 2015, secondo il quale il Tesoriere dell Ente, su richiesta e previa Deliberazione di Giunta, concede anticipazioni di cassa nel limite massimo dei cinque dodicesimi delle entrate correnti accertate nel penultimo anno precedente. Per il Comune della Spezia, i cinque dodicesimi afferenti le entrate correnti accertate con il rendiconto dell esercizio 2013, approvato con deliberazione C.C. n. 9 del , ammontano a complessivi ,67. pag. 64

65 SEZIONE 3 PROGRAMMI E PROGETTI pag. 65

66 3.1 Considerazioni generali e motivata dimostrazione delle variazioni rispetto all esercizio precedente: IL QUADRO DI RIFERIMENTO PER IL BILANCIO 2015 DEL COMUNE DELLA SPEZIA. Il bilancio del Comune per il 2015 si inserisce in un contesto economico nazionale ancora difficile con una recessione in atto e tassi di disoccupazione, soprattutto giovanile, a livelli mai raggiunti. Le riforme avviate e il contesto economico mondiale stanno favorendo una ripresa che lascia ben sperare per i prossimi anni i dati ISTAT confermano un calo del debito pubblico e una frenata alla discesa del PIL. Nel periodo Settembre Dicembre il PIL è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,3 nei confronti degli ultimi mesi del Quello che si è chiuso a dicembre è stato il quattordicesimo trimestre senza crescita: dal 2011 ad oggi l economia italiana ha perso oltre 70 miliardi. Anche i dati del Governo e dell OCSE prevedono che il 2016 sarà forse un anno di svolta e per l Italia una crescita compresa fra lo 0,7 e l 1,5%. Pesa certamente la crisi della Grecia ma stanno giocando a favore della ripresa dell Economia il calo del prezzo del petrolio, la discesa della valutazione dell Euro rispetto al dollaro, la politica della BCE attraverso il quantitative easing (QE) che dovrebbe aiutare le banche a finanziare gli investimenti, la parziale flessibilizzazione delle regole di bilancio europee e il piano Juncker per stimolare gli investimenti. I dati pubblicati dall ISTAT confermano una ripresa dell occupazione (a dicembre di ) occupati (+0,5) rispetto all ultimo mese del Il tasso di disoccupazione è sceso al 12,9% Le prime recenti riforme approvate dal Parlamento potranno aiutare la ripresa, ma è evidente che per favorire una ripresa stabile,l uscita dalla stagnazione occorrerà attuare quelle riforme decisive per l economia a partire dalla delega fiscale, dalla riforma della PA, dalla semplificazione Amministrativa e quella Istituzionale fino alla lotta alla corruzione. Siamo nel pieno di una stagione di riforme Istituzionali, economiche, sociali, con le quali il Paese cerca di uscire dalla stagnazione di questi anni e rimettere in moto investimenti, capitali e creare lavoro. Non c è dubbio che l attuazione di molte riforme dipende dalla riduzione della spesa pubblica, politica attivata congiuntamente negli ultimi anni e che ha investito pesantemente gli Enti Locali. L unico comparto il cui fabbisogno di spesa è decrescente è quello dei Comuni. Lo conferma l ISTAT ma anche la Corte dei Conti sostiene che nei Comuni si è tagliato troppo e si sono messi a rischio i servizi ai cittadini. Dal 2010 ad oggi i comuni hanno contribuito al risanamento finanziario del Paese con oltre 17 miliardi di uro, 8 di tagli ai trasferimenti, 9 di contributi al Patto di Stabilità. I comuni hanno messo in atto uno sforzo enorme per non penalizzare i cittadini e i servizi di cui beneficiano. Hanno attuato una spending review poderosa, riorganizzando la macchina comunale, rinegoziando appalti e servizi ecc. Sono stati costretti molto spesso ad aumentare le tasse locali ma certamente in misura molto inferiore rispetto ai tagli subiti. Gli Enti Locali hanno inoltre subito negli ultimi anni una valanga di provvedimenti normativi di disposizioni spesso neppure coordinate fra loro che hanno generato precarietà e incertezza. Anche la Legge di Stabilità 2015 è stata caratterizzata da questi aspetti negativi. Non si è voluto dare un assetto definitivo alla fiscalità immobiliare locale rimandando al 2016 l introduzione delle nuove tasse locali sugli immobili che avrebbero potuto restituire ordine e progressività all imposta. pag. 66

67 Il quadro della Legge di Stabilità 2015 è fatto di luci ed ombre. La manovra di bilancio vale nel miliardi di Euro di cui 21,3 di nuove entrate (Bonus 80 euro compreso) e 12,7 di maggiori spese. E una manovra moderatamente espansiva rispetto al quadro di legislazione vigente, che incorpora lo spostamento al 2017 del pareggio di bilancio. Dei tagli di spesa ben 8,1 miliardi (49% del totale) sono a carico di Comuni, Provincie e Regioni. E una quota decisamente superiore al peso delle amministrazioni locali sul totale della spesa pubblica (29%) Questi tagli si sommano a quelli decisi col DL66/2014. Positivo è l intervento di riduzione di oltre due terzi degli obiettivi del patto interno di stabilità che vale 2,9 miliardi di spazi di spesa in più per gli Enti Locali. Per il 2015 è stato anche prorogato il patto verticale incentivato per 1 miliardo di Euro mentre cresce dal 10 al 20% la quota del fondo di solidarietà comunale ripartito secondo la differenza tra capacità fiscale standard e fabbisogno standard. Di positivo ulteriormente per gli Enti Locali si registrano gli interventi di carattere sociale che sono stati rifinanziati e stabilizzati: il fondo non autosufficienti (400 milioni nel 2015 e 250 nel 216) e il fondo nazionale politiche sociali (300 milioni nel 2015). Dal 1 settembre si trasferiscono definitivamente al Ministero Giustizia le spese di gestione per il funzionamento degli Uffici Giudiziari. Nel 2015 si avvia il processo di armonizzazione contabile che equivale ad un taglio di spesa di 1,9 miliardi annui a partire dal 2015, reso più graduale dalla recente legge di Stabilità sia per quanto riguarda il fondo crediti di dubbia esigibilità che per l assorbimento di disavanzi derivati dal riaccertamento straordinario dei residui. La riforma contabile costituirà una grande occasione per rendere più trasparenti e credibili i conti degli Enti Territoriali. Comporterà un cambiamento radicale sia negli schemi sia negli allegati di bilancio e ancor più per quanto riguarda i concetti di competenza finanziaria, di residui, di avanzo di amministrazione, senza dimenticare l introduzione di nuove voci di bilancio come il fondo pluriennale vincolato alla reintroduzione della contabilità di cassa. Gli uffici finanziari del Comune hanno già dato avvio ad un grosso lavoro di adeguamento che ha comportato l adeguamento del sistema informatico, contabile e organizzativo dell Ente, la riclassificazione per missioni e programmi di capitoli del PEG, il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, la quantificazione del fondo crediti di dubbia esigibilità. Ai tagli ai Comuni previsti nella Legge di Stabilità 2015 per 1,2 miliardi si aggiungeranno quindi quelli prodotti dalla manovra necessaria per attuare la nuova armonizzazione contabile in totale circa 4,5 Milioni di Euro. Rimangono ancora diversi nodi aperti tra questi il riordino della fiscalità (nuova localtax, IMU terreni agricoli ecc) e dalla perequazione Comunale. Anche la revisione della riscossione coattiva è un tema da affrontare rapidamente, non è possibile continuare con norme coattive emanate con il Regio Decreto 639/1910. Altra priorità è la riforma del catasto fabbricati e terreni e, infine, il definitivo superamento del patto interno di stabilità. pag. 67

68 3.2 Obiettivi degli organismi gestionali dell Ente. BILANCIO 2015: LE STRATEGIE DEL COMUNE L anno 2014 è stato caratterizzato da numerose problematiche che hanno condizionato non poco l attività degli Enti Locali. Il nostro Comune ha ben governato le problematiche di ordine finanziario con una attenta politica di rigore, di tagli misurati e contenimento della spesa. Il rendiconto della gestione 2014 si è chiuso con un avanzo contabile di amministrazione di uro di cui vincolati e non vincolato. Anche il patto di stabilità è stato rispettato con un ampio margine ( Euro). Il bilancio 2015 parte con due enormi problemi da affrontare: 1) il taglio derivante dall applicazione della legge di stabilità e dai precedenti provvedimenti, 2) l impatto sul bilancio conseguente all applicazione dell armonizzazione contabile. Per quanto concerne il primo punto, gli stessi si individueranno così: - Taglio derivante dal DL 95/ Taglio ex art. 47 DL 66/ Taglio DL 190/ TOTALE TAGLI L applicazione dell armonizzazione contabile, grazie alla possibilità di spalmare in 30 anni il ripiano del disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui, insisterà nel bilancio 2015 per circa Euro cui si aggiungerà il finanziamento del fondo svalutazione crediti relativo alla competenza 2015 che incide per uro. A questi dati si aggiungono le minori entrate derivanti da : - Addizionale IRPEF anni pregressi Contributi Statali una tantum Interessi attivi Contributo di tesoreria Introiti pubblicità Introiti parcheggi Utili partecipate Inoltre alcuni servizi hanno segnalato la necessità di maggiori spese che sono state attentamente valutate e in gran parte ricondotte negli standard del Sul fronte delle Entrate la manovra si è articolata: - ADDIZIONALE IRPEF: non è stato previsto alcun aumento. Si segnala un incremento di gettito di Euro in base alle stime del MEF - IMU: piccola modifica delle aliquote in relazione agli immobili c2 e c6 non pertinenziali( cantine e garage) da 9,6 a 10,6 con gettito stimato di circa ,00; - TASI: per la TASI non è stata prevista alcuna variazione di aliquota. Il gettito è stato adeguato a quanto incassato nel 2014 con un incremento di Euro rispetto alla previsione originaria - COSAP: il consiglio Comunale ha già approvato alcune misure rivolte a ridurre l impatto di tale tassa. E stato cancellato il canone di occupazione si soprasuolo realizzato da tende (tassa sull ombra). Esentati dal canone gli esercizi di e pubblici esercizi della periferia, incentivate le aperture di nuovi esercizi, inasprite le sanzioni per le occupazioni abusive e morosi. La manovra si dovrebbe autofinanziare. pag. 68

69 - LOTTA ALL EVASIONE: particolare attenzione sarà dedicata alla lotta all evasione sia da parte dell Ufficio Entrate del Comune che di Spezia Risorse. Lo stanziamento a bilancio sale di Euro rispetto al 2014 in quanto la società di riscossione ha emesso numerosi accertamenti relativi a grandi insediamenti. E stato approvato il nuovo Regolamento ISEE e si intensificherà la collaborazione con l Agenzia delle Entrate per contrastare l evasione e l elusione fiscale - ENTRATE DIVERSE: a) Si prevede che anche nel 2015 il Governo finanzi il contributo sgravi TASI per l abitazione principale con gettito per il nostro Comune prevedibile in Euro b) Rimborso recuperi diversi previsti in Euro c) Maggiori entrate Servizi Educativi Euro d) Maggiori entrate previste per rinnovo pass residenti biennali con aumento da 10 a 20 euro di rimborso spese ,00 Euro e) Utili di Spezia Risorse La spesa corrente, al netto delle partite compensative, si assesterà sui 94 milioni di Euro, al di sotto di 1 milione rispetto all assestato Le linee di bilancio 2015 sul fronte della spesa sono invece così articolate: - Contenimento della Spesa per servizi di circa di Euro rispetto all assestato 2014 e di 1 milione rispetto alle previsioni iniziali Consumi energetici: costituiscono una spesa rilevante per il Comune prevedendo una spesa di circa 5 milioni di Euro per il Attualmente sono in corso la sostituzione di lampade di P.I. con tecnologia LED in molte zone della città grazie al mutuo di 1 milione di Euro contratto lo scorso anno. La convenzione socio-economica stipulata con Enel prevede inoltre la sostituzione di altre lampade P.I. per circa 1,5 milioni oltre al rifacimento di linee collegato alla eliminazione di due cabine di trasformazione. Enel ha inoltre già installato panelli solari in 6 scuole cittadine. Entro l anno partirà il nuovo affidamento della gestione tramite CONSIP che porterà innovazione negli apparati di riscaldamento e consistente risparmio energetico. - Politiche organizzative del personale: dal gennaio 2015 sono stati aperti i nuovi Sportelli Polivalenti al Cittadino unificando in unici punti di contatto i servizi alle imprese e gran parte dei servizi al cittadino. E stata inaugurata la nuova sede di via Costantini con la contemporanea chiusura degli Uffici di via Pascoli, via Fiume, via Leopardi, via Valle determinando sensibili economie di spesa sia gestionali che di risorse umane. Nel 2015, in applicazione del Decreto Del Rio, il piano occupazionale sarà fortemente condizionato dalla necessità di assorbire i sopranumeri della Provincia. Sono stati a tal fine attivati 9 comandi di cui 4 vigili provinciali, con l obiettivo di stabilizzarli entro il corrente anno. A seguito della sentenza dell Unione Europea relativa all utilizzo di lavoratori precari si stabilizzeranno alcune unità dei Servizi Educativi. pag. 69

70 Qualche margine assunzionale rimarrà per le categorie infungibili non presenti negli organici Provinciali (Assistenti sociali, Maestre, Educatori ecc). Proseguirà l applicazione del piano di Riassetto dell Ente con diverse misure attuative (ufficio Entrate, Riorganizzazione Servizi Manutentivi, sportelli polifunzionali, nuovi uffici anagrafici, ecc) - Servizi Educativi: per il 2015 sono state diversificate le rette con sconti anche per il primo figlio e per favorire le giovani coppie. La gestione esterna delle strutture è cresciuta estendendosi anche all asilo di Montepertico. Il servizio risente momentaneamente delle ripercussioni derivanti dalla Sentenza dell Unione Europea sul precariato che rischia di esporre il Comune a notevoli risarcimenti e favorire, di contro, la necessità di accrescere il numero di strutture esternalizzate. - Servizi Sociali: gli stanziamenti a bilancio non subiranno sostanziali riduzioni, confermando l attenzione dell Amministrazione verso le problematiche sociali aggravate dalla crisi economica che sta attraversando il Paese. Le linee politiche per il 2015 confermano le azioni di intervento volte all integrazione sociosanitaria al fine di integrare competenze e servizi diversi nel campo del contrasto alla povertà, oltre alle attività ordinarie, si interverrà nel sostegno dell Emporio Solidale e si attiverà il programma di inclusione socio solidale. In tema di promozione del benessere familiare si creerà un Centro per le Famiglie con progetti ad hoc. Verso gli anziani si intraprenderà la costituzione di reti associative, si potenzieranno i servizi di prossimità e quelli orientati all anziano e alla casa. Ciò anche favorito dall accordo con ASL 5 per la gestione del Mazzini che libererà risorse comunali. - Sistema turistico e territoriale: nel corso del 2014 sono stati avviati diversi progetti per la valorizzazione turistica della città. Il brand My Spezia, il piano di cura dell immagine della città, il QRcode, la diffusione coordinata della presenza dei cantieri edili ecc, sono stati assicurati e sono ora in consolidamento. Pesa sul 2015 l incertezza della gestione degli IAT da parte della Provincia. Il comune intenderebbe spostare lo IAT di viale Italia presso l ex book shop del Museo Lia in via Prione per essere più centrale rispetto al flusso dei turisti. E stato aperto il nuovo punto di informazione dei Comuni del Golfo e Parco 5 terre presso la stazione, mentre prosegue il servizio informazioni turistiche presso lo scalo crocieristico. Il 2015 sarà caratterizzato da importanti eventi che accresceranno l immagine della città e l afflusso di turisti e visitatori. Si terrà la quarta edizione della Festa della Marineria dal 26 al 29 agosto incentrata sui temi dell alimentazione nell anno di EXPO 2015 al quale parteciperà anche la nostra città assieme alla Regione Liguria. Dopo molti anni di assenza è previsto l arrivo e la partenza del Giro d Italia nei giorni 12 e 13 maggio. Inoltre il Palio del Golfo avrà un edizione straordinaria per il suo 90 anniversario con una sensibile implementazione di avvenimenti e iniziative. Si terrà anche la seconda edizione di Parchi in Piazza (maggio) e Mesciua (settembre). Nel settore del Commercio, oltre alle misure di carattere finanziario sopra descritte, continueranno le attività promozionali volte ad animare la città, col Vola alla spezia, ad eventi specialistici di promozione. - La manutenzione della città: rimane uno degli obiettivi prioritari dell Amministrazione. Nonostante le difficoltà finanziarie vengono sostanzialmente mantenute invariate le risorse finanziarie. pag. 70

71 Particolare attenzione sarà rivolta alle asfaltature di strade e rifacimento marciapiedi, proseguirà l opera di pulizia dei graffitti mentre ACAM Ambiente continuerà a migliorare il proprio servizio in città. - Spezia Smart e i fondi comunitari: nel 2015 entrerà nel vivo la programmazione dei fondi Europei. La Commissione Europea ha approvato il Programma Operativo FERS Liguria e quindi si attiverà concretamente uno degli strumenti principali per lo sviluppo all occupazione. Il programma della Liguria è strutturato in 6 assi prioritari che attiverà i seguenti obbiettivi tematici per una spesa di 392,5 Milioni di Euro: OT1 ricerca sviluppo tecnologico e innovazione 80 Milioni di Euro OT2 tecnologia dell informazione 41 Milioni di Euro OT3 competitività imprese 135 Milioni di Euro OT4 riduzione emissioni di carbonio 79 Milioni di Euro OT5 cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei rischi 42 milioni di Euro Sull asse città sono previsti 40 milioni Euro e la nostra città sarà impegnata particolarmente sugli obiettivi OT5 e OT2. Nei prossimi mesi definiremo i progetti con la Regione Liguria sull assetto idrogeologico e Agenda digitale ma anche sulle problematiche dell efficientamento energetico. Al fine di prepararci al meglio all uscita dei bandi regionali ed europei ed anche per definire il futuro modello di Città Intelligente utilizzando modelli e soluzioni sostenibili in grado di valorizzare le specificità del territorio e le competenze locali, l Amministrazione ha avviato il percorso per la costituzione del Masterplan Spezia la città diventa Smart. Dopo un lavoro preliminare di impostazione metodologica a seguito dell affidamento di incarico di consulenza alla Fondazione Torino Wireless, si sono strutturati 5 tavoli di lavoro (Mobility, Enviroment, Economy e Governance, Living People, Innovazione Tecnologica Marina) a cui sono stati invitati a prendere parte Enti, Istituzioni, Associazioni e Aziende che svolgono un ruolo rilevante su ciascun tema di riferimento. Tutte le idee e progetti confluiranno nel Masterplan che sarà il piano strategico della città per gli anni futuri e costituirà l ossatura e la banca progetti per la partecipazione ai bandi di finanziamento che usciranno nei prossimi anni. - Progetti di Sviluppo: fra i grandi investimenti segnaliamo l affidamento dei lavori per la costruzione dell Ospedale del Felettino e l avvio della costruzione della radioterapia. Si stanno sbloccando i lavori per la Variante Aurelia dopo il fallimento della ditta aggiudicataria. Sono prossimi allo sblocco gli interventi in ambito portuale per l ampliamento delle banchine mentre prosegue la bonifica e il dragaggio nelle aree previste. Dopo gli accordi con la Regione, il ministero Difesa, Promostudi e DLTM nei prossimi mesi partiranno i lavori di ristrutturazione dell ex Ospedale Militare Falcomatà per realizzare la nuova sede dell Università e del DLTM. Seguiranno i lavori di riqualificazione del Montagna e dei laboratori interni all Arsenale. Entro l anno partirà anche l insediamento produttivo nautico nell ex Casermette di Pagliari ora arricchite dal prossimo trasferimento al Comune delle aree demaniali limitrofe facenti parte dell ex PUV, di fronte ai Cantieri San Marco. Altro trasferimento di beni Statali ha riguardato il forte Pagliari e l area dell esercito di Valdurasca (circa 22 ettari) sulla quale si dovranno definire ipotesi di utilizzo a fini agro-turistici. pag. 71

72 - Principali interventi del Comune: il Comune investirà nel corso del 2015 diversi milioni di Euro per opere pubbliche di interesse cittadino. A questo si aggiungeranno quelle provenienti dai fondi comunitari (POR-FERS) e FAS ( per ospedale Falcomatà e milione per Palazzo Crozza) I mutui da contrarre saranno di circa 6 milioni e saranno destinati in parte al cofinanziamento di fondi europei e FAS e in parte su opere di ristrutturazione e adeguamenti normativi di scuole ed edifici comunali, per il rifacimento di strade e marciapiedi. Altri fondi per le manutenzioni deriveranno dagli oneri di urbanizzazione e dai contributi Enel. Contributi statali e regionali sono stati assegnati per investimenti di riassetto idrogeologico e per la messa a norma di edifici scolastici. Queste sono le principali linee generali sulle quali si muoverà l azione dell Amministrazione nel corso del 2015 e che troveranno più puntuale esposizione nella relazione che segue e nel Piano Generale di Sviluppo. pag. 72

73 3.3 Quadro generale IMPIEGHI per Programma pag. 73

74 I PROGRAMMI pag. 74

75 PROGRAMMA 1 Visione 1 Una nuova fase della vita della città ASSESSORI DI RIFERIMENTO: Aree Militari Jacopo Tartarini Pianificazione Territoriale Infrastrutture Edilizia Cristiano Ruggia Politiche comunitarie - Alessandro Pollio Descrizione del Programma: LA CITTA, LA LIGURIA E L ITALIA Motivazione delle scelte Collegamento con il PIANO GENERALE DI SVILUPPO LOCALE Impegno strategico dei prossimi anni è rafforzare il ruolo della città, il suo essere capoluogo di un comprensorio vasto e mettere a servizio progetti e relazioni territoriali per lo sviluppo della Liguria e a servizio del rilancio del sistema Paese. Il Mediterraneo ha riacquistato una nuova centralità. Si tratta di un opportunità unica per l Europa e in particolare, per l Italia. Quindi ci sono oggi importanti opportunità da cogliere anche per la Liguria grazie ai suoi porti e alle infrastrutture. Le infrastrutture sono pertanto condizione fondamentale per far entrare in questo scenario e mettere a servizio del disegno di sviluppo della Liguria la posizione e il sistema di relazioni della Spezia. Programma La città, la Liguria e l Italia (1) Scheda Progetto 1.01 Le grandi infrastrutture (la Variante Aurelia e l Asse TIBRE) 1.02 Una nuova alleanza tra Marina Militare e città: il federalismo demaniale e le nuove aree Partecipare ai grandi progetti nazionali o internazionali e accedere alle risorse comunitarie pag. 75

76 1.01 Le grandi infrastrutture (la Variante Aurelia e l Asse TIBRE) Descrizione, motivazioni e finalità da conseguire La grande opera infrastrutturale della Variante Aurelia, concepita circa venti anni fa allo scopo di collegare la Val di Vara direttamente all asse autostradale, è stata completata per quanto riguarda il primo e il secondo lotto. La Variante Aurelia con gli svincoli che saranno di volta in volta realizzati permetterà una migliore organizzazione della mobilità cittadina e una migliore accessibilità alla città, sgravando il traffico cittadino dei principali assi di viabilità sul lungomare anche in vista del recupero del waterfront cittadino. L'intera Variante si configura, di fatto, come asse tangenziale alla città della Spezia, che si sviluppa dal comune di Beverino, posto a nord della città, fino alla località Stagnoni, a est della città, dove si collega all'asse autostradale esistente. L intervento della Variante Aurelia permetterà di realizzare un collegamento funzionale con la A12, riducendo i tempi di percorrenza e le distanze per accedere da Nord al Porto della Spezia. A dicembre 2014 sono ripartiti i lavori relativi al terzo lotto, rimasti fermi per quasi tutto il 2013 e tutto il 2014, mentre si resta in attesa della copertura finanziaria per avviare anche il IV ed ultimo lotto. Il terzo lotto unirà Buonviaggio ai Boschetti e quindi all'innesto con il raccordo autostradale mentre il quarto lotto unirà il terzo con il casello autostradale di Beverino; si tratta di realizzazioni strategiche per rafforzare il territorio sotto il profilo infrastrutturale. Il quarto lotto, in fase di progettazione preliminare, si presenta come la prosecuzione dei lotti 1, 2 e 3 e costituisce la previsione di un'alternativa alla viabilità esistente in grado di connettere l'abitato della Spezia e le relative aree portuali con il sistema infrastrutturale dell'immediato entroterra e quindi con le direttrici regionali liguri e interregionali padane. Tra gli obiettivi da realizzare nel prossimo anno il completamento dell asse Tibre, un infrastruttura importante di collegamento e di distribuzione delle merci e di mobilità di persone per l Asse Tirreno - Brennero, in particolare per la connessione di porti ed interproti. I territori interessati, non potendo fare nulla di concreto in proposito, sono chiamati prima di tutto a mantenere elevata l attenzione su queste opere ed a far si che tale priorità non venga dimenticata. Il corridoio plurimodale Ti.bre poggerà su tre infrastrutture principali: la bretella autostradale Fontevivo - Nogarole Rocca ancora da realizzare, la linea ferroviaria Pontremolese già raddoppiata per il 38% ma con oltre il 50% del tracciato a binario unico e ancora senza la nuova Galleria di Valico, infine l autostrada Tirrenica da completare nella tratta compresa fra Rosignano e Civitavecchia. A queste tre opere se ne aggiunge una quarta: l ammodernamento della linea ferroviaria Parma-Suzzara-Poggio Rusco, già esistente, così da permettere alla linea Pontremolese di proseguire oltre che in direzione Milano anche verso Mantova e Verona in direzione del Brennero. Sempre più preoccupante è lo scenario futuro che riguarda proprio il completamento del raddoppio della Pontremolese;a fine 2013 è stata inaugurata la galleria Marta Giulia (4200 metri) nell ambito del raddoppio della linea ferroviaria Pontremolese nella tratta Solignano Osteriazza della lunghezza di 12 km finanziata con 200 milioni di euro stanziati nel 2000 ed il termine dei lavori era previsto per la fine del Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo In relazione alla Variante Aurelia il 10 dicembre 2014 sono ripartiti i lavori relativi al terzo lotto. Il cantiere è rimasto fermo per quasi due anni ( ), a causa delle difficoltà finanziarie della società Coestra, incaricata dell appalto per la realizzazione delle gallerie e degli svincoli tra Felettino e Melara. Anas ha quindi riappaltato i lavori ed è subentrata la società Toto Costruzioni di Chieti che ha previsto anche un piano di rientro per i cinquanta lavoratori che erano ormai da circa due anni in cassa integrazione straordinaria. Il cantiere entrerà a pieno regime entro la primavera I primi cantieri attivati saranno quelli del Felettino, Buonviaggio, Pieve, ex Fornaci e Stagnoni. La Variante consentirà migliori condizioni di transitabilità dal raccordo autostradale verso il centro e la Val di Vara attraverso la strada di circonvallazione alla città e il tratto in galleria dalla Chiappa a San Benedetto, tutte e due già da tempo aperte. pag. 76

77 Il quarto lotto, per il quale manca ancora la progettazione definitiva, è in attesa di ottenere adeguati finanziamenti. Il Comune ha predisposto un pre-progetto in variante al preliminare esistente, al fine di mantenere costi bassi e un migliore inserimento ambientale. Tale preprogetto è stato oggetto di una sostanziale condivisione da parte della Regione Liguria e dei Comuni di Riccò del Golfo e Beverino. La Regione si è impegnata a predisporre il progetto preliminare, cui seguirà il definitivo al fine di essere pronti al momento di occasioni di finanziamento. La progettazione preliminare in variante del quarto lotto della Variante Aurelia deve quindi essere ancora completata. Il collegamento di Parma con la Tibre è un opera desiderata da tempo e non solo dal nostro territorio. Il collegamento sia autostradale che ferroviario consentirà una migliore connessione tra i porti dell alto tirreno, Livorno, Carrara e La Spezia in particolare, con l Europa centrale, accorciando i tempi e diminuendo i costi logistici. Una grande opportunità sia per i nostri operatori portuali, che per la filiera logistica anche di retroporto. La costruzione di infrastrutture stradali crea importanti vantaggi all autotrasporto in termini di costi di percorrenza, di performance e di sicurezza. I tempi per la realizzazione dell intero asse ferroviario Monaco-Verona saranno sono ancora lunghi. Si prevede infatti che il raddoppio della linea sul versante italiano possa completarsi intorno al 2020, la nuova galleria del Brennero nel 2023 e la quadruplicazione dell intera linea Monaco-Verona nel Questa impegnativa opera valorizzerà ulteriormente il ruolo del Brennero dal quale - con riferimento al già passano 48,2 milioni di tonnellate di merci (13,2 milioni per ferrovia e 35 su gomma) corrispondenti al 40% di quanto ordinariamente transita attraverso tutti i valichi alpini italiani. Purtroppo, i tempi lunghi di realizzazione delle opere insieme ad una mancanza di sistema endemica nel nostro Paese tra tutte le realtà coinvolte, rischiano di far perdere tutti vantaggi auspicati. Rispetto alle grandi opere infrastrutturali e in particolare rispetto al completamento/raddoppio della Pontremolese poco può fare la nostra Amministrazione come singolo territorio interessato dalla linea Ti-Bre. Il raddoppio della ferrovia Parma-La Spezia, a novembre ha subito un altro stop; ad oggi il raddoppio è completato dalla Spezia fino all altezza di Fornoli e da Berceto a Solignano; da lì a Osteriazza di Fornovo, i cantieri hanno ripreso a pieno ritmo solo nelle ultime settimane, dopo il lungo stop per un contenzioso sui numerosi residuati bellici ritrovati, tra Astaldi la ditta aggiudicataria dell opera e Italferr. Per le tratte ancora a binario unico da Fornoli a Berceto e da Fornovo a Parma la Finanziaria 2007 stanziò 24 milioni di euro per i tre anni a venire per procedere alla progettazione definitiva, comprendente anche una nuova galleria di valico a binario unico di 21 km, da sud di Pontremoli a Berceto, che instradasse i pesanti treni merci diretti al Nord evitando loro le dure rampe del Borgallo, tratta già a doppio binario che nelle intenzioni di Italferr continuerà ad essere percorsa da tutto il traffico passeggeri e dal traffico merci in direzione mare. Lo stanziamento di 24 milioni di euro, si è però di recente scontrato con la Corte dei Conti: la magistratura contabile ha bloccato la delibera del Cipe relativa ai 48 milioni stanziati per gli anni 2008 e 2009, da un lato per la soluzione di alcune prescrizioni di tipo ambientale contenute nel progetto definitivo ma soprattutto perché secondo la Corte l impegno finanziario per la conclusione dell opera, 2 miliardi di euro, è insufficiente per terminare l opera stessa. Nel mese di novembre si è svolto un incontro tra i rappresentanti di regioni, province e comuni interessati dal raddoppio proprio per fare il punto della situazione; si è preso atto della ripresa dei lavori sulla tratta Solignano Osteriazza, che non si concluderanno prima di un paio d anni e vi è stata anche la constatazione che gli ostacoli possono arrivare in ogni momento, per questo è importante la presenza attiva di tutte le istituzioni coinvolte. Per ottenere le risorse necessarie alla conclusione dell opera risulta indispensabile che i rappresentanti territoriali nelle istituzioni, Governo, Parlamento, Regioni Liguria e Emilia- Romagna facciano squadra e lavorino in simbiosi per scongiurare la fine del progetto e per vedere completata tutta la Pontremolese. I territori interessati dall opera hanno deciso di promuovere nel corso del 2015 la sottoscrizione di un accordo tra le tre Regioni Liguria, Emilia Romagna e Toscana volto a rivendicare l indispensabilità dell opera ma anche la disponibilità a concorrere, sul piano finanziario, alla pag. 77

78 sua realizzazione. Analoga disponibilità è attesa dalle Autorità portuali e dagli altri soggetti economici e imprenditoriali che vedono nell opera una grande occasione di sviluppo delle proprie attività. Il primo impegno per il prossimo anno sarà comunque quello di recuperare i 200 milioni stanziati per il raddoppio Vicofertile-Parma e poi spariti non confermati nel Decreto Sblocca-Italia. Per quanto riguarda il tratto autostradale della Tibre, ad oggi è stato appaltato il primo tratto tra Fontevivo Trecasali. di circa 12 km all Impresa Pizzarotti. I lavori dovrebbero partire nei primi mesi 2015, anche se ad oggi esiste la certezza di finanziamento solo per il tratto fino a Trecasali mentre non ci sono certezze per i lavori successivi che dovrebbero portare l autostrada fino a Mantova. Questo progetto prevede anche, quali opere complementari, ulteriori strade quali il raccordo tra il casello Autostradale e la rotatoria-strada provinciale 10 e la circonvallazione dell abitato di Viarolo; inoltre, in corrispondenza del casello, la Tibre si dovrebbe collegare con la Cispadana. Nelle intenzioni l autostrada dovrebbe collegare Fontevivo, nei pressi dell autostrada della Cisa e quindi il Tirreno con il Porto della Spezia, con Affi e quindi con l autobrennero. Indicatori Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Completamento terzo lotto Variante Aurelia Capacità dell apparato amministrativo comunale di supportare ANAS nella realizzazione dell opera numero dei contatti con ANAS per la risoluzione di problematiche di cantiere e/o espropri ANAS Comune Completamento del terzo lotto Risorse pubbliche per la realizzazione dell opera Pontemolese n. risorse pubbliche attivate nei tre anni Valore assoluto Tavolo interistiuzionale Riattivazione dei 246 milioni di euro pag. 78

79 1.02 Una nuova alleanza tra Marina Militare e città: il federalismo demaniale e le nuove aree Contenuto, motivazioni e finalità L'Arsenale militare marittimo della Spezia è una delle più importanti e antiche basi della Marina militare italiana e la città fonda la sua storia e la sua tradizione socio-economica sulla presenza della Marina Militare ed in particolare proprio della sua base militare. Dopo un lungo periodo di chiusura a qualsiasi tipo di collaborazione con la città, la Marina Militare ha cambiato atteggiamento e si è dimostrata più aperta a trattare con l Amministrazione locale al fine di rivalorizzare le strutture militari, grazie all apporto di capitali privati, e favorendo anche lo sviluppo di nuove attività per la nostra città. Permute e alienazioni sono alcuni degli strumenti in grado di favorire questo scambio tra città impresa e Marina Militare. Le trattative con aziende hanno interessato Fincantieri, Intermarine e Perini per l utilizzo, dietro tariffa, di bacini e strutture ubicate all interno dell arsenale con accordi pluriennali. Sono comunque diverse le aziende che hanno richiesto alla Marina la possibilità di utilizzare strutture interne, in particolare i bacini. L'Arsenale della Spezia nacque con l'obiettivo di costruire Navi Militari; attualmente però l'attività principale è quella della manutenzione e dell'ammodernamento delle Unità Navali. Accanto a questo ammodernamento vivono però anche tutte le vecchie professionalità artigianali; diverse sono le lavorazioni artigianali, presenti ormai solo all Arsenale di La Spezia che riguardano vari settori, tra cui veleria, falegnameria, cordami, che devono essere assolutamente mantenute. A queste si aggiungono gli specialisti dei settori navalmeccanico ed elettronico. La volontà della Marina Militare è quella di rendendo rendere disponibili a tutte le realtà industriali locali e nazionali le infrastrutture e i diversi servizi commerciabili quali servizi di laboratori, officine, studi specialistici, banchine e bacini di carenaggio, con l obiettivo di avere all interno degli Arsenali sia navi militari che civili ed un gran numero di maestranze impegnate. In particolare, per quanto riguarda il nostro territorio, la Marina Militare, oltre a rendere disponibili le banchine lavori, i bacini (in muratura e galleggianti) e le officine di congegnatoria e meccanica di precisione presenti nell arsenale, ha dichiarato la disponibilità di permutare anche i servizi di laboratorio interni agli Arsenali e i laboratori specialistici del Centro Interforze per il Munizionamento Avanzato (CIMA) di Aulla e del Centro di Supporto e Sperimentazione Navale (CSSN) di La Spezia dove possono essere eseguite prove, analisi e misure nel campo della chimica applicata e degli esplosivi, della tecnologia dei materiali, dell'ambiente, dell'architettura navale, della segnatura radar/infrarosso e della compatibilità elettromagnetica, finalizzate al collaudo, alla qualifica e alla omologazione di materiali ed apparecchiature. Ulteriori sviluppi positivi per l arsenale spezzino, per il 2015 si attendono anche da una nuova partita che è quella della dismissione della flotta navale; in particolare un pool di imprese in autonomia ha già avviato una discussione in tal senso con il Ministero da cui si attendono ulteriori sviluppi. Ad oggi risultano in dismissione 2 sommergibili e 3 navi, di cui 2 turbonavi ed una nave carabinere la cui dismissione potrebbe essere effettuata proprio all interno dei 6 bacini dell arsenale altro tema importante per i prossimi anni è quello del refitting delle unità navali militari. Vista la forte esigenza per tutte le Marine Militari di utilizzare per lunghi periodi unità da pattugliamento, e considerando le costanti riduzioni dei budget navali, diventa una necessità l ammodernamento che per le piccole e medie imprese rappresenta un affare da 7 a 15 milioni di euro per unità. Viste le capacità delle aziende spezzine del settore l obiettivo è quello di diventare il centro del refitting militare europeo in grado di proporre anche cessione di tecnologie e addestramento militare. Obiettivo ulteriore sarà poi quello di estendere le lavorazioni dal refitting sulle navi militari al refitting delle unità mercantili. pag. 79

80 L Arsenale Militare della Spezia svolge un ruolo importantissimo anche per lo sviluppo del settore turistico e culturale: con l accoglienza delle navi da crociera e l organizzazione di eventi all interno della base navale. Ad agosto 2014, l Arsenale Militare ha ospitato ad esempio un trittico di eventi unici nel loro genere, presso i bacini piccoli, in sinergia con il Teatro Pubblico Ligure. Il progetto si auspica che possa essere riproposto e sviluppato ulteriormente già dal prossimo anno. Altra questione avviata da tempo e che rimane di importanza strategica è quella della definizione, insieme ad un piano di rilancio e di razionalizzazione della Marina Militare, di un progetto di dismissione o co-uso di aree molto importanti della città e non più utilizzate con finalità militari. Su richiesta del Ministro della Difesa, è stato istituito un Tavolo tecnico tra Autorità Portuale, Marina Militare, Comune della Spezia, Agenzia del Demanio e Regione Liguria per risolvere le problematiche relative all area denominata Campo in ferro : la Marina Militare si è dichiarata infatti disponibile a cedere l area, con modalità ancora da definire, in quanto essa, per poter essere riqualificata, necessita di un lungo e costoso lavoro di bonifica che la Marina Militare stessa non può fare direttamente. ll tavolo, istituito alla fine del 2013, si è comunque già riunito parecchie volte; l argomento prioritario è stato quindi quello relativo alla sopraccitata area ma si è discusso, più in generale, della possibilità di riqualificare tutta l area di Ponente che attende da anni la riconquista di un proprio accesso al mare e un intervento in tal senso. Il Comune della Spezia ha quindi colto l occasione per elaborare un masterplan di tutta l area che prevede una riqualificazione di tutta la linea di costa compresa tra Cadimare e Marola; il progetto elaborato è di estrema importanza in quanto rappresenta un punto di partenza fondamentale e dovrà essere sottoposto all attenzione di tutti gli altri Enti coinvolti. Tale progetto prevede, in una prima fase, la riconversione a fini turistici ricreativi dell aeronautica di Cadimare, area che dovrebbe essere ceduta dalla Difesa grazie alle novità introdotte dalla normativa sul federalismo Demaniale e, in un secondo momento, la realizzazione di un nuovo Distretto Nautico nella zona Campo in Ferro e a Marola. La realizzazione di tale progetto permetterebbe ai borghi di Cadimare e Marola di abbattere i muri contenitivi costruiti dalla Marina Militare e di riconquistare un accesso diretto al mare con la realizzazione di una passeggiata che da Marola, appunto, arriverà fino al Fezzano. Collegato a questo progetto, in quanto geograficamente collegata, vi è anche l area delle Vasche di San Vito in relazione alle quali la Marina ha puntualizzato che vi verrà trasferito il reparto subacquei, che oggi condivide il Varignano con gli incursori. Si tratta di un'unità molto aperta a non militare, ed è quindi possibile che ci sia una apertura ulteriore alle realtà civili. Di grande importanza anche l accordo in fase di definizione relativo alla realizzazione del Polo Marittimo Spezzino all interno del compendio dell ex ospedale militare. il Comune della Spezia ha stipulato con la Marina Militare un contratto di locazione per la gestione e ristrutturazione del delle strutture sportive del Campo Montagna al Comune della Spezia. Si prevede dal 2015 un utilizzo della struttura anche da parte dei cittadini. Ad inizio 2013, poi, l Amministrazione ha acquisito l area delle ex Casermette ed ha pubblicato il bando per l industrializzazione dell area finalizzata ad ampliare il distretto nautico produttivo presente sul territorio. L area è stata suddivisa in due lotti e sono state presentate diverse domande. Compito dell amministrazione sarà valutare con attenzione le richiesta pervenute ed far si che l area possa essere aggiudicata nel più breve tempo possibile; Si sta predisponendo il progetto per la realizzazione del Distretto nautico entro i primi mesi del Infine, in tema di aree militari, si ricorda che dopo quasi tre anni di blocco dal D.lgs 85/2010, con l articolo 56-bis del Decreto del Fare (Dl n.69/2013), ha finalmente ripreso avvio il percorso del federalismo demaniale. L'articolo citato ha introdotto procedure semplificate per il trasferimento agli Enti territoriali di immobili, proprio in attuazione del decreto legislativo sul federalismo demaniale. Sono oltre 20mila i beni dello Stato già pronti per essere trasferiti agli Enti che ne faranno richiesta e, nel passaggio dei beni dallo Stato alle Autonomie, la priorità va soprattutto ai Comuni che sono quindi gli attori principali di questo percorso. Il Comune della Spezia ha già inoltrato richiesta seguendo i modi ed i tempi indicati dalla normativa ma al momento ha ottenuto risposta negativa per i beni della Difesa e positiva per una prima tranche di quanto richiesto al Demanio;lo Stato, in tal caso, ha previsto per i Comuni pag. 80

81 un ulteriore possibilità di interpello all Agenzia del Demani; il Comune della Spezia ha avviato tale procedura ricevendo una risposta negativa dal Ministero Difesa. Il Comune pertanto sta collaborando con il Ministero stesso per individuare una procedura alternativa da cui si attendono sviluppi nel prossimo anno. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Gli obiettivi che si prevede di raggiungere nel corso dei prossimi 3 anni, sono i seguenti: - Apertura della basa navale spezzina ad ulteriori imprese private: Vista la positiva esperienza avviata con l accordo tra la M.M. ed alcune imprese private per l utilizzo di alcune strutture interne all Arsenale Militare, l intenzione è quella di proseguire rendendo disponibili a tutte le realtà industriali locali e nazionali le infrastrutture e i diversi servizi commerciabili quali servizi di laboratori, officine, studi specialistici, banchine e bacini di carenaggio, con conseguente apporto di capitale indispensabile per ammodernare e rendere più efficienti le strutture militare oggi in decadimento. - Sottoscrizione Accordi di programma per dismissione aree militari in disuso ed utilizzo dei nuovi strumenti normativi in materia introdotti dal Governo Monti Si valuteranno tutte le opportunità offerte dalle nuove dismissioni di legge che offrono nuove opportunità anche per la dismissione, valorizzazione o riuso di aree militari. Indicatori Nome dell indicatore Numero accordi tra imprese private e MM per utilizzo bacini/servizi presso l Arsenale Descrizione dell indicatore Numero accordi tra imprese private e M.M. Tipo dai calcolo / formula / Fonte dei dati Marina Militare Target 5 nell arco dei prossimi 3 anni Nome dell indicatore Numero Accordi di programma sottoscritti con Ministero Difesa Descrizione dell indicatore Numero Accordi di programma sottoscritti con Ministero Difesa Tipo dai calcolo / formula / Fonte dei dati Marina Militare Target 2 nell arco dei prossimi 3 anni pag. 81

82 1.03 Partecipare ai grandi progetti nazionali o internazionali e accedere alle risorse comunitarie Contenuto, motivazioni e finalità L obiettivo di promuovere e consolidare la partecipazione della città alle opportunità offerte dalla Programmazione comunitaria dei Fondi Strutturali e dei Programmi Settoriali continua ad essere un obiettivo prioritario per due ordini di motivi: 1) la necessità di lavorare su un modello di sviluppo che oggi viene definito intelligente, e che il libro bianco della Commissione europea sulle Smart cities e gli ecosistemi di innovazione (dell aprile 2012) fonda proprio nelle città, quali protagoniste della sfida lanciata con la strategia Europa ) il risparmio di risorse e la massima diffusione degli effetti e degli impatti delle politiche, principi propri del paradigma delle città e comunità intelligenti, diviene un imperativo necessario, tanto più a fronte dell inasprirsi della crisi economica e dei sempre crescenti tagli imposti alla finanza locale. Al fine di uscire dalla crisi che continua ad affliggere l'economia di molti paesi, la Commissione Europea ha proposto la Strategia Europa 2020, approvata anche dal Consiglio Europeo. La Strategia Europa 2020 fissa 5 obiettivi cui tutti gli Stati membri devono concorrere attraverso l attuazione delle politiche di coesione: Occupazione - innalzamento al 75% del tasso di occupazione (per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni) Ricerca - aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo ed innovazione al 3% del PIL dell'ue (pubblico e privato insieme) Istruzione - riduzione degli abbandoni scolastici al di sotto del 10%; aumento al 40% dei 30-34enni con un'istruzione universitaria Riduzione povertà - almeno 20 milioni di persone a rischio o in situazione di povertà ed emarginazione in men Cambiamenti climatici ed energie sostenibili - riduzione delle emissioni di gas serra del 20% (o persino del 30%, se le condizioni lo permettono) rispetto al 1990; 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili; aumento del 20% dell'efficienza energetica. La programmazione dei fondi per le politiche di coesione , con un plafond nazionale complessivo di 107 miliardi di euro, in Italia mirerà a concentrare le risorse su pochi obiettivi finalizzati principalmente: - all innovazione delle PMI (a cui sarà destinato il 37% delle risorse disponibili, + 10% rispetto alla precedente programmazione); - al rilancio dell occupazione (risorse destinate 14% del totale, con un incremento del 4,1% rispetto al precedente ciclo di programmazione); - a grandi infrastrutture, attraverso obiettivi più mirati e quantificabili in termini di risultati attesi, di qualità della spesa e di lavoro di squadra con i territori. La Commissione europea raccomanda di indirizzare le risorse sui settori chiave per la crescita. Gli investimenti a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) verranno pertanto concentrati su 4 priorità chiave: Innovazione e ricerca, Agenda digitale, Sostegno alle piccole e medie imprese (PMI), Economia a bassa emissione di carbonio. Lo scenario di riferimento per le politiche dell Amministrazione, dunque è soprattutto quello della nuova Programmazione A livello nazionale con l Agenda Urbana è stato creato un coordinamento centrale delle politiche urbane con l obiettivo di ricollocare le città e la questione urbana al centro delle strategie di sviluppo del nostro Paese e integrare tra loro azione comunitaria aggiuntiva e politiche ordinarie nazionali. L Agenda Urbana è perciò volta a promuovere lo sviluppo delle reti tra città e lo scambio delle migliori pratiche nei vari campi, secondo moduli definiti per dimensione demografica, al fine di diffondere gli impatti delle risorse (5% dei fondi FESR) da riservare alle venti città pilota che saranno indicate nel contratto di partenariato. I cinque punti fondamentali che costituiscono il nucleo dell Agenda sono: 1. Limitazione del consumo di suolo e riqualificazione urbana; pag. 82

83 2. Infrastrutture dei trasporti e mobilità sostenibile; 3. Strategia europea in materia di clima ed energia (meno 20% delle emissioni di gas a effetto serra, più 20% di efficienza energetica, almeno il 20% dei consumi di energia da fonti rinnovabili entro il 2020); 4. Cultura, Università e smart cities; 5. Lavoro e welfare. A livello europeo il quadro finanziario per il periodo (QFP), dopo mesi e mesi di complesse negoziazioni, è stato approvato a fine Il bilancio complessivo per i prossimi sette anni sarà di 960 miliardi di euro in impegni finanziari e 908 miliardi in pagamenti (prezzi del 2011). Il QFP include anche i budget riservati ai programmi settoriali le cui regolamentazioni entreranno in vigore nel Tra questi si ricorda: Horizon 2020, approvato il 21 novembre 2013 con un budget di circa 80 miliardi di euro per il periodo ; COSME, a favore della competitività delle imprese; Erasmus+ programma dell'unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, Life + il programma quadro sull ambiente; il Programma per il cambiamento e l'innovazione sociale (ex Progress ed Eures), a favore dell occupazione e degli affari sociali; il Programma "Europa creativa" a sostegno dei settori culturali e creativi, che riunirà in un quadro unico di finanziamento i diversi programmi che attualmente intervengono nei settori della cultura e dell audiovisivo (Cultura, MEDIA e MEDIA Mundus); il Programma "Europa per i cittadini" che continuerà a sostenere partenariati tra città (gemellaggi) e reti transnazionali, iniziative di commemorazione della storia europea, la promozione del dibattito e della riflessione sulla cittadinanza e i valori europei e su temi legati all UE, nonché il sostegno strutturale ad organizzazioni che promuovono la cittadinanza europea. Per garantire il protagonismo dell Ente in questa fase di passaggio occorrerà avviare l elaborazione di strategie condivise a livello territoriale ed extra-territoriale, attraverso l adesione a reti, partenariati e osservatori, tavoli di lavoro (come quello regionale sulla programmazione POR FESR ob. Competitività) oltre ad uno sforzo congiunto per conclusione dei progetti approvati e finanziati sui fondi Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Gli obiettivi relativi all attuazione delle politiche di coesione europee per il periodo : I FONDI STRUTTURALI a. Chiusura programmazione , attraverso la gestione e il monitoraggio dei progetti integrati POR FESR Regione Liguria : Il nostro Ente ha colto la principale opportunità per la realizzazione di progetti di sviluppo e riqualificazione del territorio urbano attraverso la partecipazione all Asse 3 Sviluppo Urbano periodo 2007/2013. Sono, infatti, in corso di realizzazione i due grandi Progetti Integrati Territoriali di Sviluppo Urbano, Centro Città e Quartieri costieri del Levante (vedi programma 10.04). Gli interventi dei due progetti integrati dovranno concludersi entro il I semestre 2015 al fine di permettere la chiusura amministrativa e finanziaria dei progetti entro dicembre 2015 e rispettare i target di spesa annuali fissati a livello Ue ed intermedi, fissati a livello ministeriale, al fine di scongiurare il disimpegno di risorse. b. Gestione e conclusione dei progetti finanziati nell ambito dell obiettivo 3 Cooperazione territoriale del FESR Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia Francia Marittimo, FESR Il Comune ha aderito al Programma di Cooperazione Transfrontaliero Italia Francia Marittimo (Liguria, Corsica, Toscana e Sardegna), elaborando un progetto strategico attualmente in corso che vedrà la chiusura nel maggio Si tratta del progetto Ports et Identité. PORTI, realizzato in partenariato con la Regione Corsica, capofila, e con numerosi altri partner delle quattro Regioni incluse nel Programma, che a livello locale prevede l attuazione di due sotto-progetti da parte del Comune della Spezia in stretta collaborazione con la Provincia della Spezia. Il progetto B ha visto lo sviluppo sia di attività di marketing d area, nell ambito delle quali sono state già realizzate una mappatura delle aree produttive disponibili e di potenziale interesse per investitori esterni ed un sito web di consultazione, che pag. 83

84 azioni per la creazione di strumenti informativi e comunicazionali per i turisti, con particolare riferimento al filone crocieristico. Il Progetto A ha invece visto la realizzazione di azioni di riqualificazione di zone peri portuali ed, in particolare, la riqualificazione di un tratto di V.le San Bartolomeo adiacente alla zona portuale del valore di ,00. Nei primi mesi del 2015 sarà dunque necessario portare a compimento tutte le azioni previste nel piano d azione, in maniera coordinata con gli altri partner di progetto e secondo le modalità dettate dal Porgramma, raggiungendo l obiettivo finale di spesa. c. Conclusione dei progetti finanziati nell ambito del programma Interreg IVC A dicembre 2014 vedrà la conclusione anche il progetto POSSE (Promotion of Open Specifications and Standards in Europe), finanziato nell ambito del Programma Interreg IVC (75% Fondi FESR e 25% fondo di rotazione nazionale) e il cui partenariato è composto da Reading Borough Council (Capofila del progetto), Comune di Klaipeda, Città di Burgos, Comune della Spezia, Pisamo spa, Transport Research Centre (CDV), POLIS Promotion of Operational Links with Integrated Services, UTMC ltd, OCA e. V. and Norwegian Public Roads Administration. Obiettivo strategico del progetto, avviato nel 2012, era quello di dimostrare come le specifiche e gli standard aperti per i sistemi e i servizi ITS applicati alla mobilità siano in grado di supportare la diffusione efficace degli obiettivi UE, in particolare di quelli in materia di ambiente, attraverso il trasferimento di conoscenze tra le città europee. Nel primo trimestre 2015 sarà dunque necessario curare la chiusura delle attività reportistiche e finanziarie legate al progetto nonché sviluppare, di concerto con i partner progettuali ed eventuali altri soggetti, futuri sviluppi nelle applicazioni degli open specifications and standard, come per altro già realizzato con la proposta avanzata sul programma comunitario Horizon d. I nuovi Progetti integrati di sviluppo urbano nella programmazione Lo sviluppo urbano sostenibile dovrà essere attuato attraverso progetti integrati per il miglioramento della vivibilità e della competitività delle città, secondo le modalità programmate da Regione Liguria nell ambito del Programma POR FESR obiettivo Competitività, presentato alla Commissione europea a fine luglio 2014 e in attesa del nulla osta definitivo. Tale programmazione ha dovuto tenere conto dei seguenti criteri dettati a livello europeo: - concentrazione dei finanziamenti su un numero minore di priorità; - attenzione ai risultati; - maggiore ricorso a condizionalità ex-ante, per garantire che gli Stati membri conseguano gli obiettivi generali e specifici della strategia Europa 2020; - monitoraggio dei progressi rispetto agli obiettivi fissati. Conseguimento di tappe fondamentali relative al raggiungimento degli obiettivi dei programmi inclusi nel contratto di partenariato connessi agli obiettivi di Europa Il 5% del bilancio destinato ai Fondi sarà accantonato e assegnato, durante una verifica intermedia, agli Stati membri i cui programmi avranno conseguito le tappe fondamentali. Degli 11 obiettivi tematici contenuti nell Accordo di partenariato nazionale, a livello regionale sono stati presi in considerazione quelli rientranti nelle seguenti 3 priorità strategiche: 1. Sostegno a nuovi servizi e funzioni per la città Obiettivi tematici: - Ob. 2 Agenda digitale (migliorare l accesso alle tecnologie dell informazione della comunicazione, nonché l impiego e la qualità delle medesime) - Ob. 4 Energia sostenibile e qualità della vita (sostenere la transizione verso un economia a basse emissioni di carbonio in tuti i settori) (Es. azioni di riduzione dei consumi energetici in edifici pubblici, residenziali e non; mobilità urbana sostenibile, ecc.) 2. Lotta al disagio sociale e promozione inclusione sociale e cittadinanza Obiettivi tematici: - Ob. 9 Inclusione sociale e lotta alla povertà (problematiche alloggiative, aumento legalità in determinate aree urbane, miglioramento tessuto urbano solo in aree a basso tasso di legalità) 3. Sostenere e attrarre insediamenti in filiere di specializzazione locale a vocazione urbana Obiettivi tematici: pag. 84

85 - Ob. 1 Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione (rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l innovazione) - Ob. 3 Competitività dei sistemi produttivi (promuovere la competitività delle PMI, il settore agricolo e della pesca e acquacultura) In aggiunta, Regione Liguria, nell ambito del quarto obiettivo a scelta, ha individuato quello relativo al tema della Clima e rischi ambientali, nel cui ambito il Comune ella Spezia ha già avanzato, in fase di definizione e presentazione del Programma Operativo, alcune proposte da inquadrare nell ambito dell Asse Urbano. I progetti integrati dovranno concentrarsi su 1 o 2 di questi obiettivi e lavorare su finalità e criticità precise approcciando laddove possibile anche le tematiche dell inclusione sociale e del disagio, con interventi di riqualificazione di aree e edifici e la creazione di servizi, anche con l innesto di interventi in settori tematici a contenuto innovativo (energie, agenda digitale, specializzazioni produttive). Nel II semestre 014 il Comune della Spezia ha presentato alla Regione un elenco di priorità e proposte alla Regione, con riferimento a ciascuno degli assi del POR FESR ed evidenziando, dove possibile, potenziali integrazioni con altri fondi e programmi (FSE e PSR in primis), affinché i Programmi Operativi in corso di elaborazione e presentazione alla Commissione tenessero conto dei bisogni e delle potenzialità di sviluppo del territorio. Nel 2015, alla luce delle modifiche richieste dalla Commissione a tali programmi e della loro veste definitiva si avvierà pertanto una fase interlocutoria di cui la Regione al fine di preparare le proposte progettuali candidabili sui vari fondi e assi (alcuni con modalità negoziata altri a bando ). Utile, sia ai fini della programmazione sui fondi strutturali, che su quella settoriale di diretta emanazione UE (vedi di seguito), sarà la programmazione in chiave smart che verrà avviata nell ambito del quadro programmatorio La Spezai e. I programmi settoriali Tema prioritario sarà quello inerente lo sviluppo delle smart cities and communities. Ciò avverrà dando priorità allo sviluppo di progetti, anche a carattere internazionale, nel campo delle energie (efficienza energetica, utilizzo delle rinnovabili, abbattimento emissioni di CO2), delle Tecnologie per l Informazione e la Comunicazione e della mobilità sostenibile, integrando programmazione settoriale e programmazione strutturale e facendo tesoro dei progetti già avviati sia in ambito POR FESR che i ambito di cooperazione territoriale. Per l implementazione dei progetti ed il reperimento delle risorse esterne sarà utile il percorso da svilupparsi nell ambito del quadro programmatorio La Spezia 20 20, avviato con la stipula dei protocolli d intesa con i vari Comuni ed enti del territorio e che dovrà condurre alla redazione di un Masterplan per lo sviluppo in chiave smart del territorio e della sua comunità. Nell ambito di tale percorso verranno difatti attivati tavoli tecnici cui parteciperanno rappresentanti del mondo imprenditoriale, delle società di settore (vedi asd es. le ESCo per la tematica Energia), dalle società di gestione dei servizi pubblici locali, dal mondo della ricerca e dell Università e da altri attori istituzionali (AP, Provincia, CCIAA) che, con il supporto di una società specializzata individueranno le migliori soluzioni tecniche e finanziarie attivabili, anche con l aiuto di finanziamenti europei o nazionali. A partire da questo lavoro di co-progettazione potranno essere sviluppate, grazie anche ad adeguati supporti tecnici esterni (di tipo settoriale e consulenziale o per la ricerca dei partenariati pubblici-privati più adeguati), proposte progettuali candidabili ai bandi settoriali. A questo scopo sono già stati avviati tavoli a livello regionale e nazionale (Osservatorio ANCI per la smart city), reti e partnership (vedasi l European Innovation Partnership, avviata a ottobre 2014 a Bruxelles) cui il Comune partecipa attivamente. Nel corso del 2014 sono stati inoltre presentati progetti su importanti bandi europei, come Progress o Life che vedono il Comune della Spezia coinvolto in qualità di partner e che, in caso di approvazione, vedranno il loro avvio nel 2015 Proseguiranno inoltre le attività di informazione (con newsletter mensili), assistenza e supporto alla ricerca di nuovi finanziamenti, anche in settori differenti da quelli sopra indicati, nonché alla gestione e rendicontazione dei progetti finanziati da parte della struttura comunale dedicata. Indicatori pag. 85

86 Nome dell indicatore Sviluppo e gestione di progetti Smart Descrizione dell indicatore % di progetti sviluppati e gestiti su tematiche Smart Tipo dai calcolo / formula N progetti su energia, TIC, mobilità/n progetti sviluppati e gestiti Fonte dei dati CdR Politiche Comunitarie Target 50% Responsabile dell indicatore Dir.: Pierluigi Fusoni Funzionario: Chiara Bianchi Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Responsabile dell indicatore Grado di realizzazione dei progetti finanziati da fondi UE Capacità attivazione investimenti sul territorio da parte dei progetti co-finanziati (media investimenti attivati per progetto) Somma investimenti attivati da progetto co-finanziati/tot. Progetti attivati e gestiti CdR Politiche Comunitarie 5-6 M in media Dir.: Pierluigi Fusoni Funzionario: Chiara Bianchi Nome dell indicatore Pubblicizzazione delle opportunità di finanziamento comunitarie ai vari servizi dell Ente Descrizione dell indicatore Segnalazioni effettuate ai vari servizi e newsletter pubblicate sul sito internet Tipo dai calcolo / formula N di segnalazioni e newsletter Fonte dei dati CdR Politiche Comunitarie Target 12 Responsabile dell indicatore Dir.: Pierluigi Fusoni Funzionario: Chiara Bianchi pag. 86

87 3.4.4 Risorse umane da impiegare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse umane da impiegare saranno quelle che, nella dotazione organica, saranno successivamente associate ai singoli processi, di ciascun centro di responsabilità, a seguito dell approvazione del PEG Risorse strumentali da utilizzare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse strumentali impiegate saranno quelle attualmente in dotazione ai servizi che verranno coinvolti nel programma con l approvazione del Piano Esecutivo di Gestione, nel quale saranno descritti in modo analitico le risorse utilizzate secondo gli inventari del Comune Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Tutte le attività citate al punto Sono compiti attribuiti dalla legislazione statale e regionale. pag. 87

88 PROGRAMMA 2 Visione 1 Una nuova fase della vita della città ASSESSORI DI RIFERIMENTO: Pianificazione Territoriale Infrastrutture Edilizia Cristiano Ruggia Spezia città di mare e progetti strategici della linea di costa Jacopo Tartarini Sviluppo e innovazione economica Problemi del lavoro - Alessandro Pollio Riordino delle società partecipate Ciclo dei rifiuti Davide Natale Università e ricerca Luca Basile Descrizione del Programma: LA CITTA DEL LAVORO E DELLA PRODUZIONE Motivazione delle scelte Collegamento con il PIANO GENERALE DI SVILUPPO LOCALE Il lavoro, l economia, la crescita. Sono le questioni al centro delle aspettative più forti della città, a partire dai giovani. E necessario proseguire nell impegno per salvaguardare e innovare il nostro patrimonio industriale, un impegno che riguarda tanto comparti indispensabili della nostra storia passata ( a partire dalla cantieristica e dalla difesa) quanto i settori di più recente innesto (la nautica). La Spezia deve sempre più puntare ad essere città dell industria e della produzione supertecnologica, innovativa, specializzata, sostenibile. Economia, lavoro, crescita alla Spezia significano porto, che deve crescere ancora senza rinunciare alle necessarie armonizzazioni con la qualità ambientale e di vita nei quartieri. Programma La città del lavoro e della produzione Scheda Progetto 2.01 La salvaguardia e la rigenerazione del patrimonio industriale 2.02 Città della produzione supertecnologica, innovativa, specializzata e sostenibile 2.03 Cantieristica navale, produzione nautica, refitting e sviluppo della filiera 2.04 Sostenere il tessuto delle PMI 2.05 Il porto una grande funzione nazionale pag. 88

89 2.01 La salvaguardia e la rigenerazione del patrimonio industriale Descrizione, motivazioni e finalità da conseguire Le imprese attive iscritte presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio della Spezia, alla data del 31 dicembre 2013 erano , 307 in meno rispetto all anno precedente. Purtroppo la tendenza al ridimensionamento delle imprese è confermata dai dati relativi all andamento dei primi mesi del 2014: si registrano 126 imprese cancellate, di cui 31 nell agricoltura, 34 nell industria e 64 nel terziario. Nel nostro territorio vi sono alcune crisi occupazionali che possono definirsi concluse ed altre, più recenti, come quelle che stanno interessando il Gruppo Fincantieri ed il Gruppo Ferretti, che devono continuare ad essere monitorate con attenzione al fine di attuare interventi tempestivi in caso di necessità. E ancora allarme, infatti, nel settore della cantieristica e da inizio anno il Comune della Spezia ha coordinato diversi incontri, anche con i relativi sindacati coinvolti, per il Gruppo Riva, i Cantieri San Marco e per la società Saem S.p.A che appartiene all indotto del Gruppo Fincantieri. In relazione al Gruppo Ferretti, la società cinese proprietaria del marchio, a febbraio aveva espresso la propria intenzione di chiudere lo stabilimento di Forlì e di ripartire i circa 200 dipendenti tra i cantieri di Cattolica e quello della Spezia. E' il settore delle barche mediopiccole quello più in crisi, e per questo era Forlì a risentirne maggiormente; alla Spezia, dove si lavora sugli yacht più grandi, i problemi sono oggi minori ma si tratta comunque di una situazione da monitorare con attenzione. In relazione alla Saem SpA rimane da affrontare il problema del riassorbimento dei lavoratori attualmente impiegati all interno degli stabilimenti del Muggiano e di Riva Trigoso. Le ipotesi al vaglio sono al momento legate alla disponibilità da parte di una impresa spezzina, la SITEP, all impiego del personale fino ad un massimo di 25 unità a seguito dell acquisizione di parte delle commesse fino ad oggi in capo a SAEM. Per gli altri lavoratori saranno approfondite altre alternative che potrebbero aprirsi in altre società che lavorano per Fincantieri. Ciò risulta particolarmente significativo alla luce del recente accordo di collaborazione nel settore delle costruzioni navali militari firmato tra Fincantieri e Finmeccanica, con l obiettivo di aumentare la competitività sui mercati nazionali ed esteri, attraverso una più efficace ed efficiente offerta integrata dei prodotti delle due Società. In particolare, la collaborazione si svilupperà sfruttando le sinergie tecniche e commerciali tra l unità di business Navi Militari di Fincantieri e le aziende del gruppo Finmeccanica (le controllate Selex ES, Oto Melara e WASS nonché la joint venture MBDA Italia) che detengono competenze distintive nei sistemi di combattimento, nell elettronica e nei sistemi d arma navali e subacquei. Considerato che tradizionalmente le Marine privilegiano il rapporto con il cantiere, Fincantieri agirà da interfaccia unico verso il cliente, consentendo, al contempo, di valorizzare l offerta dei prodotti di Finmeccanica in ambito navale. Questo accordo prevede anche una collaborazione nelle attività di ricerca e innovazione per massimizzare il posizionamento sul mercato e razionalizzare gli investimenti, anche attraverso la promozione di attività congiunte di studio nelle aree di interesse comune. Fincantieri e Finmeccanica studieranno inoltre la possibilità di creare una rete comune di fornitori di prodotti e componenti di base, al fine di ottenere adeguate sinergie e contribuire allo sviluppo delle eccellenze tecnologiche delle piccole e medie imprese italiane. Il cantiere navale San Marco ha posto in cassa integrazione i 50 dipendenti, CIG concessa solo alla fine dell anno. A partire da gennaio l amministrazione avvierà una nuova iniziativa finalizzata ad anticipare l iter amministrativo burocratico della cassa integrazione straordinaria e della mobilità per dare ai lavoratori interessati la possibilità di chiedere l anticipo della relativa integrazione salariale qualora non ancora percepita dall Istituto di Previdenza. In relazione alla San Giorgio ad inizio anno vi erano ancora 40 persone senza occupazione in quanto rimasti esclusi dall accordo di programma per la formazione e le assunzioni in Asg., per i quali era scaduta l indennità di mobilità ed erano esauriti anche gli ammortizzatori in deroga. l Amministrazione nel corso del 2014 ha concluso il collocamento di una parte di quei 40 lavoratori attraverso un progetto finanziato dal centro per l impiego della Spezia in pag. 89

90 collaborazione con la Cooperativa Maris ed attraverso altre attività di ricollocazione che hanno riguardato diversi lavoratori singolarmente. In relazione all'area Penox a fine marzo 2014 è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra Comune della Spezia, Organizzazioni sindacali e Confindustria. Obiettivo dell'intesa è quello di favorire la conoscibilità dell'area Penox al fine di agevolare la riallocazione di nuove attività e favorire il reinserimento del personale prima impiegato in Penox Italia srl. Nonostante l'impegno dell'amministrazione e del liquidatore nella ricerca di nuove possibilità di investimento sull'area, ad oggi non si sono state manifestate reali opportunità di riqualificazione e conseguente ricollocazione per i cinque lavoratori ancora in forza. L amministrazione insieme alle le parti sociali si è impegnate, nel caso si rendesse necessario, ad individuare forme di finanziabilità di strumenti anche formativi che possano agevolare il reinserimento del personale attualmente in forza. I firmatari infine si incontreranno periodicamente al fine di verificare l'andamento, insieme ai professionisti deputati, della procedura di liquidazione dell'azienda. Desta ancora forte preoccupazione il settore delle costruzioni. C è una debolezza strutturale che caratterizza l economia locale e pertanto l Amministrazione deve continuare a prestare la massima attenzione per poter intervenire celermente in caso di necessità. Riorganizzazione Gruppo ACAM Il gruppo oggi gestisce in house due servizi, Idrico e Rifiuti, mentre gestisce in partenariato con un privato (che detiene il 49% della partecipazione) la distribuzione del GAS. L abrogazione dell articolo 23bis del D.L. n. 112/2008 a seguito dell esito favorevole dei Referendum Abrogativi del Giugno 2011, e le nuove norme contenute nella legge n. 148/2011 approvata dal Parlamento Italiano in via definitiva il 14 settembre 2011, hanno reso necessaria la sostanziale modifica dell impostazione originaria del piano di risanamento e ristrutturazione del Gruppo ACAM, volta inizialmente a traguardare forme di aggregazione con altre mutlitutilities. Anche la successiva incostituzionalità della normativa di riferimento (Sentenza Cort. Cost. 199/2012), con rimando alla normativa quadro UE, ha confermato tale necessità. Nei mesi di aprile e maggio 2012 il Consiglio di Amministrazione di ACAM ha presentato alla Assemblea dei soci e quindi alle Banche Finanziatrici un piano di riassetto che prevedeva in estrema sintesi: Mantenimento del 100% della proprietà e gestione del sistema idrico integrato; Conferimento da parte di ACAM S.p.A. delle partecipazioni in CENTROGAS, ACAM GAS ed ACAM CLIENTI in ACAM Ambiente e successiva cessione del 49% di quest ultima a partner operativo. Nel giugno 2012 il Consiglio di Amministrazione di ACAM, preso atto dell impossibilità di implementare il Piano di Riassetto come sopra presentato, anche e soprattutto alla luce dei commenti delle Banche Finanziatrici, ha formulato delle nuove linee guida, insieme all avvio delle pratiche per il deposito dell istanza di ristrutturazione del debito ex art. 182bis comma 6 della Legge Fallimentare. Tali linee guida, nell ambito dello strumento giuridico dell art. 182bis comma 6, sono state presentate all Assemblea dei Soci del 26 giugno 2012, che ha conferito mandato agli Amministratori affinché potessero considerare gli effetti della attuazione delle linee guida nel rispetto dei presupposti di continuità e salvaguardia occupazionale. Il nuovo Piano di Riassetto, presentato alle Banche Finanziatrici nei suoi tratti essenziali durante un incontro il 18 luglio 2012, si basa sulla predisposizione del nuovo Business Plan elaborato dal management di ACAM per tutte le società operative facenti parte del Gruppo. In data 24 luglio 2012 è stata depositata presso il Tribunale di La Spezia l istanza di ristrutturazione del debito ex art. 182bis comma 6 della Legge Fallimentare, con la relativa documentazione, per le società ACAM S.p.A., ACAM Acque, ACAM Ambiente e Centrogas. In data 8 ottobre 2012 si è tenuta l udienza presso il Tribunale di La Spezia, in base alla quale sono stati concessi 60 giorni di tempo (fino al 10 dicembre 2012) per il deposito dell accordo di ristrutturazione e della relazione del professionista normativamente prevista. In data 3 dicembre 2012 è stato inviato alle Banche Finanziatrici un documento contenente le ipotesi di ristrutturazione operativa e industriale di ACAM S.p.A. di ACAM Acque e di ACAM Ambiente, nell ambito della ristrutturazione complessiva del Gruppo ACAM contenuta nel Piano pag. 90

91 di Riassetto presentato all Assemblea dei Soci di ACAM, e tenuto conto degli aggiornamenti successivi al deposito della domanda di 182bis comma 6 avvenuto in data 24 luglio Successivamente a tale data, il Gruppo ACAM ha fornito alle Banche Finanziatrici ulteriori dettagli ed approfondimenti relativi al Piano di Riassetto presentato e si sono tenuti incontri allo scopo di analizzare in maggior dettaglio le ipotesi contenute nel suddetto documento. in data 7 dicembre 2012 è stata depositata presso il Tribunale di La Spezia la domanda di ricorso ai sensi dell art. 161, sesto comma, L.F. per ACAM SpA, ACAM Acque, ACAM Ambiente, Centrogas Energia ed Integra. In data 20 dicembre 2012, la sezione fallimentare del Tribunale di La Spezia ha ammesso le società istanti ai benefici della procedura invocata, assegnando termine al 18 febbraio 2013 per l integrazione dei ricorsi presentati con la documentazione necessaria, vigendo in tale periodo la sospensione nei confronti delle società istanti di ogni azione esecutiva. Con provvedimento del 14 febbraio 2013, il Tribunale di La Spezia ha prorogato il termine sino al 19 aprile 2013 e quindi, con successivo provvedimento del medesimo Tribunale, fino a tutto il 18 giugno Alla luce dei commenti ed osservazioni sia dell asseveratore, soggetto normativamente previsto dal comma 1 del medesimo articolo 182 bis della legge fallimentare, che delle Banche Finanziatrici, nel corso dei mesi di marzo ed aprile 2013 il Management di ACAM ha provveduto ad aggiornare i Business Plan delle varie società del Gruppo per tenere conto sia dell evoluzione della gestione e delle previsioni di chiusura che delle negoziazioni in corso con i principali creditori del Gruppo, nonché dell evoluzione normativa, regolamentare e tariffaria in tema di gestione del servizio idrico integrato ed igiene urbana. In particolare le ipotesi e le assunzioni del Piano di ACAM Acque ed ACAM Ambiente, sono state aggiornate in base alle nuove norme in materia di tariffa idrica AEEG e di Tassa dei Servizi per quanto riguarda l ambiente. Il piano è stato sottoposto alla approvazione del Consiglio Comunale del 10 giugno Come previsto dal Piano di riassetto nel mese di febbraio 2014 è avvenuta la cessione della partecipazione in Acam Clienti. Nei primi mesi del 2015 si procederà alla cessione della partecipazione di controllo in Acam Gas e di una partecipazione minoritaria in Acam Ambiente. Nel triennio si prevede di attuare quanto previsto dal Piano di Ristrutturazione del Gruppo ACAM. Con riferimento al servizio di distribuzione del gas naturale la normativa ha previsto l istituzione di ambiti territoriali minimi (ATEM) al fine di espletare le gare per l affidamento del servizio da parte degli enti locali. Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro per i Rapporti con le Regioni e la coesione territoriale ha definito, con decreto del 12 novembre 2011 n. 226, i criteri di gara e di valutazione dell offerta per l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, in attuazione dell articolo 46 bis del decreto Legge n. 159/07. Il D.M. 226/2011 prevede che gli Enti locali concedenti demandino al Comune capoluogo di Provincia nel caso dell ATEM La Spezia al Comune della Spezia - il ruolo di stazione appaltante per la gestione della gara e per l affidamento del servizio in forma associata, secondo la normativa in materia di Enti locali. La normativa di riferimento ha stabilito per l ATEM La Spezia quale termine ultimo per la pubblicazione del bando di gara l 11/03/2016. Qualora il termine stabilito decorra inutilmente è previsto l intervento suppletivo della Regione Liguria. Il Comune della Spezia, in veste di stazione appaltante dell ATEM La Spezia, ha il compito di coordinare l attività dei Comuni dell ambito ed in particolare: svolgerà un attività di collaborazione, assistenza, coordinamento e supporto ai Comuni, quando richiesto, nello svolgimento dei compiti loro spettanti, nella raccolta dei documenti, nella predisposizione di eventuali atti amministrativi, indicazioni operative etc. ; predisporrà le linee guida programmatiche dell ATEM La Spezia da inserire all interno degli atti di gara, sulla base delle specifiche tecniche fornite da ogni singolo Comune ; in collaborazione con i singoli Comuni e in conformità alle linee guida programmatiche provvederà a predisporre il documento guida per gli interventi di estensione, sviluppo e potenziamento nei singoli Comuni ; redigerà e pubblicherà il bando di gara e il disciplinare di gara, anche sulla base della documentazione fornita da ogni singolo Comune; svolgerà e aggiudicherà la gara per conto degli Enti locali concedenti ; pag. 91

92 stipulerà il contratto di servizio con il gestore aggiudicatario. Riorganizzazione ATC e AGENZIA TPL: La Legge Regionale n. 33/2013 ha istituito l Ambito Territoriale Ottimale per l organizzazione e la gestione del servizio di Trasporto Pubblico Regionale e Locale (ATO), denominato Bacino Unico Regionale per il Trasporto (BURT), che coincide con l intera area territoriale della Regione. E stato previsto l affidamento del servizio di Trasporto Pubblico Locale in un unico lotto relativo a tutto il territorio regionale dove la Regione viene individuata come autorità di governo con le funzioni di stazione appaltante del servizio e gestione del contratto. Con detto scopo è stata costituita l Agenzia Regionale per il Trasporto Pubblico Locale con la forma di società di capitali ed i requisiti dei soggetti in house. L art. 8 della citata legge lascia invero ai Comuni le seguenti funzioni: - organizzazione dei servizi di trasporto pubblico comunale in conformità a quanto previsto dall art. 19 del D.L. 95/2012 convertito dalla Legge 135/2012; - autorizzazione a favore di imprese di trasporto, dei servizi integrativi di cui all art. 5 comma 2, svolti in ambito comunale; - autonomia organizzativa nella regolamentazione delle modalità di utilizzo dei servizi di car pooling, car sharing e del bike sharing. La Regione Liguria con Deliberazione di Giunta n. 50 del 20/12/2013 ha definito le linee guida per la predisposizione delle Statuto e del Regolamento per l esercizio del controllo analogo afferenti il funzionamento dell Agenzia Regionale per il Trasporto Pubblico Locale. Successivamente, con Deliberazione di Giunta n. 548 del 9 maggio 2014, la Regione ha approvato gli atti costitutivi definitivi dell Agenzia Regionale e contestualmente ha conferito a Filse Spa il mandato di partecipare, in nome e per conto della Regione stessa, al capitale sociale dell Agenzia Regionale con una quota del 40% del capitale sociale. Le quote di partecipazione degli enti sono state determinate in conformità alle direttive emanate dalla Giunta Regionale, ed in particolare, la quota di partecipazione del Comune della Spezia è stata determinata pari al 2,83% del capitale sociale, corrispondente ad euro ,00. Il Comune della Spezia, con atto del Consiglio Comunale n. 28 del 11/07/2014, ha deliberato di partecipare alla costituzione di detta Agenzia con una quota pari al 2,83% del capitale sociale. L agenzia Regionale per il Trasporto Pubblico Locale è stata costituita in data 8 agosto Ad oggi il Gruppo ATC ha una struttura ad holding, con una capogruppo, che detiene alcuni assets strategici per la mobilità del Bacino della Spezia ed una serie di società partecipate che gestiscono servizi afferenti alla mobilità nella Provincia della Spezia. ATC esercizio S.p.A. gestisce i servizi di TPL, affidati con gara dalla Provincia della Spezia, i servizi di trasporto scolastico ed altri servizi connessi alla mobilità. Prospetticamente, tutte le attività di supporto alla Regione e agli enti locali nella programmazione, monitoraggio, controllo ed affidamento dei servizi per l intero Ambito verranno assegnate all Agenzia Regionale per il Trasporto Pubblico Locale. Nel triennio è previsto un processo di razionalizzazione dei servizi infragruppo svolti da ATC SpA verso le altre società del gruppo. In particolare, tramite personale distaccato dalla società ATC Esercizio, verranno svolti da parte della capogruppo servizi di carattere amministrativo per le società ATC MP e STL Lerici, mentre ATC Esercizio svolgerà autonomamente e internamente tali servizi. Per quanto riguarda la società Parktour Srl è in fase di studio un operazione straordinaria che ne prevede l incorporazione in altra società del gruppo al fine di creare sinergie ed economie di scala tra le società prima indipendenti. Liquidazione SPEDIA e riorganizzazione delle sue società partecipate: La società Spedia, partecipata dal Comune delle Spezia con una quota del 21,77%, è una società per azioni costituita nel 1987 da soci pubblici e privati per progettare e promuovere la riconversione dell ex raffineria IP nel Comune della Spezia ed evoluta a metà degli anni pag. 92

93 novanta verso il ruolo di Agenzia per la reindustrializzazione e lo sviluppo economico dell intero territorio spezzino. Nel corso degli anni la società ha registrato una situazione di disequilibrio economico che non ha permesso la prosecuzione delle attività della stessa. Con atto n. 3 del 17/12/2014 il Consiglio Comunale ha approvato la deliberazione di liquidazione di Spedia Spa per la successiva votazione in assemblea dei soci, avvenuta in data 20 marzo Ha preso avvio, a seguito della messa in liquidazione della società capogruppo, il processo liquidatorio e la connessa riorganizzazione dell assetto delle partecipate, con una durata prevista di circa un triennio. Come conseguenza della liquidazione sarà necessaria una riorganizzazione dell assetto societario delle partecipate (Insediamenti Produttivi Antoniana, SVAR e SCAM). In particolare, con riferimento alle società Insediamenti Produttivi Antoniana e SCAM, il Comune della Spezia dovrà valutare l opportunità di una revisione delle relative mission ed eventualmente procedere con la messa in liquidazione delle stesse. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Gli obiettivi che si prevede di raggiungere nel corso dei prossimi 3 anni, sono i seguenti: - Gruppo Fincantieri: Obiettivo dell Amministrazione sarà quello di monitorare attentamente la situazione del Gruppo al fine di coordinare eventuali interventi tempestivi in caso di necessità. - San Giorgio: Obiettivo dell Amministrazione sarà quello di accompagnare gli ultimi 35 lavoratori della ex San Giorgio, rimasti esclusi dall accordo di programma per la formazione e le assunzioni in Asg e che non possono più usufruire degli ammortizzatori sociali, in un percorso guidato di reinserimento nel mondo del lavoro. - SAEM: Obiettivo dell Amministrazione sarà quello di monitorare attentamente la situazione dei lavoratori per cercare di favorire l inserimento, almeno di una parte di essi, all interno della società SITEP. - San Marco: Obiettivo dell Amministrazione sarà quello di monitorare attentamente la situazione dei lavoratori e di attivare l iniziativa finalizzata ad anticipare l iter amministrativo burocratico della cassa integrazione straordinaria e della mobilità. - Crisi settore Costruzioni: Obiettivo dell Amministrazione sarà quello di monitorare attentamente la situazione di questi settori al fine di coordinare eventuali interventi tempestivi in caso di necessità Gruppo ACAM Obiettivo dell Amministrazione sarà quello di monitorare attentamente il raggiungimento degli obiettivi previsti per il periodo nel piano industriale e di ristrutturazione del gruppo ACAM, ed in particolare: Realizzazione di efficientamenti sui costi operativi mediante la riorganizzazione delle risorse umane e l internalizzazione di tutte le attività compatibili; Riduzione dell organico del Gruppo Acam, ed in particolare di Acam SpA; Cessione di partecipazioni di controllo in Acam Gas e di una partecipazione minoritaria in Acam Ambiente al fine di reperire risorse finanziarie necessarie al rimborso di debiti pregressi; Completamento dell iter per concedere la disponibilità di almeno una discarica di servizio al fine di chiudere il ciclo dei rifiuti. pag. 93

94 Con riferimento al servizio di distribuzione del gas naturale la normativa ha previsto l istituzione di ambiti territoriali minimi (ATEM) al fine di espletare le gare per l affidamento del servizio da parte degli enti locali. Il Comune della Spezia, in veste di stazione appaltante dell ATEM La Spezia, in questa prima fase, avrà il compito di coordinare l attività dei Comuni del proprio ambito e provvederà a: predisporre ed approvare con Delibera di Consiglio Comunale la Convenzione per lo svolgimento in forma associata della procedura di gara per l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale e la successiva gestione del contratto di servizio, stipulata allo scopo di svolgere in modo coordinato e uniforme le attività concernenti la gara di affidamento del servizio di distribuzione del gas su base d ATEM, come disposto dalle norme vigenti ed in particolare dal Decreto Ministeriale n. 226/2011 e per il successivo monitoraggio della gestione del servizio in argomento per tutto il periodo di appalto; svolgere un attività di collaborazione, assistenza, coordinamento e supporto ai Comuni nella fase di approvazione della Convenzione per lo svolgimento in forma associata della procedura di gara per l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale e la successiva gestione del contratto di servizio ; svolgere tutte le attività propedeutiche e connesse all indizione di una gara con procedura aperta per l appalto del servizio di assistenza tecnica, amministrativa, legale, economica, finanziaria e fiscale inerente la gara di concessione del servizio di distribuzione del gas naturale nell ATEM La Spezia; con l ausilio del consulente scelto con gara ad evidenza pubblica per fornire il servizio di assistenza tecnica, amministrativa, legale, economica, finanziaria e fiscale, il Comune della Spezia dovrà inoltre: o raccogliere, analizzare e vagliare tutti i documenti tecnici prodotti dai singoli comune dell ATEM; o predisporre tutta la documentazione necessaria per l espletamento della gara per l individuazione del gestore unico del servizio di distribuzione del gas naturale; o redigere il bando di gara, il disciplinare, lo schema di contratto di servizio e i relativi documenti allegati; o gestire l iter di gara; o o nominare il nuovo gestore; stipulare il contratto di servizio con l aggiudicatario della procedura ad evidenza pubblica. Gruppo ATC e AGENZIA TPL Obiettivo dell Amministrazione sarà quello di monitorare attentamente: il processo di razionalizzazione dei servizi infragruppo svolti da ATC SpA verso le altre società del gruppo; il piano industriale del Gruppo ATC, che dovrà essere compatibile con le attività della neo-costituita Agenzia Regionale per il Trasporto Pubblico Locale. Liquidazione SPEDIA e riorganizzazione delle sue società partecipate Obiettivo dell Amministrazione sarà quello di monitorare attentamente il processo liquidatorio e la connessa riorganizzazione dell assetto delle partecipate. Indicatori Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Numero di tavoli attivati per gestire le emergenze occupazionali Numero di tavoli attivati per gestire le emergenze occupazionali Dati interni pag. 94

95 Target 1/2 Riorganizzazione ACAM: Adozione provvedimenti, deliberazioni = SI/NO; Avvio azioni per riorganizzazione interna personale: accordi intersocietari per mobilità interna Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati personale = SI/NO; Numero lavoratori ex San Giogio Italia srl reinseriti nel mondo del lavoro Numero lavoratori ex San Giorgio reinseriti nel mondo del lavoro Dati interni Numero lavoratori SAEM reinseriti nel mondo del lavoro Numero lavoratori SAEM reinseriti nel mondo del lavoro Dati interni Predisposizione della Convenzione per lo svolgimento in forma associata della procedura di gara per l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale e la successiva gestione del contratto di servizio = SI/NO; Approvazione della Convenzione per lo svolgimento in forma associata della procedura di gara per l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale e la successiva gestione del contratto di servizio = SI/NO; Indizione della gara con procedura aperta per l appalto del servizio di assistenza tecnica, amministrativa, legale, economica, finanziaria e fiscale inerente la gara di concessione del servizio di distribuzione del gas naturale nell ATEM La Spezia = SI/NO; Riorganizzazione ATC e AGENZIA TPL: Definizione del processo di riorganizzazione= SI/NO; Adozione provvedimenti, deliberazioni = SI/NO. Liquidazione SPEDIA e riorganizzazione delle sue società partecipate: Avvio processo liquidatorio = SI/NO; Avvio azioni finalizzate alla riorganizzazione dell assetto delle società partecipate = SI/NO; pag. 95

96 2.02 Città della produzione supertecnologica, innovativa, specializzata e sostenibile Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Uno degli obiettivi irrinunciabili su cui l Amministrazione continua a puntare è quello di far diventare La Spezia una città dell industria e della produzione supertecnologica, innovativa, specializzata e sostenibile. L obiettivo rimane quello di stimolare non solo uno sviluppo economico quantitativo, ma anche di orientarlo verso valori qualitativi. In tale ottica l Amministrazione sostiene tutte le iniziative finalizzate allo sviluppo della green economy sul territorio; proprio l economia verde, infatti, negli ultimi anni rappresenta un opportunità per modificare il modello di sviluppo dominante. Obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo della Green Economy attraverso un processo di eco innovazione, di rinnovabilità dei materiali, di risparmio energetico, di eco - efficienza tesa alla conservazione dell'ambiente e alla valorizzazione delle risorse umane in quanto si tratta di un investimento strategico per il territorio che ha una valenza al tempo stesso industriale e sociale. L obiettivo è quello di puntare sulla qualità e di attivare investimenti, sia pubblici che privati, che possano trainare la crescita del reddito e dell occupazione e per costruire un economia a più basso impatto ambientale; oggi appare sempre più importante saper coniugare sviluppo, allargamento della base produttiva, occupazione e tutela dell ambiente con nuove forme di produzione di energie. Il comune della Spezia ha aderito al progetto "Il Golfo fa rete nel verde e nel blu" che si inserisce nell'ambito del Piano Giovani della Regione Liguria per realizzare interventi volti a favorire l'occupazione dei giovani nei settori dell' economia del mare e della green economy. Il piano è formato da due progetti, uno relativo alla Green Economy di cui è capofila Cisita e l'altro relativo all'economia del Mare di cui è capofila Scuola Nazionale Trasporti e Logistica. L obiettivo dell Amministrazione, nel complesso, è quello di puntare a riconvertire l industria locale verso produzioni innovative, tecnologicamente ed ambientalmente compatibili ed in questo senso la volontà è quella di agevolare il radicamento e l eventuale sviluppo di società come l ASG Superconductor o di altre imprese con alto contenuto tecnologico per favorire occupazione e ricerca. Rientrano in questo obiettivo anche le azione poste in campo dall amministrazione per la limitazione del consumo del suolo e per portare avanti i processi di ridisegno urbano che tengano conto dell esigenza della tutela del territorio attraverso modalità di forte partecipazione dei cittadini. Nella nostra realtà si sta definendo una politica di sviluppo della raccolta differenziata in attuazione del piano dei rifiuti, che richiede necessariamente la scelta di una discarica di servizio. Così come questione importante per Spezia rimane il problema di rendere sempre più ambientalizzata la Centrale Enel, nella prospettiva di un piano energetico nazionale che preveda, per il sito di Vallegrande, il superamento dell'utilizzo dell'uso del carbone. Gli accordi con Enel prevedono in questa ottica interventi di riqualificazione ambientale del territorio, attività di ricerca per un migliore efficientamento della produzione energetica, e sviluppo di progetti di risparmio energetico e di produzione alternativa di energia. All interno del percorso di programmazione La Spezia la città diventa smart, ENEL svolgerà un ruolo centrale sulle tematiche in tema energetico L economia verde e più in generale lo sviluppo sostenibile saranno i temi centrali del dibattito sulle tematiche smart che l amministrazione affronterà insieme alla città nei primi sei mesi del Le idee progettuali saranno poi affidante e dettagliate per poter accedere ai nuovi Fondi messi a disposizione dall Europa nell ambito del nuovo quadro finanziario Più nel dettaglio i temi che saranno trattati riguardano l efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati, anche attraverso forme di incentivazione,,l avvio di processi di rigenerazione urbana e territoriale, la rielaborazione del piano Urbanistico Comunale sulla base delle nuove sensibilità ambientali e tecnologiche nonché di risparmio energetico e di consumo del suolo. Nell ottica della realizzazione di una città sempre più tecnologica non mancherà il sostegno dell Amministrazione nell affermazione del Distretto Ligure delle Tecnologie Nautiche e Marine. Il DLTM vede il coinvolgimento dei più grandi gruppi industriali presenti sul territorio ligure e di un consorzio di più di 100 PMI innovative, dell Università di Genova e di tutti gli Enti pag. 96

97 pubblici di ricerca presenti a livello regionale con interessi nei settori di riferimento, oltre ad una completa rappresentanza istituzionale. Lo scambio e la collaborazione tra il Distretto ed il Polo universitario, tra ricerca e formazione sarà reso ancor più forte grazie all intervento che sarà realizzato insieme per unire in un unica sede le attività dei due Enti. Saranno realizzati e gestiti in modo congiunto anche i i Laboratori di ricerca, individuati in aree all interno dell Ospedale Militare. Il progetto sarà in grado di realizzare un Polo di eccellenza a livello nazionale ed europeo che valorizzerà le migliori energie e competenze del nostro territorio e che potrà altresì contare sulla realizzazione della Scuola Internazionale delle Tecnologie Marine che il Distretto sta realizzando, di cui il Master in System Engineering for Maritime Technologies-FORTEMARE, già avviato, rappresenta una concreta anticipazione. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Gli obiettivi che si prevede di raggiungere nel corso dei prossimi 3 anni, sono i seguenti: - Sostenere tutte le attività legate all economia verde e allo sviluppo di energie rinnovabili: L Amministrazione nei prossimi anni cercherà di favorire processi di efficientamento energetico soprattutto nel settore industriale e punterà a privilegiare, nel recupero di aree dismesse sul territorio, attività che contemplino la produzione energetica da fonti rinnovabili. Enel all interno di questo scenario diventa un interlocutore privilegiato per individuare interventi di miglioramento energetico ed eventuali risparmi di spesa possibili. - sviluppare nuove professioni legate alla green economy - progetto Il Golfo fa rete : Il Comune della Spezia, membro del Comitato di Pilotaggio, parteciperà insieme agli altri partner allo sviluppo e successo del progetto, per creare occasioni occupazionali per i giovani e valorizzare queste nuove competenze verdi all interno delle aziende.. - Sviluppo e sostegno alla produzione supertecnologica ed innovativa sul territorio: L Amministrazione vuole continuare lungo il cammino intrapreso e ha avviato una nuova trattativa con la proprietà della ASG Superconductors per potenziare la loro presenza sul territorio eventualmente in aree dismesse localizzate nella zona del levante cittadino. L Amministrazione cercherà inoltre di mettere in campo azioni per attrarre e sostenere lo sviluppo sul territorio di una produzione supertecnologica ed innovativa. - Sostegno allo sviluppo del DLTM e integrazione con le attività del Polo Universitario L Amministrazione porrà in campo tutte le azioni necessarie per potenziare il ruolo del DLTM consapevole che, almeno per i settori della cantieristica navale e nautica,dei sistemi navali per la difesa e la sicurezza e della bonifica e della sicurezza dell'ambiente marino, l innovazione tecnologica e l attivazione e lo sviluppo di progetti innovativi, passa necessariamente attraverso il distretto. Indicatori n. progetti di innovazione finanziati dal DLTM e attraverso i bandi regionali. Realizzazione di laboratori di ricerca e integrazione con le attività del polo (n. progetti comuni) N. brevetti per milione di abitante alla spezia (dati CCIAA La Spezia) ( dato 2010: 29.1) pag. 97

98 2.03 Cantieristica navale, produzione nautica, refitting e sviluppo della filiera Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Già da diversi anni l Amministrazione ha individuato il mare come asse di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio ed ha indicato come prioritario l obiettivo della riscoperta delle straordinarie e multiformi potenzialità di questa grande risorsa. Basti pensare che l'economia del mare coinvolge 180 mila imprese (censite alla fine del 2013) che rappresentano il 3% del totale delle imprese del nostro Paese; di queste circa 72 mila, poco meno della metà, dunque, copre il settore ristorazione e alloggio; seguono circa 34 mila imprese della filiera ittica (il 18,9 %); poi la filiera della cantieristica navale con imprese (il 15,7 %); il settore delle attività sportive e ricreative con il attività (il 15,7 %); la movimentazione marittima di merci e persone conta imprese, pari al 6,1% e infine quasi imprese (il 3,3 %) operano nel settore della ricerca, regolamentazione e tutela ambientale. Tra le regioni ad alta vocazione imprenditoriale marittima al primo posto vi è la Liguria con l 8,7 % seguita dalla Sardegna (5,3 per cento) e dal Lazio (5 per cento). Tra le province sono in testa Rimini (12,7 %), Livorno (12,1 %) e La Spezia (11,4 %). ll mare è una straordinaria risorsa per l economia spezzina; sul territorio si concentrano e convivono infatti numerose specificità che fanno della Spezia un unicum a livello nazionale: porto mercantile, Marina Militare, cantieristica navale e nautica, diportismo, enti di ricerca, turismo crocieristico, aree marine protette, pesca, mitilicoltura, luoghi patrimonio dell'umanità, università di progettazione e design nautico. Per la città della Spezia il mare infatti non è solo una risorsa turistica e culturale ma soprattutto produttiva; data la posizione geografica favorevole, negli ultimi 10 anni, importati aziende del settore hanno scelto il nostro territorio per nuovi insediamenti quali Ferretti Baglietto, Cayman, ecc.;il sistema nautico produttivo locale può contare anche su una rete di piccole e medie imprese, con un elevato livello di eccellenza tecnologica nei settori della costruzione, allestimento e riparazioni di navi sia militari che mercantili che si è sviluppata nel corso degli anni intorno alle grandi imprese. Un punto di forza della Spezia, quindi, è sicuramente rappresentato dal fatto che si tratta della zona con la più alta concentrazione di bacini in tutto il Mare nostrum ma a ciò si aggiungono, ovviamente, la presenza di un Polo Universitario fortemente orientato al settore della nautica, la presenza del DLTM ed anche la presenza della Marina Militare sempre più disponibile a trattare con l Amministrazione ed i privati. L Amministrazione ha lavorato al fine di realizzare una sinergia tra tutti gli attori coinvolti per giungere alla realizzazione di un Polo Marittimo Spezzino ; le basi sono state poste con la sottoscrizione di un Protocollo d Intesa tra Regione Liguria, Polo Universitario, DLTM, Ministero della Difesa, Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca, Università degli Studi di Genova e Comune della Spezia, che prevede il trasferimento in Arsenale del Distretto delle Tecnologie Marine, l impegno da parte della M.M. ad individuare alcuni edifici all interno del comprensorio arsenalizio da destinare a laboratori universitari da poter condividere ed individua quale nuova sede del Polo Universitario i locali dell Ospedale Militare. Nel corso del 2014 è stato elaborato dal Comune della Spezia, Promostudi e DLTM il progetto esecutivo e si attendono sviluppi in tal senso nel In linea con quanto sopra l Amministrazione ha proseguito nel suo obiettivo di riqualificazione complessiva di alcune aree del Levante della città, in cui insediare attività produttive e di servizi legate al settore della nautica; ad inizio 2013 il Comune ha acquisito l area delle ex Casermette ed ha pubblicato il bando per l industrializzazione dell area finalizzata ad ampliare il distretto nautico produttivo presente sul territorio. Attraverso uno specifico studio che ha esaminato le prospettive del settore della nautica nel quadro nazionale e internazionale dello yachting è stato individuato il service nautico e del refit & repair nello yatching di eccellenza come il settore su cui puntare per valorizzare la filiera nautica presente alla Spezia. L area è stata suddivisa in due lotti e sono stati pubblicati due bandi: quello relativo al lotto 1 a destinazione artigianale e quello relativo al lotto 2, per l individuazione di un grande operatore del settore del refit. Entro la data di scadenza dei bandi, gennaio 2014 sono state presentate diverse manifestazioni di interesse. Sulla base delle stesse, a partire dal prossimo anno, sarà compito dell Amministrazione mettere a gara un progetto complessivo per la concessione dell area. pag. 98

99 Il Lotto 3 invece sarà interessato da un intervento diverso per la realizzazione di un porto a secco. Tutto ciò è stato fatto grazie al lavoro svolto all interno del Tavolo istituito in attuazione del Protocollo di intesa per la condivisione ed attuazione in forma congiunta e coordinata di azioni a sostegno del settore della nautica promosso dall Amministrazione comunale e sottoscritto insieme alla Camera di Commercio della Spezia ed a tutte le associazioni di categoria interessate. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Gli obiettivi che si prevede di raggiungere nel corso dei prossimi 3 anni, sono i seguenti: - Sviluppo del distretto nautico nel Levante cittadino: L Amministrazione dopo l acquisizione dal Demanio dell area delle Casermette ha pubblicato il bando per la manifestazione di interesse per l industrializzazione dell area finalizzata ad ampliare il distretto nautico produttivo presente sul territorio. L area è stata suddivisa in tre lotti, due dei quali a finalità produttive. Nel corso del 2015 sulla base delle manifestazioni di interesse sarà definito un progetto di massima da mettere a gara. L obiettivo è quello di favorire una aggregazione delle imprese della filiera nautica per una completa valorizzazione dell area ed obiettivo ulteriore rimane quello di sviluppare il distretto nautico nel levante cittadino con l insediamento di altre attività del settore in aree adiacenti ed oggi dismesse. - Sviluppo di ulteriori sinergie con l Università di Genova per potenziare l offerta formativa del Polo Universitario: L Amministrazione considera prioritario e strategico lo sviluppo delle attività di formazione di eccellenza nell ambito della filiera delle tecnologie navali. Nel 2014 l Amministrazione ha sostenuto ed affiancato il Polo Universitario al fine di creare nuove sinergie soprattutto con l Università di Genova, e lavorato fortemente affinchè la nuova sede del polo potesse essere collocata all interno dove oggi è presente l ex-ospedale militare. - Attuazione del Protocollo di intesa tra Ministero della Difesa, Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca, Regione Liguria, Comune della Spezia, Università degli Studi di Genova, Distretto Ligure delle Tecnologie marine e Promostudi La Spezia per lo sviluppo del Polo Marittimo della Spezia. La Regione Liguria ha recentemente dato la sua approvazione alla firma sul Protocollo ultimo che è stato formalmente sottoscritto da tutti gli Enti interessati. All interno del Protocollo vengono individuate le responsabilità ed i compiti di tutte le parti coinvolte e sarà cura dell Amministrazione fare quanto di propria spettanza ai fini di un attuazione celere di quanto pattuito. Indicatori Nome dell indicatore Assegnazione area ex Casermette Descrizione dell indicatore Assegnazione area ex Casermette Tipo dai calcolo / formula si/no Fonte dei dati dati interni Target si Nome dell indicatore Protocollo di intesa per la nautica: n. tavoli convocati Descrizione dell indicatore Convocazione tavoli Tipo dai calcolo / formula SI / NO Fonte dei dati Dati interni Target Almeno 3 Nome dell indicatore Attuazione Protocollo per lo Sviluppo del Polo marittimo della Spezia ed avvio procedure conseguenti pag. 99

100 Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Attivazione corso Magistrale in Ingegneria Navale Attivazione corso Magistrale in Ingegneria Navale SI / NO Dati interni SI pag. 100

101 2.04 Sostenere il tessuto delle PMI Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Il sostegno alle imprese esistenti e alla nascita di nuove imprese è uno degli obiettivi principali dell azione amministrativa, visto il protrarsi di una situazione economica e congiunturale negativa. La pesante crisi in atto, innestatasi in un contesto economico già in difficoltà, anno dopo anno mostra come ci si stia avvicinando ad un pericoloso punto di non ritorno. Le imprese attive iscritte presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio della Spezia, alla data del 31 dicembre 2013 sono , rispetto all anno precedente), un dato preoccupante perché ben al di sotto del livello registrato negli ultimi anni. Sono andati male tutti i settori: nel terziario, le imprese commerciali attive a fine dell ultimo anno erano 4.860, con 52 in meno, una variazione negativa pari all 1,1%. Si conferma pertanto la riduzione in atto già 2012, che porta il numero delle imprese attive a La Spezia al di sotto persino del livello registrato pre crisi. Nel 2013 le cessazioni sono state numericamente superiori rispetto alle iscrizioni; hanno chiuso 460 attività, contro le 281 che hanno aperto e fra le imprese cessate la percentuale di quelle che erano appena state aperte, è addirittura del 40.4%. Purtroppo la tendenza al ridimensionamento delle imprese è confermata dai dati relativi all andamento dei primi mesi del 2014: le imprese attive nel primo quadrimestre hanno continuato a diminuire in tutti i macro settori: sono già sparite in tutto 126 imprese, di cui 31 nell agricoltura, 34 nell industria e 64 nel terziario. Rimane pertanto fondamentale il ruolo che l Amministrazione assume nel sostegno alle imprese, le risorse a disposizione per gli investimenti tuttavia rimangono molto limitate, per cui risulta sempre più necessario intervenire cercando di attuare interventi significativi e che siano in grado di portare risultati concreti. Ad oggi risultano essere ancora pochi gli incentivi finalizzati ad agevolare l apertura di nuove imprese locali, soprattutto costituite dai giovani, e spesso gli strumenti utilizzati, trovano un limite dovuto alla difficoltà dei neo imprenditori di concretizzare la loro idea di impresa. Il Comune della Spezia si occupata da anni di individuare soluzioni di agevolazione e di sostegno allo sviluppo dell attività di impresa, sostegno che negli ultimi due anni ha riguardato in particolare incentivi specifici per la creazione di impresa e misure volte a favorire l accesso delle imprese al sistema creditizio. In relazione al tema della creazione d impresa il Comune della Spezia negli anni ha avviato diverse iniziative in tal senso, in collaborazione con la CCIAA della Spezia, a cui ha destinato, negli anni, una parte delle proprie risorse. Una delle prime esperienze in tal senso è stata quella dell iniziativa CREA IMPRESA, un iniziativa locale rivolta ai giovani che intendono aprire una nuova attività nell ambito del territorio provinciale. Dal 1998, data del suo avvio, ad oggi, lo strumento del Crea Impresa ha finanziato oltre 331 imprese, di cui 156 nel settore Commercio e turismo, 166 nella produzione e 9 nei servizi alla persona; sono stati creati complessivamente 1007 nuovi posti di lavoro e sono stati attivati investimenti per euro Nel corso degli ultimi anni le richieste sono diminuite sia a causa dell andamento generale del mercato sia perché le forme alternative di sostegno all impresa sono progressivamente aumentate per numero e per tipologia (bandi regionali, incentivi comunitari, altre forme di finanziamento locali, ecc.). A partire dalle edizioni 2013 e 2014 l Amministrazione ha deciso di aderire al Progetto Starter che si propone di coadiuvare, attraverso percorsi personalizzati, la creazione ed il sostegno di nuove attività imprenditoriali o autonome appartenenti a qualsiasi settore economico, aventi sedi legali ed operative sul territorio provinciale della Spezia, con lo scopo in particolare di incrementare i livelli occupazionali nel breve e medio termine, incentivando l autoimprenditorialità giovanile. L edizione 2013 del Progetto STARTER ha permesso di costituire n. 12 nuove attività di impresa, di cui n. 2 in esercizio di libera professione. Per il 2014 sono ancora in corso le fasi di preselezioni dei candidati e delle loro idee di impresa. novità dell ultima edizione del progetto è stata la partecipazione del DLTM quale partner tecnico; tra gli obiettivi che si intendono realizzare si sottolinea la promozione, proprio grazie all intervento del DLTM, di forme di collaborazione con le imprese particolarmente innovative del territorio spezzino al fine di coinvolgerle in attività di mentoring verso i giovani neo-imprenditori di STARTER e la pag. 101

102 volontà di reperire forme di premialità, attraverso il coinvolgimento di sponsor o partner, per valorizzare la migliore idea imprenditoriale dell edizione Starter Infine, sempre in relazione al supporto alla creazione d impresa, a partire dall anno in corso il Comune della Spezia, insieme alla CCIAA della Spezia, hanno avviato una nuova iniziativa che usufruisce anche di risorse messe a disposizione dal Ministero per l Innovazione e lo Sviluppo Economico (MISE). Questo Progetto prevede di realizzare un insieme innovativo di azioni ed interventi combinati ed in particolare è prevista la costituzione di un fondo di controgaranzia e l erogazione di risorse a fondo perduto per aspiranti imprenditori e per le neo imprese in ogni settore di attività. La C.C.I.A.A. ed il Comune hanno individuato nei Confidi lo strumento di intervento più idoneo per favorire l accesso al credito da parte delle PMI ammesse e hanno costituito uno specifico Fondo di controgaranzia. Le risorse disponibili dovrebbero consentire di finanziare circa 10/15 attività imprenditoriali nel corso del il progetto, in fase di sperimentazione per l anno corrente, in caso di successo potrà essere riproposto anche per l anno Ad oggi sono pervenute 17 domande tutte di elevata qualità e valutate meritevoli di sostegno finanziario. A partire dal prossimo anno l Amministrazione intende avviare un iniziativa finalizzata ad anticipare l iter amministrativo burocratico della cassa integrazione straordinaria e della mobilità ex L. 223/1991, spesso lungo e complicato, a favore dei lavoratori e lavoratrici che potrebbero trovarsi in tali frangenti in gravi difficoltà. Molto spesso infatti si presentano situazioni nelle quali tra l attivazione della CIGS e l erogazione dell indennità a favore del lavoratore posso passare diverse mensilità. Ciò determina una difficoltà di carattere finanziario per i lavoratori coinvolti e per le loro famiglie, nelle more del pagamento diretto da parte dell INPS. L obiettivo dell iniziativa è quello di dare ai lavoratori interessati da tali misure di protezione sociale la possibilità di chiedere, su base volontaria, l anticipo della relativa integrazione salariale qualora non ancora percepita dall Istituto di Previdenza; il vantaggio evidente è quello di velocizzare i tempi a favore del lavoratore. Ad oggi la Direzione della Carispe ha dato la sua approvazione in relazione esclusivamente, ad un iniziativa rivolta all anticipo della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori dei Cantieri San Marco ma si è riservata di verificare come poter estendere tale l iniziativa a tutte le imprese con sede operative in Provincia e anche, eventualmente, all istituto della mobilità ordinaria. In relazione alle tempistiche si prevede che l iniziativa possa essere avviata una volta costituito il fondo per il quale si utilizzeranno le risorse residue di alcuni fondi anticrisi che erano stati costituiti nel I Cantieri San Marco si trovano, infatti, in gravi condizioni: dei 60 dipendenti rimasti 50 sono in cassa integrazione da giugno e, da allora, non ricevono soldi perché i proprietari non hanno voluto firmare la concessione dell anticipo. I Cantieri San Marco, purtroppo, rappresentano il simbolo della crisi della cantieristica navale e i dipendenti si trovano oggi in una situazione di grave precarietà. A fine anno, inoltre, in collaborazione con l associazione CONFCOMMERCIO, in particolare con il gruppo Giovani imprenditori della Confcommercio, Camera di Commercio della Spezia, ed alcuni istituti scolastici del territorio, è stata avviata un iniziativa rivolta ai giovani e finalizzata ad incentivare proprio la cultura d impresa tra i giovani stessi. Il Progetto chiamato Creattivamente - negoziando punta a ripensare completamente l attuale modello distributivo è rivolto agli studenti delle scuole superiori che saranno chiamati a sperimentare le nuove applicazioni business di internet, ed in particolare del commercio elettronico, indagando se oggi abbia ancora un senso investire negli spazi commerciali "fisici. La crisi ha determinato una drastica flessione dei consumi di tipo tradizionale mostrando una maggiore tenuta del settore hight tech. La rete infatti propone la possibilità di acquistare gli stessi prodotti in vendita nei negozi ma a prezzi più bassi e senza dover nemmeno uscire di casa. Diventa pertanto necessario capire in che modo possano essere ripensati i negozi tradizionali e quale valore aggiunto possano avere. pag. 102

103 Un altro tema importante per il sistema delle nostre imprese riguarda i tempi di pagamento della PA. A seguito dell introduzione del Decreto legislativo 9 novembre 2012, n. 192, per l integrale ricevimento della direttiva 2011/7/UE, i pagamenti delle Pubbliche amministrazioni nelle transazioni commerciali devono avvenire entro 30/60 giorni dalla data di ricevimento da parte del debitore della fattura o di una richiesta di pagamento di contenuto equivalente. Nelle transazioni commerciali in cui il debitore è una pubblica amministrazione le parti possono pattuire, purché in modo espresso, un termine per il pagamento superiore ai trenta giorni, quando ciò sia giustificato dalla natura o dall oggetto del contratto o dalle circostanze esistenti al momento della sua conclusione. In ogni caso i termini non possono essere superiori ai 60 giorni. L eventuale clausola relativa al termine dilatorio deve essere adottata per iscritto. Con il decreto del 19 ottobre 2012 sono state approvate le modalità con le quali i crediti non prescritti certi liquidi ed esigibili maturati nei confronti dello Stato e degli enti pubblici nazionali per somministrazioni, forniture e appalti, possono essere compensati con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo ai sensi dell'articolo 28-quater del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n In merito allo smobilizzo dei crediti è stata attivata una piattaforma elettronica per la gestione della certificazione dei crediti. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Gli obiettivi che si prevede di raggiungere nel corso dei prossimi 3 anni, sono i seguenti: - Partecipazione e sostegno al Progetto Starter. L Amministrazione comunale ha rinnovato la sua partecipazione al progetto, che vedrà realizzata la fase operativa di formazione e sostegno ai neo imprenditori nel corso del La nuova edizione si è arricchita della partecipazione del DLTM con il compito di curare gli aspetti formativi e di sostegno alle imprese innovative. Il Comune della Spezia prevede di destinare un contributo economico anche per le prossime edizioni, nella speranza che il progetto possa essere portato avanti anche nei prossimi anni. L ente capofila, infatti, è la provincia della Spezia che ad oggi si trova al centro di una profonda riorganizzazione dei propri ruoli e delle proprie funzioni. - Nuova iniziativa per favorire l accesso al credito per le PMI A partire dall anno in corso il Comune della Spezia, insieme alla CCIAA della Spezia, hanno avviato una nuova iniziativa che usufruisce anche di risorse messe a disposizione dal Ministero per l Innovazione e lo Sviluppo Economico (MISE). Questo Progetto prevede di realizzare un insieme innovativo di azioni ed interventi combinati ed in particolare è prevista la costituzione di un fondo di controgaranzia e l erogazione di risorse a fondo perduto per aspiranti imprenditori e per le neo imprese in ogni settore di attività. il progetto, in fase di sperimentazione per l anno corrente, in caso di successo potrà essere riproposto anche per l anno Progetto Creattivamente negoziando. Verso un nuovo concept store Il Progetto è stato avviato alla fine del 2014 con la sottoscrizione del Protocollo da parte dei soggetti coinvolti, Comune della Spezia, CCIAA della Spezia e CONFCOMMERCIO anche con il gruppo Giovani Imprenditori. Il progetto coinvolgerà i giovani studenti delle quarte superiori di Chiodo, Einaudi Fossati e da Passano e nasce con l obiettivo di stimolare la creatività dei giovani e avvicinarli al mondo dell impresa. Saranno formati gruppi di lavoro per costruire un progetto innovativo di negozio nell era di internet, dove i ragazzi consumatori e imprenditori del domani potranno sperimentare nuove forme di commercio. Si prevede anche di realizzare nel corso del 2015 una piattaforma informatica per favorire il dialogo e lo scambio di idee ed esperienze tra i giovani sotto i 29 anni. Oltre al contributo di Comune e Camera di commercio, il progetto sarà finanziato dall UPI, avendo passato la selezione nazionale. pag. 103

104 - Iniziativa finalizzata ad anticipare l iter amministrativo burocratico della cassa integrazione straordinaria e della mobilità L obiettivo dell iniziativa è quello di dare ai lavoratori interessati da tali misure di protezione sociale la possibilità di chiedere, su base volontaria, l anticipo della relativa integrazione salariale qualora non ancora percepita dall Istituto di Previdenza; il vantaggio evidente è quello di velocizzare i tempi a favore del lavoratore. Il Comune della Spezia e la CCIAA della Spezia prevedono a questo scopo la costituzione di un fondo a garanzia della copertura dell anticipazione da parte dell Istituto di Credito. L iniziative dovrà integrarsi con quella della FILSE, che opererà a partire dalla data di emanazione del decreto di ammissione alla CIGS. La prima operazione riguarderà i lavoratori dei Cantieri San Marco - Per quanto concerne la tempistica dei pagamenti dei fornitori già soddisfacente per il nostro Ente si provvederà all implementazione dei sistemi informatici, per migliorare i sistemi di controllo della gestione delle scadenze e dei termini perentori per i pagamenti al fine di rispettare i tempi previsti dalle recenti riforme normative. La riorganizzazione del sistema di protocollazione delle fatture permetterà la digitalizzazione di tutta la documentazione in entrata, il corretto ed istantaneo smistamento degli stessi, eliminando tempi morti e disservizi. È stato introdotto il mandato informatico e saranno implementate le procedure informatiche tra la ragioneria e la tesoreria. - Per quanto riguarda gli incentivi inerenti lo smobilizzo dei crediti, l ente ha predisposto due convenzioni con altrettanti Istituti bancari per la certificazione dei crediti e l applicazione di condizioni agevolate a favore dei fornitori stessi. Con la predisposizione del nuovo portale istituito dal MEF, l Ente ha provveduto alla relativa iscrizione ed abilitazione delle funzioni previste per il rispetto della procedura di certificazione dei crediti. Indicatori - Numero nuove imprese costituite e finanziate nell ambito del Progetto Starter (almeno 10) - Numero nuove imprese costituite e finanziate nell ambito della nuova iniziativa per favorire l accesso al credito per le PMI, avviata nel 2014 in collaborazione con CCIAA La Spezia e importo finanziamenti attivati con gli strumenti di incentivazione di impresa. - Avvio iniziativa finalizzata ad anticipare l iter amministrativo burocratico della cassa integrazione straordinaria e della mobilità (SI/NO) - Numero idee finanziate nell ambito del Progetto Creattivamente negoziando. Verso un nuovo concept store. Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Convenzione per lo smobilizzo dei crediti dei fornitori dell Ente Analizza il quantitativo delle certificazioni predisposte per la certificazione del credito a favore di fornitori dell ente Numerico. Archivio certificazione crediti Nessuno in quanto il numero delle certificazioni non dipende dall Ente Tempo medio di pagamento dei fornitori Analizza il tempo intercorso tra la data di emissione delle fatture da parte dei fornitori e la data di emissione dei mandati di pagamento. pag. 104

105 Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Numerico attraverso un interpolazione dei dati con l utilizzo del software LIBRA Archivio Libra 30/60 giorni da ricezione fattura pag. 105

106 2.05 Il porto una grande funzione nazionale Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Il Porto della Spezia cresce nel 2013 del 4,3%, nonostante la perdurante difficoltà dell economia europea ed italiana in particolare. I Teu movimentati sono stati nel corso dell anno. Lo scalo spezzino rimane il primo porto in Italia per utilizzo al mq e produttività degli spazi, considerando il rapporto tra la movimentazione in banchina e la loro dimensione. L Autorità Portuale sta portando avanti importanti interventi volti allo sviluppo delle attività portuali e al consolidamento del nuovo settore crocieristico in costante espansione. A fine anno è stato presentato a Roma il Piano delle opere inserito nel Piano operativo triennale per il Porto della Spezia ( ), predisposto dall Autorità Portuale e che ora è in attesa di essere vagliato: un resoconto delle opere in corso di realizzazione e di quelle da intraprendere con allegati crono programmi e relativi piani finanziari. Il piano contiene, nel complesso, opere per un totale di 464 milioni, 306 dei quali già finanziati. L Autorità Portuale però guarda anche ai privati e ciò alla luce del fatto che l investimento del Gruppo Contship per la realizzazione della nuova banchina in area Canaletto/Ravano rappresenta la prima forma di partenariato pubblico-privato applicata ad un porto italiano. Lo sviluppo e la competitività delle attività portuali, insieme a quelle cantieristiche o turistiche, si può realizzare solo se si riesce a sviluppare e razionalizzare le opere infrastrutturali necessarie alle diverse attività, secondo le linee di uno sviluppo sostenibile per le popolazioni che abitano il territorio. A fronte della possibilità di ampliare gli spazi e i moli del porto commerciale, verranno liberati e restituiti alla città spazi attualmente occupati dalle attività del porto quali, ad esempio, Calata Paita. Si è concluso lo studio promosso dall Autorità Portuale in collaborazione con l Amministrazione comunale, circa la sostenibilità economico-finanziaria dell intervento, nella modalità realizzativa prevista dal masterplan approvato. Tale studio ha evidenziato punti di forza ma anche, soprattutto alla luce della congiuntura economica generale, criticità del progetto che, assieme all amministrazione, dovranno essere affrontate per permettere la sua concreta realizzazione a tappe. Diventano importanti anche temi come quello della sostenibilità dello sviluppo delle attività portuali attraverso la costruzione di un Porto ambientalizzato in grado di migliorare le condizioni di vita dei quartieri limitrofi. La realizzazione di una fascia di rispetto è uno degli interventi da realizzare nel medio periodo. Recentemente, a tal proposito, è stato presentato il progetto Green Port grazie al quale anche il porto della Spezia avrà la sua rete di ricarica per auto elettriche, che renderà sostenibile l'intera area portuale ligure. Le auto, a disposizione del personale dell'autorità Portuale, saranno ricaricate grazie ai pannelli fotovoltaici installati nelle aree di parcheggio e nei magazzini del porto. le colonnine per la ricarica saranno posizionate presso la sede della Guardia di finanzia al varco Stagnoni, al varco del Canaletto e in prossimità del magazzino AP alla radice del molo Garibaldi. A breve arriveranno anche alcuni pulmini elettrici che trasporteranno gli operatori da due appositi parcheggi esterni all interno del porto. Il progetto Green Port prevede anche la realizzazione di speciali barriere fonoassorbenti da collocare nelle zone a più stretto contatto con l area operativa dello scalo, mentre sul Molo Garibaldi sono già state effettuate le opere civili per l elettrificazione della banchina, che consentirà di spegnere i generatori di bordo delle navi. In programma anche lo sviluppo di un ampia gamma di servizi ad alto valore ambientale, come la produzione di energia da fonti rinnovabili (solare, eolico), l adozione di sistemi di illuminazione a basso consumo e, più in generale, il miglioramento dei sistemi di energia del porto. A questo si aggiunge l inserimento del porto della Spezia nella rete europea degli Eco-Ports e l ottenimento della certificazione ambientale ISO Il tutto in un'ottica di ambientalizzazione del porto che fa ben sperare nella riduzione di emissioni e inquinamento in questo importante settore dell'economia italiana. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo pag. 106

107 Sono 7, tra i tanti, gli interventi considerati strategici ai fini dello sviluppo dei traffici e dell intermodalità e presentati a Roma nel Piano delle opere per il Porto della Spezia. Prima di tutto vi è il nuovo terminal del levante con adeguamento dell opera di presa a mare Enel; l avvio dei lavori è previsto nel 2015 e la conclusione entro la fine del Altro intervento fondamentale rimane quello relativo all ampliamento del Molo Garibaldi; l opera prevede la realizzazione di una nuova banchina attrezzata lungo il lato di levante per una lunghezza complessiva di oltre 650 metri, alle spalle della quale sono previsti nuovi piazzali per circa 54 mila metri quadri. Inoltre, un nuovo molo frangiflutti consentirà l allungamento a 750 metri degli accosti oggi ospitanti le navi da crociera e permetterà di proteggere dallo scirocco il primo bacino. Si tratta di un intervento fondamentale in quanto l ampliamento del Molo Garibaldi, lato levante, permetterà lo spostamento delle attività di calata Piata in concessione a Speter, ora Contship, e l allungamento del molo stesso permetterà l accosto, sul lato di ponente, di due navi da crociera. Un altra opera prevista è la realizzazione dei nuovi impianti ferroviari della Spezia Marittima e della barriera acustica tra porto e città; la realizzazione di questa opera è prevista a partire dal primo trimestre Il quarto intervento strategico previsto è la realizzazione dei nuovi impianti ferroviari al terminal Ravano, intervento che non partirà prima del 2018 in quanto potrà essere avviato solo dopo il completamento degli impianti della Spezia marittima. Il porto spezzino registra la più alta percentuale di trasporto ferroviario delle merci. Oltre il 32% dell intero traffico containerizzato viene trasportato via ferrovia, con l obiettivo di raggiungere il 50% per la quota intermodale, attraverso l adeguamento delle infrastrutture ferroviarie come previsto dal Piano regolatore portuale. Sono stati programmati interventi di riorganizzazione dei fasci di binari esistenti, la realizzazione di nuovi binari da circa 600 metri in area portuale, la progettazione del nuovo fascio di binari per servire il nuovo terminal di Levante, l ottimizzazione del terminal intermodale di S. Stefano Magra mediante la riorganizzazione dei binari, l installazione di gru transtainer per lo shifting a piazzale dei container, per lo smistamento da e per il porto e per la formazione dei treni e l adeguamento strutturale delle aree di piazzale. C è poi la piattaforma logistica retro portuale a Santo Stefano, Progetto shuttle, composto da tre lotti, il primo dei quali è già in fase di realizzazione. I sistemi portuali e la logistica, infatti, sono diventati fattori sempre più determinanti per il rilancio competitivo del sistema produttivo italiano sui mercati internazionali visto anche l attuale contesto che vede la forte crescita del traffico contenitori, con un continuo aumento della domanda di trasporto e di servizio alle merci. Il porto della Spezia già oggi smista circa il 32% dei propri traffici via ferrovia ed una percentuale analoga viene movimentata dall interporto di Parma. La realizzazione del Progetto shuttle tra il porto della Spezia e l interporto CEPIM di Parma, potrà incrementare i traffici portuali e la competitività del sistema porto nel rispetto dell ambiente e delle aree urbane. L opera consentirà la connessione diretta con servizio shuttle tra porto della Spezia, S. Stefano Magra e l interporto CEPIM riducendo in modo significativo i tempi ed i costi del trasporto ferroviario e sviluppando nel contempo anche le connessioni infrastrutturali e le attività logistiche fino ai territori della provincia di Verona. Sesta priorità individuata sono le opere di bonifica e scalo dei fondali di Molo Garibaldi; i lavori sono partiti a settembre 2014 e dovrebbero concludersi nella primavera Infine ci sono la bonifica ed il dragaggio del terzo bacino portuale e del canale di accesso a meno 15 metri dal livello del mare; un intervento che entro l estate 2015 permetterà che lungo la banchina di levante del molo Fornelli potranno accostare navi container di ultima generazione con capacità fino a 16 mila Teus. Infine c è il discorso relativo alla marina del levante, dove si trasferiranno le marine di Fossamastra e quella storica del Canaletto e su cui pende ancora il ricorso al Consiglio si Stato degli ultimi oppositori. L'AP ha realizzato una nuova marina presso il porticciolo Mirabello dove è già stata trasferita una buona parte delle barche delle Marine del Canaletto ma ad oggi risulta necessario provvedere alla ricollocazione delle ultime marine sul Molo Pagliari e in parte delle aree interne a terra, che sono state individuate dall autorità portale e dalla stessa amministrazione pag. 107

108 comunale. Come anticipato è ancora pendente una causa davanti al TAR per la definizione delle modalità di trasferimento delle marine ma si prevede che la vicenda si concluda nel corso del 2015 e che si arrivi a concludere l accordo con l Autorità Portuale. La ricollocazione delle marine è un atto necessario e imprescindibile affinché la Conship concessionaria dell area possa avviare gli interventi di conversione della stessa. L'AP sta infatti procedendo all'acquisizione dell area adiacente la darsena, dove era stata ipotizzata la costruzione di un albergo, per poter aumentare la dotazione di spazi a terra, che potranno essere ulteriormente accresciuti grazie alla disponibilità del Comune di mettere a disposizione parte dell'area delle "casermette" attraverso una convenzione che è in fase di redazione tra i due Enti. In questo senso nel corso del 2015 Comune e AA.PP. in potrebbero definire in uno specifico protocollo di intesa gli accordi relativi al parziale utilizzo dell area delle ex-casermette quale spazio in cui collocare parte delle marine. In relazione alla realizzazione della fascia di rispetto nel Piano operativo triennale recentemente presentato è stato rimarcato come, in concomitanza con la realizzazione delle nuove strutture mercantili, sarà data attuazione anche alla realizzazione completa della fascia di rispetto posta al confine tra il porto mercantile e la città. Indicatori Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Attuazione Piano regolatore Portuale Intende misurare il grado di raggiungimento dell obiettivo attraverso la definizione delle procedure amministrative necessarie alla piena attuazione delle varie fasi del PRP. Attuazione delle varie fasi Comune della Spezia Autorità Portuale- Ministero Marina Militare Riorganizzazione della linea di costa pag. 108

109 3.4.4 Risorse umane da impiegare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse umane da impiegare saranno quelle che, nella dotazione organica, saranno successivamente associate ai singoli processi, di ciascun centro di responsabilità, a seguito dell approvazione del PEG Risorse strumentali da utilizzare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse strumentali impiegate saranno quelle attualmente in dotazione ai servizi che verranno coinvolti nel programma con l approvazione del Piano Esecutivo di Gestione, nel quale saranno descritti in modo analitico le risorse utilizzate secondo gli inventari del Comune Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Tutte le attività citate al punto Sono compiti attribuiti dalla legislazione statale e regionale. pag. 109

110 PROGRAMMA 3 Visione 1 Una nuova fase della vita della città ASSESSORI DI RIFERIMENTO: Pubblica istruzione -Università e ricerca Luca Basile Descrizione del Programma: LA CITTA DEL SAPERE E DELLA CONOSCENZA Motivazione delle scelte Collegamento con il PIANO GENERALE DI SVILUPPO LOCALE Il potenziamento e la qualificazione di tutto il ciclo formativo, dai nidi alla formazione universitaria, fino all alta specializzazione, costituiscono un impegno strategico del mandato. Obiettivo dei prossimi anni è potenziare l intero sistema formativo in modo da valorizzare le nostre eccellenze e coltivare i talenti presenti sul territorio. La Spezia può contare infatti su un importante patrimonio: da una forte e diffusa rete di servizi all infanzia, di altissima qualità vicina, a una rete scolastica di ottimo livello organizzata secondo istituti comprensivi per favorire processi di apprendimento e di formazione, passando per le scuole secondarie superiori che garantiscono, insieme alla formazione professionale, un buon livello di preparazione generale e specifico, per arrivare al Polo Universitario Marconi e alla importante concentrazione di centri di ricerca di eccellenza presenti sul territorio. Programma La città del sapere e della conoscenza Scheda Progetto 3.01 Potenziamento e qualificazione di tutto il ciclo formativo 3.02 Integrazione scolastica 3.03 Più forte permeabilità tra tessuto scolastico e territorio 3.04 Rafforzare la filiera formativa del navale - nautico - marino 3.05 Polo universitario pag. 110

111 3.01 Potenziamento e qualificazione di tutto il ciclo formativo Descrizione, motivazioni e finalità da conseguire Obiettivo primario è quello di trovare, all interno del sistema educativo integrato dei servizi per l infanzia (nidi, centri bambini, sezioni primavera e scuole dell infanzia), soluzioni organizzative e progettuali flessibili e condivise finalizzate a promuovere la crescita armonica e il benessere dei bambini e a rispondere alle esigenze delle famiglie nate da nuove forme di organizzazione sociale e dall aumento di condizioni di precarietà lavorativa. L intento è quello di consolidare progetti di continuità capaci di garantire il diritto dei bambini ad un percorso formativo d intesa con le famiglie in un ottica di giusto equilibrio tra stabilità e cambiamento e al contempo dare risposta alle necessità delle famiglie in termini di orari, di apertura dei servizi e di costi. applicazione del sistema tariffario In seguito al nuovo sistema di calcolo delle tariffe che sarà applicato a partire dall anno scolastico , si ritiene necessario verificare la congruità delle misure adottate e la sostenibilità in termini di entrate, rispetto ai costi dei servizi. La prevista introduzione del servizio con o senza pasto, comporterà una diversa organizzazione dei servizi in base alle adesioni espresse dalle famiglie, valutando anche l'opportunità di introdurre costi aggiuntivi per specifici servizi richiesti. Dall anno scolastico è stato applicato un nuovo sistema di calcolo delle tariffe, sono stati predisposti adeguati sistemi necessari per verificare la congruità delle misure adottate e la sostenibilità in termini di entrate, rispetto ai costi dei servizi, l impatto della manovra sarà valutato nei prossimi anni. L introduzione del servizio con o senza pasto, sarà monitorato per valutare l impatto sull organizzazione dei servizi; è inoltre prevista l elaborazione di uno studio di fattibilità sulla fasce orarie di fruizione dei servizi, con la conseguente individuazione di eventuali costi aggiuntivi. Si ritiene utile introdurre una scontistica su fasce tariffarie alte, relative a nuclei famigliari con individuate caratteristiche legate al numero dei componenti e alle figure presenti. promuovere equità e riconoscimento delle nuove difficoltà economiche ed in particolare favorendo le giovani famiglie spezzine Si prevede di introdurre uno strumento di calcolo virtuale dell attestazione ISEE nei casi di famiglie in cui vi siano stati licenziamenti o modifiche delle condizioni lavorative dei componenti il nucleo, al fine di adeguare le tariffe alle condizioni economiche attuali. La famiglie potranno così sostenere costi adeguati rispetto alle proprie disponibilità economiche. Sono allo studio soluzioni tecniche per favorire in particolare le giovani famiglie nell inserimento dei bambini nelle strutture educative così da facilitare le relazioni e le esigenze di questi nuclei. Qualsiasi accorgimento tecnico dovrà essere, in ogni modo, definito in base alle previsioni sulle possibili entrate derivanti dalla contribuzione degli utenti, in quanto essendo servizi a domanda individuale devono essere in grado di contribuire alla copertura dei costi. Sarà necessario adeguare l applicazione dell attestazione ISEE alle nuove disposizioni di legge DPCM n.159 del 5 dicembre 2013, nonché decreto del Ministero del Lavoro del 07/11/2014 pubblicato in G.U. il 17/11/2014, che approva il nuovo modello di DSU (dichiarazione sostitutiva unica); in particolare, nella nuova normativa, è introdotta la possibilità per il richiedente di presentare un ISEE corrente, riferito ad un periodo di tempo più ravvicinato al momento della richiesta della prestazione (per modificate condizioni lavorative e/o per componenti reddituali aggiornate). Le famiglie potranno così sostenere costi adeguati rispetto alle proprie disponibilità economiche. Sono inoltre allo studio soluzioni tecniche che siano in grado di orientare gli inserimenti in strutture diverse, qualora le condizioni di disagio territoriali o dell utenza divengano eccessive e problematiche. Queste modifiche si rilevano indispensabili per creare situazioni di eterogeneità sociale e culturale che tutelino le condizioni di vita dei bambini, in particolare saranno inseriti punteggi specifici legate alla composizione dei nuclei famigliari e all ambito territoriale di residenza e di lavoro. pag. 111

112 Qualsiasi accorgimento tecnico dovrà essere, in ogni modo, definito in base alle previsioni sulle possibili entrate derivanti dalla contribuzione degli utenti, in quanto essendo servizi a domanda individuale devono essere in grado di contribuire alla copertura dei costi. salvaguardia e rafforzamento dei servizi educativi e della loro qualità pedagogica e didattica Un nuovo modello organizzativo del coordinamento pedagogico Alla luce dei numerosi cambiamenti avvenuti nel gruppo di coordinamento pedagogico/educativo, ma anche per la natura stessa di un gruppo di lavoro che si pone in un costante processo di innovazione e di miglioramento, si propone una nuova fisionomia del coordinamento stesso che, oltre ai propri compiti istituzionali, tenda ad una maggiore capillarizzazione e condivisione di finalità ed obiettivi culturali tra tutti gli operatori dei servizi per l infanzia. L idea è quella di promuovere la diffusione di una leadership centrata sull attivazione di processi organizzativi, carichi di contenuti e ricchi di senso professionale basati sulla cooperazione, condivisione, comunicazione, comunità professionale. L idea è quella di favorire lo scambio di buone pratiche ed esperienze di eccellenza realizzate nel corso degli ultimi anni nei servizi di nido e scuola dell infanzia e dalle quali è emerso il valore della condivisione e del confronto tra operatori, educatori, insegnanti, bambini e famiglie e altri servizi e agenzie educative del territorio. Saranno favoriti quindi percorsi formativi condotti da personale interno ai servizi in possesso di particolari competenze/ capacità e disponibile a condividerle con gruppi di colleghe nell ottica di un reciproco arricchimento e laboratori in orario extrascolastico con il coinvolgimento di bambini e famiglie. La formazione continua Nella consapevolezza che i servizi alla persona sono ambiti caratterizzati dalla complessità e che tutte le risorse e gli interventi devono essere posti in relazione sistemica e dialogica, si continueranno a ricercare interazioni con i servizi del territorio al fine di porre le basi di quella cultura che ha nel concetto di comunità educante il suo fine ultimo. In particolare dall anno scolastico è stato avviato il progetto L osservazione del bambino nel contesto scolastico, cofinanziato dalla Regione Liguria, che prevede l interazione tra gli operatori dei servizi per l infanzia comunali e il servizio della ASL 5 Spezzina di Neuropsichiatria Infantile che assicura la diagnosi, la cura e la riabilitazione delle patologie psichiatriche, psicopatologiche, neuropsicologiche e neuromotorie dell'età evolutiva. L intervento ha come caposaldo la prevenzione del disagio dell infanzia in qualsiasi forma si presenti e cercherà di fornire al personale docente dei nidi e delle scuole dell infanzia del Comune della Spezia gli strumenti necessari ad individuare tali difficoltà ed il linguaggio comune per poter stilare un progetto individualizzato su ogni bambino. La finalità del progetto è quella di poter garantire a tutti i bambini il benessere e il pieno sviluppo delle loro potenzialità, nel rispetto delle esigenze e dei ritmi individuali di crescita. Affidamento in concessione di servizi delle strutture comunali In seguito all affidamento in concessione di tre strutture educative, sarà indispensabile valutare l effettivo riscontro delle famiglie rispetto alla flessibilità offerta, con prolungamento di orari, così da prevedere la possibilità di ampliare tale soluzione anche ad altri servizi di nido e scuola infanzia, organizzando le attività sfruttando le indicazioni presenti nelle domande di iscrizioni per l anno scolastico Tale forma di affidamento dovrà riguardare in via immediata le strutture ad oggi già esternalizzate nelle fasi gestionali, nonché possibilmente ampliata ad altre strutture ove tale eventualità si rilevi applicabile. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Un nuovo modello organizzativo Il nuovo modello organizzativo del coordinamento pedagogico, anche attraverso l individuazione di una figura strumentale tra il personale docente all interno di ogni scuola e pag. 112

113 ogni nido d infanzia, ha l obiettivo di favorire la responsabilità diffusa per il miglioramento della qualità dei servizi educativi: Nello specifico la figura strumentale consentirà di: interagire con il gruppo di coordinamento centrale per garantire una proficua circolarità di idee, di scambi, confronti e suggerimenti; curare gli aspetti identificativi e specifici della singola struttura (offerta formativa ed educativa, clima, progettazione delle migliori condizioni organizzative); monitorare gli standard qualitativi del servizio in riferimento agli standard previsti dalla Carta dei Servizi; gestire la quotidianità in supporto al coordinamento centrale (es. turni del personale nelle situazioni di assenze programmate o emergenze) Si ritiene che il nuovo gruppo che si costituirà (funzioni strumentali, coordinatori educativi e funzionario amministrativo), dovrà necessariamente evolvere in un gruppo di lavoro in grado di fornire una prestazione qualitativamente e quantitativamente significativa, darsi una identità come soggetto, garantire la soddisfazione dei membri, che è legata al piacere di appartenere e di realizzare qualcosa di più grande di quello che ciascuno può produrre singolarmente. Per favorire il processo di sviluppo del gruppo di lavoro è opportuno programmare una prima fase di formazione, tenuta da risorse esperte interne all Ente, in cui affrontare indicativamente: fattori e variabili per la lettura e l intervento di team building nei gruppi di lavoro condizioni di efficacia: obiettivi, metodi, ruoli leadership dinamica ed efficace: comportamento, comunicazione e clima relazionale. La formazione continua Il progetto L osservazione del bambino nel contesto scolastico presenta la seguente articolazione: - conferenza introduttiva - percorsi di formazione teorico-pratici specifici per educatrici di nido e insegnanti delle scuole dell infanzia nei quali saranno proposti strumenti di lavoro per l osservazione delle aree di sviluppo dei bambini da 0 a 6 anni) - visite programmate da parte di operatori ASL nelle strutture per osservare eventuali situazioni di criticità e proporre possibili strategie di intervento con i coinvolgimento delle famiglie La qualità pedagogica e didattica dei servizi educativi può essere rilevata attraverso la raccolta della documentazione relativa ai progetti educativi/organizzativi e alla realizzazione di percorsi didattici specifici ma si ritiene il modello pedagogico possa essere salvaguardato e rafforzato anche dalla condivisione e lo scambio di buone pratiche che si ottiene programmando incontri tra educatrici dei nidi, tra insegnanti delle scuole dell infanzia. Saranno individuate modalità operative e coordinati interventi che possano essere di aiuto e sostegno a tutti gli operatori che a diverso titolo e competenze si occupano dei bambini dei contesti educativi e sociali del territorio comunale e distrettuale. Saranno attivati altresì percorsi formativi in collaborazione con l Ufficio Formazione dell Ente e con altri C.d.R. quali Servizi Sociosanitari e Polizia Municipale, in un ottica di transettorialità e di valorizzazione delle risorse interne. I laboratori con bambini e famiglie dall anno scolastico sono entrati a far parte del modello educativo dei servizi per l infanzia e continueranno ogni anno ad essere organizzati e calendarizzati all interno di ogni singola struttura di nido e scuola dell infanzia. I percorsi di formazione interna saranno organizzati rilevando la disponibilità di educatrici e insegnanti attraverso specifico questionario Indicatori Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Nuovo modello organizzativo incontri tra figure strumentali e coordinamento centrale pag. 113

114 Tipo di calcolo / formula n. incontri programmati/n. incontri svolti Fonte dei dati PEG Target 90% Nome dell indicatore Formazione gruppo di lavoro Descrizione dell indicatore Percorso formativo per la costruzione di un gruppo di lavoro efficace Tipo di calcolo / formula n. partecipanti/n. iscritti al percorso formativo Fonte dei dati PEG Target 90% Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Formazione continua Partecipazione alle ore di formazione interna condotti da operatori ASL n. partecipanti/ n. iscritti alla formazione Fonte dei dati PEG Target 80% Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Applicazione tariffe scolastiche Modalità di calcolo delle tariffe dei servizi educativi Andamento entrate tariffe e ottimizzazione spese del sevizio Bilancio No incremento pag. 114

115 3.02 Integrazione scolastica Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire L attuazione dell accordo di programma per l'integrazione alunni disabili Nella convinzione che una comunità che non implementi la capacità di offrire ai propri membri più deboli possibilità di miglioramento e crescita non sia in grado altresì di sviluppare l attitudine a cogliere le opportunità di progresso e di valorizzazione delle proprie eccellenze, l Amministrazione intende impegnarsi in modo particolare nel sostenere il principale contesto educativo del territorio, la scuola, nel processo di inclusione e potenziamento di ogni persona, quale premessa fondamentale per un welfare di comunità. In questo quadro rientrano prioritariamente le attività da svolgere in favore degli alunni disabili, quali definite dalla Legge 104/92, dalla legge 328/2000, dalla Legge Regionale 15/2006 e dall Accordo di Programma Provinciale, documento quest ultimo che rappresenta un riferimento essenziale per tutti i soggetti locali coinvolti (Scuole Autonome, Provincia, Comune, Asl, famiglie e associazioni delle persone disabili) nel raggiungimento dell obiettivo di un integrazione di qualità. Il servizio di assistenza scolastica erogato dal Comune della Spezia ha raggiunto negli anni dimensioni organizzative significative (più di 70 operatori per oltre ore annue di attività) a testimonianza di un impegno reale e concreto che è divenuto un punto di riferimento essenziale per scuole e famiglie; l Amministrazione Comunale ha portato al tavolo di confronto con la Provincia, le Scuole e la ASL per il rinnovo dell Accordo di Programma per l integrazione degli alunni disabili la volontà di non diminuire il proprio impegno e salvaguardare gli attuali livelli di erogazione delle prestazioni a favore degli alunni disabili, pur in un contesto finanziario che penalizza fortemente i bilanci degli Enti Locali. Si è addivenuti su queste basi alla sottoscrizione del nuovo Accordo, condivisa con le istituzioni del territorio (I.S.A. del territorio provinciale, Comuni, ASL interessate), al quale deve essere data, nella collaborazione tra tutti i contraenti, piena attuazione Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Per i servizi individualizzati di supporto all integrazione scolastica degli alunni diversamente abili: - promozione delle sinergie con le istituzioni locali coinvolte nel processo di integrazione scolastica: l obiettivo della piena attuazione di quanto convenuto nell Accordo di Programma Provinciale sarà perseguito attraverso il costante confronto con tutti gli attori del percorso dell inclusione scolastica da attuarsi grazie alla partecipazione agli organismi scolastici preposti alla discussione ed alla valutazione delle problematiche connesse all integrazione scolastica (GLIP, GLH di Circolo) e ai tavoli di concertazione appositamente istituiti dall Accordo (Tavolo politico e tecnico Provinciale, tavoli tecnici comunali, gruppi di lavoro); - aggiudicazione della nuova gara d appalto: ; obiettivo del C.d.R., grazie al confronto operato con tutti gli attori del percorso d inclusione per la definizione del nuovo Accordo di Programma, è ottimizzare con il nuovo aggiudicatario del servizio le esperienze positive fino ad oggi maturate; - ampliamento della collaborazione con le associazioni che rappresentano le persone con disabilità: sottoscrizione di un protocollo operativo con FANS, UICI ed ENS per l inclusione scolastica degli studenti con disabilità sensoriale; - articolazione degli interventi garantendo, oltre l assistenza scolastica, il trasporto individualizzato agli alunni con disabilità motoria non in grado di utilizzare il trasporto pubblico o scolastico (anche in collaborazione con i soggetti del terzo settore attivi sul territorio) e la fornitura di attrezzature, ausili personali e materiali, intervenendo anche nei confronti della Regione Liguria e della Provincia della Spezia perché siano mantenuti i relativi trasferimenti finanziari; - qualificazione degli interventi, proseguendo nella promozione di una adeguata formazione degli operatori, dell efficacia dell attività di coordinamento/supervisione e della continuità educativa, anche nel passaggio tra diversi gradi di scuola, operando per favorire la stabilità pag. 115

116 del rapporto assistente/alunno; comunicazione e ascolto delle famiglie degli alunni disabili, con figure professionali adeguate (psicologo) per raccogliere indicazioni e bisogni e fornire, anche in collaborazione con le scuole interessate e la ASL, risposte, supporto ed orientamento nelle scelte formative. Per una progettualità diretta agli studenti con difficoltà di inserimento scolastico: - avvio di una progettualità specifica diretta al supporto delle scuole nella realizzazione del progetto formativo di bambini/ragazzi in situazione di disagio socio-culturale, con disturbi di apprendimento ecc., compatibilmente con la sostenibilità finanziaria; Per i minori stranieri: In materia di nuovi CPIA, quando verrà data concreta attuazione del disposto normativo in materia, sarà avviato il confronto con il MIUR e la Regione Liguria al fine di individuare preferibilmente sul territorio del Comune della Spezia la sede della nuova Istituzione Scolastica. Indicatori AZIONI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI DISABILI: rispetto dell Accordo di Programma: partecipazione ai tavoli di programmazione, erogazione delle prestazioni previste, osservanza delle competenze attribuite = si COPERTURA DEL SERVIZIO ASSISTENZA SCOLASTICA ALUNNI DISABILI: totale alunni disabili assistiti/totale alunni disabili segnalati = 100% QUALIFICAZIONE DEL SERVIZIO ASSISTENZA SCOLASTICA ALUNNI DISABILI: totale ore annue di formazione effettuate dagli operatori = 20 I dati saranno rilevati dal C.d.R. Servizi Educativi dalle seguenti fonti: Ufficio Scolastico Provinciale (Schede Richieste Provvidenze Legge 104/92, verbali GLIP, comunicazioni), Scuole Autonome (Richieste Assistenti all autonomia e comunicazione, richieste ausili, P.E.I., Verbali GLH di Circolo o d Istituto, comunicazioni), Asl competenti (Certificazioni, Diagnosi Funzionali, Profili Dinamico-Funzionali, verbali U.V.M., comunicazioni), Provincia della Spezia (verbali Tavolo Tecnico Provinciale, comunicazioni) documentazione di sistema dello stesso C.d.R. e dell azienda appaltatrice pag. 116

117 3.03 Più forte permeabilità tra tessuto scolastico e territorio Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire La tempestiva approvazione della razionalizzazione della rete scolastica cittadina avvenuta da parte del Consiglio Comunale nel 2008, grazie alla quale la forma organizzativa dell Istituto Comprensivo è stata estesa a tutte le scuole spezzine del primo ciclo d istruzione, ha reso possibile conseguire sul territorio comunale il duplice obiettivo di introdurre un modello pedagogico ricco di potenzialità per migliorare la formazione di base degli studenti e di avviare un confronto aperto e progettuale con le I.S.A. e le rappresentanze della società e del mondo del lavoro interessate alla scuola. Il successo di questa azione, che altrove ha avuto esiti più controversi, è legato all aver concepito il dimensionamento della rete scolastica come un occasione per coniugare l aspetto della razionalizzazione degli spazi e delle risorse disponibili per la scuola con la validità del contenuto pedagogico/didattico della proposta presentata e concepire la riorganizzazione del sistema formativo territoriale come un processo che non si esaurisce nella redazione di un Piano ma che si sviluppa in collaborazione con il mondo della scuola nell arco di tutto il suo periodo di durata; sue premesse necessarie, un ampia ricognizione della realtà scolastica, l attività di confronto con le diverse realtà del mondo scuola al fine di verificare la validità della proposta e la valorizzazione del contributo proveniente dalle I.S.A. Questa metodologia ha presieduto i processi diretti ad intervenire sul numero e sulla composizione delle Istituzioni Scolastiche del territorio cittadino, che si sono resi necessari per eliminare le criticità che nel quinquennio di vigenza del piano si sono prodotte soprattutto per la sopravvenienza di criteri di dimensionamento diversi e più restrittivi di quelli approvati dalla Regione Liguria nel 2008; il confronto con il mondo della scuola per il rilancio della progettualità sul Piano, come strumento di rafforzamento dell offerta formativa territoriale affinché la scuola diventi un opportunità decisiva nella formazione culturale delle persone e una risorsa per lo sviluppo della comunità ha portato all elaborazione di una soluzione, condivisa dalla maggioranza delle Dirigenze Scolastiche cittadine, che dovrà concretizzarsi in una proposta da sottoporre alla approvazione della Regione Liguria. Si intende inoltre porre al centro del dibattito e del confronto cittadino i temi della scuola e della formazione, con un percorso all interno del quale trovino da un lato espressione le esigenze e le aspirazioni delle scuole e della comunità e dall altro una prospettiva di sistema le proposte e le azioni degli enti e delle istituzioni del territorio; la volontà propositiva e costruttiva dell Amministrazione, che prenderà forma attraverso il confronto con tutti gli attori del sistema formativo, sarà diretta sia ad affrontare in modo diffuso questioni specifiche ed immediate sia a condividere ed elaborare una metodologia di lavoro che possa rappresentare la base per costruire la governance locale del sistema educativo d istruzione e formazione, anche accogliendo eventuali apporti sul piano regionale. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo 1) Sarà redatta e sottoposta all approvazione della Regione Liguria la proposta di nuovo piano di dimensionamento delle scuole del primo ciclo di istruzione del territorio comunale secondo quanto emerso dal confronto con le Dirigenze Scolastiche e le OO.SS. del mondo della scuola, al fine di dare piena realizzazione agli elementi sui quali si è consolidato il consenso: radicamento delle I.S.A. sul territorio (anche in considerazione della pianificazione urbanistica, della viabilità e logistica dei trasporti pubblici) quale premessa di sinergie tra i contesti educativi e le identità collettive dei quartieri e di stabilità dei flussi della popolazione scolastica; 2) dimensionamento su parametri numerici che garantiscano la maggior continuità possibile per le I.S.A.; Apprezzamento dell omogeneità degli I.C. costituendi sotto il profilo dell equilibrio tra scuola dell infanzia, scuola primaria e secondaria di I grado e, nei limiti del possibile, tra consistenza numerica degli I.C; 3) Considerazione per i dati relativi all andamento della popolazione scolastica e dei flussi delle iscrizioni; 4) Sostenibilità della rete scolastica in rapporto alle risorse finanziarie ed organizzative dell Amministrazione e della Scuola. pag. 117

118 Sarà proposto, alla scuola nelle sue diverse componenti ed alla comunità, un percorso di confronto ampio e propositivo, da svolgersi in incontri pubblici; i temi che si propongono alla discussione, aperta al più ampio contributo, saranno: - il dialogo tra il sistema formativo ed il mondo del lavoro: formazione, sapere produttivo, orientamento per una comunità capace di far crescere le opportunità -le scuole e il contesto urbano e sociale del territorio: una riflessione sulle prospettive quali/quantitative della rete scolastica in rapporto al cambiamento della città e dei cittadini - l offerta formativa per la fascia 0/6 anni: la continuità dei percorsi dai nidi d infanzia alla scuola primaria, la sinergia tra scuole paritarie e pubbliche, il ruolo dei servizi educativi per la prima infanzia nei processi di inclusione sociale - le risorse del territorio per l arricchimento dell offerta formativa: esperienze significative della comunità che educa - la scuola e la rete dei servizi locali: criticità emergenti e sinergie possibili per aumentare l efficacia delle risorse del territorio a servizio della qualità dell offerta formativa. L iniziativa sarà realizzata nel primo semestre del 2015 e coinvolgerà, sotto il profilo interno all Amministrazione, in modo trasversale tutti gli Assessorati interessati alla realizzazione ed alla qualità dell offerta formativa (Pubblica Istruzione, Lavori Pubblici, Servizi Sociali, ecc.) e per quanto riguarda la comunità, oltre il mondo della scuola, le realtà locali della formazione, del lavoro, della cultura, dell associazionismo, del volontariato. Indicatori APPROVAZIONE NUOVO PIANO DI DIMENSIONAMENTO trasmissione proposta nuovo piano di dimensionamento alla Regione Liguria: entro giugno 2015 REALIZZAZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA SCUOLANumero degli incontri pubblici organizzati: 3 Redazione documento conclusivo: entro 30 settembre 2015 I dati saranno rilevati dal C.d.R. Servizi Educativi dalla propria documentazione di sistema pag. 118

119 3.04 Rafforzare la filiera formativa del navale - nautico - marino Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire La firma nel corso del 2014 del Protocollo di intesa per lo sviluppo del Polo Marittimo spezzino tra Promostudi e Regione Liguria, Distretto delle tecnologie marine, Università di Genova, Ministero della Difesa e MIUR, oltre ovviamente allo stesso Comune della Spezia, consentirà di rafforzare ulteriormente la filiera formativa nel settore navale, nautico e marino. Il Protocollo prevede la realizzazione dei laboratori all interno dell Arsenale Militare e ciò consentirà di avviare un importante collaborazione tra Polo Universitario, DLTM e CSSNN (Centro Supporto e Sperimentazioni Navali) integrando, in tal modo, funzioni e capacità del suddetto Centro con quelle dell Arsenale militare Marittimo e ponendo i presupposti per un forte collegamento con il Polo Universitario. Sono già stati realizzati all interno dell arsenale alcuni laboratori da parte di Promostudi. Altri saranno realizzari nel corso del e saranno utilizzati in forma congiunta da DLTM, Promostudi e CSSN. L obiettivo della Forza Armata continua ad essere quello di connotare la base della Spezia specificamente per lo studio, lo sviluppo ed il controllo di nuove tecnologie attraverso la sinergia di azione tra i Poli di eccellenza presentii CSSN, Comando Cacciamine, Comando Subacquei ed Incursori e con l insieme delle maggiori industrie cooperanti nel settore, quali Fincantieri, OtoMelara e Selex Sistemi Integrati. È anche in corso la definizione di un corso di laurea specifico per il settore militare. L iter formativo degli Ufficiali del Genio Navale della Marina si articola su un periodo di 4 anni presso l Accademia Navale di Livorno, con il conseguimento della laurea in Ingegneria Navale, inter - ateneo concessa dalle Università di Genova, Napoli, Pisa e Trieste, a cui fanno seguito ulteriori 2 anni di laurea magistrale in Ingegneria Navale, presso le medesime Università, che la Marina Militare auspicherebbe poter razionalizzare e concentrare in un unica sede alla spezia. L offerta didattica del Polo è completamente indirizzata al settore della nautica con i corsi di laurea triennale in Ingegneria Nautica e in Ingegneria Meccanica e i corsi di laurea magistrale in Yacht Design e Design Navale e Nautico; saranno importati nei prossimi anni le sinergie che il Polo Universitario sarò in grado di realizzare con l Università di Genova, per potenziare ulteriormente l offerta formativa del Polo Universitario, con le imprese del territorio e anche con interlocutori internazionali. Sempre in relazione all offerta didattica del Polo si ricorda che a fine 2014 è stato annunciato che il Polo stesso ha nelle proprie intenzioni quella di fondere le lauree triennali in design per il prodotto e la nautica con sede a Genova e di ingegneria nautica, in un unico corso di studi di 3 anni, che fornisca adeguate competenze sia in ambito ingegneristico che di desing. Il nuovo modulo dovrà essere approvato nel corso del 2015 dall Ateneo genovese e del ministero per l Istruzione, l Università e la Ricerca. L auspicio è che il corso possa essere attivato a partire dal prossimo anno accademico 2015/2016. L obiettivo è quello di ottenere figure professionali complete, in grado di interfacciarsi con più facilità all interno dei cantieri o degli studi di progettazione. In relazione al potenziamento della formazione nautica si ricorda che da giugno 2014 è stato attivato il nuovo Progetto Il Golfo fa rete nel verde e nel blu, cui il Comune della Spezia ha aderito in qualità di partner. Il progetto, finanziato dal Piano Giovani della Regione Liguria prevede un piano formativo legato al settore dell Economia del Mare di cui è capofila la Scuola Nazionale Trasporti e Logistica. Anche sul versante del recupero, la valorizzazione e rilancio dei mestieri legati al mare potrà prevedere l attivazione, in sinergia con l Amministrazione Provinciale e utilizzando le risorse dei fondi FSE, di percorsi formativi legati all occupabilità nel settore del restyling della nautica (imbarcazioni anche storiche, vele d epoca) ai fini di aumentare le conoscenze legate ad antichi mestieri del settore della nautica attraverso il trasferimento di competenze sulle giovani generazioni. Tali attività potranno trovare collocazione nei periodi di realizzazione delle prossime edizioni della Festa della Marineria, in particolare la IV edizione del 2015, quale naturale contesto legato per l appunto alla Spezia Città di mare. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo pag. 119

120 Gli obiettivi che si prevede di raggiungere nel corso dei prossimi 3 anni, sono i seguenti: - Attivazione, da parte del Polo Universitario, dei nuovi corsi di laurea: il primo relativo al ingegneria navale applicata anche al settore militare e il secondo frutto della fusione delle lauree triennali in design per il prodotto e la nautica con sede a Genova e di ingegneria nautica, in un unico corso di studi di 3 anni, che fornisca adeguate competenze sia in ambito ingegneristico che di desing. - Avvio lavori relativi alla realizzazione dei laboratori all interno dell arsenale militare in couso con tra studenti del Polo, DLTM e CSNN; - Prosecuzione dei corsi di formazione del Piano giovani, finanziati con le risorse del Fondo sociale europeo, nell ambito del Progetto Il Golfo fa rete nel verde e nel blu partiti a fine primavera. In particolare sono stati stanziati 3 milioni di euro a favore dell economia del mare per 4 progetti relativi alla cantieristica, ai porti, al turismo crocieristico e alla pesca. Indicatori Nome dell indicatore Avvio dei lavori per la realizzazione dei laboratori universitari all interno del comprensorio arsenalizio Descrizione dell indicatore Avvio lavori laboratori Tipo dai calcolo / formula SI / NO Fonte dei dati Dati interni Target Appalto lavori anno 2015 Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target N. corsi attivati. / N. persone formate Gli indicatori dipendono dalla pubblicazione di bandi regionali o provinciali sulla formazione N. corsi attivati / n. partecipanti ai corsi / n.formati Servizio Formazione del Comune. Almeno un progetto. Almeno 20 persone pag. 120

121 3.05 Polo Universitario Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire L Università è un bene straordinario per la città: una risorsa preziosa per lo sviluppo e la crescita di un occupazione di qualità. Negli anni il Polo Universitario della Spezia si è distinto per un significativo percorso di crescita ed è divenuto un centro di riferimento ed attrazione per un elevato numero di studenti provenienti da tutto il territorio nazionale ed anche dall estero, con l attivazione di corsi completamente in lingua inglese. Nell anno accademico gli iscritti risultano circa 700 di cui il 60% proviene da fuori Provincia. L Università della Spezia ha potuto contare in questi anni sulle risorse messe a disposizione dal Comune della Spezia, maggior socio finanziatore della società consortile costituita nel 2002 per la gestione del Polo poi trasformata dal 2011 in Fondazione di Partecipazione, e delle convenzioni con le Università madri di Genova e di Pisa. Dal 2013 è entrata a far parte della compagine sociale della Fondazione anche l Autorità Portuale della Spezia che ritiene fondamentale che l'attività futura del Polo punti a sviluppare l'eccellenza, in particolare nel settore dell'economia del mare, di cui il porto, la cantieristica e la nautica costituiscono una parte di grande rilevanza. Il Polo Universitario integra le attività didattiche con progetti di ricerca, attività di sperimentazione didattica, workshop e seminari specialistici, operando in stretta collaborazione con importanti realtà industriali ed accademiche e attraverso un ampia rete di relazioni anche a livello internazionale, permettendo la realizzazione di interessanti progetti di collaborazione ed esperienze didattiche e di tirocini formativi all estero. Gli studenti iscritti hanno registrano negli ultimi anni una certa contrazione dovuta alla chiusura del corso di ingegneria informatica, in convenzione con l Università di Pisa, e alla crisi del settore della nautica, che ha portato ad una riduzione degli iscritti al corso di ingegneria nautica. Gli obiettivi da conseguire nei prossimi anni sono sostanzialmente due: 1) la realizzazione della nuova sede E stato sottoscritto un Protocollo d Intesa tra Regione Liguria, Polo Universitario, DLTM, Ministero della Difesa, Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca, Università degli Studi di Genova e Comune della Spezia per la realizzazione di un Polo Marittimo Spezzino. Tale Protocollo prevede che la nuova sede del Polo Universitario venga realizzata all interno dei locali dell Ospedale Militare per il quale, a breve, dovrebbe partire l iter dell accordo attuativo. Il Comune della Spezia, Promostudi e DLTM hanno già elaborato un progetto esecutivo per la sistemazione dei locali dell ospedale. Si tratta di una scelta molto importante a cui la Regione Liguria ha già dato il proprio assenso e investirà nel progetto 9,5 milioni di euro. All interno del Protocollo vengono individuate le responsabilità ed i compiti di tutte le parti coinvolte e sarà cura dell Amministrazione fare quanto di propria spettanza ai fini di un attuazione celere di quanto pattuito, facendosi carico del cofinanziamento dell investimento e di tutte le procedure per la realizzazione e rendicontazione degli interventi. I lavori dovrebbero essere appaltato nel corso del Recentemente, in data 25/11/2014, è stato firmato anche l Accordo di Valorizzazione, predisposto ai sensi della L. 42/2004, che sancisce il passaggio della proprietà al Comune del compendio dell ex ospedale militare. Resta esclusivamente da stipulare un accordo di attuazione con la M.M., già predisposto ed in attesa del parere del Ministero della Difesa. 2) aumentare la qualità didattica del Polo e di potenziare le attività di ricerca Sono due i sotto obiettivi da raggiungere. Il primo riguarda un maggior radicamento del corpo docente rispetto al nostro territorio, cercando di lavorare sulla residenzialità degli stessi e non si esclude la possibilità di costruire cattedre stabili presso il Polo. Sono 6 le nuove cattedre che saranno a regime a partire dai primi mesi del Tre sono finanziate dall Università di genova e 3 finanziate da Promostudi attraverso il contributo della Fondazione Carispezia e del DLTM. L integrazione tra DLTM e promostudi, e altri centri di ricerca presenti sul territorio la Marina Militare. avverrà prima di tutto attraverso la realizzazione di laboratori all interno di alcuni edifici del comprensorio arsenalizio. L avvio dei lavori è previsto per il pag. 121

122 Il Polo universitario sarà collegato con le strutture sportive del Campo Montagna, adiacente alla nuova sede che sarà realizzata nell ex ospedale militare. Tale struttura diventerà il campus del nuovo Polo Universitario spezzino. Si prevede dal 2015 un utilizzo della struttura anche da parte dei cittadini. Sono in corso importanti progetti di ricerca che vede quale partner scientifico e coordinatore Promostudi quali : il programma Seabus e il progetto Minitransat 2015, che hanno richiamato l attenzione di numerose delegazioni straniere interessate alle tecnologie abilitanti adottate in entrambi i progetti. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Gli obiettivi che si prevede di raggiungere nel corso dei prossimi 3 anni, sono i seguenti: - Avvio dei lavori relativi alla realizzazione del Polo Marittimo e della nuova sede del DLTM Dopo un lungo iter per la definizione dell accordo complessivo è stato sottoscritto nel corso dei primi mesi del 2014 il protocollo, che di fatto rappresenta la cornice all interno della quale portare a completamento il progetto di realizzazione di una nuova sede. E stato individuato quale edificio l Ex ospedale Militare Bruno Falcomatà, all interno del quale saranno ricollocate non solo le funzioni del Polo Marittimo ma sarà anche realizzata la sede del Distretto delle Tecnologie Marine. L intervento sarà realizzato utilizzando le risorse FAS messe a disposizione della regione Liguria e la disponibilità della Mariana Militare a dismette parte dell edificio ricollocando in parte alcune attività ad oggi presenti. Nel 2015 sarà formalizzato il trasferimento di proprietà dell Ex ospedale militare a favore del Comune della Spezia e saranno firmati due importanti accordi: il primo finalizzato a dare attuazione agli interventi previsti nel protocollo sottoscritto ad aprile del 2014 e il secondo con la regione Liguria per definire il progetto e le modalità di erogazione delle risorse FSC 2007/2013 (7.5 milioni di euro) per l avvio dei lavori. Il comune, capofila di una associazione temporanea di scopo insieme al DLTM e a Promostudi, sarà responsabile della realizzazione dei tutti gli interventi. - Avvio dei lavori relativi ai Laboratori all interno del Comprensorio arsenalizio Il Protocollo prevede la realizzazione da parte di Promostudi dei primi laboratori di ricerca. I lavoratori saranno realizzati negli edifici n.76 e 77 (ex officine frigoriferi), all interno dell Arsenale Militare, il cui ingresso principale, posto su viale Fieschi, è situato proprio di fronte all ingresso nord dell Arsenale Militare Marittimo, di fronte all ex Ospedale Miliare. I laboratori saranno definiti in accordo tre il DLTM, Promostudi, e L università di Genova. Questa operazione consentirà in futuro di avviare le prime attività di ricerca del Polo. - strutture sportive Il Comune della Spezia si è fatto garante del co-finanziamento da a sostegno del progetto di realizzazione della nuova sede del Polo. Per poter utilizzare questo cofinanziamento è stato presentato un progetto complessivo di campus universitario, che oltre alla sede universitaria prevede l accesso alle adiacenti infrastrutture sportive del Campo Montagna. Attraverso uno specifico accordo di programma sarà definito con la Marina Militare il progetto per una concessione dell area con finalità di utilizzo rivolte all intera cittadinanza. - Potenziamento della didattica. L obiettivo di favorire una maggiore residenzialità dei docenti è stato avviato a partire dal prossimo anno accademico 2013/2014. Grazie alle risorse stanziate dalla Fondazione Carispezia (2/3) e dal Distretto delle Tecnologie Marine (1/3) sono già state attivate 3 nuove docenze e altrettante saranno attivate nel 2015, finanziare dall Università di Genova. È stata proposto l accorpamento di corsi in un unico corso interclasse che riunisce i due corsi di laurea triennali attualmente fatti a Genova e alla Spezia. L accorpamento,porterebbe alla Spezia circa un ventina di studenti genovesi pag. 122

123 Indicatori Nome dell indicatore Monitoraggio Andamento delle iscrizioni. Descrizione dell indicatore Monitoraggio Andamento delle iscrizioni Tipo dai calcolo / formula / Fonte dei dati Dati interni Target Mantenimento/ incremento del numero di iscritti. Iscrizioni fuori sede di oltre il 50% Nome dell indicatore Numero Accordi con M.M. per couso strutture Descrizione dell indicatore Numero Accordi con M.M. per couso strutture Tipo dai calcolo / formula / Fonte dei dati Dati interni Target 2/3 Nome dell indicatore Occupabilità laureati Polo Universitario Descrizione dell indicatore % di occupabilità dei laureati Tipo dai calcolo / formula / Fonte dei dati Dati forniti dal Polo Universitario Target Oltre il 65% pag. 123

124 .4.4 Risorse umane da impiegare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse umane da impiegare saranno quelle che, nella dotazione organica, saranno successivamente associate ai singoli processi, di ciascun centro di responsabilità, a seguito dell approvazione del PEG Risorse strumentali da utilizzare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse strumentali impiegate saranno quelle attualmente in dotazione ai servizi che verranno coinvolti nel programma con l approvazione del Piano Esecutivo di Gestione, nel quale saranno descritti in modo analitico le risorse utilizzate secondo gli inventari del Comune Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Tutte le attività citate al punto Sono compiti attribuiti dalla legislazione statale e regionale. pag. 124

125 PROGRAMMA 4 Visione 1 Una nuova fase della vita della città ASSESSORI DI RIFERIMENTO: Promozione della città e Turismo Francesca Angelicchio Progetto Tramonti Davide Natale Attività Produttive Corrado Mori Cultura Luca Basile Descrizione del Programma: LA CITTA DEL TURISMO CHE VALORIZZA LA SUA BELLEZZA Motivazione delle scelte Collegamento con il PIANO GENERALE DI SVILUPPO LOCALE Il turismo ha ancora importanti potenzialità da sviluppare. Obiettivo strategico è fare di Spezia il baricentro turistico di tutti gli snodi, partendo dalla sua collocazione geografica e, quindi, di tutti i turismi che guardano al comprensorio: Val di Vara, Riviera e Cinque Terre e i Comuni del Golfo. Il tema nuovo della domanda di turismo è l identità, cioè un azione coordinata di offerta e promozione che si traduce in un messaggio sulla specificità del territorio. La promozione della città sarà un terreno privilegiato di azione del mandato per costruire un immagine coordinata della città e un marchio Spezia al fine di promuovere più incisivamente il complesso dell offerta turistica ed enograstronomica. E inoltre necessario far crescere in città una cultura e una pratica dell accoglienza come patrimonio di un intera comunità che guarda a questo settore come leva fondamentale del proprio sviluppo. Programma La città del turismo che valorizza la sua bellezza. Scheda Progetto 4.01 Spezia baricentro turistico di tutti i turismi 4.02 Far cresce in città una cultura e pratica dell'accoglienza 4.03 Il sistema dei parchi di mare, le colline e il territorio di Tramonti e la rete dei sentieri e delle scalinate storiche 4.04 I principali filoni (turismo culturale, turismo verde, turismo nautico, turismo urbano,turismo enogastronomico..) 4.05 Un piano di promozione delle città Valorizzazione dei centri commerciali naturali 4.7. Le nuove linee urbanistico commerciali pag. 125

126 4.01 Spezia baricentro turistico di tutti i turismi Descrizione, motivazioni e finalità da conseguire Tra gli obiettivi strategici di sviluppo turistico individuati dall Amministrazione, quello volto al potenziamento ed all implementazione dell integrazione, intesa come qualità del sistema di accoglienza in sinergia con diversi soggetti con un raggio di azione superiore, ovvero di area vasta,ricopre un ruolo di fondamentale importanza anche nel solco delle competenze attribuite ai Comuni dalla normativa regionale tra le quali emerge la valorizzazione delle risorse turistiche del proprio territorio attraverso la realizzazione, in collaborazione con altri soggetti, pubblici e privati, di iniziative a valenza turistica. Il Comune della Spezia ha siglato, nel corso dell ultimo biennio, protocolli di intesa e convenzioni volte ad avviare e consolidare le collaborazioni con altre realtà territoriali perseguendo l obiettivo teso ad una cultura del sistema e della messa in rete delle risorse e della gestione congiunta di azioni all interno di un sistema integrato capace di attrarre flussi turistici eliminando progressivamente i processi di frammentarietà. Nel raggio di sessanta km, intorno al Golfo della Spezia, si raccolgono tante aree protette, riconosciute come eccellenze a livello nazionale ed internazionale, due parchi nazionali, quattro regionali ed una area marina protetta, concentrate in un cerchio percorribile in una mezza giornata d auto. Qui si concentrano e si confondono tre regioni ben distinte, Liguria, Toscana e Emilia. L insieme di questa area geograficamente ristretta ma vasta per quantità e diversità di tematismi e attività richiede coerenti azioni da parte di tutti gli enti interessati per un governo di identità diverse, ma nella considerazione delle connessioni che questo territorio propone naturalmente. Connessioni che sono fonte di un valore aggiunto. Il Comune della Spezia è stato tra i primi a comprendere questo valore e ad attivarsi per definire relazioni intense tra le diverse aree e nella ricerca di prodotti e azioni comuni,nella consapevolezza della naturale complementarietà tra i vari tipi di turismo, arte e beni culturali, attività sportive, mare, montagna, neve, sapori e gastronomia. In tal senso si può registrare come consolidata la collaborazione avviata nel corso del 2014 con i Parchi nazionali delle 5 Terre e dell Appennino tosco-emiliano ed i Comuni del Golfo, Lerici e Portovenere, nella condivisione di una strategia comune al fine di presentarsi sul mercato turistico come un territorio vasto dall offerta diversificata e ricca di eccellenze. Da sottolineare che, nell ambito della progettualità di area vasta, la collaborazione e la sinergia con il Sistema Turistico Locale, quale soggetto che realizza la collaborazione fra pubblico e privato nella formazione di un prodotto turistico a livello territoriale sulla base di un piano di sviluppo complessivo e di progetti specifici, rimane imprescindibile. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Al fine di consolidare e potenziare il progetto teso alla creazione di un sistema integrato di accoglienza e servizi del sistema dei Parchi di Mare e di Appennino è fondamentale proseguire con azioni mirate,di seguito elencate, volte a creare un immagine comune e coordinata dell area e delle risorse offerte: - Rinnovo dell accordo operativo per la gestione dello Info-Center presso la Stazione Centrale con il Parco nazionale delle 5 Terre ed i Comuni di Lerici e Portovenere, implementato dall apertura della Vetrina dei prodotti tipici presso la stazione FF SS, che mira alla realizzazione di un servizio integrato di promozione turistica del comprensorio che includa il territorio dei parchi e della Golfo della Spezia. Il luogo scelto è di grande visibilità. - Miglioramento della promozione e dell accessibilità dei servizi turistici, attraverso l utilizzo e l integrazione di strumenti già sviluppati dai singoli soggetti (vedi card servizi) e promozione di servizi di accoglienza e trasporto a basso impatto,sulla scorta di disciplinari già sviluppati in occasione di altri progetti di promozione turistica locale. - Realizzazione di educational in autonomia ed in collaborazione con il Parco nazionale delle 5 Terre ed il Parco Nazionale dell Appennino tosco-emiliano, al fine di accrescere la conoscenza del territorio di area vasta, La Spezia città dei Parchi. - Manifestazioni per la promozione delle tipicità e dell enogastronomia locali e di area vasta pag. 126

127 - Laboratori di educazione ambientale rivolti alle scuole, anche al fine di aumentare il senso di appartenenza dei giovani ad una area di grande pregio naturalistico, storico e culturale - Prosecuzione della collaborazione con il STL, dedicando una particolare attenzione alla promozione del turismo degli eventi e sportivo. Indicatori Accordo operativo per la gestione dell Info-Center e della Vetrina dei prodotti tipici presso la Stazione Centrale Realizzazione iniziative STL : 3 Realizzazione iniziative con Parco Cinque Terre : 3 Realizzazione collaborazioni con Sistema Parchi: Sviluppo di 3 iniziative. Realizzazione di educational: 2 pag. 127

128 4.02 Far cresce in città una cultura e pratica dell'accoglienza Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire La chiave del successo per una destinazione turistica consiste prevalentemente nell attrarre flussi di cittadini temporanei, motivandoli a condividere valori, utilizzare servizi, scoprire sapori e atmosfere, vivere suggestioni ed emozioni, arricchirsi sul piano culturale ed umano. In questa logica il punto di forza dell offerta della città ospitale è rappresentato dall incremento continuo delle sue qualità: urbana, ambientale, delle relazioni interpersonali. La funzione ospitale allarga inoltre gli ambiti del principio di cittadinanza: chi utilizza la città, anche temporaneamente, ne diviene cittadino nella pienezza dei diritti e, naturalmente, dei doveri. Il fine della città ospitale è quello di far star bene le persone che la utilizzano (anche temporaneamente) e di creare le condizioni per vivere bene insieme, stimolando sentimenti di prossimità e di familiarità con i luoghi e le persone e,conseguentemente, la propensione al ritorno. I dati relativi ai movimenti turistici e la crescita delle strutture ricettive nel comprensorio comunale premiano gli sforzi e le strategie operate dall amministrazione che hanno portato a risultati più che soddisfacenti in termini di crescita economica del settore, attraverso tutta una serie di attività tese al potenziamento degli strumenti finalizzati all accoglienza e all'ospitalità pianificate e concretizzate nel corso degli ultimi anni. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Individuati quali temi cardine sui quali continuare a puntare quelli legati all accoglienza ed all ospitalità al fine di consolidare il nostro territorio nei circuiti preferenziali del turismo,è necessario programmare attentamente le azioni e le attività da mettere in campo nel prossimo triennio per il raggiungimento dell obiettivo che sono molteplici e coinvolgono differenti ambiti di intervento.in sintesi: - Segnaletica turistica La segnaletica è un elemento fondamentale tra gli strumenti che compongono il sistema dell' accoglienza turistica in quanto facilita il visitatore nel raggiungimento dell'obiettivo di identificare le risorse turistiche, e dalla sua qualità, dipende, almeno in parte, la qualità del soggiorno e quindi la soddisfazione del turista. A tal fine proseguirà il progetto di riqualificazione e potenziamento di tutta la segnaletica dedicata ai turisti, progetto già intrapreso con la segnaletica stradale e in prosecuzione con quella pedonale. Nel marzo 2014 sono terminate infatti le fasi di esecuzione e posizionamento della nuova segnaletica stradale e nel luglio 2014 è stato completato il primo lotto del progetto di segnaletica di direzione, volto ai pedoni, che valorizza l arredo urbano e che guida i turisti in un percorso attraverso il centro storico connotato a sua volta da tre differenti snodi con una direzione comune ovvero dalla stazione crocieristica alla stazione ferroviaria e viceversa, indicando le emergenze culturali, i musei, le piazze, le vie,i luoghi di culto,insomma tutti i maggiori poli attrattori che si intende promuovere. Nel corso del 2015 si provvederà ad implementare il progetto con la realizzazione ed il posizionamento di mappe della città, che indichino il percorso e specifichino l ubicazione del turista da collocare in corrispondenza dei poli più importanti. Attraverso il Progetto Porto, dedicato principalmente ai croceristi, verranno inoltre realizzate mappe cittadine e del territorio provinciale e pannelli turistici da collocare in prossimità delle principali emergenze culturali. - Prosecuzione e consolidamento della gestione congiunta dei Punti di Informazione ed accoglienza turistica, in collaborazione con Parco delle Cinque Terre ed i Comuni di Lerici e Portovenere presso l Info-Center della Stazione FF SS nel quale si prevede uno spazio dedicato al Comune della Spezia più visibile ed ampio in funzione anche del merchandising delle nuove pubblicazioni turistiche e della distribuzione commerciale dei prodotti brandizzati.e stato firmato inoltre un accordo operativo tra i suindicati Enti per l attivazione, sempre presso la stazione FF SS, di una vetrina con i prodotti tipici dei diversi territori,in attuazione del progetto Parchi di terra e di mare ; a tal proposito ha manifestato interesse il Parco nazionale dell Appennino Tosco-emiliano ad entrare nella gestione della vetrina pag. 128

129 - Gestione punto di informazione presso il Terminal crociere: prosecuzione e potenziamento del servizio di accoglienza e informazione turistica ai croceristi che scendono e si fermano in città, attraverso una convenzione con cooperativa operante nel settore, alla luce delle previsioni riguardanti gli arrivi nel 2015: n. 251 approdi rispetto ai 184 del 2014 per un totale di passeggeri, quasi il doppio dell anno precedente. Nel 2014 inoltre anche la MSC, dopo Costa Crociere e Ibero, ha scelto La Spezia come scalo di interporting ed il numero degli scali di interporting è destinato a salire considerevolmente nel prossimo anno. Questi dati impegnano il Comune a potenziare ulteriormente la sua azione nei servizi di accoglienza e tutti i soggetti pubblici e privati a lavorare in sinergia per mantenere e migliorare quel buon giudizio dato dai croceristi sulla nostra città. A tal scopo ed in considerazione del buon risultato raggiunto con la presenza degli studenti dell ist. Einaudi al point del Terminal, si sta predisponendo un questionario insieme alla Coop Zoe, all Ist Einaudi e all Ist Casini che verrà somministrato ai croceristi in sosta in città dagli stessi studenti. Invio regolare di materiale turistico, cartine e guide della città e, dato il consumo annuale, nuova produzione di materiale informativo pensato per il turista crocerista. Vendita della guida e cartina MySpezia. - Produzione di materiale turistico quale elemento non solo di promozione del territorio, ma anche di accoglienza, strumento per una accessibilità e una fruizione migliori per il turista: - Commercializzazione della nuova Guida MySpezia e delle mappe della città; - Creazione, produzione e commercializzazione di prodotti brandizzati, a cura dell impresa vincitrice del Bando di gara effettuato per la concessione dell uso commerciale del marchio della Città della Spezia; - Realizzazione miniguide e cartine della città da distribuire gratuitamente presso i punti di informazione turistica ed agli operatori della ricettività; - Base Navale visitabile. L esperienza positiva dei percorsi in città effettuati nell anno 2013 dai Bus Turistici Citysightseeing, è stata ripresa nel corso del 2014 dalla Coop Zoe e dall Ass. FITRAM, organizzando visite turistiche all interno dell Arsenale a bordo di bus storici, a seguito della permuta sottoscritta dal Comune e dalla Marina Militare nel Visto il successo ottenuto e la richiesta di prenotazioni, tale attività sarà potenziata nel corso del 2015, e si rivolgerà non soltanto a turisti e croceristi, ma anche alle scolaresche, ponendosi l obiettivo di intercettare l importante segmento del turismo scolastico. - programmazione di una formazione permanente, in accordo con le associazioni di categoria, gli enti di formazione le scuole di secondo grado. - azioni di comunicazione promozione e marketing - azioni di pianificazione, programmatorie e di monitoraggio indagini di mercato volte a comprendere il grado di soddisfazione dei turisti e le criticità. - Progetti Città Smart legati all accoglienza da implementare sulla base dei risultati che emergeranno nel tavolo di lavoro Città Smart. Indicatori Andamento flussi turistici: Arrivi e partenze Presenza media Indici di crescita Realizzazione percorsi urbani e visite guidate dell Arsenale con Bus storici Esecuzione del secondo lotto del progetto di segnaletica turistica entro il 31 dicembre 2015 Realizzazione guide turistiche e mappe Convenzione per gestione punto informativo Terminal Crociere Accordo con Istituto Einaudi ed Ist. Alberghiero Casini per l elaborazione e la somministrazione di un questionario ai croceristi, in collaborazione con Coop. Zoe Realizzazione e somministrazione questionario croceristi Diffusione opuscolo e mappe della città, tradotti nelle più importanti lingue straniere Vendita guide e cartine MySpezia presso i punti dedicati Vendita prodotti brandizzati. N. punti vendita prodotti brandizzati Ideazione progetti Smart attraverso apposito tavolo di lavoro. pag. 129

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131 4.03 Il sistema dei parchi di mare, le colline e il territorio di Tramonti e la rete dei sentieri e delle scalinate storiche Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire La città ha un ruolo potenziale di integrazione con il sistema ambientale di una più vasta ecoregione che coinvolge il sistema dei Parchi che gravitano nell ambito del comprensorio spezzino e lunigianese.. Il primo tra gli indirizzi per la revisione del Piano urbanistico comunale è la complessiva rigenerazione del territorio collinare, pertanto la nuova formulazione del Piano costituirà il quadro per l integrazione e la gestione di tutte le iniziative progettuali relative alle colline. In questo quadro acquistano particolare importanza i progetti avviati dal Comune nell ambito del recupero e della valorizzazione della rete sentieristica e delle scalinate storiche. Che si coniuga con un più ampio progetto di recupero del territorio abbandonato. Nell ambito di quanto previsto per il progetto L arco e le frecce, l intervento relativo all Alta Via del Golfo è giunto alla sua fase conclusiva per quanto riguarda la realizzazione della nuova cartellonistica e segnaletica. L avvio del recupero dell Alta Via costituisce un elemento di forza trainante per tutto il progetto sentieri nel suo complesso. La progettualità relativa alla rete dei sentieri di risalita (le Frecce ) è in fase di avvio e sarà sviluppata a partire dall individuazione di un insieme di priorità, sulla base delle risorse disponibili e dell ascolto e coinvolgimento delle rappresentanze locali, per individuare tutte le risorse disponibili, anche in termini di capitale sociale, all attuazione del progetto. Gli strumenti necessari allo sviluppo del progetto consistono essenzialmente in nuove dotazioni hardware e software per la redazione delle elaborazioni, che dovranno esser sviluppate anche in chiave comunicativa, utilizzando modalità di rappresentazione realistiche in modo da favorire il coinvolgimento dei cittadini. Per Tramonti l obiettivo dell Amministrazione, in analogia con quanto previsto per la collina nel suo complesso, è quello di riportare l attenzione sul territorio di Tramonti, riscoprire questa importante risorsa del territorio, sia in termini di identità che in termini di valore culturale e turistico. La finalità è anche quella di far rientrare il territorio di Tramonti nel circuito turisticoescursionistico del Parco delle Cinque Terre, processo che passa necessariamente attraverso le azioni di salvaguardia del territorio. Tali azioni si concretizzano in interventi di carattere pubblico su vasta area, al fine di superare elementi di criticità non risolvibili con semplici e piccoli interventi di manutenzione, nonché con il coinvolgimento dei privati, considerato che il territorio è diffusamente antropizzato, privati che da sempre si fanno carico degli interventi di manutenzione del territorio. Tali azioni si rendono praticabili a condizione che vengano codificate all interno di un Progetto di Riqualificazione del Territorio che presuppone la concertazione con l Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre e il potenziale coinvolgimento degli altri livelli istituzionali. Data la recente revoca del Piano del Parco, il progetto può candidarsi a costituire una sorta di strumento pilota per definire le linee guida di un nuovo piano, estensibile al resto del territorio del Parco. Il progetto deve prevedere, oltre agli interventi di carattere pubblico relativi ai fenomeni più rilevanti di dissesto idrogeologico, il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture (rete principale dei sentieri, monorotaie), anche gli interventi di riqualificazione territoriale che potranno essere attuati dai privati riuniti in gruppi, consorzi, o associazioni Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Per la rete sentieristica e il progetto di manutenzione e cura è stata elaborata una mappa relativa alla gestione dei tracciati inclusi nella Rete Escursionistica Ligure, condivisa con le associazioni e con gli enti e le aziende deputate alla manutenzione del territorio e che dovrà essere deliberata dalla Giunta municipale. Per Tramonti le azioni sviluppate e da sviluppare nell ambito del territorio di Tramonti dovranno identificare nel Progetto di Riqualificazione del Territorio lo strumento principale di coerenza e condivisione, in particolare tra Comune della Spezia ed Ente Parco, enti tra i quali dovrà preliminarmente e prioritariamente essere stipulata un intesa formale dedicata alla pag. 131

132 approvazione e all attuazione del Progetto. Grazie alla convenzione stipulata con l Università di Genova, gli aspetti analitici e di indirizzo per il Progetto sono già stati formulati e richiedono la sistematizzazione del progetto, la sua condivisione pubblica, la sua approvazione da parte degli enti protagonisti (oltre a Comune e Parco, Regione e Provincia). In particolare il progetto dovrà contenere un modello normativo in grado di sviluppare e implementare il principio di perequazione ambientale nella regolazione del rapporto tra pubblico e privato, in modo da collegare strettamente l azione di recupero dell edilizia con quella di manutenzione e recupero del suolo, del territorio, dell ambiente e del paesaggio locale. Gli strumenti necessari per raggiungere l obiettivo consistono nell aggiornamento e nel potenziamento del Sistema Informativo Territoriale già sviluppato per l elaborazione dei dati analitici attraverso l implementazione del progetto e delle sue normative e attraverso la costituzione di un catasto informatico degli interventi che possa accompagnare la gestione operativa del progetto stesso. Indicatori Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target N. sentieri oggetto di recupero e valorizzazione (importo complessivo interventi o progetti realizzati) Indicare i progetti e gli interventi avviati per il recupero dei sentieri Pianificazione territoriale Risorse pubbliche (anche comunitarie e regionali) attivate per il recupero del territorio di Tramonti Indicare i progetti e le risorse attivatre Pianificazione territoriale pag. 132

133 4.04 I principali filoni (turismo culturale, turismo verde, turismo del mare, turismo urbano,turismo enogastronomico.) Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire La cultura, l identità e la specificità sono elementi fondamentali su cui puntare proprio per località come il Comune della Spezia che non ha un appeal specifico per una sola tipologia di turismo di tipo classico, come il balneare, o che per le dimensioni dell offerta non è in grado di competere con destinazioni più forti. D altra parte i percorsi culturali, con particolare attenzione al patrimonio museale, costituiscono una valida occasione di attrazione turistica integrata e integrabile con altri punti di forza del territorio. A questo proposito la complessa attività di proposta dei presidi culturali è in grado di offrire una variegata gamma di possibilità di conoscenza e di fruibilità del territorio, sia attraverso manifestazioni mirate alla valorizzazione che alla partecipazione, anche attraverso una programmata attività didattica e specialmente la calendarizzazione di eventi di significativo richiamo. A tal fine sul nostro territorio sono stati individuate negli strumenti programmatori appositamente predisposti per lo sviluppo turistico del comprensorio, quattro linee di prodotto (Turismo urbano-turismo del mare - La vacanza attiva: turismo verde, turismo del gusto e delle produzioni agricole- Accessibilità, accoglienza e integrazione) che insieme possono comporre i tasselli di un identità diffusa. Il turismo urbano coniuga il turismo culturale, il turismo degli eventi ed il turismo congressuale, intendendo la cultura nel senso più ampio del termine. All interno di questo filone rientrano anche i progetti seguenti : 1) Castelli sul Golfo (Portovenere, La Spezia, Lerici), frutto di un accordo fra i tre comuni, espandibile ad altri enti e poli, finalizzato allo sviluppo di pacchetti turistici culturali nel Golfo dei Poeti; 2) Azioni di potenziamento e sviluppo delle iniziative per i crocieristi, in collaborazione con Assessorato al Turismo, Autorità Portuale, Agenzie di Turismo, Agenzie che operano nel settore etc.. All interno del turismo urbane rientra anche il progetto di valorizzazione degli archivi industriali dell Ottocento e del Novecento E prevista la creazione di un polo nazionale avente ad oggetto i fondi degli archivi storici della Marina Militare, Comune della Spezia, Fincantieri e Oto Melara, di cui è stato creato l acronimo ARS con proprio logo promozionale e identificativo. A seguito degli accordi formali intercorsi fra le parti, è stata allestita una mostra avente ad oggetto i protagonisti dell industria italiana alla Spezia nei primi del secolo scorso (industria navalmeccanica, manifatturiera, idraulica, telecomunicazioni etc.), dal titolo: Uomini d acciaio La mostra, accompagnata da un ciclo di conferenze sui personaggi più significativi del periodo in oggetto, è stata inaugurata il 28 novembre 2014 e proseguirà fino al 29 marzo 2015 presso la Palazzina delle Arti. Nel 2015 saranno quindi individuate modalità di funzionamento del Polo Unico Archivistico, che sarà in seguito sviluppato. Per quel che riguarda l Arsenale, si intende inoltre proseguire e consolidare nel corso dei prossimi anni la positiva collaborazione con il Dipartimento della Marina Militare nella valorizzazione e promozione turistica del sito, mediante l organizzazione di eventi e manifestazioni nel suggestivo scenario della Base Navale e la programmazione di un calendario di visite guidate per turisti e scolaresche a bordo di pullman storici. Alla luce del riscontro positivo registrato nel 2014, proseguirà la programmazione di itinerari urbani guidati da personale specializzato, anche in considerazione dell ormai consueta presenza dei croceristi che scendono per visitare la città. Al fine di promuovere la conoscenza della città, la sua storia e la sua cultura nella nuova mappa della città sono indicati tre percorsi urbani da proporre ai turisti. In questa linea di indirizzo tematico rientra inoltre la programmazione unitaria del calendario eventi che avviene attraverso l apposito organismo denominato Comitato Eventi partecipato dall Amministrazione comunale, dall Istituzione per i Servizi Culturali, Associazioni di Categoria, Azienda manifestazioni Fieristiche e Consorzi integrato di Via. Nei prossimi anni il Museo del Castello parteciperà al Progetto The European Cooperation Centre of Fortified Heritage ECCOFORT per la valorizzazione turistica dell eredità culturale pag. 133

134 legata alle fortificazioni europee. In Italia il progetto è denominato Fortecultura. Il Castello inoltre aderisce al progetto europeo PORTI per la promozione didattica e la valorizzazione storica dei forti genovesi sul mare. Il Museo Lia intende promuovere una serie di iniziative volte non solo alla valorizzazione del patrimonio ivi conservato ma ad integrazione di quanto presente nella collezione permanente con mostre e attività di approfondimento in dialogo con altre realtà museali nazionali e internazionali. Un interesse particolare è in direzione di periodi artistici non compresi nell offerta del museo stesso, per integrare le collezioni di arte antica, anche in dialogo con gli altri presidi culturali cittadini. La partecipazione richiesta ed ottenuta dall associazionismo è ulteriore occasione di continua crescita e di confronto con la comunità di riferimento e offre occasioni di offerta turistica. In particolare si intende ampliare offerte di visita specifiche e particolari, anche destinate ad un pubblico con disabilità. Sono in corso accordi inerenti le manifestazioni previste nell ambito dell Expo Turismo del mare: turismo croceristico, turismo diportistico. Questa linea di prodotto continua ad essere prioritaria ed a promuovere l elemento di forza del Golfo. Il turismo del mare rappresenta una potenzialità da concretizzare come opportunità di crescita economica, culturale e sociale del territorio. Il turismo crocieristico è diventato oramai una realtà consolidata per il territorio spezzino e deve essere trattato come uno dei più importanti volani per l economia cittadina. Nell arco di tutto il 2014,da Gennaio a Dicembre, è stato schedulato un numero di approdi di grandi navi da crociera appartenenti alle compagnie più prestigiose a livello internazionale pari a 184 scali per un totale di circa 493 mila passeggeri, con un aumento del 140% rispetto all anno precedente, durante il quale è stata data la svolta decisiva a questo segmento turistico grazie all'inaugurazione della nuova banchina passeggeri pressi il molo Garibaldi ed alla ristrutturazione dell'ex sede della dogana di largo Fiorillo per l'accoglienza dei passeggeri. Per la stagione del 2015 si calcola un ulteriore significativo aumento del numero di scali e quindi passeggeri assistiti. Dopo la calorosa accoglienza data dalla città all ammiraglia della Costa, la nave Diadema, arrivata per la prima volta nell ottobre 2014 e che con i suoi 3800 passeggeri ed un equipaggio di 1253 persone è la più grande nave da crociera battente bandiera italiana e per la quale sono previsti nel scali nel nostro porto, sale l attesa per l arrivo nel 2015 della più grande nave da crociera del mondo, l Allure of the seas di Royal Caribbean che può trasportare 5402 passeggeri. E in atto un accordo con la Costa Crociere per fornire un prezzo agevolato per l ingresso al Museo del Castello che porterà una presenza costante di visitatori, e, comunque, proposte agevolate in grado di attrarre il pubblico crocieristico. A tale fine è in corso di elaborazione la capillare traduzione in più lingue degli apparati informativi riferiti proprio ai presidi culturali. - turismo enogastronomico questa linea di prodotto punta alla riscoperta del territorio attraverso il turismo verde, il turismo del gusto e delle produzioni agricole, sia per un implicita domanda turistica che si sta strutturando sempre più, che per una riscoperta attiva del territorio che deve avere un offerta che preveda un ventaglio ampio di esperienze e attività a disposizione del destinatario e del residente. Fa parte di questo filone anche il sistema delle fortificazioni in area collinare, uno dei più rilevanti patrimoni architettonici del territorio spezzino. Già inseriti nella struttura del PUC come capisaldi di un progetto di fruizione turistica sostenibile della collina, il loro recupero si inquadra nel contesto dei progetti avviati dal Comune per la rigenerazione e valorizzazione del territorio collinare, ed in particolare quello relativo alla riqualificazione dell Alta Via del Golfo, che costituisce l elemento di congiunzione territoriale tra le varie emergenze fortificate. Il ruolo dei forti è infatti non solo quello di emergenze architettoniche di rilevante valore storico, ma anche quello di potenziali centri di ricettività turistica e di servizio al turismo verde connessi ad una fruizione dolce del territorio collinare (sentieristica pedonale, ciclabile, ippoturismo, ecc.). Finalità del progetto è quella di favorire il restauro, la valorizzazione e la fruizione pubblica degli spazi e delle strutture esistenti inserendole in un più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio territoriale della collina. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Nei prossimi anni si intende avviare e/o proseguire le seguenti azioni: pag. 134

135 Programmazione unitaria degli eventi e loro promozione in particolare di tutte le iniziative del Vola alla Spezia visto il legame che unisce le attività economiche commerciali e turistiche. Il bando di gara effettuato nel corso del 2014 ha individuato il soggetto unico a cui affidare la progettazione e la realizzazione degli eventi del Vola a La Spezia. Il programma, condiviso nel Comitato Eventi, prevede per il 2015 e parte del 2016 la programmazione di attività ed eventi di animazione in città, con la possibilità che sia esteso anche ai borghi periferici, in occasione di particolari manifestazioni. Realizzazione di specifiche manifestazioni, quali I Parchi in Piazza, Mesciua, La Fattoria in città allo scopo di rilanciare e potenziare i temi delle tipicità e delle produzioni del territorio di area vasta, dell enogastronomia e della cucina locale, con una particolare attenzione al food del mare a partire dalla mitilicoltura per la quale occorre ottenere il marchio di tipicità e denominazione di origine. Programmazione di escursioni naturalistiche e di conoscenza delle emergenze presenti (forti e santuari), accompagnate da degustazioni di piatti della cucina locale sui sentieri dell arco collinare, in collaborazione con Parco nazionale delle 5 terre e Labter. Programmazione e partecipazione alla Fiera Milano Expò 2015 Prosecuzione del percorso già avviato di incentivazione dell imprenditoria biologica e la filiera a KM 0 promuovendo le imprese della ristorazione che usano o trasformano prodotti locali e o propongono ricette locali anche dotandole di un marchio di qualità Consolidamento e potenziamento dei mercatini delle produzioni agricole locali di P.za Brin, Centro kennedy e Piazza Fregosi. Collaborazioni con Slow Food. Visite guidate in città in occasione di particolari manifestazioni. Turismo crocieristico: le azioni che saranno messe in campo avranno ad oggetto l accoglienza attraverso la gestione dell Info Point presso il Terminal crociere, presidiato da personale specializzato nel settore, la partecipazione al Tavolo di Coordinamento, istituito dall Autorità Portuale, al fine di migliorare i servizi offerti e programmare congiuntamente le attività utili allo scopo. Per lo sviluppo di un turismo culturale e urbano saranno individuati alcuni siti di rilevanza e specifici filoni di lettura della città (Giardini Pubblici, la città medievale, la città dell Arsenale, l architettura del Novecento, la scultura pubblica ). In questo modo darà possibile offrire, anche in collaborazione con gli organi di stampa, schede e approfondimenti inerenti tali monumenti, visite guidate, appuntamenti speciali e monografici, laboratori didattici. Due occasioni specifiche sono offerte dal recupero del sedime storico posto tra il castello San Giorgio, il tratto delle mura trecentesche e l ex-convento di Santa Cecilia, già sede del Civico Museo Archeologico. Il recupero di tale porzione a ridosso del centro urbano e in netta connessione con il castello e le collezioni lì conservate offre l opportunità di creare un parco che fornisca anche occasione di conoscenza della città, attraverso azioni mirate quali cartellonistica specifica inerenti indicazioni storiche, di cartografia archeologica e confronto attraverso informazioni di tipo topografico. La presenza storica dei vivai comunali, già insistenti in questo sito, offre l occasione per una ricerca botanica finalizzata alla valorizzazione della flora della città, favorita dalla qualità climatica del Golfo, in collaborazione con i dipartimenti universitari e associazioni private cui verranno affidati in concessione gli spazi come già avviato per il chiostro storico del Museo Lia. Tale tipo di operazione e inoltre da mettersi in collegamento con il recupero, a fini culturali, dei Giardini Pubblici, dove si prevede la catalogazione dell intero patrimonio botanico fornendo una didascalizzazione dello stesso. In questo modo i giardini divengono un grande museo all aperto e pertanto un luogo di crescita della comunità. La seconda occasione è offerta dall Arsenale Militare, in connessione, peraltro, con l avvio di riallestimento del Museo Tecnico Navale. Il grande sito dell Arsenale è occasione per conoscere non solo la vicenda militare e industriale ottocentesca, spezzina nel particolare ma in collegamento con le più ampie dinamiche nazionali, ma anche le ripercussioni che tale scelta operata alla metà del XIX secolo ha avuto nei confronti della città civile. Itinerari, percorsi, pag. 135

136 didascalizzazione del patrimonio dell Arsenale forniscono occasione di conoscenza e di appropriazione di un patrimonio vissuto finora come estraneo dalla cittadinanza. Nuove opportunità di sviluppo turistico sono legate al Federalismo demaniale (D.L. 85/2010) e nello specifico la richiesta all Agenzia del Demanio del trasferimento al Comune di Forti militari. L obiettivo prioritario è quello di pervenire ad un recupero delle strutture fortificate e degli spazi aperti ad esse connessi, attraverso la redazione di un progetto di fruizione complessivo, appoggiato alla rete escursionistica e viaria esistente, e di una serie di progetti specifici di restauro e di integrazione delle strutture esistenti finalizzato all insediamento di attività turistico-ricettive, ricreative, di ristorazione e di servizio a carattere anche privato, comunque funzionali alla pubblica fruizione degli spazi e delle strutture dei forti. Gli strumenti necessari sono la redazione di un progetto che, oltre agli aspetti più strettamente architettonici, integri in un piano di insieme il recupero delle strutture fortificate, connettendolo direttamente al Progetto Sentieri e alle previsioni della variante al PUC per il territorio collinare relativa alle previsioni per la ricettività diffusa lungo i tracciati delle gradonate storiche. Sotto il profilo delle risorse tecniche, il progetto può essere sviluppato con un preventivo potenziamento delle attuali dotazioni informatiche. Indicatori Organizzazione manifestazione I Parchi in città Organizzazione manifestazione Mesciua Registrazione del marchio Mesciua Organizzazione della manifestazione La Fattoria in città Iniziative legate all imprenditoria biologica ed alla filiera a km 0 Percentuale crescita traffico crocieristico Percentuale crescita croceristi in sosta in città Percentuale crescita croceristi punto informazione Terminal Questionari somministrati ai croceristi Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Percorsi guidati, didattici e di approfondimento Calendario di percorsi rivolti ai residenti, alle scuole, ai turisti Numero dei percorsi/anno di svolgimento Residenti, scolaresche, turisti Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Fonte dei dati Pubblicazione materiale informativo Schede e testi di divulgazione e approfondimento dei temi di cui ai contenuti Numero dei testi/anno di pubblicazione Residenti, scolaresche, turisti Definizione e attuazione del Progetto Sistema dei Forti Indicare il cronoprogramma degli intereventi e delle attività di pianificazione Servizio Pianificazione territoriale 4.05 Un piano di promozione delle città Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire pag. 136

137 Il 2015 vedrà l avvio concreto di alcune azioni volte a dare forma e sostanza al più complessivo programma volto alla promozione e valorizzazione dell immagine della città della Spezia. L obiettivo è infatti la definizione e l attuazione di un programma pluriennale di promozione della città volto a valorizzarne identità territoriale ed eccellenze, una complessiva strategia di marketing territoriale articolata, differenziata, ma al contempo coordinata e dotata di una forte coerenza di sistema. In questo contesto si inserisce la commercializzazione di prodotti brandizzati che avrà inizio a seguito di apposito bando emanato per l affidamento in concessione della licenza d uso e sfruttamento commerciale del marchio stesso al licenziatario aggiudicatario. Nel 2015 saranno messi in vendita i prodotti brandizzati presso i punti vendita indicati dal Comune, IAT, bookshops dei musei e la rete commerciale individuata direttamente dal licenziatario. Due anni fa è stato avviato un programma pluriennale di promozione della città volto a valorizzarne identità territoriale ed eccellenze, una complessiva strategia di marketing territoriale articolata, differenziata, ma al contempo coordinata e dotata di una forte coerenza di sistema. Si è lavorato al restyling dello stemma civico e alla definizione del brand turistico promozionale della città. Il brand myspezia, marchio di proprietà del Comune della Spezia, è stato presentato e sarà il segno distintivo non solo di una linea di merchandising, ma anche di tutti i progetti e le attività volte a promuovere la città e il territorio. Nel 2014 è stata realizzata una comunicazione video e web myspezia, oltreché la segnaletica turistica e il QRcode myspezia e la pagina FB. Nel 2015 è in programma si evolva nella realizzazione di una specifica APP. Altro ambito di lavoro per il 2015 è la prosecuzione del progetto di comunicazione relativo ai principali progetti e azioni volte a cambiare la città e a costruire il suo volto del prossimo futuro, con particolare riferimento alle aree di cantiere in quanto segni visibili e tangibili di tali trasformazioni. Il progetto grafico comunicativo di immagine coordinata relativo ai progetti di trasformazione urbana vede infatti una sua peculiare e fondamentale concretizzazione nella realizzazione di un immagine coordinata per i cantieri cittadini, quali manifestazioni principali del divenire della città, del suo trasformarsi. In questo contesto si inserisce la commercializzazione di prodotti brandizzati a seguito dell affidamento in concessione della licenza d uso e sfruttamento commerciale del marchio stesso. Una città accessibile deve essere organizzata in maniera tale da consentire la migliore e più ampia fruibilità dei suoi principali servizi in modo da consentire il più rapido accesso ha tutti i punti di interesse Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Il lavoro si concerterà con la promozione del marchio La Spezia, il nuovo logo della città, ideato e realizzato dal Comune della Spezia per favorire un mmagine Coordinata della Città- Progetto myspezia: Commercializzazione del brand ai fini della creazione di una linea di merchandising Comunicazione web: app e implementazione del sito anche in previsione dell utilizzo di finanziamenti (programma operativo cofinanziato dal fondo europeo di sviluppo regionale Liguria F.E.S.R 2014/2020 Asse 2). In particolare sarà sviluppata la sezione Eventi e sarà creata una neglette targettizzata. Anche la pagina Facebook myspezia sarà ulteriormente implementata e utilizzata per veicolare contenuti informativi e campagne di comunicazione, fra cui un contest fotografico legato alla linea di merchandising del brand. Azioni tese ad aumentare la visibilità di MYSPEZIA Nel mese di marzo 2014 è stato presentato alla città il brand MYSPEZIA, che ha caratterizzato successivamente la comunicazione e la promozione della città, degli eventi organizzati ed il materiale turistico realizzato in questi mesi. Sono stati inoltre realizzati gadget riportanti il marchio (cartoline, spille, t-shirt, segnalibri) diffusi in occasione dei principali eventi. A maggio è stata avviata la procedura ad evidenza pubblica per l affidamento ad un licenziatario generale ufficiale della licenza d uso e sfruttamento commerciale del brand, conclusasi nel mese di luglio con l espletamento della gara e l assegnazione della concessione al licenziatario che si è aggiudicato la gara. Nel frattempo sono stati presi contatti con le pag. 137

138 associazioni di categorie, i CIV e la rete di operatori del settore per informare e promuovere la commercializzazione dei prodotti brandizzati che saranno creati Continuerà anche la diffusione degli elementi in grado di valorizzare la nostra identità e la nostra storia, anche attraverso lo stemma araldico della città della Spezia. sarà diffusa una piccola pubblicazione in due lingue (italiano e inglese) che diventerà l omaggio istituzionale ufficiale della Città della Spezia nelle occasioni di rappresentanza (incontri istituzionali, incontri con delegazioni straniere, gemellaggi etc ) e sarà inoltre inviato a tutte le scuole. Proseguiranno le Mostre itinerante nella scuole della città. Lo stemma araldico del Comune della Spezia. La nostra identità. Una storia da raccontare diventerà così anche un progetto formativo da proporre alle scuole, con l obiettivo poi di rinnovare la tradizione delle visite delle scuole a Palazzo Civico. Indicatori PRODOTTI BRANDIZZATI PUNTI VENDITA INDICATI DAL COMUNE PUNTI VENDITA INDIVIDUATI DAL LICENZIATARIO pag. 138

139 4.06 Valorizzazione dei centri commerciali naturali Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Il rilancio della rete commerciale nel Centro Storico e nei centri storici commerciali così come definiti dalle norme specifiche, attraverso la redazione ed attuazione del Piano del Commercio in sinergia con gli stakeholders del mondo delle attività economiche, è stato nel corso dell ultimo anno, obiettivo prioritario nella pianificazione e programmazione dell amministrazione, anche al fine di mitigare l impatto atteso a causa della crisi che attanaglia il settore. Il lavoro svolto, ha tenuto conto, attraverso apposita perimetrazione urbanistica, delle zone che si distinguono quali centri commerciali naturali e che devono anch esse essere aiutate ad aumentare la capacità concorrenziale puntando sullo sviluppo integrato del commercio, turismo e servizi, rilanciandole quali motori di crescita economica, luoghi di relazioni umane e coesione sociale, valorizzandone il servizio di prossimità e quello specializzato fornito dalle piccole e medie imprese. Per il prossimo triennio, è quindi prioritario provvedere parallelamente all opera di riqualificazione del centro storico e dei centri commerciali naturali,qualificando le zone interessate dal punto di vista urbanistico, dell arredo urbano e dell animazione al fine di renderle più vivibili, gradevoli ed accoglienti per i residenti, per gli stessi operatori commerciali ed per i turisti potenziali clienti. A tal fine non si potrà prescindere dal tenere conto delle forti relazioni che legano le attività commerciali e i luoghi della cultura e, più in generale, con le attrattività di un territorio. Il ruolo del commercio e del turismo è da sempre al centro del dibattito politico cittadino e fa parte di quella progettualità considerata prioritaria nei documenti di pianificazione, tenendo anche conto che entrambi sono elementi principali di occupazione del territorio. Per quanto riguarda prettamente la rete commerciale, l Amministrazione Comunale ha, nell ultimo periodo, lavorato molto per la valorizzazione del centro storico, al fine di renderlo più attraente e accogliente possibile. Ad oggi, la sua offerta e la zona pedonale così estesa rappresentano un vero centro commerciale, con un gran numero di offerte variegate; tuttavia, è sempre più crescente il timore tra gli operatori di tali zone dovuto alla crisi economica che ha mandato in sofferenza attività commerciali storiche, nonché nuove imprese che non hanno avuto la capacità di sostenere la crisi che ha colpito così duramente il comparto. L Amministrazione, per dare il proprio contributo al tessuto economico spezzino formato da piccole e medie imprese, oltre a redigere lo specifico Piano, che andrà sicuramente ad incidere favorevolmente sul tessuto commerciale di tutta la città, ha emanato un bando volto alla progettazione, organizzazione e realizzazione di un programma di eventi a carattere musicale, culturale e ricreativo, da tenersi in occasione del Vola alla Spezia, conclusosi con l affidamento per un periodo di 18 mesi (fino a Maggio 2016) alla compagnia Teatro Scalzo. Il calendario degli eventi nonché le varie locations e tipologie, saranno quindi condivise con gli stakeholders facenti parte del Comitato Eventi. All interno di questo organo nato appositamente per creare partecipazione tra gli attori dei settori del commercio e turismo e gli enti istituzionali, dovrà essere consolidata la volontà di crescere da parte del tessuto commerciale e porsi in modo nuovo e più vitale al servizio non solo della clientela locale, ma anche dei turisti, che, sempre più numerosi ed attratti dalle tante iniziative e manifestazioni, partecipano ai consumi della nostra città. In tale ambito è necessario sottolineare l importante apporto fornito al lavoro dell Amministrazione, per il rilancio del commercio su tutta l area spezzina, da parte dei Centri Integrati di Via (CIV),sempre più collaborativi ed affiancati anche dalla nascita di nuovi comitati (Canaletto, Fabiano). Proprio grazie alla loro fattività è stato e sarà possibile porre in essere iniziative di grande impatto ed attrattività quali, per il biennio 2013/2014, l illuminazione natalizia, attraverso una rete di luminarie omogenea mai realizzata prima nel centro storico. E per questo motivo che la programmazione non può non tenere conto dell inserimento prioritario dei CIV, individuando aiuti caratterizzati da politiche di sostegno economico e valorizzazione finalizzate a favorire: il miglioramento della qualità della vita nel centro storico e nei centri commerciali naturali lo sviluppo delle attività economiche in esse operanti, con particolare attenzione alle esigenze delle piccole imprese commerciali pag. 139

140 l aggregazione degli operatori economici e commerciali e le iniziative di animazione economica che verranno proposte. Per quanto riguarda l obiettivo volto alla valorizzazione dei centri commerciali naturali è fondamentale porre particolare attenzione alla centralità della storica Piazza del Mercato, alla sua riqualificazione e ristrutturazione, diventata sempre più un esigenza impellente e che sarà pertanto oggetto di studio da parte di un pool di professionisti; a questo si affiancheranno, nel breve termine, le opere già finanziate per la realizzazione di interventi volti a migliorare la fruibilità e la vivibilità della piazza stessa quali il ripristino della pavimentazione, le infiltrazioni d acqua dalla tettoia, il monitoraggio dei pozzetti e dell illuminazione ma, soprattutto, la ristrutturazione del fondo di ricovero degli alimentaristi, la cui inagibilità costringe gli operatori a fermarsi stabilmente occupando una larga porzione di piazza. Da rimarcare, comunque, l importanza della piazza Cavour quale sede ideale per lo svolgimento di manifestazioni importanti, a carattere mercatale, quali il CERCANTICO che ha raddoppiato gli operatori (saliti ad oltre 80 dai 40 iniziali), nonché di manifestazioni musicali e sportive (Palio Concerti).Per il 2015 è inoltre prevista l istituzione definitiva del Mercato delle Associazioni ed enti no profit, già attivato dall Ottobre 2014, a carattere sperimentale. Proseguiranno, inoltre, le aperture pomeridiane del venerdì, nei periodi individuati dagli operatori del mercato giornaliero. Il tema del commercio su aree pubbliche e della sua riorganizzazione sarà inoltre prioritario per l Amministrazione nel prossimo triennio, sia per l'imminente scadenza individuata dal D.lgs n.59/2010 (recepimento della disciplina Bolkestein ) e dalla Conferenza Stato Regioni, che dispone una nuova procedura liberalizzante per l assegnazione dei posteggi nelle aree mercatali, sia per la richiesta e la crescita di nuove tipologie di mercato che si affacciano sulla piazza spezzina. Entro il 2017 si dovrà, pertanto, procedere alle nuove assegnazioni, che vedranno coinvolti oltre mille operatori su aree pubbliche, a partire dalla Fiera di S Giuseppe, che vedrà collocati, nel 2016, i suoi oltre 600 banchi nel nuovo e definitivo layout. La Fiera sarà invece, nel 2015, oggetto di parziale ristrutturazione che comporterà lo spostamento di circa 120 banchi collocati lo scorso anno in Largo Fiorillo e parte di Via Chiodo su Piazza Verdi e Piazza Bayreuth. Per ciò che riguarda la natura e la gestione di nuovi mercati, assume particolare rilevanza il rapporto che il commercio ha con il turismo che per la nostra città appare sempre più come obiettivo strategico di sviluppo e programmazione; in alcune aree particolari (Quartiere Umbertino, Canaletto, Migliarina, Fabiano, Valdellora) le manifestazioni commerciali straordinarie o mercati straordinari, rappresentano indubbiamente uno strumento di rilancio per l intero quartiere. Da sottolineare la grande attenzione che l Amministrazione pone nei confronti dei mercati composti da produttori della filiera commerciale a KM 0, che intende implementare e strutturare al meglio nel prossimo triennio. Nel corso dell ultimo anno, visto il grande successo, è diventato bimensile (prima e terza domenica del mese) il Mercato del Contadino di Piazza Brin che ha funto da elemento propulsore per la conoscenza della filiera corta ed ha portato alla richiesta di insediamento di altri mercati della medesima tipologia, in altre zone della città; oltre al Centro Kennedy, dove si svolge ormai stabilmente il mercato settimanale dei produttori, in Piazza Fregosi ha preso il via, dal 2014, un Mercato di prodotti biologici, disciplinato da normativa specifica, che, ad oggi, si svolge sperimentalmente ogni Martedì e che sarà oggetto di specifico bando nel 2015 per l istituzione definitiva. Per mettere a sistema la rete del commercio su aree pubbliche, così modificata nel corso dell ultimo decennio, l Amministrazione predisporrà a breve termine il Piano delle Aree, strumento regolamentare imprescindibile per la programmazione di tutte le aree mercatali interessate dalle diverse tipologie (Fiere, Mercati giornalieri- settimanali mensili e straordinari posteggi fuori mercato, commercio itinerante). Infine occorre rimarcare che, sempre nell ambito dell obiettivo prioritario di tutelare le attività commerciali di qualità e di prossimità, l Amministrazione assegnerà nel 2015 il distintivo di Bottega Storica alle imprese che hanno presentato istanza e che dimostreranno di avere i requisiti richiesti dall apposito bando emanato a seguito della legge regionale vigente. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Le azioni e le attività da mettere in campo per il raggiungimento dell obiettivo sono molteplici e coinvolgono differenti ambiti di intervento di seguito elencati: pag. 140

141 Realizzazione di politiche volte a sostenere la rete commerciale tradizionale agevolando ampliamenti e riorganizzazioni delle piccole attività nei centri commerciali naturali della città e nei mercati, prevedendo sgravi e agevolazioni fiscali e partecipazione congiunta a bandi a sostegno del centro storico (es. Agevolazioni previste dal nuovo Piano del Commercio - Bando Botteghe Storiche Negozio Turistico). Incentivare la permanenza e la salvaguardia di piccoli esercizi commerciali in alcune frazioni od aree periferiche, perimetrandole quali centri storici commerciali nella consapevolezza che il commercio non rappresenta soltanto un servizio essenziale per i cittadini, ma anche fattore di inclusione sociale. Realizzare gli obiettivi previsti nel nuovo Piano del Commercio, attuando politiche che mettano in primo piano il commercio nei centri storici commerciali/naturali, determinando le condizioni per lo sviluppo qualitativo del settore, escludendo per il futuro la vendita di determinate merceologie che contrastino con la tutela dell ambiente urbano e con il patrimonio artistico e storico. Realizzare politiche volte a sostenere la rete commerciale tradizionale e di qualità agevolando l apertura di esercizi di prossimità nei centri storici commerciali e nei mercati. Consolidare le azioni volte a sostenere l aggregazione degli operatori economici e commerciali in Centri Integrati di Via (CIV) e le loro iniziative di animazione economica coinvolgendoli nella programmazione degli eventi oltre che in quella commerciale. A tal fine è necessario concorrere al reperimento di sponsorizzazioni presso le medie e grandi strutture di vendita operanti sul territorio. Supporto nell organizzazione e realizzazione degli spettacoli ed eventi da realizzarsi secondo la calendarizzazione del Vola alla Spezia, ad ulteriore coronamento degli interventi di marketing e promozione turistica già avviati, la cui regia è affidata al vincitore dell apposito bando. Tali manifestazioni da svolgersi in luoghi all aperto, nascono con l intento di aumentare i flussi e sono rivolte principalmente alla cittadinanza, ad un pubblico di turisti, agli addetti ai lavori (giornalisti, operatori del trade, opinion leaders) tutti potenziali consumatori. Programmazione ed attuazione di progetti in modo congiunto da Comune, Associazioni di Categoria maggiormente rappresentative in ambito commerciale e Consorzi, che si propongano di perseguire obiettivi di sviluppo della rete distributiva e della riqualificazione del servizio commerciale (Luminarie Shopping Bus ecc.) Applicazione delle strategie e azioni previste dal Piano del Commercio, nonché dai singoli regolamenti comunali adottati e da adottare, volti a guidare le imprese ad un approccio sempre più snello e semplificato, per dare inizio alle diverse tipologie di attività economiche e produttive. Produzione e commercializzazione del merchandising brandizzato my spezia per promuovere il complesso della nostra offerta turistica in sinergia con le politiche di valorizzazione e riqualificazione del tessuto commerciale. Indicatori Bando Botteghe Storiche- n.domande/n.denominazioni assegnate. Bando per assegnazione posteggi mercato di vendita diretta di prodotti agricoli - Mercato del Biologico di Piazza Fregosi - n. posteggi disponibili/ n domande/n. posteggi assegnati Contenimento e riduzione dei costi a carico dell Ente attraverso il reperimento di sponsorizzazione Comitato Eventi Parziale ricollocazione Fiera di S.Giuseppe Realizzazione progetto di layout definitivo Fiera di S.Giuseppe 2016 Predisposizione Piano delle Aree Commercio su aree pubbliche Produzione e Commercializzazione del merchandising brandizzato My Spezia Realizzazione eventi definiti con bando Vola alla Spezia n.eventi previsti/n.eventi realizzati Apertura pomeridiana Piazza Cavour n. richieste di adesione/n.aperture effettive/n.giorni/ pag. 141

142 4.07 Le nuove linee Urbanistico Commerciali Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Il 2015 vedrà l avvio concreto delle azioni volte a dare forma e sostanza alla programmazione commerciale disciplinata dall apposito Piano contenente norme regolamentari e di programmazione elaborato ai sensi della Delibera di Consiglio Regionale n.31/2012 e già implementato con le modifiche al testo Unico del Commercio (L.R.n ) apportate dalla L.R. n.36/2014 nonché dalle integrazioni della D.C.R. n.31/2014. Il contesto congiunturale così difficile, incerto ed in alcuni casi drammatico, per le attività commerciali, ampiamente documentato dagli indicatori di costante flessione della domanda interna, potrebbe far pensare che oggi predisporre un piano commerciale sia tuttalpiù un operazione dovuta, ma poco efficace. Non è così: il Piano, infatti, può costituire un valido strumento per la soluzione di alcune questioni per superare determinate criticità fin troppo sopportate, per dare stimoli nuovi al settore, per migliorare l offerta nel segno dell innovazione e della qualità. La predisposizione del Piano del Commercio, oltre a costituire un occasione per prefigurare per lo meno alcuni scenari di breve e medio periodo, all interno dei quali collocare scelte significative non solo per il settore, ma per tutta la Città, è un insieme di opzioni, di prefigurazioni di azioni, di opportunità, di condizioni, ma anche di limitazioni per nuovi investimenti nel commercio. Non è superfluo chiarire che alla luce delle disposizioni che si sono susseguite da qualche anno, non è più consentito impostare il Piano commerciale sul vecchio e classico confronto tra domanda ed offerta e con conseguenti disponibilità merceologiche attivabili; l approccio, allora, non può che essere quello tipico di politiche attive nel segno dell integrazione degli interventi, intesa sia come visione intersettoriale fra le pur diverse tipologie di offerta (commercio in sede fissa, su aree pubbliche, somministrazione, rivendite giornale e riviste) e, soprattutto, come interazione fra commercio, turismo ed artigianato, fra modalità degli acquisiti e di utilizzazione del tempo libero. Una precisazione importante: il punto di riferimento del percorso del lavoro intrapreso è costituito dal rispettovincolo degli assetti urbanistici che l Amministrazione Comunale si è data, per evitare così il duplice rischio di possibili conflittualità tra materia urbanistica e disciplina del commercio o di considerare i due campi come tra loro separati ed impermeabili l uno con l altro. A tal fine non si potrà prescindere dal realizzare un attenta pianificazione attraverso gli atti di programmazione specifica (PUC e Piano urbanistico commerciale) pensando congiuntamente una riqualificazione urbanistico-commerciale del territorio. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Pur nel quadro di una tendenza legislativa indirizzata alla libertà di impresa, le recenti disposizioni della Regione Liguria offrono all Amministrazione Comunale strumenti, poteri e competenze per interventi sostanziali nell assetto commerciale della Città, puntando proprio su obiettivi di qualità, di rispetto di valori ambientali, di sostenibilità. Si tratta allora di esercitare questi poteri, avendo comunque presenti le peculiarità del commercio spezzino, le sue potenzialità e soprattutto alcuni temi delicati sui quali è più urgente intervenire. In sostanza, se si vogliono compiere scelte che incidano concretamente sia sulla rete distributiva sia sul vissuto della Città, è fondamentale andare ad individuare potenzialità e criticità da considerare insieme nella programmazione commerciale, avendo presente quanto il commercio costituisca tutt ora un importante fattore di inclusione sociale, come dimostrano anche alcuni studi più recenti: Fra le potenzialità, lo sviluppo delle crociere ed il loro apporto in termini di consumi in loco, i progetti che riguardano il lungomare ( in particolare quelli maggiormente fattibili nell immediato o a brevissimo termine) e gli spazi di crescita non ancora espressi dal centro storico, il negozio turistico, l eventuale attivazione di un distretto della nautica in forte sinergia tra pubblico e privato. Fra le criticità più marcate che sono emerse nella redazione della bozza giunta alla stesura definitiva da condividere con gli stakeholders, l organizzazione dei mercati nel centro Città, la desertificazione dell offerta commerciale in alcune aree periferiche, abbassamento della pag. 142

143 qualità dei prodotti in commercio, un atteggiamento scarsamente proattivo degli operatori commerciali anche se attualmente giustificabile dalle loro oggettive difficoltà aziendali. Al fine di mettere un freno alla proliferazione di esercizi caratterizzati da scarsa qualità e basso valore sociale, aventi poca affinità con la bellezza e preziosità del centro storico spezzino, è stato utilizzato, nella stesura del Piano, lo strumento urbanistico della perimetrazione delle aree da salvaguardare (come peraltro previsto e permesso anche dalle norme di liberalizzazione emanate a seguito della Direttiva Bolkestein). Di particolare importanza e novità risulta quindi la disciplina per le nuove attività nei centri storici divisi in Zona A e ZONA B, all interno delle quali, soprattutto nella A, non saranno consentiti nuovi negozi che pongano in vendita prodotti ritenuti incompatibili con il valore storico della zona stessa (sexy shop, accessori in plastica, chincaglierie di infimo valore, materiali per l edilizia ecc); divieti anche per modalità di vendita in Outlet e Temporary Shop, Phone Center, compra-oro, sale giochi, distributori automatici, self service. Viene ripreso il tema delle botteghe storiche e, soprattutto, si dà maggiore rilevanza alla figura del negozio turistico, una tipologia innovativa che prevede l obbligo degli operatori di apertura con orario continuato, di fornire informazioni ai turisti con strumenti adeguati, ricevendo in cambio riconoscimenti da parte del Comune e, soprattutto, l inserimento nella rete civica. Per quanto riguarda i criteri urbanistici, viene fatto rinvio alle apposite disposizioni regionali e si introducono ragionevoli criteri per consentire insediamenti di medie strutture anche laddove non vi siano gli spazi sufficienti per i parcheggi, promuovendo così a rango di Piano una disposizione già introdotta recentemente. Riassumendo, poiché il Piano si proietta nel medio termine, possiamo delinearne alcuni scenari possibili che potrebbero tuttavia subire alcune modificazioni a seguito della concertazione con gli stakeholders: a) tutela e valorizzazione dei centri storici attraverso disposizioni di Piano che impediscano l apertura di esercizi di vendita di determinate merceologie ritenute incompatibili con l ambiente, con il patrimonio artistico e culturale e con l utilità sociale; b) eventuale attivazione di un distretto commerciale della nautica in forte sinergia fra pubblico e privato; c) iniziative di integrazione tra commercio in sede fissa e commercio su aree pubbliche e valorizzazione dell artigianato di qualità; d) riproposizione del tema delle botteghe storiche e, soprattutto, maggiore rilevanza alla figura del negozio turistico; e) attivazione di contratti di quartiere ( anche per i centri storico-commerciali o per una parte di essi) con insediamenti a tema riservati ad esercizi di vicinato, che coinvolga C.C.I.A.A., Associazioni di Categoria, C.I.V., Istituti di Credito, proprietari di fondi commerciali, con un sistema di incentivi reciproci; f) disposizioni per la vendita di giornali e riviste: considerando l attuale crisi delle vendite di questo comparto ( dal 2010 al %), e la sostanziale sufficienza della rete attuale, si prevedono nuove autorizzazioni solo in poche località prive di tale servizio. Solo allorquando si realizzeranno progetti di particolare rilevanza per la Città ( nuovo Ospedale, Waterfront ecc) la Giunta potrà stabilire nuove aperture; g) eventuale progetto di valorizzazione della Passeggiata Morin. Per la redazione definitiva e l adozione del Piano sono necessari diversi step a breve termine che riguarderanno: Recepimento delle osservazioni emerse dal confronto partecipativo con le Associazioni di categoria, quelle sindacali e dei consumatori. Stesura definitiva cartografia con perimetrazione centri storici commerciali Stesura definitiva norme di piano Presentazione all apposita Commissione Comunale Approvazione da parte del Consiglio Comunale Applicazione nuove norme di piano e divulgazione della sua applicabilità cercando di favorire il recupero di aree e strutture atte a favorire lo sviluppo e l insediamento di imprese con particolare riferimento alle zone perimetrate quali centri storici commerciali. Indicatori Individuazione definitiva e perimetrazione dei centri storici commerciali pag. 143

144 Recepimento delle modifiche alla programmazione regionale apportate dalla DCR N. 31/2014 Stesura definitiva ed approvazione piano del commercio Applicazione nuove norme di piano pag. 144

145 3.4.4 Risorse umane da impiegare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse umane da impiegare saranno quelle che, nella dotazione organica, saranno successivamente associate ai singoli processi, di ciascun centro di responsabilità, a seguito dell approvazione del PEG Risorse strumentali da utilizzare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse strumentali impiegate saranno quelle attualmente in dotazione ai servizi che verranno coinvolti nel programma con l approvazione del Piano Esecutivo di Gestione, nel quale saranno descritti in modo analitico le risorse utilizzate secondo gli inventari del Comune Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Tutte le attività citate al punto Sono compiti attribuiti dalla legislazione statale e regionale. pag. 145

146 PROGRAMMA 5 Visione 1 Una nuova fase della vita della città ASSESSORI DI RIFERIMENTO: Spezia città di mare e Progetto Palio del Golfo Progetto Festa della Marineria Jacopo Tartarini Pianificazione territoriale Cristiano Ruggia Descrizione del Programma: LA CITTA DI MARE Motivazione delle scelte Collegamento con il PIANO GENERALE DI SVILUPPO LOCALE Spezia è una città di mare. Il mare è non solo risorsa, crescita e sviluppo, con il suo porto e le tante attività legate al mare, ma anche identità. Un identità che si evolve e sta al passo coi tempi forte della sua tradizione, che prima nel Palio del Golfo e poi nella Festa della Marineria trova la sua sponda culturale. Il waterfront è uno dei progetti che richiede una forte volontà e un intenzionalità di armonia, partendo dalla rivisitazione del masterplan. La riconquista del mare alla fruizione pubblica passa poi per l aprire varchi da Levante a Ponente affinché i quartieri e le borgate marinare si vedano restituire l accesso al mare quali spazi di socialità e di iniziativa economica a fini turistici, commerciali e di valorizzazione del folclore, dei mestieri e delle tradizioni enogastronomiche locali. Programma La città di mare Scheda Progetto 5.01 Waterfront urbano e la riqualificazione di Calata Paita: un nuovo accesso al mare 5.02 La tradizione marinara: la festa della Marineria, il Palio del Golfo pag. 146

147 5.01 Waterfront urbano e la riqualificazione di Calata Paita: un nuovo accesso al mare Descrizione, motivazioni e finalità da conseguire Nell ottica di una più razionale ricollocazione delle attività portuali e di una restituzione alla città di aree più consone ad uno sviluppo turistico e urbano delle stesse, il Comune della Spezia e l Autorità Portuale si erano accordati per la riqualificazione della Calata Paita, attualmente utilizzata quale terminal rinfuse, al fine di realizzarvi un nuovo waterfront cittadino. In attesa del completamento dell ampliamento di Molo Garibaldi e della conseguente possibilità di ricollocarvi il terminal rinfuse con liberazione degli spazi di calata Paita, l Amministrazione Comunale e l Autorità Portuale stanno verificando gli strumenti amministrativi necessari a dare attuazione al progetto. Il progetto vincitore del concorso di idee dall arch. spagnolo Llavador, oggi appare superato nella sua versione originale anche per la particolare congiuntura economica che lo rende di fatto irrealizzabile. In particolare sul waterfront è stato valutato che gli alberghi e il sottopasso previsti nel masterplan non fossero sostenibili dal punto di vista economico Si è scelta quindi la possibilità di realizzare stralci del progetto complessivo per le parti di competenza pubblica, ferma restando la necessità di individuare e predisporre lo strumento amministrativo più idoneo alla realizzazione dell intero progetto (società, project financing, concessione demaniale ecc ). La prima fase di attuazione del nuovo waterfront sarà quindi realizzata in attesa di costruire l intero masterplan. Saranno pertanto individuare soluzioni intermedie legate anche alle richieste di adeguamento della nuova domanda crocieristica.. Saranno realizzati nel corso del 2015 gli adeguamenti sul molo Garibaldi per realizzare due/tre ormeggi per navi da crociera nel primo bacino portuale, l utilizzo delle aree a terra per la logistica crocieristica e i servizi connessi, la ricollocazione dei circoli nautici e della Speter, nonché la ristrutturazione di Viale Italia da San Cipriano al Molo Italia al fine di migliorare l accessibilità al primo bacino. In linea con il progetto che verrà approvato Comune e Autorità Portuale apporteranno le eventuali necessarie modifiche ai propri strumenti di pianificazione, PRP e PUC, per l attuazione della prima fase, nonché a stabilire tempi e finanziamenti necessari per gli interventi. Al contempo si valuteranno le migliori soluzioni viabilistiche per consentire una avvicinamento tra la città e il mare, in attesa di realizzare interventi più corposi come i sotto passi su Viale Iralia. La Società Infrastrutture è stata incaricata dalla regione Liguria di realizzare uno studio di fattibilità relativo alla realizzazione e costi dell opera. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo La Spezia ha dato ormai da qualche tempo forte impulso all'attività turistica, promuovendo le potenzialità attrattive della città, del Golfo e più in generale del comprensorio ed il parziale completamento dei lavori del Molo Garibaldi (lato di ponente) ha fornito la possibilità di dedicare un primo accosto per navi da crociera all'interno del primo bacino portuale (compreso appunto tra il Garibaldi e Calata Paita). Il settore crocieristico sta assumendo sempre maggiore valore per la città e l'intera provincia e sarà necessario impegnarsi per far sì che gli effetti positivi si moltiplichino e l'economia legata al turismo crocieristico cresca su tutto il territorio. Sulla base di un crono programma elaborato dall'autorità Portuale l'inizio dei lavori per la realizzazione del nuovo terminal crociere su calata Paita è fissato per il Così come per il Waterfront anche in relazione alla stazione crocieristica è stato deciso di individuare delle soluzioni intermedie in attesa della realizzazione complessiva del masterplan per consentire comunque l attracco contemporaneo di due navi da crociera e di adeguarsi così al continuo crescere della domanda crocieristica stessa. Obiettivo strategico è quello di raddoppiare il numero dei crocieristi a partire dal 2015; la soluzione individuata prevede di ingrandire il Molo Garibaldi attraverso la costruzione di un ulteriore piccolo molo in testa al Molo Garibaldi stesso che consentirà l attracco di due navi contemporaneamente con un investimento economico limitato. E previsto inoltre un ampliamento del Molo Garibaldi verso la zona del Levante affinché vi possano essere ospitate attività oggi localizzate su Calata Paita; entrambi i progetti sono stati pag. 147

148 predisposti e condivisi con l Autorità portuale e si attende l approvazione da parte del Ministero dei Trasporti. Proprio in relazione alla stazione marittima l Autorità Portuale ha dichiarato di preferire un investimento a capitale misto, pubblico e privato, attraverso una società costituita ad hoc per avere la garanzia di non andare a costruire una stazione la cui utilità venga meno dopo qualche anno. Il progetto prevede la realizzazione di un molo dedicato alle navi da crociera di ultimissima generazione (due accosti utili rispettivamente da 390 e 360 metri) completo di attrezzature per il cold ironing - ovvero, non sarà necessario usare i generatori a bordo -, per lo sbarco e per l'imbarco dei passeggeri. Il Piano Operativo Triennale prevede l'avio dei lavori per il nuovo molo entro il L'ultimazione dei lavori è prevista in 30 mesi dalla data di inizio. Quindi, al più tardi, metà Il costo preventivato per il molo crociere ammonta a 28 milioni. Per la stazione crociere poco meno: 25, di cui 15 da reperirsi mediante partecipazione privata all'investimento, non una novità per il porto della Spezia che, al contrario, è stato pioniere in quest'ottica. Al momento i 53 milioni in ballo sono interamente da finanziare. I numeri confermano la bontà della scelta di puntare anche sulle crociere: 56mila passeggeri nel 2012, 204mila nel 2013, 493mila nel Nel 2015 ne sono attesi 700mila: leggermente meno di quanto prospettato nei mesi scorsi, si parlava di 800mila, ma senz'altro l'ennesimo cospicuo incremento, che va di pari passo con la crescita del peso del porto della Spezia, e della sua affidabilità nel mercato. Tra le altre cose si ricorda che la Royal Caribbean ha deciso di dare la possibilità alla Spezia di ospitare una nave all avanguardia, Allure of the Seas, per l'intera stagione 2015, dato che dai questionari di valutazione compilati a bordo è stato possibile riscontrare che la città è molto amata dai crocieristi grazie un'accoglienza impeccabile ed a un'offerta diversificata di escursioni per scoprire le bellezze dell'intero territorio. Indicatori Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Definizione delle procedure amministrative per la concessione dell area Intende misurare il grado di raggiungimento dell obiettivo attraverso la definizione e la predisposizione delle procedure amministrative necessarie all attuazione dell intervento. Studio di fattibilità economico finanziario. Predisposizione delle procedure di gara di concessione Comune della Spezia Autorità Portuale Avviare la fase di attuazione del waterfront pag. 148

149 5.02 La tradizione marinara: la festa della Marineria, il Palio del Golfo. Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Il Palio del Golfo e la Festa della Marineria - Biennale di arte, cultura, tradizioni del mare sono i due eventi che caratterizzano la ns. città con una forte connotazione identitaria legata al mare. Il primo, che si organizza ogni anno, è la manifestazione più significativa ed importante della nostra città, è l evento che celebra la nostra tradizione e che ci ricongiunge con rara efficacia alle nostre radici di città di mare. Il Palio trova infatti piena collocazione nella trama culturale della nostra città, ne accompagna di anno in anno la storia. Il Palio ha costituito il naturale punto di partenza su cui si è sviluppata l idea di portare alla Spezia un evento internazionale dedicato alla marineria e al mediterraneo per l appunto la Festa della Marineria - Biennale di arte, cultura, tradizioni del mare. L idea che La Spezia e il suo Golfo fossero destinati a diventare la sede naturale di un evento di portata internazionale, legato alle tradizioni e alla cultura della marineria circolava da tempo e si è sostanziata quindi con le tre edizioni passate della Festa della Marineria, dall 11/16 giugno 2009 la prima, 16/19 giugno 2011 la seconda e 3/6 ottobre 2013 la terza a cui seguiranno, con cadenza biennale le successive edizioni. Le edizioni già realizzate hanno fatto emergere un potente meccanismo di identificazione forte e diffuso che ha coinvolto in maniera profonda chi è venuto da vicino e da lontano per assistere a questo grande spettacolo. Hanno sancito l idea che La Spezia può essere la capitale della Marineria nel Mediterraneo e che per la prima volta, un evento spezzino è diventato un evento internazionale. Ciò è accaduto in particolare con l edizione 2013 della Festa per la presenza sui nostri moli delle Tall Ships, velieri d epoca di tutto il mondo, che hanno concluso nel nostro golfo la Mediterranean Regatta 2013 ed offerto uno spettacolo unico ed indimenticabile ai ben visitatori. Anche la IV edizione della Festa della Marineria, che si terrà ad agosto 2015 sarà un evento internazionale che, a partire dal consolidamento dell idea che La Spezia è la capitale della Marineria nel Mediterraneo, affronterà il tema del cibo legato alle risorse disponibili del mare in ordine alla quantità ed alla qualità dello sfruttamento delle stesse in ottica di sostenibilità ambientale. Naturalmente tale tema potrà essere sviluppato sull onda ed in sinergia, laddove sarà possibile, con l esposizione mondiale che si terrà a Milano nel corso del L Associazione Il golfo e la cultura del mare, soci fondatori Comune della Spezia e Autorità Portuale, con compiti organizzativi e gestionali dell evento garantirà la buona riuscita della manifestazione. Rimane rilevante l idea di realizzare sinergie tali da poter traguardare alla costruzione anche di un vero e proprio contenitore culturale, di cui il Palio del Golfo e la Marineria fanno già parte, come motore di tutte le idee e progetti legati al mare e di possibile realizzazione. Occorre continuare a lavorare per ampliare, in tutti gli ambiti cittadini, il tema della Marineria Considerandolo quale importante investimento anche della cultura spezzina. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo L obiettivo primario per la realizzazione delle prossime edizioni del Palio del Golfo, ed in particolare la 90^ edizione del 2015, è di proiettare questo evento verso le dinamiche tipiche della società contemporanea attraverso: La valorizzazione della manifestazione sportiva. Il Palio è una gara di canottaggio a sedile fisso, quindi di carattere squisitamente sportivo; la sfilata, gli eventi spettacolari concorrono ad aumentare l interesse sui 2000 metri della disfida. Collegamento con la città. L obiettivo si sostanzia nelle azioni atte ad aumentare il coinvolgimento di tutta la comunità cittadina coinvolgendo sempre più i negozianti del centro cittadino, complementari e sinergici alle varie fasi del Palio. Maggiore visibilità. Occorre proseguire gli sforzi per attirare l attenzione dei media regionali e nazionali sull avvenimento. Nel contempo, oltre a continuare ad arricchire la manifestazione con avvenimenti collaterali di carattere sportivo, culturale, ludicoricreativo, delineati secondo un profilo di alta qualità e di indubbio interesse, occorre perseguire il collegamento con gli altri eventi e/o rappresentazioni strutturali di quel pag. 149

150 processo identitario, ormai in atto da qualche anno nella nostra città, dei cittadini spezzini vero il mare. Ai fini della realizzazione della 4 edizione della Festa della marineria - Biennale di arte, cultura, tradizioni del mare che si terrà nel mese di agosto 2015, in sinergia con l Associazione Il Golfo e la Cultura del Mare che si occupa dell organizzazione e della realizzazione dell evento, sono già state messe in atto attività importanti quali : individuazione, di concerto con l Associazione, delle linee di programmazione della manifestazione per delineare l anima della festa, sul tema per l appunto del cibo, con la presenza, per esempio, di pescherecci, flotte sia nazionali che di altri paesi del Mediterraneo, con il coinvolgimento delle scuole in generale e di tutte le agenzie del territorio che ruotino intorno a tutti i contenuti in merito al cibo e legati ad un unico tema identitario, il mare, visto attraverso le varie prospettive declinabili dalla nostra città: tradizione, mestieri, conoscenza, tecnologia, sapere e cultura, sostenibilità ambientale Definizione degli spazi identificabili nelle vie cittadine per le iniziative culturali e/o di spettacolo, strutturare lo specchio acqueo antistante la Passeggiata Morin e le aree portuali disponibili per accogliere barche, vele, derive d epoca e tutte le imbarcazioni che potranno essere presenti; Costante aggiornamento ed implementazione del nuovo sito web quale strumento di informazione, discussione, blog, etc. su tutti i temi del mare oltre che veicolo di comunicazione sulla 4^ edizione della Festa della marineria (programma, eventi collaterali etc.) E intendimento inoltre organizzare e realizzare piccoli eventi, partecipare a manifestazioni nazionali ed internazionali, per instaurare rapporti più proficui e soprattutto consolidare strumenti (ad esempio il sito) che ci permettano di rimanere in contatto costante con i nostri interlocutori, di compiere ed essere già in grado di implementare il lavoro di programmazione e individuazione dei contenuti della quarta edizione del individuare altri soci dell Associazione, soggetti pubblici che già hanno contribuito alla realizzazione delle altre edizioni della festa e aziende private disponibili anch esse a sponsorizzare la manifestazione; Prioritario diventa quindi lavorare per ampliare, in tutti gli ambiti cittadini, in stretta sinergia con l altro evento qualificante, il Palio del Golfo per consolidare e rafforzare sempre più il tema del mare, della marineria quale elemento identitario e di investimento della cultura spezzina. Indicatori n. mass media coinvolti nella promozione (riviste specialistiche, quotidiani, televisioni) livello cittadino di coinvolgimento: n associazioni, aziende, istituzioni n sponsor pubblici e privati individuati: n eventi realizzati: affluenza di pubblico: n. esercizi commerciali coinvolti: giro d affari stimato: pag. 150

151 3.4.4 Risorse umane da impiegare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse umane da impiegare saranno quelle che, nella dotazione organica, saranno successivamente associate ai singoli processi, di ciascun centro di responsabilità, a seguito dell approvazione del PEG Risorse strumentali da utilizzare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse strumentali impiegate saranno quelle attualmente in dotazione ai servizi che verranno coinvolti nel programma con l approvazione del Piano Esecutivo di Gestione, nel quale saranno descritti in modo analitico le risorse utilizzate secondo gli inventari del Comune Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Tutte le attività citate al punto Sono compiti attribuiti dalla legislazione statale e regionale. pag. 151

152 PROGRAMMA 6 Visione 2 Spezia intelligente e sostenibile che crea il futuro ASSESSORI DI RIFERIMENTO: Mobilità Corrado Mori Sostenibilità ambientale Davide Natale Pianificazione Territoriale Cristiano Ruggia Descrizione del Programma: LA CITTA SOSTENIBILE: AMBIENTE E MOBILITA Motivazione delle scelte Collegamento con il PIANO GENERALE DI SVILUPPO LOCALE Una stagione nuova di politiche pubbliche del territorio, di difesa del suolo, di istituzione di presidi agricoli e ambientali è una delle priorità politiche dei prossimi anni. La trattativa con Enel sarà giocata sul terreno del futuro energetico che deve andare verso il superamento dei combustibili fossili. Ottenendo con il rinnovo dell AIA, un drastico abbattimento degli inquinanti, e lavorando attraverso l aggiornamento della convenzione socioeconomica affinché siano presi reali impegni per il risanamento ambientale, di efficienza energetica di investimenti in energia rinnovabile e in ricerca. Uno sviluppo sostenibile passa attraverso la tutela e la valorizzazione dei nostri beni ambientali e paesaggistici, la riduzione degli agenti inquinanti, l incentivazione e lo sviluppo di un economia verde. A tutto ciò si aggiunga l importanza la crescita di una cultura ambientale che, oltre le scuole, si configurerà come sistema di educazione permanente rivolto agli adulti. Il piano energetico, il piano di risanamento degli scarichi fognari, il piano di valorizzazione delle nostre colline, il piano della raccolta dei rifiuti, gli interventi di bonifica ormai sono entrati nell operatività e su questo continuerà e si svilupperà la nostra idea di città. Accanto a ciò la novità di un piano per la mobilità dolce ed ecologica, che guarderà all integrazione del trasporto su acqua con quello ferroviario e della viabilità. Programma Scheda Progetto La città sostenibile: ambiente e mobilità 6.01 Una nuova stagione di politiche pubbliche per il territorio 6.02 Un futuro energetico fuori dai combustibili fossili. La trattativa con Enel 6.03 Incentivare lo sviluppo di un'economia verde: il progetto degli orti urbani 6.04 Un piano per la mobilità dolce ed ecologica 6.05 Il sistema dei parcheggi in prossimità del centro e i parcheggi di interscambio 6.06 Crescita di una cultura ambientale pag. 152

153 6.01 Una nuova stagione di politiche pubbliche per il territorio Descrizione, motivazioni e finalità da conseguire Ai fini del risanamento del golfo nonché del risanamento dei corsi d acqua è di particolare rilievo la politica attivata dall Ente per la regolarizzazione degli allacci fognari, effettuata sia tramite la prosecuzione di estendimenti di alcuni tratti di fognature e conseguenti procedure per l allaccio dei soggetti tenuti, sia incentivando l azione di allacciamento alle fognature già esistenti dei soggetti che, pur dovendolo, non vi hanno ancora provveduto, sia con l opera di regolarizzazione e aggiornamento tecnico degli scarichi non recapitanti in fognatura. Nell ambito di tale attività assume particolare rilevanza l azione consistente nell individuare ed intercettare gli scarichi idrici collegati a preesistenti sistemi fognari, adeguarli ed allacciarli alla rete nera servita da impianto di depurazione centralizzato. Il completamento di questa operazione, svolta in stretta collaborazione con ACAM Acque, è volta a ridurre drasticamente gli scarichi fognari non depurati. I risultati attesi ed in parte già conseguiti a seguito della campagna di allaccio, sono: netto miglioramento della qualità dell acqua nel mare antistante la passeggiata Morin e il Lagora; riduzione fino all azzeramento dei fenomeni odorigeni legati alla presenza di liquami non collettati che si riversano nelle canalizzazione bianche ed emanano odori dalle caditoie e dalle griglie stradali; migliore fruizione turistica delle strutture del lungo mare; compatibilità dell ambiente con gli sviluppi turistici in corso (Waterfront e porto Mirabello) La promozione delle attività di allaccio, in questi ultimi anni, ha interessato principalmente le zone del centro, e in particolare il centro storico e la zona Nord. Un altra zona di particolare interesse e sulla quale si concentrerà l attenzione è quella che interessa i quartieri di Muggiano e Fossamastra, attualmente sprovvisti di fognatura nera. Acam Acque si attiverà al fine di conseguire la progettazione preliminare dell estendimento della rete fognaria fino al Muggiano e successivamente effettuerà la progettazione definitiva di singoli lotti funzionali. Nel frattempo verrà eseguito un censimento sullo stato delle autorizzazioni allo scarico esistenti e/o rinnovabili degli immobili a partire dal quartiere del Muggiano-Pagliari. Per quanto concerne le bonifiche del territorio, rivestono particolare importanza il sito di interesse nazionale di Pitelli, e l area dell ex raffineria I.P. Il sito di Pitelli comprende un estesa area a terra e una parte a mare, che nella pratica coincide con l intero Golfo. Nel 2013 il sito è stato trasferito alle competenze regionali e non più nazionali. Nell ambito di tale contesto si sta valutando il percorso per affrancare quanto più possibile il territorio dai vincoli imposti dall inserimento nel sito, sia tramite gli interventi nelle specifiche zone critiche, sia con approfondimenti nella conoscenza dell effettivo stato di inquinamento e della sua diffusione nel territorio. A questo scopo la conferenza regionale del luglio 2014 ha stabilito di elaborare progetti per l asportazione dei rifiuti e degli hot spots tali da poter pervenire alla restituzione agli usi legittimi di estese porzioni del sito, nonché di procedere a successivo finanziamento di tale incombenza per 1,3 Mln. Gli esiti del Piano di caratterizzazione delle aree pubbliche nonché quelli relativi alle singole aree critiche private, hanno dimostrato alcune situazioni puntuali di inquinamento e in altri casi alcune condizioni di inquinamento diffuso, per lo più da fallout. Questo ha reso necessaria una valutazione complessiva dello stato dell area vasta, con lo scopo di pervenire al suo risanamento e favorirne lo sviluppo ed il ritorno alle destinazioni programmatorie previste. A tal fine sta procedendo il percorso con la Regione, l ARPAL e la Provincia per individuare una nuova e corretta modalità di gestione del sito, anche col fine di pervenire alla restituzione agli usi legittimi delle aree non interessate da fenomeni di inquinamento. In particolare, sono state estese le tipologie delle attività, lavori e opere per cui si può procedere alla liberalizzazione e svincolo con procedura semplificata a livello comunale. Altrettanto sono allo studio nuovi criteri di revisione dei vincoli insistenti sulla porzione a mare del S.I.R. pag. 153

154 La bonifica dell area ex Ip è un intervento fondamentale per il territorio spezzino e, con la sua conclusione, segnerà un momento importante per lo sviluppo e la trasformazione del territorio. Il risanamento di questa parte della città si rende necessario per restituirla al suo uso legittimo in condizioni di assoluta sicurezza sanitaria e ambientale. La pregressa presenza di una raffineria ne ha resa necessaria la bonifica, attualmente svolta dalla società che vi ha già realizzato gran parte degli interventi insediativi e dovrà procedere al loro completamento, una volta che le operazioni di bonifica dell intera area saranno completate. La bonifica delle parti pubbliche è stata eseguita e in fase finale di certificazione. Entro i primi mesi dell anno verranno completate le opere di realizzazione del parco pubblico prospiciente il centro commerciale. Restano da bonificare ancora alcune parti dove sono previsti interventi di sviluppo immobiliare privati. La forte crisi economica che ha colpito in particolare il settore immobiliare, ha rallentato la realizzazione degli interventi e le operazioni di bonifica che riprenderanno non appena verranno concluse le procedure di permesso di costruire relative agli interventi programmati. Il risanamento della città deve interessare tutti gli aspetti e quindi una delle matrici ambientali di maggiore rilevanza sotto tale profilo è la qualità dell aria. Per acquisire un sufficiente livello di conoscenza sotto tale profilo è anzitutto necessaria l ottimizzazione dei controlli effettuati anche a mezzo della rete di rilevamento, nell ambito di rapporti con la Provincia, l ARPAL e l ENEL. Questo è stato ottenuto anche con la recente stipula della convenzione per la gestione della rete di controllo, con i soggetti sopra menzionati. Naturalmente le opere di risanamento debbono essere coerenti con il Piano regionale di risanamento della qualità dell aria alla cui redazione il Comune ha partecipato, tramite propri tecnici. Inoltre dovrà essere data completa attuazione alle disposizioni dell Autorizzazione Integrata Ambientale della termo centrale ENEL, alla cui stesura il Comune ha attivamente concorso, e che consentirà cospicui miglioramenti nelle emissioni sia di carattere globale, sia di aria vasta, sia locali, queste ultime soprattutto con il maggior controllo imposto alle emissioni diffuse, nonché con la attuazione di alcuni interventi previsti dalla convenzione socio-economica, come ad esempio la realizzazione di filtri a maniche. Altro tema fondamentale è quello della gestione dei rifiuti, con obiettivi ben definiti quali: - l incentivazione della raccolta differenziata; - il recupero e l utilizzo dei materiali differenziati; - il recupero energetico dai rifiuti; - la riduzione dello scarto e dell indifferenziato da smaltire in discarica; - l incentivazione al riuso di oggetti e beni d arredamento; - la riduzione alla fonte dei rifiuti stessi con lotta agli sprechi. Diventa dunque prioritario stabilire, in accordo con gli enti preposti all amministrazione del territorio, lo sviluppo delle politiche ambientali, definendo un corretto punto d incontro tra obiettivi prefissati, sostenibilità economica dei servizi e qualità degli stessi. Nell ambito delle azioni programmate dall Amministrazione per le finalità e le motivazioni di cui abbiamo fatto cenno, rileviamo di seguito gli obiettivi prioritari cui far tendere una azione incisiva nel triennio: - definire le modalità operative volte all incremento della raccolta differenziata mediante l estensione del sistema di raccolta Porta a Porta e l avvio di specifici progetti di raccolta differenziata; - concorrere alla chiusura del ciclo dei rifiuti mediante la riduzione della produzione di indifferenziata e l integrazione del sistema degli impianti esistenti nell ambito territoriale di competenza in rispetto alle disposizioni definite dalla vigente normativa; - migliorare i livelli di efficienza e di efficacia dei servizi resi con l aggiornamento del contratto di servizio in essere; Le attività per il raggiungimento degli obiettivi consistono prevalentemente in azioni di stimolo e di supporto al gestore, oltreché ovviamente al controllo delle attività contrattuali concordate. Le principali criticità riguardano il crescente costo di smaltimento del rifiuto indifferenziato e la giusta collocazione sul mercato della produzione del CSS. Resta necessario coniugare questi aspetti alle dovute azioni di riciclo e recupero che costituiscono una concreta opportunità di trasformare la questione rifiuto da problema a risorsa, con notevoli vantaggi dal punto di pag. 154

155 vista ambientale ed economico ed evidenti benefici per la collettività, primo tra i quali un maggior grado di igiene e decoro urbano. Infine altro tema che rientra a pieno titolo rispetto alle politiche pubbliche per il territorio è quello relativo alla valorizzazione delle nostre colline. L approvazione della variante al Piano Urbanistico Comunale per la salvaguardia del territorio collinare avvenuta nel 2013, il progetto sentieri con il recupero e la valorizzazione dell Alta Via del Golfo, il Progetto Campagna Urbana costituiscono l importante e imprescindibile premessa ad un più ampio progetto di valorizzazione e salvaguardia del territorio collinare che troverà piena sistemazione nell ambito della revisione del PUC, i cui indirizzi prevedono la creazione di un Parco della Collina, integrato e interconnesso con i parchi di Montemarcello Magra, di Portovenere e delle Cinque Terre. Il territorio collinare della città, infatti, costituisce una sorta di anello mancante nell ambito del più ampio sistema di aree protette di elevato valore ambientale che interessano l organismo territoriale spezzino, rivestendo in particolare un ruolo di potenziale connessione con i parchi esistenti. E altresì evidente che il comune, come ente territoriale direttamente coinvolto nei processi di trasformazione e nella gestione delle relazioni comunicative e di coinvolgimento con i cittadini, debba assumere un ruolo di protagonismo e di responsabilità nell integrazione tra i diversi soggetti istituzionali che operano sul territorio, sull ambiente e sul paesaggio nell ambito di competenze diversificate. La finalità del futuro PUC è quella di dare operatività, ad integrazione delle competenze specificamente urbanistiche del PUC, ad un modello organico di gestione delle azioni e delle opere di salvaguardia tutela e recupero del territorio, coordinando e mettendo a sistema, sul versante pubblico, il complesso di soggetti e di risorse attuali e potenziali, incentivando e promuovendo, sul versante privato, l insediamento di attività sostenibili e mirate alla rigenerazione e alla gestione delle risorse territoriali. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo L azione di regolarizzazione degli allacci fognari dovrà proseguire anche per il futuro, e questo sia continuando e completando l attività nella zona del centro e in particolare il centro storico e la zona Nord, per poi estendersi nelle altre aree più densamente abitate, nei quartieri periferici e nelle frazioni. L operazione sta proseguendo con un attività finalizzata, svolta sia tramite continui contatti con gli amministratori di condominio, sia avvalendosi della stretta collaborazione con l ACAM, con la quale viene svolta l azione di verifica e controllo incrociato delle rispettive banche dati. Tale strumento ha finora condotto a buoni risultati, e quindi si confida che in tale modo i successi previsti possano essere conseguiti in maniera più rapida ed efficace. Alcune situazioni particolari, poi, dovranno essere affrontate attraverso un coordinamento con altri Enti e soggetti, (Provincia, Acam, soggetti interessati, ecc) quali ad esempio l allacciamento delle abitazioni lungo alcune direttrici (v. Genova, via Cinque Terre, ecc.) nelle quali occorrerà concertare azioni di tipo specifico. In particolare dovrà affrontarsi anche la problematica dei quartieri sudorientali della città che affacciano al mare, dalle propaggini di Canaletto fino a Muggiano. Per affrontare la problematica in queste zone, sarà costituito un gruppo di lavoro tra gli Uffici Ambiente e Lavori Pubblici del Comune, nonché ACAM acque, col fine di acquisire dapprima tutte le informazioni necessarie a quantificare il problema e quindi a elaborare possibili soluzioni che operino la scelta tra la realizzazione di estendimenti della pubblica fognatura ovvero la dotazione depurativa diretta delle abitazioni, singole o anche in forma associata, per garantire una migliore efficienza ed economicità degli impianti. Oltre a questo, è altresì stato portato avanti l adeguamento degli scarichi, tramite le istruttorie tecniche e successiva autorizzazione di quelli non collegati a pubblica fognatura, con una puntuale azione da parte del personale dell Ufficio, debitamente formato. Questa ulteriore azione consente l ottimizzazione dei rendimenti degli scarichi nel suolo e nei corsi d acqua, recapitanti nel Golfo, delle abitazioni isolate e di quelle comunque non servite da fognatura. Per quanto riguarda la bonifica del sito di interesse nazionale di Pitelli, l attività istruttoria svolta dell Ufficio e l azione propulsiva concertata con gli Enti locali e di controllo potranno condurre al riutilizzo integrale dell area e alla realizzazione delle sue vocazioni urbanistiche. A tal fine è in corso una concertazione con la Provincia e la Regione, essendo pag. 155

156 stata conferita la competenza a quest ultima, per addivenire a un percorso condiviso di trattazione delle varie pratiche inserite nel sito e per giungere alla maggiore liberalizzazione possibile delle aree, garantendo comunque un adeguato livello di sicurezza ambientale e sanitaria. A tale scopo, la Regione ha dato mandato ai propri uffici di provvedere, attraverso società in House della Regione e dell ARPAL, e di concerto col Comune, di elaborare criteri progettuali per l elaborazione di un bando di gare ai fini di asportare i rifiuti dalle aree verdi,e asportare gli hot spots nelle aree gialle e rosse di proprietà dei soggetti non inquinatori, finanziando tale attività con 1,3 Mln. Questo consentirà la restituzione agli usi delle subaree intreressate da tali inquinamenti. Inoltre, con la revisione delle procedure semplificate di svincolo, il servizio ambiente potrà essere investito da un rilevante numero di procedimenti risolvibili con procedura locale semplificata, con ciò consentendo un aumento delle aree e mappali inclusi nel S.I.R., nei quali sarà più agevole, semplice e rapida la realizzazione di interventi manutentivi e di riqualificazione. Per quanto concerne l area a mare, traguardando comunque il componimento dei differenti interessi, vale a dire da un lato quello ambientale del raggiungimento dell obiettivo di bonificare, dall altro lato non aggravare eccessivamente gli adempimenti necessari all esecuzione di interventi importanti sotto il profilo economico e occupazionale, si perseguirà uno specifico percorso, volto a garantire, nelle aree ove questo è necessario, e ove se ne manifesti l interesse, il raggiungimento degli obiettivi prefissati di bonifica al fine di conseguire il rapido svincolo da SIR di tutte le aree in cui i predetti obiettivi siano raggiunti, traguardando peraltro anche l obiettivo del raggiungimento dell obiettivo di bonifica e quindi dell integrale svincolo di tutto il sito, nel medio-lungo termine, secondo modalità e progettazioni da definirsi da parte dei soggetti pubblici, ovvero privati. Riguardo l area ex I.P., essendo già stata completata e certificata la bonifica dell intero subdistretto 3, si è resa possibile la realizzazione del previsto centro commerciale. Inoltre sono già state conseguite le certificazioni relative ad altre ampie aree, come i sub-distretti 8 e 10 (essendo stata realizzata in quest ultimo un estesa stazione di servizio per commercio carburanti), e le opere di urbanizzazione, così come il tratto a valle del torrente Cappelletto. E stata inoltre bonificata l area della vasca di espansione idraulica, che è stata anche realizzata. Sono invece tuttora in corso le operazioni di bonifica interessanti il residuo 20 % circa, prodromiche alla realizzazione degli altri interventi edilizi programmati. L azione del Comune, in tal caso, sarà finalizzata a garantire, tramite i propri soggetti preposti al controllo, che le operazioni vengano svolte nel rispetto integrale delle esigenze sanitarie e ambientali. In merito alla qualità dell aria, azioni efficaci sono costituite dalla puntuale verifica del rispetto delle prescrizioni dell AIA della termocentrale ENEL e dalla sorveglianza dello stato di attuazione della relativa convenzione socio-economica. Le conseguenti attività saranno svolte garantendo un concerto con gli altri soggetti interessati, vale a dire l ARPAL e la Provincia. Le emissioni della termocentrale incidono infatti in modo consistente sullo stato della qualità dell aria locale, nell area vasta e globale. Altrettanto dovrà essere garantito il concerto con l Autorità portuale perché siano affrontati e mitigati gli impatti delle attività portuali sulla città. Nella Gestione dei Rifiuti Urbani, nel triennio , il Comune mantiene l impegno di porsi come obiettivi qualificanti: - l incremento delle percentuali di raccolta differenziata, al fine di ridurre significativamente la quota dei rifiuti urbani non differenziati da trattare nell impianto di trattamento di Saliceti ed incentivare il recupero e il riciclaggio dei materiali differenziati; - il raggiungimento nel triennio degli obiettivi di raccolta differenziata stabiliti dalla vigente normativa. In particolare i principali progetti che verranno sviluppati per incrementare la raccolta differenziata sono: - attivazione dei successivi step della raccolta Porta a Porta nei quartieri nord e centro della città (con primo avvio dai quartieri della Chiappa e di Rebocco) con corrispondente riduzione dei servizi di raccolta stradale, che resteranno attivi nelle sole zone collinari a bassa densità abitativa; pag. 156

157 - mantenimento della modalità di raccolta multi-materiale leggera (plastica, metallo, poliaccoppiati), con modalità stradale nelle aree non interessate dalla raccolta porta a porta con riqualificazione della raccolta nel centro storico; - mantenimento della raccolta stradale del vetro con contenitori a campana ed introduzione di raccolte dedicate alle utenze produttrici di considerevoli quantità di imballaggi in vetro; Le più importanti iniziative in corso verranno potenziate al fine di consolidare e ampliare le attività progettuali avviate negli scorsi anni. In particolare: Realizzazione di campagne formative ed informative da sviluppare anche mediante l utilizzo di formatori qualificati, al fine di facilitare i cittadini, ed affiancare il gestore del servizio, in tutte le fasi di avvio delle nuove modalità di raccolta Porta a Porta nei quartieri nord. L azione comunicativa e formativa sarà sviluppata con specifiche iniziative di sensibilizzazione alle tematiche dell ambiente, rivolte al mondo della scuola ad ogni livello scolastico (dalle scuole materne, alle scuole elementari, dalle scuole medie inferiori alle scuole medie superiori), consapevoli dell importanza dell educazione dei giovani e della influenza positiva che gli stessi alunni hanno sui propri genitori; Estensione della rete delle campane per la raccolta dell olio alimentare esausto di provenienza domestica, con il coinvolgimento delle scuole al fine di rendere operativa una rete capillare di punti di raccolta; Avvio di un nuovo servizio dedicato alla raccolta domiciliare della frazione organica verde derivante dalle operazioni di manutenzione in proprio degli spazi verdi privati. Tale servizio sarà attivato dietro richiesta degli utenti e comporterà il pagamento di una tariffa specifica. Il progetto è in fase di valutazione da parte della Regione Liguria per un suo possibile finanziamento nell ambito di un Bando per la concessione di contributi per interventi finalizzati alla raccolta differenziata; Avvio della seconda fase di distribuzione di kit per i nuovi nati composti da pannolini riutilizzabili, finalizzata alla riduzione della produzione dei rifiuti. Contemporaneamente si procederà alla fase di monitoraggio dell azione intrapresa attraverso la somministrazione di questionari telefonici; Riqualificazione della raccolta selettiva di farmaci usati, attraverso la distribuzione di specifici contenitori presso le farmacie del territorio comunale e campagna informativa dedicata; Promozione delle iniziative volte alla riduzione ed al riuso di ingombranti e suppellettili ancora in discrete condizioni, in collaborazione con i progetti avviati dalla Caritas Diocesana; Incentivazione della pratica del compostaggio domestico attraverso specifici corsi e registrazione dei praticanti ed avvio delle fasi di monitoraggio, finalizzate a verificare la corretta pratica del compostaggio domestico; Incremento di raccolte selettive presso grandi utenze industriali e commerciali; Consolidamento della nuova organizzazione del servizio di raccolta ingombranti e dei servizi di raccolta Porta a Porta della carta bianca e dei toner esauriti, presso gli uffici pubblici e privati, e del cartone, presso le attività commerciali; Graduale riduzione delle raccolte stradali meccanizzate, parallelamente all estendersi delle raccolta Porta a Porta (completato il progetto di raccolta Porta a Porta, la raccolta meccanizzata stradale verrà effettuata nelle zone collinari e periferiche che presentano minore densità abitativa e commerciale); Rafforzamento dei controlli della Polizia Municipale per contrastare gli abbandoni indiscriminati di rifiuti, con eventuale rinnovo della collaborazione con il Corpo Provinciale delle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) e con l estensione delle aree sottoposte a videosorveglianza ai fini della tutela dell ambiente. Oltre al consolidamento delle azioni già intraprese, verranno sviluppate ulteriori iniziative didattico/formative con le scuole primarie e secondarie del territorio incentrate sulla riduzione e riciclo del rifiuto. Resta in atto una attività di studio e verifica per razionalizzare i sistemi di raccolta mediante i centri di raccolta comunale. pag. 157

158 Infine per dare attuazione alla revisione del PUC con specifico riferimento alla valorizzazione del territorio collinare è necessario strutturare un tavolo di lavoro intersettoriale e aperto e un percorso partecipativo ampio, in grado di accogliere contributi e di gestire la pluralità di progetti finalizzati alla valorizzazione delle risorse territoriali sotto il profilo del coordinamento operativo e della gestione dei processi di comunicazione di coinvolgimento. Oltre alle diverse competenze del Comune (Pianificazione, Lavori Pubblici, Laboratorio Territoriale di Educazione Ambientale Ambiente, Turismo ) che è chiamato ad esercitare un ruolo di coordinamento, devono integrare il tavolo i rappresentanti dei diversi enti che esercitano a vario titolo competenze nella progettazione e nella gestione delle risorse territoriali: Regione, Provincia, Enti Parco, Corpo Forestale, Associazioni, ecc. Il PUC ha il compito complesso di coordinare e di rendere coerenti le diverse programmazioni degli interventi sul territorio e la loro gestione nel tempo, prevedendo l integrazione delle risorse pubbliche con quelle private e la partecipazione dei cittadini. E indispensabile integrare queste azioni con la pianificazione sempre da sviluppare all interno del nuovo PUC della componente della salvaguardia idrogeologica del territorio, integrando risorse pubbliche e private in un quadro complesso, anche in omologia con le recenti esperienze dei contratti di fiume sviluppate in altre parti del territorio italiano. Parimenti, è necessario portare a termine previo affidamento di incarico di consulenza il Piano di assestamento boschivo, con particolare riferimento al bosco di proprietà pubblica nelle aree collinari, al fine di sviluppare un progetto di rigenerazione della risorsa boschiva integrato con la salvaguardia idrogeologica. Dovranno inoltre essere stipulate specifiche convenzioni con CAI e Associazioni del territorio al fine di predisporre un Piano di Gestione della sentieristica, a partire dai sentieri del territorio che la Regione Liguria ha inserito nella Rete Escursionistica Ligure (REL). E altresì indispensabile dare avvio ad una corretta pianificazione da sviluppare all interno del nuovo PUC della componente della salvaguardia idrogeologica del territorio, integrando risorse pubbliche e private in un quadro complesso, anche in omologia con le recenti esperienze dei contratti di fiume sviluppate in altre parti del territorio italiano. Parimenti, è necessario portare a termine previo affidamento di incarico di consulenza il Piano di assestamento boschivo, con particolare riferimento al bosco di proprietà pubblica nelle aree collinari, al fine di sviluppare un progetto di rigenerazione della risorsa boschiva integrato con la salvaguardia idrogeologica. Tale piano dovrà comprendere anche le aree in proprietà demaniale che perverranno al Comune per effetto del federalismo demaniale. A seguito della definizione del Piano dovranno essere predisposti dei bandi per la gestione e valorizzazione dei vari lotti. In relazione alle questioni inerenti la difesa del suolo, sarà avviata (in stretto coordinamento tra Ufficio Lavori Pubblici e Urbanistica) una attività straordinaria di analisi e pianificazione degli aspetti geologici e geotecnici. Si prevede di realizzare uno studio conoscitivo rispetto alla situazione della aree a maggior dissesto e in conseguenza delle risultanze di tali studi saranno valutate le esigenze prioritarie. Su tali aree che richiedono interventi prioritari saranno avviate attività di progettazione indirizzate tra altro alla ricerca di fonti di finanziamento extracomunali. Quale punto di partenza utile anche alla predisposizione della verifica di adeguatezza del PUC verrà realizzato dall Università di Siena uno studio volto ad approfondire la tematica del rischio idrogeologico mediante la predisposizione di idonee planimetrie al fine anche dell aggiornamento delle Norme geologiche di Attuazione. Indicatori Nome dell indicatore Percentuale popolazione residente servita da impianto depurazione Descrizione dell indicatore Parametro indicativo dell efficacia delle campagne di allaccio Tipo dai calcolo / formula Popolazione servita da fognature collegate a depuratore/numero residenti. Fonte dei dati ACAM Target 0,837 (83,7%) Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tempi medi per l invio delle note di indizione di conferenze dei servizi per l esame delle pratiche di bonifica; l Amministrazione relativamente all obiettivo ha solo compiti di istruttoria e di controllo pag. 158

159 Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Conta dei giorni Servizio Ambiente 15 giorni Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Tempi di svincolo di competenza comunale delle aree comprese nel Sito di Interesse Nazionale di Pitelli Descrive le azioni di competenza comunale che concorrono alla parziale restituzione agli usi legittimi delle aree Conta dei giorni Servizio Ambiente del Comune 15 gg. Nome dell indicatore Spesa media per tonnellata di rifiuti trattata Descrizione dell indicatore Costo medio della raccolta e del trasporto RSU e della raccolta differenziata, oltre ai costi di trattamento, smaltimento e riciclo Tipo dai calcolo / formula Voci piano finanziario/ totale rifiuti prodotti in tonnellate Fonte dei dati Previsioni Piano Finanziario 2014 su esercizio 2015 Target 233/ton Nome dell indicatore Spesa media per residente Descrizione dell indica ore Costo medio del servizio di igiene urbano riferito al singolo abitante Tipo dai calcolo / formula Importo totale della TARI/n abitanti Fonte dei dati Previsione Piano Finanziario 2014 su esercizio 2015 Target 233/ab Nome del indicatore Raccolta RSU differenziata Descrizione dell indicatore Rapporto tra la quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato e la produzione totale di rifiuti Tipo dai calcolo / formula Rifiuto differenziato in tonnellate/ totale rifiuti prodotti in tonnellate Fonte dei dati Previsioni Piano Finanziario 2014 su esercizio 2015 Target 59% Nome dell indicatore Raccolta porta a porta Descrizione dell indicatore Incidenza della raccolta porta a porta sul totale delle utenze domestiche comunali Tipo dai calcolo / formula N utenze servite da porta a porta/n utenze domestiche totali (%) Fonte dei dati Previsioni Piano Finanziario 2014 su esercizio 2015 Target 92% Nome dell indicatore Compostaggio domestico Descrizione dell indicatore Diffusione della pratica del compostaggio domestico Tipo dai calcolo / formula N compostiere distribuite/n utenze domestiche totali (%) Fonte dei dati Dati forniti dal Gestore Target 4,0% Nome dell indicatore Produzione RSU pro-capite Descrizione dell indicatore Produzione annua, espressa in kg, riferita al singolo abitante Tipo dai calcolo / formula Totale rifiuti prodotti (in kg)/n totale residenti Fonte dei dati Previsioni Piano Finanziario 2014 su esercizio 2015 Target 499 Kg/ab Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Organizzazione e implementazione PUC per l ambito collinare Misurare il livello di efficacia della gestione integrata dei progetti e dei programmi finalizzati alla salvaguardia e allo sviluppo delle risorse territoriali Servizio di Pianificazione Territoriale NOTA: gli indicatori relativi ai rifiuti calcolati sulla base del Piano Finanziario 2014 potranno essere aggiornati con l approvazione del Piano Finanziario pag. 159

160 6.02 Un futuro energetico fuori dai combustibili fossili. La trattativa con Enel Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Il Piano energetico comunale è stato approvato con Delibera di consiglio comunale n. 21 del 20/06/11. Tale piano stima una riduzione complessiva delle emissioni al 2020 pari al 14% circa di cui il 7% circa risulta attribuibile a iniziative di carattere sovraordinato e la quota residua rappresenta, invece, una componente attribuibile prettamente a iniziative di carattere locale identificate nel documento di piano. Alla luce di quanto sopra l Amministrazione ha aderito al Patto dei Sindaci con Delibera consiglio comunale n. 30 del 25/07/11, impegnandosi, tra l altro: - a redigere, entro un anno dall adesione, il Piano d Azione per l energia sostenibile avente l obiettivo di ridurre di oltre il 20% le proprie emissioni di gas serra entro il 2020; - a mobilitare la società civile al fine di sviluppare, insieme ad essa, il suddetto Piano di Azione, condividendo le politiche e le misure da attuare per raggiungere l obiettivo; - ad adattare le strutture della città, inclusa l allocazione di adeguate risorse umane, al fine di perseguire le azioni di seguito indicate; - a preparare, un rapporto ai fini della valutazione del Piano di azione, includendo le attività di monitoraggio e verifica; E stato approvato il PAES con Delibera di Giunta n. 104 del 20/03/12 è stato inviato all UE per la relativa valutazione. In data 19/06/2013 l UE ha approvato il PAES Considerando inoltre che il soggetto industriale più impattante sul territorio, non solo in termini di inquinamento dell area, ma anche possibile partner in progetti di risparmio ed efficienza energetica è la centrale ENEL, l Amministrazione ha avviato con Enel una serie di progetti innovativi in campo di risparmio energetico e di energie alternative, proponendo in futuro di proseguire il processo di trasformazione della centrale ed efficientare la produzione energetica, dare un forte contributo al miglioramento ambientale con interventi di riqualificazione energetica ed investire nell innovazione e nella ricerca rendendo La Spezia polo energetico di eccellenza. In tale ambito è stata rilasciata ad ENEL, dal Ministero dell Ambiente, l AIA per la centrale della Spezia dopo un percorso amministrativo/ tecnico, che ha visto questa Amministrazione fortemente impegnata per l ottenimento dei benefici ambientali connessi all applicazione delle migliori tecnologie nel rispetto della normativa vigente. E stata inoltre stipulata la convenzione socio economica che integra quanto già oggetto di previsioni contenute nell AIA e prevede ulteriori interventi importanti in ambito ambientale e di efficientamento energetico e per la costruzione di un progetto di città smart. Le attività relative alla Convenzione ENEL sono già iniziate e sono stati realizzati tre impianti fotovoltaici su strutture scolastiche ed è in fase di realizzazione un impianto di cogenerazione. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Una volta approvato il PAES dall UE, l obiettivo risulta quello di realizzare le azioni indicate nello stesso che ricadono nelle competenze dell Amministrazione comunale quali prioritariamente: 1. approvazione dell Allegato energetico al Regolamento edilizio; 2. realizzazione interventi di efficienza energetica nel patrimonio comunale; 3. certificazione energetica degli edifici di competenza comunale; 4. interventi per la razionalizzazione dei consumi idrici; 5. stipula del contratto servizio energia o equivalenti, sia per la gestione degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva, sia per la fornitura del vettore energetico; 6. monitorare i consumi energetici nel patrimonio comunale per evitare sprechi di energia; 7. realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per l efficientamento energetico di quelli esistenti; 8. azioni di sensibilizzazione in materia energetica pag. 160

161 Riguardo la tematica dell inquinamento atmosferico e della qualità dell aria, va quindi sottolineato che il Ministero dell Ambiente ha rilasciato l autorizzazione ambientale ed il Comune ha ottenuto entro la conferenza dei Servizi Ministeriale e entro il procedimento per la stipula della convenzione socio-economica, sia l adozione di alcuni interventi migliorativi (filtri a maniche; azioni sul contenimento delle emissioni diffuse provenienti dallo sbarco carbone e parchi carbone), sia l applicazione di limiti alle emissioni consistentemente più bassi rispetto alle attuali autorizzazioni. Il Comune della Spezia, ha nel contempo ottenuto che nell ambito dei monitoraggi ENEL proceda ad analisi con deposimetri, ottenendo quindi elementi rilevanti sotto il profilo della protezione sanitaria. E stato istituito un gruppo di lavoro interno,che in stretta collaborazione con gli altri enti di controllo locali, sorveglia lo stato di attuazione delle azioni sopra descritte. Indicatori Nome dell indicatore Realizzazione azioni del PAES Descrizione dell indicatore Realizzazione azioni che ricadono nelle competenze dell Amministrazione comunale Tipo dai calcolo / formula n. azioni realizzate/ n. 5 totale azioni Fonte dei dati Servizio ambiente Target 3 su 5 pag. 161

162 6.03 Incentivare lo sviluppo di un'economia verde: il progetto degli orti urbani Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Il Progetto Campagna Urbana nella sua prima fase prevede il conseguimento di un obiettivo di riqualificazione e valorizzazione territoriale complessa con la finalità di restituire protagonismo all agricoltura nelle nostre colline, integrando gli aspetti strettamente agricoli con quelli di tutela dell ambiente e della stabilità del suolo, con quelli culturali e socio-educativi connessi alla fruizione del territorio e del paesaggio a partire dalle aree di proprietà del Comune. Dopo questa prima fase i passi successivi da affrontare saranno: - la rigenerazione e la riqualificazione del patrimonio boschivo pubblico; - l estensione del modello progettuale e gestionale alle proprietà pubbliche di altri enti; - l estensione del modello progettuale e gestionale alle proprietà private. Lo sviluppo del Progetto Campagna Urbana che ha condotto all assegnazione nel 2014 dei terreni, prevede ora l estensione e il potenziamento del modello, con analoghi principi e modalità attuative, anche alle proprietà di altri enti pubblici (ARTE, Demanio dello Stato, ecc.), e altri enti privati. Inoltre, si prevede l estensione del progetto alle singole proprietà private. Tale obiettivo richiede: - La piena integrazione ed estensione del progetto nell ambito del nuovo PUC - la predisposizione di un GIS, che includa un catasto delle aree coinvolte al fine di concorrere alla creazione di una Banca della Terra locale, ad integrazione dio quanto previsto nella L..R. 4/2014; Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Per il progetto campagna urbana il piano dovrà sviluppare la propria normativa prevedendo: nuove aree su cui sviluppare il recupero delle zone boscate da attuarsi solo con il preventivo aggiornamento e perfezionamento del Piano di Assestamento Boschivo, (vedi obiettivo 6.07) con la possibilità di affidare a privati la gestione del bosco con finalità di presidio del suolo, di utilizzo di materiali per la produzione sostenibile di energia (biomasse), di gestione di attività educative e ricreative; nuove aree di proprietà di altri enti pubblici e di proprietà privata su cui sviluppare i contenuti del progetto di recupero della campagna urbana secondo il modello già proposto per le aree di proprietà comunali. Significativo al riguardo sarà anche il recupero delle aree ex vivai comunali e S. Giorgio destinandoli a orti e parchi urbani. Lo sviluppo del secondo punto presuppone, oltre all indispensabile supporto tecnico e di risorse umane per la gestione delle cartografie digitali e dei dati, un lavoro di promozione, ascolto, coinvolgimento e gestione nei confronti degli enti pubblici da interpellare e dei privati, per i quali dovranno essere anche studiati meccanismi di incentivazione alla ripresa di attività sostenibili connesse alle finalità della campagna urbana. Indicatori Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Attuazione progetto campagna urbana Progetti avviati nell ambito del recupero di aree agricole e boscate di proprietà pubblica e privata Non quantificato pag. 162

163 6.04 Un piano per la mobilità dolce ed ecologica Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Nel corso del 2014 l ufficio mobilità ha partecipato alle attività propedeutiche all avvio dell aggiornamento del Piano Urbanistico Comunale. Si ritiene opportuno coordinare le due attività pianificatorie per una migliore efficacia operativa. Nell ambito del PUC dovrà pertanto essere sviluppata una apposita sezione relativa alla mobilità che analizzi i seguenti argomenti. Per ciascuno di questi argomenti numerati da 1 a 8 si prevede la redazione di un report; l insieme degli otto report costituisce il Piano della Mobilità Sostenibile: 1. La sosta e la accessibilità (Salerno) I parcheggi di interscambio I parcheggi residenti I parcheggi nelle aree di sosta periferiche I parcheggi a rotazione La Zona a Traffico Limitato 2. La mobilità ciclopedonale (Cereghino) La rete delle piste ciclabili I cicloparcheggi Le azioni di prevenzione contro il furto delle bici Il bike sharing Azioni per lo sviluppo della mobilità pedonale 3. Il piano della regolazione delle intersezioni (Trapani) La rete semaforica Il piano delle rotatorie 4. il Trasporto pubblico (Rinaldi) la rete del TPL e le corsie preferenziali il trasporto marittimo 5. la Variante Aurelia (Trapani) il ruolo del terzo lotto interazioni con il grafo stradale 6. La sicurezza stradale (Mozzachiodi) Analisi della incidentalità Proposte per la riduzione dei sinistri 7. Le azioni di Smart Mobility (Rinaldi) il Supervisore del Traffico il Portale della Mobilità l Infomobilità Lo sviluppo della tessera SpeziaPass Gli Open Data 8. Piano di attuazione Tecnico Economico degli interventi precedenti Sarà necessario svolgere una analisi critica sui progetti conclusi, evidenziandone i punti di forza e di debolezza, trasporto pubblico, bike sharing, ZTL, Parcheggi di interscambio, sistemi SMART. Altra attività da portare avanti è quella di ricerca di nuovi finanziamenti regionali, nazionali od europei volti allo sviluppo delle idee progettuali. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Attivazione tessera Speziapass anche su Park interscambio Avvio Zona a Traffico Limitato Redazione della sezione Mobilità sostenibile nell ambito dell aggiornamento del PUC a cura di un gruppo di lavoro interno formato da Mobilità, Urbanistica, PM, ATC MP, ATC Esercizio. Indicatori N. rapporti redatti sugli otto argomenti individuati max 8/8 Piena entrata in esercizio della Zona Traffico Limitato entro Attivazione della tessera SpeziaPass anche sui due Park d interscambio entro il pag. 163

164 6.05 Il sistema dei parcheggi in prossimità del centro e i parcheggi di interscambio Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Prosegue la attività di sviluppo del sistema urbano dei parcheggi, che rappresentano uno dei temi più critici nel campo della mobilità. La recente attivazione dei parcheggi Kennedy e Mirabello, entrambi assunti in gestione da parte di ATC MP, ha consentito di potenziare ulteriormente il sistema parcheggi spezzino. Questa rete è stata dotata, nel corso del 2014, di un sistema di infoparking che consente di gestire in maniera più puntuale l offerta di sosta esistente. L offerta di sosta è infatti ora rilevabile sui pannelli a messaggio variabile e sulla rete. Questo progetto è stato premiato alla Smart City Exhibition di Bologna dove è stato possibile effettuare una presentazione di fronte ad una ampia e qualificata platea. La rete di parcheggi spezzini deve essere implementata ed estesa anche alle zone periferiche progettando e prevedendo dove possibile aree capaci di garantire un importante servizio al quartiere. In questo senso sulla scia delle due esperienze nei quartieri del Termo e di Valdellora (nel primo caso completato nel secondo in fase di avvio) dovranno essere avviate ulteriori esperienze analoghe in alti quartieri. Prima attività da svolgere è l individuazione delle aree che dovranno avere ubicazione, caratteristiche planoaltimetriche adeguate allo scopo. Questa attività è già stata tentata più volte ma al fine di una maggiore efficacia di questa azione è necessaria una attività sinergica con il servizio Urbanistico che intervenendo sulla destinazione d uso delle aree può facilitare il raggiungimento dell obbiettivo. E stato pertanto concordato di redigere un piano, nell ambito del Piano Urbanistico Comunale per la realizzazione di ulteriori aree di sosta di quartiere. Il piano dovrà tenere conto di eventuali aree già di proprietà del comune, oppure aree di cessione in conseguenza di lottizzazioni e garantire per le stesse un adeguato inserimento nella rete viaria esistente. Ove possibile sarà da preferire la scelta di un area prossima ai servizi di quartiere. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Realizzazione di una nuova rete di aree di sosta di quartiere a completamento dell esistente sistema dei parcheggi centrali in corso di potenziamento. Redazione di un piano decennale delle aree di quartiere da inserire nel nuovo PUC. Consolidamento del sistema sosta centro: completato infatti il parcheggio Centro Stazione che costituisce un importante e attivo centro multimodale della mobilità urbana, è in fase di completamento il Parcheggio di Piazza Europa, che potrà garantire un area di sosta di prossima all area centrale. Tali strutture rafforzate dalle aree Kennedy e Mirabello e dalla rete di zone di sosta a raso, dovranno essere più funzionali e leggibili grazie al sistema di infoparking già attivato: tale sistema dovrà essere consolidato nel corso del Indicatori 2015 Redazione piano aree sosta di quartiere nell ambito del PUC pag. 164

165 6.06 Crescita di una cultura ambientale Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire In tema di ambiente è necessario non dimenticare l importanza della sensibilizzazione, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni, per diffondere una nuova cultura di rispetto del proprio territorio. L educazione ambientale è lo strumento per creare nella popolazione la consapevolezza che sta alla base dell adozione di comportamenti che da una parte supportino le grandi strategie di sostenibilità ambientale e dall altra permettano alle persone di fornire il proprio contributo attraverso l agire quotidiano. In questo contesto il laboratorio territoriale di educazione ambientale ha la funzione di creare le condizioni affinchè dai processi a valenza ambientale che si attivano su territorio si realizzino apprendimenti utili a favorire un reale sviluppo sostenibile della società. Il Labter avrà il compito non solo di portare avanti le attività didattiche ambientali nelle scuole, ma anche di facilitare i processi comunicativi tra l Amministrazione e la cittadinanza in tema di ambiente, migliorando allo stesso tempo l ascolto, la partecipazione e l educazione dei cittadini. Si tratta di una educazione che va sempre meno configurandosi come educazione relegata a un ambito disciplinare o scolastico per trasformarsi sempre più in una educazione trasversale agli ambiti tematici e ai diversi target. Oltre a quanto sopra, per consentire ai cittadini l accesso alle informazioni ambientali e attuare la sensibilizzazione a tali tematiche, il Servizio Ambiente si è dotato di un Progetto Informatico con il quale l Amministrazione nell ottica dell informatizzazione dei servizi e di una maggiore comunicazione a due vie e partecipazione dell utenza, sempre più richieste, ha elaborato un progetto innovativo che costituisce un piano di lavoro in linea con gli obiettivi strategici. Esso realizza l implementazione dello sportello informatico sportello Ambiente già presente nel passato sul sito Web del Comune e limitato precedentemente alla qualità dell aria, estendendolo a tutti i comparti ambientali. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Il primo strumento per il perseguimento di questi obiettivi è costituito dal Progetto Ambiente, con il quale viene svolta l attività di educazione ambientale nelle scuole, secondo i programmi previsti, nonché le azioni di comunicazione e sensibilizzazione della cittadinanza, in questi ultimi tempi indirizzata a fornire le corrette informazioni relative alle attività promozionali sulla raccolta differenziata e le altre azione di incentivazione della raccolta porta a porta, svolta di concerto con altri servizi comunali, senza peraltro dimenticare gli altri elementi di sostenibilità, di cui alle altre attività di comunicazione e sensibilizzazione ambientale già intraprese nel passato, dall offerta formativa alle scuole, alle altre azioni rivolte alla cittadinanza. Tali attività vengono svolte con l ausilio del laboratorio territoriale di educazione ambientale, che fruisce anche della collaborazione con soggetti esterni qualificati, individuati tramite procedimento di evidenza pubblica. Le varie attività scolastiche e rivolte alla cittadinanza vengono favorite dall ottenimento di finanziamenti esterni, che la stessa impresa aggiudicataria contribuisce a conseguire e gestire. Riguardo lo sportello ambiente, non è previsto solo il costante aggiornamento dello strumento, così da fornire al cittadino ogni genere di informazione sullo stato di tutte le matrici ambientali, sulle procedure amministrative da seguire nei vari casi, ma ne verrà effettuata anche la modifica, per garantire una maggiore trasparenza sui controlli e sulle azioni portate avanti dall Amministrazione, anche tramite la messa a disposizione di documentazioni proprie e di altri Enti. Indicatori Nome dell indicatore Educazione ambientale scolastica Descrizione N attività didattiche di educazione ambientale rivolte dell indicatore alle scuole Tipo dai calcolo / Conta delle attività formula Fonte dei dati Servizio Ambiente- LABTER Target 20 Nome dell indicatore Educazione ambientale alla cittadinanza pag. 165

166 Descrizione dell indicatore N progetti di informazione e comunicazione ambientale rivolta alla cittadinanza Tipo dai calcolo / Conta delle attività formula Fonte dei dati Servizio Ambiente - LABTER Target 5 Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Aggiornamento e implementazione dello sportello ambiente Aggiornamento costante dello sportello ambientale e sua modificazione per una maggior fruibilità e trasparenza Esecuzione dell aggiornamento Servizio Ambiente- Completamento degli interventi previsti pag. 166

167 3.4.4 Risorse umane da impiegare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse umane da impiegare saranno quelle che, nella dotazione organica, saranno successivamente associate ai singoli processi, di ciascun centro di responsabilità, a seguito dell approvazione del PEG Risorse strumentali da utilizzare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse strumentali impiegate saranno quelle attualmente in dotazione ai servizi che verranno coinvolti nel programma con l approvazione del Piano Esecutivo di Gestione, nel quale saranno descritti in modo analitico le risorse utilizzate secondo gli inventari del Comune Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Tutte le attività citate al punto Sono compiti attribuiti dalla legislazione statale e regionale. pag. 167

168 PROGRAMMA 7 Visione 2 Spezia intelligente e sostenibile che crea il futuro ASSESSORI DI RIFERIMENTO: Politiche di bilancio - Tributi Alessandro Pollio Riordino delle società partecipate Davide Natale Organizzazione dell Ente Jacopo Tartarini Patrimonio Francesca Angelicchio Descrizione del Programma: La città della buona Pubblica Amministrazione, del rigore e dell equità Motivazione delle scelte Collegamento con il PIANO GENERALE DI SVILUPPO LOCALE La buona amministrazione, improntata a criteri di rigore ed equità è stato l approccio che ha guidato e guiderà settori fondamentali come le politiche di bilancio, di organizzazione dell Ente e di riorganizzazione della società partecipate. Sempre più decisa sarà l azione di lotta e contrasto all elusione e all evasione fiscale e sempre più verrà sviluppata la metodologia del bilancio, quale strumento di trasparenza con cui rendere conto ai cittadini dell azione amministrativa. Ancora si punterà sulla riforma e innovazione dei servizi, con l introduzione di modalità organizzative sempre più vicine alle esigenze dei cittadini, a partire dagli orari e attraverso processi di reingegnerizzazioni organizzative e informatizzazione dei servizi e dei procedimenti interni. L obiettivo è quello di essere a servizio della costruzione di una città intelligente, capace di raccogliere ed elaborare i dati e le informazioni sulle dinamiche e i bisogni sociali, e di pensarsi e realizzarsi integrando ambiente, persone, tecnologie. Quello dei prossimi anni dovrà essere un Comune che sempre più saprà ascoltare e dialogare con i cittadini investendo non solo sui nuovi sistemi di comunicazione, ma anche recuperando sotto una veste nuova una vicinanza reale e operosa sui luoghi della vita quotidiana. Programma La città della buona Pubblica Amministrazione, del rigore e dell equità (7) Scheda Progetto 7.01 Un bilancio sano e trasparente: spending rewiew 7.02 Equità fiscale e lotta all'evasione 7.03 Responsabilità sociale e accessibilità: un Comune aperto e trasparente 7.04 Riforma e innovazione dei servizi 7.05 Un comune che investe sulle sue lavoratrici e lavoratori 7.06 Città intelligente - SMART city 7.07 La riforma del comparto delle partecipazioni comunale 7.08 Attuazione del Piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio comunale pag. 168

169 7.01 Un bilancio sano e trasparente: spending review Descrizione, motivazioni e finalità da conseguire La politica di pareggio del bilancio 2014 si basa sulle seguenti articolazioni: Recupero addizionale Irpef anni pregressi per ,00; Recupero evasione tributarie ,00; Non è stata effettuata alcuna manovra su addizionale IRPEF che rimane ferma allo 0,6 con franchigia per redditi fino a uro; Non sono state incrementate le tariffe per i servizi comunali (rette asili, mense, casa di riposo, ecc); si incrementerà invece l azione di controllo per evidenziare situazioni di elusione o evasione; Spezia Risorse rafforzerà la propria attività sul fronte del recupero coattivo di tributi e sanzioni Comunali nonostante la farraginosa normativa in materia che penalizza la riscossione da parte degli Enti Locali e la necessità di una riforma globale del settore anche in previsione dell uscita di Equitalia dall attività di riscossione per conto degli Enti Locali; IMU: piccola modifica delle aliquote in relazione agli immobili c2 e c6 non pertinenziali ( cantine e garage) da 9,6 a 10,6 con gettito stimato di circa ,00. La spesa corrente, al netto delle partite compensative, si assesterà sui 94 milioni di Euro, al di sotto di 1 milione rispetto all assestato Le linee di bilancio 2015 sul fronte della spesa sono invece così articolate: Contenimento della Spesa per servizi di circa di Euro rispetto all assestato 2014 e di 1 milione rispetto alle previsioni iniziali Consumi energetici: costituiscono una spesa rilevante per il Comune prevedendo una spesa di circa 5 milioni di Euro per il Attualmente sono in corso la sostituzione di lampade di P.I. con tecnologia LED in molte zone della città grazie al mutuo di 1 milione di Euro contratto lo scorso anno. La convenzione socio-economica stipulata con Enel prevede inoltre la sostituzione di altre lampade P.I. per circa 1,5 milioni oltre al rifacimento di linee collegato alla eliminazione di due cabine di trasformazione. Enel ha inoltre già installato panelli solari in 6 scuole cittadine. Entro l anno partirà il nuovo affidamento della gestione tramite CONSIP che porterà innovazione negli apparati di riscaldamento e consistente risparmio energetico. Altro fattore rilevante risulta il patto di stabilità. La riforma del Patto di stabilità, a seguito dell'intesa con la Conferenza Stato-Città ha stabilito obiettivi «lordi» di tutti i Comuni, quelli cioè dai quali ogni ente dovrà sottrarre le somme che confluiscono nel Fondo crediti di dubbia esigibilità. È però importante capire come quei numeri sono stati raggiunti, e quali sono le ragioni che stanno alla base delle nuove regole. Schematizzando, la riforma è il frutto di due esigenze. La prima, spinta punta a incentivare i comportamenti "virtuosi" degli enti, misurati come capacità di ridurre davvero la spesa corrente e di riscuotere le entrate di propria competenza. La seconda, avvertita soprattutto dagli amministratori locali, mira ad attenuare gli effetti distorsivi dei parametri lineari e le incognite legate alla nuova contabilità. Per mettere insieme tutto questo, le nuova metodologia si articola in quattro fasi: Base di calcolo Cambia, prima di tutto, la spesa corrente media a cui vanno applicati i moltiplicatori. Il periodo di riferimento diventa il , con esclusione dell'anno in cui si è registrato il picco di spesa e con correttivi a favore dei Comuni colpiti dai terremoti dell'abruzzo (in questo caso la base di calcolo è rappresentata dal solo anno con la spesa minore) e dell'emilia Romagna (si resta ancorati al triennio ). Da questa base vengono escluse le uscite per il trasporto pubblico e i rifiuti, che sono state soggette a forti variazioni contabili e sono finanziate da entrate ad hoc, con una mossa che per alcuni Comuni (per esempio Milano) può avere effetti importanti. pag. 169

170 Sterilizzazione dei tagli La spesa corrente serve a distribuire il 60% dello sforzo chiesto ai Comuni, cioè 2.191,8 milioni di euro. La base di calcolo così corretta è molto più leggera di quella originale, per cui tramonta il moltiplicatore (8,6%) previsto dalla manovra 2015 e viene sostituito da una nuova percentuale: 22,56 per cento. A questo valore, vanno sottratti tutti i tagli intervenuti nel , estendendo al «Salva-Italia», alla spending review di Monti (Dl 95/2012) e a quella di Renzi (Dl 66/2014) il meccanismo già previsto per la manovra 2010 (Dl 78/2010). La riduzione della spesa A questo punto intervengono gli incentivi meritocratici. Il primo è riservato a chi ha fatto quadrare i conti delle spending review tagliando la spesa corrente e non solo premendo sulla leva del fisco. Per individuare i «virtuosi» bisogna confrontare la spesa del 2013 con quella media : fra chi mostrerà una riduzione di uscite saranno distribuiti 350 milioni, che saranno invece messi a carico degli enti che hanno visto crescere la spesa. Per evitare picchi, i risultati massimi considerati sono -20% e +20%, e una clausola impedisce che il Patto si alleggerisca di oltre il 38% rispetto all'obiettivo 2014 riproporzionato, o al contrario cresca di oltre il 20% (con tutele aggiuntive per enti sperimentatori e Comuni terremotati). Capacità di riscossione L'altro 40% della manovra (1.461,2 miliardi) viene distribuito in base alla capacità di riscossione (in competenza e residui rispetto agli accertamenti) di una serie di entrate proprie nel , chiedendo di più a chi riscuote meno. Questi enti, però, dovrebbero avere un più alto Fondo crediti di dubbia esigibilità, che va scontato dall'obiettivo lordo per individuare la richiesta effettiva del Patto Di seguito viene evidenziato l obiettivo del Comune della Spezia per il triennio : Obiettivo Lordo A detratte FCDE Obiettivo Finale Ai fini del rispetto del patto di stabilità, in base alle previsioni di accertamenti ed impegni per quanto riguarda la parte corrente e in base alle previsioni di incassi e pagamenti per quanto riguarda la parte in conto capitale il saldo si attesta, per l anno 2015, in ,41 con un margine di manovra pari ad ,41 ( come da prospetto sotto riportato) e pertanto vengono rispettati gli obiettivi imposti dal patto di stabilità, come specificatamente dettagliato nel prospetto contenente le previsioni di competenza e di cassa degli aggregati rilevanti ai fini del patto di stabilità interno; pag. 170

171 C ( + ) Entrate titolo I da accertare in competenza O ( + ) Entrate titolo II da accertare in competenza M ( + ) Entrate titolo III da accertare in competenza P ( + ) Fondo pluriennale vincolato parte corrente (entrata) Ipotesi rispetto Patto di Stabilità , , , , , , , , , , , ,00 E ( - ) Fondo pluriennale vincolato parte corrente (spesa) T TOTALE ENTRATE VALIDE A FINI PATTO E ( - ) Spese titolo I da impegnare in competenza N ( - ) Spese riaccertate finanziate con FPV parte corremte Z (-) Entrate da accertare Titolo II provenienti UE A (+) Spese Titolo I da impegnare con finanziamenti UE 0, , , , , ,22 0, , , , , ,00 0, , , , , ,00 Saldo finanziario di parte corrente , , ,01 C A S S A ( + ) Entrate da riscuotere titolo IV ,00 ( - ) Riscossioni di crediti da effettuare ,23 ( - ) Spese da pagare al titolo II ,92 ( +) Pagamenti di concessione crediti da effettuare ,23 (-) riscossioni in conto capitale da UE ,00 (+) pagamenti titolo II finanziati con contributi UE ,37 Saldo finanziario parte capitale , , , , , , , , , , , , , , ,00 SALDO FINANZIARIO DI COMPETENZA MISTA PREVISTO , , ,01 RIEPILOGO 2015 Obiettivo raggiunto ,41 Obiettivo da raggiungere al netto del FCDE ,00 Margine di manovra , , , , , , ,01 La certificazione finale del rispetto degli obiettivi annuali dovrà essere inviata entro il 31 marzo dell anno successivo a quello di riferimento. La mancata trasmissione della certificazione entro il termine, costituisce inadempimento al Patto di Stabilità Interno, e determina l applicazione di tutte le sanzioni. Il Comma 538 modifica l indirizzo del sito web della Ragioneria Generale dello Stato che gli Enti locali utilizzano per il monitoraggio del Patto di Stabilità Interno. Il sito non è più « ma « Il Comma 539 disciplina le nuove modalità di certificazione del Patto attraverso la firma digitale e la trasmissione per via telematica. Rinegoziazione mutui CDP In data il CDA della Cassa depositi e prestiti ha deliberato un programma di rinegoziazione per i mutui concessi ai Comuni. L iniziativa, che riguarda potenzialmente circa 90 mila finanziamenti in favore di enti, per un ammontare complessivo pari a 13,4 miliardi di euro, potrà liberare risorse fino a 1,4 miliardi di euro, nel periodo , che i Comuni potranno destinare a nuovi investimenti o alla riduzione del debito. Il programma di rinegoziazione consente agli enti di allungare la durata di rimborso del proprio debito e ottenere, sulla base delle attuali condizioni di mercato, una riduzione del tasso di interesse medio applicato al portafoglio oggetto di rinegoziazione. La metodologia utilizzata per il calcolo del tasso di interesse applicato ai prestiti post rinegoziazione è basata sul principio dell equivalenza finanziaria, utilizzato dalla Cassa depositi e prestiti (CDP). pag. 171

172 Tale metodologia consiste nell'individuare quel tasso di interesse post rinegoziazione tale per cui il valore attuale delle rate derivanti dal nuovo piano di ammortamento sia uguale al valore attuale delle rate previste dal piano di ammortamento ante rinegoziazione, vigente al momento della valutazione. Entrambi questi valori attuali vengono determinati utilizzando la stessa curva di credito utilizzata per la determinazione dei tassi di interesse settimanali applicati ai nuovi prestiti concessi agli enti locali, pubblicati nel sito internet della CDP In sintesi, il principio dell equivalenza finanziaria è verificato se è valida la seguente relazione: L iniziativa rientra negli obiettivi previsti dal Piano industriale di CDP di supportare gli enti territoriali nella gestione attiva del proprio debito. Risulta quindi opportuno autorizzare il Servizio Finanziario a procedere alla rinegoziazione mutui CDP, se le condizioni economiche risulteranno favorevoli, a seguito di opportuna valutazione da parte del Servizio stesso. Nel complesso quadro normativo nazionale i Comuni sono quindi chiamati a programmare con oculatezza l impiego delle risorse a propria disposizione. A tal fine è necessario acquisire un attenta conoscenza della situazione contributiva e immobiliare del territorio comunale, per consentire un attività costante e sinergica di contrasto all evasione e all elusione fiscale, sia per recuperare sacche di evasione che sottraggono risorse alle disponibilità dell ente, sia per garantire una maggiore equità fiscale per il cittadino. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Nel prossimo triennio obiettivo dell Amministrazione è proseguire ed implementare le attività di contrasto all evasione e all elusione fiscale sotto tutte le sue forme. Tali attività di contrasto all evasione si inseriscono in un ampio progetto di recupero di risorse interne ed esterne all Ente. Lo scopo finale è consentire una maggiore equità fiscale per il cittadino e una giustizia fiscale più evidente all interno del territorio comunale, che possa materializzarsi fattivamente in una relativa riduzione della pressione fiscale per coloro che già correttamente pagano imposte o tasse. Il primo obiettivo del Comune è quello di potenziare l attività di recupero dell evasione ed elusione relativamente alla riscossione dei tributi locali. La costante attività di monitoraggio, di accertamento e di recupero dei tributi locali è svolta, per conto del Comune, dalla società SpeziaRisorse in stretta collaborazione con diversi servizi comunali (Servizi Finanziari, Società Partecipate, Polizia Municipale, Cimiteri, Amministrativo Legale). - attività sistematica di controllo del dovuto rispetto al versato finalizzata all emissione di avvisi di accertamento e ingiunzioni di pagamento in caso di erroneo versamento dell imposta (IMU e TARES); - controllo puntuale delle fattispecie che negli anni si sono rivelate più foriere di evasione; pag. 172

173 - incrocio tra il database fornito da Speziarisorse e il database catastale a disposizione dell Ente al fine di aggiornare il database della società sulla base dei dati catastali e ad allinearlo con il database ACI- anagrafe comunale immobili; - controllo dell evasione totale della TARES tramite incrocio delle banche dati delle utenze e dei residenti, nonché dell evasione parziale tramite verifica delle planimetrie catastali; - verifica puntuale delle istanze presentate per ottenere le agevolazioni IMU; questa attività permetterà di recuperare l IMU non versata ed aumentare la base imponibile consentendo la corretta distribuzione delle risorse. Un ulteriore obiettivo dell Amministrazione è il potenziamento della compartecipazione del Comune all attività di contrasto all evasione erariale in collaborazione con l Agenzia delle Entrate e l avvio del progetto Elisa. Indicatori Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Tagli alla spesa L indicatore consente di valutare l importo in euro dei tagli alla spesa praticata all interno dell Ente Importo in euro dei tagli praticati alla spesa per i servizi comunali Bilancio Comunale Recupero evasione L indicatore consente di valutare l importo delle maggiori risorse disponibili derivante dal recupero di gettito e di base imponibile connesso alle suddette attività di contrasto all evasione fiscale Importo in euro del gettito recuperato Bilancio Comunale- SpeziaRisorse pag. 173

174 7.02 Equità fiscale e lotta all'evasione Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Le attività di contrasto all evasione fiscale svolte all interno dell ente si fondano sulla cooperazione sinergica dei diversi servizi comunali con soggetti esterni quali Spezia Risorse, Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza. Nei prossimi anni è intenzione dell amministrazione proseguire le attività di contrasto all evasione fiscale concentrandosi su una serie di attività che possono essere di seguito sintetizzate: 1) contrasto all evasione dei tributi locali IMU/TASI e TARES/TARI: - potenziamento dell attività accertativa svolta da parte di Speziarisorse e riduzione dei tempi per l avvio dell attività accertativa - miglioramento della riscossione spontanea attraverso la bonifica e la sistemazione della banca dati di Speziarisorse - attività ordinaria di controllo dell evasione IMU/TASI tramite incrocio delle banche dati dei versamenti/dichiarazioni/catasto; - attività ordinaria di controllo dell evasione totale della TARES/TARI tramite incrocio delle banche dati delle utenze e dei residenti, nonché dell evasione parziale tramite verifica delle planimetrie catastali; - attività straordinaria sui grandi evasori comunali: avvio di procedure esecutive ad hoc per il recupero del dovuto; 2) contrasto all evasione COSAP: - Ambulanti - Dehors 3) progetto Elisa 4) contrasto all evasione erariale tramite invio di segnalazioni qualificate all AdE 3) contrasto all evasione in ambito ISEE Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Si dettagliano di seguito le attività che si intendono proseguire o implementare nei prossimi anni, nell ambito del progetto di equità fiscale e contrasto all evasione sviluppato dall ufficio, gli obiettivi da raggiungere e gli strumenti che si intendono utilizzare. Contrasto all evasione dei tributi locali IMU/TASI e TARES/TARI La costante attività di monitoraggio, di accertamento e di recupero dei tributi locali è svolta, per conto del Comune, dalla società Speziarisorse in stretta collaborazione con diversi servizi comunali (Servizi Finanziari, Società Partecipate, Polizia Municipale, Cimiteri, Amministrativo Legale). L ufficio svolge un attività di supporto e indirizzo delle attività svolte da Speziarisorse e delinea gli obiettivi da raggiungere in merito all attività di riscossione ordinaria e coattiva dei tributi locali. A partire dall anno 2013 (anno d imposta 2012) l obiettivo che l ufficio si è dato ed ha imposto a SR, è stato quello di avviare sulle due maggiori entrate dell ente IMU e TARES/TARI l attività di accertamento l anno seguente a quello d imposta e concludere l 80% dell attività di accertamento entro due anni. Il monitoraggio dello scrivente ufficio affinché la società SR svolgesse l attività accertativa secondo i nuovi tempi previsti ha consentito di ottenere un evidente aumento dell importo accertato, che si è tradotto in un maggiore introito per l Ente. La tempestività nell avvio dell attività di accertamento per le due maggiori entrate tributarie dell Ente, ovvero IMU e TARES, con tutti i vantaggi che ne conseguono, è un importante obiettivo che l ufficio ha raggiunto e che intende proseguire come prassi anche nei prossimi anni: nel triennio Speziarisorse dovrà infatti garantire in ciascun anno d imposta pag. 174

175 l avvio tempestivo dell attività di accertamento sulle due maggiori entrate (IMU/TASI e TARI) relativamente all anno d imposta precedente e il completamento dell attività di accertamento sulle annualità pregresse residue. La tempestività nell avvio dell attività di accertamento consente all Amministrazione di introitare il dovuto con una latenza temporale estremamente ridotta rispetto agli anni passati; ciò comporta statisticamente: - Un aumento dei tassi di riscossione, - Un minore rischio di contenzioso con il contribuente - negli anni un significativo aumento della tax compliance. Verrà avviata nell anno 2015 un attività straordinaria sui grandi evasori comunali con lo studio di procedure esecutive ad hoc per il recupero del dovuto. L ufficio ha particolarmente insistito in questi anni affinché Speziarisorse avviasse un operazione di bonifica ed aggiornamento del proprio gestionale che costituisce la base dati principale per la bollettazione e liquidazione dei tributi e delle altre entrate comunali. La condivisione dei dati e il poter disporre di banche dati all interno dell Ente affidabili in grado di poter dialogare tra loro (anagrafe, database ACI- anagrafe comunale immobili, gestionale tributi, ecc) rappresenta senza dubbio la strada obbligata per effettuare un azione efficace di contrasto all evasione fiscale. Un ulteriore obiettivo di Speziarisorse anche per il prossimo triennio è pertanto l aggiornamento ordinario della banca dati ICI/IMU e della banca dati TARES/TARI con le variazioni che intervengono in corso d anno al fine di avere sempre una base dati attendibile. A tal proposito proseguirà anche nel triennio il lavoro del tavolo tecnico avviato nel 2013 con lo scopo di far dialogare il gestionale di Speziarisorse con le banche dati interne all Amministrazione che confluiscono nel datawarehouse di ELISA, che rappresenta lo strumento che nei prossimi anni utilizzeremo per l attività di contrasto all evasione fiscale. Contrasto all evasione COSAP Per quel che riguarda COSAP (canone per l occupazione di spazi e aree pubbliche) proseguirà nel 2015 l attività di razionalizzazione dei processi legati alla riscossione del COSAP già avviata nell anno In particolare proseguirà l attività straordinaria per il recupero del canone COSAP relativo alle morosità anni pregressi degli ambulanti e dei dehors. - Ambulanti L attività organizzata dallo scrivente ufficio volta a ridurre il debito COSAP delle annualità pregresse (ante 2014) sulla categoria Ambulanti, prevede un controllo annuale dei soggetti morosi e la sospensione dell attività per 3 gg per chi non avesse provveduto a regolarizzare la propria posizione COSAP. Le attività di controllo periodiche proseguiranno anche nel 2015 in quanto tale attività ha consentito nel 2014 di ottenere i seguenti risultati: - ridurre il numero dei soggetti morosi ambulanti relativamente agli anni ante ottenere un maggiore introito per l Ente, sotto forma di riscosso/rateizzato - Dehors Nel 2014 è stata avviata un attività sperimentale di rimozione dei dehors abusivi volta al recupero del canone Cosap. In particolare sono stati interessati dai provvedimenti i cinque maggiori debitori Cosap che presentavano un occupazione abusiva con dehors. Tale attività è stata un successo in quanto tutti e cinque i maggiori debitori COSAP hanno sanato la situazione pagando il loro debito o avviando piani di rateazione. L ufficio sta studiando per il 2015 una nuova procedura (ex L. 94/2009) che preveda come deterrente la chiusura dell esercizio in caso di morosità. Tale nuova procedura rappresenta uno strumento molto incisivo di cui il Comune può disporre per disincentivare e colpire il fenomeno delle occupazioni abusive di suolo pubblico. Progetto ELISA pag. 175

176 L amministrazione comunale è attualmente impegnata nell implementazione del programma ELISA, una iniziativa promossa dal Dipartimento degli Affari Regionali della Presidenza del Consiglio del Ministri (DAR), che nasce con l'intento di realizzare progetti in grado di favorire la digitalizzazione dell'attività amministrativa degli enti locali. Condizione necessaria affinché l utilizzo dello strumento Elisa sia affidabile ed utile ai fini del contrasto all evasione è l affidabilità e la bontà dei dati che vengono immessi nel datawarehouse: la condivisione dei dati e il poter disporre di banche dati all interno dell Ente affidabili in grado di poter dialogare tra loro (anagrafe, database ACI- anagrafe comunale immobili, gestionale tributi, ecc) rappresenta senza dubbio la strada obbligata per effettuare un azione efficace di contrasto all evasione fiscale. A tal proposito è stato avviato all interno dell Ente un tavolo di lavoro tecnico con lo scopo di attuare un operazione straordinaria di bonifica delle banche dati interne all Amministrazione che confluiscono nel datawarehouse di Elisa; in particolare, proseguirà nel 2015 la collaborazione con Speziarisorse affinché il loro gestionale possa dialogare con le banche dati interne all Amministrazione che confluiscono nel datawarehouse di ELISA, che rappresenta lo strumento che nei prossimi anni utilizzeremo per l attività di contrasto all evasione fiscale. Compartecipazione del Comune all attività di contrasto all evasione erariale in collaborazione con l Agenzia delle Entrate Il Comune ha organizzato al proprio interno una struttura operativa intersettoriale che, in collaborazione con l Agenzia delle Entrate, promuova progetti per l integrazione delle banche dati informative al fine di un potenziamento della lotta all evasione e all elusione fiscale. L ufficio svolge annualmente in collaborazione con L Agenzia delle Entrate la pianificazione degli ambiti d intervento sui quali concentrare l attività di contrasto all evasione ed elusione fiscale. Tale programmazione muove dalla necessità di concentrare sinergicamente le attività di controllo sui settori e sulle fattispecie elusive più rilevanti per l Agenzia delle Entrate. Per l annualità 2015, sulla base dei risultati ottenuti negli ani precedenti, l ufficio ha concordato con l Agenzia delle Entrate di concentrare l attività di controllo nei seguenti ambiti: - situazioni segnalate dal Servizio Attività Produttive, in cui l avvio di un attività commerciale identica a quella già esercitata nei medesimi locali, nell anno antecedente l inizio del nuovo esercizio, da un diverso soggetto induce a sospettare comportamenti evasivi/elusivi; - analisi delle segnalazioni provenienti dalla Polizia municipale relative a verbali elevati ad autovetture con targa straniera ma guidate da conducenti di nazionalità italiana; - segnalazioni provenienti dall ufficio Anagrafe relative a contratti di locazione non registrati. Nell ottica della collaborazione tra gli Uffici della Civica Amministrazione nella comune lotta all evasione e all elusione fiscale, l ufficio si occupa di ricevere ed analizzare tutti i dati e le informazioni che i diversi servizi, ciascuno per il proprio ambito di competenza, ritengono di segnalare in quanto di maggior utilità ai fini della predisposizione delle segnalazioni qualificate da trasmettere all Agenzia delle Entrate. Controlli interni ed esterni sull ISEE L ISEE è una modalità di autocertificazione per verificare il diritto d accesso alle prestazioni/contributi/agevolazioni in ambito assistenziale, sociale ed educativo erogati dal Comune. L amministrazione comunale per fornire diversi servizi e/o erogare contributi chiede agli utenti la certificazione ISEE per assicurarsi che coloro che chiedono agevolazioni o sgravi versino effettivamente in una situazione di bisogno. La dichiarazione rilasciata dal contribuente all interno del proprio ISEE costituisce la base per l erogazione o meno di contributi/agevolazioni. Ne consegue che, ai fini del contrasto all evasione, assume importanza rilevante l attività di controllo su tali autodichiarazioni, per verificare la veridicità dei dati trasmessi e garantire che le agevolazioni vengano effettivamente concesse alle persone maggiormente bisognose. A decorrere dal 01/01/2015 entrerà in vigore il c.d. nuovo ISEE (il cui modello DSU è stato approvato con decreto del 07/11/2014). Il DPCM 03/12/2013 ha infatti profondamente riformato le modalità di determinazione e i campi di applicazione dell ISEE. La nuova norma prevede in particolare un rafforzamento dei pag. 176

177 controlli sulla veridicità delle informazioni dichiarate dal cittadino. Con il nuovo sistema, infatti, solo una parte dei dati utili per il calcolo dell ISEE sarà autocertificata. D ora in poi i dati fiscali più importanti ad esempio, il reddito complessivo e i dati relativi alle prestazioni ricevute dall INPS saranno compilati direttamente dall INPS/Agenzia delle Entrate. Anche il patrimonio mobiliare verrà controllato dall Inps ex ante con riferimento all esistenza di conti non dichiarati ed ex post con la creazione di liste selettive per controlli sostanziali della Guardia di Finanza. Il controllo svolto dall ufficio sugli ISEE era prevalentemente un controllo sui dati relativi al reddito e ai componenti il nucleo famigliare. Venendo meno la necessità di effettuare un controllo sui redditi dichiarati, poiché tale controllo è svolto a monte direttamente dall INPS, i controlli interni dovranno essere orientati alla composizione del nucleo famigliare dichiarato e tale controllo dovrà essere svolto a monte dagli uffici erogatori della prestazione agevolata nel momento in cui il contribuente presenta l ISEE. La modifica normativa impone come detto la necessità di un controllo ex ante da parte degli uffici riceventi; pertanto il lavoro di controllo svolto dallo scrivente ufficio non sarà più un controllo massivo di tutti gli ISEE bensì sarà concentrato sull analisi puntuale di pochi casi di presunta evasione segnalati dai servizi sui quali si ritiene necessario svolgere un controllo più approfondito. Indicatori 1) Nome indicatore: ICI/IMU/TASI - importo in Euro avvisi di accertamento emessi Descrizione indicatore: importo in Euro degli avvisi di accertamento ICI/IMU/TASI emessi nell anno da Spezia Risorse Fonte dati: database Speziarisorse Target: Euro ) Nome indicatore: TARES/TARI - importo in Euro avvisi di accertamento emessi Descrizione indicatore: importo in Euro degli avvisi di accertamento TARES/TARI emessi nell anno da Spezia Risorse Fonte dati: database Speziarisorse Target: Euro ) Nome indicatore: atti riscossione coattiva Descrizione indicatore: numero di atti di riscossione coattiva posti in essere nell anno da Spezia Risorse; si considerano i fermi auto, i pignoramenti mobiliari e immobiliari Fonte dati: database Speziarisorse Target: ) Nome indicatore: riunioni contrasto evasione fiscale Descrizione indicatore: numero di riunioni del tavolo tecnico intersettoriale per contrasto evasione fiscale Fonte dati: dati ufficio Target: 4 5) Nome indicatore: segnalazioni qualificate Siatel Descrizione indicatore: N. segnalazioni qualificate inviate tramite SIATEL Fonte dati: dati ufficio Target: 30 6) Nome indicatore: ISEE analizzati a campione Descrizione indicatore: N. ISEE ricevuti dai servizi comunali ed analizzati a campione dall ufficio tributi (controllo a campione ex post su casi anomali) Fonte dati: dati ufficio Target: 100 pag. 177

178 7.03 Responsabilità sociale e accessibilità: un Comune aperto e trasparente Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Piano Prevenzione Corruzione e Sistema Controllo Amministrativo A seguito degli incontri avvenuti con il Nucleo di valutazione ed in vista dell entrata in vigore del nuovo sistema di contabilità (che prevede tra l altro l adozione, entro il 2016, del Documento Unico di Programmazione (DUP) che sostituirà integralmente tutta la documentazione relativa alla programmazione e pianificazione dell ente si rende necessaria una rivisitazione generale di tutto il sistema dei controlli. Alla luce di ciò si rende opportuno pianificare fin d ora l avvio di un sistema che consenta di coordinare tutti i singoli sistemi di controllo presenti presso questa amministrazione (dal controllo sulla prevenzione della corruzione, al controllo di gestione, al controllo di qualità, ecc. ecc.). Al fine di poter provvedere in merito, evitando soluzioni di continuità nella gestione dei controlli, tutto l apparato burocratico di vertice dell ente, tutti i responsabili dei sistemi di controllo attualmente operativi e tutti i dirigenti, saranno chiamati a collaborare e contribuire alla realizzazione del nuovo sistema generale di controllo interno, che costituirà altresì il principale obiettivo a cui dovrà essere rivolta la gestione delle attività amministrative. Per l anno 2015 si profila quindi come periodo di transizione nel quale il sistema di controlli, ed in particolare l attuale sistema di prevenzione della corruzione, si confermerà come supporto al Nucleo di Valutazione per quanto riguarda la misurazione delle attività svolte (concretizzandosi nell invio delle risultanza del monitoraggio rilevato in sede di controllo amministrativo contabile), mantenendo comunque la funzione di strumento centrale di controllo. Permarrà l integrazione stretta tra il sistema di prevenzione della corruzione ed il sistema di controllo amministrativo implementato nel corso del 2013 e volto a verificare la regolarità dell azione amministrativa secondo gli standards di auditing interno definiti a livello nazionale ed internazionale. Tale controllo, potendo anche essere concomitante, ossia attivarsi anche su richiesta del Dirigente, assume anche un ruolo di supporto alla gestione in itinere a favore dell efficacia e dell efficienza della stessa ed è uno strumento di monitoraggio e di applicazione delle misure previste nel PTPC. Il Comune della Spezia dal 2013 ha attivato tale sistema centrale di controllo nominando il Responsabile per la prevenzione della corruzione, il quale è tenuto a predisporre ed aggiornare il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, secondo quanto previsto dalla legge 190/2012. Con tale Piano, in particolare, l Amministrazione intende sviluppare e diffondere una policy globale e integrata in materia di prevenzione della corruzione, avvalendosi della metodologia del FormezPA che permette di valutare i rischi di corruzione e individuare le misure di prevenzione. Sulla base dei risultati della valutazione dei rischi e del monitoraggio sul primo anno operatività del sistema, sono state individuate una serie di strategie integrate di prevenzione della corruzione. Nel corso del 2015 quindi verranno intensificati gli interventi di sensibilizzazione e formazione rivolti al personale e finalizzati a diffondere la cultura della prevenzione della corruzione. Per il triennio sarà quindi valutata la necessità di aggiornamento/modifica del PRPC ed intensificata la fase di monitoraggio dello stesso pianificando anche interventi di sensibilizzazione e comunicazione rivolti ai cittadini per illustrare le strategie anticorruzione e le modalità per gestire le segnalazioni di eventuali casi di corruzione. Il Programma Triennale della trasparenza Il programma triennale sulla Trasparenza, già adottato dall Ente e aggiornato annualmente, rappresenta, insieme al Piano anticorruzione, uno degli strumenti per garantire trasparenza e integrità dell azione amministrativa. A seguito della legge 190/2012 e dei decreti attuativi, nonché attraverso il riordino della normativa in materia di Trasparenza, con il d.lgs. 14 marzo 2013 N. 33, cui si sono aggiunte le Delibere A.N.AC. è intervenuto un rafforzamento del principio di trasparenza delle Pubbliche Amministrazione quale strumento atto a prevenire fenomeni di corruzione. Ne sono conseguiti: un rafforzamento del ruolo di programmazione, attuazione e controllo degli obblighi in materia, un incremento dei contenuti degli obblighi di pag. 178

179 pubblicazione/comunicazione nei confronti dell utenza, oltre che una riorganizzazione dei meccanismi di controllo e attestazione da parte di organismi esterni agli enti. Di seguito le principali novità introdotte: 1. introdotta una tipologia ulteriore di accesso, rispetto a quella prevista ai sensi della L 241/90 o dalla normativa speciale, ovvero quella dell accesso civico, contenuto nel testo di riordino della normativa sulla Trasparenza ai sensi della Legge n. 190/ gli estesi obblighi di pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati della pubblica amministrazione sui siti istituzionali, attraverso pagine dedicate, da denominarsi Amministrazione Trasparente, cui corrisponde il diritto ad accedere ai siti in maniera diretta ed immediata, presuppone un incremento della responsabilità, in capo sia al Responsabile della Trasparenza che ai dirigenti che, insieme a quest ultimo, concorrono all attuazione della piena trasparenza dell agire amministrativo nei settori di propria competenza. Vengono difatti previste specifiche sanzioni per la violazione degli obblighi di trasparenza, contemplando addirittura l inversione dell onere della prova a carico del Responsabile della trasparenza, il quale risponderà dell inadempimento degli obblighi di pubblicazione imposti dalla normativa vigente, salvo che non provi che lo stesso è dipeso da causa a lui non imputabile; 3. l ampliamento del novero di atti e documenti oggetto degli obblighi di pubblicazione (complessivamente circa 270) tra i quali quelli inerenti la situazione patrimoniale di coloro che ricoprono incarichi politici, gli atti e i procedimenti di approvazione dei piani regolatori e delle varianti urbanistiche, l effettuazione dei pagamenti informatici, i contratti pubblici di lavori, servizi, forniture e informazioni più dettagliate relative ai procedimenti amministrativi; 4. l ampliamento dei soggetti tenuti a darne attuazione; 5. precisazione del termine per la pubblicazione dei documenti e delle informazioni obbligatorie e quantificato in 5 anni decorrenti dal 1 gennaio dell anno successivo a quello da cui entra in vigore l obbligo di pubblicazione, in ogni caso fino a che gli atti pubblicati producano i loro effetti. Vengono inoltre dettagliate per ciascun obbligo le cadenze di pubblicazione e aggiornamento (come da All.1 a Delibera Civit n. 50/ errata corrige del sett. 2013); 6. l indicazione del formato aperto, quale requisito per la pubblicazione dei documenti, delle informazioni e i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente al fine di renderli liberamente riutilizzabili. Tenendo conto delle novità introdotte a livello normativo e la portata degli obblighi il Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità, che verrà aggiornato per il triennio intende: - garantire l attuazione degli obblighi di trasparenza sanciti dalla Legge 190/2012 e dal decreto di riordino in materia; - responsabilizzare il personale dirigente sugli obblighi di trasparenza e monitorare in maniera metodica il loro assolvimento; - sviluppare un maggior coordinamento tra Trasparenza e diffusione della cultura della legalità, nell ottica di integrazione tra Programma triennale della Trasparenza e Piano anti corruzione; - conseguire gli obiettivi programmatici e strategici tesi a realizzare l open government; - informare ed aggiornare costantemente la dirigenza ed i servizi interni, nonché le società partecipate, sulle novità normative e interpretative in materia. Rendicontazione sociale Un ulteriore contributo alla trasparenza dell attività amministrativa viene dalla rendicontazione sociale. Il libero accesso alle informazioni contribuisce a rendere l amministrazione trasparente e aperta e la trasformazione delle informazioni contenute nei bilanci sociali in formati aperti e liberi da restrizioni, sia dal punto di vista dell accesso che del riutilizzo, rappresenta il presupposto di base affinché possa svilupparsi un vero e proprio scambio tra amministrazione e cittadini. Su questo fronte l Amministrazione intende continuare il lavoro ad oggi svolto offrendo, attraverso i bilanci sociali annuali e di metà e fine mandato una lettura più chiara e sintetica dei risultati dell agire amministrativo, intendendo mettere tale strumento sempre di più a disposizione di cittadini e altri enti, anche attraverso la pubblicazione di open data set attinti proprio dal bilancio sociale. pag. 179

180 Il Bilancio sociale costituisce inoltre la base dati utile alla predisposizione del Bilancio Partecipativo, che ha avuto avvia a fine 2014 attraverso incontri con la cittadinanza svolti in varie zone della città. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Il sistema di prevenzione della corruzione e di controllo amministrativo a favore della regolarità dell azione amministrativa. Programmazione del nuovo sistema generale di controllo Nel PTPC sono previste diverse misure a carico dei diversi settori dell Ente, che permetteranno la realizzazione di un sistema più controllato di gestione dei servizi: tra esse le misure obbligatorie del PNA (Trasparenza, Codice di Comportamento, Astensione in caso di Conflitto di Interessi, Whistleblowing, Formazione sull integrità e sulla legalità, Azioni di sensibilizzazione e rapporto con la società civile, ecc. ecc.) e quelle facoltative ulteriori decise dall Ente che verranno ulteriormente integrate nel corso del 2015, tra cui: la rotazione delle imprese invitate alla Gara in caso di procedura negoziata. A tutto ciò si aggiungono le verifiche di conformità degli atti amministrativi alle disposizioni di legge e le relative azioni correttive che trimestralmente vengono richieste a coloro i cui atti sono risultati parzialmente conformi o non conformi, a seguito dei risultati del controllo di regolarità amministrativa. Al fine di agevolare l attività dei singoli servizi e per rendere omogenea l intera attività amministrativa, in linea di continuità con le direttive già emanate nel corso del 2014, saranno altresì emanate apposite direttive per specifici argomenti ogni qualvolta se ne renderà necessario. I risultati dei controlli saranno comunicati con cadenza periodica al nucleo di valutazione e saranno un elemento utile al fine della valutazione dirigenziale. La trasparenza come controllo sociale diffuso e come strumento volto alla promozione dell integrità e diffusione di una cultura della legalità Il Programma della Trasparenza è stato sviluppato in più stretta connessione con il Piano anti-corruzione elaborato dalla Segreteria generale, tenendo conto che la promozione di maggiori livelli di trasparenza rappresenta di per sé una misura di prevenzione dei fenomeni di corruzione, consentendo un maggior controllo esterno sull attività amministrativa. Il Programma verrà aggiornato per il triennio ed attuato, come negli anni precedenti in stretto raccordo sia con il Responsabile Anti-Corruzione che con il ciclo della performance. Gli obiettivi di trasparenza sono difatti inclusi nei documenti di programmazione, PdO e PEG, individuando, per ciascun dirigente, indicatori riferiti alla rispondenza degli obblighi di legge. Nell ambito del nuovo programma triennale si punterà in particolare allo sviluppo ed al continuo aggiornamento delle procedure informatiche in direzione della massima integrazione tra sistemi di gestione dei flussi documentali già in uso dall Amministrazione comunale, al fine di attuare la maggior parte degli obblighi di trasparenza in maniera automatizzata, riducendo al massimo errori, omissioni o ripetizioni. Il Direttore operativo, in veste di Responsabile della Trasparenza, grazie alle sue funzioni di coordinamento, raccordo e monitoraggio, continuerà a sovraintendere ai processi di raccolta e pubblicazione delle informazioni anche tramite verifica, sistematizzazione, catalogazione e informatizzazione dei dati e delle informazioni. Nello svolgimento delle proprie funzioni, affiancato dallo Staff di Direzione, offrirà assistenza e supporto ai vari servizi dell Ente nell individuare le migliori modalità di raccolta e pubblicazione e monitorerà periodicamente l assolvimento degli obblighi nonché l avvenuto aggiornamento dei documenti e dei dati, anche in vista delle periodiche verifiche condotte dal Nucleo di Valutazione, organismo attestante l assolvimento degli obblighi di legge. Si raccorderà inoltre con altri enti del territorio per l organizzazione di incontri e iniziative a favore della trasparenza e dell accessibilità delle Pubbliche Amministrazioni che coinvolgano anche la cittadinanza, come già avvenuto nel Rendicontazione sociale pag. 180

181 Il gruppo di lavoro sul bilancio sociale, facente capo alla Direzione operativa, ha avviato le attività di redazione del Bilancio sociale Sono state raccolte informazioni e dati per il tramite dell applicativo informatico in uso per il Controllo di Gestione ed è in corso l attività di rielaborazione del documento che sarà sottoposto all approvazione tecnica della Giunta comunale. Tali attività hanno richiesto un rapporto di continua collaborazione e scambio con tutti i servizi comunali. Da rilevare un costante interesse per l esperienza di rendicontazione sociale sia da parte dei fruitori del sito istituzionale (vedi accessi alle pagine dedicate) che di studenti e ricercatori universitari (attraverso richieste interviste telefoniche, invii di questionari e di partecipazione a seminari). Il Servizio ha inoltre fornito alla struttura informatica i dati utili alla pubblicazione degli open data set relativi ad alcuni servizi comunali. Dalla trasparenza alla responsabilità sociale Il processo di rendicontazione sociale ha accompagnato i bilanci finanziari dell Amministrazione dal 2008 al 2012, comprendendo il Bilancio sociale di mandato che ha sintetizzato e aggiornato le rendicontazioni sociali degli ultimi 4 anni, rappresentando un valore aggiunto in termini di trasparenza riconosciuto anche a livello nazionale (vedasi il Premio Oscar di Bilancio della pubblica Amministrazione). L attività è proseguita con il bilancio annuale 2013 e proseguirà con la redazione del bilancio di metà mandato, mettendo sistema dati, informazioni e risultati rendicontati nei primi due anni e mezzo di mandato. Se ai bilanci sociali annuali è stata data diffusione tramite web, nonché per il tramite degli incontri svolti nell ambito del progetto di redazione del primo Bilancio partecipativo dell Ente, il bilancio di metà e fine mandato avranno una diffusione ancor maggiore e mirata a rendere in maniera semplice e sintetica, anche mediante formati ridotti del report e canali comunicazionali specifici, il risultato del primo periodo di mandato dell Amministrazione. Il patrimonio di dati così prodotto sarà utile non solo alla cittadinanza, ma potrà rappresentare uno strumento a supporto delle future decisioni politiche. Le rendicontazioni annuali continueranno inoltre a rappresentare una delle principali fonti per la redazione de aggiornamento degli open data set. Indicatori per Prevenzione Corruzione Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Misure di PTPC n. misure di prevenzione della corruzione monitorate nell Ente: Tipo dai calcolo / formula valore Fonte dei dati Staff del Segretario generale- gruppo di lavoro GPC Target 100% per Controllo Amministrativo: nome indicatore Frequenza del monitoraggio descrizione l indicatore permette di rilevare il grado di intensità con cui viene verificato il rispetto della normativa e dunque la frequenza dell audit di controllo amministrativo tipo di calcolo/formula N. verifiche all anno: 4 (audit trimestrale) fonte dati Staff del Segretario generale- gruppo di lavoro GPC target 100% determinazioni con impegno responsabile dell indicatore Dirigente: Petrucciani Gruppo incaricato: Barbara Carabelli; Roberta Coturri; Matteo Magnani nome indicatore descrizione tipo di calcolo/formula fonte dati Estensione verifiche su Istituzione Servizi Culturali l indicatore permette di rilevare il grado di estensione del controllo amministrativo rispetto a tutte le determinazioni di impegno emesse dall Ente nel suo complesso % copertura controllo CDR dell Ente Staff del Segretario generale- gruppo di lavoro GPC pag. 181

182 target responsabile dell indicatore per Responsabilità sociale Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target 100% CDR Dirigente: Petrucciani Gruppo incaricato: Roberta Coturri; Matteo Magnani; Barbara Carabelli Attività di RSI n. iniziative sviluppate nell ambito della RSI valore Staff di Direzione - gruppo di lavoro Bilancio sociale 2 min. (bilancio sociale; collaborazione nel processo relativo al Bilancio Partecipato.) per Trasparenza: nome indicatore Livello di accessibilità informazioni e dati descrizione l indicatore permette di rilevare il grado di rispetto della normativa sulla trasparenza e dunque il livello di accessibilità permessa all utenza tipo di calcolo/formula % di informazioni rese accessibili sul tot. richieste dalla normativa fonte dati CdR Staff di Direzione target 100% responsabile dell indicatore Dirigente: Pier Luigi Fusoni Funzionario: Chiara Bianchi pag. 182

183 7.04 Riforma e innovazione dei servizi Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire L Amministrazione comunale ha sviluppato negli ultimi anni politiche volte al miglioramento dei servizi, sia dal punto di vista dell efficientamento e dell innovazione delle procedure interne, che della qualità del servizio reso al cittadino. Il Piano dell Innovazione ha raccolto in questi anni tutti gli obiettivi e i progetti di innovazione, semplificazione procedurale e di miglioramento organizzativo e qualitativo dei servizi comunali. L attuazione, la raccolta e il monitoraggio delle azioni innovative e di miglioramento organizzativo continua a cura della Direzione operativa e anche nell ambito del PdO, al fine di misurare e valutare la propensione all Innovazione da parte dei Dirigenti. Tra le azioni salienti in via di sviluppo o che verranno sviluppate nei prossimi anni, si segnalano: 1. Il funzionamento del nuovo Sportello Polivalente per i Cittadini e le Imprese (con D.G.C. n. 292 del ) che comprende attività precedentemente svolte in uffici diversi e decentrati. Uno Sportello unico dei servizi, dunque, che vede racchiuso in se lo Sportello Polivalente imprese e lo Sportello polivalente per il Cittadino. Il Comune della Spezia sta ampliando difatti sempre più le condizioni per ridurre dispersioni e disfunzioni organizzative e per contenere quanto più possibile la struttura amministrativa, a favore di un sistema innovativo che vede il front office come elemento primario da valorizzare. Il nuovo sistema nasce per snellire ulteriormente il rapporto tra i cittadini e l impresa con la macchina amministrativa. Può essere considerato uno sportello di terza generazione perché alla polifunzionalità della struttura si accompagna gradualmente anche la polifunzionalità del personale impiegato. Un modello, capace di rispondere in modo sempre più celere e puntuale al mondo delle imprese; 2. La continua evoluzione del portale SpeziaNet con l esposizione di nuovi servizi on line, la realizzazione dell apposita sezione web dedicata allo Sportello polifunzionale e lo sviluppo di nuove sezioni, anche in coerenza con le direttive relative alla trasparenza e all insegna della massima accessibilità e partecipazione, anche per il tramite dei social network; 3. La virtualizzazione dei server comunali e la realizzazione di nuove macchine virtuali, su cui saranno installati i nuovi programmi di business intelligence per l integrazione delle banche dati informative del nostro ente (servizi finanziari, controllo di gestione, personale) e il progetto tavolo statistiche che prevede una integrazione delle banche dati del registro Imprese della camera di commercio, dell anagrafe del comune della spezia e dei centri per l impiego della provincia; 4. il completamento del processo di dematerializzazione degli atti con l avvio delle deliberazioni consiliari on line e, sul fronte dell informatizzazione della macchina comunale, da segnalare l attivazione del nuovo sistema telefonico basato su server e telefoni ip; 5. l ulteriore ampliamento delle infrastrutture di rete a livello cittadino, con nuovi hot spot Wifi e la realizzazione di una rete telematica ultraveloce. L infrastrutturazione tecnologica avvenuta negli ultimi anni sia nell ambito degli interventi POR FESR , con particolare riferimento alla realizzazione dell anello in fibra ottica, cui verranno collegate numerose scuole uffici pubblici cittadini, sia mediante il coinvolgimento di partner industriali, come Telecom Italia si rileva strategica per l innesto di nuovi servizi diffusi sul territorio per scuole, cittadini e imprese; 6. La prosecuzione del lavoro di miglioramento e standardizzazione della Qualità dei servizi comunali. L obiettivo è quello di diffondere una Sistema di Gestione e Controllo della Qualità, che si estenda su tutti i servizi dell Ente in modo standardizzato compreso i servizi esternalizzati, anche per il tramite di società partecipate. Al centro vi sarà il monitoraggio del rispetto degli standard di qualità ed il miglioramento continuo. In tale ottica, il Sistema centralizzato ed informatizzato di gestione delle segnalazioni e dei reclami dovrà puntare nei prossimi anni alla sua ottimizzazione e integrazione tra strumenti diversi ma con le stesse finalità quali con il sistema delle richieste di interventi e manutenzione. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo pag. 183

184 Il Piano dell innovazione rappresenta da anni lo strumento di attuazione di tutti gli obiettivi di innovazione e semplificazione che riguardano il nostro Ente e contiene le azioni funzionali alla realizzazione di un Agenda digitale locale che rappresenta uno dei presupposti per lo sviluppo della città in ottica intelligente. Nell ultimo biennio si è inoltre deciso di legare Piano Innovazione e Piano dettagliato degli obiettivi al fine di valutare la performance organizzativa e individuale anche sulla base delle innovazioni e delle semplificazione rese dai servizi comunali. Tra i principali progetti previsti per il 2015 si rileva: Sportello polivalente per le imprese lo sportello è stato inaugurato a fine 2014 e comprende attività precedentemente svolte in uffici diversi e decentrati. L attività avviata nella nuova sede al Piano Terra del Palazzo Comunale (ex elettorale) vede inglobati oltre ai servizi erogati, fin dal 1999, dal Cdr. Sportello Unico imprese, relativamente alla realizzazione, modifica di insediamenti produttivi (artigianali, industriali, di servizi, distribuzione carburanti, presidi sanitari, impianti per teleradiocomunicazioni, ecc.) anche le attività di front office di competenza del C.d.r Arredo urbano e del C.d.r. Mobilità e alcune attività di front office del C.d.r. Commercio. Tale innovativo servizio vede la realizzazione dell obiettivo comune dell Amministrazione di favorire l accesso dei cittadini e degli imprenditori ai servizi ed alle risorse pubbliche consentendo, nel contempo, la realizzazione di obiettivi di efficienza contestuali a riduzione di costi, nei confronti dei quali l amministrazione pubblica è particolarmente impegnata. Si tratta di un obiettivo particolarmente complesso che ha previsto, tra l altro, il coinvolgimento e l ampia riorganizzazione di numerosi servizi, unitamente a reingegnerizzazione di svariati procedimenti. Recenti normative hanno introdotto la funzione obbligatoria dello sportello telematico, offrendo agli utenti un ulteriore modalità per ricevere informazioni e servizi. Gli utenti, poiché fruitori del servizio, saranno ulteriormente coinvolti direttamente al fine di accertare di cosa maggiormente abbisognino, fornendo loro alcune alternative in modo da ricavare, anche indirettamente, dall elaborazione delle risposte, cosa ritengono sia più utile per il soddisfacimento delle proprie esigenze. La nuova logistica è così strutturata: Con la realizzazione dello sportello polivalente sono state integrate le procedure occupazione suolo con il calcolo COSAP per evitare che il cittadino debba recarsi a Spezia Risorse per effettuare i pagamenti delle imposte. Questa attività permette di fornire un servizio sempre più orientato al cittadino e alle attività economiche, di ridurre i tempi di rilascio degli atti autorizzatori e rendere automatici i controlli tra gli atti rilasciati e i canoni COSAP pagati. L implementazione dei sistemi di gestione informatizzata delle pratiche (back office) degli Sportelli Edilizia, Mobilità e SUAP dove si proseguirà sul lavoro intrapreso per migliorare l integrazione dei procedimenti che abbiano ad oggetto l'esercizio di attività produttive per permettere all'impresa di presentare un'unica comunicazione (es. istanza osp dehor per pubblico esercizio /voltura/ampliamento riduzione/cessazione insegne attività commerciali/artigianali/turistico ricettive/agricole ecc.). Tutti i provvedimenti amministrativi avranno la loro collocazione territoriale e cartografica per un controllo e una pianificazione da parte degli operatori interessati sia interni all Ente (Polizia Municipale, Tributi, mobilità) che esterni (vigili del fuoco, organi di polizia e mezzi di soccorso). Anche lo sportello della toponomastica continuerà a svolgere un ruolo fondamentale nel Back- Office, integrando i dati tra edilizia, Catasto, Anagrafe e attività produttive. I dati alimentano l Anagrafe Comunale degli Immobili per permettere una individuazione toponomastica dell unità immobiliare e confluire nel sistema dei servizi intelligenti, ELICAT- ELIFIS-FEDFIS. Sempre sul fronte dell informatizzazione dei servizi si procederà alla virtualizzazione dei server comunali e la realizzazione di nuove macchine virtuali nonché al completamento e alla piena operatività dei software installati per i servizi di Pubblica Istruzione e Socio Sanitari (Icaro); L applicazione sempre più diffusa di sistemi e strumenti standardizzati di gestione della qualità che interesseranno gran parte dei servizi comunali di rilevanza esterna e che riguarderanno: - Piano Carte dei Servizi e dei relativi standard prestazionali - Piano Ascolto interno: customer interna e benessere organizzativo pag. 184

185 - Piano ascolto esterno: indagini di qualità sugli utenti - Piano miglioramento qualità dell Ente: elenco delle azioni di miglioramento/preventive, proveniente dai piani precedenti; elenco delle azioni correttive, proveniente da non conformità rilevate sul servizio erogato. Prevista, in fase successiva all avvio anche il controllo qualità servizi esternalizzati, dello Sportello Polivalente e un ulteriore implementazione del Sistema reclami con l integrazione tra Sistema gestione segnalazioni e reclami e Piuma; A cinque anni dalla realizzazione di Spezianet si è imposta una profonda rivisitazione del sito istituzionale alla luce dei cambiamenti tecnologici intercorsi e delle nuove esigenze di maggiore interattività nella comunicazione tra cittadini e Comune. Il 2014 ha visto una rivisitazione complessiva di SpeziaNet che ha assunto una dimensione spiccatamente social (web 2.0), luogo a cui rimandano anche i social (Twitter, FB, You Tube). Su questi ultimi si è definita una programmazione e una ben identificata social policy dell Ente con precisi piani editoriali. Una vera e propria politica di presenza dell Ente sui social networks gestita in modo coerente e coordinato. Si è andata strutturando attraverso specifici percorsi formativi interni la rete dei referenti di servizi per la comunicazione e oggi un buon numero di servizi coordinati da Redazioneweb e URP pubblicano in autonomia. Dopo la realizzazione dell interfaccia web del Bilancio Partecipato, il 2015 vedrà dal punto di vista dello sviluppo della rete civica, in particolare, la realizzazione dell apposita sezione web dedicata allo Sportello polifunzionale, dell area web PUC partecipato, della revisione della sezione Gare e appalti oltre che lo sviluppo di nuove sezioni anche in coerenza con le direttive relative alla trasparenza. Si svilupperà ulteriormente la rete dei referenti per approdare a un sistema complessivo di redazioni decentrate. Per quanto riguarda i social si darà sviluppo a progetti user generated content, sempre più aperti al coinvolgimento e all apporto degli utenti (civic engagement). Lo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche per le quali La Spezia vanta uno de primi posti in Italia con l erogazione di servizi ultrabroadband, grazie alla realizzazione delle reti ultraveloci fissa e mobile con una copertura che verrà implementata nel corso del Gli importanti interventi infrastrutturali riguardanti la realizzazione delle reti ultraveloci fissa e mobile nella città sono stati attuati con la collaborazione di Telecom Italia, con un investimento pari a circa 4 milioni di euro, a poco più di un anno dall avvio del progetto che ha visto Telecom Italia impegnata nella realizzazione della nuova rete in fibra ottica NGAN (Next Generation Access Network) e di quella mobile 4G. Collegati con la fibra ottica circa 120 armadi stradali per raggiungere oltre 21mila unità immobiliari, che diventeranno oltre 38 mila entro la fine del 2015, pari all 80% della popolazione. Già da oggi disponibili i servizi Ultra Internet a 30 Megabit che consentono di vedere film in HD e 3D, ascoltare musica, utilizzare al meglio gaming on line e tutta la potenzialità dei servizi cloud. Sul fronte della telefonia mobile, raggiunto il 97% della popolazione con la rete 4G di TIM che permette la trasmissione dati con velocità fino a 100 Megabit. Alla Spezia il programma di copertura della città ha già interessato oltre 21mila unità immobiliari, che diventeranno oltre 38mila entro la fine del 2015, grazie alla posa di circa 90 chilometri di cavi in fibra ottica (di cui solo 20 con scavo e prevalentemente di tipo innovativo a basso impatto per la popolazione) che a regime copriranno circa l 80% della popolazione. Inoltre all anello in fibra ottica realizzato nell ambito dei finanziamenti POR FESR sono già state collegate le scuole Anna Frank, Garibaldi, Mazzini e Pellico e per il 2015 sono in progetto i collegamenti di ulteriori plessi scolastici. Indicatori Nome indicatore Grado realizzazione progetti inseriti nel Piano dell Innovazione Descrizione L indicatore misura la percentuale di realizzazione del Piano dell Innovazione sulla base dei progetti in esso contenuti tipo di calcolo/formula % progetti sviluppati sul tot. progetti previsti fonte dati CdR Staff Direzione Operativa Target 90% pag. 185

186 P Per lo Sportello polivalente Imprese - Implementazione e aggiornamento modulistica/informazioni on line; - Nuova pagina Web Sportello unico dei servizi (Sportello Polivalente Imprese); - Modulo di registrazione dell attività giornaliera (modalità, tipologia e quantità di contatti) e sintesi mensile; - Foglio «I Consigli» a disposizione degli utenti (i consigli che perverranno saranno esaminati e considerati nell ambito delle nostre attività di miglioramento); - Indagini periodiche di customer satisfaction; Per il SUAP C.d.r. Sportello Unico per le Imprese Mantenimento della Certificazione di qualità UNI EN ISO fino a luglio 2015; successivamente sarà valutato l avvio di attività legate all eventuale certificazione del nuovo Sportello Polivalente Imprese, anche nella considerazione della prossima nuova norma UNI EN ISO ; Riduzione dei tempi di conclusione delle Conferenze dei servizi rispetto ai tempi consentiti dalla Legge; Riduzione dei tempi di conclusione dei procedimenti per pareri preliminari di conformità rispetto ai tempi consentiti dalla Legge. Sportello edilizia Sostituzione e implementazione del programma informatico di gestione delle pratiche urbanistico-edilizie pag. 186

187 7.05 Un comune che investe sulle sue lavoratrici e lavoratori Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire PROGRAMMA OCCUPAZIONALE Nell anno 2015 il Comune della Spezia, accertata la rispondenza dei limiti e dei vincoli posti dalla normativa e la disponibilità economica, procederà ad attuare programmi occupazionali che tengano conto della semplificazione e flessibilità del turn over previsti dal D.L. 90/2014 convertito con L. 114/2014. Le possibilità assunzionali andranno contemperate con le esigenze organizzative dell Ente e le particolari professionalità necessarie a garantire il buon funzionamento dell Amministrazione e livelli ottimali di erogazione dei servizi. L intera programmazione occupazionale dovrà altresì prendere in considerazione gli sviluppi giurisprudenziali e normativi scaturenti dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea del in tema di utilizzo di contratti a tempo determinato. PROGETTO FORMATIVO La realizzazione del programma formativo triennale necessita di essere armonizzata mediante un piano annuale di attuazione che tenga conto della necessità di ottimizzare le attività rispetto alle limitate risorse disponibili. I programmi di formazione erogata da gruppi interni di dipendenti coinvolti nell attivazione degli Sportelli Polivalenti, unitamente a una formazione esterna di tipo motivazionale, costituiscono un valido esempio per la programmazione 2015 e per gli anni futuri. Nel 2015 occorrerà inoltre tenere presente lo sviluppo di attività e monitoraggi che necessitano di personale formato su particolari tematiche, si pensi alla formazione obbligatoria in ambito di anticorruzione. Le recenti necessità in tema di Protezione Civile hanno evidenziato come la formazione specialistica e obbligatoria consenta di fronteggiare al meglio situazioni emergenziali con personale legittimato all utilizzo di strumentazioni ed apparati tecnici specifici. Nel prossimo anno occorrerà inoltre ricercare soluzioni per fornire formazione mediante sistemi a distanza, in streaming o mediante e-learning, soluzioni che vedono ancora poca offerta sul mercato formativo esistente. Nel 2015, in sede di redazione del Piano Formativo, occorrerà prevedere un attività di informazione e formazione erogata da dipendenti e/o da Organizzazioni Sindacali in tema di benessere organizzativo, pari opportunità, ecc. Occorrerà coinvolgere il Comitato Unico di Garanzia in tale programmazione anche al fine di prevedere formazione che consenta forme a cascata di diffusione delle conoscenze da parte dei soggetti formati. SALVAGUARDIA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI L impossibilità da parte dell Azienda Sanitaria Locale n. 5 di rinnovare la pluriennale convenzione per il servizio di sorveglianza sanitaria, ha reso necessario acquisire tale prestazione mediante apposita gara per l affidamento del servizio stesso. Pertanto nel 2015 l attività verrà espletata da parte di un medico a contratto con una modifica gestionale complessiva della tenuta delle cartelle sanitarie di ciascun dipendente e una gestione informatica dell intera attività disposta dal D.Lgs. 81/2008. Le nuove modalità operative di convocazione a visita e di tenuta complessiva dell intero programma, consentiranno risparmi gestionali che vanno al di là del risparmio già ottenuto in sede di svolgimento di gara. Anche in tema di salvaguardia della sicurezza dei lavoratori, il passaggio a forme gestionali informatizzate assicurerà maggiore efficienza e precisione anche in sede di rendicontazione delle attività espletate e delle azioni positive da attuare per il miglioramento del servizio. VALORIZZAZIONE DEL MERITO E CONTRATTAZIONE DECENTRATA Dall anno 2015 dovrebbero venire meno le riduzioni nella costituzione del fondo per le risorse decentrate relative alle cessazioni del personale nell anno precedente di cui all art. 9 comma 2 bis del D.L. 78/2010 convertito con L. 122/2010, conseguentemente, se tale linea operativa pag. 187

188 sarà confermata dal Governo, i fondi per la contrattazione decentrata, seppur notevolmente ridimensionati, potranno consentire la riattivazione graduale di progetti di valorizzazione del merito finanziabili. La contrattazione decentrata posta in essere nel 2014 in tema di Sportelli Polivalenti, necessita di particolare attenzione in quanto in sede di costituzione del fondo decentrato occorrerà verificare le forme di finanziamento per tale progetto per l anno Per quanto riguarda la valutazione dei dipendenti, l attenta contrattazione metodologica avvenuta negli anni precedenti, prima in via sperimentale e successivamente a regime, ha comportato l acquisizione di una coscienza valutativa generalizzata sia da parte dei valutati che dei valutatori. Il meccanismo posto in essere ha di fatto negli anni permesso di graduare i giudizi sulle performance su scale di valori previste dalla normativa, ovvero in più fasce di giudizio. Anche per l anno 2015 si intende riproporre in sede di contrattazione tale strumento di ripartizione delle risorse. Accertata la consistenza del fondo, occorrerà inoltre comprendere se effettuata la contrattazione per la valutazione annuale, residuino risorse da destinarsi a particolari necessità cui far fronte mediante progetti specifici. BENESSERE ORGANIZZATIVO Nel corso del 2015 anche mediante una costante collaborazione con il Comitato Unico di Garanzia (CUG) si intende attivare una serie di progetti volti al miglioramento del benessere organizzativo. Per l attivazione dei progetti anzi indicati occorrerà diffondere una coscienza organizzativa nella pluralità dei dipendenti e per tale coinvolgimento necessiterà attivare comunicazioni e formazione anche attraverso le Organizzazioni Sindacali. La necessità di valorizzare e ribadire istituti già presenti ma in gran parte sconosciuti o dimenticati da parte dei dipendenti, necessita di uno sforzo comunicativo anche da parte del C.d.R. Gestione Risorse Umane che dovrà divulgare, anche con forme di tutoraggio, il patrimonio di istituti di benessere esistente. Assieme al Comitato Unico di Garanzia verrà intrapresa anche un attività di coinvolgimento del Medico Competente e dei servizi ASL per valutare la possibilità di attivare contatti sinergici volti all informazione e se possibile ad agevolare le attività di screening sanitario. Tutte le attività di cui sopra saranno impostate evitando implicazioni economiche a carico dell Ente valutando di caso in caso come operare. Durante il 2015 inoltre sarà valutato l espletamento di un ulteriore censimento sul benessere su specifici plessi organizzativi ma a differenza di quanto in precedenza espletato non per valutazioni generiche ma mirate a tematiche sulle quali l Amministrazione possa dare risposta. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo PROGRAMMA OCCUPAZIONALE Entro i primi mesi dell anno dovrà essere data piena attuazione delle normative emanate in tema di assunzioni con la conseguente approvazione del Piano Occupazionale triennale ed attuazione dello stesso entro la fine di ogni anno. PROGETTO FORMATIVO Entro i primi mesi dell anno sarà predisposto, sottoposto alle OO.SS. R.S.U. e approvata la fase operativa dell anno in corso da attuare entro l anno. SALVAGUARDIA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI Nel corso dell anno, oltre a continuare la tutela in materia di medica del lavoro, occorrerà, sentendo il nuovo medico competente, rivedere integralmente le modalità di tenuta delle cartelle sanitarie permettendo economie di scala e organizzative che consentano di liberare risorse per l ottimizzazione del servizio. VALORIZZAZIONE DEL MERITO pag. 188

189 Entro l anno dovrà essere effettuata la valutazione dei Dirigenti, Dipendenti incaricai di posizione organizzativa e dipendenti, erogando, ove possibile e previa contrattazione con le OO.SS. R.S.U., la premialità conseguente dell anno Impinguamento delle risorse utilizzabili in tema di premialità nei limiti stabiliti dalla normativa. BENESSERE ORGANIZZATIVO In stretto collegamento con in Comitato Unico di Garanzia verranno organizzate attività ed iniziative di formazione e sensibilizzazione unitamente allo studio sull ampliamento delle possibilità di tutela sanitaria. Indicatori Considerando la peculiarità e l importanza degli obiettivi, si ritiene indispensabile utilizzare l indicatore generico FATTO/NON FATTO (Piano Occupazione, Piano della Formazione, Valutazione del merito). pag. 189

190 7.06 Città intelligente - SMART city Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Smart City, ovvero città intelligente indica un ambiente urbano in grado di agire attivamente per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini. La città intelligente riesce a conciliare e soddisfare le esigenze dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni, grazie anche all'impiego diffuso e innovativo delle ICT (Information and Communication Technology), in particolare nei campi della comunicazione, della mobilità, dell'ambiente e dell'efficienza energetica, dell edilizia. Tutto questo è realizzabile attraverso l utilizzo di una connettività diffusa e la digitalizzazione delle comunicazioni e dei servizi. Da qui la necessità di integrare, razionalizzare e coordinare l azione degli attori pubblici e privati per trovare modelli di gestione del sistema urbano che seguano un paradigma nuovo e che permettano, non a parità, bensì a minore disponibilità di risorse, la produzione di politiche e servizi efficaci, efficienti e sostenibili. Alla base del paradigma smart è necessario sia sottesa una visione strategica cui far sottostare strumenti, tecnologie, investimenti e progetti innovativi, una visione fondata sulle specificità del territorio, sui suoi punti di forza e di eccellenza, che possa trainare economie ad alto potenziale di innovazione, fondate sulla conoscenza, la sostenibilità e l inclusività. Per tale motivo il Comune della Spezia ha inteso sviluppare una nuova programmazione che delinei una visione di sviluppo che possa traguardare l orizzonte 2020 e che tenga conto: - delle priorità strategiche di livello europeo (Stategia Europa 20.20) e dei nuovi modelli di sviluppo urbano in corso di attuazione; - della programmazione delle risorse e dei fondi provenienti dalla politica di Coesione per il periodo a livello nazionale (Accordo di partenariato e Agenda Urbana) e a livello regionale (con i programmi operativi relativi ai vari fondi); - di tutte le potenzialità del territorio, senza dimenticare le criticità che ancora oggi esistono sotto il profilo sociale, economico e soprattutto occupazionale. L amministrazione ha tracciato un percorso di lavoro che, partendo da una raccolta interna dei progetti e delle iniziative in corso, ha permesso di individuare settori e aree prioritarie d azione sulle quali basare una crescita intelligente della città e nell ambito delle quali ampliare la platea di soggetti coinvolti. Da qui l attivazione di protocolli di intesa e tavoli di lavoro nell ambito dei quali coinvolgere attori chiave dal mondo accademico, scientifico, culturale ed industriale, la partecipazione a reti e osservatori nazionali e la ricerca di occasioni di scambio di esperienze e migliori pratiche che mettano insieme le eccellenze e le capacità espresse dalle città, sia in un contesto nazionale che europeo. Molti sono i settori in cui il Comune della Spezia ha avviato in questi anni, anche grazie al ricorso a iniziative e risorse comunitarie, progetti a favore della sostenibilità e l innovazione in ambito urbano: - lo sviluppo delle infrastrutture e delle reti di connessione tra amministrazioni (Banda Larga e Wi Fi) che verranno ulteriormente implementate; - lo sviluppo di Open data set e dell interoperabilità tra Pubbliche amministrazioni; - l erogazione di servizi innovativi e semplificati per cittadini e imprese, anche attraverso la modernizzazione e l integrazione degli sportelli al cittadino e attraverso lo sviluppo della comunicazione istituzionale verso canali social ; - lo sviluppo di un sistema di mobilità sostenibile che punta sempre di più su sistemi intelligenti e di info-mobility; - una strategia, già delineata nel PAES, per l efficientamento energetico e l utilizzo delle risorse rinnovabili sfruttabili sul territorio. Da qui i sei ambiti d azione per portare La Spezia verso il modello smart city : smart government e agenda digitale; smart enviroment, che comprende la gestione intelligente delle risorse e la mobilità sostenibile; sviluppo sostenibile del territorio e rigenerazione urbana; pag. 190

191 smart economy, intesa come sviluppo dell economia e delle competenze legate alla green economy e ad un economia più innovativa e digitale (puntando sull economia del mare) anche attraverso uno scambio più intenso tra ricerca-università e imprese; smart people, ovvero la creazione di un ambiente favorevole alla creatività, alla crescita di nuove competenze e all imprenditorialità, alla partecipazione cittadina e attento alla valorizzazione delle eccellenze del territorio. Questi sei ambiti permeano il Piano La Spezia la città diventa smart e divengono i settori prioritari per le future esperienze di progettazione e co-progettazione che verranno condotte anche nel quadro delle nuove risorse 2014/2020. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Il Comune della Spezia ha già intrapreso progetti che vanno nella direzione di una crescita sostenibile e intelligente del proprio territorio, misurandosi con partenariati internazionali sul tema delle smartcities and comunities. Ha elaborato piani volti a rendere più sostenibile la gestione della mobilità (P.I.M.), delle energie (Piano Energetico, Patto dei Sindaci e SEAP), dei rifiuti e a realizzare le infrastrutture tecnologiche per rendere più efficiente e capillare lo scambio di informazioni tra enti e tra Comune e cittadinanza (banda larga e Wifi), attivando investimenti che hanno trovato supporto nella programmazione comunitaria. L Amministrazione ha però voluto interiorizzare questa nuova visione di sviluppo all interno di una nuova programmazione di respiro strategico affinché tale visione, che traguarda l orizzonte 2020, sia orientata: - ad un utilizzo più spinto delle nuove tecnologie dell informazione e della comunicazione, anche ai fini di un più diffuso coinvolgimento della cittadinanza, - ad una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale e alla salvaguardia del territorio - all innovazione e alla competitività delle imprese locali, anche al fine di creare nuove competenze, contrastare la crescente disoccupazione e garantire un collegamento più stretto tra mondo della ricerca e dell università e mercato. Tra la fine del 2013 e l inizio del 2014 è stato dato avvio a questa strategia con l istituzione di un tavolo interno all amministrazione e la redazione di un documento di indirizzo, La Spezia la città diventa Smart, vagliato dalla Giunta comunale. Sono state individuate 6 macro aree di intervento su cui concentrare la programmazione di lungo periodo. Le macroaree sono state individuare tenendo conto delle linee programmatiche di mandato, dei progetti in corso, della programmazione europea , dell Agenda Urbana e delle linee di indirizzo della Regione Liguria. Ecco in sintesi il quadro della Spezia L Amministrazione ha aderito anche all Osservatorio Anci sulle Smartcities ha quindi promosso una partecipazione più ampia possibile alla stesura di questo quadro di programmazione finalizzato anche all accesso alle risorse comunitarie del nuovo periodo di programmazione. Con questo scopo è stato siglato un Protocollo con i Comuni di Lerici e Portovenere per avviare un percorso congiunto verso una comunità intelligente e redatti i protocolli sulla base dei quali coinvolgere in maniera operativa, altri soggetti pubblici e privati (CCIAA, Autorità Portuale, DLTM, Promostudi e ancora Asl e società partecipate) per individuare le azioni e gli interventi utili alla creazione die una comunità intelligente di area vasta. L Amministrazione si farà coadiuvare, soprattetto nel processo di partecipazione e progettazione da un soggetto sterno che è stato individuato, dopo un attenta ricerca nella Fondazione Torino Wireless. A partire da gennaio pertanto si prevede: l istituzione di un Tavolo di Coordinamento, di una Segreteria Operativa presso il Comune della Spezia e l avvio di specifici tavoli di approfondimento a cui parteciperanno di volta in volta i soggetti in possesso delle specifiche competenze legate ai temi Tutti i tavoli seguiranno la medesima organizzazione e struttura di lavoro e potrebbero anche essere organizzati in sequenze temporali differenti. Ciascun tavolo dovrà individuare un coordinatore e potranno essere formati uno o più sottogruppi attivi su specifiche idee progettuali. pag. 191

192 I lavori, che si concluderanno nei primi sei mesi del 2015, produrranno un masterplan condiviso di progettualità e obiettivi. Durante questo percorso verranno dunque analizzate le occasioni di sostegno finanziario disponibili a livello comunitario, nazionale e regionale e, per l implementazione dei progetti ed il reperimento delle risorse esterne, verranno attivati tavoli tecnici con i soggetti competenti, contatti con uffici di rappresentanza a Bruxelles, reti e osservatori appositamente creati, anche per la ricerca dei partenariati pubblici-privati più adeguati e potranno essere coinvolte società specializzate al fine di individuare le soluzioni tecniche e finanziarie più adeguate.. Indicatori Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Redazione Masterplan città smart SI/NO Direzione Operativa Nuovi Progetti sviluppati in partenariato con altri enti/istituzioni pag. 192

193 7.07 La riforma del comparto delle partecipazioni comunali Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Il Comune della Spezia con il Regolamento per il controllo sulle società partecipate dal Comune della Spezia (art. 147 quater del decreto legislativo 267/2000), approvato dal Consiglio Comunale, intende dare attuazione all articolo quater del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il quale sancisce l obbligo per l ente locale di definire secondo la propria autonomia organizzativa un sistema di controlli sulle società partecipate dallo stesso. Il controllo sulle attività e servizi avviene in base alla qualificazione e definizione della rilevanza delle partecipazioni comunali nei soggetti gestori, secondo le loro diverse tipologie. L Amministrazione definisce preventivamente gli obiettivi gestionali a cui devono tendere le società partecipate, secondo standard qualitativi e quantitativi e organizza un idoneo sistema informativo finalizzato a rilevare i rapporti finanziari tra l ente proprietario e le società, la situazione contabile, gestionale e organizzativa delle società, i contratti di servizio, la qualità dei servizi, il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica. Il Servizio rappresenta il referente tecnico dell Amministrazione nei flussi informativi tra Ente e società o altro soggetto giuridico di gestione, e svolge attività di controllo gestionale. L attività ordinaria di controllo, in attuazione di quanto previsto dall articolo 147-quater del Dlgs 267/2000, è condotta a cura di personale dipendente dell ente, dotato di idonea qualificazione e munito ove necessario di apposita delega, generale o speciale, all uopo rilasciata dal dirigente del Servizio. A seguito dell introduzione dell art. 4 comma 12-bis del DL 66/2014, l art. 18 comma 2-bis del DL 112/2008 è stato completamente riformulato. La nuova formulazione non prevede più l automatica estensione agli organismi partecipati di tutte le limitazioni alla spesa per il personale previste per gli enti locali, ma rafforza la responsabilità dell ente locale controllante nella definizione delle politiche del personale degli organismi facenti parte del proprio gruppo. Le società a partecipazione pubblica totale o di controllo si dovranno attenere unicamente al generale principio di riduzione dei costi di personale, attraverso il contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni. Per garantire il conseguimento di tale obiettivo, il Comune della Spezia, in veste di ente controllante definirà, con proprio atto di indirizzo, per ciascun organismo partecipato, specifici criteri e modalità di attuazione del principio di contenimento dei costi di personale, tenendo conto del settore in cui ciascun soggetto opera. Il Comune della Spezia potrà in questo modo diversificare la politica del personale e valorizzare maggiormente le realtà strategicamente più rilevanti per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Per l espletamento delle funzioni ad esso attribuite il Servizio potrà avvalersi di professionalità specifiche e, dove ritenuto necessario, di particolari programmi informatici utili a facilitare l analisi e il monitoraggio della gestione economico-finanziaria delle aziende. L Ufficio elaborerà le informazioni ricevute dal soggetto partecipato curando in particolare: l analisi dei bilanci, dei rendiconti, e l andamento annuale degli stessi; la relazione sulle attività del soggetto partecipato nell esercizio a consuntivo ed in quello previsionale e relativi budget; la verifica semestrale e annuale del rispetto dei criteri quali/quantitativi previsti dai contratti di servizio; monitora i rapporti finanziari tra l Ente e la società partecipata; analizza gli scostamenti dell andamento delle società partecipate rispetto agli obiettivi assegnati e individua le opportune azioni correttive. A seguito delle operazioni di controllo attuate nei confronti del soggetto partecipato, il Servizio preposto relazionerà dettagliatamente in ordine ai riscontri acquisiti ed agli elementi dedotti, al fine di analizzare opportunamente la situazione inerente aspetti decisionali, strategici, gestionali e/o di svolgimento dei servizi ed attività svolte dal suddetto soggetto giuridico. La relazione predisposta dall Ufficio sarà trasmessa al Sindaco, all Assessore al ramo e al Dirigente della struttura organizzativa ed alla competente Commissione consiliare in materia pag. 193

194 di controllo sull attività delle società partecipate, per le eventuali e conseguenti determinazioni, previo inoltro ad altri organi e soggetti se di competenza. Le procedure di vigilanza e controllo potranno essere attivate sia d ufficio sia per effetto di specifica segnalazione proveniente da Organi dell Ente ovvero da cittadini, singoli od associati. In relazione alla nuova responsabilità dell ente locale controllante nella definizione delle politiche del personale degli organismi controllati, il Comune della Spezia definirà per ciascun organismo partecipato, con proprio atto di indirizzo, specifici criteri e modalità di attuazione del principio di contenimento dei costi di personale, tenendo conto del settore in cui ciascun soggetto opera. La Delibera di Consiglio Comunale n. 27 del definiva la strategicità e la legittimità del permanere delle partecipazioni nella società Autocisa Spa. Allo stato attuale, pur rimanendo invariata la legittimità del permanere della partecipazione nella suddetta società, a seguito del contrarsi della partecipazione pubblica diretta complessiva sotto la soglia del 4% e della previsione di norme statutarie da parte della assemblea straordinaria che elimineranno di poteri di veto da parte dei soci pubblici, si ritiene utile, in via discrezionale ed al fine di massimizzare le entrate patrimoniali da parte del Comune della Spezia, la cessione della partecipazione. Deve rilevarsi la presenza di una offerta di acquisto da parte di SALT Spa, ad un prezzo superiore a quello proposto dagli amministratori di Autocisa Spa nell'ambito della loro relazione volta a definire i valori delle azioni in caso di recesso del socio. Da parte dei soci pubblici è ad oggi in atto un tentativo di avviare una procedura di dismissione congiunta, volta da un lato a semplificare il lavoro degli enti coinvolti e dall altro a ridurre i carichi di lavoro ed i costi connessi alla cessione, favorendo gli enti detentori di partecipazioni molto piccole. E stato costituito un Gruppo di Lavoro tecnico, costituito dagli enti che detengono le partecipazioni più significative, che coordinerà tutte le attività propedeutiche necessarie all avvio della procedura di gara per la cessione del pacchetto azionario di Autocisa Spa detenuto dai soci pubblici. A.SP. Autoparco La Spezia S.r.l. La società ha per oggetto la realizzazione e la gestione di aree da destinare a parcheggio di veicoli pesanti e loro rimorchi della Provincia della Spezia, con tutti i servizi annessi. La crisi economica degli ultimi anni ha fatto riemergere la necessità di tutelare il tessuto imprenditoriale locale e tutte le attività connesse/infrastrutture collegate. Ciò fa riemergere l interesse generale dell attività svolta dalla società A.SP. per il Comune della Spezia, ferma restando la volontà di cessione della stessa. Fatto salvo quanto previsto dalla normativa vigente si procederà, a seguito della nuova perizia estimativa del valore delle quote pari al 100% del capitale sociale di A.SP. Autoparco La Spezia S.r.l., all indizione e svolgimento di una o più gare pubbliche finalizzate alla vendita della partecipazione. SpeziaRisorse S.p.A. Spezia Risorse è una società mista partecipata per il 60% dal Comune della Spezia e per il residuo 40% in parti uguali dai soci privati ICA Srl e Ge.Fi.l. S.p.A. che si occupa della gestione ordinaria e straordinaria per la liquidazione, accertamento e la riscossione, anche coattiva, di tutte le entrate comunali patrimoniali e assimilate, tributarie ed extratributarie del Comune della Spezia dal La cosiddetta Delega Fiscale, introdotta con Legge n 23/2014, art.10, prevede l introduzione con successivi decreti legislativi di principi e criteri direttivi volti a ridefinire i modelli di gestione dei tributi locali, in particolare contemplando il riordino della disciplina delle aziende pubbliche locali preposte alla riscossione ed alla gestione delle entrate in regime di affidamento diretto e prevedendo che gli enti locali possano riscuotere i tributi e le altre entrate con lo strumento del ruolo in forma diretta o con società interamente partecipate. Alla luce di tale nuova normativa la società mista, pur essendo un modello di gestione dei tributi contemplato dal Dlgs 446/1997, sembra ormai tramontata nel panorama legislativo individuato dalla Delega Fiscale. L Amministrazione pertanto sta valutando una possibile pubblicizzazione di SpeziaRisorse, al fine rendere più efficace l attività di riscossione, in particolare l attività di riscossione coattiva, mediante l utilizzo dello strumento del ruolo. Ce.P.I.M. - CENTRO PADANO INTERSCAMBIO MERCI S.P.A. pag. 194

195 Con Decreto del Sindaco n.74/2015 avente ad oggetto Definizione e approvazione del piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute in attuazione dell art. 1, comma 612 legge 23 dicembre 2014, n.190 (legge di stabilita 2015) è stata prevista la cessione della partecipazione detenuta dal Comune in Ce.P.I.M. S.p.A.. A miglior precisazione di quanto previsto nel Piano suddetto si evidenzia che l attività svolta dalla società è coerente con le finalità istituzionali del Comune nel settore dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico (art. 13 T.U.E.L.), anche se di Area Vasta. Conseguentemente, pur essendo la partecipazione a tale società consentita dalla normativa attuale, rimane la scelta dell Ente, in ossequio a principi di razionalizzazione delle società partecipate ed in ragione della non sostanziale incidenza sulle decisioni della società da parte dell Ente, di dismissione prospettata della partecipazione, mediante le necessarie procedure ad evidenza pubblica. Centro Agroalimentare Levante Ligure e Lunigiana S.r.l. La società ha per oggetto principale la gestione del mercato ortofrutticolo all'ingrosso di Pallodola Sarzana. Si tratta di attività di interesse pubblico anche se non strettamente afferente il territorio del Comune della Spezia. L Amministrazione pertanto, nel Piano di Razionalizzazione approvato con Decreto del Sindaco n.74/2015, ha manifestato la volontà di cedere la partecipazione nella suddetta società. Tuttavia la quota di minoranza detenuta dal Comune potrebbe non essere appetibile sul mercato in considerazione anche del necessario requisito pubblico della partecipazione. Indicatori ACAM SPA, ACAM AMBIENTE, ACAM ACQUE, ACAM GAS, ATC, ATC ESERCIZIO, ATC MP, SPEDIA, ANTONIANA, CENTROFIERISTICO, SPEZIARISORSE: Dati Economici e Patrimoniali a rilevazione semestrale - entro il 31 marzo: 1. Conto Economico (riclassificato con il metodo del Valore Aggiunto) 2. Stato Patrimoniale (riclassificato con il metodo Finanziario di liquidità/esigibilità) 3. Ammontare Crediti/Debiti in essere verso il Comune della Spezia 4. Budget previsionale. - ed entro il 15 settembre: 1. Semestrale e raffronto della stessa con semestrale precedente; 2. Forecast anno in corso (a confronto con budget, già a disposizione, e consuntivo relativo all'esercizio precedente) ACAM GAS: Indicatori Qualitativi a rilevazione semestrale (sempre entro il 31 marzo ed entro il 15 settembre): 1. % Protezione Catodica effettuata: 30%; 2. Tasso sostituzione condotte in ghisa: 85%; 3. Tasso sostituzione vecchi contatori con nuovi contatori tele-letti: - punti di riconsegna con classe del gruppo di misura >= a G40: 100%; - punti di riconsegna con classe del gruppo di misura = a G25 e G16: 60% - punti di riconsegna con classe del gruppo di misura = a G10: 50%. 4. % Rete ispezionata: - rete ad alta e media pressione: 60% - rete a bassa pressione: 35% 5. Tempi medi di intervento: 30 minuti; 6. Tempi medi di attesa al call center: <100 secondi. pag. 195

196 ACAM ACQUE: Indicatori Qualitativi a rilevazione semestrale (sempre entro il 31 marzo ed entro il 15 settembre): A - TEMPISTICA INTERVENTO / ATTIVAZIONE 1. Tempi di intervento in caso di guasti: - situazioni potenzialmente nocive per la salute umana: 2 ore; - per guasti del contatore o di altri apparecchi fuori terra: 48 ore - per occlusione di tubazione o canalizzazione interrata: 12 ore - per pulizia e spurgo a seguito esondazione e rigurgito: 12 ore - per riparazione guasti ordinari per impianti e tubazioni fino a dn 300 mm: 12 ore 2. Tempo di risposta al call center: 1 minuto; 3. Tempo per l'attivazione della fornitura idrica: 10 gg 4. Tempo di allaccio alla fognatura: 25 gg B - QUALITA' ACQUA ED ACQUE REFLUE 5. campioni conformi / totale analisi effettuate: 98% 6. n analisi effettuate rispetto a dlgs 31/2001: > campioni conformi / totale analisi effettuate per le acque reflue: 98% C - SERVIZIO DEPURAZIONE 8. % popolazione servita da depuratore: 85% D - RECUPERO FANGHI 9. % di recupero in agricoltura dei fanghi prodotti: 100% 10. fanghi destinati al recupero / fanghi prodotti: 100% E - CONSUMO ENERGETICO 11. consumo energetico per il trattamento delle acque reflue al mc: 0.7 Kwh/mc ACAM AMBIENTE: Indicatori Qualitativi a rilevazione semestrale (sempre entro il 31 marzo ed entro il 15 settembre): 1. Produzione di rifiuti urbani annui per ambiente (Totale rifiuti raccolti / popolazione residente): 499 kg; 2. Produzione rifiuti oggetto di raccolta differenziata per abitante (Totale rifiuti differenziati / popolazione residente): 234 kg; 3. Raccolta Differenziata (Totale rifiuti differenziati / Totale rifiuti raccolti): 59%; 4. % popolazione servita da servizio Porta a Porta: 92 %; 5. Parco Automezzi (n veicoli parco automezzi /popolazione residente): 60; 6. Costo medio del servizio (Spesa corrente del servizio / popolazione residente): 233; 7. Isole Ecologiche (Rifiuti conferiti ad isole ecologiche / popolazione residente): 19,7 Kg/ab/anno; 8. n reclami: 1.500; 9. tempi medi di risposta ai reclami: 2,5 giorni; 10. % dei reclami conclusi con risposta: 68 %; ATC ESERCIZIO: Indicatori Qualitativi a rilevazione semestrale (sempre entro il 31 marzo ed entro il 15 settembre): pag. 196

197 1. % veicoli a Bassa Emissione CO2: 16%; 2. Tempi Medi di risposta ai reclami: 9,9 giorni; 3. Tempo medio di attesa mezzi pubblici: 9 min; 4. % passeggeri controllati: 2,9%; 5. vetture km offerti autobus (km percorsi da tutti gli autobus che hanno erogato un servizio di trasporto pubblico urbano): 3,885 milioni di km 6. vetture km offerti filobus (km percorsi da tutti i filobus che hanno erogato un servizio di trasporto pubblico urbano): 0,667 milioni di km ATC MP: Indicatori Qualitativi a rilevazione semestrale (sempre entro il 31 marzo ed entro il 15 settembre): 1. N. Residenti per Stallo Blu: 3,33; 2. N. Residenti per Posto Auto: 3,02; 3. "Un Pass ogni" (N. Residenti /N. Pass): 2,81; 4. Stalli Blu / Pass Residenti: 0,84; 5. Stalli Totali / Pass Residenti: 0,93; 6. % Pass Controllati: 100; 7. Tasso occupazione media Stalli Blu: 92%; 8. Tempi medi intervento su parcometro: 80 min; 9. Tempi medi attesa call center: 0 min. SPEZIARISORSE: Indicatori Qualitativi a rilevazione semestrale (sempre entro il 31 marzo ed entro il 15 settembre): ORDINARIO INDICATORE STATISTICO DI RISCOSSIONE: 1. % riscossione ordinaria anno N su stanziamento bilancio anno N: IMU: 85% TARI: 82% COSAP: 80% ACCERTAMENTO ORDINARIO: 2. % avvisi di accertamento emessi (importi in E) rispetto a imposta ordinaria non pagata anno N-1 (alla data di rilevazione): IMU: 20%; TARI/TARES: 50%; COSAP: 90%; 3. % avvisi di accertamento emessi (importo in E) rispetto a imposta ordinaria non pagata anno N-2: IMU: 80% TARI/TARES: COSAP: 100% 4. % avvisi di accertamento emessi (importo in E) rispetto a imposta ordinaria non pagata anno N-3: IMU: 100% pag. 197

198 7.08 Attuazione del Piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio comunale Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Il Comune della Spezia, in esecuzione dell art. 58, D.L. n. 112 del 25 giugno 2008, convertito in Legge n. 133 del 06 agosto 2008 rubricato Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Regioni, Comuni e altri Enti Locali, per l anno 2015 si pone l obiettivo di garantire il riordino, la gestione e valorizzazione del patrimonio del Comune, individuando sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi ed uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all esercizio delle proprie funzioni istituzionali, redigendo il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari da allegare al Bilancio di previsione. Il presente schema di Piano della Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari è suddiviso in due sezioni costitutive del Piano stesso. La sezione denominata Piano delle Alienazioni contempla gli immobili di proprietà del Comune oggetto di dismissione dal patrimonio comunale L altra sezione denominata Piano delle Valorizzazioni contempla gli immobili (terreni e fabbricati) di proprietà comunale che possono essere oggetto di valorizzazione e/o riordino della gestione oppure di dismissione, laddove gli stessi non assolvano più a funzioni istituzionali ovvero di pubblico interesse per la collettività, previa approvazione di procedure finalizzate all alienazione o valorizzazione con concessione a lungo termine del bene immobile. L elencazione dei beni compresi nelle nel Piano delle Alienazione e nel Piano delle Valorizzazioni ha tenuto conto di vari fattori, tra i quali: - la dislocazione sul territorio comunale - l accessibilità - il contesto ambientale - le condizioni manutentive e, quindi, le eventuali spese di investimento necessarie alla ristrutturazione ed alla messa a norma secondo la legislazione vigente - l ubicazione in contesti in cui la proprietà pubblica è residuale - l incapacità dell immobile di rispondere alle esigenze di insediamento di attività o servizi di interesse pubblico o collettivo Richiamate le precedenti deliberazioni di Consiglio Comunale l ultima delle quali è stata la deliberazione di C.C. n. 20 del , di approvazione del Bilancio di previsione e della Relazione Previsionale e Programmatica, verranno reinseriti nel programma di alienazioni anno 2015 gli immobili che rimarranno invenduti dopo l espletamento di procedura d asta pubblica, pur considerando la difficoltà di reperire soggetti interessati ed in grado di assumere una rilevante spesa per l acquisto a causa della particolare congiuntura economica; verrà valutata per ogni singolo bene riproposto in asta la riduzione del prezzo di vendita ai sensi del R.D. 454/1909 I beni sono i seguenti: 1) aree edificabili in località Pianazze già di proprietà ENEL 2) appartamento di Via G. Bosco n.2 3) ex alloggio di E.R.P. a Brugnato restituito al Comune con decreto di A.R.T.E. n.128 del ) fondo terraneo di Corso Cavour n ) fabbricato in via Caporacca località Acquasanta. 6) ex scuola elementare ed adiacente palestra in località Ruffino 7) fondo terraneo ed fondo sottostrada ad uso ufficio o altri usi in via Pozzuolo località Favaro, acquisiti da A.R.T.E. 8) ex scuola di Cadimare, una volta reperiti idonei spazi per la ricollocazione delle Associazioni ivi presenti 9) appartamento di Via Paleocapa n. 16 già destinato a Centro Immigrati a seguito del suo trasferimento in idonei spazi di proprietà comunale 10) terreno in Via Montegottero località Melara 11) terreno in località Mazzetta E altresì riproposto nel piano di vendita la cessione del diritto superficie del Campo A. Picco per la durata fino a novanta anni pag. 198

199 Vengono inseriti tra gli immobili da alienare i seguenti beni: - la ex scuola del Termo, dismessa dall uso per una razionalizzazione degli spazi utilizzati a scopi scolastici. Ulteriori edifici scolastici eventualmente dismessi nel corso dell annualità 2015 saranno destinati alla valorizzazione tramite alienazione, previa verifica di tale possibilità e sottoposizione della loro vendita al Consiglio Comunale. - manufatto già adibito a ricovero mezzi ed a laboratorio/falegnameria, posto nel cortile di Via Milano; per l immobile della superficie di mq. 170 ed il cortile circostante veniva stabilito, con deliberazione di Consiglio Comunale n del , l affidamento in concessione con procedura ad evidenza pubblica, tuttavia ai fini di una migliore valorizzazione si ritiene di porre in vendita il manufatto con una porzione del cortile. Per i beni invenduti dopo l espletamento della procedura di gara si intende ricorrere ad agenzie immobiliari in modo da avere una diffusione capillare sia locale che nazionale per raggiungere l obiettivo programmato della vendita. In caso di mancata alienazione, tutti i beni così individuati dall Amministrazione Comunale potranno essere oggetto di valorizzazione tramite affidamento in concessione di lungo periodo, con espletamento di procedura di gara ad un canone determinato in relazione agli investimenti per il recupero del bene, che costituiranno un incremento del valore degli stessi Nel corso dell anno 2015 verrà posto in vendita l immobile ex sede dell Istituto Alberghiero G. Casini in Lerici. La vendita dell immobile è stata oggetto di separato provvedimento di Consiglio Comunale con cui si è preso atto dell eliminazione della quota del 20% che era stata destinata alla realizzazione di alloggi di E.R.P. e conseguente variazione della sua stima Si continuerà inoltre con l alienazione di frastagli di terreno, scarpate ed aree dismesse ubicate in varie località del Comune: Biassa, Melara, La Chiappa, Colli, Mazzetta, Pitelli, S. Venerio, Acquasanta e Campiglia e di porzioni di aree stradali dismesse censite ai fogli 14, 15, 46, 68, 73 e 74, non utilizzati per fini istituzionali, ma utili se non indispensabili per i proprietari confinanti, prevedendo l alienazione a trattativa privata con l unica proprietà interessata all acquisto previo accollo di tutte le spese relative ad eventuali frazionamenti catastali oppure il ricorso all asta pubblica nel caso di terreni che possono interessare più soggetti. Viene riproposto in vendita il terreno edificabile posto in località La Chiappa per il quale si potrà procedere anche con un operazione di permuta in caso di maggior convenienza economica per il Comune. L implementazione di dette vendite ricomprende anche terreni costituiti da parti pertinenziali condominiali, già di proprietà di ARTE, posti in località Fabiano Basso, Fossitermi e Melara. In caso di mancato interessamento del Condominio la vendita verrà successivamente proposta a singoli condomini ed in subordine ad eventuali interessati. Le alienazioni di frastagli di terreno, scarpate ed aree di pertinenza di fabbricati di importo inferiore a Euro ,00 richiesti in acquisto da privati non previsti e non elencati nel presente provvedimento, saranno specificatamente comunicati al Consiglio Comunale prima della loro alienazione. Si stabilisce inoltre che i beni immobili (terreni e fabbricati) inseriti nel presente piano di alienazione, ai sensi dell art. 58 co. 2 del D.L. 112/2008 convertito con modificazioni dalla L. 133/2008, sono conseguentemente classificati come patrimonio disponibile, fatto salvo il rispetto della tutela di natura storico-artistica, archeologica, architettonica e paesaggisticoambientale: L art. 58 del citato D.L. n. 112 del , convertito con Legge n. 133 del è stato successivamente integrato dall art. 33, co. 6 del D.L. n. 98/2011 convertito nella Legge 111/2011, a sua volta modificato dall art. 27 della Legge 214/2011. Con le modifiche apportate dalla normativa predetta si è prevista la possibilità di inserire nel Piano alienazioni, previa intesa, anche gli immobili di proprietà dello Stato, individuati dal Ministero pag. 199

200 dell Economia e delle Finanze-Agenzia del Demanio, tra quelli che insistono nel territorio comunale. L Ente con provvedimenti di Consiglio Comunale n. 5 del e n. 29 del ha stabilito di acquisire a titolo gratuito al patrimonio comunale disponibile vari beni immobili statali di cui al DLgs n. 85 del cosiddetto Federalismo Demaniale, incentivato dall art. 56 bis della legge n. 98 del ; sulla richiesta di acquisizione era stata espressa formale accettazione da parte dell Agenzia del Demanio - Direzione Centrale Gestione Patrimonio Immobiliare dello Stato e su di essi il Comune ha chiesto l avvio del procedimento di trasferimento. Viceversa per i seguenti beni demaniali ramo Marina Militare sono pervenute risposte negative all acquisizione al patrimonio del Comune in quanto sono stati ritenuti utili allo svolgimento di finalità d istituto: nn Descrizione Finalità 1. Ex Mardichi via XV Giugno valorizzazione tramite alienazione 2. Ex Mardichi via Pitelli valorizzazione tramite alienazione 3. Ex complesso ozonizzatore di Pegazzano istituzionali 4. Ex aeroporto di Cadimare valorizzazione tramite alienazione 5. Parco logistico Pagliari Caserma Gandolfo valorizzazione tramite alienazione 6. Ex deposito militare Lombacca istituzionali 7. Palazzina Associazioni D Arma valorizzazione tramite alienazione 8. Aree a completamento del Parco di Marola istituzionalii 9. Palazzina della Darsena e Compendio di Viale S. Bartolomeo Valorizzazione tramite alienazione S intende comunque proseguire con il trasferimento a titolo gratuito a favore del Comune dei seguenti beni sui quali s intende procedere con progetti di valorizzazione attraverso concessioni di lunga durata trattandosi di beni vincolati dal punto di vista monumentale ed in ragione del loro significativo valore storico e culturale per la comunità locale, nonché per la loro rilevanza strategica ai fini dello sviluppo del territorio e dell economia cittadina: Forte del Parodi Forte di Montalbano Compendio delle Mura Ottocentesche Casa in Via Caporacca - località Acquasanta E altresì in itinere l assunzione in locazione del complesso sportivo denominato M.M.A. Montagna di proprietà del Demanio Marina Militare; il contratto è stato stipulato ed è attualmente al visto della Corte dei Conti per procedimenti obbligatori della Società Difesa Servizi s.r.l. che svolge attività negoziale e di valorizzazione per conto del Ministero della Difesa. Per quanto riguarda le operazioni di permuta viene riproposta la permuta di due alloggi di proprietà della Marina Militare, posti in località Pagliari Casermette con due alloggi di proprietà del Comune di identico valore da reperire tra gli alloggi gestiti da A.R.T.E. pag. 200

201 Vi è la necessità di proseguire con la valorizzazione di immobili particolarmente significativi come i parchi cittadini ed altri immobili dismessi per un miglior utilizzo degli stessi tramite stipula di convenzioni e concessioni anche con espletamento di procedure di gara. Sono stati individuati pertanto i seguenti immobili Parco Sabrina Parco di Villa Ferrazzi previa trasformazione del magazzino con eventuale ampliamento dello stesso in locale ad uso bar ristoro con adeguamento dell impiantistica necessaria Spazi all interno del Compendio ex Civico Macello a completamento della valorizzazione del Compendio stesso Immobile posto in Via Leopardi già adibito ad edificio scolastico e successivamente utilizzato come Uffici Comunali del Servizio Pubblica istruzione Immobile posto in Via Pascoli, costituito da fabbricato disposto su tre livelli fuori terra interamente di proprietà comunale e da quota di 305/1000 di proprietà comunale di manufatto con cortile pertinenziale e locali ex palestra. Con precedenti provvedimenti di Consiglio Comunale (Delib. C.C. 22 del ) l immobile è stato oggetto di valorizzazione tramite alienazione; la società Spezia Risorse, utilizzatore dell immobile, non acquisirà la quota dell area edificabile di proprietà comunale per la realizzazione della nuova sede, pertanto di ritiene di valorizzare l immobile con concessione a favore della società. A seguito della prevista realizzazione del III bacino portuale da parte dell Autorità Portuale, le concessioni comunali della Marina del Canaletto e della Marina di Fossamastra troveranno una ricollocazione in spazi a terra o a mare nella zona del Molo Pagliari Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Gli strumenti necessari al raggiungimento ed all attuazione del piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio comunale si concretizzano in: - sopralluoghi per la verifica dello stato dell immobile, verifiche sullo stato giuridico degli immobili in caso di possibili servitù o altri diritti reali di godimento, verifiche catastali redazione di perizie tecniche di stima - provvedimenti per l indizione di asta pubblica o per l alienazione a trattativa privata - sopralluoghi per consentire le visite agli immobili da parte dei potenziali acquirenti - espletamento di asta pubblica con approvazione e registrazione di verbali d asta - stipula di contratti a seguito di asta pubblica o a seguito di alienazione a trattativa privata - predisposizione di provvedimenti per le acquisizioni previste - predisposizione di bandi di gara e loro approvazione per i beni oggetto di concessione a lunga durata - espletamento della gara ed affidamento in concessione tramite stipula di contratti Indicatori Gli indicatori che consentiranno di misurare il grado di attuazione del programma consistono in: - esperimenti d asta- procedure negoziate (anno 2015) n. 1 - stipula di contratti (anno 2015) n. 6 - predisposizione di bandi di gara per l affidamento in concessione- n. 2 - entrate da alienazioni (anno 2015): ,00 pag. 201

202 Beni immobili in alienazione non inseriti in precedenti procedimenti di asta IMMOBILE UBICAZIONE VALORE di stima VALORE inventario 1) Ex fabbricato scolastico in loc. Termo 2) Fabbricato ad uso deposito loc. stazione FFSS 3) Frastagli di terreno non utilizzabili a fini pubblici 4) Terreni residuali da costruzioni ex ARTE, pertinenziali al condominio in loc. Fabiano Basso, Fossitermi, Melara Via Romana n.c.1 Foglio 48, particella 628, 290 (parte), Via Milano n.35 Foglio 31 Mapp.303 (parte) Loc.Biassa: Fg.73, part.1297, Loc. La Chiappa: Fg.12, part. 463,467, 2049, 1945, 2050, 2056, Loc.Colli: Fg.14, part.143 (p.) Fg.31 part.818, 819 Loc. Mazzetta: Fg.18, part. 446, 901, (parte). Loc. Melara/Termo: FG.47, partic. 160 (parte) 1349 e 1350, part. 644 Loc.Pitelli: Fg.56,part.772 (p.) Fg.52, part. 958 e1040 Loca. Favaro: fg. 22 part (parte) e part (parte) Porzioni di aree stradali dismesse ai fogli 15, 25, 33, 37, 46, 47, 48, 68, 73, 74. Fg. 58, particelle da definire Fg.14, particelle da definire Fg. 47, part. 219 (parte) part. 706 (parte) part (parte) , ,21 (da verificare) , ,00 (da verificare) ,00 Da definire ,00 Da definire pag. 202

203 1) Ex fabbricato scolastico in località Termo UBICAZIONE IMMOBILE: Via Romana n. c. 1 loc. Termo ESTREMI CATASTALI : Foglio 48, particella 628, 290 (parte), SUPERFICIE: Mq ,00 lorda coperta ex scuola Mq ,00 circa area esterna pertinenziale DESCRIZIONE TECNICA : Trattasi di fabbricato già adibito a edificio scolastico inserito nella zona periferica della città e più precisamente nella parte dove sono ubicate le maggiori industrie dell ambito spezzino, usato come scuola elementare fino all anno scolastico 1994/95. e come scuola per l infanzia fino all anno L edificio è stato costruito negli anni 1938/40, con muratura di pietra, e laterizio, si presenta nella sua struttura solida e compatta come erano le caratteristiche di costruzione dell epoca, e sempre dell epoca sono rifiniture, salvo qualche ammodernamento apportato negli anni sessanta come l impianto di riscaldamento, gli infissi esterni, i servizi igienici impianto elettrico ecc. L edificio si presenta in discreto stato di manutenzione e conservazione, ma abbisognevole di una buona manutenzione ordinaria e di una manutenzione straordinaria agli infissi e ai servizi igienici, anche se un cambio di destinazione d uso comporta una completa ristrutturazione dell edificio. Il fabbricato è suddiviso in tre piani : il piano seminterrato è composto da due ampi locali, disimpegno, servizio igienico, altri tre locali e vano scale, per una superficie complessiva di mq. 382 circa e un altezza di mt. 2,60; il piano primo già scuola elementare è composto da atrio di ingresso, tre ampi locali, ampio corridoio, servizi igienici e vano scale per una superficie complessiva di mq. 375 circa e un altezza di mt. 4,25; il piano secondo è composto da locale a uso ufficio, tre ampi locali, ampio corridoio, servizi igienici e vano scale per una superficie di mq. 375 circa e un altezza di mt. 4,25. Nella vendita non è ricompreso il fabbricato adibito a palestra scolastica in quanto ancora utilizzato a tali scopi, pertanto si prevede altresì il gravame di una servitù sull area cortilizia per permettere l accesso alla palestra stessa, o eventuale frazionamento di area al servizio della stessa. Area pertinenziale esterna recintata con cancello di ingresso sulla via Romana con una superficie di circa mq (da frazionare) adibita a verde e giardino oltre porzione per la sosta dei veicoli. DESTINAZIONE PUC: Secondo le norme di conformità e congruenza del PUC vigente il complesso di beni (ex scuola, terreno pertinenziale) è inserito nell art. 24/3/a Servizi pubblici Zone per l istruzione - QI. Che assumerà ai sensi dello stesso art.24 (dismissione di beni pubblici). la destinazione delle zone confinanti ( art. 13 ambiti di riqualificazione in area urbanizzata a prevalente funzione residenziale tessuti pianificati recenti - PERIZIA ESTIMATIVA : Tenuto conto di quanto sopra esposto, prendendo in considerazione immobili similari nella zona o in zone limitrofe, considerando che l immobile è completamente da ristrutturare per poterlo adibire a uso residenziale. Considerando che il valore finale dell immobile ristrutturato secondo i parametri del mercato immobiliare e dei valori indicati nell Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) della locale Agenzia del Territorio, mantenendo solo la superficie esistente, non prendendo in considerazione gli eventuali aumenti di superficie consentiti dalle altezze interne dei locali, si avrebbe un valore complessivo pari ad ,00 ( /mq. circa) dal quale per ottenere il prezzo da porre a base d asta di detrae il costo di ristrutturazione valutato in ,00 ( /mq. circa). Pertanto con le sopra esposte considerazioni e valutazioni si ritiene di poter stabilire in ,00 il valore del complesso immobiliare oggetto del presente giudizio di stima. ANNOTAZIONI: valore d inventario ,21(da verificare dopo la variazione catastale) - l immobile avendo oltre 70 anni, a norma del D.L. 70/2011 è soggetto a verifica da parte della competente Soprintendenza pag. 203

204 2) Fabbricato su cortile in via Milano n. 35 RICHIEDENTE : ad uso ufficio UBICAZIONE IMMOBILE : loc. centro/stazione via Milano n.35 ESTREMI CATASTALI : Foglio 31, particella 303, categ.c/3 cl.2^ mq.224 R.C ,12 SUPERFICIE : Mq.170,00 circa fabbricato Mq. 150,00 parte del cortile DESCRIZIONE TECNICA : Trattasi di fabbricato insistente su cortile comunale ubicato nel centro cittadino zona Stazione FF.SS. con accesso sul cortile che rimane in proprietà al Comune quale pertinenza del fabbricato residenziale (ERP) confinante. Il fabbricato in perizia già adibito a locale deposito come ricovero mezzi per il Comune e ad laboratorio/falegnameria, attualmente in disuso. La superficie coperta risulta di circa mq. 170,00 mentre l area scoperta è di circa mq.530, di cui circa mq. 150,00 viene ricompreso nel lotto in alienazione mentre circa mq.380,00 rimane in capo al Comune quale pertinenza del fabbricato ad uso residenziale di via Torino. L area con il fabbricato rimane interclusa fra la proprietà del Comune e proprietà privata pertanto occorre prevedere una servitù di passo pedonale/carrabile sulla porzione di cortile che rimane del Comune per accedere alla via pubblica(via Milano). Il fabbricato è costituito da struttura muratura con copertura piana in cattivo stato di manutenzione e abbisognevole di urgenti interventi di recupero, e ristrutturazione: pavimentazione in battuto di cementizio, infissi in legno totalmente da sostituire, copertura con evidenti infiltrazioni di acqua piovana,priva di tutti gli impianti tecnologici e sanitari intonaci da restaurare ecc., l area scoperta risulta in parte pavimentata con agglomerato cementizio e in parte in battuto di stabilizzato. Secondo le norme di conformità e congruenza del PUC vigente il terreno è inserito nell Art.14/5/f - Servizi Pubblici - zone per Impianti tecnici e tecnologici di interesse urbano TT servizio esistente ; il bene una volta dismesso dalla finalità pubblica potrà assumere le caratteristiche similari della zona urbanistica confinante (art.12/a3 Ambiti di conservazione in area urbanizzata), anche se mantenendo la destinazione attuale potrà essere utilizzata da privati. PERIZIA ESTIMATIVA : Tenuto conto di quanto sopra espresso, per comparazione ad altri beni similari ubicati nella stessa zona, o in zone limitrofe in considerazione che il bene ha bisogno di una completa riqualificazione, che il bene è ubicato in zona centrale commercialmente interessante si ritiene di poter quantificare in ,00 il valore di alienazione del bene in argomento. ANNOTAZIONI : valore di inventario ,00 (da verificare dopo variazione catastale) - l immobile avendo oltre 70 anni, a norma del D.L. 70/2011 è soggetto a verifica da parte della competente Soprintendenza pag. 204

205 3.4.4 Risorse umane da impiegare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse umane da impiegare saranno quelle che, nella dotazione organica, saranno successivamente associate ai singoli processi, di ciascun centro di responsabilità, a seguito dell approvazione del PEG Risorse strumentali da utilizzare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse strumentali impiegate saranno quelle attualmente in dotazione ai servizi che verranno coinvolti nel programma con l approvazione del Piano Esecutivo di Gestione, nel quale saranno descritti in modo analitico le risorse utilizzate secondo gli inventari del Comune Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Tutte le attività citate al punto Sono compiti attribuiti dalla legislazione statale e regionale. pag. 205

206 PROGRAMMA 8 Visione 3 Spezia che promuove diritti, coesione, benessere e civismo ASSESSORI DI RIFERIMENTO: Progetto nuovo ospedale del Felettino Sindaco Massimo Federici Politiche sociali Politiche della salute e della promozione sociale - Coordinamento politiche per la casa - Andrea Stretti Sicurezza Urbana e Polizia Municipale Andrea Stretti Sport e impiantistica sportiva Città dei bambini Pari opportunità Patrizia Saccone Politiche Giovanili Luca Basile Descrizione del Programma: La città delle persone Motivazione delle scelte Collegamento con il PIANO GENERALE DI SVILUPPO LOCALE Le persone saranno al centro del lavoro dei prossimi anni cosi come le politiche legate al diritto alla casa, ai bisogni di cura e tutela di famiglie, di bambini, di giovani e di anziani, i diritti dei disabili, il diritto alla salute, a vivere sicuri, a una città attenta alla qualità e ai ritmi della vita delle persone, in particolare delle donne, il diritto al benessere, il diritto allo sport. Il prossimo quinquennio dovrà vedere un forte impulso per il passaggio da un welfare municipale a quello di comunità vasta: welfare che punta a riconoscere e valorizzare la ricca attività di presa in cura, di reciprocità, solidarietà presente nella vita quotidiana e nei rapporti di convivenza per farli interagire con le politiche, le strutture e gli interventi dell Amministrazione. E necessario costruire anche una sanità diffusa sul territorio e il lavoro portato avanti in questi anni ha iniziato a dare risultati, a partire dall obiettivo principale della realizzazione del Nuovo Ospedale della Spezia, DEA di secondo livello. Nonostante i tagli e le difficoltà, saranno garantiti il diritto al benessere e allo sport in quanto momento alto di integrazione, di crescita individuale e collettiva, a partire dalla scuola. In questo ambito rientra l obiettivo di fare del Campo Montagna un parco sportivo sempre più aperto e vissuto dalla città. La città delle persone (8) 8.01 Una sanità di qualità: l'ospedale del Felettino Assetti organizzativi e istituzionali del Distretto e dell Ambito Territoriale Sociale 8.03 Contrato alla povertà 8.04 Prevenzione per sviluppo di comunità 8.05 Politiche per le famiglie e tutela del minore 8.06 Diritto alla casa 8.07 Diritto a vivere sicuri 8.08 Bambini 8.09 Giovani Favorire la costruzione di una rete cittadina in termine di servizi, progetti, iniziative e opportunità per un organico sistema di Politiche Giovanili 8.10 Anziani 8.11 Diritti dei disabili 8.12 Politiche per favorire le pari opportunità 8.13 Diritto al benessere fisico e diritto allo sport pag. 206

207 8.01 Una sanità di qualità: l'ospedale del Felettino Descrizione, motivazioni e finalità da conseguire Dopo le vicende che hanno portato all annullamento della gara di project financing per la costruzione e gestione dell Ospedale Felettino concepita dalla precedente amministrazione regionale, ASL e Regione hanno riavviato le procedure e affidato incarico a Infrastrutture Liguria spa, collegata della Finanziaria FILSE s.p.a., di predisporre tutte le procedure amministrative per la gara di progettazione e appalto del nuovo ospedale del Felettino. Il vincitore della gara di progettazione, il raggruppamento temporaneo Politecnica Ingegneria e Architettura, Hopkins Architects e dott. Gemmi ha elaborato nel 2011 il progetto preliminare e nel 2012 quello definitivo del nuovo ospedale. Il progetto del nuovo ospedale del Felettino prevede la demolizione del vecchio nosocomio e la realizzazione del nuovo sul medesimo sedime. Al fine di garantire la funzionalità della radioterapia nel periodo di tempo intercorrente fra la demolizione e la ricostruzione, l Amministrazione ha scelto di anticipare la realizzazione della nuova radioterapia nella zona est dell attuale ospedale del Felettino. Realizzata la radioterapia sarà possibile demolire la struttura dell ospedale per la sua ricostruzione senza interruzione del servizio di radioterapia. Il Progetto Definitivo, in base a quanto previsto dall Accordo di Programma, costituisce adeguamento del Progetto Preliminare agli esiti della Conferenza dei Servizi Preliminare e, come tale, non ha subito sostanziali modifiche (Posti letto 520 di cui 450 normali e 70 posti tecnici; Mq complessivi del costruito del nuovo ospedale circa mq). Lo sviluppo del progetto a livello definitivo, pur tuttavia, ha dato luogo ad un approfondimento degli aspetti distributivi interni in forza del confronto fra i progettisti ed il personale sanitario operante nell attuale struttura coordinati dalla Direzione Sanitaria. Il nuovo nosocomio risulta pertanto adeguato alle necessità funzionali della ASL5 e si caratterizza per un elevato grado di flessibilità degli spazi interni anche in un ottica prospettica rispetto agli sviluppi della medicina sotto il profilo della componente tecnologica. L articolazione degli spazi aperti attorno al nuovo edificio è stata studiata per consentire la miglior fruibilità delle aree e la miglior qualità degli spazi siano essi destinati alla viabilità o al verde. Il parcheggio pubblico prevede un totale di n. 823 posti (di cui 702 auto 78 moto 43 mezzi tecnici e di servizio) ed è stato organizzato a settori pianeggianti su livelli differenti tra loro a seguire l andamento del terreno. Nel 2014 sono iniziati i lavori per la realizzazione della nuova radioterapia. Parallelamente sono stati definiti e terminati delle aree necessarie alla costruzione del nuovo Ospedale e avviata la gara di appalto integrato dell ospedale. Nel 2015, terminati i lavori di radioterapia potranno iniziare quelli di demolizione del vecchio Felettino e, negli anni successivi portare a compimento l opera. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo In data 23 gennaio 2012 è stato sottoscritto tra Regione, Comune, Provincia, ASL 5 e Infrastrutture Liguria, l Accordo di Programma per la realizzazione del nuovo Ospedale della Spezia in Loc. Felettino, quale atto propulsivo fondamentale per l avvio delle successive fasi di progettazione e appalto. Dalla data di sottoscrizione dell Accordo, è stato approvato il progetto definitivo di radioterapia poi appaltato a fine 2013 e approvato il progetto definitivo del nuovo Ospedale che ha consentito a inizio 2014 di avviare i procedimenti espropriativi. Nel 2014 è stato rilasciato il titolo edilizio per la realizzazione del nuovo ospedale e sono state concluse le prime fasi della procedura espropriativa che ha portato all accettazione delle indennità di esproprio da parte di quasi tutti i proprietari. Sono stati emanati i primi decreti di esproprio. Entro l estate del 2015 verranno concluse tutte le procedure di esproprio e i beni messi nella disponibilità di ASL per l avvio del cantiere. Scopo della procedura di esproprio gestita dal Comune è stata principalmente quella di liberare le tre abitazioni che insistono sull area anche mediante la conclusione di accordi bonari con i residenti, accordi che si sono conclusi nel 2014 e le cui acquisizioni formali dei beni si concluderanno nei primi mesi del Nel 2014 è stata pubblicata la gara. La presentazione delle offerte è fissata entro il 20 gennaio Si conta di aggiudicare la gara entro la primavera del Quindi partiranno i termini per la redazione del progetto esecutivo, le procedure di validazione e l avvio dei lavori di pag. 207

208 demolizione del vecchio ospedale che dovrebbero avere inizio a fine 2015 in coincidenza con il completamento dei lavori della nuova radioterapia. Indicatori Nome dell indicatore Approvazione progetto definitivo Ospedale Felettino Descrizione dell indicatore attività amministrative espletate per l approvazione del progetto e a definizione degli espropri Fonte dei dati Comune della Spezia ASL Regione Liguria Infrastrutture S.p.A. Target Aggiudicazione dell Appalto dell ospedale pag. 208

209 8.02 Assetti organizzativi e istituzionali del Distretto e dell Ambito Territoriale Sociale Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Quello di comunità vasta è un concetto emergente, presente in una moltitudine di atti legislativi regionali. La ragione principale di una lettura ed interpretazione del territorio per "aree vaste" sta nel concetto di "rete di relazioni", utile per la riorganizzazione del territorio e dei rapporti tra Enti locali, oltre che per l'ottimizzazione delle risorse. Una comunità vasta si configura come chiave di lettura di relazioni quando si guarda alla programmazione strategica del territorio. In ottemperanza a questo principio nasce l esperienza degli Ambiti Territoriali Sociali, del Distretto Sociale e del Distretto Sociosanitario. La Legge regionale 12/2006 promuove aree vaste nel sociosanitario, prevedendo un articolato su due livelli organizzativo-funzionali: il Distretto Sociosanitario 18 (Comuni di Porto Venere, La Spezia e Lerici Distretto Sociale - e ASL 5) e i due Ambiti Territoriali Sociali che ricomprendono il Comune della Spezia e il Comune di Porto Venere ATS 63 -e il Comune di Lerici ATS 65. Non si tratta solamente di un semplice assetto organizzativo dei servizi sociali e sociosanitari, ma di una vision : il sistema sanitario e il sistema sociale si sviluppano all interno di una medesima prospettiva, vale a dire l assunzione da parte dell intera collettività territoriale della tutela del singolo. Quanto sopra nella consapevolezza che la capacità di omogeneizzare gli interventi di natura sociale rivolti ai cittadini (Ambiti Territoriali Sociali e Distretto Sociale) e raccordarli con gli interventi di natura sanitaria rafforzi l efficacia di entrambi, sia moltiplicatore di relazioni e risorse. L integrazione sociosanitaria è, quindi, la priorità strategica del Distretto Sociale, e quindi dei Comuni, per superare prassi settoriali ed integrare competenze e servizi diversi, consentendo una maggiore attenzione ai soggetti deboli e alla loro tutela. Le Regioni, all interno della Conferenza Stato Regioni e attraverso la Commissione Politiche Sociali, coordinata dalla Regione Liguria, hanno perseguito l obiettivo di avviare un percorso per la definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza Sociale, pur riconoscendo la difficoltà del periodo di contrazione generale di risorse economiche. Questo percorso ha portato nel gennaio del 2013 al rifinanziamento del Fondo Nazionale Politiche Sociali, vincolato all attuazione di macro-livelli e obiettivi di servizio come sintetizzati nella tabella sottostante, estratta dal decreto ministeriale di finanziamento del Fondo per l anno MACRO LIVELLO SERVIZI PER L ACCESSO E LA PRESA IN CARICO DA PARTE DELLA RETE ASSISTENZIALE SERVIZI E MISURE PER FAVORIRE LA PERMANENZA A DOMICILIO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA E SERVIZI TERRITORIALI COMUNITARI SERVIZI TERRITORIALI A CARATTERE RESIDENZIALE PER LE FRAGILITA MISURE DI INCLUSIONE SOCIALE SOSTEGNO AL REDDITO OBIETTIVI DI SERVIZIO RESPONSABILITA' FAMILIARI (SINBA) 1 AREE DI INTERVENTO DISABILITA' E NON AUTOSUFF. (SINA) 2 POVERTA' ED ESCLUSIONE SOCIALE (SIP) 3 ACCESSO 4 X X X PRESA IN CARICO 5 X X X PRONTO INTERVENTO SOCIALE 6 ASSISTENZA DOMICILIARE 7 X X X SERVIZI PROSSIMITA' 8 X X ASILI NIDO E ALTRI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA 9 CENTRI DIURNI E ALTRI SERVIZI TERRITORIALI COMUNITARI 10 COMUNITA'/RESIDENZE A FAVORE DEI MINORI E PERSONE CON FRAGILITA' 11 INTERVENTI/MISURE PER FACILITARE INCLUSIONE E AUTONOMIA 12 MISURE DI SOSTEGNO AL REDDITO 13 X X X X X X X X X X X X X X pag. 209

210 1) Sistema informativo sulla cura e la protezione dei bambini e delle loro famiglie 2) Sistema informativo degli interventi per le persone non autosufficienti 3) Sistema informativo su interventi e servizi sociali a contrasto della povertà e dell'esclusione sociale 4) A titolo esemplificativo: Segretariato sociale, Telefonia sociale, Centri di ascolto tematici, ecc. 5) A titolo esemplificativo: Servizio sociale professionale, Valutazione multidimensionale, Servizio per l'affidamento minori, Servizio per adozione minori, ecc 6) A titolo esemplificativo: Interventi quali mensa sociale e servizi per l'igiene personale, attivati per offrire sostegno a specifici target in situazioni di emergenza sociale. 7) A titolo esemplificativo: Distribuzione pasti e/o lavanderia a domicilio, Assistenza domiciliare integrata con servizi sanitari, ecc. 8) A titolo esemplificativo: Servizi accoglienza di adulti e anziani, ecc. 9) A titolo esemplificativo: Asili nido, Spazi giochi, Centri per bambini e famiglie, Servizi e interventi educativi in contesto domiciliare 10) A titolo esemplificativo: Centri per le famiglie, Centri diurni riabilitativi, Laboratori, Centri di aggregazioni sociali, ecc. 11) A titolo esemplificativo: Residenze per anziani, Strutture per disabili, Comunità educativo-assistenziali, ecc. 12) A titolo esemplificativo: Supporto all'inserimento lavorativo, Buoni spesa o buoni pasto, Interventi per senza dimora, ecc. 13) A titolo esemplificativo: Contributi per servizi alla persona, Contributi economici per alloggio, Contributi economici per i servizi scolastici, Contributi economici ad integrazione del reddito familiare, ecc. La Regione, nel Piano Sociale Integrato , in una logica di rafforzamento del sistema sociale e sociosanitario che possa far fronte agli impegni dei prossimi anni, chiede ai Comuni e alle ASL di: - Rafforzare i processi di gestione associata dei servizi sociali e sociosanitari territoriali dei Comuni - Ripensare la distribuzione delle funzioni tra Distretto e Ambito Territoriale Sociale, riconoscendo il Distretto quale area territoriale ottimale di gestione dei servizi sociali e sociosanitari - Creare strumenti per la regolazione e il miglioramento della qualità del sistema integrato dei servizi - Armonizzare il processo di riorganizzazione dei servizi sociali e sociosanitari: a) con il percorso di associazionismo comunale e con il riordino delle Province previsto dalla normativa nazionale e regionale b) con la riorganizzazione dell'attività distrettuale in corso nelle Asl c) con la riorganizzazione degli assetti politici territoriali Conferenze di Ambito-Comitato dei Sindaci di Distretto- Conferenza dei Sindaci Data la seguente fotografia rappresentativa del Distretto Sociosanitario 18: ATS 63 Comune Popolazione al 31/12/2013 (istat) Portovenere La Spezia Popolazione ATS Lerici Popolazione DSS L obiettivo che ci si pone è quello di addivenire alla struttura organizzativa di seguito schematizzata pag. 210

211 Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo 1. Definizione di Convenzione tra Comuni del Comitato di Distretto e Asl, in base allo schematipo fornito dalla Regione, che declini il modello organizzativo di Distretto Sociosanitario sopra descritto e che stabilisca: 1. criteri e priorità di utilizzo delle risorse umane, strumentali ed economiche dei Comuni e della Asl, al fine di definirne modalità di compartecipazione al budget di Distretto, inteso come l'insieme delle risorse disponibili. 2. ruolo e funzioni di coordinamento dell Unità Distrettuale e del Comitato Distrettuale (quest ultimo coincidente con l Ufficio di Coordinamento Distrettuale). 3. modalità di partecipazione degli operatori dei Comuni all équipe integrate sociosanitarie e alle équipe di Ambito Territoriale Sociale. 4. modalità di partecipazione degli operatori della Asl all équipe integrate sociosanitarie. 5. modalità operative per la condivisione dei dati. 6. modalità di utilizzo delle sedi di lavoro, privilegiando, là dove possibile, la condivisione degli spazi. 2. Presentazione da parte della Conferenza distrettuale di una proposta di riorganizzazione degli assetti organizzativi, tenendo conto dell istituzione di meccanismi di premialità della Regione per i Comuni che integrano maggiormente le risorse organizzative e finanziarie nei Distretti 3. Definizione del funzionamento delle equipè sociosanitarie integrate 4. Elaborazione schede tematiche del Piano Sociale Integrato Distrettuale. Indicatori Nome dell indicatore 1) Convenzione Comuni/ASL 5 2) Assetti organizzativi Distretto Sociale 3) Attività integrata distrettuale 4) Piano Sociale di DSS Descrizione dell indicatore 1) approvazione convenzione 2) stesura proposta riorganizzativa 3) approvazione protocolli attività equipe integrata 4) elaborazione schede piano Tipo di calcolo / formula Fonte dei dati Target 1)fatto/non fatto 2) fatto/non fatto 3) fatto/non fatto 4) fatto/non fatto Comuni 2) Comuni 3) DSS 4) DSS 1) Si 2) Si 3) Si 4) Si pag. 211

212 8.03 Contrasto alla povertà e inclusione sociale Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire A ottobre 2014 gli occupati in Italia sono 22 milioni 374 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente (-55 mila) e sostanzialmente stabili su base annua. Il tasso di occupazione, pari al 55,6%, diminuisce di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali mentre aumenta di 0,1 punti rispetto a dodici mesi prima. Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 410 mila, aumenta del 2,7% rispetto al mese precedente (+90 mila) e del 9,2% su base annua (+286 mila). Il tasso di disoccupazione è pari al 13,2%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,0 punti nei dodici mesi. I disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 708 mila. L'incidenza dei disoccupati di anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari all'11,9%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,7 punti su base annua. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, è pari al 43,3%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,9 punti nel confronto tendenziale. Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,2% rispetto al mese precedente (-32 mila) e del 2,5% rispetto a dodici mesi prima (-365 mila). Il tasso di inattività si attesta al 35,7%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,8 punti su base annua. Preoccupanti, come evidenziato nella Sezione I sono anche i dati relativi ai livelli di disoccupazione del mercato del lavoro a livello provinciale, con punte davvero preoccupanti nella fascia dei giovani. Nel 2013, l ISTAT rileva che il 12,6% delle famiglie italiane è in condizione di povertà relativa (per un totale di 3 milioni 230 mila) e il 7,9% lo è in termini assoluti (2 milioni 28 mila). Tra il 2012 e il 2013, l'incidenza di povertà relativa tra le famiglie è stabile (dal 12,7 al 12,6%) in tutte le ripartizioni territoriali; la soglia di povertà relativa, pari a 972,52 euro per una famiglia di due componenti, è di circa 18 euro inferiore (-1,9%) al valore della soglia del L'incidenza di povertà assoluta è aumentata dal 6,8% al 7,9% (per effetto dell'aumento nel Mezzogiorno, dal 9,8 al 12,6%), aumenta soprattutto tra le famiglie con tre (dal 6,6 all'8,3%), quattro (dall'8,3 all'11,8%) e cinque o più componenti (dal 17,2 al 22,1%). Peggiora la condizione delle coppie con figli: dal 5,9 al 7,5% se il figlio è uno solo, dal 7,8 al 10,9% se sono due e dal 16,2 al 21,3% se i figli sono tre o più, soprattutto se almeno un figlio è minore. Nel 2013, 1 milione 434 mila minori sono poveri in termini assoluti (erano 1 milione 58 mila nel 2012). I poveri assoluti tra gli ultrasessantacinquenni sono 888 mila (erano 728 mila nel 2012). L'ISTAT stima l'incidenza della povertà relativa calcolandola sulla base della spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia viene definita povera in termini relativi e nel 2011 rileva che il numero delle famiglie in condizioni di povertà relativa in provincia della Spezia sono e rappresentano il 9,8% del totale delle famiglie. A fronte di questa situazione, la speiza media per abitante per i servizi sociali è passata da 90 euro nel 2003 a 118 euro nel 2010, ma l incremento rsulta di soli 10 euro pro-capite se calcolato a prezzi costanti. Le differenze territoriali sono molto ampie, confermando ancora una volta i differenziali fra il Centro-nord da un lato e il Mezzogiorno dall altro, con alcune eccezioni significative ma anche con preoccupanti segnali di ulteriore inasprimento dei divari: nel 2010 le risorse impiegate dai Comuni in rapporto alla popolazione residente variano da un minimo di 26 euro in Calabria (contro 31 euro nel 2009) a un massimo di 304 euro nella Provincia Autonoma di Trento (contro i 295 euro dell anno precedente). Il Comune della Spezia destina risorse finanziarie con un trend crescente, garantendo una spesa media pro capite pari a 122. Famiglia e minori, persone con disabilità e anziani sono i principali destinatari delle prestazioni di welfare locale: su queste tre aree di utenza, a livello nazionale, si concentra l 82,9% delle risorse impegnate (rispettivamente, pari al 39,6%, al 22,4% e al 20,9%). A livello locale le risorse impegnate sono di poco inferiori, essendo pari al 79,3%, ma nel dettaglio osserviamo che l area degli anziani è quella che assorbe la percentuale più alta della spesa ( il 22,2% a favore di famiglia e minori, 7,3% a favore della disabilità, 49,8% a favore degli anziani). pag. 212

213 Le politiche di contrasto alla povertà e all esclusione sociale incidono per il 7,9% della spesa sociale nazionale. Le quote residue riguardano le aree di utenza immigrati e nomadi (2,6%) e dipendenze (0,6%). A livello locale, gli interventi a contrasto alla povertà e all esclusione sociale assorbono il 4,9% della spesa sociale, mentre a favore degli immigrati si destina l 1,2% delle risorse e lo 0,4% per le dipendenze. A completezza del quadro è importante anche il dato relativo agli sfratti. Sulla questione sfratti le famiglie italiane vengono sempre più colpite. Secondo i dati forniti dal Ministero dell Interno incrociati con quelli più recenti messi a disposizione dall Istat le condizioni economiche delle famiglie non migliorano. Assistiamo all incremento delle spese per l abitazione (+6% tra affitto e utenze) e alla diminuzione del reddito medio. I canoni medi sono aumentati del 130% per quanto riguarda i contratti rinnovati, nelle grandi città hanno raggiunto persino il 150%. Nel 2013, si sono registrati sfratti emessi, in crescita del +8% rispetto al 2012 quando se ne contavano L'aumento degli sfratti per morosità registrati lo scorso anno è pari all'89% del totale di quelli emessi (fonte SUNIA). A questa situazione si accompagna anche un diffuso indebitamento delle famiglie. Negli ultimi anni si registra, infine, una forte flessione delle risorse finanziarie regionali (dal 2004 ad oggi - 65%) e dal 2013 è venuto meno anche il contributo regionale destinato a sostenere i canoni di locazione. Tale contesto ci impone di agire su più piani: potenziamento servizio di accoglienza/ascolto del cittadino, a fronte di un aumento della percezione della solitudine delle persone in difficoltà; elaborazione di strategie per la tutela dell operatore del front office, a fronte di un aumento delle richieste di contributi economici e una scarsità di risorse economiche; ottimizzazione delle risorse finanziarie interne ed esterne (Caritas, Fondazione Carispe) destinate al contrasto delle povertà; stretta collaborazione con Servizi della Formazione e Lavoro della Provincia, per un sempre migliore utilizzo delle risorse FSE destinate alle fasce deboli; incremento delle risorse economiche destinate al contrasto delle povertà; potenziamento azioni di protezione povertà estreme in emergenza climatica; potenziamento azioni a contrasto della povertà; Rimodulazione dei tradizionali percorsi di sostegno al reddito. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo 1) Contribuire al mantenimento del servizio Emporio Solidale e realizzazione di una banca dati comune (Comune/Caritas) dell utenza in carico, finalizzata alla elaborazione di progetti integrati: convenzione con Caritas per condivisione dati ed elaborazione di Progetti individualizzati condivisi; destinazione al progetto di risorse economiche già impegnate per far fronte ai contributi economici per acquisto di beni alimentari. 2) Partecipazione al Tavolo Inclusione Sociale della Provincia Costruzione modalità condivisa inserimenti lavorativi, a livello interistituzionale: definizione di obiettivi prioritari in materia di formazione/lavoro e fasce deboli; partecipazione Comitato tecnico L.68 per inserimento lavorativo disabili; partecipazione Gruppo di valutazione requisiti assistenti familiari per l accesso al Registro provinciale; elaborazione protocollo inserimenti lavorativi. 3) Incremento delle risorse economiche destinate al contrasto delle povertà: individuazione dell area di destinazione di risorse economiche aggiuntive. 4) Potenziamento azioni di protezione povertà estreme in emergenza climatica: rinnovo protocollo d intesa con Associazioni del territorio; elaborazione protocollo operativo in situazioni emergenza freddo. pag. 213

214 5) Rafforzamento Associazione di secondo livello denominata Tavolo delle Povertà : ampliamento della rete; elaborazione e diffusione guida dei servizi per favorire la circolazione delle informazioni e la fruizione dei servizi esistenti. 6) Favorire l attivazione sociale del beneficiario dei contributi economici sia in termini individuali sia in termini di costruzione di reti di socialità: sviluppo di forme di sostegno al reddito alternative al contributo economico (agevolazioni, voucher, beni primari); sperimentazione di percorsi di attivazione sociale sia individuali che di gruppo (laboratori) in contesti operativi differenziati. Indicatori Nome dell indicatore 1) funzionamento Emporio Solidale 2) Protocollo interistituzionale per gestione inserimenti lavorativi 3) aumento budget 4) Protocollo operativo per gestione emergenza individuazione struttura 5) rete associazioni 6) Attivazione sociale Descrizione dell indicatore 1) apertura Emporio Solidale 2) sottoscrizione Protocollo interistituzionale 3) importo messo a disposizione 4) approvazione Protocollo Operativo struttura a disposizione 5) elaborazione guida 6) sperimentazione percorsi Tipo dai calcolo / formula 1) fatto/non fatto 2) fatto/non fatto 3) ammontare in 4) fatto/non fatto 5) fatto/non fatto 6) valore assoluto Fonte dei dati 1) Tavolo Sociale Fondazione Carispe 2) DSS 18 3) C.d.R. Servizi Sociosanitari 4) C.d.R. Servizi Sociosanitari 5) C.d.R. Servizi Sociosanitari 6) C.d.R. Servizi Sociosanitari Target 1) Si 2) Si 3) ) Si 5) Si 6) almeno 1 pag. 214

215 8.04 Prevenzione e sviluppo di comunità Descrizione, motivazioni e finalità da conseguire Nel 2012 è stato organizzato l Ufficio di Promozione Sociale (UPS) che ha come mission quello di governare le azioni in tema di prevenzione e sviluppo di comunità, al fine di promuovere l empowerment di comunità come modello trasversale di intervento, facilitando nuovi legami tra persone, gruppi ed organizzazioni che condividono stessi contesti, interessi, obiettivi, valorizzare i contributi delle diverse comunità, culture, generazioni. Con il termine governare si intende che l Ufficio ha come compito prioritario quello di richiamare costantemente l attenzione dei servizi e del territorio ai temi della prevenzione e della partecipazione. Coordina, in una logica organizzativa a matrice, le azioni messe in campo, alle quali danno il loro contributo le altre Unità Organizzative del Servizio (sia a livello di ATS che di DSS). Rispetto alla tematica delle Politiche Giovanili e Prima Infanzia, fornisce il proprio contributo, là dove necessario, ai Coordinatori distrettuali. Le priorità dell UPS sono quelle di promuovere partecipazione e registrare attentamente i cambiamenti in atto. Rispetto al tema della partecipazione, il DSS ha lanciato PartecipaPiano, utilizzando una metodologia caratterizzata per l approccio partecipativo alle problematiche della programmazione, realizzando momenti collettivi di discussione che hanno coinvolto sia gli operatori sociosanitari del servizio pubblico (Distretto n. 18) quanto le realtà associative e di impresa che hanno manifestato il proprio interesse a prendere parte al progetto complessivo della Piattaforma partecipativa. L UPS ha avuto un ruolo attivo in questo percorso, orientato da un approccio di Network che prenda in considerazione anche quegli aspetti meno formalizzati e tangibili, come le forme di conoscenza e il capitale sociale. In tal modo viene a configurarsi un contesto di riferimento caratterizzato da una struttura a rete intesa come: - insieme di attori dotato di autonomia, ma caratterizzato dalla presenza di interdipendenze - insieme di risorse e informazioni, ma per raggiungere obiettivi comuni - luogo di conflitto e cooperazione, per cui è richiesto uno sforzo di negoziazione Il ruolo del pubblico è quello di guida, timone (steering), che influenza attivamente il processo e co-governa con gli altri attori. Il network model considera la rete come formata da attori di diversa natura, ma nessuno di essi possiede il potere di determinare le strategie degli altri attori. Di conseguenza, anche il Comune non viene considerato in una posizione di superiorità, ma come paritario rispetto agli altri attori. Sulla base delle indicazioni dell'art 30 della L. R. Liguria 12/ 2006 "Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari" il Distretto Socio Sanitario 18 intende sperimentare e modellizzare nel corso dell'anno 2015 un "OSSERVATORIO SOCIALE". Per fare questo il Distretto si avvarrà della consulenza scientifica dell'università di Firenze, Dipartimento di Scienze dell'educazione e Psicologia e stimolerà con apposite iniziative la partecipazione esperta dei soggetti del Network della Partecipazione locale, risultato del programma distrettuale "Parteci-Piano" iniziato nell'ottobre del La ricerca-formazione-azione che porterà allo start up dell'osservatorio avverrà all'interno del progetto di ricerca: "Riconoscere, interpretare e agire lo sviluppo di comunità. Un percorso di ricerca azione partecipativa per la costruzione di conoscenze e competenze innovative per gli operatori di sviluppo di comunità nei Comuni della Spezia, Lerici e Portovenere" Risulta evidente anche dal titolo della ricerca che l'osservatorio cercherà di rispondere con percorsi di innovazione a sfide fondamentali del Servizio pubblico quali: 1) Lo sviluppo di comunità, la cittadinanza attiva e la valorizzazione delle risorse materiali ed immateriali del territorio locale. 2) L'approccio al cambiamento organizzativo "embedded learning organization", ovvero l'organizzazione che apprende e si trasforma in risposta alle sfide del territorio. 3) La costruzione e manutenzione di reti di competenze e conoscenze che rappresentano il capitale sociale di una comunità e dell'amministrazione pubblica responsabile della sua governance. pag. 215

216 4) La dimensione regionale, nazionale ed europea del cambiamento sociale. 5) La centralità dei processi di valutazione di impatto delle politiche e pratiche sociali. La scelta di investire risorse della Comunità in un Osservatorio è frutto di una riflessione interna al Servizio, che ha realizzato un'autoanalisi sui punti di forza, di debolezza, opportunità e limiti dell'attuale cultura organizzativa del Distretto. L Osservatorio rappresenta così allo stesso tempo un'opportunità di cambiamento organizzativo interno ed un progetto di identificazione e risposta ai bisogni locali. L'Osservatorio farà proprie inoltre le lezioni apprese e le buone pratiche sistematizzate da altri osservatori, di natura pubblica o privata sulla base della letteratura disponibile. Nel corso della sperimentazione si costruirà e alimenterà infatti una rete di contatti con altri Osservatori per lo scambio e il feed back orizzontale, secondo la metodologia delle Comunità di Pratiche. L' OSSERVATORIO SOCIALE infatti svolgerà le funzioni di cui sarà titolare in collaborazione con istituti pubblici e privati, al fine di realizzare studi ed analisi mirate dei fenomeni sociali e di assicurare tempestivamente la conoscenza dei dati e delle informazioni necessarie alla programmazione, alla gestione e alla valutazione delle politiche sociali. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo 1. Potenziamento network della partecipazione 2. Realizzazione dell Osservatorio Sociale; Indicatori Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target 1) Partecipazione 2) Osservatorio 1) N. Iniziative 2) N. partecipanti al percorso ricreca-azione 1) Valore assoluto 2) valore assoluto 1) DSS 2) DSS 1)Almeno due l anno 2) almeno 10 soggetti pag. 216

217 8.05 Politiche per le famiglie e tutela del minore Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Pierpaolo Donati docente di sociologia dei processi culturali a comunicativi all Università di Bologna ha aperto il primo dei convegni del festival della famiglia, che si è svolto nella sua prima edizione a Riva del Garda dal 25 al 27 ottobre del 2013, dedicato a Politiche per la famiglia e crisi economica, sostenendo che la crisi economica attuale è solo una piccola parte del problema nascosto dietro l impoverimento delle famiglie italiane. L esperto ritiene profondamente negativi tutti quei meccanismi che penalizzano la nascita di un vero welfare sul modello di quello tedesco. La Germania ha capito bene che questi interventi economici sono investimenti e non costi, perché investire sulle forme di welfare che facilitano lo sviluppo di un modello forte di famiglia aumenta il capitale sociale e rende la famiglia un prerequisito dello sviluppo sostenibile. Fra l attuale crisi economica, l aumento di separazione e divorzi in presenza di minori (rispettivamente dal 2007 al 2012, in Liguria, si registra un aumento di circa 3 punti da 67,8% a 70,2% - e 10 punti da 54,3% a 64,5% - in percentuale) la disoccupazione giovanile, l invecchiamento della popolazione (incidenza pari a 236%) è, però, difficile dare risposte certe e concrete alle famiglie. Sforzarsi tutti per rendere la famiglia protagonista indiscussa della società è il messaggio di sintesi. A partire dagli anni 80 la nostra società, nel passaggio dalla modernità alla post modernità, ha subito un mutamento radicale. Potremmo definire la famiglia in postmodernità come mutante : genitori e figli si trovano trasportati in un flusso di mutamenti e cambiamenti che li attraversano e di cui spesso non sono consapevoli. Mentre nel passato il sistema educativo familiare strutturava la personalità dei figli e arginava efficacemente tutto ciò che proveniva dall esterno oggi invece è come se il sistema di barriera fosse stato oltrepassato. I nostri ragazzi possono connettersi con qualsiasi cosa e in qualsiasi momento e si impattano anche con cose contrarie a ciò che viene insegnato dai loro genitori. Ciò produce disagi e rischi. Il problema più grave è innanzitutto quello di uno scollamento transgenerazionale : cioè genitori che non riescono a comprendere i figli o che non sanno come connettersi con i figli. Sarebbe dunque necessario informare e formare i genitori di oggi in merito ai rischi insiti in un sistema che non ha controllo, istruirli su come riconoscere che i figli sono a disposizione di idee che loro non riescono a schermare. Educare i genitori permetterebbe di renderli più consapevoli e dunque più forti nel trasmettere ai figli principi regole e valori. Tutto questo garantirebbe una maggiore forza da parte dell adulto nel sostenere i figli dinanzi alle difficoltà della vita. In caso contrario è più probabile che questi ragazzi, nell inquietudine di colmare un senso di vuoto che li pervade, tenderanno a completarsi e a confondersi con modelli imposti dall esterno. Formare i genitori permetterà agli adulti di riprendere in mano le redini di un sano progetto educativo e di riuscire a trasmettere ai propri figli la capacità di orientarsi nella vita strutturando una propria personalità senza aderire passivamente a modelli imposti dall esterno. In tema di tutela dei minori, importante è affermare in modo uniforme e condiviso su tutto il territorio il principio che la tutela dei minori esige interventi integrati e coordinati, che richiedono, là dove la famiglia d origine sia ritenuta non adeguata allo svolgimento della propria funzione genitoriale, la necessità di: Procedere con la valutazione di dimissioni di minori attualmente ospiti di Comunità Educative; individuare modalità di accoglienza residenziale nelle diverse tipologie di struttura, meglio definite sulla base di protocolli operativi condivisi; individuare formule di intervento integrative ed alternative all offerta attuale (comunità residenziale terapeutica, strutture a ciclo diurno, alloggi per ospitalità in urgenza ecc) pag. 217

218 potenziare e sostenere la Rete dei Servizi Territoriali di Accoglienza/Sostegno e Emergenza/Protezione delle vittime di violenza, senza distinzione di età, status, razza, religione e nazionalità definire e consolidare, in maniera uniforme e condivisa su tutto il territorio, procedure e strumenti che regolino i rapporti tra Servizi Sociosanitari e Autorità Giudiziaria. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo 1) Creare opportunità di incontro e scambio: promuovere un territorio in grado di offrire servizi all avanguardia, incentivi e interventi qualitativamente e quantitativamente rispondenti alle esigenze e alle aspettative delle famiglie, siano esse residenti o ospiti; investire sul capitale sociale; promuovere sistemi locali di scambio (es. Banca del tempo);promuovere l associazionismo. 2) Promuovere il benessere familiare: creare un Centro per le Famiglie; gruppi di auto aiuto; formazione diretta ai genitori; consulenze psicopedagogiche. 3) approvazione Protocolli operativi, in base allo schema-tipo fornito dalla Regione, che regolino il rapporto tra Distretto Sociosanitario e Autorità Giudiziaria Indicatori Nome dell indicatore 1) Gruppi e azioni 2) formare e sostenere 3) rapporti DSS/AG Descrizione dell indicatore 1)Aumentare il potenziale relazionale della società 2) imparare ad essere genitori 3) approvazione protocollo Tipo dai calcolo / formula 1) Valore assoluto 2) valore assoluto 3) fatto/non fatto Fonte dei dati Target 1) 2) e 3) C.d.R. Servizi Sociosanitari 1) Almeno 1 iniziativa 2) almeno 2 iniziative 3) Si pag. 218

219 8.06 Diritto alla casa Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Il perdurare della difficile situazione economica locale ha determinato un aggravamento della situazione per quei nuclei familiari che a causa di un evento strutturale, quale la perdita del lavoro o la riduzione di esso, perdono o rischiano di perdere l alloggio di residenza. L intreccio tra esclusione abitativa, riduzione delle opportunità di uscita dalla disoccupazione e isolamento familiare può dar vita ad un meccanismo dal quale difficilmente l individuo riesce ad uscire con le proprie risorse. Sempre più spesso si presentano agli uffici persone senza alcun tipo di garanzia finanziaria, che diventano quindi difficilmente proponibili al mercato delle Agenzie Immobiliari. Le domande che, ad oggi, pervengono al Servizio Sociale in relazione al tema dell abitazione: - sono spesso legate a momentanee difficoltà rispetto al lavoro, per cui si è andata concretizzando la perdita dell alloggio; - evidenziano la presenza di nuclei in impasse, che giungono al Servizio in assoluta urgenza, dove non è possibile mediare oltre con il padrone di casa; - pervengono da persone con storie di emarginazione sociale che devono attivare un percorso di potenziamento delle proprie capacità per reinserirsi nel tessuto sociale. A partire dal 2005, l Amministrazione Comunale, per far fronte agli sfratti di nuclei familiari, provvedeva al loro inserimento in strutture alberghiere cittadine. Tra le altre soluzioni percorse vi era la richiesta ad ARTE di retrocessione di un numero di appartamenti per collocare in via temporanea le famiglie sfrattate. Dal mese di Gennaio 2014 all Ottobre 2014 sono state accolte presso il Servizio scrivente, 406 segnalazioni di cittadini relative a problematiche di tipo economico ( su un totale di 1173 segnalazioni ). Un terzo dei contributi erogati, nel medesimo periodo, è riferito alla tematica alloggiativa: 516 contributi su un totale di (31%). Tale dato trova riscontro anche nella spesa sostenuta nel 2013 per i contributi economici dove, su un totale di ,00, ,00 (36%) sono stati erogati per problemi alloggiativi (dato bilancio sociale 2103). Nell anno 2013, 80 nuclei familiari sono stati seguiti dal servizio di Mediazione Alloggiativa. Il Servizio offre accoglienza e gestione delle segnalazioni di sfratto imminente attraverso una mediazione fra le parti in causa, inquilini, proprietari, avvocati, ufficiali giudiziari, forze dell ordine ecc.; reperimento di soluzioni alloggiative concrete; promozione di migliori condizioni di vita della famiglia. Nel medesimo anno all Agenzia Sociale per la Casa si sono rivolte 120 persone. L Agenzia Sociale per la Casa è un nuovo servizio che ha come obiettivo quello di agevolare l accesso alla locazione a quella fascia di popolazione, residente nel territorio del DSS 18 oppure che svolga attività lavorativa nel territorio cittadino, che si trovi in situazione di disagio abitativo pur avendo un reddito certificato né pregressi sfratti per morosità. Nel 2013, in collaborazione con Fondazione Carispe, Associazioni Sunia e Confedilizia è stato cofinanziato il fondo Salvasfratti : i destinatari sono quei nuclei familiari che, a causa della riduzione del reddito derivante dalla perdita del lavoro, sarebbero a rischio di sfratto. A fronte del saldo della morosità degli inquilini da parte dei due Enti, il proprietario ricontratta l affitto abbassandolo del %. Dall avvio del progetto ( Giugno 2014) ad oggi, sono state autorizzate 9 pratiche, prevenendo altrettanti situazioni di sfratti per morosità. Infine, rispondiamo alle necessità abitative più complesse (donne/uomini sole/i con figli minori, nuclei con figli disabili o in situazioni di grave disagio socioeconomico e familiare) mettendo a disposizione alloggi sociali di transizione, prevedendo anche la coabitazione (ad oggi abbiamo n. 44 alloggi occupati per un totale di 140 persone ospitate) e a persone adulte senza dimora attraverso l ospitalità in una Comunità gestita dalla Caritas (12 posti occupati). Alcuni dati di dettaglio: - Mediazione Alloggiativa (2013) Tipologie: 87,5% (75% nel 2012) sfratto morosità, 6,5% finita locazione, 1% occupazione pag. 219

220 Casi seguiti: 80 (45 nel 2012) di cui 14 ancora in corso. abusiva (o senza diritto Arte), 2,5% alloggio inadeguato Composizione: età media 48 anni, 39 stranieri e 41 italiani, 43 uomini e 37 donne Recidivi: 9 Media presa in carico: 5 mesi Su 66 casi chiusi o sospesi: 54 raggiunti, 4 interrotti per cause esterne, 5 non raggiunti Totale casi seguiti: 2011: : ; 83 Tempi di attesa Contributi economici Media emergenza: annullata. I casi sono stati assorbiti dall Agenzia sociale per la casa. Massima emergenza: tempi massimi stimati 1,5 mesi Risparmio stimato sul rinvio esecuzione sfratto, che ha permesso di non intervenire con accoglienza alberghiera (40 camera): Erogazione caparre e affini: Essendo assai più basso degli anni precedenti è un dato interessante. In sé può sembrare negativo, ma dal punto di vista dell efficienza risulta confortante perché gli operatori riescono ad operare in tempi più ristretti rispetto all iter giudiziario. Considerazioni I dati, anche ad una prima lettura, fotografano bene il periodo di recessione che è perdurato anche nel Le fasce più deboli sono maggiormente a rischio: stranieri, donne, persone di mezza età con problemi lavorativi. In continuo aumento le persone senza alcuna risorsa economica (anche informale) e coloro che non riescono a collaborare per acquisita e cronica incapacità progettuale. - Agenzia Sociale In attuazione della legge regionale sull edilizia residenziale L.R. 38/2007 e del Programma Quadriennale Regionale di edilizia residenziale (PQR) e in attuazione del riparto di risorse attuato con l approvazione del PQR stesso, il Comune della Spezia ha ottenuto il finanziamento del progetto di Agenzia Sociale per la Casa presentato ed elaborato in coordinamento con i Servizi Sociali, per un importo di circa 120 mila Euro. L Agenzia per la casa è stata inaugurata nel Dicembre 2012 presso la sede attuale in via Padre Giuliani 24/b via. Il nuovo progetto è stato finanziato dalla regione e avviato nell ottobre Le Attività verso l utenza hanno utilizzato diversi canali quali il Front office (informazioni e primo contatto), l orientamento sul territorio, gli accompagnamenti sul territorio, i gruppi convivenza, i contatti con i proprietari, il monitoraggio nuovi inquilini e occhio alla spesa. ecco i dati dell Agenzia della casa Dati popolazione Totali seguiti: 181 Maschi: 81 - Femmine: 100 Età Media: 60 Singoli: 57 Media ISEE: 3.778,76 No requisiti o pertinenti: 49 Dati invianti Servizi Sociali: 96 Segretariato: 9 Sportello: 62 pag. 220

221 Altro: 14 Dati esiti Su 180 Positivi: 97 - Negativi: 48 - Sospesi: 18 Contratti concordati: 10 su 35 E importante: Potenziare-ottimizzare le risorse presenti sul territorio o comunque previste dalla normativa, attraverso la ridefinizione funzionale e territoriale del progetto Agenzia per la Casa in modo che si integri con le attività sociali; Aumentare la capacità di risposta al problema dell emergenza abitativa, attraverso la riorganizzazione e la differenziazione dell offerta. Accompagnare e tutelare gli anziani coinvolti in operazioni immobiliari, resesi necessarie per finalità di sostentamento e cura Promuovere l acquisizione del patrimonio immobiliare all interno di reti in grado di riutilizzarlo a fini sociali (Social Housing) - Social Housing Il Comune della Spezia, capofila dell ambito La Spezia Magra, ha partecipato a partire dal 2006 ai due bandi regionali di Social Housing che prevedono interventi coordinati di edilizia abitativa pubblica e a canone moderato. Allo stato attuale l Amministrazione è impegnata a monitorare gli interventi che sono in corso di realizzazione grazie ai finanziamenti ottenuti dal Comune, quale comune capofila dell ambito La Spezia-Magra, e inseriti nel Bando Social Housing I del e nel Bando Social Housing II del Tutti gli interventi risultano appaltati. Alcuni sono in fase di ultimazione. A fronte di risorse pubbliche limitate per affrontare il problema del reperimento di alloggi in affitto, risorse che già nel PQR sono risultate alquanto limitate e che nella previsione dei prossimi anni lo saranno sempre più, l Amministrazione sta cercando di affrontare il problema secondo un altra prospettiva di partenariato pubblico-privato. In collaborazione con la Fondazione Carispe si sta valutando la possibilità della costituzione di un Fondo Immobiliare di Social Housing, dove il Comune potrebbe partecipare con il conferimento di alcune aree e la Fondazione con apporti finanziari, al fine di realizzare alloggi sociali. Il fondo potrebbe così partecipare delle risorse messe a disposizione dal Fondo della Cassa Depositi e Prestiti e raggiungere così le condizioni di operatività necessarie a realizzare alloggi in affitto a canone moderato. Il fondo potrebbe poi attrarre ulteriori investitori, anche privati, e rappresentare una delle possibili future soluzioni al problema della costruzione di alloggi in affitto. Nel frattempo anche la regione Liguria ha emanato una manifestazione di interesse per il reperimento di aree, interventi edilizi e fondi di finanziamento al fine della costituzione di un fondo di Housing Sociale regionale. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo 1. Centralità dell Agenzia della Casa intesa quale risorsa operativa del sistema: fulcro della risposta alla emergenza abitativa, l Agenzia è soggetto che svolge azioni di sinergia delle risorse, funzioni e strumenti delle politiche abitative; azioni a sostegno del canone concordato al fine di disincentivare il fenomeno delle case sfitte; all Agenzia devono competere funzioni di Mediazione Alloggiativa, per la presa in carico dei soggetti destinatari di assistenza abitativa sociale, al fine di motivare ad evitare le morosità, prevedere forme di coabitazione, gestione di gruppi di auto aiuto coordinati ai fini della coabitazione. 2. Studio di fattibilità di un modello organizzativo che informi, tuteli e accompagni la popolazione anziana nella realizzazione di operazioni immobiliari, anche attraverso il potenziamento di risorse già esistenti nella programmazione sociale e delle politiche abitative (Agenzia per la Casa). pag. 221

222 3. conclusione degli interventi avviati nel corso del 2012 e finanziati con il bando Social Housing II: intervento di riqualificazione dell ex poliambulatorio di Via Ugo Botti, angolo V.le S. Bartolomeo dove verranno realizzati alloggi ERP e l intervento di Via Foscolo dove ARTE realizzerà alloggi a canone moderato e parte di alloggi in vendita. Nei prossimi anni andrà monitorato lo stato di avanzamento dei lavori e rendicontati e liquidati ad ARTE i finanziamenti concessi dalla Regione. 4. Partecipazione dell Amministrazione alla discussione che si è aperta in sede regionale in ordine all applicazione della L.R. 38/2007, con particolare riferimento all approvazione da parte del Comune della variante casa. La questione verrà trattata nell ambito della verifica di adeguatezza del PUC. L ipotesi di variante casa che il Comune intende elaborare sarà orientata a incentivare il recupero degli alloggi sfitti sia del patrimonio pubblico che privato e ad indirizzare le risorse in tal senso. 5. concretizzazione del progetto del Fondo social housing. La costituzione del Fondo, la cui prima ipotesi di realizzazione era stata individuata dal Comune della Spezia e Fondazione Carispe, ha assunto una prospettiva regionale a seguito dell emanazione da parte della Regione di una manifestazione di interesse volta alla ricerca di aree e interventi edilizi nonché di risorse finanziarie. La possibile costituzione di un fondo regionale avrà comunque ricadute positive per il territorio comunale e provinciale, considerato che tra i 66 interventi edilizi proposti, molti di quelli selezionati sono in ambito comunale e le risorse finanziarie proposte sono quelle della Fondazione locale. 6. A seguito della costituzione dell Agenzia per la Casa si stanno affinando gli strumenti da mettere a disposizione della stessa per incentivare l affitto a canone moderato e/o concordato e a risolvere le problematiche delle famiglie sfrattate. A questo proposito operano alcuni fondi volti ad evitare gli sfratti e a sanare le morosità in casi di peggioramento incolpevole delle condizioni economiche delle famiglie. Si tratta del fondo comunale che garantisce il pagamento delle mensilità di affitto fino ad un anno e del recente fondo Salvasfratti costituito con Fondazione che garantisce i casi di sfratto e morosità a condizione che gli affitti siano riportati al canone concordato. Indicatori Nome dell indicatore 1) Agenzia della casa 2) anziani e operazioni immobiliari Descrizione dell indicatore 1) Azioni a contrasto del disagio abitativo 2) attivazione progetto Over to Over Tipo dai calcolo / formula 1) Valore assoluto 2) fatto/non fatto Fonte dei dati 1) Agenzia della Casa 2) DSS 18 Target 1) Situazioni in carico: > 80 2) Decisione Comitato di DSS 18 Nome dell indicatore Alloggi in affitto realizzati e/o recuperati- NIGGI Realizzazione fondo immobiliare Descrizione dell indicatore Intende misurare il grado di raggiungimento dell obiettivo attraverso la misurazione delle attività amministrative compiute per la realizzazione e/o recupero di alloggi in affitto Fonte dei dati Comune della Spezia ARTE Regione Liguria Fondazione Carispe Target Incremento alloggi in affitto pag. 222

223 8.07 Diritto a vivere sicuri Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Lo sviluppo di azioni positive a tutela della sicurezza urbana deve proiettarsi, nell attuale contingenza di crisi economico-sociale, verso l obiettivo di prevenire in particolare comportamenti illeciti e di natura criminosa che generino allarme sociale e incrinino ulteriormente la coesione del tessuto sociale. Da ciò l obiettivo di sviluppare servizi di tutela del territorio e della vivibilità urbana, anche sotto il profilo del contrasto al degrado urbano, e di tutela del patrimonio pubblico e privato. Conseguentemente obiettivi strategici sono : 1) Tutelare la vivibilità urbana anche nella fascia oraria serale e notturna articolando il servizio del Corpo di P.M. affinché negli ambiti stagionali di maggiore frequentazione della città e, in particolare, del Suo Centro, in tale fascia temporale sia attivo il servizio serale del Corpo di P.M. a presidio del territorio pur in presenza di carenza di organico e siano valorizzate forme di sinergia operativa con Forze di Polizia Statali e organi di vigilanza igienico-sanitaria e del lavoro al fine di controlli conseguenti in pubblici esercizi e circoli onde reprimere fenomeni di rumorosità eccessiva e comportamenti degli avventori illeciti o di penale rilevanza. 2) Incrementare gli standars di vivibilità dei servizi a presidio del territorio e a tutela dell ordinato svolgimento della vita cittadina coinvolgendo la rete del volontariato e figure legalmente preposte a controlli con ricadute sanzionatorie in caso di accertate violazioni a norme di leggi o regolamentari (es Nonni Civici in adiacenze delle Scuole, ausiliari di ATC Esercizio a tutela delle percorrenze dei messi di pubblico trasporto, guardie ecologiche volontarie a tutela dell igiene del suolo pubblico etc.) 3) Valorizzare le sinergie con l Autorità di P.S. e le forze di Polizia Statali garantendo a) la tenuta di servizi del Corpo di P.M. (rilievo sinistri stradali) dai quali disimpegnare le Forze di Polizia Statale per valorizzarne il presidio sul territorio a fini di sicurezza, b) servizi congiunti a tutela del consumatore e della regolare concorrenza commerciale onde reprimere forme di abusivismo commerciale, c) il concorso, nel rispetto delle prerogative e compiti istituzionali del Corpo di P.M., a dispositivi di servizio coordinati atti a gestire eventi di grande impatto sociale e di particolare risonanza nella popolazione (servizi alle partite di calcio della squadra locale) d) alternativamente, in particolare alla Polizia di Stato servizi di presidio di area a rischio sotto il profilo criminoso (Piazza Brin) nell arco settimanale in tale area misurandosi, più che in altre l efficacia del servizio territoriale e la sua percezione, in termini rassicurativi, da parte della popolazione. 4) Adeguamento della tecnologia comunale e del Corpo di P.M. a obiettivi di sicurezza pubblica considerati prioritari dall Autorità di P.S. Ciò con particolare riferimento alla tutela dei beni privati con la prevenzione e repressione di reati predatori e in particolare dei furti nelle abitazioni. L obiettivo, necessariamente dipendente dalla disponibilità di risorse finanziarie acquisibili anche con progettazione per l erogazione di fondi comunitari, è in particolare di monitorare con sistema video assi stradali più rilevanti per la penetrazione nel territorio cittadino altresì prevedendo, almeno su un asse stradale di particolare flusso veicolare, forma sperimentale di video-lettera di targhe dei veicoli giudicata di rilevante interesse dalla Questura a fini infoinvestigativi. 5) Articolazione di servizi periodici, con il necessario supporto operativo di personale dell Azienda incaricata della raccolta e smaltimento r.s.u., volti a individuare responsabili dell abbandono di rifiuti sul suolo pubblico nonché consolidamento di servizi volti a tutelare il territorio, nella sua stessa componente idrica, da forme di inquinamento che generano degrado e incidono per tale aspetto sul tessuto sociale. 6) Ferme restando necessarie azioni di sicurezza sociale volte ad assistere persone risultanti senza fissa dimora onde tutelarne l incolumità e fornire aiuto per il recupero di dinamiche esistenziali normali, realizzazione di servizi periodici che contrastino il fenomeno dell accattonaggio molesto, in particolare nelle aree di maggior pregio urbano, e dell abusiva occupazione di spazi e immobili pubblici impropriamente pag. 223

224 utilizzati quali ricoveri notturni detti fenomeni generando sintomi di insicurezza nella popolazione, degrado anche igienico-sanitario e rischi per coloro che tali beni impropriamente utilizzano. 7) Adeguato concorso da parte di personale di P.M. ai servizi di protezione civile in particolare per l aspetto relativo al monitoraggio del territorio per agevolare tempestivi interventi atti a evitare danni a persone o cose in occasione di emergenze alluvionali e nuvologiche sempre più ricorrenti in dipendenza del mutamento climatico. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo (con Indicatori Obiettivo n.1 1) Servizi serali del Corpo di P.M. Target 182 servizi annui (continuativi da giugno a metà settembre) 2) Servizi serali e notturni per controllo sulla movida urbana in concorso con Forze di Polizia Statali e organi di vigilanza sanitaria e sul lavoro. Target 18 servizi annui 3) Riunioni di coordinamento interforze per programmazione servizi serali e notturni: 12 riunioni annue. Obiettivo n. 2 1) Servizi dei Volontari Nonni Civici a tutela dell incolumità degli alunni delle scuole di I e II grado nell anno scolastico e nel primo quadrimestre dell anno scolastico Target 14 servizi di presidio giornaliero. 2) Servizi degli ausiliari di ATC Esercizio a tutela delle percorrenze del pubblico trasporto. Target n. 220 servizi annui 3) Servizi coordinati con G.E.V. per controllo sull abbandono di rifiuti. Target n. 60 sanzioni Obiettivo n. 3 1) Riunioni del Comitato Provinciale per l Ordine e la Sicurezza Pubblica che definiscono indirizzi e obiettivi dei servizi coordinati fra Forze di Polizia Statali e Locali a presidio del territorio a fini di sicurezza. Target n. 5 riunioni 2) Numero sinistri stradali rilevati annualmente dal Corpo di P.M. Target n. 870 sinistri 3) Numero sequestri penali o amministrativi di merce abusivamente in vendita. Target n. 90 sequestri 4) Numero servizi nel dispositivo di ordine pubblico per le partite di calcio di serie B. target n. 32 servizi annui 5) Numero servizi di controllo e presidio della Piazza Brin in alternanza alla Polizia di Stato. Target n. 85 servizi annui Obiettivo n. 4 1) Numero impianti di videosorveglianza ricollocati per incrementare il monitoraggio di assi stradali di penetrazione nella città. Target n. 3 impianti 2) Numero nuovi impianti di videosorveglianza collocabili in aree a rischio sotto il profilo criminoso o d interesse a fini di sicurezza pubblica. Target n. 1 impianto 3) Numero impianti di videosorveglianza di nuova generazione acquisibili con finanziamento comunitario idonei al dispositivo lettura targhe veicoli in asse stradale rilevante sotto il profilo del flusso veicolare per la penetrazione nella città. Target n. 1 impianto Obiettivo n. 5 1) Numero servizi, con ausiliari Acam Ambiente, su base annua, per mirati controlli sull abbandono di rifiuti sul suolo pubblico. Target n. 90 servizi annui 2) Numero sanzioni per accertate violazioni determinate da scarichi idrici abusivi. Target n. 35 sanzioni annue 3) Numero violazioni accertate, anche con sistema di videosorveglianza appositamente configurato, per abbandono di rifiuti sul suolo pubblico. Target n. 110 sanzioni su base annua. Obiettivo n. 6 pag. 224

225 1) Numero servizi di contrasto all accattonaggio molesto. Target n. 50 servizi annui 2) Numero servizi di sgombero per abusiva occupazione di spazi e immobili pubblici. Target n. 28 servizi annui 3) Numero servizi di controllo in sinergia con i Servizi Sociali, per monitoraggio sulle dimensioni del fenomeno delle persone senza fissa dimora che vivono in condizioni di abbandono su aree pubbliche, giardini etc. Target n. 32 servizi annui Obiettivo n. 7 1) Numero servizi di monitoraggio del territorio per prevenire eventi lesivi da fenomeni alluvionali o nivologici. Target non quantificabile a priori essendo legato a emergenze ancorché ricorrenti. 2) Numero disposizioni di servizio per organizzazione servizi di protezione civile. Target non quantificabile a priori (v punto precedente) pag. 225

226 8.08 Bambini Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Il Progetto la Città dei bambini e delle bambine, nato nel 1998 con un Assessorato specifico, ha sviluppato nel tempo una propria e precisa identità fondata sul concetto di cittadinanza del bambino quale catalizzatore della realtà cittadina e "cittadino" già dotato di diritti, benché non munito ancora di poteri per esercitarli. Un soggetto al quale si deve fare comunque riferimento per validare la sostenibilità (ambientale, sociale, culturale, educativa etc.) degli interventi nella e sulla città. Un percorso che ha inserito la nostra città in un comune Progetto nazionale e internazionale (Associazioni delle Città Amiche dei Bambini e delle Bambine; Associazioni delle Città Sostenibili; Associazione delle Città Educative). Per le sue finalità il Progetto Città dei bambini ha pertanto come obiettivi principali : promuovere l'autonomia di giudizio e la maturazione individuale dei bambini e la loro sensibilità in ordine all'uso degli spazi della città con iniziative di conoscenza del territorio e di progettazione partecipata nei riguardi dello stesso ; promuovere i diritti e le opportunità dei bambini ai sensi della Carta Internazionale dei Diritti del Bambino; promuovere la creatività infantile e favorire la socializzazione dei bambini, la comunicazione, gli scambi di esperienze tra le diverse fasce di età; sostenere il superamento delle barriere etniche e culturali e l'educazione alla multiculturalità, nella quale vengano comprese e valorizzate le diversità di qualunque tipo. Favorire lo sviluppo di una città attenta ai bisogni dei bambini, che riconosca loro il ruolo di cittadini a tutti gli effetti e nella quale possano partecipare allo sviluppo della comunità. Fondamentale all interno del Progetto è il ruolo ed il contributo della Ludoteca Civica, struttura operativa dell Assessorato, che è coinvolta nello studio, organizzazione e realizzazione degli interventi elaborati per il raggiungimento degli obiettivi del Progetto e servizio comunale che offre specifiche attività per i bambini in qualità di spazio dedicato al gioco, alla lettura e luogo di socializzazione per bambini genitori e scuole. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Proprio perché Città dei bambini, gli obiettivi indicati si pongono con modalità fortemente trasversale rispetto ai settori interni all amministrazione (Servizi Educativi, Istituzione per i Servizi Culturali, Partecipazione e decentramento, Polizia Municipale, Labter, Aree Verdi e pianificazione urbanistica, Area Minori dei servizi sociosanitari) richiedendo di conseguenza una necessaria e adeguata attività di coordinamento con quei servizi comunali che hanno come target specifico i bambini o che si rivolgono a loro con proposte su misura o ancora hanno bisogno del punto di vista del bambino per progettare i propri interventi. Questo del coordinamento degli interventi si pone pertanto come condizione metodologica irrinunciabile sulla quale definire gli strumenti e le singole tipologie di azione spesso interrelate fra loro, alla luce anche di un necessaria rivisitazione degli attuali orari di impegno degli operatori e di offerta al pubblico dei singoli interventi affinché siano maggiormente adeguati alla domanda ed alle specifiche operative di ogni singola azione: - Attività nei quartieri: la città dei bambini è una città aperta e inclusiva, le sue iniziative dovranno progressivamente coinvolgere tutte le zone della città e contribuire al presidio del territorio soprattutto nelle aree più periferiche attraverso iniziative laboratoriali, ludiche e di festa di strada. - La progettazione partecipata: i suggerimenti e le proposte dei bambini sono determinanti nel momento in cui è in gioco la riqualificazione di un servizio, di un area verde o della viabilità di un area urbana. In un periodo nel quale è difficile coinvolgere le giovani generazioni alla vita della città e nel quale le loro reazioni più frequenti sono quelle del disinteresse o del vandalismo, sarà importante coinvolgere bambini e giovani con ruoli di protagonismo, perché diventino "autori" della propria città. - Gioco, lettura e manualità: qui la Ludoteca gioca in pieno il suo ruolo grazie ad una consolidata ed evoluta capacità di aggregare scuole e famiglie in attività che attraverso il gioco, la lettura e attività di laboratorio permettono ai bambini (ed alle famiglie) di pag. 226

227 acquisire importanti competenze linguistiche, relazionali, motorie e manipolative. Grazie ad un avviso pubblico che offre ai cittadini, in forma singola o associata, la possibilità di organizzare piccoli laboratori all interno della struttura, l offerta ludica e di aggregazione sarà notevolmente potenziata ed arricchita delle competenze di cittadinanza poste in essere in forma completamente volontaria. - Feste e spettacoli: in occasione delle festività tradizionali dell anno, come per eventi e spettacoli di risonanza cittadina, i bambini verranno coinvolti sia come spettatori che protagonisti di attività coordinate dalla Ludoteca Civica che favorirà la creatività infantile sui temi e le tradizioni di ciascun evento. - Intercultura: l aggregazione di bambini e genitori stranieri ed italiani sono elemento determinante per favorire la conoscenza e la convivenza reciproca in particolare potranno essere realizzati laboratori che coinvolgano genitori e bambini nei quali vengano trasferiti ed identificati gli elementi delle culture delle diverse etnie ( laboratori del gusto, delle tradizioni e feste, dell abbigliamento, della musica e teatralità, etc.). - Convegni e presentazioni: momenti di riflessione sui temi dell infanzia, con il coinvolgimento di Associazioni, Cooperative ed esperti che offriranno le loro professionalità ed esperienze per la realizzazione degli eventi. Indicatori Indicatori di contesto Indicatori di attività: -numero degli utenti della Ludoteca Civica ( iscritti e frequentanti) +20% -numero dei partecipanti ai laboratori e iniziative C.d.R. +20% -numero dei prestiti delle dotazioni della Ludoteca Civica +20% -numero delle iniziative, laboratori effettuate +10% pag. 227

228 8.09 Giovani Favorire la costruzione di una rete cittadina in termine di servizi, progetti, iniziative e opportunità per un organico sistema di Politiche Giovanili RATTI Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Le Politiche Giovanili nel contesto locale sono mutale anche in ragione del nuovo e graduale e positivo impegno della Regione Liguria. Il nuovo corso è caratterizzato dall adeguamento all azione regionale non disgiunto da una efficace azione propositiva locale soprattutto a livello progettuale. L offerta dei Servizi dell Ente si è evoluta in forme non più solo erogative ma più attente a favorire sia la partecipazione attiva dei giovani e quella dei soggetti, pubblici o privati, che partecipano alla rete delle opportunità. Tale rete delle opportunità farà, ovviamente, leva anche sulle azioni che la Regione Liguria metterà in campo nell ambito di accordi Stato/Regioni e sulla capacità di avviare e implementare anche la rete locale con azioni mirate e condivise con la popolazione di riferimento - per superare le difficoltà fin ad oggi riscontrate e limitative per la costruzione di un organico sistema di Politiche Giovanili locali. E dunque fondamentale, per l azione di governo Locale, cogliere alcune opportunità per realizzare concretamente - nelle Politiche Giovanili locali ed in quelle Distrettuali quanto segue: 1. Il lavoro in rete in vari contesti di riferimento : interno all Ente, nel contesto cittadino o in ambito Distrettuale anche in rapporto con soggetti terzi pubblici o privati ( Associazionismo e volontariato). 2. La continuità e l auspicabile ampliamento di esperienze inclusive attraverso i Centri Aggregazione Giovanile o altre forme partecipative. Prevista la piena operatività del centro giovanile presso l Arcimboldo 3. Mettere in campo azioni che sappiano cogliere le aspettative e l interesse della fascia sociale di riferimento. 4. Aggiornare gli Operatori affinchè siano sempre più capaci di adeguarsi alle attese che i giovani cittadini hanno verso la pubblica amministrazione 5. Adottare opportune iniziative di comunicazione sia livello comunale che distrettuale attraverso il sito Web istituzionale Consapevoli dell alto indice di mobilità nelle tendenze, negli interessi e nello stile di vita dei giovani le azioni di governo locale saranno, per quanto possibile, attente a capire innovazioni e tendenze giovanili anche attraverso momenti di approfondimento tematico per coniugare armonicamente conoscenza e azione di governo. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo L obiettivo è quello di favorire la costruzione di una rete di opportunità cittadine a favore dei giovani attraverso la partecipazione attiva degli stessi a progetti, attività ed iniziative in ambito culturale, formativo, ricreativo e di tempo Libero. Gli strumenti per il conseguimento dell obiettivo delle rete sono la messa in campo di attività già consolidate quali il Protocollo Intesa con Conservatorio, il Centro di Aggregazione Giovanile Lo Spazio di Fossamastra/Canaletto ed altri eventuali spazi di aggregazione a partire dall Arcimboldo ma Pegazzano, il Protocollo di Intesa per l attuazione del Progetto Yepp che si avvale della metodologia inclusiva Youth Empowerment Partnership Programme nel territorio e nei Centri Giovanili. Strumento importante sarà altresì il rapporto con la Regione Liguria nell attuazione dei Protocolli o Programmi Regione/Stato sulle Politiche Giovanili anche in ambito Distrettuale. Particolare attenzione sarà data la prosecuzione di momenti di aggiornamento per gli operatori del Servizio Politiche Giovanili. Indicatori Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Spesa giovane pro-capite E un indicatore economico di spesa che si propone di rilevare annualmente quante risorse economiche sono investite dall Ente per ciascun cittadino nella fascia di età anni. Il dato può pag. 228

229 Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati essere significativo per esaminare il trend di risorse in un determinato arco temporale. Risorse complessive (incluse le risorse umane ) del Bilancio Comunale per le Politiche Giovanili /popolazione di riferimento ( ) al gennaio 2015 Rilevazione interna Uffici Finanziari e Ufficio Statistica La Spesa complessiva dell anno 2013 Nome dell indicatore 2 Descrizione dell indicatore Tipo di formula Fonte dei dati Target N degli utenti al 31/12/2013 Responsabile indicatore Utilizzo delle iniziative e dei servizi E un indicatore di efficacia dell azione delle politiche locali per i Giovani. Il dato può essere significativo per esaminare il trend di utilizzo dei servizi in un determinato arco temporale. N complessivo degli Utenti dei Servizi / popolazione di riferimento ( ) al gennaio 2014 Rilevazione interna Ufficio Statistica pag. 229

230 8.10 Anziani Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Alcuni dati (fonte ISTAT anno 2013) per contestualizzare la situazione locale: Regione La Spezia tasso di natalità (per mille abitanti) 7 7,1 tasso di mortalità (per mille abitanti) 13,7 13,6 tasso di nuzialità (per mille abitanti) 3,2 3,7 saldo migratorio interno (per mille abitanti) 0,1 2,2 saldo migratorio con l'estero (per mille abitanti) 2,9 4,1 saldo migratorio per altro motivo (per mille abitanti) 20,8 16,8 saldo migratorio totale (per mille abitanti) 23,8 23,1 crescita naturale (per mille abitanti) -6,8-6,5 tasso di crescita totale (per mille abitanti) 17 16,6 popolazione 0-14 anni al 1 gennaio (valori percentuali) - al 1 gennaio 11,6 11,5 popolazione anni (valori percentuali) - al 1 gennaio 60,7 61,5 popolazione 65 anni e più (valori percentuali) - al 1 gennaio 27,7 27 indice di dipendenza strutturale (valori percentuali) - al 1 gennaio 64,7 62,6 indice di dipendenza degli anziani (valori percentuali) - al 1 gennaio 45,6 44 indice di vecchiaia (valori percentuali) - al 1 gennaio 238,2 236 età media della popolazione - al 1 gennaio 48,1 47,9 Gli anziani alla Spezia (persone oltre i 64 anni di età) sono e costituiscono ormai circa il 27% della popolazione considerata. Nonostante l immigrazione coinvolga le fasce di età lavorative e nonostante i ricongiungimenti familiari, ciò non riesce a compensare l incidenza della popolazione anziana sul complesso della popolazione, anche se dal 2006 al 2013 si assiste ad un decremento della popolazione anziana. Popolazione di 65 anni ed oltre a La Spezia MASCHI FEMMINE TOTALE Con indice di vecchiaia viene misurato il rapporto tra il numero di persone con 65 anni e oltre e il numero dei minori al di sotto dei 15 anni, viene descritto così il grado di invecchiamento della popolazione. I nostri dati riportano un indice pari a 236, questo vuol dire che per ogni 100 minori vi sono 236 anziani residenti. E vero che gli anziani non rappresentano più un gruppo omogeneo caratterizzato esclusivamente da aspetti problematici come la malattia e la povertà, e che, anzi, essi appaiono configurarsi come gruppo più longevo ed allo stesso tempo più attivo e più sano, ma è altrettanto vero che per una quota di essi, soprattutto tra gli 80 anni e oltre, si pone comunque un problema peculiare di assistenza e di qualità della vita, a fronte di una più lunga sopravvivenza che può essere caratterizzata dalla presenza di malattie a carattere cronico-degenerativo e dalla perdita dell autosufficienza. Dopo aver dato un quadro non esaustivo di alcune informazioni demografiche è giusto un confronto con degli specifici indicatori socio-sanitari statistici che possono risultare significativi per rappresentarci la qualità della vita della popolazione anziana nel nostro contesto di riferimento. Il primo dato da cui partire è l indice sulla speranza di vita, basato sulle fasce d età specifiche di età di 65 e 75 anni. Esso quantifica sul piano statistico il numero medio di anni che restano da vivere ai soggetti sopravissuti fino a quel limite. Indice di speranza di vita a 65 e 75 anni, per sesso nel anni 75 anni M F M F COMUNE 18, ,14 13,78 ITALIA 18,5 21,9 10,94 13,63 (Fonte: Istat) Dalla tabella emerge subito, la maggiore longevità delle donne rispetto agli uomini e poi da rilevare il decremento della speranza di vita all aumento dell età della persona. Inoltre, siamo quasi in media con i dati che caratterizzano la nostra penisola, con un aumento della speranza di vita dei maschi più rilevante nella fascia di età dei 75 anni. Assumendo anche per la nostra realtà un tasso di disabilità nella popolazione tra 65 e più pari a quello ligure (37,7%), è possibile stimare l ammontare della popolazione disabile in questa fascia d età presente nel nostro Comune. E verosimile che le circa persone disabili dai pag. 230

231 65 anni in su stimate per il nostro Comune riflettano la domanda potenziale di servizi sociosanitari e che l ammontare delle persone disabili realmente afferenti ai servizi rappresentino invece una parte del reale bisogno espresso. Di seguito, vengono individuate specifiche aree di intervento, al fine di organizzare un sistema di prevenzione, sostegno e protezione in maniera organica e funzionale, che tenga conto dei passaggi che la persona anziana si trova a compiere nell arco della propria vita: Invecchiamento attivo, promozione sociale e prevenzione Le varie organizzazioni del terzo settore e del privato sociale che si occupano di tematiche legate all invecchiamento attivo e alla non autosufficienza operano in modo poco coordinato e senza una comune regia, rischiando la duplicazione degli interventi o il mancato sviluppo di attività in settori non ancora esplorati, ma degni di considerazione. Sono sempre più strategici i servizi collocati in un ottica di comunità. Negli ultimi anni si sono sviluppati interventi quali il buon vicinato, i custodi sociali, ma, contemporaneamente, se ne sono chiusi altri per mancanza di finanziamenti, quali il telesoccorso e il trasporto sociale. Sostegno territoriale e assistenza domiciliare Si avverte sempre più la necessità di un modello assistenziale più efficiente ed orientato ai bisogni dell anziano fragile, che deve nascere dalla complementarietà dei servizi sanitari e sociali e delle relative risorse economiche, dalla condivisione delle informazioni e degli obiettivi e dallo spostamento delle risorse verso l assistenza sul territorio e verso i servizi extraospedalieri, in particolare per il trattamento delle malattie croniche. La nostra realtà territoriale ci impone di fare un ulteriore riflessione sull aumentare delle patologie cronicodegenerative, come le demenze senili e soprattutto l alzheimer, legato all aumento della classe di età sopra i 75 anni. Attualmente, i nostri servizi tendono ad aiutare le famiglie quando le stesse cadono nella situazione problema (deficit model). Spesso, però, gli interventi che possono essere erogati non sono sufficienti a rispondere al bisogno assistenziale, pertanto, le famiglie si rivolgono al lavoro di cura delle assistenti familiari private. L approccio a questo mercato, però, espone le famiglie ed aumenta il senso di solitudine delle stesse di fronte a problemi legati alla scelta dell assistente, la messa in regola, le sostituzioni ecc. ecc. Abitazione e servizi residenziali La crisi economica colpisce duramente anche gli anziani, che talvolta sono oggetto di sfratto e nell impossibilità di far fronte agli affitti di mercato. Problema che i servizi affrontano con interventi emergenziali, ma che invece necessiterebbero di azioni strutturali (social housing). Abbiamo da anni anche comunità alloggio per anziani autosufficienti, ma la richiesta è notevolmente diminuita, tant è che una unità è stata chiusa. Alla parziale o totale non autosufficienza, a livello di interventi sostitutivi interveniamo con posti di residenzialità (90 posti al Mazzini, di cui 8 di Sollievo, più 10 di Comunità Alloggio per donne parzialmente non autosufficienti, oltre gli interventi di pagamento quote a favore di anziani con insufficiente reddito e soli) e semiresidenzialità (Centro diurno di primo e secondo livello, per un totale di 22 posti). Inoltre, ci siamo dotati di posti di emergenza sociale e sociosanitaria. In considerazione della scadenza della gara di appalto occorrerà procedere alla predisposizione dei contenuti tecnici e amministrativi del nuovo capitolato d appalto. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo 1) Promuovere la cultura della solidarietà: favorire forme di auto-governo di reti associative capaci di agire come validi interlocutori delle istituzioni; focalizzare gli interventi sulla famiglia nella comunità locale per contribuire alla crescita di una comunità solidale e valorizzare ciò che ciascuna persona può mettere a disposizione degli altri, in modo volontario e gratuito; costruzione di un Patto di rete; potenziare i servizi di prossimità, pensati come ambiti in cui possano trovare risposta le domande di anziani o familiari, con modalità a bassa soglia (es. buon vicinato, custodi sociali, spese collettive, centri sociali, laboratori, farmaci a domicilio, trasporto sociale). 2)Accesso e lavoro di cura: pag. 231

232 a) Rete Sportelli Integrati - favorire l acquisizione di un linguaggio e metodologie operative comuni (Comuni/ASL); favorire l orientamento e l accesso ai servizi sociosanitari; superare l autoreferenzialità organizzativa ed operativa tra sistema dei servizi sociale e sanitari, al fine di realizzare interventi orientati al bisogno del cittadino; avere una lettura omogenea dei bisogni sociali e sociosanitari espressi dal territorio;fornire un Punto Unico al cittadino che fornisca le informazioni e il corretto orientamento in materia sociosanitaria; b) Percorso integrato Alzheimer Prosecuzione dell attività del gruppo integrato per l elaborazione di obiettivi di miglioramento in merito all informazione sulle risorse esistenti, mappatura epidemiologica, condizioni di cura e di assistenza del paziente e della sua famiglia; c) lavoro di cura - gli obiettivi generali, in una prospettiva sussidiaria, possono essere declinati a seconda che il focus sia sull anziano solo, sul suo nucleo familiare, sulle reti allargate e guidano l articolazione di un ventaglio di offerte. Occorre però assumere una prospettiva che: in presenza di persone che fanno lavoro di cura appartenendo alla famiglia di convivenza o alla famiglia allargata (carers naturali), si operi in vista di accrescere la capacità di autonomia, culturale e organizzativa delle famiglie stesse. Ciò significa rafforzare la famiglia (empowering model); in assenza di reti familiari attive, si privilegi la rete di prossimità nel predisporre azioni di sostegno all anziano e ricrei contesti di vita familiare (piccole comunità residenziali inserite all interno di dei luoghi storici di vita delle persone). Nello specifico, andremo a potenziare servizi orientati sull anziano e la casa, quali dall Ospedale a domicilio (progetto Codice d argento); sul nucleo familiare, quali Sportello telefonico di ascolto e orientamento; sulle reti allargate, quali trasporto sociale, consegna farmaci, servizi intergenerazionali, portierato sociale. 3)residenzialità predisposizione tecnica del capitolato d appalto relativo alla gestione globale delle strutture comunali residenziali e semiresidenziali per persone non autosufficienti, parzialmente non autosufficienti, disabili (scadenza appalto in essere fine 2014); Considerata la natura integrata (sociosanitari) del servizio, si ritiene utile valutare la possibilità di addivenire ad una gestione Comune/ASL5 della filiera dei servizi di residenzialità semiresidenzialità per la non autosufficienza. Indicatori Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo di calcolo / formula Fonte dei dati Target 1) empowerment comunitario 2) interventi di sussidiarietà e solidarietà 3) interventi sostitutivi 1) servizi di nuova istituzione 2) a. Attivazione Rete Sportelli Integrati b. predisposizione guida pratica informativa per i familiari c. monitoraggio attività di assistenza familiare (codice d argento); avvio Sportello telefonico; attivazione servizi 3) predisposizione tecnica del capitolato d appalto relativo alla gestione globale delle strutture comunali residenziali e semiresidenziali per persone non autosufficienti, parzialmente non autosufficienti, disabili. 1)fatto/non fatto - valore assoluto 2) fatto/non fatto 3) fatto/non fatto Welfare Leggero 2) DSS 18 Welfare Leggero 3) DSS 18 Area anziani e Non autosufficienza 1) Si almeno due servizi 2) Si almeno due servizi 3) Si pag. 232

233 8.11 Diritti dei disabili Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Nel 2010 è stato elaborato, dal DSS 18, il Piano della Disabilità dal quale emergeva un valore stimato delle presenze di soggetti disabili sul territorio dell ASL 5 pari a circa persone tra 6 e 64 anni (di cui circa 600 nel solo Distretto Sociosanitario 18). Di seguito, vengono individuate specifiche aree di intervento, al fine di organizzare un sistema di protezione in maniera organica e funzionale, che tenga conto dei passaggi che la persona disabile si trova a compiere nell arco della propria vita: 1.il sistema dell accesso Costituito dalle modalità e prassi in base alle quali sono accolte le richieste di utenti disabili e si definisce la presa in carico nei servizi delle persone e delle loro famiglie. L accesso avviene oggi con modalità proprie di ogni servizio ed è strettamente collegato alle richieste dello stesso utente o al tipo di segnalazione effettuata. 2. la promozione ed il sostegno all autonomia Tale area riguarda tutti gli interventi utili a sostenere e promuovere l autonomia personale, di relazione, sociale e familiare nonché a salvaguardare la permanenza del disabile nel proprio contesto di vita. La rete dei centri riabilitativi si sta connotando con una modalità flessibile e si sta ampliando e diversificando sempre di più. Il nuovo centro A.S.S.O. di cuori, aperto a luglio 2013, rappresenta un primo esempio di integrazione socio sanitaria e si identifica come un polo di riferimento per la disabilità. Si intende rafforzare la rete stabilendo non solo nuove e continue modalità di connessione ma ricercando anche sperimentazioni all esterno e promuovendo la collaborazione dell associazionismo in un ottica di sussidiarietà. A questo proposito si sono creati altri spazi laboratoriali, sempre collegati al centro che accolgono disabili giovani in uscita dai percorsi scolastici rafforzando i canali di collegamento con le scuole stesse. La sperimentazione sui livelli di autonomia personale deve essere rafforzata attraverso spazi dedicati sia per far apprendere ai giovani disabili come gestirsi nelle attività ed abilità connesse vita quotidiana, sia per insegnarli a muoversi nelle situazioni assimilabili a contesti lavorativi. A questo proposito i laboratori dovranno crescere non solo come spazi educativi ma occupazionali e capaci di promuoversi a livello imprenditoriale. Anche le attività per il tempo libero saranno organizzate e gestite in maniera organica, prendendo come canale di collegamento il punto servizi, integrandosi con i laboratori pomeridiani del centro ASSO e ampliandosi in nuovi contesti del territorio. Questa nuova modalità di lavoro dovrà essere attuata sempre in stretta collaborazione con i servizi ASL 3. la progettualità a lungo termine ed il mantenimento In tale area vengono inseriti tutti gli interventi a carattere residenziale e domiciliare attraverso i quali si realizza un sistema di supporto in situazioni in cui siano necessari progetti e trattamenti di lunga assistenza o sostitutivi alle cure familiari. In situazioni di disabilità, soprattutto se viene a mancare il supporto familiare, accade spesso che vengano predisposti ricoveri in struttura assistenziale in quanto non esistono altre alternative. Questa soluzione chiaramente rischia di compromettere la qualità di vita del soggetto, poiché un istituzionalizzazione precoce porta ad una perdita dei riferimenti di contesto ed induce, nella maggior parte dei casi, a rischi di involuzione. Considerato l invecchiamento progressivo dei familiari di soggetti disabili, ed il problema del Dopo di noi che essi avvertono, nei prossimi anni potremo assistere ad un possibile incremento delle richieste di ospitalità fissa e in rotazione. Inoltre spesso le famiglie richiedono interventi di respiro considerato il loro carico familiare. Da parte di familiari di disabili, ma anche di operatori dei servizi si registra la necessità di ottenere consulenza giuridica in tema di amministratore di sostegno, interdizione o inabilitazione, testamento e interventi per assistenza di persone non autosufficienti, in quanto spesso disorientate nelle misure da adottare in favore di utenti che si trovano in una condizione di totale o parziale capacità giuridica, nonché sulla valutazione delle opportunità di scelta. pag. 233

234 Le strutture sia residenziali che semiresidenziali rappresentano una grossa porzione delle spese per gli interventi nella disabilità accolgono. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo 1)Rafforzare un sistema di accesso e presa in carico uniforme e permanente: integrazione ed ampliamento dello sportello di front office, con operatori dedicati in grado di fornire le prime informazioni e di orientare l utente, e di un secondo livello di back office che garantirà a livello diagnostico e sociale una prima valutazione della situazione con conseguente presa in carico a livello di equipe per la formulazione di un piano personalizzato. La stessa equipe dovrà funzionare come momento progettuale per la valutazione degli inserimenti in struttura in modo da avere criteri univoci e condivisi. 2) Sperimentazione di spazi satelliti attorno al centro ASSO che dovrà rimanere la struttura di riferimento. Tali contesti dovranno essere in grado di rispondere alle nuove esigenze emergenti in termini di investimenti per il futuro. Si prevede l avvio di un una rete correlata di laboratori: da una parte per permettere l acquisizione di abilità di base e per favorire l allenamento al lavoro inteso come momento di crescita personale, dall altra, dei laboratori maggiormente proiettati nel quartiere e nel territorio che possano garantire visibilità al lavoro svolto. Saranno accolti, oltre ai 35 soggetti già presenti, almeno altri 10 ragazzi, anche con diagnosi diverse ma sempre con un discreto grado di autonomia. Si rafforzerà il ruolo dei familiari e delle associazioni che potranno partecipare a momenti organizzativi e dare il loro contributo in una logica di sussidiarietà, sempre nel rispetto dei rispettivi ruoli 3) Strutturazione di un sistema di interventi domiciliare continuativi: definizione di un sistema di domiciliarità dove oltre a figure professionali come osa o educatori siano presenti figure di semplice accudimento come badanti; formulazione di ipotesi per la organizzazione di gruppi abitativi già esistenti. 4)Sperimentazione di strutture dopo di noi e durante noi: realizzazione di una nuova offerta di servizi con la possibilità di coinvolgere nell erogazione delle prestazioni anche il terzo settore. Tra gli esempi possibili: creazione di nuovi posti riservati all ospitalità di disabili per un periodo di una settimana o più, oppure nei soli fine settimana altresì l ospitalità di soggetti non gravi ma che mancano di sostegno familiare adeguato. 5) Miglioramento qualità della vita dell utente con disabilità attraverso l attivazione di occasioni per il tempo libero: favorire il coinvolgimento di persone con disabilità cognitive e fisiche medio gravi ad iniziative di vari enti e delle società sportive ricreative stimolando l ampliamento dell offerta. 6) Supporto alle famiglie riguardo alla misura di tutela delle persone prive, in tutto o in parte, di autonomia, nonché all orientamento dei servizi offerti dal territorio, attraverso la realizzazione di iniziative informative: favorire consulenza giuridica ai familiari interessati all adozione di un provvedimento di interdizione o inabilitazione, ovvero della nomina di amministratore di sostegno, organizzare momenti informativi sulle tematiche attraverso l apporto di un legale specializzato e tecnici degli uffici competenti che diventino un pool di riferimento. 7)Costituzione di un gruppo di controllo per le strutture: istituzione di una commissione permanente per il controllo delle strutture che abbia come obiettivo il continuo monitoraggio delle stesse, ma che nel contempo si attivi per fare in modo che le strutture stesse siano sempre in stretto collegamento con le iniziative del territorio. Indicatori Nome dell indicatore 1) Accesso al front office 2) incremento nuove attività presso il Centro Socio educativo polivalente ASSO 3) progetti per disabili a domicilio 3) Servizio di sollievo Comunità Alloggio Dopo di Noi 4) aumento offerta tempo libero 5) occasioni di informazione 6) Controllo strutture pag. 234

235 Descrizione dell indicatore 1)numero accessi al front office 2) n. attività / n nuovi disabili inseriti nei laboratori 3) definizione progetto sperimentale Servizio di sollievo e Comunità Alloggio Dopo di noi 4) progettazione partecipata 5) organizzazione momenti informativi 6) costituzione gruppo di controllo Tipo dai calcolo / formula 1)valore assoluto 2) valore assoluto 3) fatto/non fatto 4) fatto/non fatto 5) valore assoluto 7) fatto/non fatto Fonte dei dati 1)DSS 18 2) C.d.R. Servizi Sociosanitari 3) DSS 18 4) DSS 18 5) C.d.R. Servizi Sociosanitari 6) DSS 18 Target 1)Servizio da incrementare 2)>2 / > 10 3) Si 4) Si 5) almeno due all anno 6) Si pag. 235

236 8.12 Politiche per favorire le pari opportunità Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire L affermazione della parità di genere nelle politiche e attività dell Amministrazione rimane un obiettivo da perseguire prioritariamente, tanto più se vogliamo uscire dalla pesante crisi in cui versa il nostro Paese, che non è solo economica, ma anche politica, istituzionale e morale, all insegna della dignità e dei diritti umani. A ciò è volto il percorso intrapreso dall Amministrazione, già sancito con l approvazione della Carta Europea per l uguaglianza e le parità delle donne e degli uomini nella vita locale, percorso da perseguire e rafforzare ulteriormente attraverso collaborazioni sia interistituzionali che con le varie associazioni presenti sul territorio spezzino. La costruzione e il consolidamento di una rete tra soggetti, pubblici e privati, associazioni ed istituzioni, dà visibilità a soggetti ed iniziative che concorrono alla realizzazione di azioni positive nel mercato del lavoro, nella sfera politica, nella sfera personale e nell ambito familiare e, non ultimo nel campo dei diritti fondamentali. Il tema delle Pari Opportunità va sviluppato quindi nell ambito delle politiche locali tenendo conto della trasversalità di cui è connotato e a partire dall applicazione del principio del mainstreaming. Ne derivano, pertanto, impegni dell Amministrazione Comunale concernenti tutti gli ambiti di attività dell ente, dai servizi sociali all assistenza all infanzia, all alloggio, alla cultura, allo sport,al tempo libero ecc. ed anche all assetto urbanistico della città. Per assolvere a taluni degli obblighi assunti occorre realizzare progetti e iniziative, che perseguono specifici obiettivi, quali quelli di diffondere la cultura della differenza, quella di genere, di età, di status sociale, di etnia e/o religione, delle diverse propensioni sessuali, dei soggetti diversamente abili per porre al centro e salvaguardare la dignità di tutte le persone, donne, uomini, bambine e bambini che hanno tutti diritto a pari opportunità. Rimane comunque fondamentale sostenere le donne vittime di violenza e della tratta, valorizzare il ruolo della donna nel mondo del lavoro e traguardare alla conciliazione dei tempi di lavoro e dei tempi di vita. Tra i progetti da sviluppare assumono particolare rilevanza quelli legati a percorsi formativi sia nelle scuole che nelle aziende sull educazione alla relazione fra generi ( rivolti ad educatori, bambine e bambini ma soprattutto adolescenti) e per diffondere e praticare la cultura di genere anche nei luoghi di lavoro nei quali, spesso, la sottovalutazione di tale elemento può ridurre la capacità produttiva dell azienda stessa. La particolare attenzione che merita purtroppo il tema della violenza esercitata sulle e alle donne, fenomeno che sta assumendo sempre più rilevanza sociale e che impone la necessità di interventi mirati alla sua risoluzione vede l impegno dell Amministrazione Comunale anche con la gestione del Centro Antiviolenza Irene. Tale Centro infatti, con le sue funzioni di supporto e sostegno per le donne che abbiano subito violenza, è diventato a pieno titolo un servizio sovraccomunale a titolarità del Comune della Spezia, su delega della Conferenza dei Sindaci, che la Ns Amministrazione offre dopo il passaggio di competenze sancito dalla Regione Liguria con deliberazione n 194/2013 dall Amministrazione Provinciale al Comune stesso. Il coordinamento delle attività del centro stesso con la strutturazione del Servizio e la costruzione della rete sia Istituzionale (regione, provincia, asl, prefettura, questura e forze dell ordine) che di tutte le associazioni disponibili a dare il proprio contributo sono gli strumenti principe per continuare a migliorare e rendere sempre più efficace questo servizio così importante in questa nostra società dove la violenza sulle e alle donne sta diventando un fenomeno preoccupante. Rimane rilevante l attività collegata al progetto di protezione sociale (ex Nuovi Orizzonti e Oltre la Strada ) denominato Contro la Tratta Liguria in Rete e relativo all art. 13 L. 228/2000, che persegue il recupero, l accoglienza e l inserimento socio-lavorativo di donne e minori straniere coinvolti nel fenomeno della tratta, finanziato dalla Regione Liguria, realizzato in collaborazione con la Provincia, altre istituzioni e associazioni che consentono di realizzare l obiettivo di sostenere le donne vittime di violenza e della tratta. Consentiranno di valorizzare il ruolo della donna nel mondo del lavoro e conciliare i tempi di lavoro e i tempi di vita l attuazione del Piano dei Tempi e degli Orari della città e le azioni positive proposte dal Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la pag. 236

237 valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG). Infatti tale Comitato intende attivare una migliore comunicazione tra i e le dipendenti comunali con azioni di informazione e coinvolgimento in merito ai propri ambiti di riferimento Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Organizzazione e gestione di progetti e iniziative mirati al riequilibrio delle differenze tra uomini e donne nel rispetto delle reciproche specificità di genere, mirati, comunque, alla diffusione della cultura della differenza anche di età, di status sociale, di etnia e/o religione, delle diverse propensioni sessuali, dei soggetti diversamente abili ponendo al centro la salvaguardia della dignità di tutte le persone, donne, uomini, bambine e bambini e il diritto di tutti alle pari opportunità. Strumento utile per il raggiungimento degli obiettivi politici sopra evidenziati, a partire dal principio del mainstreaming e della trasversalità, è il coinvolgimento di tutti gli ambiti di attività dell ente, dai servizi sociali all assistenza all infanzia, all alloggio, alla cultura, allo sport,al tempo libero, all assetto urbanistico della città ecc. Il coordinamento, la gestione e i compiti organizzativi relativi al Centro Antiviolenza Irene si realizzano in sinergia con i Servizi Sociali del Comune della Spezia ed il coinvolgimento di altri servizi comunali competenti per la presa in carico delle utenze, delle pulizie e delle manutenzioni straordinarie. E attivo pertanto un gruppo di lavoro formato dai referenti dei tre distretti rappresentativi di tutti i Comuni, dalla referente della Provincia che ha gestito per anni le attività del Centro e ad oggi in comando presso il Comune, dai funzionari dell'assessorato alle Pari opportunità e dell' Assessorato ai Servizi Sociali del Comune della Spezia I rispettivi servizi operano in stretto collegamento e coordinati tra loro pur con attività diversificate: il primo, rivolto a promuovere una cultura di genere, e quindi alla promozione del Centro stesso, oltre a fornire indirizzi e a garantire il piano amministrativo/organizzativo, il secondo caratterizzato da un orientamento più tecnico sulla presa in carico delle situazioni specifiche legate alle utenti. Obiettivo del gruppo di lavoro, seguendo una logica di rivisitazione, analisi delle risorse, delle carenze è quello di individuare i possibili spazi di ri-progettazione dell organizzazione e delle attività del Centro ponendo attenzione agli aspetti funzionanti, alla puntualizzazione delle metodologie collaudate, alla ri-sistematizzazione e buona gestione del progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio Dipartimento Pari opportunità, per altro fonte di finanziamento, nella consapevolezza che il Comune della Spezia sta gestendo un Servizio sovraccomunale della massima importanza. Occorre inoltre attivare rapporti collaborativi con tutte le agenzie del territorio, in un ottica di educazione permanente e di collaborazione quindi con altri enti ed associazioni al fine di realizzare: - progetto di formazione nelle scuole sull educazione alla relazione fra generi e sulla figura femminile proposta dai media; - progetto di formazione nelle aziende per diffondere e praticare la cultura di genere anche nei luoghi di lavoro nei quali, spesso, la sottovalutazione di tale elemento può ridurre la capacità produttiva dell azienda stessa. - progetti di formazione ordini professionale avvocati e di approfondimento e perfezionamento per volontarie e/o personale coinvolto a vario titolo presso il Centro Antiviolenza Irene mirati al miglioramento delle attività oltre che per ampliamento attuale orario di accoglienza del Centro stesso - progetto 8 Marzo ; - Centro Antiviolenza; - progetto Contro la Tratta Liguria in Rete ; - incontri/seminari/iniziative su temi legati alla cultura della differenza organizzati in collaborazione sia con i diversi Assessorati che con Associazioni esperte sulle diverse tematiche - azioni positive proposte dal CUG: aggiornamento e costante implementazione del link dedicato alle attività del Comitato già presente sul sito del Comune; pag. 237

238 realizzazione e distribuzione di un opuscolo informativo - Lo sapevi che. - con il coinvolgimento per la parte grafica degli studenti del Liceo Artistico / Istituto Einaudi da distribuire l 8 marzo 2015 in occasione della Festa della Donna; giornate formative di approfondimento per i componenti del comitato su temi per ulteriori azioni positive quali per es. banca del tempo e telelavoro Indicatori Nome dell indicatore Realizzazione progetti e iniziative Descrizione dell indicatore Valore assoluto Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Almeno 3 pag. 238

239 8.13 Diritto al benessere fisico e diritto allo sport Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Il Comune in questi anni ha attivato numerosi progetti per costruire aree verdi e impianti sportivi in molti quartieri cittadini. Nella zona del ponente esiste il complesso sportivo denominato campo Montagna, di proprietà della Marina Militare che è utilizzato solo parzialmente dalle forze armate, dagli studenti delle scuole superiori e dalle società di atletica ma è interdetto all ingresso di cittadini e sportivi non affiliati. La trattativa messa in atto con la Marina Militare e la società Difesa Servizi Spa, ha portato alla firma del contratto preliminare di accordo, attualmente in attesa del visto della Corte dei Conti, che consente al Comune di ottenere la disponibilità del bene e garantire un utilizzo diffuso dell impianto. Sarà in sostanza attivata una concessione ventennale del bene da parte del Comune scomputando dal canone gli investimenti che l Ente svilupperà nell area. Inoltre potrà essere consentita una subconcessione a privati ai fini di realizzare al suo interno strutture quali pubblici esercizi o palestre. Il ricavato della gestione delle strutture a reddito dovrà in parte ricadere a copertura delle spese ordinarie e di manutenzione della struttura. La stessa sarà aperta al pubblico senza limitazioni e costituirà un polmone verde sportivo unico per una città come la nostra e saranno messe progressivamente a norma tutte le strutture e attrezzati gli spazi verdi. Occorre declinare il concetto di una città in movimento inteso come coinvolgimento, oltre agli attori del mondo dello sport, di categorie di persone (bambini, anziani, diversamente abili) a cui offrire una vasta gamma di sport praticati in modo armonico e corretto sia dal punto di vista della salute che della qualità della vita. La possibilità concreta di "agire" lo Sport in una concezione non solo agonistica, utilizzando la città stessa e i suoi dintorni, in particolare valorizzando e promuovendo l uso della Palestra nel Verde, dei parchi cittadini come palestre a cielo aperto a cui tutti possano accedere, la formazione degli operatori, l'informazione degli "utenti" sono gli strumenti per attivare un circuito virtuoso il cui obiettivo è una fruibilità " per tutti, nessuno escluso" al mondo dello sport e, non ultimo, per favorire la crescita di talenti agonistici. Talenti che nella nostra città si sono sempre formati e distinti pur senza enfatizzazioni, così come nello stile caratteriale degli spezzini, e di cui oggi è comunque bene darne il dovuto rilievo con l orgoglio necessario. Riprogettare lo sport quindi, promuovendo, oltre a nuovi modelli di gestione, anche una cultura ed una educazione sportiva in sinergia ed in modo trasversale con altri assessorati, Turismo, Welfare, Urbanistica oltre che con la Pubblica Istruzione, mettendo al centro la salute della persona attraverso il potenziamento di progetti per le opportunità di movimento, in particolare dei disabili, degli anziani e giovani adolescenti, nonché per la pratica motoria nelle scuole elementari del Comune. Ciò nella convinzione che lo sport nei prossimi anni, in particolare quello non codificato, non organizzato, certamente non solo agonistico, sarà considerato come utile strumento per il conseguimento di una buona salute psicofisica, per un buon invecchiamento, per l inclusione sociale, per la tutela dell ambiente, per la multiculturalità, per l educazione Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Rimane obiettivo prioritario da perseguire il nuovo modello di gestione pubblico-privato applicato negli ultimi anni dall'amministrazione Comunale per gli impianti sportivi comunali assegnati in concessione alle Società attraverso procedura ad evidenza pubblica. Nel corso del 2014 a seguito delle scadenze e/o recessi delle concessioni di impianti comunali e della conseguente indizione di gara ad evidenza pubblica in applicazione della Legge Regionale n. 40 del 2009, è stata affidata ad Attiva Sportutility, risultata vincitrice della gara di cui sopra, la gestione di cinque impianti comunali Palasport, Complesso Sportivo 2 Giugno, Palestra V.le Alpi, Palasprint e Campo D. Pieroni. Attiva Sport Utility costituita dalla Società MARIS e dagli Enti di promozione Sportiva: UISP, AICS e CSI, gestirà i suddetti impianti per dieci anni garantendone la piena fruibilità secondo le regole già contenute nel Capitolato Speciale del bando di gara nonché previste nel contratto di affidamento regolarmente sottoscritto dalle parti. pag. 239

240 Lo scopo principale della concessione consiste nella gestione degli impianti per le finalità sportive, sociali e di aggregazione e nella gestione sono comprese le seguenti attività e perseguimento di scopi: ottimale funzionalità dell utilizzo degli impianti sportivi per le discipline sportive peculiari degli stessi e/o con gli stessi compatibili; calendarizzazione dell utilizzo degli impianti sportivi; introito dei corrispettivi per l utilizzo degli impianti sportivi; manutenzione delle strutture, verifica, messa a norma e miglioramento impianti; pulizia (comprese le aree di pertinenza) e buona conservazione degli impianti; adeguato controllo sull utenza nell utilizzo degli impianti, attrezzature, servizi ecc ; una maggiore e onomicità di gestione e una maggior offerta di attività e servizi, comprese attività extra sportive la facoltà da parte del concedente di valutare l utilizzo dei locali dell impianto sopra detto a favore di associazioni, enti ed istituti scolastici per corsi e/o attività fisico-sportive con precedenza alle attività svolte a favore di persone diversamente abili che ne facciano richiesta; le proposte di interventi migliorativi all impianto avanzate dal concessionario e finalizzate alla miglior fruibilità delle strutture, alla sostenibilità ambientale ed in particolare al risparmio energetico, all adeguamento a nuove norme regolamentari e ad altri interventi comportano un incremento del valore del bene. In tale concessione, nell ambito delle prestazioni da eseguirsi dal nuovo concessionario sono ricompresi lavori di manutenzione straordinaria degli impianti, per un importo pari a circa ,78 oltre IVA ( ,48 comprensivo di IVA ),il pagamento di un canone annuale di con rivalutazione annuale ISTAT, l erogazione al concessionario da parte del Comune e per tutta la durata decennale della Concessione, di un contributo annuale a partire da per i primi due anni a fronte : del trasferimento sul concessionario stesso della titolarità di tutte le utenze dei cinque impianti o dei costi delle stesse calcolati tramite computo a misura ; della realizzazione da parte del concessionario di interventi di manutenzione straordinaria e/o innovazioni strutturali previsti dal capitolato e proposti come interventi aggiuntivi nell offerta aggiudicataria della realizzazione da parte del concessionario di interventi di innovazioni tecnologiche finalizzate al miglioramento energetico sui cinque impianti eventualmente proposti nell offerta aggiudicataria ; Altro importante obiettivo, ottenuto in concessione il Campo Montagna, è quello di investire sull impiantistica ed individuarne forme di gestione. Un attenzione particolare nella gestione degli impianti sportivi compresi quelli minori e, non ultimo nella praticabilità della ns. Palestra nel verde, consentirà di raggiungere l obiettivo di valorizzare e promuovere tutti gli sport praticati in città. Un coinvolgimento più diretto dell Amministrazione nei vari eventi di promozione dello sport e in quelli sportivi propriamente più agonistici proposti e/o realizzati anche dalle diverse Società Sportive, consentirà di rafforzare l attenzione della ns amm/ne verso i giovani, ragazzi e ragazze, nonché offrire una vasta gamma di sport praticati in modo armonico e corretto sia dal punto di vista della salute che della qualità della vita anche a categorie di persone quali bambini, anziani, e diversamente abili. Un attento monitoraggio e controllo delle gestioni economiche nonché di quelle manutentive potrà garantire una buona offerta di utilizzo delle strutture ai cittadini, alle società e alle associazioni sportive che ne fanno richiesta. La verifica costante delle convenzioni in essere nonchè la realizzazione di una programmazione degli interventi di miglioramento o manutentivi degli impianti per offrirne la piena fruibilità rimane una attività da perseguire in modo costante. Particolare attenzione sarà posta nella costante verifica della nuova convenzione con Attiva Sportutility considerata l importanza e le specificità che rivestono gli impianti dati in concessione. Tali impianti infatti, fiore all occhiello dell impiantistica del nostro Comune, stante le loro specificità, sono in grado di offrire alla ns. comunità la pratica di diverse tipologie sportive. pag. 240

241 Per la realizzazione di tali obiettivi è di notevole importanza il coordinamento in atto con i Servizi di manutenzione del Dipartimento II CdR 01 ed in particolare con il servizio Progettazione impianti sportivi. Anche l'attività di recupero crediti, maturati nei confronti di attuali e precedenti "utilizzatori " inadempienti degli impianti sportivi comunali, è da mantenere costante: l'individuazione e la quantificazione del numero dei creditori e degli importi dovuti, l'utilizzazione di forme differenziate di recupero crediti in accordo con ogni società ed in sinergia con i Servizi Finanziari potrà consentire, come già avvenuto nel corso del 2014 il recupero effettivo degli importi dovuti nonostante le difficoltà economiche nelle quali versano le società debitrici. La sinergia tra gli altri uffici comunali coinvolgibili e la messa a sistema, anche dal punto di vista informatico di tutte le informazioni sugli impianti sportivi comunali consentirà di monitorare la situazione impiantistica sia dal punto di vista strutturale/manutentivo che gestionale/economico nonché quale base per il miglioramento del Servizio. In termini di Customer satisfaction si proseguirà il lavoro iniziato negli anni precedenti implementando il Piano di Customer già proposto e realizzato oltre al costante aggiornamento della Carta dei Servizi Le risorse economiche necessarie al raggiungimento degli obiettivi ed alla realizzazione delle attività sopra declinate sono reperibili da stanziamenti di bilancio del Comune della Spezia e da possibili ed eventuali contributi specifici previsti dalla normativa regionale e/o nazionale. Le risorse umane dedicate, dipendenti dell Amministrazione comunale, operano in sinergia con i servizi di manutenzione, Progettazione impianti sportivi, Servizi Finanziari etc. nonché in relazione e di concerto coni Gestori degli impianti Comunali oltre che alle Società Sportive, Associazioni, Enti di Promozione e Coni. 1 Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Centro Sportivo Montagna Concessione al Comune del Centro Ministero Difesa Comune Apertura del Centro a tutti - Prevedibilità delle entrate di competenza ( entrate riscosse/previste per gestione impianti): 60% - % crediti recuperati anni pregressi: 30% - Attività di Customer: n tipologie questionari somministrati: almeno 2 n questionari somministrati: almeno impianti sportivi comunali: 28 pag. 241

242 3.4.4 Risorse umane da impiegare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse umane da impiegare saranno quelle che, nella dotazione organica, saranno successivamente associate ai singoli processi, di ciascun centro di responsabilità, a seguito dell approvazione del PEG Risorse strumentali da utilizzare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse strumentali impiegate saranno quelle attualmente in dotazione ai servizi che verranno coinvolti nel programma con l approvazione del Piano Esecutivo di Gestione, nel quale saranno descritti in modo analitico le risorse utilizzate secondo gli inventari del Comune Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Tutte le attività citate al punto Sono compiti attribuiti dalla legislazione statale e regionale. pag. 242

243 PROGRAMMA 9 Visione 3 Spezia che promuove diritti, coesione, benessere e civismo ASSESSORI DI RIFERIMENTO: Comunicazione Francesca Angelicchio Cultura Luca Basile Partecipazione dei Cittadini e decentramento Alessandro Pollio Gemellaggi e cooperazione internazionale Patrizia Saccone Politiche sociali Andrea Stretti Descrizione del Programma: La città della cultura, dell'orgoglio civico e della partecipazione Motivazione delle scelte Collegamento con il PIANO GENERALE DI SVILUPPO LOCALE Cultura, orgoglio civico, partecipazione rappresentano una risorsa fondamentale. La valorizzazione della storia civile e democratica della città continuerà a essere alla base di una pluralità di interventi e azioni: dagli eventi con il premio Exodus, Parole di Giustizia, alle esperienze di cooperazione internazionale, di civismo e dialogo. Esperienze diverse su cui si continuerà ad investire continuare ad investire. Obiettivo politico al centro del lavoro dei prossimi anni sarà quello di promuovere la partecipazione di tutti i cittadini alla vita della città, costruire spazi aperti, inclusivi, per poter discutere e contribuire alle decisioni, avviare percorsi formativi per quanti intendono padroneggiare i metodi e gli strumenti della partecipazione. Un nuovo modo di fare partecipazione a fronte della soppressione per legge dei Consigli Circoscrizionali. Cultura e partecipazione significa anche una città che accoglie i nuovi cittadini e fa integrazione sulla base del pieno rispetto dei principi e delle regole della convivenza civile e democratica. In questa direzione proseguirà l impegno politico perché venga riconosciuta la cittadinanza e chi nasce e cresce in Italia. Programma La città della cultura, dell'orgoglio civico e della partecipazione ( 9 ) Scheda Progetto 9.01 Una nuova stagione per le politiche culturali (la riforma) 9.02 La valorizzazione della storia civile e democratica della città 9.03 Il potenziamento del sistema bibliotecario 9.04 Promuovere la partecipazione di tutti i cittadini 9.05 Città che accoglie i nuovi cittadini e fa integrazione pag. 243

244 9.01 Una nuova stagione per le politiche culturali (la riforma) Descrizione, motivazioni e finalità da conseguire La cultura al tempo della crisi richiede un piano di intervento metodologico guidato da criteri di razionalità e ottimizzazione della spesa ma correlato al mantenimento, e se possibile, al miglioramento dell offerta culturale ampia e differenziata rivolta a tutti gli utenti traguardata dagli investimenti recenti voluti e realizzati dal Comune, nella consapevolezza che essi hanno contribuito non solo a un miglioramento oggettivo della Spezia, del suo centro storico e della qualità della vita, ma anche al PIL interno. L evoluzione normativa in materia di gestione dei servizi pubblici locali, nonché la crescente esigenza del contenimento della spesa pubblica hanno condotto ad un diverso approccio rispetto al modello gestionale dei servizi. Le ultime normative in materia di organismi strumentali in tema di vincoli e limiti di spesa e i recenti obblighi in materia di patto di stabilità e di nuovi sistemi contabili hanno di fatto ridotto considerevolmente l autonomia gestionale e operativa dell Istituzione per i servizi culturali, come modello gestionale efficace La decisione è pertanto quella di valutare la possibile reinternalizazione dei servizi oggi gestiti tramite Istituzione. Saranno inoltre valuteranno le migliori decisioni da assumere riguardo nuovi modelli di gestione per quanto attiene alcuni spazi (vedasi il Centro Allende ad esempio, per il quale è in corso la valutazione dell esternalizzazione), eventuali accorpamenti o rimodulazioni di servizi, privilegiando in questo caso le sedi di proprietà, di maggior pregio architettonico e di dotazioni allestitive, funzionalità del servizio rispetto alla sua mission e all utenza che ospita e serve. Per i musei si terrà doverosamente conto delle direttive nazionali sugli Standard museali e del piano regionale per la cultura, nonché di una strategia di promozione complessiva. Per l arte contemporanea andrà rafforzato l indirizzo di una più stretta integrazione fra gli istituti di settore che operano nel territorio regionale, attraverso iniziative comuni e cofinanziate. Si proseguirà con le iniziative indirizzate alla creatività giovanile, ed alla valorizzazione delle opere presenti nelle collezioni civiche. I musei civici continueranno a lavorare a sistema in modo stretto e sistematico, coordinandosi anche con il Museo Navale, il Museo Diocesano, sviluppando il collegamento con le scuole, gli istituti culturali, le università e le associazioni culturali cittadine lavorando per ottenere un offerta culturale ampia, comprensiva di tutto ciò che contribuisce a qualificare l esperienza della visita e il valore percepito dal pubblico. Inoltre l uso delle tecnologie a servizio della conoscenza e della valorizzazione del patrimonio culturale verrà sviluppato grazie alla partecipazione al progetto della Digital Library & Museum. In questo contenitore verranno progressivamente inserite opere d'arte delle collezioni cittadine ampliando anche nel titolo del portale l oggetto dell offerta Digital Library & Museum. Il settore Teatro articolerà la propria attività con le stagioni teatrali del Teatro Civico, traguardando obiettivi di qualità e di grande interesse per il pubblico, sviluppando un maggiore rapporto di didattica teatrale a favore delle scuole; quindi con il progetto Fuori Luogo al Centro Giovanile Dialma Ruggiero, investendo su proposte ed energie giovanili, ciò che caratterizzerà in particolare la sua attività. Confermati inoltre i tradizionali appuntamenti con il Festival del Jazz, i laboratori teatrali, le manifestazioni invernali e estive a favore dell ampio pubblico cittadino e delle riviere, nonché i convegni e le iniziative volte alla valorizzazione della storia civile e professionale della città, come il Premio Exodus. Particolare riguardo verrà dedicato alla comunicazione attraverso i siti istituzionali e social network dedicati alle singole strutture ed eventi, assieme alla creazione di newsletter e mailinglist dedicate. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Nel saranno realizzate le seguenti attività: pag. 244

245 revisione del modello gestionale dell Istituzione per i servizi culturali caricamento dati delle opere collezioni su Digital Library & Museum; collaborazione all'organizzazione dei seguenti eventi: Mostre in continuità presso i Musei Paleofestival (appuntamenti di primavere e autunno) Attività didattica in continuità presso i Musei Avvio attività didattica presso il Teatro Civico Attività didattica in continuità presso le Biblioteche Premio Exodus Programmazione nuova rassegna Teatro Civico Programmazione nuova rassegna Centro Giovanile Dialma Ruggiero Indicatori Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Visitatori musei civici Trend visitatori musei Mantenimento Fonte dei dati interna Target Trend visitatori: 50,000 Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Caricamento dati opere collezioni su Digital Library & Museum Predisposizione informatica al caricamento del primo lotto di file di opere d arte Incremento e innovazione Interna 100 files Nome dell indicatore Mostre anno 2015 Descrizione dell indicatore Numero delle mostre Tipo dai calcolo / formula mantenimento Fonte dei dati interna Target 10 Nome dell indicatore Cataloghi pubblicati Descrizione dell indicatore Numero dei cataloghi pubblicati Tipo dai calcolo / formula mantenimento Fonte dei dati interna Target 2 Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target Teatro civico: numero abbonamenti Numero degli abbonamenti previsti per la nuova stagione teatrale mantenimento interna pag. 245

246 9.02 La valorizzazione delle storia civile e democratica della città Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E GEMELLAGGI Nonostante la pesante crisi globale che continua a investire il nostro Paese, rimane prioritario per l Ente proseguire nell impegno a costruire un identità di città di pace, aperta, tollerante e solidale e a consolidare il ruolo internazionale ad oggi assunto. In quest ottica il Comune della Spezia intende sostenere i legami esistenti e sviluppare nuove collaborazioni con modalità che prevedano il massimo coinvolgimento, già in fase di programmazione, delle associazioni e degli organismi che operano a favore delle aree e delle popolazioni i difficoltà, individuando forme alternative di supporto e puntando sempre di più sulla sensibilizzazione della società civile. Con lo scopo di informare, sensibilizzare e coinvolgere i cittadini e i giovani sui temi della pace e del dialogo, nel 2009 è stato creato il Comitato Dialoghi di Pace in Medio Oriente del quale fanno parte il Comune della Spezia, la Provincia della Spezia, l Associazione Culturale Mediterraneo, l Arci, l Associazione Culturale Antirazzista l Incontro, la Caritas Diocesana e il Gruppo Azione Nonviolenta. Oggi l impegno per un lavoro congiunto per l individuazione di iniziative che promuovano la pace e la cooperazione, nei confronti delle regioni più deboli è rinnovato. Anche le esperienze attuate dall Amministrazione Comunale nell ambito di progetti di cooperazione decentrata possono essere utilizzate come buona pratica, da diffondere ulteriormente anche attraverso i canali istituzionali al fine di informare la società civile e promuovere sul territorio una partecipazione più attiva, anche per il tramite delle associazioni presenti sul territorio che si occupano di cooperazione, peraltro radunate nel Comitato Spezzino per la Cooperazione Internazionale che continua ad essere prezioso punto di riferimento dell Ente. L esigenza di un programmazione quadro per meglio finalizzare gli sforzi in campo di cooperazione viene rilevata anche a livello regionale. Da qui la creazione e la partecipazione, anche con un rappresentante dell Amministrazione, ad un coordinamento regionale che individui esigenze e aree di intervento, anche ai fini di progettazioni comuni ed al reperimento di fondi/risorse supplementari. Nell ambito dei Gemellaggi e patti di amicizia avrà grande importanza lo sviluppo e il consolidamento dei patti in essere o stipulati nel corso degli ultimi anni, con particolare riferimento alla prosecuzione del Gemellaggio con la città di Bayreuth, ai recenti rapporti stretti con la città cinese di Zhuhai e allo sviluppo dei rapporti con la città californiana di Vallejo. Si rilevano inoltre, tra i patti attivi, quello con la Tendopoli di Bou Krà nella Repubblica araba democratica del Saharawi, con la città di Jenin e con i Comuni nigerini di Illéla, Badaguichiri, Tajae e Bagaroua (Niger), per i quali, vista la mancanza di fondi dedicati, si dovranno individuare nuove forme di collaborazione e supporto che possano generare vere ricadute sui territori in campo economico, culturale e sociale. Sia in riferimento alla Cooperazione internazionale che alle attività di gemellaggio sarà inoltre promossa la massima trasversalità e interdisciplinarità delle iniziative, al fine di garantire il pieno coinvolgimento di assessorati e servizi comunali e del mondo della scuola, della cultura, dell associazionismo e della società civile in generale. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Stante le limitate risorse l attività sarà concentrata, come nel 2014, su iniziative derivanti dai gemellaggi più consolidati ed attivi cercando di razionalizzare e gestire in maniera oculata le occasioni di incontro e scambio e dando priorità a quei progetti capaci di generare maggiori ricadute sul tessuto economico, sociale e culturale della città. Lo stesso criterio sarà seguito anche per le proposte progettuali e di sostegno ad attività o iniziative di associazioni ed enti operanti nell ambito della cooperazione internazionale ed allo sviluppo. Per la concessione di tali contributi ci si dovrà attenere alle modalità e disposizioni del regolamento comunale per la concessione di contributi e benefici economici a soggetti pubblici e privati (art. 12, legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.), approvato con deliberazione di consiglio comunale n 23 del pag. 246

247 A tal fine anche nel 2015, le associazioni locali operanti nell ambito della cooperazione internazionale saranno coinvolte nella redazione del programma annuale di iniziative cui dare sostegno a livello istituzionale. In riferimento ai Gemellaggi, il Comitato Gemellaggi, ridenominato e ampliato nella sua composizione con Delibera della Giunta Comunale n del 27/12/2012 continuerà a coinvolgere, informare, mobilitare i cittadini e l opinione pubblica attraverso rappresentanti delle forze politiche presenti in Consiglio Comunale e di organismi e gruppi che operano in campo economico, culturale e scolastico. Organo fondamentale per il buon funzionamento dei gemellaggi, presieduto dall assessore delegato, possiede un ruolo consultivo e propositivo e di coordinamento delle differenti idee al fine di sviluppare ed intensificare i rapporti di gemellaggio già in essere o di sostenere la costituzione di eventuali nuovi. Il Comitato è stato ulteriormente ampliato per comprendere rappresentanti degli istituti scolastici Liceo Classico L. Costa e Istituto Alberghiero G. Casini, oltre a coinvolgere, a secondo delle iniziative in via di discussione o sviluppo, altre associazioni operanti in campo socio-culturale ed economico. Le attività più numerose continueranno ad essere quelle condotte nell ambito del Gemellaggio con la città tedesca di Bayreuth, secondo le modalità individuate negli ultimi anni e volte a razionalizzare gli scambi istituzionali favorendo invece il supporto alle attività che possano maggiormente coinvolgere la società civile. L obiettivo, anche per il 2015 sarà quello di promuovere attività il più possibile trasversali e che comportino il coinvolgimento dei vari assessorati nonché del mondo scolastico, economico e delle associazioni presenti nella nostra città, anche attraverso l azione del Comitato Gemellaggi. Saranno inoltre supportate eventuali azioni di iniziativa di gruppi informali di cittadini e di giovani di interesse per lo sviluppo dei legami di gemellaggio, valutando altresì il ricorso a particolari strumenti di finanziamento. Il Gemellaggio con la città di Tolone risulta attualmente inattivo. Contatti con la cittadina francese sono stati presi in occasione della Festa della Marineria 2013 e saranno riavviati nel 2015 anche ai fini di un coinvolgimento della città francese nella nuova edizione della Festa. Inoltre, l Amministrazione continuerà a coinvolgere le associazioni e gli istituti scolastici che in passato hanno promosso i rapporti tra le due città, disponibile a valutare eventuali nuove iniziative, previo opportuno vaglio da parte del Comitato Gemellaggi. Nell ambito dei gemellaggi e dei patti di amicizia, da ricordare anche i rapporti intercorsi con la città californiana di Vallejo, riavviati con la visita di una delegazione nel Stante l intento di portare a termine l iter di formalizzazione del gemellaggio, avviato circa 25 anni fa, è stato approntato un patto di amicizia, attualmente al vaglio della portavoce della città Californiana alla Spezia, attraverso il quale favorire scambi e approfondimenti su temi di comune interesse: la vocazione e le competenze professionali presenti in ambito nauticocantieristico, i processi di riconversione industriale in atto, la presenza delle basi militari, le potenzialità del settore turistico, i giovani e l Università, con possibili occasioni di crescita professionale e ricadute occupazionali. Per quanto riguarda i patti di amicizia e i protocolli attivi nell ambito della cooperazione internazionale e allo sviluppo, proseguiranno le attività di sostegno al popolo Saharawi tramite la partecipazione al Tavolo regionale e a quello provinciale coordinato dal Comune di Lerici in collaborazione con l Associazione di Solidarietà con il popolo Saharawi Laboratorio di Pace. Continuerà dunque il sostegno al progetto di accoglienza estiva dei bambini saharawi ed anche alle iniziative che verranno proposte dall Associazione e raccolte nell ambito del Programma di iniziative 2015 che verrà redatto dall Amministrazione anche ai fini della corresponsione di contributi o al riconoscimento di patrocini o altre forme di supporto. Attraverso l adesione al Coordinamento nazionale per la Pace nonché dal Comitato locale, Comitato Dialoghi di Pace in Medio Oriente si darà adesione alle iniziative a favore della pace e della solidarietà tra popoli, anche attraverso il supporto, non solo finanziario, ma anche logistico o strumentale ad iniziative di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza e dei giovani in particolare, anche mediante gli istituti scolastici. Anche il Comitato Spezzino pag. 247

248 per la Cooperazione internazionale verrà adeguatamente coinvolto ai fini della programmazione e dello sviluppo di iniziative, attività e progetti nell ambito della cooperazione internazionale e allo sviluppo. Indicatori Nome dell indicatore percentuale di realizzazione delle attività relative alla cooperazione internazionale e ai gemellaggi Descrizione dell indicatore (N. iniziative o progetti realizzati o supportati /n. iniziative o progetti programmati)x100 Target 80% Nome dell indicatore: Descrizione dell indicatore: Target: livello di coinvolgimento delle rappresentanze della società civile e dell associazionismo n. incontri Comitati (convocati ed effettuati) min. 2 incontri pag. 248

249 9.03 Il potenziamento del sistema bibliotecario Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire Il potenziamento del sistema bibliotecario verrà attuato attraverso la creazione di due nuovi poli rispettivamente di valenza cittadina: la nuova biblioteca Beghi al Canaletto nell area ex Fitram e la Mediateca, di valenza regionale, nel ristrutturato edificio ex-cinema Odeon. La nuova biblioteca civica Beghi è stata definita nelle sue aggiornate funzioni al pubblico in relazione agli spazi progettati e finalmente adeguati alla destinazione d uso. Il sistema open space è stato confermato e sviluppato, in rapporto alla maggiore capienza del patrimonio librario che la biblioteca potrà avere; inoltre sono state maggiormente valorizzati i servizi. I finanziamenti dedicati alla realizzazione delle opere sono attinti dai fondi POR FESR Di questi 3,5 milioni di euro per l area Ex Fitram e 1,5 milioni di euro per l Odeon. I lavori delle nuova biblioteca dovranno essere terminati entro il La nuova biblioteca nell Area Ex Fitram al Canaletto è il risultato di un percorso che il Comune della Spezia ha intrapreso per rispondere all esigenza di dotare la città di uno spazio bibliotecario moderno, capace di soddisfare le esigenze della crescente quantità di materiali e fruitori. Il polo bibliotecario esistente, la Biblioteca Beghi di via del Popolo, infatti non è più adeguata a rispondere pienamente alle nuove esigenze del pubblico che la fruisce. La nuove biblioteca risponde alla volontà di creare una struttura indipendente, i cui spazi siano idonei, sia per dimensione che per tipologia di servizi offerti, ad accogliere il sempre maggiore numero di utenze. L intento dell intervento è quello di creare un centro propulsivo in un ottica sovracomunale e fornire spazi di incontro, lettura e svago. Si prevede la creazione di uno spazio vitale in cui ospitare, oltre alle sale destinate alla lettura ed alla consultazione dei libri, l auditorium, l area di svago per bambini, il polo amministrativo e locali di archivio. Dell edificio dimesso si conserverà la fisionomia architettonica di un contenitore dei depositi della rete tranviaria, mentre la nuova veste comporterà l apertura e l appartenenza all esterno, al tessuto urbano e sociale della città. Dall edificio storicizzato viene così sfilato un volume. Si realizzerà così un contrasto tra il preesistente, oggetto di un essenziale restauro conservativo, ed il nuovo inteso come espressione della contemporaneità. La nuova biblioteca avrà due piani. Il primo piano ospiterà l area lettura e consultazione di oltre 480 mq ed il polo amministrativo. Nel piano soppalcato si inseriscono gli archivi. Il settore Archivi e Biblioteche collabora, per quanto di competenza, per la definizione delle funzioni e degli arredi interni, e predisporrà il piano di trasferimento dei materiali librari (2014-5) e successiva attuazione, riorganizzando nel contempo il servizio ed il personale nella nuova sede. Nella nuova biblioteca verranno sperimentati nuovi servizi bibliotecari interni e all'utenza, come le stazioni di auto-prestito, la catalogazione libraria con lettore di bar-code e l'etichettatura elettronica dei volumi, per gestire al meglio le operazioni di revisione e controllo delle raccolte (anche con funzione anti-taccheggio). Mediateca Regionale Ligure nell edificio dell ex Cinema Odeon. Il recupero dell ex Cinema Odeon va ad inserirsi nell ambito della più complessiva strategia di riqualificazione del Quartiere Umberto I. Ma non solo. Come la nuova biblioteca al Canaletto, non solo riqualificherà un area, ma doterà le zone interessate e, più complessivamente, il comune capoluogo di nuove e importanti funzioni di tipo culturale e creativo. La nuova mediateca non a caso andrà a trovarsi in un punto della città facilmente accessibile, dal momento che si trova a pochi passi dalla stazione ferroviaria centrale, dove si trova il parcheggio sotterraneo. Ma non solo: la nuova bretella della Variante Aurelia che dal Filettino conduce a Piazzale Ferro consente il raggiungimento della mediateca regionale anche da chi viene da fuori città senza dover attraversare tutto il centro cittadino. L obiettivo del progetto di recupero è conservare il più possibile i caratteri peculiari dell edificio così da non snaturarlo e da perpetuare il simbolo di una memoria collettiva. Da segnalare, quale aspetto caratterizzante il recupero del cortile sul retro. Anche qui, dunque, un luogo di aggregazione che, anche fisicamente, dialoga con l esterno, aperto al tessuto urbano e sociale del quartiere e della città nel suo complesso. pag. 249

250 Le scelte progettuali adottate sono volte al rispetto della tipologia e delle caratteristiche architettoniche dell ex Cinema, quali ad esempio la facciata vetrata su via Firenze, la galleria interna con gli annessi locali di servizio e la presenza di una sala centrale a tutta altezza. Fulcro del progetto è la sala lettura principale (225 mq), ove saranno collocate postazioni attrezzate per la consultazione, l utilizzo di internet e dei documenti digitali in dotazione. Questi locali saranno adiacenti agli archivi dei materiali e consentiranno una facile consultazione dei documenti disponibili. Una seconda sala lettura, più riservata, (84 mq) sarà collocata sul retro dell edificio, e li saranno collocati tavoli attrezzati per la consultazione multimediale. Nella nuova mediateca verrà trasferito il fondo di Padre Nazzareno Taddei SJ Restauro Palazzo Crozza Nel 2015 inizieranno i lavori di restauro di Palazzo Crozza, sede della civica U. Mazzini e Archivio storico comunale, per l'adeguamento della struttura alle normative antincendio, sugli impianti elettrici e abbattimento barriere architettoniche. I lavori comporteranno una preliminare operazione di trasferimento delle raccolte librarie in magazzini appositamente dedicati, per garantirne un'ottimale conservazione durante il periodo del cantiere. Successivamente, i volumi verranno ricollocati seguendo la nuova disposizione delle sale e arredi. A fronte di questo intervento è richiesta la costante collaborazione del Personale per le operazioni di aggiornamento dei cataloghi topografici, per autore, titolo e soggetto e per lo studio sulla nuova disposizione delle raccolte, in particolare del materiale periodico e dell'archivio storico. Le operazioni logistiche preliminari comprendono precise attività di selezione del materiale, con riguardo agli scarti bibliografici secondo procedure codificate dagli standard europei. Potenziamento catalogo e servizi bibliotecari informatizzati e mantenimento Digital Library & Museum Attraverso la sezione Digital Library dell'opac delle Biblioteche civiche, dedicata al materiale multimediale (fotografie, files audio e video degli Archivi Multimediali, e-book, testi digitalizzati, periodici) verrà messo in rete il patrimonio multimediale del Sistema bibliotecario urbano, in gran parte catalogato internamente negli ultimi anni, consentendone una maggiore visibilità grazie alla fruizione on-line. Il caricamento dei dati nella Digital Library avverrà in modo graduale, attraverso lotti successivi, in relazione alle risorse di bilancio. Ad ogni risorsa digitale verrà inoltre applicato un watermark digitale in trasparenza per una corretta identificazione e attribuzione dei relativi diritti. I documenti verranno tutti catalogati secondo i più recenti standard catalografici. Nell'ambito della funzione di valorizzazione e conservazione del patrimonio archivistico e bibliografico cittadino, verranno individuati nuovi lotti di materiale documentario da restaurare e/o digitalizzare. Si proseguirà inoltre con la catalogazione del pregresso e del fondo cartografico della civica Mazzini. Nuovo regolamento del Sistema bibliotecario comunale In vista della riorganizzazione del Sistema bibliotecario urbano, con l'apertura della nuova Beghi, la Mediateca Regionale e il restauro di Palazzo Crozza, si rende opportuno aggiornare il regolamento del Sistema bibliotecario urbano, considerando i nuovi servizi all'utenza e l'eventuale modifica di quelli esistenti. A questo proposito si provvederà con la stesura di una bozza di Regolamento, da integrarsi una volta completate le nuove strutture. Libriamoci: edizione 2015 della rassegna annuale dedicata al libro e alla lettura Verrà organizzata la settima edizione della rassegna Libriamoci, leggere comunque, leggere ovunque. Tutti gli eventi legati alla manifestazione saranno diffusi tramite l'aggiornamento del sito web ad essa dedicato ed attraverso i social network istituzionali delle biblioteche civiche. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo pag. 250

251 Nuova Biblioteca: collaborazione per la definizione delle funzioni e degli arredi interni (2015); predisposizione del piano di trasferimento dei materiali librari e successiva attuazione (2014-5). Riorganizzazione del servizio nella nuova sede (marzo 2015). Digital Library & Museum: catalogazione e caricamento dati nel sito dedicato e avanzamento nella scelta dei lotti di catalogazione informatizzata. Aggiornamento del regolamento generale del sistema bibliotecario urbano Realizzazione Libriamoci nel mese di ottobre 2015 Indicatori Nome dell indicatore Digital library & Museum: numero visitatori sito Descrizione dell indicatore Quantità degli accessi al nuovo portale Fonte dei dati Sistema certificato del sito web Target 2500 (per il 2015) Nome dell indicatore Digital library & Museum: nuovi documenti caricati Descrizione dell indicatore Quantità dei files Fonte dei dati Sistema certificato del sito web (CS srl) Target 100 Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Fonte dei dati Target Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Target Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo di calcolo / formula Fonte dei dati Target Nuova biblioteca e mediateca: cooperazione al progetto esecutivo per rispetto tempistica Espletamento attività necessarie di supporto ai progetti Dipartimento opere pubbliche Come da progetti approvati Regolamento del Sistema Bibliotecario Urbano: revisione nel rispetto della tempistica prevista Aggiornamento del regolamento del Sistema Bibliotecario Urbano Dicembre 2015 Libriamoci: numero delle presenze complessive Numero complessivo delle presenze agli incontri previsti per Libriamoci 2015 Mantenimento Interna 2500 presenze pag. 251

252 9.04 Promuovere la partecipazione di tutti i cittadini Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire E rilevabile, nella nostra città, in forma più o meno esplicita, una crescente domanda di sussidiarietà orizzontale: gruppi, associazioni, ma anche singoli cittadini guardano alla macchina amministrativa comunale, affinché questa possa riarticolare i propri ambiti di intervento, arricchendoli con nuovi approcci alla rappresentanza ed ai processi decisionali. Peraltro la cessazione dell attività istituzionale dei Consigli Circoscrizionali e l assenza di meccanismi sostitutivi formali di rappresentanza delle istanze dei cittadini, hanno contribuito a rendere il quadro ulteriormente complesso. E evidente quindi come in tale contesto il settore del Decentramento e della Partecipazione acquisisca un importanza strategica, dimostrandosi la via più funzionale e qualificata alla costruzione di spazi di cittadinanza in grado di offrire servizi, anticipare i conflitti e ricomporre gli interessi collettivi. Va pertanto perseguito il radicamento sul territorio dei Centri Civici, luoghi aperti, non solo uffici, all aggregazione e all offerta di servizi, recettori attivi, capaci di anticipare bisogni emergenti, attraverso l ascolto ed il monitoraggio e di fornire stimolo e supporto logisticoorganizzativo ai processi partecipativi. Luoghi dove l Amministrazione comunale si connota per la capacità di gestire il front office, la comunicazione, l accoglienza e l ascolto del cittadino, come anche per l erogazione di specifici servizi collegati ed integrati con i differenti settori dell Ente, e non solo. La Partecipazione, intesa come un processo collettivo di costruzione delle decisioni, dotato di proprie metodologie e strumenti, deve necessariamente incardinarsi nel corpus procedimentale dell Amministrazione attraverso la formalizzazione di regole che ne stabiliscano gli ambiti e le modalità di applicazione. Le forme di democrazia partecipativa praticate dall Amministrazione dovranno pertanto assumere nel prossimo futuro un aspetto qualificante dell ordinamento comunale per la programmazione delle politiche locali. In virtù della potestà regolamentare dei Comuni ("in ordine alla disciplina dell organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro attribuite art.117 Costituzione Italiana) ed in riferimento soprattutto a quanto disposto dall art. 7 del T.U.E.L. ( Nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dello statuto, il comune e la provincia adottano regolamenti nelle materie di propria competenza ed in particolare per l organizzazione e il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l esercizio delle funzioni ) si pone quale obiettivo prioritario quello di definire con apposito regolamento quanto disposto dallo stesso statuto comunale in merito all esercizio dell azione popolare ( Capo II, Partecipazione popolare e tutela dei diritti dei cittadini ) disposizione ad oggi ancora disattesa, stabilendo quindi le modalità di applicazione e di regolazione dei meccanismi che governano la democrazia partecipativa cittadina. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Consolidamento delle funzioni dei Centri Civici nell erogazione di servizi ai cittadini, supporto informativo e logistico per le attività di partecipazione e presidio del territorio attraverso iniziative di coinvolgimento dei cittadini; Incremento all interno dell Amministrazione della cultura della relazione e del servizio al cittadino, attraverso la capillare diffusione a tutti i servizi del Comune delle funzioni del Decentramento, con particolare riferimento all attribuzione di funzioni esclusive su alcune materie, per i cittadini residenti nelle loro aree di influenza; Stesura ed adozione di un Regolamento degli istituti per la partecipazione dei cittadini; Sperimentazione seconda fase del Bilancio Comunale Partecipato Sperimentazione di un percorso di Piano Urbanistico Comunale partecipato; Attivazione di percorsi partecipativi localizzati nei quartieri cittadini. Indicatori Monitoraggio dell andamento del numero di accessi diretti e online ai Centri Civici (trend storico); pag. 252

253 numero di servizi erogati dai Centri Civici (12 tipologie di servizi) Rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti dei Centri Civici (Si/No); Numero dei percorsi partecipativi localizzati promossi o sostenuti dall ufficio partecipazione e supportati dai Centri Civici (3); pag. 253

254 9.05 Città che accoglie i nuovi cittadini e fa integrazione Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire A livello provinciale, come si attesta da dati forniti dalla Prefettura, l incidenza degli stranieri in Provincia è di circa il 7,2 % (dato 2013). A livello di Comune della Spezia, dai dati demografici si registra il seguente andamento della popolazione straniera negli ultimi cinque anni. Anno 2008 Popolazione totale Popolazione straniera extracomunitaria incidenza ,9 % Anno 2009 Popolazione totale Popolazione straniera extracomunitaria incidenza % Anno 2010 Popolazione totale Popolazione straniera extracomunitaria incidenza % Anno 2011 Popolazione totale Popolazione straniera extracomunitaria incidenza % Anno 2012 Popolazione totale Popolazione straniera extracomunitaria incidenza ,25 % Anno 2013 Popolazione totale Popolazione straniera extracomunitaria incidenza ,2% Le migrazioni hanno contribuito a cambiare la composizione sociale della provincia dalla fine degli anni 80. Sin dall inizio si sono cercate e co-costruite risposte in rete tra Enti, il settore privato, il Terzo Settore e la società civile/cittadinanza organizzata, in alcuni momenti (primi anni 90) anche con un investimento economico importante da parte dell Amministrazione nazionale e locale. Ad oggi tutti gli attori rilevanti sono parte della rete formale di servizi per l immigrazione coordinata dalla Prefettura, il Consiglio Territoriale per l Immigrazione. Rispetto ai primi anni 90 il volto delle migrazioni è cambiato, dall emergenza abitativa e il disagio economico di cittadini soprattutto maschi e provenienti dalle sponde del Mediterraneo, alla consolidazione di comunità di individui e famiglie migranti, con progetti di medio e lungo periodo, provenienti da più di 100 paesi. Le nuove comunità sono soprattutto di origine asiatica, ma le comunità più forti sono quella domenicana (la più grande in Europa), albanese, romena e marocchina. La percentuale di cittadini stranieri rispetto al totale dei residenti è poco più di 1 su 10 secondo i dati ISTAT, ma secondo la stima Caritas potremmo giungere al 15%. Circa il 23% dei cittadini stranieri ha meno di 18 anni. I giovani sono una risorsa ed una sfida: secondo stime qualitative, il rischio di insuccesso e di drop out dei giovani stranieri è quadruplo rispetto agli italiani e la mancata valorizzazione di queste risorse umane accresce le file dei NEET e la frustrazione sociale. Gli stranieri stanno lasciando la città: nel 2009 sono state presentate 329 domande di ricongiungimenti familiari di minori e nel 2012 solo 175, soprattutto provenienti dalla Repubblica Domenicana e dall Albania, evidenziando il grave problema della crisi e della perdita del lavoro che ha costretto molte famiglie a rinunciare al progetto di riunione familiare. Di seguito, vengono individuate specifiche aree di intervento: 1.Osservare il fenomeno dell immigrazione Nel 2011 il DSS 18 ha svolto una prima indagine sulla popolazione immigrata, in tale occasione si è potuto evidenziare come non esista una raccolta dati sistematica ed organica che risponda ad un disegno comune condiviso sul territorio. Era stato, inoltre, riscontrato come, sebbene il livello di tolleranza sia sostanzialmente adeguato la nostra città vivesse ancora con difficoltà la presenza straniera. Dalla successiva ricerca, avviata con il CSI nel 2013, emerge una comunità locale ancora immatura rispetto ai processi di cambiamento soprattutto sul piano della partecipazione attiva e dell apertura incondizionata alla diversità. Nel contempo la stessa ricerca pag. 254

255 ha funzionato da catalizzatore per la costruzione di capitale sociale e da volano per costruire progetti basati sui reali bisogni proprio in tema di integrazione. Dobbiamo partire da queste basi per costruire uno strumento stabile e monitorato di indagine. Tra gli aspetti di problematicità si rileva la scarsa attenzione ai giovani stranieri che devono affrontare anche la difficoltà di una doppia appartenenza: nati in Italia ma vissuti come stranieri. Particolare attenzione infine deve essere data al fenomeno dei profughi e rifugiati politici che è in netta crescita, al cui fenomeno il nostro Comune, attraverso l avvio del Progetto SPRAR, organizzato con Caritas Mondo nuovo, ha risposto accogliendo 20 rifugiati come da progetto e 10 in emergenza. La realizzazione di tale progetto ha permesso anche la costruzione di un attiva rete territoriale per reperire e gestire risorse utili all inserimento lavorativo e sociale dei giovani stranieri 2.Accoglienza Il CSI ha da sempre svolto un ruolo importante in seno alla relazione con gli immigrati, ruolo che da un lato ha permesso la costruzione di percorsi e la risoluzione di problematiche, dall altro, però si è sempre più focalizzato su interventi rivolti a singoli ed ha ridotto la parte di lavoro di comunità e di sensibilizzazione. Essendo comunque un serbatoio di conoscenze e di competenze difficilmente sostituibile, è importante valorizzare quanto realizzato cercando di diversificare gli aspetti con valenza amministrativa da quelli orientati all integrazione ed alla conoscenza del mondo degli stranieri sia nella parte dei bisogni che delle potenzialità 3.Sanità Gli stranieri si trovano spesso in difficoltà nel rivolgersi alle strutture sanitarie, inoltre, hanno di fronte alla malattia, alla disabilità un approccio a volte basato su presupposti culturali diversi, che rischiano di potenziare il disagio. All interno della sanità mancano inoltre figure di mediatori 4.Scuola La scuola è da sempre l istituzione privilegiata per fare cultura e per costruire relazioni, per sviluppare i processi di identità personale soprattutto in relazione all altro diverso da sè. Deve, pertanto, essere disponibile ad educare alla tolleranza, alla convivenza civile alla cittadinanza attiva. La buona integrazione passa principalmente dalla corretta informazione e formazione. 5.Formazione operatori Spesso gli operatori si trovano ad affrontare problematiche connesse alla realtà degli immigrati senza capirne e conoscerne i contesti di provenienza, le tradizioni e i presupposti culturali, tanto che a volte si innescano meccanismi di incomunicabilità che non danno i risultati sperati dai vari interventi. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo 1. Costruire un modello unico di sistemazione del fenomeno che coinvolga tutte le istituzioni e le associazioni attraverso la definizione di una griglia, espressione di un piano unico di raccolta e sistematizzazione delle informazioni al fine di analizzare i mutamenti nel volto dell'immigrazione locale. Strumento privilegiato può essere la predisposizione di un' attività di ricerca- azione partecipativa che mira ad assicurare la conoscenza in profondità delle dinamiche territoriali legate all integrazione, decostruendo stereotipi o luoghi comuni sui bisogni delle comunità migranti rispetto alla realtà. Questo è reso possibile dalla raccolta di dati tanto qualitativi come quantitativi e dal loro continuo monitoraggio. Inoltre attraverso il processo partecipativo, le persone coinvolte possono apportare il proprio contributo alla costruzione di conoscenza e dei programmi con i loro saperi e le loro esperienze. 2. Strutturare percorsi di accompagnamento sanitario: attivare degli strumenti e dei percorsi per aiutare gli stranieri a muoversi nella nostra realtà sanitaria, in particolare per le donne e per i minori; organizzare uno sportello di accoglienza e consulenza soprattutto per gli interventi a livello consultoriale e per quelli collegati alla disabilità, devono essere sempre fornite indicazioni chiare anche nella loro lingua e deve essere garantito un buon servizio di mediazione. In particolare, si deve lavorare per garantire la tutela della gravidanza e della maternità, prevenire le gravidanze precoci. 3. Definire una sistema di sensibilizzazione nelle scuole: iniziare ad educare i giovani sin da subito ad accogliere ed accettare l altro e questo può essere garantito in un sistema scolastico che fornisca occasioni in tal senso. In questo processo devono essere coinvolte pag. 255

256 le istituzioni scolastiche che nei loro progetti formativi devono tener conto di tali esigenze, ma anche altri soggetti devono adoperarsi per fornire alla scuola strumenti e occasioni di confronto ed informazione. Inoltre i giovani non devono solo essere visti solo come beneficiari ma come protagonisti attivi. 4. Formare ed autoformare reciprocamente gli operatori: Costruire spazi di incontro, scambio e autoformazione tra volontari e operatori, in particolare del Comune della Spezia, attraverso la metodologia attiva dell action learning ed offrendo consulenza periodica sulle tematiche e problematiche emergenti nella popolazione migranti contribuendo a migliorare la capacità di risposta dei servizi territoriali a bisogni diversificati anche culturalmente attraverso la costituzione di gruppi multi -stakeholder che si uniscono per ricercare soluzioni partendo da problemi reali che si incontrano nella vita quotidiana Indicatori Nome dell indicatore 1. Osservazione del fenomeno 2) Accoglienza 3) Accesso ai servizi sanitari 4) Sensibilizzazione 5) Formazione Descrizione dell indicatore 1) Costruzione di un Laboratorio di Ricerca partecipata 2) Definizione di strategie di raccordo con il Comitato Solidarietà Immigrati 3) Sportello di accoglienza sanitaria 4) Scambi e confronti nella scuola 5) Attivazione di percorsi di formazione a favore degli operatori Tipo dai calcolo / formula 1) Fatto/non fatto 2) fatto/non fatto 3) fatto/non fatto 4) fatto/non fatto 5) valore assoluto Fonte dei dati 1) C.d.R. Servizi Sociosanitari 2) C.d.R. Servizi Sociosanitari 3) DSS 18 4) DSS 18 5) DSS 18 Target 1)Servizio di nuova costituzione 2)costruzione di un modello operativo con il CSI 3) Si 4) Si 5) almeno 1 all anno pag. 256

257 3.4.4 Risorse umane da impiegare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse umane da impiegare saranno quelle che, nella dotazione organica, saranno successivamente associate ai singoli processi, di ciascun centro di responsabilità, a seguito dell approvazione del PEG Risorse strumentali da utilizzare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse strumentali impiegate saranno quelle attualmente in dotazione ai servizi che verranno coinvolti nel programma con l approvazione del Piano Esecutivo di Gestione, nel quale saranno descritti in modo analitico le risorse utilizzate secondo gli inventari del Comune Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Tutte le attività citate al punto Sono compiti attribuiti dalla legislazione statale e regionale. pag. 257

258 PROGRAMMA 10 Visione 4 Qualità urbana e cura della città ASSESSORI DI RIFERIMENTO: Pianificazione territoriale - Cura del verde urbano arredo urbano Cristiano Ruggia Lavori Pubblici Manutenzione - Corrado Mori Descrizione del Programma: Qualità urbana e cura della città Motivazione delle scelte Collegamento con il PIANO GENERALE DI SVILUPPO LOCALE La qualità della vita nei quartieri, accanto alla prosecuzione delle azioni di riqualificazione in essere, prevede per i prossimi anni una forte innovazione di sistema nell approccio all individuazione e alla realizzazione delle opere pubbliche. Sarà questo, infatti, uno dei principali punti di riferimento della revisione del Piano Urbanistico Comunale e dei processi di democrazia partecipativa. Si tratta di definire, per ogni quartiere, le opere pubbliche prioritarie e i progetti privati strategici da attuare in forma coordinata e programmata, integrando in questo modo lo sguardo di insieme urbanistico con il Piano Triennale delle Opere pubbliche così da connettere tra loro le varie parti dell Amministrazione, così come l Amministrazione e i privati e l Amministrazione e la cittadinanza. Illuminazione, pulizia, piccole manutenzioni, cura del verde, valorizzazione delle risorse culturali e ambientali presenti in tutte le zone della città: prioritario sarà dunque dare corpo a questi obiettivi con più investimenti, più personale, più volontariato. Programma Qualità urbana e cura della città Scheda Progetto La revisione generale del Piano Urbanistico Comunale Rafforzamento delle politiche di decoro e manutenzione Realizzare le opere pubbliche e portare a conclusione i Progetti Integrati di sviluppo urbano Centro e Levante pag. 258

259 10.01 La revisione generale del Piano Urbanistico Comunale Descrizione, motivazioni e finalità da conseguire La articolo 45 della legge urbanistica regionale sancisce la necessità di una verifica di adeguatezza decennale del PUC. Le ragioni di una riflessione sul Piano vanno ben al di là dei tempi di legge e degli adempimenti formali. I cambiamenti a cui abbiamo assistito, non solo a livello locale, nella struttura fisica e socioeconomica della città e del territorio impongono il ripensamento di alcune strategie e di alcune visioni fino a questo momento date per condivise. Gli indirizzi formulati e resi noti nel giugno 2014 dall Amministrazione sono : Salvaguardare e sviluppare il territorio collinare Rigenerare e completare la città esistente Sostenere l abitare sociale Sviluppare infrastrutture sostenibili Recuperare nuovi spazi per la città: le aree militari e le aree demaniali Recuperare nuovi spazi per la produzione Sviluppare nuove forme di servizio pubblico, nuove forme di città Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Nel 2013 è stata approvata un importante variante urbanistica che ha limitato la possibilità di edificare in area collinare, nelle aree di produzione agricola e di presidio ambientale e nelle aree collinari sparse. Questa variante è stata il punto di partenza per operare la verifica di adeguatezza del Piano, completata nel settembre 2014 con il risultato di una parziale inadeguatezza del PUC e con la necessità di una sua generale rivisitazione sulla base degli indirizzi formulati dall amministrazione. La revisione del piano presuppone: - l aggiornamento del quadro delle conoscenze di tipo socio-economico - l analisi dei fabbisogni di servizi urbani e di quartiere - l analisi dello stato di utilizzazione patrimonio edilizio esistente - l analisi della domanda di abitazione sociale e delle fasce di disagio - l analisi del quadro infrastrutturale e delle nuove domande di spostamento - l ascolto e il confronto con la cittadinanza condotto anche a livello locale per la definizione delle ipotesi di piano. L implementazione dell obiettivo ha presupposto l istituzione, a settembre 2014, dell Ufficio di Piano, integrato da una piattaforma GIS dedicata e da un articolazione intersettoriale dei componenti, facenti parte dei diversi ambiti dell amministrazione (Lavori Pubblici, Mobilità, Ambiente). La revisione del PUC verrà condotta sulla base di consultazioni e sulla base di un articolato programma partecipativo. Indicatori Nome dell indicatore Descrizione dell indicatore Tipo dai calcolo / formula Fonte dei dati Target L indicatore intende misurare il grado di evoluzione e approfondimento del percorso di revisione del PUC Estensione territoriale delle elaborazioni analitiche e progettuali effettuate pag. 259

260 10.02 Rafforzamento delle politiche di decoro e manutenzione Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire A seguito del forte input della Amministrazione comunale nel corso del 2014 è stata avviata la sperimentazione di un nuova modalità sia organizzativa che gestionale delle attività manutentiva. Il 2014 ha visto l avvio del nuovo sistema gestionale denominato PIUMA (progetto integrazione unità manutentive) con unificazione di tutte le procedure delle diverse tipologie d intervento. Il 2015 dovrà vedere il consolidamento di tale esperienza con attività di coordinamento ulteriori per giungere ad una progressiva e sempre maggiore centralizzazione non solo procedurale ma anche gestionale e organizzativa. La necessità di disporre di una unità manutentiva con unico coordinamento e con procedure uniformi deriva peraltro dal perdurare degli eventi meteorologici estremi,che si sono verificati più volte anche nel corso del In tali occasioni sono richiesti interventi di utenza che richiedono una particolare flessibilità e tempestività dei reparti operativi. Quindi, per la riduzione dei rischi di protezione civile legati al tema idrogeologico, risulta necessario poter agire su particolari situazioni quali la pulizie delle cunette, caditoie e dei canali. In generale comunque, la finalità da perseguire si può riassumere in un miglioramento della risposta alle richieste manutentive, sia rispetto ai tempi di intervento che rispetto alla percentuale di esecuzione sul totale delle richieste. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo Obiettivo fondamentale consolidare il miglioramento gestionale, il controllo puntuale, delle attività e della tempistica di esecuzione della manutenzione. Inoltre, considerato che esiste comunque una sproporzione tra la domanda di interventi e la possibilità di risposta da parte dei reparti, è necessario creare degli elenchi per zone e/o di categorie di intervento da prendere in considerazione per la attivazione di specifici appalti manutentivi. Tre attività fondamentali da perseguire nel 2015 per il miglioramento dell attività: briefing periodici con i responsabili della manutenzione per verifica andamento attività, situazione del personale operaio, mezzi operativi, magazzini, (cadenza bimestrale); upgrade software piuma con miglioramento pagine relative a report, cruscotti, e miglioramento integrazione con sistema segnalazione e reclami redazione appalti manutentivi che tengano conto delle azioni non coperte dalle risorse ordinarie Indicatori Per ognuno dei seguenti reparti mobilità, strade, elettrici, verde, edifici, termici, igiene Urbana sono misurati i seguenti parametri % Interventi eseguiti E misurato il rapporto tra il numero di richieste di intervento eseguite e quelle ricevute % Interventi sospesi E misurato il rapporto tra il numero di richieste di intervento sospese e quelle ricevute % Interventi rifiutati E misurato il rapporto tra il numero di richieste di intervento valutate inopportune e quindi rifiutate e quelle ricevute pag. 260

261 10.03 Realizzare le opere pubbliche e portare a conclusione i Progetti Integrati di sviluppo urbano Centro e Levante Contenuto, motivazioni e finalità da conseguire La città della Spezia ha negli ultimi quindici anni dato avvio ad un processo di radicale trasformazione socioeconomica ed urbanistica del suo territorio. Le principali opere realizzate sono finalizzate al rafforzamento dell armatura urbana in termini di facilitazione degli interventi di trasformazione. Alcuni esempi delle opere di trasformazione sono la creazione di nuovi affacci a mare, come il Porticciolo Mirabello, il progetto del Waterfront, nonché la restituzione ai quartieri del Levante delle loro marine. Si aggiungono poi gli interventi di riqualificazione dei quartieri cittadini e delle aree di trasformazione retrostanti alla linea di costa: la riqualificazione dell area ex IP con la costruzione di aree residenziali e di un parco pubblico, la darsena Pagliari, gli interventi sui quartieri cittadini (il PRU del Favaro, i Contratti di Quartiere dell Umbertino e delle Pianazze, il POI di Pitelli, ecc.), la costruzione di parcheggi interrati e di aree di interscambio in punti nodali per la mobilità cittadina. Molti sono anche gli interventi realizzati o in corso sulle aree collinari, con il recupero dei sentieri, la riqualificazione dell alta via del Golfo, il progetto Tramonti ed i grandi progetti di bonifica e riqualificazione ambientale. In questo quadro, l occasione offerta dal Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ha permesso di completare i processi di cambiamento già in atto e di armonizzare maggiormente il disegno di trasformazione urbana sotto il profilo sociale, economico e ambientale. Tale opportunità è stata rivolta al Centro storico, la cui riqualificazione era già partita grazie al Programma Contratti di Quartiere II ed il POI, ed ai quartieri del Levante costiero, da sempre interessati dalla commistione tra funzioni industriali e commerciali ad alto impatto e residenziali, nonché dalla concentrazione di interventi di recupero e riconversione di aree a scopo produttivo che non avevano tenuto in debito conto della fruibilità e vivibilità dei luoghi da parte dei cittadini. Tali progetti dovranno concludersi nel 2015 ma altre importanti opportunità potranno derivare dalla nuova Programmazione Comunitaria le cui risorse saranno indirizzate alle città attraverso la realizzazione di progetti integrati urbani che dovranno concentrarsi in maniera minore sulle opere pubbliche e maggiormente su servizi (accessibilità agli stessi e sviluppo di attività economiche) e garantire una maggiore integrazione tra risorse FESR e FSE. La nuova programmazione si discosta, infatti, dalla programmazione per: - un maggior sostegno agli investimenti per l'innovazione e la competitività delle micro e piccole medie imprese (MPMI) secondo un approccio place based fortemente orientato a rafforzare gli elementi e le specializzazioni presenti sul territorio; - una maggiore enfasi al tema energetico che costituisce uno degli elementi che può contribuire in grande misura agli obiettivi di Europa 2020; - un nuovo approccio allo sviluppo urbano, con la previsione di un PO nazionale dedicato alle città metropolitane e la focalizzazione degli interventi dell'agenda urbana su realtà di rilevanza strategica per il territorio; - uno specifico approccio integrato plurifondo (Fesr-Fse-Feasr) alle Aree interne. Inoltre gli obiettivi strategici, dettati dalla strategia Europa 2020 e dall'agenda territoriale 2020, conciliano la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva con la coesione territoriale, inserendosi con coerenza e continuità nella più ampia strategia per lo sviluppo regionale che da anni è impegnata sui temi della "Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione", "Agenda digitale", "Competitività dei sistemi produttivi" ed "Energia". Riferimento per i contenuti vengono anche dall Agenda Urbana, accordo di partenariato tra Stato membro e società civile nei confronti della Commissione europea sulle tematiche urbane. Degli 11 obiettivi tematici contenuti nell Accordo di partenariato nazionale, sono stati presi in considerazione quelli rientranti nelle seguenti 3 priorità strategiche: 1. Sostegno a nuovi servizi e funzioni per la città Obiettivi tematici: - Ob. 2 Agenda digitale (migliorare l accesso alle tecnologie dell informazione della comunicazione, nonché l impiego e la qualità delle medesime) - Ob. 4 Energia sostenibile e qualità della vita (sostenere la transizione verso un economia a basse emissioni di carbonio in tuti i settori) pag. 261

262 (Es. azioni di riduzione dei consumi energetici in edifici pubblici, residenziali e non; mobilità urbana sostenibile, ecc.) 2. Lotta al disagio sociale e promozione inclusione sociale e cittadinanza Obiettivi tematici: - Ob. 9 Inclusione sociale e lotta alla povertà (problematiche alloggiative, aumento legalità in determinate aree urbane, miglioramento tessuto urbano solo in aree a basso tasso di legalità) 3. Sostenere e attrarre insediamenti in filiere di specializzazione locale a vocazione urbana Obiettivi tematici: - Ob. 1 Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione (rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l innovazione) - Ob. 3 Competitività dei sistemi produttivi (promuovere la competitività delle PMI, il settore agricolo e della pesca e acquacultura). Occorrerà pertanto prendere a riferimento tre degli obiettivi tematici contenuti nelle suddette strategie e un quarto scelto dalla Regione: Ob. 7: Clima e rischi ambientali (promuovere l adattamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi). Per il FESR la nuova programmazione chiede alle Regioni più sviluppate, delle quali la Liguria fa parte, di concentrare almeno l'80% delle risorse sui seguenti quattro obiettivi tematici: 1. Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione (Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l innovazione), 2. Agenda digitale (Migliorare l accesso alle TIC, nonché l impiego e la qualità delle medesime), 3. Competitività dei sistemi produttivi (Promuovere la competitività delle PMI), 4. Energia sostenibile e qualità della vita (Sostenere la transizione verso una economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori). Almeno il 20% delle risorse FESR dovrà essere destinato, a livello nazionale, all Obiettivo tematico Energia e almeno il 5% dovrà essere destinato ad azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile delle città. Nell ambito della strategia nazionale denominata Agenda urbana, gli investimenti che riguarderanno la città della Spezia troveranno attuazione nell Asse Città del PO regionale. Per quanto riguarda i POR FESR e i progetti integrati urbani, le infrastrutture di trasporto non potranno rientrare nei POR, la data di retroattività verrà fissata al 1 gennaio 2014 e verranno richiesti progetti già cantierabili (non saranno pertanto ammessi progetti preliminari e studi di fattibilità). Il Comune della Spezia sta pertanto seguendo le varie fasi di concertazione delle risorse e di redazione dei Programmi operativi lavorando allo sviluppo di ipotesi progettuali candidabili ai finanziamenti sia dei fondi strutturali che di eventuali fondi nazionali e comunitari dedicati alla riqualificazione urbana. Descrizione dell obiettivo e degli strumenti per raggiungerlo I due progetti integrati sviluppati dal Comune della Spezia e finanziati dalla Regione Liguria nell ambito del POR FESR interessano due estesi ambiti cittadini: - quello costituito dalla frangia urbana costiera del Levante che connette la città con il territorio del Comune di Lerici (quartieri Canaletto, Fossamastra, Pagliari e Ruffino), storicamente caratterizzato dalla diretta contiguità tra tessuti residenziali e spazi portuali, retro-portuali ed industriali; - quello dell area del Centro Storico, per il miglioramento dei livelli di accessibilità e fruibilità del centro cittadino. Per i due progetti integrati, avviati in seguito alla concessione del finanziamento da parte della Regione Liguria, il 2015 rappresenterà un anno cruciale, poiché dovrà essere rispettato il termine intermedio indicato dalla Regione per la conclusione dei lavori, atto a garantire la chiusura della rendicontazione entro il termine di conclusione del Programma Operativo regionale ( ). Entro tali date dovrà essere anche rispettata la soglia minima di spesa complessiva di ogni progetto integrato che dovrà essere pari ad almeno 10 milioni di euro e ogni intervento dovrà essere concluso. Nel caso in cui un singolo intervento non venga ultimato, entro il termine ultimo di attuazione del programma, ma la parte realizzata sia dotata di autonoma funzionalità e corrisponda alle finalità del progetto ammesso, la Regione potrà erogare un contributo proporzionale al lotto funzionale realizzato. Massimo sarà dunque lo pag. 262

263 sforzo dell Amministrazione nel portare a completamento gli interventi avviati al fine di scongiurare la perdita di risorse. Costante dovrà essere il coordinamento interno e tra l Ente e la Regione Liguria. Proseguirà inoltre il contatto continuo e collaborativo con le strutture regionali al fine di permettere lo svolgimento delle attività di monitoraggio e di controllo (di I e di II livello) sugli stati di avanzamento delle realizzazioni e della spesa. A tale fine continuerà anche l attività di coordinamento e monitoraggio interno, da parte della Direzione operativa, sui dipartimenti Lavori Pubblici e Programmazione Territoriale, nonché sulle attività di comunicazione e informazione legate ai progetti POR e di relazione con Regione Liguria e ATC Esercizio spa (altro soggetto attuatore). La progettazione, così come già finora avvenuto, continuerà ad essere sviluppata in parte internamente, con personale del C.d.R. Lavori Pubblici e della Pianificazione Territoriale, ed in parte, a seconda della complessità e della natura degli interventi, attraverso affidamenti esterni. Le opere verranno appaltate secondo quanto stabilito dalla normativa comunitaria e nazionale. Le attività di coordinamento e monitoraggio interno verranno svolte dalla Direzione operativa con personale di staff. La Direzione operativa, con l ausilio del suo staff, sta inoltre seguendo gli sviluppi della nuova programmazione dei fondi strutturali all interno della quale sarà possibile dare vita ai nuovi progetti integrati di riqualificazione urbana. I progetti integrati dovranno concentrarsi su 1 o 2 degli obiettivi tematici indicati dalla Regione Liguria obiettivi e lavorare su finalità e criticità precise approcciando, laddove possibile, anche le tematiche dell inclusione sociale e del disagio, con interventi di riqualificazione di aree e edifici e la creazione di servizi, anche con l innesto di interventi in settori tematici a contenuto innovativo (energie, agenda digitale, specializzazioni produttive). E pertanto stato avviato un tavolo di coordinamento interno che ha analizzato le possibili priorità di intervento, anche tematiche, sulla base delle indicazioni ricevute dalla Regione Liguria sulla nuova programmazione. Il Comune della Spezia nella seconda metà del 2014 ha presentato alla Regione un elenco di priorità e proposte, con riferimento a ciascuno degli assi del POR FESR evidenziando, dove possibile, potenziali integrazioni con altri fondi e programmi (FSE e PSR in primis), affinché i Programmi Operativi in corso di elaborazione e presentazione alla Commissione tenessero conto dei bisogni e delle potenzialità di sviluppo del territorio. Tra i 5 obiettivi tematici proposti dalla Regione Liguria per il PO FESR il Comune della Spezia ha infatti indicato quale priorità da candidare sull Asse Urbano la mitigazione del rischio idrogeologico. Allo stato attuale il territorio comunale è interessato da un elevato e diffuso rischio geologico: nella fascia collinare molti insediamenti e assi viari insistono su frane quiescenti e relitte potenzialmente riattivabili specie in considerazione del cambiamento climatico in atto. Analogamente nella zona pianeggiante ampie aree densamente abitate sono soggette a rischio idraulico in alcuni casi molto elevato. Negli ultimi anni il Comune ha pertanto dovuto gestire frequenti eventi alluvionali e le relative conseguenze. In questo contesto di forte criticità è necessario attivare azioni nel campo della difesa del suolo al fine di ridurre la vulnerabilità del territorio e contestualmente potenziale il sistema di protezione civile allo scopo di ridurre l esposizione ai rischi. Oltre a tale priorità è stato indicato quale ambito di interesse anche l obiettivo 4 Sostenere la transizione verso un economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori. Per quanto riguarda le procedure, relativamente alle progettazioni integrate, ancora da definire la forma della delega da dare alle città nella gestione dei fondi. Sicuramente sarà previsto, come già succedeva a livello regionale, la divisione tra soggetto gestore e soggetto controllore. L art. 7 del Regolamento FESR prevede una gestione automa da parte delle autorità urbane, con anche responsabilità di selezione di proposte (ad es. da parte di soggetti terzi) oltre che di gestione del programma di investimenti. La decisione relativa all attuazione di queste forme di delega spetta alla Regione come verranno definite le procedure sanzionatorie per l eventuale mancata spesa su base annuale e verranno individuati target di spesa ed importi di erogazioni annuali da spendere entro l anno. Per quanto concerne i contenuti, i progetti integrati dovranno concentrarsi in maniera minore su opere pubbliche e maggiore su servizi, accessibilità degli stessi e sviluppo attività economiche. pag. 263

264 La localizzazione dell intervento potrà avere perimetri flessibili da città a città e ci potranno essere azioni di sistema (ad es. su temi dell agenda digitale o della mobilità sostenibile) non circoscrivibili a singoli ambiti urbani. Tuttavia occorrerà prevedere sin dal principio (condizione ex-ante) impatti e risultati attesi delle azioni sulle aree o settori di criticità. Un ipotesi di dimensione economica dei progetti (visto che la trattativa tra le Regioni è ancora aperta) è di 4/5 milioni di euro a progetto integrato (per tot. 4 Progetti a livello regionale) su fondi FESR cui si potranno aggiungere risorse su altri assi o fondi, per un totale di 8/10 milioni di euro a progetto. Il co-finanziamento richiesto alle autorità locali molto probabilmente sarà maggiore del 20%, previsto nella scorsa programmazione. Da sottolineare infine il ragionamento su modalità alternative ai bandi. Potrebbero ad esempio essere richieste ai Comuni manifestazioni di interessi su idee di sviluppo da aprire poi alla co-progettazione Comune-Regione. Nel 2015, alla luce delle modifiche richieste dalla Commissione a tali programmi e della loro veste definitiva si avvierà pertanto una fase interlocutoria di cui la Regione al fine di preparare le proposte progettuali candidabili sui vari fondi e assi (alcuni con modalità negoziata altri a bando ). Utile, sia ai fini della programmazione sui fondi strutturali, che su quella settoriale di diretta emanazione UE (vedi di seguito), sarà la programmazione in chiave smart che verrà avviata nell ambito del quadro programmatorio La Spezia Indicatori Grado di realizzazione degli interventi descrizione: l indicatore indica la % di realizzazione media effettiva degli interventi in relazione alle tempistiche previste e approvate tipo di calcolo/formula: somma delle % di realizzazione effettive dei singoli interventi/tot. realizzazioni previste fonte dati: CdR Staff Direzione op. programma attuativo PP.II. POR FESR target: 100% ( % di spesa) responsabile dell indicatore : Dir.: Pierluigi Fusoni nome indicatore : Grado di copertura degli interventi/progetti con risorse esterne descrizione : % media di copertura costi progetti con finanziamenti esterni (regionali, nazionali, comunitari, privati) tipo di calcolo/formula: somma percentuali di copertura dei singoli interventi/n. tot. interventi fonte dati : CdR Staff Direzione op target: 60% responsabile dell indicatore : Dir.: Pierluigi Fusoni pag. 264

265 3.4.4 Risorse umane da impiegare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse umane da impiegare saranno quelle che, nella dotazione organica, saranno successivamente associate ai singoli processi, di ciascun centro di responsabilità, a seguito dell approvazione del PEG Risorse strumentali da utilizzare In sintonia con l elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma, le risorse strumentali impiegate saranno quelle attualmente in dotazione ai servizi che verranno coinvolti nel programma con l approvazione del Piano Esecutivo di Gestione, nel quale saranno descritti in modo analitico le risorse utilizzate secondo gli inventari del Comune Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Tutte le attività citate al punto Sono compiti attribuiti dalla legislazione statale e regionale. pag. 265

266 SEZIONE 3.5. Risorse correnti e in conto capitale per la realizzazione del programma entrate R.P.P Programma 1 La città, la Liguria e l Italia Programma 2 La città del lavoro e della produzione pag. 266

267 Programma 3 La città del sapere e della conoscenza Programma 4 La Città del turismo che valorizza la sua bellezza pag. 267

268 Programma 5 La città di mare Programma 6 La città sostenibile: ambiente e mobilità pag. 268

269 Programma 7 La città della buona pubblica amministrazione Programma 8 La città delle persone pag. 269

270 Programma 09 La città della cultura, dell orgoglio civico e della partecipazione Programma 10 La città dei quartieri pag. 270

271 3.6 Spesa prevista per la realizzazione del Programma Programma 1 La città, la Liguria e l Italia pag. 271

272 3.6 Spesa prevista per la realizzazione del programma Programma 2 La città del lavoro e della produzione pag. 272

273 3.6. Spesa prevista per la realizzazione del programma Programma 3 La città del sapere e della conoscenza pag. 273

274 3.6. Spesa prevista per la realizzazione del Programma Programma 4 La città del turismo che valorizza la sua bellezza pag. 274

275 3.6. Spesa prevista per la realizzazione del Programma Programma 5 La città di mare pag. 275

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